La fiammella della speranzaBuongiorno a tutti. Le leve long hanno creato una piccola base sui 108k usd, arriva fino ai 107.3k usd, quindi probabilmente dopo essere stati ripetutamente massacrati i vitelli, potrebbe essere il turno degli orsacchiotti. Due livelli attirano la mia attenzione: l'area tra 111k e 112k(lo so siamo vicini e quindi non serve a niente scriverlo) e la zona sui 115k usd che comunque non ha molta "ciccia", il grosso degli orsi sta su ath, perciò se i big vogliono andare a prendere i corti, dovrennao spingere molto. Ecco perché questa la reputo una fiammella, perché il resto delle analisi su periodo intermedio mi raccomandano prudenza e forse anche attesa.
Ieri è stato l'anniversario della pubblicazione del paper di Satoshi, se fosse vivo oggi dumperebbe tutto vedendo cos'è diventato Bitcoin, ma noi siamo ludopatici e ormai vogliamo solo guadagnare. Approfitto per scrivere quanta ipocrisia ho letto in questi giorni, ma anche negli ultimi anni, i conati di vomito ormai li ho superati, mi sono abituato a leggere di persone che non hanno idea di cosa sia realmente Bitcoin, che però incidono sul suo destino. Perciò sono qui a dimostrare come si muove la speculazione.
Oltre l'analisi tecnica
EURUSD- 1,15 e si chiude il ciclo Daily?Le proiezioni Hosoda mi indicano che Fiber vede ancora 1,15 (proiezione N). Attualmente si trova sotto la Kumo, del sistema Ichimoku, e nell'ultima seduta ha reagito a due angoli di Gann (quello rosso e l'altro nero). Per arrivare alla proiezione N (1,14917) dovrebbe superare un angolo di Gann e il minimo precedente, obiettivo arduo ma non impossibile. La negazione di tale, ipotetico, scenario si avrebbe con il superamento, confermato, del massimo della candela di venerdi, queso creerebbe un minimo superiore al precedente e la continuazione del trend al rialzo (che secondo le mie analisi è quello dominante sia nel settimanale che nel mensile) oppure darebbe il via ad una fase laterale.
Da Wall Street a Los Santos-Take Two Interactive(TTWO)📌 Panoramica
Take-Two Interactive è uno dei leader globali dell’intrattenimento interattivo. È la casa madre di Rockstar Games, 2K e Zynga, e vanta una pipeline di titoli di grande valore, con una reputazione consolidata per la qualità dei propri prodotti.
Nel 2025 l’attenzione del mercato è tutta puntata sull’attesissima uscita di Grand Theft Auto VI (GTA 6), un evento potenzialmente epocale per il settore videoludico, destinato a influenzare ricavi, utili e percezione del brand nei prossimi anni.
💼 Analisi Fondamentale
🏢 Profilo aziendale
Take-Two Interactive Software Inc. controlla marchi di altissimo valore:
Rockstar Games → GTA, Red Dead Redemption
2K Games → NBA 2K, BioShock
Zynga → mobile gaming
Questa struttura diversificata consente all’azienda di operare su tutti i segmenti del mercato: console, PC e mobile, con una forte capacità di espansione cross-platform.
💰 Dati finanziari principali (2025 stimati)
Indicatore Valore stimato
Capitalizzazione di mercato ≈ 43 miliardi USD
Fatturato FY2024 ≈ 5,3 miliardi USD
Fatturato FY2025 atteso > 7 miliardi USD (+30/40%)
Utile netto FY2024 Negativo (investimenti pre-lancio GTA 6)
Margine operativo FY2026 > 20% (post-lancio GTA 6)
Debito netto ≈ 2,2 miliardi USD
Cassa disponibile ≈ 1,3 miliardi USD
P/E (Forward) ~25x (in calo previsto post 2025)
🚀 Driver di crescita
1️⃣ Uscita di GTA 6 (2025)
Il principale catalizzatore del titolo.
GTA V ha generato oltre 8 miliardi di dollari di ricavi cumulati, diventando il videogioco più redditizio della storia.
Le stime per GTA 6 parlano di 1 miliardo di dollari di vendite nel primo weekend e 30–40 milioni di copie nel primo anno.
L’impatto su utili e cash flow sarà trasformativo, con potenziale crescita dei ricavi oltre il 40–50% annuo.
2️⃣ Espansione nel mobile tramite Zynga
L’acquisizione di Zynga (2022) ha aperto il canale del mobile gaming, il segmento più in crescita del settore.
Take-Two può sfruttare le proprie IP (come GTA o Red Dead) per portarle in formato mobile o free-to-play, ampliando la base utenti e i ricavi ricorrenti.
3️⃣ Ricavi ricorrenti digitali
Modalità online come GTA Online e NBA 2K Online generano entrate costanti da microtransazioni, abbonamenti e vendite digitali.
Questo modello ricorrente stabilizza il cash flow e riduce la dipendenza dai grandi lanci.
4️⃣ Pipeline futura
Oltre a GTA 6, sono in sviluppo oltre 50 progetti tra nuovi capitoli e IP inedite.
L’obiettivo è stabilizzare la crescita post-GTA 6 con una cadenza più regolare di titoli AAA.
⚖️ Debolezze e rischi
Dipendenza da pochi titoli GTA e NBA 2K rappresentano oltre il 60% dei ricavi complessivi.
Sviluppo lungo e costoso : I progetti AAA richiedono anni e investimenti miliardari.
Ritardi o delusioni : Slittamenti nel lancio di GTA 6 o vendite sotto le attese possono pesare pesantemente sul titolo.
Concorrenza : EA, Activision Blizzard (Microsoft), Epic Games e Tencent stanno intensificando gli investimenti nel gaming premium.
Rischi normativi : Maggiore controllo su loot box, monetizzazione e privacy può ridurre la redditività.
