Come trado i futures Ftse Mib, Dax e USA oggi 4 marzo.Se seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
MOLTO IMPORTANTE QUESTA E' UN'ANALISI DAILY TESA SOLO AD INDICARE L'OPERATIVITA' DI OGGI SUI FUTURES). Opero solo se una posizione è giustificata dal punto di vista del rischio-beneficio.
Aggiornamento Mercati dopo apertura Wall Street:
Oggi abbiamo aperto degli short, in area 33.363 (TARGET 33.092) per il Dow Jones, in area 13.892 (TARGET RAGGIUNTO A 13.779) per il Nasdaq 100 ed in area 4.315 (TARGET 4.280) per la SP 500.
Il consolidamento dell'S&P 500 che avevo previsto non si sta rivelando positivo per i rialzisti.
4.300 è stato facilmente rotto di nuovo aiutato dall’impostazione del mercato obbligazionario.
I Treasuries non stanno arretrando nonostante l'ambiguità della Fed sull'inflazione.
I mercati non amano l’incertezza e questa idea del rialzo dei tassi che viene costantemente rivisitata.
Il settore tecnologico è sceso dopo l’iniziale rialzo e ha chiuso sulla debolezza.
Le materie prime e i metalli nobili rimangono su prezzi elevati.
Il dollaro continua a salire.
Oggi il mercato non favorisce i rialzisti e la liquidità continua ad andare a cercare ricchezza sulle commodities come ho più volte sottolineato.
Oltre a portare ricchezza a chi ha creduto in questo rialzo la leadership di questi settori non è sicuramente un aspetto favorevole in prospettiva di un calo dell’inflazione.
Sguardo ai Future USA
Gli indici americani stanno affrontando una battuta d'arresto, che potrebbe diventare anche peggiore se il cambio del sentiment che è avvenuto continuerà.
Io vedo molto probabile questo scenario e un proseguimento della discesa per la chiusura di oggi.
Recap dell'operatività
Mi sono messo short su tutti e tre gli indici americani, i futures non sono aiutati nel mercato obbligazionario e nemmeno dal dollaro.
Anche i Treasuries che salgono nonostante i messaggi rassicuranti della Fed spingono al ribasso, e la compressione della curva dei rendimenti continua.
Il sentiment risk-off già iniziato che sta avendo ogni tanto delle brevi risalite, è probabile che continui a meno che la Fed non ci sorprenda con una dichiarazione inaspettata prima della riunione del FOMC di marzo.
E data la dinamica dell'inflazione e con tutto ciò che accade nell’Europa dell'est è improbabile che ciò accada.
Lo scenario che mi aspetto per la prossima settimana alla luce di questo è la prosecuzione di questo momento critico.
1. FTSE MIB INDEX - posizione Flat
2. Indice Stoxx 50 - posizione Flat
3. Indice Dax - posizione Flat
4. Indice S&P 500 - - posizione Short
Aperto short, a 4.315 (TARGET 4.280)
5. Indice DOW JONES Industrial - posizione Short
Aperto short, a 33.363 (TARGET 33.092)
6. Indice NASDAQ 100 - posizione Short
Aperto short, a 13.892 (TARGET RAGGIUNTO A 13.779)
Nella mia STRATEGIA UTILIZZO insieme FUTURES AMERICANI e FUTURES EUROPEI.
Questa strategia può essere fonte di ispirazione od emulazione per chi la legge.
La strategia consiste nell’avere contemporaneamente aperte più posizioni.
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco insieme permette di mantenere un elevato rendimento gestendo meglio i drawdown che statisticamente possono accadere.
Abbonandoti al mio blog vedrai in tempo reale il livello esatto (e non approssimato come in questa analisi) al quale entro ed esco da ogni Future.
Vedrai come io applico la mia strategia ed il mio metodo.
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 03/03/2022:
1.Nasdaq 100 +112,12%
2.Dow Jones Industrial +97,56%
3.S&P 500 -8,08%
4.FTSEMIB -12,91%
5.Stoxx 50 -95,86%
6.DAX -131,49%
Rendimento medio dei 6 futures nel periodo -6,44
Come impostare il corretto copy trading della mia strategia sul canale 7 e 8 UTILIZZANDO I 3 FUTURES AMERICANI + I 3 FUTURES EUROPEI.
Premesse:
Strategia per applicare il copy trading statistico:
1. Utilizzo le size piccole dei FUTURES denominate MICRO o MINI.
2. La strategia consiste nell’avere aperte contemporaneamente le 4 posizioni (2 FUTURES AMERICANI + 2 FUTURES EUROPEI).
3. Organizzo il mio capitale in 4 parti con le quali compero 4 FUTURES, 25,00% su ogni FUTURE.
4. Il portafoglio FUTURES è composto di 6 ASSETS e quindi acquistandone 4 praticamente possiedo il 66,66% dell'intero portafoglio, abbastanza per avere una rilevanza statistica che nel lungo periodo creerà le condizioni per avere le performance allineate con quelle del 100% del portafoglio.
5. Acquisto fino ad esaurimento del capitale i FUTURES mano a mano che arrivano i segnali e quindi max 4 FUTURES in portafoglio.
6. Vendo i FUTURES in portafoglio mano a mano che scatta il segnale di chiusura e con la nuova liquidità sono pronto a ricominciare gli acquisti.
Strategia per applicare il copy trading statistico:
3. Entro nelle 4 posizioni quando diventano long o short e quindi ho 4 posizioni in portafoglio.
4. Esco dalle 4 posizioni quando avviene il cambio di fase e mi preparo per la prossima operazione.
Nota Bene:
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco tutti insieme permette di mantenere un elevato rendimento ma da anche la possibilità di gestire meglio i drawdown che statisticamente possono verificarsi.
Cerca nelle idee per "RISK"
Fintanto che durerà la guerra il mercato non troverà la forza...Fintanto che durerà la guerra il mercato non troverà la forza di risalire.
A Wall Street si dice:
“Nel ventesimo secolo, gli Stati Uniti hanno subito due guerre mondiali e altri conflitti militari traumatici e costosi; la Depressione; una dozzina di recessioni e periodi di panico finanziario; shock petroliferi; una epidemia di influenza; e le dimissioni di un presidente caduto in disgrazia. Eppure il Dow Jones è salito da 66 a 11.497, e oggi è a 33.794.”
Warren Buffett
• Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è variato del -0,53%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono negativi, S&P 500 -0,43%, per il Nasdaq -0,60% e per il Dow Jones -0,29% circa.
• Nell’ultima sessione a Piazza Affari, il FTSE MIB è variato del -2,35%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures italiano ed europei sono negativi, FTSE MIB -1,52%, per lo Stoxx 50 -1,93% e per il Dax -1,99% circa.
La prestazione ad 1 anno dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
• FTSE MIB +4,32%
• Dow Jones -7,00%
• S&P 500 -8,45%
• Nasdaq -13,47
La prestazione dal 1° gennaio dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
• FTSE MIB -12,39%
• Dow Jones -8,45%
• Nasdaq -13,47
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
• Ieri l'S&P 500 era tornato sopra l'importante livello di 4.350 che per me rappresenta lo spartiacque al momento, fortunatamente il mercato obbligazionario non ha spinto quello azionario in ribasso.
• Se il mercato mantiene questo livello e non scende sotto i 4300, il prossimo scenario che io vedo più probabile avverarsi sarà un consolidamento attorno a questi livelli seguito da un ulteriore rialzo.
• Il rialzo dei mercati di mercoledì è coinciso con il rialzo dei tecnologici.
• Sempre, ma specialmente in questo momento il rialzo del Nasdaq è un buon auspicio per i rialzisti.
• Il mercato sta apprezzando l'esitazione di Powell nell'aumentare i tassi, la doppia faccia dell'inflazione pesa sulle decisioni della politica.
• La curva dei rendimenti si sta ancora comprimendo, le pressioni sulla Fed di iniziare ad agire si fanno sempre più alte, sperare che l'inflazione rallentasse in modo significativo è stato molto irragionevole considerando dove sono arrivati i prezzi dei beni reali.
• La conseguenza prevedibile è quella di un forte apprezzamento su tutta la linea nelle materie prime e di oro argento & company.
Mi godo i notevoli profitti aperti nelle commodities.
• Ieri ho chiuso al 50% le seguenti posizioni:
• PETROLIO GREGGIO LEGGERO FUTURES ingresso 95,72 uscita 109,64 performance +14,54%
• NATURAL GAS FUTURES ingresso 4,523 uscita 4,80 performance +6,12%
• Il greggio continua a salire come se non ci fosse un domani, il rame si sta unendo a questa corsa, gli agroalimentari sono su un razzo - e i metalli nobili continuano ad essere acquistati.
Confermo, questo è il momento delle commodities.
• Sguardo ai Future USA
• I compratori dell’S&P 500 sono tornati sul mercato, prima di muovermi aspetto un consolidamento intorno ai livelli citati. La direzione a breve termine non è del tutto chiara ma a mio parere favorisce più i tori degli orsi.
L’S&P 500 ha raggiunto una resistenza di breve termine, che sarà superata solo se il mercato obbligazionario darà il suo permesso.
• Recap dell'operatività
• Io vedo probabile la svolta risk-on ma in questo momento il denaro va più in direzione del rischio sulle materie prime, sul petrolio e sui metalli nobili.
Io vedo prospettive di un'inflazione che rimarrà sul mercato più a lungo di quanto sono le aspettative attualmente della maggioranza purtroppo.
Per quanto riguarda la mia operatività sui futures ieri non ho preso posizione (sul breve termine), perché non ritenevo che il rischio beneficio insito fosse conveniente per me.
Oggi aspetterò l'apertura USA per decidere la mia operatività sui futures.
• Il mercato americano ieri ha avuto una nuova sessione di segno opposto rispetto al precedente continuando il suo momento di consolidamento.
L'incertezza dovuta al conflitto Russia/Ucraina in corso e l'incombente rapporto mensile sul lavoro hanno aumentato la pressione e il nervosismo sugli investitori.
Come il giorno prima aveva guidato al rialzo ieri il settore tecnologico ha guidato la strada verso il basso e siamo sul crinale del pericolo di un'altra settimana negativa per i principali indici.
• I prezzi delle azioni avevano avuto un ottimo movimento mercoledì, dopo che il presidente della Fed Jerome Powell aveva riferito alla commissione dei servizi finanziari della Camera che la sua posizione era di sostenere solo un aumento dei tassi di 25 punti base nella prossima riunione del FOMC.
• Sfortunatamente, la testimonianza di Powell di fronte alla Commissione bancaria del Senato giovedì non ha avuto la stessa influenza. Non ci sono state contraddizioni con i commenti del giorno prima, ma non si può pretendere che la stessa notizia faccia effetto due volte.
Rispetto al giorno prima c'è un giorno più di incertezza, la crisi geopolitica continua con più sanzioni e più colloqui, ma ancora nessuna risoluzione.
