Nuovi record per Wall StreetLe borse Usa hanno ricominciato a salire senza soluzione di continuità nelle ultime sedute, alimentate da solidi report sugli utili delle principali banche, confermando un sentiment decisamente positivo nei confronti della imminente stagione degli utili del terzo trimestre. Sia l'S&P 500 che il Dow Jones hanno raggiunto nuovi massimi, guadagnando rispettivamente lo 0,6% e l'1%, sostenuti dai risultati sugli utili di JPMorgan (4,4%) e Wells Fargo (5,6%). Nonostante il calo dell'8,8% di Tesla dovuto al suo deludente evento robotaxi, il Nasdaq, è comunque stato in grado di chiudere in verde con un rialzo dello 0,1%.
Tali price action dei listini, sono state ulteriormente supportate dai dati economici, con i Cpi e Ppi usciti in linea con le attese (e in parte leggermente superiori), il che comunque ha confermato che la Fed è in grado di tenere sotto controllo l’inflazione in un contesto di congiuntura ancora positiva. Infine, il sentiment degli investitori è rimasto forte, con guadagni settimanali su tutti i principali indici Usa, e in particolar modo con l’S&P 500 che ha chiuso a +1,5%, il Dow Jones a +1,4% e il Nasdaq 100 a +1,7%.
VALUTE
Sui cambi solito refrain, ovvero dollaro che rimane vicino ai massimi contro le principali valute concorrenti, nonostante vi siano dei tentativi di correzione di Euro, Gbp e in parte anche Jpy, frustrati però da un eccesso di posizioni short dollari da parte dei piccoli operatori. Il mercato ha bisogno, come andiamo ripetendo da qualche tempo, di un trigger, ovvero un innesco, un motivo per uscire dai movimenti laterali e di congestione delle ultime due tre sessioni.
Per ora, a tal proposito, non sembrano bastare i dati Usa, che pur hanno dato forza al biglietto verde, che resta sui massimi ma ha perso momentum. EurUsd che tiene l’area 1.0900 20 mentre il Cable tiene a sua volta 1.3020 30 area. UsdJpy sopra 149.00 ma incapace di rompere le resistenze importanti poste a 149.50, specie dopo le minacce velate della Boj di alzare i tassi di interesse, se il cambio salisse sopra 150.00. Interessante rialzo di UsdCad, che va alla caccia di 1.3790 00 e nel caso di superamento, avrebbe possibili obiettivi anche a 1.3950 e 1.3990. Oceaniche che dopo due settimane di discesa , potrebbero trovare una mini base in queste aree per un rimbalzo correttivo.
CINA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione cinese si è attestato a settembre, allo 0,4% su base annua, al di sotto delle previsioni di mercato e del dato di agosto, uscito allo 0,6%. Si è trattato dell'ottavo mese di inflazione positiva, ma è anche in discesa considerato che è in calo da giugno. Questo calo apre le porte ad ulteriori stimoli da parte del Governo, per affrontare i crescenti rischi di deflazione. I prezzi dei beni non alimentari sono diminuiti dello 0,2%, dopo un aumento dello 0,2% ad agosto, poiché il costo dei trasporti si è ridotto ulteriormente in ragione del calo del prezzo del petrolio.
Inoltre, i prezzi delle case sono scesi, grazie al sostegno e gli sforzi del governo per regolamentare ulteriormente il mercato immobiliare. Per quanto riguarda i prodotti alimentari, i prezzi sono aumentati per il secondo mese, con il tasso di aumento più rapido degli ultimi 20 mesi. I prezzi al consumo core, esclusi i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,1% anno su anno, il più piccolo aumento da febbraio 2021, dopo un guadagno dello 0,3% ad agosto.
PETROLIO NUOVAMENTE IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi a 73,5 dollari al barile questa notte, accelerando il calo rispetto alla sessione precedente, appesantiti dalle preoccupazioni sulle prospettive economiche della Cina, uno dei principali importatori di greggio. I dati del fine settimana hanno mostrato che le pressioni deflazionistiche della Cina si sono intensificate, e permangono rischi e preoccupazioni sui rischi di decrescita.
Un'ulteriore pressione sui prezzi deriva dal calo della domanda globale e dalla forte crescita dell'offerta. Tutto questo, nonostante le persistenti preoccupazioni sul fronte geopolitico, che potrebbero risollevare i prezzi dell’oro nero.
ATTESA PER LA BCE
Negli Stati Uniti, questa settimana, sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio, ma soprattutto a fare da market movers, saranno gli interventi dei diversi funzionari della Federal Reserve. Inoltre, potrebbero riservare sorprese i numeri sulla produzione industriale, prezzi di importazione ed esportazione, permessi di costruzione e inizio dei cantieri. Nel frattempo, entra nel vivo la stagione degli utili con attesa per le trimestrali delle mega cap come UnitedHealth, Johnson & Johnson, Bank of America, Abbott, Netflix e Procter & Gamble.
In Europa, tutti gli occhi saranno puntati sulla decisione della Banca centrale europea sui tassi di interesse, che secondo le stime dovrebbe tagliare di 25 punti base, anche se più di qualcuno chiede a gran voce un taglio dello 0.50%. In Germania verrà pubblicato l’indice Zew che misura la fiducia del settore istituzionale tedesco, oltre ai dati sulla produzione industriale e sulla bilancia commerciale che riguarderanno anche l’intera Eurozona.
Nel Regno Unito, c’è interesse per la pubblicazione del tasso di disoccupazione, inflazione e vendite al dettaglio. In Cina uscirà il Pil del terzo trimestre, insieme ai dati sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e il tasso di disoccupazione. Infine, un occhio anche ai dati sull'inflazione per India, Canada, Nuova Zelanda, Giappone e Sudafrica.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Oltre l'analisi tecnica
Allarme nel Mercato Repo: Nuovo Intervento della Fed in Arrivo?Mentre i media finanziari dibattono dettagli relativi alla possibile entità dei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve (0,25% o 0,50%), il vero segnale di allarme arriva dal mercato repo, che mostra chiari segnali di stress simili a quelli osservati nel 2019. Il mercato repo è fondamentale per la liquidità bancaria, poiché consente alle banche di ottenere finanziamenti a brevissimo termine per bilanciare i conti. La scorsa settimana, i tassi sui prestiti overnight hanno superato quelli fissati dalla Fed, evidenziando un nuovo scollamento tra la politica monetaria e la domanda di liquidità da parte delle banche.
Questo fenomeno suggerisce che il mercato repo potrebbe essere nuovamente sfuggito al controllo della Fed, come accaduto nel 2019, quando un simile segnale portò a un intervento massiccio con un programma di allentamento quantitativo senza precedenti. La pressione crescente sulle banche di pagare tassi più elevati per il finanziamento a breve termine indica che la domanda di liquidità sta aumentando più rapidamente di quanto la Fed possa gestire attraverso i suoi strumenti tradizionali.
S&P 500: Scenari Chiave per la Prossima SettimanaIn questo articolo, desidero condividere la mia opinione sul mercato americano e i potenziali scenari che potrebbero svilupparsi nella settimana a venire. Nonostante la mia prospettiva personale sia lievemente più ribassista, ritengo importante offrire una visione equilibrata e oggettiva, analizzando sia i segnali bullish che quelli bearish senza lasciare spazio a preferenze soggettive.