📊 Valutazione e multipli
P/E attuale: ~40x (elevato ma in calo previsto post GTA 6)
EV/EBITDA forward: 15–17x, in linea con i competitor (EA, Activision)
Crescita EPS 2026–2027: +40–50% annuo stimato
Target Bullish: fino a 320–330 USD
🧩 Sintesi operativa (visione investimento, non trading)
Aspetto Valutazione
Trend di lungo periodo Rialzista solido
Valutazione attuale Alta, ma giustificabile con la crescita attesa
Catalizzatori futuri Uscita GTA 6, crescita digitale, espansione mobile
Rischi principali Ritardi, volatilità, concentrazione su pochi franchise
Area ideale di accumulo (LT) 180–200 USD
Target di lungo periodo (2–3 anni) 300–320 USD
Orizzonte consigliato Lungo termine (2025–2030)
🧠 Conclusione
Take-Two Interactive è una società di qualità superiore, con IP di valore miliardario e una delle community più fedeli dell’intero settore.
L’uscita di GTA 6 nel 2025 rappresenta un evento trasformativo: un potenziale catalizzatore in grado di riscrivere i record di ricavi e utili nel mondo dei videogiochi.
Per l’investitore di lungo periodo, TTWO è una scommessa strategica sul futuro del gaming AAA, con ritorni potenzialmente eccezionali nel ciclo 2025–2030.
Tuttavia, l’attuale euforia sul titolo suggerisce prudenza sulle entrate ai massimi e una strategia di accumulo graduale in caso di correzioni, per posizionarsi in vista del prossimo grande ciclo di crescita post-GTA 6.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
🟡 GOLD analisi tecnica + fondamentale🟡
I trader guardano alle prossime mosse della Fed e alle notizie USA-Cina.
Punti chiave:
Oro +2%. Domanda “rifugio” ancora forte per incertezza su tassi e commercio.
Powell ha detto che nella Fed c’è molta divisione sui nuovi tagli ai tassi.
Il mercato però vede ancora 70% di possibilità di un taglio entro dicembre.
Sul fronte commerciale:
Trump ha parlato di un accordo con la Cina con taglio dei dazi.
Pechino però non ha confermato tutto.
I trader ricordano come in passato le trattative siano cambiate da un giorno all’altro.
Quindi: sentiment cauto, ma ancora positivo per l’oro.
Situazione dati macro
Il BEA ha cancellato il rilascio del PCE di oggi.
Il BLS non pubblicherà il NFP la prossima settimana.
in parole povere ;
La Fed e noi trader stiamo volando alla cieca.
Il rischio maggiore ora arriva dai titoli delle news.
ci vediamo in live dopo
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Accordo Cina-USA, ma Wall Street scivolaCINA-USA, ACCORDO PARZIALE
Seduta negativa quella registrata ieri a Wall Street. Il Dow Jones ha perso lo 0,23%, chiudendo a 47.522 punti, mentre l’S&P 500 ha ceduto lo 0,99%, attestandosi a 6.822 punti. Peggiore la performance del Nasdaq, in calo dell’1,57% a 23.581 punti.
I settori tecnologico e della comunicazione hanno registrato le perdite più marcate. Microsoft ha lasciato sul terreno oltre il 3% dopo aver comunicato che l’investimento in OpenAI ha ridotto gli utili trimestrali di 3,1 miliardi di dollari.
Al contrario, i comparti finanziario e immobiliare sono stati tra i più performanti. Alphabet è balzata di quasi il 5% grazie a utili superiori alle attese, mentre Eli Lilly ha guadagnato il 4% dopo aver rivisto al rialzo le previsioni sui ricavi per l’intero anno. Anche JPMorgan (+2%), Visa (+2,3%) e Goldman Sachs (+2,9%) hanno registrato solidi guadagni.
Sul fronte commerciale, si segnala un accordo parziale tra Cina e Stati Uniti riguardante terre rare e dazi. L’intesa prevede una riduzione del 10% dei dazi americani sul Made in China e lo slittamento di un anno della stretta cinese sulle terre rare. Non è molto, ma rappresenta una base da cui partire.
In sostanza, i dazi USA scenderanno dal 57% al 47%, mentre la Cina si impegnerà ad acquistare consistenti quantità di soia dagli Stati Uniti e a rinviare le restrizioni sulle terre rare.
VALUTE
L’EUR/USD è in calo, ormai vicino ai supporti cruciali in area 1,1540. Una violazione di questo livello potrebbe spingere i prezzi verso 1,1400, soglia di medio-lungo termine, al di sotto della quale il trend rialzista si esaurirebbe.
Attualmente, la correlazione intermarket mostra il dollaro in salita come asset rifugio, in un contesto di timori di correzione dell’azionario. Paradossalmente, questo spinge anche l’oro a consolidare, senza cercare nuovi massimi. Chi è long sull’equity si è coperto con acquisti di oro, e uscendo dall’azionario, abbandona anche la copertura.
Tra le altre valute, l’USD/JPY si muove in prossimità di quota 154,00, il Cable si trova sul supporto di 1,3140, mentre le valute oceaniche sono tornate sui minimi in un mercato dominato dal dollaro.
I prezzi dell’oro sono scesi a circa 4.000 dollari l’oncia, destinati a registrare la seconda perdita settimanale consecutiva. Il metallo prezioso è sotto pressione per via delle deboli aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve e dell’accordo commerciale parziale tra Stati Uniti e Cina, che lascia ancora incertezza sulla sua durata.
Nel frattempo, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha dichiarato che un ulteriore taglio dei tassi a dicembre non è garantito. Il dollaro resta vicino ai massimi degli ultimi tre mesi, rendendo l’oro più costoso per gli acquirenti stranieri.
Secondo il World Gold Council, le banche centrali hanno acquistato 220 tonnellate di oro nel terzo trimestre, con un incremento del 28% rispetto al trimestre precedente, guidato dal Kazakistan.
EUROZONA
L’economia dell’Eurozona è cresciuta dello 0,2% su base trimestrale nel terzo trimestre del 2025, in aumento rispetto allo 0,1% del secondo trimestre e leggermente al di sopra delle attese dello 0,1%, secondo una stima preliminare.
La Francia ha registrato una crescita dello 0,5%, superando le previsioni dello 0,2%, grazie a un forte aumento delle esportazioni. La Spagna si è confermata la migliore tra le principali economie del blocco, con un’espansione dello 0,6%, sostenuta da consumi familiari e investimenti fissi.
