Come Funziona la Leva Finanziaria nel Trading ForexCari lettori, mi chiamo Andrea Russo, e oggi voglio parlarvi di uno degli argomenti più discussi nel mondo del trading: la leva finanziaria nel Forex. Questo strumento, tanto potente quanto delicato, permette di amplificare i guadagni con piccoli investimenti, ma nasconde anche rischi significativi se non usato con prudenza. In questo articolo ti guiderò passo dopo passo, spiegandoti come funziona la leva, quali sono i suoi vantaggi e rischi, e come puoi iniziare a fare trading in modo sicuro.
Cos’è la leva finanziaria nel Forex?
La leva finanziaria è uno strumento che consente ai trader di controllare posizioni molto più grandi rispetto al capitale realmente investito. Ad esempio, con una leva di 1:100, puoi aprire una posizione di $100.000 con un investimento iniziale di soli $1.000.
Ecco un esempio semplice:
Investi $1.000 con una leva di 1:100.
La tua esposizione sul mercato sarà di $100.000.
Se il mercato si muove dell’1% a tuo favore, guadagnerai $1.000 (pari al 100% del tuo capitale).
Se il mercato si muove dell’1% contro di te, perderai tutto il capitale investito.
Come puoi vedere, la leva amplifica sia i guadagni che le perdite, motivo per cui è fondamentale comprenderne il funzionamento prima di utilizzarla.
Vantaggi della leva finanziaria
La leva finanziaria presenta diversi vantaggi che la rendono uno strumento attraente per chi vuole investire nel Forex:
Accesso al mercato con piccoli capitali: Puoi iniziare a fare trading anche con somme modeste, grazie alla leva.
Possibilità di diversificare: Con un capitale limitato, puoi aprire più posizioni su diverse coppie di valute.
Massimizzazione dei profitti: Anche piccoli movimenti di prezzo possono tradursi in guadagni significativi.
I rischi della leva finanziaria
Nonostante i vantaggi, la leva comporta rischi importanti:
Perdite elevate: La stessa amplificazione che genera profitti può moltiplicare le perdite.
Margin Call: Se le perdite superano il margine disponibile, il broker può chiudere automaticamente le tue posizioni.
Stress emotivo: La leva elevata può portare a decisioni impulsive, spesso dettate dall’ansia.
Come iniziare a fare trading nel Forex con leva finanziaria
Se vuoi utilizzare la leva finanziaria nel Forex in modo efficace e sicuro, segui questi passaggi:
1. Formati e impara le basi
Prima di tutto, studia come funziona il mercato Forex. È importante capire cosa influenzi i tassi di cambio e quali strategie adottare. Approfondisci concetti chiave come:
Coppie di valute principali
Spread e commissioni
Analisi tecnica e fondamentale
2. Scegli un broker affidabile
Il broker è il tuo partner nel trading, quindi assicurati che sia regolamentato e offra condizioni trasparenti. Cerca broker con:
Spread competitivi
Opzioni di leva flessibile
Piattaforme user-friendly
3. Inizia con un conto demo
Per fare pratica, utilizza un conto demo. Potrai testare le tue strategie senza rischiare denaro reale e acquisire confidenza con la piattaforma.
4. Imposta una strategia di trading
Un buon trader non lascia nulla al caso. Definisci un piano di trading che includa:
Obiettivi realistici
Percentuale di rischio per operazione (1-2% del capitale)
Strumenti di gestione del rischio, come stop-loss e take-profit
5. Inizia con una leva bassa
Se sei alle prime armi, usa una leva moderata, come 1:10 o 1:20. Questo ti permetterà di limitare le perdite mentre impari a gestire il rischio.
6. Monitora le posizioni e gestisci il rischio
La gestione del rischio è la chiave per avere successo nel trading. Investi solo ciò che puoi permetterti di perdere e monitora costantemente le tue posizioni.
Conclusione
La leva finanziaria è uno strumento incredibile, ma va usata con cautela. Può aprire le porte del mercato Forex anche a chi dispone di capitali limitati, ma richiede disciplina, formazione e una buona gestione del rischio.
Grazie per aver letto questo articolo. Se hai domande o vuoi condividere le tue esperienze nel Forex, scrivimi nei commenti.
E ricorda: il trading è una maratona, non uno sprint! Buon trading!
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Errori Comuni nel Forex Trading: Come EvitarliIl Forex trading è il mercato più grande e liquido al mondo, ma proprio per questo è anche uno dei più complessi e insidiosi. Molti trader, soprattutto alle prime armi, si trovano a commettere errori che possono compromettere i loro guadagni o persino azzerare il capitale. Tuttavia, con una pianificazione adeguata e una maggiore consapevolezza, è possibile evitare le insidie più comuni e costruire una carriera di successo nel trading.
In questa guida, esploreremo i 10 errori più frequenti nel Forex trading e forniremo strategie concrete per superarli.
1. Non Avere un Piano di Trading
Un piano di trading è fondamentale per qualsiasi trader. Senza un piano chiaro, è facile lasciarsi trasportare dalle emozioni, prendere decisioni impulsive e perdere denaro.
Un piano di trading efficace dovrebbe includere:
- **Obiettivi di trading**: Decidi quanto vuoi guadagnare e in quale arco di tempo.
- **Tolleranza al rischio**: Quanto sei disposto a perdere in una singola operazione?
- **Regole di ingresso e uscita**: Stabilisci i criteri per aprire e chiudere una posizione.
- **Strategia di gestione del capitale**: Determina quanto del tuo capitale investire in ogni operazione.
Esempio pratico: se il tuo obiettivo è guadagnare il 10% in un mese, il piano dovrebbe specificare quante operazioni fare, quali coppie di valute monitorare e i livelli di rischio per ogni trade.
2. Gestione del Rischio Inadeguata
Un errore comune è rischiare troppo capitale in una singola operazione. Questo è un modo rapido per perdere tutto il tuo denaro. Una buona regola è seguire la **regola dell'1-2%**, ovvero non rischiare più dell'1-2% del tuo capitale su un singolo trade.
Ad esempio, se hai un capitale di 10.000€, il rischio massimo per trade dovrebbe essere compreso tra 100 e 200€. Ciò ti permette di sopravvivere a una serie di perdite consecutive senza compromettere il tuo account.
Inoltre, è essenziale diversificare le tue operazioni. Evita di concentrarti su una sola coppia di valute o su una strategia specifica, in modo da ridurre il rischio complessivo.
3. Non Impostare Stop-Loss
Lo stop-loss è uno strumento essenziale per proteggere il capitale. Ti consente di limitare le perdite chiudendo automaticamente una posizione quando il mercato si muove contro di te.
Molti trader, per paura di chiudere in perdita, evitano di impostare stop-loss o li spostano in modo errato. Questo comportamento può portare a perdite molto più grandi del previsto.
**Strategia efficace**: Determina il livello di stop-loss in base al tuo piano di trading e non modificare mai questa impostazione durante un'operazione. Ad esempio, se stai operando su EUR/USD e il tuo livello di rischio è 50 pips, imposta lo stop-loss a 50 pips dal prezzo di ingresso.
4. Eccessiva Operatività (Overtrading)
L'overtrading è un errore comune, soprattutto tra i trader principianti. Il desiderio di "fare soldi velocemente" porta molti a fare troppe operazioni, spesso senza una chiara strategia.
Ogni operazione comporta costi, come spread o commissioni, che possono sommarsi rapidamente e ridurre i profitti. Inoltre, il trading eccessivo aumenta il rischio di prendere decisioni impulsive.
**Come evitarlo**:
- Attieniti al tuo piano di trading.
- Fai una pausa dopo una serie di operazioni, soprattutto se sono state perdenti.
- Imposta un limite giornaliero o settimanale di operazioni.
5. Seguire Troppi Indicatori
Molti trader si affidano a una miriade di indicatori tecnici, sperando che più informazioni portino a decisioni migliori. In realtà, l'uso eccessivo di indicatori può creare confusione e segnali contrastanti.
È meglio scegliere 2-3 indicatori che si complementano tra loro. Ad esempio:
- **Media Mobile (Moving Average)** per identificare la tendenza.
- **RSI (Relative Strength Index)** per misurare la forza del mercato.
- **MACD (Moving Average Convergence Divergence)** per individuare punti di ingresso e uscita.
6. Non Comprendere la Leva Finanziaria
La leva è uno strumento potente che consente ai trader di controllare grandi posizioni con un capitale relativamente piccolo. Tuttavia, può amplificare sia i guadagni che le perdite.
Molti trader principianti utilizzano una leva troppo elevata, sottovalutando i rischi. Ad esempio, con una leva di 1:100, una piccola fluttuazione del mercato può portare a una perdita significativa.
**Consiglio pratico**: Utilizza una leva bassa, specialmente se sei alle prime armi. Inizia con una leva di 1:10 o 1:20 per limitare l'esposizione al rischio.
7. Ignorare le Notizie Economiche
Gli eventi economici e politici influenzano profondamente il mercato Forex. Ignorare il calendario economico è un errore grave che può portare a sorprese indesiderate.
Ad esempio, decisioni sui tassi di interesse, dati sull'occupazione o annunci di politica monetaria possono causare forti movimenti di mercato.
**Strategia**:
- Consulta regolarmente un calendario economico.
- Evita di fare trading durante eventi ad alta volatilità, a meno che non abbia una strategia specifica per questi scenari.
8. Non Fare Backtesting
Il backtesting è il processo di testare una strategia su dati storici per verificarne l'efficacia. Molti trader trascurano questa fase, lanciandosi nel mercato con strategie non collaudate.
Il backtesting ti consente di:
- Identificare punti di forza e debolezza della tua strategia.
- Aumentare la fiducia nelle tue decisioni di trading.
Esistono numerosi software e piattaforme che ti permettono di fare backtesting. Assicurati di testare la tua strategia su un ampio periodo di tempo e su diverse condizioni di mercato.
9. Emozioni Fuori Controllo
La paura e l'avidità sono i peggiori nemici del trader. La paura può portarti a chiudere una posizione troppo presto, mentre l'avidità può farti ignorare i segnali di uscita.
Per gestire le emozioni:
- Stabilisci regole chiare per ogni operazione.
- Prenditi delle pause regolari dal trading.
- Considera l'uso di un diario di trading per analizzare le tue decisioni e migliorare il controllo emotivo.
10. Non Aggiornarsi Costantemente
Il Forex è un mercato in continua evoluzione. Le strategie che funzionavano in passato potrebbero non essere più efficaci. Non aggiornarsi significa restare indietro rispetto agli altri trader.
**Consigli per restare aggiornato**:
- Leggi libri e articoli sul Forex.
- Partecipa a webinar e corsi online.
- Segui trader esperti sui social media e piattaforme di trading.
Conclusione
Evitare questi errori è il primo passo per migliorare le tue performance nel Forex trading. Ricorda che il successo richiede tempo, disciplina e apprendimento continuo. Sii paziente, impara dai tuoi errori e continua a perfezionare le tue competenze.
Buon trading!
Perché Investo Esclusivamente nel Forex: Una Scelta StrategicaInvestire nel mercato delle valute (forex) ha acquisito popolarità tra gli investitori globali grazie alla sua liquidità, accessibilità e potenziale di profitto. Se ti stai interrogando sul motivo per cui scelgo di focalizzarmi solo sul forex, evitando la diversificazione in altri mercati come azioni o criptovalute, ecco alcune motivazioni che chiariscono la mia preferenza per il mercato valutario.
Liquidità Senza Pari
Il forex è il più grande e liquido mercato finanziario al mondo, con un volume di scambi giornaliero che supera i 6 trilioni di dollari. Questa incredibile liquidità consente di entrare e uscire dalle posizioni a qualsiasi ora, senza temere slippage o difficoltà nel trovare acquirenti o venditori. L’alta liquidità contribuisce a rendere il mercato più stabile, riducendo il rischio di manipolazioni sui prezzi e incrementando la trasparenza.
Accesso Continuo
Il forex funziona a livello globale 24 ore su 24, 5 giorni a settimana, offrendo una flessibilità rara in altri mercati. Posso scegliere di fare trading in qualsiasi momento del giorno, adattandomi al mio stile di vita e alla mia routine senza dover rispettare gli orari rigidi di altri mercati, come quelli delle borse valori. Questa accessibilità continua rende il forex ideale per chi ha un’agenda piena o preferisce investire in particolari momenti della giornata, come durante le sessioni asiatiche, europee o americane.
Bassa Soglia d’Ingresso
Un altro aspetto vantaggioso del forex è la bassa barriera all’ingresso. Non è richiesto un capitale elevato per iniziare a operare. Attraverso l’uso della leva finanziaria, posso gestire posizioni molto più grandi rispetto al mio investimento iniziale, aumentando potenzialmente i profitti. Inoltre, numerose piattaforme di trading offrono conti demo gratuiti, permettendo così di apprendere e affinare le proprie abilità senza il rischio di perdere denaro reale. Questo consente a una vasta gamma di investitori, anche a coloro con budget limitati, di entrare nel mercato forex.
Minore Volatilità rispetto alle Criptovalute
Sebbene le criptovalute offrano la prospettiva di guadagni elevati, sono note per la loro elevata volatilità e rischiosità. Al contrario, il forex tende a mantenere una stabilità maggiore, specialmente nel caso delle valute più comunemente scambiate, come il dollaro USA, l’euro e lo yen giapponese. Mentre le criptovalute possono subire oscillazioni di prezzo anche superiori al 10% in un solo giorno, il forex, pur essendo influenzato da eventi economici e politici, tende a muoversi in maniera più prevedibile e controllata. Per coloro che cercano un mercato meno speculativo e dotato di maggiore regolamentazione, il forex rappresenta una scelta più vantaggiosa rispetto alle criptovalute.
Prevedibilità e Analisi Fondamentale
Nel forex, le fluttuazioni delle valute sono principalmente influenzate da fattori economici come tassi d’interesse, politiche monetarie delle banche centrali, inflazione e statistiche macroeconomiche. Questa prevedibilità facilita la previsione dei movimenti dei prezzi rispetto ad altri mercati. Con una solida comprensione dell’analisi fondamentale, è possibile elaborare strategie di trading basate su eventi economici e politiche governative, creando così una base di previsione relativamente chiara. Al contrario, il mercato delle criptovalute risente di una serie di fattori imprevedibili, come l’adozione tecnologica, la regolamentazione e la speculazione, rendendolo più difficile da analizzare.
