Idee operative NAS100
Prosecuzione ribassista per NASDAQ ?📉 Cosa sta succedendo.
Il Nasdaq 100 ha chiuso il 4 aprile intorno a 17.350 (-6,07%), in un contesto tecnico fortemente ribassista. L'indice ha violato il supporto chiave a 18.020 punti, confermando una pressione al ribasso che potrebbe spingere i prezzi verso 16.700.
La situazione macroeconomica è fortemente incerto ed instabile a seguito dei dazi imposti da Trump durante il Liberation Day. Durante questa settimana potrebbero venir imposti, da altri paesi, dazi ulteriori che potrebbero generare ulteriori movimenti ribassisti. La Cina ha già comunicato venerdì che imporrà dazi del 34% sulle importazioni di prodotti americani.
⚡ Segnali di pressione ribassista (Time Frame 4h)
1️⃣ Incrocio ribassista SMA 25 e 50: Il prezzo ha chiuso sotto la media mobile a 50 giorni, segnando un chiaro segnale di debolezza.
2️⃣ Momentum negativo: Il RSI (14 periodi) è sceso a 10, in pieno territorio di ipervenduto.
3️⃣ Volatilità elevata: I recenti dazi statunitensi e le incertezze sui tassi d'interesse hanno amplificato gli impulsi ribassisti
📉 Cosa potrebbe succedere.
Un ritracciamento all’interno della fascia 17500 e 17250 potrebbe scatenare un ulteriore movimento ribassista che rompa i precedenti minimi.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target primario: sotto i 16500 (supporto storico).
Scenario esteso: In caso di ulteriore pressione vendite, possibile estensione fino a 16.0007.
⚠️ Gestione del rischio
Stop loss: Sopra i 17750 punti.
🔍 Fattori macro da monitorare
Comunicazioni Fed: Eventuali segnali su tagli/aumenti dei tassi potrebbero impattare i titoli tech.
Dazi USA-Mondo: Nuove tensioni commerciali potrebbero accelerare il trend ribassista
In conclusione ci aspettiamo una settimana ribassista per il Nasdaq con forte volatilità anche in acquisto.
NASDAQ Daily DISCLAIMER
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.04.2025Dazi Usa più alti del previsto: effetti negativi certi, e le Borse crollano.
Rischi di minor crescita globale 2025, di alta inflazione e di squilibri commerciali.
Prezzi delle commodities in rialzo, specie quelli dei metalli industriali.
Scendono Dollaro e rendimenti obbligazionari. Resistono oro e crypto.
Il 2 aprile, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi su tutte le importazioni negli Usa, innescando una reazione violenta sui mercati azionari globali.
Le decisioni hanno suscitato una forte preoccupazione tra gli analisti, che si aspettavano un approccio meno aggressivo da parte dell'amministrazione Trump.
Tra l’altro, dal 5 aprile, è entrata in vigore, senza ripensamenti, una nuova tariffa del 25% sulle auto straniere, che ha scatenato ulteriori vendite sui mercati azionari.
Trump ha definito questo giorno come un "Giorno della Liberazione" per l'industria americana, dichiarando che le nuove tariffe avrebbero portato migliaia di miliardi di dollari nelle casse degli Stati Uniti.
In un intervento con toni minacciosi, Trump ha annunciato una serie di dazi su vari paesi, tra cui il 20% sull'Unione Europea, il 34% sulla Cina (aggiungendo il 20% già introdotto), il 24% sul Giappone, e del 10% su Regno Unito, Brasile e Argentina. Altri paesi, circa 60, saranno colpiti da tariffe ancora più alte a partire dal 9 aprile 2025.
Queste misure hanno spinto le borse globali a registrare perdite notevoli. Il 3 aprile, le Borse europee hanno visto cali tra il -1,1% di Madrid e il -3,6% di Milano, mentre Wall Street ha registrato un crollo: Dow Jones -4%, S&P500 -4,8% e Nasdaq -6%.
Gli esperti sono preoccupati che i dazi aggressivi possano rallentare la crescita economica, aumentare l'inflazione e danneggiare gli utili aziendali.
