Azionario stabile vicino ai massimiLe azioni statunitensi hanno chiuso contrastate ieri, in seguito alle scommesse su molteplici tagli dei tassi da parte della Federal Reserve già nel corso dell’anno.
L’S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,41%, mentre il Nasdaq 100 ha perso lo 0,18%. Il Dow Jones ha registrato un incremento dello 0,65%.
I nuovi dati hanno evidenziato un forte calo dei prezzi alla produzione ad aprile, a sostegno della previsione di una disinflazione, dopo il calo dell’indice dei prezzi al consumo (IPC) di questa settimana.
Inoltre, i settori chiave delle vendite al dettaglio hanno mostrato una contrazione inaspettata, alimentando le aspettative di un adeguamento della politica monetaria da parte della Fed per sostenere l’economia.
I settori industriale, dei servizi pubblici e farmaceutico hanno guidato i guadagni. GE ha guadagnato oltre il 3%, grazie a un maxi ordine del Qatar per aerei wide-body Boeing, che saranno equipaggiati esclusivamente con motori GE.
Cisco ha trainato il settore tecnologico dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali. Al contrario, Walmart ha ridotto le perdite iniziali ma è rimasta in territorio negativo, dopo aver avvertito che i dazi costringeranno i negozi ad aumentare i prezzi nel corso del mese.
UnitedHealth è crollata di 14 dollari in seguito alla notizia di un’indagine per frode ai danni di Medicare.
POWELL: NESSUN TAGLIO, PER ORA
Il presidente della Fed, Jerome Powell, parlando della revisione del quadro di policy dell’istituto, ha sottolineato che i tassi di interesse a lungo termine sono più alti, trainati principalmente dall’aumento dei tassi reali, piuttosto che da variazioni nelle aspettative di inflazione.
Ha aggiunto che gli indici dei prezzi potrebbero diventare più volatili nel prossimo futuro, a causa di shock di offerta più frequenti, rendendo più difficile per le banche centrali raggiungere la stabilità dei prezzi.
Powell ha ribadito il forte impegno della Fed verso l’obiettivo di inflazione al 2%. Questo continuo richiamo alla necessità di mantenere i tassi fermi non facilita il dialogo con l’amministrazione Trump, ma, va ricordato, l’indipendenza della banca centrale è e deve rimanere un principio fondamentale.
VALUTE
I principali cambi contro dollaro restano in una fase di lateralità, riflettendo un equilibrio nell’incertezza che ancora domina i mercati.
Finora, gli accordi sui dazi dell’amministrazione USA riguardano la Gran Bretagna, parzialmente la Cina, e i recenti sviluppi in Arabia Saudita e Qatar. Mancano ancora molti paesi del Sud-est asiatico, oltre all’Europa, e il percorso si preannuncia complesso.
EUR/USD resta nel range 1,1170–1,1230
GBP/USD (Cable) stabile tra 1,3265 e 1,3350
USD/JPY oscilla tra 144,80 e 148,50, risultando il più volatile, complice l’incertezza economica giapponese
Stanotte, il PIL giapponese ha registrato una contrazione dello 0,2% su base trimestrale, peggio delle attese (-0,1%), dopo una crescita dello 0,6% nel quarto trimestre 2024. Su base annua, l’economia si è contratta dello 0,7%, contro un consensus di -0,2%.
Tra gli altri cambi, segnaliamo un USD/CAD che sembra voler testare il supporto chiave a 1,3900. Il franco svizzero (CHF) si conferma molto forte, rifugio in un periodo di persistente incertezza.
VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,1% su base mensile ad aprile 2025, dopo un’impennata dell’1,7% (rivista al rialzo) a marzo.
Il modesto incremento suggerisce che i consumatori hanno ridotto la spesa in risposta all’ondata di annunci di dazi all’inizio di aprile. Tuttavia, il dato ha superato le aspettative di una variazione nulla.
I maggiori aumenti si sono registrati nei settori della ristorazione, materiali edili, attrezzature da giardino, mobili, elettronica ed elettrodomestici.
Le vendite core, escluse ristorazione, auto, materiali da costruzione e carburanti (utilizzate per il calcolo del PIL), sono diminuite dello 0,2%, contro un +0,5% rivisto a marzo e attese di +0,3%.
