[ANALISI PREDITTIVA] - Cosa mi aspetto oggi su Euro/DollaroPuoi osservare come il mercato è stato unidirezionale per tutto il corso della giornata, mi aspetto quindi la presa del minimo segnato con la linea nera.
In quanto è un minimo strutturale importante al di sotto del quale secondo la mia visione, risiede liquidità che deve essere presa, per poi attraverso uno schema valido di entrata, andare long.
Con target che imposterei sul massimo di Francoforte (08:15)
E stop dipende da come costruisce e se costruisce in quel punto come mi aspetto.
Devo anche valutare che oggi negli Stati Uniti è giorno festivo, quindi il mercato potrebbe non rispettare a pieno i movimenti oltre a non avere una volatilità elevata.
Per ora la mia visione rimane questa.
Idee di trading
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.10.2025Si riaccende la tensione commerciale tra Usa e Cina. Wall Street ne risente.
Petrolio sempre più depresso: offerta abbondante e domanda debole.
Ne approfittano oro e argento, a nuovi massimi assoluti.
Borse asiatiche «perturbate», ma pronte a nuove prove di forza.
Tensioni USA-Cina: nuova stretta su terre rare e guerra dei dazi
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sono nuovamente sotto pressione. Pechino ha deciso una stretta significativa sull'export di terre rare, accompagnata da tasse portuali speciali rivolte in particolare alle navi americane. Una mossa che ha alimentato la tensione con Washington, facendo riesplodere la guerra dei dazi.
Il nodo delle terre rare
La Cina, leader mondiale nella produzione e nell’esportazione di terre rare (una famiglia di 17 elementi fondamentali per l’industria tecnologica e militare), ha registrato un calo del 30,9% nelle esportazioni a settembre, con solo 4.000 tonnellate esportate: il dato più basso da febbraio. I dettagli sulle tipologie di elementi ridotti o sui paesi coinvolti non sono stati divulgati. I dati, forniti dall’Amministrazione Generale delle Dogane della Cina, sono aggregati, lasciando incertezza sugli impatti specifici.
Trump riaccende la guerra commerciale
La risposta americana non si è fatta attendere. Donald Trump, in un messaggio su Truth Social, ha definito i cinesi "ostili" e ha annunciato nuovi dazi “massicci” sulle merci cinesi. Contestualmente, ha annullato l’incontro con Xi Jinping previsto per novembre durante il summit APEC. Le sue parole:
“Stanno diventando molto ostili. Vogliono controllare ogni elemento produttivo legato alle terre rare e ad altri settori, anche se non li producono loro.”
A bordo dell’Air Force One, Trump ha però lasciato intravedere spiragli di distensione:
“Penso che andrà tutto bene con la Cina. Mi aspetto un accordo nelle prossime settimane.”
Mercati globali in subbuglio
L’inasprimento delle tensioni ha avuto un immediato impatto sui mercati finanziari:
• Wall Street ha chiuso in forte ribasso:
o Dow Jones: -1,9%
o S&P500: -2,7%
o Nasdaq: -3,6%
• In Italia, Piazza Affari ha registrato un calo dell’1,74%, con gravi perdite per:
o Tenaris: -5,22%
o Leonardo: -4,65%
o Cucinelli: -4,49%
• Il VIX, indice della volatilità Usa, è balzato del +31% (da 16,4 a 21,66), segnalando un’impennata dell’incertezza. Un simile incremento si era visto solo ad aprile, proprio in concomitanza con l’avvio delle ostilità commerciali.
Petrolio e oro: due reazioni opposte
• Il prezzo del petrolio WTI ha subito un tonfo del -4%, scendendo a 59 dollari al barile, complice sia l’incertezza commerciale che le previsioni sull’aumento dell’offerta:
o L’EIA americana ha alzato le stime di produzione per il 2025 a 13,53 milioni di barili al giorno, un record storico.
o L’OPEC+, intanto, ha deciso un lieve aumento della produzione: +137.000 barili/giorno da novembre.
In controtendenza, l’oro ha toccato un nuovo record storico: 4.056 USD/oncia, grazie alla fuga degli investitori verso beni rifugio. Il metallo prezioso è reduce da otto settimane consecutive di rialzi.
Criptovalute e mercati asiatici
Il mondo crypto non è rimasto immune:
• Bitcoin ha vissuto giornate di estrema volatilità, passando da 126.000 USD a un minimo di 105.000 USD dopo le dichiarazioni di Trump.
• Nella mattina del 13 ottobre, la quotazione si è stabilizzata a 114.800 USD.
