META un caso didattico importanteMETA ha vissuto un crollo delle quotazioni a seguito delle pubblicazioni sugli utili e prospettive future.
L'occhio cade sui volumi elevati che hanno accompagnato la discesa.
Didatticamente è utile studiare questo caso che potrà prevedere 2 strade:
A) si può tornare bullish se il mercato reagisce in fretta e recupera le quotazioni, stabilendo un supporto accettato
B) il mercato abbandona il titolo con conseguenza di nuovi minimi successivi o di una fase laterale prolungata
Osserveremo nel tempo l'evoluzione del titolo META
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
Idee della comunità
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.04.2024Wall Street erratica, con forti reazioni ai risultati delle “big-tech”.
Per ora, in media, ¾ delle Societa’ dello S&P500 hanno battuto le stime.
Macro Europea ancora debole, ma “supporta” un 1’ taglio tassi a giugno.
Rendimenti obbligazioni governative europee in rialzo: da osservare.
Gli occhi degli operatori restano puntati sulle trimestrali delle Big-Tech americane, con reazioni violente alle “sorprese”: Tesla ha comunicato dati di 1’ trimestre in forte calo, ma ha annunciato nuovi e piu’ economici modelli, e la sua azione e’ volata a Wall Street, +11%, dopo il -40% da inizio anno.
Ieri l’attesa per i dati di Meta e di Ibm ha influenzato anche le chiusure delle Borse europee, tutte peggiorate sul finale. Milano ha perso -0,3%, dopo un avvio ed una mattinata ben piu’ brillanti, Londra -0,07%, Francoforte -0,36%, Parigi -0,17%.
Sullo sfondo restano il relativo ridimensionamento delle tensioni e degli scontri armati in Medio Oriente, e l’incertezza sulle prossime mosse di politica monetaria, dove tuttavia sembra emergere la “quasi certezza” che la Banca centrale Europea (ECB) operera’ il 1’ taglio dei tassi d’interesse a giugno, mentre per la Federal Reserve (Banca centrale Usa) bisognerà attendere settembre.
Anche Wall Street ha chiuso incerta, dopo i brillanti recuperi delle prime 2 sedute della settimana: Dow Jones -0,11%, Nasdaq +0,10% e S&P500 +0,02%.
Ci troviamo nella fase piu’ intensa delle trimestrali: in USA il 30% circa delle Societa’ dell’indice S&P500 pubblicheranno questa settimana: finora, ¾ delle relazioni trimestrali ha battuto le previsioni di consenso.
Intanto i dati macro piu’ recenti hanno confermato la forza dell’economia Usa: per esempio, gli ordini di beni durevoli sono cresciuti a marzo +2,6% mensile, battendo le previsioni.
Le richieste di nuovi mutui, invece, sono calate -2,7% rispetto alla settimana prima, forse per effetto di tassi d’interesse in aumento per la 3’ settimana di fila consecutiva, e superiori al 7,0%, un record da oltre 20 anni.
Il prezzo del petrolio ha chiuso la giornata di ieri in calo, col WTI (greggio di riferimento Usa) sotto 83 Dollari/barile, -0,8% rispetto alla vigilia. La settimana scorsa le scorte petrolifere Usa sono scese bruscamente, smentendo le previsioni: -6,37 milioni di barili, contro attese di rialzo di +0,5 milioni.
Sul mercato valutario, il cambio Euro/Dollaro conferma l’area 1,07, mentre lo Yen giapponese resta molto debole, vicino a 155 nel cross vs Dollaro e 167 vs Eur, in attesa dell’intervento preannunciato dalla Bank of Japan in suo sostegno.
Inatteso recupero per la Sterlina britannica, dovuto anche alle parole del membro della Bank of England Pill, che ha rimarcato come la crescita “appiccicosa” dei prezzi dei servizi renda meno rassicurante la prospettiva dell’inflazione, e sposti “idelamente” in avanti il 1’ taglio dei tassi.
