QUANTA PERCENTUALE HAI DI BRUCIARE IL CONTO?In questa tabella viene raffigurato il (Risk of Ruin) Rischio di Rovina , cioè la probabilità che ha un trader di perdere tutto il proprio capitale a causa di una serie di perdite consecutive. Questo rischio è influenzato da vari fattori, tra cui:
-Dimensione della posizione.
-Percentuale di rischio per operazione.
-Percentuale di vittorie.
-Rapporto rischio/rendimento.
CAPITALE INIZIALE :
La quantità di denaro con cui il trader inizia. Un capitale maggiore riduce il rischio di rovina. In questo esempio ho ipotizzato di avere un conto da 10.000€.
RISCHIO PER OPERAZIONE :
La percentuale del capitale totale che si rischia in ogni operazione. Rischiare una percentuale inferiore del capitale riduce il rischio di rovina. In questo esempio ho ipotizzato di rischiare un 1% per trade.
PERCENTUALE DI VITTORIE (WIN RATE)
Un win rate più alto riduce il rischio di rovina.
RAPPORTO RISCHIO/RENDIMENTO (Risk/Reward Ratio) :
Il rapporto tra la perdita potenziale e il guadagno potenziale per ogni operazione. Un risk/reward ratio più elevato può ridurre il rischio di rovina.
⚠️ COMPRENDERE E GESTIRE IL RISCHIO DI ROVINA E' FONDAMENTALE PER LA SOSTENIBILITA' A LUNGO TERMINE NEL FOREX TRADING. ⚠️
Idee operative USDEUX
EURUSDCambiamento di scenario per il momento su eurusd, una buona entrata oggi pomeriggio sarebbe stata questa su 1,05108. L'SC maggiore potrebbe aspettare ancora un po, il TEST sullo SPRING minore ha funzionato. L'SC mggiore é in attesa delle News ma vedremo se la mia visione sarà approbata domani mattina alle 9:30.
EURUDSC ancora in attesa quindi non puo' essere un ritorno al rialzo, SC dovrà essere liquidato e con lui anche STB e SPRING se vogliamo un ritorno di tendenza rialzista. La prossima mossa dopo aver liquidato UT srà di liquidare la parte bassa della forchetta, quidndi aspettiamo l'annuncio delle 14:30 che srà per noi un acceleratore di setup.
EURUSD possibile test della resistenzaEURUSD si assesta in un possibile supporto che potrebbe spingere nuovamente i prezzi verso la vecchia resistenza.
Un'impostazione rialzista potrebbe essere probabile.
Da notare la correlazione di oggi con il GOLD.
Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
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Arrivati a destinazione...ma siamo sicuri che sia finita qui? Buonasera, settimana scorsa riportavo dei livelli i quali, una volta raggiunti, il cambio euro dollaro si sarebbe potuto fermare, poichè di valida importanza per il medio periodo.
Primo livello dei due ad 1,07 "sfondato" direttamente in gap ad inizio settimana, a significare la violenza del movimento e la volontà di proseguire con la discesa, che poi è proseguita per tutta la settimana fino a giungere al più solido ostacolo in area 1,05 che, come potete vedere dal grafico (linee rosse e verdi), l'ultima volta è stato considerato più come livello per prendere profitto dalle posizioni short che vera e propria zona di accumulo long.
Ora la domanda lecita da porsi come citavo nel titolo è: Siamo veramente arrivati a destinazione?
In ottica di breve rompere immediatamente il supporto a 1,05 mi lascerebbe sicuramente stupito sia per la violenza sia per il modo e la rapidità di movimento, diciamo senza far prigionieri; diverso il discorso in ottica di medio/lungo periodo, dove inizia a prender piede l'ipotesi di un ritorno alla parità tra i due cambi.
A livello operativo, proviamo a dare qualche livello:
- In caso di tenuta del supporto, potremmo avere una reazione che potrebbe spingersi fino ad area 1,0670/1,0680 in prima battuta ed in area 1,0880/1,0900 poi
- Nel caso di rottura immediata del supporto in area 1,05/1,0480 abbiamo un prima area in zona 1,02, seguita dalla soglia psicologica in area di parità di cambio.
