nasdaqla tecnologia soffre le crisi in cui si ha una compressione dei consumi ma sopratutto del consumismo incondizionato buon trading a tutto e buone vacanze!!di LUCA.P0
$NQ_F QUALE SARA' LA DIREZIONE PER I PROX 2 MESI?! $NDX $QQQMolti trader e giovani investitori .... non ragionano... non osservano... questo è quello riscontro parlando e sentendo varie persone negli ultimi mesi. E' qui che viene fuori l'esperienza, la capacità di lettura dei mercati in determinati contesti. Possono le Banche Centrali mollare il mercato così tanto di colpo dopo averlo sostenuto 14 anni circa?!? Può un Trend di lungo salito con questa pendenza rimangiare in maniera secca un 90% del movimento?!? Può il settore Tech vedere ulteriori crolli da questi livelli? Può essere persa in maniera duratura nell'immediato la MA200?!? Se la risposta è SI' a questi questi...potete rimanere #short o aprirli a questi livelli. Sarò lieto i prox mesi di potervi stringere la mano. 😊 Siamo di fronte a momenti CHIAVE del mercato dove l'esperienza maturata nei precedenti 15 anni ALMENO avrà un certo peso e potrebbe influenzare le scelte nei prox mesi. Negli spazi dedicati ho già indicato quale potrebbe essere la direzione più probabile per i prox mesi. Per dubbi e quesiti → messaggi in privato! STAY TUNED Guys & "Follow right people!" 😎👊😉 BuddySavdi BuddySav3
nasdaq h1Indice in lateralità dopo una settimana fortemente negativa. Possibile doppio zig zag in formazione Dott. Paolo Nasta Wave TraderLongdi UnknownUnicorn117106421
nasdaqovviamente uno dei tre principale indici usa soffre più dei fratelli ma questo c'era da aspettarselo ed è solo l'iniziodi LUCA.P0
LA FED CREA PANICO PER GLI INVESTITORI, CHE SI RIFUGIANO NEL DOLBUONGIORNO FOREX DEL 13.06.2022 Sempre maggiori le scommesse per un prossimo rialzo di 75BP da parte della FED, nella prossima riunione di mercoledi 15 giungo, rialzo del costo del denaro atto a combattere l’iperinflazione che sembra non arrestarsi, e per la quale chiaramente anche il presidente Biden ha espresso preoccupazione. Sarà atterraggio morbido o no, la necessità di essere aggressivi e rallentare la domanda è oramai una necessità negli Stati Uniti come nel resto del mondo occidentale, e primo tra tutti a farne le spese, sembra essere il Regno Unito, dove stamattina sono stati pubblicati i dati relativi al mondo del lavoro. Dati preoccupanti, che mostrano una disoccupazione in aumento, con salari in netto calo, salari già duramente colpiti dall’inflazione, che ricordiamo essere sul record del 9%. Congiuntura macro tra le peggiori per il Regno Unito, che si trova alle porte di una possibile stagflazione, mostrando uno scenario che sembra all’orizzonte anche per l’Europa che si trova ora a lottare con le differenti economie dei paesi del blocco. La fragilità dei paesi maggiormente indebitati viene ora chiaramente a galla, dopo che la BCE ha chiuso il programma APP che reggeva un sistema fragilissimo messo a dura prova già prima della pandemia. La necessita di strutturare un piano di aiuti che possa equilibrare le differenti economie del blocco europeo sembra pertanto una necessità alla quale gli investitori pongono la loro massima attenzione. usdindex In una fase di profonda incertezza, gli investitori liquidano asset di rischio e si dirigono verso i dollari americani che sembrano eesere l’unico vero porto sicuro, portando cosi dollar index a toccare le aree di 105.25, per poi stornare leggermente agli attuali 104.75, con possibili approdi a 104.25-104 figura, areee che restano di natura supportiva, pertanto fino all’appuntamento di domani con la FED non sembrano esserci motivi per vendere dollari, ma una price action tipica del buy on rumors and sell on news non è da escludersi, special modo se la FED dovesse alzare di “soli” 50 BP. Nasdaq In questo contesto di paura e incertezza gli investitori liquidano asset di rischio portando i listini mondiali verso i minimi di questo 2022 in un chiaro bear market. Il comparto tecnologico soffre maggiormente, con un indice Nasdaq che sfonda i livelli di 11600 pnt, e approda a 11300, proseguendo la sua dinamica di sottomissione alle resistenze. Allunghi ribassisti fino a 11 000 pnt prima e 10.800 poi non è da escludersi, ma resta obbligo seguire l’aggressività che mostrerà la FED domani. Dax Pesantissimo anche l’indice tedesco, che segna 4 giorni di ribassi consecutivi , partiti da 14700 pnt e approdato ieri ai minimi di 13350 pnt. La fragilità del sistema europeo è stata messa in evidenza, e la possibile fase di recessione mondiale, non lascerà l’Europa ne tantomeno la Germania indenne, colpendo pertanto anche le aziende tedesche. Allunghi ribassisti del dax on ci sembrano una dinamica cosi impossibile, con approdi verso i minimi di 13000 pnt prima e 12500 poi. Eurusd Ovvia la reazione della moneta unica , che non ostante una BCE proiettata al rialzo tassi per la riunione di Luglio, soffre la fragilità dei paesi fortemente indebitati, che si trovano ora senza il sostegno della banca centrale. Si continuano pertanto a comprare dollari anche a fronte della moneta unica, che affonda verso i minimi di 1.04 figura. Le aree di precedente supporto poste a 1.0650 potrebbero essere chiara resistenza nel breve periodo, e solo una loro violazione potrebbe decretare la ripartenza della moneta unica. Il mondo retail si porta come di consueto in posizione contrarian long, attualmente con un sentiment dell’81% Gbpusd Congiuntura in netto peggioramento per il Regno Unito, che stamane ha visto la pubblicazione dei dati sulla disoccupazione , in aumento al 3.8% dal precedente 3.7%. anche i salari orari medi sono in calo, oltre alla già pesante riduzione del potere di acquisto indotta dall’inflazione, che ricordiamo essere al record del 9%. Il cable affonda, sotto la forza del dollaro americano, acndando a testare 1.2105 , senza trovare la