NVDA🌎 NVIDIA: Al culmine o sull'orlo del baratro?
I massimi storici di Nvidia sono accompagnati da segnali d'allarme. Una capitalizzazione di mercato di 4,37 trilioni di dollari e un rapporto P/E di 51 indicano aspettative gonfiate.
Rischi:
Domanda speculativa: l'investimento da 23,7 miliardi di dollari sembra una pompa di mercato artificiale.
Minacce macroeconomiche: il boom dell'intelligenza artificiale dovrà affrontare carenze energetiche.
Parallelo storico: lo scenario rispecchia la bolla pre-dot-com di Cisco.
Concorrenza spietata: AMD, Intel e i giganti del cloud stanno creando i propri chip.
Fattori di crescita:
Leadership nell'intelligenza artificiale, un ecosistema CUDA chiuso e una crescita del fatturato dei data center del 66%.
Nvidia è leader, ma le sue azioni sono diventate un asset ad alto rischio. Qualsiasi rallentamento delle performance aziendali porterà a un crollo del prezzo delle azioni.
Lo scenario di base è un ampio trend laterale.
Idee della comunità
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.12.2025Fed taglia i tassi di -25 bps, come previsto, ma esprime cautela.
La nuova «dot-plot» prevede un solo ulteriore taglio da -0,25% nel 2026.
Borse poco reattive, mentre continua la salita di oro e argento.
Rame in grande slancio, la Cina ne chiede molto e l’offerta è rigida.
La Federal Reserve ha confermato le attese dei mercati con il terzo taglio consecutivo dei Fed Funds, riducendo il corridoio al 3,50–3,75% dal precedente 3,75–4%. Una decisione già scontata dagli analisti, ma accompagnata da un messaggio cauto: il FOMC apre infatti alla possibilità di una pausa, con gennaio che appare sempre più come una data simbolica per interrompere il ciclo di allentamento.
La votazione interna ha messo in luce profonde divergenze. I contrari sono stati tre. Da un lato Stephen Miran, espressione dell’area più vicina all’ex presidente Trump, ha spinto ancora una volta per un taglio più deciso di 50 bps, sostenendo proiezioni che porterebbero i tassi nel 2025 fino al 2–2,25% per poi risalire verso 2,50–2,75% nel 2028. Dall’altro, due presidenti regionali, Jeffrey Schmid della Fed di Kansas City e Austan Goolsbee della Fed di Chicago, quest’ultimo ex consigliere di Barack Obama, hanno votato per lasciare i tassi invariati.
Il quadro economico delineato dalla Fed continua a essere quello di un’attività robusta, anche se affiancata da un’inflazione ancora «elevata». Powell ha sottolineato che i rischi sull’inflazione «puntano al rialzo», mentre sul mercato del lavoro «si muovono verso il basso», creando quella che ha definito «una situazione complicata» per la politica monetaria.
Un passaggio importante del comunicato è il riferimento, del tutto nuovo, al “timing” dei futuri aggiustamenti: un modo esplicito per lasciare aperta la porta a una pausa più lunga del previsto. Uno scarto significativo rispetto al testo di ottobre, condizionato dallo shutdown che aveva limitato la disponibilità di dati macroeconomici.
Le proiezioni dei tassi contenute nei “dot plot” rimangono invece immutate. La mediana prevede i Fed Funds al 3,25–3,50% a fine 2026, ipotizzando quindi un solo taglio addizionale. Per il 2027 e per il 2028 il range atteso è 3–3,25%, mentre l’obiettivo di lungo periodo resta inchiodato al 3%, segnale di una visione di fondo stabile.
Sul fronte macroeconomico, le previsioni sono diventate più ottimistiche rispetto a settembre. Il PIL per il 2025 viene ora stimato a +2,3%, contro l’1,8% precedente. Nel 2027 la crescita è prevista al 2%, rispetto all’1,9% stimato tre mesi fa, mentre il 2028 vede una proiezione di 1,9%, rispetto all’1,8% indicato in precedenza. Gli obiettivi di lungo periodo restano ancorati all’1,8%. Secondo Powell, la combinazione di politica fiscale espansiva e investimenti strutturali nell’intelligenza artificiale continuerà a sostenere l’attività economica.
Anche il mercato del lavoro viene visto con una lente più sfumata. La disoccupazione è attesa al 4,4% nel 2026, al 4,2% nel 2027 e su livelli simili nel 2028. Tuttavia, dietro questo quadro rassicurante emergono segnali di debolezza sia dal lato della domanda sia da quello dell’offerta di lavoro, su cui Powell ha espresso preoccupazione.
Quanto all’inflazione, la previsione PCE per il 2025 scende al 2,4%, rispetto al 2,6% indicato tre mesi fa. Per il 2027 il tasso è visto al 2,1%, per poi tornare al 2% nel 2028.
La reazione dei mercati alla decisione della Fed è stata inizialmente positiva. L’S&P500 è salito dello 0,7%, avvicinandosi ai massimi storici. Tuttavia, durante la notte i future hanno invertito la rotta, con il Nasdaq in calo dell’1,2%, complice un trimestre deludente per Oracle, che ha perso quasi il 12% nell’after-hours.
Il quadro asiatico dell’11 dicembre si presenta più eterogeneo. Il Nikkei ha chiuso a –0,8%, mentre l’Hang Seng ha ceduto -0,1%, il CSI300 -0,5% e il Taiex taiwanese -1%. Lo yuan ha toccato i minimi su base annua contro il dollaro, mentre un’asta di JGB ventennali ha registrato il miglior rapporto di domanda degli ultimi cinque anni.
In Corea il Kospi ha perso -0,4%, con SK Hynix in ribasso del 3% dopo un raro “allarme investimento”. L’India si è distinta invece con un Sensex in lieve rialzo dello 0,3%, mentre la rupia ha segnato un nuovo minimo storico contro l’euro e quasi contro il dollaro.
Tra le materie prime spicca il rame, che ha chiuso a 11.556 dollari/tonnellata dopo aver toccato nuovi massimi storici a 11.771 dollari. A spingere le quotazioni sono stati i nuovi piani cinesi su rinnovabili, rete elettrica e infrastrutture digitali, insieme al taglio dei tassi USA. L’EIA vede la domanda di rame raffinato salire a 33 milioni di tonnellate nel 2035 e 37 milioni nel 2050, rispetto ai 27 del 2024, prospettando un mercato sempre più tirato.
I metalli preziosi restano ben impostati, con l’oro in rialzo dello 0,5% a 4.245 dollari/oncia e l’argento oltre gli 82 dollari, in crescita del 2,3%. Le criptovalute, al contrario, hanno accolto male la mossa della Fed: Bitcoin è sceso del 2,2% intorno ai 90 dollari, mentre Ethereum ha perso il 4% portandosi a 3.200 dollari. Il sentiment, più che dalla Fed, sembra condizionato dalle rinnovate preoccupazioni sulla redditività dell’intelligenza artificiale e dal calo dei titoli tecnologici.
Sul mercato obbligazionario, infine, forte rally dei Treasury, soprattutto sulla parte breve, dopo l’annuncio della ripartenza del quantitative easing, con acquisti di T-Bills per 40 miliardi al mese. I rendimenti sono scesi al 4,12% sul decennale (da 4,20%) e al 3,52% sul biennale (da 3,62%), in un contesto che torna più accomodante per la politica monetaria americana.
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Ieri giornata su e giu.
Movimenti improvvisi e riassorbimenti veloci.
Su Gold è routine.
contesto non è dei migliori.
Stasera ci sono i tassi.
Serve molta attenzione.
Ieri avevamo due zone chiare.
Una per possibile rialzo.
Una per possibile ribasso.
Con la news delle 16 il prezzo è andato verso la nostra zona long ma senza toccarla , rifiutandola poco prima, dopo di che si è diretto nella zona di attenzione ribassista toccata e rifiutata.
Lì era possibile cercare un posizionamento short.
Il daily di ieri non ci ha dato lo shift daily come potete notare.
giornata partita con:
Asiatica ribassista.
Londra inizialmente ribassista.
Per ora i target restano quelli segnati.
ad ora niente nuove entrate.
Aspetto il dato di stasera.
E il discorso, per capire che direzione vogliono dare in futuro.
🎯Il mercato si muove tutto allo stesso modo.
Tassi: atteso un taglio.
Rischio vero: come lo comunicano.
✔ I dati sul lavoro sono misti.
Leggermente più deboli.
Supportano il taglio, non una recessione.
✔La vera domanda:
quando e quanto velocemente la Fed taglierà fino al 2026.
✔Risposta nel dot plot e nelle parole di Powell.
📌FOMC – Scenari di stasera📌
🔥 Fed Dovish🔥
🚀Bullish Gold
Dot plot con 3 o più tagli nel 2026
Powell parla di lavoro in raffreddamento
Inflazione in miglioramento
Tono più aperto ai tagli
Effetto:
Gold rialzo, rendimenti reali giù, USD debole
❄️ Fed Hawkish ❄️
🔻 Bearish Gold
Dot plot con 1 solo taglio o rinvii
Powell insiste su inflazione appiccicosa
Effetto:
Gold giù, rendimenti su, USD su
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Gold è fermo da giorni, crea movimenti improvvisi e poi li riassorbe. Tutto gira attorno alla FOMC di mercoledì e alle proiezioni che darà Powell.
Per ora la zona 4150–4160 è possibile, ma serve prudenza.
Aspetto le 14:00 e da lì valuto se cercare un ingresso intraday.
L’engulfing che sta formando ora, dopo una sessione asiatica ribassista, non è male per puntare ai massimi daily di ieri.
Ma come detto, prima voglio vedere cosa succede dalle 14:00, poi inizio a valutare.
