Trump, è strategia o cos'altro?La settimana appena conclusa ha portato con sé grandi discussioni tra gli operatori dei mercati, analisti e commentatori, tutti impegnati a trovare le motivazioni che avrebbero spinto la nuova amministrazione USA ad applicare dazi apparentemente draconiani nei confronti di tutti o quasi i paesi del mondo.
Tutti a dire che il Presidente USA ha demolito la globalizzazione, riproponendo un isolazionismo ingiustificabile, alimentato da un fanatismo senza precedenti. Ma al di là delle opinioni, quel che conta è rilevare i fatti, che ad oggi vedono una tariffa generale del 10% nei confronti di ciascun paese del mondo, in aggiunta a una tariffa del 25% per i produttori di auto che esportano negli USA, più tutta una serie di tariffe reciproche al 50%.
Ciò significa che se un paese applica su un determinato bene un dazio del 20%, gli USA, su quel medesimo bene importato da quel paese, applicheranno un dazio del 10%. A prima vista, una dirompente applicazione di “sanzioni” verso chi in questi anni avrebbe approfittato del silenzio assenso degli USA, in assenza di qualsiasi protesta.
E così gli elettori USA hanno scelto un uomo di rottura, che ha promesso la riduzione del deficit commerciale e del debito pubblico, due spine nel fianco insostenibili nel medio termine, come peraltro hanno più volte ribadito i funzionari della Federal Reserve.
Il neo Presidente, che aveva promesso riforme basate sul rilancio degli USA come produttore (per ridurre il deficit commerciale) attraverso i dazi, e aveva richiesto il taglio dei tassi alla Fed per svalutare il debito pubblico, ha imposto le tariffe che, a prima vista, sono in piena contraddizione con la necessità di tagliare i tassi, in quanto producono un aumento dei prezzi importati che, in fase di resilienza come quella attuale, rischierebbero di portare a un rialzo del costo del denaro, anziché a un ribasso.
Ma non possiamo pensare che Trump non conosca queste dinamiche e chi lo sostiene, secondo noi, pecca di sottovalutazione. La ragione è legata al fatto che, dopo neppure due giorni dall’applicazione, tre paesi del sud-est asiatico, prettamente esportatori e mercantilisti, come Vietnam, Cambogia e Indonesia, hanno dichiarato di voler negoziare con gli USA per azzerare le tariffe all’export americano, cosicché da provocare l’azzeramento delle tariffe ai prodotti di questi tre paesi da parte dell’amministrazione USA, che peraltro ha ovviamente accolto con favore la proposta.
Ciò dovrebbe bastare per instillare qualche forma di dubbio a chi è ancora scettico e fortemente critico, perché gli effetti di questa azione sono probabilmente frutto di una strategia che mira solo a ottenere reciprocità. Si tratta di una strategia ben chiara e che non dovrebbe scandalizzare nessuno, visto che per anni Germania, Italia, Giappone, Cina (e non andiamo oltre), hanno approfittato di tariffe a zero per esportare negli USA, mantenendo tariffe importanti verso i prodotti americani, con conseguenze significative, come l’aver visto centinaia di aziende trasferirsi dagli Stati Uniti in questi paesi, impoverendo la manifattura a stelle e strisce.
Trump fa quello che abbiamo sempre fatto noi in Europa, o Giappone (vi ricordate il dumping giapponese degli anni '90?) e ancor più la Cina che dagli anni 2000 ha incrementato il surplus commerciale in modo abnorme. Da un punto di vista americano, è difficile dare torto a Trump, questo credo che debba essere riconosciuto.
Per contro, non dobbiamo dimenticare i modi da cowboy, ampiamente discutibili, così come una certa arroganza nel porsi di fronte agli interlocutori, che agli occhi di noi europei risuona come una mancanza di rispetto e attenzione. La strategia USA peraltro ha dei rischi che non si possono sottovalutare, in primis la congiuntura economica e la Fed.
Intervistato qualche settimana orsono sullo stato di salute futuro dell’economia, Trump ha dichiarato che ci aspetta un periodo di transizione, il che potrebbe voler dire anche recessione, ergo lo ha messo in conto e ciò (purché sia soft landing) potrebbe non essere malvisto dall’amministrazione USA, che deve svalutare il debito, quindi ha bisogno di tassi più bassi per pagare meno interessi sullo stesso.
Ma la Fed come reagirà? Soprattutto pensando che i cittadini USA sono in larghissima parte coinvolti negli investimenti azionari, molto più che in Europa (basti pensare ai fondi pensione USA), per cui nel caso di ribasso consistente di Wall Street che accadrà? Certamente la Fed taglierebbe il costo del denaro, ma potrebbero anche esserci una fuga di capitali dagli USA e dal dollaro, non possiamo escluderlo a priori.
