Divergenza e ripartenza per l'Euro?La scorsa settimana l’Euro-Dollaro ha mostrato una chiara impostazione ribassista: la pressione in vendita è partita già da lunedì e si è protratta fino a giovedì, quando la coppia ha toccato nuovi minimi di periodo.
Venerdì, però, abbiamo assistito a un deciso rimbalzo tecnico che ha permesso di chiudere la settimana in recupero, intorno all’area di 1,162.
L’apertura di questa settimana, invece, è nuovamente all’insegna della debolezza: il prezzo ha subito ritracciato, riportandosi verso la zona in cui era partita la reazione di venerdì.
A questo punto la domanda è inevitabile: il supporto terrà anche questa volta o assisteremo a una rottura del livello chiave di 1,155?
Io una chip per una nuova ripartenza la metterei, sia per una questione tecnica, sia macro, sia di rischio/rendimento.
- In ottica di lungo periodo, il trend resta impostato al rialzo a favore dell’Euro.
- Il livello di 1.155 è un’area chiave: difficile da rompere con facilità. Non escludo che possa accadere, ma se non proviamo un’entrata qui, allora non facciamo trading.
- Guardando l’oscillatore in basso, sembra si stia configurando una bella divergenza rialzista, che potrebbe anticipare una reazione interessante.
In sintesi, area delicata ma rischio contenuto e potenziale interessante: io qui un occhio (e magari una chip) ce lo metto.
Livelli: 1,1575 può essere un buon livello di ingresso, che avrà come primo target 1,163 e successivamente 1,17; al contrario, solo una rottura di livello 1.154 confermata in chiusura di candela farà scattare lo stop loss.
Idee di trading
EUR/USD: 142 pip di progresso — strategia in azioneDall’analisi alla performance: chiusura positiva da 1,1552 a 1,1693 conferma la solidità del metodo operativo.
Nella seduta odierna ho chiuso la posizione long aperta da 1,1552 a 1,1693, realizzando un guadagno di 142 pip su un lotto.
Un movimento che conferma l’efficacia delle analisi pubblicate nei giorni precedenti e la validità dei livelli tecnici tracciati.
L’obiettivo di questa condivisione non è solo mostrare un risultato, ma dare evidenza del percorso di crescita e della coerenza tra analisi e operatività reale.
📈 Da oggi inizio a documentare in modo trasparente i progressi e i risultati operativi, così da fornire a chi mi segue un punto di riferimento concreto su come interpretare i mercati con metodo e disciplina.
Livelli chiave ancora da monitorare:
* 1,1670 – 1,1693 area di possibile consolidamento
* 1,1724 in caso di proseguimento del trend
* 1,1606 come eventuale livello di supporto
#EURUSD #ForexAnalysis #TradingStrategy #PriceAction
Oro record, petrolio giù: torna il risk offRITORNA IL RISK OFF
Ieri, Wall Street ha chiuso in rosso dopo un avvio positivo. L’S&P 500 ha perso lo 0,63%, il Nasdaq lo 0,47% e il Dow Jones lo 0,65%, in un contesto contrastato in cui le tensioni geopolitiche, politiche e macroeconomiche (dazi, shutdown) hanno fatto da contraltare all’ottimismo sugli utili aziendali e sul settore dell’intelligenza artificiale.
Nel frattempo, Trump ha avuto un colloquio con il presidente russo Putin, definendolo “lungo”, alimentando ulteriore incertezza.
I principali titoli tecnologici e legati all’intelligenza artificiale hanno mostrato andamenti contrastanti: Apple ha perso lo 0,9%, Meta lo 0,5%, Tesla oltre l’1%, mentre Nvidia è salita dello 0,8%, Amazon dello 0,2% e Alphabet dello 0,9%.
VALUTE
Sul mercato valutario è evidente che qualcosa si sta muovendo. Il franco svizzero si mostra estremamente forte, schiacciando le valute concorrenti, mentre il dollaro perde terreno contro euro, sterlina, yen e, in misura minore, contro AUD, NZD e CAD.
Si parla sempre più spesso di un possibile “grande reset finanziario”, con riferimenti a dollaro digitale, stablecoin e alla svalutazione del debito USA tramite una sua distribuzione globale. Sebbene ancora lontano, questo scenario alimenta il sentiment di risk off.
