[I RISULTATI NEL TRADING] - Psicologia di Trading Tutti possono imparare a programmare un’operazione ma pochi sanno distaccarsi dall’esito.
Questo processo implica la separazione da ogni tipo di risultato e la maggioranza dei traders sono ossessionati da esso.
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Quando il trader è in operazione, spesso la mente perde il controllo e inizia a immaginare tutti gli scenari possibili.
Il nostro corpo attiva questo meccanismo di protezione che ci fa dimenticare che lo scorrere dei prezzi è fuori dal nostro controllo e di conseguenza provare a predire tutte le uscite possibili da un’operazione è uno spreco di energie.
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La predizione crea aspettative e se queste non vengono rispettate, aprono le porte della NON-comprensione.
Quest’ultima genera nuovo stress, perché l’essere umano non sopporta di non trovare risposte a quello che accade.
Fare trading mentre si è stressati equivale a guidare mentre si è ubriachi: il tuo stato mentale è alterato ed lui è quello che determinerà se tornerai a casa vivo o morto.
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Hai mai pensato seriamente a quello che stai scambiando? Sono soltanto Soldi. Valute. Carta. Numeri digitali che prendono forma nella realtà solo quando TU decidi di dargli un significato fisico. A quel punto si trasformano nel tuo affitto, nelle rate, nei vestiti e quando sei arrivato a pensare queste cose saranno loro ad esercitare un potere su di te. Se invece non arrivi a questo, sarai in grado di controllarli.
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Il concetto che voglio far passare è che i soldi in sé non sono nulla, non sono importanti, ma possono comprare tutto quello che è importante.
Infatti, se ci pensi, la fantasia non è avere un milione di $ in banca ma avere lo stile di vita del milionario.
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Il distaccamento da questi puoi apprenderlo dalla comprensione delle tue tendenze emozionali. Inizia questa ricerca nel passato per capire il tuo presente. Vai dentro la paura di perdere soldi e capisci da che esperienze proviene.
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Molti dei lettori di questo post continueranno questa ricerca leggendo sempre più libri, acquistando corsi sbagliati e perdendo i loro risparmi senza realizzare che le risposte che cercano sono già scritte dentro noi e quello che incontriamo all’esterno può esserci utile solo per capire questo.
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Gestione del rischio
[6 FATTORI CHE PENALIZZANO IL TUO TRADING]-Psicologia di TradingLe tue performance nel trading dipendono anche da fattori esterni al prezzo.
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Se hai passato la maggior parte del tuo tempo a formarti sull’aspetto tecnico ma ancora non riesci a raggiungere risultati costanti, evita di perdere tempo ricercando nuovi metodi, sempre più fantasiosi, di guardare i grafici. Nessuno ti ha mai avvertito che la tua non riuscita è dettata da impedimenti che non c’entrano nulla con le skills che hai sviluppato, con la strategia che utilizzi o con la costanza che metti quotidianamente sui grafici.
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Ho raccolto 6 fattori che apparentemente non c'entrano con i prezzi, tuttavia inclinano negativamente il tuo trading e ti impediscono di riuscire🔻
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1. Le relazioni tossiche condizionano le tue performance perché alterano le tue emozioni.
2. La mancanza di disciplina rende vane tutte le competenze che hai acquisito.
3. Se hai dei vizi o delle dipendenze, ti invito a metterti in ordine prima di riversare le cattive abitudini sul trading.
4. Non hai settato obiettivi. Non sai dove vuoi andare, di conseguenza non basta sapere solo come ci andrai.
5. Fai sempre gli stessi errori, quando basterebbe tenere traccia dei tuoi punti deboli ricorrenti e correggerli.
6. Evita di paragonarti agli altri, non avete la stessa storia, né le stesse competenze, né gli stessi obiettivi.
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Questo è solo un post di preparazione, man mano andremo sempre più in profondità su quella che è la psicologia in relazione alla figura del Trader. Ti invito a continuare a seguirmi perché dalla prossima settimana inizieranno i contenuti al tritolo, le esperienze psicologiche personali e di centinaia di traders che raccolgo da anni, quindi assicurati di essere pronto per riuscire a comprenderli facendo un ripasso degli ultimi post su questa pagina.
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Tutti i lettori di questo post sono stati condizionati almeno una volta da uno dei precedenti fattori elencati, COMMENTA il post anche solo con il NUMERO dell'esperienza provata sulla tua pelle.
[I NEMICI DEGLI INVESTITORI] - Psicologia di TradingI pregiudizi cognitivi sono i veri nemici degli investitori.
Cos’è un pregiudizio cognitivo?
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Parliamo di un pensiero che non rispecchia la logica.
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Un ragionamento completamente dissociato dalla ragione e dalla capacità di giudicare razionalmente qualcosa attraverso il filtro di fatti e realtà.
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Il pregiudizio cognitivo prende vita quando il ragionamento di un individuo è offuscato dalla sua realtà. La realtà soggettiva è formata da un tessuto fatto di ricordi ed esperienze che pregiudicano l’interpretazione corretta di nuove informazioni.
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➖Un pregiudizio cognitivo può indurre l’investitore a ignorare la realtà a favore del proprio sistema di convinzioni.
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Esso si presenta nella realtà sotto forma di giudizi imprecisi e con l’ignorare nuove informazioni non allineate con la visione del concetto che è stata prescelta.
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Spesso i pregiudizi cognitivi associati agli investimenti sono pattern mentali a cui diamo vita per evitare il dolore finanziario, il rifiuto sociale legato agli investimenti o per continuare a mantenere le nostre convinzioni prestabilite.
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🔺I pregiudizi cognitivi possono portare qualcosa di positivo?
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Essi possono svilupparti alcuni punti di forza in determinate situazioni, come la caparbietà necessaria per raggiungere obiettivi o la concentrazione adatta a rimanere su di un percorso fino alla fine. Inoltre possono consentirti un processo decisionale rapido, poiché il pensiero necessita di poco sforzo quando si scelgono credenze prestabilite.
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🔻Cosa portano di negativo?
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Tuttavia un pregiudizio cognitivo può creare enormi debolezze nella conoscenza. Esso è il principale responsabile della mancanza di apprendimento e di crescita in un individuo, poiché le credenze soggettive prevalgono sul bisogno di cercare l’obiettività.
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❗️FAI ATTENZIONE ai pregiudizi cognitivi, soprattutto se sei un investitore, in quanto sono le principali cause che ti spingono a prendere decisioni tutt'altro che corrette, poiché nel tuo modo di vivere le situazioni, i fatti e le informazioni filtrano attraverso un processo decisionale limitato.
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Sviluppare l'equanimità mentale per vedere al di sopra delle proprie credenze è sicuramente il superpotere che devi apprendere per fare investimenti più consapevoli.
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[COSCIENZA TECNICA E COSCIENZA REALE] - Psicologia TradingLa psicologia nel trading è l’aspetto principale dove un trader dovrebbe focalizzare le sue energie, ma molto spesso passa in secondo piano.
Al discorso psicologico, da sempre prende la precedenza ed ha la meglio, l’aspetto tecnico.
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Questo perché i tecnicismi sono più stimolanti, più dinamici, creano delle aspettative e ci fanno automaticamente sentire vicini all’obiettivo.
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Il pensiero standard è: più in fretta si impara la tecnica e prima si è in grado di affrontare il mercato.
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➖ Il rapporto che il trader medio attribuisce al business è 80% tecnica e 20% psicologia.
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➖ Quando sappiamo tutti che il rapporto reale è 20% tecnica e 80% psicologia.