EURUSD long tp 1.07Dopo la rottura della trend line e il successivo rimbalzo a 1.06, si potrebbe considerare una posizione long con target price (TP) a 1.07. Questo livello rappresenta un primo obiettivo, con un possibile incremento dei prezzi fino alla resistenza indicata. La posizione potrebbe essere supportata da un’analisi del volume o da un segnale di continuazione del trend rialzista, qualora si verificassero ulteriori movimenti al rialzo.
Per limitare il rischio, si consiglia uno stop loss sotto il livello di rimbalzo di 1.06, con un margine prudente per evitare una chiusura anticipata dovuta a fluttuazioni minori. In questa strategia, il TP e lo stop loss potrebbero essere valutati a seconda dell’evoluzione del volume e della volatilità del mercato.
Svanisce l'effetto Trump?Le borse USA sono ancora in fase di consolidamento, con price action ridotte e movimenti contenuti, in una sessione tutto sommato abbastanza poco significativa. I dati sui prezzi alla produzione, nonostante siano usciti migliori delle attese, non sono riusciti a spostare gli equilibri, così come i numeri sul mercato del lavoro settimanali, incapaci di dare ulteriore impulso all’equity. Sta forse svanendo l’effetto post elezione della vittoria di Trump? Non lo sappiamo, certo è che il momentum di rialzo dell’equity sembra decisamente in calo.
Rimane così in gioco un’alta probabilità di taglio dei tassi negli USA a dicembre, almeno di 25 punti base. Il mercato ora attende il prossimo intervento del presidente della Fed, Jerome Powell, per ulteriori indicazioni sulle prossime mosse di politica monetaria e sulla possibile aperta polemica tra il Governatore e il neo eletto Presidente. Sul fronte degli utili, le azioni Disney sono aumentate di oltre il 10% dopo aver riportato utili e ricavi migliori del previsto. Applied Materials ha visto un rialzo del 2% prima dell'annuncio degli utili, mentre Cisco Systems è scesa di quasi il 2% poiché le sue prospettive di fatturato annuale sono state inferiori alle aspettative.
VALUTE
Sui cambi, la pressione del dollaro si è attenuata solo nel pomeriggio, quando ha aperto la sessione USA, perché fino a quel momento, il biglietto verde sembrava voler guadagnare ancora e arrivare sulle resistenze chiave di medio termine, poste a 107.00 relativamente al dollar index e 1.0450 sull’EUR/USD. Invece siamo saliti fino a 106.70 e scesi a 1.0495 rispettivamente, ma poi il mercato si è improvvisamente girato e ha permesso una correzione interessante con l’EUR/USD tornato a 1.0575 e l’indice invece sceso a 106.10.
Nella notte poi i prezzi hanno visto il dollaro tornare a salire, ma per ora solo in modo parziale. Tutti gli altri dollari hanno corretto, eccezion fatta per USD/CAD, rimasto sui massimi di periodo a 1.4060 e un USD/JPY che ha attaccato quota 156.50. Il dollaro resta favorito, ovviamente, anche se ha corso tanto e qualche correzione più rilevante sembrerebbe dovuta. Segnaliamo stamani i dati sulla seconda rilevazione del PIL della Gran Bretagna del terzo trimestre, che potrebbe spostare la price action della valuta britannica, insieme alla produzione manifatturiera. Nel pomeriggio poi occhio alle vendite al dettaglio USA, altro e unico vero market mover della giornata di oggi.
BCE, LE MINUTE
La Banca Centrale Europea (BCE) ha evidenziato la crescente necessità di tagliare i tassi, si è letto nel resoconto del meeting di novembre. Mentre è comunque prevista un'inflazione in calo, in ragione principalmente della discesa dei prezzi dell'energia, i rappresentanti del board sono apparsi ancora cauti relativamente alle pressioni inflazionistiche interne, in particolare la forte crescita dei salari e la lenta produttività del lavoro.
Nonostante le proiezioni di inflazione più ottimistiche, la BCE ha sottolineato l'importanza di raccogliere più dati prima di eventualmente apportare modifiche alla politica monetaria. I funzionari hanno sottolineato che qualsiasi decisione sui tagli dei tassi dipenderà dalle prospettive economiche e da ulteriori prove di ribasso dell’inflazione, segnalando un approccio basato sui dati.
