Andamento storico del Gold sotto i Presidenti USA.Alternanza tra i presidenti democratici e repubblicani americani. Uscite dagli stereotipie locali e ricordatevi che in USA i Repubblicani sono Rossi ed i Democratici sono Blue.
Presenterò due grafici relativi all'andamento del Gold e del Euro/Dollaro. Per praticità visiva li dividerò in due pubblicazioni.
In questo primo grafico vi allego l'andamento del Gold con alternanza dei Presidenti americani dal 1975 ad oggi.
Focalizzandoci sugli ultimi venti anni, od il presente Secolo, potete vedere come sotto le presidenze Repubblicane il prezzo dell'oro è salito con perfomance a due cifre.
Trump
USD/JPY PRE ELEZIONI PRESIDENZIALI Possibile completamento del triangolo ascendente, con possibile rottura a rialzo per andare a cercare liquidità intorno a zona 105.80/105.85 (supply zone) , che corrisponde con la trendline ribassista, con la spalla destra del testa e spalle creatosi con l' impulso rialzista del 23 settembre. Per entrare aspetterei comunque un rallentamento della velocità da parte dei buyers, staremo a vedere in settimana come reagirà il Dollaro pre elezioni e lo Yen con il rischio globale.
COME I MERCATI HANNO ANTICIPATO L'ESITO DELLE ELEZIONI USACOME I MERCATI HANNO ANTICIPATO L'ESITO DELLE ELEZIONI USA IN PASSATO:
Secondo un una metrica tecnica, in passato i mercati finanziari sono riusciti a prevedere l'esito delle elezioni USA 20 delle ultime 21 volte.
La metrica consiste nell'analizzare come si comporta il mercato(viene preso come benchmark lo S&P500) nei 3 mesi precedenti alle elezioni:
- se i mercati sono rialzisti, allora viene confermato il vecchio presidente (con un secondo mandato) o sussegue un esponente dello stesso partito del presidente
uscente
- se i mercati sono ribassisti allora non viene confermato il vecchio presidente o il subentrante è di un partito diverso.
Nel grafico è stato riportato questo studio dal 76' in poi. Negli ultimi 50 anni, il mercato si è comportato diversamente solo con la prima elezione di Regan nel 80'.
Le linee in viola rappresentano i gironi delle elezioni, le linee tratteggiate in arancione i 90 giorni antecedenti (purtroppo data la lunghezza del grafico non si riesce a capire nitidamente).
Stando a quanto riporta oggi lo S&P500, siamo al + 6% rispetto ad inizio Agosto. Seguendo quest analisi e ipotizzando che il prezzo rimanga stabile fino alle elezioni, il favorito (dai mercati per lo meno) sembrerebbe essere proprio Donald Trump.
E' doveroso dire che in situazioni di crash o recessioni quest'analisi perde di significatività, fatto sta che questo rialzo risulta assai strano. Dato il grande vantaggio nei sondaggi di Biden, perchè i mercati stanno reagendo in maniera così positiva nonostante sappiano quanto il democratico possa esser dannoso per i mercati stessi? Ci sarà una flessione del prezzo o Trump ha qualche bel asso nella manica?
Vediamo come finirà.
