Idee operative USDEUX
EURUSD, fast trade con triangolo ascendenteChart di Capital.Com
Qualche giorno fa avevo prospettato la possibilità che il cambio euro/dollaro potesse ritornare sui suoi passi chiedendo, umilmente, la possibilità di rientrare nell'ovile.
La possibilità è sempre viva tecnicamente anche se non saprei dire quanto probabile.
Da un punto di vista fondamentale è un momento turbolento.
Siamo sbattuti continuamente da dati macroeconomici e geopolitica, leggasi Trump.
In questi casi può tornare utile aggrapparsi all'analisi tecnica, facendo affidamento su uno dei capisaldi della stessa. Cioè i prezzi, più o meno, scontano un po' tutto.
Il possibile pivot dato dal pattern di 1 2 3 low di Joe Ross, è sempre vivo e vegeto
Mentre scrivo è in corso un'audizione del governatore della Fed che potrebbe apportare volatilità nel mercato ma, magari potrebbe agevolare in movimento proposto.
Da qualche giorno osserviamo una compressione della volatilità accompagnata da volumi deboli.
Resta probabile l'approdo sulla parte alta del triangolo simmetrico, agevolata dalla formazione di un triangolo ascendente che sta per essere violato al rialzo
Durante il tragitto potrebbe essere tradato questo pattern i cui livelli operativi sono indicati nel grafico
[IL VIAGGIO DEL TRADER] - I processi e le emozioni che affrontaIN QUESTA STORIA AFFRONTERAI IL PERCORSO DI UN TRADER CHE CHIAMERO' LOGAN MILLER. BUONA LETTURA.
C'era una volta un giovane trader, Miller, che si avvicinò al mondo del trading quasi per caso. All'inizio, come molti, aveva solo una piccola somma di denaro e un grande desiderio di fare fortuna. La sua prima esperienza fu quasi surreale. Iniziò a fare delle piccole operazioni, quasi senza pensare troppo, seguendo istintivamente il mercato. E incredibilmente, le sue prime mosse si rivelarono vincenti. Ogni trade sembrava un colpo fortunato, e in breve tempo i suoi guadagni iniziarono a crescere.
Miller si sentiva invincibile, come se avesse scoperto un segreto che solo lui conosceva. Ma come spesso accade, la fortuna è una dama capricciosa. Dopo qualche tempo, il mercato cambiò direzione e Miller, sicuro di sé, non si accorse della nuova fase.
Entrò in una serie di operazioni sbagliate, e in pochi giorni vide il suo conto scendere rapidamente. Quel che era cominciato come un sogno di guadagni facili, si trasformò in un incubo. Era in drawdown, un periodo in cui sembrava che nulla andasse per il verso giusto. I suoi profitti si erano dissolti, lasciando spazio a dubbi e frustrazione.
Nonostante tutto, la sorte volle che Miller avesse un altro colpo di fortuna. Con un'analisi improvvisata e forse anche un po' di intuizione, riuscì a fare un altro trade vincente, seguito da un altro, e poi ancora. I profitti tornarono a crescere, e Miller si convinse che ora aveva capito davvero come funzionava il mercato.
Si sentiva un maestro, un esperto. Il suo ego era in crescita, e il pensiero che "poteva vivere di trading" cominciò a farsi largo nella sua mente. E fu così che Miller prese una decisione avventata: decise di ridurre le ore di lavoro al suo impiego e dedicarsi esclusivamente al trading.
Credeva di essere pronto a fare il salto, certo che il mercato non lo avrebbe mai più tradito. Ma, come spesso accade nella vita, la realtà era molto più complessa di quanto avesse immaginato. Una serie di operazioni sbagliate, complice la sua euforia e la sua arroganza, lo portò a una batosta ancora più grande. In poco tempo, Miller si ritrovò quasi senza soldi, con il conto che stava per essere azzerato.
Fu allora che Miller si fermò a riflettere. Capì che il trading non era solo una questione di fortuna o intuizione. Si rese conto di aver ignorato la disciplina, la psicologia e, soprattutto, la gestione del rischio. Decise quindi di prendersi una pausa.
Iniziò a studiare con serietà, a leggere libri, a seguire corsi, a confrontarsi con altri trader. Comprese che il successo nel trading non era legato alla singola operazione vincente, ma alla capacità di prendere decisioni ponderate e di proteggere il proprio capitale
Con il tempo, Miller imparò a gestire le emozioni, a non farsi travolgere dall'ansia del profitto immediato e ad usare il risk management con rigore. Le sue operazioni divennero più razionali, più mirate.
Cominciò a recuperare le perdite, un passo alla volta, e la sua fiducia nel processo, non più nel colpo di fortuna, crebbe. Ogni piccolo miglioramento nella sua psicologia e nelle sue strategie lo avvicinava sempre di più a una stabilità durevole.
PARTE FINALE :
Oggi, Miller è diventato un trader consapevole e profittevole. Sa che il mercato è imprevedibile, ma con disciplina, pazienza e una solida gestione del rischio, è riuscito a recuperare tutto ciò che aveva perso. Ha imparato che il vero segreto non è fare fortune veloci, ma costruire una carriera solida, fatta di piccoli passi.
E sa che il percorso verso il successo è lungo, ma con ogni errore c'è una lezione preziosa da imparare.
- Giovanni-Fx.
DAZI...ANCORA!Domenica il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato che prevede di annunciare nuove tariffe del 25% lunedì, mirate alle importazioni di acciaio e alluminio.
L'indice DJP che racchiude le principali materie prime sale dell'1,5%, tornando a ritestare livelli di novembre 2022.
Quali sono i più grandi paesi esportatori di acciaio e alluminio negli Stati Uniti?
Canada seguito da Messico e Germania.
Per ora l’Unione Europea non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale dei nuovi dazi doganali statunitensi, ha affermato la Commissione Europea.
