Idee operative USDEUR
#AN006 Forex: Crolla il Dollaro, Yen e Valute Emergenti
Salve, sono il trader Forex Andrea Russo, creatore del Metodo SwipeUP Elite FX che analizza il mercato come un Hedge Fund. Oggi voglio parlarvi delle notizie economiche più importanti delle ultime ore e di come queste stiano influenzando, in tempo reale, il mercato valutario globale.
## 🔜 Inflazione USA: la Fed verso il taglio?
I dati CPI pubblicati ieri hanno sorpreso i mercati: l'inflazione core annua si è fermata al +2,8% mentre il dato generale si è attestato al +2,4%, al di sotto delle aspettative. Questo raffreddamento inflattivo ha immediatamente innescato speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già da settembre. Il Dollar Index (DXY) ha reagito negativamente, perdendo terreno e toccando i minimi da aprile.
### Impatto Forex:
* Il dollaro si indebolisce su tutta la linea.
* EUR/USD ha testato l'area di 1.15
* Rafforzamento di GBP, JPY e CHF come contraltare.
## 🌐 Tensioni commerciali USA-Cina: accordi a metà
Nelle ultime 24 ore, il Presidente Trump ha parlato di "progressi parziali" nei colloqui con la Cina su dazi e metalli rari. Tuttavia, l'assenza di un accordo definitivo mantiene alta l'incertezza globale. Gli investitori valutano il rischio di una nuova escalation, soprattutto su comparti strategici come tecnologia e materie prime.
### Impatto Forex:
* AUD e NZD mostrano alta volatilità.
* Il JPY ne beneficia come valuta rifugio.
* Le commodity currency restano reattive agli sviluppi geopolitici.
## 📉 BCE: taglio tassi e forward guidance espansiva
La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi d'interesse al 2%, segnando l'ottavo taglio consecutivo. Il governatore ha aperto a ulteriori interventi espansivi nel terzo trimestre, nel caso in cui l'inflazione non risalisse verso il target del 2%.
### Impatto Forex:
* L'euro resta sotto pressione, nonostante la debolezza del dollaro.
* EUR/CHF in congestione.
* EUR/USD in fase laterale dopo il rally iniziale.
## 🚗 Paesi emergenti: nuovo ciclo di forza
Secondo la Banca Mondiale, la crescita dei Paesi emergenti rallenterà al 3,8% nel 2025. Nonostante ciò, valute come il real brasiliano (BRL) e il peso messicano (MXN) hanno guadagnato slancio grazie alla debolezza del dollaro e a flussi speculativi in entrata su carry trade.
### Impatto Forex:
* BRL e MXN si rafforzano.
* Opportunità di lungo periodo sui cross USD/EM.
* Attenzione ai rischi politici e inflazione locale.
## ⛽ Petrolio in rally: effetto domino sulle valute
I prezzi del petrolio sono saliti in settimana: il WTI ha toccato +6%, mentre il Brent ha segnato un +4%. Il rialzo è stato innescato da miglioramenti nei rapporti USA-Cina e da tensioni geopolitiche in Medio Oriente.
### Impatto Forex:
* Rafforzamento di CAD e NOK.
* EUR e JPY penalizzati come importatori netti.
* Opportunità di correlazione su USD/CAD.
## 🔄 Outlook Forex: cosa aspettarsi ora
Il mercato è entrato in una fase di **riallineamento macro**:
* Il dollaro è in correzione strutturale.
* L'euro combatte tra stimoli BCE e debolezza USD.
* Le valute rifugio (JPY, CHF) restano forti.
* Emergenti e commodity currency mostrano momentum.
Nel breve termine, la chiave sarà l'evoluzione dei dati USA (PPI, vendite al dettaglio) e nuove dichiarazioni da parte della Fed.
Continuate a seguirmi per aggiornamenti e analisi operative sempre basate su dati reali e metodologia istituzionale.
EURUSD UPDATE/AGGIORNAMENTOTRADE spettacolare
ottimo ingresso in zona di interesse, dollaro debole euro forte e si vola!!
per me il target e raggiunto, il movimento e stato fatto, prendo profitto lasciando una piccola parte a BE che vada fino al TP
oggi dati importanti per USD
penso comunque che il dollaro si indebolirà ulteriormente e andremo a 1,16
dopo forse se si crea il setup valuteremo uno short
ma non prima della nuova settimana
EURUSD Primo Target 1.20?EURUSD: ripropongo il precedente grafico senza modificare nulla... per ora sta andando al rialzo verso l'area 1.20 dove secondo me vedremo il primo vero target. In quell'area passa anche una trendline ribassista che potrebbe calmierare i prezzi per qualche settimana.