🔶Punti chiave🔶
-Il mercato aspetta la decisione FOMC di mercoledì, le proiezioni e la conferenza di Powell
-I futures mantengono un’alta probabilità di un taglio da 25 bp, ma i dati recenti sul lavoro e sui consumi aumentano il rischio di un tono più hawkish da parte di Powell.
-Sentiment globale misto: indici USA deboli, VIX in salita, dollaro stabile. Questo limita l’upside dell’oro finché la Fed non chiarisce il percorso dei tassi.
Concept of the Day – “Dot Plot Sensitivity”
Il dot plot mostra dove i membri della Fed vedono i tassi nei prossimi tre anni.
Per l’oro:
Dots più bassi = tono dovish = oro su
Dots più alti = tono hawkish = oro giù
I dots di mercoledì contano più del taglio dei tassi in sé.
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Banca MPS: 7,20/7,50, Attesa per la ReazioneBuongiorno, ci stiamo avvicinando a una zona tecnica particolarmente interessante su Banca MPS.
Piccola premessa: in questa sede mi concentrerò esclusivamente sull’analisi tecnica del titolo, tralasciando volutamente gli aspetti fondamentali e politici che negli ultimi tempi lo stanno riguardando. Non è possibile prevedere come evolverà la situazione né questa è la sede adatta per approfondire tali temi. È però opportuno ricordare che, in presenza di notizie “calde” e volatilità elevata sul titolo, è prudente ridurre il rischio complessivo dell’operazione e calibrare con attenzione la dimensione della posizione.
Detto questo, negli ultimi due anni il titolo ha mostrato una crescita interessante, uscendo da una fase di stagnazione che lo aveva caratterizzato negli anni precedenti e ritrovando una propria dinamica di mercato.
Ho scelto di analizzare i volumi a partire dal minimo di aprile, registrato dopo la tabella dei dazi di Trump, che rappresenta il punto 0 dell’anno. Come si può notare, i volumi sono concentrati soprattutto nella zona appena sotto i prezzi attuali, così come il Point of Control (POC), elemento che conferma la rilevanza di questa area per il titolo.
Da evidenziare anche che siamo a ridosso della banda bassa delle Bollinger, livello che storicamente spesso anticipa una reazione tecnica sul titolo. Contestualmente, ci stiamo avvicinando alla trendline di medio periodo, che potrebbe offrire ulteriore supporto.
In aggiunta, l’oscillatore in basso sta entrando in zona di ipervenduto, elemento che aggiunge un ulteriore aspetto statistico favorevole a una possibile reazione rialzista del prezzo.
In conclusione, l’area 7,50 e soprattutto 7,20 rappresentano una zona particolarmente interessante, dove è lecito attendersi una reazione dei prezzi.
Tale reazione andrà assecondata solo in presenza di un pattern rialzista dei prezzi.
Una rottura rialzista potrebbe spingere le quotazioni prima verso 8 €, poi verso 8,30 €, per poi tornare a testare i massimi in area 9 € e verificare la forza per una eventuale rottura. Al contrario, solo un cedimento sotto 7/6,9 € potrebbe invalidare la tendenza attuale e cambiare scenario per il titolo.
CAMPARI" Segnali di risveglio"Con nuovo A.D.il 15 gennaio Simon Hunt è diventato ufficialmente il nuovo chief executive officer di Campari CPR. Sono passati mesi da quel 3 dicembre, giorno in cui è stata annunciata da parte della società la scelta del suo nome a cui ha fatto seguito a caldo una momentanea fase di Borsa di ripresa delle quotazioni, più che annullata poi dal successivo ritorno del dominio delle vendite. In effetti il titolo è in trend ribassista dai massimi dell’estate del 2023. Da allora, cioè da quando Campari era arrivata a un soffio da quota 13 euro, i prezzi si sono più che dimezzati, con la capitalizzazione scesa sotto i 7 miliardi di euro. E se nel 2024 il titolo ha perso oltre il 40% del valore, nel 2025 risulta in rosso del 2,5% alla chiusura della seduta di lunedì 28novembre 2025. Adesso dopo effetto trainante Remy Cointreau , che chiude un semestre migliore delle attese, cosa si aspetta per Campari!!Simon Hunt, è apparso «estremamente fiducioso» sulle capacità del gruppo di cogliere questo potenziale di crescita, grazie alla solida organizzazione e agli investimenti recenti in capacità produttiva e tecnologia, sottolinea Equita. In particolare, l’ad ha spiegato che il rallentamento della domanda di spirits negli ultimi 2-3 anni è più ciclico (80%) che strutturale (20%). Mentre la premiumisation continua, il portafoglio di Campari è perfettamente posizionato per capitalizzare su questi trend con gli aperitivi per lo Spritz, prosegue il recupero su fatturato ed ebit nel terzo trimestre. Pronte altre cessioni,.
Dal punto di vista tecnico, dopo aver toccato un minimo il 20 novembre, con l'uscita dall'ennesimo triangolo nella parte alta( evidenziato righe blu), la quotazione si sta lentamente riportando verso il gap aperto il 29/10/2024 area 6.87/7.84, ulteriore conferma non visibile da grafico, superata EMA200 su TF orario, questo porta sempre ad una buona reazione del titolo.
BUON TRADING SIGNORI.
L
Last Day Goldho bisogno del tuo sostegno.
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Buon mercoledi, ultimo giorno di news. poi ci attende la festa usa.
noi ci vediamo in live sia ora che alle 14. a dopo.
📌 Bias ancora rialzista per me.
Punti chiave:
• I dati USA di ieri: vendite al dettaglio deboli, fiducia consumatori bassa, PPI in linea e ancora alto.
• Il mercato lo ha letto come segnale più “dovish” per la Fed: ora c’è circa 80–85% di probabilità di taglio a dicembre.
• Asset di rischio in salita, rendimenti in calo. Dollaro più debole. Oro sostenuto, ma senza esplosione.
Dati USA di ieri
• Retail Sales (Set): +0.2% m/m vs +0.4% attese, da +0.6% precedente — domanda in raffreddamento.
• PPI (Set): +0.3% m/m, 2.7% y/y — stabile, non accelera.
• Consumer Confidence (Nov): 88.7 da 95.5, molto sotto le attese (93.4) — uno dei peggiori dati degli ultimi anni, timori su prezzi e lavoro.
Scenario
Ambiente “risk-on”, rendimenti in discesa e dollaro più debole: condizioni che restano positive per l’oro, finché la narrativa del taglio resta forte.
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Analisi Congiunta di PNC, OpenInterest, Volumi, Internal DealingAnalisi dei Titoli Rilevanti
I titoli seguenti sono stati selezionati poiché presentano operazioni di Internal Dealing significative registrate nella settimana terminata il 20/11/2025. Questi segnali iniziali verranno incrociati con gli altri indicatori di sentiment e di mercato per costruire un'analisi integrata.
2.1. ENI S.p.A.
• Evento Rilevante: Vendita di azioni da parte di un insider per un controvalore di € 706.629,58 durante l'ultima settimana.
L'analisi dei dati di mercato e sentiment per ENI rivela un quadro coerente con l'operazione di vendita dell'insider.
Put/Call Ratio 3,26.
Un valore estremamente elevato che indica un forte sentiment ribassista nel mercato delle opzioni, con un interesse preponderante per le coperture al ribasso.
Volumi di Scambio (V/MV) 0,69 (20/11). I volumi sono inferiori alla media degli ultimi 30 giorni, suggerendo una mancanza di convinzione e supporto da parte del mercato dietro ai recenti livelli di prezzo.
Volatilità (Ratio su Media) 0,74 (20/11).
La volatilità è contenuta e inferiore alla media, indicando una fase di compressione che potrebbe precedere un movimento direzionale.
Variazione Open Interest (5gg) +7.387 contratti.
L'interesse complessivo sul titolo è in aumento, segnalando che gli operatori stanno prendendo posizione in vista di movimenti futuri.
Sintesi: Il quadro per ENI appare potenzialmente debole. La vendita significativa da parte di un manager converge con un sentiment marcatamente ribassista sul mercato delle opzioni. Questa combinazione è particolarmente degna di nota in quanto si manifesta mentre il prezzo del titolo si trova in prossimità dei massimi recenti. Una tale divergenza tra l'azione del prezzo e gli indicatori di sentiment può spesso preannunciare un esaurimento della spinta rialzista e un aumento del rischio di storno, specialmente in un contesto di volumi di scambio inferiori alla media.
2.2. Intesa Sanpaolo S.p.A.
• Evento Rilevante: Due cessioni di azioni da parte di insider per un controvalore totale di € 747.306,00. Anche per Intesa Sanpaolo, i dati di sentiment sembrano confermare il segnale di cautela inviato dagli insider.
Put/Call Ratio 3,51.
Un valore ancora più alto di quello di ENI, che denota un fortissimo orientamento ribassista da parte degli operatori in opzioni.
Volumi di Scambio (V/MV) 0,91 (20/11).
I volumi sono sostanzialmente in linea con la media, senza fornire particolari spunti rialzisti o segnali di forte partecipazione a supporto dei prezzi attuali.
Volatilità (Ratio su Media) 0,92 (20/11).
La volatilità si mantiene contenuta e in linea con la media del periodo.
Variazione Open Interest (5gg) +4.390 contratti.
L'interesse sul titolo è in crescita, indicando che il mercato si sta posizionando attivamente.
Sintesi: In modo simile a ENI, le consistenti vendite da parte degli insider su Intesa Sanpaolo, abbinate a un mercato delle opzioni fortemente orientato al ribasso, costituiscono un importante segnale di avvertimento. Dopo una fase di apprezzamento del titolo, come visibile dai dati storici, queste operazioni potrebbero indicare che le figure apicali ritengono che il titolo abbia raggiunto una valutazione piena o che le prospettive a breve termine non giustifichino ulteriori rialzi. La divergenza tra il prezzo, vicino ai massimi, e il sentiment sottostante suggerisce un elevato grado di cautela.
