USD/JPY – Strategia Long su Supporto Chiave (TF 2H)1. Punto di ingresso (Entry Point): 143,373
2. Stop Loss: circa 141,707
3. Target (EA Target Point): 148,674
4. Ampiezza operazione: circa 530 pips (4,20%)
Osservazioni Tecniche:
Il grafico mostra una zona di supporto ben definita (fascia viola) dove il prezzo ha rimbalzato più volte, indicata da cerchi arancioni.
La strategia suggerisce un'entrata long in corrispondenza del supporto (143,373), con uno stop loss sotto il minimo locale (141,707).
Il target si colloca in prossimità della resistenza precedente a 148,674, che corrisponde a un rally significativo avvenuto a inizio maggio.
Media Mobili:
La media mobile blu (probabile 200-periodi) funge da resistenza dinamica.
La media mobile rossa (più veloce) evidenzia una possibile inversione rialzista, ma attualmente il prezzo è ancora sotto entrambe.
Considerazioni:
L’idea di trading è chiaramente long, puntando su un rimbalzo dal supporto con rischio contenuto rispetto al potenziale profitto (buon rapporto rischio/rendimento).
Attenzione: il prezzo dovrà rompere con forza le medie mobili per confermare la direzione rialzista.
Idee operative USDJPYTMSP
USD/JPYAnalisi descrittiva:
Zona di attenzione principale: 143,576
Questa è una zona chiave prezzo-tempo. Il grafico suggerisce di monitorarla attentamente, in quanto una chiusura giornaliera sotto questo livello potrebbe attivare un movimento ribassista.
Scenario 1: Rottura verso il basso (Bearish)
Condizione: Se la chiusura giornaliera si verifica sotto i 143,576.
Proiezione: Potenziale discesa verso la zona di supporto temporale a 141,346.
Questa zona è evidenziata in arancione come possibile target ribassista nel caso il prezzo non riesca a mantenere la zona 143,576.
Scenario 2: Rottura verso l’alto (Bullish)
Condizione: Se durante le ore dalle 17 fino alla chiusura della candela giornaliera, il prezzo si mantiene sopra i 143,576.
Proiezione: Possibile retest delle zone superiori:
144,777
144,848
Queste zone rappresentano un’altra area prezzo-tempo rilevante, con potenziale resistenza.
Riepilogo operativo:
Livello Tipo Azione se violato
143,576 Zona chiave Sotto → Bearish verso 141,346
Sopra → Bullish verso 144,777–144,848
141,346 Supporto temporale Possibile target se rottura ribassista
144,777–144,848 Resistenza temporale Target in caso di conferma rialzista
Conclusione:
La zona dei 143,576 rappresenta un punto critico dove il mercato potrebbe decidere la sua prossima direzione. Si suggerisce di monitorare attentamente il comportamento del prezzo attorno a questo livello nelle prossime ore, in particolare nella fase finale della giornata, per valutare la conferma di uno dei due scenari.
USDJPY e SPX: Una Correlazione che Racconta più di Quanto Sembra🔶 Fase 1: 2000–2008 – Crisi tecnologica e finanziaria
Contesto macroeconomico:
Scoppio della bolla dot-com nel 2000.
Attacchi dell'11 settembre 2001.
Crisi dei mutui subprime nel 2007–2008.
Esempio concreto:
Nel 2000, l'S&P 500 ha perso circa il 49% del suo valore tra il picco di marzo 2000 e il minimo di ottobre 2002.
Durante lo stesso periodo, lo yen giapponese si è apprezzato rispetto al dollaro USA, passando da circa 110 a 102 JPY/USD.
Interpretazione:
In periodi di crisi, gli investitori tendono a ritirare i capitali da asset rischiosi (come le azioni) e a rifugiarsi in valute considerate sicure, come lo yen giapponese. Questo comportamento porta a una correlazione negativa tra l'S&P 500 e USD/JPY: quando l'S&P 500 scende, USD/JPY tende a scendere (yen si rafforza).
🔷 Fase 2: 2008–2012 – Politiche monetarie espansive
Contesto macroeconomico:
Crisi finanziaria globale del 2008.
Implementazione del Quantitative Easing (QE) da parte della Federal Reserve.
Tassi d'interesse prossimi allo zero in Giappone.
Esempio concreto:
Nel marzo 2009, l'S&P 500 ha raggiunto un minimo di circa 676 punti.
Nel novembre 2011, USD/JPY ha toccato un minimo storico di circa 75,5.
Interpretazione:
Nonostante le politiche monetarie espansive, la fiducia degli investitori era ancora fragile. Lo yen ha continuato a rafforzarsi, indicando una persistente avversione al rischio. La correlazione tra S&P 500 e USD/JPY è rimasta negativa o neutra.
🟩 Fase 3: 2012–2025 – Divergenza delle politiche monetarie
Contesto macroeconomico:
Abenomics in Giappone con ulteriori stimoli monetari.
Ripresa economica negli Stati Uniti con rialzi dei tassi d'interesse da parte della Fed.
Politiche monetarie divergenti tra Fed e Bank of Japan.
Esempio concreto:
Tra il 2012 e il 2015, USD/JPY è salito da circa 80 a 125, indicando un forte deprezzamento dello yen.
Durante lo stesso periodo, l'S&P 500 è passato da circa 1.400 a oltre 2.100 punti.
Interpretazione:
La divergenza delle politiche monetarie ha reso il dollaro più attraente rispetto allo yen, incentivando il "carry trade": gli investitori prendevano in prestito yen a basso costo per investire in asset denominati in dollari con rendimenti più elevati. Questo ha portato a una correlazione positiva tra S&P 500 e USD/JPY: entrambi sono saliti.
📌 Conclusione
La relazione tra l'S&P 500 e USD/JPY varia in base al contesto macroeconomico:
Correlazione negativa in periodi di crisi, dove lo yen funge da valuta rifugio.
