long WEAT E CORN entrambi no stopcon questo post entrano col long rispettivamente (senza calcolo dei rischi per fretta o per assenza di stop): long WEAT 800pezzi a 0,6149 no stop long CORN 300pezzi a 1,3136 no stop segue altra idea speculativa su corn...Longdi nisviumAggiornato 1
SPY in caduta fin dove?SPY: stasera non potevo evitare di vedere il grafico dello SPY che mostra una debolezza rara. I futures hanno visto un incremento dei volumi mentre qui sullo spy non sembrano esserci incrementi sostanziali. Per ora si guarda la zona 5120 come primo supporto. I seller hanno ripreso il controllo e ora devono riuscire a confermare la loro posizione dominante. Si aspetta una conferma, la così detta acceptance. Risk Disclaimer Ogni idea presentata è da intendersi ai soli fini didattici e strettamente personali. Seguimi per conoscere la mia watchlist completa. #intel #stocks #sp500 #nasdaq #investing #tradingShortdi WeTrading0
pura scommessa short tesla no stoplong 1000pezzi 3sts da 0,2049 senza stop, rischio intera size, shortiamo tesla in leva 3 con sviluppi attesi ambiziosi, ma è una pura scommessa sulla visuale del settimanale, peraltro si va a sommare alla manciata di cw scadenza dic23 sempre put, don't reply (replicate), allright!!! oltre l'analisi gamblografica! ;-)Longdi nisviumAggiornato 3
Primo trimestre andato - Analisi settorialeCi siamo lasciati il primo trimestre di contrattazione alle spalle, e oramai, proprio come accade dallo scorso ottobre, il mercato ci ha mostrato una forza a tratti inaspettata, alimentata probabilmente da dati economici robusti, nonché dalla prospettiva di riduzione dei tassi che comincia a sembrare sempre più vicina. Da inizio anno possiamo vedere come quasi tutti i settori siano in territorio positivo, con performance superiori alla media per i titoli di natura finanziaria, comunicazioni ed energetici. Il settore energetico, come sappiamo, dal 2020 ha visto i componenti dell'indice correre come non mai, complici le sirene inflazionistiche e quindi i maggiori margini di utili per gli appartenenti al settore. Dopo un 2023 sottotono, sembra aver rialzato la testa. Personalmente non sono un grande "fan" di questo settore, dove soprattutto le aziende basate sul vecchio modello di estrazione e sfruttamento delle risorse naturali, è già fortemente sviluppato e tende a vivere maggiormente per rendite di posizione. Il settore delle comunicazioni è da diverso tempo tra i best performers, ma i motivi possono essere sostanzialmente 2: 1) Tra il 2021 ed il 2023 ha subito un bear market particolarmente marcato, portando le quotazioni di alcuni titoli a livelli davvero interessanti ed attirando acquisti; 2) In previsione di periodi di guerra, inflazione e maggiori costi, una delle prime voci di spesa che si tende a ridurre è proprio quella pubblicitaria. L'essersi messi questi timori alle spalle, unitamente alle condizioni di un mercato "a sconto" ha risvegliato l'interesse verso questo settore. Il settore dei finanziari è un altro che, con il passare dei cicli economici o delle varie fasi di mercato, tende a prendere benefici proprio per la capacità di posizionarsi guardando al medio periodo. Abbiamo visto XLF salire sia durante il rialzo dei tassi, nonché con un certo grado di sorpresa, durante la fase di una prospettiva di riduzione degli stessi. E' evidente che la manipolazione dei tassi tende a giovare ai finanziari i quali: - In una prima fase hanno beneficiato dell'incremento del costo del denaro. Passare da un modello di tassi radenti lo zero ad uno dove si viene a creare un "cuscinetto" positivo, tende a dare maggior margine di manovra alle banche; - Il risveglio del fixed income e dell'interesse verso l'investimento obbligazionario ha permesso alle banche una raccolta record; - Per la prima volta dopo un decennio, la liquidità dei clienti presente sul conto contribuisce ai ricavi anche senza meccanismi d'investimento; - Le prospettive di un'imminente riduzione dei tassi, assieme ad un'economia che ha tenuto egregiamente, può incidere positivamente sulla qualità del credito concesso e sul deterioramento dello stesso. In questo primo trimestre del 2024, continua a sembrare tutto "troppo bello", si è passati dal mercato del 2022/2023 dove bisognava fare attenzione per le difficoltà ambientali e di contesto economico incerto, ad una situazione dove i "cassettisti" hanno beneficiato per la maggiore. Personalmente, continuo sulla strada della prudenza, con il mercato ai massimi cerco di guardare "altrove", non per inventarmi qualcosa, ma semplicemente per cercare aziende con valutazioni più favorevoli. di DomenicoIvanPontillo5