### Legenda del grafico
Per una migliore comprensione, iniziamo con una spiegazione delle aree e linee evidenziate nel grafico:
1. **Trendline bianche**: Linee continue che rappresentano il macro-trend in atto dal 2023, fondamentale per capire la struttura di lungo periodo del mercato.
2. **Zone di liquidità**: Identificate dalle linee tratteggiate bianche con i simboli "$$" e "$$$", queste sono aree chiave dove mi aspetto una forte attività di compravendita.
3. **POC (Point of Control)**: Linea tratteggiata bianca, indica il punto di controllo, ovvero una zona di accumulo di grandi volumi in un passato recente, che potrebbe fungere da supporto o resistenza.
4. **Box rosso**: Quest'area rappresenta una zona priva di liquidità, un vuoto lasciato dal rollover dei contratti futures.
5. **Linee di scenario bullish e bearish**: La linea tratteggiata verde indica il possibile scenario rialzista, mentre quella rossa traccia un potenziale percorso ribassista, che spiegherò in dettaglio di seguito.
### Scenario attuale: un punto di svolta cruciale
Il prezzo attualmente si trova nella parte alta del macro-trend, e questa condizione può essere interpretata in due modi opposti. Una rottura decisa al rialzo su timeframe settimanale potrebbe innescare una forte euforia, spingendo il mercato verso obiettivi come i 6150/6300 punti, calcolati attraverso le estensioni di Fibonacci. Tuttavia, è fondamentale attendere la conferma definitiva, poiché ci troviamo in una zona critica.
Nel caso di un falso breakout, con il prezzo che rientra al di sotto del macro-trend, potrebbe segnalare che il mercato non è ancora pronto per una nuova fase rialzista. A mio avviso, la prossima settimana sarà decisiva per determinare la direzione del mercato.
### Possibili scenari di breve termine
- **Scenario bearish**: Se il prezzo dovesse aprire la settimana al rialzo ma rientrare sotto la linea rossa, ciò potrebbe indicare un ritorno verso le zone di liquidità segnate con "$$" e "$$$", o persino verso il box rosso. Questo scenario sarebbe un chiaro segnale ribassista, con una potenziale correzione nel breve termine.
- **Scenario bullish**: Al contrario, se il mercato dovesse aprire sotto la linea verde e poi recuperare sopra di essa, potremmo interpretarlo come una conferma che il trend rialzista è destinato a continuare, con target potenziali fino a 6000 punti.
### Divergenza con il NASDAQ
Un ulteriore aspetto che mi preoccupa è la discrepanza tra l'S&P 500 e il NASDAQ. Mentre l'S&P 500 sta segnando nuovi massimi, il NASDAQ rimane ancora al di sotto dei suoi precedenti picchi storici. Considerando che negli ultimi anni il settore tecnologico ha guidato gran parte della crescita del mercato, questa divergenza potrebbe essere un segnale di debolezza latente, e contribuisce al mio bias ribassista per il mese di ottobre.
Concludendo, la settimana prossima sarà cruciale per capire dove il mercato si dirigerà. Restate attenti ai segnali chiave per non perdere le opportunità di trading che potrebbero presentarsi.
Un po' di lentezza tra CPI e stagione degli utili.Un po' di lentezza tra CPI e stagione degli utili.
A Wall Street si dice:
"L'investimento è una delle poche aree in cui puoi avere poca esperienza e superare qualcuno con molta esperienza, semplicemente perché la persona con molta esperienza potrebbe essere incatenata alle vecchie abitudini e agli errori passati." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri le azioni hanno fatto un piccolo passo indietro rispetto ai massimi storici per digerire alcuni nuovi dati sull'inflazione e prepararsi all'inizio della stagione degli utili. I principali indici sono in territorio positivo in vista di venerdì, con la speranza di raggiungere cinque settimane consecutive di guadagni.
Il Dow è sceso dello 0,14% (quasi 58 punti) chiudendo a 42.454,12, mentre l'S&P ha perso lo 0,21% chiudendo a 5.780,05. Entrambi gli indici hanno raggiunto livelli record nella giornata precedente. Il NASDAQ ha registrato un calo dello 0,05% (meno di 10 punti) fermandosi a 18.282,05.
Queste lievi perdite mostrano quanto gli investitori siano diventati indifferenti all'inflazione. Il rapporto CPI di questa mattina ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,4% su base annua, entrambi superiori di 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni. Anche il CPI core è stato leggermente sopra le attese. Quindi, l'inflazione rimane persistente, ma non è abbastanza preoccupante da indurre vendite significative tra gli investitori.
Naturalmente, aiuta il fatto che questo sia stato il tasso annuo più basso degli ultimi tre anni (febbraio 2021).
Secondo me, l’indice dei prezzi al consumo "elevato" non è poi così preoccupante e probabilmente avrà un impatto minimo sui futuri tagli della Fed.
Un'inflazione moderata è di gran lunga preferibile alla deflazione (che potrebbe potenzialmente portarci in recessione). Finché l'economia continua a funzionare (e non cresce troppo velocemente), un po' di inflazione (tra il 2% e il 3%) va bene.
Il mercato, di recente, presta molta più attenzione ai dati sull'occupazione. Non sorprende quindi che la lettura delle richieste di sussidi di disoccupazione, pari a 258.000, non sia stata accolta con entusiasmo. Questo dato è superiore di 33.000 unità rispetto alla settimana precedente e al di sopra delle previsioni di 230.000. Tuttavia, l'uragano potrebbe aver influito su questo aumento, per cui gli investitori monitoreranno questi dati nei prossimi report.
Oggi ci saranno ulteriori dati sull'inflazione con l'indice dei prezzi al consumo, ma l'inizio non ufficiale della stagione degli utili potrebbe rubare la scena. Abbiamo parlato per tutta la settimana di JPMorgan (JPM) e Wells Fargo (WFC), che pubblicheranno i risultati prima dell'apertura del mercato. Le stime per la stagione del terzo trimestre sono state riviste al ribasso ultimamente, ma dovrebbero riprendersi nei trimestri successivi.
Credo che Wall Street stia abbassando troppo le aspettative per questa stagione. In un'economia sana, i profitti tendono a superare le vendite. Certo, è possibile che le stime riflettano una stagione più debole. Tuttavia, negli ultimi trimestri abbiamo visto tassi di superamento degli utili intorno all'80% e revisioni al rialzo piuttosto ampie, quindi non mi aspetto nulla di troppo diverso questa volta. Anzi, scommetterei su risultati simili (con nuove sorprese positive).
I principali indici si avviano verso venerdì con guadagni per la settimana (il NASDAQ è in testa con un aumento dello 0,8% in quattro giorni). Se riusciranno a chiudere domani in territorio positivo, sarà la quinta settimana consecutiva in verde.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
IT CyberArk Software (CYBR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
L'indice dei prezzi al consumo (CPI) non influisce particolarmente sulle azioni
Ci aspettavamo che il mercato reagisse in modo attenuato all'indice dei prezzi al consumo, ma non che rimanesse del tutto fermo. Dopo qualche oscillazione in seguito alla pubblicazione dell'indice CPI, le azioni sono scese, chiudendo leggermente in ribasso.
