XAU/USD, semplice ritracciamento?Buongiorno,
Vi lascio una piccola analisi riguardo all'andamento dell'oro di queste settimane.
Oro che dal massimo annuale ha perso oltre il 18%.
Mi collego all'ultima analisi pubblicata diverse settimane fa.
Settimane caratterizzate da un oro molto forte e volatile, la scorsa settimana ha registrato un movimento di oltre 630 pips, da 1711 circa a 1768.
Mercati che hanno agevolato di un dollaro più debole dopo le dichiarazioni della FED.
La FED ha annunciato di abbandonare la forward guidance, linea guida che avrebbe portato la banca centrale ad essere più aggressiva con i rialzi dei tassi d'interesse, questo ha portato una liquidazione delle posizioni sull'indice Americano.
Questa settimana verranno rilasciati i dati del Non Farm Payroll, attenzione alle volatilità che si potrebbero generare.
Continua la correlazione inversa con il dollaro americano da Aprile 2022, grafico da utilizzare come possibile confluenza per analizzare i movimenti di questo trimestre del Gold .
Un altro grafico che dobbiamo monitorare per l'andamento di XAU è quello del DJP , bloomberg commodity index.
Questo grafico l'ho commentato diverse volte nelle live sui diversi social.
In 4 settimane il DJP ha registrato perdite oltre il 15%, ma nell'ultimo periodo abbiamo visto una fase di ritracciamento importante che ha risollevato anche l'oro.
Correlazione diretta da febbraio 2022, anche se in realtà seguiamo correlazioni che hanno un ritorno superiore allo 0,50, ovvero correlazioni molto forti.
Infatti possiamo notare che quando la correlazione si trova sopra 0,50 (linea rossa) il movimento dei due asset è pressochè simile.
Altro grafico da monitorare è quello dell'inflazione a 5 e 10 anni.
Correlazioni molto interessanti con i tassi di pareggio.
Il tasso di inflazione di pareggio rappresenta una misura dell'inflazione attesa derivata dai titoli a scadenza costante del Tesoro a 5 anni e 10.
L'ultimo valore implica ciò che i partecipanti al mercato si aspettano che l'inflazione sia nei prossimi 5-10 anni, in media.
Segnale anticipatorio rispetto all'andamento dell'oro, vediamo come i due grafici mostravano già evidence rialziste mentre l'oro segnava ulteriori minimi a ribasso.
Infine l'ultimo grafico che condivido in questa piccola analisi è il posizionamento dei money manager all'interno del COT REPORT.
Da diverse settimane i money manager stanno puntando a ribasso, ma abbiamo notato una divergenza con la price action.
All'interno dell'analisi del COT abbiamo visto una rottura a ribasso di un livello importante, mentre nell'oro non vi è stata nessuna rottura.
Cosa farà il GOLD nelle prossime settimane?
La recessione tecnica sembrerebbe raggiunta in America dopo le due letture consecutive negative del Prodotto interno Lordo, nonostante questo il mercato del lavoro sta segnalando ancora una certa forza.
Attenzione a tenere in considerazione che i dati del lavoro sono in ritardo con le condizioni economiche attuali.
Concludo analizzando la situazione del Natural gas Europeo, da seguire attentamente il futures TTF1 che dopo le ultime notizie riguardo la diminuzione del flusso di gas da parte della Russia ha registrato quotazioni ai massimi annuali.
L'Europa avrà problemi di approvvigionamento questo inverno?
Correlation
ORO, primi segnali di debolezza? C'è lo zampino della FED?Buonasera,
Vi lascio una piccola analisi riguardo all'andamento dell'oro di queste settimane.
Oro che dal massimo annuale ha perso oltre il 15%.
Inizio settimana partito con forti volumi ribassisti.
In realtà i primi volumi interessanti visti a mercato sono stati martedì, dovuti dalla chiusura delle Borse Americane lunedì 4 luglio, per la festa dell'indipendenza.
Mercati che hanno subito delle forti perdite da inizio settimana, XAU/USD -3,9%, EUR/USD -2,3%, GBP/USD -1-4%.
Il forte apprezzamento del dollaro sta mettendo sotto pressione i diversi asset.
Movimenti che si possono ricollegare nel "scontare" i prossimi rialzi dei tassi d'interesse Americani da parte della FED.
Sappiamo come i mercati finanziari sono soggetti a muoversi prima dell'effettiva uscita dei dati macroeconomici.
Dal grafico mostrato nell'immagine precedente notiamo come da Aprile 2022 è tornata la correlazione inversa con il dollaro Americano, altro grafico da utilizzare come possibile confluenza per analizzare i movimenti di questo trimestre del gold.
Un altro grafico che dobbiamo monitorare per l'andamento di XAU è quello del DJP, bloomberg commodity index.
Questo grafico l'ho commentato diverse volte nelle live all'interno del canale telegram.
In 4 settimane il DJP ha registrato perdite oltre il 15%, spingendo a ribasso anche l'oro.
Correlazione diretta da febbraio 2022, anche se in realtà seguiamo correlazioni che hanno un ritorno superiore allo 0,50, ovvero correlazioni molto forti.
Infatti possiamo notare che quando la correlazione si trova sopra 0,50 (linea rossa) il movimento dei due asset è pressochè simile.
Altro grafico da monitorare è quello dell'inflazione a 5 e 10 anni.
Correlazioni molto interessanti con i tassi reali.
Infine l'ultimo grafico che condivido in questa piccola analisi è il posizionamento dei money manager all'interno del COT REPORT.
Da diverse settimane i money manager stanno puntando a ribasso, portando i volumi del gold in territorio ribassista.
Sempre di più i mercati si stanno rendendo conto che ci stiamo spostando in un territorio non tanto comodo per le banche centrali, la recessione.
Settimana dopo settimana i dati macroeconomici stanno confermando il deterioramento delle economie mondiali.
Siamo sicuri che abbiamo toccato il fondo?
Correlazione su 90gg BTC/S&P500/NASDAQLa correlazione tra 2 asset ci da una misurazione di quanto gli andamenti dei 2 siano più o meno simili.
La correlazione tra due asset si misura su una scala che va da -1 e +1.
+1 significa correlazione positiva perfetta: i due asset a confronto si muovono nella stessa direzione e con la stessa intensità.
-1 significa correlazione negativa perfetta: i due asset a confronto si muovono in direzioni perfettamente opposte.
0 significa che i 2 asset non hanno alcuna correlazione tra loro e si muoveranno in modo completamente differente
Nel grafico proposto ho indicato la correlazione in percentuale, quindi laddove avevamo uno 0.96 su un massimo di 1 ho indicato 96%.
Notiamo come BTC abbia una correlazione quasi perfetta con il NASDAQ sui 90gg, il che significa che BTC e NASDAQ fanno gli stessi movimenti, per cui dire che BTC è legato a doppio filo ai mercati azionari è un dato di fatto statistico.
BTC & S&P500: Amici da una vitaVogliamo condividere con voi questo " fantastico " grafico rappresentante la forte correlazione che ha caratterizzato il mercato cryptovalutario ( Bitcoin ) con l'indice azionario americano S&P500 .
L'indice di correlazione " normalizzato " si attesta sulla soglia dello 0.95. Ciò significa che, in termini assoluti, BTC ha storicamente sempre presentato un andamento in linea con il mercato tradizionale visto e considerato che ciò che fa il mercato USA, spesso impatta su tutti gli altri mercati, specie quello Europeo.
Sebbene in termini percentuali i due mercati differiscono molto, in termini di direzione, sembrano andare molto d'accordo. Questa considerazione deve far riflettere in quanto, quando pensiamo a Bitcoin, lo immaginiamo come un forte antagonista dei mercati tradizionali. Quasi come un supereroe chiamato in causa dai retail per portare giustizia sui mercati finanziari.
In verità, sebbene l'andamento del prezzo sia dettato dai così detti cicli di Halving , Bitcoin non sembra affatto esterno a quello che comunemente viene chiamato ciclo economico .
Certamente potrebbe essere una casualità. Magari il ciclo da halving è quasi sempre coinciso con movimenti importanti del panorama azionario tali per cui in realtà non è stata la spinta dei mercati in generale a portare in alto il prezzo di questo asset ma la sua struttura economica deflazionistica. E' allo stesso modo vero che, non possiamo certo ignorare questa considerazione. Difatti, molti progetti PoW replicativi di BTC non ha performato affatto a conferma del fatto che il meccanismo della domanda-offerta, resta una variabile padrona nel processo di formazione del prezzo di un asset decentralizzato.
La conclusione?
Quando pensiamo ad un investimento su BTC , non possiamo quindi evitare di prendere in considerazione l'andamento del mercato tradizionale, nel bene o nel male.
Un'altra cosa che possiamo notare è che il crollo del mercato decentralizzato, spesso anticipa quello tradizionale.
Certamente, non possiamo affermare che il mercato azionario segua quello cryptovalutario perchè ciò sarebbe privo di ogni logica finanziaria. Resta però un dato di fatto che l'inizio di un trend decrescente su BTC anticipi andamenti decrescenti del mercato azionario.
Gli asset speculativi sono da sempre i primi a correggere in un contesto di bear market. Poi seguono le large cap e gli indici.
Perchè questa considerazione per noi crypto investitori dovrebbe assumere particolare rilevanza? Perchè significherebbe ammettere che Bitcoin non è un buono strumento di hedging ne tantomeno rappresenterebbe un asset indipendente al ciclo economico tradizionale.
Restiamo dell'opinione che l'introduzione della finanza decentralizzata nel contesto dei mercati finanziari, sia una svolta epocale portatrice di innovazione e benessere collettivo.
Le considerazioni sopra esposte, sono frutto semplicemente dell'evidenza empirica e non vogliono assolutamente screditare i fondamentali dietro i progetti cryptovalutari.
USD CAD SHORT IDEA 18.041.26200. Punto mediano del range Daily.
Zona di rotazione e candela del 13 Aprile bearish.
Struttura di mercato ribassista, punto di ritrovo attuale e´ un LH.
Cerco di immaginare l'entrata sui valori 1.26500 per posizioni ribassiste e la formazione di un valore LL sui livelli sotto all´1.24500.
I movimenti più importanti li avremo a partire da Martedì 19 Aprile con News correlate al cross.
Worst Case:
Il prezzo supera di livelli 1.26500. (Zona di conferme buy a partire da Martedì 19 Apr zona 1.26200
Tp 1 di imbalance 1.27200
Tp 2 di Major supply 1.28250
Saluti
English version
1.26200. Midpoint of the Daily range.
Rotation zone and bearish cancel April 13.
Bearish market structure, current rally point is a LH.
I imagine the entry at 1.26500 for bearish positions and the formation of an LL at levels below 1.24500.
The most important movements will take place starting Tuesday, April 19 with cross related news.
Worst Case:
Price exceeds 1.26500 levels. (Buy confirmation zone from Tuesday, April 19 at 1.26200).
Tp 1 of imbalance 1.27200
Tp 2 of Major supply 1.28250
Regards
CORRELAZIONE TRA OBBLIGAZIONI E DOLLARO AMERICANOSalve ragazzi, vi condivido alcune grafiche di un'analisi che domani andrò a condividere sul mio blog, in cui tratterò come argomento le varie correlazioni esistenti tra il dollaro americano e il mercato obbligazionario in diverse condizioni di mercato, tra condizioni di risk off come questa:
a condizioni di rialzi e ribassi dei tassi di interesse come quest'altra:
analizzando bene tutte le varie tematiche.
E' importante conoscere queste varie tematiche visto il grande nervosismo sui mercati finanziari.
Buon weekend, Matteo Farci
COME SFRUTTARE LA CORRELAZIONE TRA DUE ASSET. ESEMPIO PRATICOSalve ragazzi, dal momento che parlo spesso di correlazione tra mercati, oggi vi voglio condividere un’operazione portata a termine qualche giorno fa grazie all’analisi intermarket che correla platino e settore automobilistico, grazie anche all’utilizzo di particolari strutture tecniche fornite dal prezzo di entrambi gli asset.
CHE CORRELAZIONE ESISTE TRA PLATINO E SETTORE AUTOMOBILISTICO?
In realtà di questa ne avevo già parlato. Il platino viene utilizzato nell’industria automobilistica per uno scopo: essere il componente dei sistemi catalitici di scarico. Tipicamente questi sistemi costituiti da platino venivano impiegati per le automobili a motore diesel, mentre per i motori a benzina e ibridi veniva preferito il palladio; tuttavia ora si utilizza anche il platino nei motori ibridi e a benzina per la facile interscambiabilità delle materie prime per il fatto che il platino stesso è molto più economico del palladio. Il platino oscilla intorno ai 950$ mentre il palladio intorno ai 1900$, c’è una grande differenza.
Detto questo, grande parte della richiesta di platino deriva quindi dall’industria automobilistica; mi aspetto quindi che se la domanda è alta e l’industria è in salute, il prezzo del platino possa salire; viceversa, in periodi di, ad esempio, recessioni o contrazioni economiche, mi aspetto un prezzo del platino debole in quanto l’industria automobilistica, essendo ciclica, risente appunto dei cicli economici, e quelli di contrazione e recessione sono quelli in cui tipicamente le cicliche vanno a performare male dal momento che il consumatore medio preferisce spostare questi determinati acquisti, definiti “durevoli”, in periodi economici futuri più favorevoli.
Ricerco sempre queste correlazioni a livello grafico, vediamola:
La linea blu identifica il prezzo del platino, mentre quella arancio il settore automobilistico europeo, al quale appartengono aziende come:
- Daimler
- Renault
- Volkswagen
- Stellantis
- Bmw
- Ferrari
- Porsche
Notando qualche tempo fa questa correlazione, ho cercato di sfruttarla a mio favore nel modo che ora vi mostrerò, utilizzando chiaramente l’analisi tecnica:
Notiamo che il terzo rimbalzo è avvenuto il 20 dicembre.
Conoscendo la correlazione di cui ho parlato poche righe fa, al terzo rimbalzo di conferma del trend rialzista nel settore automobilistico europeo, ho cercato un’operazione long sul future del platino, e per mia fortuna si era formato un doppio minimo, pattern tecnico rialzista.
Il 20 dicembre 2021 (giorno del terzo rimbalzo nel settore automobilistico europeo) ho aperto un long sul platino, avendo il segnale di entrata dato dal doppio minimo:
Operazione rischio/rendimento 1.34, non troppo alta a dire la verità. Il motivo sta nel fatto che ho messo il mio take profit sotto la media a 50 periodi, in quanto in precedenza essa aveva funzionato da resistenza, respingendo il prezzo più volte, come mostra l’immagine di seguito:
E a conti fatti il pericolo che il prezzo sentisse la struttura e tornasse indietro è stata azzeccata, infatti:
Sono comunque soddisfatto di aver portato a casa nonostante i guadagni siano stati modesti in quanto ho sfruttato le mie conoscenze di correlazione tra i vari tipi di asset.
