CME_MINI:ES1!   Futures E-mini S&P 500
Ci siamo lasciati alle spalle una settimana molto pesante con l' SP500 che ha raggiunto il supporto previsto, attorno ad area 3650 dopo l'annuncio del rialzo dei tassi di 0,75 da parte della Fed. Dalle parole di Powell sembra molto probabile un ulteriore aumento di 75 punti anche nell'incontro di luglio già dato all'86% di probabilità, mentre il target dei tassi a fine 2022 dato dalla Fed è nel range 3,25-3,50 mentre il mercato si aspetta per adesso una probabilità maggiore per un target 3,5-3,75. Con la violazione del minimo di 3800 siamo entrati ufficialmente in bear market con una perdita superiore al 20% dai massimi storici. La perdita media dei bear market per l'SP500 è del -36% nel nostro caso corrispondente al livello di 3070 circa, ovvero sotto i massimi pre-pandemia, mentre una perdita del -30% corrisponderebbe ai 3400. Ora provando a fare delle considerazioni con il P/E atteso sappiamo che gli utili per azione dei prossimi 12 mesi è stimato attorno ai 240 e che non incorporano affatto un rallentamento economico. Attualmente con un mercato sui 3700 il P/E a 12 mesi è 15,4 in linea con la media storica attorno a 16. Il problema nasce se cominciamo ad attenderci una recessione e una compressione degli utili. Se gli utili per azione dovessero scendere a 200 per esempio che sarebbe comunque un livello superiore a quello precedente la pandemia, ecco che un SP500 a 3400 avrebbe un P/E di 17 mentre a 3100 di 15,5.
Ecco quindi che il target momentaneo per l'indice potrebbe essere proprio 3400 punti, al di sotto del quale si comincia a scontare una seria recessione economica. Un altro aspetto a supporto del target a 3400 è il fatto che da lì comincia un forte supporto con alti volumi scambiati e potrebbe diventare un importante punto di accumulazione. La cosa importante da sapere è che finché non si vedrà una discesa costante dell'inflazione, con una Fed che inizia ad adottare toni meno aggressivi il trend rimane deciso al ribasso e la cosa può prolungarsi ancora per diversi mesi. La situazione assurda è che una recessione in questo momento sarebbe vista di buon occhio, perché frenerebbe la domanda insieme all'inflazione e permetterebbe alla Fed di attenuare la sua politica restrittiva. Per adesso rimane da tenere d'occhio il livello dei minimi segnati l'ultima settimana che se bucati possono far affondare i prezzi in maniera molto più marcata, perché poi al di sotto non ci sono aree di volumi importanti fino a 3400. Il prezzo ad occhio sembra molto tirato ma non bisogna commettere l'errore di pensare che sia sceso troppo e cercare per forza il rimbalzo.
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