Unicredit verso i minimi di periodo.Brutta chiusura di Unicredit.
Ho evidenziato su grafico orario i movimento di Ucg. Dal minimo a 6,5 al massimo a 8,93. Possiamo vedere come in poche sedute a bucato i livelli di Fibonacci delle linee tratteggiate, per tornare vicino ai minimi.
Da li è rimbalzato per femarsi proprio verso il 50% del movimento, e ritracciare nuovamente.
Adesso focalizzandoci sul vettore di breve, minimo a 6,53 -7,7 possiamo vedere come nella giornata di oggi il prezzo a bucato il 50% del livello di Fibo di quest'ultimo movimento.
Ciò nega ed evidenzia debolezza dei prezzi con alte probabilità che rivedremo UCG sui minimi di periodo, area da valutare per possibile rimbalzo.
Unicredit
LONG INTRADAYBuongiorno,
il grafico di UCG non mi piace affatto ma dato che non possiamo andare short, dobbiamo adeguarci per entrare nel punto giusto e cercare di trarne profitto.
Il titolo attualmente si trova nei pressimi dei minimi di circa un mesetto fa (6,42). Attualmente la sua quotazione è di 6,61 e non mi stupirebbe uno spike sotto i 6,60 appunto.
Premesso che la configurazione economica attuale non è per nulla positiva e che mi attendo il titolo poco sotto i 5 euro, per la giornata odierna potrebbe esserci un rimbalzo dalla quotazione attuale.
Personalmente cercherò il long solamente intraday con stop stretto sotto i 6,49.
Buon trading.
Unicredit doppio scenario lungo e breve.Siamo in una situazione con un doppio scenario, di lungo e breve termine.
Sul grafico di destra abbiamo uno scenario di lungo, con un possibile ribasso del titolo fino ad area 10.
Sul grafico di sinistra abbiamo una situazione di breve nell'ambito di questa discesa, in cui il prezzo potrebbe andare essere da buy in area 12/11,75 con la tenuta del 50% di Fibonacci dell'ultimo vettore importante Agosto'19- Febbraio'20.
Essendo questa ultima operazione di breve, proietto già un ipotetico canale max-min di questo movimento ribassista. Alla uscita dei prezzi del canale il target rialzista sarebbe verso area 12,8. Lo stop sotto il 50% di Fibo perhcè negherebbe il rimbalzo.
Unicredit nel brevissimo.Guardando il grafico di sinistra su questo storno UCG può aver un'area di acquisto verso 13,5/13,35. Però metterei uno stop rigido se rompesse il 50% del ritracciamento. In questo caso potrebbe andare a chiudere il gap lasciato aperto con l'annuncio della trimestrale.
Nel mentre sul grafico di destra, faccio notare come i ritracciamenti di Fibonacci hanno funzionato alla perfezione come obiettivi di questo rialzo.
Unicredit prossimo alla resistenza per shortUnicredit è prossimo di trovarsi a contatto con un'area di resistenza in un trend up che deve ancora dare una gambetta rialzista per completare la figura.
Sul grafico Daily di destra possiamo vedere come i prezzi siano bloccati in un box range dal 10 Dicembre. In queste settimane si sono mossi in un range modesto del 7%. La parte alta del box ha fatto da resistenza ben 3 volte.
Sul grafico Mothly di sinistra possiamo vedere come il prezzo sia a contatto con il 50% di Fibonacci dell’ultimo movimento discendente Settembre’17 - Agosto’19. Il 50% ha già fatto da resistenza a metà Dicembre’19.
Questi elementi fanno propendere per un possibile short su UCG da aprire possibilmente nella parte alta rangetra 13,7 e 14 meglio se scalettato perché si andrebbe a vendere sulla forza. Mentre l’eventuale rottura della parte bassa del box avrebbe come primo target importante di chiusura dello short area 12,2 -11,80. La perdita del supporto 11,80 invece dare spazio al secondo target in area 11.
Unicredit sulla resistenzaIl titolo dai minimi di aprile 2019 è rimbalzato del 43%. Graficamente si trova in area di resistenza tra 12,760 e 13.
