Idee di trading
EURUSD cadràIl corso dell’EURUSD ha effettuato durante la giornata un SWEEP degli EQUAL HIGHS , per poi tornare all’interno della range e chiudere nella parte bassa del movimento 📉.
Questo lascia pensare che tutte le liquidità siano state prese e che, già da domani, il corso abbia grandi probabilità di continuare la sua discesa ⬇️.
EURUSD, debolezza da breakout fallito Dopo aver provato diverse piattaforme, ho scelto le charts di Capital.com per le mie analisi: affidabilità, precisione e un’interfaccia davvero intuitiva.
Il mese di settembre ci consegna, insieme alla candela del mese, interessanti spunti che meritano qualche riflessione.
Innanzitutto abbiamo una candela di inversione, una shooting star, prodottasi non in un punto qualunque ma al contatto con la trendline ribassista che sta regolando i recenti massimi importanti di lungo periodo
Alternativamente, è la parte alta di un canale ribassista di lungo in cui è possibile inquadrare i prezzi.
Inoltre, da quelle parti transita l'importante sma 200, molto popolare tra i traders e quindi efficace, che sta aiutando i ribassisti a non capitolare.
Il quadro macroeconomico inesorabilmente è contro il dollaro, lasciando a suo favore soltanto possibili novità inaspettate nella prossima comunicazione di dati.
Tuttavia, vale la pena osservare come i volumi siano stati in contrazione stridendo con il deciso movimento long del cambio fino al contatto con la trendline.
Curiosamente anche sul grafico settimanale abbiamo lo stesso pattern di inversione.
Nel breve termine, per capire le velleità dei due pattern, ritengo un test discreto la tenuta del supporto a 1,14.
Shutdown USA e inflazione UE agitano i mercatiCONGESTIONE E INCERTEZZA
Seduta debole quella di ieri, martedì 30 settembre, per i listini USA. Gli operatori restano in attesa del dato chiave di fine settimana relativo al mercato del lavoro, preoccupati per possibili ritardi nella pubblicazione dovuti al potenziale blocco delle attività governative federali, noto come shutdown.
L’interruzione dovrà essere evitata con un accordo entro la mezzanotte di oggi. I tre principali indici azionari statunitensi si sono mossi intorno alla parità, in vista del blocco che metterebbe a rischio il rapporto sulle buste paga di venerdì.
Nel frattempo, il rapporto JOLTS ha mostrato che le offerte di lavoro si sono mantenute stabili a 7,2 milioni, in linea con le previsioni, segnalando una domanda di lavoro relativamente solida.
I settori dell’energia e dei servizi di comunicazione hanno registrato le peggiori performance, mentre le utility hanno sovraperformato. Microsoft, Amazon, Alphabet, Meta e Tesla hanno chiuso tutte in rosso.
A settembre, l’S&P 500 è salito di oltre il 3%, avviandosi verso il miglior settembre degli ultimi 15 anni. Il Dow Jones ha guadagnato l’1,7% e il Nasdaq è balzato del 5,3%.
Nel terzo trimestre, l’S&P 500 è cresciuto del 7,4%, il Dow Jones dell’1,7% e il Nasdaq di quasi l’11%.
VALUTE
L’euro resta forte in area 1,1760, in leggera ripresa rispetto a ieri. Il Cable è tornato sopra quota 1,3450. USD/JPY è ancora debole a 147,50, incapace di superare le resistenze chiave a 148,80.
Le valute oceaniche mostrano una lieve ripresa dopo i dati positivi dalla Cina. Tuttavia, il mercato resta decorrelato in assenza di un trigger che possa riportare una dinamica dollaro-centrica.
Il contesto di price action continua a favorire una debolezza generalizzata e intenzionale del dollaro. Resta da capire quanto potrà resistere l’Europa con un euro così forte, in un quadro macro fragile e in indebolimento.
Tecnicamente, il trend ribassista del dollaro USA non sembra concluso. Manca ancora un 4–5% di discesa, che potrebbe concretizzarsi se la Fed taglierà i tassi due volte, portandoli al 3,75%, riducendo il divario con l’Europa, ferma al 2%.
USA, MERCATO IMMOBILIARE
L’indice S&P Case-Shiller negli Stati Uniti è aumentato dell’1,8% su base annua a luglio 2025, il guadagno più basso da luglio 2023, dopo un +2,2% a giugno. Il dato è leggermente superiore alle previsioni dell’1,6%.
I risultati confermano un rallentamento del mercato immobiliare. New York ha registrato il maggior incremento annuo tra le 20 città esaminate, seguita da Chicago e Cleveland. Anche Boston e Detroit hanno mostrato solidi aumenti.
