Wall Street cauta, petrolio e yen in rialzoTUTTO RIMANE APERTO 
La seduta di ieri a Wall Street ha registrato guadagni contenuti per i principali indici, in un contesto segnato da una nuova ondata di utili societari. Il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,31%, l’S&P 500 dello 0,58% e il Nasdaq dello 0,89%.
Tra i singoli titoli, Tesla ha recuperato dopo un avvio incerto, chiudendo a +2,28%. I risultati trimestrali hanno deluso le aspettative, con profitti in calo di oltre un quarto, nonostante le consegne record di veicoli. IBM ha perso lo 0,87%, penalizzata da risultati poco convincenti, mentre T-Mobile ha ceduto il 2,2% a causa di performance inferiori alle attese. Union Pacific ha chiuso in calo dello 0,6% per via di un fatturato deludente, e Blackstone ha perso l’1,2%, nonostante abbia segnalato un aumento degli utili distribuibili.
In controtendenza, Honeywell ha guadagnato oltre il 5% grazie a vendite superiori alle stime. Intel, in lieve calo dello 0,6%, pubblicherà i risultati dopo la chiusura odierna.
Nel frattempo, si segnala la ripresa dei prezzi del greggio, innescata dalla decisione del presidente Trump di imporre sanzioni ai principali produttori petroliferi russi, Rosneft e Lukoil. Restano aperte le questioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, così come il mancato accordo sul bilancio federale e il rischio di shutdown.
 VALUTE 
I mercati valutari restano da settimane bloccati in un trading range, in assenza di fattori scatenanti che possano aumentare la volatilità. Le tensioni globali, i dazi, lo stallo sul bilancio USA e i rapporti con la Russia continuano a pesare sull’andamento dei cambi.
La decisione della Fed attesa per la prossima settimana potrebbe generare un aumento della volatilità nel breve termine. L’EUR/USD si mantiene nel range compreso tra 1,1660 e 1,1730, mentre il Cable oscilla tra 1,3250 e 1,3380. L’USD/JPY è l’unico a mostrare forza, salendo a 152,90, sostenuto dal piano fiscale della nuova politica economica del primo ministro giapponese Takaichi.
Sugli altri fronti, poche novità. Le valute oceaniche restano deboli, in attesa che la ripresa economica in Cina — principale partner commerciale di Australia e Nuova Zelanda — si consolidi.
  
 GIAPPONE, SALE L’INFLAZIONE 
A settembre 2025, l’inflazione annuale in Giappone è salita al 2,9%, rispetto al 2,7% registrato ad agosto. L’aumento è stato trainato dal primo rialzo dei prezzi dell’elettricità in tre mesi e dalla ripresa dei costi del gas, dopo la scadenza delle misure governative temporanee varate per compensare il caldo estivo.
La crescita dei prezzi ha interessato la maggior parte delle categorie. I prodotti alimentari hanno registrato un aumento del 6,7% su base annua, in rallentamento rispetto al +7,2% di agosto, segnando il rialzo più debole degli ultimi quattro mesi. L’inflazione core si è attestata al 2,9%, in linea con le attese e in aumento rispetto al precedente 2,7%.
 PETROLIO 
I prezzi del petrolio sono aumentati del 5% giovedì, dopo che l’amministrazione Trump ha imposto nuove sanzioni a Rosneft e Lukoil, citando lo stallo nei colloqui di pace con l’Ucraina. Gli Stati Uniti hanno inserito le due compagnie nella lista nera, esortando India e Cina a ridurre gli acquisti di greggio russo.
Venerdì, i future sul WTI hanno superato i 61 dollari al barile, toccando il massimo delle ultime due settimane e avviandosi verso il miglior guadagno settimanale da giugno. Rosneft e Lukoil rappresentano quasi metà delle esportazioni russe e sono cruciali per il bilancio del Cremlino. Alcuni rapporti indicano che le compagnie petrolifere statali cinesi hanno interrotto gli acquisti via mare, mentre le raffinerie indiane pianificano tagli drastici alle importazioni.
 TURCHIA, SCENDONO I TASSI 
La Banca Centrale di Turchia ha tagliato il tasso repo a una settimana di 100 punti base, portandolo al 39,5% nell’ottobre 2025. Sono stati ridotti anche i tassi sui prestiti overnight, al 42,5%, e sui prestiti ordinari, al 38%.
Sebbene la domanda suggerisca pressioni disinflazionistiche, i dati recenti indicano un rallentamento del processo e crescenti rischi legati ai prezzi alimentari. La banca ha ribadito l’impegno a mantenere una politica monetaria restrittiva fino al raggiungimento della stabilità dei prezzi.
Nel comunicato, il Comitato ha dichiarato che adeguerà i tassi con cautela, valutando ogni passaggio in base alle dinamiche dell’inflazione, ed è pronto a inasprire ulteriormente la politica se necessario. Il cambio EUR/TRY resta vicino ai massimi storici, in area 49,20.
 Saverio Berlinzani 
 Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). 
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Oltre l'analisi tecnica
Serie di stop lossNel trading, una delle sfide più difficili da affrontare non è tanto l’analisi tecnica o fondamentale, quanto la gestione delle emozioni e della psicologia personale durante una serie di perdite consecutive, nota come “serie di stop loss”. Molti trader, specialmente i meno esperti, cadono in trappole mentali che compromettono la loro capacità di reagire in modo razionale e costruttivo. 
La dinamica tipica della serie di stop loss
La situazione tipo inizia con l’individuazione di un setup che, secondo l’analisi del trader, appare perfetto. Con grande fiducia e convinzione, si apre una posizione sperando in un esito positivo. Quando però il trade va contro, si incassa uno stop loss. Invece di accettare l’errore e rivalutare l’analisi, il trader tende a razionalizzare la sconfitta attribuendola a fattori esterni come manipolazioni di mercato, stop hunting o eventi imprevisti. Questa negazione dell’errore spinge spesso a forzare la propria previsione originaria aprendo una nuova posizione nella stessa direzione, nella speranza di recuperare rapidamente la perdita. Purtroppo, frequentemente questa operazione fallisce nuovamente e il ciclo si ripete, aumentando frustrazione e confusione. Nei casi peggiori, si tenta una “ultima chance” aprendo un’ulteriore posizione con convinzione, ma senza una chiara analisi aggiornata. Oppure si inverte la posizione nella direzione opposta, ma a questo punto spesso è troppo tardi e il mercato ha già completato il movimento iniziale. Questo genera ulteriori perdite e senso di impotenza.
Perché accade questo comportamento
Questo fenomeno psicologico è radicato nella difficoltà umana di ammettere di aver sbagliato. Il riconoscimento di un errore significa dover accettare una perdita reale, e questo può ferire l’ego e la fiducia personale. Inoltre, il desiderio di “recuperare subito” induce a scelte impulsive e irrazionali, anziché analisi metodiche.
Da qui nascono i bias cognitivi che allontanano il trader dalla disciplina necessaria.
