Fibonacci sul FDAX 2022EUREX:FDAX1!
Ho provato a fare una piccola analisi sull'indice del Future DAX (indice EUREX) così come si è sviluppato nell'anno 2022 inserendo l'indicatore Fibonacci, partendo dal massimo di novembre 2021 con il minimo registrato nel 2022. Ritracciamenti come supporti e resistenze risultano abbastanza evidenti, segno che la matematica non è un'opinione, e non lo era nemmeno nel XIII secolo.
Al di là dei cicli, anche questi abbastanza evidenti sul grafico 1D annuale, degli obiettivi così come rimasti sul volumetrico ultimo periodo dai professionali, sembra esserci una certa armonia, pur dovendo tenere debitamente conto degli scossoni di mercato (vd la guerra in Ucraina).
Sul futuro, che sembra essere long sul ciclo mensile di settembre, si dovrà fare attenzione naturalmente alle notizie economiche sui mercati globali connesse alla recessione, in particolare agli appuntamenti del 13 e del 21 settembre.
Cosa ne pensate?
DISCLAIMER: Quanto pubblicato non costituisce servizio di consulenza finanziaria né sollecitazione al pubblico risparmio. Poiché le indicazioni riportate vengono fornite come semplici spunti di riflessione, si declina qualsiasi tipo di responsabilità, a carico dello scrivente, per le eventuali conseguenze negative che dovessero derivare da una operatività fondata sulla loro osservanza.
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BITCOIN, partenza nuovo IntermedioNelle prime ore della sessione odierna, i compratori sono entrati a gamba tesa sul mercato, scatenando un rialzo importante che ha violato precedenti strutture di prezzo!
Sembrerebbe che il nuovo Ciclo Intermedio sia partito all'insegna della forza, dopo aver fatto quasi un doppio minimo notevole sul giornaliero, che ha spiazzato tutti vista l'intensitá di volumi con cui ha violato il precedente supporto a 19500 $ circa.
Ho atteso per questa analisi solo perché avevo paura della solita fake del Venerdí e invece i volumi hanno confermato la bontá del segnale!
L'attuale livello volumetrico di supporto si trova tra 20800 e 20500 $ circa!
Dunque se nel week-end calano i volumi e dovesse innescarsi un pó di debolezza, possiamo pensare di puntare al precedente top e poi si vede cosa succederá nelle prossime settimane.
A dirla tutta attendo conferma per la ripartenza di un ciclo piú grosso che era fuori fase, il Super Cycle! Se cosí fosse aumentano le probabilitá di violare i 25.000 $, e se cosí fosse attiviamo il doppio minimo con target a 32 K circa!
Vi ragguaglio meglio nella prossima diretta Domenica sera.
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I BIG PLAYERS LO SANNO...ANALISI COT REPORT del 04.09.2022
-CONTESTO
Non è terminata la fase ribassista sui mercati mondiali, e sebbene gli ultimi dati sull’occupazione americana abbiano dato un barlume di speranza, la paura di una FED ancora aggressiva non si è placata tra gli operatori.
Gli ultimi dati della settimana appena trascorsa, hanno visto un mercato del lavoro USA in rallentamento, una disoccupazione che è passata dal 3.5% al 3.7% , ed anche la corsa a rialzo dei salari, chiaro nemico per il contenimento dell’inflazione, sembra essersi arrestata, dando un primo dato in calo.
Cattive notizie, sono ora buone notizie, come già riportato nelle nostre analisi quotidiane, il ciclo economico è cambiato, e i dati vanno contestualizzati e letti in maniera del tutto diversa ad una normale fase di espansione economica.
Il desiderio che il mercato del lavoro rallenti, è motivata nella speranza di una risposta dell’inflazione in calo, cosi da liberare la FED dal duro compito di stringere le politiche monetarie.
I mercati sembravano voler festeggiare alla pubblicazione del dato di venerdi, con buoni recuperi per i listini mondiali ed un dollaro che stava andando a testare i supporti, tuttavia un più ampio mood di risk off ha preso nuovamente il controllo.
Una rondine non fa primavera, e un dato non inverte una tendenza, se la FED ha bisogno di maggiori rilevazioni per cambiare la sua rotta di politica monetaria , come detto da Powell al simposisio di Jackson Hole, noi non possiamo essere da meno e non possiamo ritener terminato il bear market per un solo primo dato contro tendenza.
Procediamo dunque all’analisi del posizionamento dei non commercial sui futures per meglio interpretare i sentiment di medio periodo
-FOREX:
Ancora dollaro americano, questo il mood che prosegue senza freni sul mercato valutario, dove i big plaiers recuperano posizioni dall’esposizione short su australia, ma senza scomporre il quadro generale.
Si continuano a vendere euro e sterlina, valute tra le più penalizzate dalla forza del biglietto verde, ma procediamo con ordine
EURUSD
Ancora vendite di contratti su eurusd, con le mani forti che si portano a -47676 contratti netti short euro, incrementando ancora di ben 3567 contratti il loro sentiment ribassista.
Dobbiamo tuttavia tener presente che la riunione con la BCE si avvicina , e le aspettative per un rialzo tassi potrebbero costringere le mani forti a rivedere le loro esposizioni , anche solo per prese di profitto, il che potrebbe portare ad importanti recuperi della moneta unica. Tutto è nelle mani delle banche centrali.
Il cambio eurusd a ridosso ancora dei minimi a 0.9920 ha chiuso a 0.9975, dopo aver testato le aree di 1.01 e non riuscendo tuttavia a riconquistare il poc degli utlimi 7 mesi di contrattazione posto a 1.0205. solo il superamento di detta area potrebbe dare un vero impulso rialzista e portare eurusd al test di 1.04, che rimane per ora una meta lontana.
Se la BCE dovesse deludere ancora una volta, allora le mani forti avrebbero ancora ragione, e le posizioni nette corte non potrebbero far altro che incrementarsi e portare eurusd a nuovi minimi per questo 2022.
GBPUSD
Peggiora il quadro della sterlina, che prosegue la sua caduta libera, fortemente penalizzata dal quadro macroeconomico, già più volte richiamato nelle nostre analisi. La forte inflazione, legata alle previsioni della BOE ancora per nuovi picchi oltre il 13%, e la prospettiva di recessione per il q4 di questo 2022 sembrano oramai pesare sempre di più. Senza prolungare la nostra analisi sul contesto macro, limitiamoci ad osservare i big players che si portano a -29170 contratti corti, incalzando con altri 1200 contratti la posizione della settimana scorsa.