Come affronterà i prossimi mesi USD/CAD ? Operatività Agosto Analisi correlazioni e fondamentali
Dall' ultimo report IEA di Luglio 2020 l' offerta mondiale di petrolio diminuisce e tocca il minimo di 9 anni. Nonostante ciò il prezzo al barile ha registrato un +300% da Aprile ad oggi, passando da 10$ a 43$. Questo grazie a USA e Canada che hanno tagliato la produzione ribilanciando l' equilibrio tra domanda offerta, permettendo quindi al prezzo di recuperare. La storia mostra come i mercati americani ogni anno prima delle elezioni abbiano sempre prosperato, in particolare quello azionario. L'aspettativa è la vittoria di Biden e i dati sembrano dare ragione alle aspettative, ma non basterà a Wall Street per continuare l'ascesa. Se è vero che gli Stati Uniti si trovano davanti ad un bivio per l'enorme quantità di debito creato (Il Tesoro statunitense ha recentemente dichiarato che solo nel secondo trimestre del 2020 avrebbe dovuto prendere in prestito una cifra sbalorditiva di 3.000 miliardi di dollari) dall' altra è vero che gli investitori vedono di miglior occhio Trump. C'è chi dice che un secondo mandato del parucchino potrebbe significare maggiore incertezza economica, (vedi i rapporti con la Cina e la mala gestione di una ipotetica ma probabile seconda ondata di Covid19), secondo me non è del tutto vero. Come ben sappiamo la struttura finanziaria americana è stata addobbata ad hoc per essere il primo paradiso fiscale nel mondo (Insieme a UK gestisce il 40% del denaro globale offshore, vedi Panama Papers 2016) e ha l'unico obbiettivo di attrarre sempre più nuovi capitali e investitori a scapito delle altre economie. L'obbiettivo elettorale di Trump, l'eliminazione della tassazione sui rendimenti finanziari, sta sicuramente eccitando tantissimi stakeholder in tutto il mondo che aspetteranno una sua rielezione per incrementare le proprie posizioni e i propri affari negli States. Non possiamo dire lo stesso di Biden che prevede un aumento delle tassazioni per i redditi >400K il cui obbiettivo è quello quindi di tassare maggiormente quell'elité supportata dal rivale. Da questo possiamo dedurre che sarà altamente probabile una continuazione della corsa dei prezzi a Wall Street, credo che la liquidità sui mercati americani diminuirà in questi mesi, con negozziazioni più deboli rispetto all' ultimo periodo, minori contrattazioni sul dollaro quindi porterebbero ad una diminuzione del suo valore, tutto ciò tenendo presente dell'enorme quantità di denaro dumb che il periodo del lockdown ha portato. La mia visione quindi è quella di un trend sicuramente non positivo per i prossimi 3 mesi, mi aspetto contrattazioni nervose e deboli associate a probabili vendite sul dollaro.
Analisi Cot sul CAD mostrano un sentiment bearish.
COT sul CME del Canadian Dollar; report del 11/08/2020;
Big boys chiudono -2.651 posizioni LONG e aprono +3700 posizioni SHORT, contando così oltre 46.800 contratti in vendita contro i 17.000 contratti in acquisto decretando quindi un sentiment speculativo al ribasso. Commercial che prendono posizioni LONG di +2.800 e oltre +1.300 contratti in vendita. Reatiler che chiudono -1.300 contratti in SHORT, aspettandosi quindi un CAD +. Il mercato è guidato sicuramente dai Commercial con un volume di oltre 160.000K contratti con un peso sbilanciato sul LONG. Se i commercial si coprono dal rischio di cambio con dei LONG possiamo pensare che il CAD si trovi in una fase di debolezza in questo momento.
Analisi sul prezzo
Prezzo che da poche settimane ha rifiutato l'importante soglia psicologica 1.45500, livello chiave evidenziato con l'inizio della discesa iniziata nel 2003 e che ha rivisto solo 13 anni dopo, nel 2016 e poi nel 2020. Questi ultimi due tentativi di breakout rialzista sono stati respinti configurando un top bottom sul grafico a barre, accompagnato da diverse divergenze bearish (RSI, Volumi di scambio). Se analizziamo più da vicino gli ultimi anni possiamo vedere come nel medio-breve periodo abbia costruito, in questa fase laterale di trendless, un canale rialzista su cui oggi si posa sul suo 4° minimo. Il prezzo sembra aver reagito bene cambiando rotta, accompagnato da un buon volume e da diverse divergenze bullish in Dayli e 4H (RSI,MACD). Probabile direzione i 1.37000.
In definitiva mi aspetto un USDCAD in fase laterale o al rialzo nel breve/medio periodo, mentre la mia visione di lungo termine è ribassita. Forse questa ultima parte dell' anno darà la possibilità a questa coppia valutaria di infrangere questo trendless laterale. Opererò con una combinazione di Opzioni e CFD; long su contratti per differenza e una Buy PUT con scadenza Gennaio/Febbraio 2021 strike a 1.32000 sarà la mia prima entrata di domani su questo mercato.
