Heatmap settorialeGli ultimi 5 giorni di contrattazione mostrano un recupero dei mercati azionari, con alcuni settori in particolare evidenza rispetto ad altri. Dall'analisi dell'Heatmap, nonché dal confronto dei vari ETF settoriali, rileviamo negli ultimi giorni performance generalizzate positive. In particolare a fronte di un'SP500 che segba un +6%, i settori che fanno meglio del mercato di riferimento sono: Beni di consumo discrezionali +12% Settore comunicazioni + 7.% Settore Tecnologico + 6,9% In evidenza anche energetici, finanziari ed industriali, probabilmente in scia ai verbali della riunione del Fomc che denotano si una politica restrittiva, ma che cercherà comunque di non reprimere economia ed occupazione. I movimenti non devono indurre in confusione gli investitori. L'azionario si trova ancora in trend decrescente e continuerà ad esserelo fino a quando la sequenza di massimi e minimi relativi del mercato non invertirà. Le parole d'ordine continuano ad essere resilienza, orizzonte temporale e comportamento razionale.di DomenicoIvanPontillo10
Rimbalzo, ed ora ?Nella seduta di venerdì 20 maggio abbiamo assistito ad un recupero dell’indice che ha evitato la chiusura al di sotto del 20% dai massimi assoluti, soglia del cosiddetto “bear market”. Nella settimana successiva è partito il rimbalzo che molti si attendevano ed ora viene naturale chiedersi fin dove possiamo spingerci e se dobbiamo aspettarci ulteriori ribassi anche al di sotto del minimo segnato attorno ai 3800 punti. Il rialzo sembra giungere per un ritrovato ottimismo nei confronti dell’inflazione che dopo i dati sul CPI mostra un rallentamento anche nel PCE core, in crescita del 4.9% in aprile rispetto al 5.2% di marzo alimentando le aspettative per una politica dei tassi meno aggressiva. Nei minute della FED viene confermata la necessità di due ulteriori rialzi di 50 punti base negli incontri di giugno e luglio e che le successive decisioni saranno prese in base all’andamento del quadro economico, indicando che se l’inflazione dovesse persistere non si escludono ulteriori aumenti da 50 bps. L’attenzione si è spostata anche sui rischi di recessione. Il PIL usa del primo trimestre è in contrazione dell’ 1,5% anche se come indicato nello stesso documento della FED si tratta di una variazione causata da elementi volatili, mentre i consumi e il mercato del lavoro rimangono robusti, si prevede già un rimbalzo nel prossimo trimestre e un consolidamento nella successiva parte dell’anno. Un segno negativo lo registrano i corporate profits -2.3% che già da un po' sembrano i declino accusando l’aumento dei costi delle materie e del lavoro. Anche il mercato delle abitazioni sta subendo un rallentamento nelle vendite a causa dei prezzi molto alti. Il mercato si aspetta in questo senso che un rallentamento dell’economia possa frenare l’inflazione e portare la banca centrale a fermarsi dopo i due rialzi già programmati. Il problema è che l’inflazione potrebbe persistere e costringere la FED ad ulteriori manovre che aumenterebbero le probabilità di recessione. Da un punto di vista tecnico è stato superato il livello 4100 rompendo il precedente massimo relativo ed è stata anche rotta al rialzo la Kijun. A 4220 c è il 50% di Fibonacci della gamba ribassista che coincide con la parte alta della Kumo diventata piatta, mentre 4300 è la soglia chiave molto lavorata in precedenza e che coincide con un massimo molto importante. Da questi livelli è interessante cercare una vendita. Il rally a cui abbiamo assistito è stato supportato da pochi volumi e il quadro fondamentale è ancora molto incerto il che rende discutibile un proseguimento oltre questi livelli. Il mercato potrebbe affondare ancora testando la bontà del rimbalzo andando a formare un nuovo minimo più alto o bucando il livello dei 3800 nel caso peggiore. In ogni caso in questo momento la strategia migliore rimane vendere sui rialzi.Shortdi Brandondevincentis1