Si va dunque a nuovi minimi per gbousd che chiude a 1.1515 , ben lontano dalle resistenze poste a 1.1825 prima e al poc dell’ultimo semestre posto a 1.2075.
Nuovi allunghi ribassisti al momento non sembrano cosi impossibili da osservare, e seppur la BOE voglia intervenire con nuovi rialzi tassi, al momento la strada sembra chiaramente ribassista.
AUDUSD
Rallenta la sua corsa a ribasso il dollaro australiano, che trova nei big players una settimana di respiro dalle posizioni nete corte, che passano a -57393 da -60028 della scorsa rilevazione.
I prezzi si sono fermati a 0.6815, non lontano dai minimi del 2022 a 0.6725, e sembrano aver tentato un’approdo al poc a 0.6900 figura che ha svolto per ora funzione di resistenza. Solo un respiro ribassista del dollaro americano, potrebbe ora dare nuova linfa alle volute oceaniche, che soffrono anche i pesanti ribassi delle materie prime, special modo dei metalli.
USDJPY
Ancora ribassi per la valuta nipponica, che fa fatica a trovare spazio nei portafogli dei big players, che si portano ancora a -41530 contratti, rispetto ai -38800 della scorsa settimana, lasciando chiaramente intendere che il sentiment di lungo periodo ancora non è pronto ad invertire la sua rotta.
Il futures yen ancora sui minimi di periodo a 0.007143, sotto le reistenze chiave a 0.007230.
Resta mood di periodo vendere lo yen sulle resistenze, fino a quando la politica monetaria della BOJ non inverta la sua rotta.
Dollar index
Ancora alti I posizionamenti netti lunghi per il dollaro americano, che si mantengono a 35500 in linea con la scorsa settimana. Sebbene non siano aumentate le posizioni dei large speculator sul dollaro usa, i prezzi hanno ataccato le resistenze poste a 110.00 figura. Si chiude la settimana con nuovi massimi per il dollaro, che sembra oramai proiettato alle aree di maggiore interesse di 112.25.
-EQUITY:
Il mercato azionario disilluso da Powell prosegue la sua caduta, e le posizioni corte da parte dei big players stentano a diminuire, lasciando chiaramente intendere che il risk off non è terminato. Lontani tuttavia dal panic selling ancora, che non sembra palesarsi, anche per i livelli del vix che restano ancora sotto 30.
S&p
Le mani forti restano corte per l’S&P con -239632 contratti, senza ancora dare segni di stanchezza nel detenere posizione netta corta dal 24 di giugno.
L’indice americano che aveva dato sepranze di rialzi con le chiusure di giovedi, ha tutavia disatteso i tori, con una chiusura di settimana sui minimi a 3900pnt , area di grande interesse volumetrico, al di sotto della quale si potrebbe ragionare su approdi verso 3770pnt prima e 3720 poi, fino ai minimi di 3640pnt.
COMMODITIES
Il comparto delle materie prime mette in evidenza la fase ribassista del ciclo macroeconomico, che vede ancora posizionamenti in calo sia per il WTI, con le mani forti che si portano a 229189 contratti (la metà delle massime esposizioni viste a 450 000 contratti) che per il gold con 117734 contratti.
In entrambi i casi seppur il posizionamento resti netto long, la forte riduzione dell’esposizione totale, deve porci in condizione di allerta massima.
EVENTI DA CALENDARIO MACROECONOMICO
La prossima settimana non sarà priva di appuntamenti macroeconomico, ma le attese sono oramai per gli interventi della banche centrali.
Ricordiamo tuttavia l’importante rilevazione dell’inflazione nel Regno Unito, come i dati sul mercato del lavoro sempre in UK, insomma occhi puntati sulla sternila
buon trading
Salvatore Bilotta
STRATEGIA SPREAD TRADING INTERMARKETBuongiorno a tutti.
Ho deciso di mostrarvi come nelle ultime settimane ho operato sui mercati finanziari attraverso la costruzione di un’operazione in spread trading Nvidia-Caesars Entertainment.
Pubblico la strategia in quanto essa è molto attinente a tutti gli argomenti trattati nelle ultime settimane, tra i quali:
• Aspettative degli investitori
• Federal Reserve
• Tassi di interesse e Jackson Hole
Buona lettura.
IL CATALIZZATORE CHE SPINGEVA AL RIALZO IL MERCATO AZIONARIO
Iniziamo a specificare il motivo per il quale il mercato azionario dal 17 giugno iniziava a muoversi al rialzo, invertendo (almeno nel breve periodo) la sua traiettoria ribassista: il mercato iniziava a scontare una Federal Reserve meno aggressiva. Questa mia visione era spiegata grazie al contratto sul future Fed Funds a scadenza dicembre 2022 (ticker ZQZ2022):
Come spesso ho specificato, quanto più il prezzo del contratto di un future Fed Fund ad una determinata scadenza scende, tanto più a quella scadenza il mercato andrà a scontare una Federal Reserve più aggressiva (con conseguente aumento hawkish sui tassi di interesse). Come si può osservare nella grafica, il contratto a scadenza dicembre 2022 arrestava la sua corsa al ribasso il 14 giugno 2022, andando successivamente a lateralizzare: questa era stata la prova che gli attori del mercato iniziavano a scontare una FED più “dovish”.
Come si è comportato l’S&P500 nello stesso periodo? È ripartito al rialzo, correlandosi positivamente con lo stesso contratto preso finora in considerazione!
Anche le obbligazioni high yield (etf HYG) ad alto rischio hanno avuto lo stesso comportamento se correlate al contratto a scadenza dicembre 2022:
Possiamo dunque affermare che l’arrestarsi della corsa al ribasso da parte del contratto scadenza dicembre 2022 abbia impattato in maniera positiva su asset ad alto rischio, come azionario ed obbligazionario high yield. La rinnovata serenità degli investitori era certificata dal VIX, infatti:
Quando il prezzo del contratto iniziava a lateralizzare all’interno del rettangolo colorato di rosso, l’indice di volatilità iniziava a sgonfiarsi, passando dal massimo relativo dei 34 punti ai 19,5. Che significa ciò? Che man mano che gli investitori scontavano una FED meno aggressiva, le paure svanivano di pari passo.
