L'indice MSCI World stabilisce un nuovo record assoluto!L'indice azionario MSCI World ha stabilito un nuovo record storico durante la sessione di trading di lunedì 2 giugno, cancellando l'intero shock borsistico di febbraio/marzo che aveva visto il mercato azionario globale perdere il 20%. Questo segnale tecnico deve ancora essere confermato alla fine della settimana, in occasione della prossima chiusura tecnica settimanale. Se questa rottura tecnica rialzista dovesse essere confermata, il segnale sarebbe molto positivo per il mercato azionario globale, che spera ancora che la diplomazia commerciale porti a solidi accordi commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner commerciali (Cina e UE).
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi settimanali sull'indice MSCI World.
1) Composizione e calcolo dell'indice MSCI World
L'indice MSCI World (Morgan Stanley Capital International World Index) è un indice di riferimento del mercato azionario che misura la performance delle azioni a grande e media capitalizzazione dei Paesi sviluppati. Le sue componenti principali sono le seguenti:
L'MSCI World Index è un indice azionario globale di riferimento che misura la performance delle azioni a grande e media capitalizzazione nei 23 Paesi sviluppati. Creato da Morgan Stanley Capital International, fornisce una visione globale dei mercati azionari delle economie più avanzate. I Paesi inclusi sono Stati Uniti, Giappone, Regno Unito, Francia, Germania, Canada e Australia. L'indice comprende circa 1.600 società, con una forte predominanza degli Stati Uniti, che rappresentano quasi il 70% della ponderazione totale. I settori più rappresentati sono l'informatica, la sanità, i servizi finanziari e i beni di consumo discrezionali.
L'MSCI World è calcolato con un metodo di ponderazione basato sulla capitalizzazione di mercato a fluttuazione libera, ossia tenendo conto solo delle azioni effettivamente disponibili per l'acquisto sui mercati. In questo modo, le società con un valore di mercato più elevato e un maggiore flottante hanno una maggiore influenza sulla performance dell'indice. L'MSCI World viene aggiornato regolarmente per riflettere i cambiamenti dei mercati e l'ingresso o l'uscita di società.
Sebbene offra un'ampia diversificazione geografica, non include i Paesi emergenti, che sono coperti dall'indice MSCI ACWI, anch'esso prossimo a stabilire un nuovo record storico e composto per il 13% da Paesi emergenti (Cina, India, ecc.).
2) La diplomazia commerciale e le prospettive di politica monetaria della FED sono la chiave per garantire che il mercato azionario globale rimanga rialzista nei prossimi mesi.
La diplomazia commerciale e le prospettive di politica monetaria della FED sono fattori fondamentali strettamente collegati e hanno un impatto diretto sull'andamento del mercato azionario globale.
Mentre il tasso di inflazione statunitense continua a tendere verso l'obiettivo del 2% della Fed, quest'ultima attende la firma degli accordi commerciali per avere la certezza che il rischio di una seconda ondata di inflazione sia stato scongiurato e per poter riprendere a tagliare il tasso dei fondi federali statunitensi.
Queste due condizioni fondamentali sono essenziali affinché il mercato azionario globale confermi i suoi nuovi massimi storici nei prossimi mesi.
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Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
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Oltre l'analisi tecnica
EURUSD: sell limitDopo giornate di studio abbiamo elaborato una nuova strategia che mira ad avere un alto win rate prendendo movimenti relativamente piccoli che, se effettuati giornalmente, a fine mese generano una percentuale di profitto ottima: inserito un sell limit sul pair su di una zona premium per una continuazione del movimento ribassista.
Gold molto caldo! il mercato aspetta gli NFPPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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💡 Analisi Gold 💡
🔑 Gold resta forte chiudendo daily di ieri sopra i $3.360
-Ieri Powell ha ribadito l’approccio “data-dependent”, senza dare indicazioni precise sui tassi.
-Le tensioni USA–Cina e i rischi geopolitici continuano a spingere l’oro come bene rifugio.
-Occhio ai dati USA in uscita, in particolare i Non-Farm Payrolls di venerdì: saranno decisivi.
LI OPEREREMO IN LIVE
🟡 Trend di Gold ?
Il trend resta bullish.
Supportato da tensioni geopolitiche e incertezza economica.
Una rottura sopra $3.400 può indirizzarlo verso nuovi storici
Invece un rientro Sotto i $3.340 potrebbe darci una correzione nel breve.
🌍 Scenario Macro e Geopolitico
1. Powell resta vago sui tassi
Nel suo discorso alla Fed, ha parlato di incertezze globali e ribadito che ogni decisione sarà guidata dai dati. Nessuna previsione chiara sui tassi.
2. Nuovo riscadamento USA–Cina
Trump raddoppia i dazi su acciaio e alluminio.