forza necessaria per dei rimbalzi che vadano oltre 1.22 figura. La pressione ribassista, porta l’85% dei traders retail a cercare di comprare i minimi senza per ora trovare sollievo nelle posizioni in sofferenza. A questo punto allunghi fino a 1.2014 1.20 figura non sembra essere uno scenario tanto remoto. Cadjpy Ancora interessanti gli eccessi dei cross yen, special modo cadjpy, che performa da inio anno oltre il 15% attualemnte ai prezzi di 104 figura, dopo aver toccato i massimi a 107. La fase di storno dovuta anche al rimbalzo dai minimi dello yen sembra oramai avviata, e break out dei minimi di 103.90 aprirebbe le porte ad allunghi ribassisti fino a 103 figura prima e 102 poi. Il sentiment retail ancora fortemente short vede ancora l’83% retail corto. La ricerca di posizionamenti short tuttavia non ci sembra un’idea da rigettare, anche grazie ai primi ordini long che compaiono sul mercato al test dei supporti, segno che un tardivo ingrsesso in trend, potrebbe in realtà rivelarsi un chiaro insacco sui massimi di periodo. Bitcoin Crollo anche del mondo crypto, che come asset di rischio sta vivendo la fase di risk off con non poche sofferenze. Si torna sotto i 23000$ livelli di prezzo visti nel 2020, dove si collocano importanti supporti come 20200$. Interessanti aree di supporto le troviamo ancora a 15900$ e a 10500$. Nostro malgrado fin tanto che i mercati saranno in modalità risk off , ben poco possiamo attenderci anche dal mondo crypto. Dati macro Da attenzionare per la settimana resta l’appuntamento con la FED di domani sera ore 20 per l’italia, e l’appuntamento di giovedi con la BOE chiamata alla gestione di una congiuntura macro in deciso deterioramento da un lato , ed una iper inflazione dell’altro. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta9
REPORT Mercati Finanziari [07/06/2022]Buongiorno! #ftsemib40: -199,48 punti (-0,81%) quota 24.366 #dax30: -97,19 punti (-0,66%) quota 14.556 #sp500: +39,25 punti (+0,95%) quota 4.160 #dowjones: +264,36 punti (+0,80%) quota 33.180 #nasdaqcomposite: +113,86 punti (+0,94%) quota 12.175 #eurostoxx50: -31,68 punti (-0,83%) quota 3.806 #USA, l’#EIA ha aumentato le stime per il 2022 dei prezzi medi di #greggio statunitense e #benzina al dettaglio. Nel suo outlook mensile l’agenzia vede in media 102,47 #dollari al barile quest’anno, con un aumento del 4,3% rispetto all’ultima previsione di $98,20. In Gran Bretagna l’indice #PMI composito (maggio) a 53,1 va meglio del supposto 51,8. L’indice dei direttori agli acquisti nel settore dei #servizi (maggio) a 53,4 supera le aspettative a 51,8. #Canada, l’indice #Ivey dei direttori agli acquisti (maggio) si attesta a 72,0. In Australia la #RBA alza di 50 punti base il suo tasso di cambio, allo 0,85%. È il secondo aumento consecutivo nonché il più grande in 22 anni, superando le indagini di #mercato. Tale decisione la allinea con altre #Banche Centrali di economie avanzate che hanno adottato incrementi dei tassi di 50 punti base nelle ultime settimane (come Federal Reserve, Bank of Canada e Reserve Bank of New Zealand). A domani!di DonatoRossielloCF0
rimbalzo già terminato?Nasdaq chiude la settimana disegnando una potenziale candela di inversione. Sul giornaliero questa conformazione si è creata con 4 seduto trascorse all'interno dello stesso range con l'ultimo giorno che disegna una bearish engulfing sulle tre precdedenti. I 12.945 segnati come massimo della settimana corrispondono circa al minimo registrato a 12.942 nella settimana del 14 Marzo da cui poi è iniziato il rimbalzo che ha portato una volta esaurito alle attuali quotazioni. In quell'occasione il movimento era durato tre settimane, in questo siamo alla seconda. Che l'area dei 12.940 avrebbe fatto da resistenza era abbastanza chiaro ma meno se da qui si può riprendere a scendere. Se si guardano i big tech questi suggeriscono ulteriori discese davanti a noi. In questo caso supporto 10.900pti. Se invece volossimo registrare una durata del rimbalzo ancora di tre settimana, be ne rimane ancora una da valutare, resistenze in questo caso possibili allunghi fino a 13.330 - 13.470.di base021
TUTTI ASPETTANO LE INVERSIONIBUONGIORNO FOREX DEL 31.05.2022 Dopo i preoccupanti dati sull’inflazione in Germania pubblicati ieri le aspettative per i dati relativi all’Eurozona in pubblicazione oggi alle 11 sono altissime. Probabile vedere un nuovo record con l’inflazione oltre il 7.7% atteso , il che porterebbe ulteriori pressini sulla BCE per un immediato intervento , un cambio di rotta nelle politiche monetarie che si attende oramai da mesi. La BCE ha preannunciato un rialzo tassi probabile a Luglio, e la maggioranza dei membri del Board sembra votare per un intervento da 25Bp, da ripetere per le prossime riunioni , fino a trovare un adeguato tasso di equilibrio in grado di fermare la corsa dei prezzi. Si attende quindi con ansia che l’inflazione inverta la sua curva, e negli Stati Uniti, le aspettative su 5 e 10 anni mostrano i primi segnali di positivi, con inflazione attesa che si attesta sotto il 3%. La ricerca di inversione è presente anche sui mercati azionari, dove molti operatori sembrano già stanchi dei ribassi visti fino ad ora, e vanno a caccia dei minimi, da cui ripartire, cosi come nella fase dei grandi rialzi, si andava a caccia dei massimi da cui shortare. Difficile rimanere in sintonia con il momento attuale, la ricerca spasmodica di massimi e minimi, la voglia incessante di anticipare sempre i mercati, porta molte volte ad analisi poco lucide e poco attuali, ma proiettate ad un futuro di cui nessuno conosce davvero le fattezze. Nasdaq Gli indici americani, con il Nasdaq preso ad esempio , restano all’interno di un bear marker, seppur le ultime sedute abbiamo mostrato una chiara volontà di respiri dai minimi, che portano i prezzi al test delle prime resistenze poste a 13000-13100 , livelli