Ho quindi creato un indice di forza che mi fornisse essenzialmente il sentiment degli investitori: sapendo che la positività e il rialzo del mercato azionario derivava dal fatto che essi scontavano una FED meno aggressiva e la paura poteva manifestarsi attraverso l’apprezzamento del VIX, come poteva mai essere lo stesso? FUTURE FED FUND SCADENZA DICEMBRE 2022/VIX:
Quanto più saliva l’indice di forza, tanto più il mercato scontava una FED più “colomba”, lasciando spazio al rialzo del mercato azionario che, guarda caso, aveva iniziato a creare l’ultimo impulso rialzista proprio in concomitanza con l’inizio dell’apprezzamento di breve periodo dell’indice di forza, segnalato nella grafica dal canale ascendente di color giallo:
Il fatto che gli attori del mercato immaginassero una Federal Reserve più dovish era legata in maniera diretta alle aspettative di inflazione: infatti, nello stesso periodo, sia loro che gli analisti si aspettavano una lettura per luglio 2022 inferiore al dato precedente, che si attestava al 9.1% anno/anno. Questo è dimostrato grazie al grafico sulle aspettative di inflazione a 10 anni (con ticker “T10YIE”, in blu), ribassista, e dalle aspettative degli analisti che, attraverso i loro modelli statistici, scontavano un decremento sul dato del CPI all’8.7% anno/anno.
L’aspettativa di un’inflazione più bassa rispetto alla lettura del dato precedente era sicuramente dettata principalmente da due motivi:
1. Il calo dei prezzi del petrolio, a cui le aspettative di inflazione sono correlate positivamente
2. L’aumento dei tassi di interesse
Per completare questo paragrafo, condivido una grafica reperita dal sito Fed Watch Tool (www.cmegroup.com) per mostrarvi le diverse probabilità riguardanti il livello che i tassi di interesse avrebbero avuto a fine anno (a dicembre):
• 50% di probabilità di tassi di interesse al 3.25%/3.50%
• 32% di probabilità di tassi di interesse al 3%/3.25%
• 17% di probabilità di tassi di interesse al 3.50%/3.75%
• 0.4% di probabilità di tassi di interesse al 3.75%/4%
Tenete bene a mente questa grafica. Sarà di rilevante importanza nei paragrafi seguenti.
QUANDO L’INFLAZIONE SI ATTESTA A LIVELLI PIU’ BASSI RISPETTO AL DATO PRECEDENTE DECIDO DI APRIRE L’OPERAZIONE IN SPREAD
Giungiamo dunque al 10 agosto: il dato sul consumer price index dà ragione agli investitori e agli analisti, attestandosi al +8.5% anno/anno (dato inferiore alle aspettative di +8.7% anno/anno):
Come hanno reagito i benchmark azionari dopo la lettura del dato? Direi alla grande:
• +2.07% per l’S&P500
• +2.77% per il Nasdaq
Una lettura del dato al di sotto delle aspettative calmava ulteriormente i mercati; questo è ben evidenziato dal VIX che, il 10 agosto, registrava la formazione di una candela dal -9.33%:
Dal momento che le aspettative del mercato secondo le quali la Federal Reserve si sarebbe dimostrata meno aggressiva erano state supportate dalla lettura del dato sull’inflazione in decremento (e vista la reazione positiva dei benchmark azionari alla lettura del dato), ho deciso di aprire un’operazione in spread.
Perché non un’operazione in acquisto dal momento in cui il mercato forniva i tipici segnali di risk-on? Perché non mi fidavo troppo di ciò che scontava il mercato: la scommessa secondo cui la FED si sarebbe dimostrata più “dovish” era giusta?
Ho dunque considerato degli indicatori di “rischio”. Essi sono:
• S&P500/VIX (ES1!/VIX)
*quando si è in risk on, l’S&P500 sovraperforma l’indice di “paura” e l’indice di forza sale; quando si è in risk off le agitazioni sui mercati fanno da padrone e l’indice scende, con relativa sovraperformance del VIX rispetto al benchmark azionario
• NASDAQ/VXN (NQ1!/VXN)
*quando si è in risk on, il Nasdaq sovraperforma l’indice di “paura” e l’indice di forza sale; quando si è in risk off le paure sui mercati prendono piede con relativa discesa dell’indice
• SETTORE DEI BENI CICLICI/SETTORE DEI BENI DIFENSIVI (XLY/XLP)
*in risk on il settore dei beni ciclici tende a sovraperformare quello dei beni difensivi (con relativo trend rialzista dell’indice di forza); in risk-off accade l’esatto contrario (con l’indice in trend ribassista)
• SETTORE TECNOLOGICO/SETTORE DEI BENI DIFENSIVI (XLK/XLP)
*in risk on il settore tech tende a sovraperformare quello dei beni difensivi (con relativo trend rialzista dell’indice di forza); in risk-off accade l’esatto contrario (con l’indice in trend ribassista)
• AZIENDE AD ALTO BETA/AZIENDE A BASSO BETA (SPHB/SPLV)
*in risk on le aziende ad alto beta sovraperformano quelle a basso beta (con relativo trend rialzista dell’indice di forza); in risk-off accade l’esatto contrario (con l’indice in trend ribassista)
• OBBLIGAZIONI SOCIETARIE INVESTMENT GRADE A BREVE SCANDENZA/OBBLIGAZIONI SOCIERATIE INVESTMENT GRADE A LUNGA SCADENZA (VCSH/VCLT)
*in risk on gli investitori preferiscono obbligazioni a lunga scadenza (VCLT,che offrono rendimenti migliori) rispetto a quelle a breve scadenza (VCSH, che offrono rendimenti peggiori), con la relativa salita dell’indice di rischio. In risk off accade il contrario, con l’indice di forza in trend opposto
• OBBLIGAZIONI HIGH YIELD A BREVE SCADENZA/OBBLIGAZIONI HIGH YIELD A LUNGA SCADENZA (SHYG/HYG)
*in risk on gli investitori preferiscono obbligazioni a lunga scadenza high yield (HYG,che offrono rendimenti migliori) rispetto a quelle a breve scadenza (SHYG, che offrono rendimenti peggiori), con la relativa salita dell’indice di rischio. In risk off accade il contrario, con l’indice di forza in trend opposto
• SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO (BAMLH0A0HYM2)
*in risk on lo spread tende a contrarsi mentre in risk off ad allargarsi
Ad ogni linea di prezzo applico tipicamente tre diverse medie mobili:
• Una mensile, a 30 periodi (che mi fornisce la tendenza del prezzo a livello mensile, in blu)
• Una a due mesi, a 60 periodi (che mi fornisce la tendenza del prezzo negli ultimi due mesi, in verde)
• Una a tre mesi, a 90 periodi (che mi fornisce il trend degli ultimi tre mesi, in rosso)
Lo stesso avevo fatto negli indicatori di rischio. Notate una cosa:
Nessun indice di rischio mi dava una completa sicurezza che fossimo effettivamente entrati in territorio di risk-on. Perché?