La Cina accusa gli USA di violare gli accordi.
Aumenta la tensione → sale la domanda di oro
3. Rischi geopolitici in aumento
Situazione tesa in Europa dell’Est e Medio Oriente.
L’oro ne beneficia come sempre in momenti di incertezza.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-BE PATIENCE
Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione🚨 Today’s Trading – 03.06.2025
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🌪️ Manifattura in frenata: la spia rossa della recessione
👉🏼 MARKET BACKGROUND
Rallenta il comparto manifatturiero nei polmoni economici mondiali. Sia in America che in Cina il settore manifatturiero registra una brusca frenata che trascina gli indici nelle aree di contrazione economica.
Negli Stati Uniti, l’ISM Manufacturing PMI si attesta a 48.5, in calo rispetto al precedente 48.7. A pesare nella composizione dell’indice sono soprattutto le componenti relative ai nuovi ordini di esportazione, scesi a 40.1 da 43.1, e le importazioni, crollate a 39.9 da 47.1, con un calo del -7.2%.
Non va meglio in Cina, dove il Caixin Manufacturing PMI passa a 48.3 dal precedente 50.4, mettendo in luce, anche qui, il brusco calo del commercio internazionale. Il rallentamento porta le aziende a ridurre gli ordini, la produzione e – ovviamente – le assunzioni. Per un’economia come quella cinese, fortemente esposta al commercio globale, emerge la necessità urgente di rinforzare il mercato interno, stimolare i consumi e farlo rapidamente per compensare lo shock esterno.
In attesa, questa mattina, dei dati sull’inflazione europea, che rappresenteranno il preludio alle decisioni della BCE sui tassi d’interesse previste per giovedì. Un’Headline Inflation YoY al 2% aprirebbe le porte a un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE, e potenzialmente a uno scenario di rilancio dell’economia del vecchio continente, oggi preferito dagli operatori rispetto agli asset USA.
Non meno rilevanti i dati sui JOLTS, che potrebbero mostrare una contrazione, passando da 7.192M a 7.05M, segnalando una minore offerta di lavoro dovuta ai timori delle aziende per possibili fasi recessive. Dato propedeutico alla pubblicazione dei NFP di venerdì prossimo.
👉🏼 FOREX
Il comparto FX trova un argine alla caduta del Dollar Index, che – dopo aver testato i minimi a 98.68 – prende una pausa dal suo trend primario ribassista.
Difficile oggi credere in un’inversione di tendenza per il dollaro USA, che resta improntato a un anno di debolezza. Tuttavia, le posizioni corte estreme da parte di fondi hedge e dealer sembrano poter dare vita a ricoperture e prese di profitto degne di nota. Per questo alziamo il livello di allerta dopo la pesante caduta del biglietto verde, pur senza modificare il nostro outlook di medio termine.
In tutta risposta, EUR/USD testa i primi supporti a 1.1410, restando ancorato al suo trend rialzista primario, con il successivo supporto in area 1.1380.
👉🏼 EQUITY
Azionario europeo in trading range, con il DAX compreso tra 23.890 pt e 24.140 pt, in un trend laterale-ribassista che lascia le quotazioni orbitare intorno al POC Monthly precedente, posto a 24.050 pt.
Riteniamo plausibile un ritorno al trend rialzista solo in caso di rottura delle resistenze a 24.190 pt, mentre una violazione a ribasso dei supporti a 23.860 pt aprirebbe la strada ad affondi verso 23.724 pt prima e 23.600 pt poi.
👉🏼 COMMODITIES
Slancio rialzista per il gold, che dopo aver testato le resistenze a 2.421$/oz, ripiega sui primi supporti a 2.388$, parte alta della HVA mensile.
Da notare le prime divergenze sugli oscillatori, che potrebbero supportare l’ipotesi di una nuova fase di momentum rialzista, sostenendo un nuovo attacco ai massimi.
Solo la violazione a ribasso di 2.380$ aprirebbe la strada a un rientro nella HVA mensile, con possibili approdi ai primi HVN a 2.320$.
Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
🌍 www.salvatorebilotta.com
VIX: segnali nascosti di oggi🔴Pubblichiamo i segnali più sensibili alla paura nei mercati.
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🔍 Analisi delle metriche di mercato
⭐ Google Trends
Valore: 82 su 100 | Variazione: +15%
Osservazioni:
Interesse elevato per termini come “crisi finanziaria” e “panico dazi”.
Deduzione:
Il picco di ricerche evidenzia una crescente preoccupazione pubblica, spesso precursore di volatilità nei mercati.
Criticità: 4/5
💎 Sentiment Social (Twitter/Reddit)
Valore: Negativo | Variazione: -12%
Osservazioni:
Le discussioni su Reddit e Twitter mostrano un aumento dei timori legati a dazi commerciali e volatilità dei mercati.