Non escludo che nel breve EURUSD possa soffermarsi intorno a 1.15 prima di proseguire in questo rialzo.
1.20 non è vicino e non è possibile raggiungerlo in poche settimana... la mia è una view di qualche mese.
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
Accordo USA-Cina, mercati in attesa di dettagliACCORDO USA-CINA: POCHI DETTAGLI
Il solito Trump irrompe a piedi pari sul mercato con dichiarazioni roboanti su vari temi, incluso l’accordo commerciale con la Cina. Secondo il Presidente, l’intesa sarebbe stata raggiunta e sarebbe soggetta alla sua approvazione e a quella del Presidente Xi.
L’accordo riguarderebbe la fornitura di tutte le terre rare agli Stati Uniti da parte della Cina, con una tariffa del 10%, in cambio di quanto concordato a Ginevra qualche settimana fa. Tra i punti dell’intesa, vi sarebbe anche la possibilità per gli studenti cinesi di frequentare le scuole statunitensi.
Gli USA applicheranno dazi totali del 55% su altri prodotti, con l’impegno di ridurli al 30%, mentre la Cina manterrà i suoi al 10%.
I mercati azionari asiatici sono scesi dopo le dichiarazioni del Presidente USA sull’invio di lettere ai partner commerciali entro due settimane, in cui si stabilirebbero tariffe unilaterali per fare pressione sui Paesi affinché raggiungano accordi.
Tuttavia, il Segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha suggerito che potrebbe essere estesa l’attuale pausa di 90 giorni sui dazi reciproci per i Paesi che dimostrano "buona fede" nei negoziati.
Le borse USA, ieri, hanno registrato poche variazioni: il Dow Jones è rimasto invariato a 42.866 punti, mentre l’S&P 500 ha chiuso in calo dello 0,27% a 6.022 punti. Segno negativo anche per il Nasdaq (-0,5% a 19.616 punti).
I dati sull'indice dei prezzi al consumo sono risultati inferiori alle attese, chiarendo che l’economia statunitense sta iniziando a rallentare. Tutti i principali indicatori di inflazione sono stati sotto le aspettative, ma non troppo distanti dal consensus, suggerendo che i consumatori non hanno ancora risentito dell’impatto dei dazi, forse perché quelli più punitivi sono ancora sospesi.
Questi dati hanno rafforzato l’ipotesi che la Fed possa tagliare i tassi due volte quest’anno.
VALUTE
Sul mercato valutario, le notizie sul calo dell’inflazione, unite alle nuove dichiarazioni di Trump, hanno spinto il dollaro al ribasso. È stato superato il livello di 1,1515, con possibilità di puntare a 1,1570.
La discesa del dollaro sta acquisendo slancio, con obiettivi che potrebbero estendersi fino all’area 1,1700, in caso di rottura del massimo precedente.
Sale anche il Cable, con un target verso l’area 1,3610-1,3620. Il cambio USD/JPY sembra invece reggere meglio, con i minimi precedenti lontani, in area 142,00, e prezzi attuali a 144,00.
Restano deboli le valute oceaniche, causando una risalita dei cambi "risk on/risk off" come EUR/AUD ed EUR/NZD.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso di quasi 5 punti base al 4,43% ieri, e stamattina è ulteriormente calato al 4,40%. Il calo è stato favorito da dati sull’inflazione inferiori alle attese, che hanno offerto agli investitori un momentaneo sollievo rispetto all’impatto delle politiche commerciali di Trump.
Gli operatori ora scontano un taglio dei tassi di 25 punti base a settembre, con la possibilità di un ulteriore taglio a dicembre.
Nel frattempo, Stati Uniti e Cina hanno concordato un quadro per l’attuazione del cosiddetto "Ginevra Consensus", che il mese scorso ha portato a riduzioni tariffarie. Tuttavia, l’assenza di dettagli concreti e la necessità dell’approvazione finale dei Presidenti Trump e Xi mantengono i mercati cauti.
CPI USA
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è salito al 2,4% a maggio 2025, rispetto al 2,3% di aprile, il livello più basso dal 2021. Tuttavia, è rimasto al di sotto delle aspettative del 2,5%.
I prezzi sono aumentati soprattutto per generi alimentari, servizi di trasporto, auto e veicoli nuovi. L’inflazione per l’edilizia abitativa è invece leggermente diminuita.
Il costo dell’energia è calato del 3,5%, dopo un -3,7% ad aprile. I prezzi di benzina e olio combustibile sono scesi, mentre quelli del gas naturale sono rimasti elevati.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,1%, sotto lo 0,2% del mese precedente e delle previsioni. L’inflazione core annua è rimasta al 2,8%, ai minimi dal 2021, contro attese del 2,9%. Anche il dato core mensile è salito solo dello 0,1%, sotto le previsioni dello 0,3%.