Per ultimo, uno sguardo al vero obiettivo, secondo noi, di Trump, che vuole reciprocità e dollaro debole, per aggiustare un deficit commerciale fuori controllo. Ci riuscirà? Siamo qui, con i popcorn, sul divano e ci godiamo lo spettacolo.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Idee operative USDEUX
Strutture di mercato multi-timeframePartendo dalla base di come analizzare le strutture di mercato e comprendendo la loro importanza (argomento trattato in questa idea formativa: ), procediamo andando a comprendere come queste strutture si vanno ad intersecare nei vari timeframe a nostra disposizione per l'analisi, andando a fare un'analisi multi-timeframe .
Il tempo è di fondamentale importanza. Più è alto il timeframe, più sarà importante l'analisi e la direzionalità suggerita dal timeframe stesso. Più il timeframe è basso, più sarà presente "rumore" e sarà importante scartare le informazioni non importanti:
Prima di iniziare con l'analisi multi-timeframe, è importante avere chiaro un po' di terminologie e concetti:
- Impulso : Un impulso è un movimento direzionale (una gamba di espansione), che parte da un punto A fino al raggiungimento di un punto B
- Correzione : Un movimento tendenzialmente più lento dell'impulso di espansione, che va a ribilanciare il precedente movimento di espansione, senza arrivare al punto A di partenza (tendenzialmente viene corretto almeno il 50% dell'impulso).
- Trend : Un trend è una serie di impulsi e correzioni, che vanno a creare una struttura rialzista o ribassista
Ragionando in maniera frattale, iniziamo a comprendere come i vari timeframe si intersecano l'uno con l'altro:
Osservando un impulso ad HTF (high timeframe), noteremo come questo sia un trend a LTF (low timeframe):
A questo punto saremo già in grado di individuare una serie importantissima di informazioni, ovvero i massimi e minimi forti dei vari timeframe, e come essi si vanno ad intersecare nella varie strutture.
Questo ci permetterà di avere entrate a mercato più precise, in quando prendendo come analisi del trend di una struttura ad 4h, saremo in grado di aspettare la correzione nello stesso timeframe ma analizzandolo a timeframe più basso, osservando quindi il trend a LTF.
Una volta osservato il cambio di trend a LTF, sapremo che si sta creando un nuovo trend opposto a LTF, che andrà a comporre il nuovo impulso ad HTF.
Questo ci fa comprendere meglio la frattalità del mercato:
La price action a LTF -> forma la price action a HTF -> che crea gli impulsi a HTF -> che sono fatti di price action a LFT. Questo ciclo si ripete all'infinito per ogni movimento
Infine è importante comprendere quale timeframe ci fornisce quale informazione:
- Daily -> Prospettiva giornaliera
- 4h -> Narrativa
- 15m -> Bias immediato
- 1m/5m -> Timing di entrata a mercato
Daily: quand'è probabile che il trend a 4h finisca?
4h: Siamo in un trend di continuazione o siamo in una correzione?
15m: Conferma quando la continuazione sta per terminare oppure quando il pullback sta per finire.
1m/5m: Conferma della rotazione a 15m.
Conoscendo la narrativa ad HTF, basterà osservare attivamente la price action a basso timeframe, ed osservare gli stessi schemi ripersi a timeframe sempre più piccoli per osservare entrate a mercato sempre più precise e con stop loss sempre più ridotti.
Analisi weekly EUR/USD - W14/2025Settimana molto particolare che ha mostrato una notevole volatilità (più di 350 pips di range settimanale) ed una chiusura weekly molto forte.
Come anticipato la scorsa analisi weekly ( ) euro dollaro ha trovato una notevole forza dopo aver ribilanciato l'imbalance daily ed aver reagito al primo importante vuoto volumetrico presentato in quell'imbalance.
Attualmente ci troviamo in una zona che può presentare due possibilità a livello di price action:
- Continuazione long: L'opzione più probabile, vista la chiusura daily di venerdì sopra il precedente massimo a 1.0954$, suggerisce la possibilità di continuare questo forte movimento rialzista per andare a puntare al target finale della struttura, ovvero ilo massimo mensile a 1.1214$
- Correzione ribassista: Essendo arrivati all'estremo della precedente gamba di espansione ribassista, sarebbe interessante vedere un inizio di correzione della struttura partendo da queste zone estreme, vista anche la reazione molto precisa all'order block daily a 1.1125$. Questo darebbe la possibilità al prezzo di ribilanciare la struttura particolarmente sbilanciata ed espansiva, per poi riprendere il movimento di espansione verso nuovi massimi, fino al target della struttura mensile a 1.1214$ (che rimane il target long term per quest'asset).