oltre i quali non escludiamo approdi a 13580pnt, senza tuttavia invalidare l’idea di mercati ribassista. Dobbiamo prendere in opportuna considerazione anche la possibilità di una fase laterale, in virtù del fatto che i mercati sono oramai consapevoli di ulteriori due rialzi tassi da parte della FED da 50Bp fino settembre, dove la banca centrale è intenzionata a prendere una pausa e valutare la risposta dei mercati. Possibile dunque una fase di attesa da parte degli indici azionari, che arrestino la loro corsa a ribasso, senza tuttavia generare inversioni di tendenza rialziste. S&p Quadro simile per l’indice S6P500 che rimane in chiaro trend ribassista, seppur in una fase di storno rialzista che potrebbe portarlo alle aree di 4300 pnt, prima vera resistenza chiave, dove passano le mm100 e mm200 periodi daily. Anche in questo caso possibili fasi laterali non sono da escludersi, in attesa che i dati macro economici diano una risposta agli interventi delle banche centrali. Dollar index Sembra rallentare la fase di storno ribassista del dollaro americano, che dopo aver toccato i massimi di 105 figura, ha ripiegato fino alle porte di 101.50, area dalla quale sembra prepararsi a ripartenze long. Trova tuttavia sul suo cammino rialzista prime aree di resistenza poste a 102.50 prima e 103.25 poi, livelli oltre i quali la strada sembra spianata fino ai precedenti massimi di 105.00. anche in questo caso riteniamo opportno valutare ipotesi di lateralità, con i prezzi intrappolati tra le medie mobili a 100 e 21 periodi daily, in attesa che siamo più chiare le intenzioni future della FED, per il terzo e quarto trimestre di questo 2022. Wti Infinita corsa a rialzo per il petrolio, che tocca area 120 $ al barile, sulla scia dei dibattiti europei per il divieto al petrolio russo. Prezzi che sono chiaro segno di speculazione, che tuttavia rendono le azioni delle banche centrali mondiali vane, mantenendo di fatto i prezzi del comparto energy altissimi a sostegno di un’inflazione galoppante. Per quanto riteniamo che nel medio lungo periodo questi siano prezzi difficili da mantenere per l’economia mondiale, dobbiamo fare i conti con il sentiment del momento, e non sperare anche noi nelle inversioni, che se verranno daranno spazio e tempo per essere lavorate. Pertanto il trend attualmente rialzista prosegue con aree supportive interessanti poste a 116.50 prima e 115 poi. Ultimo baluardo per il trend rialzista di breve le aree di 113.25 dalle quali ripartire per allunghi rialzisti, che se negati potrebbero incrinare la struttura di medio periodo. Eurusd Dopo il test delle aree di resistenza di 1.0790 eurusd sembra cedere sotto una potenziale nuova spinta rialzista del dollaro, portandosi a ridosso dei primi supporti posti in area 1.07 figura e 1.0650. solo il break out di 1.0650 potrebbe invalidare l’idea rialzista per l’euro di breve periodo. Le aspettative sull’intervento della BCE, che si creeranno dopo i dati sull’inflazione in eurozona, saranno discriminante chiave per il futuro della moneta unica. Btc Rompe gli indugi il bitcoin, che supera le resistenze di 31400$ e si porta a31800, impostando cosi un buon trend di breve periodo rialzista, che potrebbe portarlo al test delle aree di resistenza di 32650 prima e 35000 poi. Molto sarà legato al sentiment di risk on /risk off che mostreranno gli operatori in questi giorni. Usdcnh Rallenta la corsa a rialzo del USDCNH , dopo i dati incoraggianti pubblicati stanotte sui pmi cinesi, che seppur ancora sotto la soglia dei 50, quindi ancora in una fase non di espansione economica, sono risultati migliori delle aspettative, dando prospettive di una ripartenza della locomotiva cinese, i lock down oramai terminati, e le riaperture di tutte le attività sembrano rilanciare le speranze, e cosi usdcnh si trova a ridosso dei supporti chiave posti a 6.6475 livelli oltre i quali possibili ulteriori affondi non sono da escludersi fino alle aree di 6.60. tuttavia la potenziale ripartenza del dollaro americano, metterebbe in crisi questo scenario, che potrebbe risolversi in una fase di congestione dei prezzi. Buona giornata e buon trading Salvatore Bilotta ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta0
STRATEGIA INTERMARKET: LA CORRELAZIONE TRA BITCOIN E NASDAQ“Bitcoin is trending”, “Bitcoin to the moon”, “Le crypto saliranno sempre, acquista”; queste sono solo alcune delle innumerevoli frasi ed affermazioni dei più che hanno descritto quello che è stata la crypto madre da marzo 2020 ad ottobre 2021. La spiegazione sta nella grafica che ora mostrerò: • +1295% dal crollo dei mercati finanziari indotto dalla pandemia ad aprile 2021 • Successivo ritracciamento del prezzo dal -55% attestatosi fino a luglio 2021 • Successivo impulso rialzista dal +136% arrivato a baciare i 70k dollari, massimi storici La grandissima popolarità di questa cryptomoneta la dobbiamo alle enormi performance fate registrare nel biennio 2020-2021. Non che non lo fosse già; tuttavia, vi faccio notare qualcosa di abbastanza particolare: Ho utilizzato Google Trends (che è uno strumento che permette di conoscere la frequenza di ricerca sui motori di ricerca del web di una determinata parola o frase, in questo caso in Italia) digitando la parola “Bitcoin” e ho ottenuto il grafico di color azzurro; successivamente ho correlato ad esso il prezzo del Bitcoin stesso (di color nero): quello che ho ottenuto è una grande correlazione positiva, come voi stessi potete osservare. Questa correlazione dimostra il fatto che più la crypto diventa popolare, più è probabile essa incrementi il suo prezzo; viceversa, è altrettanto probabile crolli, come sta accadendo in questi ultimi giorni. L’appetito a questo asset risk on sembra finito, tant’è che non se ne sente più parlare con la stessa frequenza (e ciò è dimostrato dal grafico condiviso utilizzando Google Trends, che da