Link report IEA Crude Oil
www.iea.org
Link attualità e aspettative di mercato fonte WallStreet Italia
www.wallstreetitalia.com
Ancora rialzo per gold.Secondo il mio parere, un altro allungo del gold ci sta.
Le cause sono differenti e sicuramente tra il mare di notizie da cui siamo inondati quotidianamente me ne dimenticherò qualcuna.
I casi in continuo aumento non fanno ben sperare per l'economia americana e mondiale in generale.
L'interruzione da parte di Trump della Fase 2 decisa mesi or sono è sicuramente da tenere in considerazione.
La quantità di moneta disponibile è talmente alta (anche a causa dei continui stimoli da parte delle banche centrali) che se gli investitori volessero investirla, oltre ad aprire posizioni sull'azionario perché rende effettivamente di più anche essendo più rischioso, continuerebbero a comprare oro, si sa che l'azionario è sopravvalutato e i titoli di stato rendono 0 (anche meno).
La mia visione annuale per il gold è rialzista long, e anche per l'EURUSD, per gli indici sono incerto ma prevedo una rivalutazione al ribasso.
Continuerò l'aggiornamento del post.
Se voleste ricevere aggiornamenti, basta un pollice in su.
S&P 500, supporti e resistenze VS ritracciamento FibonacciNel grafico, ho riportato prima le resistenze e i supporti da me individuati e poi un confronto con i livelli di Fibonacci. Intanto, stiamo a vedere cosa accadrà all'indice anche con gli sviluppi del coronavirus e l'avvicinarsi della fine del lockdown.
Petrolio in condizioni estreme a causa del coronavirusNon si ferma la corsa al ribasso del petrolio. In questo momento, anche se c'è stato un accordo sul taglio della produzione, i consumi sono molto deboli a causa del coronavirus. In tutto il mondo i serbatoi di stoccaggio si stanno riempiendo molto in fretta. A questo punto bisogna chiedersi cosa può succedere quando gli stoccaggi saranno pieni. Inoltre, fino a che punto potranno sopravvivere i produttori con un prezzo così basso?
Oro alla ribaltaDopo che nella prima metà di marzo, in una prima fase della crisi, il panico ha dominato la scena e in presenza di una forte irrazionalità del mercato l'oro ha visto il forte calo fino a 1460 dollari. L'inversione di tendenza è arrivata grazie agli interventi decisi delle banche centrali e il piano record di soccorso economico del presidente USA, Donald Trump. A questo punto la corsa dell'oro potrebbe continuare, i livelli da perseguire in ottica di medio lungo termine sono due, prima 1798 dollari e poi 1921 dollari.
[LA SITUAZIONE DEL PETROLIO: Punto per Punto]Perché il prezzo del petrolio sta scendendo vertiginosamente?
Negli ultimi anni, gli USA sono diventati il primo produttore di petrolio greggio al mondo, grazie alla scoperta dello shale oil, ai danni dell’ OPEC , il cartello che regola il prezzo del petrolio di cui gli USA e la Russia non fanno parte e di cui fanno parte, tra i tanti paesi anche, l’Arabia Saudita , che insieme agli altri, sono stati costretti a controllare e fissare i prezzi più del previsto per non vederli oscillare e destabilizzare il mercato.
Negli ultimi tempi è stata avanzata la richiesta dell’OPEC di tagliare la produzione per far fronte alla crisi del CoVid-19. Questa richiesta ha trovato un unico oppositore: Vladimir Putin. Il premier russo si è opposto poiché dal canto suo stanco di far parte dei paesi costretti a pagare per l’incremento della produzione degli USA.
A questo punto, il principe dell’Arabia Saudita, facente parte dell’OPEC e rimasto irritato dalla risposta di Putin e dal conseguente abbassamento dei costi di produzione, ha dato vita a una sorta di “guerra commerciale” aumentando vertiginosamente la produzione , per tentare di mettere fuori mercato i Russi, che allo stesso tempo, con la precedente opposizione, stavano cercando di mettere fuori mercato gli USA.
La conseguenza è che il prezzo del petrolio è inizialmente precipitato a 35$ al barile.