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Il mercato continuerà a umiliarti finché non inizierai a prendere sul serio la psicologia relativa ad esso.
Di fatti la peggior cosa che può accadere al trader novizio è guadagnare senza essere formato sull’aspetto mentale. Questo pianta un seme di distruzione nel tuo conto che germoglierà quando sembrerà andare tutto a gonfie vele.
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Nel trading ci sono molte paure che prima o dopo sperimenterai, come la paura di sbagliare, la paura di perdere un’opportunità o la paura di perdere il denaro .
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Ogni volta che sperimenti una di queste paure si attiva un percorso neurale che scatena effetti a cascata su tutto il corpo. Comincerai a percepire un aumento della frequenza cardiaca, perché il sangue inizierà a scorrere più velocemente per preparare il corpo ad andare in auto-protezione e garantire la sopravvivenza.
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Anche l’apertura di lottaggi molto maggiori di quello che normalmente puoi permetterti o il passaggio a fare trading con conti economicamente più grandi, può scatenare queste reazioni automatiche.
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La chiave iniziale per affrontare al meglio questi momenti è semplicemente esserne a conoscenza. Saper riconoscere che queste reazioni stanno avvenendo nel tuo cervello ti porta a riconoscerle appena si verificano o ancor meglio, ti porta a riconoscerle in anticipo, così da permetterti di avere un vantaggio su di loro.
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Hai mai provato quello che ho descritto in questo articolo? Tutti lo abbiamo fatto, lascia un commento e fai sapere agli altri traders che non sono da soli.
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[Le Banche Centrali possono FALLIRE?] - Scoprilo nell'articolo!Quello a cui non avevi mai pensato è che le Banche Centrali come una qualsiasi altra banca o istituzione hanno un proprio bilancio.
Questo bilancio è suddiviso in Attività e Passività che insieme danno vita al patrimonio netto della banca.
Le passività si suddividono in passività monetarie e non monetarie.
Nelle passività monetarie troviamo la semplice base monetaria della banca mentre nelle passività che non sono monetarie troviamo eventuali debiti contratti dalla banca nei confronti del governo, Fondo Monetario Internazionale, Banca Mondiale etc.
Nelle attività di una Banca Centrale possiamo trovare Titoli di debito pubblico , come i titoli di stato dei vari paesi dell’area Euro per la Banca Centrale Europea o i Treasury Bill Americani per la Federal Reserve.
Oltre a questi titoli pubblici troviamo anche Titoli di debito privato , come quelli di grandi aziende multinazionali, acquistati dalle Banche nei vari programmi di espansione liquidità per diversificare gli attivi.
Oltre a queste due tipologie di titoli fanno parte delle attività anche le riserve di liquidità in valuta estera.
La differenza tra il totale delle attività e il totale delle passività forma il Patrimonio netto della banca.
Qual ora le attività detenute dalla Banca Centrale si svalutassero al punto di diventare minori delle passività (potrebbe succedere con un default di uno stato o in caso di cancellazione del debito) la banca potrebbe avere un patrimonio negativo e risulterebbe insolvente, ma a differenza di una normale istituzione bancaria o società, a cui probabilmente nessuno presterebbe denaro se al corrente che i debiti superano le attività, la Banca Centrale può crearsi il denaro da sola senza nessun limite teorico, denaro che andrà ad utilizzare per nuovi acquisti di attività al fronte di pareggiare i conti e aumentare l’utile.
In definitiva una banca centrale può salvare se stessa, ma questa manovra ha un prezzo nascosto. Infatti qual ora avvenisse un evento simile, le manovre di salvataggio prevedono la creazione di nuova moneta con conseguente aumento della base monetaria in circolazione che potrebbe generare un’inflazione molto elevata.
La variante dell’auto-salvataggio di una Banca Centrale è l’eventuale salvataggio di essa da parte di uno stato sovrano, che inietterebbe capitale con conseguente aumento dei debiti statali (precedentemente finanziati sempre dalla Banca Centrale che creò nuova moneta per finanziarli) che andrebbe a creare così una situazione di iper-inflazione che vedrebbe la scelta finale della banca in bilico tra il salvataggio di se stessa e la stabilità dei prezzi.
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[TRADING E PAURA] - Leggi se l'hai provata almeno una volta.Se ti sei trovato in uno stato di paura mentre stavi facendo trading continua a leggere questo articolo.
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Cosa succede se ti trovi in uno stato di paura mentre stai facendo Trading?
La mente irrazionale ha la meglio su quella razionale e automaticamente verrai privato del ragionamento logico. Più grande sarà l’emozione che stai provando davanti ai prezzi e meno riuscirai ad essere logico nelle tue decisioni. In questo stato la mente cercherà solo modi per proteggerti e tornare alla normalità, quindi non è da escludere che in quel lasso di tempo potrai fare qualcosa di cui ti pentirai in futuro.
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Capiterà spesso che le tue paure annebbieranno le tue conoscenze che hai acquisito negli anni come Trader, a quel punto ti sarà difficile anche riconoscere un trend, magicamente non riuscirai a tracciare una zona nel modo corretto e tutto quello che hai imparato fino ad allora diventerà invisibile in quel preciso istante.
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Ecco spiegato perché ti accorgi di tutti gli errori che fai mentre operi soltanto quando esci dall’operazione.
Quando sei fuori torni, prima o dopo, in uno stato mentale neutro, la mente razionale si ricollega e inizia di nuovo a funzionare.
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Questi articoli sono solo un assaggio per mostrarti quante cose non sai sul lato psicologico del Trading, ma il fattore triste è che la maggior parte dei lettori continuerà a concentrarsi sul capire quale time-frame è il più giusto per operare, quali indicatori è meglio imparare ad usare o se tracciare una trendline prendendo i corpi o le ombre delle candele.
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Tutte queste domande trovano risposte poco utili per renderti profittevole se non hai sviluppato la formazione Psicologica adeguata per questo tipo di lavoro.
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Tutti gli strumenti di analisi che proverai non rafforzeranno la tua psicologia a lungo perché semplicemente non sono nati per quello.
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[📚] ACCETTARE IL RISCHIOBuongiorno traders!
Da oggi condividerò con voi contenuti diversi dalle solite analisi, cercherò di esporre alcuni concetti che mi hanno aiutato a capire a fondo il mondo del trading e che possono essere utili a chi ha iniziato da poco.
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare (i traders più esperti lo sanno bene) in questo campo la differenza vera e propria non la fa la teorica comprensione dei mercati ma l'aspetto psicologico che ci porterà a prendere determinate scelte.
Alla base di queste scelte, in quanto trader, ci sono dei rischi con cui dobbiamo confrontarci ogni qualvolta decidiamo di entrare in operazione, tuttavia non sempre siamo consapevoli del rischio e questo può pregiudicare le nostre performance.
L'essere consapevoli del rischio implica l'accettazione che un'operazione non ha mai un risultato certo, e quindi la possibilità di essere in errore è sempre dietro l'angolo.
Sembra una cosa abbastanza semplice e scontata, ma spesso non lo è.
Come capire se realmente siamo consapevoli del rischio?
Osserviamo le nostre paure e la nostra reazione ad esse.
