S&P 500, supporti e resistenze VS ritracciamento FibonacciNel grafico, ho riportato prima le resistenze e i supporti da me individuati e poi un confronto con i livelli di Fibonacci. Intanto, stiamo a vedere cosa accadrà all'indice anche con gli sviluppi del coronavirus e l'avvicinarsi della fine del lockdown.
Spx500long
SPX500 proiettato verso quota 3000 puntiFacciamo un passo indietro, torniamo idealmente per un attimo a metà marzo. Ricordate cosa accadde al mercato azionario? Nell'arco di un paio di settimane si passò dai massimi assoluti di Wall Street a bruciare l'intero gain maturato dall'elezione del Presidente Trump. Una mazzata, un sell-off che costò al benchmark di riferimento mondiale circa il 55%.
Ora, pensiamoci un attimo: tutto fu provocato dal coronavirus, giusto? Ecco, secondo voi cos'è cambiato in un mese e mezzo? Sul fronte sanitario poco o nulla, eccezion fatta per un rallentamento della pandemia in alcuni zone del mondo (anche in Italia ad esempio), sul fronte economico-sociale stiamo procedendo spediti verso la peggior crisi da oltre un secolo (addirittura peggiore della grande depressione del 1929). Considerando soltanto questi elementi, difficile pensare ad un recupero dell'azionario, difficile se non addirittura impossibile. Ma in finanza, evidentemente, d'impossibile c'è ben poco.
La speculazione è tale perché si fonda sul sentiment degli operatori. E' tale perché si avvale del supporto di strutture nazionali o sovranazionali, in primis delle manovre monetarie delle Banche Centrali. Ecco, appunto, le Banche Centrali. La più importante è la FED e cos'ha fatto la Banca Americana? Ha inondato il mercato di liquidità in dollari, addirittura s'è messa a comprare i cosiddetti titoli spazzatura.
A quel punto via col risk-on. L'S&P500 è stato in grado di recuperare oltre il 30% in poche settimane e sembra voler viaggiare a vele spiegate in direzione di quota 3000 punti. Il trend, come si evince dal grafico settimanale, resta evidentemente rialzista (se non dovessimo considerare l'enorme gamba ribassista di cui s'è scritto) e si potrebbero ipotizzare - per la settimana entrante ovviamente - ulteriori allunghi. La prima resistenza è collocata in area 2933, quindi all'eventuale breakout rialzista dei 2900 punti si potrebbe arrivare rapidamente in quella zona. Se dovesse cedere anche quella resistenza, allora si potrebbe puntare agevolmente e rapidamente a quota 3000 punti. Viceversa, eventuali vendite andrebbero valutate soltanto con un ritorno al di sotto di 2825 punti.
SPX500, prossimi target 2880 e 2930Dopo il crollo delle scorse settimane, dettato come ben sappiamo dall'emergenza sanitaria che sta colpendo il pianeta, Wall Street ha evidenziato una tonicità inattesa. I motivi di un recupero di oltre il 50% del sell-off precedente potrebbe avere varie giustificazioni: inizialmente le notizie riguardanti le curve epidemiche della diffusione del coronavirus, poi - a nostro avviso il motivo essenziale - le manovre monetarie e fiscali da parte rispettivamente delle banche centrali e dei vari governi.
Tralasciando la questione Eurozona, che meriterebbe un solo capitolo di analisi macro-economica, l'intervento della FED ha certamente calmato gli operatori. Se è vero che a un certo punto la liquidità stava mancando - tant'è che assistemmo alla vendita in blocco dei titoli di stato - è altrettanto vero che l'enorme quantità di denaro immesso dalla Banca Centrale statunitense ha ridato fiato alle trombe.
Contestualmente alla discesa del dollaro e al rialzo dei rendimenti (decennale americano che sta provando a riproiettarsi verso l'1%), abbiamo registrato un recupero dell'azionario. Recupero che ha portato l'S&P500 a bruciare tutti quei target rialzisti che avevamo segnalato nelle analisi precedenti. A questo punto potremmo assistere a ulteriori rialzi, con obbiettivi settimanali collocati in primis a 2880 e poi a 2930. Stiamo parlando di aree dove i cluster volumetrici settimanali evidenziano dei picchi e come tali potrebbero calamitare l'attenzione degli operatori.
Viceversa, eventuali discese andrebbero prese in considerazione sul breakout ribassista del primo supporto importante: area 2735. Solo a quel punto potrebbero riaprirsi le porte per vendite importanti, non prima.
SPX500, supporto cruciale a 2400 puntiCi stiamo girando attorno da giorni. Parliamo di quel supporto che indicammo in occasione dell'ultima analisi sull'indice di riferimento mondiale, ovvero l'S&P500. L'area del 2400 punti è importantissima, perché in questo momento rappresenta uno spartiacque tra un ulteriore crollo dei mercati e un tentativo di rimbalzo.
A livello tecnico si potrebbero fare tutte le analisi del caso, ovvero potremmo parlare delle misure straordinarie messe in campo da tutte le principali banche centrali mondiali, ma è evidente che gli operatori si stiano concentrando quasi esclusivamente sull'evoluzione delle curve dei contagi da coronavirus. La situazione è drammatica, c'è poco da girarci attorno, tant'è che l'ONU stesso considera le probabilità di una profonda recessione planetaria altissime. Ma visto e considerato che in un quadro compromesso le considerazioni sarebbe sempre le stesse, è bene focalizzarsi un attimo sull'analisi tecnica.
La giornata odierna, l'ultima della settimana, ci dirà se il supporto indicato terrà oppure no. Già ieri, a livello daily, abbiamo avuto una violazione del livello ma al momento sembra si stia rivelando un falso breakout. E' evidente che, a mercati chiusi, sarà interessante osservare con attenzione la conformazione della candela settimanale e a quel punto si potrebbero prendere decisioni operative più sensate (per la prossima settimana ovviamente).
