S&P stornerà nei mesi estivi?Iniziamo con il grafico mensile del dollaro.
Andiamo per grado temporale, iniziando cosi da sinistra.
Nella discesa iniziata nel febbraio 2002, esisteva un'inefficienza di mercato, contrassegnata anche da un punto di controllo (POC), ovvero il prezzo dove ci sono stati più scambi in termini di volumi.
Come spesso ricordo, il mercato non dimentica queste inefficienze. Nel settembre 2022, ben 20 anni dopo, il mercato ha toccato quel POC, andando a segnare il suo punto massimo negli ultimi 20 anni. Da li a poco, inizia la discesa, che segna la ripresa del mercato azionario S&P500. (ricordo che in questo scenario economico, il dollaro USA ha una correlazione inversa, abbastanza precisa, rispetto allo S&P500)
Bene, passiamo agli anni successivi!
Dal 2004 al 2014, il dollaro ha lateralizzato in un range che va da 70 a 91, per poi avere un veloce rialzo nell'estate 2014, a causa delle aspettative di un futuro rialzo dei tassi FED; avvenuto successivamente nel dicembre 2015.
Questo rapido movimento rialzista, ha generato un'altra inefficienza di mercato, di cui, molto probabilmente, quest'ultimo non se ne dimenticherà.
Magari si ritornerà su quei livelli tra qualche anno. Oggi, siamo abbastanza lontani, per poter prendere in considerazione quest'area.
Passiamo all'ultima accumulazione che va dal 2015 al 2021.
Se ricordate bene, già nella seconda metà del 2021 si parlava di inflazione, la quale era ritenuta sotto controllo da parte delle banche centrali. Sul grafico ci trovavamo in area 92, pronti a partire verso su.
Poco dopo, l'aspettativa di rialzo dei tassi d'interesse, fa partire il trend al rialzo sino a raggiungere la supply zone del 2002, per colmare quell'inefficienza di mercato.
Ora, dopo la discesa iniziata nel'ottobre 2022, che per di più ha creato un'altra inefficienza di mercato, stiamo lateralizzando in un range con volumi ben al di sotto della media. Inoltre, guardando gli ultimi swing, i prezzi hanno eseguito due finte rotture, la prima al rialzo e la seconda al ribasso.
Queste false rotture, spesso sono manipolazioni di mercato e prese di liquidità, quindi considerando un'inefficienza creata in area 109, e le due false rotture, di cui l'ultima a ribasso, non mi meraviglierei se i prezzi andassero a toccare quell'area nel breve termine.
Mi preme anche dire che in ottica di un futuro taglio dei tassi, il dollaro potrebbe scendere giù sino a raggiungere area 97, andando a toccare il POC.
Quindi, non mi farebbe strano vedere il seguente movimento..
Adesso, passiamo sullo S&P500.
Cosa potrebbe accadere da questo movimento dei prezzi sul dollaro?
Personalmente mi aspetto un movimento al ribasso, dovuto dal rialzo del dollaro, per poi avere il proseguimento della crescita.
Il target di un eventuale storno è area 4771.
D'altronde, lo S&P500 a metà 2024 sta già segnando una performance del +11% circa, forse sarebbe il caso di respirare un po'.
Grazie per la lettura. Se siete interessati ad altre mie analisi, vi invito a seguirmi.
Un saluto.
Idee della comunità
A2A, calo dei tassi e transizione energetica a supporto Buongiorno,
il settore energy ha fatto molta strada di recente, ma questo non significa che abbia finito il suo cammino.
La prospettiva di calo dei tassi di interesse e la valanga rappresenta dal fenomeno energy transition rappresentano vento nelle vele delle aziende che si occupano di energia.
Anche se non per tutte allo stesso modo.
Essendo un settore che lavora con elevata leva (debito), il costo del capitale di credito (interessi passivi) è una voce piuttosto importante nel profitti e perdite (costi).
Questo significa che la prospettiva, concreta in Europa, di vedere tassi più bassi entro l'anno significa un netto miglioramento dei margini (redditività).
Inoltre la transizione energetica, che ricordo non è solo un pio desiderio delle singole aziende ma frutto di accordi internazionali tra paesi, spingerà sicuramente sul lato dei volumi (aumento delle quantità vendute) visto che è un fenomeno comunque ad elevato consumo di energia.
In questo contesto, non sorprende vedere l'indice di settore su valutazioni di massimi relativi, d'altra parte il mercato fa bene il suo lavoro e finora ha scontato parte di questo effetto.
Già, ma quanto è nei prezzi?
Al riguardo le varie analisi che si possono consultare un po' ovunque sembrano concordi nell'affermare che non tutto è scontato.
Come tutti i fenomeni dirompenti, c'è sempre una oggettiva difficoltà nel quantificare le conseguenze.
A2A è una di quelle aziende meglio posizionate al riguardo potendo vantare un equilibrato mix di fonti di produzione (fossile, idroelettrico, eolico, ...), capace anche di cogliere al meglio la necessità di usare nel presente soprattutto fonti di origine fossile, gas praticamente.
Sul piano tecnico questo si traduce in prezzi che viaggiano su livelli alti.
"Alti" in grammatica è un aggettivo positivo, cioè che non fa riferimento ad alcun confronto.
Quindi quando diciamo che il prezzo di un titolo è alto, forse inconsapevolmente, stiamo affermando la cosa più giusta, nel senso che non si può stabilire con certezza che qualcosa vale troppo.
Diversamente entreremmo nel tunnel, senza uscita, della domanda successiva: "si... ma alto rispetto a cosa?".
Allora, se il settore ha ancora molto da dire e da fare nei prossimi anni, molto probabilmente il settore varrà di più nel prossimo futuro.
Questo non significa che è certo ma solo probabile.
Si sa, in finanza se si chiede ad una pietra se è certo che qualcosa nel futuro varrà di più rispetto ad oggi questa risponderà di no.
Allora si tratta di valutare di posizionarsi su un settore, in questo caso comprando un titolo che lo rappresenta e che da un punto di vista tecnico è ben impostato per replicarlo.
Il titolo sembra avere testato ed accettato l'area sensibile di lungo termine degli 1,6 euro.
In alto sta testando la resistenza, statica e dinamica, dei 2 euro.
Personalmente credo che la rottura dei 2 euro la potremmo vedere con la consacrazione dello scenario di allentamento monetario prima menzionato.
Si tratta di un trade di ampio respiro che oggi propongo con i livelli operativi indicati nel grafico ma che, come normalmente faccio, assesto nel tempo alla luce degli eventi che si paleseranno.
Crude Oil: Falsa rottura al rialzoBuongiorno a tutti,
eccoci pronti per una nuova proiezione operativa, questa volta dedicata al mercato del petrolio WTI.
Per la mia analisi utilizzerò il future su Oil quotato al NYMEX.
Dopo aver visto i massimi di periodo, nei primi giorni dello scorso aprile ci si è mossi al ribasso ritornando sotto area 80.
Da ben 4 settimane siamo sotto questo livello dove il mercato è rimasto in basa volatilità, compresso tra gli 80 e i 77, che erano stati pavimento di prezzo tra febbraio e marzo.
Nei giorni scorsi si è creata una falsa rottura di zona 80 che va a formare una Pin Bar ben inserita nella struttura che vede swing, vola, livelli e tendenza ben allineati.
A questo punto, la settimana prossima attenderò una conferma di un trigger di vendita per metterti short.
Se questo dovesse crearsi, il fallimento della mia view almeno inizialmente, arriverebbe con il ritorno sopra zona 84 mentre i target primari sono area 72,60 e 69,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!
Crollo dei mercati o ennesima finta?Ieri Wall Street ha perso quota, con l'S&P 500 giù di circa lo 0.30%, il Nasdaq dello 0,2% e il Dow Jones di circa 330 punti, trascinati al ribasso dal crollo del settore dei servizi tecnologici e di comunicazione. Le azioni di Salesforce hanno perso oltre il 18% dopo che la società ha pubblicato una trimestrale sotto le aspettative. Anche Oracle (-3,5%), TMO (-1,9%) e Adobe hanno registrato un netto calo (-3,5%). Tra le megacap, Microsoft (-2%), Amazon (-0,8%), Meta (-1,5%) e Alphabet (-0,9%) hanno registrato perdite mentre Nvidia (+0,2%) e Apple (0,5%) sono riuscite a chiudere con il segno più.