Di conseguenza, " non risponderemo ad annunci di carattere generale privi di dettagli o chiarimenti scritti ", ha scritto la Commissione Ue in una nota, sottolineando che interverrà per proteggere gli interessi delle aziende europee in caso di misure ingiustificate.
[AD ALCUNE CANDELE MANCA L'OMBRA] - Vedi qui la spiegazionePERCHE' AD ALCUNE CANDELE MANCA L'OMBRA SOPRA, SOTTO O SIA SOPRA CHE SOTTO IL CORPO ?
Nei mercati finanziari, le candele giapponesi rappresentano l'andamento dei prezzi in un determinato intervallo di tempo. Ogni candela è composta da un corpo (che mostra l'apertura e la chiusura) e da eventuali ombre (che indicano il massimo e il minimo raggiunti durante quel periodo). Quando una candela manca di un'ombra superiore o inferiore, significa che il prezzo non si è mai mosso oltre il livello di apertura o chiusura in quella direzione.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA SUPERIORE :
Candela Marubozu ribassista 🔻
• Il prezzo di chiusura coincide con il minimo del periodo.
• Indica una forte pressione di vendita senza rimbalzi significativi.
• Candela tipica di un forte trend ribassista.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA INFERIORE :
Candela Marubozu rialzista 🔺
• Il prezzo di apertura corrisponde esattamente al minimo del periodo.
• Significa che i compratori hanno dominato sin dall'inizio, senza mai
permettere un ribasso.
• Candela tipica di un forte trend rialzista.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA SUPERIORE E INFERIORE :
Candela Marubozu completa ❌
• Il prezzo si è mosso in una direzione senza esitazioni.
• Se è rialzista, significa che il prezzo di apertura è il
minimo e il prezzo di chiusura è il massimo.
• Se è ribassista, il prezzo di apertura è il massimo e il
prezzo di chiusura è il minimo.
• E' un segnale forte di momentum nella direzione
della candela.
L'assenza di ombre, quindi, indica generalmente una chiara direzionalità e può essere un segnale di continuazione o inversione a seconda del contesto di mercato.
Il mondo delle tariffe e dei daziCon l’elezione di Trump, molti economisti e esperti di politica internazionale hanno cominciato a chiedersi come sarà il mondo dopo l'ultima guerra commerciale che Trump sembrerebbe voler scatenare. Vi sono due correnti di pensiero che si stanno scontrando sulle conseguenze globali di dazi e tariffe.
Un primo gruppo prefigura due scenari. Il primo, più ottimistico, considera un peggioramento delle reciproche relazioni economiche tra paesi e una profonda recessione economica. Il secondo ipotizza addirittura uno scenario bellico. Questa corrente di pensiero ritiene che una volta che i paesi entrano in guerre commerciali, non possono facilmente tirarsi indietro senza perdere la faccia. Il protezionismo che ne deriva porterebbe quindi a un rallentamento economico generalizzato, stagflazione e disoccupazione, da cui una corsa agli armamenti con conseguenze che tutti possiamo immaginare.
Un’altra corrente di pensiero ritiene invece che minacciare tariffe per poi ridimensionarle o rinviarle, come è accaduto finora, faccia parte di una strategia ben definita. L'obiettivo principale sarebbe quello di raggiungere accordi per aggiustare squilibri economici evidenti tra diverse aree. Secondo questo tipo di analisi, Trump utilizzerebbe "l'arte dell'accordo", minacciando tariffe e annessioni, per raggiungere obiettivi non propriamente bellicosi, ma allo scopo di ridimensionare l’espansione economica e silenziosa della Cina, avvenuta con il benestare degli occidentali negli ultimi 25 anni, oltre alla necessità di riportare la produzione negli Stati Uniti.
Non sta a noi giudicare quale sia la corrente di pensiero più affine alla realtà. Ognuno è libero di pensarla come meglio crede, ma occorre avere consapevolezza dei diversi scenari in gioco, anche i più improbabili, per comprendere le possibili reazioni dei mercati finanziari, che potrebbero diventare estremamente erratici.
TRUMP NUOVAMENTE PROTAGONISTA
Dopo un inizio positivo, venerdì scorso i listini USA hanno chiuso in rosso, in seguito alle dichiarazioni del Presidente USA, che avrebbe dichiarato di voler emettere tariffe reciproche fin da subito, senza specificare a chi fossero indirizzate. Il mercato ha reagito rapidamente, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno perso rispettivamente lo 0,95% e l'1,3%, mentre il Dow Jones è sceso di 443 punti, ovvero dell’1%.
Ad aumentare l'avversione al rischio tra gli investitori, anche il dato sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan, che ha rivelato che le aspettative di inflazione a un anno sono salite al 4,3%, il livello più alto da novembre 2023. Ciò costringe la Fed a mantenere un approccio hawkish sui tassi.
Nel frattempo, il rapporto sull'occupazione di gennaio ha evidenziato un aumento di 143.000 posti di lavoro, leggermente al di sotto delle aspettative, ma va detto che il tasso di disoccupazione è sceso al 4,0%. Nel corso della settimana appena conclusa, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato ciascuno l'1,5%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,8%.
VALUTE, EURUSD ROMPE I SUPPORTI
EurUsd ha violato i primi supporti chiave, posizionati a 1.0350, sull’onda delle dichiarazioni di Trump rilasciate venerdì sera, e ha toccato un minimo a 1.0304 prima di correggere e chiudere a 1.0330. A questo punto, stanti così le cose, ovvero considerando un Trump ancora aggressivo sui dazi, il dollaro potrebbe insistere nella sua inesorabile corsa al rialzo, andando a cercare gli obiettivi di medio e lungo termine posti a 1.0240, 1.0170 e parità.
Il mercato appare dollaro-centrico, ad eccezione del UsdJpy, in una fase che potremmo ricondurre a un ciclo di risk off che potrebbe incrementare la tensione tra gli investitori. E così Gbp, Aud, Cad e Nzd potrebbero perdere quota ancora contro il biglietto verde, mentre sullo Jpy, Chf e Cad emerge una forza relativa legata a situazioni specifiche, ovvero possibili rotture di UsdCad dei supporti chiave a 1.4270, così come per UsdJpy che dopo aver rotto il supporto di 153.70, sembra orientato a 148.60. Per quel che riguarda il UsdChf siamo all’interno di un box compreso tra 0.890 e 0.9200.