Qualora il rimbalzo dovesse proseguire nel pomeriggio, il primo livello interessante è collocato intorno all'area dei 2600 punti. Viceversa, dovesse cedere definitivamente il supporto 2400 punti si aprirebbe un baratro che potrebbe proiettare l'indice in direzione dei 2000 punti. Ricordiamoci, per chi non lo sapesse, che nelle ultime settimana è stato bruciato tutto il movimento rialzista partito dall'elezione del Presidente Trump.
SPX500, ulteriore rimbalzo in vista?Approfittiamo della domenica per dare un'occhiata al benchmark azionario per eccellenza: l'S&P500. L'indice americano ha registrato, a partire dal 20 febbraio scorso, un crollo che attualmente si attesta attorno al 20% di performance negativa ma siamo arrivati - nella giornata di giovedì - a sfiorare -30%. Il recupero di venerdì ha consentito di limare un 10% circa, vuoi per potenziali prese di profitto vuoi per la sostanziale presa di coscienza internazionale - con conseguenti misure globali - della pandemia coronavirus.
A livello tecnico quanto successo nelle ultime due giornate della settimane potrebbe rappresentare un punto d'inversione a breve termine. La candela giornaliera - siamo su grafico daily - di giovedì è stata riassorbita per oltre il 50% della sua estensione da quella del venerdì. Quest'ultima mostra un'apertura sullo stesso livello della precedente, con successivo affondo verso i minimi di periodo e immediato recupero. E' mancato davvero poco affinché potesse realizzarsi un pattern di analisi tecnica molto importante, il cosiddetto "piercing line", ovvero un pattern d'inversione a breve termine. Affinché potesse verificarsi avremmo avuto necessità di un'apertura di venerdì inferiore alla chiusura del giovedì, ma come detto è avvenuto sullo stesso livello di prezzo.
Ciò non toglie che possa comunque rappresentare un segnale di forza per l'inizio dell'ottava e in tal senso la notizia della negatività del Presidente Trump al coronavirus potrebbe facilitare una fiammata d'ottimismo. Intendiamoci, si parla di ulteriore estensione di rimbalzo e non di ripresa del trend rialzista. Visto quanto sta accadendo a livello planetario, in questo momento è bene mantenere alta la guardia mettendo in conto nuovi eccessi di volatilità (ragion per cui è bene limitare eventuali size operative).
Al di là di queste considerazioni, l'eventuale estensione del rimbalzo avrebbe come primo obbiettivo la resistenza daily collocata in area 2735 circa, a seguire area 2825 circa. Dovessero cedere i due livelli, si andrebbe verso le resistenze settimanali laddove i cluster volumetrici rappresenterebbero un ostacolo realmente ostico: prima 2885, poi 2930. Questi i 4 obbiettivi settimanali per eventuali ulteriori allunghi dell'S&P500, ma lo ripetiamo: la prudenza è d'obbligo.
Concludiamo dicendovi che lo scenario rialzista verrebbe meno qualora dovesse verificarsi la violazione del minimo di venerdì ma soprattutto se dovesse verificarsi la rottura dell'importantissimo supporto collocato a 2400 punti.
S&P500 analisi di medio periodoBuongiorno,
breve analisi sul S&P500: dopo la discesa che mi aspettavo da un po' di giorni dai massimi di periodo in zona 3000, attualmente mi aspetto un rimbalzo tecnico a testare almeno i 2915 (fase molto delicata, personalmente non entrerei per prendermi il rimbalzo ma sfrutterei i pull back per seguire il trend).
Sucessivamente mi aspetto un ritorno verso nuovi minimi. Il mio target principale sono i 2820 deve presumibilmente entreranno grossi volumi di compratori. Inoltre abbiamo un'altro grande supporto anche a 2800 che funge da freno.
Il test di questa zona comporterà il comportamento dell'indice da qui fino a fine anno quindi, occhi aperti!
Buona giornata
Davide Samuelli
S&P500, prezzi in riavvicinamento ai punti di reazioneL'indice S&P500 presenta supporti a 2690/95 e 2670/75 che costituiscono altrettanti potenziali punti di ripartenza del rialzo, con proiezioni fino a 2770/75 (target).
Accumuliamo posizioni long di tendenza sull'indice solo in caso di ribasso almeno a 2701 e fino a 2682. Stop in chiusura daily sotto 2670.
S&P 500 – Un’America da record.L'indice delle 500 aziende più capitalizzate non perde un colpo da quando D. Trump si è insediato.
Una performance complessiva superiore al 30%.
Fanno parte di questo basket le azioni di grandi aziende contrattate al New York Stock Exchange (Nyse), all’American Stock Exchange (Amex) e al Nasdaq. Il peso attribuito a ciascuna azienda è direttamente proporzionale al valore di mercato. Si tratta dell’indice più significativo dell’intero mercato americano ed ha ormai superato per importanza lo stesso Dow Jones, paniere dei 30 principali titoli americani.
Questo è un grafico a 5 anni con candele mensili. Tempi veramente duri per coloro che continuano imperterriti a vendere; ogni ritracciamento è una grande occasione d'acquisto.
Questa sarà pertanto anche la nostra idea di trading sull'S&P: comprare ogni minimo ritracciamento.
Semplice e scontata, ma...funzionale.
Continueremo a sostenere il trend in essere e qual'ora le nostre posizioni ci dovessero andare contro, opteremo per operazioni di copertura con opzioni e/o hedging.
In fondo, ricordate sempre che non esiste mai un massimo e mai un minimo. Il mercato ha sempre ragione e possiamo solo provare ad assecondarlo.