📉 Argento: breakout, segnale e short!Dopo l'evidente movimento discendente che ha caratterizzato l'Argento dalla metà di aprile fino alla metà di maggio (in correlazione con il rialzo del Dollar Index), la quotazione di questo metallo prezioso, così come quella dell'oro, è entrata in una fase di pausa/accumulazione che ha dapprima mostrato un ritorno/pullback verso la resistenza $22,40 e successivamente una graduale discesa verso il minimo biennale in area $20,70. Stavo attendendo una "mini lateralità" o un leggero ritorno verso la media mobile ma, proprio nella giornata di ieri, è venuto fuori un movimento netto di breakout ribassista che potrebbe favorire una pressione in vendita tale da poter spingere la quotazione anche in zona target $19. Per una possibile entrata "sell" attenderei un pullback verso il livello appena violato, con un nuovo segnale di Price Action short in area $20,70 / $21 nei prossimi giorni.
Maurizio
Silver
Argento situazione delicata su supportoLa situazione del Silver si sta facendo molto delicata.
A Marzo ha raggiunto i massimi in concomitanza con il Gold, ed entrambi hanno avuto una situazione similare con la creazione di una shooting star che ne ha decretato la fine del trend rialzista, visibile sopratutto su grafico weekly.
Adesso dai massimi di Marzo a 27,5$ sta perdendo circa il 17,6% ma sopratutto è arrivato verso un importante area di supporto tecnico dato dal 50% di Fibonacci, che fa da linea Maginot tra la possibilità di un rimbalzo ed un'accelerazione ribassista.
I livelli successivi di supporto li troviamo a 18,9$ a 18,10$ e poi a 17$.
L'argento è molto legato al settore industriale ed utilizzato, anche assieme al rame, con indicatore anticipatore del ciclo economico.
LA NOSTRA CHIAVE DI LETTURA è IL COMPARTO OBBLIGAZIONARIO.BUONGIORNO FOREX del 24.06.2022
Prosegue il timido rialzo dei mercati azionari USA, con il Nasdaq che attacca le prime resistenze poste a 11855pnt e l’S&P che approda a 3830pnt. Per quanto la speranza e la tentazione di vedere un mercato che torni a segnare i massimi storici è alta, dobbiamo fare i conti ancora con uno scenario di più ampio respiro che vede gli Stati Uniti sull’orlo di una possibile recessione, cosa che non darebbe spazio ovviamente ad allunghi rialzisti del comparto equity.
il vero errore a nostro avviso resta l’attenzione che gli investitori pongono sull’azionario, nell’attesa di segnali di ripartenza, senza considerare che il primo comparto che darà questi input sarà invece l’obbligazionario.
La vera chiave di lettura rimane il debito sovrano americano, il quale vive rendimenti, parliamo del decennale , al 3.10%, il che ci fa capire quanto debbano essere sostenuti i rendimenti, a fonte di un’inflazione ancora alta per garantire l’appetibilità di questo asset.
L’inflazione attesa sullo stesso orizzonte temporale , ovvero dieci anni, inizia a calare, portandosi al 2.50% ed è questo il nostro vero parametro guida: un calo dell’inflazione attesa , e quindi una fiducia nell’azione intrapresa dalla FED, sia essa con esito soft che con esito hard, porterebbe come ultimo risultato il calo dell’inflazione e in ovvia conseguenza un calo, o comunque uno stabilizzarsi dei rendimenti obbligazionari.
Il temine della corsa a rialzo dei rendimenti, sarebbe contestuale ad un arresto della caduta dei prezzi, e preludio ad una ripartenza degli stessi, ancora prima che l’economia reale sia in una fase di ripartenza vera.
Pertanto , come letteratura macroeconomica vuole, la ripartenza del mercato obbligazionario dovrebbe avvenire molto prima della ripartenza del mercato azionario, che potrebbe ancora scontare prospettive pessimiste sulle prossime trimestrali aziendali.
Se è vero che la prima preoccupazione per le economie occidentali è l’inflazione, sarà anche vero che i primi risultati positivi nella lotta contro la stessa, dovranno generare un contenimento dei rendimenti obbligazionari e una ripartenza dei prezzi, portando ad una risposta più rapida di quella espressa dal comparto equity, anche considerato il fattore aspettative. intendiamo con questo ribadire il concetto chiave che i mercati anticipano sempre, e lavorano sull’aspettativa futura, pertanto non saranno le pubblicazioni di dati positivi a far ripartire i mercati equity, ma sarà sufficiente avere l’aspettativa di ripartenza futura, l’aspettativa di potenziali trimestri nuovamente positivi, per dare il via al nuovo ciclo rialzista, che a nostro parere sarà anticipato dal comparto obbligazionario.
Decennale -aspettativa decennale
S&P
Ritornando all’aspetto puramente tecnico dei mercati, valutiamo i 3830 pnt di S&P come prima resistenza atta a frenare la ripartenza,l’eventuale break out porterebbe i mercati al test delle successive aree poste a 4129 e 4200pnt, area di precedenti massimi , dove confluisce la mm100 periodi daily.
Un’eventuale ripartenza ribassista porterebbe i prezzi sulle aree di minimo prima a 3740pnt e poi ai 3645, area di minimi per questo 2022.
Silver
Per il comparto commodities, ancora pesanti i metalli, special modo quelli industriali, che scontano ora il ritardo del comparto sul ciclo economico ribassista, zavorrando tutte le possibilità di ripartenza. Il silver al momento alle prese con i supporti di 20.88$ punta ai minimi di 20.474$, nella chiara intenzione di proseguire in un ciclo ribassista sul quale incide anche la forza del biglietto verde.
Dollar index
Ancora fase di congestione per il dollaro americano, che resta confinato in una serei di candele daily inside, comprese tra 105.086 e 103.80, senza per ora dare spazio a chiare direzionalità. L’oscillatore stocastico sembra voler incrociare a rialzo, e dare cosi il via ad un nuovo ritmo pro dollaro, ma tuttavia ricordiamo che gli indicato restano strumenti non predittivi dell’andamento di mercato, ma frutto del prezzo dell’asset analizzato, pertanto poniamo in secondo piano questo tipo di analisi.
Analisi retail
In ovvia conseguenza resta stabile il sentiment dei traders retail sul dollaro americano, con un 70% short, in perfetta linea con i dati di ieri. Aumentano di un 4% le posizioni long sul basker euro, portandosi dal 53% di ieri al 57% long attuale. Non segue la dinamica dell’Euro, la sterlina dove i retail riducono la loro posizione lunga dal 66% di ieri al 63% di oggi. Si riducono le posizioni long sullo yen giapponese, grande focus di questi giorni, passando da un 76% long di ieri ad un 74% attuale. Si ribilancia il sentiment sulle commodities currencies, con il dollaro neozelandese che vede i retail passare dal 70% long al 59% attuale. Stabile il dollaro australiano che resta al 64% long. Incrementano le posizioni long sul dollaro canadese che passa dal 52% long di ieri al 57% attuale.
