IPOTESI DEL PREZZO FUTURO DELL'ORO CON L'ANALISI INTERMARKETBuongiorno a tutti, ieri parlavo dell’importanza di intrecciare nelle analisi diversi strumenti per avere una visione sempre più chiara e più ampia dei mercati finanziari. In particolare, vi ho parlato dell’importanza di saper leggere i segnali dati dal mondo obbligazionario. Continuando a collegarmi ad esso, oggi voglio correlare lo stesso strumento con il prezzo del petrolio e i valori dell’inflazione per poter fare un’ipotesi sul prezzo che potrà avere l’oro nel prossimo anno. LA DIFFERENZA TRA I RENDIMENTI NOMINALI E I RENDIMENTI REALI Si parla spesso delle tante correlazioni che esistono per l’oro: la correlazione inversa con il dollaro statunitense, quella con l’inflazione e quella con il bitcoin sono forse le più chiacchierate. La correlazione di cui voglio parlare oggi è quella esistente con i tassi di interesse reali, che non sono altro che il rendimento, nel mio esempio, dei titoli di stato a 10 anni americani, aggiustati all’inflazione. Il famoso “US10Y”, ossia il rendimento del titolo di stato a 10 anni, è nominale, non reale; diventa reale dal momento che esso si indicizza all’inflazione; esso è determinato semplicemente calcolando lo spread tra il rendimento di un dato titolo di stato e l’inflazione (ricordo a voi che uno spread non è altro che una sottrazione). Mi piace ragionare sempre per via grafica. Purtroppo non sono riuscito a costruire la correlazione qui su tradingview, ma posso comunque condividervi un link in cui la correlazione di cui parlo è ben determinata (la correlazione è tra i rendimenti dei titoli di stato reali a 10 anni con, appunto, l’oro): www.filepicker.io Come possiamo vedere nell’immagine, quando i tassi di interesse reali tendono a scendere, l’oro si comporta in maniera inversa, andando ad apprezzarsi. Ora ragioniamo insieme per capire al meglio come i dati siano indicizzati: Vi riporto i dati anno su anno dell’inflazione USA (dati reperiti su investing.com): 10.11.2021 (Ott) 6,2% 13.10.2021 (Set) 5,4% 14.09.2021 (Ago) 5,3% 11.08.2021 (Lug) 5,4% 13.07.2021 (Giu) 5,4% 10.06.2021 (Mag) 5,0% 12.05.2021 (Apr) 4,2% 13.04.2021 (Mar) 2,6% Vediamo che dai dati di marzo agli ultimi di ottobre si ha avuto un costante incremento. Ora guardiamo il grafico relativo ai rendimenti USA a 10 anni: I rendimenti si sono mossi al rialzo in maniera aggressiva da agosto 2020 a marzo 2021. Questo, come ho spiegato nella mia precedente idea, è dovuto al fatto che per gli operatori, con un inflazione così alta e un clima di risk on nei mercati, non aveva senso tenere obbligazioni con un rendimento intorno al 1,5%/1,6%/1,7% dal momento che l’inflazione avrebbe poi eroso i guadagni. Ricordo che i rendimenti salgono essenzialmente per due motivi: aspettative di crescita economica e paura per inflazione alta. Continuando ad osservare, vediamo come i rendimenti abbiano poi cessato la loro forza rialzista andando a formare un canale parallelo con due top (evidenziati con dei rettangolini gialli, a 1,7% circa) e due bottom (evidenziati con il rettangolino azzurro, a 1,15%). Basandoci sui dati riguardanti l’inflazione che vi ho condiviso prima, vi ricordo che uno degli obiettivi della FED è quello di tenere a bada l’inflazione intorno al valore del 2%; effettivamente, vediamo come l’inflazione di marzo fosse del 2,6%, quindi non troppo preoccupante, fino ad arrivare i mesi successivi a valori ben più preoccupanti del 4%,5%,6% ed oltre. In quello stesso periodo, vediamo appunto come i rendimenti a 10 anni nominali abbiano lateralizzato, mentre gli stessi indicizzati all’inflazione abbiano invece iniziato un trend discendente, con massimi sempre decrescenti. Questo potete osservarlo nel link di Fred Economics che ora vi condivido: fred.stlouisfed.org Perché i nominali hanno lateralizzato mentre quelli reali hanno iniziato un trend ribassista? Questo è proprio dovuto alla sottrazione tra il valore dei nominali meno l’inflazione, e questo è l’effetto. Mi sono voluto dilungare per rendervi ben chiara la situazione. LA CORRELAZIONE TRA ORO E RENDIMENTI REALI Vi condivido il grafico dell’oro in cui vi segno delle aeree molto importanti: L’oro, dagli inizi di marzo 2021 quando, nello stesso periodo, gli us real interest rates hanno