Le nuove tariffe sono state più alte e più ampie di quanto gli analisti si aspettassero, innescando una serie di reazioni sui mercati. L'euro ha guadagnato +1,2% sul dollaro, che scambia attorno a 1,097, mentre il prezzo del petrolio è sceso -3,5%, a 69,16 dollari/ barile.
Il rendimento del BTP decennale italiano è sceso a 3,70% (-11bps), portando il differenziale con il Bund tedesco a 108 bps.
Le previsioni di JPMorgan e Capital Economics suggeriscono che queste misure potrebbero avere un impatto più ampio di quanto inizialmente previsto. Capital Economics ha stimato che l'aliquota effettiva sulle importazioni statunitensi potrebbe salire al 26%, il livello più alto degli ultimi 131 anni.
Cina e paesi asiatici sono tra i più colpiti dalle tariffe, mentre Giappone e Unione Europea sono nella parte centrale della classifica.
Nonostante i benefici fiscali promessi da Trump, non è chiaro quale sarà l'impatto reale sull'economia Usa. Se i maggiori ricavi provenienti dai dazi venissero utilizzati per ridurre il deficit fiscale, potrebbero esserci effetti negativi sulla crescita economica.
Se, invece, venissero utilizzati per alleggerire il carico fiscale sui consumatori, la recessione potrebbe essere evitata. Wells Fargo ha ipotizzato che la Federal Reserve possa ridurre i tassi in modo più consistente del previsto nel biennio 2025-2026, per contrastare l’effetto negativo dei dazi.
Gli esperti di Barclays sono preoccupati che i dazi possano causare recessione in vari Paesi, in particolare nel Regno Unito e nell’Unione Europea, prevedendo un impatto sul PIL di circa l’1,1% per UK e UE, che potrebbe aumentare (worst case) rispettivamente -1,5% e -1,9%.
I timori principali riguardano l'impatto delle tariffe sull'economia, con il rischio di una recessione globale. Oggi, venerdì 4 aprile, le borse asiatiche hanno chiuso con pesanti perdite, mentre le borse europee hanno segnato un calo medio del -3%, con il Nasdaq che ha ceduto un -3,3%.
A Tokio, il Nikkei225 ha perso -3%, scendendo ai minimi degli ultimi mesi. Pechino ha reagito duramente, dichiarando di essere pronta a rispondere con misure analoghe per proteggere i propri interessi.
Il mercato petrolifero ha risentito delle incertezze globali legate ai dazi, con una riduzione del prezzo del greggio di circa -4% ieri, nonostante le scorte di petrolio negli Usa siano aumentate di 6,2 milioni-barili, oltre le stime che prevedevano 2,1 milioni.
L’OPEC+, cartello dei maggiori esportatori di greggio, sta intanto valutando l'idea di aumentare la produzione per rispondere alle richieste di Trump di abbassare i prezzi del petrolio.
Nel mercato valutario, il dollaro ha subito un indebolimento, scivolando ai minimi delle ultime due settimane. UBS ha sottolineato che, storicamente, il dollaro non ha sempre avuto un comportamento anticiclico, con Wall Street e il biglietto verde che si sono mossi nella stessa direzione nel 32% dei casi negli ultimi 25 anni.
Nel mercato obbligazionario statunitense, il rendimento dei Treasury decennali è sceso al 4,04%, il livello più basso degli ultimi sei mesi, in previsione di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
La Banca Centrale Europea (BCE) ha confermato che, nonostante l’aumento dei dazi, la discesa dell’inflazione dovrebbe continuare, e si rafforza l’ipotesi di un ulteriore taglio dei tassi.
In sintesi, l’introduzione dei dazi da parte di Trump sta scatenando una serie di effetti negativi sull’economia globale, in particolare sui mercati azionari e sulle prospettive di crescita economica.
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Nasdaq - Tentativo FallitoIeri, quasi in chiusura di giornata, il prezzo si trovava fuori dalla seconda zona d'ombra, intenzionato a dare un barlume di speranza per una ripresa rialzista verso la MML di medio periodo a 20441, e invece con una perdita provvisoria di 200 punti, siamo tornati nuovamente sotto ogni livello da noi osservato.