2.3. DiaSorin S.p.A.
• Evento Rilevante: Acquisto di azioni da parte di un insider per un controvalore di € 305.122,52 durante la settimana.
Per DiaSorin, il segnale di acquisto dell'insider è rafforzato da altri indicatori che mostrano un sentiment costruttivo.
Put/Call Ratio 0,56.
Un valore inferiore a 1, che indica un sentiment rialzista nel mercato delle opzioni, con una maggiore domanda per le opzioni Call.
Posizioni Nette Corte (PNC)
Dal 0,50% del capitale (14/11) allo 0,00% (20/11).
L'azzeramento delle posizioni corte segnala che gli operatori ribassisti hanno chiuso le loro scommesse, un segnale potenzialmente molto positivo che rimuove pressione di vendita dal titolo.
Volumi di Scambio (V/MV) 0,42 (20/11).
I volumi sono estremamente bassi, indicando una fase di consolidamento e di scarsa attività.
Sintesi: DiaSorin presenta una forte confluenza di segnali potenzialmente rialzisti. I volumi eccezionalmente bassi, uniti alla chiusura delle posizioni nette corte, suggeriscono che la pressione di vendita si è esaurita e il mercato si trova in una fase di consolidamento o 'attesa'. L'acquisto da parte dell'insider e il P/C ratio rialzista in questo contesto di bassa attività potrebbero essere il catalizzatore necessario per attirare nuovi capitali e innescare il prossimo movimento direzionale, preannunciando un'inversione di tendenza o un'accelerazione rialzista.
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Disclaimer: Il presente report costituisce un'analisi educativa basata su dati pubblici e
pattern teorici. Le informazioni e le interpretazioni qui contenute non rappresentano in alcun modo una consulenza finanziaria, una sollecitazione al pubblico risparmio o una raccomandazione di investimento. Qualsiasi decisione di investimento basata su questi dati è di esclusiva responsabilità del lettore.
BITCOIN: ogni speranza per il ciclo rialzista è perduta?BITCOIN: ogni speranza per il ciclo rialzista è perduta?
Prima di tutto, permettetemi di iniziare dicendo questo: NON È MAI DIVERTENTE prevedere i massimi del mercato. Soprattutto sui grafici a lungo termine, soprattutto su Bitcoin/criptovalute. E il motivo è che, di solito, intrappola violentemente la maggior parte delle persone. O per molto tempo o finché non perdono tutto il capitale.
Indipendentemente da ciò, la nostra tesi qui è stata piuttosto semplice e per molto tempo abbiamo invocato un'uscita a ottobre, poiché era allora che la teoria del ciclo quadriennale suggeriva che il ciclo rialzista avrebbe raggiunto il massimo. Ho imparato che la "speranza" non porta lontano, anzi, al contrario, insegna lezioni brutali (e spesso molto costose). I fatti concreti e le prove storiche indicano un nuovo ciclo ribassista. E continueremo a presentare i grafici, le prove empiriche, indipendentemente da quanti follower perdiamo o da quanti commenti negativi leggiamo, perché non significano nulla per noi. Il profitto conta solo.
Ora che ho chiarito questo punto, vediamo quali altri livelli chiave ha raggiunto Bitcoin (BTCUSD). Il calo aggressivo di ieri ha visto il mercato raggiungere un minimo marginalmente al di sotto della linea di tendenza dei minimi crescenti (fondo) del Canale rialzista a 3 anni. In sostanza, questo è stato il pattern dominante dell'intero ciclo rialzista. BTC ha già chiuso al di sotto della sua media mobile a 1 settimana (linea di tendenza blu) la scorsa settimana, che storicamente è stata una conferma del ciclo ribassista, ha già perso la struttura di base dei suoi rally del ciclo rialzista sfondando ben al di sotto del livello di ritracciamento di Fibonacci a 0,382 dal precedente minimo crescente e ora si trova ad affrontare la completa rottura del pattern, incrociando al di sotto del suo fondo.
Inutile dire che, se BTC chiudesse la settimana al di sotto di tale livello, le vendite potrebbero accelerare, con la media mobile a 1 settimana (linea di tendenza verde) che rappresenta il prossimo supporto a lungo termine del mercato, dove potrebbe essere possibile un rimbalzo in controtendenza.
Quindi, questa linea di tendenza dei minimi crescenti è l'ultima speranza del ciclo rialzista?
Nvidia e la corsa AI: rischi, rally e volatilità Panoramica: perché oggi Nvidia è il barometro globale dell’innovazione tech
Nvidia non è più soltanto un titolo azionario tecnologico, ma il baricentro di una rivoluzione industriale che nel 2025 corre al ritmo dell’intelligenza artificiale generativa e di una domanda senza precedenti di chip avanzati per data center, cloud e applicazioni enterprise. Forte di utili record e di una capitalizzazione che l’ha proiettata ai vertici di Wall Street, la società è diventata la proxy dell’intero ciclo AI: ogni trimestrale viene letta come referendum sulla sostenibilità degli enormi investimenti in infrastrutture digitali e può muovere centinaia di miliardi di dollari di valore di mercato in poche sedute.
Negli ultimi mesi il profilo di Nvidia si è ulteriormente trasformato grazie a partnership strategiche con i grandi hyperscaler USA e asiatici per la costruzione di infrastrutture AI globali, accordi che consolidano il suo ruolo di fornitore standard de facto di GPU per l’addestramento dei modelli più avanzati. In parallelo, il gruppo ha dimostrato una forte capacità di adattamento alle restrizioni statunitensi sull’export di chip verso mercati sensibili come la Cina, sviluppando varianti custom in grado di rispettare il quadro normativo senza rinunciare alla presenza in aree chiave per la crescita dei ricavi.
A completare il quadro, i nuovi lanci di prodotto in ambito gaming, data center e mobilità intelligente rafforzano la leadership sulle architetture hardware per l’AI e sui sistemi ottimizzati per carichi di lavoro intensivi, dal training nei supercomputer alla guida autonoma e alla robotica, alimentando la narrativa di Nvidia come piattaforma integrata più che come semplice produttore di semiconduttori.
La combinazione di fondamentali esplosivi, sfide regolatorie e aspettative elevate ha reso il titolo uno dei principali generatori di volatilità sui mercati globali: attorno alle trimestrali i volumi di scambio toccano livelli record, gli spread sulle opzioni prezzano movimenti eccezionali e l’interesse degli hedge fund resta elevato, segno che Nvidia è ormai un driver sistemico capace di orientare sia gli indici azionari sia il sentiment sugli investimenti nell’economia dell’intelligenza artificiale.
Asset: prezzo attuale, performance, struttura di mercato
Da inizio 2025 Nvidia ha messo a segno un rally superiore al 70%, spingendosi oltre la soglia psicologica dei 200 dollari nel post earnings prima di consolidare in un ampio trading range tra 180 e 190 dollari, area in cui si concentra gran parte della liquidità sul titolo. Questa dinamica è lo specchio della leadership di Nvidia tra gli asset globali: la capitalizzazione la colloca stabilmente tra le prime cinque big tech mondiali, mentre affluiscono capitali massicci sugli ETF tematici dedicati all’intelligenza artificiale e sui derivati legati al titolo, dove opzioni e futures vengono utilizzati sia per copertura sia per operazioni speculative ad alta leva.
Sul piano della performance, Nvidia ha generato un’alpha nettamente superiore a Nasdaq e S&P 500, diventando la componente chiave nei portafogli growth e tech che puntano a cavalcare il ciclo pluriennale degli investimenti in infrastrutture AI e data center.
La struttura della domanda resta sbilanciata a favore della mano forte: investitori istituzionali e grandi gestori continuano ad accumulare sulle fasi di correzione, mentre la componente retail e i desk quantitativi operano sul breve periodo con strategie di breakout e “buy on news”, amplificando le escursioni di prezzo in corrispondenza di trimestrali e guidance.
Il contesto macro rimane complessivamente favorevole al caso Nvidia, sostenuto dall’attesa di un ciclo espansivo dell’AI, ma il rischio di correzioni improvvise resta elevato e legato a variabili esogene come le decisioni della Federal Reserve sui tassi USA, eventuali inasprimenti regolatori nel comparto semiconduttori e reazioni del mercato a dati trimestrali anche solo lievemente sotto le aspettative.
Analisi tecnica evoluta: trend, momentum, volatilità e pattern
Sul piano tecnico, Nvidia si conferma protagonista di una tendenza strutturalmente rialzista, mantenendo il prezzo stabilmente sopra la media mobile a 50 periodi (MM50) in area 175–180$, considerata da mesi la linea di spartiacque tra fasi bull e bear trend. Questa MM50 ha rappresentato un punto di ingresso privilegiato per acquisti algoritmici e accumulazioni istituzionali durante ogni test di volatilità, risultando il principale livello di difesa nei recenti ritracciamenti.
L’indicatore RSI daily, che aveva raggiunto valori estremi di ipercomprato sopra 75 in occasione dei massimi post-trimestrale, è ora sceso in zona neutra tra 55 e 60. Questo “raffreddamento” tecnico permette al titolo di scaricare la pressione di breve periodo senza compromettere l’impostazione rialzista di fondo; eventuali divergenze RSI-bullish, con minimi crescenti dell’oscillatore a fronte di prezzi stabili, potrebbero aprire la strada a nuovi spunti direzionali.