MERCATO DEL LAVORO USA
L'economia statunitense ha aggiunto 143.000 posti di lavoro a gennaio 2025, ben al di sotto del dato precedente, peraltro rivisto al rialzo di 307.000 a dicembre e delle previsioni di 170.000. Gli aumenti di posti di lavoro si sono verificati nell'assistenza sanitaria, nel commercio al dettaglio e nell'assistenza sociale. Il Dipartimento del Lavoro (BLS) ha affermato che gli incendi boschivi a Los Angeles e il rigido clima invernale in altre parti del paese non hanno avuto "alcun effetto evidente" sull'occupazione.
Nel frattempo, il BLS ha pubblicato i dati del 2024, nel quale l'occupazione dipendente è aumentata di 1,99 milioni, con una media di 166.000 posti di lavoro al mese, inferiore ai 2,2 milioni e all’aumento medio mensile di 186.000 inizialmente segnalato. A fronte di ciò, si deve ricordare però che i guadagni orari medi per tutti i dipendenti delle buste paga private non agricole sono aumentati dello 0,5% in un mese, a 35,87 dollari a gennaio 2025, il massimo da agosto 2024, al di sopra delle stime di mercato di un aumento dello 0,3%. Negli ultimi 12 mesi, i guadagni orari medi sono aumentati del 4,1%, sopra le attese e a dimostrazione della resilienza del mercato del lavoro statunitense.
USA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è sceso a 67,8 a febbraio 2025 dal 71,1 di gennaio e al di sotto delle previsioni di 71,1. Si tratta del dato peggiore da luglio 2024, con le varie componenti in calo. Inoltre, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono salite al 4,3%, il dato più alto dal novembre 2023. Molti consumatori sembrano preoccupati dell’inflazione, che secondo le stime rimarrà elevata, specie se verranno confermate le tariffe, che sono ovviamente inflattive. Inoltre, anche le aspettative di inflazione a lungo termine sono salite al 3,3%, il livello più alto da giugno 2008.
CANADA, MERCATO DEL LAVORO
Il tasso di disoccupazione in Canada è sceso al 6,6% a gennaio 2025 dal 6,7% del mese precedente, il dato più basso degli ultimi tre mesi, e in calo rispetto alle aspettative del mercato che lo avrebbero visto salire al 6,8%. Il risultato ha alleviato le preoccupazioni di un mercato del lavoro in flessione segnalato dalla Banca del Canada, suggerendo che il mercato del lavoro canadese è più solido del previsto. Il numero di disoccupati è rimasto pressoché invariato rispetto al mese precedente, attestandosi a 1.500.000. Nel frattempo, nel periodo sono stati aggiunti 76.000 posti di lavoro netti per un totale di 20.993.000, ben al di sopra del consenso di un aumento di 25.000. UsdCad in ripiegamento, sui supporti chiave di medio termine di 1.4260-70 area, la cui violazione aprirebbe la strada a livelli decisamente inferiori, posti almeno a 1.3950.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
La prossima settimana negli Stati Uniti, gli investitori si concentreranno sui dati relativi all’inflazione da prezzi al consumo e soprattutto sulla testimonianza del presidente della Fed Powell davanti al Congresso. Ma, sempre nella ottava entrante, attenzione ai PPI USA, alle vendite al dettaglio e produzione industriale, mentre sul fronte trimestrali, attenzione ai rapporti sugli utili di McDonald's, Vertex Pharmaceuticals, Coca-Cola, S&P Global, Cisco Systems, Applied Materials e Deere & Co. Per quel che riguarda i dati macro all’estero, occhio ai CPI e PPI cinesi. Infine, non dimentichiamo il PIL inglese e quello dell’area euro.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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È possibile che EUR/USD raggiunga quota 0,95?È possibile che EUR/USD raggiunga quota 0,95?
L'euro ha subito un declino fino a circa 1,03 dollari sotto la pressione di un dollaro USA più forte dopo l'annuncio del presidente Donald Trump di nuovi dazi globali su acciaio e alluminio nel fine settimana. Questo movimento ha ulteriormente indebolito la valuta, accentuando le aspettative di un divario maggiore tra i tassi d'interesse degli Stati Uniti ed Europa.
La robusta situazione occupazionale negli Stati Uniti ha sostenuto la decisione della Fed di mantenere i tassi, in contrasto con il recente taglio dei tassi da parte della BCE e l'indicazione di un possibile ulteriore rilassamento a marzo. Inoltre, i mercati temono che i dazi statunitensi possano influenzare negativamente la deflazione e ciò aumenta le previsioni per tagli più profondi da parte della BCE, con una proiezione di una riduzione del tasso di deposito all'1,87% entro dicembre.
In risposta alle minacce di dazi commerciali da parte degli Stati Uniti, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che l'UE è pronta a reagire "entro un'ora". Bernd Lange, capo del comitato commerciale dell'UE, ha anche dichiarato che il blocco è disposto ad abbassare la sua tariffa del 10% sui veicoli per allinearsi alla tassa statunitense del 2,5%, al fine di evitare una guerra commerciale.
Il dollaro statunitense ha continuato la sua forte performance sui mercati internazionali valutari con il recente annuncio di dati positivi sul mercato del lavoro a gennaio. Il tasso di cambio EUR-USD è sceso nuovamente al di sotto di 1,018, raggiungendo cifre simili a quelle dell'autunno del 2022. Questa tendenza persiste da oltre un anno e mezzo e sembra non avere intenzione di rallentare.