iniziato il loro trend ribassista, ha guadagnato il 6,20% circa. Nei rettangoli azzurri vi ho segnato i periodi in cui la correlazione tra i due asset è più evidente; vi consiglio di paragonare i rialzi dell’oro di metà marzo/metà maggio e di metà settembre/metà novembre con gli stessi interessi reali: la correlazione sarà molto attendibile. Se vi chiedete come mai la correlazione non è perfetta ogni giorno della settimana (nel senso, se l’oro fa un candela rossa, gli us real interest rates fanno una candela verde) vi rispondo che tale correlazione è molto più apprezzabile nel medio/lungo periodo, ma non nel breve (e questo potete chiaramente vederlo nel link dell’immagine che precedentemente vi ho condiviso): www.filepicker.io IL PESO CHE HA IL PETROLIO E I SUOI RAFFINATI NEL PANIERE DEL CONSUMER PRICE INDEX L’ente statunitense che rilascia i dati sull’inflazione è il US BUREAU OF LABOUR STATISTICS. Entrando nel sito ufficiale, in particolare nella pagina che ora vi linkerò, vediamo come un grafico ad istogrammi ci raffiguri il fatto che si, l’inflazione è molto alta, indicando il fatto che la causa maggiore di tale incremento è il prezzo dell’energia: www.bls.gov Nell’ultima pubblicazione si può notare come i prezzi dell’energia, anno su anno, siano aumentati di ben il 30%, mentre si hanno avuti incrementi più modesti per tutte le altre categorie, compresi il cibo, i servizi e quant’altro (non esaminerò tutto il paniere del cpi in questa idea, vi consiglio di cliccare sul link e vedere voi stessi). Ora utilizziamo una grafica per comparare i dati sull’inflazione con i prezzi del petrolio: Come potete vedere, ho paragonato gli aumenti del petrolio con i dati sull’inflazione, e ho trovato riscontro positivo, nel senso che a un aumento del petrolio è corrisposto un aumento del cpi. In particolare, come specifico nella grafica, da fine marzo a inizi luglio il petrolio è aumentato del 33,6%, mentre il cpi è passato dal 2,6% al 5,4%; dagli inizi di luglio alla fine di agosto il crude oil ha rintracciato del 20% circa, mentre il cpi e' rimasto stabile intorno a valori del 5,3%/5,4%. Infine, da fine agosto a fine ottobre, a un incremento del crude oil del 40% è corrisposto un aumento del cpi, che è passato dal 5,4% al 6,2%. Se vi chiedete perché i valori di inflazione non siano diminuiti in corrispondenza di luglio e agosto, visto il rintracciamento del 20%, credo possa essere imputabile al fatto che in quello stesso periodo, nel paniere dell’inflazione, registrasse numeri molto alti la vendita di auto usate, i cui prezzi erano aumentati tantissimo anno su anno. COME PUO’ INFLUENZARE L’INFLAZIONE IL RECENTE CROLLO DEL PETROLIO? Sappiamo come il petrolio abbia rintracciato pesantemente nelle ultime settimane. Ciò è dovuto a diversi fattori, come la paura per la nuova variante omicron di covid. Il dato che uscirà oggi sul cpi come potrà essere dal momento che il petrolio ha rintracciato di circa il -27%? Secondo le ultime stime, le agenzie prevedono un incremento (si pensa oltre il 6,7%) fatto sta che aspetteremo il dato ufficiale per esaminare al meglio la situazione, infatti molto spesso le previsioni vengono smentite da altri numeri (come è accaduto, ad esempio, per l’ultimo dato sui non farm payrolls). CORRELAZIONE TRA INFLAZIONE, PETROLIO E CURVA DEI RENDIMENTI PER FARE UN’IPOTESI SUL PREZZO FUTURO DEL GOLD Per quanto riguarda il mondo obbligazionario, la curva dei rendimenti si sta appiattendo (ho trattato bene questo argomento nell’ultima idea, pubblicata ieri. Il link lo condivido in basso): I rendimenti a 10 anni dei titoli di stato sembrano non vogliano più salire oltre il l’1,7%, probabilmente perché stanno (o hanno) già scontato il futuro aumento dei tassi di interesse. Per quanto riguarda l’inflazione, abbiamo visto come nell’ultimo dato del 6,2% abbia influito pesantemente il prezzo dell’energia, che però ora sta scendendo (per i prezzi dell’energia, si fa riferimento anche ai prezzi del natural gas chiaramente) ; il petrolio in questi ultimi giorni ha tentato un rimbalzo, tuttavia si trova ancora lontano dagli 85$ di qualche settimana fa; provando ad ipotizzare il prezzo del petrolio nel prossimo trimestre, vi aspettate che risalga attorno a quei valori? Tutto dipenderà dall’OPEC, dai