Per ora, l'indice dei prezzi al consumo non è così rilevante per i mercati, poiché il vero fattore determinante sono i dati sull'occupazione.
L'S&P ha chiuso in calo dello 0,32%, mentre il NASDAQ ha perso lo 0,18%.
CPI:
Il rapporto CPI di settembre offre un quadro misto dell'inflazione. La variazione mensile è stata dello 0,2%, leggermente superiore allo 0,1% previsto. Su base annua, il CPI è cresciuto del 2,4%, superando le aspettative del 2,3%.
Anche se leggermente superiori alle previsioni, questi dati rappresentano il tasso annuo più basso dal febbraio 2021, indicando una tendenza al raffreddamento dell'inflazione.
Il CPI core (che esclude alimentari ed energia) è aumentato dello 0,3% su base mensile, contro lo 0,2% previsto, portando l'incremento annuo al 3,3% rispetto al 3,2% atteso. Questo è il ritmo annuo più alto da giugno 2024, segnalando che le pressioni inflazionistiche core restano elevate.
Un aspetto positivo è che l'inflazione degli alloggi sta cominciando ad attenuarsi: i costi di settembre sono aumentati dello 0,2%, rispetto allo 0,5% di agosto.
Il Supercore CPI, che si concentra sui servizi di base escludendo gli alloggi, è cresciuto dello 0,404% mese su mese, rispetto allo 0,327% precedente. Questo rappresenta il terzo incremento mensile consecutivo, portando il Supercore CPI su base annua al 4,321%, leggermente in calo rispetto al 4,453% precedente. Mentre l'inflazione annuale Supercore mostra segni di moderazione, la tendenza mensile suggerisce pressioni persistenti.
Sul fronte dell'occupazione, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono aumentate bruscamente a 258.000, più delle 230.000 previste e segnando il livello più alto da giugno 2023. Anche le richieste continuative sono aumentate a 1,861 milioni, superando le previsioni di 1,83 milioni e raggiungendo il livello più alto da fine agosto. Alcuni di questi dati potrebbero essere influenzati dall'uragano Helene, quindi è difficile interpretare questo picco come preoccupante.
Nel complesso, i dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) mostrano un quadro misto dell'inflazione, con qualche progresso nell'indice generale ma pressioni di fondo persistenti, mentre il mercato del lavoro potrebbe iniziare a dare segnali di rallentamento.
Aggiornamento su Milton:
La tempesta è arrivata rapidamente e si è dissipata altrettanto velocemente. Milton ha ormai lasciato la Florida, spostandosi nell'Atlantico. Oltre al forte vento, ci sono state molte inondazioni dovute alla pioggia e alle mareggiate lungo la costa occidentale. Nella parte orientale della Florida, si sono verificati alcuni tornado in aggiunta alle piogge.
È davvero un gran pasticcio, ma sembra che il peggio sia stato evitato.
In sintesi:
Il CPI è arrivato e se n'è andato con un impatto davvero minimo. Prevedo un venerdì tranquillo, senza sorprese in arrivo.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Dollaro vicino alle resistenze chiave
Persiste la forza di dollaro, trascinato dai dati migliori delle attese e dal delta tasso in aumento rispetto alle altre valute, specialmente dopo la pubblicazione dei prezzi al consumo Usa, che ha evidenziato un rallentamento dell’inflazione. EurUsd è sceso a ridosso di 1.0910 mentre il Cable ha toccato quota 1.3025. UsdJpy in discesa e in controtendenza, specie dopo le “minacce” della Boj di possibile rialzo dei tassi se UsdJpy dovesse superare quota 150.00.
Così avanza anche il UsdCad, ormai in prossimità della resistenza chiave di 1.3790 00. Le oceaniche restano deboli con una prevalenza di Nzd rispetto ad Aud che tiene meglio. Correggono quindi i cross dello Jpy (ovviamente a favore di valuta giapponese), mentre il Franco svizzero si rafforza contro Euro, per debolezza di moneta unica e torna a 0.96360 da 0.9420 di ieri. UsdChf rimane nel trading 0.8560 0.8600, almeno per ora. In sitesi, la forza del dollaro rimane intatta, anche per la seconda settimana consecutiva e i ribassi, per ora, appaiono esclusivamente correttivi.
USA, CPI RALLENTA
Il tasso di inflazione, misurato dai prezzi al consumo, su base annua, ha rallentato per il sesto mese consecutivo, arrivando al 2,4% nel mese di settembre, il livello più basso dal febbraio 2021, rispetto al 2,5% di agosto. Tuttavia, i dati sono stati superiori al consensus che era del 2,3%. I prezzi dell’energia sono diminuiti, principalmente a causa della benzina e dell'olio combustibile, mentre i prezzi del gas naturale sono saliti in controtendenza. Inoltre, i prezzi hanno continuato a scendere per i veicoli nuovi, ma anche per le auto e i camion usati.
In aggiunta, va ricordato che, l'inflazione è accelerata per i prodotti alimentari e i trasporti. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, al di sopra delle previsioni dello 0,1%. Il tasso di inflazione core annuale è salito inaspettatamente al 3,3%, rispetto al 3,2% dei due mesi precedenti. Infine il tasso di inflazione core mensile è rimasto allo 0,3%, come ad agosto ma al di sopra delle previsioni dello 0,2%.
LE MINUTE DELLA BCE
I verbali della riunione di politica monetaria della BCE di settembre hanno mostrato una Banca centrale fiduciosa che l'inflazione sarebbe tornata al 2% (target) entro la fine del 2025. Tuttavia, si legge che il board prevede che la volatilità dei prezzi continuerà ancora almeno fino a fine anno, con un'inflazione di fondo relativamente elevata. Inoltre, Bruxelles ha suggerito che una graduale riduzione dei tassi di interesse sarebbe appropriata se i dati in arrivo fossero allineati con proiezioni.
Se ci fossero segnali di rapida disinflazione o di una ripresa economica in ritardo, potrebbe essere necessario un aggiustamento più rapido. Al contrario, una disinflazione più lenta o un'economia in rapida ripresa potrebbero giustificare un aggiustamento più graduale. I funzionari hanno di conseguenza ribadito che, avrebbero continuato a seguire un approccio dipendente dai dati senza stabilire a priori un particolare percorso, o tantomeno ritmo di abbassamento del costo del denaro. Ricordiamo che la Bce ha tagliato il tasso di rifinanziamento principale al 3.65% a settembre.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato di 33mila unità, raggiungendo un totale di 258 mila nella settimana conclusasi il 5 ottobre, superando le aspettative di mercato di 230 mila. Tale numero rappresenta il livello più alto degli ultimi 14 mesi, in gran parte guidato dagli effetti dell'uragano Helene.
Nel solo Michigan, le richieste sono aumentate di 10.667 nelle ultime due settimane, principalmente a causa dei licenziamenti nei settori manifatturiero e gestionale. Anche la Carolina del Nord e la Florida hanno registrato aumenti. Inoltre, le richieste in sospeso sono aumentate di 42.000 a 1.861.000 durante la settimana precedente.