Eurusd
Passando ai singoli asset, resta tutto sommato poco variata la dimanica di eurusd, che vede i retail long al 62% senza dare grandi spunti direzionali, ma lasciano i prezzi ancorati al range compreso tra 1.06 e 1.0480. solo la caduta del dollaro americano, come valuta prediletta dagli investitori potrebbe dare spazio ad una ripartenza della moneta unica, che tuttavia dovrebbe rompere a rialzo le resistenza sopra citate, poste a 1.0580 prima e 1.0610 poi.
Usdjpy
Grande attenzione in questi giorni per lo yen giapponese, ed in ovvia conseguenza per il cambio principe usdjpy, che dopo la corsa rialzista delle ultime settimane, si è portato a 136.25-137 figura. Chiave di lettura per la price action sarà la chiusra settimanale, che sta ponendo le basi per un hammer di indubbio peso su un asset che ha percorso in breve tempo , prezzi che di nosma ha visto in un’intero anno di contrattazione.
Usdjpy h4
Nostro malgrado dobbiamo notare che il posizionamento dei traders retail ancora non mostra i chiari segnali di mean reverting, che darebbero maggiore affidabilità a posizionamenti contrarian. Il mondo dei traders retailcontinua ad incrementare le posizioni corte, mentre è ancora latitante un sentiment long, che potrebbe essere segnale di prese di profitto della controparte del mercato retail. Sara importante a questo punto seguire le dimaniche della prossima settimana, per carpire i primi cedimenti del sentiment contrarian short dei retail e coglierne nel caso le occasioni di trading.
Usdchf
Interessante la dimanica di usdchf, che si trova a ridosso dei supporti chiave posti a 0.9550, con i retail che iniziano a sbilanciarsi long al 52% in cerca della tenuta dei minimi. Se cosi non dovesse essere , e si dovessero verificare break out dei supporti, la stada potenziale a ribasso sarebbe davvero interessante, fino alle aree di 0.9450prima e 0.9375 poi.
Gbpcad
Tra i vari corss attira la nostra attenzione gbpcad, che dopo i pesanti affondi ribassisti delle scorse settimane che lo hanno portato a testare i minimi di 1.5490, vede la nascita dio un lento sentiment short, in concomitanza dei minimi di periodo, il che ci fa propendere per la ricerca di posizionamenti long, per approdi potenziali fino alle aree di 1.6180 prima 1.65 figura poi
Audchf
Interessanti eccessi infine li troviamo su audchf, che vede il 93% dei retail in posizione long, alle prese con i supporti di 0.66 figura , che se viuolati aprirebbero la strada a ribassi fino alle aree di 0.6560 prima e 0.65 figura poi. Indiscussa la condizione di eccesso su questo asset, che tuttavia ancora non presenta le caratteristiche ideali per posizioanemti di mean reverting, che preferiamo a questo punto attendere.
Btc
Resta alta la correlazione tra btc e azionario americano, generando cosi interessanti ripartenze della crypto valuta, che attacca le prime resistenze poste a 21725$, rotte le quali si potrebbe approdare a 23300$. Condizione sine qua non , la rinascita di un sentiment di risk on, che al momento crediamo difficile, pertanto consideriamo uno scenario ugualemnte possibili quello ribassista, che troverebbe conferma nel breal out dei supporti a 20200 prima e 19700 poi, il che porterebbe ad approdi fino alle aree di 17900$.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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BUY THE DIP… UNA QUESTIONE DI SIZE!BUONGIORNO FOREX DEL 24.05.2022
Ancora pesanti le borse mondiali, che pur avendo visto ben 7 settimane di ribassi consecutivi, sembrano fare estrema fatica anche solo ad aggredire i massimi del giorno precedente, mostrando una debolezza strutturale che mette a dura prova i traders che hanno scelto la strada degli acquisti.
Il ciclo macro economico è oramai chiaramente indirizzato ad una fase di ralletamento/recessione, il che da poco spazio alla fiducia e alla speranza di rivedere livelli di massimo precedenti, ma anche la sola ricerca di rimbalzi tecnici sembra essere esercizio di estrema pazienza e coraggio.
Come sempre nel trading, e più in generale nel mondo della finanza, la speranza serve poco, la vera chiave resta lo studio, la preparazione, e la conoscenza sia del contesto macro nel quale ci si trova, sia della propria strategia sui mercati.
La vera chiave resta conoscere e sapere quello che si sta facendo sui mercati, anche la ricerca di posizioni mean reverting, può portare vantaggio se ben studiata e se abbiamo valutato bene i rischi e le potenziali fasi di drawdown alle quali possiamo cadere.
Esercizio questo che nostro malgrado pochi fanno.
Il Nasdaq continua a lavorare sulle aree di minimo di 11800 pnt, senza dare spazio a rimbalzi che possano attaccare le aree di 12500-13000 pnt, vere prime resistenza del mercato, segno di profonda debolezza, cosi come l’S&P che non è andato oltre i i 4000pnt nella fase di respiro, per tornare ad aggredire i minimi di periodo.
Pesante anche l’Europa, con il dax alle prese con i 14000 pnt livello ltre il quale non escludiamo approdi ai 13800 pnt prima e 13600 poi.
Pesanti anche i metalli, specie quelli industriali, che seguono la scia di una fase di rallentamento economico durante la quale con buona probabilità la domanda di questi beni, potrebbe subire forti cali, pertanto il silver, che utilizzeremo con benckmark , resta sotto la mm21 daily dopo un test alle aree di 22.25$ per tornare ad attaccare i minimi, e non escludiamo pertanto un approdo alle aree di 20$.
Faticano a scendere invece gli energetici, che a causa di nuovi dibattiti su un’Europa libera dalla dipendenza del gas russo, specie per i paesi nord europei, si torna sulle aree di 8.80$ per il Ngas, non lontani dai massimi di 9$. Sembra difficile la strada della normalizzazione dei prezzi dell’energia, che potrebbe cosi rendere vana l’azione delle banche centrali , concretizzando cosi lo scenario di stagflazione tanto temuto dagli analisti.
Prosegue seppur in maniera lenta la fase di storno del dollaro che rompe a ribasso le aree di 102.30, minimi già richiamati nei giorni scorsi, il che aprirebbe le porte a possibili allunghi fino alle aree di 101 figura 100.50, primi livelli di supporto rilevanti che potrebbero dare nuova linfa al biglietto verde.
