Wall Street rilanciaGli indici americani hanno chiuso in netto rialzo venerdì, alimentati in gran parte da un rimbalzo del settore tecnologico. L'S&P 500 è salito dell'1%, il Nasdaq 100 è cresciuto dell'1,6% e il Dow Jones ha chiuso a +0,8%. Le azioni delle grandi aziende tecnologiche hanno guidato il rally, con Tesla a +3%, Nvidia in crescita del 3,1% e Microsoft in rialzo dell'1%. Anche le azioni dei beni di consumo hanno sovraperformato, con Amazon che ha chiuso a +2,4%.
I sentimenti sono migliorati grazie all’allentamento delle pressioni inflazionistiche e ai solidi utili delle principali banche, alimentando l'ottimismo per potenziali tagli dei tassi di interesse da parte della Fed. Mentre Donald Trump si prepara per il suo secondo mandato presidenziale, gli investitori osservano i cambiamenti di politica tra le preoccupazioni per i dazi e le modifiche fiscali.
I tre principali indici hanno chiuso la settimana con il Dow e l'S&P 500 in rialzo rispettivamente del 3,2% e del 3,4%, segnando i loro più significativi guadagni settimanali dal mese di novembre. Il Nasdaq ha evidenziato, nella settimana uscente, un +3,9%.
VALUTE
Chi opera sui cambi avrà notato come, nelle ultime settimane, la tendenza delle majors contro il dollaro abbia seguito un andamento caratterizzato da forza del dollaro, alternata a correzioni che non hanno però mai consolidato. Anzi, quasi sempre, dopo vani tentativi di rottura dei supporti chiave del dollaro, tendenzialmente falliti, il trend originario a favore della divisa USA è inesorabilmente ricominciato.
Ciò che ancor di più rende l’idea del trend in atto è la velocità con cui le valute concorrenti del biglietto verde hanno provato a recuperare, e quella invece di discesa, cioè di ritorno al rialzo del dollaro. La price action contro il dollaro è spesso veloce e rapida, ma non tiene i livelli e, dopo poco tempo, si sgonfia ritornando a muoversi nella direzione originaria. Insomma, il classico movimento da carry trades, che si muove nella direzione della valuta ad alto tasso lentamente, mentre quando corregge a favore di quella a tasso inferiore, lo fa velocemente e senza consolidare.
Anche venerdì sera, il biglietto verde è tornato verso i massimi dopo che la notizia della telefonata “amichevole” tra Trump e il suo omologo cinese Xi aveva spinto il dollaro decisamente al ribasso contro quasi tutte le concorrenti. La settimana entrante ci dirà molto perché è quella di insediamento di Donald Trump, che comincerà ad esternare e illustrerà molto probabilmente i suoi programmi futuri. Sarà probabilmente una settimana da seguire con grande attenzione, perché potrebbe determinare i destini dei principali rapporti valutari nel medio termine.
PREVISIONI DEL FMI
Il Fondo Monetario Internazionale ha pubblicato le proprie previsioni per l’anno appena iniziato, in cui prevede una crescita globale del 3,3%, in leggero aumento rispetto al 3,2% previsto a ottobre, guidata da una revisione al rialzo per gli Stati Uniti, che ha compensato i downgrade in altre principali economie. Anche per il 2026 è prevista una crescita del 3,3%, invariata rispetto alla proiezione precedente.
Il FMI ha sottolineato che, mentre gli Stati Uniti si trovano ad affrontare rischi al rialzo che potrebbero sostenere la crescita nel breve termine, altre nazioni rimangono esposte a rischi al ribasso in un contesto di accresciuta incertezza politica. Si prevede ora che l’economia statunitense crescerà del 2,7% nel 2025 (rispetto al 2,2% di ottobre), mentre quella cinese è stata rivista leggermente al rialzo al 4,6% (rispetto al 4,5%). Al contrario, la previsione per il vecchio continente è stata ridotta all'1% (rispetto all'1,2%), così come quella relativa al Giappone rimane stabile all'1,1%. Tra le emergenti, segnaliamo le proiezioni per il PIL dell’India, che sono cresciute al 6,5%. Per il Regno Unito, il FMI ha alzato la sua proiezione all’1,6% (rispetto all’1,5%).