Diversificazione a Livello Globale
Investire nel forex offre accesso a un ampio ventaglio di valute, provenienti da differenti nazioni e regioni. Questa diversificazione geografica può fungere da protezione per il portafoglio, salvaguardandolo dai rischi legati a mercati azionari specifici o crisi economiche locali. Inoltre, le valute reagiscono in maniera distinta a eventi economici e politici globali, generando molteplici opportunità di investimento in variegati contesti macroeconomici.
Minore Dipendenza da Aziende o Settori
Nel trading azionario, i risultati sono fortemente influenzati dalla performance di singole aziende o settori. Una crisi aziendale o cambiamenti normativi possono impattare significativamente il valore delle azioni. Al contrario, nel forex, le performance sono determinate da fattori macroeconomici globali, non legati a singole entità. Le valute più stabili sono influenzate da politiche monetarie e dati economici, rendendole più semplici da analizzare e prevedere.
Gestione del Rischio
Nel forex, ci sono vari strumenti per la gestione del rischio, come gli stop loss e i take profit, che aiutano a contenere le perdite e preservare i profitti. Inoltre, la possibilità di utilizzare la leva finanziaria offre opportunità di rendimento maggiori, ma deve essere gestita con attenzione. La gestione del rischio nel forex è ben strutturata e consente di operare in modo più sicuro rispetto ad altri mercati, come quelli delle criptovalute, dove la volatilità può comportare perdite rilevanti in breve tempo.
Conclusioni
Investire nel forex offre numerosi vantaggi, tra cui elevata liquidità, accessibilità, una relativa stabilità e la possibilità di operare 24 ore su 24. Sebbene ogni mercato presenti dei rischi, vedo il forex come la scelta più equilibrata per chi cerca investimenti che combinano stabilità e opportunità di guadagno. Seppure non privo di rischi, il forex offre una maggiore prevedibilità rispetto alle criptovalute e una flessibilità che permette di adattarsi facilmente alle proprie esigenze e alle dinamiche di mercato. Per queste ragioni, ho scelto di concentrare il mio portafoglio esclusivamente su questa classe di attivi.
Gli uomini legati a Palantir alla corte di Trump. Chi sono?Nel video di oggi tralascio per un attimo l'ormai usuale appuntamento con l'analisi tecnica per anadare invece a spulciare il Team che Trump sta mettendo in piedi per il supporto al suo secondo mandato.
Vediamo chi sono questi personaggi, uno ad uno, e perché il loro legame con Palantir Technologies è cosi forte.
IMPORTANTE Macroeconomia: qual è la bilancia commerciale?IMPORTANTE Macroeconomia: qual è la bilancia commerciale?
La bilancia commerciale è un importante indicatore economico che può avere un’influenza significativa sui mercati azionari.
Ecco una semplice spiegazione di questo concetto e del suo potenziale impatto:
Qual è la bilancia commerciale?
La bilancia commerciale rappresenta la differenza tra il valore delle esportazioni e delle importazioni di un paese in un dato periodo.
In altre parole:
-Se un paese esporta più di quanto importa, la sua bilancia commerciale è in surplus (positivo).
-Se un paese importa più di quanto esporta, la sua bilancia commerciale è in deficit (negativa).
Impatto sui mercati azionari
L’influenza della bilancia commerciale sui mercati azionari può variare a seconda che sia in surplus o in deficit:
Bilancia commerciale in eccesso
Un surplus commerciale può generalmente avere un impatto positivo sui mercati azionari:
-Indica una forte competitività delle aziende nazionali sui mercati internazionali.
-Ciò può rafforzare il valore della valuta nazionale, che può attrarre investitori stranieri.
-Le aziende esportatrici possono vedere aumentare il valore delle loro azioni.
Bilancia commerciale in deficit
Un deficit commerciale può avere un impatto negativo sui mercati azionari:
-Può indicare una debolezza dell'economia nazionale o una perdita di competitività.
-Ciò può indebolire la valuta nazionale, scoraggiando gli investitori stranieri.
-Le azioni delle società dipendenti dalle importazioni potrebbero essere influenzate negativamente.
Sfumature importanti
È fondamentale notare che l’impatto della bilancia commerciale sui mercati azionari non è sempre diretto o prevedibile:
-Contesto economico generale: altri fattori economici possono attenuare o amplificare l'effetto della bilancia commerciale.
-Percezione degli investitori: la reazione dei mercati dipende spesso da come gli investitori interpretano i dati della bilancia commerciale rispetto alle loro aspettative.
-Settori specifici: alcuni settori possono essere più colpiti di altri dalle variazioni della bilancia commerciale.
In conclusione, sebbene la bilancia commerciale sia un indicatore importante, la sua influenza sui mercati azionari deve essere considerata nel contesto più ampio dell’economia e del sentiment degli investitori.
Oltre gli aspetti tecnici: il ruolo dei macro trend nel tradingQuando si parla di trading Forex, l'analisi tecnica spesso domina la conversazione. Grafici, indicatori e modelli di prezzo sono strumenti essenziali, ma raccontano solo una parte della storia. Per ottenere veramente una visione multidimensionale dei mercati Forex, è fondamentale guardare oltre gli aspetti tecnici e considerare il quadro più ampio, in particolare le tendenze macroeconomiche e gli eventi geopolitici.
In che modo le tendenze macroeconomiche globali influenzano i mercati Forex
Le coppie di valute non operano nel vuoto. Riflettono la salute relativa di intere economie, rendendo il mercato Forex altamente sensibile alle macro tendenze globali. I trader Forex possono incorporare questi fattori macro nelle loro strategie, utilizzandoli come guida per la direzione del mercato a lungo termine e per opportunità di trading nel breve termine.
Tassi di interesse e politiche della banca centrale: Le decisioni sui tassi di interesse sono forse il fattore macroeconomico singolarmente più importante che influenza i mercati Forex. Tassi di interesse più elevati in genere attraggono investimenti esteri, portando alla domanda per la valuta di quel paese, mentre tassi più bassi rendono la valuta meno attraente. I trader Forex seguono da vicino le riunioni delle banche centrali e le dichiarazioni di politica monetaria per anticipare i cambiamenti dei tassi di interesse.
Inflazione: L'inflazione è stata un tema caldo di recente e i livelli di inflazione influenzano in maniera diretta le politiche delle banche centrali. L’aumento dell’inflazione porta spesso a tassi di interesse più elevati poiché le banche centrali cercano di controllare gli aumenti dei prezzi.
Dati sulla crescita economica e sull'occupazione: Una forte crescita economica in genere porta a una valuta più forte, segnalando un'economia sana in grado di attrarre investimenti. I dati sull’occupazione, come il rapporto NFP (Non-Farm Payrolls) degli Stati Uniti, sono un indicatore chiave della salute economica. I numeri sull’occupazione migliori del previsto spesso portano ad un apprezzamento della valuta, poiché suggeriscono un’attività economica robusta.
Eventi geopolitici e tensioni globali: La stabilità politica e gli eventi geopolitici possono causare una significativa volatilità sui mercati. Elezioni, guerre commerciali, sanzioni e conflitti militari influenzano la fiducia degli investitori e la propensione al rischio, portando a bruschi movimenti nei mercati valutari.
Prezzi delle materie prime e valute delle materie prime: Alcune valute, note come "valute delle materie prime", sono strettamente correlate ai prezzi delle materie prime come petrolio, oro e prodotti agricoli. Il dollaro canadese (CAD), ad esempio, è molto sensibile ai prezzi del petrolio a causa delle significative esportazioni di petrolio del Canada. Allo stesso modo, il dollaro australiano (AUD) spesso segue il prezzo del ferro, una delle principali materie prime esportate in Australia.
Incorporare fattori macro nel trading Forex: esempi recenti
USD/JPY: liquidazione del carry trade sullo yen
Nei mesi di luglio e agosto 2024, lo yen giapponese (JPY) si è rafforzato di oltre il 10% rispetto al dollaro statunitense. Questo rapido apprezzamento è stato guidato dall’inaspettato aumento dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone, che ha innescato la liquidazione del carry trade dello yen, in cui gli investitori prendono a prestito a buon mercato in yen per finanziare investimenti ad alto rendimento altrove. Una volta liquidate queste operazioni, la domanda di yen è aumentata vertiginosamente, spingendo il valore più in alto e causando una significativa volatilità del cambio USD/JPY. I trader che avevano previsto l’aumento dei tassi e il successivo carry trade hanno capitalizzato i rapidi guadagni dello yen.
Grafico a candele giornaliero USD/JPY
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
GBP/USD: divergenza dei tassi di interesse
Quest’anno la sterlina britannica (GBP) ha guadagnato oltre il 4% rispetto al dollaro statunitense a causa delle divergenti politiche delle banche centrali. Mentre la Federal Reserve ha segnalato uno spostamento verso un taglio dei tassi, la Banca d’Inghilterra ha mantenuto un atteggiamento aggressivo con tassi di interesse più elevati per combattere l’inflazione persistente. Questa divergenza di tasso ha reso la sterlina più attraente per gli investitori in cerca di rendimento, spingendo il cambio GBP/USD al rialzo durante tutto l’anno.
Grafico a candele giornaliero GBP/USD
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
EUR/CAD: il calo dei prezzi del petrolio indebolisce il dollaro canadese
Da aprile a settembre 2024, i prezzi del petrolio greggio Brent sono crollati di oltre il 20% a causa del calo della domanda da parte della Cina e della prospettiva di un aumento dell’offerta. Di conseguenza, il dollaro canadese, strettamente legato al prezzo del petrolio, si è indebolito in modo significativo. Questa tendenza macro globale si riflette nella coppia EUR/CAD, che ha delineato un forte trend rialzista con l’indebolimento del dollaro canadese. I trader che seguono sia il mercato petrolifero che la coppia valutaria sono stati in grado di anticipare il calo del CAD e sfruttare la forza dell’EUR/CAD.
Grafici a candela giornalieri del greggio Brent rispetto a EUR/CAD
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
Conclusione
Mentre l’analisi tecnica fornisce preziose informazioni sull’azione dei prezzi e sul sentiment del mercato, la comprensione delle tendenze macroeconomiche globali consente ai trader Forex di aggiungere un ulteriore livello di sofisticazione alle loro strategie. Incorporando fattori macro come tassi di interesse, inflazione ed eventi geopolitici, i trader possono anticipare meglio le tendenze del mercato a lungo termine e migliorare le loro decisioni di trading a breve termine. Un approccio globale che bilancia sia l’analisi tecnica che quella macro offre ai trader una visione più chiara delle forze più ampie che modellano il mercato Forex.
Disclaimer: questo contenuto ha meramente uno scopo informativo e didattico. Le informazioni fornite non costituiscono un consiglio d'investimento né tengono conto delle circostanze finanziarie o degli obiettivi individuali di qualsiasi investitore. Qualsiasi informazione fornita in merito alle performance passate non costituisce un indicatore affidabile di risultati o performance future.
Day trading sul forex: impostare un bias giornalieroI CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Quando si fa day trading sul forex, è facile che i trader debbano districarsi tra gli alti e i bassi della volatilità intraday. Ecco perché diventa essenziale fissare un bias giornaliero. Avere un bias direzionale ben definito è alla base di qualsiasi piano di trading, in quanto funge da bussola per orientare le decisioni di trading durante l’intera giornata. Aiuta a restare concentrati, a minimizzare il trading emotivo e a rafforzare la coerenza. Ma è fondamentale sottolineare che nessun bias è infallibile. Vi sono situazioni in cui le stime di mercato vengono disattese, per cui saper riconoscere quando un bias è malfondato è una competenza indispensabile per avere successo nel trading.
In questo articolo, vediamo come impostare un bias giornaliero rialzista o ribassista, in particolare per i trader che operano negli orari di trading europei. Utilizzeremo il grafico a candele a 5 minuti a partire dalle ore 7:00 (GMT) come punto di riferimento. L’analisi di fattori quali l'andamento dei prezzi del giorno precedente, le dinamiche delle sessioni asiatiche e altri indicatori tecnici permette di avere un quadro a 360 gradi del mercato, così da prendere decisioni di trading più consapevoli.
L'importanza di disporre di un bias giornaliero
Un bias giornaliero assicura un approccio strutturato al trading. È una sorta di filtro che fa sì che ci si soffermi unicamente su quelle configurazioni che assecondano il proprio bias, in modo da stare alla larga da operazioni non necessarie. Ad esempio, se il bias è rialzista, si ricercano principalmente opportunità di acquisto, e viceversa nel caso di un bias ribassista. Questo approccio mirato non solo consente di trarre il massimo dalle operazioni più promettenti, ma contribuisce anche a minimizzare le perdite, in quanto induce a non effettuare operazioni non in linea con il bias prefissato.
Avere un bias non significa necessariamente attenersi rigorosamente ad esso. I mercati sono dinamici e l'andamento dei prezzi può invertire rapidamente la rotta. È dunque fondamentale disporre di sistemi e checkpoint che aiutino a capire quando il bias potrebbe essere infondato, consentendo di rivedere opportunamente la strategia. Anche la revisione del bias prima dell'inizio di importanti sessioni di trading, come l'apertura di quella statunitense, può tornare utile per assicurarsi di avere il polso degli ultimi eventi di mercato.
Fattori da valutare nell’impostazione di un bias
1. Andamento dei prezzi del giorno precedente
Avere consapevolezza dell'andamento dei prezzi del giorno precedente è utile per contestualizzare le operazioni odierne. Analizza i seguenti fattori:
Trend prevalente: il trend era rialzista, ribassista o laterale? Saper riconoscere un trend aiuta ad allineare il bias al momentum in atto nel mercato.
Chiusura in relazione a massimi e minimi: il mercato ha chiuso in prossimità del massimo o del minimo di giornata? Una chiusura vicino al massimo è indicativa di forza di acquisto, mentre una chiusura in prossimità del minimo riflette pressione di vendita.
Point of Control (POC): utilizzando strumenti quali l'indicatore SVP HD, presta attenzione al POC (il livello di prezzo con il volume di scambi più elevato) del giorno precedente. È superiore o inferiore al POC del giorno precedente? Un incremento del POC è indicativo di un sentiment rialzista, mentre un POC in calo è un segnale di uno ribassista.