GERMANIA, QUALCHE SPIRAGLIO
Le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate dell'1,6% mese su mese ad agosto, dopo un aumento dell'1,5% a luglio. Le vendite hanno registrato un aumento sia nelle categorie alimentari che non alimentari così come sono cresciute le vendite nell'e-commerce e nella vendita per corrispondenza. Le vendite al dettaglio erano diminuite sia a giugno che a maggio. Su base annua, le vendite al dettaglio in Germania sono aumentate del 2,1% ad agosto.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Le minute della FedIeri sera sono state pubblicate le minute della Fed, dalle quali si evince, che all’interno del board non c’è stata unanimità relativamente al taglio di 50 punti base dei Fed Funds. Alla fine, però, nonostante l’incertezza, il board ha deciso per una riduzione di mezzo punto per bilanciare i timori di una inflazione ancora sostenuta, con le preoccupazioni relative al mercato del lavoro. Alla fine, solo il governatore Bowman si è opposto al taglio di 50 punti base, preferendo invece un taglio di 25 punti base, e mostrando il primo dissenso all’interno del comitato dal 2005.
La Fed ha osservato che la riduzione di 50 punti base non dovrebbe essere interpretata come prova di una prospettiva economica meno favorevole o come un segnale che il ritmo dell'allentamento delle politiche sarà più rapido. Inoltre, quasi tutti i membri hanno comunque espresso fiducia relativamente al fatto l'inflazione si muova in modo sostenibile verso il 2%. Ora si tratta di capire cosa accadrà nella prossima riunione, specie dopo gli ultimi dati macro, che sembrano andare nella direzione di tagli meno significativi.
WALL STREET
L’azionario Usa ha chiuso un’altra giornata all’insegna di rialzi, con percentuali a ridosso dell’1%. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0,8% con il primo destinato a chiudere a un massimo storico, mentre il Dow Jones è avanzato dell’1%, anch'esso su un massimo storico.
La banca centrale ha optato per un aggressivo taglio dei tassi di 50 punti base, il mese scorso, per affrontare la debolezza del mercato del lavoro, sebbene il solido rapporto sull'occupazione pubblicato settimana scorsa, abbia allentato l'urgenza di una politica aggressiva di ribasso del costo del denaro.
Oggi è il giorno della pubblicazione dei prezzi al consumo (CPI), che dovrebbe evidenziare una crescita dei prezzi su base annua intorno al 2,3% a settembre. Il che dovrebbe comunque sostenere i mercati azionari e continuare ad aiutare la ripresa del dollaro.
VALUTE
Sui cambi, il biglietto verde la fa da padrone, con rialzi anche se lenti e poco volatili, contro tutte le valute concorrenti, Jpy, Euro, Sterlina ma anche Cad, Aud e Nzd. EurUsd ormai a ridosso dei supporti chiave di medio termine a 1.0900 20 area, così come il Cable, vicino a 1.3050 e poi 1.3000. UsdJpy sopra 149.40 mentre UsdCad ha superato 1.3700 e punta a 1.3800, prima vera area di resistenza.
Oceaniche in calo con obiettivi a 0.6630 (Aud) e 0.6000 (Nzd). Sul fronte price action, sembra di vedere sparire gli ordini di vendita di divisa americana, cosicchè l’accelerazione a favor del biglietto verde diventa sempre più probabile. Un Cpi inferiore alle attese, potrebbe ulteriormente alimentare uno scenario del genere.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono scesi a 73,00 dollari al barile mercoledì, dopo un calo del 4,6% il giorno precedente, guidato dalla debole domanda e dall'aumento dell'offerta. I dati API hanno mostrato un aumento significativo delle scorte di greggio statunitensi, in aumento di quasi 11 milioni di barili. Inoltre, l'Energy Information Administration (EIA) degli Stati Uniti ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla domanda per il 2025, citando i rallentamenti economici in Cina e Nord America, come ragione di ulteriori pressioni sui prezzi del greggio.
A contribuire alla discesa anche le notizie di un possibile cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, sebbene permangano preoccupazioni sui potenziali attacchi israeliani alle strutture petrolifere iraniane. Nel frattempo, si prevede che l'uragano Milton colpisca la costa del Golfo della Florida, il che potrebbe interrompere le forniture di benzina in uno degli stati con maggiori consumi degli Stati Uniti.
INDIA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of India (RBI) ha mantenuto il suo tasso di riferimento sui pronti contro termine al 6,5% per la decima riunione consecutiva ad ottobre, come da consensus, ma ha modificato le aspettative future, passate ora a neutrali aprendo la porta a tagli dei tassi quando dovessero manifestarsi i primi segnali di un rallentamento della crescita nell'economia.
Questa decisione è stata presa dopo che l'inflazione annuale è leggermente accelerata al 3,65% ad agosto, guidata dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Inoltre, la banca centrale ha mantenuto le sue previsioni di crescita economica per l'anno fiscale 2024-25 al 7,2%, mantenendo anche le aspettative di inflazione al 4,5%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Aggiornamento Fase Di Distribuzione Su Gbp Aud!!Direzionalità short negli alti time frame ,dal settimanale al dayli .. nell'1h abbiamo assistito ad una fase di accumulo e re accumulazione nella zona del prezzo 1.91500 .. quello che sto aspettando e mi piacerebbe vedere è la fase di utad nella distribuzione.. visto che il 4h ha già rotto la struttura short , ma lo vedo più come trappola per chi entrasse in fomo nella zona .. attendo ulteriori conferme per prendere un posizionamento .. fatemi sapere cosa ne pensate:)
PETROLIO SI , PETROLIO NOToday’S Trading del 09.10.2024
PETROLIO SI , PETROLIO NO
MACRO BACKGROUND
Difficle questo ottobre per i traders del WTI che nel mese di Settembre scontavano una chiara idea di scarsa domanda per il prossimo 2025, su piano globale, il che giustificava il basso livello di scorte presente.
Le contrattazioni ferme nell’intorno dei 68$ esprimevano un fair value dettato dalla prospettiva di un surplus di offerta per l’intero 2025, ma ancora una volta i mercati esprimono la loro imprevedibilità e questa volta le tensioni in medio oriente hanno cambiato la prospettiva futura sull’offerta di WTI e di conseguenza il fair value.
L’idea di una escalation delle tensioni in medio oriente e la possibilità di attacchi agli impianti petroliferi ha fatto si che gli operatori rivalutassero la necessità di rimpolpare le scorte attuali, se la capacità produttiva dovesse calare, verrebbe a mancare il surplus di offerta sino a ieri dato per certo e con le scorte sui minimi ci sarebbe una corsa all’oro nero che porterebbe le quotzioni fortemente a rialzo.
Gli operatori hanno rivisto le loro posizioni, ma ancora una volta il quadro cambia e toni distensivi e possibilità di dialoghi lasciano serenamente fluire il petrolio dal Golfo Persico.
Nessun crollo dell’offerta dunque, si torna al quadro di eccesso di supply e le quotazioni tornano a prendere di mira il fair value.
FOREX
Il mercato valutario torna a focalizzarsi sul dollaro USA in attesa dei dati sull’inflazione di domani, dati attesi stabili con un nulla di fatto rispetto ai dati precedenti, il che aprirebbe ancora la strada alla cautela per la FED che rimarrebbe data dependet senza fretta nel procedere al taglio tassi.
Il dollaro USA resta forte duqnue sulla scia degli ottimi dati NFP di venerdi, e mette sotto pressione le majors concorrenti.
