Idee operative USDEUR
L'euro si rafforza nonostante il crollo del governo franceseL'EURUSD sta raggiungendo i massimi plurimensili e si sta avvicinando al prossimo obiettivo al rialzo a 1,1769 (massimo del 27 luglio).
Anche gli indicatori di momentum sostengono questo movimento. L'RSI sul grafico orario è entrato in territorio rialzista senza essere ancora sovraesteso, lasciando spazio a ulteriori guadagni. Una sequenza di minimi più elevati che si stanno formando rafforza potenzialmente la tendenza rialzista.
Il prezzo è anche scambiato saldamente al di sopra delle medie mobili a breve termine, con la media a 20 ore che funge da potenziale supporto dinamico dal breakout del 7 settembre.
Tutto questo sta avvenendo mentre il primo ministro francese François Bayrou e il suo governo di minoranza centrista sono stati destituiti lunedì con un voto di sfiducia all'Assemblea nazionale francese. La Francia è la seconda economia più grande dell'Eurozona dopo la Germania.
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✅ Cos'è la Price Action?
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🧠 3 Concetti fondamentali della price action (con esempi pratici)
1. Supporti e resistenze (Zone, non linee)
Il prezzo tende a reagire su aree chiave già testate in passato.
✔️Es: Euro/Dollaro reagisce 3 volte su un'area tra 1.0850 - 1.0870 = zona chiave!
2. Pattern di candela (Pin Bar, Engulfing)
Le Pin Bar mostrano il rifiuto del prezzo.
✔️Es: Sterlina/Dollaro forma una Pin Bar ribassista su resistenza → possibile short.
3. Breakout e Fakeout
Non tutti i breakout sono reali.
✔️Es: Dollaro/Yen Giapponese rome una resistenza, ma poi chiude sotto → fakeout = setup short.
Mini Strategia di Price Action (Semplice e Replicabile)
1. Individua una zona chiave (supporto o resistenza)
2. Aspetta una candela di conferma (Pin Bar, Engulfing)
3. Entra al retest della zona, con stop loss SOTTO la candela di setup (in caso di Buy).
Entra al retest della zona, con stop loss SOPRA la candela di setup (in caso di Sell).
4. Rapporto Rischio/Rendimento minimo: 1:2.
✔️ Funziona bene su H1 o H4, soprattutto su coppie volatili come:
Sterlina/Yen Giapponese (GBP/JPY), o Euro/Dollaro (EUR/USD).
Analisi EUR/USD – Timeframe 15m (08/09/2025)Questa mattina ho impostato un **ordine pendente long con ingresso da valutare tra a 1,1753 e 1,1733.
Il piano operativo prevede:
🔹 Apertura posizione: 1,1753
🎯 Primo target: 1,1691
🎯 Secondo target: 1,1662
📈 Il setup si basa sulla reazione tecnica sui livelli di resistenza e sulla possibile inversione dopo l’estensione rialzista di ieri.
La gestione del rischio rimane prioritaria: monitoraggio stretto e stop adeguato alla volatilità.
💡 Come sempre, non si tratta di un consiglio finanziario ma di un’analisi personale a fini didattici.
Mercati in tensione: lavoro USA, oro e dazi in primo pianoIL MERCATO DEL LAVORO FRENA WALL STREET?
Le azioni statunitensi hanno chiuso in ribasso venerdì, dopo che i dati sull'occupazione di agosto, inferiori alle attese, hanno sollevato preoccupazioni per un rallentamento dell'economia. Questo nonostante le aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve si siano rafforzate.
L'S&P 500 ha ceduto i guadagni precedenti, chiudendo in calo dello 0,3% e al di sotto della chiusura record di giovedì. Il Dow Jones ha perso 220 punti, mentre il Nasdaq 100 è rimasto invariato.
L'economia ha creato solo 22.000 posti di lavoro, ben al di sotto delle 75.000 previste. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, evidenziando un raffreddamento del settore.
Gli operatori hanno scontato una maggiore probabilità di tagli dei tassi di interesse, con un leggero aumento delle scommesse su una potenziale riduzione di 50 punti base questo mese.
I settori bancario, energetico e industriale hanno guidato il calo, mentre il settore immobiliare ha guadagnato grazie all'ottimismo per il taglio dei tassi.