ORO
L’oro è salito a circa 3.370 dollari l’oncia giovedì, sostenuto dall’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Iran e dai segnali di politica commerciale di Trump, che hanno alimentato la domanda di beni rifugio.
I dati sull’inflazione USA, inferiori alle attese, hanno rafforzato le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed già a settembre, indebolendo il dollaro e sostenendo l’oro.
Gli operatori attendono ora i dati sull’indice dei prezzi alla produzione (PPI), attesi oggi pomeriggio, per ulteriori indicazioni in vista della riunione della Fed della prossima settimana.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti stanotte sopra i 68 dollari al barile, il massimo delle ultime dieci settimane. A spingere i prezzi sono stati l’ottimismo sui colloqui USA-Cina e le rinnovate tensioni con l’Iran.
Trump ha dichiarato che l’accordo commerciale con la Cina è "completato", in attesa della firma con Xi.
Dal lato dell’offerta, l’OPEC+ è pronta ad aumentare la produzione di 411.000 barili al giorno a luglio, continuando a ridurre i tagli. Tuttavia, le scorte di greggio USA sono in calo: i dati EIA mostrano una riduzione di 3,644 milioni di barili la scorsa settimana, superiore alle attese di 2,5 milioni.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
INFLAZIONE USAA maggio 2025, l’indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti è aumentato dello 0,1%, con un’inflazione annua al 2,4%, leggermente sotto le attese.
Anche l’inflazione core (esclusi alimentari ed energia) è salita dello 0,1% mensile e del 2,8% annuo.
I costi dell’alloggio restano la principale fonte di inflazione (+3,9% su base annua), mentre i prezzi di abbigliamento e veicoli sono diminuiti, suggerendo un impatto limitato delle tariffe commerciali.
Tuttavia, preoccupano le carenze di personale al Bureau of Labor Statistics, che hanno ridotto la raccolta dati in alcune città e cancellato diversi indici.
--Chart di Capital.com--
Accordo USA-Cina spinge i mercati al rialzoUSA-CINA, CI SIAMO
L'S&P 500 e il Nasdaq, nella seduta di ieri, hanno guadagnato rispettivamente lo 0,55% e lo 0,63%, mentre il Dow Jones ha chiuso con un +0,25%. Analisti e investitori erano ancora in attesa di sviluppi positivi nei colloqui tra Stati Uniti e Cina.
Sempre ieri, in serata, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti, Lutnick, ha dichiarato che i colloqui stavano procedendo nella giusta direzione, pur senza fornire ulteriori dettagli.
Nella notte, sembra che i due Paesi siano giunti a un accordo quadro, che richiederà l’approvazione di Trump e Xi Jinping. Gli operatori restano pertanto in attesa di ulteriori progressi nella giornata di oggi, ma il più sembra fatto.
Il settore energetico ha registrato di gran lunga le migliori performance, seguito da quello sanitario e immobiliare, mentre il settore finanziario ha sottoperformato.
Le megacap hanno mostrato andamenti contrastanti: Nvidia e Microsoft in calo, mentre Apple, Meta, Alphabet e Tesla hanno registrato guadagni. Le azioni di Amazon sono rimaste pressoché invariate.
Nel frattempo, il titolo Moderna è sceso di oltre il 2%, mentre Pfizer ha recuperato dopo che il Segretario alla Salute statunitense, Robert Kennedy Jr., ha licenziato i consulenti per la politica vaccinale dei Centers for Disease Control and Prevention nella tarda serata di lunedì.
VALUTE
Ancora una giornata di congestione sul fronte valutario, con movimenti irrilevanti e i principali cambi ancorati in un range di 50 pips. Si è registrata una leggerissima prevalenza di forza del dollaro, specialmente contro la sterlina, dopo i dati negativi sull’occupazione nel Regno Unito.
In queste condizioni, riteniamo che il dollaro possa correggere ancora prima di una eventuale nuova ondata di vendite, con obiettivi di medio termine almeno un 4-5% più bassi rispetto ai livelli attuali.
Vivere alla giornata, operando nei trading range attuali, rimane probabilmente la strategia più adeguata.
TREASURIES
Il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è sceso per la seconda sessione consecutiva, attestandosi al di sotto del 4,47%, dopo la definizione dell’accordo quadro tra Cina e USA a Londra.