In particolare:
■paura che la nostra analisi si riveli errata (" La mia analisi è corretta, ora inverte ", perdiamo l'occasione di chiudere un'operazione che ha preso una brutta piega)
■paura di perdere soldi (chiudere un'operazione perché si è in profitto senza rispettare le regole preimposte)
■paura di perdere un'opportunità (" Se non entro ora mi perderò tutto questo guadagno ", entro senza rispettare le regole di entrata)
■paura di lasciare parte del guadagno al mercato (" Non chiudo ancora l'operazione, posso fare altro guadagno " senza rispettare i punti di take profit precedentemente imposti)
Quando una di queste situazioni si presenta per la nostra mente non ci saranno altre possibilità al di fuori di quella che è la nostra idea in quel momento, tenderemo a eliminare tutte le informazioni oggettive e psicologicamente dolorose che il mercato ci fornisce o che non sono allineate con la nostra visione.
In uno stato mentale di questo tipo tendiamo dunque ad effettuare scelte poco razionalie di cui, molto probabilmente, ce ne pentiremo ad operazione conclusa.
Scelte che poi potrebbero portare a una serie di azioni dannose, come per esempio entrare nuovamente in operazione nel caso di uno stop loss perchè " la mia idea è giusta ", che non faranno altro che peggiorare la situazione.
L'accettazione completa e consapevole del rischio è il presupposto per eliminare le paure : le informazioni fornite dal mercato non saranno filtrate attraverso le nostre paure ma saranno informazioni oggettive, pronte ad essere utilizzate in modo corretto.
In questo processo è utile:
☛ Avere un Trading plan , avere dei punti saldi da seguire ci renderà più sicuri anche (e soprattutto) nei momenti di difficoltà
☛ Non sovraesporsi , permetterà di gestire le operazioni con più tranquillità
☛ Sviluppare un mindset probabilistico
Personalmente all'interno della checklist per l'entrata a mercato ho inserito, tra gli altri, anche il seguente punto:
☐ Posso sopportare il rischio psicologico dell'operazione?
Un modo semplice per ricordarmi che sto per entrare nel territorio dell'incertezza dove avere la mente lucida e libera da condizionamenti è fondamentale per una buona performance.
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[IL LINGUAGGIO DEL TRADING]In media quanto ci metteresti a imparare una nuova lingua? Anni immagino?! Questo perché serve tempo per studiarla e fare pratica, al fine di poter parlare in modo fluente.
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Anche i grafici hanno un loro linguaggio e l’abilità di capirlo e parlarlo fluentemente è fondamentale.
Studia la lingua dei prezzi e in futuro sarai in grado di leggere in modo scorrevole.
Se i charts sono la lingua, allora le tue capacità di conversare possono essere paragonate alla Psicologia di Trading.
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Per esempio, molte persone parlano l’inglese ma questo non significa che hanno capacità sociali correlate.
Senza la pratica, che migliora le tue capacità sociali, saper pronunciare le parole non serve a nulla, perché c’è bisogno di entrambi per ottenere dei risultati utili.
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Sul grafico contano solo EQUILIBRIO e PREZZO . Trendline, oscillatori e quant’altro, non sono necessari. Sono secondari. Sono i dialetti del trading e non il vero linguaggio.
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Molti traders non sono profittevoli perché continuano a pensare che i loro problemi risiedono nel metodo che utilizzano per analizzare, quindi leggono più libri riguardanti Analisi Tecnica, indicatori, Warren Buffett e tutto quello che può tranquillizzarli in quel momento.
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Pensano di avere un gap educativo, pensano di aver perso qualcosa che gli altri sanno e loro no. Così continuano la loro ricerca infinita passando di libro in libro, da corso a corso, da forum a forum, sperando di assorbire tutte le info che li rassicureranno sul diventare profittevoli in un qualche prossimo futuro.
IL MIO CONSIGLIO E': 👇
Non credere a tutto quello che leggi nei libri e in giro, tratta le informazioni in maniera distaccata, guarda sempre entrambe le facce perché questa è la vera intelligenza: avere nella mente due idee opposte e mantenere la capacità di ragionamento.
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E’ frustrante guardare ragazzi che da anni ancora credono di trovare il sacro Graal non capendo che il loro problema è mentale: mancanza di fiducia in quello che stanno facendo.
Una volta che sai leggere trend, fase e strutture sei dentro ed a quel punto tutto quello che segue è prettamente mentale.
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[PERCHE' NON DEVI PRENDERE IL TRENO IN CORSA]Quando il prezzo di uno strumento scende o sale in modo drastico, abbassando continuamente i minimi o alzando i massimi, senza fermarsi o rimbalzare, noi lo considerano un "treno in corsa".
Non è una buona idea acquistare o vendere, salire sul treno, prima che ci sia un segnale che dia una buona ragione per farlo, in uno strumento che sta subendo un calo dei prezzi che non riesce a trovare supporto o un rialzo che non trova resistenze.
Solo perché qualcosa sta correndo velocemente non significa che non si fermerà più, per questo un calo drastico dei prezzi non è un'opportunità intelligente per continuare a vendere o un rialzo continuativo non è un modo sveglio di prendere parte ad un trend.
Le probabilità di partecipare a una situazione del genere sono migliori quando lo strumento che scende, smette di scendere, trova supporto e poi inizia a ri-salire.
L'attesa dell'inversione può portare a un prezzo di entrata leggermente più alto ma a maggiori possibilità di successo nel complesso del movimento.
Per questo c’è una netta differenza tra il salire su un movimento alla fermata giusta e tentare di prendere il treno al volo mentre si trova in corsa.
Una scelta può darti un maggior rischio rendimento, l’altra ti spinge a farlo per paura di non avere il tuo posto nel treno e aumenta il rischio di cadere e farti male in modo esponenziale.
Hai mai sentito la storia di qualcuno che riesce a prendere un treno in corsa senza conseguenze? Io mai.
Per questo non cercare di prendere un treno in corsa dopo la sua partenza, aspetta che si fermi alla prossima fermata e poi sali a bordo. Se non si fermerà, prenderai il prossimo.
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[NON RIESCI NEL TRADING PERCHE' SEI SPAVENTATO DAI SOLDI]La frase "scared money dont make no money" è usata in molti ambiti da persone diverse, ma negli ultimi anni il detto si è propagato molto nel mondo del trading e degli investimenti, l’avevi mai sentito prima? E soprattutto, ti sei mai chiesto cosa significa veramente?
È molto probabile che le persone che hanno troppa paura di correre rischi negli affari, nella vita e nei mercati finanziari, NON riescano a fare soldi.
I guadagni in questo ambiente, ma anche nella vita generale, provengono solo ed esclusivamente dall'assumersi dei rischi e se non corri alcun rischio sul tuo capitale automaticamente non ci saranno rendimenti ad aspettarti.
In privato mi scrivono molte persone che vogliono imparare ad investire o fare trading con i propri soldi, ma allo stesso tempo hanno molta paura di perderli perché sono legati al bisogno di sicurezza, ed è per questo che ho deciso di raccogliere 8 motivi per cui “scared money dont make no money” è uno dei detti più veri in questo business.
👇
1) La paura di agire può bloccarti e non farti fare nulla, di conseguenza non puoi fare soldi senza prendere iniziative.
2) Avere paura di entrare a mercato al momento giusto, ti farà perdere l'opportunità di entrare con un buon rapporto rischio / rendimento e partecipare a quello che inizialmente era un buon trade.
3) Essere troppo spaventato per entrare o piazzare un ordine pendente all'inizio di un nuovo trend può farti perdere tutto il trend.
4) La paura di trasformare un’operazione in guadagno in un’operazione perdente, ti farà chiudere il tuo trade troppo precocemente, invece di far correre l’operazione verso il profitto che avevi prefissato.
5) La FOMO o la paura di perderti un movimento, possono farti entrare in un’operazione troppo tardi, magari verso la fine di un trend o nei pressi di una correzione e di conseguenza farti perdere denaro a causa del timing sbagliato. Questa è una delle prime paure che trasformandosi in azioni dannose causano ingenti perdite sul capitale.