Broadcom è balzata del 9,4% grazie alle solide previsioni di fatturato basate sull'intelligenza artificiale. Nvidia ha perso il 2,7% e AMD il 6,6% dopo l'avvertimento del presidente Trump sui dazi sui semiconduttori.
Lululemon è crollata del 18,6% dopo un secondo avviso di profitto. Le principali banche, tra cui JPMorgan e Wells Fargo, sono scese di oltre il 2,5%.
VALUTE
Lunedì lo yen, dopo il recupero seguito alla pubblicazione dei NFP di venerdì, ha aperto in gap ribassista, con il cambio USD/JPY salito da 147,40 a 148,40. Il calo è legato alle dimissioni del Primo Ministro Shigeru Ishiba, annunciate nel fine settimana.
Le dimissioni sono state il risultato di crescenti contrasti all'interno del partito al governo e di settimane di pressione, seguite alla sua sconfitta alle elezioni nazionali di fine anno.
La decisione è stata presa mentre il Giappone affronta un periodo complicato, tra accordi commerciali con gli Stati Uniti e tentativi di proteggere la sua industria automobilistica.
Sul fronte delle altre coppie di valute, si segnala la salita dell’EUR/USD da 1,1680 a 1,1760, per poi correggere fino a 1,1700, dove si trova stamani.
La caduta del dollaro si è registrata contro le principali divise concorrenti, eccetto USD/CAD, che è salito dopo la pubblicazione di dati canadesi peggiori del previsto, con il biglietto verde in rialzo da 1,3760 a 1,3850.
Al momento, il mercato sembra aver inglobato nei prezzi i pessimi dati USA sul lavoro. Il dollaro appare in leggero recupero, a meno che oggi non si rivedano rapidamente i minimi di venerdì.
Se l’EUR/USD tornasse sotto 1,1660, il mercato potrebbe girarsi improvvisamente.
GIAPPONE
Il PIL giapponese è cresciuto dello 0,5% su base trimestrale nel secondo trimestre del 2025, superando le stime dello 0,3% e il dato rivisto al rialzo dello 0,1% del primo trimestre.
Su base annuale, il PIL è aumentato del 2,2%, ben oltre la stima iniziale dell'1,0% e in accelerazione rispetto allo 0,3% del trimestre precedente.
Si tratta del quinto trimestre consecutivo di crescita, trainato principalmente da consumi privati più forti (0,4% contro lo 0,2%), dopo un primo trimestre piatto.
La spesa pubblica è rimasta invariata, dopo un calo dello 0,5% registrato in precedenza. Il commercio netto ha contribuito con un incremento di 0,3 punti percentuali, grazie alla ripresa delle esportazioni, mentre le importazioni hanno rallentato (0,6% contro il 2,9%).
Gli esportatori hanno accelerato le spedizioni in vista dei dazi statunitensi. Le case automobilistiche hanno attutito l'impatto dei dazi tagliando i prezzi per sostenere la produzione.
Le dimissioni improvvise del Primo Ministro Ishiba hanno generato incertezza politica, sollevando timori su possibili ritardi nel sostegno fiscale e nelle riforme, con impatti sul sentiment delle imprese e sulla fiducia delle famiglie.
ORO
I future sull'oro si sono mantenuti stabili intorno ai 3.590 dollari l'oncia lunedì, vicino ai massimi storici, dopo il debole rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti.
Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed entro fine mese sono aumentate, con una probabilità del 90% di una riduzione di 25 punti base alla prossima riunione.
L'attrattiva del metallo prezioso è rafforzata dalle preoccupazioni sull'indipendenza della Fed, mentre il presidente Trump continua a interferire con la banca centrale.
La Banca Popolare Cinese ha aumentato le sue riserve auree per il decimo mese consecutivo ad agosto, diversificando rispetto al dollaro statunitense.
Gli acquisti di oro sono alimentati anche dalle coperture di rischio degli investitori, che continuano ad acquistare equity sui massimi storici.
Inoltre, l'amministrazione Trump ha deciso di esentare l'oro, insieme ad alcuni metalli, dai dazi doganali nazionali, aggiungendo valore agli acquisti della materia prima.
TRUMP MINACCIA ANCORA LA UE
Il presidente Donald Trump ha nuovamente minacciato l'Unione Europea in risposta alla multa di 3,5 miliardi di dollari inflitta a Google per violazione delle norme sulla concorrenza digitale.