Dal punto di vista del momentum, la regressione lineare sulle ultime 50 chiusure evidenzia un allentamento dell’inclinazione positiva, segno di normalizzazione e di una fisiologica diminuzione dell’euforia. Tuttavia, finché i prezzi restano sopra la MM50 e la curva della regressione resta ascendente, il trend costruttivo di medio periodo rimane intatto.
La volatilità implicita e realizzata rimane su livelli massimi annuali, offrendo opportunità per strategie avanzate su opzioni come straddle e covered call, specie in prossimità di resistenze chiave. Il sentiment di mercato sul comparto AI resta positivo, alimentato da news su nuovi investimenti globali, partnership strategiche e risultati record di altri attori come IBM e AMD, condizioni che potrebbero stimolare ulteriori rally futuri.
Per i livelli tecnici operativi, i principali supporti si individuano tra 180–175$ (MM50 linea di difesa per posizioni bullish) e 165–160$ (swing low e cluster di domanda istituzionale), mentre le resistenze più immediate sono comprese tra 190–195$ (zona di distribuzione post–rally) e 200–205$ (massimi storici e possibile trigger per accelerazione verso 215–225$ su estensione di Fibonacci). Tra i pattern osservati spiccano la bandiera di consolidamento sopra MM50, la formazione di un doppio massimo temporaneo sui 200$ e il rischio di bear trap sotto 175$, spesso seguite da rapide inversioni sostenute da news e reazioni di mercato.
Scenario, prospettive e sintesi
L’outlook tecnico su Nvidia resta fra i più seguiti del settore, con il titolo che continua a catalizzare l’attenzione degli investitori grazie alla leadership nell’AI e alle performance record. Attualmente, la partita si gioca su livelli tecnici determinanti che definiscono le tendenze operative, senza fornire alcun orientamento su acquisto o vendita, ma solo la mappatura dei range più rilevanti.
• Sopra la MM50 (175–180$): Il titolo mantiene un’impostazione tecnica positiva, con la fascia 190–195$ come area di breakout per l’estensione verso nuovi massimi. Il superamento di questi livelli può aprire spazio per accelerazioni tipiche dei rally AI, a condizione che venga assorbita la forte volatilità e i volumi siano in crescita.
• Sotto la MM50: Se i prezzi scendono sotto la MM50, si entra in un’area dove storicamente avviene normalizzazione del trend, con maggiore flessibilità richiesta nelle strategie operative e preferenza per la gestione dinamica del rischio. Il focus si sposta verso livelli inferiori di supporto e fasi di consolidamento.
• Rottura sopra 200$: Una spinta definitiva oltre la soglia psicologica dei 200$ può generare accelerazioni importanti, avviando la fase successiva del rally e proiettando possibili target in zona 215–225$ secondo le più recenti estensioni tecniche.
La gestione del rischio rimane centrale: trailing stop, opzioni di copertura, attenzione alle date di earning e monitoraggio continuo su news macro e geopolitiche sono elementi essenziali in un contesto dove la volatilità rimane elevata. Permane anche la necessità di osservare attentamente possibili rischi correlati a regolamentazioni USA, supply chain, eccessi di euforia tipici delle “bolle AI”, e deterioramento del sentiment tech/global high-beta.
Allo stesso tempo, Nvidia resta il principale beneficiario dei mega-trend 2025: grazie agli investimenti record, partnership strategiche, e leadership consolidata, continua a guidare l’innovazione AI a livello globale. Tuttavia, la disciplina tecnica e la capacità di adattamento alle oscillazioni di scenario sono requisiti indispensabili per chi punta a seguire il trend senza esporsi a rischi eccessivi.
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META PLATFORMS INC (NASDAQ: META) - STRONG BUY?🧩 1. Analisi Fondamentale
🔹 Panoramica e contesto
Meta Platforms (Facebook, Instagram, WhatsApp, Threads, Reality Labs) è oggi una delle più grandi società del settore Communication Services, con una capitalizzazione di circa $1,5 trilioni e oltre 78.000 dipendenti.
Il titolo scambia attualmente a $609,01, in calo del 3% nella sessione più recente, dopo aver segnato un massimo storico a $796,25.
Dopo un 2024 esplosivo, Meta sta attraversando una fase di transizione strategica: dall’espansione “social” a un’azienda AI-first, integrando l’intelligenza artificiale in ogni piattaforma per aumentare l’engagement e la monetizzazione pubblicitaria.
🧠 Eventi fondamentali recenti
Q3 2025: Ricavi record a $51,24 miliardi (+26,2% YoY) e margine lordo all’82%, ma utile netto crollato a $2,71 miliardi (-82,7%) per effetto di un one-time tax charge da $15,9 miliardi.
AI Capex: Meta ha annunciato un piano di investimenti in infrastrutture AI da $600 miliardi fino al 2028, principalmente in data center e chip proprietari.
Reality Labs continua a generare perdite annualizzate di oltre $17 miliardi, ma resta strategico per l’integrazione futura di ambienti immersivi con AI.
Meta Superintelligence Labs: nuova divisione dedicata allo sviluppo di modelli di IA generativa per applicazioni interne e pubblicitarie.
Buyback & SBC: Nel 2025 Meta ha riacquistato $26,2 miliardi di azioni (-12,8% YoY) per compensare stock option crescenti ($14,5 miliardi in SBC).
Bilancio: la posizione di cassa netta è scesa a $15,6 miliardi (-62,8% YoY) per effetto degli investimenti e dei riacquisti.
✅ Bullish View
L’integrazione dell’AI in Facebook, Instagram e Threads sta già migliorando ad targeting e tempo medio di utilizzo (+5% su Facebook, +10% su Threads).
L’espansione del monetization rate e l’aumento dell’ARPU (+14,6% YoY) mostrano che gli investimenti in AI stanno già producendo valore.
Meta rimane leader globale nel social advertising (75% di market share), con un margine operativo ancora molto elevato (41,4% YTD).
A livello valutativo, il titolo scambia a un P/E forward di 23,8x, inferiore a Google (26,7x) e Amazon (34,8x): multiplo attraente considerando la crescita stimata di EPS a +18% CAGR 2025–2027.
⚠️ Bearish View
Le spese in AI e infrastrutture (CapEx pari al 34% dei ricavi YTD) potrebbero comprimere i margini e pesare sul free cash flow nei prossimi trimestri.
Persistono timori di un nuovo scenario “Metaverse 2.0”, con ritorni sugli investimenti lontani nel tempo e ROI incerto.
Reality Labs continua a drenare risorse, e la monetizzazione dell’AI interna non ha ancora un modello chiaro.
Rischio di revisione al ribasso del consensus sugli utili 2026 se il CapEx AI non porta risultati misurabili.
💼 2. Dati Chiave (Q3 2025)
Indicatore Valore Var. YoY
Ricavi $51,24B +26,2%
Utile Netto $2,71B -82,7%
Margine Lordo 82,0% +0,2pp
EBITDA $25,5B +19,3%
CapEx / Ricavi 34,2% +14,6pp
FCF Margin 20,9% -12,6pp
EPS (adj) $28,84 +35,8%
P/E Forward 23,81x ↓ (da 29,10x)
Dividend Yield 0,34% -
Beta 1,61 -
📈 3. Analisi Tecnica
🔹 Struttura del prezzo
Prezzo attuale: $609,01
Massimo storico: $796,25
Minimo 52 settimane: $479,80
Correzione dal top: circa -23,5%
Livello POC volumetrico: $598
→ coincide con la banda superiore del VWAP ancorato dal minimo di novembre 2022, rappresentando una zona tecnica di supporto dinamico e volume balance.
🔹 Zone di Interesse
Tipo Livello Descrizione
Supporto primario (POC + VWAP) $595–600 Area chiave di accumulazione istituzionale
Supporto secondario $570–575 Area di swing low post-earnings
Resistenza primaria $655–660 Ex area di distribuzione
Resistenza strutturale $720–735 Confluenza con media 100D
Target rialzista di medio termine $793–800 Ritorno verso massimi storici
🔹 Indicatori Tecnici
RSI (Daily): 38 → in area di ipervenduto, possibile rimbalzo tecnico.
MACD: in fase di cross rialzista potenziale, divergenza positiva.
Volumi: calo progressivo nella discesa → mancanza di distribuzione aggressiva.
VWAP ancorato (dal bottom 2022): attualmente supportivo, con prezzo che rimbalza sopra la banda superiore → segnale di tenuta strutturale.
🎯 4. Sintesi e Outlook
Fattore Valutazione
Momentum fondamentale (AI & Advertising) 🔥 Positivo e strutturale
Margini / CapEx / FCF ⚠️ In compressione temporanea
Valutazione (P/E, PEG) 🟢 Attraente su base storica
Tecnica di breve 🟡 In fase di rimbalzo
Livello chiave POC/VWAP 🟩 $598 = supporto strategico
Bias operativo 🎯 “Buy the Dip / Accumulo su supporti”
📌 Conclusione
Meta resta una big cap dominante nel panorama digitale, con un modello pubblicitario che continua a generare flussi di cassa imponenti, nonostante la compressione dei margini dovuta agli investimenti massicci in AI.
Il mercato ha reagito eccessivamente al “meltdown” post Q3, offrendo oggi un punto di ingresso interessante per chi mira a medio-lungo termine.
📍 Zona d’interesse tecnica primaria: $595–610 (POC + VWAP + Supporto dinamico).
📍 Target medio: $720.
📍 Target esteso (2026): $793–800.
📍 Rischio sotto $570: invalidazione della struttura rialzista di medio periodo.
💬 Conclusione
META – Forte ritracciamento tecnico dopo trimestrale mista: il titolo consolida sopra il POC $598, coincidente con la banda superiore del VWAP ancorato a 2022. Struttura rialzista di fondo intatta; RSI in ipervenduto e multipli attraenti. Setup preferito: “Buy the dip” su 595–610 con target 655–720. Bias: Bullish di medio periodo finché sopra $570.