La MML adesso si trova di nuovo sopra al prezzo, attualmente a 19325, segnando così la più prossima resistenza da rompere, la MML di medio/lungo periodo l'abbiamo già citata prima, si è abbassata di qualche punto rispetto a ieri, adesso sembra stabile a 20441, mentre la zona d'ombra è ancora ferma a 20671, e anticipo che lì resterà per ancora una settimana.
Aspettative? Nessuna. Ci troviamo quasi a 2000 punti di distanza da un potenziale segnale operativo, se assisteremo ad un segnale credo che dovranno passare non meno di due settimane, nel migliore dei casi .
CAPITALCOM:US100
Nasdaq - Un po' di ForzaLa giornata di ieri del Nasdaq segna un recupero di 300 punti e un quasi ritracciamento della MML di breve periodo a quota 19564.
Gli altri valori restano invariati, sia per la MML di breve periodo a 20514, che per la zona d'ombra a 20671.
Vediamo se nella giornata odierna il prezzo andrà a rompere al rialzo la MML di breve periodo, oppure se ne trarrà beneficio per rimbalzarne al ribasso con maggiore violenza.
CAPITALCOM:US100
Nasdaq - Sempre in RossoIl Gap in apertura di mercato di 50 punti è stato chiuso ieri sera stessa, e da lì il prezzo si è spostato poco nelle ultime ore, siamo dunque attorno ai 19200 e attendiamo gli sviluppi della giornata odierna senza alcuna aspettativa operativa.
La MML di breve periodo si è abbassata rispetto a ieri e si è portata a quota 19564, medesimo sviluppo per le MML di medio e lungo periodo adesso correlate a 20515.
La zona d'ombra invece non si abbassa ancora, rimane in pianta stabile a 20671.
CAPITALCOM:US100
Nasdaq - Profondo RossoIl mercato apre ancora al ribasso ed il prezzo affonda di altri 100 punti sotto la seconda zona d'ombra (quella che di solito sancisce la chiusura di un trade) .
La MML di breve periodo trova un po' di stabilità momentanea a 19656,mentre la MML di medio e lungo periodo (correlate) abbassano il proprio livello di resistenza a 20606, distaccandosi così da quello che è stato per diversi giorni il nostro eventuale Entry Point a 20671.
Non ci sono grandi aspettative questa settimana per un nuovo segnale di acquisto, attualmente il prezzo si trova a più di 1500 punti di distanza, e la salita è ardua.
L'unico sviluppo che possiamo attenderci è che il livello di acquisto, attualmente a 20761, possa subire un netto abbassamento del proprio livello, facilitando così l'entrata di un nuovo segnale operativo nei prossimi giorni.
CAPITALCOM:US100
CFD Nasdaq100, dove puo' arrivare?La violazione del flag ribasssita ha dato impulso a nuove vendite anche se i volumi sono bassi e la volatilita' ancora contenuta. Se questi 2 elementi rimarranno cosi' il ribasso di breve potrebbe esaurirsi su uno dei livelli evidenziati nel grafico. Un bottom di solito si forma con una fase di panic selling e volatilita' alta
NASDAQ: PATTERN CUP AND HANDLE SEGNALA POTENZIALE RIALZO!Il NASDAQ sta mostrando una configurazione tecnica estremamente interessante sul time frame 4h, che merita attenzione prima dell'apertura del mercato americano. L'indice ha completato un classico pattern cup and handle con un rimmbalzo sulla media mobile semplice a 50 periodi. Ciò potrebbe preludere a un movimento significativo nelle prossime settimane.
📈 Situazione attuale
Dopo una fase correttiva, il NASDAQ ha formato un pattern cup and handle perfetto, una delle configurazioni più affidabili dell'analisi tecnica. La "cup" si è formata con un movimento di discesa seguito da un recupero graduale, mentre il "manico" rappresenta il pullback più contenuto.