Correlazione positiva in periodi di espansione economica e politiche monetarie divergenti, incentivando il carry trade.
Monitorare questa correlazione può offrire spunti utili per comprendere il sentiment degli investitori e le dinamiche dei flussi di capitale globali.
USD/JPY Scenario Long USD/JPY – Contesto Attuale
Nella giornata odierna abbiamo assistito a un importante riassorbimento del ribasso iniziato con l’impulso del 13 maggio. Dopo una fase di debolezza e progressiva discesa dei prezzi, le prime ore del mercato odierno hanno mostrato una reazione significativa, con il prezzo che è riuscito a riconquistare i livelli chiave di 144,86 e 144,81 (prezzo-tempo rilevanti).
Questo movimento rappresenta una rottura strutturale a breve termine, segnalando una possibile volontà del mercato di invertire almeno temporaneamente la direzione, recuperando terreno perso durante la fase ribassista.
📈 Ipotesi Operativa
Se nella giornata di oggi il prezzo dovesse chiudere al di sopra dei livelli di 144,86 e 144,81, valuterei un’entrata long di breve termine con l’obiettivo di un retest della fase distributiva in area 145,83, ovvero il punto da cui è partito l’impulso ribassista il 13 maggio.
🎯 Target: 145,83 (zona distributiva)
🛡️ Stop Loss: 144,41(area solida e ben difesa dal mercato)
⏳ Validazione: Chiusura giornaliera sopra i livelli indicati
📌 Considerazioni Finali
Questo scenario si basa su una lettura prezzo-tempo coerente con il comportamento istituzionale del mercato: un recupero rapido di livelli persi dopo un eccesso ribassista può spesso preludere a un movimento correttivo più ampio, specie se supportato da una chiusura daily forte.
Fammi sapere se vuoi anche un commento da inserire nel diario di trading o un piano operativo più dettagliato. Alla prossima! 👋📉📈
Scenario Ribassista USD/JPY (Settimanale)Contesto Tecnico Ribassista:
Rottura Ribassista Chiave: La rottura decisa al di sotto della nuvola di Ichimoku sul grafico settimanale è il segnale tecnico primario che supporta uno scenario ribassista di lungo termine. Questa rottura indica un cambio di regime e una probabile continuazione del trend al ribasso.
Resistenza Dinamica Attiva: Il Tenkan-sen e il Kijun-sen si trovano al di sotto della nuvola e agiscono come livelli di resistenza dinamica. I tentativi di rimbalzo del prezzo verso questi livelli potrebbero essere respinti, offrendo opportunità di vendita. La mancata rottura al di sopra di questi indicatori rafforza la prospettiva ribassista.
Proiezione dei Target Ribassisti (Hosoda): I target proiettati (NT = 138.42, V = 131.119, N = 129.656, E = 120.892) rappresentano i potenziali punti di arrivo per il movimento ribassista in corso, basati sull'analisi delle onde di Hosoda. La sequenza e la velocità con cui questi target vengono raggiunti possono indicare la forza del trend.
Struttura Implicita delle Onde: Sebbene non esplicitamente etichettata, la presenza di diversi target ribassisti suggerisce una struttura di onde discendenti in evoluzione, dove ogni target rappresenta potenzialmente la fine di un'onda ribassista o di una sua sottocomponente.
Strategie di Trading Ribassiste (Tecniche):
Vendita sui Pullback: Cercare opportunità di vendita (short) in corrispondenza dei rimbalzi verso il Tenkan-sen (attualmente intorno a 144.80) o il Kijun-sen (attualmente intorno a 148.65).
Entrata al Breakout dei Supporti: Considerare entrate short al superamento al ribasso di livelli di supporto chiave o al di sotto del primo target (NT a 138.42).
Seguire l'Ichimoku: Mantenere posizioni short finché il prezzo rimane al di sotto della nuvola. Una chiusura settimanale convincente al di sopra della nuvola sarebbe un segnale di allarme per lo scenario ribassista.
Punti di Invalidazione dello Scenario Ribassista (Tecnici):
Rottura Decisa della Nuvola: Un movimento sostenuto e con convinzione al di sopra della nuvola di Ichimoku sul grafico settimanale invaliderebbe questo scenario ribassista.
Rottura Sostenuta del Kijun-sen: Una permanenza prolungata del prezzo al di sopra del Kijun-sen (attualmente intorno a 148.65) potrebbe indicare una perdita di pressione ribassista significativa e un potenziale inizio di una fase correttiva più ampia.
Formazione di Pattern Rialzisti: La comparsa di pattern grafici rialzisti affidabili (non visibili al momento) potrebbe suggerire un potenziale cambio di direzione, anche se richiederebbero conferma.
Conclusione Ribassista:
Dal punto di vista puramente tecnico, il grafico settimanale di USD/JPY presenta un quadro ribassista. La rottura sotto la nuvola di Ichimoku e la presenza di target ribassisti proiettati dall'analisi di Hosoda suggeriscono una potenziale continuazione del movimento al ribasso.
USDJPY – GAP o Breakdown? Momento decisivo sul supportoLa coppia USDJPY si trova attualmente in una zona “critica” sul grafico H4, avendo appena toccato l’area di supporto intorno a 144.8–145.0 dopo il recente movimento ribassista. A questo punto, penso che il mercato sia indeciso tra due direzioni: chiudere il GAP in alto o proseguire il trend discendente.
Scenario 1:
Il prezzo ha lasciato un piccolo GAP attorno a 145.9. Se il supporto attuale tiene e si forma un pattern di inversione (come una pinbar o una engulfing), USDJPY potrebbe rimbalzare leggermente verso 145.9 per chiudere il GAP. Questo livello coincide anche con la confluenza tra le EMA34 e EMA89, che fungeranno da resistenza dinamica.
