Primo rimbalzo sul PretrolioSiamo arrivati in una zona molto interessante per il petrolio che si porta a 76,27$. La zona di supporto è sentita da Nov 21. Ci troviamo nella zona di valore dell'impulso precedente e siamo molto vicini al POC. Sto ipotizzando un posizionamento long su questi livelli, tuttavia vorrei prima vedere un set-up chiaro su TF inferiori. Pubblicherò il trade in caso ci fosse la possibilità di entrare a mercato.
Idee operative CRUDEOILM1!
📊WTI 28/11/2023Netta compressione per i prezzi del WTI che dal 14 Novembre , dopo aver abbandonato le aree di 80$ e testato i minimi di 72.34$ non ha trovato più direzionalità , ma ha generato sequenza di massimi e minimi in compressione, che ora trova il suo punto medio a 76$ circa.
Il trend di fondo rimane ribassista , con il fascio di medie che in h4 ben delinea ancora un mood di vendite in linea con l’aspettativa di un 2024 in rallentamento per il ciclo economico mondiale, che dovrebbe portare ad un calo nella domanda di energia.
Pur rimanendo fedeli quindi ad un trend ribassista, non possiamo non valutare ingressi in direzionalità short, ma a quotazioni migliori delle attuali, che siano frutto di movimenti in espansione di volatilità e che testino nuovamente le aree di resistenza chiae a 78.77$ prima o meglio 80$ , per tronare nuovamente sui minimi di periodo, dando miglior R:R alla nostra idea di trading.
Scenario meno favorevole ,ma da considerare ugualmente possibile, una rottura immediata dei minimi a 74$ che porterebbe al test di 72.50$, sarebe ugualmente in linea con la nostra analisi ribassista, ma non offrirebbei medesimi R:R, pertanto la scelta si basa sulla propria propensione al rischio dati i punti di stop sopra 77$.
In ogni scenario ribassista che si valuta, dobbiamo tener presente che il raggiungimento dei target a 72.34 impone la protezione della posizione , per valutare con maggior cautela la possibilità di ulteriori affondi ribassisti.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
📊WTISettimana di decisa difficoltà per il comparto energy, con la chiusura in territorio negativo per il WTI, come per il Ngas e per la benzina, che segnano rispettivamente il -0.94% il -2.91% ed il -0.85%.
La fase ribassista del wti non è da attribuire alla sola settimana appena trascorsa, ma ad un ampio trend discendente che sta dominando le quotazioni sotto la pressione di un possibile calo della domanda mondiale di energia. I tagli promessi dall’Opec+ a poco sono serviti considerando le possibilità di riduzione della domanda ed il rallentamento dell’economia globale.
Il netto trend ribassista in h1 viene guidato in maniera brillante dal fascio di medie impostato a ribasso in h1 , con ampie spaziature tra le mm 21 -100-200 esponenziali , proprio a dettare il carattere fortemente ribassista del trend in atto.
Sebbene i minimi di 72.34$ abbiano mostrato la nascita di un interesse long che ha riportato le quotazioni ai test delle resistenze a 78.77$, non possiamo non notare la mancanza di massimi superiori ai precedenti 80.12$, il che sembra guidare le quotazioni più ad una compressione a massimi decrescenti e minimi crescenti, che potrebbe sfociare in una nuova spinta direzionale nelle prossime sedute.
I minimi crescenti ora trovano i supporti tecnici a 72.34 prima 73.77 poi livelli che se bucati potrebbero generare una nuova fase di forti ribassi fino ai 70$.
Non possiamo non notare che l’espansione di volatilità vista in chiusura di ottava ,venerdì ha potato le quotazioni al 505 della volatilità media, ma i livelli di massima espansione sembrano collocati molto più in bassi ul che apre a scenari di ulteriori affondi ribassisti.
Rimaniamo pertanto improntati a posizioni corte per il wti ,posizioni che saremmo più felici di intraprendere a prezzi migliori come i test di 78$, ma in caso di break out si 75$ non possiamo fare a meno di valutare ingressi in corsa.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
WTI Long dopo accumulo**post di prova**
Importante laterale iniziato a novembre 2022, con successiva rottura al ribasso e recupero.