SPX: settimana determinante in arrivoCominciamo dai cicli 'pesanti'. Dal Top registrato a inizio anno sono ormai passati circa 6 mesi che determinano quel prezzo come top di un ciclo inverso pluriennale e dal quale ne è partito un altro (quindi discesa) che per ora consideriamo annuale per non disturbare i fantacicli ancora in letargo. Il suo primo obiettivo era la chiura di un ciclo trimestrale di base (sui minimi) e così è stato il 24 Febbraio. Il mercato si muove a zig-zag, quindi obiettivo successivo è la chiusura del 1° trimestrale inverso chiuso a 59 giorni dalla sua partenza. Da qui, nuovo obiettivo è la chiusura del trimestrale di base partito il 24 Febbraio e che ha trovato un minimo ill 20 Maggio a 60 giorni dalla sua partenza. Quindi... ciclo trim inv di 59 giorni sopra, 60 giorni di trim di base sotto... gatta ci cova, perchè pur non essendoci nessuna regola a dire che devono essere uguali come durata, il fatto che per ora lo sono depone sicuramente a favore della chiusura/ripartenza. Ma non solo: Il trimestrale in questione l'ho scomposto in quattro regolari sotto cicli (4 bi-settimanali) evidenziati dagli archetti blu mentre quello rosso evidenzia l'ultimo settimanale (mezzo ciclo di quello blu) e con le frecce blu e rossa ho evidenziato la partenza dell'ultimo bi-settimanale e il max ciclico dell'ultimo settimanale. Questi 2 livelli (evidenziati dall'area grigia) sono importanti perchè se violati entrambi, come è stato, confermano che sul minimo del 20 Maggio vi è stata l'inversione, almeno di breve-medio periodo. Ora, tornando allo zig-zag di cui sopra, chiuso il trim di base il prossimo obiettivo è chiudere il 2° trim inv. Tuttavia, il max di Venerdì ha toccato un importante livello di resistenza (retta rossa) in concomitanza con 8 giorni precisi di durata del ciclo sett inv e 21 di ciclo mensile inverso (21 giorni anche il precedente) e ne traiamo due informazioni. La prima è che una correzione è nell'aria (già da lunedì o nei prossimi 2 giorni circa poichè il ciclo sett, inv in questo caso, dura al massimo 10 giorni) per andare a chiudere il sett di base entro venerdì prossimo. Ecco dunque perchè la settimana entrante sarà determinante. La chiusura del ciclo settimanale in corso se non rinnoverà il minimo di partenza registrato il 20 Maggio sarà la definitiva conferma della chiusura del ciclo trimestrale (sempre del 20 Maggio) e conseguente ripartenza per andare a chiudere il trim inv. Quindi, tra uno zig-zag e l'altro di gradi minori, rinnoverà i massimi fino alla sua conclusione, probabilmente intorno ai 60-62 giorni (salvo catastrofiche news esogene al mercato che sicuramente possono interrompere il regolare andamento dell'accumulazione/distribuzione) Osservando i volumi possiamo supporre che il POC tracciato dal top funzionerà da calamita come al solito, ma molta attenzione dovrà comunque essere riposta ai tempi poichè anche le calamite ogni tanto si smagnetizzano. Attendo quindi la chiusura del ciclo settimanale che potrebbe avvenire in area del POC tracciato dalla partenza del trim inv in corso a 4014. Se questo si verificherà, a conferma della chiusura del settimanale (se non avrà violato la sua partenza) entrerò long fino alla chiusura del trimestrale inverso. La presente è la mia visione e non costituisce sollecito ad operare o investire in questo o qualunque altro asset.di Flyflok3312
Analisi volatilità. L'analisi del pannello della volatilità dimostra in sequenza un VIX che da aprile è crescente, con conseguente storno delle quotazioni. Osservando l'andamentale rispetto alle bande di bollinger potremmo immaginare in corso una fase di riassorbimento che tuttavia si attesta ancora su valori elevati (confronta i valori del 2019). Anche il VVIX, seppur sempre su valori elevati, sembrerebbe in fase di assorbimento, tuttavia la volatilità storica e l'ATR dimostrano livelli in rottura e crescita rispetto al recente passato. Put Call ratio in sostanziale parità. Anche in questo caso potremmo interpretare il dato sia come un rilascio di volatilità o semplicemente la mancanza di convenzienza ad aplicare strategie di copertura per il tramite di opzioni. Lo Skew index torna su valori più consoni ad un mercato che non si aspetta particolari "scossoni". Lo studio dell'impostazione delle medie mobili non merita particolari considerazioni. Pulendo il rumore di fondo ed analizzando il loro andamentale, apprezziamo l'impostazione ribassista dei mercati. Il fatto che alcuni indicatori di volatilità indichino una situazione di riassorbimento , non devono guidarci verso facili rosee prospettive; il mercato ha semplicemente interiorizzato e recepito i movimenti: stiamo parlando di fase di storno e di difficoltà da almeno 4 mesi. Tuttavia qualsiasi fase di ripartenza, trova il suo spunto dall'accettazione - anche psicologica- del "qui ed ora" del mercato. E' durante le fasi di accettazione e di razionalità che poi si comincia a ricostruire le proprie posizioni. di DomenicoIvanPontillo6
spla discesa che stiamo vivendo sarà l'inizio di una nuova era americana di decrescita e dissesto finanziario o i nostri eroi c'è la faranno ancora una volta e a suon di fed torneremo sui massimi? di LUCA.P1