Scenario 2:
Se la pressione d’acquisto non è sufficiente e il prezzo rompe sotto 144.8, si attiverebbe nuovamente la pressione ribassista. In tal caso, il prossimo obiettivo sarà l’area di minimo precedente intorno a 143.7 – un livello che aveva sostenuto un forte rimbalzo in passato.
Ricordate di seguire da vicino le notizie di mercato e mantenere sempre la disciplina nel trading!
Istanbul, nulla di fatto, per oraIl primo tentativo di pace tra Russia e Ucraina sembra essere miseramente fallito sul nascere. Le richieste avanzate dalla delegazione di Mosca sono state ritenute “irricevibili” da Kiev, poiché includevano il ritiro totale dell'Ucraina dalle quattro regioni parzialmente occupate dalle forze russe: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson.
In realtà, sebbene i negoziati non abbiano prodotto grandi risultati, rappresentano comunque un primo tentativo di dialogo che non si verificava dal 2022. Si parla di uno scambio di mille prigionieri di guerra per parte e si prefigurano nuovi incontri. I mercati vedono positivamente questi piccoli passi avanti.
Sul fronte del conflitto israelo-palestinese, si registrano lievi progressi nei colloqui in corso a Doha, ma nulla di sostanziale per il momento.
Nel frattempo, l’agenzia di rating Moody’s ha declassato, venerdì sera prima della chiusura dei mercati, il rating a lungo termine del governo degli Stati Uniti per le obbligazioni senior non garantite e per le obbligazioni emesse a lungo termine, da Aaa ad Aa1. L’outlook è stato modificato da negativo a stabile.
Nonostante ciò, i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in territorio positivo.
WALL STREET SNOBBA MOODY’S
Wall Street ha chiuso la settimana in rialzo, con tutti e tre i principali indici che hanno registrato solidi guadagni settimanali, sostenuti dall’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina.
L’S&P 500 è salito dello 0,7% venerdì, segnando il quinto guadagno giornaliero consecutivo. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,4%, mentre il Dow Jones è avanzato di 331 punti, recuperando le perdite da inizio anno.
Una tregua tariffaria di 90 giorni tra Stati Uniti e Cina ha migliorato il sentiment del mercato, riportando l’S&P 500 in territorio positivo per l’anno. Tuttavia, i dati deboli sul sentiment dei consumatori hanno leggermente attenuato il rally, con l’indice dell’Università del Michigan sceso a 50,8, il secondo valore più basso mai registrato.
Le performance delle Big Tech sono state contrastanti: Alphabet è salita dell’1,2%, mentre Meta è scesa dello 0,5%.
Durante la settimana, l’S&P 500 ha guadagnato il 5,3%, il Dow Jones il 3,4% e il Nasdaq il 7%. I titoli tecnologici hanno registrato un forte rialzo, trainati dal +16% di Nvidia. Meta è salita dell’8%, Apple del 6% e Microsoft del 3%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, si osserva un rafforzamento del dollaro. Dopo i tentativi falliti di superare l’area 1,1250–1,1260, l’euro ha rotto i primi livelli chiave a 1,1160, chiudendo la settimana in area 1,1135–1,1140.
Il mercato resta parzialmente dollaro-centrico, in una fase comunque caratterizzata da appetito per il rischio. Nonostante dazi, tensioni economiche e geopolitiche, gli operatori intravedono segnali di miglioramento, confidando nella diplomazia che inizia a muoversi.
Sul fronte macroeconomico, il rallentamento dell’economia statunitense è visto positivamente dalle borse, soprattutto se graduale, poiché potrebbe consentire alla Fed di ridurre il costo del denaro.
Il cambio USD/JPY consolida dopo tre sessioni consecutive di calo, passando da 148,60 a 145,60, con un minimo temporaneo sotto 145,00. Il trend resta comunque rialzista, in una fase di accumulazione.
Le valute oceaniche restano deboli, in attesa di dati positivi dalla Cina.
USA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI IN CALO
Il sentiment dei consumatori dell’Università del Michigan è crollato a 50,8 a maggio 2025, in calo rispetto al 52,2 di aprile e ben al di sotto delle attese di 53,4. Si tratta del quinto calo mensile consecutivo e del secondo valore più basso mai registrato, dopo giugno 2022.
Le aspettative di inflazione in aumento e le rinnovate preoccupazioni sui dazi continuano a pesare sul morale dei consumatori. Sia l’indice delle condizioni attuali sia quello delle aspettative sono peggiorati.
Le aspettative di inflazione per l’anno a venire sono salite al 7,3% (massimo dal 1981), rispetto al 6,5% precedente. Quelle a lungo termine sono aumentate al 4,6% dal 4,4%.
BILANCIA COMMERCIALE EUROPA E ITALIA
L’area euro ha registrato un surplus commerciale record di 36,88 miliardi di euro a marzo 2025. La media storica dal 1999 al 2025 è di circa 5,79 miliardi, con un minimo storico di -54,92 miliardi ad agosto 2022.
L’Italia ha registrato un surplus commerciale di 3,657 miliardi di euro a marzo 2025, inferiore alle attese di 5,2 miliardi e in calo rispetto ai 4,295 miliardi dello stesso mese del 2024.
Le importazioni sono aumentate del 7,6% su base annua, raggiungendo i 53,75 miliardi di euro, con una crescita sia dai paesi UE (+6,8%) sia extra-UE (+8,8%). L’aumento è stato trainato soprattutto dai prodotti farmaceutici (+62,5%), in particolare dalla Cina.
Le esportazioni sono cresciute del 5,8%, raggiungendo i 57,41 miliardi di euro, con una crescita maggiore verso i paesi extra-UE (+8,2%) rispetto a quelli UE (+3,7%). Gli Stati Uniti hanno registrato l’aumento più significativo (+41,2%), seguiti dai paesi OPEC (+25%) e dalla Francia (+4,2%).