Prima tra tutte a soffrire il dollaro neozelandese, ora piu di prima con il taglio tassi della RBNZ di 50Bp questa notte, il che porta le quotazioni sotto 0.63 con un affondo del 4.80% dai massimi di fine settembre.
Pesante anche la moneta unica che si porta sotto quota1.10 a 1.0950 e sembra voler proseguire il trend ribassista che esprime sia il differenziale tassi a favore di dollari che un differenziale nelle possibilità di ripartenza dell’economia USA
EQUITY
Robusto il settore azionario in America, guidato nuovamente dal comparto tech. Le attese per le trimestrali Nvidia unite alle aspettative per i rialzi dell’anno elettorale , sostenuto il tutto dai tagli tassi FED sembra guidare il Nasdaq verso i massimi annuali.
Meno brillante l’azionario cinese, che perde forza, dopo la delusione di un piano di stimoli che meglio analizzato non risponde minimamente ai bisogni di liquidità della Cina. Il rappoto stimolo/Pil resta sui minimi stornici ed i mercati ritraccaino di circa il 20% dai massimi.
La pesantezza della Cina ora rende anche l’Europa meno appetibile, con un Dax che fatica a riagguantare i massimi della scorsa settimana, pur torvando interessanti Bid sulle aree di 19050pnt.
COMMODITY
Il comparto commodities vive interesse per il WTI, mentre i metalli hanno ugualemnte perso terreno visto il potenzile deal in medio oriente. Nessuna corsa alle materie prime dunque, anche il gold lascia le aree di massimo e tenta test ai supporti di 2620$, resta interessante un potenziale ritorno al poc naked di ieri a 2662$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Il NASDAQ sale di 1,5% trainato dala tecnologia.Il NASDAQ balza dell'1,5% mentre la tecnologia guida la ripresa del mercato.
A Wall Street si dice:
"I mercati possono oscillare selvaggiamente, ma il valore intrinseco delle buone aziende tende a crescere costantemente nel tempo." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
È la tecnologia a riportare il mercato sulla giusta strada, poiché ieri le azioni hanno messo in scena un rimbalzo significativo nonostante le sfide attuali. Le azioni statunitensi sono salite ieri, nonostante varie preoccupazioni di mercato, tra cui un uragano di grandi dimensioni, potenziali attacchi di rappresaglia da parte di Israele e il periodo stagionalmente debole di ottobre. Dopo un po' di volatilità lunedì, le azioni hanno recuperato terreno, con i titoli tecnologici in testa.
Il NASDAQ ha registrato un’impennata dell'1,45% (circa 260 punti), raggiungendo quota 18.182,92, recuperando e superando la perdita dell'1,18% di lunedì. NVIDIA (NVDA) ha confermato il suo status di superstar con un guadagno superiore al 4%, mentre tutti gli altri titoli del gruppo "Mag 7" sono avanzati dell'1% o più. Anche l'S&P è salito dello 0,96%, a 5.695,94, mentre il Dow è cresciuto dello 0,30% (circa 126 punti), toccando i 42.080,37.
Le preoccupazioni sopra menzionate sono reali e, se una di esse dovesse aggravarsi, potrebbero causare una certa volatilità nel mercato. Tuttavia, gli investitori esperti sanno quanto sia importante ignorare i "rumori" di fondo, evitare ipotesi e concentrarsi su ciò che sta effettivamente accadendo piuttosto che su ciò che potrebbe accadere. Per il momento, Wall Street sta ignorando il caso ribassista, focalizzandosi invece sulla crescita imponente del settore dell'intelligenza artificiale e sull’atteggiamento accomodante della Federal Reserve.
Oggi verranno pubblicati i verbali dell'ultima riunione del FOMC, durante la quale i tassi sono stati ridotti dello 0,5%, la prima diminuzione in oltre quattro anni. Se questo non bastasse, mercoledì interverranno oltre mezza dozzina di policymaker. E la settimana si farà ancora più interessante con l’indice dei prezzi al consumo (CPI) in uscita giovedì e l'indice dei prezzi alla produzione (PPI) in arrivo venerdì. L'inflazione è stata in secondo piano per un po', ma gli investitori continueranno a monitorarla per assicurarsi che i prezzi rimangano stabili (o almeno non peggiorino sensibilmente).
La settimana si concluderà venerdì con l'inizio non ufficiale della stagione degli utili: si attendono i risultati di JPMorgan (JPM), Wells Fargo (WFC), Progressive (PGR), Blackrock (BLK) e Fastenal (FAST). Con due giorni negativi e tre ancora da giocare, sia l'S&P che il Nasdaq sono in rialzo per la settimana. Se chiuderanno nuovamente in positivo, sarà la quinta settimana consecutiva di guadagni. Ci sono ancora giorni di mercato davanti, ma lo slancio sembra tornato al rialzo.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Unisys (UIS)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Le azioni rimbalzano grazie alla forza della tecnologia
I tori hanno mantenuto la media mobile a 21 giorni dell'SPX e ora puntano ai massimi storici. Con l’indice dei prezzi al consumo previsto per giovedì, gli investitori sembrano fiduciosi che la narrazione rimanga invariata.
I titoli azionari hanno recuperato tutto il terreno perso ieri, e anche di più. L'S&P ha chiuso con un guadagno dello 0,97%, mentre il Nasdaq è salito dell'1,55%.
L’uragano Milton incombe
Molte vite in Florida verranno sconvolte nelle prossime 48 ore, e le persone sul percorso di questa tempesta hanno preoccupazioni più grandi delle azioni di Borsa. Anche se mi sforzo di considerare gli effetti economici, è difficile prevedere l'impatto umano. Anche se tutti restano al sicuro, abitazioni, auto e imbarcazioni saranno distrutte.
Guardando ai titoli azionari, vengono subito in mente le compagnie assicurative, ma anche aziende come Home Depot e Generac potrebbero beneficiare della situazione. I dati economici saranno influenzati da questi due uragani. Il PIL probabilmente subirà un calo iniziale, ma potrebbe poi aumentare durante la ricostruzione. Anche i dati sull'occupazione potrebbero registrare un calo, per poi risalire notevolmente il mese prossimo.
Cerchiamo di superare questa settimana, e penseremo a queste cose più avanti. Restate al sicuro, cittadini della Florida.
Solide previsioni di crescita del PIL da parte della Federal Reserve di Atlanta
La Fed di Atlanta ha recentemente aumentato le previsioni di crescita del PIL per il terzo trimestre dal 2,5% al 3,2%, la stima più alta finora per il trimestre. Sebbene questa sia una notizia positiva, ridimensiona ulteriormente la necessità di tagli dei tassi. Uno dei motivi per cui i rendimenti dei titoli a dieci anni stanno aumentando è la crescente consapevolezza che non ci sia bisogno di tagli aggressivi. E se la Fed procedesse con ulteriori tagli di 50 punti base, l’inflazione potrebbe risalire.
In sintesi
I verbali del FOMC sono attesi domani, mentre giovedì sarà il turno del CPI. Infine, venerdì mattina avremo i primi risultati della stagione degli utili.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
C'è bisogno di un triggerWall Street ha chiuso in rialzo correttivo ieri, riducendo le perdite di inizio settimana e mostrando una certa tenuta rispetto al forte calo della borsa cinese, mentre analisti e investitori restano in attesa delle dichiarazioni dei principali funzionari della Fed, i quali devono ancora esprimersi rispetto agli ultimi dati macro relativi al mercato del lavoro statunitense, in decisa ripresa.