PRODUZIONE INDUSTRIALE E PPI
La produzione industriale statunitense è rimasta invariata ad aprile 2025, deludendo le attese di un aumento dello 0,2%.
Il calo della produzione manifatturiera (-0,4%) e mineraria (-0,3%) è stato compensato da un aumento nei servizi pubblici. L’utilizzo della capacità produttiva è sceso al 77,7%, 1,9 punti percentuali sotto la media di lungo periodo (1972–2024), segnalando una persistente stagnazione.
I prezzi alla produzione (PPI) sono diminuiti dello 0,5% ad aprile, dopo una lettura invariata a marzo, contro attese di un aumento dello 0,2%. È il primo calo dal ottobre 2023.
Il calo è stato trainato da una riduzione dello 0,7% nei costi dei servizi, la più ampia dal 2009, dovuta soprattutto a un calo dell’1,6% nei margini dei servizi commerciali. Questo suggerisce che le aziende potrebbero assorbire parte dell’impatto dei dazi.
Su base annua, l’inflazione PPI è scesa al 2,4%, il livello più basso da settembre 2024, leggermente sotto le attese del 2,5%.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Idee operative USDJPYTMSP
Prezzo e tempo nel trading: il potere del Ventaglio di GannQuesta settimana, per quanto riguarda il nostro articolo di educazione, andremo ad affrontare e a scoprire più nel dettaglio, cos’è e come si usa il Ventaglio di Gann.
Il Ventaglio di Gann è stato inventato da W.D Gann, con l’obiettivo di anticipare l’andamento dei prezzi nel tempo, quindi l’idea di base di Gann era quella di combinare il movimento del prezzo con il fattore tempo, elementi che come sappiamo sono fondamentali per chi fa trading.
Sicuramente non è possibile il futuro con certezza, ma lo studio del passato attraverso il riconoscimento di determinate schematiche ricorrenti, potrebbe aiutarci a capire in quale direzione potrebbe andare il mercato; motivo per cui il ventaglio di Gann, non serve ad indovinare, ma serve a darci una logica su quali possano essere i potenziali livelli di supporto e resistenza del prezzo, in base all’angolo e alla velocità con cui si muove nel corso del tempo. Quindi possiamo dire che si tratta di una metolodogia, quella di Gann, piuttosto originale.
Cosa andremo ad ottenere con l’utilizzo del ventaglio di Gann?
1. Andremo ad ottenere delle trend lines che ci diranno indicativamente quali saranno potenziali supporti e resistenze
2. Attraverso le angolature possiamo monitorare la velocità di discesa o salita del prezzo
3. Individuare livelli di prezzo che potrebbero fungere da inversione di un determinato movimento
Adesso andremo a vedere più nel dettaglio gli angoli, sia ribassisti che rialzisti.
- L’angolo base sarebbe l’angolo naturale (o linea della vita) in cui l’angolo assume un’inclinazione di 45 gradi (angolo 1x1)
- Angoli rialzisti: sono quelli che fanno riferimento alla crescita dei prezzi che siano superiori all’angolo 1x1 , quindi 2x1, 3x1, 4x1 ecc
- Angoli ribassisti: fanno riferimento alla diminuzione del prezzo che siano inferiori all’angolo 1x1, quindi 1x16, 1x8, 1x4 ecc.
Come tracciare il ventaglio di Gann?
Dobbiamo tener presente che il Ventaglio di Gann non può essere tracciato in qualsiasi momento, ma è importante che il mercato si sia mosso per tre sedute di fila controtrend, in modo da aver generato minimi crescenti o massimi decrescenti. Inoltre dobbiamo tenere presente che l’utilizzo di Gann diventa molto più attendibile se viene utilizzato su timeframe alto quali giornaliero, settimanale e mensile. Su timeframe bassi, potrebbe fornire analisi che siano poco attendibili.
Come utilizzare il ventaglio di Gann?
Non appena tracceremo il Ventaglio di Gann, il prezzo si troverà racchiuso tra due rette in cui una farà da resistenza e l’altra da supporto. In base all’angolazione che avrà la retta che fa da supporto o resistenza, questo ci dirà quanto è forte un trend in quel momento. Nel caso in cui avremo un prezzo che passa da angoli deboli ad angoli forti, vorrà dire che il prezzo sta assumendo una determinata forza ed è quindi improbabile che ci sia un’inversione.