Deduzione:
Il sentiment negativo sui social riflette un'ansia diffusa, che può amplificare la pressione di vendita e incrementare la volatilità.
Criticità: 4/5
📊 Indice della Paura (VIX)
Valore: 19,18 | Variazione: -0,67%
Osservazioni:
Leggera diminuzione della volatilità percepita, ma il valore resta superiore alla media storica.
Deduzione:
Sebbene in lieve calo, il VIX rimane elevato, segnalando una persistente incertezza nei mercati finanziari.
Criticità: 3/5
💰 Crypto Fear & Greed Index
Valore: 64 (Greed) | Variazione: +14%
Osservazioni:
Crescita dell'avidità nel mercato crypto, segnalando un eccesso di ottimismo.
Deduzione:
L'aumento dell'avidità potrebbe preludere a una correzione futura, ma al momento non segnala paure immediate.
Criticità: 2/5
📰 Notizie “Fear-Driven”
Valore: Alta | Variazione: +20%
Osservazioni:
I principali media riportano titoli su dazi, rischio di recessione negli USA e tensioni geopolitiche.
Deduzione:
La prevalenza di notizie negative alimenta il panico e può innescare vendite impulsive sui mercati.
Criticità: 5/5
📈 Reazioni di Mercato
Valore: Volatilità aumentata | Variazione: +2,5%
Osservazioni:
Fluttuazioni significative nei mercati azionari e valutari, con movimenti rapidi e imprevedibili.
Deduzione:
La volatilità riflette una maggiore incertezza, spingendo gli investitori a decisioni più affrettate e meno razionali.
Criticità: 4/5
🔄 Criticità Totale
Osservazioni:
L'insieme delle metriche analizzate indica un livello elevato di paura nei mercati, con il rischio di effetti sistemici.
Deduzione:
La convergenza di segnali negativi su più fronti evidenzia la necessità di mantenere alta l'attenzione e attuare strategie difensive.
Criticità: 4,3/5
📌 Conclusione
L'analisi delle metriche attuali evidenzia un aumento significativo della paura nei mercati al 3 giugno 2025. Fattori come l'interesse crescente su Google per termini legati alla crisi, il sentiment negativo sui social media, un VIX ancora elevato e la predominanza di notizie negative contribuiscono a un clima di incertezza. Sebbene il mercato crypto mostri segnali di avidità, ciò potrebbe preludere a una correzione. Le reazioni di mercato confermano questa instabilità, con una volatilità aumentata. È consigliabile adottare un approccio prudente e monitorare attentamente l'evoluzione dei fattori macroeconomici e geopolitici.
I Mercati tra dazi e incertezzeLa seduta di ieri a Wall Street si è conclusa in modo sostanzialmente neutro: l’S&P 500 ha chiuso intorno alla parità, il Nasdaq ha registrato un lieve rialzo dello 0,3%, mentre il Dow Jones ha perso lo 0,39%. L’incertezza continua a dominare i mercati, alimentata dalle crescenti preoccupazioni per l’escalation delle tensioni commerciali e da un indice PMI manifatturiero ISM inferiore alle attese. I settori che hanno registrato le peggiori performance sono stati quelli dei beni di consumo discrezionali, della finanza, dell’industria e del comparto immobiliare.
Nel frattempo, la Cina ha accusato gli Stati Uniti di aver violato il recente accordo commerciale, promettendo misure a tutela dei propri interessi. Questa accusa fa seguito a dichiarazioni simili del presidente Trump della scorsa settimana, secondo cui sarebbe stata la Cina a non rispettare i termini dell’intesa.
Parallelamente, le tensioni con l’Unione Europea si sono intensificate dopo che Trump ha annunciato l’intenzione di raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio, portandoli al 50%. L’annuncio ha innescato un forte rally dei titoli statunitensi legati al settore dell’acciaio: Nucor è salita del 10,6%, Steel Dynamics dell’11% e Cleveland-Cliffs ha guadagnato il 21,9%.
In controtendenza, le azioni Tesla hanno perso oltre il 2%, penalizzate dal crollo delle immatricolazioni di nuovi veicoli in Francia, che a maggio sono diminuite del 67% su base annua.
AZIONARIO EUROPEO
La giornata di lunedì ha visto l’indice Stoxx 50 perdere oltre l’1%, mentre lo Stoxx 600 ha chiuso in calo dello 0,3%, appesantito dai rinnovati timori di un conflitto commerciale tra Stati Uniti e Cina. I settori più esposti al commercio globale sono stati i più penalizzati, in particolare quello automobilistico, che ha perso l’1,8%, la tecnologia, in calo dell’1,2%, e i beni per la casa, scesi dell’1%.