Come superare la barriera psicologica della perdita
Accettare che perdere è parte del gioco. Il trading non è una scienza esatta e anche i migliori professionisti subiscono perdite. Accettare la possibilità di errore libera la mente e riduce l’ansia.
Impostare uno stop loss disciplinato e rispettarlo. Inserire sempre ordini di stop loss e rispettarli senza cambiare o spostare in modo emotivo è una delle chiavi per controllare le perdite.
Fare una revisione obiettiva e razionale dell’analisi dopo ogni perdita, senza cercare scuse. Capire perché la posizione ha perso permette di migliorare il processo decisionale.
Evitare di inseguire perdite con nuove posizioni aggressive. Il cosiddetto revenge trading aumenta solo il rischio di perdere ancora più denaro.
Mantenere un diario di trading emotivo e operativo. Annotare non solo le proprie operazioni ma anche gli stati d’animo aiuta a riconoscere schemi di comportamento disfunzionali.
Considerare sempre che “è umano sbagliare, ma è imperdonabile perseverare nell’errore”. Questo mantra stimola a correggere prontamente gli errori senza lasciarsi trascinare dal sentimento di frustrazione.
Conclusioni
La capacità di accettare le perdite e rivedere sistematicamente le proprie decisioni è una competenza fondamentale per qualsiasi trader che voglia raggiungere la consistenza e la redditività nel tempo. Ignorare questo aspetto e lasciarsi guidare dall’orgoglio o dalla rabbia conduce inevitabilmente a peggiorare la situazione. Il mercato non ha alcuna colpa delle nostre perdite. Spetta al trader sviluppare autocontrollo, disciplina e un approccio pragmatico per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Nessuno è infallibile e ogni errore è un’occasione per imparare è la chiave per uscire dal circolo vizioso della serie di stop loss.
xau..Confermato Domani CPI a quanto pareho bisogno del tuo sostegno.
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🟡 Analisi – Oro 🟡
Oro in fase di ricostruzione dopo una correzione di due giorni.
Il contesto macro rimane favorevole: la Fed mantiene un approccio “data-dependent”, la domanda ufficiale resta solida e il rischio politico aumenta dopo le nuove sanzioni USA contro le major energetiche russe e il ritorno delle tensioni tariffarie USA–Cina.
 Le misure su Mosca hanno fatto salire il premio di rischio sul petrolio.
📈 Bias: moderatamente rialzista.
Scenario base: range con bias daily rialzista sui 4.000, finché i rendimenti reali restano limitati e le trattative sui dazi non trovano soluzione.
⚠️ Calcola sempre il tuo rischio personale (SL/TP) in base alla tua esposizione.
il money management deve essere la cosa piu importante del tuo piano.
‼️ Il Bureau of Labor Statistics ha confermato la pubblicazione del CPI di settembre per venerdì 24 ottobre .
Domani si balla
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ingresso kering da 541,90 no stopingresso kering da 541,90 no stop, 2pezzi, oltre alla conformazione grafica di reazione settimanale questo trade è fatto per creare una riserva di liquidità futura in quanto titolo molto solido che eventualmente smobilizzeremo in periodi di carenza di cassa, numeri di assoluto rispetto, marchi forti e sempre quel pizzico di occhialeria che non guasta mai, in più presente in tutti i portafogli titoli che contano, per cui nel nostro piccolo ci accodiamo.
L'augurio è che il lusso ci tratti di lusso.
Oltre l'analisi sibariticografica!
EUR/USD – +87 Pip di ProfittoStrategia confermata: chiuso lo short da 1,1693 a 1,1606 con profitto netto. Aggiornamento sulle mie operazioni e visione sul trend in corso.
Continua la mia serie di aggiornamenti sul percorso operativo EUR/USD, focalizzato su risultati concreti e progressi reali.
Dopo la chiusura del long a 1,1693, ho aperto una nuova posizione short proprio da quel livello, portando a casa +87 pip di profitto con un lotto.
La dinamica di prezzo ha confermato l’impostazione ribassista che avevo anticipato, con il target raggiunto perfettamente su 1,1606.
Un’ulteriore conferma che la gestione dei livelli chiave – unita alla disciplina operativa – fa sempre la differenza.
Sto costruendo un percorso trasparente e misurabile, dove ogni operazione viene documentata per mostrare quanto realmente si può ottenere con un approccio tecnico e consapevole.
📊 Resto in attesa del prossimo segnale operativo, mantenendo un occhio sui livelli di 1,1550 – 1,1537 come possibili nuovi obiettivi in caso di prosecuzione del trend.
#EURUSD #ForexTrading #TradingView #PipGain 
#BTCUSD – Verso la chiusura del T+4?#BTCUSD
Abbiamo assistito a una salita che ha preso lo swing del T indice, quindi valido la partenza del nuovo T indice in data 17/10, sincronizzato con quello del BTC CME.
Il massimo di ieri dovrebbe quindi rappresentare il nuovo Ti.
Da qui, se iniziamo a perdere quota, vincolando il minimo del T-2 al ribasso, e successivamente sotto i 106.188$, significherebbe che l’asset sta preparando la chiusura del T+4, con data minima stimata tra il 27 e il 29 Ottobre.
📉 Considerando il poco tempo disponibile, se vogliono confermare questo scenario ribassista, già oggi dovrebbero avviarsi in modo deciso verso il basso. 
TRIPLO GRAFICO XAU occhio ai livelli tecniciho bisogno del tuo sostegno.
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Gold non smette Mai di sorprenderci!
Ieri abbiamo visto un forte movimento daily che ha segnato un cambio di trend in short per la prima volta dopo molto tempo.
Ma attenzione: basta questo per confermare un’inversione vera, se i timeframe mensili e weekly restano ancora fortemente long?
Punto importante : Se questo shutdown dovesse finire, potremmo vedere un rally violento sugli asset coinvolti???
Potrebbe anche trattarsi di un finto cambio, quindi massima cautela.
Ricordate: money management ferreo, rigido e preciso.
Nel lungo periodo è quello che fa la vera differenza.
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 Il Dow vola a nuovi massimi: Netflix delude, oro in picchiataIl Dow vola a nuovi massimi: Netflix delude, oro in picchiata
 Il Dow chiude a un nuovo massimo in attesa dei conti di Netflix
Ieri è stata la giornata del Dow Jones, che ha chiuso a un nuovo massimo storico dopo un’altra tornata di risultati societari perlopiù positivi.
Gli altri principali indici, invece, hanno mostrato maggiore cautela, in attesa dei primi report dei colossi tecnologici di questa stagione degli utili.
Il Dow Jones è avanzato dello 0,47% (circa 218 punti) attestandosi a 46.924,74. L’indice è stato sostenuto dai risultati superiori alle attese di componenti come CocaCola (KO) e 3M (MMM), che hanno registrato sorprese positive sugli utili rispettivamente del 5,1% e del 4,3%.
Nella seduta, KO è salita del 4,1% e MMM del 7,7%.
Nel frattempo, l’S&P 500 ha chiuso praticamente invariato, in leggero rialzo di meno di un punto a 6.735,35, mentre il Nasdaq ha perso lo 0,16% (circa 37 punti) a 22.953,67.