Nonostante la turbolenza, gli analisti mantengono fiducia nei fondamentali di lungo periodo: adozione istituzionale, sviluppo della blockchain e applicazioni concrete.
Nel frattempo, le Borse asiatiche hanno reagito negativamente:
• Cina:
o CSI 300: -1,5%
o Hang Seng: -3%
o Xiaomi: -7%
o In rialzo invece le aziende tech legate ai chip:
SMIC: +5%
Hygon Information: +3,5%
Cambricon: +2,2%
• Giappone: mercato chiuso per la Giornata della Salute e dello Sport. Sul fronte politico, la coalizione di governo si è sgretolata.
• Corea del Sud: Borsa di Seul -1,5%, lo won in calo rispetto al dollaro.
• India: BSE Sensex -0,4% in apertura.
Obbligazionario: ritorno ai Treasury
L’incertezza ha spinto gli investitori verso i titoli di Stato Usa, nonostante lo shutdown in corso:
• Il rendimento del Treasury decennale è sceso da 4,13% a 4,03%, segnando i minimi annuali.
• Il prezzo è salito dello 0,4% nella settimana.
In Eurozona:
• Il BTP decennale italiano ha guadagnato +0,5%, rendimento al 3,46%: miglior settimana da maggio.
• L’OAT francese ha chiuso al 4,48%.
Crisi politica in Francia e tensioni geopolitiche
La Francia ha annunciato un nuovo governo sotto la guida del Premier Sébastien Lecornu. Nessuna discontinuità: confermati Roland Lescure (Ministro delle Finanze) e Gérald Darmanin (Ministro della Giustizia), in un contesto politico sempre più instabile.
Nel frattempo, Trump ha rivendicato il merito per la tregua tra Israele e Hamas, annunciata mentre si dirigeva verso il summit di Sharm El Sheik, con circa 20 capi di Stato attesi.
Conclusioni
Il 13 ottobre, giorno in cui gli Stati Uniti celebrano il Columbus Day / Indigenous Peoples' Day, i future di Wall Street hanno virato in positivo (+1,3%), segno che i mercati, seppur scossi, cercano segnali di stabilità.
Tuttavia, tra minacce di nuovi dazi, controlli sulle terre rare, e turbolenze geopolitiche, il contesto globale rimane fortemente instabile e polarizzato. Le prossime settimane saranno decisive per capire se prevarrà la conciliazione diplomatica o se si andrà verso una nuovo escalation commerciale e finanziaria.
EUR/USD oggi 13 ottobre: analisi intraday e outlook settimanaleLunedì 13 ottobre – nuovo appuntamento con la mia analisi su EUR/USD, dove oggi andiamo a osservare come il mercato stia seguendo quasi alla lettera le proiezioni della scorsa settimana.
Nel grafico 4H (riportato sopra) possiamo notare come la struttura ribassista resti ben definita, con i principali livelli di resistenza già individuati nel precedente aggiornamento. Il prezzo continua a muoversi sotto la trendline discendente, confermando la debolezza del cambio.
All’interno del grafico ho inserito anche una mini-analisi intraday;
👉 Oggi, il movimento intraday sembra contenuto in un range tra 1,1582 – 1,1599 – 1,1606, area che a mio avviso rappresenta un potenziale punto di consolidamento prima di un eventuale nuovo impulso direzionale.
Il contesto tecnico rimane coerente con la visione ribassista di fondo, ma l’attuale compressione dei prezzi potrebbe anticipare una fase di accumulo o di breve rimbalzo tecnico, utile per ricalibrare i prossimi target operativi.
Come sempre, il mio approccio rimane basato sull’osservazione oggettiva dei livelli e sul monitoraggio continuo del momentum, senza lasciarsi condizionare dal rumore di breve periodo.
Chi segue questa rubrica settimanale sa che ogni aggiornamento punta alla coerenza analitica e alla trasparenza dei risultati, valori che considero fondamentali nel trading professionale.
#EURUSD #Forex #PriceAction #Intraday
#AN025: Gaza, tregua e fine delle ostilità e impatto Forex
Dopo due anni di guerra, la tregua tra Israele e Hamas ha retto per più giorni consecutivi e i leader internazionali stanno incardinando un percorso politico che, nelle parole del presidente USA Donald Trump, “segna la fine della guerra”. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Il pacchetto comprende scambi di ostaggi e prigionieri, graduali ritiri israeliani, un summit per la ricostruzione e un’architettura di governance transitoria per Gaza. Le colonne dell’aiuto umanitario si stanno rimodulando: il Regno Unito ha annunciato nuovi fondi, l’ONU prepara un aumento dei convogli e alcune infrastrutture di distribuzione “parallele” vengono smantellate sotto l’ombrello della tregua.