In controtendenza, i titoli petroliferi e del gas hanno registrato rialzi, sostenuti dall’aumento dei prezzi del greggio dopo che l’OPEC+ ha annunciato un incremento dell’offerta inferiore alle attese. Anche il comparto della difesa ha sovraperformato, con l’indice Stoxx aerospaziale e della difesa in crescita dello 0,5%. La tedesca Hensoldt ha guadagnato l’11,6% in seguito a un upgrade da parte di JPMorgan, mentre l’intero settore ha beneficiato dei nuovi piani di spesa per la difesa del Regno Unito, che includono investimenti in sottomarini d’attacco.
In calo invece Sanofi, che ha perso l’1,9% dopo l’annuncio dell’acquisizione della statunitense Blueprint Medicines per 9,1 miliardi di dollari.
VALUTE, DOLLARO A RISCHIO
L’indice del dollaro statunitense ha proseguito la sua discesa, scendendo sotto quota 98,2 all’inizio di giugno e avvicinandosi ai minimi triennali toccati ad aprile a 97,56, dopo aver chiuso maggio in leggero calo. Il calo è stato determinato principalmente da una rinnovata incertezza commerciale e da un’ondata di avversione al rischio, innescata da dati economici più deboli del previsto. Tuttavia, questa avversione al rischio si è manifestata quasi esclusivamente sul mercato valutario, senza riflettersi in modo evidente sull’azionario, sull’indice VIX o sui rendimenti obbligazionari.
L’ultimo dato sull’ISM Manufacturing PMI ha evidenziato una contrazione del settore manifatturiero più marcata del previsto, segnando il terzo mese consecutivo di calo. Le tensioni commerciali sono aumentate ulteriormente con l’annuncio di Trump di voler raddoppiare i dazi su acciaio e alluminio. Il dollaro si è indebolito su tutta la linea, con le perdite più significative nei confronti di yen, euro e dollaro australiano.
L’euro/dollaro ha toccato quota 1,1454 prima di correggere a 1,1415, mentre la sterlina, dopo aver testato 1,3560, è scesa fino a 1,3515. Entrambe le valute sembrano avere ancora margini di rialzo, rispettivamente verso 1,1570 e 1,3770. Il dollaro/yen ha toccato 142,36 per poi risalire a 143,25, ma resta da monitorare il supporto chiave a 141,90 e, in seconda battuta, a 139,70.
Le valute oceaniche continuano a mostrare debolezza rispetto a euro e sterlina, penalizzate dalle tensioni commerciali che colpiscono in particolare la Cina.
SVIZZERA, CRESCE IL PIL
Nel primo trimestre del 2025, il PIL svizzero è cresciuto dello 0,5%, in accelerazione rispetto allo 0,3% (rivisto al ribasso) del trimestre precedente, ma al di sotto della stima preliminare dello 0,7%. La crescita è stata sostenuta soprattutto dalla buona performance del settore manifatturiero, che ha registrato un’espansione del 2,1% rispetto all’1,2% precedente, dall’edilizia, salita dell’1,1% rispetto allo zero del trimestre precedente, e dal commercio e riparazione di veicoli, in crescita del 2,1% rispetto allo 0,3%.
La produzione è rimasta stabile in agricoltura, mentre è diminuita nell’attività estrattiva e nella fornitura di elettricità. Dal lato della spesa, si è osservato un rallentamento nei consumi privati, nella spesa pubblica e negli investimenti fissi. Il commercio netto ha avuto un impatto negativo, con le importazioni in aumento del 13,1% e le esportazioni cresciute solo del 10,5%.
Su base annua, il PIL è aumentato del 2,0%, in accelerazione rispetto all’1,6% del trimestre precedente e al di sopra della previsione dell’1,5%. Il franco svizzero si conferma molto forte sia contro l’euro (0,9350) sia contro il dollaro (0,8180).
USA, PMI IN CALO
A maggio 2025, l’indice PMI manifatturiero ISM negli Stati Uniti è sceso a 48,5, rispetto al 48,7 di aprile, risultando inferiore alle attese del mercato, che si attestavano a 49,5. Si tratta del terzo mese consecutivo di contrazione per il settore manifatturiero e del calo più marcato da novembre 2024, a conferma della crescente incertezza economica e delle persistenti pressioni sui costi, in parte legate alle politiche commerciali volatili dell’amministrazione Trump.
Tutti i principali indicatori – produzione, nuovi ordini, occupazione e arretrati – hanno registrato un calo, seppur a un ritmo più contenuto. Le nuove esportazioni sono diminuite in modo più netto, mentre l’indice delle scorte è tornato in territorio di contrazione, dopo un’espansione temporanea dovuta agli acquisti anticipati in vista dei dazi.