In un post sui social media, Trump ha definito le sanzioni "molto ingiuste", aggiungendo che "il contribuente americano non le tollererà" e promettendo che la sua amministrazione "non permetterà che queste azioni discriminatorie continuino".
BESSENT E I TIMORI SUI DAZI
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato domenica di essere "fiducioso" che il piano tariffario del presidente Trump "vincerà" alla Corte Suprema.
Ha però avvertito che, in caso di sconfitta, il Tesoro andrebbe incontro a gravi conseguenze. Se i dazi venissero aboliti, l’amministrazione dovrebbe restituire circa la metà degli importi riscossi, con un impatto pesante sul bilancio federale.
La scorsa settimana, l'amministrazione ha chiesto alla Corte una decisione accelerata, dopo che una corte d'appello ha dichiarato illegale la maggior parte dei dazi imposti da Trump.
Normalmente, una decisione potrebbe arrivare entro l'estate del 2026, ma Bessent ha avvertito che un rinvio rischia di causare gravi disagi. Se si arrivasse a quella data, l’amministrazione dovrebbe restituire tra 750 e 1.000 miliardi di dollari.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Possibile Scenario Short su EUR/USDDopo l’impulso rialzista, il prezzo ha mostrato segni di esaurimento e sta costruendo una struttura che potrebbe anticipare un ritracciamento.
Ho individuato un’area di ingresso short con stop posizionato sopra i massimi recenti e due target progressivi.
Sottointesa l'analisi su tf piu grandi.
se il prezzo rompe a rialzo, l'analisi viene invalidata.
non sono consigli finanziari
EURODOLLARO: AGGIORNAMENTO!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
EURUSD: sell limit inseritoHo inserito un sell limit su di EURUSD: tra qualche ora ci sarà l’uscita dei NFP e la volatilità dei mercati aumenterà significativamente.
La mia idea di trade è per un possibile movimento short in continuazione con il trend macro di breve ribassista e il prezzo potrebbe andare a prendere tutta la liquidità buy side.
Mercati in attesa dei NFP tra dati contrastantiATTESA NFP IN UN CONTESTO INCERTO
Seduta mista ieri a Wall Street. Si segnala il forte rialzo di Alphabet, che ha guadagnato oltre il 7% dopo la decisione di un giudice di Washington: l’azienda non dovrà vendere il browser Chrome, ma sarà obbligata a condividere i dati con i concorrenti.
La notizia ha risollevato il settore dei servizi di comunicazione, mentre la pressione sui titoli di Stato si è allentata, contribuendo a migliorare il sentiment degli investitori.
Sul fronte macro, il rapporto JOLTS ha mostrato che il numero di posti di lavoro vacanti è sceso ai minimi da settembre. Gli ordini alle fabbriche sono diminuiti dell’1,3%.
Ora l’attenzione è rivolta ai dati di venerdì sui Non Farm Payrolls, che potrebbero aumentare la volatilità nel breve periodo.
VALUTE IN TRADING RANGE
I principali cambi sono rimasti pressoché invariati. L’EUR/USD ha oscillato in un range di 50 pips, in linea con le altre major.
Nonostante il peggioramento del mercato del lavoro statunitense, il dollaro ha mostrato una reazione contenuta, indebolendosi solo nel tardo pomeriggio.
Gli operatori attendono ora i dati sui NFP, oltre ai Jobless Claims di oggi, e ai report ADP e Challenger Layoffs.
La sensazione di rallentamento dell’economia USA è evidente, ma i principali aggregati restano solidi, come dimostrato dal dato sui beni durevoli, uscito quasi in linea con il consensus.
L’oro, dopo aver toccato nuovi massimi a 3.578 dollari, ha subito prese di profitto nella notte, scendendo a 3.511. Attualmente si è stabilizzato a 3.530.
Sui cambi prevale ancora una leggera forza del dollaro come asset rifugio, in un contesto di tensioni sui titoli di Stato che, seppur attenuate, non si sono del tutto esaurite.
JOLTS OPENINGS
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite di 176.000 unità, attestandosi a 7,18 milioni a luglio 2025. Si tratta del livello più basso da settembre 2024, ben al di sotto delle attese di 7,4 milioni.
I cali maggiori si sono registrati nei settori dell’assistenza sanitaria e sociale, dell’intrattenimento e tempo libero, e nell’industria mineraria e forestale.
A livello regionale, le offerte sono diminuite nel Sud, Nord-Est e Midwest, mentre l’Ovest ha mostrato un aumento.