Sul fronte dell’inflazione, il FMI prevede che l’inflazione complessiva globale scenderà al 4,2% nel 2025 (rispetto al 4,3%) e scenderà ulteriormente al 3,5% nel 2026.
BORSA UK SUI MASSIMI
Il FTSE 100 è salito di oltre l'1,5% venerdì, superando quota 8.500 e avvicinandosi a una chiusura record, trainato dalle azioni del settore minerario. Le azioni Glencore sono salite di circa il 4% in seguito alle segnalazioni di trattative di fusione con Rio Tinto, segnando potenzialmente il più grande accordo di sempre del settore. Anche Anglo American ha guadagnato più del 3%.
Questi rialzi sono arrivati in concomitanza con i dati economici del Regno Unito, con le vendite al dettaglio di dicembre in calo dello 0,3% su base mensile, contrariamente alle aspettative di un aumento dello 0,4%. All'inizio della settimana, il PIL del Regno Unito ha evidenziato un calo con una performance inferiore alle attese, così come l'inflazione, che è scesa al 2,5%, al di sotto delle previsioni. Questi fattori hanno alimentato le aspettative di diversi tagli dei tassi da parte della BoE, con gli analisti che ora stimano oltre 70 punti base di ribassi, rispetto ai 65 punti base del giorno precedente.
La sterlina è scivolata rispetto al dollaro, mentre i costi di prestito del Regno Unito si sono allentati dopo essere saliti ai massimi da un decennio la scorsa settimana. Il FTSE 100, dominato da aziende internazionali, ha beneficiato della domanda più debole del Regno Unito, che ha pesato maggiormente sul FTSE 250, incentrato sul mercato interno, in crescita solo dello 0,25%.
SETTIMANA ENTRANTE
La prossima settimana, negli Stati Uniti, l'attenzione si sposterà sull'insediamento di Trump e su una stagione di utili estremamente interessante, considerato il fatto che molte aziende rilasceranno le trimestrali. Tra queste, Netflix, Charles Schwab, P&G, J&J, Abbott, General Electric, Texas Instruments, Union Pacific, American Express e Verizon. Tra i principali dati macro, segnaliamo gli S&P Global PMI e le vendite di case esistenti.
A livello globale, attesa per la decisione della BoJ, che dovrebbe alzare i tassi di 25 bps, mentre i flash PMI forniranno approfondimenti sull'attività del settore privato nell'area dell'euro, in Germania, Regno Unito, India e Giappone. Altri dati in uscita includono il sentiment ZEW tedesco e quelli sull’occupazione inglese.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Idee operative USDEUX
EUR/USD possibile reversal swingChiusura settimanale molto interessante per EUR/USD, che suggerisce con un'amplia analisi multi-timeframe la possibilità di creare un'inversione su timeframe alti, settimanale e potenzialmente mensile.
Grafico mensile:
Sul mensile sembra sia in formazione una struttura AMD (accumulo, manipolo, distribuisco); infatti dopo una lunga lateralizzazione, il prezzo ha effettuato un movimento molto rapido di sbilanciamento dei minimi, andando allo stesso tempo a ribilanciare un FVG mensile.
Grafico settimanale:
Sul settimanale possiamo osservare con più precisione che l'asset, all'interno dell'FVG weekly è andato a prendere un punto di liquidità importante, ovvero il minimo settimanale a 1.0222$.
Infatti i minimi di queste ultime tre settimane hanno sempre lavorato queste fasce di prezzo, ma è da notare come le chiusure della candele settimanali hanno sempre rifiutato la zona.
Infine, la chiusura di questa settimana con una candela doji, suggerisce la creazione di una possibile struttura di inversione.
Grafico giornaliero:
Nel giornaliero si può osservare che una discreta inversione sembra essere già avvenuta, ma senza rotture di particolari strutture, il che obbliga ad una maggiore cautela.