Attualmente circa l’85% delle probabilità riguarda un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed, nella prossima riunione del 7 Novembre.. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0.8% e 1.3% rispettivamente, mentre il Dow Jones è rimasto pressoché invariato. Le azioni tecnologiche hanno chiuso positive, rimbalzando rispetto a due giorno orsono, con Nvidia e Apple che hanno entrambe aggiunto oltre l'1%.
D'altro canto, le grandi compagnie petrolifere sono scese leggermente a causa del calo dei prezzi del WTI, portando il Dow a sottoperformare rispetto agli altri due indici. Gli investitori ora si concentrano sui verbali del FOMC di domani, sul rapporto CPI chiave di giovedì e sui risultati degli utili delle principali banche venerdì, che potrebbero rappresentare l’innesco per nuovi movimenti interessanti.
VALUTE
Mercato dei cambi quasi immobile nella seduta di ieri, con le principali coppie valutarie contro dollaro ferme in una trentina di pips di oscillazione massima giornaliera. EurUsd che non riesce a sfondare sotto quota 1.0950, limitandosi al test di 1.0965, ma non riesce neanche a valicare quota 1.0995. Stessa price action per il Cable, ancorato tra 1.3085 e 1.3115.
Eurgbp tra 0.8375 e 0.8400 mentre il UsdJpy è leggermente risalito dai minimi della notte di 147.30 a 148.30 per poi consolidare intorno a 148.00. Rimane favorito il lato long, anche se per il momento, manca la benzina per valicare 148.30. Poche le novità sulle oceaniche tranne il fatto che la Rbnz, come specificato nel paragrafo di seguito, ha tagliato i tassi dello 0.5% portandoli al 4.75%. NzdUsd che ha ceduto quota 0.6100 da 0.6140 del pre dato.
LA RBNZ TAGLIA DI 50 PUNTI BASE
La Reserve Bank of New Zealand ha abbassato il suo tasso di interesse ufficiale (OCR) di 50 punti base al 4,75% durante l’incontro di questa notte, segnando il secondo taglio consecutivo dei tassi e allineandosi alle aspettative del mercato.
Il tasso di inflazione annuale della Nuova Zelanda è sceso al 3,3% nel secondo trimestre del 2024, dal 4% del trimestre precedente e al di sotto delle aspettative del mercato del 3,5%. Si tratta del livello di inflazione più basso dal 2021, e la Rbnz vuole riportarla nella fascia target 1-3%. Dollaro neozelandese in calo anche se tutto sommato in un contesto di stabilità.
USA, BILANCIA COMMERCIALE
Il deficit commerciale negli Stati Uniti si è ridotto a 70,4 miliardi di dollari ad agosto 2024, il più basso degli ultimi cinque mesi, un dato migliore rispetto anche alle previsioni di mercato che valutavano un deficit di 70,6 miliardi di Usd. Le esportazioni sono aumentate del 2% a un massimo record di 271,8 miliardi di dollari, a causa di telecomunicazioni, settore aeronautico, altri macchinari industriali, oro non monetario e autovetture.
Sono aumentate anche le esportazioni di servizi, vale a dire viaggi e beni e servizi governativi. Nel frattempo, le importazioni sono diminuite dello 0,9% a 342,2 miliardi di dollari, trascinate da oro non monetario, petrolio greggio e autovetture. Sono anche aumentate le importazioni di servizi.
CANADA, BILANCIA COMMERCIALE
Il Canada ha registrato un deficit commerciale di 1,1 miliardi di CAD ad agosto 2024, superando le aspettative di mercato che erano per un deficit di 0,5 miliardi di CAD. Si è trattato del sesto deficit mensile consecutivo ed è stato guidato da un calo dell'1,0% delle esportazioni a 64,3 miliardi di CAD. La principale causa del calo è stato l’export di energia guidata principalmente dal calo delle esportazioni di petrolio greggio.
Le esportazioni sono diminuite significativamente anche per i prodotti forestali e i materiali da costruzione oltre ai prodotti agricoli. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate dello 0,3% a 65,4 miliardi di CAD. UsdCad sembra aver rotto 1.36560 e potrebbe arrampicarsi anche altri 100 pips almeno.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Le borse ripieganoGli azionari Usa hanno cominciato questa ottava in rosso, con sia l'S&P 500 che il Nasdaq in perdita di circa lo 0.30% - 0.35% mentre il Dow Jones è partito in rosso a -0.70%, dopo i forti guadagni realizzati venerdì scorso in seguito ad un rapporto sull'occupazione migliore del previsto. In chiusura di giornata abbiamo poi registrato i tre indici Usa in discesa di circa l’1%. Analisti e investitori, ora, attendono i dati chiave CPI e PPI previsti per questa settimana per valutare come si stanno evolvendo le pressioni sui prezzi. I mercati stanno assegnando una probabilità di quasi l'84% che la Fed taglierà i tassi di soli 25 punti base a novembre piuttosto che un'altra maxi riduzione di 50 punti base.
Allo stesso tempo, la stagione degli utili sta per iniziare più avanti nella settimana con i rapporti delle grandi banche JPMorgan, Wells Fargo e Bank Of New York Mellon. Beni di consumo discrezionali, immobiliare e servizi di pubblica utilità hanno sottoperformato mentre il settore energetico ha chiuso in rialzo. Le megacap sono state contrastanti, con Apple a -1,1% e Amazon a -2,4%), mentre Nvidia è partita positiva con un + 2% e Meta a +0,8%. Nel frattempo, Pfizer è salita del 3% dopo che Bloomberg ha riferito che l'investitore attivista Starboard Value ha acquisito una quota di circa 1 miliardo di dollari nella società.
VALUTE
Consolidano i principali rapporti di cambio, all’interno delle fasce di oscillazione delle ultime due sedute, comprese tra 1.0950 e 1.0990 per EurUsd, tra 1.3060 e 1.3090 per il Cable e 147.90 148.60 per il UsdJpy. UsdChf corregge leggermente al ribasso, ma quanto basta per vedere un EurChf nuovamente sotto quota 0.9400. Occorre ora la presenza di un trigger per spostare nuovamente l’equilibrio di breve che si è venuto a creare proprio perché in questo momento siamo in bilico tra un cambiamento del trend avuto sino ad oggi, di ribasso del dollaro, e una sua continuazione.
I punti chiave di rottura dei supporti per EurUsd sono posizionati in area 1.0800, la cui violazione farebbe cambiare il trend attuale, ancora rialzista, mentre sul Cable tale livello è posto in area 1.2800 20. Per quel che riguarda il UsdJpy siamo in pina fase correttiva rialzista con possibili obiettivi anche oltre 151.00, considerato l’atteggiamento della Boj e del nuovo Governo. Sul franco, si è detto, ovvero che rimane forte e sostenuto, mentre le oceaniche stanno mollando, anche in relazione al probabile taglio dei tassi di domattina della Rbnz.