febbraio 2021 ha iniziato a disegnare una parabola discendente); tuttavia le opportunità, come mostrerò in questa strategia, non mancano affatto tant’è che…rullo di tamburi………il Bitcoin può essere anche venduto! Quindi…strategia intermarket Nasdaq-Bitcoin: come sfruttare la correlazione tra mercato azionario e mercato crypto! I punti salienti di essa saranno: • Il Nasdaq è ribassista da inizi 2022: tutti gli indicatori e gli indici di forza che confermano questa ipotesi risk off • Il Bitcoin è legato all’indice tech da una correlazione diretta • Ipotizzo una strategia di trading “ideale” vendendo il Bitcoin su grafico orario trovando dei punti di entrata e uscita a mercato forniti dall’incrocio di due medie mobili applicate al grafico di prezzo del Nasdaq (che utilizzo come vedrete come riferimento, vista la mia visione ribassista dell’indice stesso) • Highlights della strategia • Considerazioni finali Buona lettura! IL MOTIVO PER IL QUALE HO UNA VISIONE RIBASSISTA SUL NASDAQ E’ dagli inizi del 2022 che ho una visione ribassista sui mercati azionari americani, e di questo ne avevo parlato in un’analisi pubblicata sul portale di Tradingview il 9 dicembre 2021 dal titolo “L’inversione dei mercati azionari giungerà nel 2022?” Il motivo di questa mia visione è dettato dal rischio percepito dagli attori del mercato dagli inizi di quest’anno, che è chiaramente risk off (scenario in cui gli investitori non sono tanto disposti a rischiare acquistando strumenti finanziari risk on come azioni o obbligazioni ad alto rendimento). Attraverso alcuni indici di forza ed indicatori posso dimostrarvi il palesarsi di questa situazione: • INDICE DI FORZA RELATIVA TRA JUNK BONDS A BREVE E LUNGA SCADENZA (SHYG/HYG) In periodi di risk on dei mercati gli investitori tendono ad acquistare obbligazioni high yield a lunga rispetto a quelle a breve scadenza; questo accade poiché le stesse offrono un rendimento più alto; tali scenari sono mostrati nel grafico dell’indice di forza SHYG/HYG dai trend ribassisti evidenziati da dei canali di color nero; in tali condizioni le performance del Nasdaq si sono dimostrate più che soddisfacenti, evidenziate anch’esse da dei canali dello stesso colore. Il discorso si capovolge quando sono le obbligazioni high yield a breve durata a sovraperformare quelle a lunga: questo accade poiché gli investitori vanno a scaricare più obbligazioni pericolose rispetto a quelle che lo sono meno; questi comportamenti cosa descrivono? Un clima di risk off, dal momento che gli stessi attori del mercato non sono più disposti a rischiare; tale clima e le performance relative del Nasdaq sono evidenziati nei rettangoli di color rosa: più la sovraperformance dei junk bonds a breve si palesa in maniera forte su quelli a lunga scadenza, tanto l’indice di forza salirà in maniera ripida e tanto il Nasdaq andrà a soffrire in termini di punti percentuali negativi: questo è quello che sta accadendo negli ultimi tempi, dove vediamo la salita repentina dell’indice di forza accompagnata da una discesa altrettanto repentina da parte dell’indice tech. Tutti le affermazioni fin qui compiute sono ben confermate dal coefficiente di correlazione tra i due indici: esso si mantiene per lo più in territorio negativo. • SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO Come ho trattato ampiamente nell’analisi che trovate al link: l’allargamento dello spread indica un maggior rischio percepito dal mercato nell’investire in obbligazioni junk rischiose; dal momento che esse performano bene in risk on, possiamo affermare che più lo spread si allarga, più il rischio percepito è alto, peggiori saranno le performance del Nasdaq. Ciò è confermato dal coefficiente di correlazione inverso tra lo spread e lo stesso indice tecnologico; più il rischio percepito è alto, più lo spread sale e tanto scende il Nasdaq, in maniera inversamente proporzionale; stessa cosa per il caso opposto. • INDICE DI FORZA RELATIVO TRA NASDAQ E VXN Utilizzo questo particolare indice di forza per capire essenzialmente quella che io definisco “la paura di rischiare”. Sappiamo come il VXN rappresenti l’indice di volatilità del Nasdaq, definito anche come “l’indice di paura” dal momento che ai suoi rialzi corrispondono delle discese da parte del benchmark. Se l’indice di forza si muove in trend rialzista (ossia quando il Nasdaq sovraperforma il VXN) possiamo affermare di trovarci in territorio di “ottimismo” o di risk on; viceversa, quando è l’indice di volatilità e di conseguenza la “paura” a sovraperformare lo stesso benchmark possiamo affermare di trovarci in territorio di “pessimismo” o risk off. NQ1!/VXN ha iniziato ad essere ribassista da settembre 2021 e, da quel momento, non ha piu’ invertito la tendenza; c’è un segnale che a parer mio non si può ignorare: esso sta per rivisitare i minimi toccati durante i crolli dei mercati mondiali indotti dalla pandemia; cosa accadrà se ci giungerà? Lo commenteremo assieme, l’importante ora è aver capito che gli investitori non sono tanto disposti a prendersi dei rischi. • INDICI DI FORZA TRA NASDAQ E SETTORI DIFENSIVI Come spiego all’interno della grafica, utilizzo questi due indici di forza come “termometri di sentiment”, sfruttando le diverse performance che caratterizzano i settori difensivi e il settore tech: • Quando il mercato accetta dei rischi più alti investe solitamente in settori come quello tech, industriale, dei beni discrezionali, dei materiali eccetera; • Quando lo stesso è meno disposto a rischiare, preferisce investire più in settori difensivi, come quello delle utilities e dei beni di prima necessità E’ lampante il fatto che da dicembre 2021 gli investitori preferiscano i settori difensivi e ciò è testimoniato dal trend fortemente ribassista da parte degli indici di forza relativa, che testimoniano in maniera netta il fatto che il mercato, in questo