Nel periodo gennaio-marzo, il surplus commerciale italiano è sceso a 7,81 miliardi di euro, rispetto ai 12,79 miliardi dello stesso periodo del 2024.
LA SETTIMANA DI DATI
Settimana povera di novità sul fronte macroeconomico. L’attenzione resta concentrata sugli sviluppi relativi ai dazi, sui discorsi dei funzionari della Federal Reserve e sulla pubblicazione degli indici PMI manifatturieri e dei servizi di S&P Global.
A livello globale, riflettori puntati sui PMI di Australia, Giappone, India, Francia, Germania, area euro e Regno Unito.
In Cina, attesa per i dati su produzione industriale, vendite al dettaglio e decisione della PBoC sui tassi d’interesse. Il Giappone pubblicherà i dati su inflazione e bilancia commerciale. La Germania diffonderà l’indice Ifo Business Climate, mentre il Regno Unito pubblicherà i dati su inflazione e vendite al dettaglio.
Infine, la banca centrale australiana annuncerà la sua decisione sui tassi.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
USD/JPY: Pin Bar/F.T.W. su Livello Chiave. Pronti per lo Short?Se queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Buongiorno a tutti,
anche oggi ci troviamo per la consueta analisi settimanale.
Stavolta puntiamo l’attenzione sul cambio USD/JPY, che mostra un’impostazione tecnica davvero interessante dopo settimane di ritracciamento ordinato.
Il trend di fondo nel lungo periodo ( grafico mensile ) resta ancora rialzista, ma la scorsa settimana il grafico weekly ci ha regalato una Pin Bar / FTW molto ben strutturata, in reazione al test della EMA21 e del livello chiave a 147,00 ( anche estensione fibonacci della TAB della settimana del 21 aprile scorso ), che ha agito come resistenza dinamica e statica.
Una candela che può rappresentare un segnale potenzialmente decisivo per un cambio di marcia nel breve.
Operativamente, la mia attenzione ora si sposta sul grafico daily, dove cercherò segnali short ben contestualizzati secondo la mia price action.
La conferma daily è per me essenziale per poter gestire in maniera efficace rischio/rendimento e per validare l’idea operativa.
Il mio target iniziale si posiziona in area 140,50, una zona di supporto importante che potrebbe rappresentare il prossimo approdo naturale del prezzo.
Tuttavia, qualora non dovessero configurarsi segnali short chiari su daily o se il prezzo dovesse riportarsi sopra i 149, considererò fallita questa view e rivedrò di conseguenza il mio scenario operativo.
Come sempre, seguirò la coppia valutaria nei prossimi giorni e sarò operativo se dovessero presentarsi segnali operativi concreti.
Per oggi è tutto, un caro saluto e… buon TRADING SIMPLE!
USDJPY, una shooting star dal potenziale esplosivoChart di Capital.Com
Il cambio è rialzista nel lungo periodo
Tuttavia qualche crepa nel trend risulta evidente dalla insistente attività sul livello, ormai di supporto, in area 140.
Con questa insistenza, si è disegnato sul grafico mensile un sontuoso testa spalle ribassista che sta lì, buono buono per adesso.
Notare i volumi importanti associati ai momenti di calo.
I prezzi intanto si sono portati sotto la parte bassa del canale rialzista e con la settimana appena conclusa abbiamo una pericolosa shooting star su questo livello.
Il potenziale è notevole, visto che potrebbe rappresentare un pullback sul canale rialzista di lungo periodo appena abbandonato e volontà di non portarsi oltre la trendline ribassista che ha guidato in movimento dal precedente massimo importante
Il quadro tecnicamente è molto interessante e potenzialmente esplosivo se dovesse cedere il supporto, nonché neckline del gigantesco testa spalle, in area 140.
Analisi Tecnica JPY: Rimbalzo Atteso dal Supporto verso il Targe1. Zone Chiave
Supporto: Area evidenziata in rosa tra 144.459 e 145.101, attualmente testata dal prezzo. È una zona tecnica importante che ha già mostrato forza nel passato recente.
Obiettivo (Target Point): Il prezzo 150.035 è identificato come livello target potenziale, evidenziato con una freccia ascendente.
2. Medie Mobili Esponenziali (EMA)
EMA 50 periodi (rossa): attualmente a 146.059.
EMA 200 periodi (blu): attualmente a 145.101.
Si nota un incrocio ribassista (la EMA 50 scende sotto la EMA 200), solitamente segnale di debolezza. Tuttavia, il supporto ha finora retto bene.
3. Scenario Probabile
Il grafico suggerisce un possibile rimbalzo dalla zona di supporto con movimento rialzista verso il target.
La freccia blu illustra un potenziale scenario long (acquisto).
4. Considerazioni Operative
Una rottura sopra la EMA 50 potrebbe rafforzare la visione rialzista.
Una chiusura sotto i 144.459 invaliderebbe lo scenario e indicherebbe possibile debolezza.
Azionario stabile vicino ai massimiLe azioni statunitensi hanno chiuso contrastate ieri, in seguito alle scommesse su molteplici tagli dei tassi da parte della Federal Reserve già nel corso dell’anno.
L’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,41%, mentre il Nasdaq 100 ha perso lo 0,18%. Il Dow Jones ha registrato un incremento dello 0,65%.
I nuovi dati hanno evidenziato un forte calo dei prezzi alla produzione ad aprile, a sostegno della previsione di una disinflazione, dopo il calo dell’indice dei prezzi al consumo (IPC) di questa settimana.
Inoltre, i settori chiave delle vendite al dettaglio hanno mostrato una contrazione inaspettata, alimentando le aspettative di un adeguamento della politica monetaria da parte della Fed per sostenere l’economia.