La Germania ha rallentato a causa del calo delle esportazioni, mentre l’Italia ha mostrato una stagnazione, con il settore industriale in contrazione e i servizi stabili.
Su base annua, il PIL dell’Eurozona è cresciuto dell’1,3%, superando le attese dell’1,2%. I dati migliori del previsto riducono la pressione sulla BCE per un taglio dei tassi nel breve termine, rafforzando l’idea che l’economia resti resiliente nonostante le tensioni geopolitiche e l’incertezza commerciale.
GERMANIA, CPI
Il tasso di inflazione annuo in Germania è sceso leggermente al 2,3% in ottobre, rispetto al massimo annuale del 2,4% registrato a settembre, ma è rimasto sopra le attese del mercato, fissate al 2,2%.
I prezzi al consumo hanno rallentato per beni alimentari ed energia, grazie al calo dei prezzi del carburante e alle ampie scorte di gas naturale nell’UE. L’inflazione dei servizi è invece aumentata leggermente, portando il tasso di inflazione core al 2,8%, un livello ancora elevato.
Rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3%.
BCE, TASSI INVARIATI
La Banca Centrale Europea ha mantenuto invariati i tassi di interesse per la terza riunione consecutiva a ottobre, segnalando fiducia nella tenuta dell’economia europea e un allentamento delle pressioni inflazionistiche.
Il tasso di rifinanziamento principale è rimasto al 2,15%, mentre il tasso sui depositi presso la BCE è stato confermato al 2,0%.
La BCE ha osservato che l’inflazione è prossima all’obiettivo di medio termine del 2% e che l’economia continua a espandersi, sostenuta da un mercato del lavoro solido e dalla forza del settore privato.
Tuttavia, le prospettive economiche restano incerte, soprattutto a causa delle persistenti tensioni commerciali globali e delle instabilità geopolitiche. I responsabili della politica monetaria hanno ribadito che continueranno a seguire un approccio basato sui dati, valutando le decisioni riunione per riunione.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Sviluppare un trading planNell’universo del trading, pochi elementi sono determinanti quanto la presenza di un trading plan ben strutturato. Chi agisce secondo regole predefinite e condizioni precise ha molte più probabilità di ottenere risultati costanti rispetto a chi si affida all’improvvisazione.
Definire il mercato e gli strumenti
Un piano efficace parte dalla chiarezza su cosa si intende tradare. Non ha senso monitorare tutti gli asset disponibili: è cruciale selezionare e specializzarsi su uno o pochi strumenti (ad esempio solo valute, indici o alcune azioni). Questo consente maturare maggiore competenza e attenzione sull’asset scelto.
Scegliere il time frame principale
Ogni stile di trading corrisponde a un orizzonte temporale differente. Scalping, day trading e swing trading presuppongono analisi su time frame diversi, dai 15 minuti al giornaliero. Il piano deve specificare su quale time frame verranno cercate le opportunità. Ad esempio, un trader che opera sul grafico giornaliero avrà logiche differenti rispetto a chi lavora su time frame orario o a 15 minuti.
Descrivere le condizioni di mercato ideali
Un trader consapevole distingue tra mercati direzionali (trending), laterali (range) o in inversione. Bisogna quindi chiarire quali condizioni di mercato che si intendono sfruttare. si cercheranno quindi segnali su trend chiari, rotture di range o rimbalzi su livelli chiave.
Definire la gestione del rischio
La gestione del rischio è il pilastro della longevità. Un trading plan deve contenere:
1) Numero massimo di posizioni contemporanee.
2) Percentuale di capitale rischiato per singola operazione (in genere tra 0,5% e 2%).
3) Massimo drawdown accettabile prima di sospendere l’operatività.
Questi limiti vanno calcolati in modo preciso e rispettati con disciplina.
Identificare le condizioni di ingresso
Le condizioni di ingresso (entry) devono essere oggettive. Pattern grafici, segnali di indicatori specifici, dati fondamentali o la combinazione di questi. È raccomandato definire quali segnali vengono considerati validi per aprire una posizione e non lasciarsi guidare dall’istinto.
Stabilire le regole di stop loss
Le perdite sono inevitabili, ma devono essere limitate. Le regole di stop placement vanno dettagliate:
1) In base a valori fissi (pip-based),
2) Strutturali (sotto/supporti o sopra/resistenze chiave),
3) Indicatori tecnici (es. sotto la media mobile).
Definire obiettivi e modalità di uscita
Un trading plan deve sempre includere obiettivi chiari di take profit e modalità di gestione del trade (target fisso, trailing stop, parziale chiusura etc.). Questo permette sia la protezione dei profitti, sia il rispetto della disciplina anche in fase di euforia di mercato.
Crescere con il trading plan
Un trading plan non è mai statico. Con il progredire delle competenze e l’esperienza accumulata, ogni trader andrà integrando nuove regole, adattando le condizioni operative ai mercati e alle proprie caratteristiche psicologiche.
