WisdomTree - Tactical daily Update - 01.04.2022Il Prezzo del petrolio cala, dopo l’ok Usa al rilascio di reserve per 6 mesi.
Inflazione boom in Europa, ECB dovra’ presto intervenire?
Borse incerte, attendono svolte decisive del conflitto in Ucraina.
La locomotiva cinese rallenta, colpa del contesto globale e del nuovo lock-down.
Ieri, 31 marzo, dopo un’apertura positiva, le Borse europee si sono indebolite ed hanno chiuso con un calo medio vicino a -1%. L’entusiasmo di martedi’ scorso per un rapido progresso del dialogo tra Russia ed Ucraina verso un “cessate il fuoco” si e’ ridimensionato, anche se oggi, 1’ aprile, le negoziazioni ripartono “da remoto”.
Milano ha chiuso a -1,1%, Francoforte a -1,3%, Parigi a -1,2%, Londra -0,9%. Ultima seduta di marzo negativa anche per Wall Street a chiudere un primo trimestre pesante, il peggiore dal primo trimestre 2020. Dow Jones e S&P500 -1,6%, Nasdaq -1,5%: marzo ha comunque fatto segnare insperati recuperi nella seonda meta’.
Il Presidente Vladimir Putin insiste perche’ i compratori di gas e petrolio paghino le forniture in rubli da oggi, primo aprile, pena la sospensione dei contratti, ma i pincipali Governi, a cominciare da quello tedesco, e le compagnie petrolifere europee non intendono assggettarsi alle nuova regole, non previste nei contratti in vigore, e dalla natura chiaramente ritorsiva.
Ieri il prezzo del gas naturale sul mercato di riferimento europeo TTF di Amsterdam è salito fino a 124,5 Euro/Megawattora, +4%, ma oggi scende a 122,5. Ben diversa la dinamica del prezzo del petrolio, in forte indebilimento ieri dopo che Presidente Usa Biden ha annunciato un "rilascio record" dalle scorte di petrolio, il piu’ grande della storia, e pari un milione di barili al giorno per i prossimi 6 mesi.
L’Amministrazione Usa conta di creare una specie di “ponte” da ora e sino all’autunno, quando la produzione e l’esportazione USA aumenteranno materialmente. L’effetto dell’annuncio ha portato il prezzo del WTI (greggio di riferimento americano) a perdere oltre -4%, passando da 107,8 a 103,3 Dollari/barile. Stamattina, 1’aprile (ore 13.00 CET), è sotto i 100 dollari, in calo del -1,1% a 99,2 Dollari/barile.
Ieri il meeting Opec+ ha ancora una volta ignorato le pressioni degli Usa per aumentare l’offerta di petrolio ed ha confermato la strategia di aumenti ridotti e graduali, +432 mila barili/giorno per maggio, attenendosi al piano gia’ deciso lo scorso autunno.
Le prospettive economiche dei 2 paesi belligeranti peggiorano marcatamente: secondo le previsioni della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l’invasione del Paese farà precipitare del 20% l'economia ucraina, il piu’ grande crollo dall’indipendenza. In uno scenario di pace, il rimbalzo nel 2023 sarebbe molto forte, e stimato attorno a +23%.
La quasi universale condanna dell'invasione e le consequanti sanzioni infliggeranno all’economia russa un crollo di circa -10% nel 2022, a cui seguirebbe un timido rimbalzo nel 2023, ostacolato dalla debolezza della domanda interna e dal prevedibile perdurare di un contesto difficile degli scambi commerciali internazionali.
A proposito di crescita attesa del GDP (Prodotto interno lordo), ieri ha piacevolmente sorpreso quella del Regno Unito nel quarto trimestre 2021, quando ha segnato +1,3% contro il +1,0% della prima stima. Nell’intero 2021 l'economia è cresciuta +6,6%, lievemente sopra il +6,5% di consensus.
L'inflazione in Italia corre come non mai, e sale per il 9’ mese consecutivo sino ad un allarmante +6,7% annuo, record dal 1991: numeri ancora peggiori sono stati pubblicati in Germania, +7,6% e Spagna, +9,8%.
La prospettiva economica cinese e’ impattata dai nuovi lock-down, che incidera’ soprattutto sull’output manufatturiero locale. In Marzo l'indice Pmi (Purchasing managers Index) manifetturiero e’ sceso a 49,5 punti dai 50,2 di febbraio, appena sotto il livello di contrazione: la componente aspettative e’ calata sotto la soglia di espansione ai minimi dallo scoppio della pandemia, da 50,4 a 48,1.
Nonostante le attese di rallentamento, stamattina, 1’ aprile, le borse cinesi continentali hanno iniziato in rialzo il nuovo trimestre: indice CSI300 di Shanghai& Shenzen +1,1%. L’Hang Seng di Hong-Kong ha perso -0,8%, rimbalzando dal -1,6% iniziale: sono state sospese dagli scambi le 33 società in ritardo con la pubblicazione del bilancio 2021, per lo piu’ del settore immobiliare. Hang Seng Tech -1,7%.
Il Nikkei giapponese ha perso -0,6%, pimpante invece la borsa Indiana, col Nifty50 a +1,2% a fine seduta. Kospi coreano -0,7%, nonostante il dato boom delle esportazioni, che a marzo hannno raggiunto 63 miliardi di Dollari, +18% annuale.
Di nuovo in tensione il comparto obbligazionario, con rendimenti in ascesa ovunque nel Mondo: il Treasury Usa 10 anni a +2,40%, + 7 punti base, e curva completamente appiattita, dato il 2 anni a +2,38%. Bund tedesco 10 anni +0,58%, ma lo Schatz a due anni è tornato a rendere minimamente positivo, +0,01%, prima volta dall'estate 2014 (ore 13,30 Cet).
Poco da segnalare sul mercato valutario, con l’Euro/Dollaro stabile a 1,105, mentre le crypto vivono una giornata di cali, in media del -4%: Bitcoin -4,4% a 45.100 Dollari.
Completano il quadro della mattinata listini europei in parziale rimonta, in media +0,6%, simile alle indicazioni dai future su Wall Street.
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