Con la news del taglio della produzione si ha avuto il gap up spingendo i prezzi sulla parte alta del laterale.
La rottura del canale con due belle candele configurerebbe questo laterale come fase di accumulo ed ora dovremmo assistere alla fase di trend.
Finestra stagionale positiva fino alla week 26 (fine giugno).
Le proiezioni vedono come target quota 88 prime e 92 poi.
Impressionante la mole di call su scadenza giugno2023 in area 120
Stop se il prezzo rientra nel canale in direzione di chiusura gap, allora si configurerebbe una falsa rottura.
**post di prova**
WTI = rimango Short !Short in sofferenza ...
la mia view del Ciclo mi fa propendere per un WTI debole e Borse Euforiche fino almeno a Febbraio 2024 , quindi la mia idea è spinta da motivazioni Fondamentali, adesso anche l'analisi tecnica mi fà pensare a un BEL rifiatamento.
1 target 84 $
2 target 76 $
li si decideranno le sorti del WTI !
Rimango in posizione SHORT anche se in sofferenza del 10%.
vedremo ...
Buon Trading Guys
CEDE IL WTI CON IL CALO DELLA DOMANDA DI BENZINADAILY OUTLOOK del 08.11.2023 –
🔴 CEDE IL WTI CON IL CALO DELLA DOMANDA DI BENZINA
MARKET BACKGROUND
Ancora un tema aperto quello sulla possibilità di una fase di recessione più o meno profonda per l’economia USA e più in generale quella mondiale, ma a rendere più complessa la lettura di questa possibilità sono le divergenze che si stanno creando nei vari comparti finanziari.
Da un lato il settore azionario continua a mostrare estrema forza, special modo in America grazie ancora una volta al comparto Tecnologico che vive una fase rialzista impostante mettendo in luce come il ratio tra tecnologici ed industriali sia ancora fortemente sbilanciato a favore dei primi, il che dovrebbe essere una caratteristica tipica delle fasi di risk on e della possibilità di credere nel prossimo tasglio tassi da aprte della FED e premiare quindi i settori ciclici.
Se si segue questo principio, allora suona anomala la caduta del WTI che cede oltre il 5% da inizio novembre andando sotto gli 80% a causa delle ultime stime sulla domanda di benzina, che negli USA è stata rivista a ribasso in linea con un’idea di rallentamento economico, un drastico calo negli spostamenti , nei viaggi , dati tipici delle fasi di recessione.
Qualcuno mente!
Il settore valutario sembra anche lui in preda alla poca chiarezza, con il dollaro USA che recupera terreno dopo le forti perdite di venerdi scorso, ma questa volta la risalita è accompagnata dal recupero delle oceniche valute che dovrebbero beneficiare di una ripartenza dell’economia globale.
Il market mover che potrebbe sciogliere questi dubbi sarà probabilmente lo speech di Powell di oggi e domani intervallato dai dati sull’inflazione cinese, che potrebbero evidenziare la possibilità di una ripartenza o meno dell’economia del dragone.
-FX
Il comaprto valutario denota un ritorno del dollaro USA dopo le forti perdite di venerdi , causate dai pessimi dati sull’ìoccuapzione, i timori di una fase di profonda recessione nell’economia a stelle strisce potrebbe portare al maggiori perdite per il dollaro americano che vedrebbe all’orizzonte potenziali tagli tassi rendendo il biglietto verde meno appetibile nel tempo.
Il dollaro usa che si porta nuovamente alle porte di 106.00 figura semra tuttavia voler rimanere ancora inside nelle quotazioni di venerdi scorso che trovano i loro massimi a 106 e ¼ livello chiave per determinare una vera ripartenza strutturale del dolalro, in caso contrario ovviamente lo scenario ribassista tornarebbe ad essere quello prediletto.
Respirano ora le oceaniche , che pur rimanendo ancora sotto pressione per la difficile congiuntura economica asiatica, trovano interessanti supporti tecnici. AUDUSD dopo aver creato un buon floor a 0.63 figura riparte all’attacco delle resistenze a 0.6530-40 , ultimo massimo di periodo, per testare nuovamente ora i punti di confluenza statico dinamica a 0.6410-0.64 figura, livello chiave per determinare ripartenze rialziste.