2. Andamento dei prezzi della sessione asiatica
La sessione di trading in Asia spesso dà il ritmo alla prima fase di quella europea. Il monitoraggio dell'andamento dei prezzi overnight fornisce indicazioni su come possa essere mutato il sentiment di mercato. Soffermati su quanto segue:
Prezzo in relazione a massimi/minimi del giorno precedente: il prezzo ha preservato il minimo del giorno precedente (rialzista) o ha oltrepassato il suo massimo (rialzista)? Oppure ha rinnegato il massimo del giorno precedente e ha rotto sotto il suo minimo (ribassista)?
Range della sessione asiatica: individua i massimi e i minimi della sessione asiatica. Si è formato un range e, se è così, il prezzo è attualmente al di sopra, al di sotto o all'interno di esso? Un prezzo al di sopra del range asiatico è indice di un momentum rialzista, mentre se è inferiore è un segnale di uno ribassista.
Posizione VWAP: il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) è un indicatore chiave di un bias intraday. Se il prezzo resta al di sopra del VWAP, si ha un segnale rialzista. Se ne è al di sotto, è ribassista.
3. Contesto generale
Sebbene il day trading si soffermi sul breve termine, è importante valutare anche il contesto generale del mercato:
Trend del giorno: c’è un consolidato trend rialzista, ribassista o un mercato laterale nel timeframe giornaliero? Per quanto il bias intraday non debba essere in linea con il quadro generale, avere consapevolezza della struttura complessiva del mercato aiuta a prendere decisioni informate.
Struttura del mercato: vi sono livelli chiave di supporto e resistenza nelle vicinanze? Il mercato è in fase di breakout o di consolidamento?
Esempi di impostazione di un bias
Bias rialzista:
Se all'inizio della sessione di trading europea, la coppia EUR/USD mostra un evidente trend rialzista, in atto dal giorno precedente, restando al di sopra del VWAP e chiudendo in prossimità dei massimi intraday, ciò può indicare un bias rialzista. Un’ulteriore conferma potrebbe arrivare dall’osservazione dell’andamento dei prezzi della sessione asiatica, nel caso in cui mostri prezzi attestati al di sopra del massimo del giorno precedente e oltre il VWAP.
Grafico a candele a 5 minuti di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Bias ribassista:
Se invece EUR/USD avesse esibito un prolungato trend ribassista durante la giornata precedente, restando al di sotto del VWAP e chiudendo vicino ai minimi, ciò indicherebbe un sentiment ribassista. Se la sessione asiatica mostrasse un breve ritracciamento seguito da una rottura al di sotto di una linea chiave di ritracciamento e del VWAP, il bias ribassista verrebbe ulteriormente consolidato.
Grafico a candele a 5 minuti di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Notizie e calendario economico
Gli eventi che si verificano possono influenzare considerevolmente il sentiment di mercato e l'andamento dei prezzi, innescando sovente forti incrementi della volatilità. Consulta sempre il calendario economico prima di aprire operazioni. Notizie di portata globale, quali comunicati di banche centrali, dati sull'occupazione o eventi geopolitici, possono offuscare i segnali tecnici. È opportuno essere sempre pronti a far fronte a una volatilità più elevata in tali situazioni e valutare di rivedere il proprio bias o di tirarsi fuori per evitare di correre inutili rischi.
Rivalutazione del bias durante la giornata di contrattazioni
I mercati sono in continua evoluzione e un bias impostato all'inizio della giornata potrebbe non essere altrettanto efficace quando entrano in gioco nuovi dati. È consigliabile riesaminare il bias prima dell'inizio della sessione di trading statunitense. La sessione statunitense è spesso segnata da un nuovo afflusso di liquidità e può cambiare la direzione del mercato. Esaminando l'andamento dei prezzi, i livelli chiave e gli eventi che si sono verificati, è possibile decidere se continuare ad affidarsi al bias iniziale o apportare modifiche al piano di trading.
Bilanciare creatività e disciplina
L’impostazione di un bias giornaliero non è una scienza esatta, ma un mix di arte e strategia. Nel corso del tempo, l'esperienza migliora la capacità di interpretare i segnali del mercato e quindi di riconfigurare il bias. Saper ragionare in modo creativo nell’ambito di un framework strutturato ed esibire costantemente flessibilità è imprescindibile per fare day trading. Utilizza il tuo bias come guida, ma non esitare a rivederlo quando il mercato volge in un’altra direzione.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Volume Profile, parte 3: sacche di aria caldaBenvenuti alla puntata finale della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile. Nelle parti precedenti, ci siamo soffermati sugli elementi essenziali del Volume Profile e sulle tecniche per scovare i livelli occulti di mercato. In quest’ultima parte, approfondiremo come operare sui breakout mediante il concetto di sacche di aria calda, ossia quelle aree in cui il mercato si muove efficacemente da una zona a elevato volume a un'altra.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Il concetto di sacche d'aria calda
Le origini del concetto delle sacche d’aria calda sono da ricercarsi nell’efficienza del mercato. Un mercato efficiente cerca incessantemente l’equilibrio spostando il prezzo verso livelli con una più elevata attività di trading. In pratica, il mercato fluttua da un’area a elevata partecipazione a un’altra, stando alla larga da quelle zone a basso volume dove l’accettazione dei prezzi è meno consolidata.
Per sacche di aria calda si intendono gli spazi di prezzo tra queste zone ad alto volume in cui non si è ancora sviluppato un marcato consenso nel mercato. Tali aree possono fungere da zone a transito rapido in cui i prezzi fluttuano rapidamente, con il mercato che passa da un’area ad alto volume a quella successiva.
Tecnica: trading sui breakout tra zone ad alto volume
Step 1: mappa le aree ad alto volume con l'indicatore SVP HD
Applica l'indicatore SVP HD: inizia applicando l'indicatore Session Volume Profile High Definition (SVP HD) a un grafico orario a candele. Questo indicatore aiuta a individuare le aree a elevato volume mostrando la concentrazione dell'attività di trading all'interno di ciascuna sessione.
Identifica le zone ad alto volume: osserva dove si concentrano più punti di controllo (Points of Control - POC) in diverse sessioni. Tali cluster indicano le aree con un elevato volume di trading e rappresentano le zone ad alto volume.
Grafico orario a candele del greggio Brent con l’indicatore SVP HD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: prova a fare trading sui breakout con l’ausilio dei catalizzatori tecnici
Rimuovi l’SVP HD per maggiore chiarezza: per focalizzarti meglio sulle opportunità di trading, rimuovi l'indicatore SVP HD dal tuo grafico. Ciò agevola la rappresentazione visiva dell’andamento dei prezzi e dei pattern tecnici senza che i dati sul volume ingenerino confusione.
Individua i pattern di breakout: ricerca pattern tecnici che segnalano un breakout, tipo il triangolo simmetrico dell'esempio seguente.
Grafico orario a candele del greggio Brent: pattern di consolidamento di un triangolo all'interno di una zona a elevato volume
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: opera sui breakout
Entrata: una possibile applicazione consiste nell'entrare nell’operazione quando il prezzo fuoriesce dal pattern e si sposta verso la successiva zona a elevato volume. Questo approccio sfrutta la tendenza del mercato a spostarsi in maniera efficiente tra aree ad alto volume.
Grafico orario a candele del greggio Brent: breakout del triangolo
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Grafico orario a candele del greggio Brent: target colpito
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Ci auguriamo che la nostra miniserie sull'analisi del Volume Profile abbia aperto il campo a nuove riflessioni e approfondimenti per le tue strategie di trading. Soffermandosi sulla distribuzione del volume di trading a diversi livelli di prezzo, l'analisi del Volume Profile consente di spingersi oltre le tradizionali dinamiche dei prezzi, individuando livelli occulti di supporto e resistenza che non sono immediatamente visibili.
La mappatura delle zone ad alto volume attraverso indicatori quali SVP HD e VRVP può aiutare a scovare aree chiave del mercato in cui si verifica una sostenuta attività di trading. Comprendere il modo in cui i mercati si muovono in maniera efficiente tra queste zone offre preziose opportunità di breakout, soprattutto con l’ausilio dei catalizzatori tecnici.
Integrando questi metodi in una routine di trading, è possibile migliorare il proprio processo decisionale, prevedere le oscillazioni di mercato più accuratamente e gestire il rischio in maniera efficace. Grazie per averci seguito in questo viaggio nell'analisi del Volume Profile: ti auguriamo un trading più consapevole e ricco di successi!
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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Volume Profile, parte 2: livelli occulti di mercatoBenvenuti alla seconda puntata della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile. Mentre l'analisi tradizionale dei supporti e delle resistenze si sofferma sugli estremi visibili dell'andamento dei prezzi, quella del Volume Profile offre un peculiare vantaggio: la capacità di scovare sacche nascoste di volume che possono fungere da marcati livelli di supporto o resistenza, seppur occultati. Questi livelli sono spesso invisibili a occhio nudo, ma gli indicatori di Volume Profile possono farli venire alla luce. Soffermiamoci dunque su due tecniche in grado di rilevare questi livelli occulti di mercato.
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Supporto e resistenza classici e livelli occulti
L'analisi dei classici supporti e delle resistenze pone tipicamente l'accento sugli estremi di prezzo, ossia i massimi e i minimi di swing in cui il mercato ha precedentemente invertito la rotta o ha raggiunto un impasse. Sebbene questi livelli siano indubbiamente importanti, non sono tutto. L’analisi del Volume Profile, invece, rivela dove si è verificata una significativa attività di trading nella struttura dell'andamento dei prezzi, non solo alle estremità. Ciò può rivelare livelli occulti di supporto e resistenza che non sono immediatamente evidenti, ma che sono fondamentali per la comprensione delle dinamiche di mercato.
Tecnica 1: mappatura dei livelli occulti con l'indicatore SVP HD
La prima tecnica fa uso dell'indicatore Session Volume Profile High Definition (SVP HD) su un grafico orario a candele per rilevare i livelli occulti di supporto e resistenza. Ecco come funziona:
Step 1: applicare l'indicatore SVP HD – Sul grafico orario a candele, applicare l'indicatore SVP HD. Questo strumento traccia la distribuzione del volume all'interno di ciascuna sessione di trading, offrendo un esaustivo spaccato di dove si è concentrata l'attività di trading.
Greggio Brent con l'indicatore SVP HD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: individuare i Points of Control (POC) – Ogni sessione ha un Point of Control (POC), ovvero il livello di prezzo con il volume di scambi più elevato per quel dato periodo. Mappando tali POC su più sessioni, iniziano a emergere dei cluster in cui i POC si concentrano nella stessa area.
Greggio Brent con mappatura dei POC
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: localizzare le zone ad alto volume – Le aree con un'elevata concentrazione di POC rappresentano le zone ad alto volume. Queste zone fungono sovente da livelli occulti di supporto o resistenza. A differenza dei classici supporti e resistenze, che si basano su estremi di prezzo visibili, questi livelli occulti riflettono i punti in cui il mercato ha trovato un consenso nel corso di diverse sessioni, rendendoli teoricamente più intensi.
Zone ad alto volume del greggio Brent
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Tecnica 2: stabilire i livelli occulti confluenti con l'indicatore VRVP
La seconda tecnica si avvale dell'indicatore Visible Range Volume Profile (VRVP) su un grafico giornaliero a candele, relativamente a un periodo di un anno, per determinare i livelli confluenti occulti. Il processo è il seguente:
Step 1: applicare l'indicatore VRVP – Sul grafico giornaliero a candele, impostare il timeframe relativo agli ultimi dodici mesi e applicare l'indicatore VRVP. Ciò mostrerà la distribuzione del volume per l’intero range visibile, evidenziando i nodi ad alto e basso volume.
Oro (XAU/USD) con indicatore VRVP
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: identificare i nodi ad alto volume (HVN) – Gli HVN sono livelli di prezzo in cui l’attività di trading è stata sostenuta. Questi nodi coincidono il più delle volte con i livelli occulti di supporto o resistenza.
Oro (XAU/USD) con High Volume Nodes Extended
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: utilizzare le oscillazioni chiave e il VWAP per la confluenza – Per rafforzare l’analisi, occorre ancorare il prezzo medio ponderato per il volume (Volume Weighted Average Price - VWAP) ai punti di inflessione chiave del grafico. Va poi combinato con i nodi ad alto volume individuati dall'indicatore VRVP e con le oscillazioni chiave dei prezzi. Quando più indicatori si allineano, tali livelli confluenti consentono di focalizzarsi sulla struttura chiave del mercato.
Oro (XAU/USD) con indicatore VRVP
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Individuando i livelli occulti di mercato attraverso l'analisi del Volume Profile, è possibile ottenere una migliore comprensione della struttura del mercato che trascende i tradizionali supporti e le resistenze. Queste tecniche forniscono un quadro più chiaro di dove si trovi il vero equilibrio del mercato, così da poter prendere decisioni di trading più consapevoli.
Nella parte finale di questa serie, Parte 3: sacche di aria calda , vedremo come utilizzare l'analisi del Volume Profile per fare trading sui breakout in aree con volumi modesti.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Volume Profile, parte 1: le nozioni di baseBenvenuti alla prima puntata della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile, una tecnica che è in grado di aggiungere una nuova dimensione al price action trading. Iniziamo esaminando le nozioni di base dell'analisi del Volume Profile, i suoi componenti essenziali e perché è uno strumento indispensabile nell’arsenale di un trader.
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Capire l'analisi del Volume Profile
L'analisi del Volume Profile rivela la distribuzione del volume di trading a diversi livelli di prezzo in un dato periodo. A differenza dei tradizionali grafici del volume, che lo aggregano in base a intervalli di tempo, il Volume Profile si focalizza sulla distribuzione del volume tra i vari livelli di prezzo. Questo metodo fornisce un peculiare spaccato dei punti in cui si verifica una sostenuta attività di trading, aiutando i trader a localizzare livelli chiave di supporto e resistenza.
Tipi di indicatori di Volume Profile
Sebbene siano disponibili numerosi indicatori di Volume Profile su TradingView, la nostra serie si soffermerà in particolare sui seguenti due:
1. Visible Range Volume Profile (VRVP)
Descrizione: l'indicatore VRVP mostra la distribuzione del volume all'interno del range visibile del grafico. Aiuta a rilevare le aree ad alto e basso volume in base all'intervallo di prezzo visibile in un dato momento.