RENDIMENTI TREASURIES
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al 4,2%, 10 punti base sotto i massimi di sessione, segnando il livello più basso in un mese.
I dati economici deboli potrebbero spingere la Fed a ridurre i tassi, riportando la politica monetaria al centro dell’attenzione.
Le offerte di lavoro JOLTS sono scese più del previsto, consolidando la flessione del mercato del lavoro. Anche gli ordini alle fabbriche hanno registrato una contrazione per il secondo mese consecutivo.
I mercati continuano a scontare un taglio dei tassi entro il mese, pur restando divisi tra due o tre interventi nel corso dell’anno.
Il rendimento del titolo trentennale è calato in modo più moderato, contribuendo a rendere più ripida la curva dei rendimenti. Questo riflette i timori di un’espansione fiscale insostenibile e di un’inflazione persistente.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni manifatturieri statunitensi sono diminuiti dell’1,3% a luglio 2025, attestandosi a 603,6 miliardi di dollari. Il calo estende la flessione del 4,8% registrata il mese precedente, la più marcata degli ultimi cinque anni.
La contrazione è stata trainata dal secondo forte calo consecutivo degli ordini di attrezzature per i trasporti, in particolare velivoli e componenti non destinati alla difesa.
Le compagnie aeree e le aziende estere hanno probabilmente rallentato gli ordini in seguito all’impennata di aprile, anticipando gli acquisti per evitare i dazi imposti dal governo USA.
In controtendenza, sono cresciuti gli ordini per macchinari, computer e prodotti elettronici.
VARIE
L’indice Nikkei 225 è salito dell’1,1%, superando quota 42.400. Il Topix ha guadagnato lo 0,7%, rimbalzando dalle perdite precedenti e seguendo il rally del tech a Wall Street.
Il surplus commerciale australiano è aumentato a 7,31 miliardi di dollari australiani a luglio 2025, rispetto ai 5,37 miliardi di giugno, superando le attese di 5,0 miliardi. È il surplus più ampio da febbraio 2024, grazie all’aumento delle esportazioni e al calo delle importazioni.
I future sul greggio WTI sono scesi verso i 63 dollari al barile, prolungando il calo del 2,5% della sessione precedente. I timori di un aumento dell’offerta da parte dell’OPEC+ pesano sul mercato. Secondo indiscrezioni, il cartello discuterà nuovi incrementi produttivi nella riunione di questo fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Mercati globali sotto pressione: focus su USA, UK ed EuropaPRICE ACTION CONTRASTATE
Le azioni statunitensi hanno ridotto le perdite iniziali, ma sono rimaste in territorio negativo, in linea con il calo dei listini globali. Le preoccupazioni si concentrano su un settore tecnologico ritenuto sopravvalutato e su un contesto fiscale considerato insostenibile.
A ciò si aggiungono le tensioni provocate dall’aumento dei rendimenti obbligazionari nel Regno Unito e, in parte, anche negli Stati Uniti. L'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno perso circa l'1%, mentre il Dow Jones ha ceduto circa 370 punti.
Nvidia ha registrato un calo del 3% e AMD del 3,5%, a causa del persistente scetticismo sui rendimenti futuri delle tecnologie legate all’intelligenza artificiale. Questo ha spinto gli investitori a riconsiderare le loro posizioni sia nelle società di software che in quelle di hardware.
Nel frattempo, le obbligazioni a lungo termine sono crollate per via delle preoccupazioni legate a una politica fiscale eccessivamente espansiva promossa dalla Casa Bianca. Questo ha aggravato l'irripidimento della curva, mentre i future sui tassi hanno mostrato una crescente certezza di un taglio di 25 punti base da parte della Fed entro il mese.
Kraft Heinz ha mantenuto una posizione stabile dopo aver annunciato la scissione in due società. Constellation Brands, invece, ha perso il 6% dopo aver rivisto al ribasso le proprie previsioni.
Sul fronte macroeconomico, l'indice PMI manifatturiero ISM ha registrato una contrazione più marcata del previsto.
VALUTE
Sul mercato valutario, si è registrato un improvviso recupero del dollaro, alimentato dai timori legati al mercato obbligazionario e da un aumento dell’avversione al rischio.
L’EUR/USD e il Cable sono scesi rispettivamente a 1,1625 e 1,3338, toccando i minimi di giornata. Solo ieri, il primo era salito di quasi 100 pips e il secondo di oltre 200.