momento, non sia disposto a rischiare. Con questi quattro grafici di prezzo spero di aver chiarito il motivo per il quale ho una visione ribassista sull’indice tecnologico. COME SFRUTTO LA MIA VISIONE RIBASSISTA SUL NASDAQ: LA CORRELAZIONE DIRETTA TRA ESSO E BITCOIN Non è la prima volta che affermo ciò che scriverò in questo esatto momento: Nasdaq e Bitcoin sono correlati! Molti di voi si chiedono i motivi per i quali la crypto non riesca più a raggiungere i suoi massimi storici a 70k dollari circa; il motivo è uno ed uno solo: finchè esso rimarrà fortemente correlato al Nasdaq, seguirà i suoi movimenti. Ma di che correlazione parlo? Diretta o indiretta? Vediamolo assieme: Utilizzando un coefficiente di correlazione a cui ho successivamente applicato una media mobile a 20 periodi, ho scoperto come la correlazione che lega i due asset sia fortemente positiva, attestandosi ad oggi a 0,93. Non è semplice trovare due asset totalmente diversi tra loro con una correlazione che li lega così tanto alta, credetemi sulla parola. COME HO PIANIFICATO LA STRATEGIA Il primo pensiero che ho avuto è stato questo: “Dal momento che la mia visione sul Nasdaq è ribassista (nel breve e nel medio termine) e sfruttando il fatto che i due asset sono correlati in maniera forte, posso costruirmi una strategia in vendita di Bitcoin, backtestandola in maniera tale da testare l’eventuale affidabilità”? Ho quindi pensato di costruire e successivamente testare la stessa su grafico 1h, a livello intraday. Il motivo della scelta è semplice: reputo una strategia affidabile qualora essa sia stata testata diverse volte nel tempo; non avrei potuto utilizzare di conseguenza un grafico giornaliero in quanto il numero di operazioni che sarei andato a backtestare sarebbero state troppo poche. Sono sceso quindi di timeframe (da giornaliero a orario, appunto) in maniera da visualizzare il valore dell’indice di correlazione, in quanto la strategia richiede come requisito fondamentale un coefficiente di correlazione positivo: Da ottobre a fine dicembre 2021 la strategia non può essere testata dal momento che l’indice di correlazione non prende mai “una vera e propria posizione”. Tutto cambia dagli inizi del 2022: L’indice di correlazione si mantiene, salvo qualche piccola eccezione, in territorio positivo. L’UTILIZZO DELLE MEDIE MOBILI SUL GRAFICO DI PREZZO DEL NASDAQ CON LO SCOPO DI TROVARE PUNTI DI VENDITA SU BITCOIN Come le due precedenti strategie descritte sia sul blog che sul mio canale youtube, ho deciso di applicare al grafico di prezzo di riferimento, il Nasdaq, due medie mobili: • Una veloce, a 20 periodi (che segue il trend di brevissimo termine, di color blu) • Una lenta, a 100 periodi (che segue il trend di più lungo termine, di color verde) Il passaggio della media veloce al di sotto di quella lenta (death cross) mi fornirà il punto di entrata a mercato (come ho già detto, in vendita) su Bitcoin; il successivo passaggio della media veloce al di sopra di quella lenta (golden cross) mi fornirà il punto di chiusura della posizione precedentemente aperta. Specifico che la strategia sarà ideale, ossia non terrà conto dello strumento finanziario da utilizzare per poter operare, non terrà conto degli eventuali finanziamenti di overnight, del rischio e dell’eventuale leva e di eventuali stop loss; è semplicemente un modo per farvi capire come vado a costruirmi una strategia di trading, per cui ciò non è assolutamente da intendere come un consiglio finanziario. BACKTEST STRATEGIA TRADE 1: TRADE 2: TRADE 3: TRADE 4: TRADE 5: TRADE 6: TRADE 7: TRADE 8: TRADE 9: TRADE 10: TRADE 11: TRADE 12: TRADE 13, ANCORA IN CORSO: CONSIDERAZIONI FINALI Da inizio anno ad oggi la strategia ha restituito 12 trade dei quali 6 in guadagno e 6 in perdita. Nonostante ciò, il ritorno percentuale è positivo e si attesta al +10.75% che non è assolutamente male assumendo di non aver considerato nessuna ipotetica leva finanziaria. Tuttavia sono solo 12 le volte in cui la strategia, in un arco temporale di cinque mesi e 3 giorni, è stata testata, il che mi fa pensare che non sia ancora affidabilissima. Al netto di ciò, perché essa continui a dimostrarsi “profittevole” necessita assolutamente di alcuni fattori imprescindibili: • Il Nasdaq deve continuare il suo trend ribassista dal momento che è esso il grafico di prezzo di riferimento (e dal momento che quella appena testata è una strategia in vendita e non in acquisto). Per capire se il suo trend continuerà il suo corso, considerate i 4 indicatori descritti all’inizio di questa “idea di investimento”: essi devono mantenere il loro trend, ossia: - SGYG/HYG: rialzista - Spread obbligazionario ad alto rendimento: rialzista - Nasdaq/VXN: ribassista - Nasdaq/settori difensivi: ribassisti • Il clima di mercato non deve cambiare, rimanendo pessimista (in risk off) • Il coefficiente di correlazione tra Nasdaq e Bitcoin deve necessariamente rimanere stabile ai livelli osservati nel grafico orario Spero di aver dato un piccolo contributo visto che tantissimi di voi mi hanno confessato tutte le paure nei riguardi di investimenti mirati proprio su questa crypto. Grazie per l’attenzione, Matteo Farci Shortdi MatteoFarciAggiornato 3311
Nasdaq e Large Speculators - Posizioni Net LongCon il tentativo di semplificare il più possibile le mie analisi, mi affido al monitoraggio di alcune classi di investitori, in particolare i large speculators che rappresentano quella categoria (Banche, Fondi d'investimento) che cercano di prendere decisioni d'investimento razionali e con un'ottica di accumulazione di lungo periodo. In particolare, in corrispondenza dei recenti ribassi, i Large Speculators mantengono posizioni Net Long. Probabile che su alcuni livelli chiave, tendano ad incrementare le loro esposizioni, efficientando il loro prezzo medio. Interessantissimo sarà andare a studiare l'entità dello storno dei mercati, nonché l'evento o la serie di eventi che proveranno a determinarne l'eventuale ripartenza in trend. di DomenicoIvanPontillo9