Utilizzo: ideale per comprendere la distribuzione del volume su archi di tempo più lunghi. È un indicatore estremamente flessibile, in quanto è in grado di localizzare le sacche ad alto e basso volume nell'intervallo visibile sul grafico, indipendentemente dal timeframe selezionato.
Indicatore VRVP: Grafico orario a candele di FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
2. Session Volume Profile High Definition (SVP HD)
Descrizione: l'indicatore SVP HD fornisce dettagliati profili di volume nell’ambito di date sessioni di trading. Calibra il livello di dettaglio in base al grado di zoom del grafico, offrendo uno spaccato ad alta definizione del volume di attività intraday.
Utilizzo: è utile per analizzare il volume di attività intraday, ponendo particolare enfasi su specifiche sessioni di trading. Fornisce una panoramica dell'evoluzione giornaliera del volume dei mercati.
Indicatore SVP HD: Grafico orario a candele di FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Componenti chiave dell'analisi del Volume Profile
Value Area (Va): la Value Area rappresenta l'intervallo di prezzo in cui ha luogo circa il 70% del volume totale di trading. Indica il range all'interno del quale si concentra la maggior parte degli scambi. Rispecchia l'equilibrio del mercato e rivela dove si è svolta la maggior parte dell'attività di trading.
High Volume Node (HVN): gli HVN sono livelli di prezzo segnati da un'elevata attività di trading, che indicano aree con sensibile congestione dei prezzi e liquidità. Gli HVN possono fungere da rilevanti livelli di supporto o resistenza in funzione del rispettivo volume storico di trading.
Point of Control (POC): il Point of Control è il livello di prezzo con il più alto volume di trading durante un dato periodo. Rappresenta sovente il “prezzo equo” in cui si è verificato il maggior numero di scambi. Il POC funge da punto di riferimento chiave per potenziali supporti o resistenze, evidenziando dove è stato raggiunto il consenso nel mercato.
Low Volume Node (LVN): gli LVN sono livelli di prezzo caratterizzati da un'attività di trading alquanto bassa, che rappresentano aree con una congestione minima dei prezzi.
Indicatore VRVP: Grafico giornaliero a candele del greggio Brent
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Perché l'analisi del Volume Profile è fondamentale
L'analisi del Volume Profile offre diversi e importanti vantaggi che possono migliorare la comprensione dei mercati e il processo decisionale.
1. Individuare i livelli chiave di prezzo:
Uno dei principali vantaggi dell'analisi del Volume Profile è la sua capacità di evidenziare le aree caratterizzate da un ingente volume di scambi. Tali aree sono cruciali perché rivelano dove si sono verificate grandi quantità di acquisti e vendite, che spesso fungono da evidenti livelli di supporto e resistenza. Individuando questi livelli chiave di prezzo, i trader possono prevedere meglio potenziali inversioni o continuazioni di prezzo. Ad esempio, un livello di prezzo con un volume elevato indica che vi è consenso tra gli operatori di mercato, il che ne fa un probabile candidato per un futuro supporto o resistenza. Questi dati consentono ai trader di inserire ordini stop-loss più puntuali, individuare punti di ingresso strategici e posizionare target di profitto con maggiore disinvoltura. Approfondiremo come fare tutto ciò nella seconda parte!
2. Rivela il sentiment di mercato:
Il Volume Profile non si limita a evidenziare dove si è verificata l'attività di trading, ma fornisce anche indicazioni sul sentiment di fondo del mercato. Osservando la distribuzione del volume a vari livelli di prezzo, i trader possono dedurre se il mercato è dominato da un sentiment rialzista o ribassista. Ad esempio, una concentrazione di volumi a livelli di prezzo più elevati potrebbe indicare un forte interesse all'acquisto, ossia che il mercato è rialzista. Invece, un rilevante volume a livelli di prezzo più bassi potrebbe essere indicativo di pressione di vendita, ovvero che il mercato è in una fase ribassista. La comprensione del sentiment del mercato attraverso il Volume Profile consente ai trader di stimare l’intensità dei trend in atto e di individuare potenziali punti di inversione in cui il sentiment potrebbe mutare direzione.
3. Migliora le decisioni di trading:
Grazie agli spunti offerti dall'analisi del Volume Profile, i trader possono prendere decisioni più consapevoli in merito alle loro operazioni. Comprendendo dove si è avuta una frenetica attività di trading, è possibile valutare meglio la validità dei livelli di prezzo, decidere quando entrare o uscire dalle operazioni e gestire il rischio in maniera più efficace. Ad esempio, se un trader si accorge che il prezzo si sta avvicinando a un nodo ad alto volume (High-Volume Node - HVN), potrebbe prevedere un rallentamento delle fluttuazioni dei prezzi o una potenziale inversione, rivedendo opportunamente la propria strategia. Di contro, i nodi a basso volume (Low-Volume Nodes - LVN) possono indicare aree in cui il prezzo potrebbe oscillare rapidamente, offrendo opportunità per effettuare operazioni su breakout.
Conclusioni
In sostanza, l'analisi del Volume Profile fornisce ai trader un quadro più chiaro del contesto del mercato, consentendo loro di prendere decisioni fondate su una migliore comprensione dell'andamento dei prezzi e delle dinamiche volumetriche.
Nella seconda parte vedremo come individuare i livelli occulti di mercato che non balzano immediatamente agli occhi sui tradizionali grafici di prezzo. Analizzeremo i livelli più profondi della struttura del mercato e scopriremo come applicare questi spunti al price action trading.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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Forex: opportunità di trading sui crossNel forex trading, le coppie di valute major, come EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY, rubano solitamente la scena per via degli elevati volumi di trading e della considerevole liquidità che le caratterizza. Ma talvolta le opportunità di trading più interessanti non riguardano queste coppie major, ma i cross valutari tipicamente oggetto di un numero inferiore di transazioni, ossia quelli senza il dollaro USA .
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Major vs. cross
Coppie forex major: queste coppie, tra cui EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY, sono note per la loro elevata liquidità e per il fatto che offrono sovente stabili opportunità di trading. La loro popolarità garantisce spread più contenuti e costi di transazione più bassi, rendendole ideali per i trader che puntano su elevata frequenza e contenimento dei costi.
Cross valutari: i cross valutari, o semplicemente "cross", sono coppie senza il dollaro USA, come EUR/GBP, EUR/AUD e GBP/JPY. Sebbene queste coppie non suscitino la stessa attenzione delle major, possono offrire particolari opportunità di trading, in particolare quando il dollaro USA è stabile o si muove lateralmente.
Perché fare trading sui cross?
Opportunità variegate: i cross valutari possono evidenziare i punti di forza e di debolezza reciproci tra due valute diverse da USD, rivelando teoricamente trend più pronunciati di quelli riscontrati nelle coppie major.
Possibilità di più elevata volatilità: i cross sono spesso caratterizzati da una maggiore volatilità, soprattutto quando le valute che ne fanno parte hanno corso legale in regioni economiche diverse e aventi norme o sviluppi geopolitici differenti.
Dinamiche di mercato diverse: senza l'influenza del dollaro USA, i cross reagiscono in maniera differente alle notizie di mercato e ai report economici. Questa differenziazione può essere vantaggiosa quando le valute major si consolidano o sono segnate da bassa volatilità, con conseguenti oscillazioni più marcate dei cross.
Quando fare trading sui cross
Un approccio efficace per capire qual è il momento ideale per fare trading sui cross valutari è quello di utilizzare le principali coppie forex come riferimento. Dato che le coppie major contribuiscono alla fetta maggiore del volume di trading a livello mondiale, il loro andamento è in grado di offrire spunti migliori rispetto alla semplice osservazione separata dei cross.
Ecco come utilizzare le coppie major per individuare opportunità di trading nei cross valutari:
1. Classificare la forza delle valute
Parti dall’effettuazione di una stima della forza di ciascuna valuta major presente nei cross. Analizzando le performance delle coppie major, è possibile capire quali valute sono reciprocamente forti o deboli. Ad esempio, se AUD è forte nei confronti di USD, ma USD lo è altrettanto nei confronti di GBP, la coppia AUD/GBP potrebbe esibire un trend più definito rispetto ad AUD/USD. La classificazione della forza di ciascuna valuta aiuta a individuare i cross che potrebbero offrire le migliori opportunità di trading.
2. Attenzione alla neutralità di USD
Quando USD è neutrale, ossia non è né particolarmente forte né debole rispetto ad altre divise, le valute dei cross possono diventare più allettanti per operazioni di trading. In tali situazioni, la relativa forza o debolezza di valute diverse da USD diventa più lampante, offrendo segnali di trading più evidenti nei cross. Ad esempio, se USD è stabile, si potrebbero rilevare trend più pronunciati in coppie come EUR/GBP o EUR/AUD.
3. Identificare i catalizzatori tecnici
Analizza le coppie major per individuare pattern tecnici o livelli chiave che possono indicare potenziali fluttuazioni dei cross valutari. Prova a riconoscere breakout, inversioni dei trend o livelli chiave di supporto e resistenza nelle coppie major. Ad esempio, se GBP/USD esibisce una rottura al di sotto di un importante livello di supporto mentre USD/JPY è in procinto di testare un'area chiave di resistenza, i segnali tecnici che se ne ricavano potrebbero indicare che l'accoppiamento di GBP e JPY (GBP/JPY) è in grado di offrire maggiori spunti per i trader.
Utilizzando le coppie forex major come riferimento, è possibile ottenere preziose dritte sulle fluttuazioni dei cross valutari, facilitando l'individuazione e la capitalizzazione delle opportunità di trading più promettenti.
Esempio recente: EUR/JPY
Per illustrare le potenzialità del trading sui cross valutari, analizziamo il periodo che va dal 17 al 23 luglio. Durante questo arco di tempo, EUR/USD ha esibito un andamento al ribasso, rompendo al di sotto di una significativa trendline ascendente sul grafico orario. Questo segnale tecnico era indice di debolezza dell'euro (EUR) e di solidità del dollaro USA (USD).
Grafico orario a candele di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Tenendo in considerazione la perdita di valore di EUR/USD, possiamo osservare le altre coppie major per capire se c'è in teoria una valuta più forte da accoppiare con EUR. Il grafico del prezzo di USD/JPY ha mostrato un pattern al rialzo, salvo poi iniziare a virare verso il basso, a testimonianza del fatto che lo yen giapponese (JPY) si stava rafforzando rispetto a USD. Tale divergenza ha suggerito che l'accoppiamento della debolezza di EUR con JPY, anziché con USD, potrebbe dar luogo a opportunità di trading più evidenti.
Grafico orario a candele di USD/JPY
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Pertanto, dopo il 23 luglio, EUR/JPY è colata a picco di quasi il 5%, mentre EUR/USD è calata solo di meno dell’1%. Questo esempio evidenzia come l'analisi delle coppie major possa aiutare a rilevare segnali di trading più intensi nei cross.
Grafico orario a candele di EUR/JPY
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Comprendere quando fare trading sui cross può dare il la a tante altre opportunità nel mercato forex. Sfruttando l'analisi delle coppie major, i trader possono ricavarne preziose indicazioni riguardo all’intensità e alla debolezza delle varie valute, così da poter prendere decisioni di trading più consapevoli. Se si ricercano volatilità più elevata, differenti opportunità o trend più omogenei, le operazioni sui cross possono costituire un’ulteriore freccia all'arco di una strategia di trading.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Strategie di swing trading, parte 2: inversioniNella prima parte abbiamo analizzato una strategia di continuazione del trend per lo swing trading. Passiamo ora a esaminare una strategia di inversione che si sofferma sui punti di svolta del mercato ricorrendo a un pattern di fakeout. Questo metodo sfrutta i breakout non riusciti, offrendo opportunità di trading sulle inversioni a livelli chiave di resistenza.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Panoramica della strategia
Obiettivo: individuare e fare trading sulle inversioni a livelli chiave di resistenza facendo leva sul pattern di fakeout.
Componenti chiave:
Individuare il livello chiave di resistenza: identifica un livello rilevante di resistenza che il prezzo ha fatto fatica a superare in passato. Potrebbe trattarsi di una linea orizzontale dai massimi precedenti o di una trendline che il prezzo non ha disatteso.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Pattern di fakeout: prova a localizzare un pattern di fakeout, che si verifica quando il prezzo rompe al di sopra del livello di resistenza per poi chiudere al di sotto di esso. Ciò può accadere sia all'interno della stessa candela che nella candela successiva. Il pattern indica che il breakout era falso e fa pensare a una possibile inversione.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Entrata e posizionamento dello stop:
Ai fini dell'entrata, si potrebbe prendere in considerazione il prezzo di chiusura della candela di fake-out e quindi aprire una posizione per sfruttare la potenziale inversione.
Sebbene esistano molti modi per piazzare uno stop-loss utilizzando il fake-out, uno di questi scenari prevede di piazzare un ordine di stop-loss al di sopra del massimo della candela di fake-out per proteggersi potenzialmente da movimenti di prezzo inaspettati.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Perché questa strategia è efficace
Il pattern fakeout è efficace perché tiene conto del fenomeno del breakout mancato. I trader che erano lunghi durante il fakeout sono spinti a chiudere le loro posizioni quando il prezzo inverte, fornendo un potenziale punto di ingresso per i trader. Se qualcuno entra nel mercato appena sotto la candela del fakeout, ha l'opportunità di allinearsi a questa inversione e di capitalizzare un potenziale movimento del prezzo verso il prossimo livello di supporto.
Limiti della strategia
Sebbene il pattern di fakeout possa essere efficace, è fondamentale avere consapevolezza dei suoi limiti. Non tutti i fakeout si traducono in rilevanti inversioni, ed è possibile che si verifichino falsi segnali. Inoltre, la strategia può avere meno efficacia nei mercati che esibiscono un trend evidente, nel quale i livelli di resistenza vengono costantemente oltrepassati. I trader devono anche prestare attenzione alle notizie e agli eventi di mercato in grado di innescare repentine oscillazioni di prezzo.