Intanto, sul fronte obbligazionario, si sono arrestate le vendite dei treasuries, in concomitanza di dati macro che sono usciti inferiori alle attese, allentando la tensione che aveva avuto il suo culmine con le parole del Presidente della Fed di Minneapolis Kashkari. I dati di ieri, invece, se confermati nel prossimo futuro, lasciano aperto qualche spiraglio che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno.
La crescita del PIL è stata rivista al ribasso all'1,3% nel primo trimestre, principalmente a causa del rallentamento della spesa al consumo. E oggi pomeriggio, occhio ai dati sui Price consumer expenditure, ovvero il dato chiave per misurare l’inflazione americana.
VALUTE
Il rafforzamento del dollaro, tipico movimento risk off, per ora, si è rivelato come un movimento parziale e limitato, con un tentativo frustrato, per l’ennesima volta, di rottura dei supporti chiave contro le principali valute. Con l’uscita dei dati sui jobless e sul Pil del primo trimestre, alla seconda rilevazione, il biglietto verde, che sembrava avviato al breakout di tutti i livelli precedenti, ha invertito la rotta molto velocemente con una reazione di euro, sterlina, Cad e oceaniche che pare assai interessante, pur rimanendo il trend di fondo di breve termine, favorevole ancora alla divisa americana e all’avversione al rischio.
Ma tutto come al solito, dipende dai dati, da una Boj che potrebbe iniziare a fare sul serio, e dal fatto che risulta assai difficile immaginare che nel medio termine i tassi Usa non vadano ad inficiare la crescita e i principali aggregati macro. È questa, a nostro parere, la vera ragione di non sfondamento della valuta americana al rialzo, cioè di fatto analisti e investitori, nonostante la retorica Fed, sono consapevoli che comunque la Fed abbasserà due volte, una a settembre e la seconda a Novembre 2024.
PIL USA CRESCE MENO DEL PREVISTO
L’economia statunitense è cresciuta dell’1,3% annualizzato nel primo trimestre del 2024, inferiore all’1,6% nella stima anticipata e al 3,4% nel quarto trimestre, principalmente a causa di una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. La seconda stima è stata in linea con le previsioni di mercato e continua a indicare la crescita più bassa dopo le contrazioni della prima metà del 2022.
La spesa per consumi ha rallentato più di quanto inizialmente previsto, a causa del rallentamento nel settore di beni e servizi. Inoltre, la spesa pubblica è stata rivista leggermente al rialzo (1,3% contro 1,2%) e sia le esportazioni (1,2% contro 0,9%) che le importazioni (7,7% contro 7,2%) sono aumentate maggiormente, anche se la bilancia commerciale relativa ai soli beni, ha fatto registrare un peggioramento arrivando a quasi 100 miliardi di dollari.
TITOLI DI STATO
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso sotto il 4,58% giovedì, in calo rispetto al massimo di quattro settimane del 4,61% toccato ieri dopo la pubblicazione dei dati pomeridiani. Numeri che hanno mostrato che il PIL statunitense è cresciuto meno di quanto precedentemente riportato durante il primo trimestre, allontanando ulteriormente le precedenti aspettative di una crescita più elevata. Il che significa che qualche crepa nell’economia a stelle e strisce continua ad intravedersi.
Inoltre, le richieste iniziali di disoccupazione sono rimaste al di sopra delle medie dell’anno. Gli sviluppi hanno favorito uno scenario che consentirebbe alla Federal Reserve di allentare la politica monetaria, con aspettative di riduzione dei tassi a settembre. Tuttavia, la retorica verbale dei diversi rappresentanti del FOMC rimane fortemente orientata ad un periodo di tassi fermi, e nessun allentamento previsto per il 2024.
DATI
Il Pmi del settore manifatturiero è sceso in Cina a 49.5 punti nel mese di maggio, dal 50.4 del mese di aprile, inferiore anche alle previsioni di mercato di 50.5. Si tratta del primo calo dell’attività industriale a partire dal mese di febbraio, trascinato dalla discesa di nuovi ordinativi e domanda estera. In Giappone, la produzione industriale è scesa dello 0.1% su base mensile ad aprile, contro previsioni di mercato che erano per un incremento dello 0.9%. Sempre dal paese del sol levante però, arrivano notizie confortanti sulle vendite al dettaglio, cresciute del 2.4% su base annua ad aprile, sopra al 1.1% del dato precedente superiore alle previsioni di +1.9%. Sul fronte dei dati in uscita, segnaliamo i numeri sull’inflazione in Eurozona, attesa, a +2.7% su base annua, mentre nel pomeriggio c’è grande attesa per i dati relativi al Pce Usa, la vera misura dell’inflazione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.05.2024Borse guardinghe, attendono dati inflazione in Usa ed Europa.
Prezzi al consumo di Maggio in rialzo in Germania e Spagna.
Economia Cina in accelerazione, dice il Fondo Monetario Internazionale.
Occhi aperti sul dato di GDP Usa del 1’ trimestre: “bad news is good news”.
Andamento peggiore delle attese per l’inflazione tedesca, in attesa di quella preliminari europea di domani. In Germania, a maggio, i prezzi sono saliti, per il 2’ mese consecutivo, a +2,4% annuale, e al +2,8% nell’indice armonizzato, facendo peggio delle attese e allontanandosi dall’obbiettivo di +0,2% anelato dalla Banca centrale Europea (ECB).
Domani avremo il PCE (Personal Consumption Expenditure) USA di aprile, una misura dell’inflazione o meglio, del deflattore del GDP, molto osservato dalla Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) a supporto delle sue scelte di politica monetaria, poichè “tarato” sui consumi medi della famiglia tipica Americana.
Ieri, 29 aprile, sulle Borse europee, dopo un avvio debole, sono prevalse le vendite, concentrate sui titoli finanziari: contagiate anche dall’andamento calante di Wall Street, hanno chiuso negative e sui minimi di seduta: Milano e Parigi -1,5%, Madrid -1,2%, Francoforte -1,0%, Amsterdam -0,7%.
Chiusure in rosso anche a Wall Street: Dow Jones -1,06%, Nasdaq -0,58% e S&P 500 -0,74%, penalizzate anche dall’ascesa repentina dei rendimenti dei titoli Governativi (Treasury bond), con quello sul decennale tornato brevemente sopra 4,6%. Nonostante la giornata negativa di ieri, ci avviamo verso un mese di maggio “ricco”: lo S&P500 sta guadagnando oltre +5%, il Nasdaq+8%, il Dow Jones +3%.
Ancora una volta in evidenza la corsa di Nvidia che, galvanizzata dalla trimestrale, macina nuovi record, aggiungendo un altro +6% da inizio settimana, dopo il +15% della scorsa, in cui aveva superato per la 1’ volta US$ 1.000/azione.
Sulla arroventata prospettiva dei tassi di interesse i mercati sono sicuri che la Bce taglierà -0,25% venerdì 6 giugno, mentre la Federal Reserve attenderà ancora fino all’autunno, forse addirittura dopo le elezioni presidenziali di novembre, specie dopo l’inaspettato aumento della fiducia dei consumatori.
Secondo il Presidente della Sede regionale di Minneapolis, Neel Kashkari, la FED dovrebbe aspettare «progressi significativi» sull’inflazione, prima di tagliare i tassi. Sul fronte macro Usa, pertanto, occhi aperti oltre che sul dato PCE, anche a quelli sui redditi personali e sulle spese per consumi.
Dopo settimane di assoluta tranquillità ieri, sul mercato obbligazionario europeo, si e’ notato un deciso movimento verso l’alto dei rendimenti sulle scadenza più lunghe, dai 7 anni in avanti, che hanno evidentemente risentito del dato sull’inflazione tedesca: quello del BTP decennale benchmark ha toccato 4,00%, dal 3,89% della vigilia, mentre è rimasto stabile lo spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Il Fondo monetario Internazionale (FMI) è ottimista sulla crescita 2024 della Cina, che viene portata da 4,6 a 5,0% per il 2024 e da +4,1 a +4,5% per il 2025: questo include implicitamente un’accelerazione nella 2’ meta’ di quest’anno e potrebbe dare nuova linfa al recupero dei mercato azionari cinesi che si osserva da inizio anno.