La parentesi navale: che cos’era la “Sumud Flotilla” e come si è chiusa
Nel 2025 una coalizione di reti civili (Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e altre) ha coordinato la Global Sumud Flotilla, un tentativo su larga scala di aprire un corridoio marittimo verso Gaza e aggirare il blocco israeliano. Le imbarcazioni sono state ripetutamente intercettate in alto mare dalla marina israeliana; decine di attivisti sono stati fermati e poi trasferiti fuori dal Paese, mentre gli ultimi natanti sono stati bloccati a inizio ottobre. La campagna, battezzata “ṣumūd” (resilienza), si è quindi esaurita di fatto con l’intercettazione dell’ultimo nucleo, mentre sul terreno prendeva forma la tregua.
Perché rileva per i mercati? Perché la somma di tregua + stop alla dimensione navale “di rottura” ha compresso in pochi giorni il “risk premium Medio Oriente” prezzato in valute, azioni e petrolio—uno dei driver che negli ultimi due anni aveva alimentato fasi di avversione al rischio.
Reuters
Effetti di breve periodo sul Forex
-Shekel (USD/ILS)
La prima (e più intuitiva) reazione è arrivata sullo shekel: la notizia dell’accordo di cessate il fuoco e del percorso politico ha innescato un rafforzamento deciso dell’ILS, con contestuale rimbalzo della Borsa di Tel Aviv. La narrativa di “truce dividend”—beneficio da tregua—si è affermata rapidamente sui desk.
-Valute rifugio (JPY, CHF) e USD
Quando il rischio geopolitico si raffredda, il “parcheggio” nei rifugi tende ad alleggerirsi. In questa finestra, il quadro su JPY è complicato da fattori domestici (politica economica e BoJ) che hanno pesato più del segnale “ceasefire”, mantenendo la valuta debole/volubile nonostante un marginale calo dell’avversione al rischio. CHF ha risentito meno del tema mediorientale ed è rimasto guidato soprattutto da flussi europei e rendimenti. Il dollaro USA ha avuto una reazione mista: minore bid “safe haven”, ma supporti ciclici legati a rendimenti e dati USA.
-Petrolio e valute “oil-linked” (CAD, NOK)
La tregua ha tolto parte del premio di rischio dal Brent/WTI, spostando il focus su temi macro (domanda globale, OPEC+, trade USA-Cina). La scivolata recente del greggio—solo in parte rimbalzata—ha allentato il sostegno ciclico a CAD e NOK, con reazioni divergenti a seconda dei rendimenti locali e dei dati.
Il trend ascendente sembra vacillareOsservando il grafico giornaliero, emerge con chiarezza un trend rialzista ben definito, in atto dall'inizio dell'anno 2025. Questo movimento ascendente è incanalato con buona precisione all'interno di un canale di regressione lineare, i cui limiti, posti a due deviazioni standard, hanno contenuto efficacemente le oscillazioni dei prezzi. Recentemente, le quotazioni hanno superato la parte inferiore di questo canale, un'area che rappresenta un supporto dinamico cruciale. Rientrando il giorno dopo, la tenuta di tale livello sarà determinante per le prossime evoluzioni del mercato. Un'eventuale tenuta di questa zona di supporto, situata attualmente intorno a 1.16000, potrebbe offrire un'opportunità di posizionamento in linea con il trend dominante. In tale scenario, un segnale di acquisto verrebbe rafforzato qualora l'indicatore stocastico, che al momento naviga nella parte inferiore della sua banda di oscillazione, mostrasse un incrocio al rialzo in area di ipervenduto. Un primo obiettivo per una posizione long si collocherebbe in corrispondenza del pivot point calcolato con il metodo Fibonacci, a quota 1.16810. Il superamento di questa resistenza intermedia aprirebbe la strada verso il target successivo, rappresentato dalla prima resistenza (R1) a 1.18824, che coincide approssimativamente con la mediana e la parte superiore del canale di regressione.