• Fintanto che Ucraina e Russia non avranno trovato un accordo sul cessate il fuoco il mercato ha dimostrato di saper recuperare dai minimi, ma oltre non riuscirà ad andare.
Più a lungo si protrae la guerra, più tempo ci vorrà a questo mercato per rimbalzare.
• Per quanto riguarda i dati di ieri, il rapporto ISM Services è arrivato a 56,5 a febbraio.
Il risultato rimane al di sopra della soglia di espansione di 50, ma è sceso ben al di sotto delle aspettative di 61,1 ed è stato inferiore al 59,9 di gennaio.
• Le richieste di disoccupazione sono state 215.000 la scorsa settimana, meglio delle aspettative di 225.000.
Ieri, il rapporto ADP ha dichiarato che i libri paga privati sono saliti di 475.000 a febbraio, superando le aspettative di circa 100.000.
• Come sempre ricordo che questi dati anche se rappresentano un'ottima performance non possono essere considerate predittori della situazione occupazionale del governo che sarà resa nota oggi.
Le aspettative sono per circa 450.000 posti di lavoro aggiunti nel mese di febbraio.
Ricordo che Il totale dello scorso mese era arrivato a 467.000, e aveva superato di gran lunga le aspettative di 150.000.
La maggioranza del mercato si aspettava una perdita in gennaio a causa dell'epidemia di omicron, ma in quell'occasione il mercato è stato piacevolmente sorpreso.
Purtroppo, dobbiamo rimpiangere che in condizioni più normali, questo rapporto sarebbe stato considerato l'evento principale dell'intera settimana.
Ma con una guerra in atto, chi sa quale sarà l'impatto? Speriamo solo che il risultato non sia troppo sorprendente in entrambe le direzioni.
• Ho aperto una sezione della mia analisi dedicata ai titoli che stanno attirando la mia attenzione, ogni giorno indicherò le mie migliori scelte nel mercato USA, chi volesse approfondire il livello di ingresso, il timing di entrata, lo stop loss ed il target dei titoli può contattarmi nel mio sito web.
Le mie migliori scelte per il 3 Marzo nel mercato USA
• General Dynamics (GD)
• Dick's Sporting Goods (DKS)
• Maxar Technologies (MAXR)
• Kroger (KR)
• Restate sintonizzati sulle mie analisi per conoscere la mia operatività e strategia, Se non riuscite a capire il mercato non investite a caso vi farete solo del male.
• Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.
• 1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
• 2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
• Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, come spiego in una parte dell'analisi qui sotto dedicata al trading, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
• Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”
• Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.
• 1. Un trading system performante.
• 2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
• Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
• Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.
• Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?
• La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi:
• • investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
• • investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
• Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
• Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
• Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
• Questa è la suddivisione del mio capitale odierno sulla base dei parametri statistici e matematici del mio "trading system Orso e Toro" impostati sulla borsa Italiana e USA.
• • Borsa Italiana per oggi 4 marzo:
• Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Sul listino Ftse Mib odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 5 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 3,33% su ogni titolo.
• Con questa strategia investo solo un sesto (16,6%) del mio capitale oggi su questo indice.
• • Borsa USA per oggi 4 marzo:
• Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Sul listino Dow Jones odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 3,33% su ogni titolo.
• Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
• Sul listino Nasdaq 100 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 0 titoli investiti.
• Con questa strategia investo non investo il mio capitale oggi su questo indice.
• Sul listino S&P 500 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 3,33% su ogni titolo.
• Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
• Concludo invitando a leggere con attenzione la mia strategia che io applico nel trading, una modalità di:
• aumento progressivo del capitale fino alla massima esposizione (100%)
e
• riduzione del capitale fino all'azzeramento dell'investimento (0%)
• guidata da un parametro matematico che ogni giorno mi dice quale rischio è corretto assumere.
Se invece l'ottica non è di trading di breve ma di investimento di lungo con capitali che possono aspettare prima di essere ripresi allora in questo momento si può fare shopping ben coscienti che quando il mercato è preso da panic selling i prezzi sono emotivamente stracciati.
• Se stai facendo la prova gratuita o se sei abbonato da poco tempo ricorda che il rendimento del trading nel breve periodo (short term) è pesantemente influenzato dalla fase di mercato che stiamo attraversando.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono negativi non aspettarti performances irreali dai miei portafogli, piuttosto seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di diminuire l’esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare comunque buone operazioni.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono positivi aspettati dai miei portafogli rendimenti più elevati rispetto agli indici e seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di aumentare l'esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare ottime operazioni.
La prestazione negli ultimi trenta giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
• FTSE MIB -9,94%
• Dow Jones -3,69%
• S&P 500 -3,05%
• Nasdaq -3,97%
• Mio portafoglio "Mib 40" +4,32%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" +1,86%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" -8,85%
• Mio portafoglio "Best Brands" -4,09%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +12,16%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +15,74%
La prestazione negli ultimi sette giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
• FTSE MIB -7,04%
• Dow Jones -0,77%
• S&P 500 -0,48%
• Nasdaq -1,14%
• Mio portafoglio "Mib 40" -1,61%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" -0,84%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" -1,43%
• Mio portafoglio "Best Brands" -1,09%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +0,76%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +4,10%
• Concludo con la mia solita domanda riflessione ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario?
Quali settori privilegerete nei vostri acquisti?
La mia posizione sugli indici per mezzo della quale opero sui Futures è la seguente:
o Nasdaq 100 FLAT,
o Dow Jones FLAT,
o S&P 500 FLAT,
o Euro Stoxx 50 FLAT,
o Dax FLAT,
o Ftse Mib FLAT,
o Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 03/03/2022:
o 1.Nasdaq 100 +112,12%
o 2.Dow Jones Industrial +97,56%
o 3.S&P 500 -8,08%
o 4.FTSEMIB -12,91%
o 5.Stoxx 50 -95,86%
o 6.DAX -131,49%
o Rendimento medio dei 6 futures nel periodo -6,44
o La mia operatività è rivista ogni 24 ore: gli abbonati al mio blog finaziario ricevono i miei livelli operativi esatti in tempo reale per copiare esattamente il mio trading.
o Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
o L’S&P 500 è variato di -23,03 punti a 4.363,50 per un -0,53%. Ultimo record il 3 gennaio.
o Il Dow Jones è variato di -96,69 punti a 33.794,67 per un -0,29%. Ultimo record il 4 gennaio.
o Il Nasdaq 100 è variato di -208,48 punti a 14.035,21 per un -1,46%. Ultimo record il 19 novembre.
o L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap è variato di -1,44% ed adesso vale 2.029,27.
o Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,796% dal 1,856% del giorno precedente.
o Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1.680$ dollari l’oncia ha guadagnato 258$ ed adesso si attesta sui $1.938 dollari.
o Il prezzo del Future greggio americano WTI è variato di +1,33 dollari questa mattina e in questo momento quota 108,94 dollari al barile.
o L'indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 30,48. Minimo e massimo delle ultime 52 settimane 14,10 e 38,94.
Ecco il rendimento completo di tutti i miei portafogli nell'ultimo anno.
Classifica dei migliori rendimenti dal 23/02/2021 al 02/03/2022:
o 1.Portafoglio Commodities, Bitcoin, Index + Oper. Straord. (USA) +150,49
o 2.Portafoglio Mib 40 (AZIONI ITALIA) +94,99%
o 3.Portafoglio BEST BRANDS (AZIONI USA) +78,72%
o 4.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - Italia (AZ. ITALIA) +38,26%
o 5.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - USA (AZIONI USA) +19,67%
o 7.Portafoglio numero 1 Oggi in Italia (AZ. ITALIA) +23,64%
o 6.Portafoglio numero 1 Oggi in USA (AZ. USA) +12,97
o Ad oggi ci sono 3 portafogli su 7 che nella classifica superano il 75% di rendimento nella performance ad 1 anno.
Previsioni futures borsa italiana e Wall Street oggi 3 marzo.Se seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
MOLTO IMPORTANTE QUESTA E' UN'ANALISI DAILY TESA SOLO AD INDICARE L'OPERATIVITA' DI OGGI SUI FUTURES). Opero solo se una posizione è giustificata dal punto di vista del rischio-beneficio.
L'S&P 500 è tornato sopra l'importante livello di 4.350, fortunatamente il mercato obbligazionario non ha spinto quello azionario in ribasso.
Il prossimo scenario che io vedo più probabile avverarsi sarà un consolidamento attorno a questi livelli seguito da un ulteriore rialzo.
Il rialzo dei mercati di ieri è coinciso con il rialzo dei tecnologici.
Sempre, ma specialmente in questo momento il rialzo del Nasdaq è un buon auspicio per i rialzisti.
Il mercato sta apprezzando l'esitazione di Powell nell'aumentare i tassi, la doppia faccia dell'inflazione pesa sulle decisioni della politica.
La curva dei rendimenti si sta ancora comprimendo, le pressioni sulla Fed di iniziare ad agire si fanno sempre più alte, sperare che l'inflazione rallentasse in modo significativo è stato molto irragionevole considerando dove sono arrivati i prezzi dei beni reali.
La conseguenza prevedibile è quella di un forte apprezzamento su tutta la linea nelle materie prime e di oro argento & company.
Mi godo i notevoli profitti aperti nelle commodities.
Il greggio continua a salire come se non ci fosse un domani, il rame si sta unendo a questa corsa, gli agroalimentari sono su un razzo - e i metalli nobili continuano ad essere acquistati.
Non mollano nemmeno le criptovalute. Confermo, questo è il momento delle commodities.
Sguardo ai Future USA
I compratori dell’S&P 500 sono tornati sul mercato, prima di muovermi aspetto un consolidamento intorno ai livelli citati. La direzione a breve termine non è del tutto chiara ma a mio parere favorisce più i tori degli orsi.
L’S&P 500 ha raggiunto una resistenza di breve termine, che sarà superata solo se il mercato obbligazionario darà il suo permesso.
Recap dell'operatività
Io vedo probabile la svolta risk-on ma in questo momento il denaro va più in direzione del rischio sulle materie prime, sul petrolio e sui metalli nobili.
Io vedo prospettive di un'inflazione che rimarrà sul mercato più a lungo di quanto sono le aspettative attualmente della maggioranza purtroppo.
Per quanto riguarda la mia operatività, oggi non prenderò posizione (sul breve termine):
Perché non ritengo che il rischio beneficio insito sia conveniente per me.
1. FTSE MIB INDEX - posizione Flat
2. Indice Stoxx 50 - posizione Flat
3. Indice Dax - posizione Flat
4. Indice S&P 500 - posizione Flat
5. Indice DOW JONES Industrial - posizione Flat
6. Indice NASDAQ 100 - posizione Flat
Nella mia STRATEGIA UTILIZZO insieme FUTURES AMERICANI e FUTURES EUROPEI.