In allegato vi condivido il link in cui specifico bene la correlazione che ho sfruttato a mio favore.
MATTEO FARCI
Correlazione Bitcoin e SP500, in discesaNell’ultima settimana abbiamo avuto un dato interessante dal Coefficiente di Correlazione di Bitcoin con SP500.
La statistica ci dice che Btc in questi anni ha avuto la miglior correlazione con l’andamento di SP500 rispetto ad altri sottostanti.
Dal 24 Settembre questo coefficiente ha iniziato a decorrelarsi, infatti in questo lasso di tempo SP500 è sceso del 3% mentre il Btc è risalito del 19%.
Altra correlazione rilavante l’abbiamo con Euro-Usd, anche in questo caso ha iniziato a scendere con un rafforzamento del dollaro.
Questa situazione pone a favore della teoria che sostiene il bitcoin come un store of value ma soprattuto potrebbe iniziare quella strada di maturità del btc rispetto al resto del panorama dei mercati finanziari.
LA FINE DEL SUPERCICLO DELLE MATERIE PRIME. E' POSSIBILE?Buongiorno ragazzi, stamani voglio condividervi un'idea riguardante il destino che potrebbero avere le materie prime nel medio periodo, prestando particolare attenzione all'inflazione, tassi di interesse e forza/debolezza del dollaro USA.
IL BOOM DELLE COMMODITIES
Siamo da aprile del 2020 godendoci il boom delle commodities. Per riassumervi questo loro comportamento, vi ho condiviso come asset l'Invesco DB Commodity Index, che non è altro che un indice che racchiude in sè, in percentuali diverse, le materie prime più conosciute. Vediamo come il prezzo è salito in maniera parabolica, segnando un rialzo dall'inizio del suo impulso ad oggi di quasi l'80%. Il rialzo di tutte le materie prime è scaturito da diversi fattori che, uno ad uno, ho sempre descritto in tutte le mie idee (per maggior chiarezza, vi consiglio di leggerle) :
1) Per il rapporto domanda/offerta, in quanto la ripresa economica è stata accompagnata da un boom di richieste da parte di tutti i Paesi mondiali: pensiamo alla Cina e a tutte le sue importazioni di materie agricole come, prime fra tutte, il mais; pensiamo alla transizione energetica che ha portato ad un'eccessiva domanda di materiali come rame e argento; pensiamo ai progetti infrastrutturali e alla conseguente richiesta di legname, alluminio e lo stesso rame; da non dimenticare l'industria automobilistica e ai connessi palladio e platino e, ancora una volta, rame. Insomma, vi ho citato solo alcuni esempi, in cui avrete sicuramente notato quanto di spicco sia stato il rame, la cui natura gli permette di essere utilizzato nei più svariati settori: non è un caso infatti che esso sia stato una delle migliori materie prime dalla metà del 2020. Non dimentichiamoci del (non meno importante) petrolio e delle scelte che l'Opec, strategicamente, ha attuato, in modo che il sottostante aumentasse il suo valore dopo i numerosi tagli all'offerta che ci ha accompagnato fino a poco tempo fa.
2) La debolezza del dollaro statunitense: dal momento che la stra gran maggioranza di materie prime sono scambiate in dollari, un dollaro più debole attira investimenti da parte di detentori di altre valute
3) Speculazione, che nel mercato c'è sempre stata, c'è e ci sarà.
LA CORRELAZIONE TRA INFLAZIONE E TASSI DI INTERESSE
E' da diverso tempo che ormai si parla continuamente di inflazione e di tassi di interesse. Ci troviamo in un periodo in cui la FED mantiene essi prossimi allo zero; l'obiettivo di questa azione è quello di favorire la crescita economica, perchè quando i tassi di interesse sono prossimi allo zero (o comunque bassi) le aziende sono più motivate a richiedere dei prestiti per i più svariati motivi; questo significa "più moneta circolante" e si sa che, più circola una moneta, più l'economica ha la possibilità di riprendersi. I tassi di interesse non sono utilizzati dalle banche centrali mondiali solo per favorire l'economica, ma anche per controllare l'inflazione: riagganciandoci al concetto precedente di "moneta circolante", più essa circola nei mercati e nell'economica di un Paese, più essa genera inflazione (ossia l'aumento dei costi dei beni); e qual'è il modo per combattere l'inflazione? I tassi di interesse! Alzando i tassi di interesse, le aziende non saranno più "incentivate" a richiedere prestiti e come conseguenza la moneta che era circolante inizia a ritirarsi.
L'INFLAZIONE INDOTTA DALLE MATERIE PRIME
Voglio precisare che l'inflazione non è soltanto indotta dai bassi tassi di interesse, ma anche da un'altra serie di fattori tra i quali rientrano anche i prezzi delle materie prime. Il motivo? Se ad esempio il prezzo del petrolio aumenta, è chiaro che i trasporti costeranno di più e, di conseguenza, anche ciò che i rifornitori trasportano aumenterà di prezzo, in maniera tale che il rifornitore stesso (anche di materie prime, per dire) possa guadagnare comunque nonostante il carburante per i trasporti sia aumentato di prezzo; pensiamo al rame o all'alluminio: se il loro prezzo è molto alto e se le infrastrutture costruite richiedono grandi quantità di queste ultime due, allora è chiaro che il prezzo delle infrastrutture stesse aumenterà, in maniera tale che l'ipotetica impresa costruttrice vada comunque a guadagnare lo stesso tanto, facendo quindi in modo che il rialzo dei prezzi di rame e alluminio non sortiscano effetto nei guadagni. Se il mais aumenta, è chiaro che anche il pane sarà poi venduto ad un prezzo più alto; ci sono tantissimi esempi, ve ne ho riportato solo alcuni di facile comprensione.
IL PROBLEMA DELL'INFLAZIONE
Nei mercati finanziari sta prendendo sempre più piede la parola "inflazione", che spaventa a tanti. Dopo la crisi dovuta al coronavirus, tutte le banche centrali hanno attuato le famose "politiche monetarie" volte a stimolare l'economica. La grande dose di denaro immessa nei mercati (non solo dalle banche centrali, ma anche dai governi) ha sostenuto il rialzo, facendo segnare ai più conosciuti S&P 500 e Nasdaq massimi storici su massimi storici. L'obiettivo della Federal Reserve (banca centrale USA) era quello di stimolare l'occupazione, cercando di eliminare il più possibile la disoccupazione. Fin'ora gli obiettivi sono stati rispettati, tant'è che questi due dati macroeconomici incrementano di mese in mese. Ritornando al paragrafo precedente, era abbastanza scontato che la gran mole di denaro in circolo presente generasse inflazione, e ciò è proprio il problema; come ho già detto, uno degli obiettivi di una banca centrale è quello di controllare l'inflazione, facendo in modo che essa oscilli in un range del 2%. L'ultimo dato ha invece mostrato che essa si attesta al 4.2% annuo rispetto allo scorso anno, valore più alto dal 2008. Questo ha allarmato tutti, ma non la FED, che sostiene che questa sia soltanto transitoria. A Powell, presidente della FED, sembra si siano quasi opposti altri colleghi quali il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan e Patrick Harker, capo della Fed di Philadelphia; essi richiedono al FED di considerare un tapering, ossia una diminuzione di quantità di denaro immessa dai mercati, in maniera tale da evitare che l'inflazione possa diventare incontrollabile. Questo potrebbe essere un primo passo verso l'aumento dei tassi di interesse (essi verranno aumentati solo quando l'economica si sarà ripresa in maniera stabile e i livelli di occupazione saranno soddisfacenti);
RAPPORTO TRA TASSI DI INTERESSE, DOLLARO E MATERIE PRIME
Se la Fed aumentasse i tassi di interesse, ciò andrebbe a rinforzare il dollaro, e questo accadrebbe perchè il dollaro, con un tasso di interesse più alto, avrebbe anche un rendimento più alto. Nei 3 punti toccati riguardo al boom delle materie prime, ho considerato il fatto che esse fossero salite anche grazie, chiaramente, ad un dollaro molto debole. La domanda ora è: se i tassi effettivamente aumentassero, potremmo comunque assistere ad un superciclo delle materie prime? Basteranno soltanto la speculazione e la dinamica di domanda/offerta per continuare a goderci questo splendido momento? Per il momento stiamo tranquilli perchè la FED dovrebbe modificarli tra la fine del 2023 e il 2024. Tuttavia, vi consiglio di studiarvi la storia delle banche centrali: potrebbe non essere la prima volta che una banca centrale non riesca più a controllare l'inflazione e, di conseguenza, si rimangi la parola e agisca prima del voluto. Vi invito (qualora foste interessati all'argomento) a leggere settimana dopo settimana i dati sull'inflazione e sull'occupazione (e disoccupazione): saranno molto utili per aver chiaro quello che la banca centrale farà.