I settori industriale, dei servizi pubblici e farmaceutico hanno guidato i guadagni. GE ha guadagnato oltre il 3%, grazie a un maxi ordine del Qatar per aerei wide-body Boeing, che saranno equipaggiati esclusivamente con motori GE.
Cisco ha trainato il settore tecnologico dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. Al contrario, Walmart ha ridotto le perdite iniziali ma è rimasta in territorio negativo, dopo aver avvertito che i dazi costringeranno i negozi ad aumentare i prezzi nel corso del mese.
UnitedHealth è crollata di 14 dollari in seguito alla notizia di un’indagine per frode ai danni di Medicare.
POWELL: NESSUN TAGLIO, PER ORA
Il presidente della Fed, Jerome Powell, parlando della revisione del quadro di policy dell’istituto, ha sottolineato che i tassi di interesse a lungo termine sono più alti, trainati principalmente dall’aumento dei tassi reali, piuttosto che da variazioni nelle aspettative di inflazione.
Ha aggiunto che gli indici dei prezzi potrebbero diventare più volatili nel prossimo futuro, a causa di shock di offerta più frequenti, rendendo più difficile per le banche centrali raggiungere la stabilità dei prezzi.
Powell ha ribadito il forte impegno della Fed verso l’obiettivo di inflazione al 2%. Questo continuo richiamo alla necessità di mantenere i tassi fermi non facilita il dialogo con l’amministrazione Trump, ma, va ricordato, l’indipendenza della banca centrale è e deve rimanere un principio fondamentale.
VALUTE
I principali cambi contro dollaro restano in una fase di lateralità, riflettendo un equilibrio nell’incertezza che ancora domina i mercati.
Finora, gli accordi sui dazi dell’amministrazione USA riguardano la Gran Bretagna, parzialmente la Cina, e i recenti sviluppi in Arabia Saudita e Qatar. Mancano ancora molti paesi del Sud-est asiatico, oltre all’Europa, e il percorso si preannuncia complesso.
EUR/USD resta nel range 1,1170–1,1230
GBP/USD (Cable) stabile tra 1,3265 e 1,3350
USD/JPY oscilla tra 144,80 e 148,50, risultando il più volatile, complice l’incertezza economica giapponese
Stanotte, il PIL giapponese ha registrato una contrazione dello 0,2% su base trimestrale, peggio delle attese (-0,1%), dopo una crescita dello 0,6% nel quarto trimestre 2024. Su base annua, l’economia si è contratta dello 0,7%, contro un consensus di -0,2%.
Tra gli altri cambi, segnaliamo un USD/CAD che sembra voler testare il supporto chiave a 1,3900. Il franco svizzero (CHF) si conferma molto forte, rifugio in un periodo di persistente incertezza.
VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,1% su base mensile ad aprile 2025, dopo un’impennata dell’1,7% (rivista al rialzo) a marzo.
Il modesto incremento suggerisce che i consumatori hanno ridotto la spesa in risposta all’ondata di annunci di dazi all’inizio di aprile. Tuttavia, il dato ha superato le aspettative di una variazione nulla.
I maggiori aumenti si sono registrati nei settori della ristorazione, materiali edili, attrezzature da giardino, mobili, elettronica ed elettrodomestici.
Le vendite core, escluse ristorazione, auto, materiali da costruzione e carburanti (utilizzate per il calcolo del PIL), sono diminuite dello 0,2%, contro un +0,5% rivisto a marzo e attese di +0,3%.
PRODUZIONE INDUSTRIALE E PPI
La produzione industriale statunitense è rimasta invariata ad aprile 2025, deludendo le attese di un aumento dello 0,2%.
Il calo della produzione manifatturiera (-0,4%) e mineraria (-0,3%) è stato compensato da un aumento nei servizi pubblici. L’utilizzo della capacità produttiva è sceso al 77,7%, 1,9 punti percentuali sotto la media di lungo periodo (1972–2024), segnalando una persistente stagnazione.
I prezzi alla produzione (PPI) sono diminuiti dello 0,5% ad aprile, dopo una lettura invariata a marzo, contro attese di un aumento dello 0,2%. È il primo calo dal ottobre 2023.
Il calo è stato trainato da una riduzione dello 0,7% nei costi dei servizi, la più ampia dal 2009, dovuta soprattutto a un calo dell’1,6% nei margini dei servizi commerciali. Questo suggerisce che le aziende potrebbero assorbire parte dell’impatto dei dazi.
Su base annua, l’inflazione PPI è scesa al 2,4%, il livello più basso da settembre 2024, leggermente sotto le attese del 2,5%.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Prezzo e tempo nel trading: il potere del Ventaglio di GannQuesta settimana, per quanto riguarda il nostro articolo di educazione, andremo ad affrontare e a scoprire più nel dettaglio, cos’è e come si usa il Ventaglio di Gann.
Il Ventaglio di Gann è stato inventato da W.D Gann, con l’obiettivo di anticipare l’andamento dei prezzi nel tempo, quindi l’idea di base di Gann era quella di combinare il movimento del prezzo con il fattore tempo, elementi che come sappiamo sono fondamentali per chi fa trading.
Sicuramente non è possibile il futuro con certezza, ma lo studio del passato attraverso il riconoscimento di determinate schematiche ricorrenti, potrebbe aiutarci a capire in quale direzione potrebbe andare il mercato; motivo per cui il ventaglio di Gann, non serve ad indovinare, ma serve a darci una logica su quali possano essere i potenziali livelli di supporto e resistenza del prezzo, in base all’angolo e alla velocità con cui si muove nel corso del tempo. Quindi possiamo dire che si tratta di una metolodogia, quella di Gann, piuttosto originale.