È stata una reazione legittima, poiché l'economia americana sta mostrando una forte performance e le politiche economiche di Donald Trump prevedono che sarà difficile mantenere l'inflazione sotto controllo negli Stati Uniti. Questo significa che la Fed dovrà sospendere i tagli ai tassi di interesse e mantenerli a livelli più alti rispetto a quanto previsto solo pochi mesi fa.
La fiducia nel mercato è stata confermata dalle statistiche della Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti, che mostrano un aumento delle posizioni aperte dagli hedge fund. Questo è indicativo di una forte aspettativa di ulteriore crescita del dollaro, come già accaduto a gennaio 2019.
L'economia globale è influenzata da diversi fattori, tra cui l'inflazione negli Stati Uniti e le riforme strutturali in Europa. Tuttavia, alcuni esperti non credono che la politica economica degli Stati Uniti avrà un forte
impatto sull'inflazione come altri attori del mercato e prevedono una minore implementazione delle misure promesse da parte di Trump.
Ci sono alcune politiche commerciali che potrebbero essere implementate presto. Questo potrebbe portare a tariffe aggiuntive e a una maggiore regolamentazione del commercio, con un impatto significativo sulla Cina. Inoltre, si prevede che l'inflazione negli Stati Uniti diminuirà quest'anno intorno al 2,4%.
È probabile che il dollaro diventi ancora più forte entro il 2025. Negli ultimi tre mesi ha continuato a salire costantemente, grazie alle aspettative che le politiche del neo-presidente Donald Trump, come la deregolamentazione, i tagli fiscali, l'aumento dei dazi e una politica migratoria più restrittiva che potrebbe portare a un aumento dell'inflazione, favoriranno la crescita del PIL e manterranno alti i rendimenti degli investimenti statunitensi a medio-lungo termine.
Oltre alla forza dell'economia americana, il dollaro è favorito anche dal differenziale di crescita tra gli Stati Uniti e l'Europa. Questo divario è previsto continuare fino al 2025, con un'evidente superiorità degli USA.
Secondo le mie previsioni, potremmo assistere a una ripresa tecnica del cambio EUR/USD nell'area di 1,10, con i prezzi che scenderanno sotto l'1 entro la fine dell'anno.
Ci sono diverse opzioni per investire nel dollaro, come ad esempio il futuro indice del dollaro o l'acquisto di bond in dollari come il Treasury bill con scadenza il 26.6.2025 con un rendimento lordo dell'4,30%.
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Continua la forza del dollaroAttualmente, il cambio EUR/USD si trova in una fase ribassista evidente. La regressione lineare rossa, segnale di un trend negativo consolidato.
Un elemento chiave in questa fase è il livello di supporto a 1.0289, che il prezzo sta testando. Se questa soglia dovesse cedere con decisione, potremmo assistere a un'accelerazione della discesa verso il successivo supporto a 1.0180 e, in caso di ulteriore debolezza, fino all’area di 0.9977.
D'altra parte, un rimbalzo sopra 1.0289 potrebbe offrire una possibilità di ripresa, ma affinché il trend cambi realmente direzione, il prezzo dovrebbe tornare sopra 1.0610 (pivot centrale). Solo in questo caso si potrebbe pensare a un recupero verso 1.0920 o livelli superiori.
Analizzando il volume, notiamo un aumento della partecipazione del mercato, segnale che i trader stanno reagendo attivamente a questi livelli chiave. Il MACD, tuttavia, è ancora in territorio negativo, suggerendo che la pressione ribassista rimane dominante.
In sintesi, la tendenza rimane negativa, con alte probabilità di continuazione al ribasso, a meno che il supporto attuale non regga e il prezzo riesca a recuperare slancio sopra la media mobile. Per chi opera nel breve termine, una rottura decisa di 1.0289 potrebbe offrire un’opportunità short con target verso 1.0180 e successivamente 0.9977. Al contrario, un ritorno sopra 1.0610 potrebbe segnalare un’inversione più strutturata.
Ciò che muove realmente i mercati: la LIQUIDITÀTrendline, supporti, resistenze, medie mobili, indicatori vari... ogni inizio carriera di un trader si avvia con la credenza che questi strumenti possano essere ciò che realmente muove il prezzo di un asset, ma solo chi resiste alle difficoltà che questo lavoro porta, e chi ha realmente fame di comprendere le meccaniche che muovono realmente i mercati arriva alla conclusione che l'unico effettivo motivo per cui un asset si muove è la liquidità .
Ma partiamo dall'inizio:
Il mercati si definiscono a " somma 0 ", il che significa che per ogni compratore, sarà necessario un venditore e viceversa.
Questo significa che se voglio comprare (facendo un esempio estremamente banale) 2 unità di EUR/USD al prezzo 1.034$, avrò bisogno di qualcuno che mi venda questa 2 unità di EUR/USD a quel preciso prezzo. Se non ci fosse nessuno disposto a vendere quelle precise unità a quel preciso preso, il mio ordine non potrebbe essere eseguito.
Fino a qui tutto molto semplice e lineare... ma se iniziamo a ragionare su questo concetto su entità più importanti, con ordini decisamente più massivi da piazzare a mercato , la visione inizia a complicarsi.
Ipotizziamo infatti di essere un'entità importante, come un Hedge Fund o una banca, che deve costruire una posizione davvero grande (ricordiamo che nel mercato del forex giornalmente vengono scambiati più di 7 trilioni di dollari), ci diventa impossibile piazzare ordini a piacimento, in quanto non ci sarebbe la controparte necessaria (ovvero la liquidità).
Quindi come fa un'entità del genere a posizionare i propri ordini a mercato?
Semplificando molto il discorso, per un'entità del genere sarà impossibile posizionarsi ad un livello preciso con un solo ordine, in quanto non sarà presente abbastanza controparte per riempire tutti i suoi ordini, il che porta alla necessità di costruire una posizione su più livelli e soprattutto cercare e creare la controparte necessaria, prima di poter posizionare i propri ordini.
Dove viene cercata e creata questa liquidità?