REPORT Mercati Finanziari [11/05/2022]Buongiorno! #ftsemib40: +654,42 punti (+2,84%) quota 23.724 #dax30: +293,90 punti (+2,17%) quota 13.828 #sp500: -65,87 punti (-1,65%) quota 3.935 #dowjones: -326,63 punti (-1,02%) quota 31.834 #nasdaqcomposite: -373,44 punti (-3,18%) quota 11.364 #eurostoxx50: +93,07 punti (+2,62%) quota 3.647 #Eurozona, la presidente della #BCE Christine #Lagarde ha dichiarato: “La mia aspettativa è che gli #acquisti netti dovrebbero concludersi all’inizio del terzo trimestre” e il primo rialzo dei tassi, “avverrà qualche tempo dopo la fine degli acquisti netti di attività. Non abbiamo ancora definito con precisione la nozione di qualche tempo dopo ma sono stata molto chiara che questo potrebbe significare un periodo di poche settimane”. In #USA le scorte di greggio ammontano a 8,487M, un dato negativo per il prezzo del #petrolio rispetto alle previsioni (-0,457M). L’indice dei principali #prezzi al #consumo (aprile) in crescita dello 0,6% supera le aspettative a +0,4%. A domani!di DonatoRossielloCF0
Cot Report Mini sp500 - Continua l'indecisione Dall'analisi grafica del Cot Report relativa al future Mini Sp, rispetto ai recentissimi movimenti caratterizzati da volatilità ed indecisione, non vediamo particolari divergenze di comportamento tra le varie categorie di investitori. In parcolare abbiamo visto durante la prima fase del ritracciamento ed in corrispondenza degli ultimi due minimi, una tendenza net long da parte degli istituzionali, con i retailers sostanzialmente neutri ed i commercials nel ridurre il posizionamento short. Attualmente sembrerebbe essere prevalente un momentaneo atteggiamento attendista, probabilmente in valutazione dei risultati delle trimestrali e di ulteriori sviluppi sul fronte Russo-Ucraino. Le prospettive economiche sono tutte in deterioramento e per quanto riguarda i mercati finanziari, un' importante iniezione di positività potrebbe essere data da accordi di risoluzione del conflitto, attesa la persistenza di prospettive al rialzo dei tassi, spettro della recessione, inflazione persistente. di DomenicoIvanPontillo4
LE POLITICHE HAWKISH SPAVENTANO I MERCATIBUONGIORNO FOREX DEL 22.04.2022 Si mantiene alta la tensione sui mercati finanziari, ieri Powell ha confermato la volontà della FED di combattere la corsa dei prezzi, e la necessità di un rialzo tassi a maggio di 50bp, dando il via ad un processo di “ normalizzazione” delle politiche monetarie. La reazione del mercato non si è fatta attendere, il comparto equity ha chiuso la giornata con pesanti ribassi, andando a segnare i nuovi minimi per questa settimana, mostrandosi sotto attacco anche dal comparto obbligazionario, che nella sua continua caduta dei prezzi, trova rendimenti decennali non lontani dal 3%, che offrono sempre più allettante prospettiva per gli investitori in fuga dal mondo azionario. La giornata di ieri si è caratterizzata anche da una rinnovata forza del biglietto verde, che sulla prospettiva di un rialzo tassi, ha ripreso la sua corsa a rialzo, dopo il breve, quanto necessario storno visto due giorni orsono. La forza schiacciante del biglietto verde ha riportato verso i minimi tutte le altre majors, dalle oceaniche, con un dollaro neozelandese debolissimo, fino alla sterlina e all’euro. La sterlina, che vive una fase di profonda debolezza, continua a non godere del favore degli investitori, che trovano nella stretta monetaria della BOE e nell’altissima inflazione motivi più che validi per proiettare la congiuntura macro britannica tra le peggiori del G-20, creando quindi sfiducia nella valuta di riferimento. Non va meglio per l’euro, che ieri ha visto un nuovo record nell’IPC annuale, che balza oltre il 7%, decretando la naturale reazione della valuta unica di profondo ribasso. Ricordiamo che un’alta inflazione genera di norma, come letteretura macroeconomica vuole, un deprezzamento della divisa di riferimento, ma in una fase storica in cui i tassi di interesse sono a zero o quasi, l’aspettativa di possibili interventi futuri da parte delle banche centrali volti ad un rialzo tassi, favorisce acquisti massicci da parte degli investitori che cercano di entrare sul mercato a prezzi ancora favorevoli. Pertanto , mentre il dollaro americano , che vive si una fase di forte inflazione, gode di aspettative di rialzi tassi da parte della banca centrale, lo stesso non si puo dire per la moneta unica, sulla quale grava l’alta inflazione non contrastata da nessuna aspettativa di imminente rialzo tassi, generando pertanto la fisiologica svalutazione dell’Euro. Il comparto valutario risponde in pieno alle dinamiche dell’ equity,con lo yen giapponese che finalmente respira dai minimi, in conseguenza delle forti perdite del mondo azionario, dando un timido segno di riequilibrio dalle forti condizioni di ipervenduto che avevamo visto nei giorni scorsi. Dovremo necessariamente attendere gli sviluppi delle dinamiche intermarket , nelle quali il comparto equity sembra dettare il ritmo per eventuali ulteriori storni dello yen giapponese e allunghi del biglietto verde. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta1