Pur lontana dal forte avvio di settimana di lunedì, la giornata ha comunque permesso ai principali indici di conservare buona parte dei guadagni superiori all’1% registrati all’inizio della settimana.
È stata una seduta favorevole ai titoli “old economy”, ma gli investitori hanno mantenuto l’attenzione sui big tech, in particolare su Netflix (NFLX), che avrebbe pubblicato i risultati dopo la chiusura dei mercati.
Il pioniere dello streaming ha mancato le stime di consenso di quasi il 15%, a causa di una controversia con le autorità fiscali brasiliane.
I ricavi, tuttavia, sono aumentati di oltre il 17%, in linea con le previsioni di 11,5 miliardi di dollari, e l’azienda continua a stimare una crescita annua dei ricavi intorno al 16%.
Le azioni di Netflix risultano in calo di oltre il 6% nel dopo mercato.
La controversia fiscale potrebbe non costituire un problema strutturale, ma è bastata a innescare una reazione negativa.
Durante la stagione degli utili, gli investitori mostrano spesso poca tolleranza per i grandi titoli tecnologici, che rappresentano una quota rilevante dei guadagni complessivi del mercato.
Anche Texas Instruments (TXN) ha reagito negativamente al proprio report: pur avendo battuto le attese su utili e ricavi, le prospettive per il quarto trimestre sono apparse deludenti.
Il titolo è in calo di oltre l’8% after hours.
Sarà interessante osservare l’impatto di Netflix e TXN sui mercati nella seduta odierna.
 I mercati si fermano in attesa dei big tech
Il primo report dei cosiddetti “Magnifici 7” arriverà oggi dopo la chiusura, con Tesla (TSLA) sotto i riflettori.
Sono inoltre attesi i risultati di SAP, IBM, Thermo Fisher Scientific (TMO), AT&T (T) e Lam Research (LRCX), tra gli altri.
Nella giornata di ieri, il mercato ha aperto con un nuovo gap up, ma senza la spinta necessaria per superare i massimi.
Alcuni commenti di Donald Trump sulla Cina hanno introdotto un lieve elemento di cautela, ma non sufficiente a scatenare una vera correzione.
Le vendite nel comparto minerario sono state bilanciate dai buoni risultati di GE e GM, che hanno sostenuto il sentiment complessivo.
Sembra dunque che la prossima fase — al rialzo o al ribasso — dipenderà in larga parte dagli utili e dalle notizie legate ai negoziati commerciali.
 Oro in caduta libera
Ieri l’oro ha guidato una brusca inversione nei mercati, precipitando di oltre 250 dollari l’oncia: si tratta del calo giornaliero più marcato da oltre un decennio.
Gli operatori hanno ridotto le posizioni di momentum su metalli e titoli legati all’intelligenza artificiale, provocando una violenta rotazione.
Il platino ha perso circa l’8%, mentre le vendite si sono estese alle società minerarie e agli ETF del settore, dopo settimane di forti afflussi speculativi.
Il movimento riflette un cambiamento nel posizionamento: il capitale si è spostato dagli asset a rendimento elevato verso quelli considerati più stabili, come i Treasury e alcuni settori azionari difensivi.
Le azioni industriali, sanitarie e dei beni di consumo di base hanno sovraperformato, sostenute dai solidi utili di diverse large cap (tra cui GE e GM) che hanno rafforzato la fiducia nei fondamentali aziendali.
La giornata ha dunque mostrato una netta rotazione settoriale: il denaro si è spostato dagli asset speculativi verso i segmenti più resilienti dell’economia.
 Google sotto pressione: la sfida dell’intelligenza artificiale
Le azioni di Alphabet (GOOGL) sono scese fino al 4%, dopo la presentazione di OpenAI del nuovo browser ChatGPT Atlas, che integra l’intelligenza artificiale direttamente nella navigazione web.
La dimostrazione ha mostrato un’interfaccia simile a quella di un browser tradizionale, ma arricchita da funzioni di chat e ricerca conversazionale.
L’apprendimento adattivo di Atlas, capace di migliorare le risposte in base all’utilizzo, lascia intravedere un potenziale cambiamento nel modello di business della ricerca online, finora dominato da Google.
Sebbene Atlas sia per ora disponibile solo su MacOS e per utenti Plus e Premium, con versioni per Windows e mobile in sviluppo, l’annuncio ha riacceso le preoccupazioni concorrenziali riguardo alle soluzioni di ricerca basate sull’intelligenza artificiale.
Questo ha pesato sul titolo GOOGL, nonostante la sua posizione dominante nella pubblicità digitale e nel cloud.
Un punto da osservare sarà il modo in cui Alphabet saprà integrare l’AI nel proprio motore di ricerca.
Già oggi, molte ricerche mostrano risposte generate dall’intelligenza artificiale: la competizione, quindi, è solo all’inizio.
 Netflix delude: la tassa brasiliana affossa il titolo
Netflix ha chiuso in calo del 6–7% nelle contrattazioni after hours, dopo aver mancato le stime sugli utili a causa di un’imposta straordinaria imposta in Brasile.
Sebbene l’azienda mantenga un tono ottimista e un margine operativo superiore alle previsioni, i trader reagiscono in modo istintivo: prima vendono, poi analizzano.
È probabile che questa debolezza pesi oggi sul Nasdaq, almeno nella prima parte della seduta.
Un saluto,
Marco Bernasconi
Nota di trasparenza
Le analisi pubblicate su questo profilo hanno esclusivamente finalità informative ed educative.
Non costituiscono in alcun modo consulenza finanziaria personalizzata né sollecitazione all’investimento.
Wall Street mista, oro in caduta e yen volatileTRIMESTRALI SOTTO LA LENTE 
Sessione contrastata ieri a Wall Street, con chiusure miste.
Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,47%, attestandosi a 46.925 punti, poco sotto il nuovo massimo storico di 47.126.
L’S&P 500 è rimasto invariato a 6.735 punti, mentre il Nasdaq ha chiuso in calo dello 0,16% a 22.954 punti.
Il Dow Jones è stato sostenuto dai solidi utili di Coca-Cola e 3M, entrambe in rialzo di oltre il 3% dopo aver riportato risultati superiori alle attese.
L’S&P 500, pur invariato, ha beneficiato delle buone performance di General Motors, Warner Bros. Discovery e Danaher.
Warner Bros. Discovery è balzata fino al 10% in seguito a indiscrezioni su una possibile vendita, con Netflix e Comcast tra i potenziali acquirenti.
GM ha guadagnato quasi il 15% dopo aver alzato le previsioni e superato le aspettative sugli utili del terzo trimestre.
Danaher è salita del 9% grazie a utili e ricavi superiori al previsto.
Secondo i dati di FactSet, oltre tre quarti delle aziende dell’S&P 500 che hanno pubblicato i risultati finora hanno superato le aspettative sugli utili.
 VALUTE
 
Sul fronte valutario, la notizia più rilevante è stata l’iniziale indebolimento del cambio USD/JPY, che ha temporaneamente superato quota 152 per dollaro.