I russi ed i Sauditi continuano il conflitto a colpi di aumento della produzione, andando anche oltre le loro reali capacità produttive e creando così un eccesso di offerta. Nel frattempo l’epicentro del CoVid-19 si è spostato dalla Cina (secondo consumatore mondiale di petrolio) all’ Europa (terzo consumatore mondiale di petrolio) e negli USA (primo consumatore mondiale di petrolio).
Donald Trump per contrastare questi ribassi e tenere in vita le sue aziende ha poi dichiarato di voler continuare a comprare petrolio e di volerlo stoccare nelle riserve strategiche di sua proprietà. Il problema nasce quando queste stesse riserve sono già piene per più del 50% quindi l’alternativa entrata in campo è stata la proposta di stoccaggio direttamente sulle petroliere, che però al momento risultano ferme nei porti di tutto il mondo (poiché nessuno sta consumando più petrolio) e già riempite dai Sauditi.
Dopodiché Trump ha provato a negoziare direttamente con i Sauditi per un rallentamento della produzione.
Le negoziazioni si sono chiuse senza accordo e la conseguenza è stata il prezzo del petrolio che ha toccato i 20$ al barile.
Ora le speranze per gli investitori risiedono tutte nel meeting OPEC che era previsto per questa settimana, se dovesse saltare, il prossimo appuntamento è per Giugno, salvo incontri di emergenza, quindi nel tempo che intercorre, i prezzi potrebbero continuare a scendere, causando forti problemi per le nazioni più povere che vivono di petrolio, quali per esempio: Venezuela, Nigeria, Iran, Algeria etc. che rischiano una vera crisi umanitaria se il prezzo non dovesse risalire.
Nel territorio Italiano, si prospettano invece dei benefici da questa situazione, quali un possibile calo dei prezzi della benzina, gas ed elettricità appena i consumi ripartiranno, finita quindi l’emergenza sanitaria.
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US-OIL: Rilazista ma senza Fretta!Cari investitori,
Dopo oltre un mese e mezzo di caduta disastrosa, per il petrolio si può prospettare uno scenario rialzista: attenzione a non avere fretta.
Andiamo con calma e leggendo il grafico.
Abbiamo fissato due range di prezzo: il minimo di 20 e la resistenza di 30 per poter effettuare un profittevole investimento mid-term sul petrolio bisogna osservare attentamente quello che succederà nelle prossime due settimane in questo range di prezzo.
Dopo il minimo storico del mese scorso vi è stato un forte e repentino rialzo ma ovviamente non duraturo e non sufficientemente solido per darci un segnale di acquisto a medio termine.
Dopo essere arrivato a prezzo 28 il valore del barile è ricaduto bruciando (ahimè) chissà quanti conti.
Dopo una fase in cui il prezzo si è mosso in verticale è facile aspettarsi un periodo temporale di incertezza e di movimento in range .
Ora farsi prendere dalla smania di acquistare sarebbe un errore imperdonabile - la pazienza è tutto - prevediamo quindi un lasso di tempo tra i 14 e i 30 giorni in cui il petrolio oscillerà senza sosta tra il range precedentemente esposto.
Il segnale di acquista sarà per noi il superamento dei 30 Dollari a barile o un eventuale rintraccio per chi volesse essere più prudente.
Attendiamo e restiamo sempre aggiornati. La prossima settimana seguirà un'altra analisi.
A presto
WTI rumorosoNon si può certo dire che il WTI ultimamente sia noioso da tradare. Molti investitori lo staranno odiando e altrettanti amando, ora più del solito, ma è indubbio che stia dando a tutti ottime occasioni di operatività per via della forte volatilità alla quale stiamo assistendo. A livello di analisi tecnica è più difficile che mai da analizzare, in quanto i suoi movimenti sono dettati da dati sulle scorte, a loro volta influenzate da interessi contrastanti tra le parti coinvolte, e da aspettative che possono essere più o meno verificabili prima del loro realizzarsi, ma proveremo ad individuarne dei livelli "chiave".
