EUR/USD rimbalza prima di 1.1050 dopo il FOMC!

Aggiornato
L'EUR/USD ha raggiunto il minimo a 1.0899 dopo la pubblicazione dei verbali del FOMC, per poi salire a 1.0920. Il documento della Fed non ha portato sorprese, e il dollaro statunitense ha consolidato i guadagni dopo il rimbalzo dai minimi mensili. Attualmente, la coppia EUR/USD oscilla intorno al livello del 61,8% di ritracciamento Fibonacci a 1.0959, affrontando una resistenza statica. Nonostante il livello di ipercomprato, gli indicatori tecnici suggeriscono un trend rialzista. Analizzando il quadro tecnico, il grafico giornaliero indica un'elevata condizione di ipercomprato, ma la tendenza rimane rialzista. Gli indicatori tecnici puntano verso l'alto, registrando nuovi massimi multisettimanali. Nel breve termine, secondo il grafico a 4 ore, l'EUR/USD presenta un atteggiamento neutrale-rialzista. Gli indicatori tecnici hanno perso parte della loro forza rialzista ma si consolidano in territorio positivo, con l'indicatore della forza relativa (RSI) che si mantiene all'interno dei livelli di ipercomprato. Inoltre, i mercati finanziari mantengono un tono ottimista, spingendo l'EUR/USD verso la soglia psicologica di 1.1000. Wall Street ha registrato consistenti guadagni lunedì, con l'andamento positivo che si è esteso nella sessione asiatica. Tuttavia, la cautela è aumentata dopo l'apertura di Londra, in attesa dei verbali del Federal Open Market Committee (FOMC). Prima della pubblicazione, gli operatori di mercato stanno intensificando le scommesse su un possibile taglio dei tassi nel maggio 2024. Nel frattempo, un'asta di successo dei titoli del Tesoro USA a 20 anni lunedì ha influito sul dollaro statunitense, mentre ha sostenuto i mercati azionari. Il rendimento più alto accettato dagli investitori è stato del 4,78%, leggermente al di sotto del rendimento fissato inizialmente al 4,79%, indicando una forte domanda. Gli interessi speculativi scommettono sul fatto che i tassi di interesse negli Stati Uniti scenderanno il prossimo anno, in seguito alle ultime decisioni della Federal Reserve che suggeriscono la fine del ciclo di stretta. Inoltre si segnala come il prezzo abbia realizzato un perfetto rimbalzo in area 1.09 che ci porta a pensare che il pair voglia proseguire long con direzione 1.1050.
Nota
L'EUR/USD ha registrato un aumento giovedì, raggiungendo un massimo giornaliero di 1,0930 e ora si sta muovendo intorno a 1,0900, con volumi di scambio limitati che stanno rallentando l'impulso di mercato. I mercati statunitensi sono chiusi per il Ringraziamento, con banche e operatori di mercato in pausa. L'indice PMI manifatturiero dell'Eurozona a novembre è migliorato a 43,8 rispetto alle aspettative di 43,4. Nonostante l'aumento dell'EUR dopo i dati positivi dell'indice PMI pan-europeo, il resoconto della BCE rivela preoccupazioni riguardo alle prospettive inflazionistiche ed economiche. Gli indici PMI dell'Eurozona superano le previsioni, ma l'espansione significativa dell'attività rimane difficile. L'inflazione continua a diminuire, ma la BCE è preoccupata per la sua lenta discesa. L'incertezza economica persiste, con rischi al ribasso aumentati. La BCE prevede che l'inflazione tornerà al 2% nel 2025, e non si prevedono tagli ai tassi di interesse nel breve termine. Infatti l'euro si trova in un livello interessante 1.09 livello psicologico notevole dove si e' fermato dopo un impulso rialzista e dun rimbalzo su un precedente livello di resistenza, ora supporto. Personalmente ho indicato due scenari possibili, il primo prezzo che parte al rialzo con target 1.1050 e il secondo scenario con il prezzo che fa un piccolo pullback fino 1.0760 per poi tornare al rialzo. Buon trading a tutti.
Nota
La coppia EUR/USD opera in territorio positivo sopra quota 1.0900 durante le prime ore di trading asiatico di venerdì. L'incremento dell'Euro è supportato dai dati PMI dell'Eurozona, che sono risultati migliori delle aspettative. I trader osserveranno attentamente il PIL tedesco del terzo trimestre, il sondaggio IFO e i dati PMI globali S&P degli Stati Uniti. L'EUR/USD ha raggiunto il picco a 1.0930 e poi si è ritirato per stabilizzarsi intorno a 1.0900. L'Euro necessita di una chiusura giornaliera sopra 1.0950 per aprire la strada a ulteriori guadagni. Sul grafico a 4 ore, il bias rimane al rialzo; tuttavia, gli indicatori tecnici indicano un indebolimento del momentum, il che non implica necessariamente un ulteriore declino, ma potrebbe tradursi in un pullback fino alla zona 1.0750 prima di ripartire verso 1.1050. L'indice del dollaro statunitense ha perso terreno giovedì, fornendo supporto alla coppia, trainato da modesti flussi di rischio. Il PMI dell'Eurozona è migliorato a novembre, con l'indice manifatturiero che è salito a 43.8 da 43.4, superando il consenso di mercato di 43.1. Anche il settore dei servizi ha registrato un aumento, passando da 47.8 a 48.2. Il PMI composito tedesco ha superato le aspettative a 47.1, in rialzo rispetto a 45.9. L'Euro ha registrato un modesto aumento dopo i dati, ma il momentum non è durato a causa del basso volume di scambi. Le cifre rimangono al di sotto di 50, indicando una contrazione dell'economia. Venerdì, la Germania riporterà un nuovo dato sul PIL del terzo trimestre. Inoltre, è atteso il sondaggio ZEW. I verbali dell'ultima riunione di politica della Banca Centrale Europea (BCE) non hanno mostrato sorprese. I membri hanno sottolineato che l'incertezza circa le prospettive economiche è aumentata dal settembre, concordando sul fatto che la maggior parte degli indicatori dell'inflazione di fondo sembrava aver superato il picco. Hanno anche concordato sul fatto che la BCE dovrebbe continuare a sottolineare la sua determinazione a mantenere i tassi di politica a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a riportare l'inflazione al target in modo tempestivo. I mercati statunitensi sono stati chiusi per il Ringraziamento, e la sessione di venerdì sarà abbreviata. Si prevede che prevalgano condizioni di trading sottili. Venerdì è prevista la pubblicazione del PMI globale S&P degli Stati Uniti. Buona giornata di trading a tutti.
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