Il mercato, tornato in modalità "risk off", sembra privilegiare il biglietto verde, anche grazie a un differenziale di tasso ancora favorevole alla valuta statunitense, nonostante le attese di una sua riduzione.
Nel frattempo, nonostante il recupero del dollaro, l’oro ha segnato nuovi massimi a 3.547 dollari l’oncia. Questo conferma che molti investitori, pur detenendo azioni, si stanno coprendo dal rischio di una possibile correzione acquistando metallo giallo.
Al momento non ci sono target definiti: la salita sembra inarrestabile e solo la formazione di massimi e minimi decrescenti potrebbe indurre qualcuno a vendere.
EUROPA: INFLAZIONE IN RIPRESA
L'inflazione dei prezzi al consumo nell'area euro è salita al 2,1% ad agosto 2025, superando leggermente sia il dato di luglio sia le aspettative di mercato (2,0%).
I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 5,5% (rispetto al 5,4% di luglio), mentre i costi energetici sono diminuiti dell'1,9%, un calo più contenuto rispetto al -2,4% del mese precedente.
L'inflazione dei servizi è scesa al 3,1% dal 3,2%, mentre i prezzi di alcolici e tabacco sono aumentati del 2,6%, in lieve calo rispetto al 2,7%.
L'inflazione core è rimasta stabile al 2,3%, segnando il livello più basso da gennaio 2022.
UK: RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento dei titoli di Stato britannici a 30 anni è salito al 5,695%, il livello più alto dal maggio 1998, in un contesto di crescenti preoccupazioni fiscali.
I mercati temono un aumento delle imposte previsto dal programma del Ministro delle Finanze Rachel Reeves, volto a mantenere gli obiettivi di bilancio. Questa mossa potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi per stimolare la crescita economica.
Nel frattempo, gli investitori seguono con attenzione le audizioni del Comitato del Tesoro con i responsabili della Banca d'Inghilterra, alla ricerca di segnali sull’andamento dei tassi di interesse e su possibili modifiche al programma di restringimento quantitativo.
USA: ISM MANIFATTURIERO
L'ISM Manufacturing PMI statunitense è salito a 48,7 ad agosto 2025, rispetto al 48,0 di luglio, ma è rimasto al di sotto delle attese (49,0).
L’indice ha segnalato il sesto mese consecutivo di contrazione. Il forte calo della produzione è stato solo parzialmente compensato da un rimbalzo dei nuovi ordini.
L’occupazione ha continuato a diminuire, sebbene a un ritmo leggermente inferiore. Le scorte dei clienti e gli ordini inevasi sono calati più rapidamente, indicando una domanda più debole.
L’indicatore dell’inflazione sui prezzi di input è sceso a 63,7 da 64,8, pur rimanendo elevato. Gli intervistati hanno indicato i dazi come principale ostacolo alle condizioni aziendali, citando costi più alti, interruzioni nella supply chain e minore competitività.
AUSTRALIA: PIL IN CRESCITA
L’economia australiana è cresciuta dello 0,6% su base trimestrale nel secondo trimestre del 2025, accelerando rispetto allo 0,3% del primo trimestre (dato rivisto al rialzo) e superando le attese dello 0,5%.
Si tratta del quindicesimo trimestre consecutivo di crescita, trainata dalla domanda interna. I consumi delle famiglie sono aumentati, grazie alla maggiore spesa per beni discrezionali ed essenziali.
Anche la spesa pubblica è cresciuta, sostenuta da maggiori prestazioni sociali e investimenti nella difesa nazionale. Il commercio netto ha contribuito positivamente, con esportazioni superiori alle importazioni.
Al contrario, gli investimenti pubblici sono crollati nel terzo trimestre, registrando il calo più netto dal 2017, a causa della riduzione della spesa statale per trasporti, sanità e difesa.
Su base annua, il PIL è cresciuto dell’1,8%, superando le previsioni dell’1,6% e segnando il ritmo più rapido dal terzo trimestre del 2023.
Saverio Berlinzani
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[COME E QUANDO DICHIARARE I REDDITI DA FOREX TRADING]In Italia i profitti da forex trading vanno dichiarati come redditi diversi di natura finanziaria (art. 67 TUIR). Ecco un riassunto su come funziona:
1. Quando dichiarare
• Devi dichiarare i profitti nell’anno fiscale
successivo a quello in cui li hai realizzati.