bearish gartleybearish gartley settimanale per i mercati emergenti, minimi di periodo settimanali decrescenti. in caso di chiusure sotto 39, si va verso 30-32 sopra 42 invece il trend cambia al rialzoShortdi shaca2
long ICOV da 138,81 no stoplong ICOV da 138,81 no stop, 4pezzi da portare in gain in area 150-155 a puntare il poc mensile visibile, dovrebbe beneficiare della riduzione dei tassi, seduto su livelli di più di 10 anni fa con duration calibrata e rating dei bond contenuti molto buono (si fermano alla lettera A,un botto di bond banche canadesi), dividendo trascurabile. Posizione tattica che superati i 141eur dovrebbe riuscire a tornare a casa agevolmente, ma, come sempre, è troppo facile cantare in anticipo "sono il capitan Uncino"! Oltre l'analisi serenografica, se non altro per la pluriennale sottovalutazione.Longdi nisvium0
Una Buy Call cominciata male ma finita molto bene!!!Entrata eseguita venerdì 15 marzo su SPY con l'acquisto di una Call. Il mercato ha avuto un forte ribasso a seguito della giornata "delle 3 streghe" causando un drowdown sulla posizione. C'era da aspettarselo.. La scadenza dell'opzione era per venerdì 22 marzo e il mercato ha impulsato in rialzo realizzando profitto.Longdi Pikachu85Aggiornato 0
long ISPY da 21,925 no stoplong ISPY da 21,925 no stop, ingresso con 30 pezzi, ci vorrà calma e sangue freddo, ma è la sua stagione, bella reazione settimanale e giornaliera sulla sma200, long life praying!Longdi nisviumAggiornato 3
SPY .... cosa pensare ?????Doji candelstick La candela Doji si forma quando il mercato e' indeciso. Immaginate una Doji su un grafico settimanale . Ad inizio il grafico va su oppure giu durante la settimana ma alla fine chiude praticamewnte allo stesso prezzo. Significa che il mercato non e” stato in grado di prendere nessuna decisione. Ovviamente questa candela e importante quando il mercato ha una precisa direzione di trend . Pertanto il Mercato ci sta dicendo che non sa da che parte andare. Deve continuare nella stessa direzione oppure deve cambiare direzione ? La risposta ci viene data dalla/dalle candele successive. Perche avviene questo fenonmeno ? I mercati si muovono ed i prezzi vanno su oppure giu a causa di due cose : acquisto oppure vendita . In funzione di chi prevale abbiamo la direzione che prende il mercato. Quando la maggior parte delle persona decide di acquistare i prezzi salgono , al contrario se la maggioranza delle persone vende, i prezzi scendono. Sembra un concetto puerile ma spesso questo concetto si perde durante le fasi di confusione che normalmente si ha durante una giornata di trading. Ad esempio se siamo in un mercato Toro , la presenza di una Doji significa che gli acquirenti non hanno piu voglia di acquistare ed il formarsi della Doji mette in allarme gli acquirenti e pertano al primo segnale di vittoria dei venditori anche i precedenti acquirenti sono spaventati e tendono ad acquisire i guadagni oppure a ridurre le perdite vendendo . Pertanto e questo un momento molto delicato per il Trend. Naturalmente puo avvenire che non si hanno venditori ed il prezzo puo continuare a salire. Quello che la Doji ci dice e : Attenzione. Molto spesso il segnale non si vede con facilita e pertanto ci sono di aiuto le Bande di Bollinger.. Il segreto sta nel Breakout delle Bande di Bollinger. Se la candela Doji si forma al di fuori della banda superiore che significa pressione , la Doji ci sta dicendo che in un momento di pressione stanno venendo a mancare gli acquirenti e quindi bisogna stare attenti. Il fenomeno della Doji e avvenuto in un momento di pressione. Ovviamente, non solo la candela Doji ha valore in quantro lo stesso discorso puo dare un Inverted Hammer , una Hanging man , una Stardi GianfrancoFidalis2
ingresso CI3 da 247,33 no stopingresso CI3 da 247,33, presi 5 pezzi no stop, finalmente un asset che concilia il sonno ed è sempre di moda, l'inflazione sarà "transitoria", l'altro porta il "bussolotto" al discorso e nel teatrino delle dichiarazioni guardiamo il grafico mensile e settimanale dello strumento e non ci assale nessun dubbio. Su questo sottostante nell'ultimo anno abbiamo pasticciato un po' prima riducendo il carico commissionale tra XGIN ed EMI, dimezzando, incassando, ridistribuendo, adesso ci prende una voglia di div. e prendiamo CI3, l'XGIN ormai è esoso ed EMI ne teniamo un po' perchè ci prende la nostalgia del passato, il primo etf inflation linked non si scorda mai. Oggi giornata pasticciona. CLongdi nisviumAggiornato 6
