S&P500 scenari possibiliNella scorsa analisi ci eravamo lasciati con un indice che aveva chiuso con una variazione del -2,20% e che era andato a rompere un primo supporto creato in area 4620 circa.
Questa settimana il mercato, ha aperto tendando un recupero ma non così forte da dimostrare la ripresa. Infatti, i prezzi sono rimasti al di sotto della media mobile veloce e dopo la candela di lunedì, hanno ripreso la correzione ritornando a testare l'area dei 4537 punti del vecchio massimo fatto a settembre.
Anche i volumi in continuo incremento confermano la forza ribassista dei prezzi e sul settimanale vediamo una barra che mostra una quantità di contratti scambiati che non si vedevano dal periodo del covid.
In parallelo ai movimenti dell'indice, la continua salita dell'indice della paura VIX che si riporta a 30,60 punti con uno spike fatto venerdì toccando addirittura i 35 punti. Questo ci indica ancora una volta come nel mercato in questo preciso momento, ci sia confusione ed incertezza. La volatilità da novembre ad oggi, è arrivata a fare un +110% circa cosa che si vedeva da parecchio tempo.
Fatte queste considerazioni, gli scenari possibili che mi vengono in mente sono 2:
la rottura con conferma dei 4500 punti potrebbe riportare i prezzi ancora più basso tra i 4400/4370 punti circa presi dal volumi profile dal grafico settimanale.
Il secondo scenario potrebbe essere un ritorno graduale della volatilità con una ripresa dei prezzi ritornando magari a chiudere sui 4600 punti. La volatilità ha chiuso la settimana sotto la chiusura dalla candela del 1 dicembre e l'indice invece ha fatto un bel rimbalzo con volumi importanti. Questi 2 segnali potrebbero essere l'inizio di un possibile recupero.
Come detto anche nell'analisi precedente, rimane importante mantenere i nervi saldi per le operazioni aperte e nel caso di nuove operazioni sarà importante utilizzare una size più bassa rispetto a prima.
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L'analisi è frutto di miei considerazioni personali e non è nessuna sollecitazione all'investimento! Operatività segnalate non posso sostituire il libero ed informato giudizio dell'investitore che agisce per libera scelta e a proprio rischio.
Idee operative MES1!
S&P 500 – Analisi del Commitment of TradersDurante i periodi di storno o ritracciamento e comunque con cadenza settimanale, studio l’andamento delle posizioni nette di quelle che possiamo definire “le mani forti” del mercato, per capire l’orientamento di banche, fondi, operatori commerciali e piccoli traders.
Sul grafico del future Mini S&P500 ho aggiunto il Cot Report, con le indicazioni rispettivamente di:
• Commercials (linea rossa) – Operatori di mercato con finalità principale di copertura;
• Non Commercials (linea blu) - Banche, fondi, con finalità di speculazione;
• Non Reporable (linea arancione) – Traders al dettaglio.
Durante i cali delle ultime giornate, possiamo rispettivamente notare come fossero aumentate le posizioni nette corte di “Commercials” e ridotte quelle long dei “Non Reportable”. Tuttavia, abbiamo assistito all’incremento delle posizioni long dei “Non Commercials” i quali sembrerebbero essere interessati ad incrementare le loro posizioni sul ribasso attuale, dato interessante da acquisire.
Sarà interessante vedere come reagirà il mercato nei prossimi giorni e se eventualmente resterà fedele al bias rialzista delle festività natalizie.
Brutto momento per l'Azionario GlobaleMomenti di turbolenza per i mercati azionari, dove abbiamo potuto assistere ad un aumento di volatilità importante accompagnato da un aumento degli scambi e quindi dei volumi. Per adesso il contratto future dell'$SP500 ha perso solo il 5,24% e questo numero non mi intimorisce, perché siamo pienamente nelle metriche di un rintracciamento.
Il prezzo potrebbe scendere ancora, ed arrivare a testare la zona dove galleggia la EMA200, come si può vedere nella zona evidenziata sul grafico. Oppure potrebbe prendere coraggio e tornare a testare le zone dei massimi. Ma tutto questo dipenderà anche dalle notizie e dai dati economici. Vediamo insieme quali sono state le notizie che hanno fatto scendere i prezzi questa settimana:
- Variante Omicron, non si sa ancora niente di certo ma questa notizia mette comunque sotto stress i mercati finanziari, ed in modo particolare tutte quelle attività produttive che nella loro natura hanno bisogno della libera circolazione delle persone (vedi la discesa del $CRUDOIL).