Questa strategia può essere fonte di ispirazione od emulazione per chi la legge.
. La strategia consiste nell’avere contemporaneamente aperte più posizioni.
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco insieme permette di mantenere un elevato rendimento gestendo meglio i drawdown che statisticamente possono accadere.
Abbonandoti al mio blog vedrai in tempo reale il livello esatto (e non approssimato come in questa analisi) al quale entro ed esco da ogni Future.
Vedrai come io applico la mia strategia ed il mio metodo.
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 02/03/2022:
1.Nasdaq 100 +112,12%
2.Dow Jones Industrial +97,56%
3.S&P 500 -8,08%
4.FTSEMIB -12,91%
5.Stoxx 50 -95,86%
6.DAX -131,49%
Rendimento medio dei 6 futures nel periodo -6,44
Come impostare il corretto copy trading della mia strategia sul canale 7 e 8 UTILIZZANDO I 3 FUTURES AMERICANI + I 3 FUTURES EUROPEI.
Premesse:
Strategia per applicare il copy trading statistico:
1. Utilizzo le size piccole dei FUTURES denominate MICRO o MINI.
2. La strategia consiste nell’avere aperte contemporaneamente le 4 posizioni (2 FUTURES AMERICANI + 2 FUTURES EUROPEI).
3. Organizzo il mio capitale in 4 parti con le quali compero 4 FUTURES, 25,00% su ogni FUTURE.
4. Il portafoglio FUTURES è composto di 6 ASSETS e quindi acquistandone 4 praticamente possiedo il 66,66% dell'intero portafoglio, abbastanza per avere una rilevanza statistica che nel lungo periodo creerà le condizioni per avere le performance allineate con quelle del 100% del portafoglio.
5. Acquisto fino ad esaurimento del capitale i FUTURES mano a mano che arrivano i segnali e quindi max 4 FUTURES in portafoglio.
6. Vendo i FUTURES in portafoglio mano a mano che scatta il segnale di chiusura e con la nuova liquidità sono pronto a ricominciare gli acquisti.
Strategia per applicare il copy trading statistico:
3. Entro nelle 4 posizioni quando diventano long o short e quindi ho 4 posizioni in portafoglio.
4. Esco dalle 4 posizioni quando avviene il cambio di fase e mi preparo per la prossima operazione.
Nota Bene:
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco tutti insieme permette di mantenere un elevato rendimento ma da anche la possibilità di gestire meglio i drawdown che statisticamente possono verificarsi.
Ieri il tono cauto, ma fermo e determinato di Powel ha dato....Ieri il tono cauto, ma fermo e determinato di Powel ha dato una mano ai mercati.
A Wall Street si dice:
“Non esiste una risposta definitiva sul valore delle azioni. Una dozzina di esperti arriverebbe a una dozzina di conclusioni diverse. E dopo pochissimo tempo ognuno cambierebbe il proprio giudizio, se avesse la possibilità di riconsiderarlo, perché alcune condizioni sono cambiate.”
Gerarld Loeb
• Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è variato del +1,86%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono negativi: S&P 500 -0,07%, per il Nasdaq -0,23% e per il Dow Jones -0,05% circa.
• Nell’ultima sessione a Piazza Affari, il FTSE MIB è variato del +0,70%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures italiano ed europei sono negativi FTSE MIB -0,18%, per lo Stoxx 50 -0,78% e per il Dax -0,90% circa.
• La prestazione ad 1 anno dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
• FTSE MIB +6,24%
• Dow Jones +9,60%
• S&P 500 8,08
• La prestazione dal 1° gennaio dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano è la seguente:
• FTSE MIB -10,28%
• Dow Jones -6,73%
• S&P 500 -7,97%
• Nasdaq -12,10/li>
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
• In questi ultimi giorni stiamo sperimentando un mercato che manda veramente in tilt la mente dell'investitore medio.
Dalle e-mail che ricevo questo si percepisce chiaramente.
La domanda più frequente che ricevo è:
• “Come mai le quotazioni di un titolo fanno -4% un giorno per poi fare +4% il giorno successivo?”
• La risposta è nel sentiment del mercato sommata al flusso di notizie che arrivano ogni giorno.
• Il sentiment del mercato ieri era positivo pronto a riacquistare e aspettava solo delle ragioni per farlo.
Le notizie che sono arrivate hanno spinto gli investitori verso ciò che volevano fare.
Ieri quando il mercato americano ha aperto ha trovato lungo la giornata questo flusso di notizie:
• 1. riporto positivo del mercato europeo in crescita dopo che la Russia e l'Ucraina hanno concordato dei colloqui per oggi.
• 2. un segnale di ripresa nel mercato del lavoro dopo che il cambiamento dell'occupazione ADP di febbraio è aumentato più del previsto.
• 3. il presidente della Fed Powell ha affermato nella sua testimonianza al Congresso che la Fed avrebbe "proceduto con cautela" e ha auspicato un aumento dei tassi di interesse di soli 25 punti base alla riunione del FOMC di marzo.
Martedì l'S&P 500 aveva infranto il supporto di 4.350 in quello che è sembrato più un consolidamento che una retromarcia.
Il mercato obbligazionario non sta spingendo al ribasso, ma ha piuttosto corretto all'interno del sentiment risk-on.
I prezzi delle azioni e delle obbligazioni stanno iniziando a convivere con questa nuova realtà, e non stanno subendo terremoti, indipendentemente da quello che sta succedendo nel mondo.
Sarà un mercato con ancora qualche inciampo e molta volatilità, ma sono anche convinto che a breve avremo un mercato fatto più di compratori che di venditori.
• La conseguenza che prevedo è quella di un continuo apprezzamento su tutta la linea nelle materie prime e di oro argento & company. Continua quindi il buon momento di chi vuole commerciare nelle commodities.
• Sguardo ai Future USA
• Martedì, la battaglia fra compratori e venditori dell'S&P 500 era stata vinta dai secondi, ma ieri nel mercato USA i tori si sono ripresi con gli interessi quello che avevano lasciato il giorno prima.
Continuo a pensare che la direzione verso il basso secondo me non è definitiva ma solo temporanea.
• Recap dell'operatività
• In questo momento fare un giro sull'S&P 500 è un po come andare sulle montagne russe.
Ieri subito dopo l'apertura USA ho mandato ai miei follower l'aggiornamento di come vedevo la sessione e l'operatività con forte probabilità che ieri i prezzi delle azioni avrebbero consolidato ed i prezzi delle obbligazioni fossero aumentati, facendo seguito all'incombente rivalutazione delle politiche aggressive della Fed.
Ed è andata proprio così.
Per quanto riguarda la mia operatività sui futures ieri non ho preso posizione (sul breve termine), perché non ritenevo che il rischio beneficio insito fosse conveniente per me.
Oggi aspetterò l'apertura USA per decidere la mia operatività sui futures.
• Quindi il mercato azionario USA ha recuperato tutte le perdite di martedì nella sessione di mercoledì, soprattutto perché gli investitori hanno apprezzato ciò che hanno sentito nella testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso.
• A questo punto l'incertezza sul se ci sarà un aumento dei tassi è stata tolta.
Il FOMC aumenterà certamente i tassi al prossimo incontro alla fine di marzo.
Nemmeno l'invasione russa dell'Ucraina può cambiare questo punto.
• Ma mister Powell ha anche detto che sosterrà un aumento di soli 25 punti base, invece di 50 come il mercato si aspettava prima della mossa di Putin.
• Questo era più o meno tutto quello che gli investitori volevano davvero sentirsi dire.
Naturalmente, Powell & soci si riservano il diritto di cambiare idea fino alla riunione, ma accontentiamoci del risultato ottenuto ieri dalle sue parole.
• Powell piace ai mercati.
I prezzi delle azioni hanno iniziato a salire quando il presidente della Fed, Jerome Powell, ha iniziato la sua testimonianza semestrale alla Camera dei Rappresentanti, dove ha essenzialmente detto che:
• sosterrà un aumento di 25 punti base quando la Fed si riunirà tra 2 settimane,
• ha indicato che la Fed è pronta per una serie di rialzi dei tassi nel 2022.
• Ma Powell piace ai mercati per il suo tono cauto, ma fermo e determinato, che alla luce dei recenti sviluppi, come la guerra in Ucraina e l'aumento dei prezzi dell'energia, è stato ben accolto dai trader.
• Da oggi inauguro una sezione della mia analisi dedicata ai titoli che sto valutando di acquistare, ogni giorno indicherò le mie migliori scelte nel mercato USA, chi volesse approfondire il livello di ingresso, il timing di entrata, lo stop loss ed il target dei titoli può contattarmi nel mio sito web.
• Le mie migliori scelte per il 3 Marzo nel mercato USA
• Sierra Wireless (SWIR)
• PLBY Group (PLBY)
• Shopify (SHOP)
• Atlassian Corp. (TEAM)
• Asbury Automotive (ABG)
• BJ's Wholesale Club (BJ)
• Restate sintonizzati sulle mie analisi per conoscere la mia operatività e strategia, Se non riuscite a capire il mercato non investite a caso vi farete solo del male.
• Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.
• 1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
• 2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
• Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, come spiego in una parte dell'analisi qui sotto dedicata al trading, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
• Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”
• Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.
• 1. Un trading system performante.
• 2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
• Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
• Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.
• Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?
• La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi:
• • investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
• • investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
• Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
• Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
• Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
• Questa è la suddivisione del mio capitale odierno sulla base dei parametri statistici e matematici del mio "trading system Orso e Toro" impostati sulla borsa Italiana e USA.
• • Borsa Italiana per oggi 3 marzo:
• Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Sul listino Ftse Mib odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 5 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
• • Borsa USA per oggi 3 marzo:
• Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Sul listino Dow Jones odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Con questa strategia investo solo 2 terzi (66,6%) del mio capitale oggi su questo indice.
• Sul listino Nasdaq 100 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 5 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
• Sul listino S&P 500 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
• Con questa strategia investo solo 2 terzi (66,6%) del mio capitale oggi su questo indice.
• Concludo invitando a leggere con attenzione la mia strategia che io applico nel trading, una modalità di:
• aumento progressivo del capitale fino alla massima esposizione (100%)
e
• riduzione del capitale fino all'azzeramento dell'investimento (0%)
• guidata da un parametro matematico che ogni giorno mi dice quale rischio è corretto assumere.
Se invece l'ottica non è di trading di breve ma di investimento di lungo con capitali che possono aspettare prima di essere ripresi allora in questo momento si può fare shopping ben coscienti che quando il mercato è preso da panic selling i prezzi sono emotivamente stracciati.
• Se stai facendo la prova gratuita o se sei abbonato da poco tempo ricorda che il rendimento del trading nel breve periodo (short term) è pesantemente influenzato dalla fase di mercato che stiamo attraversando.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono negativi non aspettarti performances irreali dai miei portafogli, piuttosto seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di diminuire l’esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare comunque buone operazioni.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono positivi aspettati dai miei portafogli rendimenti più elevati rispetto agli indici e seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di aumentare l'esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare ottime operazioni.