Come riconosciamo se un trend è in fase di potenziale inversione o meno? Se in un movimento ribassista il prezzo si tiene al di sotto della linea della vita (angolo 1x1) ci sono probabilità che il trend continui a durare, mentre nel caso in cui abbiamo una rottura al ribasso verso la linea 1x2, avremo un segnale ribassista, mentre nel caso in cui abbiamo la rottura verso l’alto dell’angolo 2x1, abbiamo un segnale rialzista.
Si tende a precisare che questo articolo è a puro scopo informativo e non rappresenta alcuna certezza nell’utilizzo di questo strumento sul mercato. Ogni trader deve senza dubbio testare questo strumento e valutare quanto effettivamente sia utilie per una sua strategia. Il mercato si evolve nel corso del tempo e regole che sono state applicate in passato potrebbero non funzionare tutt’oggi. È importante che venga valutato il rischio prima di operare sui mercati, in quanto l’utilizzo di prodotti CFD può comportare la perdita di denaro.
Concludendo possiamo dire che Gann è un ottimo strumento che potrebbe essere approfondito dai traders; sicuramente richiede impegno e studio in quanto non si tratta di un qualsiasi strumento facile da applicare. Inoltre è importante che si adatti quanto più possibile alla strategia del trader e al suo rischio.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Trend ancora short ma nessun segnale di ingressoNonostante i rialzi iniziati il 25/05 il trend continua ad essere short, configurando questi come un semplice rintracciamento.
La candela di oggi purtroppo però non può essere utilizzata come segnale di ripresa del trend in quanto troppo debole la discesa rispetto alle salite degli ultimi giorni. Resto dunque in attesa di ulteriori conferme per decidere il da farsi.
I livelli sono quelli a grafico, nel caso in cui dovesse superare il punto pivot la visione ribassista sarà invalidata almeno parzialmente, ciò che mi indica il trend sostanzialmente è la regressione lineare e il relativo intervallo di confidenza a 2 deviazioni standard.
USDJPY (Weekly): Possibile ripartenza rialzistaPossibili ripartenze rialziste delle valute contro Yen.
I prezzi si sono arrivati in una zona che ha già visto una ripartenza rialzista a inizio gennaio e settembre 2024.
La settimana scorsa ha delineato reazione molto decisa, una respinta del livello che potrebbe mettere in pausa il trend ribassista.
Il grafico è settimanale. Un punto probabile di arrivo, se il rialzo dovesse avvenire è il livello 149/150
USA-CINA , tregua da 90 giorni - USDJPY 12.05.2025🔴 Macro contesto
Ancora un calcio al barattolo per i dazi USA-Cina. Il meeting in Svizzera di questo fine settimana a quanto pare ha prodotto notevoli frutti sul piano del dialogo. La Cina riduce i dazi al 30% e cosi l’America che porta al 10% i dazi per i prossimi 90giorni. A quanto pare il dialogo è aperto e la possibilità che tutto si riduca ai dazi reciproci del 10% , come visto nell’accordo con UK, sembra essere oramai la soluzione più probabile di questa lunga ed estenuante fetta di storia politico-economica.
I mercati festeggiano, il risk on dilaga e con esso tornano gli acquisti di dollari USA , di fatto l’euforia pervade i mercati in questo avvio di settimana.
🔴 Identificazione del Trend e struttura di mercato
Il trend in H2 oramai possiamo dire chiaramente rialzista, dopo aver abbandonato i minimi di 139.75 , la sequenza di massimi e minimi crescenti prosegue, portanto le quotazioni ai test delle resistenze chiave a 148.25. Il fascio di medie supporta la direzionalità long, sebbene le quotazioni ora risultino forse troppo distanti dalla MM21 periodi in h2 e sembri necessario un respiro tecnico che possa dare spessore al trend.
🔴 Posizionamenti & Sentiment
Sebbene gli istitutional siano ancor amolto scarichi di posizioni long dollari, le news delle ultime ore potrebbero portare ad interessanti flussi in acquisto di biglietto verde, dando cosi il necessario boost rialzista al cambio USDJPY.