USA, SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE
Il numero di persone che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 4.000 unità rispetto alla settimana precedente, a 217.000 nel periodo conclusosi il 9 novembre, il minimo da maggio, e decisamente al di sotto delle aspettative di mercato di un aumento a 223.000. A loro volta, le richieste di sussidio continuative sono diminuite di 19.000 unità, a 1.873.000 unità, nell'ultima settimana di ottobre.
I risultati hanno ampliato la visione secondo cui il mercato del lavoro statunitense rimane a livelli storicamente forti nonostante l'aggressivo ciclo di restringimento da parte della Federal Reserve negli ultimi trimestri, aggiungendo margine di manovra alla banca centrale per rallentare il ritmo dell'allentamento monetario qualora l'inflazione rimanesse ostinatamente elevata.
PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,2% mese su mese a ottobre 2024, dopo un aumento rivisto al rialzo dello 0,1% a settembre e in linea con le aspettative. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,3% (rispetto allo 0,2% di settembre). Su base annua, l'indice dei prezzi alla produzione è aumentato del 2,4%, rispetto a un aumento rivisto al rialzo dell'1,9% a settembre e al di sopra delle previsioni del 2,3%.
L'indice dei prezzi alla produzione core è aumentato dello 0,3% nel mese, al di sopra dello 0,2% del mese precedente e in linea con le previsioni. Il tasso di interesse core annuo è accelerato al 3,1% da un 2,9% rivisto al rialzo e al di sopra delle aspettative del 3%.
Buon trading e buon fine settimana!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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NEWSLETTER#94: USD e AUDUSD, VENTO A FAVORE CON L’INFLAZIONE
Dopo la vittoria di Trump della scorsa settimana il dollaro ha continuato a salire, raggiungendo i massimi di ottobre 2023.
Ieri pomeriggio sono stati rilasciati i dati inflazionistici americani e come previsto dagli economisti l’inflazione rimbalza per entrambe le componenti.
Dall’immagine sottostante possiamo notare come post news l’indice del dollaro ha mantenuto la propria forza rispetto le altre valute.
Anche i prezzi alla produzione pubblicati oggi pomeriggio sono saliti a rialzo, ma in questo caso sopra le aspettative degli economisti.
DISOCCUPAZIONE AUD
L'Australia ha pubblicato i dati sull'occupazione per ottobre durante la notte.
L'occupazione è aumentata di 16 mila, meno del previsto e segnando un rallentamento rispetto al forte dato di 61 mila di settembre.
Allo stesso tempo però la disoccupazione è rimasta invariata al 4,1%, con un tasso di attività in calo dello 0,1%.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- PIL, produzione industriale e manif. UK (08:00) (GBP)
- Vendite al dettaglio (14:30) (US)
- Indice manifatturiero del NY Empire State (14:30) (USD)
- Produzione industriale (15:15) (USD)
Buon trading a tutti
eurusdEcco dove ci troviamo sull'eurusd , le due espansioni ribassiste sono validate quindi arriviamo in un punto importante , la banda disegnata in azzurro é il punto in cui dobbiamo aspettarci:1) una presa di liquidità o una reazione rialzista. Quello che dobbiamo osservare per entrare buy é un BOS importante min in TF 4H, potremmo avere una lateralizzazione come : 2) un'accumulazione, e qui faremo attenzione al BC, se BC é sempre presente nella nostra accumulazione con manipolazione dei piu bassi allora possiamo comprare sul test dello spring ma sempre con un BOS importante.
Pausa o fine del rialzo?Wall Street, nella sessione di ieri, mercoledì 13 novembre, ha chiuso mista, dopo due sedute di consolidamento che avevano fatto seguito all’euforia post elezioni e ai nuovi massimi storici, gli ennesimi, in questo 2024 di grandi profitti sull’equity. Il tutto è apparso in linea con dei dati sui prezzi al consumo, usciti negli Stati Uniti, perfettamente in linea con le attese. L’S&P 500 ha guadagnato lo 0,02% mentre il Nasdaq ha chiuso in rosso dello 0,26%. Infine, il Dow ha chiuso positivo dello 0,11%.