Ieri, 24 aprile, abbiamo osservato un forte movimento al rialzo dei rendimenti dei Govies Europei, forse alimentati dagli indici Pmi in ripresa che, anche nel caso dell’Euro-zona, potrebbe influenzare la decisione della Banca centrale Europea di tagliare il costo del denaro.
Quello del BTP decennale benchmark e’ risalito a 3,95%, dal 3,81% della vigilia: +6 bps anche per lo spread BTP/Bund, a 137 bps.
Stamane, 25 aprile, prevale la prudenza sui listini azionari europei, con cali medi di -0,1% (ore 12.00 CET), mentre gli investitori atendono il dato anticipatore sul GDP (Pil) americano nel 1’ trimestre, stimato in un robusto (fin troppo) +2,4%, nonostante la politica monetaria restrittiva.
Domani sara’ pubblicati il PCE (Personal consumer Expenditure) un deflatore del PIL che e’ la misura dell’inflazione per le famiglie piu’ considerata dalla FED.
Sul fronte “trimestrali” sara’ la volta di Alphabet e Microsoft, dopo che il pur brillante 1’ trimestre di Meta (“holding” di facebook), pur mostrando ricavi e utili sopra le attese, ha scatenato violente vendite sul titolo, -19% nelle contrattazioni after-hours.
Ibm ha comunicato solidi risultati finanziari del 1’ trimestre: ricavi per 14,47 US$ miliardi, +1,5%, contro attese di 14,53 e un utile per azione di 1,68 Dollari, cioe’ 5% sopra il consenso di 1,60. IBM ha inoltre annunciato l'acquisizione di Hashicorp (cloud-software) per 35 Dollari/azione “cash”, pari a circa US$ 6,4 miliardi.
In Europa, STMicroelectronics ha deluso le attese; nel 1’ trimestre l’utile si e’ dimezzato a US$ 513 milioni, ed i ricavi sono scesi -18,4% a US$ 3,47 miliardi, per effetto di una sfavorevole "combinazione di prezzo di vendita e mix di prodotto, di oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva, e ridotte efficienze nella produzione".
Deutsche Bank ha chiuso il 1’ trimestre con una crescita del 10% dell'utile netto a Eur 1,45 miliardi, paghera’ un dividendo di 0,45 Eur/azione, +50% rispetto al 2022. In netto recupero all’8,7% il RoTE (ritorno sul patrimonio netto tangibile).
Il big-pharma francese Sanofi sorprende negativamente col -43,2% dell’utile netto, a Eur 1,133 miliardi, a causa di costi di ristrutturazione per 740 milioni, e maggiori ammortamenti dovuti ai "costi di separazione" del polo Sanità (medicinali da banco).
Intanto stamattina, Tokyo ha perso -2,20%, nel 1’ giorno della Riunione di politica monetaria della Banca del Giappone, che terminerà domani, e dalla quale si aspetta un “nulla di fatto” sulla normalizzazione (leggasi aumento) dei tassi ma forse qualche novita’ sugli interventi in difesa dello Yen. Piu’ resistenti Shanghai, +0,2%, e Hong Kong, +0,5%.
I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio di -0,5%. (ore 12.00 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.04.2024 Wall Street ancora in rialzo, c’e’ molto ottimismo sugli utili della “tech”.
Anche in Europa si entra nel vivo delle trimestrali, che non dovrebbero deludere.
Debito pubblico esplosivo in Usa: collocamenti per 183 mld in 3 giorni.
BCE verso il 1’ taglio dei tassi a giugno: lo conferma il Nr. 2, Louis De Guindos.
L’ottimismo e’ prevalso anche ieri, 23 aprile, mentre cresce l’appetito per il rischio in varie “asset class” e le Borse segnano il 2’ rialzo consecutivo. L’attenzione e’ catalizzata dalle relazioni trimestrali, che affolleranno questa settimana, che prevede la “release” di 4 delle Magnifiche 7 (7 maggiori titoli tech dello S&P500). La tensione in Medio Oriente sembra attenuarsi: Israele e Iran usano toni piu’ cauti.