La tendenza evidenzia come molti mercati del Nord-Est e del Midwest, che avevano visto una crescita modesta durante la pandemia, siano ora tra i più forti. Al contrario, diversi mercati della West Coast, un tempo molto richiesti, stanno performando peggio.
GERMANIA, SALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuo in Germania è salito per il secondo mese consecutivo al 2,4% a settembre 2025, rispetto al 2,2% di agosto, superando leggermente le previsioni del 2,3%.
L’inflazione core è aumentata al 2,8% dal 2,7%. Su base mensile, i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,2%, dopo un +0,1% ad agosto.
Anche l’indice armonizzato dei prezzi al consumo a livello UE è aumentato del 2,4% su base annua e dello 0,2% su base mensile.
JOLTS OPENINGS
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono aumentate di 19.000 unità, raggiungendo quota 7,227 milioni ad agosto 2025, rispetto ai 7,208 milioni di luglio (dato rivisto al rialzo), in linea con le attese di mercato.
I settori sanitario, del tempo libero e del commercio al dettaglio hanno registrato un aumento delle offerte. Al contrario, si è osservata una diminuzione nell’edilizia e nel governo federale.
Assunzioni e licenziamenti totali sono rimasti pressoché invariati, attestandosi a 5,1 milioni. Anche le dimissioni e i licenziamenti specifici non hanno mostrato variazioni significative.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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EURUSD continuerà la sua discesaIl prezzo dell’EURUSD sta ritestando la supply zone e una serie di FVG e IFVG. Si nota che il mercato sta subendo un forte rallentamento e che, alla fine, la giornata si chiude al di sotto degli FVG e IFVG, il che indica che il prezzo dovrebbe facilmente effettuare un rimbalzo ribassista.
EURUSD su un rimbalzo ribassistaIl prezzo dell’EURUSD oggi si sta consolidando fortemente al rialzo fino a raggiungere l’ex supporto del canale, per poi rimbalzare successivamente al ribasso. Si nota quindi che il mercato sta cercando di ritestare il supporto diventato resistenza per verificare se quest’area reggerà o meno. Inoltre, sul time frame giornaliero, si trova sul livello dello 0,5 di Fibonacci e in una zona di supply, il che dovrebbe spingere il prezzo a scendere nei prossimi giorni.
EURUSD: H1!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
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#029: Opportunità di investimento LONG su EUR/USD
La coppia ha recentemente diffuso l'area di supporto di 1,1700, mostrando un forte rigetto e segnali di una possibile inversione rialzista. I volumi confermano l'accumulo vicino ai minimi, mentre i trader al dettaglio rimangono ampiamente posizionati sul lato corto. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Da una prospettiva istituzionale, questo crea condizioni favorevoli per una potenziale continuazione al rialzo.
Gli indicatori di momentum stanno diventando positivi e le prossime sessioni potrebbero essere decisive per un tentativo di breakout.
Focus chiave:
Zona di supporto intorno a 1,1690-1,1700
Area di resistenza vicino a 1,1810
Il sentiment al dettaglio è ancora fortemente breve → possibile spinta al rialzo da parte degli investitori istituzionali
⏳ La tendenza rimane rialzista nel breve termine, con aspettative di un movimento progressivo al rialzo nei prossimi 24-32 ore.
Attesa di rimbalzo per Euro-DollaroPartiamo subito con il finale, senza spoiler quindi; prossima settimana mi aspetto una reazione.
Ora che abbiamo snocciolato l'idea di base possiamo spiegare i motivi alla base del ragionamento ma prima, come sempre, mi piace fare un breve recap di ciò che è successo durante la settimana.
La settimana per Euro-Dollaro si è aperta con un deciso impulso rialzista lunedì, seguito martedì da un prolungamento del movimento, seppur con minore intensità. Tra mercoledì e giovedì, invece, il cambio ha avviato una correzione significativa, la chiusura di venerdì è stata poi caratterizzata da un lieve rimbalzo.
Bene, ora ragioniamo sui motivi per cui mi aspetto una reazione, seppur non proprio immediata:
- In area 1,162-1,165 abbiamo un forte supporto a presidiare eventuali nuove discese
- Come si può notare, siamo quasi giunti a ridosso delle trendline in verde; sarà difficile, perlomeno in prima battuta, bucarla facilmente
- Al momento non sembra esserci, almeno nel breve, quella volatilità tale da portare ad ampi movimenti dall'una o dall'altra parte, quindi mi aspetto che si possa oscillare ancora un pò entro questi livelli
Queste considerazione mi portano a ritenere che potremmo assistere ad un recupero dell'Euro nei confronti del Dollaro; tuttavia, prima di valutare un ingresso long, attenderei un piccolo ritracciamento verso area 1,165 per poi aprire una posizione long che avrà un primo target in area 1,175 per poi estendere verso 1,182 ed infine, eventualmente in area 1,19, al contrario solo un cedimento confermato in chiusura di seduta sotto 1,158 potrà sancire un cambio di trend ed invalidare il trend in atto.