- Powell ha dichiarato che l'inflazione non è più un fenomeno provvisorio, e ci credo! Dopo anni di Quantitative Easing da 120 Miliardi al mese (con acquisti sui mercati), una pandemia che mette in crisi la supply chain certo che l'inflazione cresce e diventa difficile da controllare. Questo però danneggia i mercati azionari e bisogna tenerlo in considerazione.
- Inizio del Tapering ed possibile aumento dei tassi d'interesse per controllare l'inflazione.
Seguendo i vecchi paradigmi della finanza classica vi direi, signori qui il prezzo scende. Ma viste le dinamiche moderne dei mercati finanziari purtroppo rimaniamo nell'incertezza. Infatti abbiamo notizie negative che vanno in contrasto con la ripresa economica in atto (nonostante i dati meno positivi del previsto sui no farm payroll ma comunque la disoccupazione negli USA è diminuita ed è bassa), ed un trend di fondo sugli indici azionari decisamente Bull.
Qualcuno potrebbe pensare che i prezzi degli indici sono bassi in questi giorni, ma visti in un ottica d'insieme e di lungo termine i prezzi sono alti e per adesso non vedo nessuno spauracchio di una possibile crisi.
Quello che tutti attendevano è arrivato: il Black FridayIl Black Friday è arrivato lasciando sul mercato americano un -2,20% anche se meglio rispetto ai mercati europei che hanno perso di più.
Sul grafico giornaliero, vediamo come i prezzi hanno aperto sul livello di chiusura della giornata precedente portandosi prima leggermente al rialzo, finchè non sono arrivate le vendite che hanno abbattuto l'indice andando a rompere un prima area di supporto interessante i 4625 punti e chiudendo sotto i 4600 punti. Rimane comunque una correzione che non invalida assolutamente la forza rialzista nel lungo periodo.
Spostandoci sul VIX che ci mostra la volatilità implicita sull'S&P500, notiamo la schizzata di volatilità che si porta da 18,54 fino a un massimo di 29,99 punti, raggiungendo un'area importante già toccata nel recente passato come ad esempio a settembre ed ancora prima a maggio di quest'anno.
La notizia della nuova variante chiamata "Omicron" è stata un market mover importante che ha scosso i mercati che erano in fase di stallo già da qualche giorno.
I volumi interessanti così come anche i movimenti, penso che arriveranno lunedì quando tutti gli operatori forti rientreranno dalle festività. Infatti, giovedì era festa e venerdì la borsa americana era aperta solo parzialmente.
Anche se venerdì la borsa era aperta per metà sessione, ci sono stati titoli che hanno perso parecchio, ma nonostante questo, ci sono stati altri titoli che invece hanno fatto bene facendo notare quindi una preferenza verso settori difensivi come ad esempio l'healtcare che è stato quello meno colpito da questa correzione. Sotto il link di tradingview che riporta alla mappa del settore.
www.tradingview.com
Quello che raccomando io è di mantenere lucidità e di non farsi prendere dell'ansia e di non continuare a guardare le borse ogni 2 minuti. Il tentativo di iniziare ad aprire operazioni short sui titoli per coprirsi dalle perdite potrebbe essere rischioso così come iniziare a comprare titoli perchè sono arrivati "i saldi".
Se c'è da chiudere delle posizioni già in perdita valutate in base al vostro piano di trading e se è il momento di chiudere si manda giù il rospo e si continua ad andare avanti . Il mercato darà sempre delle nuove opportunità anche perchè stiamo vivendo un periodo che come è già stato detto ci ha abituato troppo bene e perdonato troppe volte.
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Red Friday e bearish engulfingChiusura di settimana pesante per l'S&P 500 che complice la giornata di venerdì disegna a livello settimanale un pattern grafico ribassista di bearish engulfing.
I media e la stampa giustificano la discesa associandola alle news sulla nuova variante covid sudafricana ma provando a distaccarci dalle varie interpretazioni a posteriori, tecnicamente il grafico mostrava già perdita di forza di spinta a rialzo segnalata dalla divergenza con RSI. Ovviamente la news ha contribuito a registrare l'entità della perdita ma tecnicamente si scorgevano i primi segnali di indebolimento della struttura.
In aggiunta era anche plausibile attendersi un retest della zona dei max precedentemente superati. La discesa potrebbe non essere terminata ed attenzione alla chiusura di mertedì in cui si avrà la chiusura mensile di novembre e si appresta nel chiuderla con un altro segnale bearish di shooting star che comunque necessita conferma prima di sancire un inversione di trend. A livello supportivo monitorare area 4.510 - 4.470 come primo supporto e successivamente area 4.320 - 4.260.
Pannello volatilità - UpdateSettimana decisamente interessante, all’insegna della volatilità e dei posizionamenti tattici.