• Considero un trend rialzista quando la media mobile mensile sta al di sopra di quella a due mesi che, a sua volta, sta al di sopra rispetto a quella a tre mesi:
• Considero un trend ribassista quando la media mobile mensile sta al di sotto di quella a due mesi che, a sua volta, sta al di sotto rispetto a quella a tre mesi:
Appurato il fatto che alcuni indici di rischio devono essere “totalmente” rialzisti mentre altri “completamente” ribassisti per fornirmi un chiaro di segnale di risk-on, vi sembra che in prossimità e in corrispondenza del 10 agosto la configurazione delle medie mobili negli indici di rischio fosse quella? Direi di no. In alcuni la media mobile a due mesi non aveva sorpassato al rialzo quella a tre mesi, mentre in altri non era accaduto il caso opposto. Questo è il motivo per il quale prendevo la decisione di aprire un’operazione in spread!
Opero tipicamente in questo modo quando non ho il 100% dei segnali che mi indichino dei chiari dati oggettivi.
Tornando a monte, dal momento in cui il mercato scontava un picco dell’inflazione e una FED meno aggressiva e lo stesso era stato accontentato dalla lettura del 10 agosto, l’11 agosto, seguendo “le briciole e la dialettica degli investitori”, ho deciso di aprire lo spread, acquistando e vendendo le seguenti aziende:
• Caesars Entertainment (CZR) in acquisto
• Nvidia (NVDA) in vendita
Perché queste due aziende?
I COEFFICIENTI BETA DI CZR E NVDA: PERCHE’ LA SCELTA È RICADUTA SU QUESTE DUE AZIENDE?
Sapete come viene definito il coefficiente beta? Lo spiegherò brevemente.
Un coefficiente beta esprime l’aggressività di un titolo. È un valore che oscilla intorno a valori di 1.
I settori o i titoli con beta superiore ad 1 sono quelli considerati rischiosi vista la loro volatilità, mentre quelli con beta inferiore ad 1 sono quelli considerati “difensivi”; infatti:
• Un titolo con un beta superiore ad 1, ad esempio 1.5, tenderà a muoversi 1.5 volte rispetto al suo mercato di riferimento, sia al rialzo che al ribasso
• Un titolo con un beta inferiore ad 1, ad esempio 0.5, tenderà a muoversi 0.5 volte rispetto al suo mercato di riferimento, al rialzo o al ribasso
I beta di CZR e NVDA sono:
• CZR: 2.78
• NVDA: 1.65
Questo significa che ad una performance dell’S&P500 pari al +1.3%, la performance attesa dei due titoli sarà:
• CZR: 2.78 x 1.3% = 3.6%
• NVDA: 1.65 x 1.3% = 2.15%
Ad una performance negativa da parte dell’S&P500 pari al -3%, le diverse performance attese saranno invece:
• CZR: 2.78 x (-3%) = -8.34%
• NVDA: 1.65 x (-3%) = -4.95%
Perché la scelta è ricaduta su queste due aziende?
Gli scenari che dal 10 agosto in poi potevano realizzarsi essere essenzialmente due:
1. Il mercato avrebbe continuato a scontare una FED meno aggressiva e il riflesso di ciò avrebbe dato continuità al rialzo del mercato azionario
2. La FED avrebbe potuto smentire le aspettative dei mercati e il riflesso di ciò si sarebbe potuto materializzare in un nuovo impulso ribassista dello stesso mercato equity
Capito ciò:
• Se si fosse concretizzato lo scenario 1, ipotizzavo che il mercato azionario (S&P500) avrebbe potuto realizzare una performance del +7% raggiungendo il point of control volumetrico del trend ribassista di tutto il 2022, coincidente con la soglia dei 4500$:
Per i coefficienti beta di CZR E NVDA, il guadagno atteso sarebbe stato:
CZR: 2.78 X 7% = 19.5%
NVDA: 1.65 X 7% = 11.6%
Dal momento in cui NVDA era aperta in short, il guadagno totale ipotetico sarebbe stato:
GUADAGNO TOTALE IPOTETICO: (19.5-11.6) % = 8%
Avrei in quel caso ottenuto un buon guadagno grazie all’aggressività di CZR, con un beta notevole! Quanto più si sarebbe mosso al rialzo il benchmark tanto più CZR, in teoria, si sarebbe mosso 2.78 volte in più!
Però per quanto riguarda lo short, perché proprio NVDA?
• Se la FED in un modo o nell’altro avesse smentito i mercati su temi riguardanti inflazione e tassi di interesse, che settore avrebbe probabilmente sofferto di più? Il settore tecnologico, pesantemente growth! Per quale motivo? Perché tutti i titoli growth hanno un forte potenziale di crescita e basano i loro guadagni sul futuro:
- Tassi di interesse più alti avrebbero impattato negativamente riducendone le valutazioni
- Inflazione più alta avrebbe eroso i potenziali guadagni futuri
Ecco il motivo per il quale ho scelto NVDA come short!
Esiste tuttavia un secondo motivo: anche l’azienda tech è considerata aggressiva considerato il suo beta, motivo per il quale se si fosse materializzato lo scenario 2 avrei potuto ottenere dei buoni guadagni potenziali.
COME HO IMPOSTATO L’OPERAZIONE
Come ho spiegato nel paragrafo precedente l’11 agosto, seguendo “le briciole e la dialettica degli investitori”, ho deciso di aprire lo spread, seguendo lo scenario 1. Qual è stato il segnale di entrata?