Ancora debolezza per lo yen giapponese che in mancanza di azioni concrete da parte della BOJ torna nel suo mood discendente , prendendo di mira i minimi storici per mettere nuovamente pressione alla BOJ. In attesa di interventi concreti la strada ribassista sembra segnata per lo yen giapponese.
La moneta unica resta compresa nel fascio di medie 200-100-21 periodi su base daily , cn le quotazioni specualri adl dollaro index e quindi inside nei prezzi di venerdi, aspettiamorotture dei supporti a 0.0660 e delle resistenze a 1.0775 per determinare vere nuove tendenze.
EQUITY
Non perdono tonicità i settori azionari, con il nasdaq ora al test delle resistenze poste a 15400 pnt prima e 15470 poi., la struttura tecnica lateral ribassista sembra essere ancora confermata, ma la possibilità che quest’ultima sfoci in una vera e propria flag, e dia vita ad un nuovo impulso rialzista sembra non essere ipotesi da escludere. Si attendono le parole di Powell di oggi pomeriggio pee determinare la tenuta o meno delle aree di resistenz già battute nella prima settimana di ottobre 2023.
Meno brillante il DAX che continua a vivere una costruzxione di massimi e mini decrescenti su base daily con un fascio di medie rivolto verso il basso che potrebbe generare nuovi approdi ai minimi di 14700-14600 punti, lasciando inviolate le resistenze a 15400 pnt.
- COMMODITIES
La caduta del comparto energy guidata dal wti, sembra per ora trovare timidi supporti a 76.50$ al barile per l’oro nero che perde da inizio mese oltre il 5% e si porta ad estenzioni di volatilità settimanale ben oltre la sua media a 5 settimane, dimostrando una estrema foza nelle vendite. Ritorni verso valori medi non sono da escludersi, con ritest delle aree ora di resistenza poste a 80$ .
Il gold lascia ora spazio alle prese di profitto e un dollaro in leggero spolvero facilita i movimenti ribassisti del gold, che in una struttura a massimi e mnimi decrescenti continua a tentare allunghi ribassiti, ora al test di 19644 livello oltre il quale si potrebbero aprire scenari short fino ai 1950$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
Algo su Crude Oil - giornale di tradingIn questi giorni sto testando delle semplici strategie algoritmiche sviluppate su alcuni sottostanti, ed utilizzo lo strumento di pubblicazione di Tw come giornale di trading.
L'operazione in corso sul Crude Oil (tradato però sul micro "MCL") è di tipo breakout, simmetrica tra long e short e prende in considerazione un canale di Donchian con un valore di 110 barre (sempre da 15 minuti).
Uscita su: eventuale reverse, su take profit di tipo monetario o da numero di barre dall'ingresso.
Attualmente il sistema è Short dal 30.10, avevo in mente di staccarlo nella giornata di ieri sul rilascio dei dati Opec, tuttavia considerato che i backtest prendono anche in considerazione gli eventi macro, ho lasciato tutto attivo ed anzi è aumentato il flusso short sul crude oil.
Se fossi in discrezionale chiuderei l'operazione, tuttavia tocca rispettare gli studi ed il backtest pertanto, ancora in posizione.
🛢🛢🛢Petrolio si tornerà sui 68$💵💵💵Per questa proiezione sul petrolio, combianiamo ElliottWave con Ichimoku.
ElliottWave.
1.Il prezzo dal suo massimo di 95$ forma una B primaria.
2-Da li si po partire C primaria con target area 47$ che forma 5 onde di grado intermedio.
Attualmente ci troviamo in delle sub-onde di grado minore per formare la prima onda di grado intermedio della C primaria, il movimento a 5 onde minore ha un target proiettato 68$ che sarebbe anche il punto finale della prima onda intermedia.
Per un entrata e da aspettare la correzione per avere margini sia di profitto sia di rischio a proprio favore una bella are sono i 84.70$ per entrare sell stop sul massimo relativo target 68$
Ichimoku.
I prezzi effettua il breakout della kumo, le 2 medie la tenken e la kijun invece sono al interno ma direzionate verso il basso, kumo twist nn si nota bene ma sta generando un twist negativo, chikou span in vece ha tagliato i prezzi al ribasso ma sempre sopra la kumo (indice di alta volatilità).