Il movimento è stato sostenuto per la terza sessione consecutiva dopo la vittoria elettorale di Sanae Takaichi, prima donna a diventare Primo Ministro del Giappone, con 237 voti su 465 seggi della Camera Bassa.
Il Partito Liberal Democratico ha formato una coalizione con il Partito dell’Innovazione Giapponese, con l’obiettivo di promuovere politiche fiscali espansive e riforme della spesa pubblica.
Successivamente, lo yen ha recuperato terreno a causa dell’incertezza sulla stabilità della coalizione e sull’orientamento politico di Takaichi.
Nel frattempo, Hajime Takata, membro del consiglio della Banca del Giappone, ha dichiarato che i tempi sono maturi per un aumento dei tassi d’interesse, offrendo ulteriore sostegno allo yen.
Gli investitori ora guardano alla riunione della Banca del Giappone della prossima settimana, dove si prevede che i tassi resteranno invariati.
  
 ALTRE COPPIE VALUTARIE 
L’EUR/USD ha mantenuto quota 1,1600, stabilizzandosi poi in area 1,1620.
Il Cable ha mostrato una dinamica simile, con un supporto solido in area 1,3330–1,3360, per ora non violato al ribasso.
Si osserva un ritorno dell’appetito per il rischio, evidenziato anche dal franco svizzero, che ha corretto leggermente dopo i recenti guadagni.
L’EUR/CHF è tornato a 0,9240, vicino alle prime resistenze, mentre l’USD/CHF resta ben sopra quota 0,7900.
I cambi seguono l’andamento dell’oro, tornato in correlazione inversa con il dollaro.
 CROLLO DEL GOLD 
Tra ieri e stanotte, il prezzo dell’oro è crollato di quasi l’8%, toccando un minimo di 4.000 dollari l’oncia, dai 4.382 del massimo storico di lunedì.
Si tratta della discesa giornaliera più marcata dal 2013, quando perse il 10%.
Il calo è stato causato da prese di profitto e dal rafforzamento del dollaro USA, mentre la domanda di beni rifugio si è attenuata grazie al miglioramento del sentiment globale.
L’ottimismo è cresciuto con l’allentamento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, in vista dell’incontro tra Donald Trump e Xi Jinping previsto per la prossima settimana.
Anche la fine della frenesia stagionale degli acquisti di oro in India ha pesato sulla domanda fisica.
Nonostante il calo, l’oro è ancora in rialzo del 55% da inizio anno, sostenuto dalle aspettative di un ulteriore allentamento della politica monetaria della Fed e dalla persistente domanda di beni rifugio.
 CANADA, INFLAZIONE IN RIPRESA 
A settembre 2025, il tasso di inflazione annuo in Canada è salito al 2,4%, rispetto all’1,9% del mese precedente, superando le attese di mercato del 2,3%.
Si tratta del livello più alto da febbraio e della prima volta in sei mesi che l’inflazione supera la soglia del 2% fissata dalla Banca del Canada.
Il tasso medio di inflazione core, attentamente monitorato dalla banca centrale, si è mantenuto al massimo annuale del 3,2%, superando le aspettative del 3%.
 Saverio Berlinzani 
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Caffè corto grazie!  ^__^'''   Short!L'idea di trade sul COFFEE (1h) presenta un setup interessante per una posizione corta, basata su un chiaro livello di resistenza, identificato come Order Block e zona OTE di Fibonacci, e un favorevole rapporto rischio/rendimento. Come per ogni operazione di trading, è consigliabile effettuare ulteriori analisi e considerare altri fattori di mercato prima di prendere una decisione operativa. 
Contesto del Mercato
Il grafico mostra l'andamento del prezzo del caffè sulla piattaforma Pepperstone. Si osserva un significativo movimento rialzista tra agosto e settembre, seguito da una fase di consolidamento o correzione durante ottobre. Al momento dell'analisi, il prezzo si aggira intorno ai 399,13 USD.
Idea di Trade
L'idea di trade suggerita dal grafico è una posizione corta (sell) sul caffè.
Questa conclusione è supportata dalla presenza di un'area di resistenza chiave, identificata come Order Block e zona OTE di Fibonacci, e da una potenziale inversione di tendenza.
Timeframe1h
Tipo di TradeShort(Sell)
Prezzo di Ingresso (circa)399,13 USD
Stop Loss403,99 USD
Take Profit356,66 USD
1.Order Block e Zona OTE di Fibonacci: La zona rossa evidenziata sul grafico, che si estende leggermente al di sopra del prezzo di ingresso, è interpretata come un Order Block significativo. Gli Order Block sono aree sul grafico dove grandi istituzioni hanno piazzato ordini consistenti, e spesso fungono da livelli di supporto o resistenza. La confluenza con una zona OTE (Optimal Trade Entry) di Fibonacci rafforza ulteriormente la validità di quest'area come punto di inversione potenziale. Le zone OTE, tipicamente tra il 62% e il 79% del ritracciamento di Fibonacci di un movimento impulsivo, sono considerate punti ideali per entrare in un trade in direzione della tendenza principale o per un'inversione.
2.Livello di Resistenza: Quest'area (Order Block/OTE) coincide anche con un livello di resistenza significativo intorno ai 399-400 USD. Il prezzo ha precedentemente raggiunto questo livello e ha mostrato difficoltà a superarlo, indicando una forte pressione di vendita in questa zona. Questo suggerisce che i venditori potrebbero rientrare nel mercato a questi prezzi
3.Rischio/Rendimento: L'idea di trade presenta un rapporto rischio/rendimento favorevole. 
Il livello di stop-loss è posizionato a 403,99 USD, leggermente al di sopra dell'Order Block/OTE, limitando la perdita potenziale. L'obiettivo di take-profit a 356,66 USD offre un potenziale guadagno significativamente maggiore rispetto al rischio assunto, suggerendo un trade con un buon potenziale di profitto.
4.Potenziale Inversione: Dopo il rally iniziale e la successiva fase di consolidamento, il prezzo si trova nuovamente a testare un livello chiave di resistenza/Order Block/OTE. Questo potrebbe indicare una potenziale inversione ribassista o la continuazione della fase correttiva, rendendo attraente una posizione short.
Disclaimer 
Questa è la mia analisi e non sono consigli finanziari e ne un invito a copiare quello che faccio è solo condivisione e informazione.
long Campari da 5,976 no stoplong Campari da 5,976 no stop, presi 100pezzi, prezzi su buoni livelli pluriennali, se dovesse indebolirsi ancora non esclusa ulteriore tranche, ci vorrà pazienza, ma ricerchiamo le vette anche se saranno leggermente inferiori ai max storici, sempre stretta di div ma i prezzi e le ultime oscillazioni sono buoni, fiducia alcolica.
Oltre l'analisi dealcolografica!
long 2PAL da 9,943 no stoplong 2PAL da 9,943 no stop, 30pezzi sempre per provare a portare a casa in gain una complessa posizione sul PHPD; accumulo c'è con buona base, prezzi storicamente a terra e prospettive di crescita buone, ci vorrà ovviamente tempo e chissà che la revisione degli obiettivi europei sulle emissioni delle auto non ci riportino in auge il disel "euro 14 loose".