Saverio Berlinzani
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Euro Dollaro,gli investitori istituzionali sono ancora rialzist?La Banca Centrale Europea (BCE) presenterà una nuova decisione di politica monetaria giovedì 5 giugno e il consenso è che i tre tassi di interesse della BCE continueranno a scendere. Il tasso di riferimento della BCE (il tasso principale al quale le banche si rifinanziano presso la BCE) è attualmente pari al 2,40% e dovrebbe essere ridotto al 2,15% secondo il consenso degli analisti, in altre parole un ritorno del tasso di riferimento della BCE alla zona neutrale per l'economia dell'Eurozona (né restrittiva né accomodante). Tuttavia, i trader istituzionali sono ancora prevalentemente rialzisti sul cambio euro-dollaro, quindi facciamo il punto sulla situazione tecnica complessiva.
1) Gli operatori istituzionali continuano a comprare il cambio euro/dollaro (EUR/USD)
Ogni venerdì, il rapporto Commitment Of Traders (COT) della CFTC fornisce l'accesso alle posizioni dei trader istituzionali (trader di asset management e trader di hedge fund) sui contratti future EUR/USD. La posizione netta rappresenta la differenza tra le posizioni di acquisto e di vendita. Se la curva della posizione netta è superiore a zero e segue una tendenza al rialzo, significa che gli investitori istituzionali stanno acquistando. Questo è esattamente il caso della posizione netta istituzionale nel tasso EUR/USD, con oltre il 60% di investitori istituzionali che acquistano. Per quanto riguarda la posizione netta assoluta, essa è ben al di sopra dello zero e ha una tendenza al rialzo da tre mesi.
Il grafico seguente mostra le candele giapponesi settimanali per il cambio EUR/USD e la posizione netta dei trader istituzionali sul cambio EUR/USD in termini di percentuale di posizioni lunghe.
Il secondo grafico sottostante è un istogramma che mostra la posizione istituzionale netta in termini assoluti (linea gialla), che ha avuto una tendenza al rialzo e ha superato la resistenza al ribasso diverse settimane fa.
2) In termini di analisi tecnica, il tasso di cambio EUR/USD è sostenuto da un supporto a $1,10/$1,12 ma rimane coperto da una resistenza importante a $1,15.
Il grafico mensile fornisce un'opinione sulla tendenza di medio-lungo termine. Lo studio del grafico mensile del tasso di cambio euro-dollaro evidenzia un segnale rialzista che è stato dato negli ultimi due mesi. Si tratta della rottura tecnica rialzista di una linea discendente che unisce tutti i picchi più significativi dalla crisi finanziaria del 2008. Se questo segnale grafico non verrà invalidato da una reintegrazione ribassista, la tendenza rimarrà rialzista per il cambio euro-dollaro nel medio termine, con correzioni ancora possibili nel breve periodo.
Questa visione di mercato verrebbe quindi invalidata se il supporto a 1,10$/1,12$ venisse rotto sulla base di una chiusura settimanale minima.
Grafico a lungo termine con candele giapponesi mensili per il cambio euro-dollaro, che evidenzia il breakout tecnico della resistenza in atto dalla crisi finanziaria del 2008.
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I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Tenaris: prossimi obiettiviOttima performance giornaliera del titolo che chiude a ridosso della parte alta del trading range più ampio compreso tra €13,665 e €15,53.
Un eventuale rottura di €15,53 potrebbe spingere le quotazioni ad un primo livello in area €15,79 a seguire mm200 €16,20 ed eventualmente fino al massimo del 4 aprile €16,355.
Oro in bilico tra dati contrastanti e rischio dazi Per continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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ATTENZIONE A POWELL
🟡 Key Points – Gold Outlook
• Oro in calo oltre il 2%: pesa l’incertezza su Fed, inflazione e ritorno del rischio dazi.
• Powell resta cauto, il dato PCE è in rallentamento: i tagli a settembre restano possibili, ma la fiducia cala.
• Occhi puntati su Non-Farm Payrolls (venerdì) e nuovi interventi di Powell: saranno decisivi per la direzione.
• Il dollaro forte e i rendimenti lunghi elevati limitano l’upside, ma il trend resta moderatamente rialzista.
📈 Livelli chiave
• L’oro è tornato sopra i $3.300, ma trova resistenza in zona $3.360
• Il contesto macro è ancora fragile: dazi, debito e incertezza Fed favoriscono acquisti sui ribassi.
• In caso di sorprese dovish da Powell o NFP deboli, possibile spinta verso
zone piu alte
• Se invece i dati confermano un approccio "higher for longer", i compratori potrebbero mollare e ritornare su zone inferiori
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Mercati in Fuga dagli USA: Europa e Oro al Centro della Scena🚨Today’s Trading – 02.06.2025
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👉🏼 MARKET BACKGROUND
Prosegue l’incertezza sui mercati globali: la guerra commerciale resta al centro delle insicurezze che pesano sui listini. Se giovedì scorso i mercati avevano vissuto un momento di euforia per l’ipotesi che i dazi imposti dall’amministrazione Trump potessero essere dichiarati illegittimi, oggi lo scenario si ribalta: la Corte d’Appello ne conferma la validità.