EUROZONA, VENDITE AL DETTAGLIO IN CRESCITA
Le vendite al dettaglio nel vecchio continente sono aumentate dello 0,2% ad agosto, in linea con le aspettative del mercato. Le vendite sono rimbalzate nei settori dell’autotrazione e per i prodotti non alimentari. Ma, i volumi al dettaglio sono stati più elevati anche per prodotti alimentari, bevande e tabacco. Tra le economie dell'area dell'euro, il Lussemburgo ha registrato l'aumento più ripido con un balzo delle vendite del 5,3%, seguito da Cipro e Portogallo.
Ma le vendite sono aumentate anche in Francia e Spagna, mentre in Italia sono rimaste stabili. D'altro canto, si sono visti cali in Croazia, Irlanda, Malta, Slovacchia e Slovenia. Rispetto all'anno precedente, le vendite al dettaglio nel blocco valutario sono aumentate dello 0,8%.
AUSTRALIA
L'indice di fiducia dei consumatori del Westpac Melbourne Institute è balzato del 6,2% su base mensile, raggiungendo il massimo degli ultimi 2 anni e mezzo a 89,8 nell'ottobre 2024, una brusca inversione di tendenza rispetto al calo dello 0,5% del mese precedente, a seguito dei tagli dei tassi di interesse all'estero e dei segnali più promettenti relativi all’inflazione.
Le opinioni dei consumatori sulle condizioni economiche per i prossimi 12 mesi sono aumentate del 14,3% a 92,8 e la loro valutazione per i prossimi 5 anni è aumentata dell'8,0% a 97,8. Contestualmente l 'indice di fiducia delle imprese NAB in Australia è salito a -2 a settembre 2024 dal -5 rivisto di agosto, tra notevoli miglioramenti nel commercio al dettaglio.
IL PETROLIO CONSOLIDA
I future sul greggio WTI sono saliti a 76 dollari al barile lunedì, il massimo delle ultime sei settimane dopo il guadagno del 9,1% della precedente ottava, mentre le tensioni in Medio Oriente aumentano. Gli investitori sono concentrati sulla risposta di Israele al recente attacco missilistico iraniano. I timori di un conflitto più ampio nella regione persistono, soprattutto se Israele continua le azioni militari a Gaza e in Libano.
Tuttavia, il presidente Biden ha negato il proprio appoggio agli attacchi ai giacimenti petroliferi iraniani, affermando che dovrebbero essere prese in considerazione azioni alternative. La produzione di petrolio dell'Iran, ora quasi a piena capacità, potrebbe essere a rischio. Nonostante queste preoccupazioni geopolitiche, permangono interrogativi sulla domanda globale, in particolare dalla Cina, insieme all'ampia offerta di petrolio. Si prevede che il governo cinese svelerà nuove misure di stimolo economico, che potrebbero influenzare la domanda.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Pre-Distribuzione Per Gbp Aud? Cosa Ne Pensate?Dopo la fase di accumulazione e re accumulazione , ho notato che siamo in struttura favorevole per un'ipotetico short nei timeframe alti.. Quello attenderò è la formazione della fase di UT E UTAD per il completamento e conferme.. fatemi sapere cosa ne pensate!
AL LUPO, AL LUPO!Today’S Trading del 07.10.2024
MACRO BACKGROUND
Powell aveva dunque ragione! L’economia USA si sta dimostrando ancora una volta forte e ancora per una volta la paura di una recessione viene respinta, cosi come da più di due anni a questa parte, cioè da quando la FED ha iniziato con il suo ciclo di taglio dei tassi.
È oramai dal marzo del 2022 , quando la FED ha iniziato ad alzare il costo del denaro che analisti ed operatori dei mercati si attendono un forte rallentamento dell’economia USA come risposta alle politiche monetarie, ancora nella fase di rialzo dei tassi si poteva pensare ad un ritardo nella risposta ancora naturale, ma ora che la FED inizia il percorso di allentamento…. Ora no!
Il coro di analisti e banche d’affari si era diviso in due: i primi che credevano nelle parole di Powell, in un’economia robusta da difendere, ed i secondi che nel taglio da 50 Bp e segnali di debolezza del mondo del lavoro vedevano i primi segni di un’imminente recessione!
Recessione, recessione!
Ancora una volta il mercato del lavoro USA ha stupito, venerdi grandi numeri dai NFP che mostrano una disoccupazione in calo al 4.1% dal precedente 4.2% con 254K nuovi ruoli paga ed una revisione a rialzo del dato precedente a 159K, dati che con un tasso di partecipazione stabile al 62.7% e oltre 8milioni di opportunità lavorative rilevate dai Jolts , aprono la porta ad una FED cauta nel ciclo di tagli tassi.
Torna dunque il focus inflazione, ora che il mercato del lavoro ha dato un segnale forte della sua robustezza , la FED potrebbe nuovamente rallentare nel ciclo di taglio tassi , con una pausa alla riunione di novembre o un taglio modesto da 25Bp, decisione che a questo punto dipenderà anche dai prossimi dati sull’Inflazione.
Ancora si cerca un equilibrio nel doppio mandato FED tra stabilità dei prezzi e piena occupazione, la ricerca del tasso di equilibrio è compito arduo per Powell che per ora sta dimostrando, dati alla mano , di essere in sintonia con l’economia USA ( almeno per il mandato FED)
FOREX
Torna il super dollaro USA, tutti i giochi sono da rifare ora che il mercato del lavoro ha ribaltato le possibili decisioni della FED. Le probabilità di andare oltre 1punto percentuale di tagli tassi per la FED in questo 2024 sembrano sparite , pertanto il dollaro USA va rivalutato. Le pesanti vendite dello scorso mese vanno riviste ed il biglietto verde inizia questo mese di ottobre con un +1.90% medi contro le relative majors, portando eurusd sotto 1.10 ai minimi di 1.0966, alle porte dei primi supporti volumetrici di 1.0925.
Giu anche la sterlina che di riporta a 1.3110 primo supporto volumetrico di medio periodo,interessante anche usdjpy che si porta a 149.25 resistenza chiave , in confluenza volumetrica con le medie mobili daily che potrebbe porre ostacoli alla forza del dollaro USA.
EQUITY
Torna il Risk on, le borse mondiali festeggiano con chiusure settimanali rialzista, lasciandosi alle spalle i timori di un rallentamento economico e di deboli utili aziendali. Tuttavia il mese di ottobre non brilla per gli indici USA , il Russell segna un -1.20% , Dow -0.21% sp500 -0.50% nasdaq -0.42%. L’avvio di settimana sembra ora necessitare di ricoperture dopo la spinta rialzista di venerdi, tuttavia resta difficle ora crede in crolli strutturali dei mercati , sempre che la stagione delle trimestrali USA non riaccenda la paura negli investitori.
Il Nasdaq lascia scoperto il POc di venerdi a 20103pnt, livello che potrebbe dover rivedere coperture prima di nuove spinte rialziste, cosi come l’SP500 con il poc a 5770 pnt , mentre per il Russell resta livello di equilibrio il POC settimanale a 2216 pnt.