• Esesmpio: se hai guadagnato nel 2024, dichiari nel 2025.
• Anche le perdite vanno indicate, perché possono essere portate
in compensazione con futuri guadagni (entro 4 anni).
2. Come dichiarare
Dipende dal tipo di broker che usi:
Caso A: Broker italiano con regime amministrato
• È il broker a fare da sostituto d’imposta.
• Ti trattiene direttamente il 26% di imposta sostitutiva sui guadagni.
• Tu non devi fare nulla in dichiarazione.
Caso B: Broker estero o broker italiano con regime dichiarativo
• Devi dichiarare tu i profitti nel Quadro RT del Modello Redditi PF (ex Unico).
• Le imposte sono: 26% sul capital gain netto (differenza tra guadagni e perdite).
• Eventuali imposte su interessi/dividendi, sempre al 26%.
3. Quadro RW – Monitoraggio fiscale
• Se hai un conto trading presso un broker estero, devi anche compilare
il Quadro RW per dichiarare le attività finanziarie all’estero.
• Su questi importi si paga anche l’IVAFE (imposta sul valore delle attività
finanziarie detenute all’estero), che è lo 0,2% annuo.
4. Documenti utili
• Estratti conto e rendicontazioni annuali del broker.
• Report delle operazioni chiuse (profit/loss realizzati).
In poche parole :
• Se usi un broker italiano con regime amministrato → zero pensieri.
• Se usi un broker estero (tipo eToro, IC Markets, ecc.) → devi compilare
RT + RW, pagare 26% sui profitti netti + IVAFE 0,2%.
Mercati stabili, oro ai massimi e tensioni in FranciaWall Street chiusa, mercati fermi
La giornata di ieri, chiusa negli Stati Uniti per la festività del Labour Day, non ha evidenziato particolari movimenti né price action degne di nota. I principali asset hanno mostrato oscillazioni laterali, e neppure le notizie macroeconomiche provenienti dall’Europa sono riuscite a movimentare la dinamica dei prezzi.
Sul fronte dei dati, il tasso di disoccupazione dell’area euro è sceso al 6,2% a luglio 2025, in calo rispetto al 6,3% di giugno e in linea con le aspettative del mercato. Il livello raggiunto rappresenta un minimo storico, evidenziando un mercato del lavoro solido, con il numero di disoccupati in calo di 170.000 unità, attestandosi a 10,805 milioni.
Anche la disoccupazione giovanile (sotto i 25 anni) è migliorata, scendendo al minimo storico del 13,9% dal 14,3% di giugno. Tra le maggiori economie dell’eurozona, Germania (3,7%) e Paesi Bassi (3,8%) hanno registrato i tassi di disoccupazione più bassi, seguiti da Italia (6,0%), Francia (7,6%) e Spagna (10,4%).
Valute
Cambi poco mossi, con EUR/USD che ha oscillato tra 1,1690 e 1,1740. Per correlazione, tutti gli altri cambi principali contro dollaro hanno mostrato andamenti simili.
Va ricordato che prevale ancora una generale debolezza del dollaro, ma per ora i supporti chiave di medio termine hanno retto. Si avvicinano però appuntamenti importanti, sia in termini di notizie che di decisioni delle banche centrali, che potrebbero aumentare la volatilità e provocare la rottura di livelli cruciali.
Rimaniamo favorevoli a un dollaro debole, che tuttavia potrebbe reggere, soprattutto per la difficoltà delle altre aree economiche nel sostenere una moneta locale eccessivamente forte.
Oro: nuovo massimo storico
Questa notte, i prezzi dell’oro sono saliti oltre i 3.500 dollari l’oncia, raggiungendo un nuovo massimo storico a 3.508. Il rialzo è stato supportato dalle crescenti aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve questo mese e da un dollaro statunitense più debole.
Il rapporto sull’inflazione statunitense della scorsa settimana ha rafforzato le speranze di un allentamento monetario, con i mercati che ora scontano una probabilità del 90% circa di un taglio di 25 punti base alla prossima riunione della Fed.
L’attenzione si sta ora spostando sul rapporto relativo al mercato del lavoro statunitense di fine settimana, che potrebbe influenzare l’entità del taglio dei tassi previsto dalla Fed.