6) La paura di subire un grande drawdown sul tuo capitale può farti essere troppo conservativo e precluderti la possibilità di fare più soldi.
7) La maggior parte delle paure derivano da una mancanza di fiducia nella tua strategia o da una mancanza di fiducia in te stesso e nelle tue capacità.
8) Troppa paura del fallimento può portarti a non iniziare mai l'attività che avresti sempre voluto far partire. Bisogna mettere a rischio ciò che abbiamo per avere la possibilità di ottenere qualcosa che desideriamo maggiormente.
Se questo articolo ti è servito a farti consapevole di alcune cose lascia pure un like!
Ognuno di noi in quanto persone, trader o investitori almeno una volta nella vita ha provato uno di queste paure, se ti và scrivi un commento anche solo con il NUMERO che hai provato mentre stavi investendo o facendo trading.
[GESTIONE DEL RISCHIO - 3 passi per posizionarti]Nel trading e negli investimenti, definisco la gestione del rischio come il processo di comprensione, identificazione e adeguamento di tutti i rischi potenziali a cui è esposto un conto o portafoglio.
Le tecniche di gestione del rischio sono essenziali e lavorano in modo da ridurre al minimo in primis l'entità delle perdite e in generale l'impatto negativo che potrebbero avere le tue scelte, così da abbassare sistematicamente il rapporto rischio rovina e consentire una redditività a lungo termine.
Gestire il rischio significa giocare in difesa nel business del trading e tutti quelli che pensano di non doversi difendere, perché sanno più del mercato o perché il loro ego è così grande che non glielo permette, ma nello stesso tempo stanno su questo social a leggere questo articolo; Stanno sbagliando.
Alcuni esempi di possibili rischi da tener conto per i portafogli di investimento e i conti di trading possono essere delle forti inversioni, le correlazioni delle posizioni, la presenza di gap nei prezzi, eventuali eventi politici, fallimenti societari, rapporti sugli utili, rapporti governativi, inflazione e politica monetaria.
In linea di massima, dovresti imparare a gestire il tuo rischio al meglio, così che qualsiasi evento catalizzatore di un movimento dei prezzi contrario rispetto alla tua posizione sarà limitato nelle sue dimensioni per il tuo conto.
Il primo passo da fare nella gestione dei rischi è appunto identificare i possibili rischi. 👇
Una volta che accetti i potenziali rischi associati ai mercati, sei in grado di pianificare ciò che potrebbe andare storto. Troppi traders su TradingView, vedono solo i potenziali guadagni che potrebbe darti il mercato senza realmente considerare e accettare i rischi connessi.
Il prossimo passo è capire la frequenza e l'entità di questi possibili rischi. 👇
Per esempio, nel mercato azionario le aziende riportano guadagni ogni trimestre, le banche centrali prendono decisioni sui tassi di interesse abbastanza spesso nell’ultimo periodo e c'è un ciclo di crisi circa una volta ogni dieci anni. Anche questi eventi fanno parte del rischio e dovrebbero essere previsti, proprio perché spesso sono prevedibili.
Il terzo passo riguarda il posizionamento su di uno strumento. 👇
Generalmente prima di entrare in qualsiasi posizione dovresti già sapere in anticipo dove uscirai se questa non funziona. In parole tecniche, tutti i trader dovrebbero sempre avere un livello di stop loss posizionato pensando ai prezzi che si muovono contro di te e non sulle tue sensazioni o su quanto deciderai di perdere in quel preciso momento.
Mentre gli investitori potrebbero, per esempio, avere un piano per uscire da un investimento se i fondamentali scendono e la tendenza delle vendite e degli utili di un'azienda cambia con decisione.
I consigli che posso darti sono in primis quello di scegliere la size del tuo trade o del tuo investimento in base al capitale che hai deciso di dedicare agli investimenti, in modo che sbagliare su una serie di posizioni non ti rovinerà.
Calcolare QUANTO acquisti è importante quanto QUELLO che acquisti.
Per questo non dovresti mai rischiare l'intero account o più di quanto hai prestabilito su una posizione, inoltre se hai diverse posizioni che sono correlate in un settore o che si muovono insieme, tutte queste posizioni si sommano e aumentano il rischio complessivo della tua esposizione.
L’ultimo consiglio che mi sento di dare nasce perché vedo molti, troppi traders, che si focalizzano sull’entrata, dimenticando che i profitti vengono fatti quando si esce, il fluttuante non conta se non hai bloccato e assicurato i tuoi profitti, quindi ritengo ancora più essenziale avere una strategia per sapere quando e dove uscire e quando e dove bloccare il guadagno.
Se vuoi altri consigli sulla gestione del rischio fammelo sapere commentando e scriverò altri articoli del genere 👇
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Stili di trading e accenni di risk management per principiantiBuongiorno,
ormai nelle chat se ne vedono e leggono di tutti i colori. C'è chi ha la palla di vetro, chi si professa luminare, chi spara numeri a caso, chi non sa nemmeno riconoscere se un trend è negativo o positivo. Nel mio piccolo vorrei fare un po' di chiarezza per chi è proprio alle primissime armi.
Partiamo dal presupposto che si può operare sui mercati in diversi modi. Ma solo uno è quello giusto: quello che ti fa andare in gain nel computo annuale delle tue operazioni. Attenzione: alcune perdite nel trading sono fisiologiche. Un "mostro" come Warren Buffet, che di finanza ci capisce sicuramente più di me e di te professionista o novizio che stai leggendo, è in perdita del 20% (si hai letto bene, VENTI) da Gennaio 2020 ad oggi con uno dei suoi fondi di investimento. Sicuramente recupererà nel corso dell'anno ma la curva di gain non è mai sempre verso l'alto. Quindi la morale è che nel trading non guadagni sempre e costantemente ed anzi nel 70/80% dei casi i traders vanno in perdita, facendo un bilancio annuale.
C'è però una percentuale di trader, professionisti o meno, che riescono ad avere una buona equity ed essere mediamente in gain nell'arco temporale annuale.
Ma quale è quindi il metodo "giusto" di trading? Ogni metodo ha i suoi punti di forza e, semplificando parecchio, nel trading ci sono delle macrocategorie quali studio fondamentali, analisi tecnica, analisi ciclica, ai quali si applicano altri sottostanti metodi tra i quali ad esempio lo swing trading, il carry trading, lo scalping e molti altri.
Oltre all'analisi del prezzo, che tutti fanno ed è la base, vi sono una miriade di strumenti tecnici che aiutano i traders nelle proprie strategie operative. Elencarli tutti è impossibile ma i principali sono medie mobili, analisi dei volumi, divergenze su vari strumenti, oscillatori, indicatori vari.
Per capire cosa meglio potrebbe adattarsi alle nostre esigenze, dobbiamo concentrarci su che tipo di operatività desidereremmo avere: intraday di breve durata con diverse aperturre/chiusure di posizione? Swing trading "cavalcando" l'onda della direzionalità del momento? Trading di posizione holding-style (o trading cassettista in italiano) tenendo posizione anche per mesi?
In base al tempo che potremo dedicare al trading, al rischio che siamo disposti ad assumerci e non ultimo alla piattaforma sulla quale andremo a operare. ..potremmo iniziare a fare una scelta.
Va da se che, di norma, più operazioni tendiamo ad aprire avendo poca esperienza, più andremo ad aumentare il rischio sul capitale.