Vix su valori vicini a 20, nel pannello della volatilità il 22/11 ha intersecato la banda superiore del canale di bollinger, con candela del 24 novembre che è orientata decisamente al ribasso. Stesso discorso per il VVIX, che misura la stabilità della volatilità. Dopo un periodo di salita ha trovato un’ area di respiro in zona 110.
I movimenti dei giorni scorsi potrebbero essere stati determinati dal timore dei nuovi lockdown e dalle manovre delle banche centrali che si teme potranno essere più tempestive di quanto non ci si aspetti.
Tuttavia analizzando alcuni indicatori, come ATR e Volatilità Storica, notiamo come essi avessero nei giorni scorsi raggiunto valori minimi dove ciclicamente tendono a risalire.
Indicatore PUT /CALL in sostanziale risalita, con una maggior forza lato PUT, a testimonianza di una maggior propensione alla copertura e di un deterioramento delle aspettative rialziste nel breve (l’indicatore è tuttavia ancora sotto la parità).
Ragionando in termini di forza relativa tra mercato azionario e indice materie prime, notiamo ancora una curvatura della media a 200 periodi verso le materie prime.
Lo studio del sistema di medie mobili sull’SP500 infine ci permette di guardare la tendenza dei prezzi, eliminando il rumore di fondo. Resta sempre apprezzabile sia l’impostazione che l’inclinazione e la distanza delle medie.
Considerate anche le festività del ringraziamento, ne approfitterò per la gestione delle posizioni, per lo studio delle dinamiche intermarket e per l’idealizzazione di diversi scenari macro.
Operazione Short Intraday - ES 1221 - S&P500Vorrei condividere con voi la mia operazione intraday di oggi, basata sull'analisi dei volumi.
Dal grafico li ho dovuti togliere per non sporcarlo troppo.
Alle 13:37:01 entro con ordine limite a 4677,50 con un futures micro su S&P perchè il livello dei prezzi "ballava" su poc giornaliero, era un'entrata un po rischiosa motivo per cui ho inserito stop loss e take profit in posizioni NON ovvie (come Alexander Elder insegna). Quindi stop loss a 4702 (oltre la soglia psicologica di 4700) e take profit a 4665 dove era posizionata una concentrazione di volumi dala quale era possibile un rimbalzo. Il rischio/rendimento era a mio sfavore (rischio due volte il rendimento atteso), ma la costruzione dell'operazione giustificava ampiamente questa scelta.
Infatti contestualmente a stop loss e take profit ho inserito un altro ordine short a 4695 di un secondo contratto futures, lasciando inalterato sia sl che tp.
A questo punto il rischio rendimento è cambiato da rischio 2:1 rendimento a rischio 1:1,5 rendimento.
Il mercato è stato "gentile" ad eseguirmi sul massimo della candela, ed ho realizzato un totale di 20,75 pt short.
ILLUSTRAZIONE A SCOPO PURAMENTE DIDATTICO E DI STUDIO DEL MERCATO, NON COSTITUISCE IN ALCUN MODO SOLLECITAZIONE AD OPERARE.
Sentiment e flussi del mercato – S&P500Sebbene le scorse cinque sedute abbiano guidato il mercato verso il pareggio dei precedenti massimi, è importante vedere il modo in cui essi sono stati raggiunti.
Innanzitutto, partiamo dalle candele. Possiamo notare come esse siano più piccole, con shadow più grandi rispetto alla fase di trend del mese di ottobre, aspetto che denota atteggiamento di indecisione e sostanziale attesa, nonché possibile perdita di spinta rialzista.
Aggiungendo degli indicatori alla nostra analisi, possiamo provare ad avere un quadro più chiaro.
Advance – Decline line (ADL): Indica chiaramente che la spinta del mercato degli ultimi giorni è data da un numero decrescente di titoli. Probabile che l’indice sia stato sostenuto da quelli a maggior capitalizzazione;
Commitment of traders: Entrando nel dettaglio delle posizioni, possiamo notare una sensibile riduzione delle posizioni nette di Istituzionali e Retail ed un atteggiamento sostanzialmente netto corto dei commercials.
Ultimo, ma non ultimo, Top failure swing per l’RSI, che secondo la formula di calcolo dell’oscillatore, ci fa capire che le successioni di massimi e minimi crescenti, vengono aggiornate con minore forza.
Non dobbiamo fuggire dal mercato, tuttavia è bene mantenere atteggiamento di attenzione, ricordando anche che ci approcciamo alle festività del giorno del ringraziamento ed i mercati potrebbero soffrire di una minore ampiezza di mercato per ogni livello di prezzo.