Ho creato un indice di forza tra CZR e VIX. Perché? Quanto più l’indice saliva, tanto più Caesars Entertainment batteva le paure (metaforicamente parlando, quanto più saliva l’indice, tanto meno si palesava la paura di investire nell’azienda):
L’11 agosto la media mensile sorpassava al rialzo quella a due mesi. Quello è stato il segnale di acquisto su CZR, acquistata a 50.20$ che, oltretutto, aveva completato un testa e spalle di inversione, come mostrato nella grafica:
Allo stesso tempo aprivo lo short su Nvidia:
TUTTE LE FASI DELL’OPERAZIONE IN SPREAD
Fino al 17 agosto il clima sui mercati era invariato; alla stessa data l’operazione era in profitto, infatti:
CZR mi guadagnava il 3.7% mentre NVDA mi perdeva il -1.1%:
Poi…qualcosa è cambiato!
LE ASPETTATIVE DEL MERCATO INVERTONO LA ROTTA: SI CONCRETIZZA LO SCENARIO 2
Il 17 agosto venivano pubblicati i verbali del FOMC della riunione del 26-27 luglio, in cui emerge che “i banchieri della Federal Reserve sono unanimi nel ritenere che continuare a spingere i tassi di interesse ad un livello restrittivo sia necessario per far scendere l’inflazione verso l’obiettivo della banca centrale del 2%”. Questi verbali cambiavano le aspettative del mercato che, i giorni dopo, iniziavano a scontare una FED più aggressiva, infatti:
Si pensi che, ad inizi agosto, il mercato scontava tassi di interesse a fine anno nelle seguenti probabilità:
• 0.8% di probabilità di tassi finali al 4%
• 17% di probabilità di tassi finali al 3.75%
• 32% di probabilità di tassi finali al 3.25%
• 50% di probabilità di tassi finali al 3.5%
Dopo i verbali del 17 agosto tutto si è capovolto, con probabilità maggiori di tassi a fine anno non più al 3.5%, bensì al 3.75% (tale possibilità, ad inizi agosto, era segnalata a soli 17 punti percentuali).
Questo per me è stato un cambio di scenario, confermato da un ulteriore aspetto:
Lo stesso indice di forza CZR/VIX, che mi segnalava l’entrata a mercato l’11 agosto, ora mi segnalava l’uscita: apertura del 22 agosto con gap-down al di sotto della media mobile mensile.
Dopo queste considerazioni ho chiuso lo stesso giorno l’operazione long su CZR con una perdita del -9.76%:
e ho lasciato correre al ribasso l’operazione su Nvidia (visto e considerando che si stava realizzando lo scenario 2), che il 22 agosto mi stava realizzando un profitto del -4%:
Come potete osservare avevo impostato lo stop loss a breakeven. Il motivo?
• Non ero disposto a perdere più di 9 punti percentuali nell’operazione in spread
• Il 24 agosto l’azienda avrebbe comunicato gli earnings, motivo per il quale poteva esistere la possibilità che il prezzo aprisse le contrattazioni con un gap-up molto ampio come spesso abbiamo assistito
I giorni seguenti gli attori del mercato hanno scontato una politica monetaria sempre più restrittiva, come raffigura la grafica:
Le probabilità di tassi finali al 4% hanno preso ora il sopravvento sulle altre. Si pensi che ad inizio agosto le stesse probabilità erano nulle.
A questo punto ho chiuso l’operazione short su Nvidia che, da manuale, mi realizza un profitto del 16.18%:
Il profitto finale dello spread è così attestato:
• PROFITTO FINALE = PERFORMANCE NVDA – PERFORMANCE CZR = (16.18-9.76)% = 6.42%
• RAPPORTO RISCHIO/RENDIMENTO 1.64
Molti di voi mi chiederanno il motivo per il quale ho chiuso l’operazione su Nvidia in maniera forse troppo frettolosa. Avevo bisogno di liquidità dal momento in cui il mercato potrebbe presto fornirci, a parer mio, delle buonissime occasioni.
Strategia di spread trading intermarket tra CZR e NVDA.
Grazie per l’attenzione e buon weekend, Matteo Farci
BTC e la chiusura settimanaleLe vendite di ieri, a seguito del discorso di Powell, hanno scatenato la debolezza che attendevamo per chiudere il Ciclo Settimanale.
Se date un occhio alle analisi passate, avevo dato un target minimo, sull'attivazione del canale ascendente, nei pressi di 20 K, sul supporto volumetrico a 19550 $
Purtroppo ieri i mercati non hanno per nulla preso bene le parole del presidente della FED, il che mi fa pensare, molto probabilmente, che la chiusura dell'Intermedio in vita, possa tranquillamente aggredire il bottom relativo, spingendo il prezzo nella seconda area di attenzione per una eventuale dell'Hyper Cycle, che grazie a come si é mosso il prezzo in questi ultimi giorni, ci ha dato conferma di una probabile tendenza ribassista per altri 170/200 giorni.
Prepariamoci ad un Crypto-Winter e il mio consiglio ai cassettisti é quello di proteggere il portafoglio con una adeguata strategia di Hedging con la fortissima speranza che il winter non ricada tutto sulle spalle del cittadino medio e le piccole medie imprese, perché con gli ultimissimi dati rilasciati, oltre alla crisi energetica che sta pesando ogni giorno di piú, l'unica cosa che mi viene in mente é solo un peggioramento della situazione
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ETH, possibile shortUna zona di possibile short è il livello 1670 dove si incrociano diverse resistenze
- zona di rotazione del prezzo
- zona di alti volumi
- vuoto volumetrico del FRVP
- VWAP ( linea blue )
Non credo che il prezzo voglia spingersi giù con forza anche perchè deve andare a chiudere la struttura al livello 1800
Quindi mi terrei un TP abbastanza contenuto
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USD/JPY, politiche monetarie opposteLa situazione macro economica sta indubbiamente aiutando il dollaro contro qualsiasi altra valuta, in particolare lo yen data la politica espansionistica che stanno adottando le banche...
Il trend infatti è fortemente rialzista
Quindi si potrebbe valutare un long aspettando un probabile ritracciamento verso i 135.5 , dove andrebbe a chiudere l'inefficienza strutturale e il vuoto volumetrico
NB: (il trend è molto forte quindi non è detto che debba per forza ritracciare)
LA FED NON SI FERMERà A SETTEMBREIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 22.08.2022
L’attesa degli operatori si sposta su due appuntamenti cardine di questa settimana, da un lato la pubblicazione del PCE che rappresenta il vero indice di inflazione osservato dalla FED, e venerdi l’appuntamento con Jackson Hole e Powell per cercare di avere idee più chiare sui prossimi appuntamenti con le banche centrali a partire da settembre.