Un consiglio che mi sento di dare ai meno esperti, a prescindere di quale sarà l'operatività scelta, è di non aprire posizioni in leva e di non aprire ogni singola operazione con più del 10% del capitale (se possibile anche meno). Meglio sempre dividere il rischio su più operazioni a capitale ridotto.
Un'altra cosa da tenere in considerazione è l'aspetto psicologico. Credo che anche ai più esperti, soprattutto nelle prime fasi operazionali, prenda sempre il batticuore quando c'è qualche ritracciamento e il trend non prosegue nella direzione auspicata! Quindi per fare trading occorre PAZIENZA e SANGUE FREDDO. Non ci si nasce con queste 2 doti, vanno esercitate. L'esperienza è fondamentale nel trading ma...bisogna pur iniziare giusto?
Un buon inizio, a basso costo, potrebbe essere leggere delle pubblicazioni al riguardo. Ma non vi affidate a roba random scaricata qua e la dalla rete, non sapete chi l'ha scritta e soprattutto rischiate solo di confondervi le idee e perdere tempo e soldi. Compratevi il "vecchio" libro di carta, sempre consultabile al volo , comunque economico e soprattutto redatto da gente esperta e qualificata (se cercate tra quelli della casa ed. Hoepli ci sono diversi autori).
Ci sarebbe tanto da dire e approfondire ma è solo un spunto di riflessione per i "beginner".
Buon trading a tutti!
Chi può davvero alterare l'andamento delle Valute?Cosa significa manipolare un tasso di cambio ?
Quando un governo o una banca centrale compra o vende sul mercato la sua stessa valuta con l’obiettivo di influenzare al rialzo o al ribasso i tassi di cambio, abbiamo una manipolazione di valuta.
Le persone responsabili della politica monetaria di un paese possono attuare interventi del genere nel mercato del Forex per diverse ragioni.
Le più note sono sicuramente tre:
-Il controllo dell’inflazione
-La competitività della moneta in relazione ai scambi commerciali
-Il mantenimento della stabilità finanziaria
Quindi la manipolazione delle valute esiste davvero?
Ebbene sì ma non nella forma che immaginiamo noi. Non c’entra nulla con i broker e con i nostri stop loss. E’ un discorso molto diverso, molto ampio e sopratutto di medio-lungo periodo.
Queste decisioni vengono discusse dai responsabili, prese e poi rese note nei rapporti di politica monetaria di un dato paese. Si tratta di decisioni attuate dalle Banche Centrali, che sono in linea con la necessità delle autorità monetarie.
Questi rapporti escono, di norma, in corrispondenza e in relazione con la decisione dei tassi d’interesse, ma essi non rappresentano affatto l’unico modo di intervenire per alterare il valore di una valuta.
Infatti per manipolare un tasso di cambio, come vi ho già anticipato, vi sono tre possibilità.
La prima, che abbiamo già visto, è appunto la politica monetaria sui tassi di interesse, che influenza il comportamento degli investitori rendendo una valuta più appetibile o meno appetibile a seconda di tassi più alti o più bassi.
La seconda possibilità, è la manipolazione verbale, che consiste in conferenze stampa o dichiarazioni da parte di persone autorevoli per una determinata valuta. Queste dichiarazioni, in ottica di manipolazione, possono mirare a frenare gli acquisti della valuta forte e le vendite di quelle deboli. Ma il successo di questi interventi dipende molto dalla credibilità del paese e delle autorità monetarie in questione.
La terza possibilità per manipolare una valuta, sarebbe quella di intervenire fisicamente (sempre da parte delle Banche Centrali) continuando a comprare o vendere per indirizzarne l’andamento, intervenendo un pò come un market maker nel tentativo di manipolare i prezzi, che altrimenti sarebbero liberi di fluttuare a seconda della normale domanda e offerta del mercato. Questo tipo di intervento, soprattutto nei periodi tutt’altro che tranquilli sui mercati, ha scarso successo nel lungo termine ed ha solo l’obiettivo di frenare la cosiddetta speculazione di breve termine. Inoltre, in questi casi, il rischio di bruciare parecchie riserve valutarie è alto.
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Sono davvero valide le norme ESMA?Sono davvero valide al 100% le norme introdotte dall'ESMA?
Il 1 agosto 2018, tutti i broker europei, devono sottostare alle seguenti regole:
LEVA MASSIMA:
30:1 per i cross valutari più importanti, EURUSD, USDJPY...
20:1 per i cross valutari meno importanti, AUDJPY, CHFNOK..., ORO e gli INDICI PRINCIPALI
10:1 per le materie prime diverse dall'oro e per gli indici meno importanti
5:1 per le singole azioni
2:1 per le criptovalute.
Adesso, il neofita che si avvicina al trading per la prima volta, per tentare di guadagnare di più, se prima doveva avere, ad esempio, 1000 euro, con leva 400 e EURUSD si muoveva dell' 1% in direzione favorevole, guadagnava 4000 euro, adesso, per avere lo stesso rendimento assoluto, deve depositare ben 13 volte il capitale che aveva prima (400/30), ossia 13000 euro. Il problema è il seguente: se prima potevi perdere al massimo 1000 euro, adesso può perdere molto di più. Quindi bisogna SEMPRE dedicare agli investimenti, un capitale adeguato, che devi essere disposto a perdere. Grazie per l'attenzione!
Gli errori più comuni del trader dilettanteDISCLAIMER: Questo piccolo compendio di cose da non fare è basato sulla mia esperienza personale. Astenersi commenti saccenti di professori, formatori e professionisti se non costruttivi.
Buongiorno a tutti, è' da circa 2 anni che mi occupo di trading crpitovalute in maniera part-time. Ciò non vuol dire che lo faccia con superficialità ma anzi la mia dedizione è di diverse ore al giorno di studio continuo e operazionale con denaro reale. Dopo un primo anno altalenante e disastroso, sono riuscito ad avere una equity accettabile senza andare più in perdita.
Vi vado ad elencare gli errori più macroscopici che ho commesso nella mia "carriera" di trader dilettante, per far si che altri aspiranti trader non cadano nei miei stessi errori o che comunque possano avere dei validi spunti di riflessione.
Questo elenco di errori non è necessariamente in ordine di importanza/danno causato.
1) Iniziare a fare trading senza la benché minima nozione e studio solo perché "mio cuggino mi ha detto che si fanno un sacco di soldi in breve tempo, è facile: compri quando è basso e vendi quando è alto".
2) Non essere consapevoli che circa l'80% dei trader perde soldi e non li guadagna.
3) Non fare prima un bel periodo di apprendistato con trading su carta.
4) Non fare backtest.
5) Iniziare a tradare su mercati e coppie completamente random e/o solo e per forza BTC/USD o BTC/EUR.
6) Non studiare quanto meno le basi e un (bel) po di analisi tecnica.
7) Trascurare che il fattore psicologico è determinante quanto la tecnica (e non approfondirlo).
8) Entrare in posizione in maniera completamente sbagliata/random.
9) Aver fretta di vendere e/o di comprare.
10) Affidarsi agli "espertoni" dei vari blog e siti (compreso questo) che vendono fuffa e illusioni, senza saper fare una cernita di essi.
11) Seguire (senza cognizione di causa) i consigli e i segnali operativi di altri trader più o meno quotati.
12) Non impostare una strategia certa e funzionale al sottostante su cui si andrà ad operare.
13) Cambiare continuamente (o peggio, in corsa) strategia.
Credo abbia messo tutti i miei errori o comunque i più importanti.