Sarà quindi importante per la prossima settimana osservare lo sviluppo della price action dei primi giorni della settimana, per comprendere quale sarà la direzionalità settimanale più probabile.
Sulla struttura ad 1h la situazione più probabile è cercare un movimento di continuazione long, al raggiungimento del gap giornaliero sul DXY (che dovrebbe corrispondere al vuoto volumetrico su euro dollaro, rappresentato con il box viola). Al raggiungimento di questa zona sarebbe interessante cercare una struttura di inversione per un riallineamento long:
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 31- 4 aprileRiassunto della settimana 31-4 aprile:
- La Banca Centrale Australiana mantiene i tassi invariati al 4,10%
- Il tasso di disoccupazione USA sale al 4,2%
- I dati Non Farm Payroll battono le aspettative a rialzo
- Brusca frenata nel mese di marzo per il settore dei servizi USA
- L'inflazione Europea Core rallenta al 2,4%
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- AUD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
BORSE EUROPEE:
I dazi imposti da Donald Trump fanno crollare le Borse europee, con Milano che è stata la peggiore d’Europa.
Per Piazza Affari quella di venerdì è stata una delle giornate peggiori negli ultimi 30 anni: l’indice Fitse Mib ha registrato un calo del 6,5%, con picchi negativi che sono andati oltre il 7%.
[COSA SONO GLI NFP E CHE IMPATTO HANNO NEI MERCATI FINANZIARI]
La notizia economica NFP (Non-Farm Payrolls) è un dato molto importante che viene pubblicato ogni primo venerdì del mese dal Bureau of Labor Statistics (BLS) degli Stati Uniti. L'NFP misura il numero di posti di lavoro creati nell'economia statunitense, escludendo i lavori agricoli (da cui il nome "Non-Farm"). E' uno degli indicatori più seguiti dai mercati finanziari perché offre una panoramica della salute del mercato del lavoro e dell'economica in generale.
Cosa misura l'NFP :
L'NFP rappresenta il cambiamento mensile nel numero di persone impiegate in vari settori, ad eccezione dell'agricoltura, del settore pubblico e di alcune altre categorie minori. E' considerato un indicatore fondamentale per comprendere l'andamento dell'economia, in particolare la sua capacità di generare nuovi posti di lavoro.
La composizione dell'NFP :
• Crescita dell'occupazione: Quante persone hanno trovato lavoro nel mese precedente.
• Tasso di disoccupazione: La percentuale di persone senza lavoro ma attivamente in cerca di occupazione.
Impatto sui mercati finanziari :
1. Mercato del lavoro e politica monetaria: L'NFP è strettamente legato alla politica monetaria della Federal Reserve (la banca centrale degli Stati Uniti). Un dato NFP molto positivo (ad esempio, un forte aumento dei posti di lavoro) potrebbe suggerire che l'economia sta crescendo e che l'inflazione potrebbe aumentare, spingendo la Fed ad aumentare i tassi di
interesse per frenare l'inflazione. Al contrario, un NFP debole potrebbe suggerire una crescita economica più lenta, inducendo la Fed a mantenere tassi bassi o a stimolare l'economia.
2. Reazioni dei mercati : L'uscita dell'NFP tende a causare forti movimenti sui mercati finanziari, in particolare:
• Mercato azionario :
Un dato NFP positivo può essere visto come un segno di fiducia nell'economia e portare ad un aumento dei prezzi delle azioni, soprattutto nei settori legati al consumo e alla crescita. Un dato negativo, al contrario, può innescare vendite.
• Valute : Il dato NFP è particolarmente importante per il mercato delle valute. Un NFP positivo potrebbe far apprezzare il dollaro statunitense (USD) contro altre valute, poiché suggerisce un rafforzamento dell'economia, aumentando le aspettative di politiche monetarie più restrittive da parte della Fed. Un dato negativo potrebbe indebolire il dollaro (come è successo oggi per esempio).
• Obbligazioni : Un forte dato NFP potrebbe portare ad un aumento dei tassi di interesse (per combattere l'inflazione), il che potrebbe causare una discesa dei prezzi delle obbligazioni, mentre un NFP debole potrebbe avere l'effetto opposto.