Mi aspetto una piccola continuazione short per poi ritestar la zona vicina alla kumo, dove in futuro se ci saranno aggiornamenti di mini sul prezzo 84 mi aspeto di trovare anche una kumo piata, da dove si po valutare di fare entrata short.
In più i target per il sell sono i target del'onda N di hosoda, considererò sono 2 target più lontani il target V.73.15 e il target E.68.97.
I medesimi target di hosoda saranno anche i target dell'onda 3 e della 5 di elliott di gradi minore.
Fine della crescita dei prezzi del petrolio?Fine della crescita dei prezzi del petrolio?
Il conflitto in corso tra il gruppo islamista Hamas e Israele è una delle principali minacce geopolitiche per i mercati petroliferi, seconda solo all'invasione della Russia in Ucraina dello scorso anno.
Nonostante il conflitto ancora non abbia influenzato i flussi di petrolio, una escalation è sempre più probabile.
Per prima cosa, gli USA potrebbero intensificare l'applicazione di sanzioni contro l'Iran se questo paese si trovasse coinvolto nel conflitto, mettendo ulteriormente pressione su un mercato già instabile.
In secondo luogo, l'accordo per la normalizzazione delle relazioni tra Arabia Saudita e Israele - negoziato da Washington e che permetterebbe al regno saudita di aumentare la produzione petrolifera - potrebbe essere messo in discussione.
Per sostenere i prezzi del petrolio, l'Arabia Saudita e la Russia hanno annunciato tagli volontari all'offerta fino alla fine del 2023.
Queste mosse hanno portato a un picco dei prezzi ai massimi degli ultimi dieci mesi alla fine di settembre.
Tuttavia, le preoccupazioni macroeconomiche hanno causato un crollo drastico dei prezzi due settimane fa.
C'è una grande preoccupazione per l'Iran in quanto esiste la possibilità che interrompa il flusso di petrolio attraverso lo Stretto di Hormuz, l'importante arteria che trasporta la quinta parte delle forniture mondiali.
CL STOCK CL STOCK
È importante ricordare che l'Iran è già soggetto a sanzioni e che la possibilità di sanzioni più severe da parte degli Stati Uniti potrebbe avere un impatto ancora maggiore sull'approvvigionamento di petrolio e sui prezzi dell'energia.
Il Presidente Biden cercherà di evitare questa situazione, soprattutto prima delle elezioni del 2024.
C'è stato un tentativo di avvicinare Arabia Saudita e Israele, con gli Stati Uniti che agisce da intermediario.
Secondo quanto riferito, l'accordo prevede la normalizzazione dei rapporti tra il regno e Israele in cambio di un patto difensivo con Washington.
Inoltre, l'Arabia Saudita ha comunicato alla Casa Bianca la sua disponibilità ad aumentare la produzione di petrolio all'inizio del prossimo anno per contribuire a raggiungere questo accordo.
Al momento della scrittura, i futures del greggio WTI hanno raggiunto i 87 dollari al barile il lunedì, diminuendo per la seconda sessione consecutiva poiché gli sforzi diplomatici per evitare una guerra tra Israele e Hamas in Medio Oriente hanno ridotto le preoccupazioni per l'offerta di petrolio nella regione.
Inoltre, convogli umanitari sono arrivati dal vicino Egitto nel fine settimana per aiutare Gaza, mentre Israele ha sospeso il suo attacco su pressione degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti stanno facendo il massimo per mantenere stabili i prezzi del petrolio, incluso lo scioglimento delle sanzioni contro il membro OPEC Venezuela dopo che si sono impegnati a tenere elezioni democratiche il prossimo anno.
Sulla base delle mie osservazioni, credo che il conflitto rimanga limitato grazie all'intervento degli Stati Uniti.
Essi non vogliono un aumento del prezzo del petrolio e sono attualmente impegnati in questioni come la crisi in Ucraina.
Tuttavia, c'è il rischio che possa diventare un conflitto regionale più ampio se non viene gestito adeguatamente.
CL1CL1
A causa della rimozione delle sanzioni al Venezuela e del crollo della domanda di petrolio negli Stati Uniti, i prezzi del petrolio sono destinati a scendere ancora di più.