Cosa andremo ad ottenere con l’utilizzo del ventaglio di Gann?
1. Andremo ad ottenere delle trend lines che ci diranno indicativamente quali saranno potenziali supporti e resistenze
2. Attraverso le angolature possiamo monitorare la velocità di discesa o salita del prezzo
3. Individuare livelli di prezzo che potrebbero fungere da inversione di un determinato movimento
Adesso andremo a vedere più nel dettaglio gli angoli, sia ribassisti che rialzisti.
- L’angolo base sarebbe l’angolo naturale (o linea della vita) in cui l’angolo assume un’inclinazione di 45 gradi (angolo 1x1)
- Angoli rialzisti: sono quelli che fanno riferimento alla crescita dei prezzi che siano superiori all’angolo 1x1 , quindi 2x1, 3x1, 4x1 ecc
- Angoli ribassisti: fanno riferimento alla diminuzione del prezzo che siano inferiori all’angolo 1x1, quindi 1x16, 1x8, 1x4 ecc.
Come tracciare il ventaglio di Gann?
Dobbiamo tener presente che il Ventaglio di Gann non può essere tracciato in qualsiasi momento, ma è importante che il mercato si sia mosso per tre sedute di fila controtrend, in modo da aver generato minimi crescenti o massimi decrescenti. Inoltre dobbiamo tenere presente che l’utilizzo di Gann diventa molto più attendibile se viene utilizzato su timeframe alto quali giornaliero, settimanale e mensile. Su timeframe bassi, potrebbe fornire analisi che siano poco attendibili.
Come utilizzare il ventaglio di Gann?
Non appena tracceremo il Ventaglio di Gann, il prezzo si troverà racchiuso tra due rette in cui una farà da resistenza e l’altra da supporto. In base all’angolazione che avrà la retta che fa da supporto o resistenza, questo ci dirà quanto è forte un trend in quel momento. Nel caso in cui avremo un prezzo che passa da angoli deboli ad angoli forti, vorrà dire che il prezzo sta assumendo una determinata forza ed è quindi improbabile che ci sia un’inversione.
Come riconosciamo se un trend è in fase di potenziale inversione o meno? Se in un movimento ribassista il prezzo si tiene al di sotto della linea della vita (angolo 1x1) ci sono probabilità che il trend continui a durare, mentre nel caso in cui abbiamo una rottura al ribasso verso la linea 1x2, avremo un segnale ribassista, mentre nel caso in cui abbiamo la rottura verso l’alto dell’angolo 2x1, abbiamo un segnale rialzista.
Si tende a precisare che questo articolo è a puro scopo informativo e non rappresenta alcuna certezza nell’utilizzo di questo strumento sul mercato. Ogni trader deve senza dubbio testare questo strumento e valutare quanto effettivamente sia utilie per una sua strategia. Il mercato si evolve nel corso del tempo e regole che sono state applicate in passato potrebbero non funzionare tutt’oggi. È importante che venga valutato il rischio prima di operare sui mercati, in quanto l’utilizzo di prodotti CFD può comportare la perdita di denaro.
Concludendo possiamo dire che Gann è un ottimo strumento che potrebbe essere approfondito dai traders; sicuramente richiede impegno e studio in quanto non si tratta di un qualsiasi strumento facile da applicare. Inoltre è importante che si adatti quanto più possibile alla strategia del trader e al suo rischio.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Trend ancora short ma nessun segnale di ingressoNonostante i rialzi iniziati il 25/05 il trend continua ad essere short, configurando questi come un semplice rintracciamento.
La candela di oggi purtroppo però non può essere utilizzata come segnale di ripresa del trend in quanto troppo debole la discesa rispetto alle salite degli ultimi giorni. Resto dunque in attesa di ulteriori conferme per decidere il da farsi.
I livelli sono quelli a grafico, nel caso in cui dovesse superare il punto pivot la visione ribassista sarà invalidata almeno parzialmente, ciò che mi indica il trend sostanzialmente è la regressione lineare e il relativo intervallo di confidenza a 2 deviazioni standard.
USDJPY (Weekly): Possibile ripartenza rialzistaPossibili ripartenze rialziste delle valute contro Yen.
I prezzi si sono arrivati in una zona che ha già visto una ripartenza rialzista a inizio gennaio e settembre 2024.
La settimana scorsa ha delineato reazione molto decisa, una respinta del livello che potrebbe mettere in pausa il trend ribassista.
Il grafico è settimanale. Un punto probabile di arrivo, se il rialzo dovesse avvenire è il livello 149/150
USA-CINA , tregua da 90 giorni - USDJPY 12.05.2025🔴 Macro contesto
Ancora un calcio al barattolo per i dazi USA-Cina. Il meeting in Svizzera di questo fine settimana a quanto pare ha prodotto notevoli frutti sul piano del dialogo. La Cina riduce i dazi al 30% e cosi l’America che porta al 10% i dazi per i prossimi 90giorni. A quanto pare il dialogo è aperto e la possibilità che tutto si riduca ai dazi reciproci del 10% , come visto nell’accordo con UK, sembra essere oramai la soluzione più probabile di questa lunga ed estenuante fetta di storia politico-economica.
I mercati festeggiano, il risk on dilaga e con esso tornano gli acquisti di dollari USA , di fatto l’euforia pervade i mercati in questo avvio di settimana.
🔴 Identificazione del Trend e struttura di mercato
Il trend in H2 oramai possiamo dire chiaramente rialzista, dopo aver abbandonato i minimi di 139.75 , la sequenza di massimi e minimi crescenti prosegue, portanto le quotazioni ai test delle resistenze chiave a 148.25. Il fascio di medie supporta la direzionalità long, sebbene le quotazioni ora risultino forse troppo distanti dalla MM21 periodi in h2 e sembri necessario un respiro tecnico che possa dare spessore al trend.