In mattinata di oggi, 30 maggio, i dati sulla fiducia dei consumatori Europei indicano un buon miglioramento in Germania, che batte le previsioni degli analisti, e stabilità in Francia.
Ottimisto in recupero per i consumatori Italiani, da 95,2 a 96,4, con note meno incoraggianti sulla fiducia delle imprese, da 95,8 a 95,1, al minimo da novembre 2023 (fonte Istat).
Rimanendo in Italia, registriamo il forte miglioramento di aprile del saldo commerciale coi paesi “extra UE27”: +4,91 miliardi contro +1,24 miliardi dello stesso mese 2023. Il surplus dell'interscambio di prodotti non energetici sale da 7,08 miliardi di aprile 2023 a 9,19 di aprile 2024. Nei primi 4 mesi 2024, il saldo commerciale coi Paesi extra Ue è positivo per 20,6 miliardi, da +8,0 del 2023.
In Spagna l’indice preliminare di maggio dei prezzi al consumo ha accelerato per il 3’ mese consecutivo, salendo al massimo da marzo 2023 al 3,6% annuale, rispetto al 3,3% di aprile: il dato è tuttavia in linea con le previsioni di 3,7% ed è principalmente dovuto all'aumento dei prezzi dell'elettricità. Il dato “core”, che esclude componenti volatili come cibo ed energia, è salito a 3,0% dal 2,9%.
Oggi, 30 maggio, le Borse europee a fine mattinata segnano un recupero medio di +0,5%: forse contribuisce il miglioramento dell'indicatore di incertezza economica di 0,4 punti e quello sulla fiducia nell'economia di aziende e consumatori +0,4 punti. Inoltre, ad aprile il tasso di disoccupazione nell'area-Euro e’ sceso al 6,4% da 6,5%.
Tuttavia, come dicevamo, il dato europeo più importante sarà quello “preliminare” sui prezzi al consumo (CPI) a maggio nell’Euro-zona.
Nella mattinata abbiamo osservato chiusure Asiatiche prevalentemente negative: Composite Shanghai +0,05%, Shenzhen +0,30%, Tokyo -0,77%, Seoul -1,67%, Hong Kong -1,61%.
Calma ripristinata sull’obbligazionario, spread a 131 bps e BTP bechmark che “paga” 3,98%, e sul comparto valutario, col cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,08, e lo Yen giapponese che, momentaneamente, frena il calo: stamane scambia a 169,8 contro Eur e 156,9 verso US-Dollar.
I future su Wall Street anticipano riaperture deboli, in media -0,5%, nel giorno in cui avremo il dato aggiornato (2’ lettura) del GDP Usa del 1’ trimestre, preliminarmente indicato in +1,6% anno su anno. (ore 13.30 CET)
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ASPETTANDO I DATI DI VENERDI'...Questa settimana mercati valutari rimangono in territorio di basse volatilità e il dollaro è riuscito a recuperare terreno.
A guidare questo recupero del DXY è stato il rimbalzo a sorpresa di ieri della fiducia dei consumatori statunitensi di maggio e anche un leggero aumento dei rendimenti statunitensi sulla scia di alcune aste deboli di Treasury USA a due e cinque anni.
Questa notte sono stati messi all'asta 44 miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA a sette anni. La capacità del governo degli Stati Uniti di finanziare il proprio debito allo stesso prezzo sarà un tema caldo per i mercati finanziari quest'anno, ma finora l'aumento dei rendimenti statunitensi è stato associato a un dollaro più forte.
Il mercato è in attesa dei dati di questo venerdì riguardo l'inflazione PCE headline e core.
Ricordo che questa tipologia di lettura è la preferita della FED.
Da parte del dollaro non mi aspetto movimenti ampi prima dei dati macroeconomici di venerdì, di conseguenza vorrei vedere il DXY scambiare all'interno dei livelli attuali 105.100-104
AUSTRALIA:
L'inflazione australiana e salita del 3,6% su base annua, superiore al consenso, per il mese di aprile.
L'alto indice dei prezzi al consumo mette fine alle possibilità di un taglio dei tassi della Reserve Bank of Australia quest'anno.
Il mercato obbligazionario locale è stato colpito piuttosto duramente, con rendimenti in aumento di 10-15 punti base su tutta la curva.
L'elevata inflazione australiana potrebbe anche ricordare che le prospettive di un allentamento della Fed quest'anno (30 punti base di tagli ancora scontati) potrebbero ancora essere spazzate via.
Infine l'aumento dei rendimenti statunitensi ha trascinato l'USD/JPY nella zona di intervento valutaria 157,50/158,00.
Date le riserve valutarie limitate del Giappone, possiamo aspettarci che le autorità locali possano risparmiare l'intervento (50 miliardi di dollari di valute vendute finora quest'anno) fino a quando l'USD/JPY non sarà più vicino a 160.
Buon trading a tutti
I mercati sperano nella BCELunedì i titoli azionari europei hanno chiuso in netto rialzo, riducendo le perdite rispetto alla settimana precedente, fiduciosi verso un prossimo allentamento della politica monetaria da parte della Banca Centrale Europea. Lo Stoxx 50 dell'Eurozona ha guadagnato lo 0,4% a 5.054, mentre lo Stoxx 600 paneuropeo è salito dello 0,3% a 522, 0,5% sotto il suo massimo record di questo mese.
Sembra ormai certo, infatti, dopo le parole di alcuni dei rappresentanti del board, un taglio del costo del denaro dello 0.25%, che potrebbe essere il primo di una serie di ripetuti tagli. A supporto di una prospettiva accomodante, anche l'indicatore IFO, relativo al clima del settore industriale tedesco, uscito inferiore al consensus dopo tre mesi di guadagni consecutivi.
I principali marchi del lusso hanno registrato guadagni nel corso di una sessione forte per l’equity cinese, con LVMH ed Hermes in rialzo vicino all'1%. Anche le aziende del settore automobilistico e dei servizi di pubblica utilità hanno registrato forti guadagni, riprendendosi dalle perdite della scorsa settimana, con Stellantis e Volkswagen in rialzo di oltre l'1,5%, mentre Enel e Iberdrola hanno guadagnato oltre l'1%.
VALUTE
Mercato dei cambi stabile e in equilibrio in 30 pip di range per tutta la sessione di ieri, con il dollaro che poi nella notte, ha ceduto qualche posizione contro euro e sterlina. Per entrambi si prospettano ancora possibili rialzi ma per ora non si riesce a vedere la violazione delle resistenze chiave poste a 1.0890-00 e 1.2800-10. UsdJpy che rimane sotto 157.00, ma non ha la forza di rompere al ribasso, alimentando quindi comunque il rialzo dei cross contro Jpy, tra cui EurJpy, non lontano da quel 171.68 del 29 aprile scorso.
Oceaniche stabili in pieno risk on mode, ovvero tentativi di breakout rialzisti con AudUsd non lontano da 0.6710 e NzdUsd che sembra potersi arrampicare fino a 0.6220. Franco svizzero che prosegue nel suo tentativo di indebolimento con EurChf a 0.9920, non lontano dalla parità e dal target di 1.0090.
RENDIMENTI DEI TITOLI GIAPPONESI
Il rendimento dei JGB, i titoli di stato giapponesi, sul decennale sono saliti sopra l'1%, raggiungendo i livelli più alti degli ultimi 12 anni mentre gli investitori digerivano le ultime osservazioni dei funzionari della Banca del Giappone. Il governatore della BoJ Kazuo Ueda ha affermato che è necessario riancorare le aspettative di inflazione e ha avvertito che stimare accuratamente il tasso di interesse neutrale è difficile in Giappone. Nel frattempo, il vicegovernatore della BoJ Shinichi Uchida ha affermato che la fine della battaglia contro la deflazione è in vista, aggiungendo che è probabile che i salari continuino ad aumentare.