Ora gli operatori sono in attesa di dati economici chiave: oggi è atteso il report sull’indice dei prezzi al consumo (CPI), mentre domani sarà pubblicato quello sull’indice dei prezzi alla produzione (PPI). Questi dati dovrebbero far luce sulle pressioni inflazionistiche e sull’impatto più ampio della guerra commerciale in corso.
Sul mercato obbligazionario, l’attenzione si concentra anche sulle aste dei titoli del Tesoro di questa settimana: un’asta da 58 miliardi di dollari di titoli triennali, un’emissione da 39 miliardi di dollari di titoli decennali e un’altra da 22 miliardi di dollari di titoli trentennali. Si tratta di test chiave per valutare la domanda di debito pubblico statunitense.
DATI MERCATO DEL LAVORO UK
Nel Regno Unito, la retribuzione ordinaria (esclusi i bonus) è aumentata del 5,2% su base annua, raggiungendo le 674 sterline a settimana nei tre mesi fino ad aprile 2025. Si tratta del valore più basso degli ultimi sette mesi, dopo un aumento del 5,5% (rivisto al ribasso) nel periodo precedente e inferiore alle previsioni del 5,4%.
La moderazione della crescita salariale è dovuta a significativi aumenti delle imposte sui salari e a un incremento del 6,7% del salario minimo nazionale. Inoltre, si è registrato un forte rallentamento nel settore privato, mentre nel settore pubblico si è osservata una leggera accelerazione.
Al netto dell’inflazione, i salari reali sono cresciuti dell’1,4%.
PREVISIONI DELLA BANCA MONDIALE
La Banca Mondiale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita globale per il 2025, portandole al 2,3% rispetto al 2,7% previsto a gennaio. Si tratterebbe del dato più debole degli ultimi 17 anni, escluse le recessioni del 2009 e del 2020.
Per il 2026, la crescita globale è prevista al 2,4%, anch’essa inferiore al 2,7% stimato in precedenza. La Banca ha attribuito il rallentamento a un sostanziale aumento delle barriere commerciali e agli effetti pervasivi di un contesto politico globale incerto.
Ha inoltre affermato che, se le controversie commerciali venissero risolte con accordi che dimezzano i dazi rispetto ai livelli di fine maggio 2025, la crescita globale potrebbe essere più forte di circa 0,2 punti percentuali in media nel 2025 e nel 2026.
Per gli Stati Uniti, la crescita del PIL per il 2025 è stata rivista al ribasso all’1,4% (dal 2,3% di gennaio). Le previsioni per la Cina sono rimaste invariate al 4,5%.
Si prevede che l’Eurozona e il Giappone cresceranno entrambi dello 0,7%, con un declassamento rispettivamente di 0,3 e 0,5 punti percentuali. Il PIL dell’India dovrebbe crescere del 6,3% (contro il 6,7%), mentre la crescita del Messico è stata rivista al ribasso dall’1,5% allo 0,2%.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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EURODOLLARO: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
#AN005 Cosa Cambia Dopo USA-Cina, BCE e Petrolio
Salve, sono Andrea Russo, trader forex e creatore del Metodo SwipeUP Elite FX, che analizza il mercato come un Hedge Found. Oggi voglio parlarvi delle ultime notizie economiche cruciali della settimana che influenzeranno i mercati valutari.
Iniziamo con l'importante incontro commerciale tra Stati Uniti e Cina che si è svolto a Londra. Le trattative, focalizzate principalmente su export e metalli delle terre rare, hanno mostrato segnali positivi con dichiarazioni ottimistiche da entrambe le parti. Questo evento ha immediatamente portato un miglioramento del sentiment globale, rafforzando valute sensibili al commercio come il dollaro australiano (AUD) e il dollaro neozelandese (NZD), mentre il dollaro USA ha registrato una leggera flessione.
La Banca Mondiale, invece, ha tagato le previsioni sulla crescita globale del 2025 dal 2,8% al 2,3%. Questo downgrade riflette preoccupazioni significative per Stati Uniti, Cina ed Europa, dovute a incertezze commerciali e investimenti ridotti. Questo scenario, tuttavia, potrebbe favorire alcune valute emergenti, come il real brasiliano (BRL) e il peso messicano (MXN), che beneficiano di politiche monetarie meno restrittive e una riduzione della pressione sul dollaro statunitense.
Guardando all'Europa, la Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di ridurre ulteriormente i tassi, portandoli al 2%, con possibilità di ulteriori ribassi fino a -0,25% entro l'autunno. Tale politica espansiva è dettata dalla necessità di sostenere un'economia stagnante e contenere l'inflazione. Inevitabilmente, ciò eserciterà pressione sull'euro (EUR), che si prevede indebolito rispetto alle principali valute, specialmente il dollaro.