I BIG PLAYERS CAMBIANO ROTTAANALISI COT REPORT del 15.05.2022 Il mondo cambia rotta, le banche centrali sempre più determinare al controllo della corsa rialzista dei prezzi, sembrano determinate a non curarsi troppo delle possibili conseguenze. Recessione, rallentamento economico, non sono problemi di cui curarsi per ora, unico vero mood è contenere l’inflazione, che sale ancora per una corsa sfrenata dei prezzi dell’energia, che resta un problema globale. La domanda non accenna a rallentare, i prezzi al consumo non colano, e la necessità di politiche hawkish oramai è evidente anche nel paese del sol levante, dove un primo dato inflazionistico sopra il 2% mostra quanto diffusa sia la corsa dei prezzi. Le aziende iniziano a ridimensionarsi per il futuro, rilevante a tal proposito la notizia di Amazon che decide di liberarsi di grandi depositi in America, proprio in vista di un calo della domanda, segno che le prospettive rosse di earnings in crescita sono terminate, e le bigtech saranno le prime a pagare il conto. I mercati azionari hanno goduto della grande liquidità immessa dalle banche centrali nella fase pandemica, dove le economie sono state artificialmente sostenute, generando tutta via una falsa crescita del mondo della finanza, con il mondo tech che ha fatto da traino alla creazione di una bolla che trova ora forse la sua fine. Arduo il compito di sgonfiare una bolla senza farla esplodere, le banche centrali con la FED alla guida, si trovano ora a combattere un nemico che loro stesse hanno creato, e le possibilità di un cosi detto atterraggio morbido sono davvero poche. Il quadro sembra essere ancora più complesso in aree come l’Europa, dove la BCE proprio per il timore di un impatto troppo violento sull’economia ha scelto la strada attendista, che tuttavia ha generato solo un ulteriore indebolimento della valuta che ha generato ulteriore inflazione! Un circuito vizioso dal quale non sarà facile uscire. I mercati hanno bisogno di un cambio di rotta, e questo avrà un prezzo nella vita reale come sui mercati finanziari, cerchiamo pertanto di farci trovare pronti, cosi come si stanno preparando i big plaiers. Procediamo con il consueto ordine: Il mondo valutario continua a dare spazio al dollaro americano , ma attenzione all’euro che in vista di un’intervento della BCE al prossimo Luglio, inizia ad attirare l’attenzione dei big players, che si allontanano invece da asset come il dollaro canadese, forse in vista di un WTI che ripiega su valori medi più bassi in vista di un raffreddamento dell’economia e quindi della domanda globale di energia. Ritornano le posizioni nette lunghe dell’euro,dove i big players sono posizionati con 20339 contratti netti long, andando ad incrementare il loro posizionamento proprio al raggiungimento dei minimi di i periodo, e in vista di un potenziale prossimo rialzo tassi da aprte della BCE che sembra finalmente decisa ad intervenire per contenere l’inflazione che ha raggiunto intanto record storici per l’area Euro. Abbiamo raggiunto oramai aree di minimi di eurusd con 1.04, aree dalle quali possibili storni rialzisti, ci proietterebbero a 1.0875 prima e 1.0950 poi, previa conferma di una BCE hawkish. Stabili le posizioni corte sulla sterlina, che probabilmente ha raggiunto i sui picchi di massima esposizione corta per i big players che si confermano a -79241 contratti corti, in linea con i -79598 della scorsa settimana. Non escludiamo dunque possibili prese di profitto, che porterebbero a potenziali storni del cable, almeno nel breve periodo. Anche in questo caso dopo aver raggiunto i minimo di 1.2150, il cable sembra voler ripartire alla caccia delle resistenze, poste in primis a 1.2650 e a 1.30 figura poi. Anche per il cable, la premessa per dei movimenti di mean reverting long, è ancora un dollaro che cerca stroni, con allunghi ribassisti, a dare fiato alle restanti majors. Stabili le posizioni corte sullo yen giapponese, dove i big players rimangono netti corti con 102309 contratti short, segno che la corsa ad asset rifugio è lenta e premia al momento molto di più il franco sizzero dello yen, forse anche a causa delle ancora iper accomodanti politiche della BOJ, che tuta via dovrà iniziare a fare i conti con i primi segnali di un’inlfaiozne in ripresa, probabilmente rimodulando la propria politica economica. Il futures sullo yen rimane pertanto ancorato ai minimi non trovando ancora spunti per degli allunghi oltre i massimi di aprile, che aprirebbero la strada alla mm100 daily ed ai prezzi visti nello scorso marzo 2022. Ancora pesante il posizionamento sul dollaro australiano, che dopo aver visto fortissimi recuperi dai minimi di periodo, ritrova oggi i big players ancora con 44642 contratti netti corti, segno che la fiducia nelle commodities currencies fatica a tornare. La prospettiva di un forte rallentamento economico non premierebbe questi asset, che devono comunque far conto con l’inlfazione e la prospettiva di minori esportazioni di materie prime, nel caso di un rallentamento nella domanda globale, ma restano scenari questi ancora in evoluzione e la certezza di una recessione globale ancora non l’abbiamo , pertanto rimaniamo vigili sulle prossime dimaniche mondiali. Sempre in linea con un riassetto dei portafogli dei big players, che sembrano cercare posizionamenti più prudenti evitando asset come le commodities currencies legate alle materie prime, come ad esempio il dollaro canadese, ritroviamo anche in questo caso forti vendite, con i big players che sono al momento netti corti con ben 14496 contratti. il futures mostra l’evidente fatica che il dollaro canadese ha nel superare le resitenze poste in area 0.7725 e 0.7875. la strada della BOC in linea