La discesa del dollaro americano prosegue e le posizioni mean reverting dei retail continuano ad aumentare, portandosi dal 43% di ieri al 52% attuale, segno che di strada ribassista possiamo ancora vederne per il biglietto verde.
Salgono in ovvia correlazione tutte le altre majors, portando con se il riposizionamento dei traders al dettaglio che iniziano a vendere la forza, sui minimi di periodo sia per euro che per la sterlina, passando rispettivamente dal 53% short di ieri per euro al 63% attuale, cosi come dal 37% short di ieri per la sterlina al 41% attuale.
Medesimo scenario per le oceaniche che restano tuttavia leggermente più pesanti.
Attenzione dunque alle valute tipicamente considerate rifugio come il franco svizzero dove siamo oaggi al 68% short, dal 62% di ieri in seguito alle continue spinte rialziste di questi giorni, cosi come lo yen giapponese che resta inesorabilmente indietro, ma che ha maggiori potenzialità rialziste, specialmodo in scenari di panic selling.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
STORNO O INVERSIONE?BUONGIORNO FOREX DEL 18.05.2022
Dopo tanto attendere ecco che i mercati presentano i primi segnali di storno, primo tra tutti il dollaro americano, che dopo una sequenza di sei settimane di rialzi, inizia ad aggredire i minimi intraday andando a rompere i minimi della scorsa settimana a 103.40 per approdare sulla mm21 periodi daily a 103.10.
Il contesto macro non è cambiato, e ieri Powell ha ribadito la volontà di alzare i tassi di interesse fin tanto che l’inflazione non darà segni di cedimento, dunque questi primi movimenti di storno del dollaro sono già occasioni di acquisto?
Beh per buona parte dei traders retail si!
Dai 17881 lotti long sul basket dollari, oggi ne ritroviamo 29360, il che ribilancia le percentuali che passano da 68% corti di ieri a 54% attuale, segno che molti traders in posizione contrarian short hanno colto rapidamente questa occasione per uscire dalle loro posizioni mean reverting, e tanti erano pronti ad entrare in trend long sul dollaro.
Il quadro tecnico sul dollar index pone supporti importanti alle aree di 103.16-103.25, e sebbene anche la nostra idea rimane pro dollaro sul medio termine, non possiamo escludere maggiori affondi sul biglietto verde che potrebbe giungere alle aree di 101.00 prima e 99.00 poi senza ancora compromettere il quadro tecnico rialzista di lungo.
Le ripercussioni sulle majors sono state immediate, con eurusd che torna a 1.0550, con forti posizionamenti corti da parte dei retail che passano al 56% short, aprendo a possibili allunghi rialzisti che vedrebbero approdi alle aree di 1.0675, livello della mm200 in h4 anche in questo caso , senza dare ancora il via a vere e proprie inversioni di trend.
Anche il cable vede finalmente allunghi rialzisti, allontanandosi dai minimi di 1.2125 per approdare alle porte di 1.25 figura, con i traders retail che portano il loro posizionamento non lontano dalla parità al 51% long, il che farebbe ben sperare per allunghi fino alle aree di 1.2640, area dalla quale rivalutare eventuale nuova forza del dollaro.
Prosegue infine lo storno di usdcad , che mantiene una chiara struttura ribassista a massimi e minimi decrescenti in h4 sotto la mm21 con i retail long contrarian al 59%, il che ci farebbe propendere al breakout dei minimi di ieri posti a 1.28 figura per dei posizionamenti short ancora in linea con l’attuale fase correttiva del dollaro americano.
Tuttavia non cambiamo la nostra view di medio periodo, ovvero un dollaro americano ancora forte, in quanto le condizioni macro non sono variate, e gli attuali storni tecnici non possono essere visti vome vere inversioni di tendenza, in grado di mettere in crisi la struttura rialzista del biglietto verde.
Medesimo principio ci muove sul mondo equity, dove gli inequivocabili respiri degli ultimi giorni, non ci fanno ancora propendere per dei rialzi tali da invertire la tendenza di medio periodo, che riantra nella prospettiva di un rallentamento economico globale, domostrato ancora stanotte anche dal Giappone che ha pubblicato dati sul PIL del primo trimestre 2022 che in questo caso in rallentamento, seppur le politiche economiche della BOJ siano propense ad idee dovish di allentamenti economici importanti.
Dunque il Nasdaq che approda alle aree di 12520 rimane sotto la mm21 periodi daily, chesa ancora segnalare inversioni, ma timidi accenni di storno dai minimi, che potrebbero indubbiamente approdare alle aree di 12800 , lasciando invariato il quadro tecnico fortemente ribassista.
La debolezza del dollaro lascia respiro anche al mondo commodities, special modo i metalli come il silvers che stava vivendo un fortissimo ribasso con quattro settimane consecutive in territorio negativo, fino alle aree di 20,424$ per poi stornare agli attuali 21.60$ . anche in questo caso , le dinamiche dollaro centriche non modificano le nostre aspettative, che leggono nel breve solo uno storno di tutti gli asset class, senza determinare l’inversione di lungo. Anche sul mondo commodities quindi le prospettive di recessione globale peseranno a nostro parere sui prezzi dei metalli industriali come il silvers o il copper, seppur in una prospettiva di più lungo periodo.
Pubblicati infine stamattina i dati sull’inflazione UK, che seppur al di sotto delle aspettative, mostrano un balzo dal 7.0% dell’ultima rilevazione ad un poderoso +9.0%, segno che la corsa dei prezzi è tutt’altro che rallentata, e che i quattro rialzi tassi messi in campo dalla BOE non hanno ancora sortito nessun effetto reale.
Avremo poi appuntamento con l’inflazione in euro zona alle 11.00 anch’esso atteso sui massimi di +7.5% ma in questo caso la BCE on ha ancora giocato le sue carte, con la sola prospettiva di rialzi tassi nel prossimo giugno.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
Silver in forte CaloGiornata molto negativa per il Silver che arriva a perdere oltre il -2.5% . I prezzi dell'Argento sono scesi sui mercati internazionali a seguito di un rimbalzo dei rendimenti dei Treasury statunitensi e del dollaro, che ha continuato a pesare sulla domanda del metallo prezioso.
Il metallo grigio rimarrà sotto pressione in vista dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti, discorso di Jerome Powell.
In ogni caso anche secondo le principali Banche d'affari, le prospettive per l'argento rimangono comunque rialziste nell'attuale contesto, poiché il metallo prezioso è stato storicamente considerato non soltanto un'ottima copertura contro l'inflazione ma anche una protezione nel caso di significativi shock economici e geopolitici.