Conclusioni
Le strategie di inversione basate sui pattern di fakeout consentono di fare trading sui punti di svolta del mercato. Soffermandosi sui livelli di resistenza e sui segnali di fakeout, i trader possono entrare nelle operazioni con un piano ben definito e un livello di rischio prestabilito. Acquisire padronanza delle strategie di continuazione e di inversione consente ai trader di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato, migliorando l’approccio generale all’attività di trading.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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Strategie di Swing Trading - Parte 1: continuazione del trendIn questa serie in due parti, analizzeremo strategie di swing trading semplici ma efficaci. La prima parte si sofferma su una tradizionale strategia di continuazione del trend, concepita per capitalizzare le tendenze di mercato consolidate.
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Comprendere la strategia di continuazione del trend
La strategia di continuazione del trend ruota intorno al principio di operare nella direzione della tendenza prevalente. La strategia punta a rilevare un'oscillazione nelle dinamiche del prezzo che si verifica a seguito di un breakout nella direzione del trend prevalente.
Sebbene sia probabile che la strategia si riveli inefficace durante fasi laterali e incostanti dei mercati, le componenti di gestione del rischio e delle operazioni sono ideate per cercare di minimizzare le perdite dinanzi a congiunture avverse, consentendone invece l’esecuzione quando le condizioni dei trend sono ottimali.
Ecco come implementare questa strategia:
Componenti chiave della strategia
Criteri di ingresso:
La MA a 50 giorni deve muoversi sopra quella a 200
Il primo criterio di questa strategia è che la media mobile a 50 giorni (MA) deve trovarsi al di sopra della media mobile a 200 giorni. Ciò è indice di un consolidato trend rialzista e funge da segnale chiave che il mercato sta esibendo un momentum rialzista.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Formazione di un range di contrazione
Occorre provare a individuare un range di contrazione, che di solito si presenta come una serie di variazioni di prezzo che si restringono gradualmente. Questo pattern fa pensare a un consolidamento e a un probabile breakout nella direzione del trend a stretto giro di posta.
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Rottura e chiusura al di sopra del range di contrazione
Una rottura e una chiusura al di sopra del range di contrazione rappresentano un rilevante trigger di ingresso.
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Gestione del rischio:
Stop iniziale sotto il range
Lo stop-loss iniziale viene posizionato appena sotto il limite inferiore del range di contrazione. Ciò aiuta a delimitare il rischio, così da proteggere la posizione nel caso in cui il mercato si muova a nostro sfavore.
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Gestione delle operazioni:
Trailing stop con EMA a 9 giorni
Una volta che l’operazione è attiva, è opportuno utilizzare la media mobile esponenziale (EMA) a 9 giorni come trailing stop. Così facendo si possono congelare i profitti, lasciando al contempo che l’operazione abbia sufficiente spazio di manovra per continuare a essere eseguita proficuamente.
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Guida passo-passo all'esecuzione della strategia
1. Individuazione del trend: inizia accertandoti che la MA a 50 giorni sia al di sopra di quella a 200 sul grafico. Ciò conferma che il mercato è in un trend rialzista e getta le basi per l’implementazione della seconda parte della strategia.
2. Individuazione del range di contrazione: prova a identificare i periodi in cui il prezzo dà vita a un range di contrazione. Ciò può essere visualizzato come una serie di massimi e minimi che si avvicinano reciprocamente. Questo pattern spesso precede un rilevante movimento di prezzo.
3. Ingresso nell’operazione: entra nell’operazione quando il prezzo esce dal range di contrazione nella direzione del trend (ovvero, in questo caso, al rialzo). Assicurati che il breakout sia accompagnato da un incremento del volume, indicativo di un momentum più intenso.
4. Impostazione dello stop-loss: posiziona lo stop-loss appena al di sotto del limite inferiore del range di contrazione. Ciò consente di tutelare la posizione da inversioni di mercato inattese.
5. Implementazione del trailing stop: quando l'operazione volge a tuo favore, utilizza l’EMA a 9 giorni come trailing stop. Modifica il livello dello stop man mano che l’EMA a 9 giorni si sposta verso l'alto, il che consente di congelare i profitti, lasciando al contempo campo libero all’operazione per dare i suoi frutti.
Esempio: oro
Nell'esempio seguente, possiamo vedere che il mercato dell'oro quest'anno ha fornito diverse opportunità di ingresso con questa strategia di swing trading. Con la MA a 50 giorni ampiamente al di sopra di quella a 200 per tutto l'anno, i prezzi si sono compressi all'interno di range di contrazione in diverse occasioni. Anche se non tutti i breakout dalla compressione funzionano, la direzione generale del trend, favorita dal crossover della MA a 50 giorni e di quella a 200, ha assicurato un solido framework per individuare potenziali operazioni. Posizionando gli stop appena al di sotto del limite inferiore di questi range di contrazione e utilizzando l’EMA a 9 giorni come trailing stop, i trader sono riusciti a rilevare diverse oscillazioni al rialzo.
Grafico giornaliero a candele dell’oro (XAU/USD)
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Limiti della strategia
Pur essendo efficace nei mercati con una tendenza in atto, questa strategia di continuazione del trend presenta diversi limiti. Fa affidamento a trend evidenti, che potrebbero non essere sempre presenti, traducendosi in falsi segnali in mercati instabili o laterali. L'utilizzo di medie mobili come la MA a 50 giorni e quella a 200 è caratterizzato da lag, il che comporta che i trader potrebbero non accorgersi delle fasi iniziali del trend. I range di contrazione possono talvolta dare il là a falsi breakout, con conseguenti entrate o uscite premature dal mercato. Inoltre, i trailing stop con l’EMA a 9 giorni possono portare alla chiusura di posizioni in occasione di modesti ritracciamenti mentre è in atto un trend pronunciato. Infine, come per ogni strategia, il metodo della continuazione del trend richiede disciplina e un'applicazione costante per rivelarsi efficace, e potrebbe non essere indicato per tutti gli stili di trading o i livelli di propensione al rischio.
Conclusioni
La strategia di continuazione del trend fa leva sulle medie mobili e sui pattern di prezzo per individuare e capitalizzare marcati trend di mercato. Focalizzandosi su un range di contrazione all'interno di un trend rialzista e ricorrendo ai trailing stop per gestire il rischio, questa strategia rappresenta un approccio disciplinato allo swing trading.
Nella seconda parte della serie, esamineremo una strategia di swing trading altrettanto semplice ed efficace.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Dinamiche di Mercato - Parte 2: individuare la distribuzioneBenvenuti alla seconda parte della nostra serie in due puntate sulle dinamiche di mercato, in cui analizziamo come l'offerta e la domanda sottostanti influenzano l'andamento dei prezzi.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Nella prima parte abbiamo visto come individuare la fase di accumulazione del ciclo di mercato, durante la quale gli investitori istituzionali mettono progressivamente in piedi le loro posizioni. Oggi ci addentriamo nei meandri della fase di distribuzione , un periodo cruciale in cui questi stessi investitori iniziano a liberarsi delle loro azioni. Ci soffermeremo sugli impercettibili indizi che possono aiutare a identificare la fase di distribuzione e ad allineare meglio le proprie operazioni con i naturali alti e bassi del mercato.
Rivisitazione del ciclo di mercato
Facciamo un passo indietro e parliamo del ciclo di mercato introdotto nella prima parte. La fase di distribuzione è caratterizzata da movimenti laterali dei prezzi, in quanto gli investitori istituzionali iniziano a vendere le loro azioni, ma senza voler innescare un drastico calo dei prezzi. Questa fase del modello del ciclo di mercato precede quella di markdown, durante la quale la pressione a vendere si intensifica.
Il ciclo di mercato
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Perché individuare la distribuzione è fondamentale
Stando all'economista americano Michael Hudson, “i titoli vanno giù sempre molto più velocemente di quanto vadano su. Ecco perché si parla di crash.” Ciò evidenzia la grande importanza della fase di distribuzione del ciclo di mercato. Riconoscere questa fase precocemente può offrire ai trader diversi vantaggi strategici:
Entrata e uscita strategiche: individuare tempestivamente la distribuzione consente ai trader di rivedere le proprie strategie in funzione delle emergenti condizioni di mercato. Ad esempio, se si detiene già una posizione long su un titolo, i primi segnali di distribuzione potrebbero indicare la necessità di uscirne per scongiurare potenziali perdite. Di contro, per chi vende allo scoperto, l'individuazione della distribuzione può rappresentare un'opportunità per entrare nelle posizioni prima di un sensibile calo dei prezzi.
Gestione ottimizzata dei rischi: durante la fase di markdown, la volatilità del mercato spesso aumenta e l’andamento dei prezzi si fa più irregolare. Identificando precocemente la distribuzione, i trader possono calibrare opportunamente i livelli di stop-loss e le strategie di gestione del rischio.
Gestione delle operazioni: la tempestiva individuazione della distribuzione può ottimizzare le prassi di gestione delle transazioni. Se si è long su un titolo e si iniziano a scorgere segnali di distribuzione, potrebbe essere preferibile uscire anticipatamente, congelando i profitti prima che il mercato muti direzione.
Come individuare la distribuzione
I trader dovrebbero pensare alle fasi di accumulazione e distribuzione del ciclo di mercato come un bluff al poker. Gli investitori istituzionali sono bravissimi a mascherare le loro vere intenzioni. Durante la fase di accumulazione, accumulano le rispettive posizioni sottotraccia, mentre durante la fase di distribuzione se ne liberano progressivamente.
Ecco alcuni indicatori chiave per individuare la distribuzione:
1. Aggregazione di massimi di swing
Durante la fase di distribuzione, i prezzi danno spesso luogo a una serie di massimi di swing che si addensano, con ogni massimo che fa fatica a fare progressi significativi oltre il precedente. Tale aggregazione è indicativa di resistenza, in quanto la pressione a vendere aumenta e gli acquirenti non riescono a proiettare il prezzo verso l'alto. Questo pattern è sintomo dell'incapacità del mercato di dare manforte al momentum rialzista ed è un classico segnale di distribuzione.
2. Candele a coda lunga
Le candele a coda lunga, in particolare quelle con ombre superiori, indicano chiusure giornaliere fiacche. Queste candele si formano quando i prezzi aumentano durante la sessione di contrattazioni, salvo poi calare e chiudere in prossimità del minimo della stessa. Questo pattern rivela che i venditori stanno passando all’azione per spingere giù i prezzi dopo un breve rally, il che evidenzia la crescente pressione a vendere tipica della fase di distribuzione.
3. Restringimento del range di trading
Con il progredire della fase di distribuzione, si osserva spesso un restringimento del range laterale di trading. Tale contrazione del range è indicativa di un equilibrio tra pressioni di acquisto e di vendita, ma con l’ago che pende verso un probabile breakout al ribasso. La minore volatilità e la compressione dell'andamento dei prezzi sono segnali che il mercato è in procinto di entrare nella fase di markdown.
Soffermandosi su questi tre segnali chiave, i trader possono teoricamente conseguire un vantaggio tattico, così da prevedere le variazioni di prezzo e allineare opportunamente le rispettive strategie.
Esempi pratici
Nikola Corp (NKLA)
Ecco un ottimo esempio di distribuzione relativamente a Nikola. Si può notare l'aggregazione dei massimi di swing e l'incapacità di spingersi oltre i precedenti massimi di swing. Si iniziano inoltre a scorgere numerose candele a coda lunga, il che è indicativo di chiusure giornaliere fiacche. Si verifica dunque una rottura del range in contrazione, il che si traduce in una prolungata fase di markdown.
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Netflix (NFLX)
In quest’altro esempio, vediamo Netflix iniziare a dar vita a un ristretto range laterale, caratterizzato da una serie di piccoli massimi di swing. Si osservano quindi chiusure fiacche e inizia a prendere forma la resistenza. La fase di distribuzione sfocia poi in una breve e repentina fase di markdown.
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Conclusioni
Ci auguriamo che questa miniserie in due parti sulle dinamiche di mercato sia stata di vostro gradimento. Acquisendo familiarità con le fasi di accumulazione e di distribuzione del ciclo di mercato, i trader possono ricavare preziose informazioni in merito alle impercettibili ma influenti dinamiche che condizionano l'andamento dei prezzi.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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Dinamiche di Mercato - Parte 1: come individuare l'accumulazioneIn questa serie in due parti sulle dinamiche di mercato, approfondiremo il concetto di accumulazione , ossia quando gli investitori istituzionali espandono progressivamente e discretamente una posizione su un titolo. L'individuazione e la comprensione di questa fase del ciclo di mercato può dare ai trader retail una visione decisamente più ampia dell'andamento dei prezzi.
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Comprendere l'accumulazione nel ciclo di mercato
Il ciclo di mercato, un concetto coniato da Richard D. Wyckoff, si compone di quattro fasi: accumulazione, markup, distribuzione e markdown. La fase di accumulazione è caratterizzata da un andamento laterale dei prezzi, in quanto lo “smart money” istituzionale accumula azioni senza destare troppa attenzione. Riconoscere questa fase agli albori può virtualmente offrire ai trader l'opportunità di posizionarsi prima che si butti nella mischia il grande pubblico.
Il ciclo di mercato
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Perché è importante individuare l'accumulazione
Individuare la fase di accumulazione è fondamentale per diversi motivi:
Ingresso strategico anticipato: riconoscere una fase di accumulazione nel suo periodo embrionale è un po’ come scovare una spiaggia tranquilla prima dell'arrivo di una folla di turisti, in quanto consente ai trader di aprire posizioni quando i prezzi sono più favorevoli, così da programmare al meglio le operazioni.
Gestione ottimizzata dei rischi: durante una fase di accumulazione, la volatilità del mercato tende a calare, il che consente ai trader di fissare livelli di stop-loss più stringenti. Ciò fa sì che sia possibile ottimizzare i fattori di rischio/rendimento di un'operazione.
Allineamento con le mosse istituzionali: la capacità di riconoscere una fase di accumulazione consente ai trader di sincronizzare le proprie strategie con quelle degli investitori istituzionali. Questo tentato allineamento, seppur non sempre accurato, può aiutare le proprie operazioni, per effetto della domanda istituzionale.