La prestazione negli ultimi trenta giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
• FTSE MIB -7,78%
• Dow Jones -3,42%
• S&P 500 -2,53%
• Nasdaq -2,45%
• Mio portafoglio "Mib 40" +4,32%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" +1,44%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" -8,85%
• Mio portafoglio "Best Brands" -6,35%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +13,52%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +15,74%
La prestazione negli ultimi sette giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
• FTSE MIB -1,39%
• Dow Jones +2,01%
• S&P 500 +2,28%
• Nasdaq +2,07%
• Mio portafoglio "Mib 40" +0,28%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" -0,58%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" -1,43%
• Mio portafoglio "Best Brands" -3,49%
• Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +2,18%
• Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +3,73%
• Concludo con la mia solita domanda riflessione ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario?
Quali settori privilegerete nei vostri acquisti?
La mia posizione sugli indici per mezzo della quale opero sui Futures è la seguente:
o Nasdaq 100 FLAT,
o Dow Jones FLAT,
o S&P 500 FLAT,
o Euro Stoxx 50 FLAT,
o Dax FLAT,
o Ftse Mib FLAT,
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 02/03/2022:
o 1.Nasdaq 100 +112,12%
o 2.Dow Jones Industrial +97,56%
o 3.S&P 500 -8,08%
o 4.FTSEMIB -12,91%
o 5.Stoxx 50 -95,86%
o 6.DAX -131,49%
o Rendimento medio dei 6 futures nel periodo -6,44
o La mia operatività è rivista ogni 24 ore: gli abbonati al mio blog finaziario ricevono i miei livelli operativi esatti in tempo reale per copiare esattamente il mio trading.
o Mi piacerebbe leggere sotto la mia analisi le vostre opinioni.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
o L’S&P 500 è variato di +80,26 punti a 4.386,53 per un +1,86%. Ultimo record il 3 gennaio.
o Il Dow Jones è variato di +596,40 punti a 33.891,36 per un +1,79%. Ultimo record il 4 gennaio.
o Il Nasdaq 100 è variato di +237,712 punti a 14.243,69 per un +1,70%. Ultimo record il 19 novembre.
o L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap è variato di +2,67% ed adesso vale 2.062,09.
o Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,856% dal 1,711% del giorno precedente.
o Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1.680$ dollari l’oncia ha guadagnato 249$ ed adesso si attesta sui $1.929 dollari.
o Il prezzo del Future greggio americano WTI è variato di +3,90 dollari questa mattina e in questo momento quota 114,50 dollari al barile.
o L'indice di volatilità VIX S&P 500 ha chiuso a 30,74. Minimo e massimo delle ultime 52 settimane 14,10 e 38,94.
Ecco il rendimento completo di tutti i miei portafogli nell'ultimo anno.
Classifica dei migliori rendimenti dal 23/02/2021 al 02/03/2022:
o 1.Portafoglio Commodities, Bitcoin, Index + Oper. Straord. (USA) +142,86
o 2.Portafoglio Mib 40 (AZIONI ITALIA) +95,09%
o 3.Portafoglio BEST BRANDS (AZIONI USA) +78,72%
o 4.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - Italia (AZ. ITALIA) +37,12%
o 5.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - USA (AZIONI USA) +19,96%
o 7.Portafoglio numero 1 Oggi in Italia (AZ. ITALIA) +23,64%
o 6.Portafoglio numero 1 Oggi in USA (AZ. USA) +13,06
o Ad oggi ci sono 3 portafogli su 7 che nella classifica superano il 75% di rendimento nella performance ad 1 anno.
Previsioni futures Ftse Mib e Wall Street oggi 3 marzo.Se seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
MOLTO IMPORTANTE QUESTA E' UN'ANALISI DAILY TESA SOLO AD INDICARE L'OPERATIVITA' DI OGGI SUI FUTURES). Opero solo se una posizione è giustificata dal punto di vista del rischio-beneficio.
L'S&P 500 ha infranto il supporto di 4.350 in quello che sembra più un consolidamento che una retromarcia.
Il mercato obbligazionario non sta spingendo al ribasso, ma ha piuttosto corretto all'interno del sentiment risk-on.
I prezzi delle azioni e delle obbligazioni stanno iniziando a convivere con questa nuova realtà, e non stanno subendo terremoti, indipendentemente da quello che sta succedendo nel mondo.
Mi aspetto di vedere ancora qualche inciampo e molta volatilità, ma sono anche convinto che a breve avremo un mercato fatto più di compratori che di venditori.
Quello che è veramente interessante ora e il movimento obbligazionario.
• La pressione sempre più forte sulla Fed per alzare i tassi.
• Il rendimento del Treasury a 2 anni verso il basso significa che non ci si possono aspettare molti progressi pratici nella lotta all'inflazione.
• Le aspettative che i discorsi aggressivi della Fed si trasformino in fatti sono state ridimensionate.
• Gli attuali eventi geopolitici non possono essere trascurati dai policy maker, nonostante un'inflazione che continua ad infuriare con rinnovato vigore.
Proprio mentre auspicavo una piccola decelerazione del CPI verso la fine dell'anno portandolo probabilmente al 5-6%, adesso questo valore comincia a sembrare troppo ottimistico.
La conseguenza che prevedo è quella di un forte apprezzamento su tutta la linea nelle materie prime e di oro argento & company.
Mi godo i notevoli profitti aperti nelle commodities.
Sguardo ai Future USA
Purtroppo, ieri la battaglia fra compratori e venditori dell'S&P 500 è stata vinta dai secondi.
Persa una battaglia però non è stata persa la guerra ancora.
Nel senso che la direzione verso il basso secondo me non è definitiva ma solo temporanea.
Recap dell'operatività
In questo momento fare un giro sull'S&P 500 è un po come andare sulle montagne russe.
È probabile che oggi I prezzi delle azioni consolidino, mentre i prezzi delle obbligazioni aumentino, facendo seguito all'incombente rivalutazione delle politiche aggressive della Fed.
Per quanto riguarda la mia operatività, oggi non prenderò posizione (sul breve termine), perché non ritengo che il rischio beneficio insito sia conveniente per me.
1. FTSE MIB INDEX - posizione Flat
2. Indice Stoxx 50 - posizione Flat
3. Indice Dax - posizione Flat
4. Indice S&P 500 - posizione Flat
5. Indice DOW JONES Industrial - posizione Flat
6. Indice NASDAQ 100 - posizione Flat
Nella mia STRATEGIA UTILIZZO insieme FUTURES AMERICANI e FUTURES EUROPEI.
Questa strategia può essere fonte di ispirazione od emulazione per chi la legge.
. La strategia consiste nell’avere contemporaneamente aperte più posizioni.
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco insieme permette di mantenere un elevato rendimento gestendo meglio i drawdown che statisticamente possono accadere.
Abbonandoti al mio blog vedrai in tempo reale il livello esatto (e non approssimato come in questa analisi) al quale entro ed esco da ogni Future.
Vedrai come io applico la mia strategia ed il mio metodo.
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 28/02/2022:
1.Nasdaq 100 +149,99%
2.Dow Jones Industrial +132,43%
3.S&P 500 +22,83%
4.FTSEMIB +7,30%
5.Stoxx 50 -81,204%
6.DAX -119,32%
Rendimento medio dei 6 futures nel periodo +18,67
Come impostare il corretto copy trading della mia strategia sul canale 7 e 8 UTILIZZANDO I 3 FUTURES AMERICANI + I 3 FUTURES EUROPEI.
Premesse:
Strategia per applicare il copy trading statistico:
1. Utilizzo le size piccole dei FUTURES denominate MICRO o MINI.
2. La strategia consiste nell’avere aperte contemporaneamente le 4 posizioni (2 FUTURES AMERICANI + 2 FUTURES EUROPEI).
3. Organizzo il mio capitale in 4 parti con le quali compero 4 FUTURES, 25,00% su ogni FUTURE.
4. Il portafoglio FUTURES è composto di 6 ASSETS e quindi acquistandone 4 praticamente possiedo il 66,66% dell'intero portafoglio, abbastanza per avere una rilevanza statistica che nel lungo periodo creerà le condizioni per avere le performance allineate con quelle del 100% del portafoglio.
5. Acquisto fino ad esaurimento del capitale i FUTURES mano a mano che arrivano i segnali e quindi max 4 FUTURES in portafoglio.
6. Vendo i FUTURES in portafoglio mano a mano che scatta il segnale di chiusura e con la nuova liquidità sono pronto a ricominciare gli acquisti.
Strategia per applicare il copy trading statistico:
3. Entro nelle 4 posizioni quando diventano long o short e quindi ho 4 posizioni in portafoglio.
4. Esco dalle 4 posizioni quando avviene il cambio di fase e mi preparo per la prossima operazione.
Nota Bene:
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco tutti insieme permette di mantenere un elevato rendimento ma da anche la possibilità di gestire meglio i drawdown che statisticamente possono verificarsi.
Previsioni futures a New York,Milano e Francoforte oggi 1° marzoSe seguite le mie analisi ed emulate le mie operazioni realizzerete le mie stesse performance.
MOLTO IMPORTANTE QUESTA E' UN'ANALISI DAILY TESA SOLO AD INDICARE L'OPERATIVITA' DI OGGI SUI FUTURES.
Opero solo se una posizione è giustificata dal punto di vista del rischio-beneficio.
Una divergenza esagerata tra i mercati americani e quelli europei ha eccessivamente penalizzato i miei LONG sui futures europei questa mattina.
L'operatività americana ancora regge bene.
Oltre 2,5% di divergenza tra i due mercati, sinceramente troppo.
Il mercato USA insiste nel suo sentimento risk on.
In apertura dei mercati americani l'S&P 500 ha cancellato il ribasso che aveva accumulato.
I mercati dicono stanno guardando avanti, e anche se la correzione a medio termine non è finita, per oggi si sale.
La performance senza emozioni dei mercati obbligazionari suggerisce che il ritmo del rialzo probabilmente rallenterà, ma i ribassi che si sono verificati sono stati ricomprati.
Il livello di 4.300 che avevo messo come Stop Loss ha retto.
Il VIX si sta lentamente ma progressivamente calmando.
Avevo scritto ieri “Vedo una settimana di consolidamento in un ambiente, comunque, che rimane molto delicato. Per il momento vedo un mercato azionario buono più per i tori che per gli orsi, sempre che la dinamica degli eventi della guerra al di là dei mercati non cambi la situazione.”
E lo confermo anche per oggi.
L'inflazione alta sta continuando non mi aspetto un rallentamento significativo per il momento.
Oro e soci hanno trovato una base, si prospetta una grande settimana, e lo stesso vale per il petrolio greggio, seguito in misura minore dal rame.
Sono Long su tutti nella sezione Commodity.