Pur trovandoci in un contesto rialzista vedo la possibilità di uno storno del titolo su questi prezzi, con un target modesto in area 11,55/7. Lo stop per eventuali short deve essere alla rottura dei 13€.
Questo storno va visto anche in ottica di possibilità di acquisto per un successivo allungo sopra i 13€ verso fine anno.
Unicredit potenziale buy Unicredit ha raggiunto il livello di un precedent massimo relativo ,
Con volumi in crescita e con prezzi che sono fuoriusciti dalla banda di bollinger.
Al superamento del livello ( 13,00 € ) si aprono spazi di crescita interessanti ...
Se dovesse immediatamente invertire, salta tutto ... e il prezzo rimane ancora ingabbiato in laterale
SHORT UCGBuonasera a tutti,
la mia idea è short su Unicredit.
Personalmente sono in short da 11,15 ma fino a dove può arrivare questa discesa?
Il primo target possiamo darlo a 10,61, supporto duro. Se anche questo viene bucato (cosa che caldamente mi auguro), ci sarà una discesa violente fino ad arrivare fino ai 10,30/10,27.
Quindi, ricapitolando, personalmente rimarrò short fino a 10,61. Se vedo che questo prezzo viene bucato e supportato da un mib negativo, proverò a tenere la posizione fino a 10,30.
Se volete condividere idee o chiedermi informazioni, fate pure!
Buon trading e buona serata.
Conviene comprare Unicredit a questi prezzi?Fase negativa molto severa per i corsi di Unicredit che perdono oggi ulteriore valore (-5.7 a 9.35€), toccando livelli di minimo che non si registravano dall'agosto del 2016.
La motivazione dell'accelerazione subita è da ricercare nella probabile fine del governo giallo verde ad opera della Lega, che vede la possibilità di un'ampio consenso elettorale tale da riproporsi al comando di un nuovo esecutivo con una maggioranza più compatta.
Ciò evidentemente crea discontinuità nella gestione delle casse pubbliche e quindi sui mercati aumenta la pressione legata all'andamento dello spread e a possibili ricadute sui prezzi degli obbligazionari statali.
Perché acquistare azioni Unicredit
Come è facile desumere scorgendo anche superficialmente i grafici, la struttura tecnica dei prezzi rimanere molto precaria.
Il calo dai massimi di metà luglio a 11.80€ ammonta ad un-22% e data l'intensità' della discesa promette di fare ancora più male.
Infatti l'indicatore di trend cci in sono di ipervenduto e la black marubozu in formazione oggi, prospettano un percorso di recupero tortuoso legato tutto alla capacità degli investitori di mantenere i nervi saldi.
L'obiettivo se si applica un corretto profilo di rischio e una logica di portafoglio di medio termine (3/6 mesi) è quello di cumulare posizioni a prezzi decrescenti e molto vantaggiosi, il cui fair value si aggira intorno ai 13 euro.
Rischi sulle posizioni in Unicredit
Le valutazioni degli analisti come di consueto sfoggiano un target medio intorno ai 12.50€, molto distante dalle quotazioni attuali e difficilmente raggiungibile date le condizioni macroeconomiche del paese, che inducono alla prudenza i gestori nel sovrappesare l'azionario italiano.
Per chi ha il titolo in portafoglio : cumulare ulteriori posizioni sfruttando la tendenza dei prezzi a testare l'area di supporto lungo quota 9€, con prospettive di risalita verso il target di 11.10 entro il prossimo trimestre.
Per le nuove posizioni: attendere il test del supporto a quota 9.20€, incrementando nel'eventualità di minimi a 8.80€, con stop loss unico a 8.30 e target oltre 10.40€.
Per lo short selling : attendere un pullback dei prezzi verso la resistenza a 10.40 e 11.20€, con stop loss a 12.10 e target sotto 9.80€.
Unicredit in area di supporto.Il 6 Luglio avevo pubblicato analisi con segnale di arrivo della salita di UCG quando faceva 11,6. Da allora il titolo ha corretto fino ad un -18%.
Adesso è arrivato su un supporto in area 9,5/7 creato e testato a Dicembre’18 e Febbraio’19.