perfetta con la FED sembra aver dato fino ad oggi ottimi frutti, vedremo se il doppio filo che lega la valuta canadese al petrolio sarà un’opportunità di risalita o un tremendo cappio al collo. Ultimo ma non per importanza il dollaro americano dove i big players mantenofgno il loro assetto rialzista con 36213 contratti netti lunghi, senza per ora dare segni di inversione. Resta tutta via plausibile delle prese di profitto che generino storni interessanti, ma sarà cruciale capire quando e dove potranno generarsio occasioni per entrare eventualmente in trend pro dollaro. Le potenzialità di uno storno tecnico sono enormi, un primo approdo alle aree di 102.35 sarebbe solo un primissimo respiro che potrebbe allungare fino a 101 figura senza danneggiare il quadro tecnico rialzista, ma generando esclusivamente potenzialità rialziste da cogliere a prezzi migliori. Il mondo dei big players cerca la giusta dimensione anche nel mondo azionario, consapevoli oramai che la fase dei rialzi senza se e senza ma , è giunta al suo termine. Cambiano i tempi , cambiano le economie, cambiano le politiche, dobbiamo cambiare i nostri portafogli, pertando i big players lenatmente sgonfiano le loro posizioni long sul mondo tech in primis, andando a comprare asset come il vix, che seppur ancora in una fascia non di attenzione, inizia ad attirare la nostra attenzione. Ancora netti long con 15174 contratti i big players, sembrano tutta via lontani da quelle massime esposizioni long che hanno guidato i rialzi alla fine del 2021. I prezzi oramai sui minimi per questo 2022 hanno segnato sette settimane di ribassi consecutivi, e le potenzialità per degli storni aumentano, senza tuttavia credere in nuovi massimi. Impossibile pensare dato l’attuale contesto economico , di rivedere massimi storici, ma al più il concretizzarsi di possibili storni e respiri del mercato, che porterebbero i prezzi al test delle prime arre di resistenza poste a 13000 pnt. Sarà una strada difficile per i longhisti quella che si intravede all’orizzonte del mondo tech, pertanto raccomandiamo cautela, special modo nella scelte delle size più adeguate. Crolla in ovvia correlazione il posizionamento sull’S&P, dove i big players dimezzano di fatto le loro 121775 posizioni nette lunghe portandosi a 66646 contratti long. Massima cautela pertanto nel cercar di comprare il coltello che cade. Ultimo richiamo di attenzione , il posizionamento dei big players sul vix, che pur rimanendo ancora su valori medi di 30, vede i big players accumulare contratti netti long, passando di fatto a -39565 contratti, livelli tra i piu bassi registrati negli ultimi anni, segnale che gli acquisti aumentano in maniera costante a cercare forse protezione da potenziali ulteriori ribassi del mondo equity. A completare la rubrica il mondo energy, dove il ngas sembra cedere il passo al wti, con i big players che lasciano ben 2483 contratti sul natural gas, portandosi netti corti a 115012 contratti. resta invece ancora alta l’attenzione sul wti, dove i big players questa settimana hanno incrementato di 14834 contratti la loro esposizione netta long che passa a 325637 contratti. Ciò non di meno le esposizioni nette lunghe sul wti restano tra le più basse degli ultimi 3 anni, segno che la fiducia in possibili ulteriori rialzi sta via via svanendo per lasciare spazio all’idea di quotazioni più in linea con un’economia mondiale in rallentamento. buon trading Salvatore Bilotta TUTTI I DATI, LE TABELLE, I GRAFICI DETTAGLIATI , MIO MALGRADO SOLO AL SITO WEB di SalvatoreBilotta2
REPORT Mercati Finanziari [16/05/2022]Buongiorno! #ftsemib40: -15,24 punti (-0,063%) quota 24.033 #dax30: -63,55 punti (-0,45%) quota 13.964 #sp500: -15,88 punti (-0,39%) quota 4.008 #dowjones: +26,76 punti (+0,083%) quota 32.223 #nasdaqcomposite: -142,21 punti (-1,20%) quota 11.662 #eurostoxx50: -18,08 punti (-0,49%) quota 3.685 Gran Bretagna, secondo il governatore della Banca d’#Inghilterra Andrew #Bailey l’attuale impennata dell’#inflazione rappresenta la sfida più grande per la #Banca Centrale da quando ha ottenuto l’indipendenza nel 1997 – negando che i politici si fossero “addormentati al volante”. In #Cina la #produzione industriale annuale (aprile) in calo del 2,9% va peggio delle aspettative a -0,4%. A domani! di DonatoRossielloCF0
Nasdaq - rimbalzo in vista?Giovedì 12 Maggio le quotazioni si sono fermate nella parte alta del rettangolo, zona supportiva identificata nelle precedente analisi, disegnando una candela di potenziale inversione mentre venerdì la seduta è risultata positiva con una candela verde estesa. Conformazione grafica che suggerisce un possibile rimbalzo fino ad area di resistenza dei 12.740-12.960 pt, qui i bears inizieranno a respingere i tentativi rialzisti. Possibile anche un test dei supporti a 12.140 pt prima di un spinta rialzista. Scenario che sarebbe allineato e follower di quanto accaduto sul mondo crypto, nota correlazione tra tech e crypto appunto.di base020
MNQ1: Rimbalzo momentaneodopo il minimo effettuato ieri a 11689, il Nasdaq tenta un rimbalzo per andare a chiudere il mensile inverso. Lato indice (minimi) che si è aperto il 13 maggio 2021 a quota 12914, siamo a una durata di 256 barre su un massimo di 336 quindi alla ricerca della chiusura che, dovuto ai sottocicli trimestrali e mensili, non dovrebbe ancora aver chiuso. Il trimestrale ha chiuso con il minimo di ieri e per questo settimanale non dovremmo tornare sotto al minimo, ma, essendoci un vincolo annuale al ribasso, ci si aspetta un ritracciamento tra 8-10 giorni con nuovi minimidi Lupo_Solitario111