La domanda ora è: adesso quindi sei a posto e sei diventato ricco? La risposta è: no. Perché ancora non ho una formazione completa o di un professionista e mi mancano tante altre cose che non ho fatto (o non ho potuto studiare). Di certo opero un trading più consapevole e certo anche redditizio.
DISCLAIMER 2 : NON vendo servizi, non do segnali operativi, non sono un professionista. Per aiuti concreti o per imparare rivolgetevi a professionisti del settore (ce ne sono di bravi anche qui su TV).
Grazie dell'attenzione, Luigi
Test conto finanziato-> Giorno 1: esco per 2 tik, -280$ -.-"Oggi sono stata un pò scarsa e un pò sfigata...
Sono entrata in questo short perchè:
1- Il livello era interessante, vah del 12/09 (sessione americana)
2- immediatamente sopra il livello avevo visto un assorbimento in orderflow con grossa divergenza e reazione
3- Il livello coincideva con il poc dell' ora precedente e c'era già stata una reazione short, per me questo contribuisce a identificare una resistenza
4- Il trade era coerente con il volume profile della sessione
Tutte queste cose bastano a identificare e confermare l'entrata, ma con questo setup c'erano due problemi:
1- Il rapporto rischio reward era 1,7 che oggettivamente non è granchè...
2- qualche tik sopra il mio stop loss c'erano un altro livello importante e un grossissimo ordine nell'orderbook, che si ci poteva aspettare venisse testato. (In realtà poi non è stato testato però comunque era un elemento che indicava: aspetta)
In sostanza sono uscita per 2 tik e poi il mercato è girato a mio favore.
Essendo più brava avrei potuto evitare il trade e risparmiare 280$
Essendo un pò più fortunata avrei potuto guadagnarne 410...
Credo che la lezione sia la stessa dell'ultima volta...devo decisamente imparare ad entrare solo nelle situazioni veramente chiare e in ogni caso ad essere conservativa sull'entrata perchè sul rischio c'è poco da giocare
Spero per domani di essere sia più brava che più fortunata :)
La vostra sessione com'è andata? Cosa fate quando uscite per 2 tik e poi il mercato va in target?
Di tutti gli errori l'impazienza è il più costoso
Una cosa che amo del trading è che ti costringe a metterti continuamente alla prova.
I mercati sono maestri severi, ma se guardi con attenzione ogni giorno ti insegnano qualcosa sia su di loro che su te stesso...
Ho voluto condividere questa operazione non perché ci sia qualcosa di brillante, in questa operazione di intelligente o brillante non c'è proprio niente...ma intelligenti e brillanti possiamo essere noi a trarne qualcosa di importante.
Quando sono entrata in questa operazione il mio setup non si era completato ed era troppo presto anche da un punto di vista orario per quelle che sono le mie regole, e nel secondo dopo essere uscita il mio cervello ha istantaneamente realizzato che non c'era assolutamente motivo di entrare.
Il problema è che io volevo entrare. Volevo entrare perché il livello di prezzo era interessante e soprattutto non avevo proprio nessuna voglia di perdere il trade, quindi il mio cervello ha temporaneamente offuscato la mia percezione delle informazioni di mercato, e pur di non perdere il trade sono entrata in un trade perdente....
E questo ci porta all'analisi di oggi:
Cosa possiamo fare per impedire al nostro cervello di offuscarsi? O almeno per renderci conto per tempo che la nostra capacità di giudizio è compromessa da paure e desideri?
Non so se ci sia una risposta universale a questa domanda, ma posso condividere con voi quello che ho notato fino ad adesso e su cui sto cercando di lavorare 🙂
1- Innanzitutto utilizzare un dannatissimo stop loss giornaliero. Questa per me è la cosa più importante, perché ti permette di restare a galla quando tutto il resto non funziona. Se c'è una sola cosa giusta da fare in una giornata, è questa. Ci sono giorni in cui semplicemente il nostro cervello e la nostra strategia non vanno, e ho imparato dolorosamente che la cosa più utile e funzionale da fare in questi casi è semplicemente fermarsi. Stabilire un tot di tik massimi da rischiare ogni giorno e restare nel budget "no matter what". Ricordiamoci sempre che l'unica cosa che possiamo (quasi) controllare sono i soldi che stiamo rischiando.
2- Utilizzare un dannatissimo stop loss giornaliero coerente con il guadagno medio per trade. Per me è buona norma non perdere in un giorno più di quanto posso recuperare con una singola operazione. Nessuno sa se, quando, e quanto durano le fasi di drawdown... dobbiamo sempre ricordarci che il nostro capitale ci serve per lavorare, e se lo perdo tutto nel giro di 10 giorni la situazione si fa alquanto drammatica.
3- Avere una routine pre-apertura che mi disponga nello stato mentale ottimale: la mia è qualche minuto di meditazione e ripetere ad alta voce quali sono le mie regole.
4- Avere un'immagine chiarissima di come si presenta il setup ed utilizzare una checklist (più concisa è più sarà efficace) per verificare che ci siano effettivamente tutte le condizioni che mi servono per l'entrata
5- Concentrarmi su quello che vedo e non su quello che voglio. E questo è veramente difficile, difficilissimo direi.
Una delle cose più importanti da capire è che è sempre il mercato a comandare. Il suo comportamento ci lancia dei segnali, ma non riusciremo mai a interpretarli correttamente se ci focalizziamo su quello che vorremmo ci fosse e non su quello che c'è (come me oggi, tanto per dirne una)
6- Essere resilienti. A nessuno piace perdere, ma proprio proprio a nessuno, eppure in questo lavoro è veramente indispensabile imparare a farlo in modo sano. Imparare a resistere, a concentrarsi nonostante tutto, e dare un senso alla confusione senza lasciarsi trasportare e senza avere paura di sbagliare. E quando si sbaglia accettare che è parte del processo e non esiste un modo di evitarlo. Accettare che rispettare tutti questi passaggi non ti garantisce il successo, e va bene così.
Voi cosa fate per gestire meglio questo aspetto? Avete una routine pre-apertura? E com'è fatta? :)
QUANDO IL TRADING NON FA PER TEPersonalmente ritengo il trading un attività adatta a poche persone rispetto ai normali lavori, questo perche oltre al dover sviluppare delle skills tecniche bisogna sviluppare delle skills mentali. In breve, bisogna cambiare e mutare le nostre convinzioni a livello psicologico.
Proprio per questo, le motivazioni per cui non dovresti fare trading sono per lo più soggettive , riguardanti la sfera comportamentale e personale.
Tuttavia ci sono anche delle motivazioni negative e più oggettive , come il rischio dell’attività in se;
Questo rischio è legato alla leva finanziaria , che rappresenta il primo punto a cui bisogna fare molta attenzione poichè se usata senza conoscenza può, appunto, diventare un vero pericolo.
Un’altra motivazione oggettiva e sempre presente, riguarda semplicemente il rischio di incappare in truffe , sia a livello di formazione che a livello trading operativo. Fortunatamente negli ultimi anni si è un pò calmata la situazione a riguardo, ma ci vuole veramente poco per imbattersi in un broker che non fà i nostri interessi e ci riempie di commissioni e costi nascosti, sopratutto se questi si pubblicizzano e sembrano essere i più “presenti” sul mercato.
L’ultimo rischio oggettivo è quello della perdita.
Così scontato Mattia? Vi assicuro che per molte persone non è ancora scontato!