3. Volatilità :
La pubblicazione dell'NFP spesso genera alta volatilità nei mercati, in particolare nei mercati azionari e valutari, poiché gli investitori reagiscono prontamente ai numeri. Le aspettative di mercato possono essere molto diverse rispetto al dato reale, e quando c'è una grande discrepanza tra le attese ed i risultati, i movimenti dei prezzi possono essere bruschi.
4. Rilevanza per l'inflazione :
Poiché l'occupazione è strettamente correlata all'andamento dei salari, un NFP che mostra una forte crescita dei posti di lavoro accompagnata da un aumento dei salari potrebbe segnalare un aumento dell'inflazione. Questo potrebbe portare la Federal Reserve a considerare una politica monetaria più restrittiva (aumento dei tassi di interesse), influenzando direttamente l'andamento dei mercati.
In sintesi :
Il dato NFP è una delle pubblicazioni economiche più importanti e viene monitorato con grande attenzione dai mercati finanziari. Ha un impatto diretto su valute, azioni, obbligazioni e sulle politiche monetarie, ed il suo rilascio tende a generare volatilità nei mercati globali. Un dato positivo può essere visto come un segnale di forza economica e potrebbe portare ad un rialzo dei mercati finanziari, mentre un dato negativo potrebbe sollevare preoccupazioni sulla salute dell'economia e innescare movimenti ribassisti.
Limitiamoci a guardare Si conclude una settimana decisamente intensa e pesante per i mercati che registrano oscillazioni che non si vedevano da tempo ed al quale non eravamo più abituati.
Per quanto mi riguarda ad 1,102 come aggiornato ieri ho chiuso la posizione ed al momento non intendo minimamente aprirne di nuove.
La dashboard e gli indicatori in questi giorni non sono affidabili come al loro solito ed anche la più accurata analisi può venire facilmente stravolta da dichiarazioni o news certamente non prevedibili; onestamente ritengo raggiunto obiettivo di medio 1,115/1,12 tuttavia non mi aspettavo con questa rapidità, potremmo avere obiettivi più in alto o storni più o meno violenti ma molto dipenderà anche da come e se l'Europa risponderà a questi dazi.
Invito tutti alla massima cautela con questi mercati, importi micro o meglio ancora attendere qualche giorno prima di aprire nuove posizioni...dopotutto i mercati non chiudono e nessuno ci obbliga ad operare.
Crollo dell'equity e panico sui mercatiI mercati europei, insieme agli altri indici globali nella regione Asia-Pacifico e ai futures statunitensi, sono crollati giovedì dopo che il presidente Trump ha annunciato tariffe più alte del previsto. Questo ha alimentato i timori di un conflitto commerciale prolungato e di un rallentamento economico globale.
Trump ha deciso di applicare una tariffa globale del 10% e, in aggiunta, i dazi reciproci. Questo significa che se un paese adotta una tariffa nei confronti degli USA del 20%, l’America ne applicherà una della metà, ovvero il 10%. Le tariffe totali sulla Cina ora si attestano al 54%, mentre l'UE e il Giappone devono affrontare imposte elevate rispettivamente del 20% e del 24%. A ciò si deve aggiungere una tariffa del 25% nei confronti di tutte le importazioni di auto dall’estero.
USDINDEX A PICCO
L'indice del dollaro è sceso sotto quota 101 giovedì, raggiungendo il livello più basso in quasi sei mesi, mentre il mercato è entrato in tensione in seguito alle radicali misure tariffarie del presidente Donald Trump. Mercoledì sera, Trump ha annunciato un pacchetto tariffario completo volto a rimodellare le relazioni commerciali degli Stati Uniti.
Le misure includono una tariffa di base del 10% su tutte le importazioni, con aliquote più elevate per i principali partner commerciali, come la Cina (34%), l'Unione Europea (20%) e il Giappone (24%). Inoltre, una tariffa del 25% su tutte le automobili prodotte all'estero è entrata in vigore immediatamente.
Nel frattempo, i nuovi dati economici hanno dipinto un quadro misto. Il rapporto ADP ha mostrato un aumento di 155.000 posti di lavoro nel settore privato più forte del previsto per marzo, superando le previsioni. Tuttavia, il rapporto JOLTS ha rivelato che le posizioni vacanti sono scese a 7,57 milioni, segnalando un potenziale rallentamento del mercato del lavoro. Gli investitori stanno ora rivolgendo la loro attenzione al rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì, che potrebbe fornire ulteriori informazioni sulla prossima mossa politica della Federal Reserve.
ISM PMI USA IN NETTO CALO
L'ISM Services PMI è sceso bruscamente a 50,8 a marzo 2025 da 53,5 a febbraio, ben al di sotto delle previsioni di 53. Si è trattato dell'espansione più debole nel settore dei servizi dal giugno dell'anno scorso. I nuovi ordini e le scorte si sono contratti così come l'occupazione.