Come individuare l'accumulazione
Sebbene la fase di accumulazione del ciclo di mercato possa apparire quasi indistinguibile da quella di distribuzione ai meno esperti, i trader più astuti possono scorgervi impercettibili indizi che rivelano le sottostanti dinamiche in gioco:
1. Pattern a candela: l'andamento dei prezzi in presenza di accumulazione si manifesta tipicamente come una serie di candele a range ridotto, con lunghe ombre inferiori (indice di interesse all'acquisto a prezzi più bassi), nonché piccoli e occasionali inside day (in cui il range della candela è all'interno di quello del giorno precedente).
2. Livelli di supporto: in una fase di accumulazione, il prezzo trova spesso supporto a livelli chiave, quali precedenti minimi di swing o zone di supporto consolidate. Questi livelli fungono da strategici punti di acquisto per gli investitori istituzionali intenzionati ad accumulare posizioni a buon mercato.
3. Swing: una piccola serie di minimi di swing più elevati durante una fase di consolidamento può indicare che chi acquista lo sta facendo a prezzi più alti, un tratto distintivo dell'accumulazione.
4. Forza relativa: un altro indicatore di accumulazione è la solidità di un titolo rispetto al suo settore o al mercato in senso lato. Tale solidità risulta particolarmente evidente in condizioni di mercato più deboli, per cui i titoli che esibiscono resilienza o stanno sovraperformando possono essere indice di accumulazione.
Comprendendo questi soffusi segnali in fasi di mercato apparentemente simili, i trader possono teoricamente conseguire un vantaggio tattico, così da prevedere le variazioni di prezzo e calibrare opportunamente le proprie strategie.
Esempi pratici:
Tesla (TSLA)
Ecco un recente esempio di accumulazione relativamente a Tesla. Il titolo ha dato luogo a un modesto range laterale, caratterizzato da una serie di piccole candele. Il supporto si è mantenuto stabile, mentre i prezzi hanno dato vita a pattern di candele rialziste. Questo ciclo è stato segnato da una serie di minimi di swing più alti, sintomo di un'accumulazione più sostenuta, prima che i prezzi sfociassero in una fase di markup, in presenza di volumi elevati.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Coinbase (COIN)
La fase di accumulazione di Coinbase ha fatto seguito a un marcato pullback. Il primo e discreto segnale è stato l’emergere di una candela hammer rialzista, seguita da una serie di giornate alquanto laterali. Il mercato ha poi ritestato i minimi della candela hammer, fino al punto di individuare un supporto. A un modesto pattern “inside day” ha poi fatto seguito un'altra candela hammer rialzista. Due giorni consecutivi segnati da gap-up hanno proiettato i prezzi oltre i recenti massimi di swing, indice dell'inizio della fase di markup.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
L'obiettivo del “price action“ trading è spesso quello di cercare di allineare le proprie operazioni alle fasi del ciclo di mercato, assicurandosi di operare armonicamente con i naturali alti e bassi del mercato. Puntando su condotte e pattern di mercato specifici, è teoricamente possibile capire quando i trader istituzionali “smart money” si posizionano surrettiziamente per sfruttare il successivo movimento direzionale.
Nella seconda parte di questa serie, analizzeremo come individuare la fase di distribuzione, altrettanto importante per capire quando il mercato potrebbe avere raggiunto il picco prima di entrare in una fase discendente. Non perderti altri approfondimenti sulle dinamiche di mercato!
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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Applicare una mentalità vincente al tradingCon l'inizio del torneo di tennis di Wimbledon questa settimana, sembra opportuno trarre ispirazione dal cosiddetto GOAT del tennis mondiale, Roger Federer, la cui saggezza trascende il campo di gioco.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
È solo un punto
In un discorso tenuto recentemente al Dartmouth College negli Stati Uniti, il 20 volte vincitore di una prova del Grande Slam ha affrontato temi della sua carriera di tennista che suoneranno familiari a chi cerca di affermarsi nel day trading:
“Ho vinto quasi l'80% dei 1.526 match di singolare che ho giocato nella mia carriera. Ebbene, vi faccio una domanda: quale percentuale di punti pensate abbia conquistato in quegli incontri? Solo il 54%. In pratica, anche i tennisti di alto livello vincono a malapena la metà dei punti giocati”.
Le sue parole, seppur attinenti al tennis, riecheggiano l'esperienza dei day trader di maggior successo, che riescono a conseguire profitti nell'80% dei giorni in cui fanno operazioni, ma il cui rapporto vittorie/sconfitte si attesta comunque intorno al 50%. Una percentuale elevata di insuccessi è una realtà ineluttabile, a cui però fanno fronte con resilienza e strategie.
“Quando perdi ogni secondo punto in media, impari a non rimuginare su ogni colpo… Quando giochi un punto, deve essere la cosa più importante del mondo, ma quando si è concluso, si è concluso. Questa mentalità è fondamentale perché ti permette di dare il massimo nel punto successivo e in quello dopo con intensità, brillantezza e concentrazione”.
La psicologia dei campioni
Alcuni aspetti dell’intervento di Federer in materia di tennis vanno dritti al cuore della psicologia del trading d'élite. Padroneggiare ogni operazione con intensità, brillantezza e concentrazione, senza farsi distrarre dai singoli risultati, è il percorso ideale verso il successo.
“Devi saper superare i momenti difficili… I migliori al mondo non sono tali perché vincono ogni punto, ma perché sono consapevoli che ne perderanno molti altri e hanno imparato a gestirli.”
Applicazioni pratiche della mentalità di Federer
Ecco alcuni pratici consigli per applicare la mentalità del campione al tuo trading:
Concentrati sul processo, non sul risultato: assicurati che il tuo piano di trading sia eseguito alla perfezione, piuttosto che soffermarti sugli esiti delle singole operazioni. Un simile approccio favorisce disciplina e coerenza, così da poter prendere decisioni fondate sulla logica e sulle strategie piuttosto che sulle emozioni.
Impara dalle sconfitte: i trader che sviluppano questa mentalità cercano di trasformare le sconfitte in opportunità per ottimizzare le proprie strategie e migliorare il processo decisionale.
Mantieni equilibrio emotivo: non consentire che le vittorie o le sconfitte indirizzino il tuo stato emotivo. Lo sviluppo di tecniche quali la pratica della presenza mentale o il ricorso ad annotazioni in un diario può aiutare a gestire lo stress e a tenere a bada le emozioni.
Persegui il miglioramento continuo: proprio come Federer ha costantemente evoluto il suo stile di tennis, anche nel trading occorre formarsi e adattarsi incessantemente.
Resilienza dinanzi a difficoltà: affinare la forza mentale per far fronte agli ostacoli che si frappongono lungo il cammino richiede del tempo. È opportuno sviluppare un sistema di supporto, magari affidandosi a tutor, community di trading o network privati, in modo da restare sempre motivati e resilienti.
Conclusioni
Anche se le similitudini tra trading e tennis sono circoscritte, è opportuno non sottovalutare le riflessioni di stampo psicologico di una vera leggenda. Adottando un approccio che mette al primo posto il processo, la resilienza e il miglioramento continuo, i trader avranno più frecce al loro arco per districarsi tra i meandri dei mercati con fiducia e disinvoltura.
Con Wimbledon in pieno svolgimento, è auspicabile che la saggezza di Federer sia fonte di ispirazione per affrontare il trading con la stessa intensità, concentrazione e acume strategico che contraddistinguono i campioni.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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NR7: sfrutta le potenzialità della compressione dei prezziSupponiamo di disporre di uno strumento nel nostro arsenale di trading che possa aiutarci a prevedere l’andamento espansivo dei prezzi con precisione. Il pattern NR7 , sebbene venga spesso trascurato, offre proprio questa possibilità. Analizziamo più da vicino l’efficacia dell'NR7 e come può essere applicato a scenari di trading del mondo reale.
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Cos'è l'NR7?
NR7 è un acronimo che sta per “Narrowest Range 7”. È utilizzato per indicare una sessione in cui il range di trading (la differenza tra i prezzi più alti e quelli più bassi) è più ristretto rispetto alle sette sessioni precedenti. Questo termine è stato introdotto da Toby Crabel nel suo libro cult intitolato “Day Trading With Short-term Price Patterns and Opening-range Breakout”. L’opera di Crabel poneva enfasi sulle relazioni statistiche tra la dimensione del range dei giorni precedenti e le condizioni ideali per il trading a breve termine, il che fa dell'NR7 un pattern chiave di riferimento per i “price action trader”.
Pattern NR7: grafico giornaliero a candele
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Perché l'NR7 è efficace?
Il pattern NR7 sfrutta la natura ciclica della compressione e dell'espansione dei prezzi. I mercati attraversano sovente fasi di bassa volatilità (compressione dei prezzi) seguite da elevata volatilità (espansione dei prezzi). Essere in grado di riconoscere tali cicli può fornire un rilevante vantaggio competitivo. Ecco perché è importante per l’attività di trading:
Prevedere i trend day: una condizione NR7 è un precursore di potenziali trend day sul mercato. In seguito a una giornata NR7, vi è maggiore probabilità che la sessione successiva esibisca un range più ampio del normale e un andamento intraday più direzionale. Ciò aiuta i trader a prevedere variazioni significative.
Programmare le entrate: individuando i periodi di compressione dei prezzi, i trader possono programmare le loro entrate in maniera più efficace. Entrando nelle operazioni quando il mercato passa da una fase di bassa volatilità a una segnata da volatilità elevata, si possono sviluppare sistemi di trading con interessanti livelli di rischio-rendimento.
Possibilità di espansione plurigiornaliera
Un pattern NR7 non indica soltanto il possibile andamento del giorno seguente, ma può anche anticipare espansioni plurigiornaliere. Quando un mercato fuoriesce da un range ristretto, il movimento successivo può proseguire per diversi giorni. Ciò offre opportunità non solo ai trader intraday, ma anche agli swing trader che cercano di trarre il massimo da trend prolungati.
Pattern NR7 con successiva espansione plurigiornaliera: grafico giornaliero a candele
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Combinare l'NR7 con altri indicatori
Pur essendo efficace quando utilizzato individualmente, il pattern NR7 lo è ancora di più se combinato con altri indicatori tecnici. Ecco alcuni sistemi per ottimizzarne l’utilizzo:
Livelli di supporto e resistenza: l'individuazione di livelli chiave di supporto e resistenza può contribuire a definire target realistici e livelli di stop-loss. Il breakout di un pattern NR7, che si spinge anche oltre un significativo livello di resistenza, può essere indicativo di un movimento sostenuto.
Canali di Keltner: i canali di Keltner circoscrivono 2,5 ATR (average true range) attorno a una media mobile esponenziale (base) a 20 periodi. I giorni NR7 che si formano in prossimità della base del Canale di Keltner possono spesso sfociare in una rottura del canale superiore o inferiore.
Pattern di compressione: i giorni NR7 possono spesso far parte di pattern plurigiornalieri di compressione, quali bull flag, triangoli ascendenti e pattern a cuneo. Una giornata NR7 va sempre osservata nel contesto del pattern generale.
Indicatori di momentum: indicatori come il Relative Strength Index (RSI) o il Moving Average Convergence Divergence (MACD) possono aiutare a valutare l’intensità e la sostenibilità del breakout. Se questi indicatori sono allineati con la direzione del breakout, aggiungono un ulteriore livello di conferma.
Esempio: FTSE 100
Prima: grafico giornaliero a candele di FTSE 100
Il FTSE 100 forma due candele giornaliere NR7 consecutive al di sotto di un'area di resistenza ben delineata. Congiuntamente, le candele fanno parte di un piccolo pattern “bull flag” che sta prendendo forma in prossimità della base del Canale di Keltner, mentre l'indicatore RSI è attestato al di sopra di 50.
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Dopo: grafico giornaliero a candele di FTSE 100
Nei giorni successivi, l'indice FTSE 100 si è mosso sensibilmente al rialzo, uscendo dai range NR7, ossia dal bull flag, e oltrepassando la resistenza. Il breakout ha visto l'indicatore RSI issarsi oltre quota 70 e i prezzi spingersi nel Canale di Keltner superiore.
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Conclusioni
Il pattern NR7 è uno strumento semplice ma efficace, che è in grado di ottimizzare la tua strategia di trading. Riconoscendo le fasi di compressione dei prezzi e prevedendo le successive espansioni, i trader possono posizionarsi per capitalizzare probabili trend day e dinamiche plurigiornaliere. La combinazione del pattern NR7 con altri indicatori tecnici può fornire ulteriori conferme e migliorare l'accuratezza delle operazioni.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Fondamentali Brillanti - Parte 5: checklist pre-operazioneBenvenuti alla quinta e ultima puntata della nostra serie “Fondamentali Brillanti”. In quest’ultima parte, illustriamo un’efficace checklist pre-operazione che può essere applicata a tutte le strategie di trading e su qualsiasi timeframe.
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Checklist pre-operazione: la piattaforma per il successo
La nostra checklist pre-operazione prevede di porsi cinque semplici ma essenziali domande prima di investire nei mercati il denaro guadagnato duramente. Queste domande coprono le nozioni di base del trading ideale, soffermandosi sulla disciplina psicologica, sulla gestione del rischio e su quella delle operazioni.
1. L'operazione asseconda DAVVERO i tuoi parametri di ingresso?
Può sembrare un'ovvietà, ma prima di entrare in un’operazione è essenziale verificare più volte che l'operazione non trasgredisca i parametri di ingresso. Le montagne russe emotive del trading iniziano, il più delle volte, non appena prende forma un'idea di trading. È facile appassionarsi spasmodicamente a un'operazione che in realtà non asseconda il proprio piano di trading.
Esempio: pensiamo a un momentum trader che da settimane attende pazientemente che un titolo fuoriesca da un pattern a cuneo. Il piano di trading indica chiaramente che occorre attendere una chiusura al di sopra della zona di breakout sul grafico giornaliero prima di entrare. Il giorno in cui finalmente si verifica il breakout, si fa trascinare dall’entusiasmo e decide di ignorare i parametri di ingresso, “solo per questa volta”, perché il breakout sta progredendo in maniera spedita. Indipendentemente dall’esito, la mentalità del “solo per questa volta” impedisce di conseguire coerenza quando si fa trading.
Deduzioni chiave: un'attività di trading efficiente dipende dall'applicazione costante delle proprie competenze in merito a un ampio insieme di dati. Pertanto, assicurati di attenerti fedelmente ai parametri di ingresso prefissati quando effettui qualsiasi operazione.