Argento prezzo interessanteIl prezzo dell'argento comincia a dare segali di ripresa, indicazioni che gli investitori non si sono lasciati sfuggire il ruolo di protettore dall'inflazione del metallo prezioso. Infatti l'ultimo rapporto sull'IPC degli Stati Uniti ha mostrato che l'inflazione ha raggiunto l'8,5% a marzo, il valore più alto registato dal dicembre del 1981.
Lo stesso rapporto ha inoltre sottolineato che il valore è aumentato del 6,5% anno su anno al di sotto delle aspettative, indicando che l'inflazione potrebbe correre ancora. Secondo gli ultimi dati del settore inoltre la domanda di argento per produrre energia green raggiungerà il massimo storico di 1,112 miliardi di once
ARGENTO (XAGUSD) | Il posto migliore per comprare🎯Salve commercianti, argento in un arco di tempo giornaliero, questa analisi è stata preparata in un arco di tempo giornaliero ma è stata pubblicata per una visione migliore in un arco di tempo di 2 giorni.
Nel conteggio che abbiamo avuto nei momenti più alti, siamo giunti alla conclusione che avremo una tendenza al rialzo.
Questa tendenza può essere per l'onda 3 dall'anticipo o per l'onda c dalla correzione.
In questo momento, si è formata un'onda in una forma principale, che abbiamo etichettato come l'onda principale 1, e ora dubitiamo dell'inizio dell'onda 3 o ancora nel processo di correzione per l'onda 2.
A questo scopo, abbiamo considerato diversi intervalli. Il primo intervallo è la rottura del tetto del canale (cerchio rosso), che è una conferma dell'inizio dell'ondata 3 e del trend ascendente.
La prossima fascia di prezzo sarà 21000, che è una tendenza al ribasso se questa fascia è completamente rotta.
Nella prossima analisi, determineremo più precisamente com'è lo scenario ascendente e discendente.
🙏Se hai un'idea che mi aiuta a fornire un'analisi migliore, sarò felice di scriverti nei commenti🙏
❤️Per favore, supporta questa idea con un like e un commento!❤️
CORRELAZIONE TRA ARGENTO E LO SPREAD DEI TITOLI DI STATO USABuongiorno a tutti. Sapete quanto mi piaccia correlare i diversi asset finanziari tra loro, includendo anche l’economia; per questo, oggi vi propongo una correlazione particolare tra il mondo delle commodities e quello delle obbligazioni: la correlazione tra l’argento e lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni e 2 anni.
Adesso proverò a far luce sul motivo di tale rapporto e perché è importante guardarlo.
L’ARGENTO COME METALLO INDUSTRIALE
Avrete di certo sentito definire l’argento come “metallo industriale”. Vi siete mai chiesti il motivo? Ciò dev’essere ricercato nell’utilizzo del metallo stesso: non solo è tra i protagonisti nel campo della gioielleria, ma anche in svariati campi industriali, tutti diversi tra loro. Il motivo è da ricercare nelle sue caratteristiche fisiche: esso è il miglior conduttore di elettricità, con una conducibilità maggiore del 4%/8% rispetto a quella del rame.
Altre caratteristiche fisiche che contraddistinguono questo metallo sono la brillantezza, la malleabilità e la duttilità. I diversi utilizzi in campo industriale spaziano dalla saldatura delle leghe alle batterie, dall'odontoiatria al rivestimento di bicchieri; viene utilizzato per la produzione di chip led, nella medicina, per la fabbricazione di reattori nucleari, nel campo della fotografia, dell'energia solare o fotovoltaica, per la predisposizione dei chip RFID, per la produzione di semiconduttori, touch screen, nella purificazione delle acque, per la produzione di conservanti per il legno e per numerosissimi altri usi industriali. Insomma, come potete ben notare non è solo un metallo “prezioso”
IL MOVIMENTO DELL’ARGENTO NEI CICLI ECONOMICI
La domanda da porsi, a parer mio, è questa: quando c’è maggior possibilità che il metallo si apprezzi o si deprezzi? Per provare a dare una risposta logica e facendo riferimento ai diversi cicli economici a cui si può andare incontro e alla legge della domanda e dell’offerta che governa il prezzo delle materie prime, la risposta è immediata: tenderà ad apprezzarsi in cicli economici favorevoli alla crescita e all’espansione, mentre andrà a deprezzarsi in cicli economici di rallentamento, contrazione o, se volessimo continuare, recessione o depressione.
In un’idea datata di qualche mese avevo trattato argomenti riguardanti i cicli economici, vi allego il link qua sotto:
Per chiarire il concetto, in una ripresa e successiva espansione economica (dall’estate 2020 alla fine del 2021 circa) la domanda e la fiducia dei consumatori è forte, e questo potete ben notarlo dai dati che potete reperire su internet; tipicamente abbiamo alti valori per quanto riguarda le vendite al dettaglio, la produzione industriale, i valori dei PMI e la fiducia dei consumatori stessa. L’aumento della domanda di beni (e servizi) da parte dei consumatori va poi a riflettersi sui produttori degli stessi beni, che andranno ad ordinare maggiori quantità di materie prime (importante guardare in questo caso gli indici dei direttori agli acquisti nel settore manifatturiero, PMI) facendo aumentare, per la legge della domanda e dell’offerta, il prezzo del sottostante richiesto. Questa è in genere la dinamica di prezzo che seguono le materie prime. Vi mostro una grafica in cui correlo i valori del PIL USA anno/anno e il prezzo dell’argento per chiarire meglio il concetto:
Ho considerato come riferimento due periodi storici particolari: la crisi del 2008 e quella del 2020.
E’ importante notare come il dato macroeconomico e il metallo industriale siano particolarmente correlati durante la recessione e successiva ripresa economica.
E’ molto importante considerare un qualcosa di fondamentale: la correlazione tra crescita e decrescita economica e argento è a parer mio da considerare solo in un arco temporale relativamente ristretto (dagli anni 2008/2010 ad oggi) in quanto l’argento stesso non è stato sempre stato un materiale così tanto industrializzato come lo è in questi ultimi anni, appunto. Considerate il fatto che negli ultimi anni le tecnologie si sono evolute in maniera molto repentina , così come la green economy e così, chiaramente, la domanda delle industrie nei riguardi del metallo. Quindi, concludendo, una correlazione tra una crescita/ espansione o rallentamento/recessione è valida soltanto quando il materiale preso in considerazione ha effettivamente un ruolo industriale di primaria importanza.
Ora, per completezza, includo nello stesso grafico gli altri parametri macroeconomici considerati precedentemente (vendite al dettaglio, consumer confidence e PMI).