Analisi IntermarketPeriodicamente cerco di metter assieme vari tasselli per migliorare la mia comprensione della macro – picture dei mercati. Partendo in alto a sinistra, considerando il Mini Future dell’SP500 e confrontandolo con il COT report, si può notare come sulla recente discesa i Large Traders abbiano sensibilmente incrementato le loro posizioni long in sostanziale bilanciamento con i Commercials ed i Retailers. Nessuna categoria al momento sembrerebbe essere in grado di prendere il sopravvento e far partire un trend. Continuando l’analisi e considerando la forza relativa tra un paniere di materie prime – CRB Index - il gold e l’SP500, possiamo notare come sia l’oro che le materie prime tendano ad esser più forti del mercato di riferimento azionario. A questo si aggiunge la crescita del dollar Index. Queste informazioni ci fanno pensare all’adozione di strategie difensive. Il Vix continua ad essere su valori alti, e l’andamento dei tassi d’interesse ci fa capire che gli operatori hanno prediletto la riduzione della duration di portafoglio. di DomenicoIvanPontillo7
S&P: aggiornamento ciclicoIeri l'indice USA ha violato e chiuso sotto l'ipotetica onda 1 (retta e cerchietto blu) annullando l'ipotesi che dal minimo del 24 Febbraio fosse partita un onda impulsiva come ipotizzato nell'idea precedente allegata. Il ciclo partito dalla chiusura annuale, sempre del 24, è giunto però a 32 giorni di vita e siamo quindi nei tempi consoni ad una chiusura di ciclo intermedio (mezzo trimestrale). Scomponendo questo ciclo in sotto cicli, abbiamo un settimanale che è partito il 1 Aprile ed è giunto ieri a 6 giorni, potremmo quindi vedere già un rimbalzo da oggi, sull'area della prima resistenza volumetrica posta a 4383. E' comunque possibile un ulteriore discesa poiché i tempi non sono ancora esauriti. Eventuali supporti successivi sono quelli segnalati in grafico. Molto importante è il minimo a 4101 che se violato metterebbe al ribasso il ciclo annuale escludendo possibili nuovi rinnovi del max storico. La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.di Flyflok9
spcome al solito gli americani sembrano non dare importanza aa niente se non alla loro economia ed ecco che sp sembra porto a correre nuovamente almeno per cercare un doppio massimo di LUCA.P0
Pannello volatilità L'analisi del pannello della volatilità, malgrado tutte le implicazioni e le premesse del periodo, vede il mercato azionario americano, alle prese con un rientro in valori accettabili dei vari indicatori. In maniera particolare il VIX fa segnare una compressione dei valori del 50% circa rispetto allo scoppio del conflitto, dando quindi vita ad un rimbalzo generalizzato degli indici statunitensi. Anche la stabilità della volatilità, misurata dal VVIX, scende del 20% circa, piazzandosi su valori che seppur alti, sono di maggior confidenza rispetto ai recentissimi high. In attenuazione anche volatilità storica ed ATR, nonché il tentativo del sistema di medie mobili a indirizzarsi verso un riallineamento. Sarà importante verificare nei prossimi giorni l'andamento dei mercati ed a mio avviso, tenere d'occhio i livelli di forza relativa dei vari settori, per scoprire quali proveranno a "tirare" o quantomeno a far meglio degli indici di riferimento. di DomenicoIvanPontillo4
S&P 500 - si va al test dei supporti?La zona di offerta individuata ha respinto il tentativo di rialzo e sul settimanale si è formata una potenziale candela di inversione. Possibile il proseguimento della discesa anche questa settimana con obiettivo il test dei supporti a 4.460 ed eventualmente 4.330. A rialzo in caso di proseguimento del trend le resistenze da testare è posta a 4.700.di base022