Negli Stati Uniti, invece, gli occhi sono puntati sul CPI di maggio previsto per l'11 giugno. Le attese sono per un'inflazione al 2,5%, e la pubblicazione di dati superiori o inferiori alle aspettative potrebbe generare una forte volatilità sul dollaro. Un CPI elevato rafforzerebbe il dollaro riducendo le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, mentre un dato inferiore potrebbe indebolire ulteriormente il biglietto verde.
Infine, da segnalare anche il rally del petrolio, con il WTI salito del 6% e il Brent del 4%. Questo aumento è stato spinto da un contesto geopolitico più favorevole e dalla riduzione delle tensioni commerciali. L'effetto sui mercati valutari è diretto, favorendo valute correlate alle commodity, come il dollaro canadese (CAD) e la corona norvegese (NOK), mentre valute come l'euro (EUR) e lo yen giapponese (JPY), di paesi importatori di petrolio, potrebbero trovarsi in difficoltà.
Sintetizzando, la settimana in corso si sta rivelando fondamentale per il Forex: le tensioni commerciali in calo supportano le valute legate al commercio, la politica monetaria accomodante della BCE indebolisce l'euro, mentre i dati economici USA guideranno il sentiment sul dollaro.
Per restare aggiornati sulle prossime evoluzioni, continuate a seguire le mie analisi e articoli qui su TradingView.
EURUSD si conferma la forza dell'euro
dollaro instabile (causa trump e andamento USA)
si procede verso nuovo massimo per euro
tp ideale 1,16 dopo fare attenzione
la BCE potrebbe non volere un euro cosi forte perche potrebbe andare contro l'inflazione
quindi possibile poi inversione di tendenza
da valutare pero una volta arrivati ai nuovi massimi
tutto valido a meno che non escano news a favore del dollaro o contro l'euro
Mercati in attesa tra USA-Cina e dati macroBORSE IN ATTESA
Seduta interlocutoria sui mercati azionari statunitensi. Il Dow Jones è rimasto invariato a 42.762 punti, mentre l’S&P 500 ha chiuso in lieve rialzo dello 0,09% a 6.006 punti. Segno positivo anche per il Nasdaq, salito dello 0,31% a 19.591 punti.
Gli operatori restano in attesa dei risultati dei colloqui tra Stati Uniti e Cina, in corso a Londra, dopo la telefonata della scorsa settimana tra il Presidente Trump e il Presidente Xi. C’è concreta speranza che le tensioni commerciali possano allentarsi, generando una spirale positiva per i mercati azionari.
Nel frattempo, gli investitori attendono i dati macroeconomici relativi agli indici CPI e PPI, in uscita questa settimana, che forniranno un aggiornamento sulle pressioni inflazionistiche.
I beni di consumo discrezionali e le utility hanno registrato le peggiori performance, mentre il settore tecnologico ha ottenuto i maggiori guadagni.
Sul fronte societario, le azioni di Nvidia (+1,5%), Apple (+0,6%), Meta (+0,4%) e Alphabet (+0,8%) sono salite, mentre Microsoft e Amazon sono rimaste pressoché invariate. Tesla ha invece perso quasi il 3,6% dopo il declassamento da parte degli analisti di Argus Research e Baird.
VALUTE
Lunedì, l’indice del dollaro statunitense ha ridotto le perdite precedenti, attestandosi intorno al livello di 99, in un contesto di oscillazioni laterali a bassa volatilità.
Anche nel mercato valutario si attende l’esito dei colloqui a Londra, poiché i rapporti tra Cina e Stati Uniti sono considerati fondamentali per la crescita globale.
Nonostante una fase di stabilizzazione nel breve termine, il dollaro rimane vicino ai minimi di aprile, i più bassi dal 2022, a causa delle crescenti preoccupazioni per gli effetti economici delle politiche commerciali e fiscali del Presidente Trump, che hanno spinto gli investitori ad allontanarsi dagli asset statunitensi.
Durante la giornata, il dollaro si è indebolito soprattutto nei confronti dello yen e del dollaro australiano.
CINA, CPI IN CALO
A maggio 2025, i prezzi al consumo in Cina sono diminuiti dello 0,1% su base annua, in linea con i cali dei due mesi precedenti e leggermente meglio delle attese (-0,2%).
Si tratta del quarto mese consecutivo di deflazione, a testimonianza delle difficoltà legate ai rischi commerciali con gli Stati Uniti, alla debole domanda interna e alle preoccupazioni per la stabilità occupazionale.