Come potete osservare, la correlazione è particolarmente rivelante in momenti di recessione o ripresa. Vi voglio far osservare un’ultima cosa, poi passerò alla correlazione con lo spread tra rendimenti dei titoli di stato a 10 e 2 anni:
Focalizzate l’attenzione verso l’ultimo rettangolino di color verdino sulla destra e notate come in quell’area (da giugno a settembre 2021) i dati macroeconomici abbiano subito una decelerazione. Prestate ora attenzione all’argento: vedete come esso è stato reattivo nel rispondere al rallentamento degli altri?
LO SPREAD TRA I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO A 10 E 2 ANNI
Dopo aver trattato argomenti riguardanti l’uso e la domanda relativa all’argento e i periodi in cui esso è più o meno richiesto, possiamo ricercare la stessa correlazione con uno dei barometri economici da me più utilizzati e probabilmente tra i più utili: lo spread tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 e a 2 anni. Parlo spesso di questo spread, che non è altro che la differenza tra il rendimento del un titolo di stato USA a 10 anni (a scadenza lunga) e quello a 2 anni (scadenza corta).
Lo spread si ottiene facilmente: è necessario selezionare nella barra di ricerca la dicitura “US10Y-US02Y”:
Come spiego nel riquadro azzurro, uno spread rialzista appartiene tipicamente a una ripresa ed espansione economica mentre uno ribassista ad un rallentamento economico; questo perché? Il motivo è da ricercare nella curva dei rendimenti. Ora costruirò due curve dei rendimenti: quella datata al 1 gennaio 2021 e quella datata un anno dopo, al 26 gennaio 2022, e poi spiegherò:
Notiamo innanzitutto come le due curve dei rendimenti siano piuttosto diverse tra loro. Ci sono sostanzialmente due grandi differenze: una nella parte a scadenze brevi e una in quella a scadenze lunghe; la differenza è da ricercare nei diversi cicli economici in cui la stessa curva è stata costruita: notiamo come la parte della curva a scadenze brevi del 1 gennaio 2021 non è tanto ripida quanto lo è stata invece fino al 26 gennaio 2022: questo perché la parte breve è influenzata dalle aspettative per la politica monetaria della Federal Reserve: aumenta quando ci si aspetta che la FED aumenti i tassi (come succederà a marzo verosimilmente) e diminuisce quando ci si aspetta che i tassi di interesse vengano ridotti (come è successo, appunto, durante lo scoppio della pandemia).
La seconda grande differenza è riscontrabile nella parte a scadenze più lunghe: notate come le scadenze lunghe della curva del 1 gennaio 2021 siano più “ripide” di quelle della curva del 26 gennaio 2022, in cui addirittura i rendimenti a 20 anni hanno superato in valore % quelli a 30 anni? Questa differenza, come nel caso delle scadenze corte, è da ricercare nei diversi cicli economici a cui appartengono le due diverse estremità. Esse, infatti, sono influenzate da diversi fattori, tra i quali le prospettive sull’inflazione: la porzione lunga del 1 gennaio 2021 era più ripida poiché la paura degli investitori nei riguardi del consumer price index era di rilevante importanza: questo perché? Perché l’inflazione è capace di erodere guadagni futuri. Considerando la questione in maniera molto pratica, che senso ha per un investitore acquistare un’obbligazione a 10 anni se poi, dopo 10 anni, il premio (o il rendimento) garantito dalla stessa obbligazione ha perso quasi tutto il suo valore a causa di un’alta inflazione? Ha ben poco senso. Per questo motivo, in quel periodo gli operatori vendevano obbligazioni a lunga scadenza, facendo aumentare i relativi rendimenti (per il rapporto inverso che esiste tra un’obbligazione e il suo rendimento, se si vendono obbligazioni a 10 anni, gli stessi rendimenti riferiti alla stessa obbligazione salgono). Riagganciandoci allo stesso discorso, ha però senso comprare un’obbligazione a lunga scadenza quando l’inflazione inizia a non costituire più un ostacolo, e questo accade quando le banche centrali applicano politiche monetarie restrittive (come l’aumento dei tassi di interesse): allora, in questo caso, gli operatori iniziano a ricomprare obbligazioni a più lunga durata, facendo abbassare il rendimento: quello appena descritto è il motivo dell’appiattimento dell’estremità lunga del 26 gennaio.
*mi sono abbastanza dilungato in questo aspetto perché spesso ricevo molte domande riguardanti questo particolare argomento
LA CORRELAZIONE TRA ARGENTO E LO SPREAD TRA I RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO A 10 E 2 ANNI
Per concludere, abbiamo quindi capito che a uno spread rialzista appartiene un periodo economico favorevole per le aziende (facile accesso al credito grazie ai tassi di interesse bassi o prossimi allo zero), per i consumatori e per la loro domanda. Viceversa, a uno spread ribassista corrisponde un rallentamento per le aziende (accesso al credito non più tanto favorito a causa delle strette monetarie della banca centrale di riferimento) e un rallentamento anche da parte dei consumatori; quindi, che correlazione possiamo aspettarci tra lo spread e il silver? Una correlazione positiva. Dimostriamolo graficamente:
Come potete notare, la correlazione c’è. Non possiamo parlare di una correlazione diretta perfetta (ossia uguale a 1), però possiamo affermare con certezza che, nel lungo periodo, c’è eccome.
Questa correlazione è più apprezzabile in un grafico settimanale e non giornaliero:
Come dicevo precedentemente, è importante considerare che la correlazione tra crescita e decrescita economica e argento è a da considerare solo in un arco temporale relativamente ristretto (dagli anni 2008/2010 ad oggi) in quanto l’argento stesso non è stato sempre stato un materiale così tanto industrializzato come lo è in questi ultimi anni. Questo possiamo osservarlo graficamente grazie a questo grafico mensile:
L’idea termina qua, spero vi sia piaciuta ma soprattutto che sia stata utile. Analisi e ricerche di questo tipo nascono dalla mia curiosità e passione nei confronti di questa materia; esse mi sono utili per avere una visione sempre chiara dei mercati, delle varie correlazioni e anche per massimizzare i profitti. L’obiettivo di questa analisi focalizza l’attenzione verso l’estrema importanza che riveste un determinato ciclo economico e poi come questo si ripercuote nei prezzi dell’argento. Ritengo quindi che questa sia una correlazione da osservare a cadenza mensile. Non meno importanti sono i vari report rilasciati da diverse agenzie, tra le quali il Silver Institute di cui parlo spesso, che possono far muovere il prezzo del sottostante al rialzo o al ribasso nel breve periodo.
Volevo aggiungere che ho intenzione di creare un canale personale come tanti altri utenti di tradingview. Vi comunicherò quando il progetto sarà ultimato, rispettando chiaramente le linee guida imposte da tradingview stesso.
Per qualsiasi informazione, lasciate un commento oppure mandatemi un messaggio nella mia pagina Instagram.