La liquidità è ovviamente presente su ogni punto del mercato, ma ha zone sulla quale avviene una concentrazione maggiore di ordini, ovvero zone tecnicamente visibili a tutti , specialmente agli investitori retails, che sono quelli che nel 90% dei casi perde soldi a mercato.
È infatti di comune conoscenza dove gli investitori al dettaglio cercano posizionamenti, sia per le entrate, sia per gli ordini di uscita (stop loss e take profit). Basta infatti andare a guardare qualche corso base di trading su YouTube o su qualche altra fonte online per vedere come il posizionamento degli ordini sia molto simile in tutte le strategie, tendenzialmente sotto o sopra massimi o minimi di punti strutturali importanti.
Questi sono infatti i livelli che, dopo aver fatto posizionare tutti i retails, le grandi entità cercano di sbilanciare, in modo da attivare tutti gli ordini creati e poter fillare le loro enormi posizioni e dare infine il via al vero movimento del mercato.
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Tutti questi movimenti sono ripetitivi, avvengono ogni giorno, e tendenzialmente hanno anche orari molto precisi in cui avvengono il che permette, una volta compreso il vero meccanismo della liquidità, di creare edge basati proprio su questo concetto.
BUY EUR/USD🔹 Trend e Struttura del Grafico
Il prezzo è in tendenza ribassista, evidenziata dal canale discendente in blu, con massimi e minimi decrescenti.
La resistenza dinamica è rappresentata dalla trendline superiore del canale, mentre il supporto è la trendline inferiore.
La quotazione attuale è 1,03270 USD, in leggero calo (-0,54%).
📈 Livelli di Fibonacci
Sono tracciati i ritracciamenti di Fibonacci dal massimo di 1,12343 al minimo recente.
I livelli chiave di ritracciamento sono:
0.236 (1,0972)
0.382 (1,0850)
0.5 (1,0731)
0.618 (1,0613)
0.786 (1,0446)
Il prezzo attuale si trova sotto il livello 0.786, segnalando una possibile prosecuzione della tendenza ribassista.
🟥🟩 Zona di Trading (Risk/Reward Ratio)
L'area verde rappresenta il potenziale target rialzista, mentre l'area rossa indica la zona di stop loss.
Il trade sembra basarsi su un rimbalzo dal supporto con obiettivo vicino ai livelli Fibonacci superiori.
📉 Previsioni e Scenari Possibili
Bullish scenario: Se il prezzo rompe la resistenza del canale e supera 1,0446, potrebbe testare 1,0613 - 1,0731.
Bearish scenario: Se il prezzo rompe il supporto del canale, potrebbe scendere verso 1,02295 - 1,02198 e successivamente testare 1,00 USD.
Discesa post dato per Euro-DollaroBuongiorno, venerdì appuntamento importante alle 14,30, NFP basso e disoccupazione che scende ancora, quindi dato contrastato; morale della favola, prima scatto in alto ai massimi giornalieri, poi violenta discesa a chiudere sui minimi settimanali.
Iniziamo con il dire che è stata una settimana decisamente particolare, certamente influenzata dall'apertura di lunedì mattina in forte gap down in seguito alla decisioni sui dazi di Trump di venerdì scorso, è seguita una settimana di recupero fino a chiudere totalmente il gap ed arrivare sino ad area 1,045, livello che ha ben tenuto, poi sono partite le vendite nella giornata di Venerdì.
La dashboard mi mostra coerentemente alla tendenza di questo venerdì un Euro debole su tutti i timeframe mentre al contrario il Dollaro è forte su tutti, eccezion fatta per il giornaliero.
Riguardo i livelli operativi cui tenere attenzione abbiamo sopra 1,04 ed 1,045 che già ben hanno fatto il loro lavoro questa settimana, come supporti invece 1,028 già menzionato giovedì (linea verde) e l'ultimo area 1,02/1,018 che rappresenta l'area dei minimi di periodo, zona certamente non semplice da superare al primo tentativo.
Cosa mi aspetto da questo Lunedì? La discesa sembra ben avviata quindi per mio protocollo se avessi posizioni short in portafoglio imposterei 1,028 come target dove liquidare parte della mia posizione, l'altra parte la terrei in caso di discesa fino ai minimi ad 1,02; al contrario se fossi flat potrei valutare un ingresso short in caso di test (meglio intorno ad orario apertura europea) di zona 1,035, per un approdo verso i target indicati e con le stesse modalità di money management.
NFP e MICHIGANA gennaio l'economia statunitense ha registrato un incremento di 143.000 posti di lavoro, inferiore alle previsioni di 169.000, indicando un rallentamento rispetto ai mesi precedenti.
Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è sceso leggermente al 4%, segnalando un mercato del lavoro ancora solido.
Parallelamente, le aspettative dei consumatori sull'inflazione sono aumentate significativamente.
Secondo il sondaggio dell'Università del Michigan, l'inflazione prevista per il prossimo anno è salita al 4,3% a gennaio, rispetto al 3,3% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto da novembre 2023
EURUSD H4nel video, come descritto ieri nel video, applico l'ipotesi del reverse da long a sell.
applicando semplici regole di Gann e con l'aiuto dei miei script, mi giro in discreta sicurezza.
pubblico questo video in corsa senza aspettare la chiusura h19.
nel video avrete tutte le informazioni condivise.
grazie
Strategie di Trading con Fibonacci: Ecco Cosa Devi SapereQuesta settimana, per quanto riguarda la parte educativa andremo a parlare di uno strumento usato dalla stragrande maggioranza dei trader non appena si approcciano al mondo dei mercati finanziari, ovvero l’indicatore di Fibonacci.
Fibonacci viene utilizzato all’interno di un’analisi di un grafico, per identificare quelli che possono essere livelli di prezzi chiave su cui ci si può aspettare una determinata reazione da parte del prezzo.
Brevemente, in matematica la sequenza di Fibonacci è data dai numeri che sono il risultato della somma dei due numeri precedenti. Ad esempio: 0,1,1,2,3,5,8,13 ecc.