D'altro canto, non si può escludere uno scenario alternativo. Una violazione decisa del supporto dinamico offerto dal canale di regressione, confermata da una chiusura giornaliera al di sotto di esso, segnalerebbe un potenziale indebolimento della spinta rialzista. Un tale movimento, se accompagnato da un aumento dei volumi di scambio, potrebbe preludere a una correzione più profonda o a un'inversione di tendenza. In questa circostanza, si aprirebbero opportunità per posizioni short. Un primo segnale di debolezza si avrebbe con la rottura del pivot point e la discesa verso il primo supporto (S1) a 1.14796. La perforazione di questo livello costituirebbe una conferma del deterioramento del quadro tecnico, con possibili target successivi identificabili sui supporti S2 a 1.13551 e S3 a 1.11537. L'analisi della volatilità, tramite l'indicatore ATR (Average True Range), mostra valori contenuti, indicando una fase di compressione che storicamente precede movimenti direzionali più ampi. Sarà quindi fondamentale monitorare con la massima attenzione la reazione dei prezzi sui livelli chiave menzionati, poiché la direzione che il mercato intraprenderà da questo punto di equilibrio precario determinerà il trend per le settimane a venire.
Analisi ciclica sul cambio Euro / DollaroNel grafico a sinistra, su timeframe 2 ore, vediamo il ciclo trimestrale, partito il primo di agosto in area 1,14 e sviluppatosi subito all’insegna della forza. Il secondo sotto-ciclo iniziato il 27 agosto ha portato a un nuovo massimo di periodo in area 1,19. Il minimo del 25 settembre sembra essere stato l’inizio del terzo sotto-ciclo mensile. Vista la struttura ciclica, ci si poteva aspettare un nuovo aggiornamento dei massimi degli ultimi mesi, ma dall’inizio di ottobre è iniziato un ribasso che ha riportato il cambio in area 1,15.
Il 9 ottobre è iniziato un nuovo ciclo settimanale (grafico a destra) che sembra in grado, almeno nel breve termine, di frenare ulteriori discese. Con la possibile chiusura del ciclo trimestrale alla fine di ottobre, i tempi ciclici per un rialzo sembrano comunque abbastanza ridotti.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.10.2026Borse sempre più toniche e resilienti: la tregua a Gaza dà una mano.
Borse cinesi ripartono, in rialzo, dopo la lunga pausa festiva.
Crisi francese: il premier Lecornu tenta un salvataggio al fotofinish.
L’oro si prende una pausa, i metalli indutriali continuano la corsa.
Le Borse europee ritrovano slancio, sostenute dagli spiragli sulla crisi politica francese e dal rally dei tecnologici a Wall Street. Lo scenario di uno scioglimento dell’Assemblea nazionale e di elezioni anticipate in Francia appare ora meno probabile. Il clima di relativa maggiore stabilità politica si riflette subito sui mercati azionari continentali, mentre l’oro continua la sua corsa inarrestabile, aggiornando nuovi record sopra i 4.000 dollari/oncia anche sul contratto spot.
L’attenzione resta però puntata sui due grandi epicentri di incertezza globale: la crisi francese, comunque ancora in evoluzione, e lo shutdown negli Stati Uniti, che priva gli operatori di una parte importante dei dati macroeconomici, oscurando la lettura del quadro congiunturale.
Sul fronte geopolitico, il presidente Donald Trump ha annunciato che Israele e Hamas hanno raggiunto un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, nel quadro di un piano volto a porre fine alla guerra. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu convocherà il governo giovedì per approvarlo: un passo che potrebbe ridurre temporaneamente le tensioni e, con esse, la pressione sui metalli preziosi.
A migliorare il sentiment contribuiscono anche le parole della direttrice del Fondo Monetario Internazionale, Kristalina Georgieva, secondo cui la crescita globale subirà solo un leggero rallentamento nel 2025 e nel 2026. Il FMI pubblicherà nuove previsioni martedì prossimo, ma già oggi riconosce che l’economia mondiale si è dimostrata più resiliente del previsto, nonostante gli shock multipli degli ultimi anni.
In Europa, le Borse chiudono sui massimi di giornata: Milano avanza +0,96%, tornando sui livelli 2007, mentre Parigi segna +1,07%, nonostante l’incertezza politica.
Francoforte ha guadagna +0,91%, Londra +0,70%, Madrid +0,96%. L’umore resta positivo anche a Wall Street, dove il Nasdaq vola +1,12%, l’S&P500 cresce +0,58%, col Dow Jones immobile. Tra i protagonisti del giorno Tesla, in rialzo dopo la presentazione di nuove versioni più economiche di Model Y e Model 3.
In Francia, il premier dimissionario Sébastien Lecornu si mostra fiducioso sulla possibilità di trovare un accordo con i partiti per approvare un bilancio entro fine anno, sottolineando la convergenza sull’obiettivo di mantenere il deficit sotto il 5% del PIL. Tuttavia, un eventuale governo socialista potrebbe bloccare la riforma delle pensioni, aggravando i conti pubblici e creando nuove tensioni sui mercati obbligazionari.