L’EUR/USD è salito sopra 1,1700, con target a 1,1780 e 1,1820. Il dollaro cede anche contro la sterlina, con obiettivi possibili a 1,3520, mentre il USD/JPY è sceso sotto quota 150,00.
Le valute oceaniche restano poco mosse, ma i cross EUR/AUD ed EUR/NZD sono ai massimi, in pieno clima di avversione al rischio. La tensione è particolarmente evidente sui cross contro il franco svizzero, molti dei quali si trovano su minimi storici.
ORO: QUASI 100 DOLLARI AL GIORNO
Stanotte, nei mercati asiatici, l’oro ha toccato un nuovo record storico a circa 4.380 dollari l’oncia, proseguendo un impressionante rally settimanale.
Nelle ultime nove settimane, il metallo giallo ha guadagnato oltre 1.000 dollari, pari a circa 50 dollari al giorno. Solo nelle ultime quattro sedute, l’incremento è stato di quasi 380 dollari, ovvero quasi 100 dollari al giorno.
Gli investitori cercano sicurezza in un contesto di crescenti incertezze economiche. I prezzi sono stati spinti dalle rinnovate tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e dalle preoccupazioni per il blocco del governo statunitense.
La Cina ha accusato gli Stati Uniti di fomentare il “panico” per i controlli sui minerali delle terre rare, mentre Washington ha avvertito che tali misure minacciano le catene di approvvigionamento globali.
L’oro è stato ulteriormente sostenuto dalle aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed. Le recenti dichiarazioni di Jerome Powell hanno evidenziato segnali di indebolimento del mercato del lavoro, portando gli investitori a scontare quasi completamente un taglio di 25 punti base questo mese, con un altro probabile a dicembre.
Dall’inizio dell’anno, l’oro ha registrato un’impennata di oltre il 60%, sostenuto dagli acquisti delle banche centrali, dagli afflussi negli ETF e dalla forte domanda di asset rifugio.
PETROLIO: ANCORA UN CALO
Venerdì, i future sul greggio WTI si sono attestati intorno ai 57 dollari al barile, il minimo degli ultimi cinque mesi. È la terza settimana consecutiva di calo, la serie più lunga da marzo, con gli investitori concentrati sulle prospettive di offerta in vista dei colloqui tra Stati Uniti e Russia.
Il presidente Trump ha annunciato l’intenzione di incontrare Putin nelle prossime settimane per discutere una possibile risoluzione del conflitto in Ucraina. Questo ha alimentato le speculazioni su un possibile allentamento delle restrizioni alla produzione di petrolio russo, che potrebbe contribuire a un surplus globale.
A pesare ulteriormente sono stati i segnali contrastanti provenienti dall’India: le raffinerie indiane hanno dichiarato di voler ridurre, ma non interrompere, le importazioni di greggio russo.
Nel frattempo, l’EIA statunitense ha riferito che le aziende energetiche hanno aggiunto 3,5 milioni di barili di greggio agli stoccaggi la scorsa settimana, sollevando preoccupazioni sulla debolezza dei consumi e incidendo negativamente sulle prospettive della domanda, in un contesto di persistenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
$EURUSD Long IdeaDopo l'interazione con W1 Fractal Low KL, il prezzo ha ottenuto V.C sotto forma di +FVG , il che ha confermato la mia ipotesi Long fino al W1 KL -SNR
Ho monetizzato il move chiudendo con 12R effettivi e potenziali 16 , ho chiuso early un trade;
Strong OF su H4 verso il GAP D1 in sync con TVC:DXY
L'idea ha funzionato correttamente.
Follow your plan.
#EURUSD #DXY #RICHBBROFX
EURUSD rialzista dopo il SWEEPIl prezzo dell’EURUSD, dopo aver fatto un SWEEP del grande canale rialzista come previsto una settimana fa, rimbalza al rialzo con una forte volatilità. Tuttavia, un trend rialzista di lungo termine rimane complicato a causa della forte tendenza ribassista **mensile**, sulla quale il prezzo ha incontrato une resistenza la settimana scorsa.