Spero la mia idea vi possa dare uno spunto, per qualsiasi cosa o per interesse che io condivida qualche altra idea riguardante qualche altro asset contattatemi pure, faccio ciò per passione.
Buon trading!
RIFLESSIONI RIGUARDO LA CORRELAZIONE NEGATIVA TRA BITCOIN E OROBuongiorno ragazzi, se leggete le mie idee sapete quanto io utilizzi a mio favore le correlazioni tra i diversi asset del mercato nella cosidetta "analisi intermarket" per avere dei vantaggi statistici nelle mie operazioni. Bitcoin è un asset che ho tradato pochissime volte per via del fatto che non ho delle strategie che mi permettano di guadagnare in mercati altamente volatili come quello del Bitcoin: per dire, dal 10 maggio al 26 maggio, la crypto ha perso quasi il 50% del suo valore.
Ci sono state tante notizie riguardanti il Bitcoin, in particolare riguardo i motivi della sua salita incredibile (con un andamento parabolico) e della sua repentina discesa degli ultimi giorni; tanti siti e tanti giornali hanno tentato di dare una giustificazione , citando il più delle volte Elon Musk e la sua voglia irrefrenabile di twittare a favore del sottostante in considerazione, comunicando via social il fatto che la sua azienda (Tesla) avesse autorizzato pagamenti in cryptovaluta; si è parlato di bitcoin come bene rifugio contro la possibile quanto probabile inflazione che tra poco colpirà, essendo un asset con un buonissimo rendimento. Non solo Musk, ma anche alcune banche d'affari come Goldman Sachs hanno offerto i suoi primi veicoli di investimento in Bitcoin e altre risorse digitali ai clienti della divisione wealth management. Voglio citarvi anche Ray Dalio (per chi non lo sapesse, uno degli investitori migliori del mondo) che non è mai stato particolarmente entusiasta nei confronti del Bitcoin, anche se negli ultimi tempi ha riconosciuto alla criptovaluta per eccellenza alcune possibili utilità in un portafoglio.
Inoltre, è risaputo che quando un asset inizia a diventare troppo chiaccherato diventa attraente agli occhi dei più, dai piccoli investitori come noi fino ad arrivare ai grandi hedge fund: riguardo a ciò, vi invito a ricercare su internet quanto la parola "Bitcoin" sia diventata popolare nel miglior motore di ricerca del mondo (a prova del fatto che viene visto attraente da quasi tutta la popolazione, preparata finanziariamente o no che sia). Agli occhi dei piccoli, un sottostante che sale e basta e non conosce pause, rintracciamenti o consolidamenti viene vista come una facilissima opportunità di guadagno: sono sicuro che tantissime persone hanno fatto i soldoni in questi ultimi tempi.
Insomma, sono tanti i motivi per cui si pensa che il Bitcoin sia salito in valore in modo vertiginoso, ve ne ho citato solo alcuni.
Negli ultimi giorni l'asset ha perso molto (quasi il 50% di valore, come dicevo prima) per (a dire delle testate giornalistiche) diversi motivi, quali il suo divieto di utilizzo in Cina e la retromarcia di Elon Musk che poco tempo fa ha dichiarato che avrebbe fatto a meno di Bitcoin a causa dell'impatto ambientale.
Dopo aver fatto una breve panoramica sul mondo di Bitcoin, torniamo al nocciolo del discorso: la mia riflessione riguardo la correlazione tra oro e bitcoin. Nel grafico vi ho comparato il grafico a candele della crypto con il grafico a linee dell'oro (in color arancio). Guardiamo la correlazione negativa che si è creata negli ultimi mesi: nel rettangolo verde, dal 2 agosto 2020 al 5 marzo 2021, abbiamo visto un oro scendere e un bitcoin salire (correlazione negativa quasi perfetta), mentre nel rettangolo rosso, dal 7 marzo 2021 ad oggi, abbiamo visto un bitcoin crollare e un oro andare a ritoccare quota 1860$ (anche in questo caso, una correlazione perfettamente negativa).
La mia riflessione è questa: è possibile che il motivo per il quale Bitcoin sia salito così tanto nel periodo indicato nel rettangolo verde sia stato dovuto al fatto che esso sia stato visto come un bene di rifugio potenzialmente migliore dell'oro? Per chi non lo sapesse, un bene rifugio non è altro che un sottostante che tende ad acquistare valore in periodi di incertezza economica, guerre, inflazione e crisi geopolitiche. La mia riflessione parte dal fatto che gli investitori ed i governi parlano di inflazione dall'inizio del 2021, e ciò ha creato paura nei mercati (soprattutto nell'azionario), testimoniato dal fatto che i rendimenti del decennale americano (che rappresenta, tra le altre cose, un'indice di paura dell'inflazione) siano saliti vertiginosamente da inizio febbraio fino alla fine di marzo; l'oro, nonostante sia sempre stato il bene rifugio per eccellenza, nello stesso periodo di inizio febbraio-fine marzo, ha continuato la sua discesa, nonostante sarebbe dovuto crescere.
Tornando al discorso, perchè il Bitcoin poteva essere considerato migliore dell'oro? Forse perchè è sempre salito con brevi pause, mettendo a segno giorno dopo giorno percentuali di guadagno incredibili rispetto a quello che avrebbe potuto fare l'oro; forse anche per il fatto che molti non pensavano che il bitcoin sarebbe potuto scendere visto l'estremo interesse da parte di tutte le popolazioni.
Adesso sembra che l'oro, al contrario della crypto, stia riniziando a comportarsi da bene rifugio. Perchè adesso si e prima no? Perchè ora ci sono troppe voci in giro a sfavore della crypto, il che la rende molto instabile e volatile e, pensandoci bene, chi acquisterebbe ora come ora un asset come bene rifugio dal momento che esso ha fatto vedere al mondo una grande fragilità che prima ( negli ultimi tempi) non aveva mai mostrato? Un bene rifugio è tale quando esso è sicuro e non è sottoposto a continue fluttuazioni aggressive al rialzo o al ribasso che siano. Chi è che vorrebbe ripararsi da una potenziale inflazione (che erode i guadagni) andando a posizionarsi su un asset che è continuamente soggetto al leone da tastiera Elon Musk, che un giorno ne parla bene e uno male, facendolo salire o scendere come fossimo nella montagne russe?