Dopo l'inversione avvenuta ad inizio settimana, il restante dei giorni è stato una lateralizzazione per la maggior parte del tempo, quindi attualmente l'unica struttura interessante per cercare una continuazione long è l'FVG 1D posto sotto l'accumulo dei minimi delle giornate di mercoledì, giovedì e venerdì (come mostrato nella struttura ad 1h).
Se una candela daily dovesse chiudere al di sotto dell'FVG daily (1.0249$), l'idea dell'inversione swing sarebbe invalidata.
L'importanza dell'analisi multi-assetL'analisi multi-asset, ovvero l'analisi di due o più asset che presentano una forte correlazione (diretta o inversa che sia), è di fondamentale importanza e permette di comprendere e di anticipare movimenti di inversione con molta più semplicità grazie ad un semplice strumento: le divergenze.
Una divergenza tra due asset correlati si mostra, similmente alle divergenze con gli indicatori, si mostrano quando un determinato asset non aggiorna un minimo/massimo all'aggiornamento di un minimo/massimo su un altro asset correlato.
Quando analizziamo EUR/USD possiamo andare ad affiancare alla nostra analisi l'osservazione di divergenze sul DXY (ovvero l'indice del dollaro), che presenta una correlazione negativa con eurodollaro; quindi ogni nuovo massimo sull'euro, dovrebbe corrispondere ad un nuovo minimo sull'indice del dollaro e viceversa.
Questo strumento durante la settimana passata ha fornito ottime opportunità per anticipare importanti inversioni di strutture a medio timeframe, offrendo ottimi trade di continuazione.
Nel grafico è mostrata la giornata di martedì 14 gennaio, dove alle 13:00 è iniziato un movimento di sbilanciamento opposto al bias (long); come si può notare, mentre il DXY ha chiaramente sbilanciato sia i massimi di Londra sia di Asia, ribilanciando un FVG a 4h, eurodollaro invece mostrava una divergenza rialzista.
Infatti EUR/USD ha sbilanciato i minimi di Londra ma non quelli della sessione Asiatica, mostrando quindi forza e volontà di proseguire a rialzo.
Dopo l'avvenuta divergenza le strutture a basso timeframe hanno offerto successivamente la conferma per aprire una posizione long in linea con il bias, per puntare all'espansione della struttura verso nuovi massimi.
Meglio aspettare MartedìBuon pomeriggio, possiamo dividere la settimana in 2:
- la prima parte nell'attesa del dato sull'inflazione e l'euforia post dato
- la seconda parte da Giovedì in cui il cambio ha sostanzialmente lateralizzato sia in modalità pre-festiva (Lunedì è il Martin Luther King Day),sia e soprattutto in attesa dell'insediamento del presidente Trump, sempre Lunedì.
Iniziando con il precisare che sconsiglio vivamente di prendere posizione Lunedì in qualsiasi direzione a causa delle scosse che potrebbero portare le parole del nuovo presidente, cerchiamo di fare il punto della situazione su ciò che è successo e ciò che potrebbe succedere prossima settimana (spunti meramente tecnici non considerando eventi o meglio discorsi esogeni).
La settimana è iniziata con nuovi minimi ad 1,0176 cui è seguita una ripresa già da lunedì fino ad area 1,025 (minimi della settimana precedente), un nuovo impulso post PPI ad 1,0310 fino a toccare i massimi settimanali ad 1,0354 in seguito a dati sull'inflazioni "migliori" delle attese, infine violenta respinta fino ad ex area 1,025 poi poi finire la settimana in laterale sopra quest'ultima area.
Cosa aspettarci nella prossima settimana? Chi mi segue sa che ipotizzo da tempo un arrivo sulla parità dei cambi, sia per aspetti macroeconomici (inflazione più resistente negli USA) sia per aspetti tecnici; tuttavia il minimo settimanale sembra aver creato una solida base volumetrica (come si può vedere dalla banda verde sul minimo settimanale), in più la dashboard continua a segnalarmi oltre al dollaro forte, anche un euro che ben si difende nei timeframe più ampi, concedendomi meno vantaggio statistico sullo short di medio.