Un segnale preoccupante per i mercatiBuongiorno a tutti. L’analisi di oggi ha l’obiettivo di presentare una divergenza in corso da alcune settimane tra un importante indice di forza obbligazionario e l’S&P500, un segnale che potrebbe suscitare preoccupazioni. Successivamente, farò uso di un mio progetto personale per determinare se ci sono motivi di preoccupazione al momento. Vi auguro una piacevole lettura. L’INDICE DI FORZA LQD/IEF L’indice di forza obbligazionario che ora andremo ad analizzare è mostrato nella figura successiva: LQD/IEF. L’indice di forza LQD/IEF, dal 2003 ad oggi. Grafico settimanale • LQD è il simbolo dell’iShares iBoxx $ Investment Grade Corporate Bond ETF, che mira a replicare le performance di un insieme di obbligazioni societarie statunitensi di grado IG. Queste sono obbligazioni a basso rischio emesse da società come JP Morgan, Bank of America, Microsoft e Apple. Il paniere specifico comprende obbligazioni con rating BBB (circa il 45% del totale), A (circa il 46% del totale) e AA (circa il 6.5%). La scadenza ponderata delle obbligazioni è di 13 anni, con una duration di 8.35 anni. • IEF è il simbolo dell’iShares 7-10 Year Treasury Bond ETF, che mira a replicare le performance di un insieme di obbligazioni governative statunitensi con rating AA. In questo caso, la scadenza media ponderata è di 8.46 anni e la duration è di 7.32 anni. La cosa fondamentale da comprendere è che entrambi, LQD e IEF, sono ETF obbligazionari a basso rischio. Tuttavia, è importante notare che LQD presenta un livello di rischio leggermente superiore rispetto a IEF. Questo indice di forza è stato incluso nel mio libro perché lo considero estremamente utile per vari motivi che stiamo per analizzare. Iniziamo correlandolo su base mensile con alcuni indicatori fondamentali dell’economia statunitense: il PMI manifatturiero, il PMI dei servizi e l’indice di fiducia dei consumatori. La correlazione positiva tra LQD/IEF e PMI manifatturiero (rilasciato dall’ISM). Grafico mensile La correlazione positiva tra LQD/IEF e PMI sui servizi (rilasciato dall’ISM). Grafico mensile La correlazione positiva tra LQD/IEF e fiducia dei consumatori. Grafico mensile L’indice è positivamente correlato con tutti e tre gli indicatori. Considerando l’importanza della fiducia dei consumatori in un’economia fortemente orientata al consumo come quella statunitense, e il ruolo fondamentale dei settori manifatturiero e dei servizi (in particolare quest’ultimo), possiamo concludere che LQD/IEF è un eccellente indice del sentiment sul ciclo economico statunitense. Esprime, in particolare, le aspettative degli investitori sulla futura intensità economica. • Se gli investitori prevedono un’espansione economica nel prossimo semestre (con i PMI e la fiducia dei consumatori in aumento), tenderanno ad acquistare asset a rischio più elevato, come LQD • Al contrario, se prevedono un rallentamento dell’economia, si concentreranno sugli asset più sicuri, come IEF. Tutto questo significa che l’indice di forza è influenzato dalla propensione al rischio o dall’avversione al rischio degli investitori, catalizzata dalle aspettative economiche? La risposta è sì, poiché l’indice è anche inversamente correlato al VIX. La correlazione negativa tra LQD/IEF e VIX. Quando l’avversione al rischio degli investitori aumenta, il VIX sale e IEF, essendo meno rischioso, supera LQD. Al contrario, quando la propensione al rischio aumenta, il VIX scende e LQD, essendo più rischioso, supera IEF. In generale, possiamo affermare che un indice obbligazionario di questo tipo tende a prevedere l’andamento futuro dell’economia. Non a caso, la correlazione tra esso e il PIL americano è positiva! La correlazione positiva tra LQD/IEF e PIL statunitense su base annua. Grafico a tre mesi LQD/IEF ED S&P500: UNA DIVERGENZA DA OSSERVARE Dopo aver adeguatamente introdotto l’indice di forza e compreso il suo potenziale, quale correlazione potrebbe avere con l’S&P500? Come illustrato nella figura successiva, la correlazione è positiva. La correlazione positiva tra LQD/IEF e SPY (ETF dell’S&P500). Grafico settimanale La spiegazione della correlazione osservata dovrebbe essere intuitiva: • Se gli investitori sono propensi al rischio, opteranno per asset ad alto rischio, come lo SPY, e le obbligazioni più rischiose come LQD sovraperformeranno quelle meno rischiose come IEF. • Al contrario, in caso di avversione al rischio, gli investitori si sbarazzeranno delle azioni e si orienteranno verso asset “sicuri”, facendo sì che IEF sovraperformi LQD. Tuttavia, c’è un aspetto importante da notare, in particolare nelle prossime tre figure. Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato il crollo dell’S&P500 nella bolla immobiliare del 2008. Grafico settimanale Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato la correzione dell’S&P500 (-15%) tra il 2015 e il 2016. Grafico settimanale Il ribasso di LQD/IEF ha anticipato l’ultimo mercato ribassista del 2022. Grafico settimanale Le grafiche precedenti sono chiare: è fondamentale monitorare la tendenza dell’indice di sentiment, dato che in passato ha anticipato situazioni sgradite per gli investitori. Personalmente, ritengo che sia un indice da osservare attentamente, poiché non è soggetto a speculazioni come il mercato azionario o l’obbligazionario high yield. Infatti, i rischi associati a queste obbligazioni, come i tassi di interesse e l’inflazione, non le rendono altrettanto speculative quanto il mercato equity. Questo indice è uno strumento che utilizzo per monitorare la salute dell’indice azionario. Spesso, osservo l’S&P500 e cerco una conferma o convergenza sull’indicatore. Più precisamente, se l’S&P500 e LQD/IEF salgono, ritengo che il trend al rialzo dell’indice azionario sia solido (dato che anche LQD/IEF, che, come ho detto, non è soggetto a speculazione, sta salendo). Tuttavia, oggi, non sta succedendo questo; osservate la figura successiva. La divergenza tra LQD/IEF e SPY. Grafico giornaliero L’ultimo rialzo dell’S&P500 ha avuto inizio, per essere precisi, il 30 ottobre dell’anno scorso. Per circa la prima metà di questo rialzo, è stato accompagnato anche da LQD/IEF. Tuttavia, nella seconda metà, la situazione è cambiata: mentre SPY ha continuato il suo forte trend rialzista, LQD/IEF ha iniziato una fase di lateralizzazione, quasi a indicare che “al momento non ci sono le condizioni per continuare a registrare nuovi massimi di periodo”. È interessante notare anche il coefficiente di correlazione: nei mesi precedenti era positivo, ma dall’inizio del 2024 non mostra più una correlazione tra i due indici. Questo non implica che i mercati stiano per subire un crollo, né che sia necessario riempire immediatamente i propri portafogli con azioni di società difensive, value, o che offrono alti dividendi, scaricando tutte le società ad alta volatilità. È semplicemente un monito alla prudenza. A tal proposito, ho elaborato il mio primo progetto, che ora vi mostrerò, dal nome "Progetto Gestione Attiva ©", che ha l'obiettivo quotidiano di indicarmi qual'è lo stato dell’economia, dei tassi e dell’inflazione nel breve e nel medio termine. Nel corso degli ultimi anni ho dedicato molto tempo all’analisi intermarket e macroeconomica e ho capito che, sebbene i cicli economici possano durare anni, i mercati sono composti da microcicli di breve e medio termine che si sovrappongono. Comprendere questi microcicli è fondamentale per adattare le mie strategie alle mutevoli condizioni di mercato. Per questo motivo, ho deciso di utilizzare le mie conoscenze per creare il progetto che, tendendo conto della macroeconomia, analizza il sentiment economico del mercato. Quest’ultimo ha l’obiettivo di fornire in output, sul grafico, queste possibili condizioni: • Massima espansione economica (massimo risk on) • Espansione economica (risk on) • Moderata espansione economica (moderato risk on) • Neutro • Rallentamento (risk off) • Forte rallentamento (forte risk off) Allo stato attuale, le due figure seguenti illustrano che nel breve termine ci troviamo in una condizione “Neutra”, mentre nel medio termine si evidenzia una “Moderata espansione economica”. Il progetto gestione attiva a breve termine indica uno stato neutro. Il progetto gestione attiva a medio termine indica uno stato di moderata espansione. Entrambi i progetti hanno dimostrato (nel passato) una buona capacità di identificare potenziali condizioni di forte avversione al rischio, che mi avrebbero permesso di ritirarmi dal mercato con un tempismo appropriato. Un esempio di ciò è rappresentato dalla gestione attiva a breve termine, come illustrato nelle figure seguenti. Il crollo dell’S&P500 nel 2020. Grafico giornaliero La correzione dell’S&P500 a fine 2018. Grafico giornaliero Le correzioni dell’S&P500 negli anni 2015 e 2016. Grafico giornaliero I segnali di acquisto e vendita che potete notare sono configurati in modo tale che il sistema acquisti e mantenga la posizione in condizioni economiche favorevoli (massima espansione, espansione, moderata espansione o stato neutro), e venda in condizioni economiche sfavorevoli. Questa è chiaramente una tecnica multiday di trend following, con l’obiettivo di massimizzare il rendimento quando si formano tendenze rialziste, cercando al contempo di minimizzare il rischio. La strategia, implementata dal 2011 ad oggi, è illustrata nel grafico successivo relativo a CSSPX (l’ETF sull’S&P500 UCITS), tenendo in considerazione un conto di 20mila euro, commissioni di 5€ e un volume d’ordine pari al 30% del capitale totale. Backtest strategia trend following In conclusione, considerando il breve e il medio termine, sembra che il sentiment sia orientato verso un moderato risk on. Tuttavia, vi invito a prestare attenzione a LQD/IEF. Se dovesse infrangere al ribasso il supporto della lateralizzazione, ci sarebbero un paio di questioni da porsi. A presto! Selezione editorialedi MatteoFarci2229