Intanto lo shutdown statunitense entra nella seconda settimana, ma finora Wall Street mostra una sorprendente tenuta. Gli operatori guardavano anche ai verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve, che non hanno poi offerto indicazioni preziose sul futuro percorso dei tassi.
In Europa, i dati macro deludono: la produzione industriale tedesca subisce una forte battuta d’arresto, contribuendo all’indebolimento dell’euro, sceso fino a 1,16 dollari. Sul fronte obbligazionario, lo spread BTp-Bund si restringe a 82 bps (da 85), con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,50% dal 3,56%. Stabile il differenziale tra Italia e Francia: l’OAT decennale chiude al 3,51%, praticamente in linea col BTp.
Dall’Asia, stamani, segnali di forza. Le Borse cinesi riaprono in positivo dopo la lunga festività: il CSI 300 avanza +1,5%, portando la performance da inizio anno a +7% e addirittura +35% dal primo aprile. L’indice segna i massimi da gennaio 2022, spinto dai titoli dell’intelligenza artificiale e delle miniere aurifere, il cui sottoindice tecnologico sale +5%.
A Hong Kong l’Hang Seng chiude in, ma Hang Seng Bank balza del +27% dopo la proposta di delisting da parte della controllante HSBC Holdings. In Giappone, il Nikkei sale +1,5%, vicino a un nuovo record, sostenuto anche dal successo dell’asta quinquennale di titoli di Stato. Lo yen si stabilizza sui minimi da febbraio, mentre SoftBank Group vola del +13% grazie all’annuncio dell’acquisizione della divisione robotica di ABB, che rafforza le attese di crescita legate all’AI.
Gli investitori guardano già alla riunione del Partito Comunista cinese del 20-23 ottobre, quando verranno delineate le linee guida del 15° piano quinquennale. La riapertura dei mercati cinesi è favorita anche dalla distensione dei rapporti con Washington: l’incontro tra Trump e Xi al vertice APEC di novembre a Seoul potrebbe segnare un nuovo passo verso la riduzione dei dazi.
Sul fronte commodity, il rame tocca 10.670 dollari/tonnellata, al massimo da 16 mesi, in rialzo del +22% da inizio anno. L’International Copper Study Group prevede per il 2026 un deficit di 150.000 tonnellate, causato dal rallentamento della produzione globale (+1,4% nel 2025 contro il +2,3% stimato ad aprile). La Cina, che consuma il 58% del rame raffinato mondiale, resta il principale driver del mercato.
L’oro si stabilizza a 4.035 dollari l’oncia, dopo aver toccato un nuovo record a 4.059 dollari. La possibile distensione in Medio Oriente e il rimbalzo del dollaro hanno temporaneamente frenato la corsa del metallo giallo. Il dollaro USA si muove intorno a 1,163 per euro, sui massimi da due mesi, sostenuto dalle tensioni sullo yen e dall’incertezza francese.
Sul mercato obbligazionario, il rendimento del Treasury decennale resta fermo a 4,12%, mentre in Europa i rendimenti si muovono poco: Bund decennale 2,67%, BTp 3,47%, OAT francese 3,52%, con lo spread Italia-Francia a 5 punti base.
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EURUSD: AGGIORNAMENTO!!! DISCLAIMER !!!
Nota bene:
Queste sono semplici bozze personali, da considerarsi come tali. La lettura va effettuata con un’ottica di breve termine. In altre parole, la prima fase del percorso disegnato rappresenta l’ipotesi principale. La parte restante del percorso (quella più lontana nel tempo) è strettamente legata all’evoluzione della prima fase. Di conseguenza, se quest’ultima non si realizza, l’intera idea deve essere considerata nulla.
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EUR/USD idea di trading per ottobre 2025Analisi dell'asset EUR/USD di ottobre 2025. Ovviamente si tratta di una analisi macro dove ho individuato una probabile demand dalla quale potrebbe ripartire la fase rialzista di EUR/USD e un probabile target, una supply alla quale potrebbe arrivare.
Ovviamente è sempre bene contestualizzare il tutto scendendo in time frame minori per aspettare eventuali rotture una volta raggiunta la demand evidenziata.
EUR/USD Daily Pulse – Il prezzo colpisce il target con precisionMercoledì, nuovo aggiornamento sull’EUR/USD.
Come previsto nei giorni scorsi, il prezzo ha seguito con grande precisione la struttura ribassista segnalata, andando a toccare 1,1606, livello già indicato come obiettivo principale.
Dopo la forte spinta verso il basso, si osserva ora un leggero rimbalzo tecnico verso i livelli di 1,1652 e 1,1642, che potrebbero rappresentare aree di breve consolidamento prima di nuove decisioni direzionali.