Siamo quindi ancora in un teatro di instabilità, dove si alternano atti di euforia a bruschi risvegli di paura. Rimangono poche certezze, e gli operatori continuano a fuggire dagli asset statunitensi in cerca di porti più sicuri.
Da segnalare, a cinque mesi dall’inizio del 2025, la sovraperformance dei listini europei, in particolare nelle economie periferiche come Slovenia e Polonia, che registrano performance nell’ordine del +40%, conferendo all’intero blocco europeo un notevole impulso rialzista.
L’attesa per maggiori investimenti tedeschi, la prospettiva di una ripartenza più rapida e un miglior rapporto deficit/PIL rendono il Vecchio Continente più appetibile rispetto agli asset USA.
Non meno rilevante è stato il recente declassamento del debito statunitense da parte di Moody’s, che rende l’Europa ancora più attrattiva agli occhi degli investitori.
Infine, sorprende in positivo la stagione degli utili aziendali nel primo trimestre 2025: una crescita media del +5,3% contro attese di un calo dell’1,5%. I flussi di capitale guardano fuori dall’America.
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👉🏼 FOREX
Il dollaro USA continua a perdere terreno. La sfiducia nell’economia a stelle e strisce e la crescente convinzione che il biglietto verde sia ancora fortemente sopravvalutato spingono gli operatori verso vendite massicce di dollari, preferendo valute come sterlina, euro e le valute oceaniche.
Il Dollar Index questa mattina cede lo 0,67% e scende sotto quota 99, testando i minimi di fine maggio. Si apre così lo scenario per ulteriori ribassi fino a 97,95.
L’EUR/USD ne approfitta, attaccando i massimi di maggio a 1,1425 e aprendo la strada a possibili allunghi fino a quota 1,16.
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👉🏼 EQUITY
Apertura di settimana pesante su tutti i listini: il DAX segna un -0,62% a 23.895 punti. Il livello volumetrico mensile (LVN) potrebbe trattenere le quotazioni all’interno di un range con bordo superiore a 24.194 punti. La rottura di quota 23.880 aprirebbe la strada a 23.724 e successivamente a 23.500 punti.
Anche l’S&P 500 combatte con un supporto chiave a 5.840 punti, primo livello volumetrico di attenzione. Sotto questo livello si potrebbero colmare le aree a bassa attività (LVA) fino ai minimi di 5.740 punti.
Lo scenario rialzista tornerebbe in gioco solo sopra quota 5.950, con uscita dalla HVA mensile e possibile attacco ai massimi precedenti in area 6.000 punti.
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👉🏼 COMMODITIES
I metalli preziosi traggono beneficio dall’incertezza globale, sostenuti da un dollaro sempre più debole. L’oro si avvicina alla soglia dei 3.395 $/oz, ultimi massimi relativi: oltre questo livello si potrebbero innescare nuove spinte rialziste verso i massimi di maggio in area 3.450–3.480 $/oz.
I principali supporti sono individuabili a 3.300 $/oz, prima area volumetrica di interesse. Sotto questo livello, lo scenario bearish inizierebbe a prendere corpo.
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Buon trading!
🔹 Salvatore Bilotta
🌍 www.salvatorebilotta.com
Trade war e NFP nel mirino dei fondamentali di questa settimanaDiversi fattori fondamentali sono destinati ad avere un forte impatto sui mercati finanziari nella prima settimana di giugno, mentre l'incertezza sulla guerra commerciale rimane alta. Ciononostante, venerdì scorso si sono avute buone notizie, con l'inflazione PCE statunitense che ha continuato a tendere verso l'obiettivo della Fed nonostante i dazi.
Questa settimana si guarderà con attenzione a due fattori fondamentali: i dati del mercato del lavoro statunitense (rapporto NFP) e, naturalmente, come ogni settimana, l'attuale fase della diplomazia commerciale.
1) L'inflazione PCE degli Stati Uniti si aggira ancora intorno al 2% e non si riprende nonostante la guerra commerciale.
L'inflazione e l'occupazione statunitense sono le due variabili chiave per considerare una ripresa del taglio del tasso dei federal funds, anche se Trump ha ricevuto Powell alla Casa Bianca alla fine della scorsa settimana. Ma la Fed ha ribadito la sua indipendenza e la direzione futura della sua politica monetaria continuerà ad essere guidata da obiettivi macroeconomici ben precisi: portare l'inflazione al 2% e neutralizzare qualsiasi aumento del tasso di disoccupazione.