EURUSD: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
Non vi è alcuna sollecitazione all’investimento; quanto riportato va inteso unicamente come il punto di vista di un utente della piattaforma. L’onere di approfondire ricade sul lettore, attraverso le proprie conoscenze ed esperienze.
Ogni commento che schernisce l’autore, l’idea o il grafico verrà segnalato al moderatore della piattaforma. Non fornirò ulteriori risposte in merito. Grazie per l’attenzione.
EURUSD Doppio Minimo buy TP 1.17La formazione di un doppio minimo, una figura classica di inversione che spesso anticipa una fase di rialzo strutturato. Dopo la seconda spinta verso il basso, i compratori sono tornati in controllo e il prezzo ha cominciato a salire con una sequenza di massimi e minimi crescenti, segno di forza.
Attualmente il prezzo si muove intorno a 1.1636, e la mia idea è che possa continuare il suo percorso al rialzo, magari con qualche correzione intermedia, fino a raggiungere la resistenza chiave in zona 1.1727 (linea rossa). Quell’area rappresenta, secondo me, un punto critico: lì in passato il prezzo era stato respinto con forza, quindi mi aspetto una reazione del mercato, forse un piccolo ritracciamento prima di un eventuale nuovo slancio.
EUR/USD Update – Analisi Tecnica del 15 OttobreDopo il movimento ribassista di ieri, il cambio EUR/USD mostra segnali di reazione, tornando momentaneamente sopra 1,1606 e testando la resistenza in area 1,1620 – 1,1642.
Un eventuale ritorno sotto la trendline rossa potrebbe riaprire lo scenario ribassista con target a 1,1552 – 1,1482.
👉 La price action di oggi conferma come il rispetto dei livelli tecnici resti fondamentale per individuare le prossime opportunità operative.
#EURUSD #ForexAnalysis #TradingStrategy #MercatiFinanziari
Trimestrali USA solide, oro e ZEW in rialzoFOCUS SULLE TRIMESTRALI
Andamento misto delle borse USA nella seduta di ieri, in un contesto di rinnovata incertezza. Le price action sembrano ormai abituate alla volatilità, parzialmente confortate dai risultati trimestrali delle principali banche statunitensi, dai commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell e dalla persistente guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Le grandi banche di Wall Street hanno aperto il 14 ottobre la stagione delle trimestrali con risultati solidi e superiori alle attese. La crescita di ricavi e utili di JPMorgan, Goldman Sachs, Citigroup e Wells Fargo ha offerto uno scenario tutto sommato positivo sullo stato dell’economia americana, in una fase in cui la pubblicazione dei principali dati ufficiali è ancora sospesa a causa dello shutdown del governo federale, giunto alla seconda settimana.
Wells Fargo ha chiuso in rialzo del 7,15%, registrando il suo maggiore guadagno percentuale giornaliero dal novembre 2024. Citigroup è balzata di quasi il 4%, dopo che entrambe le banche hanno superato le stime sugli utili del terzo trimestre. Anche Goldman Sachs ha battuto le aspettative di Wall Street.
VALUTE
Il dollaro non riesce a superare le resistenze e torna indietro, ancora una volta. Le parole di Jerome Powell, pronunciate ieri, sembrano confermare l’ipotesi di un doppio taglio dei tassi da parte della Fed, motivato dalla debolezza del mercato del lavoro.
L’EUR/USD è tornato a 1,1625, mentre il Cable ha superato nuovamente quota 1,3350. Il USD/JPY è sceso a 151,00, con le valute oceaniche in leggera ripresa. Il franco svizzero resta fortissimo contro l’euro, sotto quota 0,9300.
Le previsioni indicano un mercato dollaro-centrico, con il biglietto verde sotto pressione nonostante la debolezza strutturale di Europa e Giappone. Questo scenario farebbe pensare a una svalutazione necessaria di euro e yen nel medio termine. Si attende ora la Fed per confermare e decretare i prossimi movimenti.
LE PREVISIONI DEL FMI
Secondo l’ultimo World Economic Outlook (WEO), il FMI prevede che la crescita economica globale rallenterà al 3,2% nel 2025 e al 3,1% nel 2026, in calo rispetto al 3,3% del 2024. L’economia mondiale si sta adattando a un contesto di crescente protezionismo e frammentazione.