Nella giornata di oggi i i prezzi hanno dimostrato di reggere il supporto. Al momento gli indicatori sono ancor in ipervenduto. Per inversione del trend saranno importanti chiusure sopra 1,13 per una quesitone di livelli di volumi che non possono essere evidenziati su questo grafico.
Fineco recupera ad una settimana dai contiMentre gli investitori attendono i dati della trimestrale FinecoBank esaurisce l'effetto negativo dello smobilizzo della quota detenuta da Unicredit, beneficiando finalmente di una breve fase di tregua che riporta i corsi oltre quota 9€.
Ancora una volta la volatilità sfoggiata dai prezzi in queste settimane crea interessanti opportunità di investimento anche a breve termine, approfittando di prezzi calanti per inserire in portafoglio un'autentica perla nel panorama bancario Europeo: in caso di dubbi in proposito meglio "chiedere a BlackRock".
Perché acquistare azioni FinecoBank
Mentre Kepler Cheuvreux abbassa da 9.8 a 9.5 il target sottolineando la riduzione degli utili per effetto della contrazione delle commissioni, Banca Akros migliora la propria view sul titolo passando il target da 9.5 a 10 euro, ritenendo esaurita la fase "depressiva" dei corsi dopo la cessione nella quota in mano ad Unicredit.
E se Unicredit esce da quella che ancora oggi può essere considerata una " gallina dalle uova d'oro" il gestore patrimoniale americano Black Rock fiuta l'affare salendo al 10.23%, lasciando intendere di voler salire ancora ma senza puntare al controllo totale della società.
Rischi sulle posizioni di FinecoBank
Per chi ha il titolo in portafoglio: meglio incrementare le posizioni anche se dovessero essere attaccati i supporti sotto quota 8€, da cui sarà possibile continuare ad incrementare il titolo a prezzi più vantaggiosi.
Per nuove posizioni attendere la fine della fase ribassista di breve termine che rischia di toccare livelli sensibili sotto quota 7.90€, da cui sarà possibile approfittare di prezzi decisamente a sconto rispetto ai fondamentali.
Con un profilo di rischio maggiore iniziare ad acquistare il titolo ai prezzi correnti, puntando al target di quota 9.70 prima e 10.50 a seguire.
Unicredit finalmente si prende la sua rivincitaAllungo rialzista imponente quello messo in mostra da Unicredit che accumula in sole due sedute guadagni di poco superiori al 12%, con volumi scambiati più che raddoppiati rispetto alla media giornaliera.
Da troppo tempo il titolo è stato snobbato dagli operatori, a causa della mancanza di appeal speculativo dopo l'interruzione delle trattative di fusione con Commerzbank.
Dal punto di vista dell'analisi grafica i prezzi si sono impantanati lungo una prolungata fase di congestione, entro gli angusti limiti compresi tra 9.90 e 10.40 euro, dopo una pesante fase ribassista costata un perdita di valore superiore al 23%.
Adesso finalmente i corsi riprendono il giusto vigore sfidando direttamente la resistenza psicologica a 12 euro e mantenendo concrete aspirazioni a superare lo sbarramento più difficile a 12.40, prima di suggellare il recupero con l'exploit oltre quota 13 euro.
In tal senso appare senz'altro dissonante con le quotazioni attuali, la valutazione complessiva fatta dalla stragrande maggioranza degli analisti, che indicano un target price medio almeno superiore a quota 14 euro.
Vengono infatti sottostimati dagli investitori gli enormi sforzi fatti dal management nel rendere più snella ed efficiente la struttura degli Npl e degli Utp, ovvero le inadempienze probabili su crediti forniti soprattutto alle Pmi.
Tale situazione non è rappresentata adeguatamente dai prezzi del titolo, in evidente affanno fino a qualche seduta fa lungo quota 10.70 euro.
Le prospettive vista la forza rialzista del FTSE MIB sono orientate quanto meno a stabilizzare quota 11.50 e solo in seguito tentare l'assalto alle resistenze di 12.40 prima e 13.20 in seguito.
Strategie operative su Unicredit
Per le posizioni long: iniziare ad accumulare il titolo in portafoglio ai prezzi correnti, puntando al test cruciale della resistenza oltre quota 13 euro entro breve termine.