Dopo i dati sui CPI, la maggioranza di analisti e investitori sembra credere a una prossima riduzione dei tassi, da parte della Federal Reserve, di 25 punti base a dicembre. I beni di consumo discrezionali e il settore immobiliare hanno sovraperformato mentre i servizi di comunicazione sono rimasti indietro. Nel frattempo, le azioni di Tesla sono salite di oltre il 4% per riprendersi dalla svendita di ieri, mentre Amazon ha chiuso in rialzo del 2,5%.
VALUTE, DOLLARO INARRESTABILE
L’indice del dollaro è salito a 106,46, il livello più alto da ottobre 2023, poiché il mercato ha valutato come positivo il rapporto sull’inflazione, uscito in linea con le aspettative. L’attenzione si sposta ora sul rapporto sull’indice dei prezzi alla produzione di giovedì e sui dati sulle vendite al dettaglio di venerdì. Va detto però che il mercato rimane vigile su quelle che potranno essere le dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell, in programma giovedì.
Ad aggiungere ulteriore pressione alla moneta unica, scesa stanotte fino a 1,0534, le parole di Villeroy della BCE che si aspetta che la banca centrale tagli i tassi più decisamente di quanto fatto fino ad ora. La combinazione quindi di situazioni che alimentano un possibile rialzo dell’inflazione negli USA, se le politiche economiche promesse da Trump venissero confermate, e una condizione di sentiment dovish in Eurozona, non può che spingere l’EUR/USD al ribasso, con possibili target a 1,0450 e 1,0360 nel breve medio periodo.
Il Cable ha raggiunto anch’esso il primo target di medio termine, a 1,2660, ma non sembra un movimento terminato, a dirla tutta. EUR/GBP è tornato a ridosso di 0,8300, mentre sulle altre valute segnaliamo l’impennata del USD/JPY, che in assenza della BoJ può tornare a questo punto a 160,00 e oltre. Il trend del dollaro è inarrestabile, alimentato da tutte le differenze macro tra le diverse aree a favore degli USA, e l’unico modo per fermarlo è l’intervento della BoJ, oppure l’aumento delle preoccupazioni verso un debito USA di dimensioni insostenibili nel medio termine. Ma per il momento, il mercato si sofferma sugli stimoli di Trump, sul possibile aumento dell’inflazione delle politiche migratorie e commerciali e nessuno dubita della capacità USA di restituire il debito stesso.
Il franco svizzero è intanto stabile contro l’euro a 0,9350 mentre USD/CAD ha superato quota 1,4000 e ora punta a 1,4150. Le valute oceaniche sono in ribasso con AUD/USD non lontano dai target di 0,6360 e NZD/USD, analogamente, nelle vicinanze dei supporti di medio termine, posti a 0,5780.
CPI USA IN LINEA CON LE ATTESE
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è cresciuto del 2,6% a ottobre 2024, in aumento rispetto al 2,4% di settembre, che era il livello più basso da febbraio 2021, e in linea con le aspettative del mercato. Si tratta del primo aumento dell’inflazione in sette mesi, in ragione di un calo inferiore del previsto dei prezzi dell’energia, principalmente della benzina e dell’olio combustibile, mentre i prezzi del gas naturale sono aumentati del 2%, come a settembre. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, in linea con i tre mesi precedenti, e come da previsioni. Nel frattempo, l’inflazione core è rimasta stabile al 3,3% su base annuale, mentre su base mensile si è attestata sullo 0,3%, come da consensus.
RENDIMENTO DEI TREASURY IN CALO
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso al 4,38% mercoledì, scendendo dal 4,4% della sessione precedente, poiché il mercato ha valutato i dati sull’inflazione positivamente, confermando quindi un possibile taglio di 25 punti base negli USA. Tuttavia, i Treasury rimangono sostenuti poiché le aspettative sul possibile impatto delle politiche economiche di Donald Trump rischiano di provocare una risposta aggressiva da parte della banca centrale statunitense. Tali politiche includono dazi doganali verso UE e Cina, oltre a politiche fiscali espansive attraverso tasse più basse, create però a debito, non dimentichiamolo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EURUSDil secondo BOS continua la discesa come previsto, in evidenza la banda di probabile arresto della tendenza ribassista, che dovrebbe fermarsi sopra al 1,04484 per poi risalire sui 1,08263, quotazione che é stato il punto di partenza del nostro short. Questa zona dovra essere ripulita dalle mani forti perché é semplicemente una liquidità in attesa di essere presa.