Sebbene le previsioni per il 2025 restino inferiori alle aspettative, sono superiori di 0,4 punti percentuali rispetto alle proiezioni di aprile, segnalando un calo dei dazi da allora.
Nel dettaglio, la crescita degli Stati Uniti è prevista al 2,0% nel 2025 e al 2,1% nel 2026. L’economia cinese dovrebbe rallentare al 4,8% e al 4,2%. L’area euro è attesa in crescita dell’1,2% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026. Il Regno Unito dovrebbe crescere dell’1,3% in entrambi gli anni, mentre il Giappone dell’1,1% e dello 0,6%.
L’inflazione globale dovrebbe continuare a diminuire, con tendenze differenziate: negli Stati Uniti resterà sopra l’obiettivo, con rischi al rialzo, mentre altrove si manterrà contenuta.
GOLD INARRESTABILE
Mercoledì, i prezzi dell’oro hanno toccato un nuovo massimo a 4.193 dollari l’oncia, ormai vicini alla soglia dei 4.200 dollari. Il movimento appare inarrestabile, nonostante la correzione di ieri, che ha visto un ribasso di quasi 100 dollari in poche ore.
Nell’ultima escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, il presidente Donald Trump ha accusato Pechino di comportamenti “economicamente ostili”, bloccando le importazioni di soia e minacciando misure di ritorsione, tra cui un embargo sull’olio da cucina.
Le dichiarazioni sono arrivate dopo che la Cina ha minacciato ulteriori contromisure in risposta alle sanzioni imposte a cinque unità statunitensi del cantiere navale sudcoreano Hanwha Ocean.
Nel frattempo, Jerome Powell, intervenendo alla riunione annuale della NABE, ha avvertito che il rallentamento delle assunzioni sta minacciando l’economia statunitense, suggerendo la possibilità di altri due tagli dei tassi entro fine anno.
ZEW IN RIPRESA
L’indicatore ZEW del sentiment economico per la Germania è salito di due punti, raggiungendo quota 39,3 nell’ottobre 2025. Si tratta del livello più alto dal picco triennale di 52,7 registrato a luglio, anche se inferiore alle attese di mercato, fissate a 40,5.
“Permangono le speranze di una ripresa a medio termine. Nonostante l’incertezza sull’attuazione del programma di investimenti governativo e le persistenti tensioni globali, l’indice ZEW è leggermente aumentato a ottobre”, ha commentato il presidente dello ZEW, Prof. Achim Wambach.
Dopo il recente crollo delle esportazioni verso la Cina, le aspettative per i settori orientati all’export sono migliorate, in particolare nella produzione di metalli, farmaceutica, ingegneria meccanica e apparecchiature elettriche. Il settore automobilistico, invece, ha registrato un lieve peggioramento delle prospettive.
Nel frattempo, l’indice delle condizioni economiche correnti è sceso di 3,6 punti, attestandosi a -80,0: il livello più basso da maggio.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
EUR/USD analisi: livelli chiave e opportunità di breveOggi, martedì 14 ottobre, l’EUR/USD continua a seguire con precisione il percorso ribassista già anticipato nel post di ieri.
Il prezzo ha congestionato attorno al livello 1,1582, per poi proseguire la discesa, confermando la forza della tendenza negativa.
Attualmente, i livelli di riferimento restano:
* 1,1552 come supporto principale,
* 1,1548 come soglia di conferma del momentum ribassista,
* e 1,1482 come target finale in caso di continuazione della discesa sotto la trendline principale (rossa).
Al contrario, un eventuale ritracciamento verso 1,1606 (con rottura della trendline verde) potrebbe aprire un movimento di breve respiro, ma ancora contenuto nel quadro generale discendente.
💰 Traducendo in termini economici:
considerando un’operatività standard di 1 lotto (100.000 unità), ogni movimento di *10 pip* equivale a circa 100$.
Pertanto, una discesa da 1,1552 a 1,1482 (70 pip) potrebbe generare un potenziale profitto di circa 700$ per posizione – naturalmente in un contesto di gestione del rischio adeguata.
Il quadro tecnico rimane coerente con la visione ribassista: finché il prezzo si manterrà al di sotto della trendline rossa, il trend principale continuerà a favorire il dollaro.