[QUANDO OPERARE SU LONDRA E/O NY] - Se sto a DubaiFUSI ORARI CHIAVE :
Città : Dubai
Fuso orario : UTC+4
Differenza da Dubai : /
Città : Londra
Fuso orario : UTC +1 (estate) / +0 (inverno)
Differenza da Dubai : -3h / -4h
Città : New York
Fuso orario : UTC -4 (estate) / -5 (inverno)
Differenza da Dubai : -8h / -9h
ORARI DI APERTURA (Convertiti in ora di Dubai) :
Borsa : Londra
Orario locale : 08:00-16:30
Ora a Dubai (estate) : 11:00-19:30
Ora a Dubai (inverno) 12:00-20:30
Borsa : New York
Orario locale : 09:30-16:00
Ora a Dubai (estate) : 17:30-00:00
Ora a Dubai (inverno) 18:30-01:00
MOMENTI CHIAVE DI TRADING (ora di Dubai) :
Fascia oraria : 10:00-11:00
Sessione : Pre-Europa
Volatilità : Bassa
Focus operativo : Setup, analisi
Fascia oraria : 11:00-13:30
Sessione : Apertura Londra
Volatilità : Alta
Focus operativo : Forex EU, DAX, FTSE
Fascia oraria : 13:30–17:30
Sessione : Europa attiva
Volatilità : Media
Focus operativo : Trend su EUR/USD, Oro
Fascia oraria : 17:30–19:30
Sessione : Londra+NY overlap
Volatilità : Massima
Focus operativo : Indici globali, USD crosses
Fascia oraria : 19:30–00:00
Sessione : Sessione USA
Volatilità : Alta
Focus operativo : Nasdaq, S&P 500, Oil
Fascia oraria : 00:00–02:00
Sessione : After-market
Volatilità : Bassa
Focus operativo : Crypto o chiusura posizioni
SINTESI OPERATIVA
• Sessione Londra: 11:00 – 19:30 (Dubai)
• Sessione New York: 17:30 – 00:00 (Dubai)
• Picco di attività globale: 17:30 – 19:30
• Fuso spostato +3h rispetto all’Italia (in estate)
CONSIGLIO PRATICO
Imposta la tua routine di trading tra le 11:00 e 00:00 (Dubai): mattina per analisi, pomeriggio per Europa, sera per USA. Mantieni la stessa strategia dell’Italia, semplicemente spostata in avanti di circa 3 ore.
NASDAQ: Capital gain da 1.484 puntiOperazione chiusa sul NASDAQ Composite (IXIC) con un capital gain di 1.484 punti (pari a 14.840$ per chi come me adopera ferreamente un lotto per tutte le operazioni ).
Un’operazione impostata con precisione chirurgica, con previsioni anticipate nel post del 16 ottobre e chiusa nella giornata di ieri in area 24.000 dopo un movimento tecnico perfettamente in linea con l’impostazione del trend.
Come si vede dal grafico, l’apertura è avvenuta in area 22.533, subito dopo la rottura della resistenza dinamica (trendline verde) e il successivo ritracciamento tecnico del 22 Ottobre — il classico *flag pattern* che utilizzo come segnale operativo.
👉 La mia regola resta sempre la stessa: “No Flag, No Trading.”
Durante l’intera fase di sviluppo (come anticipato nel post del 16 Ottobre), il prezzo ha rispettato in modo preciso tutti i livelli tecnici intermedi, confermando la solidità dell’impostazione rialzista:
* 22.908: primo step di conferma del breakout
* 23.235: consolidamento e nuovo impulso
* 23.543: livello chiave di accelerazione
* 24.017 – 24.238: area target finale raggiunta, con chiusura dell’operazione
Questa sequenza ordinata di livelli raggiunti è un chiaro esempio di come una gestione sistematica della price action possa generare risultati consistenti anche in fasi di mercato volatili.
Il movimento rialzista è stato confermato dalla crescita progressiva dei volumi e dalla struttura tecnica del canale ascendente, con target finale centrato in area 24.000.
Un’operazione che si inserisce perfettamente nel contesto attuale del mercato tech, dove la forza relativa del NASDAQ continua a superare le altre principali borse americane.
📊 Sintesi operativa:
* Apertura: 22.533
* Chiusura: 24.000
* Gain: +1.484 punti (14.840$ in 7 giorni)
* Strategia: Breakout + Flag pattern
* Trend: Rialzista confermato
#NASDAQ #AnalisiTecnica #CapitalGain #FlagPattern #NASDAQComposite #TradingStrategy #Investimenti
long 1VBK da 15,90 no stoplong 1VBK da 15,90 no stop, presi 35pezzi, numeri non buoni, ma appena partita da minimi pluriennali sul grafico xetra, posizione speculativa, vediamo dove va, se spinge il petrolio per crisi esogene dovrebbe portare su anche questo comparto, poi sono prezzi di cinque anni fa, chissà.
ingresso portafoglio ACSM-AGAM da 2,44 no stopingresso portafoglio ACSM-AGAM da 2,44 no stop per 210pezzi, discreta reazione sul settimanale, visto che Hera traccheggia e non si decide, proviamo un altro cavallo: con gas, acqua e monnezza non dovrebbe deludere, in più debole consolazione del div che si andrà a incassare tra poco.
Powell FOMC? indecisione e confusioneho bisogno del tuo sostegno.
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Capital.com è il mio alleato per l’analisi tecnica: grafici fluidi, puliti e precisi!
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🟡 GOLD analisi tecnica + fondamentale🟡
ieri abbiamo seguito insieme la live del discorso dello zio powell.
ha tagliato i tassi di 25 punti in ottica 'gestione del rischio'.
Ha riconosciuto i progressi sull’inflazione, ma li ha definiti irregolari.
Il mercato del lavoro è più debole. Ora la politica monetaria sarà basata sui dati, senza un piano chiaro per ulteriori tagli.
Risultato: movimento classico in due tempi. Il dollaro è salito subito, pensando a un possibile “taglio unico”.
Poi è sceso di nuovo, perché nella sessione Q&A Powell è stato meno aggressivo sul futuro e più flessibile.
attualmente rimango a favore rialzista ma fino alla sessione di news 13.30 e americana 14.30 non andrò a fare nessun trade.
ci vediamo in live dopo
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La Fed taglia i tassi, ma Powell frena l’euforiaLA FED TAGLIA, MA POWELL FRENA
La Federal Reserve ha abbassato il tasso sui Fed Funds di 25 punti base, portandolo a un intervallo obiettivo del 3,75%-4,00% nella riunione di ottobre 2025, in linea con le aspettative del mercato. La mossa segue un taglio analogo effettuato a settembre, portando i costi di finanziamento al livello più basso dal 2022.
I membri del Board della Fed hanno espresso preoccupazione per il mercato del lavoro e i suoi potenziali rischi di peggioramento, mentre l'inflazione, salita dall'inizio dell'anno, resta elevata (+3%). Su 12 votanti, due hanno sostenuto un taglio di 50 punti base, mentre uno ha votato per mantenere i tassi invariati.