Inoltre, la disponibilità crescente di petrolio contribuirà a questa tendenza al ribasso.
Da un punto di vista tecnico, il trend long sta perdendo forza e con la riduzione delle tensioni in Medio Oriente - che è il mio scenario più probabile - mi aspetto che nei prossimi trimestri vedremo un prezzo del petrolio di circa 82 $ al barile.
Possibile long sul Crude OILIl prezzo del petrolio ha subito una rapida discesa che ha interrotto il suo trend al rialzo. Questo calo è stato così significativo che ha richiesto diverse sessioni per convincere gli investitori e speculatori a riprendere posizioni al rialzo. Tuttavia, l'alto volume di trading di venerdi potrebbe essere una possibile fase di speculazione al rialzo, con probabile target in area 7800-7900.
CL alla ricarica verso livello psicologico.Gli $83.50 circa han fatto resistenza per ben 3 volte ma, l'ultima del 9 agosto, sono stati violati senza, per ora, formare nuovi minimi importanti.
Se riesce a formare accettazione sotto quel livello, potrebbe essere il momento favorevole per una rottura definitiva, facendolo diventare un livello di supporto (che potebbe essere ritestato) per una continuazione dell'onda 3.
Il tutto supportato da volumi in crescita durante le salite e in diminuzione nei ritracci.
Future sul petrolio in rialzo, cosa aspettarsi?Dopo la frenata dei giorni scorsi, il prezzo del petrolio è tornato a salire in questo venerdì.
Al momento della scrittura il greggio WTI con consegna a novembre viene prezzato sopra area 85 dollari al barile, in rialzo di oltre il 2.3% rispetto la chiusura di giovedì, che si era attestata a 83.47 dollari al barile.
L’aumento delle scorte al di sopra delle attese del petrolio Usa, comunicato ieri dall’EIA, ha tolto un po' di pressione rialzista; L'EIA, la divisione del Dipartimento dell'Energia americano, ha comunicato ieri che le scorte di greggio, nella settimana terminata il 6 ottobre, sono salite di circa 10,2 milioni di barili, contro le attese per un incremento di 0,5 milioni.
Le tensioni geopolitiche in medio oriente continuano comunque a tenere banco e al momento rappresentano il principale market mover; permangono infatti rischi circa una potenziale interruzione delle esportazioni del Medio Oriente se il conflitto a Gaza si espandesse e a causa dei continui vincoli di fornitura da parte della Russia.
Analisi tecnica future petrolio WTI
Il quadro tecnico sul future WTI è al momento positivo, anche se lunedì la pressione rialzista si è scontrata con la resistenza a 87 dollari, generando poi delle vendite che hanno portato al retest del supporto a 82.5 dollari al barile.
Per capire cosa aspettarsi nella prossima ottava sarà fondamentale monitorare la chiusura odierna.
Al momento il mercato sta scambiando sulla resistenza a 85 dollari e proprio su quest’area va focalizzata l'attenzione, in quanto qui troviamo i massimi di ieri (già oggetto di vendite) e ci troviamo poco sopra il livello mediano della candela ribassista ad ampio range di mercoledì scorso.
Vista la forza mostrata stamane in apertura la mia idea è che il mercato sia destinato a chiudere la settimana sopra gli 85 dollari, poiché il breakout del massimo di ieri ha già di fatto annullato il segnale ribassista dettato dalla candela di ieri chiusa lontano dai massimi.
Se oggi il mercato dovesse chiudere sopra gli 85 dollari aspettiamoci un’estensione dei rialzi anche nelle prime sedute della prossima ottava, con primo target a 87 dollari.
In caso di invece di falso breakout degli 85 dollari sarà lecito poi aspettarsi una correzione ed un retest degli 83 dollari.
La situazione tecnica migliorerebbe ulteriormente con il recupero degli 87 dollari, confermato in chiusura di sessione, poiché il mercato completerebbe un modello rialzista a doppio minimo decrescente ben visibile su grafico daily, anche se ritengo la cosa tutt’altro che scontata.
A quel punto sarebbe probabile una ulteriore accelerazione che dovrebbe portare fino ai 90 dollari, con target intermedio a 88.5 dollari.