La domanda di oro come bene rifugio è inoltre sostenuta dalle persistenti preoccupazioni sull’indipendenza della banca centrale statunitense e dall’incertezza legata ai dazi imposti dal presidente Donald Trump.
La legalità del licenziamento del governatore della Fed, Cook, da parte di Trump rimane controversa, dopo che un’udienza in tribunale tenutasi venerdì si è conclusa senza una decisione sull’opportunità di bloccare temporaneamente il provvedimento.
Nel frattempo, una corte d’appello statunitense ha stabilito che la maggior parte dei dazi di Trump sono illegali, pur consentendone la permanenza in vigore fino al 14 ottobre per permettere ulteriori ricorsi.
Francia: rendimenti in rialzo
Il rendimento dei titoli di Stato francesi è salito oltre il 3,5% all’inizio di settembre, il livello più alto da metà marzo, mentre si aggravano le turbolenze politiche sui piani di bilancio del Paese.
Il Primo Ministro François Bayrou, nominato dal Presidente Macron appena nove mesi fa, ha sorpreso la nazione la scorsa settimana convocando un voto di fiducia all’Assemblea Nazionale previsto per l’8 settembre.
Le sue possibilità di successo appaiono scarse, se non impossibili, a causa dell’opposizione crescente verso le proposte di congelamento del bilancio per il 2026 e di abolizione di due giorni festivi. Le misure hanno suscitato critiche trasversali da tutto lo spettro politico, dalla destra estrema alla sinistra.
Nel frattempo, la Presidente della BCE Christine Lagarde ha dichiarato lunedì di monitorare “con molta attenzione” gli spread dei titoli di Stato francesi, ma ha sottolineato che la Francia non si trova in una situazione tale da giustificare l’intervento del FMI.
Turchia: PIL in crescita
L’economia turca è cresciuta del 4,8% su base annua nel secondo trimestre del 2025, il ritmo più rapido dal primo trimestre del 2024. Il dato ha superato le aspettative di mercato del 4,1%, accelerando rispetto al 2,3% rivisto del trimestre precedente.
L’espansione è stata trainata da un aumento dei consumi delle famiglie, un’impennata degli investimenti e un incremento delle esportazioni. Al contrario, la spesa pubblica ha subito una forte contrazione, frenando la crescita complessiva.
Dal lato della produzione, la crescita è stata generalizzata, trainata da edilizia e industria. Tuttavia, agricoltura e servizi pubblici hanno registrato contrazioni più marcate (-1,2%).
Su base trimestrale, il PIL è aumentato dell’1,6%, rispetto allo 0,7% rivisto del trimestre precedente.
Italia: disoccupazione in calo
Il tasso di disoccupazione in Italia è sceso al 6,0% a luglio 2025, rispetto al 6,2% rivisto al ribasso del mese precedente. Il dato è ben al di sotto delle aspettative di mercato e rappresenta il livello più basso dal minimo storico del 5,8% toccato nel 2007.
Il risultato consolida la tendenza di un mercato del lavoro storicamente teso in Italia, che in questo momento diverge leggermente da quello delle principali economie dell’Eurozona.
Il numero di disoccupati è diminuito del 4,6% rispetto al mese precedente, attestandosi a 1,532 milioni, anch’esso il livello più basso dal 2007. A sua volta, il numero netto di posti di lavoro nell’economia italiana è aumentato dello 0,1%, raggiungendo i 24,217 milioni.
Saverio Berlinzani
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EUR/USD: Analisi mese di settembreAnalisi Tecnica
Il mese di Agosto è stato avaro di indicazioni grafiche e sostanzialmente il cross, dopo una piccola spinta al rialzo, si trova ora in una situazione di lateralità.
Restano quindi valide le indicazioni date nell'analisi precedente e allegata.
Bisogna però annotare un lieve cambiamento nei livelli. 1.1622 si è abbassato a 1.1573 e sul lato massimi si sono sviluppati i nuovi livelli intermedi segnalati con le frecce.
Il minimo di 1.14 e il massimo di 1.1829 restano invariati come nell'interpretazione di agosto.
Analisi Macro
Sponda USA
Il discorso di Powell a Jackson Hole è stato chiaramente più morbido rispetto alle attese:
ha aperto la porta a un taglio già a settembrene stimato in 25 punti base.
In tema di occupazione (NFP): i dati di luglio mostrano +73.000 posti (bassa crescita), confermando un raffreddamento del mercato del lavoro. L’uscita di agosto (5 settembre) è da osservare con attenzione.