Successivamente, il presidente Jerome Powell ha messo in guardia i mercati dal dare per scontato un ulteriore taglio nella prossima riunione. Gli analisti, tuttavia, continuano a prevedere una riduzione di 25 punti base a dicembre. "Continuiamo ad affrontare rischi di natura bilaterale", ha dichiarato Powell durante la conferenza stampa a Washington. Ha aggiunto che "ci sono state opinioni fortemente divergenti su come procedere a dicembre" e ha ribadito che "una nuova riduzione del tasso di riferimento non è una conclusione scontata, tutt'altro".
WALL STREET MISTA
La Borsa statunitense ha registrato variazioni contenute dopo la decisione della Fed. Il Dow Jones ha perso lo 0,16%, dopo aver toccato un nuovo massimo a 48.041 punti. L’S&P 500 è rimasto invariato a 6.891 punti, sotto il massimo storico di 6.920, mentre il Nasdaq è salito dello 0,55% a 23.958 punti, con massimo a 24.020.
Il sentiment di mercato resta orientato al "risk on", con l’oro che continua a oscillare sotto quota 4.000 dollari l’oncia.
VALUTE
Sul mercato valutario, la prima reazione alle parole di Powell è stata un deciso rialzo del dollaro, interpretato come ritorno al "risk off" e acquisto di valuta statunitense come bene rifugio. Tuttavia, nella notte, il movimento si è invertito e il dollaro ha ripiegato.
L’EUR/USD è sceso a 1,1580 dopo la Fed, per poi risalire a 1,1630 nella sessione asiatica. Il trend di medio periodo resta rialzista, ma manca il momentum per una discesa decisa del dollaro. Il cambio rimane ancorato in un range tra 1,1550 e 1,1680.
Stessa dinamica per il Cable, mentre l’USD/JPY si avvicina al doppio massimo di periodo a 153,25: una sua violazione potrebbe aprire la strada verso quota 155,00. Reazione anche per le valute oceaniche, con AUD vicino a 0,6600 e NZD intorno a 0,5800.
RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO USA
Il rendimento dei Treasury a 10 anni è salito di 10 punti base, raggiungendo il 4,07%, dopo che Powell ha frenato le aspettative di ulteriori tagli dei tassi entro l’anno. La Fed ha annunciato la fine del suo programma di quantitative tightening.
Nonostante ciò, i rendimenti lungo la curva sono aumentati, poiché Powell ha chiarito che la Fed non darà priorità alla debolezza del mercato del lavoro rispetto all’inflazione. La banca centrale reinvestirà i titoli MBS in scadenza in buoni del Tesoro, per mitigare le tensioni sui mercati dei finanziamenti overnight.
I future sui tassi continuano a prezzare tre ulteriori tagli entro luglio 2026. Le preoccupazioni precedenti legate al rallentamento economico, alla chiusura del governo e alla stabilità del bilancio Fed avevano spinto il rendimento decennale al minimo annuale del 3,95% il 22 ottobre.
BOJ, TASSI FERMI
La Banca del Giappone ha mantenuto i tassi invariati allo 0,5% nella riunione di ottobre 2025, confermando il livello più alto dal 2008 e prolungando la pausa iniziata dopo l’ultimo rialzo di gennaio. La decisione, attesa dal mercato, è stata approvata con 7 voti favorevoli e 2 contrari. I consiglieri Naoki Tamura e Hajime Takata hanno nuovamente proposto un aumento allo 0,75%, come già fatto a settembre.
Nelle previsioni trimestrali, la BoJ ha mantenuto l’inflazione core al 2,7% per l’anno fiscale in corso, prevedendo un calo all’1,8% nel 2026 e una risalita al 2,0% nel 2027. La crescita del PIL per il 2025 è stata rivista al rialzo dallo 0,6% allo 0,7%, sostenuta da un accordo commerciale con Washington e dalla nuova leadership del Primo Ministro Sanae Takaichi. Le proiezioni per il PIL 2026 e 2027 restano rispettivamente allo 0,7% e all’1%.
BANCA DEL CANADA: TAGLIO E CAUTELA
La Banca del Canada ha ridotto il tasso overnight di riferimento di 25 punti base, portandolo al 2,25% nella riunione di ottobre 2025, come previsto dai mercati. L’istituto ha segnalato che potrebbe concludere il ciclo di tagli se le proiezioni economiche di base saranno confermate, in un contesto di forte incertezza.
Il taglio segue una precedente riduzione di 25 punti base nella riunione di settembre, la prima da marzo. L’inflazione complessiva si aggira intorno all’obiettivo del 2%, mentre i dazi statunitensi e il rallentamento del mercato del lavoro hanno spinto il Consiglio direttivo a optare per condizioni di finanziamento più accomodanti.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
🟡 GOLD analisi tecnica + fondamentale🟡
Gold sta recuperando dopo lo scossone fino a ieri.
Il prezzo è tornato su vecchie chiusure e aperture settimanali/mensili.
Queste zone contano parecchio e sono molto rilevanti!
La zona daily dei 3890 è stata toccata e L’imblance daily è stata chiusa. ottimo segnale.
il prezzo Sta rientrando anche sul livello daily precedente.
Altro punto a favore del probabile long nel pomeriggio.
pazienza e attenzione che stasera si balla!
FOMC ore 19:00 ci vediamo in live per assisterla insieme.
Oggi due fattori chiave: Fed + trimestrali big tech.
📈 Scenario rialzista
Se la Fed taglia i tassi e resta prudente, rendimenti e USD possono scendere. possiamo assistere ad un rialzo
📉 Scenario ribassista
Se la Fed parla di “taglio unico” o i tech spingono i rendimenti in alto.
possiamo assistere ad un ribasso
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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IONQ – Il cavallo vincente (o perdente) della rivoluzione quant📊 Contesto generale
Il settore del calcolo quantistico rappresenta una delle frontiere più promettenti dell’informatica moderna. Nonostante sia ancora in una fase embrionale, le prospettive di crescita a lungo termine sono potenzialmente esponenziali.
Dopo un 2025 esplosivo, il comparto ha iniziato a raffreddarsi: molti titoli legati al quantum computing, incluso IonQ (IONQ), hanno perso terreno rispetto ai massimi di periodo, generando timori ma anche opportunità d’ingresso per chi guarda oltre la volatilità di breve.