Gli sviluppi del fine settimana sul fronte finanziario hanno innescato una corsa alle cripto valute, e il Long che ho in atto sta procedendo.
1. FTSE MIB INDEX - posizione Flat dal 01/03
2. Indice Stoxx 50 - posizione Flat dal 01/03
3. Indice Dax - posizione Flat dal 01/03
4. Indice S&P 500 - posizione Long
Stop loss a 4.296/4.306. Primo Target che mi pongo 4.436/4.446.
5. Indice DOW JONES Industrial - posizione LONG
Stop loss a 33.242/33.318. Primo Target che mi pongo 34.324/34.403.
6. Indice NASDAQ 100 - posizione Long
Stop loss a 13.924/13.956. Primo Target che mi pongo 14.378/14.411
Nella mia STRATEGIA UTILIZZO insieme FUTURES AMERICANI e FUTURES EUROPEI.
Questa strategia può essere fonte di ispirazione od emulazione per chi la legge.
La strategia consiste nell’avere contemporaneamente aperte più posizioni.
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco insieme permette di mantenere un elevato rendimento gestendo meglio i drawdown che statisticamente possono accadere.
Abbonandoti al mio blog vedrai in tempo reale il livello esatto (e non approssimato come in questa analisi) al quale entro ed esco da ogni Future.
Vedrai come io applico la mia strategia ed il mio metodo.
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 28/02/2022:
1.Nasdaq 100 +149,99%
2.Dow Jones Industrial +132,43%
3.S&P 500 +22,83%
4.FTSEMIB +7,30%
5.Stoxx 50 -81,204%
6.DAX -119,32%
Rendimento medio dei 6 futures nel periodo +18,67
Come impostare il corretto copy trading della mia strategia sul canale 7 e 8 UTILIZZANDO I 3 FUTURES AMERICANI + I 3 FUTURES EUROPEI.
Premesse :
Strategia per applicare il copy trading statistico:
1. Utilizzo le size piccole dei FUTURES denominate MICRO o MINI.
2. La strategia consiste nell’avere aperte contemporaneamente le 4 posizioni (2 FUTURES AMERICANI + 2 FUTURES EUROPEI).
3. Organizzo il mio capitale in 4 parti con le quali compero 4 FUTURES, 25,00% su ogni FUTURE.
4. Il portafoglio FUTURES è composto di 6 ASSETS e quindi acquistandone 4 praticamente possiedo il 66,66% dell'intero portafoglio, abbastanza per avere una rilevanza statistica che nel lungo periodo creerà le condizioni per avere le performance allineate con quelle del 100% del portafoglio.
5. Acquisto fino ad esaurimento del capitale i FUTURES mano a mano che arrivano i segnali e quindi max 4 FUTURES in portafoglio.
6. Vendo i FUTURES in portafoglio mano a mano che scatta il segnale di chiusura e con la nuova liquidità sono pronto a ricominciare gli acquisti.
Strategia per applicare il copy trading statistico:
3. Entro nelle 4 posizioni quando diventano long o short e quindi ho 4 posizioni in portafoglio.
4. Esco dalle 4 posizioni quando avviene il cambio di fase e mi preparo per la prossima operazione.
Nota Bene:
Operare sui Futures con una strategia che li metta in gioco tutti insieme permette di mantenere un elevato rendimento ma da anche la possibilità di gestire meglio i drawdown che statisticamente possono verificarsi.
USDCAD Short?Timeframe: 2H
Metodo Analisi: Price Patterns (Proprietario)
Analisi: Il mercato presenta una forte dinamica short su base settimanale pertanto in fine settimana mi aspetto la conferma di questa dinamica. Il segnale di breve è RIALZISTA ma penso che in giornata, nell'area compresa tra 1,2700 e 1,2690 potrebbe esserci l'opportunità di vedere USDCAD andare al ribasso. Idea che può sembrare folle ma che in ottica di trading intraday potrebbe fornire un ottimo risk/reward
Target 1: 1,2660
Target 2: 1,2630
CREAZIONE DI UN INDICATORE E ANALISI DEI MERCATI: COSA SUCCEDE?Buongiorno ragazzi.
L’analisi che segue è da definire come il “continuo” di un’altra analisi da me pubblicata qui su tradingview il 9 dicembre 2021 dal titolo “L’INVERSIONE DEI MERCATI AZIONARI GIUNGERA’ NEL 2022?” che trovate al link :
Vi suggerisco di leggerla!
Torniamo a noi. Quello che voglio mostrarvi oggi è un indicatore da me creato che ha lo scopo di fornirmi il sentiment del mercato. Credo che sia di estrema importanza conoscere l’economia e i vari settori che ne fanno parte in quanto la stessa permette poi la costruzione di indicatori che ti permettano di avere una visione più chiara dei mercati senza essere soggetti a pareri esterni. L’obiettivo di questo articolo è quindi quello di farvi capire come ragiono e le meccaniche che regolano questi determinati ragionamenti.
Successivamente abbinerò al mio indicatore di sentiment altri diversi indicatori, macroeconomici e non. Il motivo è da ricercare nell’attendibilità dello stesso: preso in maniera singolare, potrebbe fornire tanti falsi segnali, ma comparato ad altri, può fornire dei segnali più credibili, concreti e oggettivi.
PERCHE’ HO COSTRUITO UN INDICATORE
Chi legge il mio materiale sa quanto io sia dipendente da determinati indicatori, che sia siano essi macroeconomici, indici di forza relativa oppure spread. Ho sempre pensato che ogni individuo possa ottenere maggiori successi in determinati campi (specie in questo) soltanto avendo delle solidi basi; riagganciandomi all’ultima parte della frase, è solo avendo esse, passione e curiosità che spesso si riesce a costruire degli strumenti che ti diano la possibilità a colpo d’occhio di capire, in generale, quale possa essere la situazione presente ma soprattutto quella futura. Qualche tempo fa ho costruito uno spread tra due etf settoriali che ora vi mostrerò e vi spiegherò. Lo spread di cui parlo è quello tra il settore dei beni di prima necessità e il settore dei beni discrezionali.
PRODOTTO INTERNO LORDO, SETTORE DEI BENI DI PRIMA NECESSITA’, SETTORE DEI BENI DISCREZIONALI
E RELATIVE CORRELAZIONI
Il dato macroeconomico più importante che indica se un’economia è in salute o meno è sicuramente il prodotto interno lordo, che non è altro che la somma di beni e servizi prodotti da un Paese. Dopo aver constatato i valori del PIL, bisogna capire le relative performance che gli stessi indici che io utilizzerò per il mio spread presentano al variare del PIL stesso. Vi condivido una grafica settimanale:
Il trend definito dalla linea blu va ad identificare la forza relativa tra il settore dei beni di prima necessità (che d’ora in poi chiamerò XLP) e il settore dei beni discrezionali (XLY): più il trend è rialzista, più XLP sovraperforma XLY e viceversa.
Con il trend definito dalla linea arancio trovate invece il valore del PIL USA anno/anno. A colpo d’occhio potete notare che XLP tende ad essere più forte di XLY quando ci troviamo in fasi economiche di recessioni (come accade con la bolla di internet del 2000, con la crisi dei mutui sub-prime del 2007-2008 e con la pandemia del 2020) o di decelerazioni/rallentamenti economici. Al contrario, XLY si dimostra più forte in fasi di riprese economiche (quindi dopo le recessioni che ho elencato precedentemente) e relativa stabilità economica. Perché questi diversi andamenti nei relativi cicli economici?
Le aziende all’interno dell’etf XLP operano nei settori della vendita al dettaglio di prodotti alimentari e di base, bevande, tabacco, prodotti per la casa e prodotti personali (quindi beni di prima necessità). Viceversa, le aziende facenti parte dell’etf XLY operano nel settore della vendita al dettaglio (specialità, multilinea, Internet e marketing diretto); alberghi, ristoranti e tempo libero; tessili, abbigliamento e beni di lusso; beni durevoli per la casa; automobili; componenti per auto; distributori e prodotti per il tempo libero (ossia dei beni discrezionali, non essenziali).
Avendo ora chiari i diversi settori nei quali le diverse aziende operano, è facile capire le diverse correlazioni con il PIL:
• Quando un’economia si sta rialzando e successivamente si espande, i consumatori sono più propensi a comprare dei beni durevoli come ad esempio automobili, cellulari, televisori, beni di lusso; molto spesso si viaggia e di conseguenza si è più propensi ad alloggiare in alberghi o mangiare in ristoranti: questo perché la loro fiducia nei riguardi dell’economia è relativamente alta (infatti, in riprese economiche e successive espansioni, il dato sulla fiducia dei consumatori è sempre molto apprezzabile). Questo va a riflettersi chiaramente sulle vendite al dettaglio di tutte quelle aziende facenti parte di quel settore: più alte e forti esse sono, più gli investitori saranno propensi a comprarle utilizzando i più svariati strumenti finanziari. Questa riflessione poi trova riscontro sui grafici, come vi ho mostrato poco fa.
• Quando invece un’economia è in fase di rallentamento o recessione, i consumatori tipicamente cambiano il loro “modo di spendere”; non andranno più a concentrarsi su beni durevoli (gli stessi che ho nominato prima, come le automobili) e la conseguenza più naturale viene poi riscontrata sulle vendite al dettaglio che si presentano molto più basse rispetto a cicli economici in cui un consumatore è più propenso a spendere; il fatto che le aziende presentino quindi trimestrali che spesso deludono le aspettative degli analisti si traduce spesso in dei sell-off o comunque in dei tipici risk-off dei mercati; è così che vengono vendute aziende orientate a quei tipi di business e le vengono preferite altre più difensive come quelle dell’etf XLP. Perché? Il loro modello di business si basa sulla vendita di prodotti di prima necessità, ossia quelli di cui i consumatori non possono farne a meno: la conseguenza è che le revenue delle aziende di quest’ultimo settore rimangono relativamente stabili e questo permette loro di performare meglio di altre aziende di altri settori.
Mi sono spiegato bene?
La correlazione tra la forza relativa dei due settori e il PIL è più apprezzabile a livello giornaliero. Ora vi mostrerò delle grafiche in cui saranno illustrati i punti salienti :
Spero che queste illustrazioni vi abbiano chiarito il concetto.