I livelli di Fibonacci vengono applicati anche negli studi dei trend del prezzo affinchè si possa ottenere un certo tipo di previsione, ed è utilizzato soprattutto per tradare le valute, quindi parliamo di mercato forex.
Questo perché è stato osservato che il prezzo può reagire a determinati livelli di natura statistica e matematica. Tuttavia, non esiste alcuna garanzia di comportamento futuro del mercato. È fondamentale non basarsi su un solo indicatore per prendere decisioni di trading e avere una solida comprensione del mercato per gestire i rischi associati al trading, incluso il rischio di perdita del capitale
Quali sono i livelli chiave utilizzati all’interno dell’indicatore?
23.6%
38.2%
50%
61.8%
76.4%
Da notare che comunque il livello del 50% è stato inserito come livello che rappresenta una media dei prezzi che vengono presi in considerazione per il calcolo, ma difatti il 50% non fa parte del calcolo della sequenza di Fibonacci.
Il fine ultimo dell’utilizzo di questo strumento, è quello di cercare di semplificare quanto più possibile l’identificazione dei livelli di supporto e resistenza all’interno di un grafico, in modo tale da poter poi effettuare un’analisi puramente di movimento del prezzo (o price action).
Come vengono identificati i cosidetti “ritracciamenti di Fibonacci”?
Il ritracciamento viene individuato posizionando manualmente il punto 0% e il punto 100%, solitamente corrispondono ai punti in cui si è avuto origine del trend (0%) ed il punto in cui si è avuto l’ultimo massimo creato da quel trend (100%). Una volta che questi punti sono stati identificati, questi possono essere individuati come i nostri punti che fungeranno da supporto o resistenza, in base al trend in cui ci si trova.
Ogni trader potrà utilizzare l’indicatore di Fibonacci sulle nostre piattaforme, quali Metatrader, Ctrader e anche Tradingview.
Quali sono i livelli che vengono tenuti più importanti da parte dei trader nell’uso di Fibonacci?
Senza dubbio, un livello chiave è il 61.8%, in quanto ha una caratteristica molto interessante, ovvero se dividamo un numero per quello successivo all’interno della sequenza, otterremo sempre come risultato 61.8%.
Inoltre, un trader potrebbe impostare livelli che indicano possibili proiezioni del prezzo, ovvero livelli che potrebbe andare a toccare nella prosecuzione del trend; questi livelli sono il:
123,6%
138.2%
161.8%
Andando a vedere questo esempio sul grafico Daily di EURUSD che trovate sulla nostra piattaforma di Pepperstone, possiamo notare come lo 100% viene ancorato al punto in cui è partito il trend ribassista, mentre il 0% ci indica il minimo di riferimento (entrambi cerchiati in viola).
Possiamo notare come tracciando l’indicatore Fibonacci, il prezzo effettui in ritraccio e vada a toccare il 38.2%, uno dei punti di riferimento dell’indicatore, per poi continuare la sua discesa, andando a prendere pienamente uno dei punti di proiezioni indicati precedentemente.
Un altro esempio potrebbe essere tenendo in considerazione un trend rialzista. Andando a vedere il grafico di GBPUSD su Pepperstone, possiamo notare come il punto di ritraccio sia andato a combaciare in maniera precisa con il punto 61.8% di Fibonacci e da li abbia proseguito la sua corsa al rialzo.
Quest’analisi è puramente a scopo informativo e non rappresenta alcun consiglio finanziario. Teniamo a precisare che movimenti avvenuti in passato non sono sempre sinonimo che questi possano presentarsi anche in futuro. Ogni trader deve fare le dovute considerazioni e analisi in termini di investimenti e che tradare CFD comporta un rischio di perdita di denaro.
CONCLUSIONI
Possiamo considerare l’indicatore di Fibonacci come uno strumento che potrebbe essere utile per chi comincia ad analizzare un grafico e lo studio della propria strategia. Senza dubbio questo strumento non è sufficiente per un’analisi completa. Senza dubbio possiamo dire che Fibonacci sia uno strumento versatile e potrebbe essere particolarmente utile per individuare livello di possibili prese di profitti o punti in cui dover uscire dal mercato nel caso in cui la posizione ci va contro. Resta comunque uno degli strumenti più affascinanti usati nel mercato della finanza.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
EURUSD - ACCUMULO DI LUNGO PERIODOEU sembra aver iniziato un acculumo pesante, questo anche nin correlazione con il DXY che potrebbe come nel 2016 scendere con Trump presidente nonostante i dazi e le politiche protezionistiche.
Osserverò con attenzione i posizionamenti COT non commercials per caricare un cannone rialzista.
Equity in attesaAltra seduta nel segno della stabilità a Wall Street, dopo i leggeri guadagni del giorno precedente. I tre principali indici hanno chiuso vicino allo zero a causa di un mercato che sembra attendere Trump prima di muoversi.
Tra le aziende che hanno pubblicato i bilanci, segnaliamo Philip Morris, salita di quasi il 12% dopo l’aumento del fatturato. Al contrario, Qualcomm ha perso il 4,4% a causa delle preoccupazioni per un rallentamento della domanda di smartphone. Le azioni Honeywell sono scese del 4,5% dopo che la società ha annunciato i piani per dividersi in tre società indipendenti, e Ford ha ceduto il 4,8% a causa di previsioni di crescita più deboli. Infine, Tesla è scesa di quasi l'1,8%.
VALUTE E ORO
I cambi sono rimasti poco mossi ieri, in assenza di market movers e soprattutto in attesa dei dati sui Non Farm Payrolls di oggi. I principali cambi hanno registrato movimenti di 40-50 pips, con il dollaro dapprima in rialzo e poi in calo, mentre l'USD/JPY è rimasto costantemente in distribuzione con minimi a 151,30.
Il dollaro sembra comunque faticare a risalire la corrente, pur non cedendo i supporti chiave. L’oro, dopo i massimi di ieri, ha corretto quasi 50 dollari, stabilizzandosi poi a 2.850. Il trend resta solido, ma gli eccessi potrebbero portare a correzioni anche più rilevanti.