I prezzi dei beni non alimentari sono rimasti invariati per il secondo mese consecutivo, mentre si sono registrati aumenti nei settori dell’edilizia, dell’abbigliamento, dell’assistenza sanitaria e dell’istruzione.
I prezzi alimentari, invece, sono calati per il quarto mese consecutivo. L’inflazione core è aumentata dello 0,6%, il valore più alto da gennaio, dopo un +0,5% nei due mesi precedenti.
Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo (IPC) è sceso dello 0,2% a maggio, invertendo il +0,1% di aprile e segnando il terzo calo mensile dall’inizio dell’anno.
TAIWAN
Il surplus commerciale di Taiwan ha raggiunto il record di 12,62 miliardi di dollari a maggio 2025, più del doppio rispetto ai 6,03 miliardi dello stesso mese del 2024.
Le esportazioni sono aumentate del 38,6% su base annua, toccando i 51,74 miliardi di dollari, grazie soprattutto all’aumento delle vendite di:
prodotti di informazione, comunicazione e audio-video (+111,1%)
parti di prodotti elettronici (+28,4%)
metalli comuni e articoli in metallo comune (+5,7%)
macchinari (+7,7%)
Le importazioni sono cresciute del 25%, raggiungendo i 39,12 miliardi di dollari, trainate da:
prodotti di informazione e audio-video (+108,9%)
parti di prodotti elettronici (+51,7%)
macchinari (+35,9%)
Nei primi cinque mesi dell’anno, il surplus commerciale ha raggiunto i 43,45 miliardi di dollari, in aumento del 38,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Le esportazioni sono cresciute del 24,3%, le importazioni del 21,4%.
ORO IN CALO
Martedì i prezzi dell’oro sono scesi sotto i 3.310 dollari l’oncia, a causa dell’ottimismo sull’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che ha ridotto la domanda di beni rifugio.
Siamo in una fase di “risk on” che potrebbe favorire un recupero del dollaro e, di conseguenza, una discesa del metallo giallo.
I colloqui commerciali di alto livello tra Stati Uniti e Cina sono iniziati lunedì a Londra e proseguono oggi. Entrambe le parti cercano una soluzione condivisa a una disputa che spazia dai dazi alle restrizioni sulle terre rare.
Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha definito l’incontro di lunedì un “buon incontro”, mentre il Segretario al Commercio, Howard Lutnick, lo ha descritto come “fruttuoso”, alimentando le speranze di un disgelo tra le due maggiori economie mondiali.
Gli investitori attendono anche i dati sull’inflazione statunitense, previsti entro la fine della settimana, per comprendere meglio le prossime mosse della Federal Reserve.
Nel frattempo, un sondaggio pubblicato lunedì dalla Federal Reserve di New York ha mostrato che a maggio le preoccupazioni degli americani sull’inflazione futura si sono attenuate, mentre è migliorata la fiducia nelle proprie finanze personali.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- Tasso di disoccupazione (08:00) (GBP)
MERCOLEDI'
- INFLAZIONE USA (14:30) (USD)
GIOVEDI'
- PIL UK (08:00) (GBP)
- Prezzi alla produzione (14:30) (USD)
VENERDI'
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
- Indice Michigan (16:00) (USD)
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Gli analisti di Morgan Stanley prevedono che entro la metà del 2026 il dollaro USA si indebolirà fino a raggiungere i livelli visti l'ultima volta durante la pandemia di COVID-19.
La scorsa settimana, gli strateghi di MS hanno peggiorato le loro prospettive ribassiste sul dollaro, consigliando agli investitori di spostare invece la loro attenzione sullo yen, l'euro e il dollaro australiano.
Buon trading a tutti
--Chart di capital.com--
#004 Forex: Settimana in Ripresa e attese Macro
La settimana appena conclusa ha segnato una svolta tattica nei mercati finanziari globali. Dopo la correzione di aprile e l’instabilità di maggio, gli investitori sembrano iniziare a scommettere su un ritorno alla stabilità, ma la cautela resta d’obbligo. Vediamo nel dettaglio i principali eventi e scenari che hanno segnato questa settimana nei mercati azionari e nel mondo del forex.
📈 Borse globali: rimbalzo tecnico o inversione?
Negli Stati Uniti, il Nasdaq è stato protagonista di un recupero sostenuto da titoli tech e IA. Dopo settimane di vendite, alcuni settori chiave come semiconduttori e oro hanno guidato la ripresa.
In Asia, Hong Kong (+0,9%) e i mercati emergenti hanno mostrato forza, spinti anche dal rimbalzo dell’indice MSCI EM.
In Europa, le borse hanno tratto beneficio da un clima più disteso e da una BCE che si mostra gradualmente più accomodante.