LO SPREAD TRA XLP E XLY
Conoscendo quindi le varie performance dei settori in questione nei diversi cicli economici ho deciso di costruirmi uno spread, ossia , e impostarlo su un grafico settimanale per avere una visione più chiara e più ampia:
Sapendo che XLP tende a performare meglio in periodi di rallentamento/recessione e XLY in periodi di ripresa/espansione come ho dimostrato prima, sono andato a ricercare tutti quei momenti in cui la forza di XLP rispetto a XLY ha fatto in modo che lo spread formasse un picco al rialzo; dopo aver far trovato tali picchi, sono andato a segnare i motivi per i quali essi si erano sviluppati:
Successivamente sono andato a consultare il grafico settimanale dell’S&P500 in maniera da osservare se i picchi relativi al grafico dello spread XLP-XLY si riflettessero su un ribasso del benchmark, e guardate un po':
Da questo si può evincere che una preferenza verso titoli difensivi rispetto a titoli ciclici si riflettono nel benchmark di riferimento con un pesante ribasso. In particolare:
• Al picco dovuto alla bolla dot-com degli anni 2000 è corrisposto un -52,5% da parte dell’S&P500
• Al picco relativo alla crisi del 2007-2009 un -57,5%
• Al picco dovuto al rialzo dei tassi di interesse dopo 10 anni di politica monetaria accomodante un -15,5%
• Al picco relativo alla guerra commerciale tra USA e CINA un -21,9%
• Al picco relativo alla pandemia un -36%
Dopo aver dato uno sguardo al passato, guardiamo al presente: nello spread si è creato qualcosa di singolare:
Notate l’ultima gamba rialzista evidenziata con il cerchio di color rosso? Ebbene, come ho spiegato nella didascalia nell’immagine, non c’era mai stata all’interno dello spread una gamba rialzista sviluppata in così poco tempo e con quel tipo di intensità. Possiamo paragonare tale picco soltanto a quello formato allo scoppio della pandemia, per quanto quest’ultimo risulti comunque inferiore in intensità.
Ho quindi utilizzato l’RSI, ossia l’indice di forza relativo, con lo scopo di vedere se la forza dell’ultimo impulso rialzista fosse paragonabile alla forza degli altri impulsi formatisi in periodi di recessioni o crisi economiche. Questo è quello che ho ottenuto:
Come possiamo notare nei quadratini rossi, ogni qualvolta si è entrati in crisi economiche (o in incertezze) l’RSI è entrato in ipercomprato, segno di una grande forza rialzista. Questa, in gergo, viene definita “convergenza”, in quanto ai cicli economici appena citati appartiene una forza maggiore di XLP rispetto a XLY (come abbiamo constatato precedentemente).
*gli altri picchi di ipercomprato sono dovuti al fatto che dal 2004 al 2008 ci fu un rallentamento economico sfociato poi in recessione e nel 2011 la crisi del debito sovrano che zavorrò l’S&P del 23% circa. Nel 2014 ciò è stato probabilmente causato da una FED che in quel periodo si dimostrò più aggressiva, riducendo il quantitative easing e anticipando un rialzo dei tassi di interesse.
Dopo aver trovato la “convergenza”, ora vi mostrerò la “divergenza”:
Come spiego nella grafica, ogni qualvolta il picco dello spread sia stato di un’intensità notevole, il benchmark ha rintracciato di almeno il 15% e oltre. Nel presente, invece, il rintracciamento è stato di appena l’11,5% circa.
Questa è una divergenza molto interessante. Le domande da porsi possono essere diverse, tra le quali:
“Il picco sullo spread si sta riassorbendo? L’impulso di forza relativa si sta indebolendo o ci aspetta ancora maggior forza? Il punto minimo dell’S&P500 di gennaio 2022 è
stato raggiunto e di conseguenza si è pronti alla risalita verso nuovi massimi storici?”
Le domande possono essere svariate. Alla fin dei conti gli indicatori hanno questo tipo di effetto, specie di questo tipo. Pensate al biennio 2020-2021 in cui tanti (giustamente) utilizzavano il Buffet Indicator, che mostrava una chiara possibilità che il mercato fosse all’interno di una bolla, e a tal proposito molti si chiedevano “ma questo indicatore funzionerà? I mercati crolleranno?”.
ABBINARE UN INDICATORE A DIVERSI ALTRI PER AVERE MAGGIOR CHIAREZZA E OGGETTIVITA’
Un indicatore non va a prevedere il futuro, bensì da un’idea di quella che potrebbe essere la prospettiva nei mesi futuri. E’ per questo che ritengo sia essenziale abbinare lo stesso ad altri parametri: per me questi ultimi sono i dati macroeconomici e il loro andamento, lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato USA a 10 e 2 anni, il rialzo dei tassi di interesse e la volatilità e, per ultimo, il PUT/CALL ratio.
Ora farò chiarezza:
Come potete osservare, i principali dati macroeconomici sono in decelerazione, e spesso queste decelerazioni hanno portato a delle recessioni, come è accaduto ad esempio nel 2008:
Lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni e quelli a 2 anni continua a contrarsi:
Come ho spiegato diverse volte nelle mie idee, uno spread allo 0% in passato ha significato una recessione qualche tempo dopo.
Per ultimi ma non meno importanti i rialzi dei tassi di interesse e la volatilità: è cosa nota che ormai la FED rialzerà gli interest rates per andare a calmierare un’inflazione che oramai, a livello statunitense e non solo, è diventata un grande problema. Questo, in linea teorica, andrà a sollevare volatilità nei mercati e, come vi ho spiegato diverse volte, tendenzialmente un mercato ad alta volatilità è un mercato che si dirige verso il basso:
Un altro indicatore che monitoro molto spesso e che, a parer mio, si trova in una situazione abbastanza preoccupante, è il PUT/CALL RATIO. Questo indicatore misura il rapporto tra il volume di opzioni put e il volume dI opzioni call scambiate dagli operatori.
Questo rapporto è al di sopra di 1 quando il volume delle opzioni put supera quello delle call e sotto ad 1 quando il volume delle opzioni call supera il volume delle opzioni di tipo put.
Come saprete, le opzioni put si acquistano essenzialmente per 2 motivi: per scommettere su un ribasso dei mercati o per scopi di copertura (ossia per avere una sorta di “assicurazione” nel caso un mercato crollasse). Spiegato questo, ora vi condividerò il PUT/CALL RATIO riferito alle opzioni scambiate sugli indici; ho scelto questi ultimi poiché, tipicamente, gli investitori acquistano PUT sugli indici come scopo di copertura, ossia per non avere ingenti perdite nel caso in cui un mercato crolli:
Ci sarebbero diverse cosa da dire:
• Il volume di PUT aumenta considerevolmente prima di ogni crollo importante da parte del benchmark
• Dal 2009 al 2015 abbiamo avuto tendenzialmente un bull market e, contemporaneamente, un aumento delle call rispetto alle put. Lo stesso è accaduto per il bull market 2016-2018. Ciò può significare che in quei bull-markets gli operatori non avevano tantissime coperture sotto forma di put perchè probabilmente credevano fortemente nel trend e avevano in generale una visione positiva sui mercati e sull’economia.
Ora guardiamo invece al presente: l’S&P500, nell’ultimo biennio, ha avuto un fortissimo bull market, forse anche inaspettato. Nonostante ciò, i livelli di opzioni put sono continuate a crescere fino ad arrivare a rompere al rialzo il massimo formato dallo stesso indice durante la crisi del 2008 (vi ho evidenziato il tutto nella grafica). Ciò non vi pare strano? Non è strano che gli operatori, nonostante il mercato salga, continuino a comprare delle assicurazioni? Sembra quasi che la loro visione non sia poi così tanto positiva come lo stesso bechmark ci suggerisce!
Cosa succederà ai mercati nel prossimo futuro? Per quanto mi riguarda, tutti gli indicatori che vi ho mostrato mi suggeriscono estrema cautela.
L’idea termina qui, spero vi sia stata utile. Come ho scritto all’inizio di essa, lo scopo era farvi capire come si costruisce un indicatore e quali studi e ragionamenti ci stanno dietro la sua costruzione; dal momento che, singolarmente, un indicatore può dir tutto e nulla, vi ho dimostrato come vado poi a combinarlo nella mia analisi con altrettanti indicatori, il tutto per avere sempre una visione chiara e limpida dei mercati finanziari.
Quello che vi ho mostrato oggi è solo uno dei tanti spread che mi costruisco da diverso tempo. Né ho costruiti diversi che mostrerò in un canale personale a cui sto lavorando da qualche tempo a questa parte. Vi comunicherò quando il progetto sarà ultimato, rispettando chiaramente le linee guida imposte da tradingview.
MATTEO FARCI
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.02.2022Il mese di febbraio parte bene, all’insegna del risk-on.
La reporting season Usa aiuta il Nasdaq: +0,8% ieri, dopo il +3,4% del 31 gennaio.
Petrolio ancora in ascesa: WTI a 89 Dollari/barile alla vigilia dell’Opec+.
Il rialzo dei rendimenti del Govies fa una pausa, ma Bund 10 anni paga +0,04%!
Mercati azionari ballerini ieri, 1’ febbraio, ma decisamente meglio intonati rispetto alle settimane centrali di gennaio, quando la svolta "da falco" della Federal reserve (Banca Centrale Americana) aveva inflitto alle borse globali una pesante correzione, che in media si e’ limitata a -5%, solo grazie al recupero di oltre 2 punti percentuali nelle ultime 2 sedute del mese.
Tutte le Borse europee hanno chiuso positive nella prima seduta di febbraio: il Cac40 parigino +1,4%, il Dax tedesco +0,9%, il Ftse100 britannico +1,0%, il FtseMib italiano +1,5%. Variazioni positive anche per i maggiori listini Usa: Dow Jones +0,78%, S&P 500 +0,69% con energetici e finanziari in evidenza, e Nasdaq +0,75%. Per i 3 maggiori listini Usa e’ stato il recupero piu’ forte in 3 giorni consecutivi dal 2020.
Se osserviamo gli andamenti borsistici delle ultime 5 sedute, riscontriamo che e’ soprattuto Wall Street ad aver guidato il recupero, grazie ad una narrativa meno allarmante da parte di alcuni esponenti di spicco delle Fed regionali, che hanno invocato moderazione e misura sul percorso di rialzo dei tassi ufficiali. Da qui discende il recupero della tematica “tech” che era stata scaricata a meta’ gennaio.
Anche i rendimenti delle obbligazioni hanno ridimensionato la loro tendenza ascendente ed il Dollaro si e’ preso una pausa dal trend rivalutativo che l’ha portato a guadagnare parecchio terreno sull’Euro in gennaio, sino a 1.11. Oggi lo troviamo a 1.131, -0,4% (ore 12.00 CET).
A sostenere i listini americani ci pensano anche le relazioni trimestrali sull’ultimo trimestre e intero 2021 che, nel complesso, superano le attese nell'80% dei casi circa, e in una misura del +5% sugli “utili per azione”.
Anno record con finale bombastico per Alphabet, holding di Google, che negli ultimi tre mesi 2021 ha fatturato 73,3 miliardi di Dollari, da 56,9 miliardi del 4’ trimestre 2020, e consuntivato 20,6 miliardi di Dollari di utile netto, per un totale nell’anno di 76 miliardi, pressoche’ raddoppiato rispetto ai 40 mld del 2020. Quindi previsioni largamente battute, e azione salita sino a +8% nell’after market.