Ftsemib Etf senza leva e senza volumi Qui ancora il nulla servirebbe un bel candelone volumetrico come questo freccia gialla da 250mila pezzi e magari oltre per dirci di SHORTARE come SE NON CI FOSSE UN DOMANI Ad oggi languono ovunque put future erf neeeXt!di DardoKnor1
GDX in cerca di un nuovo supporto?Oggi il #GOLD e il #BITCOIN hanno mostrato una certa debolezza intraday, poi in parte recuperata. Sono i primi passi per una correzione di breve? Nel frattempo l'ETF GDX potrebbe ritornare sotto i 29 euro per creare una zona di supporto. Seguimi per altre idee di #trading Risk Disclaimer: il testo proposto non è da intendersi come consiglio finanziario; è un semplice diario e studio personale Risk Disclaimer: this is not a financial advise #stocks #nasdaq #investing #gold #bitcoin #gdxdi WeTrading0
Opportunità nel settore Utilities: XLU, NEE e SO sono dei buy?Sembra proprio che il settore delle utilities stia vivendo un momento…. importante! Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi si concentrerà sul settore delle utilities, un argomento che ha suscitato molto interesse nelle ultime sessioni. Per rendere l’analisi più interessante, utilizzerò un software personale che ho progettato per eseguire dei backtesting. Questo software funziona in modo completamente automatico, permettendomi anche di operare in multiday di breve termine. Ora, iniziamo l’analisi. 1. ANALISI TECNICA SETTORE UTILITIES Il settore delle utilities, rappresentato dall’ETF americano “XLU” (il suo corrispondente UCITS è “SXLU”, quotato sulla Borsa Italiana), sta attraversando un periodo di debolezza nel medio termine. Vi invito a osservare la figura successiva per maggiori dettagli. Analisi tecnica XLU. Grafico giornaliero Dal 12 settembre 2022, il prezzo dell’ETF ha mostrato un trend ribassista. Tuttavia, sembra che nel breve termine abbia toccato un minimo, precisamente il 6 ottobre 2023. Attualmente, il prezzo si trova in fase di test della struttura di resistenza, in particolare a 63.6$. La grafica successiva, che analizza il breve termine, è particolarmente interessante. Analisi tecnica XLU nel breve termine. Grafico giornaliero Dopo aver raggiunto un minimo il 6 ottobre 2023, il prezzo dell’ETF ha formato una tendenza rialzista che si è conclusa il 14 dicembre 2023. Successivamente, ha subito un ritracciamento fino al livello di Fibonacci 0.618, che è stato testato con precisione il 13 febbraio 2024. Da quel giorno ad oggi, il prezzo ha mostrato una forte tendenza rialzista e si muove all’interno di un canale ascendente, delimitato da una linea di supporto e una di resistenza dinamici. 2. SETTORE UTILITIES E TASSI DI INTERESSE La recente forza mostrata dal settore delle utilities è dovuta alle aspettative di taglio dei tassi di interesse. Questo è evidenziato dalla correlazione positiva tra l’ETF XLU e il rapporto TLT/IEI, come si può vedere nel grafico successivo. La correlazione positiva tra XLU e TLT/IEI. Grafico giornaliero • TLT è l’ETF che rappresenta le obbligazioni governative USA a lungo termine (20+ anni) • IEI è l’ETF che replica le stesse obbligazioni, ma a breve termine (3-7 anni). Uno dei rischi del mercato obbligazionario è legato ai tassi di interesse: più la banca centrale (in questo caso la FED) alza i tassi, più il prezzo delle obbligazioni tende a scendere, con un conseguente aumento del rendimento. Tuttavia, non tutte le obbligazioni sono influenzate allo stesso modo: le obbligazioni a lunga duration tendono a registrare performance più negative, mentre quelle a breve duration resistono meglio; al contrario, quando i tassi vengono tagliati, le obbligazioni a lunga duration ne beneficiano di più. Dal momento che la duration è direttamente legata alla scadenza (precisamente negli ETF, mentre nelle singole obbligazioni tende a diminuire man mano che si avvicina la scadenza), ne consegue che TLT avrà una duration maggiore di IEI. Osservando il grafico precedente, si può notare che