I rendimenti giapponesi sono finiti sotto pressione quest’anno poiché la banca centrale ha posto fine alla sua politica di tassi negativi e ha abbandonato il suo programma di controllo della curva dei rendimenti a marzo. La BoJ ha inoltre recentemente sorpreso i mercati tagliando la quantità di JGB che si era offerta di acquistare in un'operazione regolare, stimolando le scommesse su un potenziale inasprimento quantitativo in futuro. Inoltre, la banca è sotto pressione affinché aumenti ulteriormente i tassi in un contesto di forte calo dello yen.
AUSTRALIA
Le vendite al dettaglio in Australia sono aumentate dello 0,1% su base mensile ad aprile, rispetto al consenso del mercato dello 0,2%. Si è trattato di un’inversione di rotta rispetto al calo dello 0,4% di marzo. In aumento le vendite nella maggior parte dei settori non alimentari: commercio al dettaglio, bar, ristoranti e cibo da asporto.
Allo stesso tempo, le vendite di abbigliamento e calzature sono diminuite in modo molto più significativo. Nel corso dell'anno fino ad aprile, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,3%, più velocemente dell'aumento dello 0,9% di marzo. Da gennaio a marzo sono diminuiti dello 0,4%, in ripresa rispetto all'aumento dello 0,4% nel quarto trimestre del 2023.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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EURJPY, probabile allungo di breveBuongiorno,
il cross, sebbene con i soliti movimenti correttivi, resta saldamente in up trend.
Di conseguenza la nostra attenzione dovrebbe focalizzarsi piuttosto sull'individuazione di formazioni complesse di prezzo che lascino presagire allunghi al rialzo.
Il caso potrebbe essere quello proposto in grafico.
Pausa del trend, formazione di un triangolo ascendente che aspetta solo di essere infranto.
Lo stop proposto può essere variato a piacimento secondo il proprio risk management.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.05.2024Borse Europee piu’ caute: settimana di leggeri cali dopo ripetuti record.
Qualche segnale di rallentamento in USA, ma di taglio tassi si parlera’ in autunno.
Pechino aumenta dotazione al Fondo nazionale per i semiconduttori.
Borse asiatiche in recupero stamane, EU in recupero, ma UK e Usa sono chiuse .
Venerdì 24 anche le Borse Europee, dopo quelle asiatiche nella mattinata, hanno chiuso in rosso, soffrendo dei dati migliori delle attese sull’attività industriale Usa, che a loro volta alimentano nuovi timori che la Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) possa ulteriormente procrastinare il taglio dei tassi.
Milano s’è ripresa nel finale, +0,07%, Parigi ha perso -0,09%, Londra -0,22%, Francoforte invariata. Insomma dati macroeconomici forti “suonano male” sui mercati e venerdì scorso, dopo che i Pmi (Purchasing managers Index) della manufattura e servizi hanno battuto le attese, la maggior probabilità di un 1’ taglio del costo del denaro negli Usa e’ slittata a dicembre!
I mercati finanziari temono la recrudescenza dell’inflazione e così la settimana ha chiuso negativa per le azioni Europee, e marginalmente, per quelle Usa. L’inflazione è sentita come un problema, diversamente che in passato, anche in Giappone dove il dato “core” (ex cibo ed energia) e’ sceso a 2,2% in aprile da 2,6% di marzo, ma resta sopra l'obiettivo del 2% della Bank of Japan.
Da Stresa, in occasione del vertice dei Ministri delle Finanze del G7 (7 maggiori economie sviluppate), il Governatore della Banca d'Italia e membro dell’ECB Panetta ha detto che l’inflazione si sta normalizzando dopo i forti aumenti dei mesi scorsi e “duettando” col suo omologo tedesco Nagel ha avallato l’ipotesi di un 1’ taglio in Europa il 6 giugno.
Meno ottimista, dal medesimo palcoscenico, la Segretaria al tesoro Statunitense Janet Yellen: “l’inflazione e’ un problema per molti Americani ed anche per la prossima Amministrazione Usa che uscirà dalle elezioni presidenziali di novembre,...i prezzi delle case e dei beni di tutti i giorni sono ancora molto alti”.
I numeri ancora spettacolari di Nvidia, 3’ società per capitalizzazione dello S&P500, +9,3% grazie a conti trimestrali e “guidance” sopra alle attese e prezzo per la 1’ volta sopra 1.000 Dollari/azione, hanno contribuito a chiusure leggermente positive per Wall Street, dopo i cali di giovedì: Dow +0,01%, Nasdaq +1,10%, S&P500 +0,70%.
Anche il dato sulla fiducia dei consumatori Usa a maggio, evidentemente meno ottimisti sull’economia rispetto ad aprile, ha dato sostegno a Wall Street che, come detto, teme un’economia troppo resiliente: l’indice relativo, calcolato dall’Università del Michigan è sceso a 69,1 punti, dai 77,2 di aprile, con l’inflazione attesa ad 1 anno salite salita dal 3,2% al 3,3%, contro attese di 3,4%.
Sul fronte macro europeo abbiamo conferme della congiuntura stagnante: il GDP (Pil) tedesco nel 1’ trimestre è cresciuto +0,2% rispetto al 4’ del 2023, ma e‘ ancora in contrazione, -0,2%, su base annua: inoltre l'indice Ifo di maggio sulla fiducia delle imprese tedesche è rimasto invariato a 89,3, sotto le attese di recupero a 90,4.
Nel Regno Unito le vendite al dettaglio ad aprile sono scese -2,3% su base mensile e -2,7% su base annua: e’ un dato debole, che tuttavia avvalora la prospettiva di un 1’ taglio dei tassi a luglio.
In Spagna i prezzi alla produzione ad aprile sono calati -0,2% rispetto a marzo e -6,6% rispetto ad aprile 2023, attenuando la frenata del -8,2% registrata a marzo.
Oggi, 27 maggio, con le Borse mondiali orfane e scambi ridotti per la chiusura di Londra (Bank Holiday) e di Wall Street (Memorial Day), vediamo segni leggermente positivi, in media +0,4%, in Europa, nell’attesa di dati sull’inflazione europea di maggio: le attese sono incoraggianti favorendo il 1’ taglio del costo del denaro in EU nella riunione ECB del 6 giugno.
Sul tema segnaliamo il relativo ottimismo di Philip Lane, Capo-economista e membro del Direttorio dell’ECB: in un’intervista al Financial Times sostiene: "salvo grosse sorprese, le informazioni di cui disponiamo ad oggi sono sufficienti per rimuovere il livello massimo di restrizione”.
Pechino intanto, forte anche della leadership globale nelle auto elettriche, ha varato il più grande fondo di investimento in aziende di semiconduttori del Paese, per promuoverne e protegerne lo sviluppo. Il National Integrated Circuit Industry Investment Fund ha ricevuto un 3’ rifinanziamento da 47,5 miliardi Dollari da Governo e “big investors” pubblici.
Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo stamane, 27 maggio: Hong Kong +1,17%, Shanghai Composite +1,14%, Shenzhen Composite +0,75%, nel giorno in cui si apprende che i profitti delle grandi imprese industrali cinesi sono cresciuti +4,3% nei primi 4 mesi 2024, a circa 290 miliardi Dollari.
Cina, Giappone e Sud Corea hanno deciso di accelerare i negoziati per arrivare ad un Accordo di libero scambio, “fermi” da inizio 2020, causa Covid-19.
Nulla di significatico sul mercato dei Bond Europei, col BTP benchmark italiano che “paga” circa 3,90% e spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Sul mercato valutario vediamo il cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,086, mentre quello Euro/Yen giapponese ha superato 170,3, nuovo record da 11 anni.
E’ in leggero rialzo il prezzo del petrolio, WTI +0,6% a 78,2 US$/barile, in vista della riunione dell’Opec+ di domenica 2 giugno che dovrebbe confermare i tagli volontari alla produzione per il resto dell’anno.
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NASDAQ segna un nuovo record: NVIDIA non si ferma!NASDAQ segna un nuovo record: NVIDIA non si ferma!