S&P: aggiornamento ciclicoL'indice USA più famoso si trova in una situazione molto simile agli indici europei sebbene il minimo della chiusura biennale lo abbia colto parecchi giorni prima. Qui parto dal ciclo inverso (quello sui massimi) poiché si nota una eccezionale regolarità nella formazione dei cicli, segno di buona affidabilità come evidenziato nel grafico. Chiusi 3 sotto cicli inversi, rimane il quarto e ultimo da completare, partito sul max a 4631. Se applichiamo le onde di Elliot alla ripartenza del 24 febbraio si osservano le prime 3 onde anch'esse regolari alle quali dovrebbe seguire ora l'onda 4 che potrebbe coincidere con la chiusura di un ciclo intermedio di circa 32 giorni intorno all'11 Aprile in concomitanza della chiusura del ciclo mensile sugli indici europei come indicato nel grafico precedente e allegato. Onda 4, potrebbe risolversi col più classico degli ABC, per cui penso ad un rimbalzo di 1-2 giorni a completare l'onda B che non dovrà superare i 4631. A seguire l'onda C che potrebbe avere il suo target in area 4460 e non dovrà avere una chiusura giornaliera sotto i 4414. Se l'ipotesi sarà rispettata, seguirà l'onda 5 in concomitanza della chiusura del 4° sotto ciclo inverso citato sopra e anch'esso di circa 20 giorni. Primi target saranno il livelli segnalati in arancio ma non sono esclusi target più importanti da valutare quando sarà in quell'area. La view è invalidata alla violazione di 4632 senza che abbia completato l'ABC descritto o alla violazione di 4414 Questa è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.di Flyflok4415
I MERCATI AZIONARI RIVISITERANNO I MASSIMI STORICI? LA MIA IDEASalve ragazzi. L’analisi che condivido stamani ha l’obiettivo di far chiarezza su quello che sta accadendo sul mercato azionario americano. Abbiamo assistito ad un grande rimbalzo da parte dei due bechmark di riferimento S&P500 e Nasdaq; quello da chiedersi è:” i mercati rivisiteranno i massimi storici?” Proveremo a capirlo insieme in questa analisi. ANALISI TECNICA S&P500 L’S&P ha avuto la capacità di risollevarsi del 9.18% in circa due settimane; questo recupero è scaturito da un doppio minimo, accompagnato da una divergenza osservabile nell’RSI. Se l’indice continuasse a salire, la prima resistenza sarebbe rappresentata dalla struttura a 4600$ (soglia anche psicologica). Analizzando i volumi, ho applicato due medie volumetriche: una veloce a 10 periodi (che ingloba le ultime 10 sedute di contrattazioni) e una lenta a 50 periodi. Cosa si può osservare? Che i volumi a brevissimo periodo stanno diminuendo, e ciò è constatato anche dal death cross avvenuto, ossia dal passaggio della media volumetrica veloce al di sotto di quella lenta. Analizzando l’RSI, osservate come lo stesso abbia avuto la forza di rompere al rialzo la trendline dinamica ribassista che indicava un lento indebolimento del prezzo da novembre 2021. ANALISI TECNICA NASDAQ Comportamento del Nasdaq simile a quello dell’S&P500; il prezzo riesce a recuperare 13 punti percentuali dopo aver rimbalzato sul supporto a 13000$, soglia psicologica. La prossima struttura, qualora volesse continuare il recupero, sarebbe costituita dalla resistenza a 15000$. I volumi che hanno accompagnato il recupero si sono dimostrati deboli, palesati dalla “death cross volumetrica” già riscontrata nel precedente indice. Stesso identico comportamento dell’RSI se correlato con quello dell’S&P500: rialzo del prezzo accompagnato dalla rottura della trendline dinamica ribassista che evidenziava la debolezza del prezzo da inizi novembre 2021. INDICI DI VOLATILITA’ VIX E VXN Andiamo ad analizzare ora gli “indici di paura” VIX (per l’S&P500) e VXN (per il Nasdaq) in maniera da capire quale possa essere l’emotività degli investitori: Entrambi gli indici di volatilità stanno contraendo. Riescono a raggiungere dei top relativi l’8 marzo (il VIX a 37.5 punti e il VXN a 39), andando a visitare due resistenze evidenziate nelle due grafiche. Entrambi si trovano al momento in prossimità delle cosiddette “soglie di tranquillità”, per il VIX costituita dal livello dei 20 punti, mentre per il VXN dai 25; è stato lo sgonfiarsi di queste “paure” ad aver permesso ai due indici di tentare il recupero a cui abbiamo assistito nelle ultime due settimane? L’ipotesi può essere plausibile, dal momento che questi 4 asset sono correlati tra loro; infatti, ricordiamo che alle salite tendenziali degli indici, le volatilità si mantengono tipicamente basse; ciò invece non accade nella situazione opposta: ogni qualvolta essi crollano o ritracciano, è quasi inevitabile che gli indici di volatilità si spingano verso valori alti. Questo è dimostrato dalle prossime due grafiche: Osservate come ogni picco da parte del VIX, che esso fosse di notevole o di poca rilevante intensità, ha accompagnato l’indice al ribasso. Da osservare come successivamente l’indice sia sempre ripartito al rialzo con lo sgonfiarsi della stessa volatilità; questo comportamento indice/volatilità si sta ripetendo anche in queste ultime settimane; vedremo la volatilità rivisitare valori inferiori di 20 punti? Stesso identico discorso se condividessi il Nasdaq con il VXN: ANALISI CON LE MEDIE MOBILI VOLUMETRICHE Analizzerò ora l’indice S&P500 attraverso le medie mobili volumetriche per capire il sentiment degli investitori. Dividerò l’indice in diversi archi temporali “colorati”, in questo modo: Non analizzerò il Nasdaq in quanto il suo comportamento si è presentato praticamente identico all’S&P500, sia per quanto riguarda la price action che la parte volumetrica. Iniziamo dalla zona rossa! Osservate come l’indice abbia creato all’interno dell’area rossa un canale ribassista. Guardiamo i volumi: non appena esso ha invertito la sua tendenza di breve periodo, i volumi sono andati immediatamente a gonfiarsi, con la naturale conseguenza del “golden cross”, ossia il passaggio della media volumetrica veloce al di sopra di quella lenta, da considerarsi in questo caso un segnale ribassista (ribassista perché la media veloce è stata mossa da volumi ribassisti). Come possiamo leggere il golden cross? Visto che parliamo di volumi, come un cambio di umore! Questo perché? Perché se il prezzo di un asset è mosso da più volumi rispetto alla media (in questo caso, rispetto alla media volumetrica a 50 periodi) significa necessariamente che la volontà degli investitori di portare un prezzo al rialzo o al ribasso è più forte. Questa voglia a parer vostro era presente nella zona temporale antecedente la zona rossa? No! Possiamo affermare questo perché non abbiamo assistito ad un aumento di volumi a breve termine. Passiamo ora alla zona nera: Il sentiment cambia quando si verifica il “death cross”: la media mobile volumetrica veloce passa al di sotto di quella lenta, con il contemporaneo breakout rialzista della trendline ribassista. Avendo smaltito il sentiment negativo, l’indice riesce a respirare, andando a segnare una performance positiva di 8.5 punti percentuali. Il rialzo dell’indice all’interno della zona nera è stato accompagnato da bassi volumi rispetto alla media. Come possiamo definire la differenza di volumi tra la zona rossa e quella nera? In quella rossa avevamo avuto uno storno accompagnato da alti volumi (il che significa grande volontà da parte del mercato di spingere al ribasso il prezzo). Dopo, nella zona nera, la stessa voglia non si è manifestata. Perché? Perché i volumi, appunto, sono diminuiti, indicandoci il cambiamento di sentiment, ossia quella particolare condizione che ha permesso all’indice di salire. Provate ad immaginare la situazione in questo modo: nella zona rossa la voglia di portare il prezzo al ribasso era stata manifestata dagli ampi volumi ribassisti che avevano permesso il “golden cross”; successivamente la voglia degli investitori è andata a scemare (e ciò è riscontrabile nei volumi che sono diminuiti) permettendo all’indice di risalire. Sono stato chiaro? L’indice non sarebbe risalito se non avessimo visto un cambio di umore! Arriviamo dunque alla zona viola, dove l’indice inizia a creare una distribuzione: Quando osserviamo il breakout al ribasso? Esso è avvenuto in corrispondenza del cambio di sentiment, rappresentato nelle medie volumetriche dal golden cross! Voglio farvi osservare un qualcosa di particolare: fintanto che il sentiment rimane invariato, ossia fintanto che il golden cross rimane intatto, il prezzo non riesce a raggiungere nuovi massimi, andando tuttavia a formare la figura di analisi tecnica rialzista triangolo ascendente. Il nuovo massimo di mercato giunge nella zona verde: Il breakout del triangolo ascendente (con il raggiungimento dell’ultimo massimo storico) non giunge in concomitanza con l’incrocio delle medie mobili volumetriche, tuttavia c’è da analizzare la distanza tra il volume della candela del breakout e la media volumetrica veloce (indicata nel grafico dalla freccia rossa): avete presente nelle mie analisi quando esprimo il concetto “più un prezzo si trova a grande distanza con la media mobile veloce a 50 periodi, tanto esso è da considerarsi forte”? Ecco, possiamo applicare lo stesso concetto anche in questo caso, cambiando però alcune variabili, ossia “più un volume si trova a grande