Cautela su Enel dopo i recenti rialziEnel nel 2025 prosegue il suo percorso di trasformazione strategica con un focus molto marcato su sostenibilità, digitalizzazione e crescita nelle energie rinnovabili. Il Piano Strategico 2025-2027 prevede investimenti significativi per circa 43 miliardi di euro, di cui circa 12 miliardi destinati all’espansione della capacità rinnovabile.
Dal punto di vista tecnico, Enel quota attualmente ai suoi massimi storici, con i prezzi che a novembre hanno ritoccato i livelli raggiunti per la prima volta a gennaio 2021.
Nonostante il vigore del trend in atto, sull’oscillatore sottostante iniziano a spuntare le prime divergenze ribassiste; queste, unite alla presenza dei primi volumi degni di nota ampiamente sotto le attuali quotazioni, suggeriscono cautela nell’ingresso a mercato ai prezzi attuali per il titolo. Area 8,20 prima e 7,80 poi, possono rappresentare delle interessanti opportunità d’ingresso a sconto per un titolo dagli interessanti fondamentali.
Usare l’indicatore BTC Coinbase Premium Index su TradingView1. Che cos’è il Coinbase Premium Index?
Il Coinbase Premium Index è una metrica che misura la differenza di prezzo tra una specifica criptovaluta quotata su Coinbase e il prezzo del Bitcoin su altre principali piattaforme di scambio (in particolare Binance).
⌨︎ Metodo di calcolo:
(Prezzo BTC su Coinbase - Prezzo BTC su un altro exchange) / Prezzo BTC su un altro exchange * 100
Premio positivo: si verifica quando il prezzo su Coinbase è superiore rispetto ad altre piattaforme.
Premio negativo: si verifica quando il prezzo su Coinbase è inferiore rispetto ad altre piattaforme.
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2. Cause del Coinbase Premium
✔️ Le principali cause del Coinbase Premium sono le seguenti:
Domanda degli investitori istituzionali: Coinbase è una delle più grandi piattaforme di criptovalute regolamentate negli Stati Uniti, e molti investitori istituzionali (hedge fund, società di gestione patrimoniale, ecc.) acquistano criptovalute tramite essa.
Ordini di acquisto su larga scala da parte di investitori istituzionali possono temporaneamente far aumentare i prezzi su Coinbase, generando un premio.
Afflusso di valuta fiat: Coinbase gestisce principalmente transazioni basate su USD ed è la piattaforma più accessibile per gli investitori statunitensi.
Quando nuovi flussi di capitale fiat entrano nel mercato delle criptovalute, un forte afflusso attraverso Coinbase può portare alla formazione di un premio.
Sentimento di mercato e liquidità: se in determinati momenti il sentimento degli investitori statunitensi è più forte rispetto ad altre regioni, oppure se la liquidità su Coinbase è temporaneamente bassa, può verificarsi una differenza di prezzo.
Restrizioni sui movimenti di fondi: a causa delle normative antiriciclaggio (AML), possono esserci limitazioni di tempo e di costo nei trasferimenti tra exchange.
Questo riduce le opportunità di arbitraggio e contribuisce a mantenere il premio.
Congestione della rete e commissioni: durante periodi di congestione della rete delle criptovalute, la velocità delle transazioni può diminuire o le commissioni aumentare, rendendo più difficile l’arbitraggio rapido tra piattaforme.
3. Come utilizzare il Coinbase Premium Index nel trading
Il Coinbase Premium Index può essere utilizzato principalmente per prevedere le tendenze di mercato delle principali criptovalute come Bitcoin (BTC).
📈 Segnale di mercato rialzista (premio positivo):
Afflusso di acquisti istituzionali: un premio positivo costantemente elevato può indicare una pressione d’acquisto sostenuta da parte di investitori istituzionali.
Questo può essere interpretato come un segnale di tendenza rialzista complessiva del mercato.
Inversione di tendenza: se un premio negativo persiste in un mercato ribassista e poi diventa improvvisamente positivo o aumenta in modo significativo, può essere considerato un segnale che un’inversione di tendenza è imminente, insieme all’afflusso di capitali istituzionali e al miglioramento del sentiment di mercato.
Opportunità di acquisto sul fondo: se il prezzo del Bitcoin sta scendendo e il premio Coinbase inizia a salire sopra lo 0%, e allo stesso tempo l’afflusso netto giornaliero in ETF come BlackRock iShares Bitcoin Trust (IBIT) o Fidelity Wise Origin Bitcoin Trust (FBTC) aumenta in modo significativo, ciò può segnalare una forte opportunità di acquisto sul fondo.
📉 Segnale di mercato ribassista (premio negativo):
Pressione di vendita istituzionale o calo d’interesse: un premio negativo costantemente basso può indicare un’elevata pressione di vendita da parte di investitori istituzionali o un calo dell’interesse verso Bitcoin.
Questo può essere interpretato come un segnale di tendenza ribassista del mercato.
Segnale di inversione ribassista: se un premio positivo persiste durante un mercato rialzista e poi diventa negativo o la sua ampiezza aumenta bruscamente, può indicare un possibile massimo di mercato, segnalando che gli investitori istituzionali stanno realizzando profitti o che gli afflussi di nuovi acquisti stanno diminuendo.
Segnale di ipercomprato/correzione: ad esempio, se il prezzo del Bitcoin sta salendo rapidamente e il premio Coinbase diventa negativo, e contemporaneamente vengono osservati grandi deflussi netti da ETF come BlackRock IBIT o Fidelity FBTC, si può dedurre che il mercato sia in una fase di ipercomprato o soggetto a una correzione, e si può considerare una posizione di vendita.
4. Punti da tenere a mente
🚨 Quando si utilizza il Coinbase Premium Index, presta attenzione ai seguenti aspetti:
Combinazione con altri indicatori: il Coinbase Premium Index è solo un indicatore ausiliario.
È necessario un giudizio complessivo analizzando anche altri indicatori di analisi tecnica come medie mobili, RSI, MACD, volume di scambi, oltre a dati on-chain e indicatori macroeconomici.
Importanza dei dati sugli afflussi/deflussi degli ETF: gli ETF spot su Bitcoin gestiti da grandi società come BlackRock e Fidelity rappresentano alcuni degli indicatori più diretti dei flussi di capitale istituzionale.
Analizzare i dati giornalieri sugli afflussi/deflussi netti di questi ETF insieme al premio Coinbase può offrire una comprensione più accurata della pressione di acquisto o vendita istituzionale nel mercato.
Volatilità a breve termine: il premio può fluttuare rapidamente a causa di lievi variazioni del mercato nel breve periodo.
È importante osservare le tendenze a lungo termine piuttosto che reagire eccessivamente ai cambiamenti temporanei del premio.
Cambiamenti nelle condizioni di mercato: il mercato delle criptovalute cambia molto rapidamente.
Non c’è garanzia che i modelli validi in passato restino validi in futuro.
Fattori come l’ambiente normativo, le politiche delle principali piattaforme e l’emergere di nuovi partecipanti al mercato possono influenzare il premio.
Ambito di applicazione limitato: il Coinbase Premium Index tende a riflettere la domanda degli investitori istituzionali principalmente per Bitcoin. La sua influenza sugli altcoin può essere limitata.
5. Utilizzo del Coinbase Premium Index su TradingView
TradingView è una piattaforma popolare che offre numerosi indicatori tecnici e strumenti di analisi grafica.
Su TradingView, esistono molti indicatori personalizzati che consentono di monitorare in tempo reale il Coinbase Premium Index.
Questi indicatori calcolano generalmente la differenza di prezzo tra gli asset spot di Coinbase e Binance (ad esempio, BTCUSD/BTCUSDT) e la visualizzano in un pannello separato nella parte inferiore del grafico.
📊 Suggerimenti per l’utilizzo degli indicatori su TradingView:
Ricerca degli indicatori: clicca sul pulsante “Indicators” nel grafico di TradingView e digita parole chiave come “Coinbase premium” o “Coinbase vs Binance” nella barra di ricerca per trovare gli indicatori pertinenti.
Monitoraggio in tempo reale: questi indicatori recuperano i dati in tempo reale del prezzo spot del Bitcoin da Coinbase e Binance, calcolano il premio e lo mostrano visivamente sul grafico.
Ciò consente agli investitori di verificare immediatamente le differenze di prezzo e integrarle nelle proprie strategie di trading.
Combinazione con altri indicatori: uno dei principali vantaggi di TradingView è la possibilità di sovrapporre più indicatori su un unico grafico.
È possibile aggiungere l’indicatore del Coinbase Premium Index insieme al grafico del prezzo del Bitcoin e, se necessario, consultare separatamente i dati sugli afflussi/deflussi di ETF di BlackRock e Fidelity per condurre un’analisi multifattoriale.
Impostazione di avvisi: utilizza la funzione di avviso di TradingView per ricevere notifiche quando il premio Coinbase supera un determinato livello o entra/esce da un intervallo specifico.
Questo aiuta a cogliere i cambiamenti di mercato in tempo reale e a reagire di conseguenza.
In conclusione, il Coinbase Premium Index è un indicatore che può offrire una visione preziosa dei movimenti degli investitori istituzionali nel mercato statunitense, uno dei principali protagonisti nello spazio delle criptovalute.
Quando viene combinato con i dati sugli afflussi/deflussi di ETF spot su Bitcoin gestiti da grandi società di investimento come BlackRock e Fidelity, può aiutare in modo significativo a comprendere più chiaramente i flussi reali di fondi istituzionali e a valutare la forza del mercato e la possibilità di inversioni di tendenza.