"Questo mese si è registrato un aumento significativo nel numero di intervistati che hanno segnalato aumenti dei costi dovuti all'attività tariffaria. Nonostante un aumento nei commenti sugli impatti tariffari e le preoccupazioni continue sui dazi e sul calo della spesa governativa, si è registrato un equilibrio ravvicinato nel sentiment a breve termine", ha affermato Steve Miller, presidente dell'ISM Services Business Survey Committee.
USA DEFICIT COMMERCIALE ANCORA SUI MASSIMI
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ridotto a 122,7 miliardi di dollari a febbraio 2025 da un massimo record di 130,7 miliardi a gennaio e rispetto alle previsioni di un deficit di 123,5 miliardi. Il deficit dei beni è sceso di 8,8 miliardi a 147 miliardi mentre il surplus di servizi si è ridotto di 0,8 miliardi a 24,3 miliardi.
Le esportazioni sono aumentate del 2,9% a 278,5 miliardi di dollari, principalmente a causa di oro non monetario, autovetture, accessori per computer, camion, autobus e aerei civili. D'altro canto, le vendite di olio combustibile, trasporti e beni e servizi governativi sono diminuite.
Nel frattempo, le importazioni sono rimaste pressoché invariate, vicine ai livelli record di 401,1 miliardi dopo l'impennata del mese scorso guidata dall'anticipazione di imminenti tariffe. Le importazioni sono diminuite per oro non monetario e aerei civili, compensando i maggiori acquisti di telefoni cellulari e altri beni per la casa, preparati farmaceutici e computer. Il disavanzo commerciale degli Stati Uniti si è ridotto con Cina, Svizzera e Canada, ma è aumentato con UE, Messico e Vietnam.
RENDIMENTI IN DISCESA
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso al 2,65%, il livello più basso in circa un mese, poiché l’annuncio relativo all’applicazione dei dazi ha innescato un'ampia fuga dagli asset di rischio verso gli asset rifugio e ha aumentato le preoccupazioni per il suo impatto sull'economia globale.
L'Unione europea dovrà affrontare tariffe totali fino al 20%, spingendo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ad avvertire che le misure avrebbero inferto "un duro colpo" all'economia globale. Ha anche confermato che l'UE starebbe preparando delle contromisure. Oltre il 20% delle esportazioni dell'Unione europea vanno negli Stati Uniti e la Germania sarà uno dei paesi più colpiti.
I trader stanno ora scontando una probabilità di quasi il 90% di un taglio del tasso di 25 punti base da parte della BCE ad aprile, con aspettative per il tasso di deposito che scenderà all'1,82% entro dicembre, in calo rispetto alle precedenti stime dell'1,9% e all'attuale 2,5%. Anche i rendimenti obbligazionari in Francia e Italia sono scesi rispettivamente al 3,4% e al 3,8%.
PREZZI ALLA PRODUZIONE IN CRESCITA
I prezzi alla produzione industriale nell'area dell'euro sono aumentati dello 0,2% su base mensile a febbraio 2025, dopo un aumento rivisto al ribasso dello 0,7% e superando le previsioni di mercato dello 0,1%. Le pressioni sui prezzi si sono allentate in diverse categorie, tra cui energia, beni strumentali, beni di consumo durevoli e beni di consumo non durevoli.
Tuttavia, i prezzi dei beni intermedi sono aumentati a un ritmo leggermente più rapido dello 0,4%, rispetto allo 0,3% del mese precedente. Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è salita al 3,0% a febbraio, il livello più alto da marzo 2023.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
TRUMPIl presidente Donald Trump ha firmato una politica aggressiva e di vasta portata.
il suo piano fisserà una tariffa di base del 10% su tutta la linea.
Il piano impone aliquote tariffarie elevate a molti paesi, tra cui il 34% alla Cina, il 20% all'Unione Europea, il 46% al Vietnam e il 32% a Taiwan.
Le probabilità di una recessione negli Stati Uniti sono appena salite al 50% secondo le principali agenzie statistiche.
Perchè?
La politica attuale rallenterà con molta probabilità la crescita e aumenterà l'inflazione, soprattutto negli Stati Uniti.
Mi ha sorpreso una mossa in particolare:
Trump ha imposto una tariffa del 10% sulle isole Heard e McDonald, disabitate ad eccezione dei pinguini....MAH.
Fine delle scarico per Euro-Dollaro?Buonasera, alla fine un pò di rintracciamento l’abbiamo avuto dopo la precedente salita che si è fermata a ridosso di area 1,09/1,095 ed ha ripiegato fino a 1,073 prima di iniziare un recupero, per chiudere la settimana intorno a 1,082.