MERCATO DEL LAVORO USA
Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 11.000 rispetto alla settimana precedente, arrivando a 219.000 nell'ultima settimana di gennaio 2025, superando le aspettative di mercato di 213.000. Nel frattempo, le richieste continuative sono aumentate di 26.000, arrivando a 1.886.000 nella settimana precedente, superando le aspettative di mercato di 1.870.000.
Intanto, i datori di lavoro statunitensi hanno annunciato 49.795 tagli di posti di lavoro a gennaio 2025, in aumento rispetto ai 38.792 di dicembre 2024, ma in calo del 40% rispetto agli 82.307 dell'anno precedente. È anche il totale di tagli di posti di lavoro più basso di gennaio dal 2022. La tecnologia ha guidato tutti i settori nell'attività dei tagli, con le aziende tecnologiche che stanno subendo sconvolgimenti dall'integrazione dell'intelligenza artificiale e molte di queste stanno discutendo iniziative di efficienza e produttività, il che significa che potrebbero arrivare ulteriori tagli.
BOE TAGLIA I TASSI
La Banca d'Inghilterra ha tagliato i tassi di riferimento di 25 punti base al 4,5% nella sua decisione di febbraio 2025, come previsto, confermando la terza riduzione dall'inizio del suo ciclo avvenuto nell'agosto del 2024. Tutti e nove i membri del Comitato di politica monetaria hanno votato per un taglio dei tassi, rispetto alle scommesse di un voto di 8 a 1, mentre due membri hanno votato per una riduzione più importante, ovvero di 50 punti base.
La Banca ha mantenuto la sua posizione secondo cui l'allentamento monetario dovrebbe essere graduale quest'anno, poiché le crescenti preoccupazioni per la crescita pesano sui livelli ostinati dell'inflazione dei servizi di base. Tuttavia, la Banca ha rivisto al ribasso le sue previsioni di crescita per l'anno in corso poiché l'attività economica ha già sottoperformato le aspettative da novembre, indicando uno spostamento accomodante nel bilancio del rischio tra crescita e prezzi più elevati nel breve termine.
EUROZONA, VENDITE AL DETTAGLIO
Il volume del commercio al dettaglio nell'area dell'euro è diminuito dello 0,2% su base mensile a dicembre 2024, mancando le aspettative del mercato di un calo dello 0,1%. Le vendite di cibo, bevande e tabacco sono diminuite dello 0,7%, rispetto al calo dello 0,1% del mese precedente. Nel frattempo, le vendite di prodotti non alimentari sono rimbalzate dello 0,3% dopo due mesi consecutivi di contrazione e le vendite di carburante sono aumentate dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,7% a novembre.
Tra le maggiori economie del blocco, peggioramenti per Germania (-1,6%), Francia (-0,2%) e Paesi Bassi (-0,2%), mentre miglioramenti si sono avuti in Spagna (1,4%) e Italia (0,3%).
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Eur-Usd: Attesa per i NFPChe dire, Euro-Dollaro ha iniziato il 2025 oscillando tra area 1,02 ed area 1,05 senza prendere particolari direzioni per il momento; domani alle 14,30 ci sono i Non Farm Payrolls ed il tasso di disoccupazione.
Questi dati sono molto importanti per capire che direzione prenderà la Fed, infatti un mercato del lavoro forte potrebbe far rimandare alla Fed il taglio tassi e rendere il dollaro più forte, magari spingendolo già da domani nella parte bassa del range di oscillazione di questo 2025.
La dashboard in alto mi segnala questa sera entrambe le valute deboli, con l'euro leggermente più reattivo sui timeframe brevi.
Riguardo i livelli da monitorare per domani segnalo al rialzo duplice resistenza volumetrica prima ad 1,043 poi ad 1,046, mentre al ribasso 1,035 può essere un iniziale spartiacque per la mattina mentre il livello supportivo più importante è certamente 1,028 (in caso di dato del lavoro molto forte).
Eviterei di prendere posizione prima del dato, sarebbe come giocare alla roulette; vediamo dopo il dato se ci sono le condizioni per un ingresso.
Se riesco domani faccio un rapido aggiornamento post dato.
Buona serata.
BANK OF ENGLANDLa Banca d'Inghilterra ha recentemente ridotto il tasso di interesse di un quarto di punto, portandolo al 4,5%, nel tentativo di stimolare un'economia britannica in rallentamento.
Questa decisione, la terza riduzione dal 2020, è stata presa in risposta a previsioni economiche meno ottimistiche e a un'inflazione prevista in aumento.
Le proiezioni di crescita per il 2025 sono state dimezzate, passando dall'1,5% allo 0,75%, evidenziando le sfide economiche che il Regno Unito deve affrontare.
Il governatore Andrew Bailey ha sottolineato che ulteriori riduzioni dei tassi saranno valutate con cautela, data l'incertezza economica globale e le potenziali ripercussioni delle politiche commerciali statunitensi.
Nonostante l'inflazione attuale sia al 2,5%, si prevede un picco al 3,7% entro la metà dell'anno, principalmente a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia e delle tasse.
Questa mossa mira a sostenere l'economia britannica, ma comporta anche rischi, come l'aumento dell'inflazione e l'impatto sulle valute.
La sterlina ha registrato un calo dell'1% rispetto al dollaro dopo l'annuncio, mentre i rendimenti dei titoli di Stato a breve termine sono diminuiti.
Buon trading a tutti
Borse stabiliGli indici azionari statunitensi hanno ripreso quota rispetto a un inizio di giornata assai blando, supportati da un forte calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza e da trimestrali e dati macro contrastanti. L'S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones sono tutti saliti tra lo 0,20% e lo 0,60%, con Broadcom e Nvidia che sono aumentati rispettivamente del 6% e del 4,5%, in un contesto di ripresa del settore dei produttori di chip.