Implicazione pratica: la Fed è diventata (relativamente) più accomodante — questo è il fattore che può indebolire il dollaro e sostenere l’euro nel breve. La narrativa “dollaro dominante” si è indebolita, ma resta sensibile a notizie politiche, interferenze sulla Fed e/o discutibili mosse politiche USA che possono riaccendere volatilità.
Sponda UE
La governatrice della BCE Lagarde ha recentemente posto il focus sul mercato del lavoro mentre i dati dell'inflazione restano sostanzialmente invariati al pari di quelli sulla crescita del secondo trimestre, confermando di fatto una fase di stagnazione.
Da non sottovalutare la crisi politica ed economica francese, è un fattore di rischio per mercati e spread sovrani. Lagarde l’ha sottolineato pubblicamente.
Conclusione rapida
Mantenere i livelli operativi segnalati sopra.
Monitorare i dati NFP del 5 settembre.
Se il mercato prezzerà il taglio dei tassi della FED (riunione il 17 settembre) il ciclo annuale inverso avrà i giusti supporti per andare a chiudersi con un nuovo massimo.
Se i dati NFP + Tassi fossero avversi, lo scenario ribassista almeno fino a quota 1.14 tornerà dominante. Sotto 1.14 considereremo chiuso il ciclo annuale inverso sul massimo di marzo e l'avvio di una fase debole per alcuni mesi.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
Possbile short di breve periodo: Eur/Usd ritorno a 1.14720$Buongiorno a tutti,
oggi volevo sottoporvi questa analisi con relativo setup operativo, in linea con una visione short di breve periodo.
La zona di supply che abbiamo sui massimi di fine luglio riflette un gap di valore (FVG), che decreta un ottimo punto di contatto con il ritracciamento di medio periodo, confluente con il 78% di Fibonacci dell'ultimo impulso ribassista di luglio.
Il volume maggiore (POC) si trova proprio su una zona di valore importante, 1.16489$, che potrebbe spingere i prezzi nella zona di vuoto volumetrico fino a 1.14939$.
Ponendo l'estensione di Fibonacci sull'ultimo impulso rialzista di breve periodo, possiamo notare come il 161% corrisponda esattamente a 1.14711$, livello che rappresenta un supporto molto forte.
La possibile operatività potrebbe prevedere un entrata sul timeframe a 15 minuti, dopo il ritracciamento nella FVG zone e la rottura definitiva del cambio di carattere della struttura di breve periodo, come illustrato nell’immagine sottostante, e un possibile TP di breve a 1.16864 e più di lungo 1.14720
Christian Ciuffa
Movimenti contenuti per ora su Euro-DollaroBuon pomeriggio, analisi molto più basica oggi rispetto agli ultimi tempi; devo cambiare tipologia di indicatori allora sto cercando la giusta combinazione di questi tra quelli presenti in libreria.
Sto provando a questo proposito le trendline automatiche, ancora in modalità beta, tuttavia mi sembra diano spunti interessanti.
Come dicevo scorsa settimana livello 1,16/1,158 rappresenta un buon livello di supporto cui poter tentare un long, in effetti le quotazioni mercoledì hanno immediatamente reagito da quel livello e si sono riportate, in chiusura di settimana, a ridosso del livello 1,17 (cui, come si può vedere, passa anche la trendline discendente dai massimi precedenti).
Cosa possiamo aspettarci quindi dalla prossima settimana?
Il cambio sembra sia impostato per il momento in modalità mean reverting, con le quotazioni che non stanno prendendo una direzione ben definita, basti pensare che , escluso i 10 giorni a cavallo tra fine Luglio ed inizio Agosto, il cambio ha oscillato sempre tra il livello 1,158/1,16 ed il livello di resistenza dinamica 1,175/1,18 (da notare a livello di resistenza che i massimi sono decrescenti); di conseguenza, per chi avesse posizioni long aperte da mercoledì, sarebbe saggio prendere profitto a ridosso di livello 1,17, al contrario, in caso di reazione dal livello indicato (1,17 appunto) si potrebbe tentare una chips short per target 1,16 prima ed 1,155 poi, rottura di livello 1,17 invaliderebbe il pattern ed il trade ad esso connesso.
Occhio Martedì al dato dell'inflazione Europea alle 11,00 ed a ISM manufatturiero delle 16,00 negli USA.