Ora con il titolo mi sono voluto esporre perchè, vero che in borsa non esistono certezze, tuttavia a volte come Trader, di fronte a segnali che offrono vantaggi statistici dobbiamo sbilanciarci.
Credo per chi mi segue che in più di un occasione ho spiegato il significato delle linee verdi e rosse orizzontali sul grafico (ripeto che indicano livelli volumetrici di supporto e resistenza, con i verdi che indicano pressione in acquisto ed i rossi viceversa pressione di vendita); tuttavia spiego per comprensione grafica il significato delle linee verticali verdi e rosse che , similmente alle orizzontali, indicano livelli di supporto e resistenza dove ad un maggiore spessore è associato un livello di maggiore forza.
Fatta questa premessa andiamo ad analizzare la situazione attuale su Euro-Dollaro:
- La Dashboard in basso a sinistra mostra forza Euro nei confronti di Dollaro su tutti i time frame, come a significare una ripartenza del trend rialzista
- I livelli volumetrici sono presenti maggiormente (anzi nella quasi totalità) nella parte bassa del grafico, ossia a rappresentare i supporti
- La linea verticale verde nel grafico sta ad indicare la presenza di un forte livello rialzista dove i prezzi hanno reagito
- l’oscillatore in basso ha appena arpionato al rialzo
Insomma ci sono tutti i presupposti per tentare un Trade long già a partire da lunedì che avrà uno stop tassativo sotto il minimo di giovedì (confermato in chiusura di candela daily); al contrario possiamo impostare un primo target 1,094 (dove andremo in caso di raggiungimento ad alzare lo stop in pari), un secondo target in area 1,102, ed infine un ultimo target in area 1,12, livello di approdo a mio parere di questo movimento di medio termine.
DATI ADPIl piano di Trump sta funzionando?
L'ADP mostra il più grande balzo dei posti di lavoro nel settore manifatturiero negli Stati Uniti dall'ottobre 2022.
Dopo il rapporto "debole" del mese scorso, l'occupazione ADP mostra che l'economia statunitense ha aggiunto 155 mila posti di lavoro a marzo...più dei 120 mila previsti e quasi il doppio dei 77 mila aggiunti a febbraio.
Il presidente Donald Trump è pronto a svelare i nuovi dazi.
Trump dovrebbe dettagliare i nuovi dazi sulle merci importate negli Stati Uniti in un evento al Rose Garden alle 22:00 ore italiane.
2 Aprile Liberation Day: Guerra USA-Europa Impatto sul Forex
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un evento che sta scuotendo i mercati globali: la guerra dei dazi tra Stati Uniti ed Europa.
Domani, 2 aprile, entreranno in vigore i nuovi dazi americani, ribattezzati "Liberation Day" dal presidente Donald Trump. Questi dazi, che includono tariffe del 25% su acciaio, alluminio e automobili, mirano a riequilibrare il deficit commerciale degli Stati Uniti. Tuttavia, l'Europa non è rimasta a guardare. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha dichiarato che l'Europa non ha iniziato questo scontro, ma è pronta a difendere i propri interessi con un piano forte di contromisure2.
La tensione tra le due potenze economiche ha già avuto un impatto significativo sui mercati. Le borse europee hanno registrato perdite consistenti, con Milano che ha bruciato 16,4 miliardi di euro. L'Europa ha risposto con tariffe su prodotti americani strategici, come whisky, motociclette e legname, e sta valutando ulteriori misure per proteggere le proprie industrie4.
Impatto sul Forex
Questa guerra commerciale avrà ripercussioni dirette sul mercato Forex. Ecco cosa aspettarsi:
Rafforzamento del Dollaro Americano (USD): I dazi protezionistici tendono a rafforzare il dollaro, poiché riducono la domanda di valute estere per le importazioni. Inoltre, l'aumento dei prezzi potrebbe spingere la Federal Reserve a rivedere la propria politica monetaria, aumentando i tassi di interesse.
Volatilità delle Valute Europee: L'euro (EUR) potrebbe subire pressioni ribassiste a causa delle incertezze economiche e delle contromisure europee. Anche valute come la corona svedese (SEK) potrebbero essere influenzate negativamente.
Opportunità per i Trader: La volatilità generata da queste tensioni offre opportunità per i trader Forex. Movimenti significativi nei tassi di cambio possono essere sfruttati con strategie di trading a breve termine, ma è fondamentale adottare una gestione del rischio rigorosa.