America in pausa prima di una ripartenza oppure no ?È solo una pausa prima di una probabile corsa di fine anno oppure sono i primi segnali di un inizio di una probabile correzione di breve?
Come vediamo dal grafico giornaliero, questa settimana abbiamo avuto un'alternanza di chiusure positive e negative ma senza nessuna grossa direzionalità.
I 4700 punti sembrano una barriere tosta da superare e ogni volta che l'indice tenta il superamento, viene subito respinto.
Analizzando il periodo che va dal 5 novembre ad oggi con il volume profile, notiamo una grossa massa di volumi che va dai 4685 fino ai 4698 punti circa. I forti scambi che sono avvenuti in quest'area, hanno fatto si che i prezzi rimanessero ancorati su questi livelli.
Quello che turba di più non è forse l'indice piatto in questo momento, ma il graduale rialzo della volatilità implicita che dal 5 novembre dopo aver toccato i minimi di periodo, ha rimbalzato verso l'alto andando a disegnare ad oggi 2 minimi crescenti.
Questo scenario per quanto mi riguarda richiama solamente una cosa: prudenza nell'aprire nuove posizioni.
Quello che consiglio e che sarà anche quello che farò io è:
Essere molto selettivi nello stock picking.
Ridurre la size da utilizzare nel caso di una nuova operazione
Ridurre il rischio massimo per trade.
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TAPERING E TASSI DI INTERESSE. LA REAZIONE DEI MERCATIBuongiorno ragazzi, come tutti saprete ieri sera alle 19 ha parlato il presidente della FED Jerome Powell. C’era molta attesa per questo intervento in quanto il presidente avrebbe annunciato probabilmente il tapering (ossia la riduzione di acquisti di obbligazioni), avrebbe dato una visione sull’inflazione e avrebbe parlato sulla decisione riguardo i tassi di interesse.
Ogni qualvolta siamo di fronte a situazioni ed interventi di questo tipo (ossia quelli che pesano come un macigno sul calendario economico) mi piace osservare come reagiscono i mercati. Vi ho quindi condiviso i grafici sui future dell’ S&P 500 e quello sul Nasdaq 100 a timeframe 15m.
Notiamo come, dalle 19 alle 00:45 circa, i mercati abbiano reagito benissimo, con l’S&P che è andato a segnare un bel +0,96% e il Nasdaq un +1,37%. Vi siete chiesti perché, nonostante Powell abbia annunciato il tapering (e quindi il ritiro graduale del sostegno ai mercati), i mercati hanno reagito bene?
Perché la notizia sul tapering era già stata scontata. Esiste un’affermazione molto veritiera nel mondo della finanza: buy the rumors and sell the news; i mercati finanziari scontano sempre in anticipo le news, andando a scontarle dal momento in cui tale news inizia a districarsi tra gli operatori. Da quanto si parla di tapering? Da tanto, almeno dall’estate. Quindi, se prossimamente i mercati scenderanno, non scenderanno per l’inizio del tapering.
Vi siete però chiesti il motivo per cui i mercati hanno reagito bene? A parer mio perché Powell ha dichiarato di non voler alzare i tassi di interesse, che ora sono stabiliti a 0-0,25%. Ricordiamo che quando i tassi di interesse sono bassi vanno a stimolare l’economia, in quanto per le aziende è più facile richiedere prestiti, e se esse gli richiedono, possono usarli per svariati motivi, tra i quali “espandersi”; più moneta circolante c’è, meglio funziona l’economia e più si alza il PIL, che è chiaramente mosso da tutte quelle aziende che appunto, come ho detto, posso facilmente accedere al credito quando i tassi sono bassi.
Adesso vedremo quando la FED avrà intenzioni di alzarli, saranno interessanti tutte le dichiarazioni che da qui al futuro rilasceranno i banchieri centrali.
Per quanto riguarda l'inflazione, invece, il presidente ha dichiarato ancora una volta di vederla "transitoria" a causa dei colli di bottiglia e delle catene di approviggionamento.
Ricordiamo, buy the rumors and sell the news, ne abbiamo avuto l’esempio proprio ieri.
Buona giornata, Matteo Farci
Analisi Intermarket al 31/10/2021Spiegare le dinamiche del mercato non è semplice e spesso è un gioco che porta a brutte figure. Siamo stati assillati negli ultimi periodi da media, tv, notiziari circa i timori dell’inflazione, quando in realtà i movimenti al rialzo delle materie prime e le opportunità per i traders sono iniziati svariati mesi fa.