A Wall Street si dice:
"Gli investitori che cercano di battagliare il mercato spesso finiscono per essere battuti dal mercato." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Questa settimana abbiamo assistito a una divergenza tra gli indici principali. Il successo di NVIDIA (NVDA), emerso dal report di mercoledì, ha sostenuto i titoli tecnologici mentre altri settori hanno mostrato meno vigore a causa delle persistenti preoccupazioni sui tagli dei tassi.
Venerdì 24, il NASDAQ ha registrato un aumento dell'1,1% (circa 184 punti), stabilendo un nuovo record di 16.920,79, con NVDA che ha guadagnato un ulteriore 2,6%. NVIDIA, leader nell'intelligenza artificiale, ha ancora una volta dimostrato la sua supremazia con un rialzo del 15% questa settimana, trainato soprattutto dal suo eccellente report finanziario del primo trimestre, che includeva un sorpasso delle aspettative e uno split azionario di 10 per 1.
Contemporaneamente, l'S&P; 500 è cresciuto dello 0,70%, raggiungendo i 5.304,72, mentre il Dow ha segnato un modesto incremento dello 0,01% (quattro punti), posizionandosi a 39.069,59.
L'ultima settimana intera di maggio ha visto il NASDAQ chiudere con un incremento dell'1,4%, mentre l'S&P; 500 è rimasto stabile con un guadagno minore di due punti. Il Dow, invece, ha subito una diminuzione del 2,4% nel corso dei cinque giorni, largamente influenzato dalle preoccupazioni sui tassi. Tuttavia, il mercato ha mostrato una robusta ripresa il 24 maggio, recuperando dalle perdite del giorno precedente, il peggiore del 2024 per il Dow.
Le azioni statunitensi hanno dimostrato resilienza quel giorno, riprendendosi dalle perdite. Il rinnovato nervosismo sui tassi di interesse, alimentato dal discorso aggressivo della Fed e da dati economici solidi, ha causato il crollo di giovedì. È stato incoraggiante osservare un ritorno degli acquirenti, con tutti e tre gli indici principali che hanno chiuso in positivo.
Questa settimana sarà più breve a causa del Memorial Day di lunedì, ma il mese di maggio si concluderà in modo significativo con la pubblicazione dell'indice delle spese per consumi personali (PCE) il 31 maggio. I dati del mese scorso sono stati leggermente deludenti, con l'inflazione annuale sui beni principali e core rispettivamente al 2,7% e 2,8%, leggermente superiore alle previsioni. Tuttavia, il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo della settimana scorsa ha mostrato un leggero miglioramento, un segnale molto apprezzato dagli investitori, indicando che la recente tendenza al raffreddamento potrebbe riprendere.
Molti sul mercato avevano sperato all'inizio dell'anno che la Fed avesse già iniziato a ridurre i tassi. Tuttavia, l'andamento anomalo dell'inflazione nei primi mesi ha cambiato le prospettive della banca centrale. Si prevede ancora uno o due tagli dei tassi quest'anno, ma c'è poca certezza su questa previsione.
La tempistica del primo taglio dei tassi della Fed è una grande preoccupazione per gli investitori azionari. Ma con il tasso di disoccupazione ai minimi storici e il potere d'acquisto delle famiglie ancora forte, nonostante il consumo dei risparmi legati al Covid, la resistenza della spesa dei consumatori osservata nella stagione degli utili del primo trimestre si conferma.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Pubmatic (PUBM)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Le azioni tornano a brillare
Dopo un giorno di vendite intense, il mercato azionario ha mostrato una vigorosa ripresa, cancellando tutte le perdite di ieri. Questa forza si manifesta chiaramente nonostante la notevole inversione di ieri, proprio in vista di un fine settimana festivo.
L'S&P; 500 ha guadagnato lo 0,70%, mentre il Nasdaq ha segnato un incremento dello 0,99%. NVDA ha guidato il mercato, raggiungendo nuovi massimi storici alla chiusura.
Dati sull’inflazione e fiducia dei consumatori: segnali positivi
Il sentiment dei consumatori, secondo il sondaggio dell'Università del Michigan, si è dimostrato migliore del previsto, attestandosi a 69,1 rispetto al 67,7 previsto. Nonostante un sondaggio Harris rivelare che il 55% degli americani percepisca l'economia in recessione e il 49% creda che l'S&P; 500 sia in ribasso rispetto all'anno scorso, i dati sull’inflazione sono stati estremamente positivi, mostrando un'aspettativa annuale al +3,3% contro il preliminare del 3,5%. Per il medio termine (5-10 anni), le previsioni sono scese al +3% da un iniziale 3,1%.
Questo sondaggio ci spiega perché la fiducia è così bassa, ma al tempo stesso, il calo dell'inflazione indica un'accettazione del suo rallentamento.
Settore petrolifero e prospettive economiche
È interessante notare che i prezzi del petrolio sono scesi sotto i minimi di marzo nelle ultime due settimane. Ho esaminato alcune azioni petrolifere da acquistare, ma le opportunità non si sono concretizzate.
FedWatch: previsioni sui tassi
La possibilità di un taglio dei tassi a settembre, calata quasi al 40% ieri, ora si attesta intorno al 50%. Questo ha contribuito al rialzo di molti titoli più piccoli, con l'IWM in aumento dell'1%. Tuttavia, è probabile che la Fed attenda fino al post elezioni per agire. Per novembre, la probabilità di un taglio è del 60%, e per dicembre sale all'82%.
Dati economici e notizie
- Ordini preliminari di beni durevoli di aprile: +0,7% vs -0,8% atteso.
- Fiducia finale dell'Università del Michigan di maggio: 69,1 vs 67,7 atteso.
Christopher Waller della Fed (membro del board e considerato un falco) ha suggerito che i fattori che hanno abbassato il tasso neutrale potrebbero invertirsi in futuro.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e approfondimenti su come questi sviluppi influenzano il mercato e le nostre strategie di investimento.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
USDJPY verso l'Inversione di Lungo periodo. (MACRO + TECNICA)L'analisi in questione mette in relazione l'andamento del cambio USDJPY con la sua dinamica macroeconomica e tecnica. Partiremo dalla componente macro, per l'appunto la componente che risulta Fondamentale, per poi andare sulla tecnica.
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MACRO
1) CARRY TRADE TRA DOLLARO E YEN : Il cambio risulta essere l'unico cambio direzionale sul Forex da più di un anno a questa parte per via del carry trade presente in esso. Il dollaro incorpora un tasso di interesse positivo (5,25-5,50%) contro il tasso sullo Yen ora allo 0%. Ne consegue che la tenuta di dollari contro yen risulta a favore di dollaro così da rendere appetibile la valuta americana in quanto stacca un tasso di interesse maggiore rispetto allo yen. Il cambio presenta il maggior differenziale tassi sul mercato valutario il che rende favorevole l'acquisto di dollaro contro yen nel lungo periodo.
BOJ NON VUOLE TOCCARE I TASSI : La Bank of Japan non vuole e non può toccare i tassi di interesse in quanto un ritocco dei tassi potrebbe creare shock sul mercato obbligazionario, mercato fondamentale per la tenuta del settore finanziario giapponese. Come si può notare sul grafico, le frecce rosse indicano i livelli di intervento della BoJ direttamente sul mercato valutario, interventi a sostegno della valuta domestica talvolta preceduti da interventi mirati sul mercato obbligazionario. I tassi per la BoJ rappresentano l'ultima mossa da fare in situazioni totalmente emergenziali.
TITOLI GOVERNATIVI AL LIMITE : I rendimenti del mercato obbligazionario sulle scadenze decennali raggiungono la soglia massima del 1%, questo costringerebbe la BoJ ad intervenire di nuovo. Questa volta non sappiamo se direttamente sull'obbligazionario o sul valutario, in ogni caso l'influenza sull'andamento del cambio diverrà palese.
4 INTERVENTI IN MENO DI DUE ANNI : la BOJ è intervenuta sul cambio ben 4 volte negli ultimi due anni, precisamente in area 146, 152, 160 e 158. Gli ultimi due interventi sono stati caratterizzati da una forte tempestività temporale, ossia due interventi nel giro di pochi giorni, segno del fatto che la BoJ è sostanzialmente arrivata al limite massimo di sopportazione della svalutazione dello Yen.
