SPERANZA E PAURA DOMINANO IL MERCATOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 31.10.2022 -CONTESTO Mercati altamente volatili si apprestano a vivere un’altra ottava ricca di market movers che possono ancra destabilizzare il sentiment degli operatori, prede di continui cambi di direzionalità. Due le forza chiave in campo, da un lato la speranza che le banche centrali abbiano raggiunto il tanto ambito tasso di equilibrio, e che sia dunque giunto il tempo delle pause per i falchi, e dall’altro lato la paura che l’inflazione possa proseguire le sue spinte rialziste e costringere le bance centrali a nuove azioni hawkish nelle politiche monetarie senza dare respiro all’economia reale. I dati che sono stati pubblicati la scorsa settimana dalle trimestrali USA sembrano dare supporto alle teoria che oramai i primi effetti delle scelte della FED sull’economia reale inizino a mostrarsi , ma a dare conferma saranno i dati sull’occupazione in pubblicazione questa settimana, oltre all’appuntamento con la FED che tuttavia dovrà dichiararsi prima della pubblicazione dei famosi NFP. Continua la fase di alta volatilità dei mercati, che potrebbero ancora mostrare affondi ribassisti là dove la FED dovesse mostrarsi più aggressiva di quello che si pensa, sebbene il prossimo rialzo tassi di 75Bp è oramai già scontato, ma si guarda come sempre alle prospettive future, alla possibilità di un modesto intervento per la riunione di Dicembre , il che aprirebbe le porte ad un 2023 più dovish pronto a regalare buoni recuperi per il famoso rally di natale. Per la settimana che si sta aprendo, grandi attese anche per la BOE, che dovrebbe ricorrere ancora a rialzi tassi da 75Bp, ma che trova ora grande incognita nel piano fiscale del nuovo cancelliere Hunt, il quale sembrerebbe disposto ad implementare politiche più rigide con maggiori livelli di pressione fiscale per risanare il paese. Si creano quindi possibilità di una BOE più morbida , intenzionata a non aggravare la già difficile condizione del paese, ricorrendo quindi ad un rialzo tassi più modesto. -FOREX Il mondo valutario è alle prese con il focus dollari Usa che nelle ultime sedute ha lasciato spazio ad interessanti respiri, in parte possiamo dire anche dovuti, sia per motivi prettamente tecnici che macroeconomico, vista la notevole pressione che sta generando a livello globale un super dollaro, che dovrà trovare in una congiuntura macroeconomica USA in rallentamento la giusta motivazione per costruire respiri più profondi. Ancora focus sullo yen giapponese, che non ha visto la scorsa settimana una BOJ più aggressiva, ma ferma su un tassi di nteresse negativo del-0.10% dettando ancora debolezza per la valuta nipponica che perde terreno contro tutte le altre concorrenti. Nel frattempo il mondo oceanico anticipa la view di politiche meno aggressive, con la RBA e la RBNZ che procedono a piccoli passi nei rialzi tassi, sebbene l’inflazione resti sostenuta , la paura di anticipare la curva sembra essere il sentimento predominante tra i banchieri centrali, che preferiscono attendere i prossimi dati macro per scegliere eventuali azioni hawkish, piuttosto che alzare i tassi in maniera decisa per dover recuperare un’economia maggiormente depressa. ANALISI RETAIL Il mondo retail , in linea con l’attuale fase di indecisione dei mercati, non trova una vera direzionalità, specialmente sul dollar index, dove solo il 57% dei retail resta short, rispetto al 52% di venerdi. In tutta risposta del leggero posizionamento short sul dollaro USA , i retail incrementano il lato long sull’euro, con un 48% rispetto al 44% di venerdi, pur rimanendo ancora in maggioranza corti sul basket euro. È interessante a tal proposito il 54% long su eurusd, di questa mattina, rispetto al 48% di venerdi, segnale che qualche ulteriore affondo in intraday non è da escludersi. Continuano le vendite di sterline, con i retail che si portano al 65% short dal 62% di venerdi mattina, segnale di forza su un asset che porta a casa un ottimo mese di ottobre 2022 in termini di performance. Anche sul cambio principale gbpusd i rtetail restano al 59%short, ma in leggero calo rispetto al 60% di venerdi. Stabile il sentiment sullo yen che resta al 65% long. Cresce la voglia di comprare franchi svizzeri, dove il mondo retail passa dal 55% long di venerdi al 62% attuale, segnale di potenziali allunghi ribassisti del basket. Ancora le oceaniche nel mirino, con posizionamenti retail long massicci al 71% su australia, rispetto al 64% di venerdi, mentre in totale