Generalmente in un trend decrescente come questo mi limiterei a tracciare la tl azzurra, però mi trovo "costretto" a far notare che ad ora i prezzi stanno reagendo al segmento rosso, cioè alla proiezione dei minimi del 2009 e 2016, creando un terzo punto di supporto che porterebbe alla formazione di un cuneo. Notasi che ci troviamo in una situazione di fortissima volatilità e incertezza, in cui è bastato un tweet del Presidente USA Trump a far recuperare il 30% alle quotazioni; segno che molti operatori stanno attendendo "pretesti" per riposizionarsi long, valutando il prezzo attuale possa rappresentare un entrata profittevole. Il tweet ad ora non ha però avuto seguiti reali e la mancanza di decisioni sta facendo appiattire l'aumento di volatilità creatosi, facendo rimanere la quotazione nella zona di accumulo. Questo evento è comunque servito a rompere a rialzo la tl fucsia, che era stata violata, e la mm50 sul 4h, che considero come principale indicatore tecnico da tenere d'occhio al momento per il breve periodo. Una rottura del segmento rosso, della tl viola e della mm50 del 4h porterebbe i prezzi in una zona di stallo che potrebbe durare a lungo e fornirci nuovi minimi ( primo step intorno a 17 ) e in una situazione in cui l'economia e il consumo di petrolio sono assai ridotti non è uno scenario da escludere. La resistenza della mm50 porterebbe invece ad un consolidamento ed il ritorno del prezzo sul livello di ( circa ) 28, se ritestato con successo, innescherebbe un nuovo movimento rialzista. Personalmente prima di prendere posizioni long aspetterò una convergenza tra le mm50 e 200 del 4h ed una coincidenza con la tenuta dei supporti detti sopra, mentre non considero di prendere posizioni short, per quanto possano essere profittevoli, nel caso di una rottura della mm e del cuneo a ribasso. In questo caso resterei quindi flat e attenderei momenti migliori, che penso arriveranno, senza assumermi rischi derivanti dal contango. Come sempre questi post sono da intendere come spunti di riflessione e discussione e non come consigli di investimento. Buon trading
COME SI MUOVERÀ SP500?Oggi daremo un'occhiata a come potrà evolversi il prezzo sul future del SP500.
SP500 è un indice che comprende le 500 maggiori aziende per capitalizzazione degli Stati Uniti e ne valuta l'andamento.
Sbalorditivo quindi come in un momento in cui l'america è in testa per contagi di covid-19 questo sembra essere in forte ripresa.
Come è possibile?
Le aziende americane hanno avuto grossi aiuti da parte del governo Trump per non collassare, mettendo a disposizione per queste svariati billion dollar ed evitarne il tracollo.
Sarà quindi importante nelle prossime settimane vedere come si comporterà il prezzo dopo dei dati fattuali quali: l'IPP (indice dei prezzi alla produzione) mensile che sarà pubblicato giovedì alle 14:30 e, ancor più importante, il Q2 degli earnings.
Se questi dovessero essere sotto l'indice previsto, sicuramente lo SP500 ne risentirà gravemente al ribasso.
Facendo valutazioni sul grafico, la prossima area di attenzione, per me, è quella dove ho disegnato il rettangolo: la base inferiore del rettangolo è il livello 0.5 del ritracciamento di Fibonacci partendo dai massimi di Febbraio.
La base superiore, invece, è un forte livello dove i prezzi hanno combattuto più volte durante l'espansione rialzista, quindi sarà una resistenza abbastanza ardua da passare; una rottura di questa resistenza sarà un breakout con una forte impennata probabilmente quindi bisogna stare molto attenti quando il prezzo entrarà nel rettangolo.
Se invece i venditori dovessere sconfiggere il compratori e innescare un impulso ribassista, il livello di attenzione sarebbe la trendline blu dinamica che ha dal rally rialzista del 2009 funto da supporto per i bullish.
Come riesce a essere in ripresa un mercato di una nazione in lockdown?
Probabilmente molti investitori hanno fiutato in prezzi così scontati occasioni per acquistare azioni di grosse aziende ora svalutate, ma il bottom del mercato potrebbe non essere ancora toccato. Chi ha acquistato a livelli bassi sicuramente ha fatto un buon investimento per il futuro, ma in un'ottica di più breve termine potrebbe il prezzo ancora scendere.