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TECNICA
LIVELLI DI INTERVENTO : I livelli di intervento della BoJ, segnati in giallo sul grafico, rappresentano anche dei livelli tecnici molto importanti. L'area compresa tra i 160 e i 146 rappresenta un'area di limiti entro i quali USDJPY viene negoziato in "sicurezza". L'area 158, area di ultimo intervento della BoJ è quindi la prossima resistenza, livello dal quale potremmo vedere una forte reazione del mercato al ribasso. I prossimi target di un eventuale movimento ribassista potrebbero essere al di sotto dei 146, approssimativamente area 144,50 e 138.
ANOMALIA SUL GRAFICO MENSILE : Su USDJPY non vediamo 4 mesi consecutivi di rialzo da diversi anni, pertanto, considerando gli interventi BoJ e l'anomalia che troviamo su grafico mensile, sarebbe probabile vedere un forte scarico ribassista nel corso delle prossime sedute.
PIRELLI, finché dura ...Buongiorno,
come ricordato in altre analisi, il succo della teoria di Dow è: un trend è da considerarsi vivo finché non inverte.
Lo so, detta così non aiuta ma così è.
Tradotto nel nostro caso significa che visto il chiaro e regolare trend rialzista di Pirelli conviene starci dentro finché dura.
Ovviamente la cosa migliore sarebbe aspettare un punto di ingresso che ci dia qualche probabilità in più che il trend possa continuare.
Questo è il caso.
Sul grafico weekly la correzione e rimbalzo, meglio leggibile sul daily, ha prodotto un hammer il cui minimo si è formato a contatto con la velocissima ema9 che sta sostenendo i prezzi da tempo.
È un trend ripido e come tale suscettibile di correzioni, anche improvvise, un tantino più profonde che potrebbero spazzare facilmente via i trailing stop che in questi casi potrebbero essere impiegati.
Come detto, sul daily i prezzi hanno rimbalzo su un supporto statico ripartendo con un pattern di piercing line con la candela di venerdì, che ha confermato la figura, con volumi in espansione.
In questi casi solitamente opto per un target al livello del massimo precedente, che in questo caso garantisce uno scarno 2% lordo.
L'alternativa potrebbe essere quella di sperare che i prezzi perpetuino il trend formando nuovi massimi relativi e alzare, appena possibile, lo stop in pareggio.
A quel punto adottare una strategia di trailing stop.
Finora, nelle precedenti correzioni ha funzionato e speriamo possa continuare a farlo.
I livelli operativi al solito in grafico.
FUTURE DAX: Abbassamento di volatilità per un nuovo allungo?Buongiorno a tutti,
eccoci come sempre all'appuntamento settimanale con i mercati più interessanti.
Quest'oggi mi trovo ad esaminare con molta attenzione il Dax, prendendo i prezzi del contratto future, che nelle ultime due settimane ha notevolmente abbassato la volatilità.
Dopo il grande movimento al rialzo dai minimi ai massimi ( sett. 15 aprile - 13 maggio ) ora si è creato un consolidamento da seguire in ottica operativa.
Anche il time frame daily che ci esprime il dettaglio delle sessioni è interessante perché mostra il test della zona dei 18.750 di future per reagire ed essere comprato sotto.
A questo punto molto probabilmente la mia operatività la prossima settimana sarà quella di comprendere quali saranno i primi movimenti del prezzo ma chiaramente se dovessimo avere il tentativo di superare i massimi a 18.900 potremmo vedere una continuazione rialzista.
A questo punto se dovessi comprare questa zona ( punto più, punto meno ) ritroverei a 19.090 il primo target e a 19.400 il secondo target.
Il fallimento della mia idea arriverebbe su cedimento dei minimi a 18.150 ( sempre prezzi del future ).
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
IL DOLLARO STA CAMBIANDO ROTTA?Nel primo giorno di contrattazioni, il dollaro ha recuperato terreno grazie all'aumento dei rendimenti obbligazionari e alla pausa del rally azionario.
Nonostante alcune notizie positive sui dati economici statunitensi, nel breve termine ci sono rischi di un aumento dei rendimenti dei Treasury.
Pertanto, è difficile che l'USD mostri una significativa debolezza fino alla fine di maggio.
Gli sviluppi in Iran hanno avuto finora un impatto limitato sui mercati.
Nei prossimi giorni si vedrà se l'Iran affronterà turbolenze politiche in vista delle nuove elezioni presidenziali e se ciò influenzerà la guerra tra Israele e Hamas o le relazioni diplomatiche con l'Occidente.
Le aspettative di un allentamento totale della politica monetaria della Fed entro la fine dell'anno sono state leggermente ridimensionate a 40-50 punti base.
Gli eventi della scorsa settimana non hanno generato nessuna tendenza (PPI e CPI in linea con le aspettative).
Il mercato rimane in attesa del dato inflazionistico più importante: Prezzi PCE del 31 maggio.
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La sterlina britannica, negli ultimi sei mesi circa, continua a salire senza alcuna base sostanziale.
La BOE ha lanciato messaggi accomodanti, lasciando trapelare l'interesse di un taglio dei tassi durante l'estate.
Questi messaggi però, contrariamente da quanto ci potevamo aspettare, non hanno minimamente toccato la sterlina, che continua a mantenere un buon apprezzamento nei confronti del dollaro.
Anche Euro si trova sulla stessa barca.
Nonostante i messaggi accomodanti della BCE, l'euro non ne vuole sapere di scendere sotto la soglia 1.08-1.06.
In questo caso però gli ultimi dati macroeconomici europei, migliori delle aspettative, hanno dato supporto agli acquisti di euro nel breve termine.
La mia lettura personale vede il dollaro ritornare sui livelli di 105-105.500 nelle prossime settimane.
Rotture a ribasso della zona a 104, provocherebbero un ulteriore calo in zona 103.500-103.
USD/CHFSe guardiamo il pair in un’ottica Daily, possiamo subito notare che a inizio gennaio 2024, dopo aver creato un nuovo breakout strutturale a 0,85500, il prezzo ha rifiutato la sottostante zona di demand, generando un vero e proprio cambio strutturale. Questo movimento è stato favorito da un elevato numero di contratti scambiati. Utilizzando un tool come il “footprint”, possiamo capire che proprio nelle candele di rifiuto c'è stata una manipolazione da parte dei buyers, i quali hanno anche acquisito molta forza, "mangiando" tutti coloro che sono caduti in questa trappola di falso breakout.
Da quel momento, il pair sembra avere un buon momentum e un notevole supporto da parte dei trader istituzionali. Da inizio gennaio fino a maggio di quest'anno, gli istituzionali hanno continuato a sostenere il nuovo trend, immettendo costantemente nuova liquidità. Questa aggressività ha spesso lasciato i sellers a "bocca asciutta", creando vuoti volumetrici lungo tutto l'impulso rialzista.
Sul timeframe H4, è importante analizzare il pair in un’ottica trimestrale (aprile-giugno). In questo periodo, il prezzo ha raggiunto l'ultima zona di supply di riferimento, rifiutandola. Successivamente, il pair ha iniziato una forte discesa verso 0,90000, una zona molto importante per la controparte rialzista. In questa fascia di prezzo, i sellers hanno provato più volte a rompere la demand e creare un primo cedimento strutturale. Tuttavia, i buyers hanno reagito con forza, respingendo questi tentativi di inversione e creando un nuovo BOS interno.
Ora, la sfida è trovare un buon punto d'entrata. Considerando che l'avversione al rischio è molto soggettiva, noi di NFA proponiamo tre diverse entrate, ciascuna con un diverso rapporto rendimento/rischio.
La Fed non molla, Wall Street neanchePochi movimenti sull’equity Usa ieri, ma onestamente ci si poteva aspettare, dopo una sessione asiatica in ribasso causata proprio da una Fed per nulla accomodante, una seduta correttiva anche in Europa e Stati Uniti, ed invece, siamo ancora qui a parlare di nuovi record storici con i tre indici principali statunitensi in positivo. I dati americani hanno però cominciato a mostrare delle ovvie quanto logiche crepe, anche se il motore Usa non batte ancora in testa, ma resiste, e le ragioni sono le solite, ovvero principalmente l’enorme liquidità entrata negli ultimi 4 anni in questo mercato.