L’impostazione generale rimane coerente con il quadro multiday, mentre il contesto macro continua a sostenere la debolezza dell’euro nel breve periodo.
📊 Ancora una volta, la lettura dei livelli tecnici si è rivelata accurata e funzionale a una gestione precisa delle operazioni.
#EURUSD #Forex #AnalisiTecnica
EURUSDTrade contro tendenza, BIAS Short sia PA che volumetrica, non mi convince il movimento fatto durante la notte, movimento non sostenuto dal mio punto di vista. Mi valuto questo riaccumulo, attendo una conferma in M1 dentro la zona discount per arrivare per lo meno fino al massimo di liquidity segnato..Nel caso accettasse al di sopra di quella zona continuerei a cercare Buy fino alla chiusura del single print o del minimo rotto ieri da li tornerei ad allinearmi all BIAS ideale che è lo short
EURUSDValuto prima entrata su liquidazione M1, Bias Short confermata sia in termini di volumetrica che PA. Prima zona aggressiva di reazione, se invalida proverò lo short dalla seconda zona disponibile in cui attenderò un accumulo M5.
Al momento attendo spring M1 e candela di conferma. Porterò eventualmente il trade a BE sul minimo segnato.
EUR/USD – Daily Pulse: il mercato si muove secondo i pianiAggiornamento di oggi, martedì — l’EUR/USD prosegue il suo movimento tecnico all’interno del canale ribassista evidenziato nell’analisi di ieri.
Attualmente il prezzo si trova in un’area chiave, 1,1665, con un breve ritracciamento verso 1,1673.
Nel breve, potremmo assistere a una continuazione della pressione ribassista con target intermedi a 1,1652 e 1,1642.
L’obiettivo principale da monitorare resta 1,1606, livello già evidenziato nella precedente analisi come zona di potenziale approdo in caso di prosecuzione della tendenza.
📊 Struttura tecnica ancora coerente con il contesto multiday; eventuali rimbalzi rimangono da interpretare come semplici correzioni finché non verranno superate le resistenze superiori.
#EURUSD #Forex #AnalisiTecnica
EURUSD incastrato tra 1.1640 e 1.20EURUSD non riesce a rompere il livello psicologico di 1.20 e stabilizzarsi per un nuovo trend al rialzo.
Negli ultimi 20 giorni abbiamo visto una fase di correzione verso 1.1650 e una difesa anche oggi proprio su tale livello di prezzo.
Ho inserito un mio pattern per capire quali sono gli altri livelli che dovremmo tenere in mente.
Prima di tutto il livello 1,18.
In teoria, non dovremmo essere long se non solo sopra 1,18.
Invece bisognerebbe stare attenti ad un affondo sotto 1.16 che aprirebbe le porte al supporto di 1.14.
Uso sempre le charts di Capital.com per le mie analisi. Sono intuitive, lineari e super precise. Se fate trading, ve le consiglio davvero!
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Market Kickoff | EUR/USD: il trend ribassista acceleraL’EUR/USD entra in una fase di consolidamento dopo la spinta ribassista dei giorni scorsi.
Il range compreso tra 1,1665 e 1,1693 appresenta un’area chiave da monitorare: la rottura di uno dei due estremi potrebbe definire la prossima direzione.
* Sopra 1,1693 → possibile estensione verso 1,1724
* Sotto 1,1665 → target ribassista a **1,1606
Resto in osservazione sul comportamento dei prezzi all’interno del range per individuare segnali di forza o prosecuzione del trend.
📊 #EURUSD #ForexAnalysis #PriceAction #TradingView #FXMarket
Shutdown USA, oro ai massimi e Wall Street reggeBOLLA O NON BOLLA, NOI ARRIVEREMO A...
Wall Street continua a rimanere vicino ai massimi storici e non accenna a correzioni. È quindi lecito chiedersi se ci troviamo davvero all’interno di una gigantesca bolla speculativa oppure se stiamo assistendo a un trend destinato a durare, alimentato dagli sviluppi potenzialmente infiniti del settore dell’intelligenza artificiale.
Per cercare di offrire una visione d’insieme, riportiamo l’analisi del caro amico Paolo Cardenà, che nella sua consueta lettura dei mercati azionari scrive: “Dopo nove mesi dall’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in termini di performance l’indice S&P 500 si trova esattamente nello stesso punto raggiunto nei primi nove mesi del suo primo mandato, ma con una differenza sostanziale. Nel 2017 il mercato quotava a 18 volte gli utili. Oggi, invece, siamo a 23 volte. Significa che gli investitori, per ogni dollaro di profitti, sono disposti a pagare molto di più rispetto ad allora. È vero che ci troviamo in un contesto diverso, con la tecnologia e l’intelligenza artificiale che hanno cambiato le prospettive di interi settori, e questo può in parte giustificare multipli più elevati. Ma i multipli non possono espandersi all’infinito. Da qui in avanti, gran parte della performance futura dell’indice dipenderà dalla crescita degli utili. E la crescita degli utili, a sua volta, dipende dalla tenuta dell’economia americana.”