I dati sull’inflazione restano centro di tutte le attenzioni, perché è da li che si decideranno le mosse delle banche centrali, non intenzionate ad affidarsi ad una singola rilevazione in calo, e per di più sul generico IPC.
Per frenare la corsa a rialzo dei tassi di interesse per la FED ci sarà bisogno di una chiara tendenza ribassista dei prezzi, una serie continuativa di cali, che diano la chiara percezione che i prezzi stanno rientrando. Ancora tutti i dati macro economici mostrano una congiuntura forte nel Stati Uniti, il che lascia spazio di manovra alla FED che può procedere ancora senza grosse preoccupazioni a rialzi tassi importanti.
La prossima riunione di settembre, che a fine q1 doveva essere una riunione di pausa, dove la FED non alzava il costo del denaro, ma osservava la reazione dell’economia reale, si sta trasformando in una attesa di rialzo certo. L’unico dubbio rimasto è l’entità del rialzo tassi, se 50bp o 75bp, questa la forbice che separa una view hawkish da una dovish. Per quanto assurdo possa sembrare ma un rialzo di soli 50 bp potrebbe essere ben visto dai mercati, che lo potrebbero interpretare coma la fine della tempesta, e l’uscita da un clima hawkis predominante nella FED.
Tuttavia, seppur la FED dovesse rallentare il ritmo di rialzi tassi, non sappiamo ancora l’impatto che le politiche monetarie avranno sull’economia reale. Al momento i maggiori indicatori macroeconomici sembrano non subire l’incremento del costo del denaro, che in genere impiega dai 3 ai 6 mesi per riversarsi nell’economia reale. A quel punto potrebbero venir meno le rosee prospettive pubblicate dagli earing in chiusura di q2, con aziende che devono scontare alti debiti, a tassi importanti senza avere il sostegno dei consumatori, che potrebbero ritirarsi rapidamente, facendo crollare al domanda aggregata.
I timori non sono finiti, e la possibilità di mercati azionari in forte calo, non è terminata.
-FOREX
Il mercato valutario continua a vedere forza di dollari. Ilbiglietto verde resta principe del mercato fx, con la prospettiva di un tasso di interesse a fine anno oltre il 3% e soprattutto una congiuntura macroeconomica tra le migliori del panorama majors.
Dollar index oramai alle porte dei precedenti massimi a 108.67 – 109.40, area oltre la quale si andrebbero a segnare i nuovi massimi del 2022 per il biglietto verde, con una sequenza di 7 sedute di riazi consecutivi.
Ovvia la reazione delle altre majors, che subiscono la forza del dollaro e ne vengono schiacciate, a partire dall’Euro, che patisce l’assenza della BCE, che sembra non dare sostegno alla moneta unica in un clima privo di dichiarazioni , che possano stemperare l’assalto dei ribassisti. Eurusd oramai al ritest della parità a 1.0007 sembra intenzionato ad approfondire aprendo la strada a scenari ribassisti importanti.
Anche la sterlina non gode di un momento favorevole, con un’inflazione a doppia cifra e la BOE che oramai da per scontata una fase recessiva nel Q£, porta gbpusd al test di 1.18 figura, il che apre la strada verso i minimi di 1.16-1.15
-EQUITY
Si apre la strada ad una nuova fase ribassista per gli indici americani e mondiali, con la prospettiva di banche centrali ancora molto hawkish e la possibilità di una fase recessiva mondiale, le aziende sembrano non godere di un futuro cosi roseo come da loro prospettato, special modo se si considera che da settembre la FED inizierà a ridurre il Balance sheet ad un ritmo quasi doppio!
L’S&P punta dunque a 4100pnt, dopo aver abbandonato i 4310 pnt di massimo per questo rally rialzista che ha vissuto in questa estate. Solo sotto 4080 pnt, potremmo tornare a valutare affondi verso i minimi del 2022 dando il via nuovamente al bear market.
Quadro similare per il nasdaq che punta ai 12840 pnt, per entrare poi nuovamente in una grande area di attenzione volumetrica che giunge fino ai minimi di questo 2022.
Anche più pesante il dax, che segna giornate di profondi ribassi , ora alle porte dei 13300 pnt, che apre scenari ribassisti fino ai 13000 pnt, prima ed i minimi del 2022 poi.
-COMMODITIES
Per il mondo delle commodities, ancora pesa il dollaro americano sui metalli , che siano essi preziosi o industriali, il mood resta quello ribassista.
Il gold punta oramai ai 1722 dollari, livello oltre il quale si punterebbe dritto ai 1679 pnt., segue a ruota il silver che ha gia rotto l’area chiave dei 19 $ , e punta ai minimi dei 18.20$.
Diverso scenario per l’energy con il wti, che lotta sui supporti posti a 87.00$ 85.30$ senza per ora trovare spunti per rompere a ribasso e aprirsi verso i 77.00$, mentre spinge fortemente a rialzo il Ngas, che prosegue il suo rally rialzista che punto ora ai 9.60$ , livello oltre il quali si aprono scenari di allunghi rialzisti oltre i massimi di questo 2022.
Attenzione a NetflixDalla settimana del 18 luglio, il titolo Netflix ha iniziato una leggera ripresa verso l'alto dopo aver perso dal top il 77% circa.
Come vediamo sul grafico settimanale, i prezzi hanno formato un supporto importante in area 165$ circa da dove è poi partito l'attuale recupero. Rimanendo su questo timeframe, l'indicatore di forza relativa sia rispetto al mercato sia rispetto al settore, mostra i primi cenni di rialzo confermando l'attuale movimento positivo.
Sul grafico giornaliero notiamo meglio come il titolo si trovi in un'area molto interessante. Infatti, sopra i 255$ circa, abbiamo un grosso gap di prezzo unito ad un vuoto volumetrico proveniente dalla trimestrale di aprile.
Che tipo di scenari possiamo ipotizzare ?
Se il prezzo dovesse rompere area 255$ con volumi, sarebbe un buon segnale positivo di continuazione di questo movimento rialzista e potrebbe avere come possibile target la chiusura del gap in area 335$ circa. Una rottura dei 210$, rimetterebbe a mio parere in discussione il movimento di rialzo e potrebbe avere come possibile target il supporto in area 165$.