💱 Forex: dollaro debole, euro in consolidamento
Il dollaro USA è apparso in difficoltà per tutta la settimana, penalizzato da attese prudenti sui dati macro e da tensioni geopolitiche crescenti.
L’EUR/USD ha mostrato segni di consolidamento sopra quota 1.08, con spazio per ulteriori estensioni rialziste se il sentiment sul dollaro dovesse deteriorarsi ulteriormente.
Da segnalare anche il taglio dei tassi della Banca Centrale Russa, che ha avuto effetti marginali sui cambi emergenti ma segnala un ritorno globale a politiche monetarie più espansive.
📆 Settimana macro densa: in arrivo i dati chiave
Gli operatori attendono con ansia i Non-Farm Payrolls (NFP) USA, i dati sull’inflazione (CPI) e la riunione della Fed il 12 giugno. Questi eventi saranno determinanti per l’orientamento futuro della politica monetaria americana.
In parallelo, i CPI cinesi e gli indici dei prezzi alla produzione (PPI) completeranno un quadro macro altamente rilevante per gli scambi valutari.
🌍 Geopolitica e volatilità: il rischio resta elevato
L’instabilità commerciale, con nuove dichiarazioni da parte di Trump, ha causato una certa pressione sui listini asiatici.
Si avvicina il "triple witching day" (scadenze simultanee di opzioni e derivati) a fine giugno, che potrebbe amplificare la volatilità soprattutto nei mercati USA.
📌 In sintesi: cosa osservare ora
Azioni: il rimbalzo è tecnico o l'inizio di un nuovo trend? La risposta dipenderà dai dati USA e dalla risposta della Fed.
Forex: attenzione alla debolezza strutturale del dollaro, con l’euro che potrebbe restare la valuta leader del mese.
Volatilità: probabili spike attorno alle scadenze tecniche di metà/fine giugno.
Outlook: contesto misto, con opportunità tattiche ma rischio ancora elevato.
📍 Conclusione
I mercati stanno cercando un equilibrio, ma è un equilibrio fragile. I dati macro in arrivo e le tensioni politiche globali faranno da catalizzatori nelle prossime due settimane. Per chi opera su azioni o forex, è il momento di rimanere informati, flessibili e disciplinati.
Wall Street in rialzo, dollaro stabileWALL STREET SOLIDA
Venerdì, gli indici statunitensi hanno chiuso in rialzo. L’S&P 500 è salito dell’1%, superando i 6.000 punti, il livello più alto da febbraio, sostenuto da un rapporto sull’occupazione migliore del previsto e da un rinnovato ottimismo sui colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Il Dow Jones ha guadagnato l’1,05%, mentre il Nasdaq è salito dell’1,2%, trainato da un netto rimbalzo di Tesla, che ha guadagnato il 3,7% dopo l’apparente distensione tra Elon Musk e il presidente Trump.
Il mercato del lavoro ha creato 139.000 posti a maggio, superando le previsioni. Sebbene il dato sia inferiore rispetto al passato recente, ha contribuito a ridurre i timori di un rallentamento più marcato.
Nel frattempo, Trump si è detto ottimista sul fronte commerciale, annunciando che i negoziati con la Cina riprenderanno la prossima settimana a Londra. Ha inoltre rinnovato la richiesta alla Fed di tagliare i tassi di interesse di un punto percentuale, definendolo “carburante per missili” per l’economia.
I principali titoli tecnologici, tra cui Nvidia (+1,2%), Meta (+1,9%) e Apple (+2,1%), hanno registrato guadagni. Nell’arco della settimana, tutti e tre i principali indici hanno chiuso in rialzo: S&P 500 e Dow Jones di oltre l’1%, Nasdaq del 2%.
VALUTE
Sui mercati valutari si osserva una fase di consolidamento, con un leggero recupero del dollaro. Il differenziale dei tassi d’interesse tra il dollaro e le altre valute rimane ampio, favorendo un rafforzamento della valuta statunitense.
L’EUR/USD, dai massimi di 1,1490 della settimana precedente, è sceso di circa 100 pips, mantenendosi comunque sopra i supporti chiave di 1,1360 e 1,1310. Anche la sterlina e lo yen hanno perso terreno, rispettivamente di 110 e 250 pips.
Tecnicamente, nel breve termine si mantiene una visione favorevole al dollaro, anche se nel medio termine il trend resta ancora sfavorevole alla valuta statunitense, salvo rotture di livelli tecnici rilevanti.
USA, SALARI IN CRESCITA
La retribuzione oraria media per i dipendenti del settore privato non agricolo è aumentata di 15 centesimi (+0,4%) a maggio 2025, raggiungendo i 36,24 dollari. Si tratta dell’aumento mensile più consistente da gennaio, superiore allo 0,2% di aprile e alle previsioni dello 0,3%.