TLT/IEI è rialzista nel breve periodo, indicando aspettative di taglio dei tassi, e XLU segue lo stesso movimento. Quindi, il settore delle utilities è correlato alle aspettative di politica monetaria. Per i neofiti, farò una breve deviazione per spiegare meglio il concetto di TLT/IEI e dimostrare quanto sia legato alla politica monetaria. Si prega di osservare la figura successiva. La correlazione positiva tra US02Y (rendimento del titolo di stato a scadenza 2 anni statunitense) e tassi di interesse. Grafico mensile La scadenza dei titoli di stato statunitensi che risente maggiormente delle dinamiche di politica monetaria è quella a due anni. Come si può osservare nel grafico precedente, dal 1989 ad oggi, il rendimento a due anni e i tassi di interesse sono strettamente correlati. Se osservate attentamente, noterete che il rendimento tende a prevedere potenziali cambiamenti nella politica monetaria, anticipando con i suoi movimenti rialzisti o ribassisti. Nel grafico successivo, che mostra la correlazione giornaliera tra il rendimento a due anni e il rapporto TLT/IEI, si può notare una correlazione negativa. La correlazione negativa tra TLT/IEI e US02Y. Grafico giornaliero Da ciò possiamo dedurre che: • Quando US02Y sale, gli investitori prevedono un inasprimento della politica monetaria e le obbligazioni a breve scadenza sovraperformano quelle a lunga scadenza. • Al contrario, quando US02Y diminuisce, le obbligazioni a lunga scadenza tendono a performare meglio. Spero che queste spiegazioni siano state chiare. Vi chiederete ora il motivo per il quale XLU è così legato alle aspettative di politica monetaria: esso è tra i più indebitati tra i settori dell’S&P 500. Questo si deve al fatto che le aziende in questo settore, che forniscono servizi essenziali come elettricità, gas e acqua, necessitano di infrastrutture di grandi dimensioni come centrali elettriche, gasdotti e reti idriche, che sono tipicamente finanziate attraverso il debito. Durante periodi di aumento dei tassi di interesse, il costo del debito cresce. Di conseguenza, le aziende potrebbero essere costrette a destinare una porzione maggiore dei loro profitti per coprire questi costi, influenzando negativamente i loro bilanci trimestrali. Inoltre, l’aumento del costo del debito può rendere più oneroso per le aziende ottenere nuovi finanziamenti, limitando così le loro opportunità di espansione. Questo è particolarmente rilevante per le aziende del settore delle utilities, che dipendono fortemente dalle infrastrutture per le loro operazioni. 3. SETTORE UTILITIES NEL MIO MODELLO: IL BACKTESTING Il modello che ho sviluppato opera in base a vari parametri, fornendomi quotidianamente gli stati dell’economia, dell’inflazione e dei tassi, che possono essere ricondotti a scenari di “risk on” o “risk off” nel breve termine. In base a questi scenari, il sistema genera automaticamente segnali di acquisto e vendita su ETF o azioni che presentano i maggiori vantaggi. In particolare, ho messo alla prova una strategia dal 2021 ad oggi, che prevede l’acquisto dell’ETF XLU solo nello stato di “Taglio dei tassi”, ignorando completamente le altre condizioni. Nella figura successiva, potete osservare il modello e l’ETF, insieme ai relativi segnali. L’ETF XLU all’interno del mio modello. Grafico giornaliero La strategia prevede un capitale iniziale di 10.000 dollari, 5.000 dollari per operazione e una commissione di 5 dollari. Ho testato la strategia solo a partire dal 2021, poiché è da quell’anno che ha avuto inizio l’attuale contesto di mercato (la dialettica negli anni precedenti era diversa). Nella grafica successiva, potete vedere il backtesting della strategia. Backtesting strategia su XLU Operare solo in quel particolare contesto, dal 2021 ad oggi, avrebbe assicurato un rendimento superiore al buy and hold, con il 60% di operazioni in positivo, un basso drawdown (3.3%, calcolato solo dall’apertura alla chiusura di ogni operazione, non tenendo conto del “real time”, di seduta in seduta specificatamente), un ottimo fattore di profitto (3.6) e un profitto netto di poco superiore al 15%. Per illustrare meglio, ho applicato la stessa strategia a due delle più grandi società del settore utilities americano, Nextera Energy (NEE) e Southern Company (SO), mantenendo gli stessi parametri di capitale iniziale, capitale per operazione e commissioni. NEE all’interno del mio modello. Grafico giornaliero Backtesting strategia, superiore al buy and hold SO all’interno del mio modello. Grafico giornaliero Backtesting strategia, superiore al buy and hold T: Per quanto riguarda NEE, è