Tuttavia, invece di fidarsi ciecamente di esso, è consigliabile utilizzarlo come strumento complementare per migliorare una comprensione complessiva del mercato, insieme ad altri strumenti di analisi.
BTC: L'Essenzialità Strutturale del Ritracciamento dell'onda 2🎯 La Tesi: Il Flat Correttivo Irregolare (o Espanso)
La mia analisi si concentra sull'ipotesi che la correzione che seguirà il picco del grande impulso (Onda I) non sarà semplice, ma prenderà la forma di un "Flat Irregolare". Questo pattern è il più ingannevole e garantisce il massimo ritracciamento emotivo.
1. Il Ruolo Emotivo della Correzione
La funzione principale dell'Onda II (o della correzione A-B-C) è quella di "pulire" il mercato, eliminando l'eccesso di euforia accumulato durante l'Onda I.
L'Onda B Eccessiva è la Chiave: Invece di ritracciare semplicemente verso il basso, l'Onda B di questa correzione è proiettata a superare momentaneamente il picco stabilito dall'Onda I.
Considerazione Personale: Questo movimento al di sopra del precedente massimo è un falso segnale di continuazione. Serve a convincere il mercato che la correzione è finita e che il rally è ripreso, attirando il capitale che si prepara a essere intrappolato nella caduta successiva.
2. La Sequenza Strutturale del Ribasso
Il Flat Irregolare si svolge in tre fasi distinte, ognuna con un impatto tecnico preciso:
Onda A (La Sorpresa): Una discesa improvvisa dal massimo, che rompe i primi supporti orizzontali e segnala la fine dell'impulso.
Onda B (L'Illusione Tecnica): Un rally prolungato che infrange il massimo dell'Onda I. Questo è il momento di massimo rischio e massima trappola per chi opera sui breakout.
Onda C (La Discesa Profonda): La fase finale e più violenta. L'Onda C deve non solo annullare l'Onda B, ma anche scendere ben al di sotto del minimo dell'Onda A.
3. L'Area di Rischio e Opportunità: 50%–61.8%
Il vero obiettivo di questo ribasso (Onda C) è l'area critica di supporto tecnico, l'intervallo tra il 50% e il 61.8% di ritracciamento dell'intero movimento dell'Onda I.
Il 50% di Fibonacci: Rappresenta un punto di equilibrio matematico e spesso funge da primo forte test di supporto per le Onde II meno profonde.
Il 61.8% di Fibonacci: È il ritracciamento aureo e il punto più comune per la conclusione di una correzione di secondo grado (Onda II).
Considerazione Personale: La mia tesi ribassista si basa sul fatto che l'Onda C non si fermerà al 50%, ma cercherà livelli più in basso, penetrando nell'area e trovando il fondo intorno al 61.8%.
L'intera area 50%–61.8% (chiamata anche "golden pocket" o "zona di rifornimento") è la zona di accumulazione strategica. Scendere al di sotto del 61.8% aumenterebbe drasticamente il rischio di una correzione anomala e porrebbe seri dubbi sull'ipotesi di una successiva Onda III esplosiva.
L'idea ribassista offre quindi un target preciso per lo short tattico (sfruttando l'Onda C) e contemporaneamente identifica la migliore zona per l'accumulo a lungo termine (in preparazione per l'Onda III).
Crescita a tutti i costi, spesso si paga a caro prezzoNexi, un tempo gioiello nel panorama dei pagamenti digitali, ha vissuto un vero e proprio crollo, passando da valutazioni che sfioravano i 20 dollari per azione a precipitare ben al di sotto dei 5. Questo declino drammatico non è stato un evento improvviso, ma il risultato di una complessa serie di fattori, una sorta di tempesta perfetta che ha colpito le fondamenta stesse dell'azienda. Dobbiamo iniziare a guardare a quel periodo glorioso in cui Nexi rappresentava l'innovazione e la crescita in un settore in piena espansione. L'entusiasmo degli investitori era palpabile, spinto dalle promesse di un futuro senza contanti e dalla leadership indiscussa di Nexi nel mercato italiano e con ambizioni di espansione internazionale. L'IPO, l'Offerta Pubblica Iniziale, aveva segnato un punto di svolta, portando l'azienda sul mercato azionario con aspettative altissime. Ma come spesso accade nel mondo della finanza, le aspettative possono trasformarsi rapidamente in delusioni quando la realtà non riesce a tenerne il passo.
Uno dei primi segnali di instabilità, che forse non fu colto appieno all'epoca, riguardava la strategia di acquisizioni aggressive che Nexi stava perseguendo. L'azienda aveva una fame insaziabile di crescere, inglobando concorrenti e rafforzando la propria presenza in diversi mercati. Se da un lato questo approccio mirava a consolidare la posizione e ad ottenere economie di scala, dall'altro implicava un indebitamento significativo. La leva finanziaria, se usata con saggezza, può essere un potente motore di crescita, ma quando le condizioni di mercato cambiano, essa può trasformarsi in un fardello pesante. Il debito, inizialmente visto come un mezzo per accelerare la crescita, è diventato una fonte di preoccupazione quando i tassi di interesse hanno iniziato la loro inesorabile ascesa, rendendo più costoso il servizio del debito e riducendo i margini di profitto.
Parallelamente, il settore dei pagamenti digitali è diventato sempre più competitivo. Nuovi attori come Stripe, Adyen, SumUp, Satispay ecc. Spesso supportati da ingenti capitali di rischio, hanno fatto irruzione sulla scena, proponendo soluzioni innovative e competitive. Le fintech hanno iniziato a erodere quote di mercato, soprattutto in segmenti specifici, offrendo esperienze utente più fluide e costi inferiori. Nexi, pur avendo una solida base, si è trovata a dover affrontare questa pressione crescente, trovando più difficile mantenere i propri margini e conquistare nuovi clienti. L'innovazione, che era stata il suo punto di forza, ha richiesto investimenti continui per rimanere all'avanguardia, e questi investimenti, uniti ai costi del debito, hanno iniziato a pesare sul bilancio.
Un altro elemento cruciale che ha contribuito al tracollo di Nexi è stata la combinazione di fattori macroeconomici sfavorevoli. L'inflazione crescente, l'incertezza geopolitica e il rallentamento economico globale hanno creato un clima di sfiducia generale sui mercati finanziari. In un contesto del genere, gli investitori tendono a diventare più avversi al rischio, privilegiando aziende con bilanci solidi, flussi di cassa prevedibili e minor indebitamento. Le società con elevate esposizioni debitorie e profitti in calo, come ha iniziato a mostrare Nexi, sono diventate bersagli facili per le vendite massicce. La percezione di rischio è aumentata, spingendo molti investitori a disinvestire, causando una caduta verticale del prezzo delle azioni.
Inoltre, non possiamo ignorare le sfide specifiche che hanno riguardato l'integrazione delle numerose acquisizioni. Unire aziende con culture, sistemi e processi diversi è un'operazione complessa e dispendiosa in termini di tempo e risorse. Se non gestita in modo impeccabile, l'integrazione può portare a inefficienze, ritardi e costi imprevisti. È probabile che Nexi abbia incontrato difficoltà in questo senso, ritardando la piena realizzazione delle sinergie attese e impattando sulla redditività complessiva. Le aspettative iniziali sulla rapidità e l'efficacia di queste integrazioni potrebbero essersi rivelate troppo ottimistiche, generando delusione tra gli investitori.
La gestione e la comunicazione sono altri aspetti da considerare. A volte, una strategia aziendale ben definita, ma comunicata in modo inefficace, può creare confusione e sfiducia nel mercato, come nelle comunicazioni sul debito, facendo passare una narrazione troppo ottimistica che però strideva con i dati. La trasparenza riguardo alle difficoltà e ai piani di recupero è fondamentale per mantenere la fiducia degli investitori. Se il mercato ha percepito una mancanza di chiarezza o una risposta tardiva alle sfide, ciò potrebbe aver accelerato la fuga degli investitori. Le aspettative degli analisti, che seguono da vicino le performance delle aziende, hanno iniziato a rivedere al ribasso le proprie stime, segnalando un sentimento negativo che si è poi riflesso sul prezzo delle azioni.
Guardando al futuro, Nexi si trova di fronte a un percorso di profonda trasformazione. Le prospettive non sono più quelle di una crescita esponenziale e ininterrotta, ma piuttosto quelle di un consolidamento e di un recupero paziente. Per risalire la china, l'azienda dovrà necessariamente affrontare il problema del debito, cercando di ridurlo attraverso una gestione oculata dei flussi di cassa e, potenzialmente, tramite strategie di ricapitalizzazione. L'efficienza operativa diventerà la parola d'ordine, con un'attenzione particolare all'ottimizzazione dei costi e alla razionalizzazione delle operazioni derivanti dalle acquisizioni.
La competizione nel settore dei pagamenti digitali non accenna a diminuire, quindi Nexi dovrà dimostrare di saper innovare costantemente, offrendo soluzioni che non solo rispondano alle esigenze del mercato, ma che anticipino le tendenze future. Un focus sui segmenti di mercato più redditizi e sulla fidelizzazione dei clienti esistenti potrebbe essere una strategia vincente. Inoltre, una comunicazione chiara e trasparente con gli investitori e il mercato sarà essenziale per ricostruire la fiducia. Nexi ha dimostrato in passato la sua capacità di leadership e la sua resilienza. La sfida ora è quella di dimostrare nuovamente queste qualità in un contesto molto più difficile, trasformando le lezioni apprese da questo periodo turbolento in una base solida per un futuro più stabile e profittevole, anche se probabilmente con aspettative di crescita più realistiche rispetto al passato. Il percorso sarà arduo, ma se Nexi riuscirà a implementare con successo le necessarie ristrutturazioni e a dimostrare una ritrovata efficacia operativa, potrebbe gradualmente riconquistare la fiducia degli investitori, anche se il ricordo dei tempi in cui valeva quasi 20 dollari per azione rimarrà per molto tempo un monito sulla volatilità dei mercati finanziari.