Il sentiment retail non tarda a posizionarsi mean reverting, con un 60% dei trader che prende posizione contrarian short, dando quindi maggior peso all’idea di attendere ritracciamenti per rientrare sul trend priamrio long.
🔴 Aree Volumetriche
La resistenza chiave a 148.25 mette in luce un LVN ben chiaro sul profile custom che raccoglie le dinamiche dai massimi di 151.20 ai minimi di 140.00 . Rimanere al di sotto di tale livello vuol dire continuare a lavorare l’area volumetrica compresa tra 148.25 e 146.50, solo un rientro sotto 146.50 potrebbe riportare le quotazioni a 145 figura.
🔴 Strategie Operative
Si prediligono posizioni long a favore di trend, tuttavia la necessita di uno storno tecnico dagli eccessi di questa mattina sembra la chiave pee un miglior timing di ingresso. Nel brevissimo si guardano le dinamiche intorno a 148.25 come livello resistivo chiave in confluenza con un volatility Pivot su base giornaliera.
buon trading
Salvatore Bilotta
USD/JPY BULLISH NEL BREVE MEDIO TERMINE📈 Situazione attuale
Dopo la correzione di inizio mese, USD/JPY ha trovato un solido supporto nella zona 142 - 143, area già più volte testata come supporto. Il prezzo ha reagito con forza, rompendo la resistenza dinamica di breve periodo e tornando sopra le medie mobili sul 4H ed evitando un incrocio ribassista.
⚡ Analisi Tecnica
Il prezzo è rimbalzato in modo significativo dopo aver testato la zona di prezzo 142 - 143.
Questo movimento bullish ha portato il prezzo sopra le medie mobili ed evitando un incrocio ribassista sul time frame 4h
RSI vicino ad ipercomprato ma che non mostra segnali di inversione (RSI in trend rialzista con valore sopra la media)
Canale rialzista confermato che potrebbe fornire il binario di crescita per i prossimi giorni/settimane
🌍 Analisi Fondamentale
Dati USA solidi: L’inflazione PPI e i dati sul lavoro pubblicati venerdì sono risultati sopra le attese, rafforzando le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed.
BoJ ultra-accomodante: La Bank of Japan ha confermato che non ci sono piani imminenti per rialzi dei tassi, mantenendo lo yen debole.
Rischio geopolitico in calo: La diminuzione delle tensioni tra India e Pakistan riduce la domanda di yen come bene rifugio.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target 1: 149
Target 2: 151
⚠️ Gestione del rischio
Stop loss aggressivo: 144,75 (minimo precedente e media mobile veloce)
Stop loss conservativo: 142,25 (minimo del 06 maggio e resistenza statica significativa)
💡 Conclusione
La permanenza nel canale rialzista con il prezzo stabilmente sopra le medie mobili e la divergenza tra le politiche monetarie di Fed e BoJ crea una interessante opportunità rialzista per la coppia USD/JPY.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
USD/JPYAnalisi Tecnica USD/JPY – Timeframe Daily
Situazione Attuale:
Il cambio USD/JPY ha toccato e testato il livello 141,38 (zona prezzo-tempo chiave) con una falsa rottura il 21 aprile, seguita da un forte rimbalzo.
Questo rimbalzo ha mantenuto il prezzo sopra il supporto e ha innescato una fase rialzista, che ha portato il prezzo a superare le resistenze intermedie di 144,81–144,87, chiudendo la settimana con una candela di potenziale continuazione long.
Osservazione Aggiuntiva:
Questa fase rialzista potrebbe essere un ritracciamento dell’impulso ribassista iniziato dalla zona 149,84–149,63, rappresentato sul grafico con la freccia verde.
La tendenza di fondo rimane ribassista, quindi si tratta di un possibile pullback tecnico prima della ripresa del trend discendente.
Livelli Chiave da Monitorare:
Supporti: 144,81 / 144,87 → 142,20 → 141,38
Resistenze / Target: 149,63–149,84 (zona cruciale per nuove valutazioni)
Livelli inferiori in caso di rottura ribassista: 136,81 e 132,80
Conclusione Operativa:
In questo contesto, ci si può aspettare una continuazione long fino alla zona 149,63–149,84, ma sarà fondamentale monitorare attentamente la reazione del prezzo su quei livelli.