Personalmente a livello operativo, come suggerito ad inizio analisi, non effettuerò operazioni domani, ma terrò un occhio sull'eventuale comportamento dei prezzi in prossimità dei livelli 1,035 ed 1,018.
Martedì, con maggiore calma, farò una nuova analisi certamente più tecnica.
Buon weekend
NEWSLETTER#111: USD e JPYUSD
I dati sulla produzione manifatturiera e industriale statunitense di dicembre hanno battuto le aspettative e, con le revisioni al rialzo di novembre e i sondaggi anticipati che indicano miglioramenti in corso, potrebbero finalmente esserci segnali di una svolta nel settore.
La minaccia di dazi del presidente Trump dovrebbe contribuire a rendere la produzione statunitense più competitiva sul mercato interno.
JPY
Lo yen giapponese, nonostante la debolezza della sessione odierna, ha comandato la settimana a rialzo.
Attualmente il mercato sconta una probabilità del 90% che la Bank Of Japan interverrà sul mercato forex con un'immissione di liquidità in tempi brevi.
Buon trading a tutti
EURUSD, fast trade con Fibonacci Chart di Capital.Com
L'ultimo pivot importante di medio termine è rappresentato dal livello 1,128 che corrispondente al 61,8% di ritracciamento di Fibonacci dell’enorme movimento ribassista generatosi dal gennaio del 2021.
In quella occasione i prezzi sono venuti a contatto con l'importantissima trendline di lungo periodo in area 1,24 venendo respinti indietro fin sotto la parità a 0,95.
I momenti, non molto frequenti, in cui i prezzi vengono a contatto con aree molto importanti e sensibili di lungo periodo sono sempre occasioni per fare scelte strategiche.
Per chi opera nel mercato potendosi permettere un’ottica di lungo termine, tipicamente istituzionali e operatori in cerca di ottimizzazione valutaria del proprio business, questi momenti sono molto importanti perché permettono di prendere un posizionamento per ottenere dei benefici statisticamente molto probabili e duraturi.
Infatti, questi operatori scevri dalle preoccupazioni che assillano gli speculatori e gli scalpers possono anche prendersi il lusso di non azzeccare esattamente un pivot point ma hanno la certezza di incrementare l'esposizione in un'area distante abbastanza da un livello che potremmo definire semplicisticamente di fair value.
Il caso proposto nel grafico ne è un perfetto esempio con i prezzi a livelli elevati in assoluto, in funzione delle ragioni di scambio tra le due aree economiche, e il contemporaneo contatto con l'autorevole trendline ribassista
Il movimento di ritracciamento di cui sopra a sua volta ad oggi risulta rintracciato di uno stesso 61.8%. Il livello coincide con un supporto di medio termine anche se non robustissimo.
Siamo su un grafico settimanale, siamo al martedì ed è ancora presto per parlare di quale forma potrà assumere in chiusura la candela attuale.
Tuttavia, è utile monitorarne le evoluzioni per capire se il supporto reggerà perché un indizio di ciò potrebbe giungere proprio dalla forma di questa candela con i volumi associati.
Una reazione convinta da questi livelli, con volumi, non può che consegnarci il prossimo venerdì quantomeno un hummer.
Nell'attesa di questi scenari da massimi sistemi, si potrebbe provare a cogliere un tentativo di rimbalzo sul supporto cavalcando la breve gittata dell’hammer di ieri con obiettivo l’approdo sulla trendline ribassista di breve termine.
I livelli operativi in grafico.
Attesa per il dato sull'inflazioneOggi alle 14,30 ci sarà il dato sull'inflazione; il mercato ha paura dei tassi e quindi sarà molto sensibile al dato odierno...come dicevo nel fine settimana siamo in un momento decisivo, infatti Euro/Dollaro non ha preso posizione sull'eventuale dato; se il dato dovesse essere inferiore alle attese probabilmente insieme ai mercati che salgono avremo anche un euro che continua il suo rimbalzo nei confronti del dollaro, al contrario con un inflazione che aumenta vedremo un ulteriore discesa di euro/dollaro (cioè maggiore forza del dollaro).
Io personalmente non prenderò posizione prima dei dati.