stata ottenuta un’ottima percentuale di profitto del 65%, un fattore di profitto di 2.73, un drawdown del 5.55% e un profitto netto del 20%. Per SO, i risultati sono stati altrettanto positivi con una percentuale di profitto del 60%, un fattore di profitto di 4, un drawdown del 3.6% e un profitto netto di circa il 23%. È importante sottolineare che le strategie descritte sono altamente speculative, dato che investire 5000 dollari su un capitale totale di 10.000 dollari significa rischiare il 50% del capitale. Questa discussione ha avuto uno scopo puramente didattico. Proviamo a testare il sistema con parametri diversi: 100mila dollari di conto, 5% di capitale ad ogni operazione e 5$ di commissioni. Di seguito i risultati sull’ETF e sulle due società: Backtesting XLU Backtesting NEE Backtesting SO Se le condizioni attuali di “taglio dei tassi” dovessero continuare per diverse settimane, evitando un ambiente di elevato “risk off”, le strategie che abbiamo discusso potrebbero generare buoni rendimenti. Un fattore chiave in questo scenario potrebbe essere l’annuncio di martedì sull’indice dei prezzi al consumo. Se i dati comunicati saranno inferiori alle previsioni, è probabile che il mercato anticiperà una politica monetaria ancora più accomodante rispetto a quella attuale, permettendo così alla strategia di trarne vantaggio. A presto! Longdi MatteoFarci559
Il re degli ETFIl migliore ETF a 10 anni (senza leva) con ormai quasi un 1000% di crescita grazie al boost di NVIDIA a della IA Sto valutando un ingresso a lungo termine e attendo il contatto con la 1D SMA che dovrebbe avvenire sulla trendline viola prossimamente Longdi balinorAggiornato 11
MAGNIFICENT SEVEN INDICATOR: nubi minacciose all'orizzonte?Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi si concentrerà sul Magnificent Seven Indicator. Questo indicatore, come suggerisce il nome, monitora la forza del prezzo delle sette aziende più “influenti” dell’S&P500 che, insieme, rappresentano circa il 30% del peso totale: Apple, Microsoft, Nvidia, Tesla, Meta, Alphabet e Amazon. L’indicatore, che si aggiorna quotidianamente, tende a oscillare attorno allo zero. Un trend al rialzo indica una forza generalizzata di queste sette aziende, mentre un trend al ribasso ne indica una debolezza generalizzata. Il Magnificent Seven Indicator. Grafico giornaliero La ragione per la quale ho sviluppato questo indicatore è piuttosto semplice: considerando che l’andamento del più noto benchmark azionario globale è fortemente influenzato dalle sole sette società (su un totale di 500), è fondamentale monitorare quotidianamente la loro performance nel breve termine. L’impatto di queste sull’S&P500 è evidente a tutti, come dimostrato dalla correlazione tra l’indicatore e il benchmark azionario stesso, illustrata nella figura successiva. Il coefficiente di correlazione tra il Magnificent Seven Indicator e l’S&P500 calcolato su 20 periodi. Grafico giornaliero Credo che sia evidente a tutti un altro aspetto: la mia profonda passione per la finanza e la macroeconomia. Questa passione mi porta spesso a creare nuovi indicatori da analizzare. Molte volte mi dico: “Creo questo strumento, vediamo se ne scaturisce qualcosa di interessante”. E in questo caso, è proprio quello che è successo: osservate la figura seguente. L’interessante figura che spiega il rapporto tra indicatore e benchmark. Grafico giornaliero L’indicatore, spesso ma non sempre, tende ad anticipare i movimenti dell’S&P500, segnalando massimi o minimi significativi o divergenze note. Per esempio: • Tra marzo e maggio 2022, l’indicatore ha mostrato una divergenza (massimi progressivamente decrescenti) rispetto allo SPY, che seguiva un trend rialzista. Poco dopo, il benchmark ha registrato un calo. • Poco prima di luglio 2022, un minimo dell’indicatore ha anticipato un minimo successivo del benchmark. • Poco prima di settembre 2022, si è verificata una condizione simile al primo punto (divergenza), e dopo alcune sessioni, si è verificato un secondo calo, l’ultimo del mercato ribassista del 2022. • L’inizio del nuovo mercato toro, a ottobre 2022, è stato anticipato da minimi crescenti dell’indicatore. Questi sono solo alcuni esempi, come potete osservare nella figura precedente. …e così via, come voi stessi potete osservare nella figura precedente. Ora, focalizziamoci sul contesto attuale, come illustrato nella figura successiva. Il contesto attuale. Grafico giornaliero L’S&P500 è in una fase di forte rialzo da fine ottobre 2023. Tuttavia, l’indicatore, a partire dalla stessa data, sta mostrando una divergenza: i massimi raggiunti sono via via decrescenti e inoltre, poco prima di febbraio, ha formato quello che viene definito un “canale ribassista”, caratterizzato da una linea di supporto e una di resistenza dinamici. Ci aspetta uno storno del mercato azionario? Questo non si può sapere. Tuttavia, monitorerò attentamente l’indicatore vista la sua natura di leading indicator discussa precedentemente. Selezione editorialedi MatteoFarci111131