decorrelazione, sul dollaro neozelandese, il mondo retail si porta al 56% short dal 51% della scorsa settimana, segno che il dollaro neo zelandese resta prediletto per gli allunghi rialzisti. Stabile in fine il dollaro canadese con un 58% short, rispetto al 56% di venerdi, ma resta interessante usdcad che vede i retail short al 73% dal 63% attuale, segnale di potenziali allunghi ribassisti in atto. -EQUITY Il mondo azionario ha visto giorni di grandi rialzi, special modo l’equity americana, a differenza di cosa è accaduto in Cina, ma quello sembra essere un ciclo separato dal contesto. La speranza di aver superato la fase più hakish delle politiche economiche da euforia su aree di prezzo che sembrano particolarmente interessanti, ma che tuttavia generano ancora movimenti al di sotto delle resistenze chiave e pertanto non possiamo ancora gridare all’inversione del trend di fondo. Lo sguardo ora è rivolto all’appuntamento con la FED del giorno 2 Novembre prima e ai dati sull’occupazione il prossimo venerdi, per decidere quale sarà il sentiment che ci guiderà fino al termine di questo 2022, se ci sarà rally rialzista oppure no. -COMMODITIES Il mondo commodities come sempre in ritardo, sia nella fase di discesa che in quella di recupero, il che lascia ancora sia i metalli che il comparto energy, nostri osservati speciali, in balia dei ribassi, senza essere interessati dall’euforia attuale che sta investendo il comparto equity buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta2
LE TRIMESTRALI USA GELANO I MERCATIIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 28.10.2022 -CONTESTO Si è conclusa l’attesa per i dati di Apple relativi al Q3 del 2022 con una gelida delusione, tale da lasciar crollare l’indice tecnologico Usa del 5.31% dai massimi di seduta degli 11541 pnt fino agli 11043 pnt. Il titolo ha perso ieri il 3.05% portando cosi la sua performance YTD a -4.56% e trascinando a ribasso l’intero comparto. Tra i diversi dati che hanno pesato sulle trimestrali, la presentazione di un bilancio per il Q3 ricco di passività che sono giunte ai libelli record di 302 000 ml/$. A pesare sul sentiment dei listini Usa anche i dati forniti da Meta, che non solo hanno mostrato earning in netto calo, ma preoccupa il calo di utenze, che tuttavia era prevedibile sia per la fase di rallentamento economico mondiale, che porta spesso molte aziende a tagliare i costi di marketing on line, sia per la migrazione sempre più massiccia verso nuove piattaforme che attirano le nuove generazioni, non lasciando spazio ad un rigenerarsi delle vecchie piattaforme, ma aprendo la strada al mood di scoperta di nuove forme di comunicazioni social sempre più vicine alle esigenze dei giovanissimi , che reputano alcuni canali come FB decisamente obsoleti. Ieri giornata chiave anche per la BCE che resta sostanzialmente in liea con quanto già scontato dai mercati, ovvero un rialzo tassi di 75Bp, ma il focus ora resta la Fed del giorno 2 novembre e ancor di più le attese salgono per gli interventi di Dicembre, dove salgono le scommesse per delle banche centrali meno aggressive, che si preparano ad un 2023 misto, che si possa aprire ad un secondo semestre di ripartenza, a differenza di questo 2022 dedito esclusivamente al contenimento dell’inflazione e del rallentamento economico mondiale. I market mover di questa settimana non sono terminati qui, perché oggi avremo appuntamento con i dati del CPE, ovvero i prezzi dei beni di uso personale, altro indicatore chiave per la misurazione dell’inflazione in USA e per determinare quanto la FED potrebbe mantenere ancora la sua linea hawkish alle prossime riunioni -FOREX Il mondo valutario vede ancora un dollar index tonico, che sembra voler proseguire il suo rimbalzo dai livelli di minimo di 109.50, tuttavia trova presto resistenze dinamiche poste a 111.75 con la mm21 periodi daily, che se non violata in chiusura potrebbe negare la ricostruzione di strutture rialziste chiare e lasciare il dollaro in un trading range fino all’appuntamento con la FED Il mondo retail resta in bilico con un sentiment del 52% short, rispetto al 61% long di ieri, pronti quindi ad invertire la rotta ai primi segni di direzionalità. La ripartenza del dollaro mette prezzo in crisi le altre majors, che diventano tentazione di acquisto per i retail a caccia dei minimi di breve periodo, tanto da portare il sentiment sull’euro al 56% short dal precedente 71% Salgono le posizioni long anche per la sterlina con un 38% long dal 35% di ieri. Salgono le posizioni long sul dollaro