🔴 Posizionamenti & Sentiment
Sebbene gli istitutional siano ancor amolto scarichi di posizioni long dollari, le news delle ultime ore potrebbero portare ad interessanti flussi in acquisto di biglietto verde, dando cosi il necessario boost rialzista al cambio USDJPY.
Il sentiment retail non tarda a posizionarsi mean reverting, con un 60% dei trader che prende posizione contrarian short, dando quindi maggior peso all’idea di attendere ritracciamenti per rientrare sul trend priamrio long.
🔴 Aree Volumetriche
La resistenza chiave a 148.25 mette in luce un LVN ben chiaro sul profile custom che raccoglie le dinamiche dai massimi di 151.20 ai minimi di 140.00 . Rimanere al di sotto di tale livello vuol dire continuare a lavorare l’area volumetrica compresa tra 148.25 e 146.50, solo un rientro sotto 146.50 potrebbe riportare le quotazioni a 145 figura.
🔴 Strategie Operative
Si prediligono posizioni long a favore di trend, tuttavia la necessita di uno storno tecnico dagli eccessi di questa mattina sembra la chiave pee un miglior timing di ingresso. Nel brevissimo si guardano le dinamiche intorno a 148.25 come livello resistivo chiave in confluenza con un volatility Pivot su base giornaliera.
buon trading
Salvatore Bilotta
USD/JPY BULLISH NEL BREVE MEDIO TERMINE📈 Situazione attuale
Dopo la correzione di inizio mese, USD/JPY ha trovato un solido supporto nella zona 142 - 143, area già più volte testata come supporto. Il prezzo ha reagito con forza, rompendo la resistenza dinamica di breve periodo e tornando sopra le medie mobili sul 4H ed evitando un incrocio ribassista.
⚡ Analisi Tecnica
Il prezzo è rimbalzato in modo significativo dopo aver testato la zona di prezzo 142 - 143.
Questo movimento bullish ha portato il prezzo sopra le medie mobili ed evitando un incrocio ribassista sul time frame 4h
RSI vicino ad ipercomprato ma che non mostra segnali di inversione (RSI in trend rialzista con valore sopra la media)
Canale rialzista confermato che potrebbe fornire il binario di crescita per i prossimi giorni/settimane
🌍 Analisi Fondamentale
Dati USA solidi: L’inflazione PPI e i dati sul lavoro pubblicati venerdì sono risultati sopra le attese, rafforzando le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed.
BoJ ultra-accomodante: La Bank of Japan ha confermato che non ci sono piani imminenti per rialzi dei tassi, mantenendo lo yen debole.
Rischio geopolitico in calo: La diminuzione delle tensioni tra India e Pakistan riduce la domanda di yen come bene rifugio.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target 1: 149
Target 2: 151
⚠️ Gestione del rischio
Stop loss aggressivo: 144,75 (minimo precedente e media mobile veloce)
Stop loss conservativo: 142,25 (minimo del 06 maggio e resistenza statica significativa)
💡 Conclusione
La permanenza nel canale rialzista con il prezzo stabilmente sopra le medie mobili e la divergenza tra le politiche monetarie di Fed e BoJ crea una interessante opportunità rialzista per la coppia USD/JPY.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
USD/JPYAnalisi Tecnica USD/JPY – Timeframe Daily
Situazione Attuale:
Il cambio USD/JPY ha toccato e testato il livello 141,38 (zona prezzo-tempo chiave) con una falsa rottura il 21 aprile, seguita da un forte rimbalzo.
Questo rimbalzo ha mantenuto il prezzo sopra il supporto e ha innescato una fase rialzista, che ha portato il prezzo a superare le resistenze intermedie di 144,81–144,87, chiudendo la settimana con una candela di potenziale continuazione long.
Osservazione Aggiuntiva:
Questa fase rialzista potrebbe essere un ritracciamento dell’impulso ribassista iniziato dalla zona 149,84–149,63, rappresentato sul grafico con la freccia verde.
La tendenza di fondo rimane ribassista, quindi si tratta di un possibile pullback tecnico prima della ripresa del trend discendente.
Livelli Chiave da Monitorare:
Supporti: 144,81 / 144,87 → 142,20 → 141,38
Resistenze / Target: 149,63–149,84 (zona cruciale per nuove valutazioni)
Livelli inferiori in caso di rottura ribassista: 136,81 e 132,80
Conclusione Operativa:
In questo contesto, ci si può aspettare una continuazione long fino alla zona 149,63–149,84, ma sarà fondamentale monitorare attentamente la reazione del prezzo su quei livelli.
Se invece il supporto di 141,38 dovesse essere violato, si potrebbero aprire scenari più profondamente ribassisti, con target inferiori già mappati.
⚠️ Nota: Il trend generale è ancora ribassista, quindi l'attuale movimento va letto come una fase correttiva. Prudenza e conferme operative saranno fondamentali.
Continua il recupero del Dollaro nei confronti della YenSettimana scorsa avevo pubblicato un analisi su questo strumento spiegando i motivi che mi inducevano a pensare ad un tentativo di rimbalzo.
Bene, una settimana dopo aggiorniamo la situazione:
- La settimana è iniziata in calo poi abbiamo avuto un forte recupero del dollaro durante la settimana per chiudere nella parte alta di candela
- L'oscillatore in basso continua a recuperare e ad uscire dall'ipervenduto
- La Dashboard, in basso a sinistra, mostra netta forza del Dollaro nei confronti dello Yen su gran parte dei timeframe
- A livello volumetrico abbiamo una forte area supportiva in area 140/142
Avremo cambiamento di scenario e quindi stop loss in caso di chiusura di candela sotto area 140/142, mentre al rialzo i target sono confermati in 149,5 in prima istanza, per poi proseguire fino a 151,8 ed infine 156; per chi volesse adottare un approccio più conservativo e mettere qualcosa in cassaforte primo target potrebbe impostare 146,5, primo piccolo ostacolo per il recupero.