Le Borse Europee hanno chiuso con forti rialzi: Milano +1,9%, Madrid +1,7%, Francoforte +1,6%, Amsterdam +1,0%, Parigi +0,8%, Londra +0,2%.
Sul fronte del taglio dei tassi, il Vicepresidente dell’ECB Luis de Guindos, in un’intervista al quotidiano parigino Le Monde, parla chiaro: "Se le cose vanno nella stessa direzione delle ultime settimane, allenteremo la nostra posizione restrittiva a giugno. In assenza di sorprese è un fatto compiuto".
Piu’ cauto Il presidente della Bundesbank Joachim Nagel: «Prima di tagliare i tassi d’interesse, dobbiamo essere convinti, sulla base dei dati, che l’inflazione raggiungerà effettivamente il nostro obiettivo in modo tempestivo e duraturo
Ieri anche Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,69%, S&P500 +1,20% Nasdaq +1,59%. L’azione General Motors, dopo i conti, fatturato US$ 43 miliardi, +7,6% sul 1’ trimestre 2023, e utile netto di 2,98 miliardi, +24,4%, corre al rialzo, mentre ha deluso la trimestrale di Tesla, la cui azione lunedi’ aveva perso un altro -3,4%, ai minimi da 15 mesi.
Tesla ha annunciato un calo dei ricavi di -8% e profitti al livello piu’ basso dal 2021, ma dopo che Elon Musk ha dichiarato di stare accelerando il lancio di “nuovi veicoli, inclusi quelli più economici”, l’azione nell’”after-hours” e’salita +13%!
Negli Stati Uniti l’ottimismo sulle trimestrali “tecnologiche” e’ unanime: oggi vedremo i conti di Meta e giovedi’ quelli di Microsoft e Alphabet. Intanto Wall Street ha premiato Texas Instruments, +7,7%, che si e’ detta ottimista sulle vendite prospettiche e Spotify, che ha sopreso con margini sopra le attese, grazie alla crescita virtuosa del business podcast.
L'indice US PMI manifatturiero è inaspettatamente sceso ad aprile, a 49,9 da 51.9 di marzo, cioe’ in area di contrazione, sotto 50. In calo anche il PMI dei servizi, a 50,9 punti, dai 51,7 del mese precedente. Otticamente negativi, questi dati hanno paradossalmente un effetto benigno sui mercati finanziari, poiche’ allenterebbero le pressioni sulla Federal Reserve a mantenere i tassi “alti e a lungo”.
In Europa, gli stessi indici PMI forniscono indicazioni contrastanti: nell’Euro-zona sale il PMI servizi a 52,9, da 51,5 di marzo e contro stime di 51,8, toccando il top da 11 mesi, mentre il Pmi manifatturiero cala a 45,6, da 46,1 di marzo, contro attese di 46,5, ai minimi da dicembre. Bene l’indice “composito” (manufattura&servizi), che sale al massimo da 11 mesi a 51,4, da 50,3.
Ad aprile, Italia, peggiora sia il “mood” dei consumatori che quello delle imprese: per i consumatori il relativo indice scende da 96,5 a 95,2, mentre per le imprese e’ passa da 97,0 a 95,8 (fonte Istat, Istituto nazionale di Statistica): peggiornoa la percezione deterioramento del clima economico generale e personale, ma soprattutto le aspettative future, cui sub -indice cala da 97,2 a 93,9.
In Germania, l’autorevole indagine IFO segnala che la fiducia delle imprese ad aprile è aumentata a 89,4 punti, dai 87,8 di marzo. Il dato supera le attese degli analisti di 88,9; un buon segnale, di cui si attendono conferme.
Negli Stati Unti, dove in settimana e’ attesa la 1’ stima del GDP (Pil) del 1’ trimestre, il dato PCE sull’inflazione per le famiglie e quello sulle spese per consumi di marzo, ci sara’ anche un importante momento di verifica sulla “tenuta del debito pubblico”, visto che in soli 3 giorni il Tesoro emettera’ nuova “carta” per 183 miliardi di Dollari. Nell’attesa, si muovono al rialzo i rendimenti.