In settimana da monitorare:
- Mercoledì ore 11,00: L'inflazione area Euro
- Venerdì ore 14,30: I Non Farm Payroll ed il tasso di disoccupazione
Rottura confermata: l'EUR/USD segue il copione tecnicoNell’analisi di ieri avevamo evidenziato il ruolo chiave della trendline dinamica (gialla). Come previsto, la sua rottura ha spinto i prezzi al ribasso, confermando la validità dello scenario delineato.
Attualmente il cambio sta tentando un rimbalzo in area 1,1700, ma solo un recupero deciso sopra 1,1750–1,1764 riaprirebbe spazio verso i target superiori. In caso contrario, i prezzi potrebbero continuare a consolidare sotto pressione.
🔎 Resta interessante monitorare la reazione nelle prossime sessioni: sarà un semplice pullback o l’inizio di un recupero più strutturato?
EUR/USD – Prezzi in equilibrio sul supporto dinamicoIl cambio EUR/USD continua a rispettare i livelli già delineati nei giorni scorsi. Attualmente i prezzi si mantengono sopra il supporto dinamico (linea gialla), livello chiave per definire la prossima direzione del mercato.
🔹 Finché il supporto dinamico tiene:
* Range atteso: 1,1729 – 1,1737 (parte bassa)
* Resistenze intermedie: 1,1756 – 1,1764 (parte alta del range)
🔹 Cosa osservare nelle prossime ore:
* Una rottura al rialzo sopra 1,1764 potrebbe aprire spazio verso 1,1783 – 1,1799.
* Viceversa, una rottura sotto il supporto dinamico porterebbe il prezzo a testare i minimi in area 1,1729.
📊 In sintesi: il mercato si muove ancora in congestione, ma il livello dinamico resta la vera discriminante tra prosecuzione del recupero e ritorno verso i minimi.
EURUSD cadrà?Il prezzo dell’EURUSD, dopo aver rotto il canale al rialzo, è tornato sul supporto del canale dove al momento sta consolidando. Tuttavia, vista la manipolazione rialzista seguita alla rottura, il mercato ha alte probabilità di avviare un’espansione ribassista spinta dalla SMART MONEY, per andare a fare un SWEEP dei LOWs segnati da una linea orizzontale blu.
Wall Street rallenta, dubbi su AI e Fed cautaLA BOLLA EQUITY SI SGONFIERÀ?
Wall Street ha ceduto terreno nella seduta di ieri, arretrando dopo un rally da record. Il contesto è stato segnato da dichiarazioni contrastanti di diversi funzionari della Fed e da crescenti dubbi sulla sostenibilità del settore dell’intelligenza artificiale.
L’S&P 500 ha perso lo 0,55%, il Nasdaq 100 lo 0,95% e il Dow Jones lo 0,19%. Nvidia è scivolata di quasi il 3% dopo l’impennata di lunedì, generata da ipotesi di nuovi investimenti da 100 miliardi di dollari nell’AI. Tuttavia, gli investitori sembrano nutrire dubbi sul piano presentato.
Anche Jerome Powell ha parlato ieri, sottolineando la presenza di eccessi nei prezzi dell’azionario, in uno scenario che appare chiaramente da bolla speculativa.
Oracle e Amazon sono scese rispettivamente del 4,6% e del 3,04%. Al contrario, Kenvue ha guadagnato il 2,8% dopo aver ridotto le perdite causate dalle critiche di Trump al Tylenol. Boeing è salita del 2% grazie a un ordine da 8 miliardi di dollari da parte di Uzbekistan Airways.
Powell ha inoltre ribadito che i prezzi dell’azionario sembrano "piuttosto elevati" e ha ricordato la necessità di bilanciare i rischi di inflazione con la debolezza del mercato del lavoro.
Altri funzionari della Fed hanno espresso cautela: Goolsbee ha messo in guardia contro una possibile riaccensione dell’inflazione, mentre Michelle Bowman ha suggerito che i tagli potrebbero accelerare se aumentassero le perdite di posti di lavoro.