Nel contesto attuale attendiamo a breve l'attuazione di politiche di tapering, ovvero di riduzione degli stimoli monetari da parte delle principali banche centrali e di un possibile rialzo dei tassi di riferimento.
Posto che, per quanto riguarda il mercato azionario, il valore di un’azienda è dato dalla "sommatoria dei flussi di cassa attesi futuri attualizzati" che la suddetta è in grado di generare, un incremento dei tassi di riferimento, andrebbe ad aumentare il fattore di sconto, riducendo pertanto il valore dei flussi attesi e di conseguenza il valore attuale dell’azienda. Aspettative d’incremento dei tassi, andrebbero pertanto a penalizzare i corsi azionari delle aziende.
Tuttavia in questi giorni i mercati stanno aggiornando per l’ennesima volta i loro massimi, probabilmente per effetto di trimestrali particolarmente positive, soprattutto in termini di tasso di crescita di utili e fatturato anno su anno.
Nel grafico sotto riporto il Commitment of Traders dell’S&P500, ovvero il posizionamento Long o Short delle varie categorie di operatori. Possiamo notare come, dagli ultimi report, i Large Traders - linea Blu -(Banche, Istituzioni, fondi) abbiamo una posizione long, congiuntamente ai retail traders. La sommatoria delle loro posizioni è data dall’istogramma in sottofondo. I Commercials – linea rossa - (hedge funds, operatori commerciali) sono short, questa categoria però opera anche per esigenze di copertura dei rischi e non solo per scopo di lucro.
Per provare a capire l’andamento dei flussi è interessante anche valutare la forza relativa tra il CRB Index (paniere di materie prime, primo grafico sotto) e Gold ed S&P500 (secondo grafico sotto). Notiamo come dopo la fiammata inflazionistica di settembre, dal 12 ottobre il rapporto tra CRB ed SP500 stia virando in favore del comparto azionario. Per quanto riguarda il gold, è stato costantemente più debole rispetto all’ S&P500. Bisogna cercare di capire se è solo una pausa delle materie prime dopo la corsa indomita oppure potrebbe essere iniziata l’inversione del trend. Possiamo capirlo osservando l’andamento dei massimi e minimi del modello. Qualora venissero aggiornati nuovi minimi decrescenti rispetto ai precedenti, mi convincerei circa l’incremento di posizioni sui comparti azionari più forti, cominciando a chiudere le esposizioni su Oil & Gas e bancari.
Analizzando infine il VIX, ovvero la volatilità prezzata sulle opzioni, possiamo vedere come essa sia stazionaria ed in condizioni favorevoli ad un’operatività sul mercato azionario. Negli ultimi giorni abbiamo anche visto una pausa delle vendite nel settore obbligazionario. Il grafico sotto riporta l’andamento del prezzo di obbligazioni americane a breve, 10 anni e 30 anni, a testimonianza che negli ultimi 10 giorni i mercati sembrerebbe aver “dimenticato” un’imminente manovra sui tassi, già in parte scontata con i ribassi iniziati ad agosto.
Concludo infine con il dollar index, attualmente in fase di fisiologico ritracciamento su un trend di crescita iniziato da marzo 2021. Conosciamo la storica decorrelazione tra materie prime e dollaro, tuttavia la ripresa della domanda e la pressione inflazionistica non ha impedito alle materie prime di apprezzarsi seppur in presenza di un dollaro crescente.
Il mio approccio al trading, prende sempre in considerazione l'analisi intermarket, necessaria per costruire la "big picture" entro la quale muovermi. Tuttavia, ho l'umiltà di mettere in discussione le mie "certezze" in virtù dell'andamento dei prezzi. I prezzi contengono tutta l'informazione di cui abbiamo bisogno, informazione presente e futura, pertanto sono disposto a rivedere le mie posizioni, sempre però secondo un approccio dettato da precise strategie e regole di gestione del rischio.
S&P500 - nuovi massimiNell'ultimo giorno della settimana appena conclusa è stato aggiornato, seppur di poco, il massimo del 3 settembre su S&P500. Tecnicamente la struttura di fondo sembrerebbe riconfermare un impostazione a favore dei bull visto il totale recupero anche dell'ultimo movimento correttivo. Conferma da validare tramite il test dei supporti a 4.465 - 4.433 punti che potrebbe avvenire a partire dalla prossima settimana visto il possibile segnale di debolezza delle ultime due candele: la seduta di venerdì, in cui abbiamo aggiornato i massimi, si è conclusa con una candela inside rispetto a quella del giovedi se consideriamo i valori di open e close.
Da segnalare la condivisione delle trimestrali da parte delle big tech USA la prossima settimana come driver.