WALL STREET
La tesi di chi sostiene che i dati macroeconomici saranno ancora una volta l’ago della bilancia trova conferma, anche se molti opinionisti ritengono che il mercato sia in parte manipolato dai grandi player. Al di là delle opinioni, i fatti indicano che il trend rialzista resta solido e che tutte le correzioni, almeno per ora, si rivelano di breve durata.
Venerdì, l’S&P 500 ha chiuso sostanzialmente invariato, mentre il Dow Jones ha esteso la sua corsa record salendo di 240 punti e chiudendo a 46.758, dopo aver brevemente superato i 47.000 durante la sessione. Il Nasdaq ha perso lo 0,3%, complice l’entrata nel terzo giorno di blocco delle attività governative negli Stati Uniti.
La pressione è arrivata dai principali titoli tecnologici: Palantir Technologies ha guidato l’S&P 500 al ribasso con un calo del 7,5%, mentre Tesla e Nvidia hanno perso rispettivamente l’1,4% e lo 0,7%. Applied Materials ha ceduto il 2,7% dopo aver segnalato un calo di 600 milioni di dollari nei ricavi, legato alle restrizioni sull’export di semiconduttori.
Il tema dominante resta lo shutdown, giunto oggi al quarto giorno, con la sospensione del dato sui payrolls di venerdì scorso. Ora si attende la riunione di politica monetaria della Federal Reserve di ottobre. I dati privati (ADP) indicano un rallentamento del mercato del lavoro, rafforzando le aspettative di un ulteriore taglio dei tassi da parte della Fed entro fine mese.
Nonostante i venti contrari, tutti e tre i principali indici hanno registrato guadagni settimanali: l’S&P 500 è salito dell’1,1%, il Dow Jones dell’1% e il Nasdaq dell’1,3%.
VALUTE
La scorsa settimana l’EUR/USD si è mosso in un range di 100 pips, tra 1,1683 e 1,1779, in assenza di notizie capaci di spostare gli equilibri. Il contesto resta incerto e segnato da molte questioni irrisolte.
Il mercato del lavoro USA rallenta, spingendo la Fed verso due possibili tagli. Tuttavia, dalle dichiarazioni dei membri del FOMC, l’inflazione sembra ancora un ostacolo importante. Sul fronte geopolitico, la questione dazi resta aperta, alimentata dalle continue esternazioni di Trump. Inoltre, è in corso una possibile trattativa di tregua tra Israele e Gaza, che potrebbe dare slancio ai mercati in caso di esito positivo.
L’Europa, invece, appare incapace di fare squadra, alle prese con crisi politiche nazionali come quella francese e il rallentamento tedesco. Le valute hanno trovato un fragile equilibrio. Il franco svizzero è inchiodato a 0,9330 contro euro e stabile tra 0,7930 e 0,8000 rispetto al dollaro.
Andremo avanti così? Probabilmente sì, almeno fino a fine anno. Il trend di deprezzamento del dollaro potrebbe continuare, ma prima o poi qualcosa dovrà cambiare. Dipenderà da chi prevarrà: gli USA, che vogliono un dollaro debole per riequilibrare la bilancia dei pagamenti, oppure la UE, che accetta un euro forte ma dovrà deprezzarlo per tornare competitiva.
ORO, NUOVI MASSIMI SOPRA 3.900?
Venerdì l’oro è salito a 3.891 dollari l’oncia, avvicinandosi al massimo storico di giovedì (3.897 dollari) e segnando il settimo rialzo settimanale consecutivo. La domanda di beni rifugio è alimentata dal lockdown in corso negli USA e dalle aspettative di una Fed più accomodante.
Il blocco delle attività federali ritarda la pubblicazione del rapporto sulle buste paga non agricole, spingendo gli investitori a cercare dati alternativi. Il report ADP ha mostrato un calo a sorpresa dell’occupazione nel settore privato. Anche l’indice PMI dei servizi ISM ha segnalato una stagnazione.
I mercati ora si aspettano due tagli consecutivi dei tassi da 25 punti base entro fine anno. L’oro è già salito del 48% da inizio anno, avviandosi verso la sua migliore performance annuale dal 1979.
