Today’S Trading del 17.06.2024 – TIMORI EUROPEI E CERTEZZE USAToday’S Trading del 17.06.2024 –
🔴 TIMORI EUROPEI E CERTEZZE USA
MACRO BACKGROUND
Nuova settimana per i mercati finanziari che restano tuttavia ancorati ad una divergenza netta tra USA ed Europa che penalizza fortemente il vecchio continente.
Se in America i listini restano forti, non lontano dai massimi il Nasdaq che si attesta ai 19975 pnt grazie alla forza del settore tech, non possiamo dire lo stesso per l’Europa dove solo questa mattina il Dax riesce a recuperare parte del terreno perso venerdi.
Le incertezze politiche che sono nate dopo le votazioni Europee hanno generato fortissime spaccature, deludente soprattutto la Francia dove un ribaltone di fronte politico potrebbe sbilanciare l’asset europeo verso filoni di pensiero anti europeisti che poco piacciono ai mercati finanziari.
La nuova settimana che parte oggi , si concentrerà quindi non solo sulle vicende politiche europee , ma vede nel calendario macroeconomico appuntamenti con la Banca Centrale australiana domani 18 Giugno, appuntamento nel quale si prevede un nulla di fatto in merito al costo del denaro che resterà probabilmente fermo al 4.35%, ancora attesi per mercoledi i dati sull’inflazione UK, che si conta possa giungere ai target del 2%, il che porterebbe terreno più che fertile alla BoE per procedere con aggiustamenti al costo del denaro, non di meno il governo Sunak resta al lumicino ed un cambio politico sembra al momento inevitabile. Un riavvicinamento al blocco europea, unito ad una nuova guida politica ed a condizioni monetarie e fiscali più leggere sembrano favorire lo scenario futuro del Regno Unito.
Ricordiamo che il giorno 20, dopo i dati sull’inflazione avremo appuntamento con la BoE e saranno in quel caso decisive le parole del governatore.
La settimana andrà poi a chiudersi venerdi con i dati sull’inflazione in Giappone, punto focale ancora per la BoJ che attende conferme di una ripartenza dei prezzi per mettere in campo rialzi dei costi del denaro, pertanto sarà un market mover più che degno di nota.
FOREX
Il mercato valutario si concentra ancora un un super franco svizzero, che sembra ora non trovare sosta nel suo rally rialzista guadagnando un +0.72% medio nella scorsa settimana e dimostrandosi ancora l’asset migliore tra le majors. A farne le spese la moneta unica, sulla quale abbiamo detto gravare enormi incertezze politiche il che l aporta ad essere fanalino di coda della scorsa settimana con una perdita media del -0.78% , performance che nasce soprattutto dal confronto con franco svizzero ed oceaniche.
Eurchf affonda dunque a 0.9530-25 riprendendo il suo strutturale trend ribassista e lasciando cosi per il momento la speranza di un ritorno alla parita in questo 2024. Pesantissimi anche i cross eurnzd ed euraud, con il primo che va al test dei minimi del 2024 sotto le aree di 1.74,non meglio il secondo che si porta a 1.62. La prospettiva resta pesante per questi cross sui quali grava inesorabile undelta tasso futuro decisamente sfavorevole agli acquisti.
EQUITY
Pesante il contesto europeo, a gravare su tutti gli indici la questione francese con il partito di estrema destra che sembra pronto a subentrare al governo Macron oramai in posizione difensiva contro gli attacchi politici. Le incertezze non piacciono ai mercati , ma generano anche occasioni nel caso di risoluzione di queste incertezze. Il dax come le altre borse europee aprono in territorio positivo questa mattina, in recupero dopo le pesanti perdite di venerdi, ma ancora il quadro tecnico resta incerto , a difendere il trend rialzista del dax resta la mm100 periodi che sul daily passa a 18000 pnt, baluardo ultimo prima di un’inversione ribassista che sul settimanale sembra trovare conferme tecniche sulle ultime chiusure.
In America invece continua inesorabile la forza del settore tech, che guida a rialzo in maniera incessante i listini , con il Nasdaq che aggiorna i massimi storici e si porta alle soglie dei 20 000 pnt, segue l’Sp500 prossimo oramai ai 5520 pnt e pronto a far registrare nuovi masismi.
COMMODITIES
Debolezza ancora per i metalli, che non trovano motivazioni valide per riprendere gli ottimi trend long che li avevano guidati nella prima parte del 2024. Il gold resta intrappolato in un trading range di breve a 2334$, sotto le resistenze di 2360$ e sopra i supporti di 2310$.
Fatica anche il rame, che in h4 resta sotto un pesantissimo fascio di medie mobili, che lo spinge ai test dei supporti di 4.437$, al momento non sussistono strutture rialziste sui piu alti tf, pertanto lo scenario prediletto è quello laterale sotto le resistenze di 4.600$.
Laterale nelle ultime battute anche il WTI che in una netta compressione di volatilità resta sotto i massimi di 79$ e sopra i minimi di 77$ senza per ora dare segnali di ripresa del trend primario long. Attendiamo segnali più chiari di rotture evidenti delle resistenze per dichiarare ripreso il trend rialzista.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA