#AN001: Situazioni Geopolitica e Impatto ForexSalve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di come le recenti turbolenze geopolitiche stiano influenzando i mercati valutari globali. In questa settimana di maggio 2025, eventi significativi stanno scuotendo l'equilibrio economico e politico mondiale, con ripercussioni dirette sul Forex.
Panoramica Geopolitica: Tensioni Crescenti
Crisi India-Pakistan
Dopo l'attacco terroristico a Pahalgam del 22 aprile, che ha causato la morte di 25 turisti indiani, le relazioni tra India e Pakistan si sono deteriorate rapidamente. Scambi di artiglieria lungo la Linea di Controllo, espulsioni diplomatiche e la sospensione del Trattato delle Acque dell'Indo hanno caratterizzato le settimane successive. Sebbene sia stato raggiunto un cessate il fuoco il 10 maggio, la situazione rimane instabile, con impatti significativi sul traffico aereo e sulle rotte commerciali regionali.
Wikipedia
Stallo Nucleare Iran-USA
Le trattative sul nucleare tra Iran e Stati Uniti sono in stallo. Teheran rifiuta di interrompere l'arricchimento dell'uranio e di negoziare sul programma missilistico, mentre Washington insiste su queste condizioni. L'Iran, sotto pressione economica a causa delle sanzioni, potrebbe cercare supporto da Cina e Russia, sebbene questi alleati affrontino proprie sfide geopolitiche.
Reuters
"Golden Dome" e Politiche Commerciali USA
Il presidente Donald Trump ha annunciato il progetto "Golden Dome", un sistema di difesa missilistico da 175 miliardi di dollari ispirato all'Iron Dome israeliano. Parallelamente, le politiche commerciali protezionistiche degli Stati Uniti stanno generando incertezza nei mercati globali, con l'Unione Europea che propone una strategia "Buy European" per rafforzare l'autonomia economica del blocco.
The Times of India
Financial Times
Impatti sul Forex: Analisi dei Mercati Valutari
EUR/USD: Pressione Ribassista
L'euro è sotto pressione a causa delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti e delle incertezze economiche interne. Le proposte di riforma degli appalti pubblici e le iniziative di difesa europea potrebbero influenzare la fiducia degli investitori. La BCE ha evidenziato rischi per la stabilità finanziaria derivanti da queste tensioni.
USD/JPY: Yen Rifugio Sicuro
In un contesto di incertezza globale, lo yen giapponese si rafforza come valuta rifugio. Le tensioni in Medio Oriente e le politiche statunitensi spingono gli investitori verso asset considerati più sicuri, favorendo l'apprezzamento dello yen.
GBP/USD: Verso una Nuova Relazione UK-UE
Il Regno Unito, sotto la guida del Primo Ministro Keir Starmer, cerca di ristabilire relazioni più strette con l'Unione Europea, senza però rientrare nel blocco. Questa strategia pragmatica potrebbe ridurre l'incertezza economica e influenzare positivamente la sterlina nel medio termine.
USD/CAD: Influenza dei Prezzi del Petrolio
Il dollaro canadese risente delle fluttuazioni dei prezzi del petrolio, influenzati dalle incertezze nelle trattative tra Iran e Stati Uniti e dalle tensioni in Ucraina. La dipendenza del Canada dalle esportazioni energetiche rende il CAD sensibile a questi sviluppi.
Idee operative USDEUX
EURODOLLARO: PERCORSO 30 MINUTI!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.05.2025 Prosegue la sovra-performance di Europa e Asia su Wall Street.
Crisi Israele-Palestina e Russia-Ucraina ancora lontane da una svolta.
Debito pubblico Usa: un fronte critico di cui sentiremo parlare a lungo.
La ricerca di asset decorrelate premia oro e bitcoin, vicino ai massimi.
Situazione geopolitica ed economica globale: mercati in bilico tra guerra commerciale, tensioni internazionali e instabilità finanziaria
I negoziati internazionali per porre fine alla guerra commerciale sono attualmente in stallo. Dopo i tentativi falliti di accordi a Londra e Pechino, anche Bruxelles non ha raggiunto alcuna intesa concreta, alimentando un clima di incertezza che ha spinto l'Unione Europea a rivedere al ribasso le previsioni di crescita economica.
Sul fronte geopolitico, il colloquio telefonico tra il Presidente statunitense Donald Trump e il Presidente russo Vladimir Putin non ha sortito effetti immediati sulla guerra in Ucraina. La Russia, infatti, non ha accettato un cessate il fuoco, sebbene Trump abbia annunciato che Mosca e Kiev riprenderanno i negoziati diretti per cercare una soluzione diplomatica al conflitto.
I mercati finanziari restano altamente sensibili anche al recente declassamento del rating degli Stati Uniti da parte di Moody’s, che ha revocato la valutazione “tripla A” senza indicare alcuna prospettiva di miglioramento del bilancio federale. A peggiorare la situazione, il Congresso ha approvato un nuovo disegno di legge su tasse e spesa pubblica che potrebbe far salire il debito pubblico USA fino a 3.000 miliardi di dollari entro il 2034.
In questo contesto, gli investitori si sono rivolti verso asset considerati più sicuri. Il rendimento dei Treasury statunitensi è salito bruscamente: il decennale ha toccato il 4,50%, livello massimo degli ultimi tre mesi. La soglia critica, secondo gli analisti, si trova attorno al 5%, e un suo eventuale superamento rappresenterebbe un segnale d’allarme per l’economia americana.
Europa: borse in lieve rialzo e prospettive positive
Nonostante il contesto globale complesso, le principali borse europee hanno chiuso con variazioni positive: Milano ha segnato +0,89%, Francoforte +0,53%, Parigi +0,74%, Londra +0,95%, Amsterdam +0,16% e Madrid +1,66%. A Milano, il FTSEMIB Total Return – che include anche i dividendi – ha registrato il diciottesimo rialzo in venti sedute, con un guadagno superiore al 20% da inizio anno. Per confronto, l’indice americano S&P 500 ha perso il 7,6% nello stesso periodo.
Secondo diversi strategist di Wall Street, le azioni europee, comprese quelle italiane, potrebbero vivere la loro miglior performance degli ultimi vent’anni. Questo ottimismo è sostenuto da forti afflussi di capitale nei settori della difesa, banche, assicurazioni e utility, in parallelo ad una maggiore spinta verso investimenti in infrastrutture e sicurezza.
Lo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi resta stabile a 100 bps, col rendimento del decennale italiano a 3,60%.
In un’anticipazione del rapporto sulla stabilità finanziaria, la Banca Centrale Europea ha segnalato che l’aumento delle tensioni commerciali globali non solo potrebbe danneggiare l’economia reale, ma anche aumentare i rischi sistemici. In particolare, si teme un peggioramento delle condizioni di finanziamento, una riduzione della redditività bancaria e una contrazione dei prestiti.
Nel Regno Unito, oggi 21 maggio, si attende il dato sull’inflazione di aprile, con previsioni di un aumento al 3,5% dal 2,6% di marzo, dato che potrebbe influenzare le future mosse della Banca d’Inghilterra.
In Canada, l’inflazione annuale è rallentata per il secondo mese consecutivo, attestandosi all’1,7% ad aprile (contro 2,3% di marzo), un dato comunque lievemente superiore alle attese (1,6%), ma che riflette il minor incremento dei prezzi al consumo in sette mesi. Il calo è legato soprattutto ai prezzi dell’energia, diminuiti dell’1,7%.
Sul mercato valutario, il dollaro statunitense si è nuovamente indebolito: l’euro è salito a 1,1261 USD, mentre è rimasto stabile sullo yen, 162,86. Il cambio dollaro/yen è 144,63.
A Wall Street, la seduta di ieri, 20 maggio, è stata leggermente negativa, con l’S&P 500 in calo di -0,4%, interrompendo una serie di sei rialzi consecutivi, sebbene il Presidente Trump abbia definito l’economia americana "in crescita e praticamente senza inflazione", in vista di un incontro cruciale con i repubblicani su tagli fiscali e immigrazione.
Oggi, 21 maggio, in Asia, Borse in prevalenza positive: l’indice MSCI dell’area Asia-Pacifico guadagna +0,6%, l’Hang Seng di Hong Kong +0,9%, il CSI300 +0,8% e il Taiex di Taipei +1,5%. In Giappone, Nikkei in lieve calo, -0,3%, a causa del calo delle esportazioni ad aprile, penalizzate dalle nuove tariffe statunitensi.
Il prezzo del greggio Brent (riferimento europeo) oggi sale +1,7%, raggiungendo il livello più alto da un mese. La causa è la crescente tensione tra Israele e Iran: secondo fonti CNN, Tel Aviv starebbe pianificando un attacco contro impianti nucleari iraniani e una risposta iraniana potrebbe bloccare il passaggio di petroliere nello Stretto di Hormuz, snodo strategico per le esportazioni di petrolio da Arabia, Kuwait, Iraq ed Emirati.
L’oro segna il terzo rialzo consecutivo (ieri +1,90%), tornando sopra 3.300 dollari/oncia, sostenuto anche dall’indebolimento del dollaro.
Anche il Bitcoin continua il suo rally: col quarto rialzo consecutivo, si avvicina al record storico (manca circa 2%. Il Senato USA ha approvato, con 66 voti favorevoli/32 contrari, il GENIUS Act, una legge per regolamentare le stablecoin. Questo passo rappresenta un segnale importante di legittimazione istituzionale per l’intero settore “crypto”.
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Continua a prevalere l’incertezzaL’incertezza continua a prevalere sui mercati, a causa delle numerose questioni ancora aperte sui principali tavoli internazionali. In primo piano restano le tensioni geopolitiche, con gli sforzi diplomatici che, per il momento senza successo, cercano di raggiungere un cessate il fuoco duraturo tra Russia e Ucraina.
Nonostante ciò, i mercati mostrano un certo ottimismo: il semplice fatto che le parti si siano sedute a un tavolo di trattativa viene già considerato un successo, dopo tre anni di guerra logorante.
A contribuire alle tensioni ci sono anche i temi economici. Tra questi, i dazi, attualmente in stand-by in attesa della scadenza dei 90 giorni imposti da Trump per le tariffe reciproche e quelle verso la Cina. Inoltre, pesa il declassamento del rating del debito statunitense da parte di Moody’s, in seguito alla presentazione del piano fiscale della nuova amministrazione, giudicato rischioso per il debito pubblico USA a causa della mancanza di coperture finanziarie.
Tuttavia, anche in questo caso i mercati stanno reagendo positivamente: l’indice VIX si mantiene intorno a quota 18, l’azionario USA è vicino ai massimi e il dollaro è sotto pressione, ma senza segnali di panic selling.
I dati macroeconomici statunitensi mostrano un rallentamento, che sembra indicare un possibile soft landing. Questo scenario sostiene i mercati azionari, grazie all’aumento delle probabilità di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve.
L’incertezza, quindi, in alcuni casi può essere persino vista come positiva: prefigura un miglioramento delle condizioni di mercato, con un rallentamento fisiologico dopo anni di crescita, forse salutare, in attesa di una ripartenza. Tuttavia, con il mercato del lavoro vicino alla piena occupazione, una ripresa piena appare difficile: in caso di bisogno, mancherebbero i lavoratori.
EQUITY IN CORREZIONE
L’azionario USA ha chiuso in ribasso ieri: l’S&P 500 ha perso lo 0,4%, interrompendo una serie positiva di sei sedute. Il Nasdaq è sceso dello 0,38%, mentre il Dow Jones ha ceduto lo 0,27%.
Il calo è arrivato dopo un rally alimentato dall’allentamento delle tensioni commerciali e dall’ottimismo sulle politiche fiscali e tariffarie proposte dal Presidente Trump. Tuttavia, permangono preoccupazioni che potrebbero influenzare il sentiment e cambiare la direzione del mercato.
Le vendite nel settore delle grandi aziende tecnologiche hanno trascinato il mercato al ribasso: Alphabet ha registrato un calo, così come Nvidia, Meta, Apple e Microsoft. Tesla si è distinta come una delle poche mega-cap in crescita, salendo del 2% dopo che Elon Musk ha confermato il suo impegno a restare CEO per i prossimi cinque anni.
La cautela è aumentata anche a causa dei risultati contrastanti di Home Depot e dei rinnovati avvertimenti di JPMorgan e della Federal Reserve. In particolare, il presidente della Fed di St. Louis, Alberto Musalem, ha osservato che i dazi potrebbero esercitare pressioni sull’economia e sulle prospettive di inflazione.
VALUTE
Il dollaro resta debole contro le principali valute, soprattutto nella sessione asiatica, caratterizzata da movimenti più erratici del solito.
L’EUR/USD ha riguadagnato terreno da ieri sera, salendo sopra 1,1300 e testando quota 1,1340, con possibili obiettivi in area 1,1380–90. Il GBP/USD è sopra 1,3400, con target in area 1,3490–00.
Lo USD/JPY è alla settima candela di discesa consecutiva, in un rally dello yen giapponese favorito dalla drastica riduzione del deficit commerciale. Le esportazioni sono aumentate per il settimo mese consecutivo, sebbene a un ritmo più lento, mentre le importazioni sono diminuite per il secondo mese dell’anno, ma meno del previsto.
Il capo negoziatore commerciale giapponese, Ryosei Akazawa, ha ribadito la richiesta di rimuovere i dazi statunitensi in vista del terzo round di colloqui commerciali, previsto per questa settimana.
L’attenzione è rivolta anche al vertice dei leader finanziari del G7, iniziato martedì in Canada e in programma fino a giovedì. A margine del vertice, il Ministro delle Finanze giapponese Kato incontrerà il Segretario al Tesoro statunitense Bessent per discutere, tra l’altro, dei recenti movimenti valutari.
Le valute oceaniche sono in leggera ripresa, ma restano sotto le resistenze chiave: 0,6510 per AUD/USD e 0,6020 per NZD/USD.
L’ORO RISALE
Mercoledì l’oro è salito a circa 3.314 dollari, avvicinandosi ai massimi delle ultime due settimane e consolidando un guadagno di oltre il 2% rispetto alla sessione precedente. Il rialzo è sostenuto dai rischi geopolitici e dalla persistente debolezza del dollaro statunitense.
Le notizie secondo cui Israele starebbe pianificando un attacco contro i siti nucleari iraniani hanno alimentato timori di un’escalation del conflitto in Medio Oriente, con il rischio di ritorsioni da parte dell’Iran.
Nel frattempo, il dollaro resta debole a causa delle caute prospettive economiche della Federal Reserve e del declassamento del rating creditizio USA da parte di Moody’s, legato all’aumento del debito.
La fiducia degli investitori rimane solida, ma permangono incognite che potrebbero cambiare il quadro generale: la scadenza dei 90 giorni per le tariffe, il voto sulla riforma fiscale di Trump alla Camera e la debolezza del dollaro sono tutte questioni ancora aperte.
CANADA: SCENDE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso all’1,7% ad aprile, il livello più basso da settembre, in calo rispetto al 2,3% di marzo, ma leggermente superiore alle attese dell’1,6%.
La decelerazione è stata determinata principalmente dal calo dei prezzi dell’energia, dovuto all’abolizione della carbon tax e alla diminuzione dei prezzi del petrolio. Al contrario, pressioni al rialzo sono arrivate dai viaggi e dagli acquisti di generi alimentari.
Saverio Berlinzani
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[TEORIA DEL CAOS APPLICATA AL TRADING]La teoria del caos applicata al trading parte dal presupposto che i mercati finanziari siano sistemi dinamici non lineari: estremamente sensibili alle condizioni iniziali, difficili da prevedere nel lungo periodo, ma con schemi sottostanti che possono emergere. In altre parole, anche se i mercati sembrano casuali, esiste un ordine nascosto nel disordine.
Ecco come si può applicare praticamente:
1. Analisi frattale
Cos'è: La teoria del caos è legata ai frattali, strutture che si ripetono su più scale temporali.
Applicazione :
Utilizzo di indicatori frattali per identificare punti di inversione o continuità del trend.
Esempio pratico :
Su un grafico daily noti che una certa configurazione di prezzo (come un doppio minimo) si è formata anche su timeframe più piccoli (H1, H4). Questa ripetizione frattale può essere usata per cercare conferme e migliorare il timing dell’ingresso.
2. Sensibilità alle condizioni iniziali (Effetto Farfalla)
Cos'è: Piccole variazioni nei dati iniziali portano a grandi cambiamenti nei risultati futuri.
Applicazione :
I modelli predittivi devono essere flessibili e aggiornati costantemente.
Esempio pratico :
Un algoritmo di trading basato su reti neurali o regressione non lineare deve essere ricalibrato frequentemente, perché piccoli cambiamenti nelle variabili possono alterare l’output.
3. Uso di indicatori Caotici
Cos'è: Indicatori tecnici ispirati alla teoria del caos, come il caos oscillator o l’Ehler’s Instantaneous Trendline.
Applicazione :
Questi indicatori cercano di catturare la “fase” caotica di un trend per individuare i punti in cui il mercato cambia comportamento.
Esempio pratico :
Usi l’oscillatore del caos per cercare divergenze rispetto al prezzo e anticipare inversioni.
4. Attrattori Strani e Zone di Stabilità
Cos'è: Nella teoria del caos, un “attrattore strano” è una configurazione verso cui un sistema tende, pur seguendo traiettorie imprevedibili.
Applicazione :
Identificare livelli di prezzo “attrattori” verso cui il mercato torna spesso (supporti/resistenze dinamici).
Esempio pratico :
Una certa zona di prezzo (es. 1.0950 su EUR/USD) si comporta da attrattore. Anche se il prezzo si muove caoticamente, tende a ritornarci, offrendo opportunità di mean-reversion.
5. Modelli Predittivi Basati su Sistemi Dinamici
Cos'è: Si costruiscono modelli basati su equazioni differenziali o metodi non lineari per simulare il comportamento del mercato.
Applicazione :
Sviluppo di algoritmi quantitativi che analizzano biforcazioni, cicli limite e punti critici.
Esempio pratico :
Uno script Python che analizza serie temporali di prezzo alla ricerca di segnali caotici di biforcazione (cioè un possibile cambio di regime di mercato).
Conclusione
La teoria del caos non fornisce previsioni esatte, ma aiuta a comprendere che anche nei movimenti apparentemente casuali dei mercati ci possono essere strutture ricorrenti e prevedibili a breve termine. Il trader che applica questa teoria cerca modelli frattali, segnali non lineari e pattern nascosti, consapevole dei limiti predittivi.
NOTIZIE DELLA SETTIMANAPrincipali notizie della settimana:
MARTEDI'
- Tasso d'int. (06:30) (AUD)
- CPI Canada (14:30) (CAD)
- Fiducia consu. (16:00) (EUR)
MERCOLEDI'
- CPI UK (08:00) (GBP)
GIOVEDI'
- Indici PMI e NMI (ALL)
- Vendita di case (16:00) (USD)
VENERDI'
- Vendita dett. (08:00) (GBP)
- Vendite dett. (14:30) (CAD)
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Moody's ha abbassato il rating del credito degli Stati Uniti di un gradino Da AAA a AA1, portando l'agenzia in linea con i concorrenti.
L'azienda ha citato le sfide finanziarie legate al crescente deficit di bilancio del governo federale.
EURUSD – Massimi decrescenti, rischio di un crollo più profondo?La coppia EURUSD si trova attualmente in una fase di “caricamento” abbastanza classica per uno scenario di continuazione ribassista. Dopo il forte calo all’inizio di maggio, il prezzo è rimbalzato per testare nuovamente l’area di resistenza intorno a 1.1245 – punto in cui convergono la EMA89 e una precedente zona di distribuzione. Si tratta anche della stessa area che aveva già respinto il prezzo poco tempo fa.
Attualmente, l’azione del prezzo sul timeframe H4 sta formando una struttura con massimi decrescenti. Se il rimbalzo attuale non riesce a superare la zona di 1.1245, è molto probabile che si formi una “spalla destra”, proseguendo la discesa verso l’area di supporto a 1.1138.
Strategia possibile:
Osservare attentamente la reazione del prezzo nella zona di resistenza a 1.1245.
L’obiettivo a breve termine è l’area di supporto a 1.1138 – che ha già sostenuto il prezzo in precedenza.
È il momento in cui i ribassisti devono riaffermare il proprio vantaggio, altrimenti rischiano di perdere l’iniziativa. Stiamo a vedere!
RATING USAMoody’s taglia il rating degli Usa per la prima volta dal 1919
L'agenzia di rating Moody's ha ridotto il rating degli Stati Uniti, abbassandolo da Aaa, il massimo livello possibile, a Aa1.
Era dal 1919 che gli Stati Uniti non ricevevano un punteggio inferiore alla tripla A da parte di questa agenzia.
Moody's è stata l'ultima delle principali agenzie a mantenere il massimo dei voti per gli Stati Uniti: nel 2023, Fitch aveva già abbassato il rating, mentre Standard & Poor's lo aveva fatto nel 2011, a seguito della crisi del debito.
In sostanza, durante l'amministrazione Trump, il Paese ha perso l'ultimo punteggio perfetto che deteneva.
Uno dei motivi principali è il seguente:
"Diverse amministrazioni e Congressi non sono riusciti a trovare delle misure per invertire la tendenza che vede deficit annuali sempre più grandi e un costo degli interessi in aumento.
Negli ultimi anni il debito pubblico è cresciuto sempre di più, tanto che oggi vale 37mila miliardi di dollari, oltre 120% del PIL".
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 12-16 maggioRiassunto della settimana 12-16 maggio:
- Il tasso di disoccupazione USA sale al 4,5%
- L'inflazione USA scende al 2,3%, la Core rimane al 2,8%
- Il PIL UK sale all'1,3% su base annuale.
- La produzione industriale europea batte le aspettative
- I prezzi alla produzione USA scendono al 2,4%
- Il surplus commerciale europeo sale a 36 miliardi
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana📈
- EUR è stata la valuta più debole della settimana📉
Approfondimento:
Indagine sull'industria manifatturiera dell'Empire State:
L'attività commerciale ha continuato a diminuire modestamente nello Stato di New York a maggio.
L'indice principale delle condizioni generali per le imprese è rimasto invariato a -9,2.
I nuovi ordini e le spedizioni sono aumentati dopo il calo del mese scorso.
L'occupazione è diminuita, così come la settimana lavorativa media. Gli aumenti dei prezzi degli input hanno continuato a salire, mentre gli aumenti dei prezzi di vendita sono rallentati
IDEA SHORT SU EUR/USDSul timeframe giornaliero il prezzo continua a formare minimi e massimi decrescenti, indicando che il trend è al ribasso. Ora il prezzo è entrato nell'area di sconto e sta subendo un rigetto.
Sul timeframe a 4 ore, come possiamo vedere nell'immagine, il prezzo si sta accumulando e c'è un falso rialzo, che continua a scendere fino alla rottura al ribasso. Il prezzo probabilmente continuerà a scendere.
Scossoni in riapertura per Euro-Dollaro?Buonasera, partenza subito in ribasso Lunedì per Euro-Dollaro che arriva sino ad area 1,107 (come segnalato la scorsa settimana), prima di iniziare il recupero fino ad 1,127 di mercoledì e proseguire la settimana nella zona centrale del range settimanale.