australiano dove i retail passano al 64% long dal 33% di ieri mostrando ancora voglia di comprare i minimi di Australia, ad ogni nuovo respiro del dollaro sua. Lo stesso schema vige per il dollaro neozelandese, dove il mondo retail si porta al 51% long dal 48% di ieri, rimanendo decisamente più bilanciato, ed in attesa di allunghi di maggiore intensità. -EQUITY Il comparto azionario mondiale vive ora fase di potenziale respiro dai ribassi visti ieri nella sessione americana e se saranno ancora nuovi ribassi fino ai minimi di questo 2022 sembra che dovranno essere gli americani a deciderlo, dopo una sessione europea abbastanza asfittica alla ricerca di movimenti attendisti non lontano dai minimi di ieri. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA di SalvatoreBilotta1
Nasdaq: è atteso un rimbalzo nella prossima ottava?Seduta contrastata ieri a Wall Street, con il Dow Jones che chiude in territorio positivo mentre S&P500 e Nasdaq registrano un calo sostanziale per la seconda seduta consecutiva. A pesare su questi ultimi due listini sono stati i dati trimestrali di Meta ed Amazon, che hanno registrato utili e ricavi in netto calo. L'utile netto di Meta nel terzo trimestre è sceso del 52%, mentre i ricavi di Amazon sono calati del 15%. Il Dow Jones è stato invece sorretto dalle buone sensazioni sull’economia americana, poiché il PIL del terzo trimestre e cresciuto più del previsto. Questo significa che l’America non è più in recessione tecnica e quindi il picco inflazionistico potrebbe già essere stato raggiunto. Al di là dei tecnicismi va però sottolineato come continuano sul fronte opposto ad arrivare continui segnali di rallentamento dell'economia, causati dai precedenti aumenti dei tassi; questo aumento del PIL è in gran parte attribuibile a un restringimento del disavanzo commerciale, dovuto alla diminuzione della domanda di importazioni e all'aumento delle esportazioni. Ieri il future sul Nasdaq 100 ha chiuso la seduta a 11.235 punti, in calo dell’1.85%. A livello grafico possiamo facilmente notare come il mercato sia stato respinto dalla resistenza a 11.750 punti, livello peraltro segnalato nella scorsa analisi. Sempre nell’analisi di lunedì avevamo sottolineato che se il mercato sarebbe tornato sotto gli 11.300 punti avremmo dovuto attenderci un retest degli 11.000 punti. Il Nasdaq sia ieri che oggi sta testando tale supporto e ora va prestata particolare attenzione poiché un eventuale breakout al ribasso alimenterebbe ulteriore debolezza, con target 10.750 e a seguire il test dei minimi a 10.500 punti. In caso di difesa oggi di quota 11.000 punti, con inversione di prezzo in chiusura e formazione di una candela resistiva sui livelli attuali sarà possibile attendersi un rimbalzo nella prossima ottava, con primo target a 11.450 punti (target già segnalato e centrato nella seduta di lunedì) ed in estensione 11.750 punti. Non vi sono molti altri spunti al momento su questo sottostante, di grand lunga il listino a forza relativa minore tra i principali di Wall Street e che sconta in questo momento il forte divario tra le performances dei titoli “value” rispetto ai titoli “growth”. Fino a che il mercato non riuscirà a recuperare e consolidare sopra quota 11.750 punti, sarà difficile attendersi un movimento direzionale al rialzo piuttosto consistente; in tal caso la prossima resistenza chiave nonché primo target è a quota 12.200 punti. Longdi FilippoGiannini_TradingFacile1
Nasdaq: ottava in rialzo, ma ora servono confermeSettimana decisamente positiva quella appena trascorsa a Wall Street, con il Dow Jones che ha addirittura fatto registrare la terza ottava consecutiva in positivo per la prima volta in questo 2022. Venerdì i mercati hanno messo a segno un buon rialzo spinti dalle indiscrezioni secondo cui alcuni esponenti della Federal Reserve stiano esternando la volontà di rallentare presto il ritmo dei rialzi dei tassi d'interesse e prendere una pausa per poter verificare come le mosse di quest'anno stiano influenzando l'economia reale. Il future sul Nasdaq100 ha chiuso l’ultima seduta della scorsa settimana a 11.358 punti, in rialzo del 2.40%. Nell’analisi di martedì scorso avevo affermato che su quei livelli di prezzo si sarebbe giocata una partita importante, poiché sul retest della resistenza a 11.500 punti ero dell’idea che il mercato sarebbe andato incontro ad uno storno. Allo stesso tempo poi su un eventuale test di quota 11.000 punti, il mercato sarebbe stato chiamato a formare una base di accumulo per evitare una nuova discesa verso i minimi annuali. Se analizziamo il grafico con time frame giornaliero possiamo facilmente verificare come, dopo essere stato respinto da area 11.500 punti, il mercato ha testato e formato una base di accumulo a 11.000 punti e da qui poi abbia nuovamente rimbalzato. Questa notte il mercato è arrivato a toccare nuovamente la resistenza a 11.500 e al momento della scrittura stiamo assistendo ad una nuova correzione. La fase attuale resta comunque interlocutoria e qualora il Nasdaq continuasse a scambiare fra gli 11.000 e gli 11.500 punti la strategia operativa resta quella di vendere le salite e acquistare le discese. Dopo lo spunto di questa notte se il mercato è vivo non ritengo che si andrà comunque sotto gli 11.300 punti, livello dove provare dei long intraday con stop a 11.220 e target a 11.450 in prima battuta. Nel caso il mercato riesca a recuperare e consolidare sopra quota 11.750 punti, facile attendersi un movimento direzionale al rialzo piuttosto consistente con primo target a 12.200 punti. Di contro, se il mercato tornasse sotto gli 11.300 punti sarà da attendere un retest degli 11.000 punti, livello il cui breakout al ribasso alimenterebbe debolezza con target 10.750 e a seguire test dei minimi a 10.500 punti. Nonostante i segnali positivi arrivati nelle ultime sessioni raccomandiamo prudenza e importi calmierati poiché la situazione sull’azionario rimane incerta e non è escluso che tale rialzo sia l’ennesimo fuoco di paglia. Longdi FilippoGiannini_TradingFacile1
IL MONDO RALLENTA, E LE BORSE FESTEGGIANO!IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 04.10.2022 -CONTESTO Chiaro a tutti gli operatori oramai la determinazione con la quale le banche centrali rimarranno con toni hawkish per frenare la corsa dell’inflazione e colpire pesantemente la domanda, ma la scorsa settimana, una breccia è stata aperta nel muro di fermezza delle banche centrali occidentali, con la BOE che ha fatto una piccola marcia indietro, ritardando la partenza del programma di QT e apprendosi ad ulteiori acquisto di Gilt! Alla necessità di un’economia in difficoltà, le politiche fiscali ricorrono ancora alla richiesta di liquidità e le banche centrali sembrano disposte a rispondere! La domanda ora resta: quando sorgerà nuovamente la necessità di liquidità? Come già più volte da noi richiamato nelle nostre analisi , il dollaro ripiegherà solo quando l’economia Usa mostrrerà chiari segnli di rallentamento, cosi da fare strada alla possibilità di banche centrali nemo aggressive, e la fame di dollari potrebbe essere cosi placata da nuovi linfa!. Ieri i primi segnali di rallentamento mondiale i PMI pubblicati da Jp Morgan e ovviamente i dati ISM per l’America, che segnano il passo ad una forte frenata dell aprodzione industriale, con le aziende manifatturiere che portano il dato al +50.9% , ad un soffio dalla fase di recessione della produzione! Ovvio che un dato conclusivo sotto il 50% sarebbe indiscutibilmente negativo, ma l’attuale trend di ribasso delle rilevazione di questi dati sono già sufficienti ad esplicitare la tendenza in atto! Calano i nuovi ordini, calano la nuove assuzioni, salgono le scorte nei magazzini, insomma tutto lascia pensare ad imprese che si preparano ad un lungo fermo delle attività, il che crea nubi di profonda incertezza per il futuro più lontano. Ma il motto per gli operatori resta lo stesso: BRUTTI DATI, SONO OTTIMI DATI! Si perché la chiara difficoltà dell’economia mondiale, pone un passo più vicino la fine delle politiche hawkis della Fed e delle altre banche centrali mondiali e per questo le borse festeggiano, con i primi rialzi di questo inizio di trimestre. -FOREX Il comparto valutario trova respiro dal super dollaro, che come anticipato, inizia aconfermare i suoi ribassi al confermarsi di una congiuntura economica in rallentamento, che tuttavia dovrà trovare conferma nei dati sull’occupazione in pubblicazione il giorno 7 ottobre. Dollar index passa dai massimi di 114.80 al test dei primi supporti a 111.60, ponendo le condizioni base per ulteriori affondi ribassisti fino 109.40 prima e 107.50 poi, senza tuttavia ancora invalidare il trend di lungo periodo nettamente rialzista. Se vacilla il dollaro , ecco che le altre majors trovano spazio per interessanti recuperi a partire dalle oceaniche, che hanno abbondanti spazi di recupero dai minimi battuti in queste ultime settimane, ed è cosi che il dollaro neozelandese di porta al test delle resistenze a 0.5740 oltre le quali si potrebe assistere ad allunghi rialzisti fino le aree di 0.5880-0.59 figura. Anche il dollaro australiano va al test delle resistenze poste a 0.65 e ¼ livello da rompere per parlare di possibili allunghi riazlisti degni di questo nome, e che porterebbero il test dei minimi a 0.6350 ad essere un ricordo lontano. Non da meno eurusd, che consolida al momento nelle aree tra 0.9740 e 0.9850, con le medie mobili veloci che iniziano ad incrociare le medie mobili lente a rialzo per dare possibile struttura rialzista ad uno dei cambi attualmente ancora più penalizzati dal super dollaro. -EQUITY Se il comparto fx festeggia la debolezza del dollaro, fanno tanto meglio le borse mondiali, che partono in questo q4 con un vero e proprio boom rialzista, segnando ieri rialzi che vanno dal 2.50di s&p al 2.79 del nostro indice italiano al +2.80del nikkey al 2.31 del Nasdaq! Rispondono alla grande i supporti di nasdaq posti a 11000pnt, e non sembra impossibile rivedere i test delle mm21 poeriodi daily a 11790 pnt, che ancora non invaliderebbe il mercato bearish in atto. Recupera anche il dax che dai minimi di 11850 pnt si porta 12220pnt, ma resta resistenza chiave da rompere i 12440 pnt per parlare di potenziale inversione di tendenza, che resta tuttavia ancora senza nessun vero supporto nella congiuntura macroeconomica europea che ricordiamo essere ancora alle prese con una profonda crisi energetica. -COMMODITIES Recupera anche il gold, che mantiene viva la correlazione iversa con il mondo dei rendimenti sovrani , che ieri hanno visto ancora debolezza, offrendo sponda alla debolezza del dollaro usa, per trovare un gold decisamente tonico, che recupera dai minimi di 1610$ e balza in 4 sedute a 1699$, aprendo la strada a possibili allunghi rialzisti fino 1723$ prima e 1746$ poi. Ancora una settimana ricca di eventi e dati macroeconomici che possono stravolgere il mood in atto, pertanto continuiamo a raccomandare la massima prudenza per un 2022 decisamente volatile! buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta3
Nasdaq, dove cercare un rimbalzo?Ennesima giornata di vendite quella di venerdì scorso sull’azionario di Wall Street, con gli investitori spaventati dal dato sull’inflazione; ancora in rialzo invece i rendimenti dei titoli di stato ed il dollaro. L’indice Pce è risultato piu' alto delle attese e ad agosto è aumentato dello 0,3% rispetto al mese precedente; la crescita su base annua si è attestata ora ad un + 6,2%. Chi pensava che l’inflazione avesse già raggiunto il picco ha subito una bella doccia fredda ed ora i timori di una recessione globale sono diventati reali e tangibili. Ora c’è chi si interroga sull’efficacia della politica monetaria della Fed e a quali conseguenze potrebbe portare qualora l’inflazione non dovesse rientrare nello standard del 2% in tempi ragionevoli. Con tassi d’interesse e inflazione crescenti, il rallentamento economico potrebbe essere devastante . Per la borsa americana il mese di settembre è stato il peggiore dallo scoppio del Covid, con il Nasdaq che ha archiviato una perdita di oltre il 10%. Con il mese di settembre si chiude anche il terzo trimestre dell’anno, anch’esso archiviato con il segno meno come i precedenti due; una simile performance non veniva registrata dalla crisi di Lehman Brothers del 2008. In questa nuova ottava i mercati restano ancora sotto pressione e questa notte il future sul Nasdaq ha toccato nuovi minimi annuali a 10.891 punti; la seduta di venerdì si era invece chiusa a 11.035 punti, con un calo dell’1.72%. Dal punto di vista grafico è facile evidenziare come la struttura tecnica sia piuttosto precaria, anche se il mercato si trova ora in una situazione di forte ipervenduto. Inoltre va segnalato che nell’area compresa tra 11.000 e 10.800 punti troviamo comunque un’area di supporto importante che aveva arginato le vendite nel settembre del 2020 e che ora è chiamata ad offrire occasioni di rimbalzo. Chiaro però che il mercato rimane incanalato all’interno di una canale ribassista ben delineato e soltanto la rottura della resistenza dinamica a 11.500, livello superiore del canale, supporterebbe una ripresa delle quotazioni. Fino a 11.500 quindi le salite costituiscono occasione per riposizionarsi short e a tal proposito vanno segnalate le resistenze a 11.150, 11.300 e 11.450 punti. In casso di recupero in chiusura giornaliera di 11.500 punti probabile invece un allungo fino a 11.750 punti, dove troviamo nuova area resistiva. Nello scenario attuale dove comunque è possibile assistere ad un rimbalzo in generale del comparto azionario, raccomandiamo massima prudenza poiché il Nasdaq risulta ora uno dei listini con forza relativa minore, sia rispetto agli listini di Wall Street e sia in confronto ad altri listini europei. Per un’inversione di rotta del trend di breve il livello da monitorare è quota 12.000 punti, mentre per un’inversioni di medio periodo il livello da recuperare è costituito da quota 13.500 punti. Shortdi FilippoGiannini_TradingFacile0