Sul mercato valutario, vediamo il cross Eur/US$ stabilmente attorno 1,07, mentre persiste la debolezza della moneta giapponese: il cambio Euro/Yen sfiora 166, e quello Dollaro/Yen 154,8, ai minimi da 34 anni, risultato “naturale” di una Bank of Japan che non ha fretta di normalizzare la politica monetaria alzando i tassi , e di una FED che dovrebbe mantenere ancora per un po’ i tassi all’attuale livello.
Oggi, 24 aprile, prevale un’intonazione positiva sui mercati azionari europei, in media +0,3% alle 13.00 CET, sostenuta da attese positive sul comparto tecnologico Usa, ma anche dalla relativa debolezza del settore manifatturiero rivelata dagli indici US Pmi.
In Asia, Hong Kong ha segnato la 3’ seduta consecutiva di rialzo, +2,2%, Tokio +2,4%. In Cina Shanghai +0,8%, Shenzhen +1,2%, dopo che la Banca Centrale ha emmesso nuovi “pronti contro termine” a 7 giorni, tasso 1,8%” per sostenere una liquidità abbondante nel sistema bancario.
A fine mattinata vediamo futures positivi per Wall Street, con quelli sul Nasdaq, +0,7%, che primeggiano, scontando attese ambiziose per i numeri trimestrali del settore tecnologico e specificamente per quelli delle «Magnifiche 7», i cui utili sono attesi in crescita del +38% rispetto all'anno passato (+23% escludendo NVidia), contro il 2,4% medio per l'indice S&P500 (fonte Bloomberg Intelligence).
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Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
FTSE 100 tocca i massimi storiciCon il FTSE 100 che ha chiuso la giornata di lunedì 22 aprile ai massimi storici, analizziamo più attentamente il breakout e i fattori catalizzanti che lo hanno innescato.
Fattori catalizzanti per il breakout
Il breakout del FTSE 100 può essere attribuito a diversi e importanti fattori catalizzanti:
Previsioni di tagli ai tassi di interesse nel Regno Unito: gli attesi tagli ai tassi di interesse da parte della Bank of England hanno indebolito la sterlina, favorendo gli esportatori del FTSE. Molte società che fanno parte dell'indice generano una quota significativa dei rispettivi ricavi in valuta estera, motivo per cui una sterlina più debole ne incrementa i guadagni in fase di riconversione in sterline.
Dismissione dei titoli tech in favore delle commodity: gli investitori si sono allontanati dai titoli tecnologici ad alto rendimento per puntare sulle materie prime, una manna per numerosi titoli a grande capitalizzazione del FTSE 100.
Aspettative divergenti sui tassi di interesse: la discrepanza nelle previsioni in materia di tassi di interesse tra gli Stati Uniti e il Regno Unito ha giocato un ruolo importante. Mentre si prevede che la Federal Reserve degli Stati Uniti lascerà i tassi d'interesse relativamente più alti, gli analisti ritengono che la Bank of England ratificherà tagli ai tassi. Tale differenza in fatto di prospettive di politica monetaria ha spinto il cambio GBP/USD al ribasso, favorendo ulteriormente l’andamento del FTSE 100.
Resilienza del settore energetico e finanziario: l'aumento dei prezzi del petrolio ha dato nuova linfa alle aziende energetiche, mentre i segnali di ripresa economica nel Regno Unito hanno avuto ripercussioni positive sulle istituzioni finanziarie. Entrambi i settori hanno fatto segnare solide performance, contribuendo in modo significativo ai guadagni complessivi del FTSE 100.
Grafico a candele giornaliere del FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Approfondimento
Zoomando sul grafico a candele giornaliero del FTSE e aggiungendo gli indicatori del volume e dell'indice di forza relativa (Relative Strength Index - RSI), possiamo comprendere meglio le dinamiche dei prezzi alla base del breakout.