🧩 Fondamentali e posizionamento competitivo
IonQ è stata la prima azienda di calcolo quantistico a quotarsi in borsa e si distingue per il suo approccio basato su ioni intrappolati.
A differenza dei sistemi superconduttivi (che richiedono temperature prossime allo zero assoluto), IonQ utilizza un metodo più efficiente, scalabile e preciso — un vantaggio competitivo significativo nel lungo periodo.
L’azienda detiene record mondiali di fedeltà nei test di gate quantistici e, se riuscirà a mantenere il vantaggio tecnologico, potrebbe diventare uno dei leader globali del settore.
📈 Proiezioni e potenziale
Secondo stime di settore, il mercato quantistico potrebbe raggiungere un valore compreso tra 15 e 30 miliardi di dollari annui entro il 2035-2040.
Se IonQ riuscisse a conquistare anche solo una quota del 50% e mantenere un margine operativo del 30%, potrebbe generare 4,5 miliardi di utili annui, con una valutazione teorica superiore a 130 miliardi di dollari.
Naturalmente, l’incertezza resta elevata: la concorrenza (Rigetti, D-Wave, IBM) è agguerrita e la tecnologia potrebbe evolversi in direzioni imprevedibili.
🔍 Analisi Tecnica
Sul grafico settimanale, IonQ ha completato un movimento impulsivo verso i massimi annuali e sta ora ritracciando.
Il Volume Profile evidenzia una forte area di accumulo tra 48,62 e 41 USD, coincidente con una zona di valore ad alto volume (HVN).
In quest’area, il titolo potrebbe trovare un pavimento tecnico e offrire un punto d’ingresso a rischio/rendimento favorevole per un investimento di lungo periodo.
💰 Strategia e piano d’investimento
Area di accumulo ideale: 48,6 – 41 USD
Target di lungo periodo: >120 USD (2027), >250 USD (2030), potenziale oltre 400 USD (2035)
Stop loss tecnico (invalidazione): chiusure settimanali sotto 38 USD
Orizzonte temporale: 5–10 anni
Profilo di rischio: Alto (speculativo, high beta)
⚠️ Conclusioni
IonQ rappresenta una scommessa tecnologica di lungo termine, paragonabile alle early stage di Nvidia o AMD nei primi anni 2000.
Un titolo ad alto rischio ma potenzialmente con rendimenti asimmetrici.
Per gli investitori pazienti e con visione decennale, l’area attuale potrebbe rivelarsi una zona di accumulo strategico in un settore destinato a trasformare il mondo dell’informatica.
La Fed decide, mercati in attesa tra oro e petrolioIL GIORNO DELLA FED
Oggi è uno di quei giorni in cui potremmo finalmente avere maggiore chiarezza su ciò che potrebbe accadere nel prossimo futuro. Questo perché, nell’ultimo periodo, a causa dello shutdown negli Stati Uniti, non abbiamo avuto un quadro macroeconomico ben definito in vista della decisione della Federal Reserve, prevista per stasera alle ore 19:00 italiane.
Gli ultimi dati sul mercato del lavoro risalgono a oltre un mese fa e, recentemente, non siamo riusciti a valutare la resilienza dell’economia statunitense al congelamento delle attività pubbliche. Queste sembrano avere un costo stimato di circa 15 miliardi di dollari a settimana. Dopo cinque settimane, si parla di 75 miliardi di dollari in meno nel sistema, un impatto che potrebbe pesare soprattutto sui consumi.
Sul fronte azionario, il Dow Jones ha guadagnato lo 0,34%, chiudendo a 47.706 punti, dopo aver toccato un nuovo massimo a 47.943. L’S&P 500 è salito dello 0,23%, chiudendo a 6.891 punti, poco sotto il massimo storico di 6.911. Performance positiva anche per il Nasdaq, in rialzo dello 0,8% a 23.827 punti, con massimo a 23.901.
Al momento non sembrano esserci segnali di correzione, complice l’entusiasmo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, si sa, i mercati sono volubili e, dati gli eccessi, prima o poi potrebbero iniziare a correggere.
DOLLAR INDEX
L’indice del dollaro è salito verso quota 99, recuperando le perdite di inizio settimana. Gli investitori si preparano alla decisione della Federal Reserve, con un taglio dei tassi di un quarto di punto ormai dato per certo.
L’attenzione è rivolta anche alle parole del presidente Jerome Powell, da cui si attendono indicazioni sulla possibilità di un ulteriore taglio a dicembre. Con trepidazione, si attende anche l’incontro tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il presidente cinese Xi Jinping, che dovrebbe finalizzare un accordo per sospendere i dazi statunitensi e rivedere i controlli sulle esportazioni di terre rare da parte della Cina.
Sul fronte valutario, si segnala il movimento dello yen: USD/JPY è salito sopra quota 152,30. A livello politico, il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha incontrato il Ministro delle Finanze giapponese, Satsuki Katayama, per discutere della volatilità dei tassi di cambio, sollecitando una “politica monetaria solida”. L’incontro è stato interpretato come una sottile critica alla lenta normalizzazione dei tassi in Giappone.
Il timore, da parte americana, è che il Giappone possa svalutare lo yen. L’incontro mirava a preservare la stabilità valutaria. Intanto, la sterlina mostra debolezza, con il Cable a 1,3230, dopo segnali di rallentamento dell’inflazione.
GOLD
L’oro è stato l’asset più volatile tra i principali, inizialmente protagonista di un forte movimento rialzista, sostenuto dagli acquisti delle banche centrali. Questi acquisti sono stati motivati sia da esigenze di copertura dei portafogli azionari, sia da strategie di diversificazione.
Va inoltre considerata la crescente dedollarizzazione del mercato, un fenomeno che non può essere sottovalutato. L’oro rappresenta un bene tangibile, contrapposto alle valute fiat che, secondo alcuni, hanno perso parte del loro status di asset affidabili.
Tuttavia, nelle ultime sedute, il metallo giallo ha subito un forte ripiegamento, perdendo oltre 400 dollari l’oncia e tornando sotto quota 4.000. Le cause sono da ricercare nelle prese di beneficio e nel fatto che i prezzi avevano raggiunto livelli impensabili solo poche settimane fa.