Le azioni statunitensi sono costose rispetto al rapporto tra capitalizzazione di mercato e Pil, mentre gli azionari globali appaiono ancora relativamente a buon mercato, il che dimostra che i flussi di capitali, negli ultimi anni, si sono sempre di più indirizzati verso il mercato dei capitali più liquido e probabilmente più affidabile, quello Usa. Ma prima o poi ci sarà un punto di svolta, perché i tassi attuali dovranno riportare un poco di sano equilibrio rispetto a dei prezzi che onestamente sono drogati dall’high tech, ovvero il settore tecnologico.
Le azioni del colosso dei semiconduttori Nvidia sono aumentate di meno dello 0,4% e gli analisti hanno espresso ancora fiducia nella sua capacità di fornire ottimi risultati. Altri titoli importanti hanno mostrato performance contrastanti, con Microsoft in rialzo di oltre l'1% e Apple in rialzo di circa lo 0,6%. Tuttavia, Meta e Amazon hanno registrato rispettivamente un calo dell’1,3% e dello 0,8%. Nel frattempo, le azioni di Palo Alto sono scese di oltre il 2,5% dopo una guidance deludente, mentre quelle di Lowe sono scese di quasi il 3% nonostante abbiano registrato utili e ricavi positivi.
VALUTE
Ancora una giornata priva di significato sul forex con i principali rapporti di cambio ancorati in 30-40 pip di movimento. Tiene meglio la sterlina sul dollaro, rispetto alla moneta unica, con l’EurGbp che da quota 0.8560, scivola lentamente verso i supporti posti a 0.8520-30 area. Permangono le speranze di vedere una BoE tagliare presto i tassi, già a giugno, così come del resto si prevede che la BCE faccia lo stesso, ovvero riduca il costo del denaro per ridare voce alla crescita. I livelli chiave sono sempre i medesimi, ovvero 1.0830 e 1.0890 sull’EurUsd, mentre sul Cable sono 1.2690 e 1.2760.
UsdJpy, ugualmente, per ora rimane ancorato tra 156.00 supporto chiave di breve termine, e 156.70, la cui rottura potrebbe spingere i prezzi sui massimi di 158.00, livello al quale la BoJ intervenne il 1° maggio scorso. Attenzione perché ci stiamo avvicinando alla line in the sand, ovvero il livello oltre il quale la BoJ farà muro.
Sulle altre coppie, il risk on vede ancora un franco svizzero che lentamente si indebolisce, pur rimanendo comunque poco volatile, e un dollaro neozelandese che, questa mattina è salito dopo la decisione della RBNZ di mantenere i tassi invariati al 5.5%, ma poi è tornato dover era cominciato il movimento. Nello statement della RBNZ si legge che sebbene nel primo trimestre del 2024 l’inflazione complessiva del paese sia scesa al minimo di quasi tre anni, pari al 4%, è rimasta comunque al di sopra dell’intervallo obiettivo compreso tra l’1% e il 3%. Di conseguenza, il comitato ha ritenuto che l’OCR dovesse rimanere a un livello restrittivo per garantire che l’inflazione ritorni entro l’intervallo obiettivo entro un arco di tempo ragionevole.
EUROZONA, MIGLIORA LA BILANCIA COMMERCIALE
L’Eurozona ha registrato un surplus commerciale di 24,1 miliardi di euro nel marzo 2024, superiore ai 19,1 miliardi di euro dello stesso mese dell’anno precedente e migliore delle previsioni di mercato di 19,9 miliardi di euro. Si è trattato del surplus commerciale più grande da dicembre 2020, poiché le importazioni sono scese del 12% su base annua a 221,3 miliardi di euro, in gran parte a causa di minori acquisti di combustibili minerali, lubrificanti e affini, materie prime, macchinari e manufatti.
Tra i principali partner commerciali, le importazioni sono diminuite soprattutto da Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Russia e Norvegia. Nel frattempo, le esportazioni sono diminuite più lentamente del 9,2% a 245,4 miliardi di euro, principalmente a causa della riduzione delle spedizioni di macchinari e attrezzature di trasporto, manufatti, materie prime e combustibili. Le esportazioni sono diminuite principalmente verso Stati Uniti, Regno Unito, Svizzera e Russia.
SCENDE L’INFLAZIONE IN CANADA
Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso al 2,7% nell’aprile 2024 dal 2,9% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il tasso di crescita dei prezzi al consumo più debole da marzo 2021. Ciò è coerente con le aspettative della BoC secondo cui l’inflazione dovrebbe rimangono vicini al 3% nel primo semestre scendendo sotto il 2,5% nella seconda parte dell'anno, mantenendo il segnale che i tagli dei tassi sono vicini. UsdCad, dopo uno spike iniziale di 50 pip da 1.3620 a 1.3680, è tornato indietro correggendo circa 30 pip. Il trend sembra ancora negativo in una chiara fase di distribuzione di medio termine con obiettivi più bassi per UsdCad e i suoi cross.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Cresce l’attesa: anteprima utili Nvidia Q1 2025Il colosso dell'IA, Nvidia, si prepara a rendere noti i risultati del primo trimestre fiscale del 2025, la cui pubblicazione è fissata per mercoledì 22 maggio.
Mentre cresce l’attesa, analizziamo meglio cosa possiamo attenderci dall'imminente pubblicazione del report sugli utili di Nvidia.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Nvidia farà nuovamente faville?
Gli analisti prevedono ancora una volta dati impressionanti per Nvidia, con le stime che propendono per un'impennata dei ricavi del primo trimestre fino a 24,65 miliardi di dollari circa rispetto ai 22,1 del trimestre precedente. Si tratterebbe di un incremento triplo rispetto ai 7,19 miliardi di dollari del primo trimestre fiscale del 2024.
Wall Street si aspetta che anche la redditività tocchi nuovi picchi. L'utile diluito per azione (EPS) di Nvidia per il Q1 del 2025 dovrebbe attestarsi intorno ai 5,17 $, il che rappresenterebbe un rilevante aumento rispetto agli 0,82 $ dello stesso periodo dell’anno scorso e un lieve incremento rispetto ai 4,93 $ del trimestre precedente.
Fattori chiave di crescita
Diversi fattori stanno favorendo le performance stellari di Nvidia nel primo trimestre fiscale del 2025:
Dominio dei data center: il comparto dei data center di Nvidia continua a macinare risultati eccellenti, grazie alla crescente adozione dell'intelligenza artificiale. Gli analisti prevedono che il fatturato dei data center toccherà la cifra record di 21,17 miliardi di dollari nel trimestre di riferimento, per effetto della domanda in forte crescita di GPU in grado di gestire l'intelligenza artificiale e dell'accelerata degli investimenti da parte dei provider di servizi cloud.
Offerte innovative: la recente introduzione della piattaforma Blackwell da parte di Nvidia ha generato notevole fermento nel settore. Potendo vantare le GPU per l'intelligenza artificiale più potenti al mondo e tecnologie innovative come i Tensor Core per l'inferenza di modelli linguistici di grandi dimensioni, Blackwell ha un potenziale enorme per rimodellare il panorama dell'IA e rafforzare ulteriormente il fatturato di Nvidia.
Espansione della quota di mercato: oltre all'IA, anche i segmenti del gaming e della visualizzazione professionale sono in crescita per Nvidia. L'incessante domanda di schede grafiche ad elevate prestazioni e di strumenti di visualizzazione evidenzia la leadership di mercato di Nvidia e la diversificazione dei suoi ricavi.
Livelli chiave: retesting della resistenza prima dei dati trimestrali
Il prezzo delle azioni di Nvidia sta attualmente ritestando una zona chiave di resistenza generata dal massimo più alto e dalla chiusura più elevata all’interno dei due massimi di swing osservati a marzo. La quotazione di giovedì scorso ha toccato questa zona di resistenza, dando luogo a una modesta candela di inversione ribassista, seguita a ruota da una candela moderatamente ribassista nella giornata di venerdì.