EURODOLLARO: IPOTESI!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
IN ATTESA DELL'INFLAZIONE...I prezzi alla produzione USA a dicembre sono saliti al 3,3% su base annuale, dal 3% precedente.
Il rimbalzo è stato meno marcato rispetto le aspettative degli economisti.
Aumenta anche la fiducia delle piccole imprese USA.
"I proprietari di piccole imprese si sentono più sicuri e fiduciosi riguardo all'agenda economica della nuova amministrazione.
Le aspettative di crescita economica, minore inflazione e condizioni economiche positive sono aumentate in previsione di politiche e legislazioni pro-business nel nuovo anno"
Domani pomeriggio alle 14:30 verranno pubblicati i dati inflazionistici USA.
Gli economisti si aspettano un aumento della componente annuale al 2,9%, dal 2,7% precedente.
Domani oltre i dati USA verranno pubblicati, alle 08:00, anche i dati inflazionistici UK.
REPORT EIA:
"Questa edizione del nostro Short-Term Energy Outlook (STEO) è la prima a includere le previsioni per il 2026. Le ipotesi macroeconomiche sono un fattore chiave nelle previsioni.
La nostra previsione ipotizza che il PIL degli Stati Uniti crescerà del 2% sia nel 2025 che nel 2026.
Prevediamo pressioni al ribasso sui prezzi del petrolio per gran parte dei prossimi due anni, poiché prevediamo che la produzione globale di petrolio crescerà più della domanda globale di petrolio.
Dopo quasi due decenni di cambiamenti relativamente modesti, il consumo di elettricità è cresciuto del 2% negli Stati Uniti nel 2024 e prevediamo che continuerà a crescere a questo ritmo nel 2025 e nel 2026".
Buon trading tutti
Momento decisivo per Euro/DollaroBuonasera, come anticipo nel titolo forse siamo arrivati ad un momento decisivo per Euro/Dollaro.
Devo ammettere che il recupero dell'euro sul dollaro di inizio settimana è andato oltre le mie aspettative, però alla fine il movimento effettuato è stato quello ipotizzato, ed ora siamo sul supporto già testato scorsa settimana.
Facciamo un pò di chiarezza e resoconto prima, poi dirò alla fine il mio pensiero; allora area 1,025 a livello volumetrico è un area sicuramente importante, anche se l'ultima volta che era stata testata è risultata essere più un target short che una vera e propria area di acquisto di massa, tuttavia questa volta ci siamo arrivati in chiusura di settimana, con una chiusura molto vicina ai minimi e dopo un dato importante come i NFP, tutto questo mi porta a non essere troppo ottimista per un recupero dell'Euro nei prossimi giorni.
In aggiunta, come si può vedere nella dashboard di forza tra valute in basso a sinistra, l'Euro risulta tra le valute più deboli mentre il Dollaro mostra decisamente i muscoli.
Nella prossima settimana attenzione ai dati sull'inflazione americana di Mercoledì, semmai fossero più alti delle aspettative potrebbero dare lo scossone decisivo e rendere decisamente più arduo il compito del governatore della FED di un taglio dei tassi.
Rimango della mia idea che allo stato attuale delle cose resta più probabile un approdo verso la parità dei due cambi piuttosto che di un sostanzioso recupero dell'Euro nei confronti del Dollaro, alla luce sia dello scenario tecnico/volumetrico, sia macroeconomico.
Piccolo update, da prossima settimana cambierò il modo in cui faccio analisi qua su Tradingview, cercherò di ridurre le analisi di fine settimana per privilegiare un'analisi più puntuale e tempestiva durante la settimana; L'obiettivo è fornire aggiornamenti più frequenti e reattivi, in modo da cogliere al volo le opportunità di mercato e adattarci rapidamente agli eventi in corso.
Se apprezzate e trovate utili le mie analisi, seguitemi per ulteriori approfondimenti.
Momento Cruciale per EURUSDBuongiorno a tutti🤟
Dopo il successo dell’idea sull’Oro di ieri, oggi ci concentriamo su EURUSD con un'operazione basata sulla mia strategia, The Seven-Up . Come sempre, cercherò di condividere idee come questa (e non solo) nel modo più tempestivo possibile per mostrarvi alcune delle mie operazioni.