Questa è la mia idea riguardo il Bitcoin e l'Oro. Voi, invece, cosa ne pensate?
Buon trading a tutti!
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE PALLADIO E SETTORE AUTO EUROPEOCiao ragazzi, oggi vi porto un'idea sul Palladio, che in queste ultime settimane ha guadagnato quasi il 18%, e sul settore automobilistico.
ANALISI FONDAMENTALE PALLADIO E SETTORE AUTOMOBILISTICO
Avevo già parlato precedentemente del Palladio e dei suoi usi. Questo metallo raro è utilizzato per il 75% nell'industria automobilistica, per il 10% nell'elettronica, per il 5% nell'industria chimica, per il 5% nell'odontoiatria, per il 3% nella gioielleria e il 2% per altri scopi meno rilevanti. Come si evince da questi dati, il maggior utilizzo è nell'industria automobilistica. Esso viene usato soprattutto nei motori a benzina e ibridi in qualità di catalizzatore, consentendo la conversione di alcune emissioni inquinanti prodotte dai motori (monossido di carbonio) in anidride carbonica, acqua e azoto. Questo metallo è entrato molto in voga soprattutto dopo lo scandalo dieselgate (ossia quello scandalo messo in atto dalla Volkswagen che aveva falsificato le emissioni di vetture con motore diesel vendute negli Stati Uniti d'America e in Europa) perchè, da quel punto, le vendite di automobili diesel nel mondo è diminuita in quantità rilevante, favorendo le auto a benzina, e successivamente, quelle ibride, di cui, come ho detto, il Palladio è una parte di certa importanza per contenere le emissioni. Per specificare meglio, la materia prima privileggiata per tamponare gli effetti inquinanti nelle macchine diesel è il platino che ha sofferto abbastanza dopo l'agosto del 2016 proprio perchè utilizzato nei motori diesel e di conseguenza, meno motori diesel venduti, meno platino impiegato, da cui deriva quindi il deprezzamento della commodity (vi consiglio di vedere il grafico del platino da agosto 2016).
Tornando a noi, è chiaro che se il mercato favorisce le automobili benzina e ibride (l'elettrico non lo consideriamo in questa idea), è chiaro che la domanda di palladio sale e di conseguenza anche il suo prezzo (per la dinamica della domanda e dell'offerta, che cito sempre nelle mie idee). In questo momento il mercato automobilistico si dimostra forte, basta guardare il grafico che vi ho riportato sulla parte destra, lo STOXX 600 AUTOMOBILIES AND PARTS (settore europeo di automobili e ricambi): il suo trend è fortissimo, e da marzo 2020 è cresciuto del 165% circa, una cifra quasi astronomica, se fatta in nemmeno un anno. Inoltre, ricordiamo che l'industria automobilistica fa parte dei settori ciclici, ossia quelli che tendono a performare meglio quando siamo in un periodo di espansione economica, e infatti ci troviamo in questo tipo di quadrante, infatti i PIL di tutti i paesi stanno pian piano aumentando e tutti i governi stimano che la cresciuta per il 2021-2022 sarà positiva, soprattutto per paesi come Cina, Stati Uniti e soprattutto Inghilterra, il cui PIL si stima crescerà più degli USA; da non dimenticare anche che anche la disoccupazione sta pian piano diminuendo, a favore dell'occupazione . In un periodo di espansione economica gli individui tendono chiaramente a spendere di più perchè il livello di occupazione lavorativa è più alta (il valore delle buste paga aumenta), e di conseguenza anche il consumo di beni durevoli aumenta, tra i quali ci sono le automobili. Di conseguenza, se vengono vendute più automobili, è chiaro che la domanda di Palladio salirà e con essa anche il suo prezzo, per cui, dopo avervi illustrato tutto ciò, direi che la mia view è positiva, tuttavia ci sono da considerare altri fattori.
DEBOLEZZA DEL DOLLARO USA, PREZZO ECCESSIVAMENTE ALTO DEL PALLADIO: POSSIBILE UNA SOSTITUZIONE DELLA COMMODITY?
Il prezzo della commodity è salito chiaramente anche a causa della debolezza del dollaro statunitense con cui esso è scambiato (se il dollaro si deprezza, a noi serviranno meno quantità della nostra valuta di riferimento per acquistare palladio, come vi ho ricordato in diverse altre idee): bisognerà quindi monitorare con attenzione il USDOLLAR (future sul dollaro) e la sua forza, anche se sembra che esso possa continuare la sua discesa, dal momento che i rendimenti dei tassi del decennale non hanno più superato la soglia dell'1,7% (ricordiamo che il dollaro è correlato positivamente ai tassi del decennale americano: se sale il rendimento del decennale, sale il dollaro).
Inoltre, voglio farvi una riflessione: il prezzo del Palladio, come si evince dal grafico, è altissimo; ho letto diversi articoli in passato in cui veniva considerata la possibilità che il Palladio fosse sostituito dal Platino, adesso ad un prezzo notevolmente più basso (il Palladio vale più del doppio del Platino); questo potrà essere possibile perchè le due commodity sono considerate gemelle e quindi facilmente intercambiabili. Succederà? Vedremo, ora è meglio concentrarci sul presente.
ANALISI TECNICA PALLADIO
Dal punto di vista tecnico, il prezzo si presenta abbastanza forte, avendo segnato nuovi massimi storici e un bel +18% nelle ultime settimane (da metà marzo circa). Mi piacciono i volumi, che sono superiori alla media dei volumi dell'ultimo anno e stanno accompagnando il trend al rialzo. L'RSI non presenta divergenze, quindi non dobbiamo aspettarci un rintracciamento forte (anche se questo, comunque, può accadere anche se l'rsi si trova in condizioni normali, cioè non in ipercomprato o in divergenza). Detto ciò, il prezzo si era incastonato in un rettangolo (evidenziato nel grafico in rosso) , in cui ci ha lateralizzato per 8 mesi, finchè è avvenuto il breakout al rialzo, con volume altissimo (ottimo segnale di affidabilità della rottura). Successivamente, il prezzo ha consolidato in quel rettangolo che ho evidenziato in giallo e poi è riesploso al rialzo, andando a segnare i massimi storici. Di rilievo è la distanza tra il prezzo e la media a 50 periodi, che fornisce un'altra grande prova della forza del prezzo.
PROBLEMA INFLAZIONE
Un'ultima considerazione personale. Se il Palladio continua a crescere di prezzo, i produttori di automobili dovranno spendere di più per acquistare la commodity per i sistemi di scarico e chiaramente andranno a far pagare di più le automobili (a noi consumatori) per ribilanciare gli introiti e le spese. Andando di questo passo, quanto potrà alzarsi l'inflazione riferita al settore automobilistico? E' un qualcosa su cui riflettere.
Grazie per l'attenzione ragazzi, buon trading!
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE PLATINO (PL1!)Buongiorno ragazzi, voglio condividere quest'idea che mi è venuta in mente qualche giorno fa sul Platino (pl1!) e della sua possibile salita nei prossimi mesi.