EURUSDEcco le due espansioni , la prima che comincia inizio novembre il 5, e la seconda in espansione che dovrebbe finire questo venerdi.
alla fine delle due espansioni assisteremo ad un ritracciamento che avrà come fine ultimo di liquidare il livello 1,08256, che é il livello che abbiamo scelto per il nostro short.
I VARI TIPI DI DOJI CANDLESTICK Una doji è un tipo di candela giapponese che ha un corpo molto piccolo o quasi inesistente, con prezzi di apertura e chiusura praticamente uguali. Questo crea una linea sottile che ricorda una croce o un segno più (+). Le doji indicano incertezza sul mercato, suggerendo che non c'è un vincitore tra acquirenti e venditori.
Ci sono diversi tipi di doji , tra cui la standard doji , la long-legged doji , la dragonfly doji e la gravestone doji . Ogni tipo ha un significato specifico e può indicare potenziali inversioni di trend.
STANDARD DOJI :
Una Standard Doji è una candela giapponese che si forma quando il prezzo di apertura e il prezzo di chiusura sono quasi uguali indicando incertezza e indecisione nel mercato.
LONG LEGGED DOJI :
Una Long Legged Doji è una candela giapponese con ombre lunghe e un corpo molto piccolo o inesistente indicando un'alta volatilità e indecisione nel mercato.
DRAGONFLY DOJI :
Una Dragonfly Doji è una candela giapponese che ha un corpo molto piccolo o inesistente, un'ombra inferiore lunga e nessuna o quasi nessuna ombra superiore, indicando una potenziale inversione rialzista dopo un trend ribassista.
GRAVESTONE DOJI :
Una Gravestone Doji è una candela giapponese con un corpo molto piccolo o inesistente, un'ombra superiore lunga e nessuna o quasi nessuna ombra inferiore, indicando una potenziale inversione ribassista dopo un trend rialzista.
EURUSD supporto chiave 1.06il cambio EUR/USD ha raggiunto un supporto chiave a 1,06. Se questo livello riuscirà a tenere, potrebbe esserci un rimbalzo verso 1,07, aprendo possibilità di rialzo. Tuttavia, se il supporto dovesse cedere, il cambio rischia di scendere ulteriormente, con un primo target a ribasso individuabile intorno a 1,058.
Sto seguendo attentamente anche i dati macroeconomici e le dichiarazioni delle banche centrali, poiché questi fattori potrebbero influenzare pesantemente l’andamento dell’EUR/USD e confermare o smentire queste ipotesi di breve termine.
PERCHE' SI CHIAMANO CANDELE GIAPPONESI? Le candele giapponesi sono chiamate così perché questo metodo di rappresentazione grafica dei prezzi
è stato inventato in Giappone nel XVIII secolo. Questo sistema fu sviluppato dai commercianti di riso
giapponesi per tracciare i prezzi di mercato e i movimenti quotidiani delle scorte di riso.
Le candele giapponesi sono uno strumento potente per visualizzare l'azione dei prezzi e comprendere il sentiment del mercato. Ogni candela rappresenta un intervallo di tempo specifico (ad esempio, un giorno, un'ora) e mostra il prezzo di apertura, il prezzo di chiusura, il prezzo massimo e il prezzo minimo in quel periodo. (OHLC = Open /High / Low / Closed. La parte centrale della candela è chiamata "corpo" o "body", mentre le linee sottili sopra e sotto il corpo sono chiamate "ombre" o "shadow".
Questa tecnica è diventata popolare nel trading moderno perché fornisce una rappresentazione visiva
chiara e dettagliata dei movimenti di prezzo, aiutando i trader a prendere decisioni informate.