Se invece il supporto di 141,38 dovesse essere violato, si potrebbero aprire scenari più profondamente ribassisti, con target inferiori già mappati.
⚠️ Nota: Il trend generale è ancora ribassista, quindi l'attuale movimento va letto come una fase correttiva. Prudenza e conferme operative saranno fondamentali.
USDJPY un'idea sul target in corsoUSDJPY dopo aver visto un minimo importante a 140 ora già quota 145.
Attualmente la mia idea è di una zona di resistenza fino a 150.
👉 Lasciaci un like se questo articolo ti è stato utile!
👉 RICHIEDI un parere su un Titolo o ETF lascia un commento!
Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
SEGNALE INCROCIATO!Bellissimo questo segnale incrociato, in stile fratelli Derrick di Holly e Benji!!
Andando ad analizzare questa coppia, USDJPY, ed utlizzando solamente queste due indicatori che sono: l'HEINKIN ASHI WAPPO (ma io lo uso sulla candele "normali" e non su quelle heikin ashi) ed il MSB (Market Structure Break & Order Block) che li trovo semplicemente fantastici!
Al momento in cui mi è arrivato questo doppio segnale, dalla stessa parte e quindi LONG, molto spesso capita che i due indicatori non sono allineati tra di loro...ho deciso di entrare con una piccola size con uno stop stretto di circa 40pips ed un target messo sopra il massimo registrato il 2 maggio.
Il risultato, di questo trade, è quello che si vede...target ampiamente raggiunto e superato e man mano che questo saliva verso lo spazio ho modificato il mio stop alzandolo pian piano fino a farlo diventare uno stop profit che, per fortuna, non è mai arrivato!!
QUESTO è UN MERO COMMENTO AD UN'OPERAZIONE FATTA ED ESEGUITA DIETRO UNO STUDIO E OPERANDO CON CAPITALE PROPRIO E PRENDENDO IL GIUSTO RISCHIO, NON VUOLE ESSERE UN INVITO A FUTURI INVESTIMENTI.
I RISULTATI PASSATI NON SONO GARANZIA DI RISULTATI FUTURI!
USD/JPY: Ingresso a 143.525 con Target a 147.883 e Stop Loss a 11. Contesto attuale: Il prezzo attuale si trova intorno a 144.18, con una leggera variazione positiva (+0.14%). L’andamento recente mostra un movimento ribassista che si è fermato vicino al livello chiave indicato come Entry Point (143.525), suggerendo un possibile rimbalzo.
2. Livelli tecnici principali:
Entry Point: 143.525
Target Point One: 145.063
Target Finale (EA Target Point): 147.883
Stop Loss: 141.847
3. Strategia rappresentata: Il grafico suggerisce una strategia long (acquisto) con ingresso a 143.525. L’idea è sfruttare un rimbalzo da questo livello per un target iniziale a 145.063 e un target finale a 147.883. Il movimento atteso è una classica "cup formation" con un ritracciamento prima di un nuovo rally.
4. Supporti e resistenze:
La zona viola sottostante (tra 141.85 e 143.52) rappresenta un'importante area di supporto.
La zona viola superiore vicino a 145 è un’area di resistenza intermedia.
Il target finale a 147.88 rappresenta un massimo potenziale basato su proiezioni precedenti.
5. Indicatori tecnici:
Le medie mobili (rossa e blu) mostrano un possibile incrocio rialzista.
Le zone arancioni indicano punti di rimbalzo chiave (supporti/resistenze dinamiche testate in passato)
USD/JPY PROSECUZIONE MOVIMENTO RIBASSISTASituazione Attuale
La coppia USD/JPY ha violato il neckline di un head & shoulders a 1423.5 e rotto il supporto ascendente di un rising wedge, due pattern classici di inversione.