ANALISI FONDAMENTALE
Avevo già parlato qualche tempo fa di questa materia prima dal punto di vista fondamentale, e il mio pensiero rimane chiaramente sempre lo stesso. Credo che il Platino potrà essere una delle migliori commodity dei prossimi anni; questa affermazione deriva dalla sua natura "industriale": il suo utilizzo nell'industria automobilistica è ormai cosa nota, dal momento che questa commodity viene impiegata come catalizzatore nei sistemi di scarico, con lo scopo di un minor inquinamento; basti pensare che tutti i catalizzatori presenti nelle marmitte catalitiche di automobili a benzina, diesel e ibride sono composte da Platino e in minor quantità da Palladio. Il platino, inoltre, è utilizzato anche nelle auto elettriche nella produzione delle celle a combustibile: si stima che la produzione delle celle a combustile nei prossimi anni crescerà in maniera massiccia visti tutti i progetti delle case automobilistiche volti alla produzione di veicoli elettrici.
Il Platino sarà anche fondamentale nella nuova hydrogen economy, in quanto è un catalizzatore nel processo di produzione per elettrolisi dell’idrogeno.
Detto tutto ciò, ogni mio riferimento è quindi incentrato sull'industria automobilistica, quindi qualche tempo fa ho provato a paragonare il prezzo del Platino stesso con l'andamento dell'indice STOXX Europe 600 Automobiles & Parts, che è l'indice del settore Europeo delle automobili e dei ricambi, al quale appartengono aziende di automobili quali Volkswagen, Stellantis e Bmw ecc e aziende di ricambi come Michelin e Faurecia. Quello che nota subito un occhio accorto è la grande correlazione positiva che esiste tra l'indice stesso e il prezzo del Platino: cosa possiamo trarne? Ne traiamo il fatto che il Platino è fortemente dipendente da questo settore di industria. Monitorare il settore automobilistico con un indice che racchiuda il mondo automobilistico può certamente aiutarci nel prendere delle decisioni se si voglia/decida di investire nel Platino.
Ora, la mia riflessione è questa: sappiamo tutti che l'industria automobilistica è tra quelli "ciclici", ossia quelli che dipendono dall'andamento dell'economia, e sappiamo altrettanto bene che l'economia sta migliorando di mese in mese, basandoci su dati macroeconomici come, primo fra tutti, il PIL dei paesi. Questo significa necessariamente che le automobili saranno vendute a volumi più alti, e questo significa che gli utili aziendali saranno via via maggiori, fin tanto che resteremo in un periodo di espansione economica; utili sempre maggiori spingeranno molto probabilmente al rialzo i prezzi delle aziende (delle aziende, ad esempio, del STOXX Europe 600 Automobiles & Parts) e...siccome abbiamo trovato questa correlazione tra Platino e settore automobilistico, come ci aspettiamo che si comporti il Platino? Andrà probabilmente al rialzo. Questa è solo un ipotesi che io metto in campo, poi il prezzo mi dimostrerà se la mia idea aveva un fondamento o no, ma mi piaceva comunque condividerla con voi.
*la correlazione tra Platino e STOXX Europe 600 Automobiles & Parts la trovate nel grafico di destra
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista tecnico, abbiamo assistito alla salita del prezzo dal Marzo 2020. Esso ha rintracciato varie volte, da fine maggio 2020 a fine giugno 2020, dagli inizi di agosto 2020 a fine settembre 2020, da cui poi ha fatto seguito un grande up trend durato fino al 17 febbraio 2021 circa, in cui il prezzo ha nuovamente rintracciato. Ho utilizzato il rintracciamento di Fibonacci dal minimo del 13 novembre 2020 circa al massimo del 16/17 febbraio 2021 per farvi notare che poi il prezzo ha rintracciato fino al livello 0.5 e, per considerare un movimento ribassista un rintracciamento, esso deve avvenire tra il livello 38.2 e il livello 61.8 cosa che, effettivamente, è accaduta. Dal rintracciamento nel livello 0.5, il prezzo ha ripreso a crescere, andando a formare un triangolo simmetrico evidenziato nella figura; sarà interessante vedere dove il prezzo taglierà. Il mio sentiment è comunque rialzista, attestato anche dalla grande separazione tra le medie a 50 e 200 periodi (come ripeto sempre, più è grande la separazione tra due medie mobili, tanto più forte è un prezzo).
Spero che questa analisi vi possa servire. Ricordatevi di monitorare anche il dollaro USA, in quanto una sua debolezza andrebbe a sostenere il prezzo di tutte le commodity al rialzo! Buon trading!
Bitcoin: correlazione inversa con Dollar Index Osservando il grafico potete vedere come vi sia una correlazione inversa molto interessante tra l’andamento del Dollar Index e bitcoin.
Cioè significa che, quando il dollaro perde valore c’è un rafforzamento del bitcoin. Nella parte alta del grafico sono evidenziati i movimenti percentuali del bitcoin che ci sono stati negli ultimi 12 mesi sulla base di questo pattern.
Rilevanti sono stati i movimenti di: Marzo – Maggio’20 che ha segnato un +60% ed il Novembre’20 inizio Gennaio’21 che ha fatto +192%. Degno di nota è anche il movimento 4 -22 Febbraio’21 con un +44%.
Se osservate anche a fine della settimana scorsa abbiamo avuto lo stesso pattern e guardate cosa sta facendo in questi giorni il bitcoin...
OPERAZIONE LONG GBPUSD CON CORRELAZIONE DXYCiao, volevo condividere questa entrata long e le mie considerazioni. Ho aperto l'operazione il 10 febbraio, dopo che la grande candela verde del 9 febbraio faceva un breakout su una struttura di prezzo del 2018 (era un supporto sentito dal prezzo nel 2018). Inutile dire che il CABLE vive un periodo rialzista, come d'altronde altre valute, contro il dollaro. Non vedevamo questi valori dal 2018; prima di entrare long, avevo bisogno di un'ulteriore conferma alla mia tesi (rialzista, ovviamente): ho fatto analisi tecnica sul DXY, ossia sull'indice del dollaro americano, che racchiude un paniere di valute contro il dollaro stesso; il trend di quel grafico è ribassista da marzo 2020 (se volete avere conferma, guardate il grafico col ticker DXY) e quindi, per semplicità, l'ho riportato nel grafico dell'idea, correlandolo con il GBPUSD. E' lampante che la correlazione sia inversa; dopo non aver trovato segnali di possibile inversione di tendenza sul DXY, ho aperto una posizione long, con lo stop loss sotto la candela di rottura della struttura di prezzo di colore nero nel grafico, e take profit su un resistenza sentita dal prezzo sempre nel 2018, che per me è molto importante.
L'operazione ha un rischio rendimento molto interessante, di 4.34.
Andrò a monitorare la mia posizione in maniera molto accurata, basandomi quindi sul grafico del DXY e sulle sue possibili inversioni (che si potrebbero poi riflettere sul GBPUSD) dal momento che i due sono molto correlati, ma basandomi anche sulle notizie macroeconomiche sulla Gran Bretagna e chiaramente sugli Stati Uniti d'America.
Vi tengo aggiornati!