Come ripetiamo sempre all’interno del percorso, nei seminari e a tutte le persone con cui parliamo, perdere è normale, non esiste trader al mondo in grado di non prendere stop, anche il migliore dei traders subisce delle perdite, l’importante è che esse siano limitate, contenute e gestite nel migliore dei modi. Inoltre questa componente è intrinsecamente presente in tutto quello che facciamo nella nostra vita, anche se nel trading non viene mai data per scontata ma anzi demonizzata, a differenza di altre attività.
Passando ora sul lato soggettivo e comportamentale, ho scritto ed elencato solo alcuni dei motivi per cui qualsiasi persona che si riconosce in questi comportamenti, NON DOVREBBE FARE TRADING:
-Persone che non hanno ancora compreso e accettato il fatto che il trading NON E’ FACILE.
-Le persone che non hanno MOTIVAZIONE, cioè uno scopo per agire, per fare quello che fanno, per iniziare appunto la loro attività di trading.
-Persone che non hanno VOGLIA DI iniziare un percorso di studio per acquisire e sviluppare competenze tecniche, unite allo sviluppo della propria personalità.
-Quelli che solitamente scaricano la colpa su gli altri o alla sfiga, persone che abitualmente non si assumono le loro responsabilità.
-Soggetti fortemente superstiziosi.
-Persone che NON amano studiare, imparare ed evolversi.
-Quelli che considerano il trading sullo stesso piano del gioco d’azzardo.
-Le persone che immaginano il trading come una scorciatoia per ottenere soldi facili.
-Quelli che “tanto l’80% dei traders è perdente”
-Le persone che pensano che il mercato si muova in maniera casuale.
-Le persone inclini all’azzardo.
-Quelli che non hanno o non vogliono sviluppare la costanza e la disciplina.
-Le persone che non hanno o non vogliono sviluppare l’arte della pazienza.
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La ROUTINE del TRADER👨🏻💻Buongiorno ragazzi di Trading View! Oggi volevo parlarvi in breve di quella che è la routine del trader, sia giornaliera che a livello settimanale.
E' sempre utile ripetere che la figura del trader ha bisogno di seguire delle regole molto più di un lavoro comune e queste non si limitano solo ai grafici ma secondo me e secondo la mia esperienza si estendono anche al proprio stile di vita.
"Se vuoi essere trader devi vivere da trader" e non sto parlando di macchine di lusso, yacht, grandi ristoranti, etc. perchè queste sono solo conseguenze di anni di duro lavoro.
Il trader full-time che si occupa dei propri investimenti lavora nell'ombra, spesso negli orari dove le altre persone dormono e, come tutti, deve affrontare moltissimi sacrifici per vedere dei risultati appaganti.
Il trader deve essere per necessità un programmatore, un life planner.
Nel weekend (il momento più importante per un trader) il lavoro non finisce affatto, anche se magari i suoi mercati sono chiusi, bensì lui deve sfruttare quei momenti per:
•Rivedere la settimana passata e studiare gli eventuali errori.
•Analizzare le opportubità e preparare i grafici per la settimana successiva.
•Pianificare ogni giorno della settimana seguente (per ottimizzare i tempi sopratutto se si fà un altro lavoro).
•Back-testare le proprie strategie (se esse lo prevedono).
•Trovare il tempo per disconnettersi da tutti gli apparecchi elettronici e rilassarsi (quando ogni giorno della settimana si viene a contatto con PC, screen e cellulari può diventare pesante).
•Passare del tempo con la propria famiglia, i propri amici ed in generale i propri affetti.
Solo dopo aver fatto questo lavoro di pianificazione nel weekend, si puo "eseguire" la settimana, proprio come facciamo con un trade.
Solo dopo aver definito nostra routine settimanale possiamo definire la nostra routine Giornaliera ,
che comprenderà:
•Sveglia presto per avere chiaro il punto della situazione.
•Controllare che i setup individuati nell'analisi del weekend siano sempre validi.
•Controllare le proprie posizioni ed i relativi progressi.
•Gestire le operazioni che stanno andando nel verso giusto (aggiustare SL a breakeven o in profitto se necessario).
La routine giornaliera vi suonerà sicuramente più facile immagino, giusto? In realtà può esserlo SOLO facendo i propri "compiti" bene nel weekend!
Come vedete, ancora una volta, il trader è un lavoro di estrema dedizione, attitudine e responsabilità, spesso decisamente più duro e frustrante di molti altri, per cui prima di intraprendere questa strada tenete conto che dovrete sviluppare una forte pianificazione generale. Ad ogni beneficio di questo lavoro corrisponde un sacrificio.
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TASSE e TRADING👨🏫 Buongiorno a tutti i lettori di trading view ed ai ragazzi degli Ichimokers.
Oggi, avendo scoperto che vi piacciono molto, vi propongo un nuovo articolo formativo. Fino ad ora abbiamo parlato di regole, di psicologia, delle differenze tra fare trading ed investire e tra trader professionisti ed amatori ma una delle domande che spesso si pongono e mi pongono le persone che decidono di approcciarsi ai mercati riguarda la tassazione dei proventi sulla loro attività di trading.
"Perche devo pagare anche le tasse su quello che guadagno?"
Ebbene sì! Purtroppo a volte si chiede consiglio all’amico che non è ben informato, invece di rivolgersi ad un bravo commercialista, ma non vi preoccupate perchè in realtà è più facile di quanto si pensi ed ora vi darò un infarinatura base, ad entrare nel dettaglio ci penseremo appena uscirà il capitolo del percorso inerente, scritto da un vero professionista in materia.
Quando parliamo di tasse nel trading stiamo parlando del differenziale positivo che si crea tra il capitale finanziario investito inizialmente ed il capitale finale ottenuto alla conclusione di un operazione e questo valore prende il nome di capital gain.
In Italia la tassazione sul capital gain equivale al 26% ed il regime delle rendite finanziarie è diverso a seconda del tipo di investimento effettuato.
Si ma quindi come funziona la tassazione su questi capital gain?
Per prima cosa sicuramente abbiamo bisogno di conoscere le differenze tra i due regimi fiscali a cui è possibile associarlo, per scegliere autonomamente a quale vogliamo aderire:
il regime dichiarativo ed il regime amministrato.
REGIME DICHIARATIVO
Il trader che aderisce a questo regime si assumerà le responsabilità di versare autonomamente le imposte entro le scadenze della dichiarazione dei redditi. Sicuramente questo regime è formato da una complessa gestione e di conseguenza il trader che ne aderisce deve avere una buona conoscenza delle norme fiscali, o in alternativa deve rivolgersi ad un bravo commercialista.
In questo caso, il trader incassa il capital gain al lordo delle imposte, sta poi a lui occuparsi di mettersi in regola con le tasse.
REGIME AMMINISTRATO
Chi aderisce a questo regime metterà la propria tassazione in mano all’intermediario (Broker), che in questo caso fungerà da sostituto d'imposta e verserà le imposte per voi con il sistema della ritenuta d’acconto.
In questo caso, quindi, il trader incassa il capital gain già al netto delle imposte, sono poi gli stessi intermediari finanziari a dover segnalare all’Agenzia delle Entrate il regime amministrato.
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TRADING vs INVESTIRE: Le differenze più importantiBuongiorno a tutti i lettori di trading view, quest'oggi vi voglio portare un articolo formativo contenente una raccolta di differenze tra la figura del trader e la figura dell'investitore, poichè ho notato che molte persone confondono o addirittura comparano i due ruoli, che in realtà sono ben diversi.
Ci sono molte differenze tra fare trading ed investire, con i relativi pro e contro di ognuno ma è importante avere una visione chiara delle due figure per scegliere quale si addice di più ai tuoi obiettivi, alle tue prospettive, al tuo stile di vita ed alla tua situazione finanziaria.