Quindi, in cambio vi chiedo di Boostare l’idea nel caso vi piaccia.
DETTAGLI OPERAZIONE:
- Stop Loss: 1.0210
- Entrata: 1.0242
- Take Profit: 1.0340
- Rapporto Rischio/Rendimento: 1:3
CONTESTO MACRO:
Negli ultimi 3 mesi e mezzo, l’euro ha perso circa il 9% rispetto al dollaro. Questo movimento è stato causato principalmente dalle politiche monetarie delle due banche centrali: la Fed ha mantenuto un atteggiamento più cauto nei tagli, mentre la BCE è stata molto più aggressiva.
COMMENTO:
Per quanto interessante sia analizzare i motivi di questo calo, voglio sottolineare che The Seven-Up non si basa su notizie o macroeconomia.
La mia attenzione è sui movimenti del mercato a breve termine, e non su previsioni a lungo termine.
Era comunque utile darvi una breve spiegazione del contesto attuale.
Eventuali modifiche al trade (uscite anticipate, aggiustamenti di livelli, ecc.) saranno pubblicate qui sotto nei commenti.
Cosa ne pensate di EURUSD in questo momento?
Qualcuno di voi sta monitorando la coppia?
Buon trading a tutti!
EURUSD - Euro al test di 1.0340. Se dovesse fallire...Buon ultimo dell'anno a tutti. Bentornati sul mio canale con un aggiornamento sul cross EUR/USD.
Qualora il contenuto di questa analisi fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Venendo al cross in analisi: attenzione al livello 1.04: una rottura con volumi di questo importantissimo livello di supporto aprirebbe le porte, come anticipato anche in una video analisi precedente, al livello 1.02, che corrisponde al livello 61.8% di fibonacci relativo al ritracciamento dell gamba rialzista partita nel Settembre 2022 e ultimatasi nel Luglio 2023.
Oltre a essere un forte livello di supporto dato da Fibonacci, 1.02 rappresenta anche il target tecnico relativo alla rottura al ribasso del cuneo ascendente con implicazione ribassista che vedete in bianco.
Personalmente, al netto di qualche leggero recupero che potrebbe verificarsi nelle prossime sedute e che potrebbe magari far felici - temporaneamente - dei trader intraday o comunque di breve termine, mi aspetto un sostanziale indebolimento ulteriore dell'Euro almeno fino a 1.02 agli inizi del nuovo anno.
In bocca al lupo a tutti
Analisi tecnica EURUSD multi timeframe: profondo rosso.MONTHLY CHART
Profondo Rosso.
Continua il trend ribassista con gennaio che per ora segna un -1,05%, proseguendo il trend che va avanti da ottobre scorso che fino a dicembre ha portato l'euro a perdere sul dollaro quasi il 7%. La candela di gennaio, con l'ultima chiusura settimanale si è portata sotto i minimi del 2017 e sembrerebbe non avere troppi ostacoli verso i minimi storici del 2022, quando si era arrivati a 0,96. Le medie mobili semplici ed esponenziali unitamente all'indicatore Ichimoku ci delineano un quadro di trend neutrale ribassista su questo grafico, con il prezzo ben al di sotto delle medie, seppur non troppo ripide al ribasso e una kumo che mostra la Senkou Span A orizzontale nonostante il prezzo sia abbondantemente distante da quest'ultima e al di sotto della Kijun Sen anche se la stessa è al rialzo e attualmente sta incrociando la Tenkan Sen. Il fatto che la Chinkou Span sia al di sotto del prezzo non mostrerebbe alcun margine di possibilità al rialzo per l'euro che rimane molto debole e con gli indicatori RSI e Stocastico che hanno ancora margine di discesa. Piccola correzione dell'andamento ribassista potrebbe essere auspicabile, salvo i dati macro in uscita in questa settimana, visto che il prezzo si trova al livello 0,68 di Fibonacci.
WEEKLY CHART
Profondo Rosso.