LA GRANDE IMPORTANZA DELLE CORRELAZIONI NEL TRADINGVolevo condividere questa importante correlazione che esiste tra lo zucchero e il real brasiliano, in particolare lo usd/brl. Guardando il grafico ci rendiamo conto di quanto questi due asset siano correlati, in particolare al rafforzarsi del dollaro (rispetto al real) lo zucchero si deprezza, mentre al deprezzarsi del dollaro, lo zucchero si apprezza. Questo chiaramente succede perchè lo zucchero è scambiato in dollari, e di conseguenza la valuta brasiliana forte rende meno convenienti le esportazioni e quindi riduce le disponibilità internazionali di questa materia prima; quando si fa trading, è bene sempre guardare queste correlazioni, che ci possono dare tantissimo aiuto a parer mio; nell'ultimo periodo, ad esempio, lo zucchero è cresciuto tanto (dal 29 aprile 2020 ad oggi), mentre il cross USDBRL mostra essenzialmente un triangolo, con i massimi del cross sempre decrescenti; guardiamo anche l'area di attenzione nel rettangolo che ho indicato nel grafico; vediamo un impulso molto rialzista nel cross mentre un impulso molto ribassista nello zucchero; avremmo potuto anticipare un'operazione correlando i due grafici come ho fatto io in questa idea: la resistenza bucata dallo USDBRL verso la fine del gennaio 2020 poteva essere considerato un segnale short, che chiaramente doveva essere confermato da qualche altro segnale, fosse stato tecnico o fondamentale; in quel modo, adottato una buona strategia di trend following, avremmo potuto cavalcare una bellissima discesa dello zucchero che ci avrebbe portato enormi profitti.
Prestiamo molta attenzione alle correlazioni, sono importantissime!
USD/CAD CONSIDERAZIONI TECNICHE...E NON SOLOGuardando al grafico USD/CAD per scelte operative della prossima settimana, possiamo subito notare come il prezzo dopo una forte discesa si sia adagiato su un supporto dinamico visibile su grafico Daily, creando un potenziale pattern a triangolo.
Contestualmente le coppie valutarie AUD/CAD e AUD/USD, hanno mostrato meno forza negli impulsi rialzisti precedenti alla chiusura di venerdì.
La forza di USD pertanto potrebbe anche essere confermata da una rottura della trendline rialzista su AUD/USD, visibile in questo link:
Che confermerebbe la forza del Dollaro.
Inoltre, una rottura ribassista di una trendline più importante, visibile su AUD/CAD:
Potrebbe confermare la debolezza del Dollaro Australiano ed aumentare le probabilità di short.
La valuta realmente debole tra le tre sarebbe pertanto il Dollaro Australiano, mentre il Dollaro Americano potrebbe innescare un long per "forza propria" rispetto al Canadese.
A sostenere questa ipotesi ci sarebbe la forza del petrolio delle ultime settimane (asset sulla quale in una vecchia analisi avevo ipotizzato un target a 54$). Storicamente sappiamo che USDCAD e Petrolio sono correlati inversamente, in quanto il Canada è uno dei maggiori produttori di petrolio degli Stati Uniti. Pertanto "il traguardo" del Petrolio sotto un importante livello di resistenza, potrebbe innescare un ritraccio dello stesso, confermando quindi la validità del long su USD/CAD, che ha già rotto il triangolo di compressione per poi rientrare in un movimento che potrebbe essere "acchiappa stop".
GOLD E SILVER... Verde RenkoSui grafici Renko (ATR60 TF4H) di Gold e Silver ecco comparire blocchi rialzisti.
Nel caso dell'oro poi ci troviamo in prossimità di un supporto statico di una certa importanza a quota 1849,13; certo eventuali ingressi long vanno valutati alla luce dell'ampia candela ribassista del 9/11/20, ma per chi predilige operatività swing la situazione attuale rappresenta una condizione da indagare alla ricerca di spunti per eventuali ingressi.
Bassa al momento la correlazione con il Dollar index (grafico in basso a sx), valuta nel quale è quotato lo strumento analizzato e piuttosto buona invece quella nei confronti del Silver (grafico in basso al centro)
LIVELLI GRAFICI:
GOLD
Resistenza 1965,84
Supporto 1849,13
SILVER
Resistenza 26,011
Supporto 23,576
Buon trading a tutti!!!
GOLD E SILVER... ASPETTANDO UNA FORATURA!Triangoli su Gold e Silver!
Configurazioni simili per i due metalli legati da una stretta correlazione; dai valori percentuali rilevati dai massimi e minimi si evidenzia la differente volatilità degli strumenti in esame.
In entrambi i casi i prezzi si confrontano con la zona critica della conformazione grafica.
Dall'analisi delle forature e dalla correlazione tra i due strumenti si potranno trarre probabilmente interessanti spunti operativi!
DIFFERENZA % TRA IL MAX DEL 07/08 ED IL MAX DEL 28/08
GOLD: - 4,88%
SILVER: - 7,07%
DIFFERENZA % TRA IL MIN DEL 12/08 ED IL MIN DEL 28/08
GOLD: 3,17%
SILVER: 14,50%
LIVELLI GRAFICI:
GOLD
2075.00 Resistenza principale corrispondente al massimo del 7 agosto
2015.52 Prima resistenza da monitorare
1901.52 Primo supporto da monitorare
1862.95 Supporto principale corrispondente al minimo del 12 agosto
SILVER
29.869 Resistenza principale corrispondente al massimo del 7 agosto
28.470 Prima resistenza da monitorare
26.055 Primo supporto da monitorare
23.440 Supporto principale corrispondente al minimo del 12 agosto
Buon trading!!!
BITCOIN... monitorare il supporto!Bitcoin! Supporto in area 8895,7600 da osservare con attenzione!
AMBIENTE DI TRADING:
Dal 25/06 su grafico daily il Bitcoin prosegue con un lenta planata ribassista.
Tale supporto è stato testato in più occasioni e ha arrestato le vendite; con reazioni più importanti nel 15/06 - 25/06 e più moderate nelle sedute seguenti.
La proverbiale volatilità delle crypto ha lasciato spazio alla noia mortale dell'ultimo periodo dando ben pochi spunti operativi se non su TF di breve, si appresta tuttavia ad avviarsi verso una condizione di maggior interesse che può dare adito alla creazione di strategie operative sia swing che breakout.
CORRELAZIONI:
Bitcoin, Bitcoin Cash e Litecoin confermano la loro importante correlazione positiva disegnando condizioni comuni che possono essere sfruttate come "verifica" o copertura di eventuali operatività intraprese.
Differente invece la situazione per ciò che riguarda Ethereum che mantiene la sua condizione di forza "sporcando" però il livello quota 227,3806 e Ripple che presenta una fisiologica debolezza e scende sotto il supporto ora resistenza a 0,18500.
LIVELLI DA MONITORARE:
BITCOIN:
Supporto: 8895,7600
2° Supporto: 8173,9800
Resistenza: 10000,0000 (ma graficamente più interessante 10522,8000)
Buon trading a tutti!!!
CORRELAZIONI BITCOIN.. Sì SP500 No Gold!!!Interessante monitorare per gli investitori in cripto il livello di correlazione tra il Bitcoin e gli altri mercati finanziari!
Nel layout oggetto dell'analisi da sx verso dx:
LINEA SUPERIORE
Bitcoin grafico area, Bitcoin correlato con Gold, Bitcoin correlato con S&P500, Bitcoin correlato con Stoxx50
LINEA INFERIORE
Bitcoin correlato con Bitcoin cash, Bitcoin correlato con Ethereum, Bitcoin correlato con Litecoin, Bitcoin correlato con Ripple
Il Bitcoin è da intendersi al momento più vicino ad una riserva di valore rispetto una vera e propria valuta, ciò nonostante però il livello di correlazione con il Gold (bene rifugio per eccellenza) risulta essere estremamente basso.
Ottima invece la correlazione con l'indice S&P500 (e per caduta con lo Stoxx50).
Elevati i livelli anche nel confronto con Bitcoin Cash, Ethereum e Litecoin.