Il mercato sta dimostrando una precisione interessante nel rispettare i livelli chiave tracciati nei giorni scorsi.
Continuerò a seguire da vicino questa evoluzione con nuovi aggiornamenti intraday: la trasparenza dei risultati resta la base del mio approccio analitico.
EURUSD in fase di consolidamento ribassistaDurante la giornata odierna, il corso dell’EURUSD ha mostrato segni di consolidamento dopo il forte movimento ribassista dei giorni precedenti. La coppia si trova attualmente in una zona di resistenza dove i venditori sembrano mantenere il controllo del mercato.
Tuttavia, il prezzo si muove ancora all’interno di un FVG importante, e se non riuscirà a superare questa area, l’EURUSD potrebbe continuare la sua discesa nei prossimi giorni per cercare nuova liquidità più in basso.
[ANALISI PREDITTIVA] - Cosa mi aspetto oggi su Euro/DollaroPuoi osservare come il mercato è stato unidirezionale per tutto il corso della giornata, mi aspetto quindi la presa del minimo segnato con la linea nera.
In quanto è un minimo strutturale importante al di sotto del quale secondo la mia visione, risiede liquidità che deve essere presa, per poi attraverso uno schema valido di entrata, andare long.
Con target che imposterei sul massimo di Francoforte (08:15)
E stop dipende da come costruisce e se costruisce in quel punto come mi aspetto.
Devo anche valutare che oggi negli Stati Uniti è giorno festivo, quindi il mercato potrebbe non rispettare a pieno i movimenti oltre a non avere una volatilità elevata.
Per ora la mia visione rimane questa.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.10.2025Si riaccende la tensione commerciale tra Usa e Cina. Wall Street ne risente.
Petrolio sempre più depresso: offerta abbondante e domanda debole.
Ne approfittano oro e argento, a nuovi massimi assoluti.
Borse asiatiche «perturbate», ma pronte a nuove prove di forza.
Tensioni USA-Cina: nuova stretta su terre rare e guerra dei dazi
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sono nuovamente sotto pressione. Pechino ha deciso una stretta significativa sull'export di terre rare, accompagnata da tasse portuali speciali rivolte in particolare alle navi americane. Una mossa che ha alimentato la tensione con Washington, facendo riesplodere la guerra dei dazi.
Il nodo delle terre rare
La Cina, leader mondiale nella produzione e nell’esportazione di terre rare (una famiglia di 17 elementi fondamentali per l’industria tecnologica e militare), ha registrato un calo del 30,9% nelle esportazioni a settembre, con solo 4.000 tonnellate esportate: il dato più basso da febbraio. I dettagli sulle tipologie di elementi ridotti o sui paesi coinvolti non sono stati divulgati. I dati, forniti dall’Amministrazione Generale delle Dogane della Cina, sono aggregati, lasciando incertezza sugli impatti specifici.
Trump riaccende la guerra commerciale
La risposta americana non si è fatta attendere. Donald Trump, in un messaggio su Truth Social, ha definito i cinesi "ostili" e ha annunciato nuovi dazi “massicci” sulle merci cinesi. Contestualmente, ha annullato l’incontro con Xi Jinping previsto per novembre durante il summit APEC. Le sue parole:
“Stanno diventando molto ostili. Vogliono controllare ogni elemento produttivo legato alle terre rare e ad altri settori, anche se non li producono loro.”
A bordo dell’Air Force One, Trump ha però lasciato intravedere spiragli di distensione:
“Penso che andrà tutto bene con la Cina. Mi aspetto un accordo nelle prossime settimane.”
Mercati globali in subbuglio
L’inasprimento delle tensioni ha avuto un immediato impatto sui mercati finanziari:
• Wall Street ha chiuso in forte ribasso:
o Dow Jones: -1,9%
o S&P500: -2,7%
o Nasdaq: -3,6%
• In Italia, Piazza Affari ha registrato un calo dell’1,74%, con gravi perdite per:
o Tenaris: -5,22%
o Leonardo: -4,65%
o Cucinelli: -4,49%
• Il VIX, indice della volatilità Usa, è balzato del +31% (da 16,4 a 21,66), segnalando un’impennata dell’incertezza. Un simile incremento si era visto solo ad aprile, proprio in concomitanza con l’avvio delle ostilità commerciali.