distanza dalla media mobile volumetrica veloce a 10 periodi, tanto esso è da considerarsi un cambiamento di sentiment”; in molti vi chiederete :”in che senso cambiamento di sentiment?” Perché i volumi precedenti erano stati gonfiati specialmente da candele ribassiste e non da candele rialziste (e questo potete voi stessi osservarlo nei grafici) ragion per il quale quel breakout può essere visto come “accompagnato da un cambiamento di sentiment”. L’incrocio tra le medie volumetriche avviene poco dopo, tuttavia non si assiste ad alcun nuovo impulso da parte dell’indice. Perché? Ne parleremo nel prossimo paragrafo. Arriviamo dunque alla zona blu, ossia quella in cui l’indice, da inizio 2022, inizia il suo lento declino. Vi evidenzio un testa e spalle ribassista. La rottura della neckline è accompagnata da un cambio di sentiment e dal golden cross. Dopo essere riuscito a visitare la struttura a 4300$, l’indice rintraccia e dopo qualche seduta riprende il suo trend al ribasso dal momento che il sentiment identificato dalle medie mobili volumetriche non cambia (infatti la media volumetrica veloce rimane quasi sempre al di sopra di quella lenta, evidenziando il fatto che il cambiamento di sentiment non è cambiato). Si giunge quindi al “pavimento” a 4130$: il prezzo crea un doppio minimo. Arriviamo infine alla zona arancio. La formazione del doppio minimo è validata dal cambio di umore da parte degli investitori: i volumi in vendita si affievoliscono, facendo riabbassare la media volumetrica veloce a 10 periodi al di sotto di quella a 50; questo permette il rimbalzo del prezzo. Nonostante i due indici azionari di riferimento abbiano segnato rimbalzi dal +9% (S&P) e dal 13% (Nasdaq) in concomitanza con la contrazione delle volatilità (detto in altri termini, in concomitanza con una “diminuzione di paura”), ci sono dei segnali particolari che a parer mio potrebbero suggerire che stiamo assistendo sì ad un recupero, ma non tanto forte quanto si possa credere. PERCHE’ NON MI CONVINCE L’ULTIMO RIMBALZO DEGLI INDICI? Questi particolari segnali li ritroviamo in alcuni indici di forza relativa di cui ora vi parlerò. • FORZA RELATIVA TRA S&P500 E SETTORI DIFENSIVI: BENI DI PRIMA NECESSITA’ E UTILITIES Da cosa deriva la creazione di questi due indici di forza relativa? Il settore dei beni di prima necessità (XLP) e il settore delle utilities (XLU) sono difensivi, ossia quei particolari settore che tendenzialmente non vanno a sovraperformare il loro bechmark di riferimento durante momenti di risk on ma a sovraperformarlo in momenti di risk-off. Da cosa deriva questa peculiarità? L’informazione possiamo ritrovarla nei coefficienti beta. Sapete cosa misura questo particolare coefficiente? La variazione che ha un settore (o anche una singola azienda) rispetto al mercato di riferimento. Il Beta di XLP è uguale a 0.60 mentre quello di XLU a 0.37. Questo significa che se l’S&P500 segnasse un +2%, XLP segnerebbe un +(2 X 0.6)= +1,2% e XLU un +(2 X 0.37)= +0.74%; ecco dimostrato il motivo per cui in momenti di risk on essi non sovraperformano l’S&P. Se invece quest’ultimo segnasse un -2%? XLP segnerebbe una performance di -1,2% e XLU di un -0.74%. Grafichiamo il tutto: Notate come entrambi gli indici di forza siano saliti dal recupero post-covid 19 fino ad inizi novembre 2021. Ciò è accaduto poiché l’indice di riferimento è andato a sovraperformare i due settori. Avendo capito che i due sono difensivi, che tipo di informazioni ci forniscono i due indici? Che da marzo 2020 a novembre 2021 i mercati erano in risk on! Se fosse stato il contrario (risk-off), avremmo assistito a una sovraperformance da parte dei settori difensivi, che tendono a beneficiare di più in questi particolari scenari! Questo cambio di forza è avvenuto infine con i breakout dei supporti dinamici a inizi di dicembre 2021. Quindi, tornando al quesito di prima, perché non mi fido tanto dell’ultimo rimbalzo dei mercati azionari americani? Perché questi indici di forza relativa mi stanno suggerendo che siamo in clima di risk-off e non in risk-on; in momenti di risk off il mercato azionario tende a performare bene? No, perché offre alti rendimenti ma ti espone a un altrettanto rischio. C’è un altro indice di forza relativa che fa riflettere, ossia quello tra l’S&P500 e il VIX: Mi piace definire questo indice di forza come “quanta paura c’è al rischio”; che informazioni ci fornisce? Se sale, significa che c’è avversione al rischio, se scende l’esatto contrario. Osservandolo, cosa possiamo dedurre? Dai minimi di marzo 2020 l’indice è salito fino ad arrivare a visitare dei massimi, a inizi novembre 2021. Successivamente è iniziato il lento trend ribassista identificato dalle due trendline dinamiche ribassiste di color blu. Questa inversione di tendenza è avvenuta in concomitanza con le inversioni dei due indici visti precedentemente. E’ un caso? Spero questa analisi possa essere utile a tutti. Matteo Farci di MatteoFarci101030