Prospettive più ampie d'investimento possono essere colte unificando all'investimento diretto sul titolo un operatività volta a controbilanciare le fasi di maggiore volatilità e di calo dei prezzi.
In tal senso difendere il valore dei titoli detenuti acquistando opzioni Put, strike 12 euro, scadenza 20 settembre qualora i prezzi dovessero riscontrare difficoltà a consolidare rapidamente quota 12.40 resistenza chiave per capire le reali ambizioni del titolo.
Per le posizioni short: nell'eventualità i prezzi vengano respinti dai target rialzisti oltre quota 12 euro, procedere alla vendita una volta verificata la successione di massimi uguali o decrescenti, rischiando al massimo un euro di stop loss ed un target sotto quota 10.80 euro.
In alternativa alla vendita diretta del titolo, acquistare opzioni Put, strike 11,50 euro , scadenza settembre 2019, con rischio contenuto al premio pagato ed vantaggio di rendimenti amplificati dalla leva.
Unicredit evita fusioni problematiche, ma il trend non cambiaAncora tempi duri per il settore bancario italiano e più in generale per quello Europeo caratterizzato da una marginalità nei settori tipici ancora in calo e dalle difficoltà politiche per le fusioni tra realtà primarie nei maggiori paesi membri.
Questa incertezza se da un lato evita problematici accorpamenti di imprese bancarie diverse, tiene comunque alla larga dal settore gli investitori, sfiduciati da rendimenti poco interessanti rispetto ai variegato mondo dell'industria.
Più in particolare il caos dei regolamenti transnazionali e le tensioni politiche tra Italia e Francia, hanno spinto Unicredit ad accantonare la fusione con Societé Generale, così come problemi simili allontanano per il momento anche l'ipotesi di Commerzbank.
Tale situazione si riflette evidentemente anche sui corsi già depressi dall'inaspettato volta faccia di Trump che fa saltare il tavolo delle trattative con la Cina, alimentando un crescente pessimismo sui listini internazionali, con il Ftse Mib più esposto a questo tipo di turbolenze.
Dall'analisi grafica emerge il netto canale discendente che prolunga oggi il suo tratto dirompente, avvicinandosi alla soglia critica dei 10 euro, senza che al momento emergano elementi in grado di ostacolare tale prospettiva.
La leggera divergenza rialzista segnalata da cci conferma solo un certo rallentamento della pressione al ribasso, senza fornire prove solide di un'imminente reazione rialzista dei prezzi.
Lo scenario alternativo più concreto adesso è rappresentato dal consolidamento di quota 10.40 euro ancora in discussione, da cui potrebbe partire una reazione che per essere credibile deve quanto meno raggiungere quota 11.20.
In seguito il superamento di 11.60 innescherebbe guadagni più consistenti oltre 11.80 euro, scenario quest'ultimo decisamente improbabile nel breve periodo.
Strategie operative su Unicredit
Per le posizioni long : attendere ancora la fine del trend ribassista in atto, spostando l'attenzione sul test sotto quota 10.30 e soprattutto approfittando di eventuali ribassi sotto quota 9.80 euro.
Con un profilo di rischio maggiore accumulare il titolo in portafoglio suddividendo il capitale disponibile lungo i supporti di 11.20 10.70 e 9.90 con target unico 13 30 e stop loss a 8.90 euro.
Per le posizioni short: come indicato in precedenza in alternativa alla vendita diretta del titolo, acquistare opzioni Put, strike 11,00 euro scadenza luglio 2019, con rischio contenuto al premio pagato.
Fineco scende ancora, ma ora i prezzi si fanno interessantiRibasso e volumi importanti per Fineco che continua a perdere terreno, evidentemente colpita dalle prese di profitto dopo il top assoluto registra oltre quota 12 euro, solo in parte dovuta alla distribuzione del dividendo a fine aprile: l'ex azionista di maggioranza, Unicredit, accorda l'indipendenza dal resto del Gruppo vendendo il 17 percento ad investitori istituzionali.
Notevole la media dei volumi scambiati triplicata nelle ultime sedute e solo oggi sfiora i 6 milioni, contro gli 1.5 dello standard, sfiorando in chiusura un ribasso di 8 punti percentuali.