⚡ Segnali di forza multipli
La situazione appare particolarmente promettente grazie alla uulteriore convergenza di 2 diversi indicatori tecnici:
1️⃣ RSI in forte risalita dalla zona di venduto
2️⃣ Prezzo che ha rimbalzato sulla media mobile a 50 periodi (linea blu) dopo il pull back creato dal manico della configurazione tecnica cup and handle
🔍 Opportunità di trading
Il pattern cup and handle è considerato uno dei segnali più affidabili per un cambio di tendenza. La teoria dell'analisi tecnica suggerisce che l'obiettivo di prezzo può essere calcolato misurando la profondità della tazza e proiettandola dal punto di breakout.
🎯 Obiettivo di prezzo
Con questa configurazione tecnica, il NASDAQ potrebbe puntare inizialmente a testare la resistenza principale (linea rossa orizzontale) intorno a quota 21200. In caso di rottura di questo livello, il movimento potrebbe estendersi verso nuovi massimi.
⚠️ Gestione del rischio
Un eventuale ritorno sotto il minimo dell'ultimo impulso del "cup" invaliderebbe lo scenario rialzista. È consigliabile posizionare uno stop loss prudente sotto il livello 19300, per proteggere il capitale. Se si vuole un trade più aggressivo con un maggiore rischio/rendimento possiamo piazzare lo stop loss sotto la media a 50 periodi.
💡 Conclusione
Il NASDAQ presenta una configurazioni cup and handle, supportato da indicatori tecnici favorevoli, offrendo un'opportunità di trading con un eccellente rapporto rischio/rendimento per posizioni rialziste prima dell'apertura del mercato americano.
NDX segnali contrastanti tra possibile rimbalzo e discesaL'NDX si trova in una fase ribassista consolidata, con segnali contrastanti tra possibile rimbalzo tecnico e continuazione della tendenza discendente. Ecco la sintesi dei principali indicatori e la loro interpretazione:
Il prezzo si mantiene sotto tutte le principali medie mobili (EMA20, EMA50, EMA100, EMA200 e VWMA20), confermando una struttura ribassista. Il punto di inversione a 19.937 rappresenta una resistenza critica nel breve termine, mentre 20.400 rimane il livello chiave per un’inversione strutturale. L’ADX a 34,73 indica un trend forte, rafforzando l’attuale direzione del mercato.
Gli indicatori di momentum (MACD, Momentum e AO) confermano una pressione ribassista con valori negativi. Tuttavia, lo Stocastico %K e %D in ipervenduto e l’RSI a 37,91 segnalano la possibilità di un rimbalzo tecnico nel breve termine, anche se ancora senza conferme di inversione.
L’ATR a 473,77 indica una volatilità elevata, mentre il CMF negativo (-0,032) suggerisce deflusso di capitali, segnalando una pressione di vendita ancora presente. Il VWAP a 19.623 mostra che il prezzo attuale è ancora vicino alla media ponderata dai volumi, suggerendo un’area di possibile congestione.
Il Buy Volume nettamente superiore (92%) suggerisce un'elevata pressione d'acquisto, mentre il basso Sell Volume indica che i venditori sono marginali.
Il Delta Volume positivo rafforza la tesi che il mercato abbia una fase di accumulazione in corso.
Tuttavia, se il prezzo non riesce a salire nonostante l'alto Buy Volume, potrebbe esserci una distribuzione nascosta. In tal caso, bisognerà monitorare la reazione del prezzo sui livelli chiave.
Monitorare il VWAP e la resistenza principale (20,400) per confermare la validità del trend rialzista basato sui volumi.
Sentiment e Rischio di Mercato: Il VIX è sceso dell’11,72%, segnalando una momentanea riduzione della paura del mercato, ma resta sopra i 20 punti, indicando un contesto di incertezza ancora elevato.