Conclusione
La guerra dei dazi tra Stati Uniti ed Europa rappresenta una sfida significativa per l'economia globale e il mercato Forex. Domani sarà una giornata cruciale, e i trader dovranno monitorare attentamente gli sviluppi per adattare le proprie strategie. Come sempre, consiglio di fare le proprie analisi e di operare con prudenza.
Buon trading a tutti!
PMI EUROIl PMI manifatturiero europeo è salito al 48,6, dal 47,6 precedente.
E' l'unico paese che ha registrato un aumento tra Regno Unito e USA.
“Il terzo aumento mensile consecutivo del PMI e il superamento della soglia di crescita dell’indice della produzione sono significativi che le cose si stanno mettendo bene per il settore.
Se i prezzi dei beni dovessero continuare ad aumentare, il quadro dell'inflazione si complicherebbe.
Anche se lentamente, la situazione potrebbe cambiare.
I nuovi ordini non sono quasi più in calo, i licenziamenti sono in diminuzione e le riduzioni dell’attività di acquisto delle materie prime e dei semilavorati avvengono a un ritmo molto più lento rispetto a qualche mese fa.
Mentre il PMI è aumentato nelle economie maggiori dell'euro, Germania e Francia, l'Italia è rimasta indietro e la Spagna, che precedentemente rappresentava l’emblema della crescita, ha indicato un valore al di sotto di 50 per il secondo mese consecutivo".
EURUSD rialzistaIl prezzo dell'EURUSD è in tendenza rialzista, con un rimbalzo oggi sul supporto nella zona ottimale di sconto sul ritracciamento di FIBO. Tuttavia, attenzione ai prossimi rimbalzi che potrebbero rompere la tendenza, sia per una falsa rottura che per un'inversione al ribasso, a causa della liquidità lasciata sotto i livelli di supporto.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAMARTEDI'
- Tasso d'interes. (05:30 (AUD)
- Indici PMI (ALL)
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- Indice ISM manif. (16:00) (USD)
- Lavori JOLTs (16:00) (USD)
MERCOLEDI'
- Variazione ADP (14:15) (USD)
GIOVEDI'
- Indici NMI (ALL)
- PPI EURO (11:00) (EUR🇪🇺)
- Jobless claims (14:30) (USD)
- Saldo bilancia (14:30) (USD)
- Saldo bilancia (14:30) (CAD)
- Indice ISM NM. (16:00) (USD)
VENERDI'
- FESTA CINA
- Non Farm Payroll (14:30) (USD)
- Tasso disoc. (14:30) (USD🇺🇸)
- Tasso disoc. (14:30) (CAD🇨🇦)
Gli indici azionari americani continuano la correzione a ribasso.
L'S&P500 dai massimi di febbraio è sceso di oltre il 10%, registrando i minimi da settembre 2024.
Dazi USA vs UE: scontro imminente o compromesso possibile? ANALISI MACROECONOMICA
Da un punto di vista macroeconomico ci troviamo di fronte a diversi situazioni che al momento tengono banco, quali l’accordo USA-UCRAINA ed anche la questione dazi americani.
Gli Stati Uniti, stanno spingendo quanto più possibile per ottenre il controllo sulle risorse principali e le infrastrutture in Ucraina. Sembrerebbe che il governo di Trump starebbe chiedendo un diritto di prelazione su investimenti che servirebbero a ricostruire il paese, ovvero strade, porti, ferrovie e inoltre diritto primario sugli investimenti in aree quali miniere, petrolio, gas e minerali. Questo sicuramente porterebbe gli Stati Uniti ad avere totale controllo sull’Ucraina che dovrebbe versare anche la metà dei guadagni dai nuovi progetti al fondo che gestirà investimenti e ricostruzione, vietando inoltre la vendita di risorse di materie prime a concorrenti strategici degli Stati Uniti.
Mentre per quanto riguarda il lato dazi, l’Unione Europea starebbe preparando un documento nel tentativo di ottenere la rimozione parziali imposti da Trump sulle esportazioni europee. Se questo non dovesse avvenire, l’Unione Europea potrebbe anche prepararsi ad avviare un’azione di ritorsione tariffaria.
I dati che sono stati rilasciati l’ultima settimana hanno messo in luce come consumatori e aziende vaghino ancora nell’incertezza più totale. Per quanto riguarda il settore manifatturiero abbiamo avuto conferma di una contrazione dopo aver avuto due mesi di crescita. Mentre per quanto riguarda l’inflazione si continua a registrare una pressione sui prezzi, soprattutto nel settore delle materie del manifatturiero.