Ci tengo a notare prima di fare analisi che venerdì in serata è arrivato il declassamento del rating USA da parte di Moody's, vedremo come reagiranno i mercati alla riapertura a questa notizia.
Cosa possiamo aspettarci per prossima settimana?
- Partiamo dal presupposto che un declassamento del rating Usa dovrebbe portare indebolimento del Dollaro nei confronti dell'Euro e potrebbe portare un pò di volatilità nel cambio nel breve termine.
- La dashboard mostra debolezza Euro nei confronti del Dollaro, ad eccezione del timeframe settimanale, in linea con l'evidenza di un Euro forte nel medio-lungo.
- A livello volumetrico area 1,107 potrebbe essere ancora un buon livello di supporto dove poter tentare dei long in caso di formazione in concomitanza del livello di validi pattern rialzisti; al contrario, al rialzo 1,128/1,13 ed 1,132 sarebbero ottime occasioni per prendere profitto, con 1,121 primo target intermedio dei long.
Per riassumere, salvo forti reazioni alla notizia, mi aspetto una settimana interlocutoria tra i livelli di 1,107 ed 1,128/1,13 dove poter operare in controtendenza.
EURUSD, euro aggrappato con l'ombra al livello 1,12Chart di Capital.Com
Nel lungo periodo la forza sembra essere dal lato del dollaro
Sul grafico settimanale il livello di 1,12 sembra essere il protagonista.
Una shooting star generatasi qualche settimana fa ha condotto i prezzi su questa sensibile area.
La settimana appena conclusa, dopo una escursione sotto questo supporto ha chiuso sopra i minimi ma non riuscendo a chiudere sopra il livello.
Ci viene consegnata una candela di indecisione, una quasi doji, su cui ragionare per la prossima settimana.
I prezzi restano ancora aggrappati al supporto con l'ombra superiore della candela lasciandoci aperta la possibilità che il livello non sia ancora violato.
I primi due giorni della scorsa settimana hanno sancito un rimbalzo sulla parte bassa del canale rialzista in cui si muovono i prezzi.
Una figura di arami su un livello che coincide anche con la mediana del canale rialzista sul settimanale.
Insomma un discreto livello di supporto.
I prezzi spinti dall’harami validato non hanno trovato la forza di infrangere il livello 1,12 nel frattempo trasformatosi, ben visibile sul daily, da supporto in resistenza.
Il minimo della scorsa settimana in area 1,106 si conferma un discreto livello di supporto che sei violato aprirebbe ad un probabile, e a quel punto sensibile, allungo del dollaro.
INDICE MICHIGAN SENTIMENTINDICE MICHIGAN SENTIMENT
Il sentiment dei consumatori è rimasto sostanzialmente invariato questo mese, scendendo di appena 1,4 punti indice dopo quattro mesi consecutivi di forti cali. Il sentiment è ora in calo di quasi il 30% da gennaio 2025.
Mentre la maggior parte delle componenti dell'indice è rimasta invariata, le attuali valutazioni delle finanze personali sono diminuite di quasi il 10% sulla base dell'indebolimento dei redditi. L'incertezza sulla politica commerciale continua a dominare il pensiero dei consumatori sull'economia.
Si noti che le interviste per questa pubblicazione sono state condotte tra il 22 aprile e il 13 maggio, chiudendosi due giorni dopo l'annuncio di una pausa su alcune tariffe sulle importazioni dalla Cina.
Le aspettative di inflazione a termine sono salite dal 6,5% del mese scorso al 7,3% di questo mese.
Le aspettative di inflazione a lungo termine sono salite dal 4,4% di aprile al 4,6% di maggio, riflettendo un balzo mensile particolarmente ampio tra i repubblicani.
EURUSD - Mi aspetto ulteriore debolezza dell'EuroBuon venerdì 16 Maggio e bentornati sul canale con un contributo tecnico di aggiornamento sul cross Eur/Usd.
L'obiettivo del video di oggi è mostrare come ci siano tutte le condizioni tecniche - già tra l'altro anticipate nell'ultimo video sul cross - per pensare che l'Euro possa continuare la sua fase di flessione verso dei livelli di supporto a mio parere molto chiari e ben definiti.