PETROLIO
I future sul greggio WTI si sono attestati intorno ai 60 dollari al barile, in calo da tre giorni. I mercati cercano di comprendere l’impatto delle sanzioni statunitensi sulla Russia e le persistenti preoccupazioni legate all’eccesso di offerta.
La scorsa settimana, Washington ha inserito Rosneft e Lukoil nella lista nera, colpendo i principali produttori di petrolio russi. Le raffinerie indiane hanno sospeso i nuovi ordini di greggio russo in attesa di nuove linee guida, sebbene la compagnia petrolifera statale IOC abbia dichiarato che continuerà gli acquisti nel rispetto delle sanzioni.
Permane lo scetticismo sull’efficacia delle sanzioni nel compensare l’eccesso di offerta, soprattutto considerando che l’OPEC+ starebbe valutando un ulteriore aumento della produzione nella prossima riunione.
Infine, le dinamiche del petrolio potrebbero essere influenzate anche dagli sviluppi commerciali tra Stati Uniti e Cina.
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EUR/USD: Target Raggiunto a 1.1665 – Strategia Vincente Il cambio Euro/Dollaro conferma la rottura rialzista con profitto di 590 $
Dopo aver aperto la posizione long dal livello 1.1606, il target fissato a 1.1665 è stato pienamente raggiunto, portando a casa un profitto di +59 pip (pari a 590$ su un lotto standard).
Il trend, come anticipato nell’analisi precedente, ha confermato il cambio di direzione dopo la rottura della trendline ribassista, spingendo i prezzi verso la fascia di resistenza chiave.
Attualmente, il cambio EUR/USD si trova in una fase di consolidamento sopra 1.1640, livello che potrebbe fungere da nuovo supporto dinamico. Un eventuale superamento di 1.1670/1.1690 aprirebbe spazio verso nuovi massimi settimanali.
🔹 Scenario tecnico attuale:
* Supporto chiave: 1.1640 – 1.1606
* Resistenza: 1.1665 – 1.1690
* Trend di breve: rialzista
* Prossimo obiettivo potenziale: 1.1730
Il risultato ottenuto non è solo una conferma operativa ma anche un segnale di crescita per il progetto editoriale. Ogni operazione documentata rappresenta un passo concreto nel percorso di trasparenza e strategia condivisa.
#EURUSD #ForexTrading #AnalisiTecnica #EuroDollar
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il supporto daily dei 4000,3960 non tiene nemmeno ni apertura di oggi.
attualmente è diretto verso l'open mensile.
personalmente sono out fino a mercoledi sera con la FOMC.
attendo con pazienza e quando mi tornerà in livelli buoni valuterò.
vi ricordfo che è iniziata la “whale season”, ovvero la fase della earning season in cui le più grandi aziende del mondo devono ancora pubblicare i loro risultati trimestrali.
Questa parte della stagione attira il maggior interesse e sposta l’attenzione sui mercati azionari, mettendo in ombra la performance dell’oro.
In più, siamo a fine mese — e questo non gioca a favore dell’oro.
I prossimi giorni saranno guidati da tre eventi chiave:
- Decisione Fed (mercoledì)
- PIL USA Q3 (giovedì)
- Core PCE (venerdì)
📌Fattori chiave da monitorare📌
1. Politica monetaria e dati macro:
Il mercato sconta un taglio di 25 pb da parte della Fed il 29 ottobre. Powell dovrebbe mantenere un tono prudente dopo la revisione negativa dei dati occupazionali (≈ -900k) e il CPI più debole.
Il modo in cui descriverà il percorso futuro dei tassi determinerà la direzione dei rendimenti reali e del dollaro USA.
2. Shutdown e ritardi nei dati:
Con parte del governo ancora bloccata, diverse pubblicazioni restano rinviate.
Il CPI è stato diffuso, ma l’assenza del flusso normale di dati BLS mantiene alta la sensibilità del mercato alle prossime uscite Fed e BEA.
3. Geopolitica:
Nuove tensioni sui dazi USA–Cina e possibili sanzioni hanno sostenuto il dollaro e aumentato la volatilità.
Un’eventuale escalation aumenterebbe il “premio assicurativo” sull’oro, mentre una distensione avrebbe l’effetto opposto.
ci vediamo alle 13:00 in Live new york
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Wall Street ai massimi, oro giù: focus su Fed e CinaNON C’È LIMITE AI RIALZI, PER ORA
Ancora una seduta positiva per gli indici USA, che hanno registrato nuovi massimi storici. L'S&P 500 è salito dell’1,23%, toccando il nuovo record di 6.877 punti. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,71%, mentre il Nasdaq è avanzato dell'1,86%, raggiungendo il massimo storico di 23.659 punti.
Sui mercati si respira un clima di rinnovato ottimismo, alimentato dalle prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina. Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha dichiarato che esistono le premesse per un’intesa significativa, che i presidenti potranno discutere giovedì. L’accordo potrebbe includere il rinvio delle restrizioni cinesi all’esportazione di terre rare, la cancellazione dei dazi del 100% sui prodotti cinesi previsti per il mese prossimo e la ripresa degli acquisti di soia da parte della Cina.
I titoli dei settori comunicazione e tecnologia hanno guidato i rialzi. Nvidia, Broadcom, Alphabet e Tesla hanno chiuso con guadagni superiori al 2%. Intanto, gli operatori si preparano a una settimana intensa sul fronte degli utili aziendali, con cinque dei cosiddetti "Magnifici Sette" pronti a pubblicare i risultati. Si prevede inoltre che la Federal Reserve possa procedere con un taglio dei tassi di 25 punti base nel corso della settimana.
VALUTE
Poche novità sul fronte valutario, con dinamiche che si ripetono da settimane. L’EUR/USD si avvicina ai livelli chiave di 1,1680 e 1,1720, ma senza particolare slancio. Anche il Cable si muove verso l’area di 1,3380–1,3390, mentre l’USD/JPY è tornato sotto quota 152,00 dopo aver testato i massimi di periodo sopra 153,20. L’EUR/JPY ha toccato 178,20 per poi ritracciare di circa 100 pips, in seguito al rientro dell’USD/JPY.