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Gold Massimi presi di nuovo e ora Short??ho bisogno del tuo sostegno.
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ieri ci siamo rispinti di nuovo sui massimi e dopo averli liquidati siamo ripartiti short. 
ora molta attenzione perchè  a livello di tf maggiori weekly ecc siamo ancora fortemente long.
il daily sta iniziando a traballare ma ci manca ancora la conferma strutturale quindi come segnato sul grafico fino ad una chiusura daily che ci accetta il livello sotto al minimo andando a segnare cosi un cambio struttura non possiamo pensare ancora di valutare degli short. 
oggi in live lo vediamo insieme.
monitorare attentamente i livelli segnati.
Chi cerca uno short dovrebbe aspettare un segnale chiaro di inversione, come commenti più aggressivi da parte della Fed o un netto miglioramento del contesto macro globale. piu una conferma strutturale valida a tf maggiori.
 Senza un trigger fondamentale forte e di priceaction il rischio di entrare contro trend resta alto.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
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Wall Street top: Apple trascina i listini e gli indici volanoWall Street riparte: Apple trascina i listini e gli indici volano oltre l’1%
Le azioni balzano di oltre l’1% mentre riparte la stagione degli utili.
Ieri il mercato non solo si è calmato dopo la volatilità della scorsa settimana, ma ha anche messo a segno un robusto rialzo: i principali indici sono saliti di oltre l’1% con l’avvio della stagione degli utili che inizia a prendere piede.
Il Nasdaq è avanzato dell’1,37% (circa 310 punti) a 22.990,54. In evidenza Apple (AAPL), volata del 3,9% e su nuovi massimi storici grazie alle buone vendite di iPhone 17. Il Dow Jones è salito dell’1,12% (circa 515 punti) a 46.706,58, mentre l’S&P 500 ha guadagnato l’1,07% a 6.735,13.
I listini sono decollati fin dall’apertura e non hanno più ritracciato: un quadro opposto rispetto alla scorsa settimana, quando gli orsi avevano respinto ogni tentativo di rimbalzo mattutino. Nonostante la recente instabilità, il bilancio settimanale resta positivo: Nasdaq oltre +2%, gli altri due indici principali sopra +1,5%.
Ottobre conferma la sua fama di mese volatile, ma spesso — e finora è così — termina in territorio positivo. Il dato è ancor più significativo se si considera che lo shutdown governativo è giunto al 20º giorno, terzo più lungo di sempre, mentre tornano alla ribalta le tensioni commerciali con la Cina e l’ipotesi di dazi più elevati.
Parallelamente, la stagione degli utili entra nel vivo. I riscontri iniziali sono solidi e, storicamente, le azioni tendono a salire durante questo periodo.
 Settimana cruciale per gli utili 
Nei prossimi giorni pubblicheranno i conti oltre 300 aziende, tra cui 85 componenti dell’S&P 500. Entro fine settimana avremo dati di oltre il 28% dell’indice, un campione già ampio e trasversale per settori.
Con i risultati del terzo trimestre già disponibili per più dell’11% dei membri dell’S&P 500, non è prematuro trarre conclusioni incoraggianti — pur tenendo presente l’attuale prevalenza del comparto finanziario nel campione.
Tra i market mover di oggi spicca Netflix (NFLX), attesa dopo la chiusura: stime di EPS 6,89 $ su ricavi 11,52 mld $ (+27,6% e +17,3% a/a). In agenda anche GE Aerospace (GE), Coca-Cola (KO), Philip Morris Int’l (PM) e Texas Instruments (TXN).
 Resistenza superata e obiettivi tecnici 
Il sentiment è migliorato per vari motivi:
ottimismo su una possibile fine dello shutdown già dalla prossima settimana;
Apple in forte rialzo dopo nuovi aggiornamenti positivi;
attese costruttive per la stagione degli utili, con posizionamenti anticipati dei rialzisti.
La forza degli acquisti ha messo sotto pressione le posizioni short, con il superamento dei massimi della scorsa settimana. Sull’SPX, la resistenza di Fibonacci è stata oltrepassata, proiettando target verso l’estensione 161,8%, area 6.950 punti.
 Data center: domanda record 
Gli analisti di TD Cowen segnalano un record di 7,4 GW di leasing di data center negli USA nel terzo trimestre 2025, con altri 10,2 GW in pipeline.
Oltre a Oracle e OpenAI, la spinta arriva da Google (accordi da 1 GW), Meta (progetti oltre la Louisiana), Microsoft (supporto a clienti su GPU esterne), Amazon (Project Rainier) e Anthropic (roadmap da 9 GW).
Si tratta dell’aumento di domanda più forte nella storia del settore e il momentum è atteso in ulteriore accelerazione nei prossimi trimestri.
In questo contesto, in vista degli utili, nomi esposti al tema infrastrutturale come VRT o STRL restano candidati interessanti sul lato long.
 Focus utili: Netflix e il tono dell’AI 
Netflix potrebbe reagire positivamente ai conti: il mercato prezza un move atteso di circa +7%; un rialzo riporterebbe NFLX in prossimità dei massimi storici.
Pur essendo un titolo heavyweight, l’attenzione di fondo resta sui temi AI. Anche Tesla, pur essendo classificata come produttore di veicoli elettrici, con il suo post-earnings potrebbe dettare il tono al mercato per il resto della settimana.
 Nota operativa 
Sul breve, non si escludono prese di profitto: eventuali ritorni verso medie mobili chiave (21/50/200) potrebbero offrire punti d’ingresso tattici. La tendenza di fondo, alla luce di utili attesi solidi e del miglioramento tecnico, rimane costruttiva.
Un saluto,
Marco Bernasconi
Nota di trasparenza
Le analisi pubblicate su questo profilo hanno esclusivamente finalità informative ed educative.
Non costituiscono in alcun modo consulenza finanziaria personalizzata né sollecitazione all’investimento.
Wall Street in rialzo, focus su trimestrali e oroWALL STREET 
Lunedì le azioni statunitensi sono salite, con l’S&P 500 in rialzo dell’1,07%, il Nasdaq Composite dell’1,37% e il Dow Jones Industrial Average dell’1,12%, tutti vicini ai massimi storici.
Il focus della settimana resta sulle trimestrali, tra cui i risultati di Tesla e il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo (CPI), atteso per venerdì dopo diversi rinvii.
È cresciuto anche l’ottimismo sulla possibilità che lo shutdown governativo possa concludersi presto, dopo che il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha dichiarato alla CNBC che la chiusura dovrebbe terminare entro questa settimana.
Nel frattempo, le preoccupazioni per le banche regionali si sono attenuate grazie ai risultati trimestrali, che hanno ridato fiducia al settore. Il sentiment è migliorato ulteriormente dopo che il presidente Trump ha deciso di allentare le tensioni commerciali con la Cina, in vista di un nuovo round di colloqui in Malesia.