Il tentativo di breakout non andato in porto all'inizio del mese è stato seguito da un ritracciamento volatile, durante il quale l'indice ha ritestato un livello chiave di resistenza rotta, utilizzandolo come supporto per dar vita a un’ampia candela hammer rialzista favorita da un volume elevato. La candela hammer ha rivelato l’intensità della pressione di acquisto presente sul mercato ed è stata seguita da un repentino breakout nella giornata di lunedì.
I momentum trader devono sempre diffidare dei falsi breakout, ma il breakout del FTSE sembra finora sostenibile:
Segnali di forza dall’RSI: L'RSI è inclinato verso l'alto e si trova nella fascia alta dei 60, indice di un intenso momentum, seppur non eccessivo.
Consolidamento precedente: Prima del breakout, il FTSE si era consolidato lateralmente in un range irregolare per oltre tre settimane. Tale consolidamento precedente aumenta le probabilità che il breakout regga.
Grafico a candele giornaliere del FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer : La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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OPEC+ Medio Oriente verso una calma momentanea? - 23/04/2024Approfondimento sul Mercato odierno:
Al momento in cui scriviamo, il prezzo di MB1 è di 83,62, circa 2,20 sopra il prezzo spot. Sebbene ci siano ancora tensioni in Medio Oriente, credo sia giusto dire che le cose si sono "calmate".
L'Europa ha fatto eco al sentimento degli americani e ha sottolineato l'approvazione di nuove sanzioni sul settore petrolifero iraniano che ampliano le attuali sanzioni per includere porti, navi e raffinerie straniere che consapevolmente lavorano o spediscono greggio iraniano.
Poiché l'Iran è responsabile di circa tre milioni di barili al giorno di petrolio, si potrebbe dire che il prezzo del petrolio dovrebbe salire sulla base di questa notizia, ma poiché i persiani sono stati il Paese più sanzionato dagli Stati Uniti sul pianeta, hanno escogitato molti modi per continuare a "fare affari come al solito" quando l'amministrazione Biden li punisce per un atto illecito.
I mercati, ora che Israele si sta comportando un po' meglio, attendono la pubblicazione dei dati sul prodotto interno lordo statunitense e sulla spesa per consumi personali di marzo (vale la pena notare che questo è l'indicatore di inflazione preferito dalla FED) nel corso della settimana per valutare la traiettoria della politica monetaria.
A meno che non si tratti di dati scioccanti al rialzo o al ribasso, non dovremmo assistere a grandi reazioni sul prezzo spot del WTI e lo stesso vale per l'API di stasera e l'EIA di domani. I previsori di Reuters riportano che le scorte di greggio statunitensi sono aumentate la scorsa settimana, mentre le scorte di prodotti raffinati sono probabilmente diminuite, secondo un sondaggio preliminare degli analisti.
L'algoritmo MB1 dovrebbe funzionare come una sorta di calamita mentre i mercati sono ora più tranquilli dal punto di vista geopolitico, quindi un'operazione di range graduale con un bias al rialzo potrebbe permetterci di capitalizzare su diverse operazioni senza che il mercato vada effettivamente da nessuna parte.
Auguro a tutti una buona giornata e che i mercati siano con noi anche in futuro.
Cari lettori di Opec+,
È un piacere incontrarvi di nuovo per un'altra giornata di analisi sul mercato del petrolio WTI. Per coloro che sono nuovi qui, permettetemi di condividere un breve riassunto della mia esperienza nel mondo del trading.
Con oltre 30 anni di attività nei mercati finanziari, ho dedicato gli ultimi 17 anni esclusivamente al trading del petrolio, con particolare attenzione al mercato del West Texas Intermediate (WTI). Durante questo tempo, ho sviluppato e perfezionato strategie di trading basate su una combinazione di analisi tecnica e fondamentale, supportate da complessi algoritmi come MB1 e F1.