nasdaqmi sembra abbastanza ovvio che se bica i minimi comeminimo dobbiamo aspettarci area 10kdi LUCA.P0
Nasdaq = FLAT in attesa di segnali ...Vi segnalo i livelli chiave per i prossimi mesi sui quali i TRADER in cerca di opportunità si muoveranno. Sta per iniziare un (nuovo Ciclo Economico). un primo segnale positivo sarebbe, la chiusura dell'indice sulla candela odierna sopra gli 11.636 punti. Buon Trading Guys di NikTopScalper5
Pesante ribasso sugli indici USA ma ora si prova a comprareLa giornata di ieri sugli indici americani ha visto un pesante sell-off, tuttavia su questo asset è già scattato un segnale rialzista che dovrebbe riportare i prezzi su dei livelli decisamente più elevati. Il pensiero è che il Nasdaq possa ritornare a testare l’area dei 13.000 (area del 3° target segnato nell’analisi) prima di un eventuale ulteriore affondo, passando per quelli che sono il 1° target ed il 2° target in cui appare in ogni caso sensato prendere quantomeno una parte di profitto. L’operatività rialzista verrebbe invalidata solo con la rottura confermata dei minimi segnati il 7 Settembre scorso. Seguiranno ulteriori aggiornamenti sulla gestione del trade. Longdi Francesco_Serafini_TFIAggiornato 221
NasdaqIl rifesteggiò dei minimi annuali è un forte segno per un autunno decisamente complicatodi LUCA.P0
MacroEconomia = Nasdaq 100 STRONGBUY !Il Quadro Macro attuale e mi dispiace ^_^ per Michael Burry (anche i grandi sbagliano) non prevede un CRollo ma un atterraggio morbido dei Mercati, tutto questo confermato dalle proiezioni dei Leading Indicators , indicatori che per loro natura anticipano le fluttuazioni del mercato, dicono che a breve inzierà un Bull Market senza precedenti ! Buon Trading GuysLongdi NikTopScalper555
Nasdaq - avvio fase correttivaLe parole pronunciate venerdì da Powell non sono piaciute ai mercati che non hanno apprezzato una versione più hawkish del discorso in riferimento al contenimento dell'inflazione. Dal punto di vista tecnica n'è scaturito un ribasso che ha portato ad una chiusura settimanale rossa e che conferma il bearish harimi disegnato con le due candele precedenti. Dal punto di vista candlestick ci sono tutti i pressupposti per un proseguimento del ribasso verso i supporti successivi in area 12.000 punti, li potremmo avere un primo tentativo di rimbalzo. Attenzione che con la giornata di mercoledi si chiude la candela mensile di agosto e ad oggi non sono per nulla positive, anzi. Se dovesse essere confermata questa conformazione potremmo essere davanti ad un forte segnale di ribasso che potrebbe sancire la fine del rimbalzo registrato a luglio e proseguimento della discesa. Settembre avrà quindi un ruolo cruciale per il destino dell'indice tecnologico USA. Area 10.500 punti i supporti chiave da monitorare.di base02222
Nasdaq - zone da monitorare per discesaNasdaq potrebbe concedere un po di discesa dopo aver registrato un rally importante. Zone di resistenza che teoricamente dovrebbero farsi sentire per un pullback e test di 12.700, RSI in zona di ipercomprato. I dati sull'inflazione statunitense di mercoledì su luglio potrebbe essere evento trigger, con dati negativi e in crescita potrebbe portare la fed ad essere più aggressiva.di base022
nasdaqla tecnologia soffre le crisi in cui si ha una compressione dei consumi ma sopratutto del consumismo incondizionato buon trading a tutto e buone vacanze!!di LUCA.P0
$NQ_F QUALE SARA' LA DIREZIONE PER I PROX 2 MESI?! $NDX $QQQMolti trader e giovani investitori .... non ragionano... non osservano... questo è quello riscontro parlando e sentendo varie persone negli ultimi mesi. E' qui che viene fuori l'esperienza, la capacità di lettura dei mercati in determinati contesti. Possono le Banche Centrali mollare il mercato così tanto di colpo dopo averlo sostenuto 14 anni circa?!? Può un Trend di lungo salito con questa pendenza rimangiare in maniera secca un 90% del movimento?!? Può il settore Tech vedere ulteriori crolli da questi livelli? Può essere persa in maniera duratura nell'immediato la MA200?!? Se la risposta è SI' a questi questi...potete rimanere #short o aprirli a questi livelli. Sarò lieto i prox mesi di potervi stringere la mano. 😊 Siamo di fronte a momenti CHIAVE del mercato dove l'esperienza maturata nei precedenti 15 anni ALMENO avrà un certo peso e potrebbe influenzare le scelte nei prox mesi. Negli spazi dedicati ho già indicato quale potrebbe essere la direzione più probabile per i prox mesi. Per dubbi e quesiti → messaggi in privato! STAY TUNED Guys & "Follow right people!" 😎👊😉 BuddySavdi BuddySav3