Solo il tempo saprà dirci dove il prezzo potrà arrivare, ora io non aprirei nessuna posizione né long né short, aspetto che l'analisi tecnica mi dia qualche segnale per poi entrare a mercato.
OIL: LONG OR SHORT?La materia prima più volatile in questo momento storico è sicuramente il petrolio.
Da sempre l'oro nero per ragioni geopolitiche è una materia prima alquanto imprevedibile, ma in un mercato in cui un tweet del presidente degli Stati Uniti Donald Trump può far salire il prezzo di un bene fino al 25%, lo è ancor di più.
Dopo la dichiarazione di Trump di aver sentito l'erede al trono dell'Arabia Saudita e del governatore Putin, il prezzo del crude oil ha impennato fino a toccare il prezzo di 29$ dopo la conferma di un meeting lunedì 06/04/2020, per poi scendere proprio quel lunedi dopo che nel weekend trapelò la notizia che il meeting sarebbe stato posticipato al giovedì della stessa settimana.
Sicuramente giovedì (in caso non venga ancora rimandato) si avrà un forte segnale sul mercato per capire l'andamento del prezzo nelle prossime settimane. Il caso più probabile è che un accordo si troverà, e se il taglio della produzione avverrà da tutte e tre le parti (USA, Russia e Arabia Saudita) il prezzo del petrolio si impennerà fortissimo; in caso contrario il prezzo prenderà la direzione opposta, questo ora non ci è dato saperlo.
Per conciliare quindi analisi fondamentale con analisi tecnica vediamo quali livelli di prezzo può colpire il petrolio: in caso di impennata dei prezzi la prima resistenza importante la troverebbe al livello dei 42$, che era funta da neckline per il testa e spalle che ha portato il prezzo a 20$.
Se il prezzo dovesse rompere questa resistenza si andrebbe verso il top del triangolo ascendente che ho disegnato (triangolo disegnato sul mensile e quindi ancor più rispettato).
Nel caso in cui nel meeting non si dovesse trovare un'accordo tra le parti, il ribasso potrà toccare con molta probabilità i minimi della settimana scorsa, o ancora più sotto. Se dovesse rompere la trendline dinamica sottostante il prezzo, come alcuni analisti hanno predetto, potrebbe scendere fino ai 10$ (scenario apocalittico per l'economia mondiale), che sarebbe però anche il target di prezzo del testa e spalle evidenziato nel grafico.
Non abbiamo la sfera di cristallo quindi per ora meglio non fare scommesse e aspettare il meeting di giovedì!
Petrolio: salta meeting OPEC, cosa aspettarci dalla settimana?Il prezzo del petrolio, dopo aver toccato i minimi sotto i 20 dollari la scorsa settimana, tra giovedì e venerdì è tornato a salire a doppia cifra dopo il Tweet di Trump nel quale ha dichiarato di aver convinto Russia e OPEC a riunirsi per rivedere la produzione di petrolio. I prezzi, alla soglia dei 30 dollari, sono sui massimi di quasi tre settimane e restano in attesa della decisione che verrà presa circa un possibile taglio di 10 milioni di barili.
Purtroppo il meeting dei Paesi produttori che doveva tenersi domani, lunedì 6 aprile, è slittato in quanto c'è la necessità di portare avanti i negoziati prima di un meeting, ma la volontà potrebbe esserci. In questo caso è lo stesso Trump che dovrà cedere ai negoziati e anche gli USA dovranno tagliare la produzione.
Visto lo slittamento del meeting, in apertura di settimana potrebbe esserci un nuovo iniziale ribasso, fondamentale è che i prezzi restino sopra i 25 dollari in attesa di news da parte dei Paesi produttori.
Attenzione al petrolio, i prezzi risaliranno?Prima il crollo al di sotto dei $20, poi un tentativo di rimbalzo. Poco dopo il tonfo di Wall Street sulla notizia che 6,6 milioni di americani hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione e mentre aumentano gli effetti debilitanti del coronavirus, Trump ha sganciato un paio di tweet che hanno fatto rialzare non solo i titoli azionari ma anche i prezzi del greggio. Lunedì 06/04 p.v., stando a quanto riportato da Reuters, è stato convocato dall’OPEC un meeting di emergenza. Nell'attesa dell'incontro, molto probabilmente la volatilità continuerà a fare da padrona fino a che l’emergenza coronavirus non sarà terminata. Il prezzo del petrolio verrà monitorato con attenzione ancora a lungo. Seguiranno aggiornamenti.