Anche i titoli difensivi hanno registrato buone performance con guadagni da parte di banche, sanità e beni di consumo, dopo un ISM Services PMI più debole del previsto che però necessita di conferme per spingere la Fed al taglio dei tassi. Tra i titoli, spicca la caduta di Alphabet, che ha perso il 7,5% dopo una trimestrale negativa. Anche AMD ha perso oltre il 10% a causa dei minori ricavi dei data center, mentre Uber è scesa del 7% dopo le deboli previsioni del primo trimestre.
VALUTE, DOLLARO IN DISCESA
Ancora una giornata all’insegna del risk on, con il dollaro che ha ancora una volta leggermente ripiegato, sull’onda delle ultime decisioni sulle tariffe, mitigate leggermente rispetto alle previsioni e in altri casi ritardate. L’EUR/USD resta in fase di lenta accumulazione, a ridosso delle resistenze chiave di 1,0450, con i supporti di 1,0350 che ancora tengono.
Sarà ancora Trump il principale market mover, in quanto le news ancora non possono confermare nuovi tagli dei tassi da parte della Fed. Prematuro infatti parlare di rallentamento del mercato del lavoro dopo i JOLTS openings, usciti peggiori delle attese, soprattutto alla luce degli ADP di ieri, che hanno mostrato un incremento delle assunzioni nel settore privato, superiore alle previsioni. E non basta neppure il dato negativo relativo all’ISM PMI. In ogni caso, piccole crepe nel sistema USA lasciano sperare in un futuro taglio dei tassi della banca centrale.
Sulle altre valute, segnaliamo un USD/CAD sul supporto di medio termine a 1,4270, la cui violazione aprirebbe la strada a movimenti anche di una certa portata, compresi tra 1,4150 e 1,4030. USD/JPY che analogamente distribuisce dopo aver violato l'area 153,70 e sembra puntare a 148,80, minimo del 3 dicembre scorso. Le valute oceaniche, sull’onda della discesa generalizzata del dollaro, sono a ridosso delle resistenze chiave poste rispettivamente a 0,6330 e 0,5725 per AUD/USD e NZD/USD.
ORO, TEMPO DI CORREZIONE?
Continua la marcia dell’oro che in giornata è arrivato quasi a toccare 2.882 dollari l’oncia. Da un punto di vista tecnico, l’eccesso osservato con le bande di Bollinger (nel caso specifico la 50,3) evidenzia la possibilità di correzioni anche importanti, ma che non dovrebbero, almeno nel breve, scalfire il trend rialzista di medio termine, che sembra non trovare ostacoli se non intorno a questi livelli di eccesso oggettivo. I target a 3000 cominciano però a intravedersi all’orizzonte e per vendere occorre attendere almeno la formazione di massimi inferiori.
USA, DEFICIT COMMERCIALE IN RIALZO
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è allargato ulteriormente a 98,4 miliardi di dollari a dicembre, con il dato di novembre rivisto a 78,9 miliardi, al di sopra delle previsioni di un deficit a 96,6 miliardi. È il deficit commerciale più alto dal marzo 2022, poiché le aziende statunitensi si sono affrettate ad assicurarsi beni per timore dei dazi che Trump aveva promesso.
Riflette un aumento del deficit di beni a 123 miliardi di dollari e una diminuzione del surplus di servizi a 24,5 miliardi di dollari. Le importazioni totali sono salite del 3,5% a 364,9 miliardi, guidate da computer e oro non monetario, mentre le esportazioni sono diminuite del 2,6% a 266,5 miliardi, principalmente a causa di petrolio greggio e computer. Per l'intero 2024, il deficit è aumentato del 17% dal 2023 a 918,4 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate del 3,9% a 3.191,6 miliardi e le importazioni sono aumentate del 6,6% a 4.110 miliardi.
I maggiori divari commerciali sono stati registrati con la Cina (-295,4 miliardi di dollari), l'UE (-235,6 miliardi di dollari), il Messico (-171,8 miliardi di dollari) e il Vietnam (-123,5 miliardi di dollari). Il divario commerciale con il Canada è stato di 63,34 miliardi di dollari.
ADP IN RIALZO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 183.000 lavoratori a gennaio 2025, di più rispetto ai 176.000 rivisti al rialzo a dicembre 2024 e al di sopra delle previsioni di 150.000. I settori rivolti al consumatore hanno guidato le assunzioni, mentre la crescita occupazionale è stata più debole nei servizi alle imprese e nella produzione.
Il settore dei servizi ha aggiunto 190.000 posti di lavoro, guidato da commercio, trasporti, servizi di pubblica utilità, ospitalità, istruzione, servizi sanitari e attività finanziarie. Il settore della produzione di beni ha perso 6.000 posti di lavoro a causa della produzione manifatturiera. Nel frattempo, la crescita annuale delle retribuzioni per chi ha mantenuto il lavoro è stata del 4,7% e la crescita delle retribuzioni per chi ha cambiato lavoro è stata del 6,8%.
Buona serata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EURUSD, il cross chiede di rientrare nell'ovile?Chart di Capital.Com
La retorica di Trump sta facendo da catalizzatore in diversi mercati e su diversi grafici.
Nel caso di EURUSD, dopo un iniziale rafforzamento del dollaro dovuto all'atteggiamento “intanto mi proteggo” adesso stanno venendo fuori tra gli operatori diverse letture del fenomeno.
Restando al cross in esame, si osserva una situazione interessante su Time frame mensile
Il breakout di 1,044 avvenuto a dicembre con la chiusura della candela sotto di esso, ora viene messa in discussione da un movimento di ritorno dei prezzi.
Attualmente siamo al test della stessa area e bisognerà capire se si tratterà di classico pullback oppure di un ripensamento degli operatori con richiesta dei prezzi di rientrare nell'area di lateralizzazione da cui sono appena usciti.
Si può valutare un long tradando un pattern di 1 2 3 low di Joe Ross.
Aree obiettivo 1,06 ed 1,09