Gli analisti di Banca Akros tagliano il target price da 10 a 9.5 euro, sostenendo che il titolo è caro, mentre i conti sono in linea con le attese, temendo inoltre un afflusso di azioni a deprimere i corsi da parte di Unicredit.
Difficile resistere alla tentazione di contravvenire alle indicazioni degli analisti, scorgendo anche superficialmente i dati di bilancio di Fineco che sfoggia tassi di utile netto superiori al 30% annuo ed una capitalizzazione superiore ai 6 miliardi.
Anche supponendo una riduzione della velocità di crescita degli utili nei prossimi anni, il "motore dei profitti" della Banca più innovativa e diversificata d'Europa, consentirà di ripagare l'investimento nel tempo.
Infatti sulla base di queste premesse e nell'eventualità di una continuazione della crescita del FTSE MIB oltre 22.000 punti, non è illusorio aspettarsi nel medio/lungo periodo prezzi oltre 13.70 euro.
A maggior ragione in caso di ulteriori ribassi sotto quota 10 euro, che rappresentano semplici opportunità per riposizionarsi a prezzi vantaggiosi sul titolo.
Strategie operative su Fineco Bank
Per le posizioni long: nell'eventualità di posizioni in portafoglio continuare a detenere il titolo, approfittando di tutte le "finestre di sconto" che dovessero aprirsi lungo la discesa sotto quota 10.40, 9.80 e 9.30, con un target nel medio termine oltre 11.40 euro.
Per nuove posizioni cumulare più ingressi ai prezzi correnti e lungo la discesa ai supporti indicati, monitorando la forte area di supporto a 8.90 euro ancora molto distante.
Per le posizioni short : meno rischiosa la strategia ribassista su opzioni, acquistando Put, strike 10 euro, scadenza 19 luglio 2019, nell'eventualità di un cedimento di 9.20 euro, con il duplice vantaggio di rendimento amplificati dalla volatilità in aumento e dalla possibilità di costruire strategie supplementari con le Call.
FTSEMIB a 20000 ma Intesa e Unicredit ancora indietroIl nostro FtseMib mentre scrivo (ore 15:30) è arrivato a toccare e superare i 20000 punti, molto importante sarà una chiusura serale sopra questa soglia.
Ciò che risalta per un ulteriore allungo è la necessità di una salita di Unicredit ed intesa Sanpaolo, che rispetto ai primi di Ottobre quando il Fib segnava 20.000 punti risultano indietro.
UCG -10% ed ISP -4%.
Sappiamo tutti quanto pesano sulla ponderazione del Fib questi due titoli. Ovviamente senza di loro tutto il comparto bancario risulta essere indietro rispetto ai valori indice di Ottobre.
Se regge il Ftse Mib Unicredit torna a 11 euroUnicredit reagisce in scia al consolidamento rialzista del Ftse Mib, scongiurando l'aggiornamento dei minimi a quota 9.5450, registrato il 21 dicembre scorso.
Il bottom è arrivato dopo un ribasso costato al titolo una perdita di valore di quasi il 20 per cento nell'ultimo trimestre.
Infatti alla fine di ottobre 2018 la perdita del forte supporto di 12 euro ha determinato una accelerazione ribassista assolutamente slegata dai fondamentali, probabilmente motivata dal rallentamento del ciclo economico.
Le legittime perplessità degli investitori circa la capacità della banca di centrare gli obiettivi in un contesto economico certamente sfidante, contrasta con i miglioramenti già ottenuti dal management.
A riprova di ciò su Unicredit (confronta con l'articolo) la stragrande maggioranza dei broker indica un target medio non inferiore ai 17 euro, con un upside potenziale quindi di almeno il il 70 per cento nel medio lungo termine.
Attualmente migliora il quadro tecnico di breve, con i prezzi che stabilizzano l'importante supporto a quota 9.82 superando di slancio i 10.20 euro e proponendo l'attacco della forte resistenza a 10.75.
Tale livello sarà più facilmente superabile qualora dovesse permanere l'ottimo recupero registrato dagli indici azionari.
La prospettiva migliore è quella di raggiungere il più presto possibile quota 11.73 euro, avvicinandosi a valori più consoni ai fondamentali in corrispondenza della resistenza di 14.73, scenario purtroppo al momento improbabile.