casi covid e dalla domanda mondiale (mi aspettavo che nell’ultima riunione di inizi dicembre l’organizzazione tagliasse l’aumento mensile di 400k barili, ma ciò non è successo, forse perché l’OPEC stessa si aspetta nei primi mesi dell’anno una contrazione della domanda). Quello che penso è che il petrolio farà fatica, almeno nel breve periodo, a ritornare a quei valori, in quanto non ha ricevuto la forza necessaria dall’OPEC, che dapprima ha comunicato il fatto di prevedere una contrazione di domanda, e in secondo luogo non ha tagliato la produzione. Inoltre, in tante nazioni del mondo, ci sono nuove restrizioni per i viaggi, e questo significa minor consumo di carburante da parte del settore aereo. Sarà importante seguire da vicino i report dell’OPEC (il prossimo il 13 dicembre) , dell’EIA e della IEA, molto utili per capire le dinamiche di domanda e offerta. Se si rivelerà vera la contrazione della domanda, è chiaro che il petrolio farà molta fatica a risalire agli 85$. Questa situazione cosa potrà significare per l’inflazione? Che forse i dati di ottobre (o novembre) hanno visto il loro picco. E quindi, se i rendimenti a 10 anni nominali rimanessero effettivamente a quei valori visto il contesto economico americano e l’inflazione iniziasse un trend neutrale/debolmente ribassista (dico debolmente ribassista perché oggi, 9 dicembre, non c’è nulla che mi faccia pensare a un crollo del petrolio), che aspetto potrebbe avere la curva dei rendimenti a 10 anni reali nel prossimo trimestre? Probabilmente, visto lo spread che vi ho descritto prima, neutrale/debolmente rialzista (in quanto, se l’inflazione dimuisce ma il rendimento nominale oscilla a valori di 1,3%/1,4%, rimanendo quindi stabile, l’interesse reale tende di nuovo a crescere). Se quindi i rendimenti reali hanno toccato il loro bottom per iniziare un trend neutral/debolmente rialzista e vista la correlazione inversa nel medio periodo con il gold, cosa possiamo aspettarci dal metallo prezioso? Che il suo prossimo trend sarà neutral/debolmente ribassista? Inoltre ricordo che il futuro aumento dei tassi di interesse (in Q1 o Q2 2022) andranno sicuramente ad abbassare il cpi stesso. Mi rendo conto che l’analisi è molto lunga ma ci ho lavorato diverse ore. Mi rendo anche conto che è un’ipotesi ottenuta analizzando diversi strumenti, dal momento che ho creato un “minestrone” di inflazione, curva dei rendimenti, interessi nominali, reali e prezzo del petrolio. Ma è un’ipotesi, non un consiglio finanziario. Questa è comunque la mia idea, vedrò nei prossimi mesi cosa succederà, nel frattempo spero che tutti questi ragionamenti vi possano essere utili, grazie mille per l’attenzione. BREVE ANALISI TECNICA SUL GOLD Vi ho condiviso un grafico settimanale in cui vediamo la formazione di un bellissimo triangolo discendente, che è una figura di analisi tecnica ribassista. Dopo aver toccato i massimi storici ad agosto 2020, il prezzo ha rintracciato, andando a testare il supporto a 1676$ numerose volte (vi ho evidenziato tali situazioni con dei rettangolini gialli) e andando a formare sempre dei massimi decrescenti con la conseguente formazione del triangolo discendente. Nella settimana dell’8 novembre abbiamo assistito anche ad un falso breakout, evidenziato con una freccia rossa. Le due cose da tener d’occhio in questa “mini” analisi tecnica sono due: - Il triangolo discendente - I volumi: notiamo come l’impulso rialzista partito da maggio 2019 fino al massimo storico di agosto 2020 sia stato accompagnato da volumi alti (evidenziati nel rettangolo azzurro) . A partire invece dallo stesso agosto fino ad oggi, i volumi si sono notevolmente abbassati, e questo è ben visibile nel rettangolo giallo. Quindi, che c’è da dire? Che la visione intermarket potrebbe essere lateral-ribassista, e la price action sembra voglia confermare questa tendenza, in quanto una figura di analisi tecnica ribassista e volumi in diminuzione rispetto alla media non precludono solitamente un rialzo del prezzo. MATTEO FARCI di MatteoFarci121232