VALUTE
Sul mercato valutario, poco da segnalare. Il dollaro resta tendenzialmente debole, ma i supporti tecnici hanno tenuto dopo alcune sedute di ripresa.
EUR/USD oscilla tra 1,1770 e 1,1820, mentre il Cable si muove tra 1,3450 e 1,3580. USD/JPY resta nel trading range degli ultimi due mesi.
Serve un innesco per violare i supporti o le resistenze di medio termine. Gli operatori attendono le prossime mosse della Fed, che, a giudicare dai commenti dei funzionari, non sembra ancora certa di procedere con ulteriori tagli.
Le valute oceaniche restano deboli, con una chiara decorrelazione rispetto a euro e sterlina. Se EUR/USD e GBP/USD dovessero superare rispettivamente quota 1,2000 e 1,4000, allora AUD e NZD potrebbero finalmente riprendere quota.
PARTITE CORRENTI USA
Il deficit delle partite correnti degli Stati Uniti si è ridotto del 42,9%, attestandosi a 251,3 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2025, rispetto al divario record del trimestre precedente. Il dato è in linea con le attese di mercato.
La riduzione è dovuta principalmente al calo del deficit commerciale, sceso a 270 miliardi di dollari, grazie alla diminuzione delle importazioni e agli anticipi di acquisti per eludere i dazi imposti dall’amministrazione statunitense.
Il surplus dei servizi è leggermente diminuito, passando da 80,3 a 79,6 miliardi di dollari.
OCSE: CALA LA CRESCITA GLOBALE
L’OCSE prevede un rallentamento della crescita economica globale al 3,2% nel 2025 e al 2,9% nel 2026, rispetto al 3,3% del 2024. Il calo è attribuito all’impatto dei dazi statunitensi su commercio e investimenti.
Le previsioni per il 2025 sono comunque superiori di 0,3 punti rispetto a quelle di giugno, grazie alla resilienza mostrata nella prima metà dell’anno.
Negli Stati Uniti, la crescita è attesa all’1,8% nel 2025 e all’1,5% nel 2026, influenzata dai dazi, dalla moderazione dell’immigrazione netta e dalla riduzione della forza lavoro federale.
La Cina dovrebbe crescere del 4,9% nel 2025 e del 4,4% nel 2026, penalizzata dai dazi e dal calo del sostegno fiscale.
L’area euro è attesa in crescita dell’1,2% nel 2025 e dell’1,1% nel 2026, in un contesto di tensioni commerciali e incertezza geopolitica.
Il Regno Unito dovrebbe crescere dell’1,4% e dell’1,0%, mentre il Giappone dell’1,1% e dello 0,5% nello stesso periodo.
L’inflazione globale è prevista in calo al 3,4% nel 2025 e al 2,9% nel 2026, anche se potrebbero riemergere pressioni inflazionistiche.
PMI USA
L’indice PMI composito statunitense di S&P Global è sceso a 53,6 a settembre 2025, rispetto a 54,6 di agosto, al di sotto delle attese di mercato.
Il dato conferma un secondo mese consecutivo di crescita moderata, ma rappresenta comunque la più forte espansione trimestrale dalla fine del 2024.
L’attività del settore dei servizi ha rallentato al ritmo più basso da giugno, mentre la crescita della produzione manifatturiera ha rallentato rispetto al massimo di 39 mesi registrato ad agosto.
I costi di input sono balzati al livello più alto da maggio, trainati dai dazi, segnando il secondo aumento più rapido in oltre due anni e mezzo. Tuttavia, l’aumento dei costi di produzione è stato il più lento registrato, mentre la fiducia delle imprese è salita al massimo degli ultimi quattro mesi.
Nel complesso, i dati mostrano una certa resilienza dell’economia statunitense.
PMI EUROZONA
L’indice PMI composito dell’Eurozona è salito a 51,2 a settembre 2025, rispetto a 51 di agosto, in linea con le attese di mercato (51,1).
Si tratta del ritmo di espansione più rapido del settore privato degli ultimi 16 mesi.
La crescita è stata trainata dal settore dei servizi, salito a 51,4 (da 50,5), il valore più alto da inizio anno. Questo ha compensato la contrazione del settore manifatturiero, sceso a 49,5 (da 50,7).
I nuovi ordini sono rimasti stabili, con un aumento nei servizi che ha bilanciato il calo degli ordini alle fabbriche. Gli ordini all’esportazione hanno continuato a diminuire.
La domanda costante ha spinto le aziende a mantenere il personale, interrompendo una serie di sei mesi di crescita dell’occupazione. Tuttavia, il sentiment delle imprese è sceso al minimo degli ultimi quattro mesi.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.