Ampiezza del mercato - Advance/decline lineUno degli strumenti più utili per valutare l’ampiezza di mercato e per comprendere se un trend ha dei presupposti di solidità, è l’indicatore Advance/Decline line. Esso calcola il "market breadth", prendendo in considerazione la relazione tra titoli che si muovono al rialzo, titoli che si muovo al ribasso e titoli sostanzialmente senza variazione.
In un mercato in salute, vogliamo vedere l’indicatore AD Line in convergenza con il trend di fondo: in questo caso la salita dell’indice sarà accompagnata da una crescita delle quotazioni di un numero elevato di titoli componenti il listino.
La divergenza tra indicatore A/D e trend dell’indice, viene interpretata come campanello d’allarme: l’indice tende a salire, ma solo per effetto della crescita di pochi titoli o di un numero di titoli via via decrescente; il trend potrebbe arrestarsi e prendere una pausa.
Analizzando l’S&P500 possiamo verificare come dal 10 giugno circa, l’Advance Decline line e l’andamento del future, fossero discordanti; a fronte di nuovi massimi raggiunti dall’indice, l’A/D line si è mossa in senso orizzontale. La crescita dell’indice pertanto non è stata accompagnata più da un numero crescente di titoli, situazione tipica prima di un consolidamento o di un ritracciamento.
Possiamo notare come a fronte della ripresa degli ultimi giorni del principale listino americano, l’AD line abbia ripreso a crescere ed un segnale importante potrebbe essere vedere l’S&P 500 recuperare i suoi massimi con ampiezza di mercato crescente.
Breve recupero in AmericaMovimento interessante che si è verificato nelle ultime 3 sedute di questa settimana sul mercato americano.
Dal minimo del 13 ottobre, ha fatto un +3,40% circa andando a rompere alcune aree di resistenza importanti come 4380/4415/4440 ricavate attraverso il volume profile
La trendline di breve ribassista è stata violata e inoltre i prezzi, hanno chiuso sopra la media mobile a 50 periodi ulteriore segnale interessante.
Anche il VIX indice della volatilità scende, rompendo prima area 20 fino a portarsi a 16,30.
Questi ultimi movimenti non mi fanno ancora pensare ad una fine della breve correzione attuale, ma piuttosto a prestare ancora più attenzione.
Per quanto mi riguarda, la chiusura sopra area 4480 punti, potrebbe essere un primo passo importante per recuperare i massimi e riprendere il trend di fondo rialzista.
Il mio consiglio è quindi di non farsi prendere dall'euforia e di non pensare che tutto si sia concluso. Invece, bisogna essere ancora più selettivi del solito nello stock picking, scegliere aziende che stanno facendo meglio del mercato e fare attenzione alle size da utilizzare.
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S&P - effetto trimestraliLe prime condivisioni delle trimestrali portano positività sulle quotazioni del S&P. L'area supportiva dei 4.250 al momento ha arrestato la discesa iniziata dal massimo del 3 settembre ed avviato un movimento rialzista di un certa entità. Il target di questo movimento, che potrebbe configurarsi come l'inizio di un movimento più ampio che potrebbe portare a nuovi massimi assoluti, è l'area di resistenza a 4.480 - 4.500 - 4.520.
L'approccio a questa area a mio parere darà indicazioni più chiare sulla tendenza da qui a dicembre. Un eventuale rifiuto potrebbe infatti riportare negatività e far riprendere la discesa con target la mm giornaliera a 200 periodi (linea rossa). Allo stesso modo un suo superamento aprirebbe le porte per un proseguimento del rialzo verso nuovi massimi.
Analisi del “Commitment of Traders” – 15/10/2021Settimanalmente il CFTC (Commodity Futures Trading Commission) rilascia il dato sul “Commitment of Traders”, ovvero la quantificazione delle posizioni nette lunghe e corte detenute da alcune categorie di investitori con il relativo “open interest”, ovvero il numero di contratti derivati non chiusi all’interno del mercato.
Le tre categorie di operatori analizzate sono:
• Commercials: Si tratta di trader commerciali, per la maggior parte coinvolti in operazioni di copertura o amplificazione delle posizioni in portafoglio. Agiscono in maniera attiva e sono i più informati sullo strumento finanziario in questione. Il loro approccio li porta ad essere contro trend e ad anticipare i movimenti del mercato (nel grafico linea rossa);
• Non Commercials (Large Speculators): Categoria composta da banche, grandi traders e fondi. Essi hanno un approccio speculativo, orientato al lucro e non al sottostante degli strumenti finanziari. Generalmente operano in trend (nel grafico linea verde);
• Non reportable: Categoria nella quale rientrano le posizioni dei retail traders, sovente in posizionamento errato nei punti di svolta del mercato.