📊 LIVELLI CHIAVE
Resistenze
19.937 → Resistenza primaria (Punto di Inversione)
20.400 → Resistenza principale strutturale (EMA20)
20.800 → Resistenza successiva in caso di breakout
21.200 → Resistenza più alta prima di una ripresa più ampia
Supporti
19.500 → Primo supporto tecnico
19.150 → Supporto chiave e ultimo livello prima di accelerazioni ribassiste
18.785 → Livello critico per un test più profondo
STRATEGIA
✅ LONG sopra 19.937 → 45% (sale al 60-65% se supera 20.400)
⛔ SHORT sotto 19.500 → 60% (sale al 65-70% se i volumi supportano il breakout)
🛑 No Trade Zone tra 19.500 e 19.937
📢 Scenario più probabile:
La strategia SHORT ha più probabilità di successo, a meno che il prezzo non superi 20.400 con forza.
📊 STRATEGIA LONG
📌 ENTRY LONG sopra 19.937 con conferma di volumi in aumento.
🎯 Target Price (TP) per LONG
TP1: 20.150 (+1,07%)
TP2: 20.400 (+2,34%)
TP3: 20.800 (+5,55%)
🛑 Stop Loss (SL) per LONG
SL1: 19.800 (-0,69%) → Protezione immediata sotto il punto di inversione.
SL2: 19.500 (-2,20%) → Se il movimento rialzista si dimostra falso.
SL3: 19.150 (-3,99%) → Se il trend ribassista persiste.
🔄 Trailing Stop per LONG
Attivare sopra 20.150 con distanza 1,5% dal prezzo.
Modificare sopra 20.400 con trailing 2% per proteggere profitti.
📌 STRATEGIA SHORT
📌 ENTRY SHORT sotto 19.500, in caso di rottura del supporto chiave, segnalando una possibile accelerazione ribassista.
🎯 Target Price (TP) per SHORT
TP1: 19.150 (-1,79%) → Primo supporto chiave e area di rimbalzo tecnico.
TP2: 18.785 (-3,66%) → Supporto critico e zona di accelerazione ribassista.
TP3: 18.500 (-5,12%) → Estensione del movimento ribassista se la pressione di vendita continua.
🛑 Stop Loss (SL) per SHORT
SL1: 19.650 (+0,77%) → Primo stop sopra il livello di breakout fallito.
SL2: 19.800 (+1,54%) → Protezione nel caso di un ritorno sopra la No Trade Zone.
SL3: 19.937 (+2,24%) → Stop definitivo sopra il punto di inversione.
🔄 Trailing Stop per SHORT
Attivare sotto 19.150 con distanza 1,5% dal prezzo.
Modificare sotto 18.785 con trailing 2% per proteggere i profitti.
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NASDAQ: PERCORSO H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
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Nasdaq DailyNasdaq Daily qualsiasi tentativo di recupero passa dalla resistenza dinamica indicata in rosso unitamente al livello statico fissato a 20K
D I S C L A I M E R
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Nasdaq va verso i 21.000 ?Ieri, 19 marzo 2025, la Federal Reserve ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse nella fascia 4,25%-4,50%, come previsto. La Fed ha segnalato che due tagli dei tassi potrebbero essere effettuati entro la fine dell'anno, in risposta al rallentamento della crescita economica e all'aumento dell'inflazione. Questa decisione ha portato a un rialzo dei mercati azionari: il Nasdaq è salito dell'1,41%, lo S&P 500 dell'1,08% e il Dow Jones dello 0,92%.
Notizie positive per il Nasdaq
La decisione della Fed di non alzare i tassi ha rassicurato i mercati e aumentato la probabilità di futuri tagli, rendendo più attraenti gli investimenti azionari, soprattutto nel settore tecnologico.
Le prospettive di un allentamento monetario entro la fine dell'anno potrebbero favorire le aziende tecnologiche ad alta crescita, che beneficiano di condizioni di finanziamento più favorevoli.
Il recente rally del Nasdaq è stato supportato anche da una ripresa delle "Magnifiche 7" (grandi aziende tecnologiche come Nvidia e Alphabet), che hanno registrato guadagni significativi nelle ultime settimane.
Notizie negative per il Nasdaq
Persistono rischi legati all'inflazione elevata (attualmente al 2,6%) e alle politiche commerciali incerte degli Stati Uniti, che potrebbero ostacolare ulteriori rialzi del mercato.