Ogni giorno, mi impegno a fornire ai miei clienti e ai lettori del blog le migliori analisi e previsioni sul mercato del petrolio, utilizzando la mia esperienza e le mie conoscenze per guidarvi attraverso le sfide e le opportunità che si presentano.
Ora, senza indugiare, passiamo a esaminare ciò che è successo nel mercato del petrolio nelle ultime 24 ore e a prevedere cosa possiamo aspettarci per la giornata odierna. Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi dettagliate!
Suggerimenti Operativi odierni:
Strategia di oggi, chiudere le operazioni 2 e 3 senza alcun guadagno o profitto, quindi rientrare nel mercato con le stesse operazioni a prezzi migliori per ottenere un profitto......Happy Trading.
Se sei interessato a fare operazioni nel mercato del petrolio WTI, ti invito a continuare a seguirmi per ricevere analisi quotidiane e suggerimenti operativi.
Questa qui sopra è un’indicazione di una sola delle operazioni che farò oggi e non sarà pubblicata in chiaro tutti i giorni. Se desideri operare direttamente insieme a me o vuoi discutere in modo più dettagliato o hai domande specifiche sul trading del petrolio WTI, non esitare a contattarmi privatamente. Sono qui per aiutarti!
Grazie per il tuo interesse e per essere parte della nostra comunità di trader.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
BITCOIN, il triangolo ora è una flag. Quello che cambia.Buongiorno,
lo strumento nelle sue ultime evoluzioni pare abbia esteso il movimento correttivo trasformandolo da triangolo a flag (daily).
Il movimento al ribasso che ha usato però ha tutte le sembianze di un Testa e spalle (H4).
Al netto delle spike di qualche candela alle quali si associano picchi di volumi, a sottolineare come si acquistino i ribassi.
L'allungo che dovrebbe scaturire dalla conferma della rottura della neck line potrebbe portare i prezzi a contatto con la parte bassa del triangolo.
Li si potrebbe capire qualcosa in più di questo ribasso e di questa risalita.
Nel senso che se i prezzi non dovessero superare la suddetta resistenza e tornare indietro, il movimento andrebbe letto come pull back sulla stessa. Il che avrebbe certamente implicazioni ribassiste.
Almeno di breve.
Al contrario la violazione decisa della stessa avrebbe implicazioni molto positive che potrebbero portare i prezzi a contatto col la trendline alta del triangolo/flag.
Li si vedrebbe, perché se andasse oltre con esplosione di volumi avremmo la violazione della flag e quindi, la teoria così vuole, dovremmo proiettare il movimento dai 49.000 fino ai massimi assoluti e quindi arrivare dritti fino a 100.000.
Analisi Multiciclica sull'Indice del DollaroVideoAnalisi Multiciclica super dettagliata sull'Indice del Dollaro che va a confermare i movimenti speculari sull'SP500 in virtù della correlazione inversa che regna tra i due.
Il tutto trova conferma con quanto detto nella videoAnalisi sull'SP500 in allegato!
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BANCO BPM, perfetto esempio di momentumBuongiorno,
il settore bancario è stabilmente presente all'interno di ogni strategia che si dichiari di "momentum".
Una strategia che, in soldoni, si prefigge di avere in portafoglio tutto ciò che ha una stabile direzionalità e per la quale non ci sono motivazioni plausibili che facciano pensare che possa interrompersi domattina.
Similmente, se ne possono immaginare molte altre di strategie, tra le più note e comprensibili ad esempio troviamo la "contrarian" in un certo senso speculare rispetto alla momentum.
Nella mia attività di consulente, per quel che riguarda gli obiettivi di natura finanziaria, l'asset allocation prevede sempre una componente tattica/satellite utile sia per gestire imprevisti ma anche per cogliere opportunità.
Io la definisco uno stabilizzatore che ha, alla lunga, il compito di rendere il percorso meno accidentato facendo sentire meno le asperità dell'ambiente circostante.
Il percorso verso la performance non è mai lineare.