Attenzione a un altro forte calo dell'oro:
Ultima analisi del trend dell'oro e strategia di trading (29 ottobre)
Caratterizzazione attuale del mercato: una fase di digestione a seguito di un pullback dai massimi, con estrema debolezza tecnica a breve termine. Il calo di circa il 10% rispetto al picco storico non indica un crollo del trend, ma piuttosto una correzione del precedente "premio del bene rifugio". Il conflitto principale risiede nella lotta tra la pressione di vendita a breve termine derivante dalla maggiore propensione al rischio e il supporto fondamentale a medio-lungo termine derivante dalle aspettative di taglio dei tassi della Fed e dai rischi fiscali.
I. Logica di mercato fondamentale
Fattori ribassisti a breve termine (che guidano l'attuale andamento dei prezzi):
Miglioramento della propensione al rischio: il rafforzamento della cooperazione globale nella catena di approvvigionamento indebolisce la domanda di beni rifugio.
Pressione da prese di profitto: dopo aver raggiunto massimi storici, si stanno liquidando ingenti posizioni lunghe a breve termine, aumentando la volatilità.
Flussi di fondi: gli ETF sull'oro stanno registrando lievi deflussi, il che indica una certa distribuzione a livelli elevati.
Supporto a medio-lungo termine (limitazione del ribasso):
Aspettative di taglio dei tassi della Fed: il mercato prevede che la Fed attuerà un altro taglio dei tassi questa settimana, riducendo il costo opportunità di detenere oro.
Rischi fiscali statunitensi: i persistenti rischi di chiusura delle attività governative e l'espansione del deficit rimangono una potenziale fonte di domanda.
II. Livelli di prezzo chiave
Zona di resistenza principale: $ 3970 - $ 3980
Coincide con la resistenza della media mobile oraria. Un rally che fallisce in questa zona indica una debolezza del mercato in corso ed è l'area ideale per aprire posizioni corte durante la sessione statunitense.
Livello di resistenza forte / stop loss corto: $ 4000 - $ 4005
Questo è il picco chiave che ha limitato il rimbalzo intraday. Una forte rottura al di sopra di questa zona potrebbe invalidare la struttura fortemente debole a breve termine, spingendo le posizioni corte a uscire.
Zona di supporto a breve termine: $ 3880 - $ 3885
L'area del minimo giornaliero, nonché la zona di ingresso per le strategie long. Dato il significativo calo già registrato, è possibile un rimbalzo tecnico al primo test.
Obiettivo di rottura: se la zona di supporto $ 3880 - $ 3885 viene decisamente violata, i venditori punteranno a livelli di supporto più forti al di sotto.
III. Strategia di trading intraday
Idea dominante: seguire la debolezza tecnica a breve termine, principalmente vendendo sui rally; considerare posizioni long leggere sul supporto chiave per un rimbalzo, ma uscire rapidamente.
Strategia short (primaria):
Tempistica di ingresso: attendere pazientemente che il prezzo dell'oro salga nel range $ 3970 - $ 3980 per aprire posizioni short in lotti.
Obiettivo di profitto: l'obiettivo primario è $ 3920 - $ 3900. In caso di rottura, estendere ulteriormente verso $ 3885.
Stop loss: posizionare gli stop sopra $ 3988 - $ 3990.
Strategia Long (Rimbalzo Secondario, Controtendenza):
Tempistica di Ingresso: Se il prezzo inizialmente si ritira verso la zona di supporto $3880-$3885 e mostra segni di stabilizzazione, considerate posizioni long leggere e nette.
Obiettivo di Profitto: L'obiettivo primario è $3930-$3970.
Stop Loss: Posizionate gli stop loss sotto $3870-$3872.
IV. Disciplina di Trading e Avvertenze sui Rischi
Evitare di Inseguire i Minimi: Inseguire il mercato ai minimi comporta un rischio significativo. Attendere pazientemente le opportunità di rialzo per vendere.
Rigoroso Controllo del Rischio: Il sentiment del mercato è sensibile; qualsiasi notizia fondamentale può innescare brusche oscillazioni. Eseguite rigorosamente gli stop loss; evitate assolutamente di mantenere posizioni in perdita sperando di raggiungere il pareggio.
Comprendere la Natura del Mercato: Riconoscere questa situazione come una "digestione di alto livello" piuttosto che un "crollo unilaterale" aiuta a mantenere l'attenzione sui livelli di supporto chiave ed evitare un eccessivo pessimismo ai minimi.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
🟡 GOLD analisi tecnica + fondamentale🟡
Gold sta recuperando dopo lo scossone fino a ieri.
Il prezzo è tornato su vecchie chiusure e aperture settimanali/mensili.
Queste zone contano parecchio e sono molto rilevanti!
La zona daily dei 3890 è stata toccata e L’imblance daily è stata chiusa. ottimo segnale.
il prezzo Sta rientrando anche sul livello daily precedente.
Altro punto a favore del probabile long nel pomeriggio.
pazienza e attenzione che stasera si balla!
FOMC ore 19:00 ci vediamo in live per assisterla insieme.
Oggi due fattori chiave: Fed + trimestrali big tech.
📈 Scenario rialzista
Se la Fed taglia i tassi e resta prudente, rendimenti e USD possono scendere. possiamo assistere ad un rialzo
📉 Scenario ribassista
Se la Fed parla di “taglio unico” o i tech spingono i rendimenti in alto.
possiamo assistere ad un ribasso
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🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Lottomatica - vuoto volumetrico chiama possibile short?🏛️ Introduzione
Lottomatica Group S.p.A., principale operatore italiano nel settore del gaming, è entrata da poco nel listino principale del FTSE MIB 40, evento che di norma attira l’interesse di fondi istituzionali e investitori passivi. Tuttavia, dopo una forte fase rialzista nel 2024, il titolo mostra segnali di debolezza tecnica e possibili prese di profitto.
📉 Analisi Tecnica
Sul grafico giornaliero, si evidenziano diversi elementi di debolezza:
La trendline discendente delimita massimi decrescenti, confermando un trend ribassista in atto.
Il Volume Profile mostra un vuoto volumetrico nell’area attuale, che potrebbe facilitare un’accelerazione verso il basso in assenza di forti supporti intermedi.
L’RSI (14) si trova in area ipervenduto, ma senza ancora segnali di divergenza positiva o inversione, indicando che la pressione dei venditori persiste.
🧭 Scenario operativo (Short)
Entrata: su retest dell’area 21,12 – 21,82 €
Stop Loss: sopra 24 € (oltre la trendline discendente e l’area volumetrica principale)
Target 1: 18,99 €
Target 2: 18,34 €
Rapporto rischio/rendimento: ≈ 1:2,5 – 1:3
⚠️ Conferme da attendere
Reazione ribassista sull’area di retest 21,12–21,82 € con candele di inversione.
RSI che rimane sotto 45 e volumi in aumento sul ribasso.
Eventuale perdita dei minimi recenti per confermare la continuazione verso i target inferiori.
💬 Sintesi
Nonostante la recente inclusione nel FTSE MIB 40 possa rappresentare un fattore positivo di lungo periodo, il contesto tecnico attuale mostra un chiaro deterioramento del momentum.
La combinazione di trend discendente, vuoto volumetrico e debolezza RSI favorisce uno scenario di prosecuzione ribassista verso area 18,50 €.
Solidità operativa, ma segnali di pressione su crescita e flussiL’8 ottobre 2025 Reuters ha riportato che il governo statunitense sta valutando di cancellare miliardi di dollari di finanziamenti destinati ai programmi di energia pulita. Tra le misure previste figura anche un taglio di 208 milioni di dollari al Gruppo Volvo, originariamente destinati all’ammodernamento degli impianti in Maryland, Virginia e Pennsylvania per aumentare la capacità produttiva di veicoli elettrici.
In vista della pubblicazione degli utili del 17 ottobre 2025, analizziamo i fondamentali per comprendere la salute finanziaria e operativa di Volvo.
Per uno sguardo alla pubblicazione degli utili precedenti, clicca quì .
Liquidità e struttura finanziaria
Il current ratio (1,11) e il quick ratio (0,86) risultano inferiori ai benchmark settoriali, segnalando una liquidità di breve periodo moderata.
Il rapporto Debito/Patrimonio Netto (1,62) è oltre tre volte la soglia settoriale, evidenziando un’elevata leva finanziaria.
Anche la cassa su debito (0,23) è leggermente al di sotto del minimo raccomandato, confermando una posizione finanziaria tesa, da monitorare attentamente.
Redditività e crescita
Sul piano operativo , Volvo mantiene margini solidi:
Lordo: 25,16%,
Operativo: 11,01%,
Netto: 7,61%,
Tutti superiori ai parametri medi del settore automobilistico, a conferma di una gestione efficiente dei costi e buona profittabilità industriale.
Tuttavia, la crescita del fatturato (-9,4%) e l’utile per azione (-31,77%) mostrano un rallentamento marcato, probabilmente legato ai tagli dei finanziamenti, all’erosione della domanda di veicoli elettrici e a un contesto competitivo più duro.
Gli indicatori di ritorno restano comunque forti:
ROE (22,6%), ROA (5,5%) e ROIC (12%) si collocano nettamente sopra le soglie settoriali, segnalando una gestione del capitale molto efficiente.
Valutazione di mercato
Dal punto di vista valutativo, il titolo mostra multipli interessanti:
P/E 13,3, EV/EBITDA 9,6 e EV/EBIT 13,7, tutti al di sotto delle medie di riferimento, suggerendo una valutazione contenuta rispetto ai fondamentali.