Le preoccupazioni per un possibile rallentamento economico o una recessione rimangono elevate, con impatti negativi sul sentiment degli investitori.
Eventuali ritardi nei tagli dei tassi o segnali di inflazione persistente potrebbero penalizzare il settore tecnologico, considerato più sensibile ai costi di finanziamento.
Perché il Nasdaq potrebbe tornare a 21.000 punti?
Supporto tecnico: Il grafico mostra un rimbalzo da un livello di supporto intorno ai 19.400 punti. Questo potrebbe indicare un'inversione rialzista verso l'area di resistenza a 21.000 punti.
Tagli dei tassi attesi: Se la Fed procederà con i tagli dei tassi entro l'anno, ciò potrebbe stimolare ulteriormente gli acquisti nel settore tecnologico.
Rinnovato ottimismo: La resilienza delle grandi aziende tecnologiche e l'interesse per l'intelligenza artificiale continuano a sostenere il sentiment positivo verso il Nasdaq.
Sentiment del mercato: I recenti guadagni suggeriscono che gli investitori stanno tornando a scommettere su una ripresa economica e su condizioni finanziarie più favorevoli.
In sintesi, mentre ci sono rischi macroeconomici da monitorare, le prospettive tecniche e fondamentali indicano che il Nasdaq potrebbe puntare nuovamente ai livelli di 21.000 punti se le condizioni economiche e monetarie continueranno a migliorare.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.03.2025 La mega-rotazione dagli Usa a Europa e Asia è ancora in corso!
Ieri piena divergenza tra borse EU in rialzo e Wall Street ancora giù.
Dalla riunione FED di domani tassi invariati, ma utili indicazioni….
Parlamento tedesco da ok a sforamento debito e rearm plan.
Le Borse europee hanno chiuso positive ieri, 18 marzo, sostenute da Milano e Parigi, in attesa degli sviluppi sulla situazione in Ucraina, con particolare attenzione alla telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin.
A Wall Street, invece, i timori legati alla politica commerciale di Trump continuano a pesare, portando ulteriori cali.
L’incertezza economica e le aspettative di un rallentamento dell'inflazione hanno spinto l'oro a raggiungere un nuovo massimo storico, a 3.018,9 dollari/oncia.
Nel mercato valutario, il dollaro ha continuato a indebolirsi, scivolando ai minimi degli ultimi cinque mesi. La causa principale di questa debolezza è il massiccio flusso di capitali che si spostano dall'America verso l'Europa, come evidenziato da Bank of America.
Secondo l'ultimo sondaggio della banca, il 39% dei gestori di fondi europei è ora sovrappesato sulle azioni europee, rispetto al 12% del mese precedente, mentre il 23% è sottopesato sulle azioni di Wall Street, il dato più alto da metà 2023.
La rotazione dall'America all'Europa è la più significativa mai registrata dal 1999.
La Federal Reserve, nella riunione di domani, dovrebbe mantenere invariati i tassi d’interesse, ma il focus sarà sul discorso del presidente Jerome Powell e sulle proiezioni future, poiché le crescenti aspettative d’inflazione e la caduta della fiducia dei consumatori americani potrebbero spingere la Fed a un approccio più prudente sui tagli dei tassi.
Come accennato, ieri a Wall Street i principali indici hanno chiuso in ribasso: Dow Jones -0,62%, S&P500 -1,04%, Nasdaq -1,71%. Nvidia ha perso un altro -3,3%, Alphabet -2,2%, Tesla -5,3%, portando la perdita da inizio anno a -44%, per la crescente antipatia verso Elon Musk: sul tema, il Canada ha escluso i modelli Tesla dalle agevolazioni fiscali per veicoli elettrici.
Intanto circolano voci su una possibile acquisizione di Wiz, una startup di cybersicurezza, da parte di Alphabet per US$ 32 miliardi.
Il crollo dei “Magnifici Sette tecnologici” sta contribuendo al declino generale di Wall Street, con una perdita del -2,5% che ha influenzato negativamente gli indici
In generale, il 2025 sta segnando un calo del 16% per l'indice dei Magnifici Sette, con tutti i componenti in rosso, compresa Meta, -0,5%.