Buone notizie! L'aggiornamento di venerdì scorso sull'inflazione statunitense secondo l'indice dei prezzi PCE ha mostrato che i dazi non hanno fatto salire l'inflazione ad aprile. Al contrario, l'inflazione nominale è ora al 2,1% e quella di fondo al 2,5%. La disinflazione sembra quindi destinata a continuare negli Stati Uniti nonostante le tariffe, ma questo dato deve ancora essere confermato.
2) Il mercato non si aspetta un taglio dei tassi prima di settembre
Nonostante i buoni dati sull'inflazione PCE di aprile (il PCE è la versione dell'inflazione preferita dalla FED) e un'amministrazione Trump che sta esercitando pressioni sulla FED, il mercato non prevede una ripresa del taglio del tasso sui federal funds prima della decisione di politica monetaria di settembre.
Il dibattito rimane aperto in vista della riunione di politica monetaria del 30 luglio, quando i prossimi aggiornamenti sull'occupazione (rapporto NFP) e l'inflazione statunitense avranno un impatto decisivo.
3) Il rapporto NFP di venerdì 6 giugno sarà cruciale questa settimana!
In questa prima settimana di giugno, il mercato del lavoro statunitense sarà l'elemento fondamentale della settimana. Tutte le statistiche sull'occupazione negli Stati Uniti vengono aggiornate, e il rapporto NFP di venerdì 6 giugno è il più importante. Se da un lato sembra che la guerra commerciale non abbia ancora fatto crescere l'inflazione, dall'altro cosa sta succedendo al mercato del lavoro? Ricordiamo che il tasso di disoccupazione statunitense è pari al 4,2% della popolazione attiva e che la soglia di allarme della FED è pari al 4,4% della popolazione attiva. Se si scopre che le aziende statunitensi hanno dovuto licenziare personale a causa dell'incertezza economica legata alla guerra commerciale, questo potrebbe accelerare il calendario dei futuri tagli dei tassi da parte della FED.
Infine, va ricordato che il mercato spera in una telefonata tra Trump e il presidente cinese per raggiungere finalmente un accordo commerciale tra Cina e Stati Uniti, un filo conduttore fondamentale da seguire ogni giorno in borsa.
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Cosa accadrà a Bitcoin? (Week 22)Il prezzo di BTC ha toccato un nuovo massimo locale a 111.988 USD, sostenuto da un trend tecnico ancora positivo (Golden Cross attivo, prezzo sopra tutte le medie principali).
RSI daily attualmente a 66,7: nessun segnale di inversione, ma momentum in fase di stabilizzazione.
La strategia precedente (vedi idea precedente) rimane valida: attendo un pullback tecnico verso zone chiave per entrare. Nessuna modifica operativa per ora.
Contesto fondamentale e on-chain:
- I dati Glassnode mostrano realized cap sopra i 900B e realizzazione di profitti record tra i detentori di breve periodo → segnale di possibile pressione ribassista nel breve.
- Il Texas ha approvato una riserva strategica in Bitcoin, primo stato USA a farlo.
- JPMorgan ha iniziato a offrire Bitcoin ai clienti, segnando un cambiamento significativo nell’approccio istituzionale.
Resto in osservazione. Aggiornerò tra 3 giorni lo satus per il mio swing trading
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Bitcoin reached a new local high at 111,988 USD, supported by a strong technical trend (Golden Cross in place, price above all major moving averages).
Daily RSI is at 66.7 — no sign of reversal, but momentum is stabilizing.
The previous strategy remains valid: I’m waiting for a technical pullback into key zones before entering. No changes to trade levels at this stage.
On-chain and fundamental context:
- Glassnode reports realized cap above $900B and record profit-taking by short-term holders, suggesting short-term selling pressure may increase.
- Texas has approved a strategic Bitcoin reserve — the first U.S. state to do so.
- JPMorgan has begun offering Bitcoin to clients, marking a major institutional shift.
Remaining on watch.
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Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
a livello di price action stiamo molto attenti lunedi!
qua sotto vi riporto il quadro fondamentale
-Una sentenza della Corte ha bloccato l’iniziativa di dazi voluta da Trump, provocando un rimbalzo temporaneo dell’oro per via dell’incertezza legale.
I verbali del FOMC hanno evidenziato rischi di stagflazione e una forte prudenza della Fed sui tagli dei tassi.
Il rendimento del Treasury USA a 30 anni resta alto, intorno al 5%, segnale di preoccupazioni strutturali.
Le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono solo del 2,3%; settembre è la prima finestra possibile.
-Dazi e Incertezza Legale Cambiano il Contesto
La Corte USA ha bloccato l’ultima proposta di dazi generalizzati di Trump.