Anche la retribuzione oraria media dei dipendenti produttivi e non direttivi è cresciuta di 12 centesimi (+0,4%), arrivando a 31,18 dollari.
Su base annua, la retribuzione oraria media è aumentata del 3,9%, in linea con la lettura rivista di aprile e superiore al consenso del 3,7%.
NON FARM PAYROLLS
Gli occupati non agricoli negli Stati Uniti sono aumentati di 139.000 unità a maggio 2025, in lieve calo rispetto ai 147.000 di aprile (rivisti al ribasso), ma sopra le attese di 130.000.
La crescita dell’occupazione ha riguardato il settore sanitario (soprattutto ospedali), il tempo libero e l’ospitalità (in particolare ristorazione e bar), e l’assistenza sociale. Al contrario, il governo federale ha perso posti di lavoro, con un calo di 59.000 unità da gennaio. Anche il settore manifatturiero ha registrato una contrazione di 8.000 unità.
I dati di marzo e aprile sono stati rivisti al ribasso, con un totale di 95.000 occupati in meno rispetto alle stime precedenti. Nonostante ciò, il mercato del lavoro resta solido, sebbene in rallentamento. Tuttavia, le recenti politiche dell’amministrazione Trump potrebbero esercitare pressioni al ribasso sull’occupazione nei prossimi mesi.
CANADA, DISOCCUPAZIONE IN AUMENTO
Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 7,0% a maggio 2025, rispetto al 6,9% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto da settembre 2021. Il dato ha superato le aspettative del mercato.
L’aumento è attribuibile a un incremento significativo del numero di disoccupati, che ha raggiunto quota 1.600.000, segnalando un possibile impatto negativo dei dazi imposti dagli Stati Uniti.
Nonostante ciò, l’occupazione netta è aumentata di 8.800 unità, superando le previsioni di 5.000, compensando in parte le 32.600 perdite del mese precedente.
Il settore manifatturiero è stato il più colpito, con un calo netto di 12.200 posti di lavoro, a causa dei dazi su alluminio, acciaio e automotive. La forza lavoro è rimasta stabile al 65,3%.
Saverio Berlinzani
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Le riunioni della Nato e dell'UE potrebbero sollevare ulterio...Le riunioni della Nato e dell'UE potrebbero sollevare ulteriormente la coppia EUR / USD
Nonostante creda che l'euro sia attualmente sopravvalutato, Bank of America lo preferisce al dollaro USA, al franco svizzero e allo yen giapponese.
Bank of America pensa che l'UE potrebbe essere sostenuta in vista dei vertici della NATO e dell'UE (24-27 giugno), soprattutto se le spese per la difesa saranno confermate. La spesa per le infrastrutture tedesche potrebbe anche sostenere l'euro.
L'EUR / USD si mantiene al di sopra degliAs a 20 e 50 periodi a 1,1380 - 1,1360 ed è comodamente al di sopra dell'A a 200 periodi. Il recente pull-back da 1.14930 ha leggermente attenuato il momentum.
Una chiusura sopra 1.1420 potrebbe raggiungere 1.1470, quindi 1.1520. Una rottura sostenuta sotto 1.1280 potrebbe neutralizzare il bias rialzista.
EURUSD- Verso 1,19?Attualmente Fiber è incastrato (in D1) tra la Kumo (Ichimoku) a circa 1,13 e la proiezione NT (Hosoda) a circa 1,14 valore, quest'ultimo, già testato più volte da Aprile 25.
Le proiezioni di Hosoda evidenziano la NT a 1,14 (la NT è lo spartiacque, è il campo di battaglia dove le due fazioni si danno appuntamento per sfidarsi :) ) che se superata vede nella N (1,19 circa) come prossimo e più importante obiettivo per i rialzisti che superata la NT troveranno i ribassisti ad attenderli alla N appunto.
Il compito dei rialzisti non è semplice in quanto tra la NT e la N si troverebbero altre aree di scontro individuate tra una 1x1 ascendente e 1x1 discendente (GANN), il massimo del 21 Aprile e una Fibo 61,8% (1,18 circa).
Per capire meglio come potrebbe evolvere il movimento e avere altre informazioni aggiuntive, guardo le candele Weekly che sostanzialmente evidenziano che:
-l'ultima candela ha generato un minimo superiore al precedente
-nell'ultima ottava i rialzisti hanno mantenuto il controllo
-la proiezione N di Hosoda coincide con la stessa Daily a 1,19.
Vedremo.