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Rame in trading range con Cot e Stagionalità positiviInteressante la lateralizzazione del Rame che vedrebbe Cot Report e Stagionalità autorizzare eventuali posizioni rialziste.
Poc dell'ultima settimana sotto i prezzi attuali, non sarebbe male un "respiro" prima di tentare un long.
Scenario che naturalmente verrebbe inficiato se si scendesse sotto il supporto del 15 di agosto.
Da osservare con attenzione perchè il CVD nelle ultime rilevazioni lascia trasparire una non così preponderante energia da parte dei compratori.
Buon trading!!!
USD/CAD alle prese con l'1,30700!Per il Dollaro contro il Dollaro canadese la visione di Cot Report e Stagionalità è ribassista.
Il cambio è long dall'11 di agosto ma si sta avvicinando ad un interessante area di resistenza che in passato è stata sentita in modo quasi chirurgico.
Si potrebbe rimanere in osservazione di eventuali sviluppi da parte degli operatori e l'area da monitorare è proprio quella ma si deve attendere una minor forza da parte dei compratori che per il momento il CVD decreta come assolutamente la forza preponderante in campo.
Buon trading!!!
Ethereum: I 2 000$ sono stati un blocco di offerta artificiale?Il numerario dei 2000 dollari si è mostrato un chiaro scoglio volumetrico per il prezzo di Ethereum. Dopo aver oltrepassato quel livello per ben 3 volte, l'andamento grafico si è apparentemente invertito creando panico fra il pubblico dei suoi sostenitori.
Perchè proprio il prezzo dei 2000$ ? Niente di nuovo, solo un altra chiara evidenza di come certi Bias rappresentino ancora nel 2022, un veicolo di formazione del prezzo e probabilmente, di manipolazione dello stesso da parte delle mani forti. Il livello dei 2 000$ è un numerario importantissimo per Ethereum, nonchè una soglia di prezzo particolarmente facile da vedere a livello grafico e quindi, un entry point per i retail.
Essersi persi il tanto atteso dip dei 1000$ e vedere i mercati mondiali ripartire senza essere in posizione, non è un peso facile da gestire. Ecco che, scattati i 2000$ la situazione diventa quasi insostenibile e la mania del "to the moon" prende il possesso delle proprie decisioni. Quale miglior occasione per qualche balena di scaricare a mercato qualche grossa posizione.
Ma niente di nuovo rispetto che al passato ... La nostra redazione ha più volte invitato il proprio pubblico a guardare il book di negoziazione in simili occasioni (anche solo accademicamente) per notare come certi livelli, siano particolarmente sbilanciati e fittizi a livello di domanda e offerta.
Con questo non intendiamo screditare Ethereum. Magari, fra 5 anni il prezzo dei 2000$ sarà un considerato comunque un buon entry point. Le considerazioni che facciamo al momento, si rifanno al breve periodo.
Cot e Stagionalità per il Platino Ci stiamo avvicinando ad un valido supporto sul grafico del Platino.
Per il momento l'impostazione delle ultime sessioni rimane assolutamente ribassista ma l'ultima variazione del Cot Report e la Stagionalità per i prossimi giorni vorrebbero l'eventuale ricerca di posizioni long.
Da monitorare eventuali sviluppi, da evitare qualunque ingresso prematuro!
Buon trading!!!
Palladio.. può dare soddisfazioni anche lui!Strumento non molto tradato, il Palladio al momento si trova in una condizione grafica interessante.
Dopo alcune sessioni ribassiste si adagia su quelli che sono un supporto dinamico ed uno statico; adesso si deve osservare con attenzione quale potrebbe essere la risposta da parte degli operatori.
Cot Report Rialzista
Stagionalità Rialzista
Buon trading!!!
L'Oro troverà la forza per una reazione?Cot Report rialzista
Stagionalità per i prossimi giorni rialzista
MA GRAFICO RIBASSISTA!
Una trendline guida le quotazioni a ribasso per quello che sono le ultime 4 sessioni, ora i prezzi si confrontano con un supporto e vediamo quale sarà l'umore degli operatori.
Condizione grafica da monitorare perchè potrebbe fornire spunti operativi ma se il movimento dovesse continuare.. nulla di fatto!
Buon trading!!!
USD/CHF trend di breve long e di più lungo shortIn questo grafico risiede una contraddizione tra quello che è l'aspetto tecnico delle ultime sessioni che vede un chiaro trend rialzista ben gestito dal supertrend e le informative estrapolate dal COT REPORT e dalla STAGIONALITA' che vorrebbero una verve ribassista per lo strumento finanziario nei prossimi giorni (struttura più di lungo periodo).
Unico indizio di perdita di forza è il CVD che registra una divergenza nei confronti dello strumento finanziario incominciando a cedere eventualmente lo scettro del comando ai ribassisti.
Da analizzare e seguire con attenzione perchè potrebbe dare spunti operativi, ma al momento massima attenzione perchè la forza c'è!
Buon trading!!!
GBP/USD su un bel supportoTestato 3 volte, il supporto sul quale si trovano al momento di questa analisi le quotazioni della Sterlina/Dollaro potrebbe rivelarsi un area operativa di assoluto interesse.
COT REPORT con variazione rialzista
STAGIONALITA' rialzista per i prossimi giorni
Potremmo rimanere in attesa di un movimento rilevante dei prezzi nei pressi di questi livelli di prezzo; se fosse un long sarebbe anche in accordo con le informative estrapolate dall'analisi del Cot Report e della Stagionalità.
Attenzione però al dato relativo alla disoccupazione USA delle 14,30!
Buon trading!!!
EUR/USD in una interessante lateralitàLa lateralizzazione delle quotazioni potrebbe "caricare" un movimento maggiormente direzionale da sfruttare nelle nostre idee operative.
COT REPORT con variazione rialzista
STAGIONALITA' rialzista per i prosimi giorni
Value Area delle ultime 5 giornate di contrattazione molto ben definita!
Rimaniamo in attesa di scenari maggiormente direzionali per prendere posizione a mercato; i bassi volumi all'esterno della Value Area potrebbero favorire uno spostamento più deciso dei prezzi.
Attenzione al dato delle 14,30 relativo alla disoccupazione USA!
Buon trading!!!
EUR/USD: le grigliate di ferragosto non ci fermerannoBuongiorno a tutti. Anche se so che oggi è un giorno di festa per molti, i mercati non dormono e le occasioni, come sempre, non mancano. Col movimento totalmente in discesa avvenuto durante venerdì scorso, ci ritroviamo davanti a diversi scenari ipotizzabili, trattabili sia con operazioni long che short.