S&P - livelli chiaveSu S&P le quotazioni sono arrivate a livelli di resistenza cruciali nel senso che da qui bisogna capire se il trend proseguirà verso il basso oppure punterà ai massimi precedenti. Al momento la situazione è aperta ad entrambi gli scenari e molto dipenderà dalla prossima settimana e anche da quella successiva per avere segnale e conferma di ciò che vorrà fare. Un importante segnale di recupero sarebbe ritornare sopra la media mobile rossa che ha sempre contenuto i tentativi di ribasso.di base022
Recupero da +6% in AmericaSettimana di deciso rialzo per Standard & Poor 500 che dopo aver fatto un minimo molto vicino alla famosa area dei 4100 punti ha messo a segno tre sedute importanti riportandosi nuovamente verso area 4400 punti. Il rialzo è stato accompagnato da un VIX che partiva da livelli alti e chiudendo la settimana in area 23.87. Interessante notare il grafico settimanale che con l'ultima candela va a riprendersi la perdita delle 4 settimane precedenti chiudendo con un +6.23%. Oggi il mercato si scontrarsi con la media mobile a 200 che potrebbe fungere da resistenza e respingere forse il prezzo nel breve. Sempre sul grafico giornaliero è avvenuto il famoso "death cross" ma forse è ancora troppo presto per valutare se è un falso incrocio oppure no. Potrebbe essere questo il momento del recupero che alcuni stavano aspettando? A mio parere forse è ancora presto. Sicuramente è stata una settimana che ha visto un rialzo che non si vedeva da tempo. Il VIX rimane ancora sopra ad un livello alto e le incertezze geopolitiche potrebbe incidere nuovamente sui prezzi. Il mio consiglio è quello di fare poche operazioni e della durata di pochi giorni così da esporci poco al rischio di tempo a mercato. Sarà importante inoltre utilizzare una size adeguata. Se la mia analisi ti è piaciuta lasciami un commento positivo con una donazione o un like come segno di ringraziamento. ** DISCLAIMER ** L'analisi è frutto di mie considerazioni personali e non è nessuna sollecitazione all'investimento! Operatività segnalate non posso sostituire il libero ed informato giudizio dell'investitore che agisce per libera scelta e a proprio rischio.di Danilo_Ruttino0
Cot Report - Mini S&P500Come di consueto, per cercare di capire qualcosa in più durante queste fasi particolarmente difficili, può essere importante osservare il comportamento delle varie categorie di investitori. In particolare vediamo come in corrispondenza dei nuovi minimi fatti segnare il 24 gennaio ed il 24 febbraio, siano aumentate le posizioni long degli investitori di tipo Non Commercials – fondi, istituzionali, banche- che proprio in corrispondenza di tali livelli hanno avviato un comportamento di accumulazione (linea verde). I retailers – piccoli investitori o soggetti non classificabili - (linea rossa), durante la discesa dei mercati, hanno liquidato posizioni, comportandosi in maniera sostanzialmente opposta ai grandi investitori. I Commercials (che in genere tendono ad operare con finalità di copertura o veloce speculazione) hanno nell’ultima settimana incrementato le posizioni nette lunghe (linea azzurra). Queste informazioni non sono utili per l’operatività di trading, ma per costruire una visione consapevole, soprattutto ragionando in termini d’investimento o di portafoglio. In particolare sappiamo che i minimi recenti, rivestono una certa importanza nelle scelte degli operatori. di DomenicoIvanPontillo226
S&P500: Analisi giornaliera e ingressi intradayLasciate un like per rimanere sempre aggiornati sull'andamento e un commento se avete dubbi o domande. Grazie e buon trading a tutti! Short05:43di Francesco_PanzittaAggiornato 13
S&P500: La mia view e i miei livelli di ingressoLasciate un like per rimanere sempre aggiornati sull'andamento e un commento se avete dubbi o domande. Grazie e buon trading a tutti!Short06:35di Francesco_Panzitta10
S&P500: Market sentiment e livelli di ingressoLasciate un like per rimanere sempre aggiornati sull'andamento e un commento se avete dubbi o domande. Grazie e buon trading a tutti!Short05:25di Francesco_PanzittaAggiornato 10