Matteo Farci
SILVER stop loss a pareggio e lasciamo correreBuongiorno Trader,l'operazione aperta il 29 Dicembre sul Silver sta andando come le previsioni.
Messo stop a pareggio (sotto la Pin)
1° target area 22.5000 circa raggiunto.
Chi volesse puo alleggerire l'esposizione e lasciare correre fino ad area 22.0000 (dove si può prendere profitto) o lasciare andare fino a 21.6000 circa per target finale.
Bellissima Pin!Buongiorno a tutti traders,sul silver si è venuta a formare una bella pin ribassista anche se in un trend piuttosto laterale.
Si potrebbe provare uno short dai livelli attuali con stop loss appena sopra la pin con primo target area 22.0000,secondo target area 21.5000
Un saluto a tutti da segnalforex
ARGENTO: DIVERGENZA COT REPORT E RAPPORTO SILVER INSTITUTEBuongiorno ragazzi, per la fine dell’anno vi riporto un’analisi sull’argento sia tecnica che fondamentale, in cui andrò anche a riportarvi le ultime stime di domanda e offerta a cura del Silver Institute. Per chi non lo sapesse, Il Silver Institute è un'associazione internazionale senza scopo di lucro che trae i suoi dati dall'industria dell'argento; ciò include le principali case minerarie d'argento, raffinerie, fornitori di lingotti, produttori di prodotti in argento e grossisti di prodotti di investimento in argento. Fondato nel 1971, l'Istituto funge da voce dell'industria per aumentare la comprensione da parte del pubblico dei numerosi usi e valori dell'argento.
REPORT SILVER INSTITUTE
Il report è stato pubblicato il 28 dicembre. Vi riporterò ora i punti salienti:
• La domanda industriale raggiungerà un nuovo massimo di 524 milioni di once (Moz). Ciò è dovuto ad un aumento della domanda del 13% per quanto riguarda il settore fotovoltaico e un 10% per il settore elettrico/elettronico. Inoltre, grazie ad un recupero nell’edilizia ed edilizia abitativa, si stima che la domanda di leghe per brasatura e saldatura salirà nel 2021 al 10%.
• Si prevede che gli investimenti fisici nel 2021 aumenteranno del 32%, o 64 Moz, di anno in anno fino a sei anni fino a toccare i 263 Moz. La forza sarà guidata dagli Stati Uniti e l'India. Inoltre, la domanda di monete e lingotti negli Stati Uniti dovrebbe superare i 100 Moz per la prima volta dal 2015.
• Si prevede che i prodotti negoziati in borsa vedranno le partecipazioni aumentare di 150 Moz nel 2021. In questo modo, le partecipazioni combinate saranno aumentate in totale di 564 Moz negli ultimi tre anni. Nel 2021 e fino al 10 novembre, le partecipazioni sono aumentate dei 8 Moz, portando il totale globale a 1,15 miliardi di once, vicino al suo record di 1,21 miliardi di once avvenuta il 2 febbraio.
• Metals Focus prevede che il prezzo dell'argento aumenterà del 24% su base annua a 25,40 dollari USA. Ciò raggiungerebbe la media annuale più alta (31,15 USD del 2012).
• Nel 2021, si prevede che la produzione di argento estratto aumenterà del 6% su base annua a 829 Moz. Questo recupero è in gran parte il risultato della capacità della maggior parte delle miniere di operare a pieno regime di produzione durante tutto l'anno, a seguito di fermi nel 2020 causati della pandemia.
Questi, a parer mio, sono i punti salienti del report. E’ molto utile leggere report di questo tipo in quanto ci aiutano a focalizzare meglio la componente fondamentale di una materia prima, e a tal proposito vi rilascio il link in maniera tale da permettervi di leggerlo e trarne le vostre conclusioni:
www.silverinstitute.org
Per quanto riguarda le mie conclusioni, noto come la domanda del metallo prezioso continui ad aumentare di trimestre in trimestre; vediamo infatti come la domanda a livello industriale continui a raggiungere nuovi massimi, grazie anche al fatto che il metallo stesso è impiegato nella “green economy”. Nel link che vi ho inoltrato è presente un’interessante tabella che riassume la quantità di offerta e di domanda relativa a diversi settori e impieghi: noto come la domanda del 2021, a 1029 milioni di once, abbia superato la domanda relativa agli ultimi 5 anni (la domanda non era così alta dal 2015).
Per quanto riguarda l’offerta, essa si è quasi sempre mantenuta a livelli costanti dal 2011 (ad eccezione del 2020 a causa della chiusura di alcune miniere) a circa a 1050 milioni di once.
Siccome sappiamo che il prezzo di una materia prima si basa sulla legge della domanda e dell’offerta, andiamo a leggere i dati relativi al 2021: si evince che l’offerta sia aumentata del 5% mentre la domanda del 15%. In base a questi due dati, il prezzo sarebbe dovuto aumentare, ma ciò non è riscontrabile nella price action.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista tecnico, la mia visione non cambia rispetto a quella relativa al 22 novembre: il prezzo si trova ancora in una fase di lateralizzazione che dura ormai da fine luglio 2020.
Per l’analisi completa di condivido il link dell’idea del 22 novembre:
A questa nuova analisi aggiungerei però un particolare: il doppio minimo che si è formato. Questa figura di analisi tecnica rialzista andrà a completamento? A tal proposito utilizzo i dati del cot report, analizzando le posizioni detenute dai grandi speculatori analizzandone la quantità alla formazione del primo minimo e alla formazione del secondo minimo: come possiamo notare, le posizioni relative al 29 settembre 2021 erano circa 15.6K, mentre il 15 dicembre 2021 22.35K. Osserviamo quindi che, a parità di livello di prezzo, abbiamo una divergenza nelle posizioni del COT, in quanto al primo minimo avevamo più posizioni short (o, viceversa, meno posizioni long) rispetto al secondo minimo: questo potrebbe significare che il primo minimo era stato formato con più partecipazione short da parte del mercato, cosa non accaduta per il secondo minimo.
Questo era già accaduto precedentemente: vi ho indicato un altro doppio minimo formato dal prezzo nel quarto trimestre del 2020: avevamo la stessa divergenza infatti, a parità di livelli di prezzo, avevamo 38.17K contratti nella formazione del primo minimo del 24 settembre ‘20 e 46K contratti nella formazione del secondo minimo del 30 novembre ’20. Cosa era accaduto al pattern quel periodo? Era andato alla fine a completamento.
Ciò significa che anche questo doppio minimo andrà in profitto? Questo è impossibile saperlo con certezza. Il mio scopo era quello di portarvi una divergenza che spesso non viene mai considerata.
Inoltre vi ho evidenziato nel grafico come il prezzo senta la media a 200 periodi. In ottica long, è importante che tale struttura venga bucata e, per essere più sicuri che il prezzo abbia validato il doppio minimo, è importante che venga rotta al rialzo sia la neckline del doppio minimo stesso che la media a 200 periodi.