TRADER:
-BREVE/MEDIO TERMINE
La figura del trader nel mercato si cimenta in operazioni di breve/media durata.
-MENTALITA' VOLTA AL PROFITTO
Il trader medio cerca di sfruttare i strumenti finanziari in base al possibile profitto.
-BENEFICI DALLA VOLATILITA'
Il trader cerca di sfruttare la volatilità nelle sue strategie per arrivare ai profitti.
-PIU' CONTATTO CON IL RISCHIO
Cimentandosi in più operazioni di qualsiasi natura il trader sviluppa più in fretta un'attitudine al rischio.
-ANALISI TECNICA
Usa di più l'analisi tecnica per fare le sue previsioni di mercato.
-COMPRA e VENDE
-IDEALE PER COSTRUIRE IL CAPITALE
Il trading è in genere più idoneo a quel tipo di persona che punta alla costruzione di un capitale.
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INVESTITORE:
-LUNGO TERMINE
La figura dell'investitore si cimenta in operazioni di lungo termine.
-MENTALITA' VOLTA ALLA CRESCITA
L'investitore sfrutta gli asset in base alla loro potenziale crescita.
-BENEFICI DALLA STABILITA'
L'investitore non si cura troppo della volatilità poichè operando nel lungo termine si interesserà più alla solidità del suo asset.
-MENO CONTATTO CON IL RISCHIO
Facendo operazioni di più lunga durata ha un rapporto con il rischio totalmente diverso.
-ANALISI FONDAMENTALE
-COMPRA E TIENE (Hold)
-IDEALE PER FAR CRESCERE IL CAPITALE
L'investitore in genere è già in possesso del capitale e punta alla sua crescita.
>>Spero che questo articolo vi sia piaciuto e vi abbia chiarito un po le idee, come al solito vorrei sentire i vostri pensieri sull'argomento, per questo lasciami un commento con la tua visione sull'argomento e se vuoi aggiungere qualche altro punto a questo elenco!
LE DIFFERENZE TRA UN TRADER AMATORE ED UN PROFESSIONISTA 🆚 Buongiorno a tutti i lettori di Trading View, quest’oggi voglio parlarvi delle differenze che caratterizzano il trader con un approccio da principiante dal trader con un approccio da professionista.
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Molte volte, anche nel percorso, abbiamo ripetuto che il trading è una vera e propria professione e come tale deve essere trattata; Solo con un approccio serio si può essere profittevoli nel lungo periodo!
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Immaginate voi stessi mentre svolgete il vostro lavoro o una qualsiasi mansione,
se vi approccerete con poco impegno i risultati non potranno che essere mediocri e non tarderete, magari, a collezionare lettere di richiamo o le fughe dei vostri clienti.
Nel trading è praticamente uguale, solo che a sfuggirvi saranno i soldi!
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Molte volte queste differenze che determinano “chi” volete essere nel mercato, sono solo delle piccole accortezze che necessitano di un pò di impegno iniziale, prima di entrare automaticamente nel circolo delle abitudini.
Come al solito ho raccolto alcune differenze tra le due categorie e voglio illustrarvele subito.
Questi sono solo alcuni dei più comuni comportamenti del trader amatore:
TRADER AMATORE
1. Apre la sua piattaforma e cerca disperatamente delle entrate random sui strumenti.
2. Cade nelle trappola dell’Over trading, trading vendicativo e spera di fare soldi facili e veloci.
3. Chiude le sue operazioni e le abbandona, evitando di studiarle ed imparare da ognuna di loro.
4. Cambia la sua strategia dopo alcune operazioni perdenti o un periodo di drawdown.
5. Chiude i trade vincenti troppo presto per paura di dover restituire al mercato il profitto.
6. Lascia le perdite correre, sperando che tornino indietro.
Questi sono i consigli e le risposte, per ogni punto, del trader professionista:
TRADER PROFESSIONISTA
1. Ha il suo trading plan, lo segue religiosamente e pianifica anticipatamente la trading week.
2. E’consapevole dell’impatto che hanno le emozioni sul trading e sà come identificare e gestire le decisioni impulsive.
3. Analizza le operazioni passate ed ha un trading journal dove raccoglie tutti i suoi errori e miglioramenti. (ogni errore ci avvicina al successo)
4. E’ fedele alla sua strategia ed è consapevole che il processo è fatto di salite e discese.
5. Protegge nel modo giusto i profitti lasciandoli correre, fino ad un chiaro segnale di uscita.
6. Taglia le perdite quando è possibile e quando il trade risulta invalidato.
Sperando che vi sia piaciuto l’articolo e che vi abbia dato uno spunto per migliorare, vi saluto e vi auguro un buon fine settimana ricordandovi che nel mercato nessuno è meglio dell’altro (ovviamente chi studia e impara le regole ed il giusto approccio sì ahah)
è spesso comune che i più capitalizzati appaiano irraggiungibili e più professionali,
ma ricordate lucidamente che i risultati economici oltre ad avere “un’allettante impatto visivo” sugli altri, dipendono anche dal capitale e questo a volte può c’entrare ben poco con il saper far trading.
Ognuno ha la propria verità e la propria strategia, ne esistono centinaia ma nessuna nasce migliore di un’altra, queste diventano valide grazie a noi, al nostro impegno, ai nostri studi, ai nostri miglioramenti ed al nostro approccio mentale.
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Le Regole D'oro per i Nuovi Traders 💰Buongiorno a tutti i lettori di Trading View, quest'oggi voglio parlarvi e mostrarvi una raccolta di regole molto semplici, ma a volte sottovalutate, da tutti i traders neofiti.
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Le persone con cui parlo sono eccitate all'idea di guadagnare, comprano un pc nuovo, studiano un pò, aprono un conto con i loro risparmi e sono pronti a cliccare il mouse comodamente seduti dal divano di casa, saltando così tutta la PROGRAMMAZIONE che c'è dietro l'attività del trader. Ancora una volta si approcciano ad essa con poca serietà, magari perchè non ne hanno voglia e credevano fosse tutto più facile (come suggeriscono molte pubblicità) o magari perchè nessuno gliene ha mai parlato fino ad ora.
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A me, a noi del gruppo, piace dire la verità, siamo quì per condividere i nostri errori ed evitare di farli fare agli altri e questo mi obbliga ad essere sempre onesto, anche se a molti nuovi lettori non piacerà.
Ed ancora una volta vi parlerò di cose noiose e non di soldi penserete, ma in realtà vi invito a vedere il processo come una scala; Senza prima programmarvi e seguire queste regole non potrete mai arrivare a guadagnare, un gradino non puo reggersi senza il suo precedente e la scala non può essere completa se ne manca anche solo uno.
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Di seguito vi condivido alcune regole d'oro per un trader neofita:
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1. Non tradare prima di avere un Trading Plan completo, che includa regole su entrate, uscite e risk management.
(Se sei un Ichimokers e vuoi ricevere il trading plan esempio, scrivici nel gruppo)
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2. Trada solo ed esclusivamente il tuo piano, la tua strategia ed i tuoi segnali, NON le tue opinioni e le tue predizioni.
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3. Non tradare MAI qualcosa che non capisci al 100%
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4. Trova una metodologia di trading che si adegui alla tua personalità.
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5. Guarda soltanto le opportunità con un buon risk/reward o setups ad alta probabilità di riuscita e quando non hai nessun segnale, semplicemente non fare nulla.
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6. Mai perdere più del 1% o 2% del tuo capitale in una singola operazione.
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7. Mai aggiungere posizioni ad un trade in perdita.
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