GOLD - Protagonista inaspettato del 2022 ??Capisco le fatiche che può trovare il gold per una risalita causate dalle politiche monetarie del prossimo anno, però volevo far notare graficamente qualche spunto. L'Oro è il vero assente degli ultimi mesi, senza essere minimamente colpito da un Risk On oppure Off. Ma può continuare così ? A mio modesto parere vedremo una risalita dell' Oro e presumo anche, che sarà il protagonista tanto atteso del 2022. Troppe incertezze sui mercati, e sempre speranze in mano alle banche centrali che riusciranno con delle politiche monetarie ad aggiustare i danni causati dalla pandemia e dal loro stampare soldi; quanto potrà durare ancora ? Si prospera in borsa ma non nella vita reale. Perciò parlando graficamente ho trovato questo spunto interessante; dopo la rottura interessante dell'area 1835 dove trovavamo una resistenza sia dinamica che statica, il Gold è crollato su se stesso e su un probabile rialzo dei tassi futuri; perciò graficamente ha invalidato quel segnale. La precedente rottura dell'area indicata era partita dal flash Crash del 9 Agosto, da lì si ha avuto un trend rialzista, mostrato dalle onde di Elliot con minimi e massimi sempre crescenti. Perciò si abbiamo avuto una rottura significativa dell'area dei 1835$, ma è vero anche che il trend rimane con minimi e massimi crescenti, e che l'area dei 1761$ è uno spartiacque per un eventuale rimbalzo, oppure se rotta, una continuazione della discesa. Notiamo anche come su quell'area abbiamo assistito ad una bullish engulfing che ha scaturito il forte movimento rialzista di Novembre e quello che possiamo notare una seconda bullish engulfing sulla stessa aera. L' OBV a supporto del prezzo sta indicando anche lui con minimi crescenti che il supporto potrebbe tenere e che potremmo assistere ad una ripartenza con target di medio/lungo ambiziosi data dal quinto impulso delle onde che coincide con un importante area di resistenza ed anche un area volumetrica interessante su market profile. Dovessimo rompere l'area dei 1960$, l'oro potrebbe davvero essere il protagonista del 2022.Longdi OdraEdo6622
Analisi oroResistenza 1870 Supporto 1799 (se dovesse arrivare a questo livello ci potrebbe essere un rimbalzo da comprare) Longdi elginger770
GOLD - Continuazione del trend longIl time frame giornaliero del GOLD mostra, dopo aver effettuato un doppio minimo in corrispondenza dei due rettangoli in basso celesti (1° minimo a metà Agosto 2021 ed il 2°minimo a fine Settembre 2021), come è partito un trend rialzista attraverso un canale di movimento (area grigia) durato oltre un mese. La forza rialzista è stata confermata a seguito di due importanti eventi: 1) il break out nella giornata del 4 Novembre della trend line dinamica che fungeva da diverso tempo da resistenza 2) Il break out del 10 Novembre dell'area inizialmente di offerta/resistenza diventata successivamente di domanda/supporto (rettangolo verde). I due eventi sopra rafforzano la presa di posizione da parte dei compratori con possibile ulteriore futuro movimento rialzista di breve sino al raggiungimento, come primo target, dell'area di offerta/resistenza intorno ai 1920$ che rappresenta anche un picco massimo raggiunto ad inizio Giugno 2021 (rettangolo rosso). Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS. Buon trading!Longdi pcts5
Gold 15 min - La mia view ElliottianaEnding diagonal completo Dott. Paolo Nasta Head Trader - Oros Financial Groupdi UnknownUnicorn117106421
Ascoltare i mercati e mettersi in discussione.AMEX:SPY Situazione dei mercati non di semplicissima lettura, considerata l’alternanza settoriale che abbiamo visto nelle ultime tre/quattro settimane, nelle quali abbiamo vissuto diversi scenari, dove ha regnato in parte l’euforia, in parte l’irrazionalità. Da fine settembre ad oggi abbiamo vissuto: • Timore per l’inflazione (metà settembre), che si è appreso non avrà carattere momentaneo. Le prospettive di tapering ed il probabile innalzamento dei tassi, hanno messo i mercati in allerta, ed i settori che hanno performato meglio sono legati all’energetico, materie prime, finanza, ecosistema blockchain; • Stagione delle trimestrali particolarmente positive per la maggior parte delle aziende, con dati macro di fine ottobre positivi, soprattutto in termini di incremento dei posti di lavoro ed avvio di un soft tapering. La positività dei dati, ha guidato una crescita sostanziale di tutti i settori, specialmente quello dei consumi discrezionali e tecnologici, permettendo agli