USDJPY un'idea sul target in corsoUSDJPY dopo aver visto un minimo importante a 140 ora già quota 145.
Attualmente la mia idea è di una zona di resistenza fino a 150.
👉 Lasciaci un like se questo articolo ti è stato utile!
👉 RICHIEDI un parere su un Titolo o ETF lascia un commento!
Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
SEGNALE INCROCIATO!Bellissimo questo segnale incrociato, in stile fratelli Derrick di Holly e Benji!!
Andando ad analizzare questa coppia, USDJPY, ed utlizzando solamente queste due indicatori che sono: l'HEINKIN ASHI WAPPO (ma io lo uso sulla candele "normali" e non su quelle heikin ashi) ed il MSB (Market Structure Break & Order Block) che li trovo semplicemente fantastici!
Al momento in cui mi è arrivato questo doppio segnale, dalla stessa parte e quindi LONG, molto spesso capita che i due indicatori non sono allineati tra di loro...ho deciso di entrare con una piccola size con uno stop stretto di circa 40pips ed un target messo sopra il massimo registrato il 2 maggio.
Il risultato, di questo trade, è quello che si vede...target ampiamente raggiunto e superato e man mano che questo saliva verso lo spazio ho modificato il mio stop alzandolo pian piano fino a farlo diventare uno stop profit che, per fortuna, non è mai arrivato!!
QUESTO è UN MERO COMMENTO AD UN'OPERAZIONE FATTA ED ESEGUITA DIETRO UNO STUDIO E OPERANDO CON CAPITALE PROPRIO E PRENDENDO IL GIUSTO RISCHIO, NON VUOLE ESSERE UN INVITO A FUTURI INVESTIMENTI.
I RISULTATI PASSATI NON SONO GARANZIA DI RISULTATI FUTURI!
USD/JPY: Ingresso a 143.525 con Target a 147.883 e Stop Loss a 11. Contesto attuale: Il prezzo attuale si trova intorno a 144.18, con una leggera variazione positiva (+0.14%). L’andamento recente mostra un movimento ribassista che si è fermato vicino al livello chiave indicato come Entry Point (143.525), suggerendo un possibile rimbalzo.
2. Livelli tecnici principali:
Entry Point: 143.525
Target Point One: 145.063
Target Finale (EA Target Point): 147.883
Stop Loss: 141.847
3. Strategia rappresentata: Il grafico suggerisce una strategia long (acquisto) con ingresso a 143.525. L’idea è sfruttare un rimbalzo da questo livello per un target iniziale a 145.063 e un target finale a 147.883. Il movimento atteso è una classica "cup formation" con un ritracciamento prima di un nuovo rally.
4. Supporti e resistenze:
La zona viola sottostante (tra 141.85 e 143.52) rappresenta un'importante area di supporto.
La zona viola superiore vicino a 145 è un’area di resistenza intermedia.
Il target finale a 147.88 rappresenta un massimo potenziale basato su proiezioni precedenti.
5. Indicatori tecnici:
Le medie mobili (rossa e blu) mostrano un possibile incrocio rialzista.
Le zone arancioni indicano punti di rimbalzo chiave (supporti/resistenze dinamiche testate in passato)
Tentativo di rimbalzo per Dollaro-Yen Per la terza volta livello 140 ferma la discesa di Dollaro-Yen quindi, già anticipo, un tentativo long a medio termine è lecito farlo.
Andiamo per ordine e cerchiamo di fare un analisi oggettiva comunque:
- Come già anticipato livello 140 ha fatto da pavimento già in altre 2 recenti per poi estendere in seguito fino ad area 158, quindi già facendo un analisi RR ci siamo (considerando che metteremo lo stop in chiusura di candela weekly sotto 139)
- La dashboard in basso a sinistra mostra un Dollaro più forte dello Yen nella maggior parte dei timeframe analizzati.
- L'oscillatore in basso ha appena arpionato al rialzo dalla zona di ipervenduto (come successo nelle 2 precedenti occasioni)
- A livello macro una forza del Dollaro rispetto allo Yen spesso anticipa scenari risk-on, teniamo conto che anche a livello di indici stiamo quantomeno vivendo una fase di rimbalzo.
Insomma, le premesse per tentare un long ci sono tutte, facendo attenzione alla gestione della posizione che, andrà liquidata in caso di chiusura di candela settimanale sotto gli ultimi 3 minimi e che avrà come primo target area 149,5, per poi estendere eventualmente fino a 151,8 ed infine fino al ritorno in area 156.
USD/JPY PROSECUZIONE MOVIMENTO RIBASSISTASituazione Attuale
La coppia USD/JPY ha violato il neckline di un head & shoulders a 1423.5 e rotto il supporto ascendente di un rising wedge, due pattern classici di inversione.
⚡ Configurazione Tecnica
Head & Shoulders + Rising Wedge Breakdown
Rottura Testa e Spalle su time frame più bassi
Rottura al ribasso della rising wedge
RSI in zona neutra ma in trend ribassista
🌍 Analisi Fondamentale
Possibile revisione al rialzo delle proiezioni inflazionistiche al meeting del 1/05 da parte della BOJ
Rischio tariffario USA-Cina: Nuove tensioni commerciali indeboliscono il USD
Dati USA deludenti: Attese di tagli Fed dopo il calo PIL Q1 (-0.4%)
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target 1: 142
Target 2: 139,75
⚠️ Gestione del Rischio
Stop Loss: 143.30 (sopra neckline H&S)
💡 Conclusione
La combinazione della doppia rottura pattern tecnici, momentum ribassista e lo scenario macro favorevole allo Yen crea un setup interessante nel breve termine
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.