Bassa ed inaffidabile invece la correlazione con Ripple.
Un ulteriore elemento che può rivelarsi utile nelle proprie decisioni operative
Buon trading a tutti!!!
BITCOIN e correlazioniBitcoin correlato ad Oro, S&P 500, Stoxx 50, Bitcoin Cash, Ethereum, Litecoin e Ripple!
ORDINE DI VISUALIZZAZIONE
- Linea superiore da sx verso dx:
Bitcoin non correlato
Bitcoin correlato con Gold
Bitcoin correlato con S&P500
Bitcoin correlato con Stoxx 50
- Linea inferiore da sx verso dx:
Bitcoin correlato con Bitcoin Cash
Bitcoin correlato con Ethereum
Bitcoin correlato con Litecoin
Bitcoin correlato con Ripple
Dal confronto emerso tra Bitcoin e gli strumenti presi in esame, un certo grado di correlazione di massima per ciò che riguarda i macromovimenti è presente in tutte le configurazioni, ma con un'altalenanza di affidabilità che ne rende difficoltoso un utilizzo operativo per molti di loro.
Gold e Stoxx50 presentano una permanenza predominante in territorio positivo del coefficiente di correlazione, ma poco stabile.
L'S&P500 storicamente presenta una situazione simile a Gold e Stoxx50, fermo restando che da inizio anno 2020 presenta un coefficiente di correlazione maggiormente affidabile permanendo su valori positivi elevati a lungo.
Le correlazioni tra Bitcoin e le altre Crypto risultano molto più affidabili, principalmente nei confronti di Ethereum che presenta addirittura solo valori positivi da settembre 2018 ad oggi e di Bitcoin Cash che presenta ovvie similitudini essendo nato da un fork di Bitcoin ma paga una minor forza.
Buona la correlazione con Litecoin e Ripple (che però presenta a volte dinamiche differenti probabilmente frutto di una non completa decentralizzazione).
Correlazioni ai quali dare uno sguardo per completare il quadro delle proprie idee operative e valutare se un movimento è assecondato dagli altri strumenti che si vuole prendere in esame
Buon trading!
USDCAD - SHORT - (3) INIZIO DI UN TREND RIBASSISTABuonasera a tutti traders.
Analizziamo oggi uno dei cambi più scambiati al mondo. Dal grafico settimanale di questo cambio si evidenzia un trend particolarmente irregolare, una fase di congestione. Nelle ultime settimane abbiamo assistito a una repentina risalita dei prezzi che sembra essere rimbalzata sui livelli di resistenza tracciati.
Il trend rialzista di breve termine è iniziato da diverso tempo, pertanto non ha senso continuare ad inseguirlo con una posizione long. A questo punto si notano nelle ultime settimane dei segni di debolezza da parte dei compratori. A questo punto, mi sorgono spontanee alcune domande, e ricordo della fortissima correlazione di questo cambio il petrolio. TVC:USOIL
In queste ultime settimane abbiamo assistito a un crollo dei prezzi del petrolio, ma molti, sopratutto chi fa solo trading forex, non hanno dato peso alle importanti correlazioni dei due mercati. Alcune tra le news più importanti di questa settimana sono proprio venute fuori dall' OPEC+, ovvero, in termini semplici una riunione tra i paesi che esportano e lavorano maggiormente il petrolio per fronteggiare la crisi provocata dal famigerato fenomeno CORONAVIRUS. A questo punto, la RUSSIA è intervenuta nella riunione da SUPERPARTES dando il veto finale al "NO AI TAGLI ALLA PRODUZIONE".
Questa decisione ha creato scompiglio a tutte le nazioni facenti parte del gruppo OPEC, e così l' ARABIA SAUDITA ha pensato bene di aumentare la produzione, facendo si che i prezzi crollassero ancor di più, provocando così danni inestimabili agli stati che fanno parte dell'organizzazione. A questo punto, alla luce dei danni ricavati da questa decisione si sta valutando un accordo tra RUSSIA e STATI UNITI, che darebbe il via al taglio della produzione del petrolio. Di fatto il taglio della produzione creerebbe una scarsità dello stesso e ne ricaverebbe un'aumento di prezzo.
Ma ritornando a noi: USDCAD ha effettuato esattamente il movimento opposto al petrolio, salendo di non pochi punti in poco più di 3 settimane. La prossima settimana, in previsione di un'accordo, siamo abbastanza sicuri che si avverrà lo scenario riprodotto. Per chiarimenti resto a disposizione nei commenti. Non ho voluto dilungarmi nella propagazione di notizie. Ho cercato di fare un riassunto della situazione generale.
Da un punto di vista della price action, parlando come al solito del nostro caro metodo ELIOTT WAWE, abbiamo un'analisi molto pulita. (ho cercato di nascondere i vari canali paralleli tracciati a livello daily e inferiori).
Dopo una perfetta configurazione impulsiva eliottiana, abbiamo avuto per diversi anni un momento di laterlità che ha portato a ben 2 tipi di correzioni. In questo momento, ci troviamo in un punto C, come selezionato, ai massimi di 4 anni. Ho ragione di credere che potremo avere un'inversione di trend con relativa figura eliottiana completa RIBASSISTA. A rafforzare le nostre convinzioni abbiamo diverse conferme, sia da analisi fondamentale, come pocanzi spiegato, e sia da un punto di vista di analisi tecnica, usufruendo di vari indicatori e oscillatori che presentano un'indebolimento della pressione rialzista.
Buon fine settimana a tutti.
Gestite il vostro rischio! E vi auguriamo degli ottimi profitti.
CHECK-POINT ENERGETICI AL 25/04/2020Il punto della situazione per WTI, BRENT e NATURAL GAS
Settimana micidiale per gli energetici!
In particolare modo una data da segnare sul calendario per gli avvenimenti che hanno stravolto la quotazione del WTI.
Le parole sempre e mai, conducono spesso in errore insegnava un vecchio detto, ed i mercati finanziari non smettono di ricordarlo. La quotazione del WTI (scadenza di maggio) ha fatto segnare uno 0 (anzi è andata anche negativa) per i gravi effetti che il calo mondiale dei consumi causa coronavirus hanno provocato, il costo dello stoccaggio stimato in circa 8$ al barile, l'impossibilità di chiusura degli impianti e i tecnicismi finanziari creano una congiuntura mai verificatasi in passato di tali proporzioni.
Per gli operatori long sul WTI l'unica salvezza è stata spostarsi rapidamente sulla scadenza di giugno, che vista la grande liquidità immessa ha visto portare le quotazioni a quota 23$ prima di subire anche lui la pressione ribassista e chiudere ai 17!
Meno grave la situazione del Brent, comunque fortemente ribassista e del natural gas che vede il verificarsi di qualche reazione rialzista ma rimane sotto i massimi di febbraio
Da segnalare una divergenza rialzista di RSI su WTI e BRENT... per quello che possono significare in un momento delicato come questo, sono informazioni da prendere con assoluta cautela!
LIVELLI TECNICI:
WTI
Resistenza 29.11
Resistenza 21.34
Resistenza 18.52
Quotazione di chiusura 17.31
Supporto 10.35
Supporto 6.60
Supporto 0 !!!!!!
BRENT
Resistenza 45.20
Resistenza 39.60
Resistenza 36.36
Quotazione di chiusura 21.98
Supporto 16.01
NATURAL GAS
Resistenza 2.032
Resistenza 1.956
Quotazione di chiusura 1.736
Supporto 1.536
Supporto 1.477
Buon Lavoro!!!!!