Nasdaq - Powell attiva il ribasso Dopo le dichiarazioni di Powell sulla politica monetaria statunitense i mercati in generale hanno iniziato un movimento a rialzo festeggiando apparentemente il possibile rialzo di 75bp invece che di 50bp. Il movimento si è dimostrato una bull trap in quanto gli indici hanno iniziato a scendere, seguendo la struttura di fondo che rimane bearish fino a quando non si palesano segnali d'inversione. Questa settimana la candela disegnata non va in questa direzione ma anzi conferma pressione ribassista. Se dovesse saltare il supporto rappresentato da mm verde come area di supporto il prossimo step sarebbe il rettangolo disegnato compreso nel range 11.800 - 10.600.di base020
REPORT Mercati Finanziari [06/05/2022]Salve! #ftsemib40: -283,99 punti (-1,20%) quota 23.475 #dax30: -228,23 punti (-1,64%) quota 13.674 #sp500: -23,53 punti (-0,57%) quota 4.123 #dowjones: -98,60 punti (-0,30%) quota 32.899 #nasdaqcomposite: -173,03 punti (-1,40%) quota 12.144 #eurostoxx50: -67,46 punti (-1,82%) quota 3.629 In #USA il tasso di #disoccupazione (aprile) segna +3,6%, peggio del +3,5% prospettato. Le buste paga nel settore non agricolo (aprile) ammontano a 428K e superano i previsti 391K. In Gran Bretagna l’indice dei direttori agli #acquisti nel settore costruzioni (aprile) a 58,2 va meglio del supposto 58,0. In #Canada i 15,3K di variazione nel livello di #occupazione (aprile) sono inferiori agli attesi 55,0K. L’indice #Ivey dei direttori agli acquisti (aprile) a 66,3 supera le aspettative a 60,0. Buon weekend!di DonatoRossielloCF0
REPORT Mercati Finanziari [03/05/2022]Buongiorno! #ftsemib40: +385,02 punti (+1,61%) quota 24.242 #dax30: +100,40 punti (+0,72%) quota 14.039 #sp500: +20,10 punti (+0,48%) quota 4.175 #dowjones: +67,29 punti (+0,20%) quota 33.128 #nasdaqcomposite: +27,74 punti (+0,22%) quota 12.563 #eurostoxx50: +28,75 punti (+0,77%) quota 3.761 In #Germania la variazione della #disoccupazione (aprile) segna -13K andando peggio dei previsti -15K. In #USA i nuovi lavori #JOLTs (marzo) ammontano a 11,549M, meglio dei supposti 11,000M. In Gran Bretagna l’indice dei direttori agli #acquisti nel settore manifatturiero (aprile) a 55,8 supera le aspettative a 55,3. In #Australia la #RBA ha alzato il tasso di cambio di ben 25 punti base (portandolo allo 0,35%), il primo aumento in oltre un decennio. Ha inoltre rivelato che ne seguiranno altri nel corso dell’anno. A domani!di DonatoRossielloCF0
REPORT Mercati Finanziari [29/04/2022]Salve! I timori recessione in #USA hanno portato un enorme flusso di vendite (particolarmente colpiti #Amazon e i titoli delle Big #Tech), affossando Wall Street. Record negativo per Nasdaq dal 2008. Nel Vecchio Continente, invece, “scia verde” per le principali #Borse europee. #ftsemib40: +196,60 (+0,82%) quota 24.252 #dax30: +118,04 (+0,84%) quota 14.097 #sp500: -155,57 (-3,63%) quota 4.131 #dowjones: -939,18 (-2,77%) quota 32.977 #nasdaqcomposite: -536,89 (-4,17%) quota 12.334 #eurostoxx50: +25,84 (+0,68%) quota 3.802 #Eurozona, l’#IPC annuale (aprile) a +7,5% è in linea con le aspettative. In #Germania il #PIL relativo al 1° trimestre segna +0,2%, meglio del previsto +0,1%. In #Canada il #PIL mensile (febbraio) a +1,1% supera il prospettato +0,8%. Buon weekend!di DonatoRossielloCF1
II livello di mediazione e psicologia nell’investimentoRiprendo l’idea del 24/02 (link sotto) restando fedele al piano d’azione individuato e constatando che il Nasdaq sta ritracciando verso il II livello di mediazione, andrò ad incrementare la mia esposizione nei confronti dell’indice, con investimento di tipo “satellite” rispetto al “core” del portafoglio, dove mantengo comunque un orizzonte temporale molto ampio. Specifico, come sempre, che la mediazione è una strategia che se utilizzata senza criterio, può guidare verso danni molto difficili da recuperare. Non farei mai “all in” in un programma di mediazione su un solo strumento finanziario o settoriale, ma soprattutto lo farei con una porzione di capitale che, se dovesse essere soggetta a particolari oscillazioni, mi permetterebbe di dormire tranquillamente la notte. L’investimento e la pianificazione finanziaria devono essere strumenti adatti ai a raggiungere degli obiettivi di vita, non a toglierci la serenità. A nessuno fa piacere vedere delle perdite sugli investimenti, tuttavia fa parte del gioco ed è proprio grazie alla mia pianificazione ed alle mie regole che, se anche i mercati dovessero scendere del 30/40% continuerei serenamente a pianificare le prossime mosse. di DomenicoIvanPontillo448
Nasdaq - ritornati verso i supportiRitornati verso i supporti che avevano arrestato la discesa iniziata a Dicembre da cui poi è iniziato un movimento di contro trend fino alla media mobile rossa. Dopo due settimane negative e di discesa con un complessivo quasi -10% oggi il mercato tecnologico USA ha aperto relativamente stabile complice anche la chiusura delle borse europee. La zona dei prezzi interessata potrebbe rivedere un ritorno della domanda e di conseguenza altri tentativi a rialzo verso le resistenze statiche rappresentate. Possibile formazione di un testa spalla rovesciato. In caso di violazione di questi supporti si aprirebbe invece uno scenario di discesa importante anche fino ai 12.222, ma per questo aspetterei di valutare candela mensile,di base021
Nasdaq - fine del rimbalzo?La candela settimanale disegnata potrebbe indicare l'avvio di una fase di discesa verso i 14.3 ed eventualmente successivamente verso i 13.8. Sul giornaliero la situazione lascia invece aperta la possibilità di una salita verso i 15.5. Situazione che rimane incerta e confusa.di base020
Nasdaq - test di altre resistenzeSeconda settimana positiva per il Nasdaq che continua il suo movimento rialzista fin ad ora di breve e che potrebbe proseguire ancora per la prossima settimana con l'obiettivo il test in area 15.300 - 15.500 punti dove li dovrebbe incontrare i primi livelli chiave di resistenza che ci permetterà di capire successivamente se si tratta di un rimbalzo oppure di una nuova buy opportunity. 13.800 -13.500 il livello dei supporti da monitorare.di base022