Secondo il Wall Street Journal, Trump ha esentato decine di prodotti dai dazi reciproci. Tutti i principali settori hanno registrato un rialzo, ad eccezione dei beni di consumo di base. Energia, finanza e industria hanno guidato i guadagni.
 ORO E DOLLARO INVERTONO LA CORRELAZIONE 
A differenza di quanto osservato negli ultimi mesi, in cui l’oro saliva mentre il dollaro scendeva, ieri si è verificata una correlazione diretta: l’oro è tornato vicino ai massimi storici e il dollaro ha mostrato forza contro le principali valute concorrenti.
Sul mercato dei cambi, l’euro ha perso terreno, scendendo a 1,1630, segnalando una mancanza di slancio rialzista. Il Cable è rimasto stabile, seguendo l’euro, mentre lo yen giapponese si è indebolito fino a 151,10, in calo per la terza seduta consecutiva, in attesa del voto parlamentare che dovrebbe confermare Sanae Takaichi come prossimo primo ministro.
Il Partito Liberal Democratico ha stretto una coalizione con il Partito dell’Innovazione Giapponese, con l’obiettivo di promuovere politiche fiscali espansive e riforme della spesa pubblica. Tuttavia, permangono dubbi sulla stabilità della coalizione e sull’approccio politico di Takaichi.
Nel frattempo, Hajime Takata, membro del consiglio della Banca del Giappone, ha dichiarato che i tempi sono maturi per aumentare i tassi di interesse, offrendo un certo sostegno allo yen. Gli investitori ora guardano alla riunione della banca centrale prevista per la prossima settimana, dove si attendono tassi invariati.
Il franco svizzero resta forte, con EUR/CHF vicino a 0,9200 e USD/CHF appena sopra quota 0,7900. A livello di tendenze, l’EUR/USD rimane il principale driver: nonostante la debolezza del dollaro, la moneta unica non mostra forza sufficiente per sfondare al rialzo. Per evitare la recessione, l’Europa potrebbe dover svalutare la propria valuta.
 S&P DECLASSA LA FRANCIA 
Venerdì, S&P Global ha declassato di un livello il rating creditizio della Francia, avvertendo che l’instabilità politica minaccia gli sforzi del governo per risanare le finanze pubbliche.
Le agenzie di rating raramente emettono declassamenti non programmati, ma S&P ha giustificato il taglio da AA- ad A+ con outlook stabile dopo una settimana di rinnovate incertezze politiche.
Nel rapporto si legge: “Prevediamo che l’incertezza politica influenzerà l’economia francese, frenando l’attività di investimento e i consumi privati, e quindi la crescita economica”.
In risposta, il ministro Lescure ha dichiarato che è “responsabilità collettiva del governo e del parlamento” approvare un bilancio entro fine anno, per garantire che il deficit fiscale sia in linea con il tetto UE del 3% del PIL entro il 2029.
Moody’s ha confermato il rating Aa3 con outlook stabile, mentre DBRS ha mantenuto AA, anch’esso con outlook stabile. Il rating creditizio è uno strumento chiave per fondi sovrani, pensioni e altri investitori per valutare l’affidabilità finanziaria di un Paese, influenzando direttamente i costi di indebitamento.
 GOLD VICINO AI MASSIMI 
Martedì, l’oro è sceso a circa 4.340 dollari l’oncia, ma è rimasto vicino al record stabilito nella sessione precedente. Il rialzo è stato sostenuto più dalle aspettative di tagli dei tassi statunitensi che dalla funzione di bene rifugio, in una giornata caratterizzata dal ritorno dell’appetito al rischio.
Il blocco delle attività del governo USA continua ad alimentare l’incertezza, anche se Kevin Hassett ha suggerito che l’impasse potrebbe risolversi entro la settimana.
Sul fronte commerciale, è probabile che il Segretario al Tesoro Scott Bessent incontri il Vice Premier cinese He Lifeng in Malesia. L’incontro precede i colloqui tra il presidente Trump e il presidente Xi Jinping.
Nel frattempo, cresce l’attesa per i dati sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, previsti per venerdì.
 Saverio Berlinzani 
 Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”). 
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Euro-Dollaro: scenari possibili per fine 2025La Banca Centrale Europea sembra aver raggiunto la fine del ciclo di riduzione dei tassi. Alla riunione di settembre 2025 ha confermato una pausa dopo otto riduzioni consecutive, dichiarando che l’inflazione è ora “intorno all’obiettivo del 2%”. Christine Lagarde ha sottolineato che la BCE è “in una buona posizione”, opinione confermata dagli economisti: secondo un sondaggio Reuters, la maggioranza ritiene concluso il ciclo di allentamento.
Al contrario, la Fed ha appena riavviato un ciclo di taglio dei tassi sui federal funds statunitensi. Analizziamo quindi i possibili scenari per l’andamento dell’euro-dollaro in base alle politiche della Fed e della BCE nei prossimi mesi.
 1) Prospettive euro-dollaro: quattro scenari secondo le politiche monetarie 
L’andamento dell’EUR/USD dipenderà strettamente dal differenziale di tasso tra BCE e Fed. I mercati prevedono diverse configurazioni possibili, ciascuna con un impatto diverso sulla parità.
•	Scenario 1 – BCE ferma, Fed allenta moderatamente (-75 bps)
Se la BCE mantiene i tassi al 2,25% e la Fed li riduce moderatamente al 3,50%, il differenziale scenderebbe a +1,25 punti. L’euro potrebbe apprezzarsi leggermente verso 1,18–1,19 USD, scenario considerato il più probabile dagli analisti.
•	Scenario 2 – Riduzioni limitate da entrambe le parti
Una riduzione BCE a 2,00% combinata con una Fed più prudente al 3,75% lascerebbe un differenziale di +1,75 punti. La coppia EUR/USD rimarrebbe stabile intorno a 1,16–1,17, illustrando un equilibrio fragile tra due politiche leggermente accomodanti.
•	Scenario 3 – Fed molto dovish (-150 bps)
Se la BCE resta al 2,25% e la Fed allenta fortemente a 2,75%, il differenziale scenderebbe a +0,50 punti. Questo scenario provocherebbe un forte apprezzamento dell’euro verso 1,20–1,23, poiché il taglio aggressivo dei tassi USA peserebbe sul dollaro.
•	Scenario 4 – Sorpresa accomodante della BCE (-50 bps)
Se la BCE sorprendesse con un nuovo taglio a 1,75% mentre la Fed resta a 4,00%, il differenziale salirebbe a +2,25 punti. L’euro subirebbe pressione ribassista, tornando a 1,14–1,15 USD. Scenario considerato improbabile, rifletterebbe una divergenza estrema delle politiche monetarie.
 2) Prospettiva tecnica: trend rialzista finché il supporto chiave a $1,1495 regge 
Tecnicamente, la zona di 1,1495 USD rappresenta un supporto chiave. Finché questo livello regge, il trend rimane rialzista. Un ritorno a 1,18 USD resta possibile entro fine anno se la Fed conferma un allentamento duraturo.