PayPal, 6,9 miliardi di Dollari di ricavi e 1,11 di utile netto nel 4’ trimestre, ha centrato le previsioni, ma ha fornito indicazioni sul 2022 molto caute, che scontano la scelta di e-Bay di implementare un proprio sistema di pagamento: reazione negativa, ovviamente. Anche Starbucks ha un po’ deluso (effetto “omicron”), mentre il gigante petrolifero Exxon Mobil ha annunciato il miglior risultato trimestrale dal 2014.
Anche il quadro macroeconomico Usa resta confortante e supportivo: ieri l'indice ISM dei direttori acquisti del settore manifattunero e’ risultato allineato alle aspettative con 57,6, terzo mese consecutivo di ribasso e minimo da novembre 2020: tuttavia, la componente “prezzi pagati” (76,1 vs 67) e l'occupazione (54,5 vs 53) hanno battuto le stime. Migliorano i tempi di consegna delle merci.
Hanno sorpreso in positivo invece, i numeri sulla ricerca di nuovi occupati (alias JOLTS, o job openings) saliti a 10,93 milioni contro attese di 10,3 milioni e vicini al record storico 11,1 milioni del luglio 2021. Anche la rotazione del personale resta su valori storicamente elevati.
Prosegue la fase di assestamento dei rendimenti sui governativi, sia negli Stati Uniti che in Europa: il Treasury Note Usa a dieci anni “paga” +1,79%, il BTP decennale italiano (nuovo benchmark scadenza giugno 2032) rende +1,42%, l’omologo Bund tedesco +0,04% (ebbene si’, positivo...) determinando uno spread in lieve marginale rialzo a 138 punti base.
Fronte inflazione: ancora aumenti dei prezzi, in particolare del prezzo del petrolio, che e’ il maggior responsabile della crescita dell’inflazione, sia alla produzione (CPI) che al consumo (CPI), in tutto il Mondo. Stamattina, 2 febbario, il Wti è scambiato a 88,9 Dollari/barile, +0,4%.
La questione ucraina, con l’esercito russo minacciosamente dispiegato lungo la linea di confine con le province indipendentiste filo-russe del Donbas, tiene alta la tensione tra Russia e l’occidente, con pesanti implicazioni sulle forniture di gas all’Europa. Anche alcuni Paesi esportatori di petrolio, per ragioni tecniche, hanno ridotto le loro forniture (Libia, Iraq, Algeria) creando ammanchi all'offerta di greggio.
La riunione dell'Opec+ (cartello dei maggiori esportatori) di domani, 3 febbraio, sara’ cruciale ed e’ importante che confermi le attese del mercato di un aumento graduale anche a marzo, come accade ogni mese a partire da agosto 2021, nella misura di 400.000 barili/giorno.
In Asia Pacifico, con le Borse cinesi e coreana chiuse, registriamo andamenti positivi del Nikkei giapponese, +1,7%, dell’ASX200 australiano, e del Sensex indiano, +1,0%.
Gli indici azionari europei, a fine mattinata, segnano un rialzo medio del +0,6%. I futures su Wall Street anticipano aperture in rialzo, soprattutto per il Nasdaq, attorno a +1,4% (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.01.2022Tentativo di rimbalzo delle Borse nel giorno della Fed. La volatilita’ resta alta.
Stasera, come esito del FOMC, i dettagli sulla svolta “hawkish” della FED.
Petrolio alle stelle, l’inflazione sara’ elevata anche nei prossimi mesi.
Cryptovalute tentano di risollevarsi, ma e’ tutto da confermare.
Ieri, 25 gennaio, le Borse europee, dopo il crollo di lunedi’ 24 costato in media -3,6%, si sono stabilizzate ed hanno chiuso con marginali recuperi: FtseMib italiano +0,2%, Dax40 tedesco+0,8%, Cac40 francese +0,7%, mentre il Ftse100 britannico ha primeggiato col +1,0%.
Ancora una giornata di vendite prevalenti a Wall Street, che resta imprevedibilmente volatile, dopo aver sorpreso tutti, lunedi’ 24 passando da -4% ad un leggero rialzo. Ieri, lo S&P500 è arrivato a perdere il -2,5% a inizio seduta, per poi recuperare nel pomeriggio fino alla parita ‘e tornare a scendere verso la chiusura.
Al closing, lo S&P500 ha perso -1,2% e il Nasdaq -2,3%, mentre il Dow Jones, che e’ un indice molto concentrato, grazie al +9% di American Express ed al +5,5% di IBM, ha sfiorato il pareggio, -0,2%.
Resta il fatto che, a meno di fenomenali recuperi nelle ultime 4 sedute, il mese di gennaio, col -8,6% dello S&P500 ed il -13,4% del Nasdaq, potrebbe essere archiviato come il peggior dall’inizio della pandemia.
Ieri, 25 gennaio, e’ iniziato il FOMC (Federal Open Market Committee), il Comitato di politica monetaria della FED (Banca Centrale Americana), che dovrebbe decidere il rialzo dei tassi dei tassi gia’ a marzo, da +0,25%: l’annuncio ufficiale, alle 20.00 CET, conterra’ anche indicazioni sul piano di contrasto all’inflazione (CPI) che negli Stati Uniti ha toccato +7,0% a dicembre.
Dopo anni di “easing monetario” spinto, quella della politica monetaria della FED e’ una svolta restrittiva radicale ed e’ normale che scateni un’elevata volatilita’ sul mercato azionario: l’indice Vix, che misura la volatilita’ delle opzioni sull’S&P500 è salito ieri a 30, ai massimi da un anno.
Diverso l’impatto sul mercato dei Governativi Usa: l’interruzione da 2 settimane del trend ascendente dei rendimenti dei Treasury sembra essere l’effetto della fase di acuta risk-adversione, ma la prospettiva di una risalita dei tassi di interesse e’ intatta.
Come fattore addizionale di preoccupazione troviamo la questione del conflitto strisciante tra Russia e Ucraina sul destino delle province ribelli di Donetsk e Luhanks che riaccende la tensione tra Russia e Stati Uniti su armamenti, estensione della Nato nell’Est-Europa e crisi del gas. Sembrerebbe prevalere la via diplomatica di risoluzione del conflitto.
E’ quasi passata in secondo piano la pandemia, poiche’ a fronte di un numero di contagi sempre piu’ alto si misura una letalita’ ridotta ed una minor pressione sugli ospedali.
Anche la pubblicazione dei conti trimestrali/anno 2021, in pieno svolgimento negli Usa e iniziata anche in Europa, riceve minor attenzione rispetto ad altre fasi storiche.
Un ritorno di interesse per le trimestrali e’ scontato, vista l’importanza dei messaggi sulla prospettiva 2022 che verra’ espresso dal management di molte societa’ strategiche: oggi sara’ il turno di Johnson&Johnson, Verizon, American Express, General Electric e, amercati chiusi, di Microsoft.
Quella di ieri, 25 gennaio, e’ stata una giornata povera di dati macro e, almeno in Italia, l’attenzione degli operatori e’ stata riservata alla seconda infruttuosa giornata di votazione per eleggere il Presidente della Repubblica.
Il mondo degli investimenti vedrebbe bene un secondo mandato all’attuale Capo dello Stato Sergio Mattarella, perche’ darebbe continuita’ al Governo Draghi sino a fine mandato, a marzo 2023.
Sul versante valutario, la convinzione che la stretta monetaria della Fed sarà sostanziale, da’ forza al Dollaro, tornato sotto 1,13 verso Euro (+0,3%, ore 11.45 CET).
Tra commodities resta protagonista per il suo impatto sull’inflazione, il continuo aumento del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento nord-americano) che ieri ha segnato +2,6% a 85,6 Dollari/barile e stamattina aggiunge +0,5% a 86,0.
L’American Petroleum Institute prevede un nuovo calo delle scorte di mid-distillates negli Usa, dopo i -700 milioni di barili della scorsa settimana.
L'Amministrazione Biden continua a “rilasciare” petrolio delle riserve strategiche, di circa 40 milioni di barili da dicembre. Forse cio’ ha prevenuto carenze lungo la filiera di approvvigionamento, ma non ha impedito ai prezzi di salire ai massimi dal 2014.
Il mercato obbligazionario e’ tranquillo: lo spread di rendimento tra BTP e Bund decennali e’ stabile a 136 bps, rendimento del BTP a +1,29% (ore 12.00 CET).
Il prezzo dell'oro oggi sembra consolidare i recenti progressi, sopra 1.840 Dollari/oncia, massimi da novembre.
Stamattina osserviamo maggior tranquillita’ sul versante azionario con chiusure poco mosse dei listini asiatici: Nikkei giapponese -0,2%, Hang Seng di Hong -Kong -0,2%, CSI300 di Shanghai e Shenzen +0,3%, Kospi coreano -0,3%.
Le Borse europee sono partite in deciso rialzo, sperando nella soluzione diplomatica della crisi ucraina e dando per scontata la svolta restrittiva che della Fed. I rialzi medi, a fine mattinata, sono +1,7% (ore 12.00 CET). Positivi anche i future Usa: quello sull’S&P500 indica +1,3% quello sul Nasdaq +2,0% (ore 12.00 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
SELL OFF SUI MERCATI?BUONGIORNO FOREX DEL 25.01.2022
SELL OFF SUI MERCATI
Giorni ad alta volatilità questi che stiamo vivendo sui mercati ,siamo oramai alla vigilia dell’appuntamento con la FED e gli umori si alternano tra le incertezze generate dalla dubbia congiuntura macro USA , le prospettive di trimestrali non cosi brillanti come si poteva immaginare, e i timori di una possibile recessione che non sembrano scongiurati.
Il comparto equity ieri ha mostrato ancora price action degne di un panic selling in piena regola, portando indici come il NASDAQ a toccare le soglie del -4.50% in intraday, cosi come l’ SP500 alle porte del -4%, e anche in Europa il dax non è stato da meno.
Siamo all’ultima settimana di gennaio 2022 e i listini mondiali si presentano cosi: nasdaq -13.25% , sp500 -9.14% , dj -6.71% , dax -4.60% , italy40 -4.11% .
Il valutario in tutta risposta, mostra un brillante yen giapponese, che con un +13.85% totale contro le altre majors, ha svolto egregiamente il suo lavoro di ricopertura nella fase di risk off, seguito dal dollaro americano, che con un +5.15% totale sembra voler tenere il passo come valuta rifugio.
Male ovviamente le valute cosiddette da investimento , o anche commodities currencies, come il dollaro neozelandese, che segna un disastroso -13.57% totale seguito dal dollaro australiano con un -10.35%.
Ovvia la risposta dei retail, che oggi si trovano in posizione short dollari con un 69% corto , rispetto al 58% visto ieri mattino, anche la caduta della sterlina, vede ingressi long da parte dei trader retail che stamattina si trovano al 64% long rispetto al 59% short di ieri.