Le valute oceaniche mostrano segnali di correzione, con la speranza che l’accordo USA-Cina possa ridare fiato ad AUD e NZD, particolarmente penalizzate nell’ultimo periodo. L’impressione è che il dollaro sia da vendere sulle indiscrezioni fino alla decisione della Fed, per poi tornare a rafforzarsi una volta ufficializzato il probabile taglio dei tassi.
GERMANIA, IFO IN RIPRESA
L’indice Ifo sul clima aziendale in Germania è salito a 88,4 nel mese di ottobre 2025, rispetto agli 87,7 di settembre, superando le previsioni fissate a 88. L’indice delle aspettative è aumentato a 91,6, il livello più alto da febbraio 2022, mentre le condizioni attuali sono leggermente peggiorate, scendendo a 85,3 da 85,7.
Secondo il presidente dell’Ifo, Clemens Fuest, le aziende continuano a sperare in una ripresa economica nel prossimo anno, anche se la valutazione della situazione attuale è leggermente più negativa. Nel settore manifatturiero le aspettative sono migliorate, mentre nei servizi si registra un miglioramento del sentiment, grazie a una valutazione più favorevole delle condizioni attuali e a un minore scetticismo sulle prospettive future.
MOODY’S
Venerdì, Moody’s ha confermato il rating sovrano a lungo termine della Francia in valuta estera ad Aa3, ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo. La decisione è motivata dai crescenti rischi legati alla frammentazione politica, che potrebbero compromettere la capacità del Paese di contenere il deficit.
Nei mesi precedenti, anche Fitch, DBRS e S&P Global avevano declassato il rating della Francia. Il Ministro delle Finanze, Roland Lescure, ha commentato che la decisione di Moody’s riflette l’assoluta necessità di costruire un percorso collettivo verso un compromesso di bilancio. Il governo, ha aggiunto, resta determinato a raggiungere l’obiettivo di un deficit pari al 5,4% del PIL nel 2025 e a proseguire su un ambizioso percorso di riduzione del disavanzo pubblico, con l’intento di riportarlo sotto il 3% del PIL entro il 2029, senza compromettere la crescita.
Attualmente, il rating di Standard & Poor’s per la Francia è pari ad A+ con outlook stabile, mentre DBRS lo riporta ad AA, anch’esso con outlook stabile. Il rating creditizio è uno strumento fondamentale per fondi sovrani, fondi pensione e altri investitori, influenzando direttamente i costi di indebitamento di un Paese.
GOLD
L’oro è in calo, tornato abbondantemente sotto la soglia dei 4.000 dollari l’oncia, con un test a 3.957 mentre scriviamo. Si tratta del livello più basso da oltre due settimane. Le prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina hanno ridotto la domanda di beni rifugio.
I funzionari di entrambi i Paesi hanno annunciato di aver raggiunto un accordo quadro sui dazi e su altre questioni chiave durante i colloqui del fine settimana in Malesia. Questo apre la strada alla finalizzazione dell’intesa da parte del Presidente Trump e del Presidente Xi, che si incontreranno in Corea del Sud nei prossimi giorni.
Tuttavia, il dollaro debole e le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve hanno contribuito al sell-off del metallo giallo
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EUR/USD: trend rialzista in costruzione da 1,1606Dopo aver chiuso la precedente operazione short sul livello 1,1606, ho riaperto una nuova posizione long dallo stesso punto chiave.
Il target operativo è fissato a 1,1665, con un potenziale di 59 pip a un lotto — un movimento interessante che, se confermato, rappresenta un chiaro segnale di forza rialzista.
Sul grafico si nota come il trend ribassista precedente abbia trovato un’area di supporto dinamico proprio in corrispondenza della rottura della trendline. L’attuale fase, infatti, suggerisce un possibile riposizionamento del prezzo verso la linea di tendenza (zona 1,1620–1,1630) prima di un eventuale proseguimento verso l’alto.
Per confermare la validità del nuovo trend sarà fondamentale l’oltrepassamento dei livelli 1,1642 e 1,1652: una chiusura sopra queste aree potrebbe aprire la strada a una nuova gamba rialzista, con potenziale estensione fino a 1,1690.
L’impostazione grafica suggerisce quindi un momentaneo cambio di sentiment, con i compratori che tornano protagonisti. Continuerò a monitorare l’evoluzione per valutare un possibile incremento della posizione in caso di conferme strutturali.
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la chiusura settimanale piu il cpi a favore di venerdi ci hanno dato un ottima reazione long ma poi in serata close market e open di oggi lo ha rimandato a ribasso.
il trend long è ancora indebolito nel breve periodo, ma lo scenario di medio termine resta ancora solido: perche?
perchè inflazione contenuta, una Fed più attenta all’occupazione, forte domanda dalle banche centrali e rischio politico/geopolitico ancora elevato.
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Il mercato sconta un taglio di 25 pb da parte della Fed il 29 ottobre. Powell dovrebbe mantenere un tono prudente dopo la revisione negativa dei dati occupazionali (≈ -900k) e il CPI più debole.
Il modo in cui descriverà il percorso futuro dei tassi determinerà la direzione dei rendimenti reali e del dollaro USA.
2. Shutdown e ritardi nei dati:
Con parte del governo ancora bloccata, diverse pubblicazioni restano rinviate.
Il CPI è stato diffuso, ma l’assenza del flusso normale di dati BLS mantiene alta la sensibilità del mercato alle prossime uscite Fed e BEA.
3. Geopolitica:
Nuove tensioni sui dazi USA–Cina e possibili sanzioni hanno sostenuto il dollaro e aumentato la volatilità.
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Il trend di fondo rimane rialzista, ma le prossime 72 ore saranno dominate dagli eventi.
una chiusura molto forte a rialzo sopra livelli importanti di prezzo confermerebbe la ripresa dei compratori.
Finché resta sotto, il prezzo tende a muoversi nella zona intorno ai 4000, i livelli chiave rilevanti sono quelli segnati che vanno dai 4000 ai 3950 che rotti potrebbero dare spazio a una correzione più profonda.
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