L’euro-dollaro non ha ancora detto l’ultima parola: il rimbalzo è possibile, ma dipenderà da un delicato equilibrio tra politica monetaria e fiducia economica.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Oggi Israele ha lanciato una serie di attacchi su Gaza e ha annunciato la sospensione degli aiuti verso l’enclave, in risposta agli attacchi subiti dalle sue forze. 
È la prova più seria per la tregua mediata dagli Stati Uniti questo mese.
la guerra non sembra fermarsi ovviamente. è da secoli che si legnano a vicenda ed oggi pensano di fermarla cosi di punto in bianco.
be si vedrà. stiamo molto attenti a queste decisioni dei prossimi giorni e agli sviluppi perche è possibile anche ritrovarsi xau in zona massimi di nuovo
La mia strategia attualmente è ancora BUY THE DIPS
📅 Cosa Monitorare nei Prossimi Giorni
Dati su inflazione e crescita USA – Se l’inflazione resta alta, le attese di tagli Fed potrebbero ridursi, frenando l’oro.
Eventi geopolitici o commerciali improvvisi – Un’escalation o una risoluzione inattesa possono muovere l’oro in modo deciso.
Flussi delle riserve e acquisti delle banche centrali – Nuove notizie su acquisti consistenti possono mantenere il momentum rialzista.
🎯 Outlook di Breve Periodo
• I fondamentali restano moderatamente positivi per l’oro, sostenuti da aspettative di tagli Fed, domanda rifugio e acquisti istituzionali.
• Scenario più probabile: continuazione del rialzo finché il dollaro non mostra forza o la Fed non adotta toni più aggressivi.
• Rischio principale: dati macroforti negli USA o un rimbalzo del dollaro potrebbero causare una correzione temporanea invece di un nuovo slancio rialzista.
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Wall Street rimbalza, oro e petrolio in focusCOME SEMPRE, WALL STREET RECUPERA 
Inutile continuare a parlare di bolla, di imminente crollo dei listini o di un ipotetico armageddon sull’equity. La realtà, per quanto possa sembrare manipolata e in mano a pochi, è un’altra.
Se vogliamo restare sui mercati e sopravvivere a price action talvolta illogiche e irrazionali, dobbiamo seguire i flussi, soprattutto in un momento come questo. Gli sviluppi dell’intelligenza artificiale sono talmente imprevedibili da rendere impossibili previsioni affidabili sull’andamento dei mercati finanziari. Conviene quindi adattarsi, evitando di restare ancorati a posizioni ideologiche.
Venerdì, Wall Street ha chiuso in positivo dopo un avvio stentato. Gli investitori hanno reagito favorevolmente alle dichiarazioni del presidente Trump, che hanno attenuato i timori di un’ulteriore escalation commerciale con la Cina. I titoli delle banche regionali hanno registrato un rimbalzo dopo le forti perdite di giovedì.
L’S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato entrambi lo 0,5%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,52%. Trump ha dichiarato che i dazi del 100% sui prodotti cinesi non sarebbero sostenibili, pur attribuendo a Pechino la responsabilità delle recenti tensioni. Ha inoltre confermato un incontro con Xi Jinping entro fine mese.
I settori dei beni di consumo di base, energia e finanza hanno guidato i guadagni, mentre materiali e servizi di pubblica utilità sono rimasti indietro. Le banche regionali, tra cui Zions Bancorporation (+5,8%), Western Alliance (+3,1%), Truist Financial (+3,9%) e Fifth Third Bancorp (+1,3%), si sono riprese dopo aver segnalato problemi di credito isolati e aver pubblicato utili superiori alle attese.
Nel corso della settimana, l’S&P 500 e il Dow Jones hanno guadagnato l’1,7%, mentre il Nasdaq ha registrato un rialzo del 2,2%.
 VALUTE 
Anche il dollaro, che sembrava destinato a crollare sotto i colpi del risk off, ha reagito, mantenendo i supporti chiave e rimbalzando di almeno lo 0,50% contro le principali valute, in particolare euro, yen e franco svizzero.
L’EUR/USD è tornato sul supporto chiave a 1,1650, mentre il USD/JPY ha recuperato da 149,40 a 150,60. Il USD/CHF, dopo aver toccato 0,7870, è risalito a 0,7935. Più contenuta la discesa del Cable, che ha tenuto quota 1,3420, grazie a un EUR/GBP in calo sotto 0,8700, fino a 0,8675.
Le valute oceaniche restano deboli, penalizzate dalle tensioni commerciali tra USA e Cina, che, sebbene in fase di allentamento, continuano a influenzare il sentiment.
E ora, cosa aspettarsi sui cambi? La sensazione è che si resti in questi trading range. L’euro rimane una valuta strutturalmente fragile, mentre il dollaro è sceso — o viene fatto scendere — per riequilibrare la bilancia commerciale e favorire l’export.
L’EUR/USD resta il driver principale: se oscilla lateralmente, è ragionevole attendersi lo stesso comportamento da parte delle altre coppie correlate. La correlazione con le borse appare limitata, mentre quella con l’oro rimane valida, almeno per ora.
Il metallo giallo, venerdì, dopo una lunga salita, ha perso quasi 200 dollari, scendendo da 4.378 a 4.186, per poi recuperare fino a 4.250 in serata. Le prese di beneficio hanno certamente contribuito alla correzione.
Nonostante il rimbalzo di venerdì, il dollaro ha chiuso la settimana in calo dello 0,5%, secondo il Dollar Index, appesantito dal prolungato blocco delle attività governative, dalle preoccupazioni sulle banche regionali e dalle crescenti aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed.
Giovedì, il governatore della Fed Christopher Waller ha dichiarato di sostenere un ulteriore taglio dei tassi questo mese, alla luce dei rischi crescenti per il mercato del lavoro. Il governatore Stephen Miran ha auspicato un allentamento monetario più aggressivo per sostenere lo slancio economico.
  
 PETROLIO 
Venerdì, i future sul greggio WTI hanno recuperato leggermente in serata, attestandosi a 57,25 dollari al barile. Tuttavia, si è registrato il terzo calo settimanale consecutivo, con una perdita del 3%, a causa delle preoccupazioni per l’eccesso di offerta e dell’incertezza geopolitica.
Il mercato è stato influenzato dalla notizia dell’imminente incontro tra Trump e Putin, previsto entro due settimane, per discutere della guerra in Ucraina. L’incontro segue un cessate il fuoco temporaneo a Gaza tra Israele e Hamas.
Il presidente Zelensky ha incontrato Trump per ottenere ulteriore supporto militare, inclusi missili Tomahawk a lungo raggio. Intanto, Washington ha fatto pressioni su India e Cina affinché limitino le importazioni di petrolio russo.
Le preoccupazioni per l’eccesso di offerta sono confermate dalle previsioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia, che stima una sovrabbondanza globale di greggio nel 2026. Le scorte statunitensi sono aumentate significativamente la scorsa settimana, mentre la produzione ha raggiunto il record di 13,636 milioni di barili al giorno.
 DATI DELLA SETTIMANA 
La prossima settimana sarà dominata dagli sviluppi della controversia commerciale tra Stati Uniti e Cina, con l’attenzione rivolta a possibili segnali di distensione.