nasdaq h1Indice in lateralità dopo una settimana fortemente negativa. Possibile doppio zig zag in formazione Dott. Paolo Nasta Wave TraderLongdi UnknownUnicorn117106421
nasdaqovviamente uno dei tre principale indici usa soffre più dei fratelli ma questo c'era da aspettarselo ed è solo l'iniziodi LUCA.P0
LA FED CREA PANICO PER GLI INVESTITORI, CHE SI RIFUGIANO NEL DOLBUONGIORNO FOREX DEL 13.06.2022 Sempre maggiori le scommesse per un prossimo rialzo di 75BP da parte della FED, nella prossima riunione di mercoledi 15 giungo, rialzo del costo del denaro atto a combattere l’iperinflazione che sembra non arrestarsi, e per la quale chiaramente anche il presidente Biden ha espresso preoccupazione. Sarà atterraggio morbido o no, la necessità di essere aggressivi e rallentare la domanda è oramai una necessità negli Stati Uniti come nel resto del mondo occidentale, e primo tra tutti a farne le spese, sembra essere il Regno Unito, dove stamattina sono stati pubblicati i dati relativi al mondo del lavoro. Dati preoccupanti, che mostrano una disoccupazione in aumento, con salari in netto calo, salari già duramente colpiti dall’inflazione, che ricordiamo essere sul record del 9%. Congiuntura macro tra le peggiori per il Regno Unito, che si trova alle porte di una possibile stagflazione, mostrando uno scenario che sembra all’orizzonte anche per l’Europa che si trova ora a lottare con le differenti economie dei paesi del blocco. La fragilità dei paesi maggiormente indebitati viene ora chiaramente a galla, dopo che la BCE ha chiuso il programma APP che reggeva un sistema fragilissimo messo a dura prova già prima della pandemia. La necessita di strutturare un piano di aiuti che possa equilibrare le differenti economie del blocco europeo sembra pertanto una necessità alla quale gli investitori pongono la loro massima attenzione. usdindex In una fase di profonda incertezza, gli investitori liquidano asset di rischio e si dirigono verso i dollari americani che sembrano eesere l’unico vero porto sicuro, portando cosi dollar index a toccare le aree di 105.25, per poi stornare leggermente agli attuali 104.75, con possibili approdi a 104.25-104 figura, areee che restano di natura supportiva, pertanto fino all’appuntamento di domani con la FED non sembrano esserci motivi per vendere dollari, ma una price action tipica del buy on rumors and sell on news non è da escludersi, special modo se la FED dovesse alzare di “soli” 50 BP. Nasdaq In questo contesto di paura e incertezza gli investitori liquidano asset di rischio portando i listini mondiali verso i minimi di questo 2022 in un chiaro bear market. Il comparto tecnologico soffre maggiormente, con un indice Nasdaq che sfonda i livelli di 11600 pnt, e approda a 11300, proseguendo la sua dinamica di sottomissione alle resistenze. Allunghi ribassisti fino a 11 000 pnt prima e 10.800 poi non è da escludersi, ma resta obbligo seguire l’aggressività che mostrerà la FED domani. Dax Pesantissimo anche l’indice tedesco, che segna 4 giorni di ribassi consecutivi , partiti da 14700 pnt e approdato ieri ai minimi di 13350 pnt. La fragilità del sistema europeo è stata messa in evidenza, e la possibile fase di recessione mondiale, non lascerà l’Europa ne tantomeno la Germania indenne, colpendo pertanto anche le aziende tedesche. Allunghi ribassisti del dax on ci sembrano una dinamica cosi impossibile, con approdi verso i minimi di 13000 pnt prima e 12500 poi. Eurusd Ovvia la reazione della moneta unica , che non ostante una BCE proiettata al rialzo tassi per la riunione di Luglio, soffre la fragilità dei paesi fortemente indebitati, che si trovano ora senza il sostegno della banca centrale. Si continuano pertanto a comprare dollari anche a fronte della moneta unica, che affonda verso i minimi di 1.04 figura. Le aree di precedente supporto poste a 1.0650 potrebbero essere chiara resistenza nel breve periodo, e solo una loro violazione potrebbe decretare la ripartenza della moneta unica. Il mondo retail si porta come di consueto in posizione contrarian long, attualmente con un sentiment dell’81% Gbpusd Congiuntura in netto