Grafico giornaliero a candele di NVDA
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Scenari delle variazioni di prezzo post-trimestrale:
Rottura e chiusura al di sopra della resistenza: una rottura evidente e una chiusura al di sopra della zona di resistenza potrebbero dare il là a una nuova fase del trend rialzista, verosimilmente sulla scia di dati sugli utili sorprendentemente positivi e di una forward guidance ottimistica.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Bitcoin, Ciclo Settimanale in chiusuraIl Ciclo Settimanale del Bitcoin, iniziato il 10 maggio, ha registrato un notevole rialzo, con un incremento di circa il 12% dal minimo al massimo.
Ci aspettavamo una resistenza da parte dei venditori intorno alla zona di liquidità compresa tra 67.000 e 67.500 dollari, ed è esattamente quello che è successo.
Considerando le tempistiche, il movimento ribassista appena avviato è funzionale alla chiusura dell'attuale Ciclo Settimanale.
Dallo studio dei volumi è emerso un forte posizionamento ribassista del mercato, come già discusso durante le nostre dirette. Durante la fase rialzista settimanale, gli shortisti hanno continuato ad aprire e mantenere posizioni short.
Ora attendiamo l'identificazione del minimo di chiusura, sperando in una reazione dei compratori che potrebbe innescare un violento short squeeze, vista l'elevata quantità di posizioni short sul mercato.
Come ripeto spesso, "quello che non vuole andare da un lato, va dall'altro". Speriamo che arrivi nuova liquidità in acquisto che scoraggi i venditori dal proseguire nel loro intento.
La scorsa settimana abbiamo anche assistito a una formidabile immissione di liquidità negli ETF, con un afflusso di circa 1 miliardo di dollari. Numeri significativi, considerando i devastanti deflussi degli ultimi mesi.
Il livello di supporto a brevissimo termine è stato appena raggiunto, rappresentato dalla media ciclica rossa. Successivamente, abbiamo la zona di liquidità intorno ai 64.500 dollari e, se il ciclo settimanale dovesse prolungarsi più del previsto, c'è un buon supporto intorno ai 63.000 dollari.
Se manteniamo questi supporti e i compratori risultano più efficaci dei venditori, l'unico ostacolo che ci separa dal nuovo massimo storico è la pool di liquidità su cui abbiamo appena visto una reazione.
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Bitcoin: Tenuta di area 60k $Buongiorno a tutti.
Eccoci arrivati con il consueto appuntamento con i mercati visti dalla prospettiva del metodo basato esclusivamente sulle dinamiche di prezzo.
Oggi ho preso il bitcoin visto che ha generato una buona price action.
Infatti se prendiamo un grafico settimanale troviamo una Pin Bar con falsa rottura dei minimi in un trend chiaramente rialzista.
Successivamente si è creato il classico pull back e la conferma di ritorno dei compratori negli ultimi giorni che fa rimanere i prezzi al di sopra del pavimento posto in area 60k $.
Nei prossimi giorni quindi l'idea è di cercare spunti di conferma long tra i 68k e i 63k su grafico con time frame daily.
Solo un ritorno al di sotto di 20na 58k farebbe fallire la mia view su questo mercato.
Il primo obiettivo di prezzo è area 71/72k.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon trading SIMPLE!
NVO titolo leader da avere in portafoglio.Oltre all'intelligenza artificiale, il 2024 ha avuto un' altra industria leader: La perdita di peso. Titolo come LLY,NVO con i loro farmaci si sono distinti per performance e forza relativa. Per chi non fosse salito sul carro con il titolo NVO si sta palesando un opportunità con la creazione di questa handle su cui si possono accumulare posizioni. I volumi e la volatilità si sono abbassati, segno di un controllo istituzionale, forza relativa vs. SPY sempre alta. Avete 2 scelte: salire sul carro si un'azienda leader o sperare nell'ennesimo short squeeze di Game Stop su cui voi comprerete ai massimi e vi beccherete un -90% in faccia.
EURJPY, compiti per il weekend con in palio 200 pipsBuongiorno,
la pronta risalita dei prezzi su H4 ha prodotto un bel pattern di continuazione.
Il target in gioco è importante così come il risk/reward.
La spalla destra in formazione è a sua volta un TeS che se si comporta bene a sua volta verrà tradato separatamente.
In grafico i livelli operativi.
GOLD | Da tori ad orsi? Valutiamo.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Salve, il supporto dei 2370$ resta molto solido facendo ripartire LONG.
Mi aspetterei un'ultima impennata ai 2400/2405$ per poi crollare.
Monitoriamo gli sviluppi di giornata, l'apertura americana e le NEWS prima di posizionarci.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
Continuerà la salita di Gamestop?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Continuerà la salita di Gamestop?
Dopo essere stata a lungo dormiente, la mania dei titoli meme è tornata in azione. GameStop (NYSE:GME) è salita del 100% questa settimana, mentre AMC Entertainment (AMC) ha registrato una crescita ancora maggiore.
Che cosa ha scatenato il boom delle azioni di GameStop? Non sembra esserci stata alcuna trasformazione radicale nelle aziende coinvolte, visto che stanno avendo un momento difficile anche sul fronte finanziario.
La chiave sembra essere stata la ripresa delle attività su Twitter da parte di "Roaring Kitty". Durante il rally originale delle azioni di GameStop, Keith Gill, un giovane investitore del Massachusetts, ha acquistato azioni fin dall'inizio insieme ad altri investitori esperti come Michael Burry.
Gill spesso condivideva le sue intuizioni su YouTube come utente "Roaring Kitty". L'ultima volta che Reddit lo aveva menzionato, Gill aveva condiviso screenshot dei suoi investimenti che gli avrebbero potuto fruttare 30 milioni di dollari se venduti al momento giusto.
Più denaro significava più problemi. Gill ha anche dovuto affrontare alcune controversie legali e testimoniare davanti al Congresso, ma poi è scomparso dai radar per un po'.
Tuttavia, domenica scorsa è tornato su Twitter e ha pubblicato alcuni video meme che sono stati interpretati da migliaia di persone come un segnale per investire pesantemente nelle opzioni GME. Ma qui entra in gioco un altro fattore interessante: la scorsa settimana, gli analisti hanno notato una strana attività nelle opzioni a breve termine di GME. Il capo stratega di Interactive Brokers, Steve Sosnick, ha condiviso la sua analisi con Bloomberg. È solo una coincidenza? O c'è qualcosa di più dietro queste azioni?a voi le dovute intepretazioni.
Vale la pena provare a investire in questi titoli? Certamente sì, ma è importante entrare nel mercato al momento giusto e vendere dopo pochi giorni per evitare perdite. Nel lungo termine, ciò che conta è l'analisi fondamentale e grazie a TRADINGVIEW, che è in grado di analizzare le aziende, è possibile evitare grandi perdite investendo in titoli di scarsa qualità.
I dati di TRADINGVIEW sono chiari: i titoli non stanno andando bene e quindi dovrebbero essere evitati per investimenti a lungo termine. Sono tremendamente sopravvalutati e possono portare a perdite di denaro piuttosto che a guadagni nel lungo termine.
Le probabilità di un nuovo rally epico come nel 2021 sono molto basse, poiché la situazione attuale è diversa. Il tasso di short interest è significativamente più basso e il mercato è diventato più efficiente, con un pubblico più esperto che tende a incassare i profitti.
Nonostante la situazione finanziaria attuale di GME non sia disastrosa, l'azienda sta subendo una costante diminuzione dei ricavi. Per mantenere il passo, dovrà continuare a tagliare i costi in modo ancora più rapido.
Questo può essere un compito difficile per un rivenditore, poiché molte spese sono fisse e non possono essere facilmente ridotte. L'ultimo rapporto sugli utili di GameStop riflette questa situazione difficile e ha mostrato risultati molto negativi.
Recentemente, ho concluso un'ottima operazione di acquisto sul Petrolio utilizzando TRADINGVIEW per analizzare i titoli del settore. Attualmente, mantengo posizioni su Bitcoin e Microsoft in attesa che raggiungano nuovi massimi storici.
Non vediamo l'ora di vederti al prossimo articolo! E ricorda, per un trading di successo affidati sempre a TRADINGVIEW: uno strumento indispensabile che può aiutarti a evitare errori gravi durante le tue operazioni di trading.