Si conferma la visione ribassista del grafico mensile con la sesta settimana consecutiva che si chiude in rosso registrando nuovi minimi biennali. Il prezzo si trova ampiamente al di sotto delle medie mobili anche se quelle più brevi sono pressoché orizzontali. Il prezzo si trova ampiamente distante dalla Tenkan Sen e la Kumo ha iniziato ad assumere un andamento ribassista con la Chikou Span che si dirige verso sud senza alcun ostacolo dinanzi. I volumi di scambi sono stati registrati in crescita per la terza settimana di fila anche segli indicatori RSI e Stocastico si trovano in zona di auspicabile ritracciamento.
DAILY CHART
Profondo Rosso.
Il prezzo continua il suo trend verso il basso, seppur vicino ad un livello sensibile di scambio a 1,02. La debolezza si enfatizza ancor più man mano che ci si avvicina a time frames più piccoli, infatti il prezzo rimane staccato da tutto, con le medie mobili ribassiste, così come la Kumo e e la Chikou Span. Possibili punti nevralgici per strategie di following potrebbero essere i contatti con la Kijun Sen, considerato che il prezzo, da novembre scorso, la sta usando come resistenza dinamica.
Trade Analysis - EU long post NFPAnalisi e contestualizzazione del trade Long preso su euro-dollaro subito dopo il rilascio dei dati degli NFP.
Come da analisi precedente, mi aspettavo un'espansione short durante il rilascio dei dati degli NFP, per andare a prendere il target della struttura weekly, ovvero il PSW (Previus swing low weekly) all'interno di un FVG mensile, situato a 1.0222.
Struttura mensile:
Struttura settimanale:
Entry è stata fatta aggressivamente dopo la presa ed il rifiuto del target settimanale, verso le 14:34, cercando di prendere un movimento di reazione (data l'importanza della liquidità presente in questa zona di prezzo), che andasse a correggere almeno il 50% della struttura di espansione data dagli NFP.
Entry su 1m:
Struttura a 5m:
Il take profit è stato preso manualmente al raggiungimento del livello di 0.618 di fibo impostato dal massimo dell'espansione, livello in confluenza con la chiusura della struttura precedente (minimo di mercoledì 8 situato a 1.02726).
EURUSD - Parità?Nelle idee precedenti si era ipotizzata area 1,03 come obiettivo di un ciclo partito da Giugno 2021. Per il momento il prezzo, in W1, è stato rifiutato dalla proiezione NT di Hosoda-appunto in area 1,03 -proiezione che come detto altre volte o ferma il prezzo o ne accelera il movimento verso la direzione dalla quale questo proviene. Inoltre il prezzo ha rimbalzato, sempre in W1, sopra un angolo di Gann. La discesa è finita? Ipotizzo (certezze non cene sono) di si e ho chiuso le posizioni short monitorando l'evoluzione del prezzo.
Andando a guardare Time Frame operativi, osservo che in H4 le ultime candele sono tutte all'interno di quella del 2 Gennaio iniziata alle 15. Questo non ci da informazioni interessanti e ci dice ,soprattuto, che non si è ancora formato un minimo -occorrono 3 candele opportunamente disposte-. Quello che si nota è che siamo in prossimità di un Angolo 1x1 -discendente- di Gann che potrebbe fermare la salita o accelerarla almeno fino alla proiezione NT in area 1,038.
NFP Analisi pre-rilascio datoLocalmente eurodollaro si trova in una lateralizzazione iniziata da metà sessione di mercoledì fino alla price action attuale, lateralizzazione per una continuazione short come da interessa macro dell'asset.
Il mercato attualmente è in fase di attesa del rilascio dei dati degli NFP, che saranno questo pomeriggio alle 14:30.
Alla situazione attuale, sarebbe interessante vedere un'espansione short proprio grazie al rilascio dei dati degli NFP, con target alla presa del minimo settimanale a 1.0223.
È però improbabile, vista la price action locale attuale, vedere un'espansione diretta:
- Se il mercato dovesse rimanere in questa lateralizzazione prima del rilascio della news, allora sarebbe interessante vedere un movimento manipolativo a rialzo, movimento che vada a prendere la liquidità presente a rialzo, ribilanciare l'FVG 1D e 4h (1.0321 in su) per poi invertire e puntare ai minimi della struttura.