indici di raggiungere nuovi massimi. Per circa due settimane abbiamo dimenticato totalmente la corsa delle materie prime ed il suo effetto su producer e consumer price index. Prospettive di rally pre-natalizio; • Si torna negli ultimi giorni a parlare di inflazione e torna un po’ di paura. Nell’ultima settimana abbiamo visto un piccolo storno dell’S&P500, determinato soprattutto dalle performance negative del consumer discretionary, oil e gas e spostamento della domanda su materie prime, utilities, beni di consumo stabili e gold. In un contesto come questo, è facile perdere la bussola, soprattutto se si ascoltano notiziari e leggono giornali, orientati al “sensazionalismo”. Per quanto mi riguarda, nonostante il mio processo preveda alla base la formulazione di aspettative in base alle dinamiche macroeconomiche (chi mi legge sa quanto sono stato esposto al settore energetico, materie prime e finanziario) e successivamente un approccio di segnali in base a precisi setup tecnici, di fronte alla forza di alcuni movimenti, non ho potuto fare a meno di aprire delle posizioni, anche andando contro a quelle che erano le mie aspettative. Esse rispetto alla verità del mercato contano zero. Non mi sarei aspettato in questa fase una repentina salita del settore dei consumi discrezionali e tecnologici, eppure contrariamente alle mie aspettative, in quindici giorni hanno macinato performances positive; non sfruttarne le occasioni sarebbe stato da sciocchi (in questo mi hanno aiutato i setup tecnici delle strategie). Quindi, sempre importante mettersi in discussione, il mercato non deve regalarci niente, ma fintanto che gestiamo il rischio, possiamo provare a sfruttarne le occasioni. di DomenicoIvanPontillo226
Gold, Butterfly formatoSi è appena formato il pattern armonico. Questo potrebbe consigliare un'entrata short al verificarsi di un buon segnale di price action che confermi il trend ribassista. Tp fra il livello 0, 382 e 0,618 di Fibo calcolata su AD. Le bollinger bands sembrano indicarci anch'esse un possibile cambio di rotta.Shortdi rcd44
Gold con i cicli temporali di HosodaOra mi sono fissato con il gold ! ha ha..scherzo , ma siccome avevo il grafico sottomano ho provato ad individuare i cicli temporali di Hosoda e in questo caso c'era una certa regolarita' (rara) per cui come vedete dal grafico ho individuato delle date dove potrebbero esserci dei minimi e dei massimi con tolleranza di 1 gg. i livelli di prezzo sono assolutamente di fantasia,e' solo una rappresentazione grafica per dare un idea del movimento del prezzo che ognuno dovra' seguire in base alla propria strategia...prendiamolo come un gioco e vediamo cosa succedera' intorno a quelle date ! ;-)di JpRandall221
Analisi gold con le onde di HosodaBreve analisi con i target di Hosoda tardiva perche' non seguo generalmente questo strumento,ma ci rimane ancora un ultimo target...01:57di JpRandall2
Analisi gold su tf. giornalieroBreve analisi del Gold con breakout su timeframe giornaliero.Long01:24di JpRandall3
gold h4Inversione di tendenza di breve dopo una formazione di un triangolo diagonale finale buon trading a tuttidi LUCA.P0
GOLDstrongBUY Target 2022 = 2500 PUNTI !Comprate ORO come se non ci fosse un domani ! Trappole per strada su Commodity (WTI SHORT di breve) Buon Trading GuysLongdi NikTopScalper558
BRUTTA FACCENDAsul daily siamo a 27 gg di ciclo dovremmo essere vicini a un rimbalzo, forse un paio di gg rossi ma poi dovrebbe rimbalzare sul weekly invece siamo combinati male sotto la NUVOLA e con brutta configurazione di Stoch e MACDShortdi gilles1773
UN GIRO UP ?è possibile che il rimbalzo dopo il tonfo si trasformi in qualcosa di più serio dipende dal dollaro e dalle banche centrali questo è il mercato più manipolato ma un doppio max sarebbe possibile graficamenteLongdi gilles1770
ANALOGIEfin troppo evidente quella monthly sembrerebbe ripetersi lo scenario 2012-2013 di solito non succede quando le cose sono così evidenti tuttavia per negare l'analogia occorre vedere un cambiamento grafico importantedi gilles1772
ANCORA SOPRAil weekly è ancora sopra il bordo inferiore della NUVOLA dopo il crollo nottunro e la repentina risalita tecnicamente tutto è possibile ma siamo in presenza del mercato più manipolato dopo le monetedi gilles1771