Analisi settoriale Febbraio Cala il sipario sul mese di febbraio che vede l'S&P500 proseguire nella sua corsa al rialzo, con una performance del 5,80%, decisamente positiva. I rialzi del mese sono stati determinati maggiormente da questi settori che hanno avuto una performance migliore dell'indice di appartenenza. - Industriali - Beni Ciclici - Materie Prime - Tecnologici Se una persona si svegliasse oggi da un "coma" iniziato nel 2020, potrebbe pensare addirittura di ritrovarsi in una fase di espansione economica, vedendo l'entità dei movimenti e la tipologia di settori coinvolti nel rialzo. Resterebbe di sicuro sorpresa nell'appendere che nel frattempo abbiamo vissuto: - Pandemia, con annesso lockdown; - Petrolio con costo negativo; - Prima crisi inflazionistica; - Recrudescenza della pandemia; - Conflitto Russia - Ucraina; - Seconda grande Crisi Inflazionistica; - Crisi del Grano ed energetica; - Incremento dei tassi d'interesse con costo del denaro ai livelli più alti degli ultimi 20 anni. Il mercato riserva sempre grandi sorprese, non è facile oggi prendere delle scelte che col senno di poi sembrano decisamente ovvie. Possiamo provare ad interpretare i movimenti, studiare tutti i grafici che vogliamo, ma per l'ennesima volta l'S&P500 ha dimostrato il motivo per il quale viene impiegato come principale Benchmark: è una bestia nera quasi impossibile per il 90% degli operatori da battere nel lungo periodo. di DomenicoIvanPontillo8
S&P500: Una corsa che potrebbe mettere in difficoltà i banchieriCome ben sappiamo, dallo scorso novembre per l'S&P500 è iniziata una fase bullish che considerando l'escursione MinMax, ha portato ad un rialzo del 25%. Tale movimento è stato inizialmente propiziato da un'aspettativa di riduzione dei tassi d'interesse, avallato poi da dati di mercato sostanzialmente in tenuta. Il problema è che nonostante la comunicazione prudente da parte dei banchieri centrali, il mercato sembra proseguire "a occhi chiusi e orecchie tappate". La performance notevole, come si può notare sotto, è stata guidata da alcuni settori quali: - Tecnologici; - Industriali; - Comunicazioni - Finanziari. Purtroppo per la mia programmazione sull'S&P che è prevalentemente di tipo contrarian, sonno riuscito a godere di una piccola parte del movimento rialzista e per programmare altri ingressi, mi tocca attendere un ritracciamento. Entrare sui massimi o farsi prendere dalla FOMO è un errore che non ci si può permettere nel trading. di DomenicoIvanPontillo5
HTWO idrogeno Cup & Handle target area 5INteressante figura di potenziale reversal che verrebbe attivata con un breakout rialzista di area 4,3.di GiuseppeMessina3
QQQ NDX prepara un movimento importante setup tecnico M30Su scala 30 minuti è ben visibile un ampio pattern di distribuzione che è stato messo in crisi la scorsa settimana dalla fiammata rialzista di NVIDIA. Il Nasdaq 100 si è quindi riportato sulle resistenze e su quei livelli sta riaccumulando per tentare possibilmente il break definitivo al rialzo. Attenzione verso il basso in caso di chiusura del gap di giovedì scorso a 425.di GiuseppeMessina5
long COPA e TINM scw variLong copa da 33,55, rischio per 15pezzi circa 25 eur con scw 32,35, dipende molto dal close, momento di difficile lettura, ma ci proviamo. long tinm da 49,75 con 8pezzi senza stop, questa potrebbe bruciare l'intera posizione, ma siamo abbastanza certi che un domani la chiuderemo in gain, solo che non sappiamo quando, bel settimanale dice il saggio, ma oltre l'analisi testardografica!Longdi nisviumAggiornato 2
reingresso portafoglio Giappone con JPNEUA da 48,285reingresso portafoglio Giappone con JPNEUA da 48,285, 20 pezzi senza stop, posizione ricostituita con altro etf meno costoso del precedente per rottura dei massimi e ininterrotta ascesa dal 2011, div.yield medio 2%, possibile rientro record dai buchi delle Olimpiadi, se c'è un popolo che ce la può fare sono proprio loro, con una manina della BOJ, dai, dai, dai.Longdi nisviumAggiornato 3
Nasdaq QQQ testa e spalle M30 target 414Rottura della MM200 periodi su scala intraday e rottura al ribasso di un testa e spalle ribassista. Il quadro cambierebbe sopra 428.di GiuseppeMessina7