Siamo nel pieno della stagione delle trimestrali, con aziende come Tesla, P&G, GE, Coca-Cola, Netflix, IBM, AT&T, Verizon e Intel pronte a pubblicare i risultati.
Negli Stati Uniti, la chiusura del governo federale entrerà nella quarta settimana. Si spera in un accordo, anche perché devono essere pubblicati dati importanti come il rapporto sui prezzi al consumo e gli indici PMI flash di S&P Global.
In Cina, l’attenzione sarà rivolta al PIL del terzo trimestre e ad altri dati economici chiave. Attesi anche i PMI flash per Eurozona, Germania, Regno Unito, India, Giappone e Australia.
Altri indicatori rilevanti includono la fiducia dei consumatori dell’Eurozona, i dati commerciali e sull’inflazione in Giappone, l’inflazione nel Regno Unito e le decisioni di politica monetaria delle banche centrali di Turchia, Indonesia e Corea del Sud.
 Saverio Berlinzani 
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Perché lo yen (JPY) fatica a rimbalzare sul mercato FXLa Banca del Giappone sta attuando un inasprimento monetario dall’inizio del 2024, ma lo yen continua a faticare sul mercato dei cambi. Anche se non tocca nuovi minimi, resta piatto ai livelli più bassi. Come si può spiegare questa situazione e potrebbe cambiare nei prossimi mesi se la BoJ continuerà ad aumentare i tassi di interesse?
La nomina di una nuova prima ministra in Giappone, favorevole a una politica monetaria accomodante, invia un chiaro segnale di continuità con gli anni di espansione che hanno caratterizzato l’era post-Abe. Questo orientamento mira a sostenere la crescita ed evitare un irrigidimento improvviso delle condizioni finanziarie. In teoria, tale approccio dovrebbe indebolire lo yen: gli investitori si aspettano liquidità abbondante, tassi bassi a lungo termine e quindi una minore attrattiva degli asset denominati in yen rispetto al dollaro o all’euro.
Tuttavia, la Banca del Giappone sembra seguire una traiettoria opposta. Dopo anni di tassi negativi, ha aumentato il tasso di riferimento più volte dal febbraio 2024, avviando un processo di normalizzazione monetaria. Anche i rendimenti obbligazionari giapponesi sono saliti in modo significativo, riflettendo aspettative di un inasprimento graduale. Questo movimento aiuta a limitare la debolezza dello yen, riducendo leggermente il differenziale di rendimento con gli Stati Uniti. 
 Se la BoJ continuerà ad agire con prudenza ma decisione, lo yen potrebbe trovare un sostegno graduale nel medio termine.
Il grafico seguente mostra:
•	La curva dell’indice dello yen (in arancione)
•	Il tasso della Banca del Giappone (in rosso)
•	I rendimenti obbligazionari giapponesi (in nero)
•	Il bilancio della Banca del Giappone (in viola)
Un elemento è evidente: lo yen giapponese fatica a rimbalzare sul mercato FX nonostante la stretta monetaria della BoJ. 
Diverse forze contrastanti limitano il potenziale di ripresa dello yen. In primo luogo, la credibilità della BoJ potrebbe essere messa alla prova se la pressione politica per mantenere una politica espansiva dovesse aumentare. I mercati monitorano attentamente ogni segnale di interferenza del governo: se la banca centrale apparirà vincolata, lo yen tornerà a indebolirsi. Inoltre, uno yen debole, aumentando i costi delle importazioni energetiche e delle materie prime, alimenta un’inflazione importata che riduce il potere d’acquisto e complica il compito del governo.
 In definitiva, l’impatto sullo yen rimane bilanciato: l’aumento dei tassi tende a sostenerlo, mentre le aspettative politiche di una politica accomodante continuano a pesare. Finché i mercati dubiteranno della reale volontà della BoJ di andare oltre, la valuta giapponese resterà vulnerabile rispetto al dollaro.
Dal punto di vista tecnico, occorre monitorare attentamente la struttura triangolare del cambio USD/JPY. 
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Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Un'ottima azienda a un ottimo prezzoUn'analisi finanziaria e strategica approfondita di Comcast Corporation rivela l'immagine di un conglomerato maturo che, pur affrontando significative sfide strutturali, presenta un caso di investimento convincente basato su una profonda sottovalutazione. La società opera su un modello di business a due pilastri: da un lato, il segmento "Connectivity & Platforms", che attraverso il marchio Xfinity funge da motore di cassa, generando flussi di cassa operativi eccezionalmente robusti e stabili grazie ai servizi di connettività a banda larga forniti a milioni di clienti. Dall'altro lato, il segmento "Content & Experiences", che comprende NBCUniversal e Sky, rappresenta il braccio di crescita, con investimenti significativi in parchi a tema, produzione di contenuti e nella piattaforma di streaming Peacock. Questa dualità strategica vede i flussi di cassa prevedibili del business della connettività finanziare le iniziative di crescita più volatili ma dal potenziale più elevato del settore media. L'analisi dei bilanci dal 2020 al 2024 mostra una crescita dei ricavi modesta ma costante, offuscata da una redditività operativa volatile, in gran parte a causa di una svalutazione non-cash dell'avviamento di Sky nel 2022, che ha temporaneamente depresso l'utile netto. Tuttavia, il vero punto di forza di Comcast risiede nella sua capacità di generazione di cassa: il flusso di cassa operativo è rimasto costantemente elevato, attestandosi a 27,7 miliardi di dollari nel 2024, a dimostrazione della resilienza del suo core business basato su abbonamenti. Questi fondi vengono allocati con una chiara priorità verso il ritorno per gli azionisti, attraverso dividendi costanti e un aggressivo programma di riacquisto di azioni proprie, dopo aver coperto ingenti spese in conto capitale per l'ammodernamento della rete e per progetti di espansione come il nuovo parco a tema Epic Universe. Nonostante un bilancio caratterizzato da un'elevata leva finanziaria, con un debito totale di circa 99,1 miliardi di dollari, la società mantiene indici di copertura degli interessi sani, suggerendo che il debito è gestibile. La valutazione, condotta attraverso un modello Discounted Cash Flow (DCF) basato su un costo medio ponderato del capitale (WACC) del 6,39%, indica un valore intrinseco per azione di 94,33 dollari. Questo valore si contrappone nettamente all'ultimo prezzo di chiusura di 29,54 dollari, rivelando un margine di sicurezza eccezionale del 68,7%. Tale discrepanza suggerisce che il mercato sta prezzando in modo eccessivamente pessimistico le minacce competitive, come la concorrenza nella banda larga e il declino della TV via cavo ("cord-cutting"), sottostimando al contempo la duratura capacità dell'azienda di generare cassa. Per un investitore orientato al valore con un orizzonte a lungo termine, Comcast rappresenta quindi un'opportunità interessante, poiché il suo prezzo attuale non sembra riflettere adeguatamente il suo potere economico sottostante e la sua solida generazione di free cash flow.   






