COMMODITY
Ancora il settore energy a dettare legge , con le tensioni in Medio oriente a dominare la scena. Il wti riconquista 75$ in un pieno rally long, mentre per i metalli il gold soffre ora la rinnovata forza del biglietto verde e la tenuta dei rendimenti obbligazionari, lasciando le quotazioni del metallo giallo nell’intorno dei 2672$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
I Non Farm Payrolls spingono le borseImportante reazione di Wall Street, venerdì, dopo la pubblicazione dei NFP, che, a conferma di quanto già uscito in settimana sul mercato del lavoro, (Adp, Jolts Openings e Jobless claims) hanno evidenziato un miglioramento delle condizioni delle buste paga del settore non agricolo. L'S&P 500 è salito dello 0,9%, il Nasdaq ha aggiunto l'1,2%, mentre il Dow Jones ha stabilito un nuovo record storico crescendo dello 0.81%. I Nfp hanno mostrato un aumento di 254.000 posti di lavoro, nettamente al di sopra delle aspettative di 150.000. Il tasso generale di disoccupazione è sceso al 4,1%, in calo rispetto al 4,2% di agosto.
Questi dati, molto probabilmente, potrebbero modificare l’atteggiamento della Fed verso il costo del denaro, e confermano quanto Jerome Powell aveva dichiarato la settimana scorsa parlando di economia solida. La Federal Reserve potrebbe prendere tempo quindi, rispetto ad una politica monetaria aggressiva, e potrebbe ridurre più lentamente il costo del denaro.
Il settore finanziario ha guidato i guadagni, con JP Morgan che ha chiudo a +3,5%, BofA è avanzata del 2,2% e Wells Fargo è cresciuta del 3,6%. Anche i beni di consumo discrezionali hanno sovraperformato con Tesla (3,9%) e Amazon (2,5%) che hanno guidato i guadagni. Nel corso della settimana, l'indice S&P 500 ha guadagnato lo 0,4% e il Dow Jones è salito dello 0,5%, mentre il Nasdaq è salito leggermente.
NFP D’ALTRI TEMPI
Un dato sul mercato del lavoro d’altri tempi, non c’è che dire, L'economia statunitense ha aggiunto 254.000 posti di lavoro a settembre 2024, molto più di 159.000 rivisti al rialzo ad agosto e ben al di sopra delle previsioni di 140.000. Si tratta del dato più forte degli ultimi sei mesi e superiore all'aumento mensile medio di 203.000 dei 12 mesi precedenti.
Nel frattempo, le cifre delle buste paga di luglio sono state riviste al rialzo di 55K, da 89K a 144K, e la variazione di agosto è stata rivista al rialzo di 17K, da 142K a 159K. Con queste revisioni, l'occupazione, considerando luglio e agosto, è di 72K in più rispetto a quanto riportato in precedenza. I guadagni orari medi per tutti sono aumentati dello 0,4%, superando le previsioni di mercato di un aumento dello 0,3% e seguendo un avanzamento dello 0,5% nel mese precedente. Negli ultimi 12 mesi, sono aumentati del 4,0% a settembre, il massimo degli ultimi quattro mesi, dopo un aumento rivisto del 3,9% ad agosto e superando le stime di mercato di un guadagno del 3,8%.
VALUTE, COSA FA IL DOLLARO
Sul mercato, abbiamo notato una impennata del dollaro che però, per il momento, non ha violato le resistenze chiave, né contro Euro, tantomeno contro sterlina. Meglio ha fatto contro Jpy, in ragione anche del benign neglect della Boj, dopo l’insediamento di Ishiba, che ha confermato che per ora i tassi, in Giappone, non saliranno, perché il pericolo deflazione è ancora presente. EurUsd è rimasto sopra 1.0950, per ora, così come il Cable che non ha sfondato quota 1.3100.
Certamente, va ricordato che, con questi dati Usa, a rigor di logica, le price action dovrebbero evidenziare una ripartenza del trend di rialzo del biglietto verde, a meno che la Fed non mantenga inalterata la volontà di tagliare i tassi con una certa insistenza e al ritmo che aveva promesso nel recente passato, ma se i numeri uscenti continueranno a mostrare resilienza, sarà difficile che la Fed possa insistere a ridurre il costo del denaro al ritmo attuale.
UsdJpy in accumulazione con target in area 149.20, mentre tra le altre majors, segnaliamo UsdCad con obiettivi possibili a 1.3610 e fino a 1.3640, tutta un’area di resistenze di breve e medio termine. AudUsd e NzdUsd correggono, anche se per ora, meno del previsto, Supporti posti a 0.6760 e 0.6110. Dollaro in ripresa quindi, ma non sappiamo se avrà la forza di rompere il trend attualr, che fino a prova contraria, è ancora di indebolimento della divisa Usa nel medio termine.
RENDIMENTI IN RIPRESA
Il rendimento del decennale americano è salito di 10 punti base tornando a ridosso del 4%, il massimo degli ultimi due mesi, in ragione della pubblicazione di dati migliori sul mercato del lavoro Usa. Inoltre, i dati ISM hanno mostrato che l'attività dei servizi si è espansa a un ritmo più rapido a settembre mentre i prezzi hanno accelerato, favorendo anche una prospettiva meno accomodante per la Fed.
PETROLIO, CHE RIALZO
I future sul greggio WTI sono saliti dello 0,9% chiudendo a 74 dollari al barile venerdì, il livello più alto delle ultime cinque settimane, a causa dei timori di potenziali interruzioni dell'approvvigionamento di greggio in Medio Oriente. Le preoccupazioni erano aumentate dopo che Biden si era astenuto dal condannare direttamente il potenziale attacco di Israele alle strutture petrolifere iraniane.
Solo successivamente I prezzi hanno corretto qualcosa, dato che lo stesso Presidente ha corretto il tiro, dichiarando che avrebbe preso in considerazione alternative all'attacco di Israele ai giacimenti petroliferi iraniani. Questa settimana, Tel Aviv ha promesso vendetta, in risposta ai missili Iraniani, intensificando le operazioni in Libano contro Hezbollah.
Nel frattempo, la capacità produttiva inutilizzata dell'OPEC e la stabilità delle forniture globali di greggio hanno alleviato i timori sull'offerta. Dal lato della domanda, solidi indicatori dell'economia statunitense hanno alimentato le aspettative per una maggiore domanda, in seguito ai dati positivi di venerdì.
CHE SETTIMANA SARA’?
Inizia oggi la settimana che ci porterà ai dati, altrettanto importanti, relativi ai Cpi americani, insieme ai verbali del FOMC e all'inizio della stagione degli utili aziendali. Ma la chiave, probabilmente sarà data dagli interventi dei diversi funzionari della Fed, che probabilmente commenteranno i numeri sul mercato del lavoro appena usciti.
Tra gli altri dati, segnaliamo, unitamente a quelli sui prezzi alla produzione, il sentiment dei consumatori del Michigan e i numeri sulla bilancia commerciale. A livello globale, saranno pubblicati i tassi di inflazione per Brasile, Messico e Russia. In Europa, la Germania pubblicherà i dati sugli ordini alle fabbriche, sulla produzione industriale, sul commercio estero e sulle vendite, così come l'area euro fornirà i dati sulle vendite al dettaglio.
Per quanto riguarda Il Regno Unito, attenzione al Pil e all’attività delle fabbriche relative al mese di agosto. Ricordiamo anche il tasso di disoccupazione e i dati sul commercio estero relativi al Canada. In Oceania, invece, attesa per la fiducia delle imprese in Australia, oltre alla fiducia dei consumatori Westpac, mentre il Giappone pubblicherà il Tankan Index. Infine attenzione massima er la decisione sui tassi della Rbnz.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.