2. Hai consultato il calendario economico?
Consulta sempre il calendario economico prima di entrare in un'operazione. Il calendario degli eventi in programma, quali la pubblicazione di report sugli utili o le dichiarazioni di politica monetaria delle banche centrali, può dar luogo a fasi di volatilità sostenuta. Sebbene alcune strategie possano far leva sulla volatilità, è imprescindibile avere consapevolezza degli eventi che potrebbero agitare i mercati per implementare un’efficace gestione del rischio.
Esempio: ipotizziamo di fare trading su EUR/USD. Senza aver consultato il calendario economico, potremmo essere all’oscuro di un'imminente seduta della BCE che potrebbe influenzare sensibilmente l’andamento della coppia, traducendosi in inattesa volatilità e potenziali perdite.
Deduzioni chiave: i trader navigati danno priorità alla gestione del rischio e non trascurano mai gli eventi economici in programma che potrebbero avere ripercussioni sulle loro operazioni.
3. Dove uscirai se ci hai visto male?
L'entusiasmo pre-operazione spesso ci porta a sottovalutare il fatto che potremmo aver preso un abbaglio. Se sai con esattezza dove uscire dal mercato se l'operazione non va per il verso giusto, sei già diversi passi avanti rispetto alla maggior parte dei trader retail.
Questa domanda si articola in due componenti:
A. Posizionamento dello stop: lo stop rappresenta un’invalicabile linea di demarcazione e andrebbe posizionato in modo tale da non ignorare il frastuono del mercato, così da accertare che la tesi iniziale alla base dell’operazione era errata.
B. Pattern disatteso: la seconda componente, più soggettiva, riguarda il fatto che potrebbe venir meno il pattern, ossia il catalizzatore alla base dell'operazione prima che il mercato raggiunga lo stop.
Esempio: Supponiamo che tu sia uno swing trader che acquista su un breakout da un canale discendente. Posizioni uno stop-loss al di sotto del minimo dello swing più vicino. Il mercato rompe al rialzo ma poi indietreggia al di sotto del canale discendente. Il pattern di breakout, che era il catalizzatore dell'operazione, è evaporato, ma l'operazione è ancora in corso. Attendi e speri che l'operazione inverta la rotta prima che si attivi lo stop impostato, oppure adotti un approccio proattivo e chiudi l'operazione non appena il pattern viene disatteso?
Deduzioni chiave: l'uscita in caso di sgretolamento del pattern prima dell'attivazione dello stop può contribuire a circoscrivere l’entità della perdita media e quindi ad aumentare il margine di trading.
4. Hai modificato la dimensione della tua posizione?
La coerenza nel dimensionamento delle posizioni è fondamentale per avere successo nel trading. Regola la dimensione della posizione in base alla tua strategia di gestione del rischio, sia che si tratti di importi monetari fissi per ciascuna operazione, sia che si tratti di una quota percentuale del saldo totale del tuo account.
Esempio: ipotizziamo che tu sia uno swing trader che impegna 100 Euro per operazione e che decida di piazzare uno stop-loss al di sotto di un rilevante minimo di swing. L'operazione A ha uno stop-loss di 100 punti, mentre l'operazione B ne ha uno di 50 punti. Per far sì che ogni operazione esibisca un uniforme rischio monetario di 100 Euro, si impegna 1 Euro per punto sull’operazione A e 2 Euro per punto sull’operazione B.
Deduzioni chiave: l'equa ponderazione delle operazioni assicura che il vantaggio competitivo sia applicato in modo costante nel tempo, indipendentemente dalle condizioni di mercato o dai risultati operativi.
5. Dove uscirai se ci hai visto bene?
Pianificare una strategia di uscita prima di entrare in un'operazione è fondamentale per ottenere rendimenti costanti dalla propria attività di trading. Evita di prendere decisioni impulsive influenzate dalle scariche di dopamina innescate dai profitti realizzati.
Esempio: apri una posizione short su Tesla (TSLA) dopo aver individuato un pattern ribassista testa e spalle. Prevedi di passare all’incasso non appena viene raggiunto un rilevante livello di supporto. Fissando questo obiettivo preventivamente, si resiste alla tentazione di uscire prematuramente se il titolo iniziasse a calare.
Deduzioni chiave: delinea la tua strategia take-profit, ovvero se uscire a livelli chiave di supporto/resistenza, se accontentarsi di profitti parziali o se ricorrere a trailing stop per garantirsi teoricamente ulteriori guadagni.
Conclusioni:
Prima di entrare in un'operazione, devi porti le seguenti cinque domande:
1. L'operazione asseconda DAVVERO i tuoi parametri di ingresso?
2. Hai consultato il calendario economico?
3. Dove uscirai se ci hai visto male?
4. Hai modificato la dimensione della tua posizione?
5. Dove uscirai se ci hai visto bene?
Queste semplici domande, se risposte in modo onesto e coerente, possono avere ricadute positive sulla tua attività di trading, indipendentemente dal tuo stile o dal livello di esperienza.
Grazie per aver seguito la nostra serie di “Fondamentali Brillanti”. Ci auguriamo che questi approfondimenti ti abbiano fornito gli strumenti e la dimestichezza di cui hai bisogno per ottimizzare le tue strategie di trading. Ricorda che avere disciplina nel trading è la chiave per conseguire successi duraturi. Buon trading!
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Fondamentali Brillanti - Parte 4: Analisi multi-timeframeBenvenuti alla quarta parte della nostra serie Fondamentali Brillanti, in cui aiutiamo i trader a conseguire coerenza e disciplina nel districarsi tra le nozioni fondamentali che creano i presupposti per un successo duraturo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Oggi ci tuffiamo nel mondo della Multi-Timeframe Analysis (MTFA) . Esamineremo come utilizzare diversi timeframe in maniera efficace e coerente per comprendere meglio le dinamiche di mercato e ottimizzare le proprie decisioni di trading.
L’efficacia dell'analisi multi-timeframe
L'analisi multi-timeframe consiste nell'osservare lo stesso mercato su svariati timeframe per avere una visione più completa del suo andamento. Questa tecnica non è condizionata da ritardi temporali e consente ai trader di perfezionare i propri punti di entrata e di uscita.
Perché l'analisi multi-timeframe è importante:
Contesto e chiarezza: Osservando più timeframe, i trader possono avere un quadro generale e comprendere il macro-trend in atto sul mercato. Tale contesto è fondamentale per la selezione e la gestione delle operazioni.
Precisione: I timeframe più bassi forniscono informazioni dettagliate in merito all'andamento dei prezzi, il che aiuta a programmare accuratamente entrate e uscite.
Conferma: L'utilizzo di più timeframe favorisce la conferma dei segnali, riducendo il rischio di falsi breakout o inversioni.
Come eseguire l'analisi multi-timeframe
1. Selezione dei timeframe:
Scegli tre differenti timeframe: un timeframe più alto per il contesto, uno intermedio per l'analisi fondamentale e uno più basso per entrate e uscite puntuali. I timeframe prescelti variano a seconda del proprio stile di trading. Ad esempio, si potrebbero utilizzare i seguenti:
Timeframe più alto: grafico settimanale per il trend di lungo periodo (in alto a destra)
Timeframe intermedio: grafico giornaliero per il trend di medio periodo (a sinistra)
Timeframe più basso: grafico orario per l'andamento dei prezzi a breve termine (in basso a destra)
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
2. Analisi del timeframe più alto:
Inizia dal timeframe più elevato per comprendere la configurazione del mercato in senso lato. Il mercato è in un trend, è delimitato da un range o esibisce una casuale conformazione segmentata?
3. Ottimizzazione con il timeframe intermedio:
Il timeframe intermedio è quello principale di analisi. Dovrebbe mostrare i livelli chiave di supporto e resistenza e maggiori informazioni riguardo al trend in atto e al momentum del mercato. I trader di continuazione del trend possono provare a individuare pullback, consolidamenti e pattern di continuazione che assecondino il timeframe più elevato. I trader di inversione possono invece cercare di riconoscere pattern di inversione che si allineino con i livelli chiave sul timeframe più alto.
4. Individuare entrate e uscite sul timeframe più basso:
Infine, serviti del timeframe inferiore per programmare meticolosamente le tue operazioni. Cerca pattern di inversione, breakout o pullback che corroborino l'analisi sul timeframe più elevato e su quello intermedio.
Esempi
Esempio 1: MTFA del FTSE 100
Grafico settimanale a candele (in alto a destra): Il FTSE è in trend rialzista dopo aver oltrepassato una resistenza chiave e i prezzi si stanno allontanando dai massimi del trend.
Grafico giornaliero a candele (a sinistra): Il pullback del FTSE dai massimi del trend ha dato luogo a una linea di ritracciamento discendente. Ha anche creato un evidente minimo di swing.
Grafico orario a candele (in basso a sinistra): Sebbene il grafico orario a candele sia segnato da un bias ribassista, dato il contesto rialzista dei timeframe più elevati, potrebbero aprirsi opportunità per gli swing trader.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Esempio 2: MTFA di EUR/GBP
Grafico settimanale a candele (in alto a destra): La struttura dominante di EUR/GBP sul timeframe settimanale è confinata all’interno di un range. Ma si può notare che il mercato ha da poco infranto un livello di supporto.
Grafico giornaliero a candele (a sinistra): Il timeframe giornaliero evidenzia l'importanza della rottura del supporto, con il mercato in gap al ribasso e l’apparizione di una trendline discendente.
Grafico orario a candele (in basso a sinistra): Il momentum sul timeframe giornaliero è lo stesso riscontrato su quello orario e non è confutato dal grafico settimanale a candele. In un simile scenario, i trader potrebbero intervenire sui pullback sul grafico orario a candele.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Esempio 3: MTFA dell’oro
Grafico settimanale a candele (in alto a destra): Il grafico settimanale a candele dell'oro mostra un trend rialzista ben consolidato.
Grafico giornaliero a candele (a sinistra): Il timeframe giornaliero ci dice che il mercato è entrato in una fase di consolidamento laterale, con supporto e resistenza ben evidenti.
Grafico orario a candele (in basso a sinistra): Mentre il timeframe orario evidenzia un momentum negativo, il consolidato trend rialzista sul timeframe settimanale e su quello giornaliero fornisce il contesto per cercare di individuare pattern di inversione rialzisti a livello del supporto.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Applicazioni pratiche dell'analisi multi-timeframe
Allineamento del momentum:
L'MTFA aiuta a interpretare l'allineamento del momentum su più timeframe. Tale allineamento aumenta le probabilità di successo. Un disallineamento del momentum potrebbe essere invece un campanello di allarme che indica di stare alla larga da un'operazione.
Ottimizzazione della gestione del rischio:
Comprendendo il contesto del mercato in senso lato, è possibile impostare livelli di stop-loss e target di profitto in maniera più efficace. Questo approccio minimizza il rischio di essere paralizzati dal rumore di mercato su timeframe inferiori.
Perfezionamento della tempistica delle operazioni:
L'MTFA aiuta a ottimizzare i punti di ingresso e uscita dalle operazioni. Ad esempio, entrare in un'operazione dopo un pullback sul grafico giornaliero che asseconda un breakout su quello orario può migliorare il rapporto rischio/rendimento.
Conclusioni
L'analisi multi-timeframe è una tecnica efficace che fornisce una visione a 360 gradi del mercato. Osservando un asset su diversi timeframe, i trader possono ricavarne spunti più particolareggiati, confermare i segnali e prendere decisioni di trading più consapevoli.
Nella quinta e ultima puntata della serie, illustreremo una checklist pre-operazioni che può essere applicata a qualsiasi strategia di trading e su tutti i timeframe.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Fondamentali Brillanti - Parte 3: La potenza delle medie mobiliBenvenuti alla terza parte della nostra serie Fondamentali Brillanti , in cui aiutiamo i trader a conseguire coerenza e disciplina nel districarsi tra le nozioni fondamentali che creano i presupposti per maggiori probabilità di successo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Oggi parliamo di come sfruttare il potere delle medie mobili. Analizziamo come utilizzarle in maniera efficace e coerente per migliorare l’attività di trading.
Medie mobili: Momentum vs. inversione media
Le medie mobili sono un indicatore estremamente semplice ed efficace che può essere utilizzato per valutare il grado di momentum di un mercato e il suo livello di inversione media.
Momentum: Semplicemente osservando dove si trova il prezzo in relazione a una media mobile e l’inclinazione di quest’ultima può dire tanto sul momentum di un mercato. Il prezzo è al di sopra o al di sotto della media mobile? A che distanza si trova il prezzo dalla media mobile? L’inclinazione della media mobile è in aumento o in diminuzione? Queste semplici osservazioni possono essere utilizzate per mettere a punto solidi e oggettivi set di regole per stabilire i punti di ingresso e di uscita dal mercato.
Esempio: Nell'esempio seguente del grafico giornaliero a candele dell’indice S&P 500, possiamo vedere che la media mobile esponenziale a 9 periodi (EMA) è più inclinata e si allontana dall'EMA a 21, indice di un mercato con uno spiccato momentum. Ma il prezzo è ora piuttosto distante da entrambe le medie mobili, un segnale che il mercato potrebbe essere suscettibile di correzioni.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Inversione media: Quando è in atto un trend di mercato, si alternano periodi di momentum a periodi di inversione media. Le medie mobili forniscono un benchmark dinamico per valutare quanto il prezzo si sia allontanato dai massimi del trend.
Esempio: Soffermandoci sul medesimo mercato utilizzato nell’esempio relativo al momentum, possiamo notare che il mercato è passato da una fase di momentum a una di inversione media, arretrando verso l’EMA a 21 periodi
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Selezionare le giuste medie mobili per il proprio stile di trading
Stili di trading diversi richiedono impostazioni differenti per le medie mobili al fine di rilevare efficacemente i movimenti di mercato. Ecco come scegliere le giuste impostazioni per il tuo approccio:
Position Trading: Medie mobili semplici giornaliere (SMA)
Per i position trader che lasciano le operazioni aperte per settimane o mesi, la SMA 200 e la SMA 50 rappresentano strumenti essenziali. Queste medie mobili forniscono un quadro d’insieme dell’orientamento del mercato e aiutano a individuare i trend a lungo termine.