Nell’analisi del report, non sono importanti solo il posizionamento long/short degli operatori e l’open interest, ma anche la variazione netta delle poste e i cd. estremi, ovvero situazioni nelle quali si rilevano pesanti divergenze di comportamento tra i vari operatori.
Durante il ritracciamento dell’S&P500 di inizio settembre, possiamo notare come i retail traders (linea blu) avessero posizioni nette lunghe, mentre Commercials e Non Commercials avessero una visione sostanzialmente short (linea verde e rossa al di sotto della linea dello zero).
Durante lo sviluppo del ritracciamento nel corso del mese di settembre e dei primi giorni di ottobre abbiamo visto una situazione sostanzialmente opposta:
• Retail traders con riduzione dei contratti aperti long;
• Non Commercials con incremento di contratti long;
• Commercials con incremento di contratti long.
Riuscirà questa variazione di posizionamento di istituzionali e commercial a sostenere le quotazioni? Sarà interessante verificare i prossimi report ed il relativo comportamento dei prezzi.
Analisi grafica di breve period S&P500Attualmente ci troviamo in una fase di attesa.
Ho tracciato in area 4100 un rettangolo dove valuto un acquisto qualora il mercato decidesse di stornare. Viceversa nel caso di una ripartenza su tenuta dei 4300 è possibile pensare di aprire delle posizioni più leggere sempre a rialzo per obiettivi a partire da 4750 punti indice.
Analisi volatilità: 12.10.2021
Lo studio della volatilità è uno delle basi per definire l’attitudine al rischio delle mie strategie, nonché per definire le size delle operazioni.
• Negli ultimi giorni abbiamo visto un VIX (primo grafico) in fase discendente, tuttavia osservando la tendenza di fondo, da agosto 2021 i minimi continuano ad essere crescenti, facendo
configurare situazioni di maggior volatilità. Stamattina il VIX quota valore 20,00 in rialzo del 6,55% rispetto alla precedente chiusura.
• Il VVIX, ovvero la “stabilità della volatilità”(secondo grafico), sembra continuare a lateralizzare attorno a quota 110, livello che ci ha accompagnato da luglio 2020.
• La volatilità storica del Mini S&P (terzo grafico), sembra aver rotto al rialzo una trendline ribassista Segnale da tenere sotto controllo
• Il PUT/CALL ratio (quarto grafico) gravita attorno al livello 1, non prevale in maniera particolare un volume delle opzioni PUT o delle opzioni CALL. Tuttavia notiamo come da marzo 2021 i
minimi ed i massimi dell’indicatore siano andati a crescere. Questo significa che i traders con ogni probabilità abbiano protetto i loro profitti con strategie di protective put.
• La forza relativa tra SPY e Gold (quinto grafico), tarata su un periodo di 25 settimane di osservazione, con media di 10 settimane è discendente in favore del gold. Questo potrebbe significare
una maggior propensione d’investimento in asset legati all’inflazione ed ai finanziari.
• Analizziamo infine nell’ultimo grafico il sistema di medie mobili sull’S&P500 che ha visto l’incrocio al ribasso tra Ema20 ed Ema50.
Quali conclusioni traggo da quest’analisi?
Sicuramente sui mercati vige indecisione. Da tempo ho liquidato asset di natura tecnologica ed aziende ad alto tasso di crescita, andando a preferire, studiando anche l’analisi intermarket, posizioni su energetici (in questo settore ad oggi non apro nuove operazioni, gestisco le esistenti) e finanziari. Personalmente le uniche posizioni che sto aprendo fanno proprio riferimento a breakout su titoli bancari o conglomerati finanziari (segnalati anche con idee precedenti). Tuttavia la massima esposizione settoriale prevista dalla mia strategia è pari al 20% ed attualmente il mio portafoglio è investito al 30% circa ripartito tra energetici, finanziari, ed in quota parte industriali ed healthcare. Per il resto sono flat, conservando liquidità per successive opportunità o per operazioni swing di breve termine.
Analisi momentum dell'S&P500Durante questa fase di incertezza, può essere interessante affiancare alla price action, l’ausilio di indicatori, che manipolando i prezzi, sono in grado di fornire indicazioni aggiuntive.
In particolare, per aver chiara la forza del movimento dei prezzi, trovo utile valutare il movimento di uno strumento finanziario unitamente agli indicatori di momentum.
Particolarmente adatto alla nostra analisi è il ROC, ovvero il rate of change, un indicatore che esprime in termini percentuali la differenza tra il prezzo di oggi e quello di N periodi fa. Per valutare un trend ed avere conferme, è possibile analizzarlo su diversi periodi, nel nostro caso ho utilizzato la combinazione 50/100/200.