La prima visione, più prematura, fa riferimento alla situazione di price action macro, in cui il prezzo, dopo aver mostrato un netto rifiuto della zona di Supply H4, chiudendo la struttura chirurgicamente, ha mitigato la wick di rifiuto e continuato il trend ribassista di lungo periodo. In questo caso cercherei un ritracciamento per allinearmi short NON PRIMA della rottura della dominance che ha generato l'ultimo forte impulso long su EUR/USD. In una situazione di questo tipo, vorrei vedere quanto meno la pair intorno a zona 1.005, ultima zona di inefficienza, e da lì prendere diverse considerazioni a seconda del comportamento della stessa.
La seconda opzione che si presenta è, visto che sul macro non abbiamo ancora avuto un cambio strutturale, quella del riallineamento long di medio/breve periodo. Si tratta di una visione abbastanza semplice su cui non c'è molto da discutere; semplicemente il mercato, dopo il momentum rialzista scatenato dalla notizie, è entrato in fase di ritracciamento arrivando in una zona molto appetibile per la continuazione. Ci troviamo infatti sul recupero del vuoto volumetrico in concomitanza di chiusura strutturale e di inefficienza, zona quartile e numero tondo.
Ovviamente, considerando il fatto che abbiamo un'ultima zona da recuperare più in basso, non entrerò alla cieca cercando di prendere il coltello che cade, ma aspetterò quanto meno una conferma strutturale H1 o più conferme allineate su timeframe minori.
Ultima opzione, che per il momento è la più papabile, riguarda il breve termine ed è la continuazione del micro trend ribassista fino al raggiungimento della seconda zona di reazione presente più in basso e accennata prima. Quello che attendo per la mia entrata è o un ritracciamento dell'ultimo swing fino in zona di inefficienza, quartili e POC della sessione odierna (che per il momento è anche in sovrapposizione con quello dell'ultima sessione precedente, il che rafforza la zona di supply), oppure lo sbilanciamento del doppio massimo di liquidità più in alto con il colmamento dell'ultima imbalance. Valuterò entrambe le zone perché risultano molto valide.
Per oggi è tutto, vi auguro buone feste!
EUR/USD: Operiamo nel breveNell'analisi pubblicata ieri vi ho condiviso come avrei voluto un arrivo del prezzo in zona 1.025 per poi cercare conferme per riallinearmi al trend di medio/breve long, osservando il fatto che c'era la potenzialità che il prezzo non avesse accettato zone superiori visto il mancato spostamento del POC. Il mercato è invece partito dimostrato subito forza rialzista e accettando quindi la zona in cui si trovava. Il problema si verifica nel momento in cui, arrivando in zona 1.036, inizia la discesa; dico problema perché da un lato della medaglia abbiamo avuto accettazione parziale H1 e H4 che dovrebbero portare alla conclusione di un trend rialzista in continuazione; dall'altro lato il prezzo è andato a mitigare una wick importante (ovvero il rifiuto della zona di immissione di volumi che ha provocato i nuovi minimi storici), continuando la discesa. In più vari vuoti volumetrici sono rimasti incolmati.
In questi casi quello che mi piace fare è operare nei micro trend (m15/m5) fino a vedere un eventuale cambio di rotta.
Ho cercato quindi un entrata sulla zona quartile dell'ultimo swing di breve, in confluenza del 50% della wick della candela che ha provocato la rottura ribassista e la continuazione del trend di brevissimo.
Stavo già monitorando il mercato alle 7:30, quando ho visto a timeframe minori 2 candele di rifiuto molto ghiotte, ma essendo fuori orario operativo (inizio a operare dalle 8:00) ho deciso di attendere un'occasione ad apertura mercato anche con il rischio di perdermi il trade. Dopo un'accettazione parziale del prezzo ad m5 (visibile meglio sul grafico a linea) mi sono posizionato a pendente sull'ulteriore 50% della wick dell'ultima candela di rifiuto.
Essendo in una zona già di potenziale reazione direzionale (abbiamo raggiunto il primo vuoto volumetrico e la chiusura strutturale), ho posizionato il primo target più safe sui minimi strutturali del micro swing, mentre ho lasciato il secondo target poco sopra il numero tondo in confluenza con la proiezione del -25 quartile e del recupero dell'inefficienza. Attualmente sono a BE.
Per qualsiasi dubbio, rispondo a tutti i commenti. Fatemi sapere se analisi di questa lunghezza risultano troppo noiose da leggere oppure no.
Buon trading a tutti!
EUR/USD: Come avevamo previsto ieriAlla fine EUR/USD si è comportato come previsto, rispettando l’analisi fatta ieri mattina (la trovate sempre su tradingview). Attualmente sto gestendo una posizione long che ho tenuto aperta in overnight, dopo aver chiuso un 50% della stessa nella zona che mi ero prefissato e lasciando correre il resto dell’operazione attorno a 1.0230.
La sessione di ieri è stata scambiata in modo EGREGIA a livello volumetrico senza lasciarci nessun vuoto e con il prezzo che ha rispettato tutte le dominance perfettamente senza andare a violare i minimi strutturali.
Queste sono le informazioni che mi fanno pensare a una continuazione del trend rialzista. È per questo che già da stamattina, dopo aver rotto ulteriormente al rialzo la struttura a m15, cercherò un ritracciamento, in zona di chiusura struttura e livelli quartili, e una conferma a livello di price action a timeframe minori per aumentare la mia esposizione a mercato, tenendo lo stesso target, considerato il fatto che ho già messo l’operazione di ieri a BE (agendo quindi risk-free anche nel caso l'operazione di oggi andasse a stop, considerando il parziale preso ieri).
Il Rame conferma Cot e Stagionalità negativiCome per la scorsa settimana Cot e Stagionalità per i prossimi 10 giorni si confermano negativi, ci troviamo inoltre nei pressi di un importante livello di resistenza e questo potrebbe fornire delle interessanti opportunità operative.
Certo che i dati del Cot Report sono da interpretare per il lungo periodo e rilasciati con uno scarto temporale, mentre la Stagionalità rappresenta quella che è stata una tendenza del passato e non una certezza del futuro; quindi importante mantenersi vigili e non prendere inutili rischi in un periodo turbolento come l'attuale.
Buon trading!!!