Dow Jones, una settimana da incuboSi chiude una delle settimane peggiori della storia del trading, con il DJI che è entrato nel mercato 'orso', terminando così il periodo di record che durava da diversi anni. L'indice americano giovedi ha ceduto più del 20% rispetto alla chiusura record di febbraio.
DAX, mercati finanziari al tappetoDopo la pandemia ufficializzata ieri dall’Organizzazione mondiale della sanità, durante la notte è arrivata la decisione del presidente Donald Trump di bloccare tutti i voli dall’Europa. Oggi pomeriggio, infine, la Bce decide di lasciare invariati i tassi e delude le attese. Conseguenza diretta i mercati vanno a picco (DAX in area -9%). Le vendite non risparmiano proprio nessuno.
DAX, qualcosa potrebbe muoversi al rialzo!Nel breve periodo, in scia agli indici americani, grazie anche ai prezzi del petrolio che tornano a salire e alle parole di Donald Trump - Il presidente degli Stati Uniti, infatti, ha annunciato che sono in fase di elaborazione alcune misure di sostegno all'economia - il DAX potrebbe fare una piccola correzione al rialzo. Ecco perché domani mattina mi piazzerei LONG.
DAX idea settimanaleA causa dell'espansione del coronavirus proveniente dalla Cina e dell'aumento dei dazi da parte del presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump, sarò SHORT su DAX. Ho come obiettivo 13000 punti, ossia un ribasso di circa il 4%. La mia idea, si basa solo su questa settimana, pertanto si concluderà venerdì, oppure al raggiungimento dell'obiettivo.
Idea short XAUUSD data dalla firma dell'accordo sui daziSono dell'idea che l'oro, ormai con le tensioni USA-Iran più allentate, deve scendere. Questo sentimento è rafforzato dal tweet di poco tempo fa del presidente degli Stati Uniti d' America, Donald Trump. In esso, ribadiva che il 15 gennaio 2020, si incontrerà con il capo della delegazione per i negoziati commerciali, Liu He, per firmare l'accordo. La guerra dei dazi, inevitabilmente, terminerà. Ciò provocherà una diminuzione repentina del prezzo dell'oro e delle principali materie prime.
DOWJONES TRADE DI MARTEDI 29 OTTOBRE 2019 Dopo il precedente trade in gain torno con l'operatività sul DOWJONES, vengono nuovamente confermati i segnali per nuovi rialzi sul medio lungo termine sostenuti da fondamentali che portano notizie positive sul lato trade war e dando spazio a nuovi movimenti rialzisti con buyer decisi nel aprire contratti al rialzo. In quest' ottica postiva ho notato la formazione di un pattern Head&Shoulders rialzista a 4H e 1H che sostengono l' ondata di positività sui mercati americani. Il mio setup vede una posizione LONG su timeframe 1H di breve periodo esattamente alla rottura dei precedenti massimi, con STOP LOSS sui minimi e un rischio rendimento dell' operazione contenuto tra 1:2 e 1:3.
Opererò su un time frame di breve termine solo per coprirmi dall' eventuale possibilità di notizie che potrebbero colpire negativamente i mercati americani giovedì 31 ottobre riguardo il caso Ukrainian Gate.
Buon trading a tutti!
Wall Street ed il RALLY dei NON FARM PAYROLLSWall Street ed il RALLY dei NON FARM PAYROLLS
Wall Street rialzista dopo il dato negativo sulle buste paghe non agricole?
Nonostante il dato negativo delle Buste Paghe non Agricole (NON FARM PAYROLLS) Wall Street mette a segno un Rally di chiusura settimanale molto interessante.
Il Rally è guidato da un rapporto sull'occupazione sufficiente a raffreddare alcuni, ma non tutti, dubbi su una possibile recessione nel 2020.