Possiamo notare come da ottobre 2020 a settembre 2021, i 3 ROC siano stati superiori a zero, mantenendo un livello mediamente costante e confermando il trend rialzista in atto. Da agosto 2021 abbiamo visto ridursi il momentum su tutti i ROC, in particolare quello a 50, negli ultimi periodi, ha assunto valori lievemente negativi (proprio come accaduto ad ottobre 2020).
L’utilizzo di Roc su diversi orizzonti temporali, permette di avere una visione con prospettiva di breve, medio e medio/lungo periodo. Più la nostra visione ed il nostro stile di trading sono orientati sul lungo periodo, minore è l’importanza degli indicatori settati su brevi periodi e maggiore sarà la nostra esigenza di filtrare il “rumore di fondo” del mercato.
Premesso che andrò a considerare esaurito il trend solo nel caso in cui dovesse realizzarsi un’inversione con aggiornamento al ribasso dei minimi, qualora dovessi riscontrare che gli indicatori di momentum fossero tutti negativi, prenderei questo segnale come conferma di prezzi che non riescono più a spingere ed alimentare il trend.
America, peggior chiusura da marzo 2020Era da gennaio di quest'anno che il mercato americano, non faceva una chiusura mensile in rosso.
Quella che ha terminato il mese di settembre, è stata anche la più importante che si è verificata dopo marzo 2021, andando a perdere il 4.93%.
Da inizio settembre, l'S&P500, ha iniziato un movimento correttivo che lo ha portato a rimbalzare, come solito nell'ultimo periodo, sulla media a 50 periodi. Diversamente dalle volte precedenti, la pressione d'acquisto non è stata così forte da attivare il "buy on dip" e riportare i prezzi in alto.
Da quello che poteva sembra un rimbalzo, si è trasformato nella penultima settimana di settembre ( precisamente con la candela del 20), in una correzione più profonda, andando a rompere l'ultimo minimo crescente importante fatto il 19 agosto.
La rottura di questo minimo, ha rotto anche la sequenza di massimi e minimi crescenti iniziando quella che a mio parere è vista come un inizio di cambiamento di tendenza nel breve periodo. Cambio di tendenza che non significa chiamare il ribasso, ma significa che la struttura di fondo dei prezzi probabilmente sta cambiando così come anche il sentment di mercato.
Da quel minimo, c''è stato un nuovo tentativo di recupero ma le resistenze che prima erano supporti, hanno fatto il loro lavoro, respingendo i prezzi al ribasso fino addirittura formare l'attuale nuovo minimo.
Da inizio settembre è iniziato a crescere dal suo minimo anche il VIX, raggiungendo il suo picco il 20 settembre e mantenendosi ancora oggi ad livello alto.
Un primo scenario, è un rimbalzo per poi una ripresa del movimento correttivo fino al probabile arresto sul supporto che si trova in area tra 4200 e i 4180 punti. Area di prezzo oggetto di forti scambi.
Un secondo scenario, è la risalita dei prezzi con la rottura delle resistenze in area 4400 punti e successivamente in area 4470 punti per poi ripuntare ai massimi.
Cosa fare in questi momenti di incertezza di mercato ?
Sicuramente è importante mantenere la calma. Le correzioni così come i ribassi ci sono sempre stati nei mercati e ci saranno sempre e non è possibile prevederli o altro, bisogna conviverci e farsene una ragione. È importante quindi non farsi prendere dalle emozioni ma bensì rispettare il proprio piano di trading.
Alcuni suggerimenti possono essere quello di ridurre l'esposizione a mercato diminuendo le size sulle nuove operazioni, oppure iniziare ad incassare parte dei profitti realizzati. Altro consiglio, può essere quello di essere ancora più selettivi nello stock picking e quindi acquistare azioni che hanno una forza relativa superiore sia al mercato sia superiore al settore.
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S&P500 - bearish engulfing su mensileLa candela mensile di settembre disegna una bearish engulfing e questo potrebbe essere un segnale importante per sancire un inversione di trend dell'indice. Segnale ancora in cerca di conferme ma da monitorare con attenzione. Le resistenze da recuperare per evitare ulteriori ribassi che potrebbero portarci verso la mm200 daily (linea rossa) sono poste a 4.430pt e 4.490 pti. Nel tentativo di recuperare le aree indicate, visto anche le ultime due candela daily formatosi e le divergenze con RSI, potremmo assistere ad una avvio di settimana positivo con l'obiettivo di testare l' area 4.390pt.