Petrolio e oro: due reazioni opposte
• Il prezzo del petrolio WTI ha subito un tonfo del -4%, scendendo a 59 dollari al barile, complice sia l’incertezza commerciale che le previsioni sull’aumento dell’offerta:
o L’EIA americana ha alzato le stime di produzione per il 2025 a 13,53 milioni di barili al giorno, un record storico.
o L’OPEC+, intanto, ha deciso un lieve aumento della produzione: +137.000 barili/giorno da novembre.
In controtendenza, l’oro ha toccato un nuovo record storico: 4.056 USD/oncia, grazie alla fuga degli investitori verso beni rifugio. Il metallo prezioso è reduce da otto settimane consecutive di rialzi.
Criptovalute e mercati asiatici
Il mondo crypto non è rimasto immune:
• Bitcoin ha vissuto giornate di estrema volatilità, passando da 126.000 USD a un minimo di 105.000 USD dopo le dichiarazioni di Trump.
• Nella mattina del 13 ottobre, la quotazione si è stabilizzata a 114.800 USD.
Nonostante la turbolenza, gli analisti mantengono fiducia nei fondamentali di lungo periodo: adozione istituzionale, sviluppo della blockchain e applicazioni concrete.
Nel frattempo, le Borse asiatiche hanno reagito negativamente:
• Cina:
o CSI 300: -1,5%
o Hang Seng: -3%
o Xiaomi: -7%
o In rialzo invece le aziende tech legate ai chip:
SMIC: +5%
Hygon Information: +3,5%
Cambricon: +2,2%
• Giappone: mercato chiuso per la Giornata della Salute e dello Sport. Sul fronte politico, la coalizione di governo si è sgretolata.
• Corea del Sud: Borsa di Seul -1,5%, lo won in calo rispetto al dollaro.
• India: BSE Sensex -0,4% in apertura.
Obbligazionario: ritorno ai Treasury
L’incertezza ha spinto gli investitori verso i titoli di Stato Usa, nonostante lo shutdown in corso:
• Il rendimento del Treasury decennale è sceso da 4,13% a 4,03%, segnando i minimi annuali.
• Il prezzo è salito dello 0,4% nella settimana.
In Eurozona:
• Il BTP decennale italiano ha guadagnato +0,5%, rendimento al 3,46%: miglior settimana da maggio.
• L’OAT francese ha chiuso al 4,48%.
Crisi politica in Francia e tensioni geopolitiche
La Francia ha annunciato un nuovo governo sotto la guida del Premier Sébastien Lecornu. Nessuna discontinuità: confermati Roland Lescure (Ministro delle Finanze) e Gérald Darmanin (Ministro della Giustizia), in un contesto politico sempre più instabile.
Nel frattempo, Trump ha rivendicato il merito per la tregua tra Israele e Hamas, annunciata mentre si dirigeva verso il summit di Sharm El Sheik, con circa 20 capi di Stato attesi.
Conclusioni
Il 13 ottobre, giorno in cui gli Stati Uniti celebrano il Columbus Day / Indigenous Peoples' Day, i future di Wall Street hanno virato in positivo (+1,3%), segno che i mercati, seppur scossi, cercano segnali di stabilità.
Tuttavia, tra minacce di nuovi dazi, controlli sulle terre rare, e turbolenze geopolitiche, il contesto globale rimane fortemente instabile e polarizzato. Le prossime settimane saranno decisive per capire se prevarrà la conciliazione diplomatica o se si andrà verso una nuovo escalation commerciale e finanziaria.
EUR/USD oggi 13 ottobre: analisi intraday e outlook settimanaleLunedì 13 ottobre – nuovo appuntamento con la mia analisi su EUR/USD, dove oggi andiamo a osservare come il mercato stia seguendo quasi alla lettera le proiezioni della scorsa settimana.
Nel grafico 4H (riportato sopra) possiamo notare come la struttura ribassista resti ben definita, con i principali livelli di resistenza già individuati nel precedente aggiornamento. Il prezzo continua a muoversi sotto la trendline discendente, confermando la debolezza del cambio.