I nuovi dati di dei NON FARM PAYROLLS sono in calo a 136 k rispetto ai precedenti di 168 k .
Wall Street quindi di venerdì recupera oltre il 50% dei prezzi persi durante la settimana più "volatile" e negativa del secondo semestre finanziario.
I livelli di prezzo da seguire sui principali indici statunitensi sono:
S&P 500
Per un trend Rialzista Resistenze 2945 - 2985-3022 / Per un trend Ribassista Supporti 2895 - 2815 - 2960
NASDAQ
Per un trend Rialzista Resistenze 7795-7975-8075 / Per un trend Ribassista Supporti 7620-7525-7400-7045
Fortunatamente, dopo una breve impennata al rialzo, anche la volatilità delle azioni è diminuita.
Il VIX indice di volatilità implicita sulle azioni è tornato a calare e calmare le acque "agitate" dei mari "azionari finanziari".
VIX
Per tendenza ribassista resistenze 18.75 - 20.85 / Per tendenza rialzista supporti 15.50 - 13.50
Sul mercato azionario la notizia che ha scaldato gli spiriti è quella che viene dal mondo della tv in streaming.
Walt Disney ha vietato agli annunci di Netflix sulle proprie reti televisive.
I livelli di trading su THE WALT DISNEY COMPANY sono:
Per un trend Rialzista Resistenze 133.80 - 138.70 / 141.32 / Per un trend Ribassista Supporti 129 - 126.30 - 123
L'Oro non regge i massimi e torna a flettere. Quali prospettive?Oro in difficoltà dopo il recupero dei mercati azionari registrato ieri e che vede i prezzi scendere nuovamente a ridosso della soglia psicologica dei 1500$, con i supporti intraday a 1510 e 1498$ adesso in discussione.
Infatti durante l'intero mese di settembre la conferma della solidità di quota 1555$ ha gradualmente evidenziato una netta perdita di pressione rialzista, stabilizzando la forte fascia di supporto tra 1483 e 1496$.
Gli acquisti sopraggiunti recentemente hanno spinto le quotazioni poco lontano a ridosso dei 1535$ e da cui le pessime notizie macroeconomiche provenienti dalle maggiori economie avrebbero dovuto indurre acquisti più sostanziosi, sfidando i massimi oltre 1550$.
In realtà come evidenziato dall'andamento tendenzialmente decrescente del cci la forza dei compratori è andata gradualmente calando, senza che a questa si sia contrapposta una convinta reazione in vendita capace di spingere le quotazioni verso quota 1480$.
Il livello citato rappresenta, grazie alla potente trend line rialzista passante per 1400$, un valore chiave per comprendere le reali possibilità del fronte acquirente di spingere più in ato i prezzi, ad esempio oltre 1540$ prima e 1570 a seguire.
La prospettiva più concreta dopo la formazione del engalfing bearish completato ieri è di un nuovo consolidamento del supporto a ridosso dei 1500$, che rischia di trasformarsi in una fase correttiva più estesa che potrebbe coinvolgere anche i livelli a 1488 e 1467$.
Al contrario soltanto chiusure superiori a 1540$ potranno spazzare via le nubi ribassiste che aleggiano sulla struttura di breve termine dei prezzi, rilanciando tra l'altro i target di lungo termine oltre 1580$.
Strategie operative sull'Oro
Per le posizioni long: collocare un ordine pendente lungo quota 1495$, rischiando al massimo 15$ di stop ed un target più che doppio a 1538$, entro la fine della prossima settimana.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad accumulare piccoli lotti al rialzo replicando eventuali ingressi lungo i livelli più bassi di 1495 e 148$, con stop unico a 1460 e target oltre 1.525$.
Per le posizioni short: attendere eventuali rimbalzi oltre la resistenza di 1530$, valutando la forza della resistenza e in seguito lanciare ordini di vendita, con stop di 13$ e target sotto 1498$.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad aprire piccole quantità in vendita collocando anche oltre 1520 e 1535 nuove vendite allo scopo di scaricare il tutto a ridosso di 1490$, rischiando uno stop unico a 1560$.