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Swing Trading: Medie mobili esponenziali giornaliere (EMA)
Gli swing trader, che di solito lasciano le operazioni aperte per 2-5 giorni, si avvantaggiano della natura più reattiva delle EMA. L’EMA 21 e l’EMA 9 sono opzioni apprezzate, in quanto consentono ai trader di rilevare le variazioni di prezzo a breve termine e di reagire tempestivamente ai mutamenti del mercato.
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Day Trading: EMA a 5 minuti e VWAP
I day trader necessitano di una sensibilità ancora maggiore alle variazioni di prezzo. L'utilizzo delle EMA a 5 minuti e del prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) assicura un eccellente framework per il trading intraday. Il VWAP, in particolare, aiuta i day trader a individuare il prezzo medio di una sessione di trading, tenendo conto del volume, il che è fondamentale per le decisioni a breve termine.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
3 step per sfruttare il potere delle medie mobili
1. Esibire coerenza: Utilizza le medesime impostazioni di media mobile in tutte le analisi. La coerenza favorisce lo sviluppo di un processo affidabile e ripetibile nel prendere decisioni di trading.
2. Puntare sulle zone di pullback: Le medie mobili fungono da livelli dinamici di supporto e resistenza. Occorre focalizzarsi su queste zone per individuare potenziali punti di ingresso nella direzione del trend. Ad esempio, in presenza di un trend rialzista, occorre ricercare opportunità di acquisto quando il prezzo rientra verso la media mobile.
3. Combinazione con i pattern di prezzo: Per migliorare l'efficacia delle medie mobili, utilizzale in congiunta ai pattern di prezzo. Pattern quali flag, pennant e double bottom possono fornire ulteriori conferme in fatto di ingresso e uscita dal mercato.
Esempio: In questo esempio di swing trading, si può vedere come EUR/USD arretri verso le medie mobili inclinate verso l’alto. Quando si osserva un simile andamento del prezzo, la confluenza di medie mobili e di un semplice pattern di prezzo può fornire un valido segnale per aprire un’operazione long.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Conclusioni
Le medie mobili sono uno strumento indispensabile nell'arsenale di un trader, in quanto offrono indicazioni sia sul momentum che sull’inversione media. Selezionando le medie mobili più indicate per il tuo stile di trading e applicandole con perseveranza, potrai migliorare sensibilmente le tue analisi.
Nella penultima parte, la quarta, approfondiremo l’ analisi multi-timeframe , così da capire come sincronizzare le strategie su diversi timeframe per prendere decisioni di trading più efficaci. Continua a seguirci!
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Fondamentali Brillanti - Parte 2: Zone di InversioneBenvenuti alla seconda parte della nostra serie didattica, Fondamentali Brillanti. In questa serie vedremo come la padronanza dei fondamentali getti le basi per conseguire ottimi risultati nel trading. Oggi ci soffermiamo sulle zone di inversione, in particolar modo sull'arte di tracciare supporto e resistenza in maniera coerente su più timeframe.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Capire le zone di inversione
Le zone di inversione sono aree chiave su un grafico in cui il prezzo è in grado di invertire la sua direzione. Queste zone sono definite da livelli di supporto e resistenza:
Per supporto si intende un livello di prezzo al quale è probabile che il momentum al ribasso si interrompa per via di una concentrazione della domanda.
La resistenza è invece un livello di prezzo al quale è verosimile che il momentum al rialzo si arresti per effetto di una concentrazione dell'offerta.
Tracciare correttamente i livelli di supporto e resistenza
Disegnare correttamente i livelli di supporto e resistenza è fondamentale per effettuare un'analisi accurata e coerente. Ecco come garantire coerenza e affidabilità nella creazione di grafici:
1. Individuare rilevanti punti di swing:
Resistenza: Ricercare significativi massimi di swing. Un livello di resistenza può essere creato da un singolo e rilevante massimo di swing o da più massimi di swing.
Supporto: Analogamente, il livello di supporto si individua trovando rilevanti minimi di swing. Può essere formato da un singolo e significativo minimo di swing o da più minimi di swing.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
2. Definire le zone di supporto e resistenza:
Per realizzare una rappresentazione più accurata, supporto e resistenza vanno definiti come zone piuttosto che come linee precise.
Zona di resistenza: è opportuno che sia definita dalla chiusura più alta e dal massimo più elevato.
Zona di supporto: è opportuno che sia definita dalla chiusura più bassa e dal minimo più basso.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
3. Utilizzare riquadri colorati:
Un consiglio utile è quello di ricorrere a riquadri colorati per evidenziare queste zone. Si possono utilizzare colori diversi per i vari timeframe, tra cui:
Settimanale: Utilizzare un colore (ad esempio, rosso).
Giornaliero: Utilizzare un colore diverso (ad esempio, blu).
Orario: Utilizzare ancora un altro colore (ad esempio, verde).
Tale differenziazione visiva aiuta a capire rapidamente a quale timeframe fa riferimento una data zona di supporto o di resistenza.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
4. La coerenza è fondamentale:
Esibire coerenza nel tracciare i livelli di supporto e resistenza per grafici e timeframe diversi è indispensabile. Ciò garantisce che l’analisi resti sempre obiettiva e affidabile.
Esempi pratici
Vediamo un esempio di come utilizzare il nostro set di regole per raffigurare le zone di inversione in modo coerente tenendo conto dell'evoluzione dei prezzi. Per semplicità, considereremo unicamente il timeframe giornaliero:
Esempio di resistenza:
Fase 1. Disegnare la zona: Individuare rilevanti massimi di swing sul grafico. Contrassegnare la chiusura più alta e il massimo più elevato per creare la zona di resistenza.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Fase 2. Monitorare la risposta del mercato: In questo esempio, l'oro si issa ben oltre la zona di resistenza e rompe al di sopra, prima di chiudere nuovamente al di sotto di essa. Questa risposta “fakeout” potrebbe essere l’indizio per aprire una posizione short, coerentemente con la strategia e il piano di trading adottati. Abbiamo anche aggiunto la nuova zona di supporto al grafico dei prezzi, così da impostare un target per le operazioni allo scoperto.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Fase 3. Ritracciare la zona di resistenza man mano che i prezzi evolvono: Quando il prezzo si allontana dalla zona di resistenza originaria, possiamo dunque ridisegnare la zona di resistenza conformemente al set di regole del massimo più elevato e della chiusura più alta.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Esempio di supporto:
Fase 1. Disegnare la zona: Individuare rilevanti minimi di swing sul grafico. Contrassegnare la chiusura più bassa e il minimo più basso per creare la zona di supporto. In questo esempio, vi è una piccola zona di supporto (zona 1) e una zona di supporto più ampia e significativa (zona 2).
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Fase 2. Monitorare la risposta del mercato: Possiamo vedere che EUR/GBP rompe la zona di supporto 1, ma poi dà luogo a un pattern engulfing rialzista nella zona di supporto 2. Un simile pattern di inversione potrebbe essere l’indizio per aprire una posizione long, coerentemente con la strategia e il piano di trading adottati.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Fase 3. Ridisegnare la zona di supporto man mano che i prezzi evolvono: Quando il prezzo si allontana dalla zona di supporto originaria, possiamo dunque ritracciare la zona di supporto conformemente al set di regole del minimo più basso e della chiusura più bassa.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Conclusioni
Comprendere e disegnare accuratamente le zone di supporto e resistenza è cruciale per fare trading in maniera efficace. Queste zone aiutano a individuare i probabili punti di inversione, fornendo preziose indicazioni sull’andamento del mercato. Restando costantemente coerenti dinanzi all’evoluzione dei prezzi e utilizzando ausili visivi ben definiti come i riquadri colorati, i trader possono ottimizzare la loro analisi.
La nostra serie “Fondamentali Brillanti” non si ferma qui, per cui non perderti la terza parte, in cui approfondiremo il concetto delle medie mobili e il loro ruolo nell'analisi dei trend. La comprensione di questa fondamentale nozione migliorerà ulteriormente la tua capacità di scovare e monitorare i trend di mercato.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Fondamentali Brillanti - Parte 1: Trendline"I campioni sono brillanti nei fondamentali." - John Robert Wooden, leggendario allenatore di basket.
Nel trading, proprio come nello sport, acquisire la padronanza dei fondamentali è il punto di partenza per ottenere risultati straordinari.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Benvenuti alla prima parte della nostra serie didattica, Fondamentali Brillanti . In questa serie vedremo come la padronanza dei fondamentali getti le basi per conseguire ottimi risultati nel trading. Oggi ci soffermiamo sulle trendline, uno strumento fondamentale per ogni trader che voglia decifrare il momentum del mercato.
Semplice eleganza
Le trendline sono così semplici per come sono strutturate che la loro importanza è spesso trascurata. Un bambino potrebbe tracciare una mappa delle oscillazioni di un mercato e dire se la linea tende al rialzo o al ribasso. Ciononostante, è proprio tale semplicità a conferire alle trendline la loro forza.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
L'eleganza delle trendline risiede nella loro capacità di distillare le dinamiche di mercato in un formato facilmente interpretabile. Questa semplicità non significa però che sono prive di sofisticatezza, bensì che sono accessibili a tutti i trader, indipendentemente dal livello di esperienza. Ecco perché la loro semplicità è così efficace:
Chiarezza nel caos: I mercati possono essere rumorosi e imprevedibili, ma le trendline aiutano a mettere ordine in questa confusione. Se tracciate correttamente, forniscono una chiara rappresentazione visiva dell’andamento generale e della volatilità del mercato.
Applicazione universale: Le trendline possono essere applicate a qualsiasi mercato e su ogni timeframe. Che si stia operando su titoli azionari, materie prime o forex, le trendline funzionano allo stesso modo, il che le rende uno strumento universale nel kit di strumenti a disposizione dei trader.
Feedback costante: Le trendline forniscono un feedback visivo immediato in merito alle variazioni di prezzo. Se una trendline viene assecondata dal mercato, vengono confermate le conclusioni della nostra analisi. Se invece viene rotta, è un segnale di una possibile inversione del momentum o del trend.
Come tracciare correttamente le trendline
Disegnare le trendline potrebbe sembrare semplice, ma vi sono particolari linee guida alle quali attenersi per far sì che risultino accurate e utili:
1. Individuare le oscillazioni: Inizia individuando i massimi e i minimi di swing sul grafico. Per una linea di uptrend, unisci almeno due dei minimi più elevati. Per una linea di downtrend, unisci almeno due dei massimi più bassi. Assicurati che si tratti di oscillazioni significative e non di fluttuazioni di scarsa rilevanza.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
2. Non tagliare i prezzi: Una linea di tendenza non deve mai intersecare azioni di prezzo tra i punti che unisce. Tracciando una trendline che attraversa le barre di prezzo, se ne compromette la validità e le potenziali indicazioni che se ne possono ricavare. La linea deve toccare in maniera evidente i punti di swing selezionati senza intersecare l'azione dei prezzi che li attraversa. Disegna più trendline di ottima fattura piuttosto che una singola "retta di regressione".
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
3. Coerenza: Resta sempre coerente nel tuo approccio quando tracci le trendline. Utilizza gli stessi criteri per individuare i punti di swing ed evita di imporre una trendline per adattarla ai dati. Tale coerenza aiuta a prendere decisioni di trading obiettive e affidabili.
Ventagli delle trendline e loro indicazioni
Una singola trendline può offrire spunti preziosi, ma l'utilizzo di più trendline, che danno vita a un ventaglio di trendline, può favorire una comprensione più approfondita del momentum del mercato e delle possibili inversioni di tendenza.
Momentum ascendente: In un uptrend, se le linee di tendenza successive sono più inclinate, quello è un segnale di un momentum in fase ascensionale. Ogni linea più inclinata indica che gli acquirenti stanno entrando in gioco in maniera più aggressiva. Di contro, se le trendline aumentano in modo esponenziale, ciò vuol dire che il trend è suscettibile di affievolirsi.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Momentum discendente: Se invece le successive trendline di un uptrend sono meno inclinate, quel che traspare è che è in atto un momentum al ribasso. Tale situazione indica che, sebbene i prezzi stiano ancora aumentando, l’intensità del movimento rialzista potrebbe star scemando.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Applicazioni pratiche
La comprensione di quanto siano semplici le trendline ne migliora l'applicazione pratica nel trading. Ecco come sfruttare la loro eleganza:
Valutazione del momentum: Come abbiamo visto con i ventagli delle trendline, il grado di inclinazione di una trendline o la progressiva inclinazione di un ventaglio di una trendline può fornire preziosi spunti in tempo reale riguardo al momentum del mercato.
Supporto e resistenza: Le trendline fungono da livelli dinamici di supporto e resistenza. In un trend rialzista, la trendline o il ventaglio di trendline fungono da livelli di supporto ai quali il prezzo può rimbalzare quando testato. In un trend ribassista, la trendline funge da livello di resistenza al quale il prezzo potrebbe virare al ribasso qualora venisse raggiunto.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Segnali di ingresso: Le rotture delle trendline possono essere utilizzate come segnali di ingresso, soprattutto se utilizzate su più timeframe. Una rottura al di sopra di una linea di downtrend su un timeframe inferiore, in linea con un trend rialzista di più ampio respiro, potrebbe dare il là a interessanti opportunità di acquisto. Ma è vero anche l’opposto per una rottura al di sotto di una trendline ascendente su un timeframe inferiore.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Segnali di uscita: Le rotture delle trendline possono servire da segnali di uscita. Una rottura al di sotto di una o più linee di uptrend in un ventaglio di trendline potrebbe indicare una possibile inversione e un punto di uscita.
Le performance passate non costituiscono un indicatore affidabile dell'andamento futuro
Conclusioni:
La semplice eleganza delle trendline le rende uno strumento indispensabile nell'analisi tecnica. La loro natura intuitiva cela la profondità delle informazioni che possono fornire, rendendole allo stesso tempo accessibili ed efficaci. Acquisendo padronanza delle nozioni di base del disegno e dell'interpretazione delle trendline, i trader possono ottenere una migliore comprensione dei trend di mercato e prendere decisioni di trading più consapevoli.
La nostra serie “Fondamentali Brillanti” non si ferma qui, per cui non perderti la seconda parte, in cui analizzeremo i livelli di supporto e resistenza. La comprensione di questo indispensabile concetto migliorerà ulteriormente la tua capacità di individuare possibili zone di inversione.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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