Tuttavia, il P/B 3,09 risulta sopra la soglia settoriale, segno che il mercato continua a prezzare un premio per la qualità del brand.
Il rendimento da dividendo rimane attraente (6,9% previsto), nonostante un payout irregolare e una crescita dei dividendi (6,67%) in linea con le aspettative del comparto.
Punti di forza
Margini operativi e redditività (ROE, ROIC) superiori al settore
Multipli di mercato generalmente contenuti
Rendimento da dividendo elevato
Debolezze
Liquidità ridotta e leva finanziaria alta
Crescita del fatturato ed EPS in contrazione
Flussi di cassa liberi (FCF margin 5,08%) inferiori alle soglie
Conclusione:
Volvo resta una società profittevole e ben gestita, ma il taglio dei fondi governativi e la contrazione della crescita impongono cautela. Il titolo appare fondamentalmente solido, ma la pressione sui flussi di cassa e l’indebitamento elevato potrebbero limitarne il potenziale di espansione nel breve periodo.
Rating complessivo: Classe B Volvo mostra una buona solidità operativa e redditività sopra la media, ma con criticità su crescita e leva finanziaria.
È quindi un titolo affidabile ma con rischi moderati, più adatto a un portafoglio orientato al rendimento e alla stabilità piuttosto che alla crescita.
Caffè corto grazie! ^__^''' Short!L'idea di trade sul COFFEE (1h) presenta un setup interessante per una posizione corta, basata su un chiaro livello di resistenza, identificato come Order Block e zona OTE di Fibonacci, e un favorevole rapporto rischio/rendimento. Come per ogni operazione di trading, è consigliabile effettuare ulteriori analisi e considerare altri fattori di mercato prima di prendere una decisione operativa.
Contesto del Mercato
Il grafico mostra l'andamento del prezzo del caffè sulla piattaforma Pepperstone. Si osserva un significativo movimento rialzista tra agosto e settembre, seguito da una fase di consolidamento o correzione durante ottobre. Al momento dell'analisi, il prezzo si aggira intorno ai 399,13 USD.
Idea di Trade
L'idea di trade suggerita dal grafico è una posizione corta (sell) sul caffè.
Questa conclusione è supportata dalla presenza di un'area di resistenza chiave, identificata come Order Block e zona OTE di Fibonacci, e da una potenziale inversione di tendenza.
Timeframe1h
Tipo di TradeShort(Sell)
Prezzo di Ingresso (circa)399,13 USD
Stop Loss403,99 USD
Take Profit356,66 USD
1.Order Block e Zona OTE di Fibonacci: La zona rossa evidenziata sul grafico, che si estende leggermente al di sopra del prezzo di ingresso, è interpretata come un Order Block significativo. Gli Order Block sono aree sul grafico dove grandi istituzioni hanno piazzato ordini consistenti, e spesso fungono da livelli di supporto o resistenza. La confluenza con una zona OTE (Optimal Trade Entry) di Fibonacci rafforza ulteriormente la validità di quest'area come punto di inversione potenziale. Le zone OTE, tipicamente tra il 62% e il 79% del ritracciamento di Fibonacci di un movimento impulsivo, sono considerate punti ideali per entrare in un trade in direzione della tendenza principale o per un'inversione.
2.Livello di Resistenza: Quest'area (Order Block/OTE) coincide anche con un livello di resistenza significativo intorno ai 399-400 USD. Il prezzo ha precedentemente raggiunto questo livello e ha mostrato difficoltà a superarlo, indicando una forte pressione di vendita in questa zona. Questo suggerisce che i venditori potrebbero rientrare nel mercato a questi prezzi
3.Rischio/Rendimento: L'idea di trade presenta un rapporto rischio/rendimento favorevole.
Il livello di stop-loss è posizionato a 403,99 USD, leggermente al di sopra dell'Order Block/OTE, limitando la perdita potenziale. L'obiettivo di take-profit a 356,66 USD offre un potenziale guadagno significativamente maggiore rispetto al rischio assunto, suggerendo un trade con un buon potenziale di profitto.
4.Potenziale Inversione: Dopo il rally iniziale e la successiva fase di consolidamento, il prezzo si trova nuovamente a testare un livello chiave di resistenza/Order Block/OTE. Questo potrebbe indicare una potenziale inversione ribassista o la continuazione della fase correttiva, rendendo attraente una posizione short.
Disclaimer
Questa è la mia analisi e non sono consigli finanziari e ne un invito a copiare quello che faccio è solo condivisione e informazione.
MIl prezzo ha appena perso il forte supporto dei 50€ , zona che ha faticato parecchio a superare poche settimane fa
La discesa del prezzo potrebbe raggiungere i 43,15€ e attivare la figura del doppio massimo con destinazione i 33,74€, in caso di rottura
La possibile pace in Ucraina avrà sicuramente un impatto sui titoli della difesa
Al momento è solo un possibile scenario che potrebbe anche non realizzarsi
Strategia di inversione trend con trendline e livelli chiave BTC📈 Negli ultimi mesi sto testando una strategia semplice ma efficace basata esclusivamente sull’analisi del prezzo, senza l’uso di indicatori. Una strategia di pura price action , basata su struttura di mercato e swing point, cioè massimi e minimi rilevanti .
È un approccio molto pulito e logico, vicino ai concetti di Dow Theory e swing trading strutturale .
L’obiettivo è identificare con chiarezza i cambi di trend su Bitcoin (BTC/USD) nel TimeFrame 30 minuti.
🧠 PUNTI FORTI
✅ Nessun indicatore → lettura pulita, adattabile a tutti i mercati.
✅ Segnali chiari → il prezzo conferma sempre il cambio di tendenza.
✅ Buona compatibilità con trailing stop o gestione dinamica.
✅ Logica universale → funziona su crypto, indici, materie prime.
🧩 Struttura della strategia
- Trend rialzista: definito da minimi crescenti.
- Trend ribassista: definito da massimi decrescenti.
- Cambio di trend da ribassista a rialzista: quando il prezzo rompe al rialzo il massimo precedente.
- Cambio di trend da rialzista a ribassista: quando il prezzo scende sotto il minimo precedente.
Non utilizzo indicatori, solo:
- Trendline per visualizzare la direzione del movimento.
- Livelli orizzontali per identificare breakout e possibili pullback.
🎯 Timeframe e ⚙️ gestione operativa
- Timeframe operativo: 30 minuti
- Stop loss: subito sotto (o sopra) il livello di inversione
- Take profit: a discrezione, oppure gestione dinamica seguendo la nuova trendline
📊 Obiettivo
Testare la strategia in demo per valutarne l’efficacia nel tempo, soprattutto nei momenti di forte volatilità del BTC.
La semplicità è la chiave: il prezzo contiene già tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
🗣️ Cosa ne pensate?
Avete mai utilizzato strategie simili basate solo su struttura del prezzo e trendline?
Ogni feedback o suggerimento è ben accetto!
I costi del tradingIl trading può sembrare un’attività semplice e potenzialmente redditizia, ma dietro a ogni operazione si nascondono costi spesso poco considerati, che possono erodere significativamente i profitti nel tempo. Conoscere e valutare bene questi costi nascosti è fondamentale per chiunque voglia costruire una carriera solida e sostenibile nel trading.
Costi per l'educazione e la formazione
La formazione è un investimento necessario nel percorso del trader, ma rappresenta un costo spesso sottovalutato. Sebbene molte basi del trading siano disponibili gratuitamente online, i materiali avanzati e i coaching professionali sono quasi sempre a pagamento. Inoltre, non esiste garanzia che un corso o un servizio di formazione produca risultati immediati o costanti. Questo aspetto costituisce quindi un impegno economico da prevedere e gestire.
Tempo e impegno
Diventare un trader profittevole richiede tempo, dedizione e pazienza. Secondo studi e testimonianze di mercato, i trader spesso impiegano anni di pratica e studio prima di sviluppare una metodologia efficace. Questo tempo impiegato si traduce in un costo opportunità, poiché le ore dedicate al trading sono sottratte ad altre attività produttive o personali. È importante considerare il trading come un vero e proprio lavoro, con un investimento significativo in termini di tempo.
Commissioni dei broker
Le commissioni rappresentano la quota che i broker applicano per ogni operazione eseguita, calcolata in genere in base alla dimensione della posizione. Sebbene molti trader considerino queste commissioni marginali, nel trading frequente, con diverse posizioni aperte ogni settimana, il costo complessivo può diventare consistente e dimezzare i rendimenti. È importante anche distinguere tra broker che applicano commissioni dirette e quelli che le incorporano indirettamente attraverso spread maggiorati o altre spese.
Spread di mercato
Lo spread, cioè la differenza tra il prezzo di acquisto (ask) e di vendita (bid), è un costo implicito in ogni operazione. Anche se nei mercati più liquidi come il Forex con coppie maggiori lo spread può essere molto basso, resta comunque un costo che riduce i margini di profitto. Durante periodi di bassa liquidità o su mercati meno liquidi, lo spread può aumentare notevolmente, rendendo le operazioni meno convenienti. Spesso viene sottovalutato perché meno evidente rispetto alle commissioni, ma nel trading frequente si traduce in una voce di costo rilevante.
Swap e costi di mantenimento
Lo swap è la commissione addebitata o pagata per mantenere una posizione aperta durante la notte, basata sulla differenza tra i tassi di interesse delle valute in una coppia valutaria o altri parametri simili in altri mercati. Sebbene alcune posizioni possano generare swap positivi, in generale questi costi si accumulano nel tempo e possono ridurre sensibilmente i guadagni soprattutto nelle strategie di holding a lungo termine.






