Restano ancora sostenuti gli acquisti di dollaro neozelandese, che vede oggi i retail long al 86% in scia con l’87% visto ieri.
Sul fronte dati, stanotte sono stati pubblicati i dati sull’inflazione in Australia, che ha mostrato un +3.5% su base annuale, rispetto al +3.0% precedente e un +1.3% su base mensile, lasciando i paesi oceanici ancora molto indietro sul fronte inflazione rispetto al mondo occidentale, dando giustificazione alle banche centrali per non intervenire nel cambio di politica economica.
Seguiremo come sempre insieme le dinamiche dei mercati che ci porteranno all’appuntamento chiave di domani sera con la FED
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.01.2022Risk-adversion molto evidente: Wall Street da -4% a positiva in chiusura.
Inflazione alta, Banche Centrali “falchi”, crisi ucraina: tutto e’ “contro” le azioni.
Oggi e domani il Comitato di politica monetaria della FED: attesa nervosa.
Cryptovalute senza pace, tentano di fare una base dopo il -50% medio.
L'attesa per le indicazioni della Federal Reserve sull’aumento dei tassi creano nervosismo e forte volatilita’ sulle Borse europee ed americane.
Le Borse europee ieri, 24 gennaio, sono state interessate da un’intensa pressione venditrice, chiudendo in sensibile calo, pur con un cenno di recupero sul finale.
Il FtseMib italiano ha perso -4,0%, di cui -0,4% come effetto “dividendi”, tornando sui livelli di novembre 2021. Il Cac40 francese ha perso -4,0%, il Dax tedesco -3,8% e il Ftse100 britannico -2,7%.
Giravolta sbalorditiva a Wall Street, che ha chiuso positiva dopo una seduta per lo piu’ in pesante perdita, a tratti -4%: nelle ultime due ore un’ondata improvvisa di acquisti (ricoperture? chiusura di opzioni?) hanno ridato slancio ai listini: Dow Jones +0,3%, Nasdaq +0,6%, S&P500 +0,3%.
Poca cosa rispetto alle perdite della scorsa settimana, la peggiore per Wall Street da marzo 2020, quando il Nasdaq ha perso -7,6% e lo S&P500 -5,7%, ma sufficiente a sollevare gli operatori che temevano un finale ben piu’ rovinoso (i.e capitulation).
Preoccupano le tensioni sul possibile intervento militare russo nelle province autonome dell’est Ucraina (Donbas). Il Presidente Usa Biden starebbe considerando l’invio di truppe, oltre che di armamenti di terra, mare e cielo, distribuiti tra i vari Paesi membri della Nato nell’est Europa e nelle Repubbliche baltiche.
L'America cerca di muoversi di concerto con l'Unione Europe ed il Regno Unito per parlare ad una sola voce a Mosca, dissuadendola da atti di forza nella regione del Donbass, che porterebbe ad una nuova violazione dell’integrita’ territoriale dell’Ucraina, come gia’ avvenuto in Crimea. L’indice RTS della Borsa di Mosca ha perso ieri fino al -8%, debole anche il Rublo.
Inizia oggi la riunione del FOMC, il Comitato di Politica monetaria della FED: domani alle 20.00 CET sara’ pubblicato il Comunicato che non dovrebbe prevedere rialzi dei tassi nell’immediato, ma fornire invece indicazioni sulle mosse future: secondo il consenso degli analisti, un ritocco da +0,25%, forse addirittura +0,50%, a marzo.
L’Italia vive la fase incerta dell’elezioni del nuovo Presidente della Repubblica: i mercati finanziari sembrano non risentirne troppo: tra gli operatori sembra prevalere il favore per una permanenza di Draghi come Primo Ministro piuttosto che come Presidente italiano.
La soluzione preferita sarebbe un secondo mandato a Sergio Mattarella o una figura di grande prestigio, anche relativamente estranea al Mondo politico, sostenuta da una larga maggioranza e la prosecuzione dell’attuale Governo sino a fine mandato, a marzo 2023.
L’inflazione sale in ogni angolo del Globo ed e’ fonte di grande preoccupazione per Governi e Banche Centrali. In presenza di economie in robusta crescita e’ facile innescare pericolose spirali prezzi/salari, che alla lunga nuocciono alla prospettiva di crescita, impattando sulla capacita’ di spesa di famiglie e imprese.
In Australia nel 4’ trimestre, e’ cresciuta del +1,3% rispetto al terzo, sopra le stime di +1,0%. L’aumento annuo, +3,5%, e’ il piu’ alto dal 2014.
L’inflazione è un problema anche a Singapore, dove non era quasi esistita negli ultimi 20 anni: col +2,1% annuo di dicembre, l’Autorita’ Monetaria locale, equivalente alla Banca Centrale, ha deciso di innalzare il tetto della banda di oscillazione della valuta locale, nella speranza che sortisca un effeto simile a quello di un rialzo dei tassi ufficiali.
Buone notizie per l’economia Sud Coreana, cresciuta nel 4’ trimestre 2021 del +4,1% annuo, sopra le aspettative di consenso che indicavano +3,8%. I 3 rialzi dei tassi decisi dalla Banca centrale da agosto in poi non hanno tolto slancio alla crescita coreana: buono a sapersi..
Stamattina, 25 gennaio, tutte le Borse asiatiche sono scese, spingendo l’indice MSCI Asia ex-Japan ai livelli depressi di novembre 2020. In breve, Nikkei giapponese -1,7%, Hang Seng di Hong-Kong -1,7%, CSI300 di Shanghai&Shenzen -2,3%, Kospi coreano, -2,5%, Straits-Times di Singapore -1,8%.
I future di Wall Street, all’indomani del piu’ incredibile rimbalzo intraday che si ricordi, indicano riaperture in marcato ribasso, compreso tra -0,8% del DowJones e -2,1% del Nasdaq (ore 14.00 CET).
A fine mattinata di oggi, 25 gennaio, sono positivi tutti gli indici europei, con progressi medi del +0,6%. La strada della diplomazia sembra essere quella preferita dalle parti per la definizione della crisi Ucraina, e gli indici PMI europei sono usciti misti, con quello della manifattura sopra le attese di 57,5 a quota 59, e quello dei servizi a 51,2, in calo da 53,1 e sotto le stime di 52,6.
Poco da dire sui mercati obbligazionari: il Treasury Note decennale rende +1,75%, il suo omologo BTP italiano +1,27%, ed il Bund tedesco -0,10%. Spread 137 bps.
Della fase di avversione al rischio si avvantaggia il Dollaro, a 1,128 verso Euro, +0,4%, mentre le cryptovalute sono depresse e volatili: Bitcoin 36.300 Dollari, -1,2%.
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Accettare le perdite e mantenere la calma.Periodo di drawdown per la maggior parte degli investitori, impossibile riuscire ad evitare lo storno di questi giorni per chiunque avesse aperte posizioni long, a prescindere dalla tipologia di esposizione settoriale.
Il mercato non può salire per sempre e gli ultimi 20 mesi probabilmente ci hanno fatto pensare che investire in borsa o mantenere posizioni aperte sull’azionario possa esser semplice sia dal punto di vista tecnico che psicologico.
E’ proprio la psicologia, in giornate dove prevale il rosso, a rendere più difficili le nostre decisioni, a prescindere dalla tipologia di approccio adottato negli investimenti.
Tutti commettiamo errori. A partire dall’investitore di lungo termine, con posizioni aperte in fondi diversificati ed efficienti. Egli dovrebbe sempre tenere a mente il proprio orizzonte temporale e la finalità dell’investimento e semmai preoccuparsi di bilanciare opportunamente il portafoglio e non modificarne gli assetti in maniera discrezionale, discostandosi dalla pianificazione opportunamente valutata dopo attenti studi o dopo una consulenza professionale. Eppure durante queste fasi viene quasi naturale liquidare le asset class più rischiose per la nostra intolleranza alle perdite. (Personalmente io sto individuando dei livelli dove incrementare le posizioni su ETF All Country World, dove ho un orizzonte temporale di almeno 25 anni).
Discorso simile nel contenuto, ma diverso nella pratica per il trader che svolge attività di stock picking. Spesso egli è portato a credere che la propria analisi su un determinato titolo sia infallibile o semplicemente non accetta di aver sbagliato (timing, size, strategia d’ingresso). Pertanto è in grado di tenere posizioni aperte in perdita per mesi, alimentando il loss o addirittura mediando sul titolo che puntualmente continua a perdere. A maggior ragione, quando si investe su singoli titoli, sono fondamentali la size dell’operazione ed i livelli tecnici di stop da rispettare in maniera maniacale (si veda la legge della rovina statistica).
Come mi comporto per la parte di portafoglio gestito in stock picking?
Seguo semplicemente il piano, se arrivo ai livelli di stop chiudo con serenità l’operazione, attendo che gli indicatori che utilizzo per monitorare il mercato tornino in modalità Risk On, e resto alla finestra per i nuovi segnali d’ingresso.
Qualora dovessi avere segnali sulle strategie da me impiegate, non esiterei a valutare ingressi a mercato.
Altro errore dettato dalla psicologia è la paura di riprendere l’operatività dopo una serie di stop. Dobbiamo tenere a mente che il mercato si compone di fasi e che i drawdown fanno parte del trading e che per ogni strategia adottata, dovremmo avere chiari il recovery time (in quanto tempo vengono raggiunti i massimi di equity dopo un ritracciamento) e l’entità del massimo drawdown sofferto dalla strategia nel passato.
Infine attenzione al revenge trading. Cercare di voler recuperare dalle perdite a tutti i costi, aprendo svariate posizioni che non faranno altro che peggiorare la nostra situazione. Il mercato non ci deve nulla, né tantomeno il desiderio di rivincita deve offuscare la nostra capacità di giudizio.
Investire è un processo, da pianificare, standardizzare secondo delle precise regole e replicare. Solo in questa maniera si può applicare una strategia vincente e scalabile.
Per quanto difficile, le emozioni devono restare lontane dai nostri broker e l’attività di trading, per quanto appassionante , deve risultare noiosa.
btc shortDopo il sell off dell'ultima settimana, le vendite sembrerebbero non arrestarsi. Secondo la teoria delle Onde di Elliott, il fair value dell'oro digitale potrebbe crollare in un range di prezzo di poco inferiore ai 20 000 dollari. Il mercato è in risk off, pertanto strumenti più speculativi quali BTCUSD, hanno lasciato il terreno a favore di assett più "protettivi" (per es. vedasi JPY, CHF, Treasury 10y, USDX etc etc....)
Un evento determinante per la sorte di breve del btc sarà la riunione della FED del prossimo mercoledì. Se la minaccia dell'aumento dei tassi di interesse dovesse farsi più concreta (mi ripeto ma vedo la cosa inverosimile), il BTC ma più in generale le Crypto accuseranno più pesantemente il colpo!
Un buon week end a tutti!!!!