- Se invece il mercato dovesse trovare la forza di deviare da questo range a rialzo prima del rilascio dei dati, mi aspetto che la news possa essere direzionale a ribasso senza manipolazioni.
Qualsiasi tipo di movimento opposto all'analisi attuale andrebbe a modificare la visione di medio termine, e quindi ad invalidare l'analisi.
RECAP FOREX 2024Il Rally del Dollaro nel 2024 e la Debolezza dello Yen: Cosa è successo sui Mercati Forex
Il 2024 è stato un anno particolarmente movimentato per i mercati valutari, con il dollaro statunitense che ha dominato come la valuta più performante (+7.59%) e lo yen giapponese che si è posizionato come la valuta più debole (-12.85%).
Il Dollaro Statunitense:
Uno dei principali fattori che ha sostenuto il dollaro nel 2024 è stata la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve.
Nonostante le aspettative di un rallentamento dei rialzi dei tassi d'interesse, la Fed ha mantenuto un atteggiamento aggressivo per combattere l'inflazione.
I tassi d'interesse negli Stati Uniti hanno continuato a essere tra i più alti tra le economie sviluppate, attirando flussi di capitali verso il dollaro.
Gli investitori globali, in cerca di rendimenti più alti, hanno preferito detenere dollari per beneficiare dei differenziali dei tassi d'interesse.
Questo fenomeno, noto come carry trade, ha ulteriormente rafforzato la valuta statunitense.
Nel grafico precedente è evidenziato il movimento dei rendimenti decennali USA, ai massimi dal 2007.
Mentre altre economie avanzate hanno mostrato segni di rallentamento, l'economia statunitense ha continuato a crescere a un ritmo solido.
I dati sull'occupazione, i consumi e la produzione industriale hanno superato le aspettative per gran parte del 2024, contribuendo a rafforzare la fiducia degli investitori nel dollaro.
Inoltre, le tensioni geopolitiche e la volatilità nei mercati emergenti hanno spinto gli investitori a cercare rifugio in asset denominati in dollari, considerati un porto sicuro in tempi di incertezza.
Euro e Sterlina:
La forza del dollaro è stata amplificata dalla debolezza delle altre principali valute, in particolare, l'euro (-6.82%) e la sterlina (-1.39%).
Nel 2024, l'euro ha mostrato una debolezza anche contro la sterlina britannica, con il tasso di cambio EUR/GBP in calo del 4,63% nel corso dell'anno.
Questo indebolimento è attribuibile a una crescita economica più lenta nell'Eurozona, con un PIL previsto in aumento dello 0,7% nel 2024 e dell'1,3% nel 2025.
Inoltre, l'inflazione nell'area dell'euro è scesa dal 5,4% nel 2023 al 2,5% nel 2024, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della BCE.
Al contrario, l'economia del Regno Unito ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita dello 0,7% nel primo trimestre e dello 0,6% nel secondo trimestre del 2024, superando le previsioni della Banca d'Inghilterra.
Questa divergenza economica ha rafforzato la sterlina, che ha guadagnato circa il 4,5% sull'euro nel 2024, raggiungendo livelli di cambio vicini a quelli precedenti al referendum sulla Brexit del 2016.
Inoltre, la Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse stabili al 4,75%, mentre la BCE ha adottato politiche più accomodanti, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della sterlina rispetto all'euro.
AUD, CAD E NZD
Le valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese (-7.53%), il dollaro australiano (-7.86%) e il dollaro neozelandese (-9.68%), sono state penalizzate dal calo dei prezzi delle materie prime e dal rallentamento della domanda globale, in particolare dalla Cina.
La Cina, essendo uno dei maggiori consumatori mondiali di materie prime, ha un ruolo cruciale nel determinare i prezzi globali.
Il rallentamento della sua economia ha contribuito alla diminuzione della domanda di materie prime, esercitando ulteriore pressione al ribasso sui prezzi e, di conseguenza, sulle valute dei paesi esportatori.
Buon trading a tutti