⚡ Configurazione Tecnica
Head & Shoulders + Rising Wedge Breakdown
Rottura Testa e Spalle su time frame più bassi
Rottura al ribasso della rising wedge
RSI in zona neutra ma in trend ribassista
🌍 Analisi Fondamentale
Possibile revisione al rialzo delle proiezioni inflazionistiche al meeting del 1/05 da parte della BOJ
Rischio tariffario USA-Cina: Nuove tensioni commerciali indeboliscono il USD
Dati USA deludenti: Attese di tagli Fed dopo il calo PIL Q1 (-0.4%)
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target 1: 142
Target 2: 139,75
⚠️ Gestione del Rischio
Stop Loss: 143.30 (sopra neckline H&S)
💡 Conclusione
La combinazione della doppia rottura pattern tecnici, momentum ribassista e lo scenario macro favorevole allo Yen crea un setup interessante nel breve termine
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
USDJPY, un enorme segnale short è lì che attende...Chart di Capital.Com
L'attuale debolezza del dollaro americano ha spinto le principali coppie valutarie che lo coinvolgono a punti in alcuni casi critici
È il caso del confronto con lo yen giapponese dove i prezzi si sono portati a contatto con un supporto importante e delicato.
Come su altri cross osservato, potremmo essere sull'orlo di un cambio di trend di lungo periodo.
In questo momento la riconsiderazione del rischio associato alla guerra commerciale sta offrendo un po' di tregua al dollaro.
Nel caso del cross in esame questa settimana si potrebbe chiudere con un pattern di inversione su un importante livello di supporto
Anche qui, come su generale indice del dollaro, troviamo un hammer in formazione che va attentamente monitorato vista la delicatezza tecnica del supporto su cui poggia.
Occorre considerare che il pattern si è formato sotto la parte bassa del canale rialzista di lungo termine per cui occorre prestare attenzione a un falso segnale rialzista.
Infatti il mercato potrebbe utilizzare il pattern semplicemente per fare pullback sulla trendline violata.
Non c'è bisogno di sottolineare che tecnicamente questo sarebbe un segnale molto importante in ottica short.
Questo anche alla luce dell'evidente formazione di un ampio testa e spalle ribassista che incombe sulle nostre teste
I prezzi si stanno dirigendo verso la trendline violata per cui operativamente la cosa più saggia da fare è quella di attendere
Vedere come si comporterà, se lo raggiungerà, al contatto con questo livello tecnico per capire le intenzioni.
Dollaro a rischio?Il biglietto verde, colpito duramente nelle settimane scorse in concomitanza con l’applicazione dei dazi da parte dell’amministrazione USA, potrebbe rimanere sotto pressione, specialmente se la questione delle tariffe non si risolvesse in un negoziato tra le parti che le riducesse in modo significativo o addirittura le cancellasse.
La ragione è legata soprattutto all’andamento dei rendimenti dei titoli di Stato USA, colpiti dalla perdita di fiducia degli investitori verso il sistema America. Molti ci hanno visto anche lo zampino della Cina, che detiene circa il 3% del debito USA (1000 miliardi di USD), che potrebbe essere intervenuta a vendere titoli di stato come ritorsione all’applicazione del 145% di tariffe USA verso beni cinesi.
L’effetto è stato una salita dei rendimenti (oltre il 4.5%) che costringerà la Fed a rimanere ferma sui tassi di interesse, almeno nel breve termine, nell’impossibilità eventuale di osservare l’inflazione scendere, aumentando per contro e inevitabilmente gli interessi che gli USA dovranno rimborsare ai creditori detentori di titoli USA (approssimativamente un 30% dei 7 trilioni di USD in scadenza nel 2025).
La perdita di fiducia verso i bonds è la principale ragione della caduta del dollaro (per la rotazione di portafogli dal dollaro all’euro, che hanno visto i rendimenti dei Treasuries salire e quelli del bund scendere). Se da un lato aiuta gli Stati Uniti ad esportare di più e a ridurre, a tendere, il deficit commerciale, dall’altro è pericoloso se continuativo e non temporaneo, perché in un momento storico e geopolitico come quello attuale, l’ascesa dei BRICS e la possibile de-dolarizzazione rappresenterebbero un rischio significativo per gli Stati Uniti.
MA È PROPRIO COSÌ?
Noi spesso, in queste pagine, abbiamo spiegato che i dazi rappresentano un grimaldello a favore del vero target di questa amministrazione americana, ovvero ridurre sì il valore della moneta, ma non troppo, per non generare il rischio di perdita di fiducia nel valore simbolico che il dollaro rappresenta, ovvero un porto sicuro per gli investitori.