Al contrario, le borse europee continuano a performare bene, col FtseMib (+1,3%) che ha raggiunto i livelli più alti dal 2007, guadagnando +15,7% da inizio anno.
L'indice Stoxx50 ha guadagnato +12%, mentre lo Stoxx +9,2%, a fronte di perdite per l’S&P500 (-5,0%) e il Nasdaq (-9,4%).
I mercati europei ieri sono stati sostenuti dalla riforma costituzionale tedesca che ha dato il via libera alla deroga sul freno al debito, una mossa che rafforza le aspettative positive sul piano di riarmo del cancelliere tedesco in pectore, Friedrich Merz.
Il Bundestag ha approvato la riforma con 513 voti favorevoli, 207 contrari e nessuna astensione. Il piano prevede anche la creazione di un fondo speciale da Eur 500 miliardi per investimenti in infrastrutture, destinandone 100 a progetti ecologici.
La fiducia nelle prospettive economiche tedesche è tornata ai massimi da febbraio 2022, con l'indice Zew che ha raggiunto quota 51,6.
Macro Usa: la produzione industriale ha registrato un incremento di +0,7% a febbraio, superando le aspettative di +0,3%. Il dato di gennaio, rivisitato, è passato da 103,5 a 103,0.
Guerra in Ucraina: la telefonata tra Trump e Putin, durata due ore e mezzo, ha portato alla firma di un accordo per una tregua di 30 giorni degli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine, in cambio di una sospensione delle armi a Kiev.
La Casa Bianca ha parlato di un primo passo verso una pace duratura, ed i colloqui riprenderanno il 23 marzo in una località medio-orientale.
Oggi, 19 marzo, le borse asiatiche procedono caute, consolidando i recenti guadagni. In Giappone, il Nikkei225 è invariato, mentre in area cinese, così come gli indici Hang Seng di Hong Kong e CSI300 di Shanghai&Shenzhen. Le banche cinesi stanno riducendo i tassi sui prestiti ai consumatori per stimolare i consumi interni.
Commodities: il prezzo del petrolio Brent è sceso, tornano sotto 70 Dollari/barile, in seguito alla tregua parzialmente accettata dalla Russia. Quello del gas naturale europeo è calato -1,2%, a 40,80 euro/MWh. Le scorte di gas in Europa sono mediamente al 34,34% della capacità, con l'Italia al 45,82%.
L’oro ha toccato i massimi storici a 3.045 dollari/oncia, con un guadagno del 16% dall’inizio dell’anno, mentre tra le criptovalute stamane rimbalza Bitcoin, +1,5%, recuperando parte delle perdite registrate ieri.
I rendimenti dei Treasury statunitensi sono stabili, attorno 4,29%, in attesa della decisione della Fed sui tassi. Similmente in Europa per i rendimenti dei Bund e dei BTP decennali, con relativo spread a 110 bps. L’agenzia di rating Fitch mette in guardia sulla sostenibilità della riforma fiscale tedesca, che mette a rischio la tripla A del debito sovrano nel lungo periodo.
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NASDAQ: IPOTESI !!! DISCLAIMER !!!
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Nasdaq - Fuori dal BoxSembra che da ieri pomeriggio il prezzo abbia deciso di uscire dal Box Range con uno slancio di 300 punti, finiti per essere riassorbiti parzialmente, perciò tutt'ora regna l'instabilità e non sappiamo se il prezzo andrà a ritestare la MML di breve periodo a 19520 prima di riprendere la via dell'uptrend.
Le MML di medio e lungo periodo (correlate) rimangono salde a 20671, continuando a solidificare giorno dopo giorno la resistenza su quel livello.
Oggi troveremo due livelli da attenzionare per un ipotetico livello di entrata Long, nella prima parte della giornata, fino alle 17.00 circa, il nostro Buy Limit sarà 21321, dopodichè chiuderemo la giornata con il Buy Limit a 21254.
CAPITALCOM:US100
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