Auguro a tutti una buona serata e buon week end
EURUSD / Fiber PoV - Se rompe 1.15... SI VOLA!📈 Analisi Tecnica e Fondamentale del Cambio EUR/USD: Tendenza Rialzista Sostenibile da 1.02 a 1.15
Il cambio EUR/USD ha recentemente mostrato segnali di un possibile rialzo sostenibile, supportato da fattori tecnici e fondamentali. Una trendline di supporto fissata a 1.02 rimane valida, con obiettivi a breve termine fino a 1.15.
🔧 Analisi Tecnica
Trendline di Supporto a 1.02: Il livello di 1.02 ha agito come supporto cruciale, impedendo ulteriori discese e favorendo un recupero del cambio.
Breakout e Momentum Positivo: Il superamento della resistenza a 1.12 ha innescato un rally, portando il cambio vicino ai massimi annuali. Indicatori come RSI, MACD e medie mobili supportano una continuazione del rialzo.
Obiettivi Tecnici: Il superamento di 1.12 potrebbe aprire la strada a target a 1.15 e successivamente a 1.20-1.25 nel medio termine.
📊 Analisi Fondamentale
Politiche Monetarie Divergenti: La Fed appare più cauta, mentre la BCE, con un taglio dei tassi al 2.5%, stimola la ripresa, favorendo l’euro.
Stimolo Fiscale Tedesco: Il nuovo piano da 500 miliardi di euro rafforza le prospettive economiche dell'Eurozona.
Riallocazione di Capitali Globali: Una progressiva uscita degli investitori istituzionali dagli asset in dollari sta indebolendo il biglietto verde.
🧭 Scenario Previsionale
Scenario Rialzista (40%): Superamento e consolidamento sopra 1.12 con target primario 1.15.
Scenario Neutrale (30%): Consolidamento tra 1.03 e 1.12.
Scenario Ribassista (30%): Rottura del supporto a 1.03 con potenziale ritorno verso 0.98.
✅ Conclusione
La combinazione di solidi fattori tecnici e fondamentali indica che il trend rialzista di EUR/USD è ancora valido. L’area 1.15 rappresenta un target realistico nel breve termine.
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[CASO ITALIANO RECENTE DI INSIDER TRADING PT.2] - Luigi Neri❝ Un caso recente di insider trading in Italia ha coinvolto Luigi Neri, un investitore che, nel 2015, ha acquistato azioni della società DelClima dopo aver appreso, durante una crociera estiva nell'isola di Mykonos, dell'imminente acquisizione della società da parte di
Mitsubishi. Questa informazione, non ancora pubblica, gli è stata trasmessa da Giuseppe De Longhi, presidente del gruppo De Longhi, proprietario di DelClima. L'accordo è stato reso pubblico solo il 25 agosto 2015.
CONSEGUENZE: 🧑🏽⚖️⚖️
Nel 2019, la Consob ha sanzionato l'investitore con una multa di 130.000€, un interdizione di 10 mesi dalla professione e la confisca di 38.955,45€, pari al profitto ottenuto dall'operazione.
La corte di Cassazione, con sentenza n.1147 dell'11 gennaio 2024, ha confermato la condanna, sottolineando che la semplice "conoscenza" dell'informazione privilegiata è sufficiente per configurare il reato di insider trading, indipendentemente dal fatto che l'informazione sia stata direttamente comunicata o intercettata.
CONCLUSIONE :
Questo caso evidenzia l'importanza di considerare anche le informazioni acquisite in contesti informali, come incontri sociali, come potenzialmente rilevanti ai fini dell'insider trading. ❞
Vi ringrazio tantissimo per aver superato il numero da me richiesto di boost per far uscire una seconda parte di questa serie che ho iniziato sui casi italiani e non di insider trading. Se vuoi che questa serie continui, anche questa volta ti chiedo un bel boost per supportarmi e per farmi capire che ti interessa l'argomento. Grazie ancora!