Proprio per questa ragione riteniamo che quella di Trump possa rappresentare una strategia, che è quella di arrivare a negoziare dazi zero per tutti, e un biglietto verde che potrebbe perdere un ulteriore 10-15 per cento contro le principali divise concorrenti, il che sarebbe nella logica delle cose, in un regime di cambi flessibili che consentirebbe almeno un parziale riaggiustamento della bilancia commerciale USA, ancora in deficit di 125 miliardi di dollari al mese.
L’altro aspetto da sottolineare è legato all’idea di Trump di “make America great again”, un motto accattivante, non c’è che dire, ma per ottenere il rientro delle aziende produttrici, occorre innanzitutto tempo, e poi serve che vi sia un rallentamento economico, specialmente un calo dell’occupazione. Altrimenti, le aziende che rientrano in patria a produrre, dove troverebbero i lavoratori, considerato che l’occupazione è ai massimi storici?
Insomma, il programma Trumpiano è di non facile soluzione, anche perché le controparti globali oggi sono in grado di adottare misure di ritorsione efficaci, che colpiscono al cuore l’economia USA vendendo debito USA, dollaro e azioni, con conseguenze che potrebbero divenire preoccupanti. A questo punto, la mossa di Trump dovrebbe essere quella di spingere a negoziare tutti i paesi per tornare a un commercio globale senza tariffe, cioè dazi zero per tutti, il che sarebbe una vittoria significativa di questa amministrazione.
PER GLI INVESTITORI CHE SIGNIFICA
A nostro parere, il ritorno dell’appetito al rischio sui mercati, ancora possibile, potrebbe favorire (il condizionale è sempre d’obbligo con questi mercati) l’acquisto di asset, che siano attraverso il valutario o l’obbligazionario, denominati in dollari australiani e neozelandesi, che hanno toccato dei minimi contro euro assai significativi, oltre ad offrire rendimenti importanti.
Escluderemmo per ora il franco svizzero, già vicino ai massimi contro moneta unica, a meno di un ritorno dell’avversione al rischio, che causerebbe una recrudescenza della crisi attuale, ma successivamente tornerebbe il sereno perché alla fine, sui dazi, conviene a tutti negoziare e tornare al libero scambio senza preclusioni di sorta.
Altra valuta da osservare è lo JPY, che potrebbe recuperare sulla moneta unica, anche se offre rendimenti decisamente inferiori ad asset come le valute oceaniche.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Testa spalle da manuale su D1 Sul grafico giornaliero si è formata una classica figura dell'analisi tecnica di inversione.
La rottura della linea del collo potrebbe portare il cambio a 120 precisi presisi. Lo stop loss sarebbe da inserire sopra la prima la spalla destra.
Da notare che la linea del collo passa anche il secondo supporto pivot annuale calcolato con il metodo di Fibonacci.
Non è detto che tale rottura si verifichi con certezza ma penso dia un cambio da tenere in considerazione.
Inoltre il trend attuale è ribassista come si evince dall'inclinazione della regressione lineare e dall'intervallo di confidenza, il cui prezzo ha cercato di rompere il livello basso del canale per poi chiudere al suo interno.
Livello importante per Dollaro-YenDollaro-Yen non è considerato solamente un cross valutario adatto al trading ed agli investimenti ma, il suo andamento, racchiude segnali più profondi riguardo le tendenze dell'economia globali e soprattutto del sentiment degli investitori.
Questo cross infatti è spesso considerato un indicatore di sentimento di mercato risk on o risk off:
- Quando gli investitori sono ottimisti e disposti a correre rischi, tendono ad apprezzare il dollaro ed a vendere Yen
- Al contrario in periodi di incertezza, lo Yen si apprezza perchè considerato valuta rifugio.
Ora alla luce di questo è interessante notare che, dopo un prolungato periodo di rialzo per il Dollaro, sono quasi 9 mesi che il cross quantomeno lateralizza, spingendosi nell'ultima settimana nella parte bassa del range.
L'oscillatore ha uncinato al ribasso, seppur in zona quasi di ipervenduto, la dashboard mostra debolezza di entrambe le valute, insomma non c'è una netta predominanza dell'una o dell'altra valuta.