ISM PMI IN CALO
L’indice PMI dei servizi ISM è sceso a 50 a settembre 2025, rispetto a 52 di agosto, ben al di sotto delle previsioni (51,7). Il dato segnala una fase di stallo nel settore.
L’attività economica è rimasta invariata, i nuovi ordini sono rallentati e le scorte sono diminuite.
L’occupazione resta in contrazione, a causa di ritardi nelle assunzioni e difficoltà nel reperire personale qualificato. Le pressioni sui prezzi si sono intensificate: l’indice ha raggiunto quota 69,4, il secondo livello più alto da ottobre 2022.
SETTIMANA ENTRANTE
Il lockdown delle attività amministrative USA sembra destinato a continuare, con pochi segnali di miglioramento da parte del Congresso. La chiusura mette a rischio la pubblicazione di dati chiave come bilancia commerciale, richieste di sussidi di disoccupazione e dichiarazione di bilancio. Il report sull’occupazione di settembre è già stato rinviato.
Si attende il verbale dell’ultima riunione del FOMC. Occhi puntati anche sull’indagine sulla fiducia dei consumatori del Michigan. Sul fronte internazionale, la BCE pubblicherà il resoconto della sua riunione, mentre la RBNZ deciderà sui tassi, con attese di un taglio di 25 punti base.
In Europa, l’attenzione sarà rivolta alla produzione industriale di Germania e Italia e alle vendite al dettaglio dell’Eurozona.
Saverio Berlinzani
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EUR/USD face di consolidamento in atto. Il cambio Euro/Dollaro conferma una solida impostazione rialzista sul grafico settimanale, muovendosi all'interno di un canale di regressione lineare ascendente ben definito. La struttura attuale suggerisce una continuazione del trend favorevole alla moneta unica, sebbene l'avvicinamento a importanti livelli di resistenza tecnica imponga una certa cautela e un'attenta valutazione dei potenziali punti di ingresso e di uscita dal mercato.
L'analisi del grafico evidenzia come il prezzo stia attualmente consolidando nella parte superiore del canale di regressione, un segnale della forza intrinseca del movimento in atto. Il quadro tecnico è ulteriormente supportato dall'indicatore di Momentum, che si mantiene stabilmente al di sopra della linea dello zero, confermando la presenza di una spinta positiva. Attualmente, la coppia sta testando l'area di resistenza definita dal primo livello dei pivot point trimestrali di Fibonacci (R1), posizionato a 1.18369. Il superamento deciso di questa soglia, preferibilmente supportato da un incremento dei volumi di scambio, rappresenterebbe un chiaro segnale di continuazione rialzista. In tale scenario, il prossimo obiettivo strategico per posizioni long si collocherebbe in corrispondenza del secondo livello di resistenza (R2) a 1.20753.
Per gli investitori che prediligono un approccio più prudente, un'opportunità di acquisto potrebbe materializzarsi in caso di un ritracciamento controllato verso il punto pivot centrale (P) a 1.14510. Questo livello assume una rilevanza strategica notevole, poiché coincide quasi perfettamente con la linea mediana del canale di regressione, creando una forte confluenza di supporti dinamici e statici. Un test di questa zona, seguito da una ripresa della spinta rialzista, offrirebbe un punto di ingresso a favore di trend con un rapporto rischio/rendimento potenzialmente vantaggioso.
Sul fronte delle possibili strategie short, l'operatività appare al momento contraria al trend dominante e, pertanto, più rischiosa. Tuttavia, una chiara incapacità di superare la resistenza R1 a 1.18369, unita a segnali di indebolimento come un incrocio ribassista dell'oscillatore Stocastico, potrebbe innescare una fase correttiva. Lo Stocastico, attualmente in una zona intermedia (valori intorno a 69-72) e con un andamento laterale, non fornisce ancora segnali definitivi ma riflette l'attuale pausa del mercato. Una sua flessione potrebbe anticipare una discesa verso il primo supporto significativo, identificato proprio nel pivot point a 1.14510. L'apertura di posizioni ribassiste più strutturate dovrebbe essere considerata solo in caso di una violazione confermata di quest'ultimo livello, evento che metterebbe in discussione la solidità del trend attuale e aprirebbe la strada a possibili discese verso il supporto S1 a 1.10650, che corrisponde anche alla parte inferiore del canale di regressione. L'indicatore ATR, che mostra una tendenza alla diminuzione, segnala una contrazione della volatilità settimanale, tipica delle fasi di consolidamento che precedono movimenti direzionali importanti.






