Mentre lo scenario alternativo è rappresentato dal ritorno delle vendite che spingano il titolo sotto quota 9.80 euro prima e 9.45 in seguito, applicando la distorta quanto discutibile regola che vede ad ogni incremento dello spread un aumento dei costi sostenuti dalla banca, come se l'acquisto di titoli di stato fosse l'unica attività svolta.
Strategie operative su Unicredit
Per le posizioni long : iniziare ad accumulare il titolo ai corsi attuali, approfittando inoltre di tutte le finestre di sconto che dovessero aprirsi lungo la discesa verso 9.75 e 8.90 euro.
Per le posizioni short: collocare un ordine condizionato a ridosso di 10.80 euro, qualora il titolo trovi difficoltà a superare la resistenza dopo un doppio o triplo massimo simile, con stop loss a 11.55 e target 9.70 euro.
Procedere in alternativa all'acquisto di opzioni Put, strike 12,00 euro, scadenza aprile 2019, con rischio contenuto al premio pagato.
AZIONI UNICREDIT IN POSSIBILE RIALZO FINO A 11,750MIL:UCG
Le azioni Unicredit sta disegnando una lenta salita su un canale ascendente, se da questa zona riuscirà a reagire nuovamente e a portarsi sopra i 10,75€ potremo rivedere nuovamente la quotazione nel breve periodo intorno ai 11,75€. In questo momento il titolo si trova compresso tra una resistenza e un canale discendente di medio periodo. L'analisi dei volumi rivela una discesa a basso volume della quotazione mentre tutte le volte che il mercato si è spostato verso lì'alto ha mostrato maggiore volume. Questo significa che in questo momento c'è una prevalenza degli acquisti sulle vendite, fatto avvalorato dal selling climax di fine dicembre.
UnicreditTitolo che presenta un trend di brevissimo come di medio e lungo short, con il break al ribasso della settimana scorsa della breve fase di consolidamento evidenziata nel grafico conferma la debolezza, diretto verso i minimi storici. Attenzione a non dare per scontato la loro tenuta in quanto il titolo è fortemente in trend ribassista e gli stessi potrebbero essere aggiornati, positività di breve solo al di sopra di area 12
Unicredit: secondo gli analisti prezzi mai così bassiRimbalza di oltre 2 punti percentuali Unicredit allontanandosi dai minimi annuali a ridosso di 10.50 euro grazie anche alle notizie relative alla cessione di asset all'estero.
Gli analisti di Morgan Stanley giudicano i valori raggiunti assolutamente "punitivi" rispetto ai fondamentali confermando un target price molto distante di poco oltre i 16 euro.
La dinamica dei prezzi purtroppo racconta un'altra storia con un movimento che dall'inizio dell'anno è costato una perdita di valore superiore al 70 per cento.
Inoltre nonostante il balzo di oggi le quotazioni mantengono un assetto pesantemente ribassista, minacciando il raggiungimento dei minimi sotto 9.90 raggiunti a fine 2016.
Un andamento così pesante sarebbe giustificato dalle incognite legate allo spread dei titoli di stato italiani e agli accantonamenti necessari.
Questi aspetti tengono lontani gli investitori che rimandano gli acquisti, contribuendo così ad ulteriori cali.
L'unico modo dal punto di vista tecnico per invertire la tendenza è quello di nuova generalizzata fase rialzista del Ftse Mib, che alimenti corpose ricoperture sul titolo oltre la resistenza più importante in questo momento ovvero 11.90 euro.
Ciò consentirebbe il ripristino del tendenza ascendente di breve termine, aprendo la strada ad ulteriori allunghi oltre 13.30.
Strategie operative
Per le posizioni long: attendere la fine della tendenza ribassista, sfruttando le indicazioni fornite dal cci, che segnala con una divergenza l'ottima tenuta del supporto di 10.45, la cui conferma può essere sfruttata con l'acquisto congiunto di opzioni Call e Put
Per le posizioni short : acquistare lo stesso ammontare di opzioni Call e Put, strike 11 euro, scadenza 18 gennaio 2019, sfruttando l'incremento di volatilità a ridosso dei minimi annuali.