Il dollaro è inizialmente salito come bene rifugio, ma l’attenzione si è subito spostata sull’incertezza legale.
L’oro ha rimbalzato quando il dollaro ha perso forza a metà giornata di mercoledì.
Le incognite sulla politica commerciale hanno riportato volatilità legata alle notizie.
La Fed Resta Prudente: Nessun Taglio Imminente
I verbali della Fed sono stati letti come cautamente hawkish.
I membri riconoscono il rischio stagflazione, soprattutto se tornano le tensioni commerciali.
Ma chiedono più dati prima di muoversi: ciò ha messo pressione sull’oro durante la settimana, in parallelo con la salita dei rendimenti reali.
-Sostegno Strutturale all’Oro Ancora Presente
Nonostante le difficoltà tattiche, il quadro macro resta a favore dell’oro:
Downgrade del debito USA da parte di Moody’s
Inflazione persistente e deficit pubblici in aumento
Domanda costante delle banche centrali a livello globale
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Bitcoin supererà l'ORO? Capitali in Arrivo e nuovo Ciclo.📈 Bitcoin pronto a una nuova spinta rialzista?
In questa video analisi approfondiamo i segnali macroeconomici e ciclici che indicano l'inizio di un nuovo potenziale ciclo di accumulazione per Bitcoin.
▶️ Macro aggiornamenti:
📊 Oltre 49,6 milioni di americani preferiscono Bitcoin all’oro (solo 36,7 milioni scelgono il gold).
🏦 La domanda debole nelle aste dei bond USA e Giappone suggerisce un possibile spostamento di capitali su asset alternativi come Bitcoin e Oro.
🧠 Secondo il capo stratega di Deutsche Bank, Bitcoin e Gold potrebbero beneficiare di questo afflusso.
💼 Aziende che copiano la strategia di MicroStrategy:
Trump Media (acquisto previsto di $2,5 miliardi in BTC)
GameStop ($500 milioni in Bitcoin)
Sharp Link ed altre su Ethereum e Solana
📊 Analisi Ciclica 2.0 su BTC:
Potenziale partenza di un ciclo T+2 inverso
Ipotesi di un T+3 inverso da monitorare
Livelli chiave su timeframe H1 dove il ciclo mensile potrebbe chiudersi
Strategia operativa per un possibile long per intercettare la partenza del secondo ciclo mensile indice
👉 VIDEO ANALISI COMPLETA NEL CANALE YOUTUBE DI CICLICA TRADING
#Bitcoin #Criptovalute #AnalisiCiclica #BTC #MicroStrategy #TrumpMedia #Ethereum #Solana #MacroEconomia #Investimenti
📅 Data di pubblicazione: 31/05/2025
Nota: Le informazioni fornite in questo video sono a scopo educativo e non costituiscono consigli finanziari. Investire in criptovalute comporta rischi e dovresti fare le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
VIX: segnali nascostiPubblichiamo la metrica più critica.
Lascia un like se vuoi continuare a ricevere questi avvisi. Approfondimenti in Bio.
⚠️ Metrica più critica: Notizie “Fear-Driven” (Criticità 4/5)
Le notizie recenti, in particolare quelle relative alle tariffe e alla fiducia dei CEO, stanno alimentando l'incertezza tra gli investitori. La fiducia dei CEO negli Stati Uniti è diminuita significativamente nel secondo trimestre del 2025, con l'83% dei CEO che prevede una recessione nei prossimi 12-18 mesi.
🔍 Approfondimenti
Google Trends: L'interesse per termini come "market crash" e "recession" è aumentato del 12% nell'ultima settimana, indicando una crescente preoccupazione tra il pubblico.
Sentiment Social: Su Reddit, discussioni su tariffe e volatilità sono frequenti, mentre su Twitter il sentiment è più variegato, con alcuni utenti ottimisti e altri cauti.
Indice della Paura (VIX): Il VIX è sceso dello 0,67% a 19,18, suggerendo una leggera diminuzione della volatilità percepita, ma rimane sopra la media storica.
Crypto Fear & Greed: L'indice è a 60, indicando "Greed", ma in calo rispetto ai giorni precedenti, suggerendo una possibile inversione di sentiment.
Notizie “Fear-Driven”: Le notizie recenti evidenziano preoccupazioni su tariffe, recessione e volatilità, contribuendo all'incertezza del mercato.
Reazioni di Mercato: I mercati azionari mostrano performance miste, con alcuni indici in calo e altri stabili; le criptovalute hanno subito un calo significativo.
🧭 Conclusione
La situazione attuale dei mercati mostra segnali di moderata preoccupazione, con particolare attenzione alle notizie economiche e politiche che influenzano il sentiment degli investitori. Sebbene non vi siano segnali di panico imminente, è consigliabile monitorare attentamente gli sviluppi futuri.
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