A livello volumetrico siamo a ridosso invece, come riporta il titolo, di un livello davvero chiave, infatti area 140 prima e 138 poi rappresentano dei supporti davvero rilevanti che, se rotti, potrebbero portare ad un cambiamento di trend e forse anche di sentiment di medio/lungo per l'azionario globale; al contrario un rimbalzo potrebbe riportare il cross lontano dalle zone calde e forse favorire un recupero dei mercati azionari più sano e meno nervoso.
USDJPY, rischio cedimento trendline di lungo periodoChart di Capital.Com
Segnali di conferma della debolezza del dollaro nei confronti dello yen giapponese arrivano da diverse parti
Il cambio è approdato sulla parte bassa del canale rialzista di lungo periodo con volumi sostenuti che rendono incerta la tenuta del supporto dinamico.
Fallito per adesso il generalizzato rimbalzo del dollaro, sembra riaffermarsi nuovamente la recente decisa debolezza della più importante valuta sul pianeta.
Dovesse cedere il supporto andrà monitorato il successivo supporto statico più importante che coincide con il precedente minimo crescente della dinamica rialzista di lungo periodo
Questo livello assume doppia importanza visto che, a norma della teoria di Dow, potrebbe mettere in discussione il trend principale rialzista andando a violare il precedente minimo relativo crescente.
Anche se siamo solo ad inizio giornata, le contrattazioni di oggi sono all'insegna del recupero del dollaro che, se dovesse confermarsi, lascerebbe sul grafico un segnale tecnico importante.
Avremmo un hammer sul supporto dinamico di lungo periodo.
Con le contrattazioni di ieri le quotazioni non sono riuscite a superare un precedente massimo locale formando un pattern di doppio massimo oggi validato e in fase di pullback dei prezzi su di esso.
Per oggi il compito è quello di monitorare il comportamento del cambio su questo livello individuando un possibile pattern che possa sancire il pullback e porsi short.
Se ciò avvenisse potremmo assistere ad una importante accelerazione dei prezzi perché il pullback non sarebbe solo sul doppio massimo ma, come detto in precedenza, sulla trendline rialzista di lungo periodo che verrebbe così abbandonata.
USD/JPY short nuova opportunità ?Segnali hawkish della BoJ: I verbali di gennaio rivelano discussioni su rialzi dei tassi fino all'1% entro fine 2025, con alcuni membri che ipotizzano picchi al 2%. La banca mantiene tuttavia toni cauti sulla tempistica.
Riduzione del differenziale dei tassi: La Fed prevede due tagli nel 2025, mentre la BoJ potrebbe alzare i tassi per la prima volta dal 2016, riducendo lo svantaggio dello yen nei carry trade.
Dati macro contrastanti:
PIL giapponese rivisto al ribasso ma in crescita per il terzo trimestre consecutivo (+0.4% QoQ in Q4 2024)
Inflazione USA a febbraio sotto le attese (+0.2% MoM), alimentando aspettative di accomodamento Fed
Analisi operazione short
TP 144.40
SL 151.30
Rischio principale: Un accordo USA-Cina sui dazi o progressi Russia-Ucraina potrebbero ridurre la domanda di valute rifugio, sostenendo USD/JPY. L'RSI in divergenza rialzista segnala anche possibili correzioni tecniche.
Eventi chiave da monitorare
Comunicati BoJ (15 aprile e 10 maggio) - Qualsiasi conferma dei piani di normalizzazione monetaria sarebbe bullish per JPY
Dati salariali giapponesi - Fondamentali per confermare la sostenibilità dell'inflazione
CPI USA di marzo - Un dato sotto il 3% YoY accelererebbe le scommesse su tagli Fed
La convergenza tra politica monetaria BoJ (restrittiva) e Fed (accomodante) crea un ambiente favorevole allo yen, ma la volatilità rimane elevata.
USDJPY AGGIORNAMENTO LONG H1 in PTS41 TRADEMIND
vediamo assieme h1 con questo incremento di posizione long su, a mio avviso, pullback triangolo simmetrico.
pts41 conferma la voglia di salire del prezzo dandomi fiducia per un continuo e tp nella giornata di domani.
come sempre nel video descrittivo tutti i dettagli.