Questa pressione sicuramente può avere conseguenze sulla strategia della Fed per i prossimi mesi. Questa settimana avremo il rilascio di dati decisamente importanti.
Già da Lunedi 31 Marzo avremo il rilascio del dato sull’inflazione in Germania, dato previsto in calo, mentre Martedi 1 Aprile avremo il dato sull’inflazione della Zona Europea con il discorso della Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea (BCE) e nel pomeriggio l’Indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero americano. Nella giornata di Mercoledi 2 Aprile invece avremo il dato ADP ( Variazione occupazione non agricola) che farà da precursore al dato di venerdi degli NFP. Giovedi 3 Aprile ci sarà il dato sulle richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione americani che ci dirà lo stato di salute del mercato del lavoro. Venerdi 4 aprile verrà rilasciato il dato sulle buste paga del settore non agricolo americano (NFP), dato molto importante e che è previsto in ribasso. Ricordiamo che questo dato porta elevata volatilità sui mercati e può comportare il rischio di perdita di denaro se non si adotta una strategia adatta.
Per quanto riguarda la forza valute, questa settimana abbiamo visto come GBP, EUR e JPY abbiano avuto una performance decisamente superiore a CAD, USD e AUD che mostra una debolezza ormai che si protrae da mesi. JPY continua ad avere un periodo positivo grazie anche alle dinamiche di incertezza che regna ormai nel mercato da diversi mesi.
Ricordiamo che questa è un’analisi puramente informativa e non vuole trattarsi di alcun consiglio ai fini finanziari. Ogni investitore deve effettuare le proprie ricerche e valutare il rischio. L’investimento in prodotti CFD può comportare la perdita di denaro.
ANALISI TECNICA
Per quanto riguarda l’analisi Tecnica, questa settimana andremo ad analizzare EURUSD, coppia di valuta che sarà particolarmente coinvolto nel dato di venerdi degli NFP. Possiamo notare come da un punto di vista di un timeframe Daily, l’Euro sia uscito da un’area di accumulo all’inizio del mese di Marzo e al momento si trova in zona 1.0830. Gli operatori al momento sembrano avere interesse a spingere il prezzo, tesi sostenuta anche dall’accettazione del prezzo avvenuta in area 1.0950 rispetto al prezzo che ha originato l’ultimo movimento al ribasso nel Novembre 2024.
Da qui potremmo avere due ipotesi, ovvero ci potrebbe essere un ritorno in zona 1.11/1.12 oppure una nuova discesa in area 1.0500/1.0600. Sicuramente sarà importante capire anche attraverso i dati macroeconomici se l’Euro continuerà a mostrare questa forza rispetto al dollaro. Guardando anche al Stochastic Momentum Index (SMI) possiamo notare come il nostro indicatore abbia ancora ulteriore spazio in risalita e di come si trovi in un’area di ipervenduto nonostante il forte movimento al rialzo avvenuto nelle ultime 3 settimane.
Sicuramente non dobbiamo pensare che questo sia un movimento che avverrà con certezza, in quanto ciò che avvenuto in passato non è detto che possa ripetersi anche in futuro.
Sarà importante valutare i movimenti che avverranno nelle prossime giornate, in quanto ci potranno dare scenari che possono essere anche supportati da una nostra strategia.
Questa analisi non si tratta di un consiglio finanziario, pertanto ogni trader e investitore deve trarre le proprie conclusioni sulla base delle proprie conoscenze e strategia che adotta all’interno dei mercati finanziari. Fare trading con strumenti CFD può inoltre comportare la perdita di denaro, motivo per cui è importante valutare il rischio.
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RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 24-28 marzoRiassunto della settimana 24-28 marzo:
- La fiducia dei consumatori USA scende ai minimi da febbraio 2021
- L'inflazione UK scende al 2,8%
- Le vendite al dettaglio UK battono le aspettative e salgono del 2,2%
- I prezzi PCE USA crescono del 2,8% nel mese di febbraio
- Il PIL Canadese cresce dello 0.4%
Andamento delle valute:
- JPY è stata la top perfomer della settimana
- NZD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
FIDUCIA MICHIGAN USA:
La fiducia dei consumatori ha confermato la lettura di inizio mese ed è scesa per il terzo mese consecutivo, crollando del 12% rispetto a febbraio.
L'indice delle aspettative è crollato precipitosamente del 18% e ora ha perso oltre il 30% da novembre 2024.
I consumatori continuano a preoccuparsi del potenziale di sofferenza a causa degli sviluppi di politica economica in corso.
In particolare, due terzi dei consumatori prevedono un aumento della disoccupazione nel prossimo anno, il dato più alto dal 2009.