MATTEO FARCI
ARGENTO | La zona migliore per cadere🔥Salve trader, Argento nell'intervallo di tempo giornaliero, questa analisi è stata preparata nell'intervallo di tempo giornaliero ma è stata pubblicata per una visione migliore in un lasso di tempo di 2 giorni.
Il conteggio delle onde eseguito per il tempo settimanale argento crea diversi scenari di movimento, ma in tutti questi scenari un movimento verso l'alto la dimensione dell'onda (1) è confermata nell'analisi corrente.
Nell'analisi corrente, l'onda 1 è composta dall'onda 5 in tempi più alti. Siamo all'interno dell'onda 2.
L'onda 2 è all'interno dell'onda a e l'onda a forma la sua onda sotto forma di cinque onde a forma di triangolo, e l'onda 5 si forma attorno a Fibo 0,38 o il lato inferiore del triangolo, quindi si forma l'onda b. E inizia la correzione per l'onda a.
L'onda b è relativamente lunga e dispendiosa in termini di tempo considerando il tempo trascorso sull'onda a e in termini di prezzo si può intuire che Fibo si muova di 0,618.
Se la mossa supera Fibonacci 0,618, si può dire che Wave 2 è già stata completata.
🙏Se hai un'idea che mi aiuti a fornire un'analisi migliore, sarò felice di scrivere nei commenti🙏
❤️Per favore, supporta questa idea con un mi piace e un commento!❤️
ARGENTO | La zona migliore per cadereSalve trader, Argento in timeframe giornaliero, questa analisi è stata preparata in timeframe giornaliero ma è stata pubblicata per una migliore visualizzazione in timeframe di 2 giorni.
Il conteggio delle onde eseguito per il tempo settimanale argento crea diversi scenari di movimento, ma in tutti questi scenari un movimento verso l'alto la dimensione dell'onda (1) è confermata nell'analisi corrente.
Nell'analisi corrente, l'onda 1 è composta dall'onda 5 in un momento più alto e la mantovana è all'interno dell'onda 2.
L'onda 2 è all'interno dell'onda a e l'onda a forma le sue quattro onde sotto forma di cinque onde a forma di triangolo, e l'onda 5 si forma attorno a Fibo 0.38 o il lato inferiore del triangolo, seguita dall'onda b e dalla correzione. Inizia per l'onda a .
L'onda b è un'onda relativamente lunga a causa del tempo trascorso sull'onda a e in termini di prezzo si può intuire che Fibo si muova di 0,618.
Se la mossa supera Fibonacci 0,618, si può dire che Wave 2 è già stata completata.
🙏Se hai un'idea che mi aiuti a fornire un'analisi migliore, sarò felice di scrivere nei commenti🙏
❤️Per favore, supporta questa idea con un mi piace e un commento!❤️
[PORTAFOGLIO] Analisi intermarket delle posizioniIl rounding bottom è una figura di inversione che sta ad indicare un lento cambio di forza tra venditori e compratori.
In questo caso il grafico è la rappresentazione del rapporto tra il Dollar Index e il Bloomberg Commodity index: strumento fondamentale nella mia analisi intermarket.
Fine delle politiche espansive, inizio del tapering, inflazione elevata e previsione di rialzo dei tassi d'interesse sono tutte avvisaglie per un nuovo ciclo economico alle porte. Il denaro si starebbe quindi spostando su nuovi asset e in questo panorama quello che è attualmente più sottovalutato e con maggiori prospettive è il Dollaro Americano.
Sebbene i tassi d'interesse siano ancora a zero, secondo indicatori anticipatori ci sarebbero già delle buone prospettive per vederli al rialzo già dalla metà dell'anno prossimo e sarebbe quindi logico aspettarsi una fase di accumuno di Dollari, confermata anche dalla sua ripresa di forza.
Il rounding bottom del sintetico rappresenta in forma grafica proprio questa fase di "spostamento" dei capitali che passerebbero dalla materie prime al biglietto verde.
In coerenza con la mia aspettativa di cambio di ciclo economico sono già da un bel po' (forse anche con troppo anticipo ;) ) compratore di Dollari sui cambi con l'EURO e il FRANCO SVIZZERO.
Mantengo sempre la posizione sul NIKKEI che, proprio per il costo elevato delle materie prime, non ha performato in questa fase di risk-on, ma che spero lo faccia quando inizieranno a scendere. Al contempo sono LONG di CADJPY, valuta risk-on per eccellenza.
A bilanciare il portafoglio c'è il SILVER che ho deciso di acquistare per la duplice veste di asset rifugio correlato all'oro e di materia prima che comunque ho preferito a quest'ultimo perché in relazione ha performato meno e potrebbe dare ancora qualcosa.
Questa è la condizione delle posizioni che attualmente sono aperte nel mio portafoglio.
AREGENTO:
attualmente in guadagno
CADJPY
attualmente in perdita
USDCHF
attualmente in guadagno
EURUSD:
attualmente in guadagno
NIKKEI:
attualmente in perdita
IMPORTANTISSIMO
Questo è il mio personale diario di trading. L'intento di pubblicare le mie attività su questo sito è solo narcisistico masochismo.
Vi esorto a NON replicare le operazioni non conoscendo nulla né della mia strategia né mio modello di gestione del rischio.
In ogni caso la decisione di agire in base a quanto scritto è solo affare vostro.
LIKE e SEGUIMI per avere notifica di nuove attività.
Domande, dubbi, perplessità? SCRIVI sui commenti.
Che i GAIN siano con Voi!
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE ARGENTO: REPORT SILVER INSTITUTEBuongiorno ragazzi, stamani vi rilascio un aggiornamento relativo al mercato dell’argento grazie al nuovo report del 17 novembre del Silver Institute, di cui ho già parlato nella mia idea precedente relativa all’argento.
Per chi non lo sapesse, Il Silver Institute è un'associazione internazionale senza scopo di lucro che trae i suoi dati dall'industria dell'argento; ciò include le principali case minerarie d'argento, raffinerie, fornitori di lingotti, produttori di prodotti in argento e grossisti di prodotti di investimento in argento. Fondato nel 1971, l'Istituto funge da voce dell'industria per aumentare la comprensione da parte del pubblico dei numerosi usi e valori dell'argento.
Vi rilascio ora i punti salienti del suo report:
La domanda industriale di argento rimbalza a un nuovo massimo nel 2021. Le previsioni sugli investimenti in argento fisico aumenteranno del 32% nel 2021 per un massimo di 6 anni. Si prevede che ogni area chiave della domanda di argento aumenterà nel 2021, compreso un record per la domanda industriale, nonostante le sfide riguardanti le catene di approvvigionamento in corso.
Nell’anno in corso la domanda globale di argento dovrebbe raggiungere 1,29 miliardi di once (la prima volta che super il miliardo di once dal 2015).
La ripresa della domanda industriale dalla pandemia vedrà questo segmento raggiungere un nuovo massimo di 524 milioni di once (Moz). In termini di alcuni dei segmenti chiave, si stima che la domanda fotovoltaica aumenterà del 13% a oltre 110 Moz, un nuovo massimo, evidenziando il ruolo chiave dell'argento nella green economy. Infine, la domanda di leghe per brasatura e saldatura è destinata a migliorare del 10% nel 2021, aiutata da una ripresa negli alloggi e costruzioni, anche se questo sarà ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia.
Per quanto riguarda gli investimenti fisici, nel 2021 dovrebbero aumentare del 32%, o 64 Moz, di anno in anno fino a un massimo di sei anni di 263 Moz. La forza sarà guidata da Stati Uniti e India.
Nel 2021, la produzione di argento estratto dovrebbe aumentare del 6% su base annua a 829 Moz. Questo recupero è in gran parte il risultato della capacità della maggior parte delle miniere di operare a pieno ritmo di produzione durante tutto l'anno dopo le interruzioni forzate nel 2020 a causa della pandemia. Quei paesi dove la produzione ha avuto l'impatto più pesante lo scorso anno, come Perù, Messico e Bolivia, avranno i maggiori incrementi. Nel frattempo, i forti prezzi dell'argento e dei metalli sottoprodotti quest'anno hanno migliorato la redditività nel settore dell'estrazione dell'argento nonostante l'aumento dei costi di input. Margini medi nel settore sono attualmente ai massimi dal 2012 e solo il 5% delle miniere d'argento primarie globali operava con costi superiori al prezzo dell'argento nella prima metà dell'anno.
Si prevede che la produzione di gioielli e argenteria si riprenderà parzialmente dal 2020, in aumento del 18% e del 25% rispettivamente, a 173 Moz e 40 Moz. Entrambi i mercati beneficeranno di una forte ripresa in tutti i paesi chiave, in particolare in India in quanto l'economia e il sentimento dei consumatori si sono ripresi più rapidamente del previsto e poiché le restrizioni sono terminate in tempo per la stagione delle feste.
Dopo aver letto il report, posso affermare che la domanda di questa materia prima è in fase di aumento, così come la sua produzione. Da non dimenticare il suo ruolo come metallo industriale e il ruolo stesso che ricoprirà nella green economy; inoltre, in un periodo di espansione economica come quello che stiamo vivendo, tutte le industrie ripartono a pieno regime, e per permettersi ciò hanno la necessità di materie prime: di conseguenza, basandoci sulla legge della domanda e dell’offerta, più domanda c’è nei riguardi di una commodity, più il suo prezzo salirà, e questo sembra stia accadendo sull’argento.
Probabilmente, leggendo un report di questo tipo, ci aspetteremo di vedere il grafico del prezzo in un trend rialzista, ma questo non vale per il sottostante in questione. Nel grafico condiviso, possiamo vedere come il prezzo stia ormai lateralizzando da luglio 2020, andando a formare un canale parallelo. Il prezzo ha formato un massimo relativo a 29,91$ ad agosto 2020 e successivamente un altro il 1 febbraio 2021 a 30,35$ (dovuto ad uno short squeeze, come probabilmente ricorderete); per quanto riguarda invece i minimi del canale, essi si sono attestati intorno ai 21,80$ (nel grafico condiviso ho utilizzato una linea rossa per congiungerli, e questo vale anche per i massimi).
Vi ho evidenziato con dei rettangolini rossi e blu quelle situazioni in cui la media mobile ha avuto la funzione di supporto prima e resistenza poi: collegandomi alla sua funzione di resistenza, è curioso vedere quello che sta accadendo nelle ultime settimane: il prezzo ha formato un testa e spalle rialzista: il prezzo aveva rotto al rialzo la neckline, generando un segnale rialzista; tuttavia, esso non ne ha voluto sapere di strappare al rialzo infatti, arrivato alla media a 200 periodi, è rientrato all’interno della neckline invalidando, probabilmente solo per il momento, una visione long.
In basso vi ho condiviso anche le posizioni nette speculative sull’asset riguardanti gli speculatori; utilizzo questo indicatore per cercare di capire quale sia il sentiment del mercato. Osservandolo, possiamo vedere come il ribasso del prezzo del periodo maggio-agosto 2021 sia stato accompagnato da un decremento delle posizioni long rispetto a quelle short; in queste ultime settimane, al contrario, vediamo come il prezzo si sia ripreso, accompagnato da un aumento delle posizioni long rispetto a quelle short; con ciò deduco che le posizioni degli speculatori siano da tenere d’occhio in quanto non hanno generato nessun segnale di tipo contrarian.
Adesso vedremo cosa avrà intenzione di fare il prezzo; basandomi sul lato fondamentale non posso che essere rialzista, dal lato tecnico lo sarò invece soltanto quando il prezzo romperà al rialzo la media a 200 periodi, andando quindi a validare anche il testa e spalle.
Matteo Farci
ARGENTO: ATTENZIONE AL SUPPORTO A $24Continua la ripresa dell'#argento che, dopo aver un rally dal supporto principale a $22, è torna sopra i $24.70. Un fattore importante è stata la salita dei dati relativi all'#inflazione che stanno spingendo parte degli investitori ad utilizzare il metallo grigio a protezione. Tuttavia i campi dove viene usato l'argento sono molteplici. Secondo l'ultimo report del Silver Institute, è previsto in aumento dell'uso dell'argento nell'elettronica e nelle applicazioni elettriche (escluso il fotovoltaico) con una crescita della domanda da 224 milioni di once nel 2020 a 246 milioni di once nel 2025, riflettendo un aumento del 10%. Questo sottolinea come questo metallo preziosi ricopra un ruolo fondamentale nelle tecnologie emergenti.
Inoltre il Silver Institute sottolinea che "la domanda globale di argento salirà a 1,029 miliardi di once quest'anno, con un aumento del 15% rispetto al 2020 e superando il miliardo di once per la prima volta dal 2015". La previsione differisce leggermente dalle stime fatte nel precedente report di aprile, quando l'istituto aveva previsto una domanda per il 2021 a 1.033 miliardi di once. Dal punto di vista tecnico il prezzo ha costruito un canale rialzista i cui estremi indicano i valori di supporto e resistenza dinamici. Al momento come supporto troviamo $24 mentre e $25.80 come resistenza. Attenzione a possibili storni a causa della situazione di #ipercomprato tecnico registrato dal RSI.