All’interno del grafico ho inserito anche una mini-analisi intraday;
👉 Oggi, il movimento intraday sembra contenuto in un range tra 1,1582 – 1,1599 – 1,1606, area che a mio avviso rappresenta un potenziale punto di consolidamento prima di un eventuale nuovo impulso direzionale.
Il contesto tecnico rimane coerente con la visione ribassista di fondo, ma l’attuale compressione dei prezzi potrebbe anticipare una fase di accumulo o di breve rimbalzo tecnico, utile per ricalibrare i prossimi target operativi.
Come sempre, il mio approccio rimane basato sull’osservazione oggettiva dei livelli e sul monitoraggio continuo del momentum, senza lasciarsi condizionare dal rumore di breve periodo.
Chi segue questa rubrica settimanale sa che ogni aggiornamento punta alla coerenza analitica e alla trasparenza dei risultati, valori che considero fondamentali nel trading professionale.
#EURUSD #Forex #PriceAction #Intraday
#AN025: Gaza, tregua e fine delle ostilità e impatto Forex
Dopo due anni di guerra, la tregua tra Israele e Hamas ha retto per più giorni consecutivi e i leader internazionali stanno incardinando un percorso politico che, nelle parole del presidente USA Donald Trump, “segna la fine della guerra”. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Il pacchetto comprende scambi di ostaggi e prigionieri, graduali ritiri israeliani, un summit per la ricostruzione e un’architettura di governance transitoria per Gaza. Le colonne dell’aiuto umanitario si stanno rimodulando: il Regno Unito ha annunciato nuovi fondi, l’ONU prepara un aumento dei convogli e alcune infrastrutture di distribuzione “parallele” vengono smantellate sotto l’ombrello della tregua.
La parentesi navale: che cos’era la “Sumud Flotilla” e come si è chiusa
Nel 2025 una coalizione di reti civili (Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e altre) ha coordinato la Global Sumud Flotilla, un tentativo su larga scala di aprire un corridoio marittimo verso Gaza e aggirare il blocco israeliano. Le imbarcazioni sono state ripetutamente intercettate in alto mare dalla marina israeliana; decine di attivisti sono stati fermati e poi trasferiti fuori dal Paese, mentre gli ultimi natanti sono stati bloccati a inizio ottobre. La campagna, battezzata “ṣumūd” (resilienza), si è quindi esaurita di fatto con l’intercettazione dell’ultimo nucleo, mentre sul terreno prendeva forma la tregua.
Perché rileva per i mercati? Perché la somma di tregua + stop alla dimensione navale “di rottura” ha compresso in pochi giorni il “risk premium Medio Oriente” prezzato in valute, azioni e petrolio—uno dei driver che negli ultimi due anni aveva alimentato fasi di avversione al rischio.
Reuters
Effetti di breve periodo sul Forex
-Shekel (USD/ILS)
La prima (e più intuitiva) reazione è arrivata sullo shekel: la notizia dell’accordo di cessate il fuoco e del percorso politico ha innescato un rafforzamento deciso dell’ILS, con contestuale rimbalzo della Borsa di Tel Aviv. La narrativa di “truce dividend”—beneficio da tregua—si è affermata rapidamente sui desk.
-Valute rifugio (JPY, CHF) e USD
Quando il rischio geopolitico si raffredda, il “parcheggio” nei rifugi tende ad alleggerirsi. In questa finestra, il quadro su JPY è complicato da fattori domestici (politica economica e BoJ) che hanno pesato più del segnale “ceasefire”, mantenendo la valuta debole/volubile nonostante un marginale calo dell’avversione al rischio. CHF ha risentito meno del tema mediorientale ed è rimasto guidato soprattutto da flussi europei e rendimenti. Il dollaro USA ha avuto una reazione mista: minore bid “safe haven”, ma supporti ciclici legati a rendimenti e dati USA.
-Petrolio e valute “oil-linked” (CAD, NOK)
La tregua ha tolto parte del premio di rischio dal Brent/WTI, spostando il focus su temi macro (domanda globale, OPEC+, trade USA-Cina). La scivolata recente del greggio—solo in parte rimbalzata—ha allentato il sostegno ciclico a CAD e NOK, con reazioni divergenti a seconda dei rendimenti locali e dei dati.






