peggioramento per il Regno Unito, che stamane ha visto la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione , in aumento al 3.8% dal precedente 3.7%. anche i salari orari medi sono in calo, oltre alla già pesante riduzione del potere di acquisto indotta dall’inflazione, che ricordiamo essere al record del 9%. Il cable affonda, sotto la forza del dollaro americano, acndando a testare 1.2105 , senza trovare la forza necessaria per dei rimbalzi che vadano oltre 1.22 figura. La pressione ribassista, porta l’85% dei traders retail a cercare di comprare i minimi senza per ora trovare sollievo nelle posizioni in sofferenza. A questo punto allunghi fino a 1.2014 1.20 figura non sembra essere uno scenario tanto remoto. Cadjpy Ancora interessanti gli eccessi dei cross yen, special modo cadjpy, che performa da inio anno oltre il 15% attualemnte ai prezzi di 104 figura, dopo aver toccato i massimi a 107. La fase di storno dovuta anche al rimbalzo dai minimi dello yen sembra oramai avviata, e break out dei minimi di 103.90 aprirebbe le porte ad allunghi ribassisti fino a 103 figura prima e 102 poi. Il sentiment retail ancora fortemente short vede ancora l’83% retail corto. La ricerca di posizionamenti short tuttavia non ci sembra un’idea da rigettare, anche grazie ai primi ordini long che compaiono sul mercato al test dei supporti, segno che un tardivo ingrsesso in trend, potrebbe in realtà rivelarsi un chiaro insacco sui massimi di periodo. Bitcoin Crollo anche del mondo crypto, che come asset di rischio sta vivendo la fase di risk off con non poche sofferenze. Si torna sotto i 23000$ livelli di prezzo visti nel 2020, dove si collocano importanti supporti come 20200$. Interessanti aree di supporto le troviamo ancora a 15900$ e a 10500$. Nostro malgrado fin tanto che i mercati saranno in modalità risk off , ben poco possiamo attenderci anche dal mondo crypto. Dati macro Da attenzionare per la settimana resta l’appuntamento con la FED di domani sera ore 20 per l’italia, e l’appuntamento di giovedi con la BOE chiamata alla gestione di una congiuntura macro in deciso deterioramento da un lato , ed una iper inflazione dell’altro. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta9
REPORT Mercati Finanziari [07/06/2022]Buongiorno! #ftsemib40: -199,48 punti (-0,81%) quota 24.366 #dax30: -97,19 punti (-0,66%) quota 14.556 #sp500: +39,25 punti (+0,95%) quota 4.160 #dowjones: +264,36 punti (+0,80%) quota 33.180 #nasdaqcomposite: +113,86 punti (+0,94%) quota 12.175 #eurostoxx50: -31,68 punti (-0,83%) quota 3.806 #USA, l’#EIA ha aumentato le stime per il 2022 dei prezzi medi di #greggio statunitense e #benzina al dettaglio. Nel suo outlook mensile l’agenzia vede in media 102,47 #dollari al barile quest’anno, con un aumento del 4,3% rispetto all’ultima previsione di $98,20. In Gran Bretagna l’indice #PMI composito (maggio) a 53,1 va meglio del supposto 51,8. L’indice dei direttori agli acquisti nel settore dei #servizi (maggio) a 53,4 supera le aspettative a 51,8. #Canada, l’indice #Ivey dei direttori agli acquisti (maggio) si attesta a 72,0. In Australia la #RBA alza di 50 punti base il suo tasso di cambio, allo 0,85%. È il secondo aumento consecutivo nonché il più grande in 22 anni, superando le indagini di #mercato. Tale decisione la allinea con altre #Banche Centrali di economie avanzate che hanno adottato incrementi dei tassi di 50 punti base nelle ultime settimane (come Federal Reserve, Bank of Canada e Reserve Bank of New Zealand). A domani!di DonatoRossielloCF0
rimbalzo già terminato?Nasdaq chiude la settimana disegnando una potenziale candela di inversione. Sul giornaliero questa conformazione si è creata con 4 seduto trascorse all'interno dello stesso range con l'ultimo giorno che disegna una bearish engulfing sulle tre precdedenti. I 12.945 segnati come massimo della settimana corrispondono circa al minimo registrato a 12.942 nella settimana del 14 Marzo da cui poi è iniziato il rimbalzo che ha portato una volta esaurito alle attuali quotazioni. In quell'occasione il movimento era durato tre settimane, in questo siamo alla seconda. Che l'area dei 12.940 avrebbe fatto da resistenza era abbastanza chiaro ma meno se da qui si può riprendere a scendere. Se si guardano i big tech questi suggeriscono ulteriori discese davanti a noi. In questo caso supporto 10.900pti. Se invece volossimo registrare una durata del rimbalzo ancora di tre settimana, be ne rimane ancora una da valutare, resistenze in questo caso possibili allunghi fino a 13.330 - 13.470.di base021