Queste strategie, attualmente ne ho messo a punto 9, possono anche essere usate per quella categoria residuale di esigenze che la normativa Mifid identifica sostanzialmente come "extra rendimento" cioè al di fuori di quelle importanti e che si associano al cosiddetto life cycle di ognuno di noi.
Il settore bancario è l'esempio emblematico di come abbia goduto finora del vento in poppa di una serie di fattori.
Da una parte, dopo la crisi finanziaria dei sub prime (2008) il settore si è molto rafforzato.
Soprattutto le banche europee, grazie alla più stringente normativa, hanno enormemente rafforzato i coefficienti patrimoniali presidio di sicurezza.
Gli stress test che periodicamente vengono condotti dalla BCE, confermano la solidità delle banche in presenza di situazioni acute di crisi.
Inoltre i tassi più alti hanno fatto schizzare, come ampiamente previsto, la redditività tipica delle banche derivante dalla differenza positiva tra i tassi attivi sugli impieghi e quelli passivi sulla raccolta (margine di interesse).
A valle, questa redditività ha gonfiato gli utili, a livelli come mai visti, facendo si che tra i bond corporate con rating da BBB in su (investment grade) quelli bancari siano tra i più generosi.
Sul piano operativo, il titolo in oggetto è in solido trend rialzista e di questo è bene che se ne tenga conto.
Di recente ha fatto una pausa consolidando i 6 euro.
Ora preme di nuovo alle porte impaziente, sembra, di rimettersi in cammino.
Sul daily proposto si può notare l'area di resistenza formatasi a 6,4 livello testato tre volte nelle ultime settimane.
Le ultime due sedute hanno mostrato volumi in aumento chiudendo la settimana con i prezzi che si sono portati in pole position sulla resistenza con una candela di continuazione.
Tutto ciò lascia presagire, secondo me, la volontà di un break out.
Il comportamento dei volumi trova molta similitudine con i precedenti due break out .
I livelli operativi sono indicati.
Riguardo al take profit, non ne ho uno.
Come detto, quanto proposto segue una logica di momentum per cui l'idea è quella di stare dentro finché non si hanno motivi per ritenere di uscire.
Lo so, detta così non significa niente.
Tuttavia in condizioni normali una strategia di momentum non ha un take profit e la protezione viene dagli stessi guadagni accumulati.
Tornando alle mie strategie satelliti, ad esempio c'è n'è una, che io chiamo "forward", che prevede la costruzione di un portafoglio con dentro tutto ciò che avrà beneficio da uno scenario macro che si concretizzerà, presumibilmente, a medio termine.
Se lo scenario contemplato dalla strategia dovesse concretizzarsi, come un bruco di trasforma in una farfalla, magicamente la strategia forward morirà e si trasformerà in quella momentum visto che a quel punto gli strumenti in portafoglio dovrebbero essere quelli che saranno di moda in quel periodo.
A quel punto, i guadagni che si spera saranno stati accumulati con la strategia forward diventeranno magicamente il cuscinetto di redditività da difendere all'interno della strategia momentum cui si faceva riferimento più su.
Così concepita, la strategia forward da una parte soffrirà di alta volatilità e drawdown nel presente ma beneficia della circostanza di comprare strumenti che, poiché trascurati da tutti, presentano quotazioni interessanti.
Attualmente, ad esempio, il mio scenario forward che seguo è quello che prevede che i tassi di interesse siano già calati, l'economia ha toccato un minimo cui seguirà una ripresa.
La protezione dinamica di questi guadagni rappresenta il trailing stop della strategia.
Tuttavia, se non c'è alle spalle una strategia con i guadagni accumulati, ci sono un paio di cose che possono essere fatte.
Da una parte si potrebbe mettere l'operazione in pareggio al primo minimo crescente che si dovesse formare.
Successivamente gestire un trailing stop che segua gli sperati minimi crescenti posizionando lo stop non sull'ultimo minimo ma sempre su quello precedente in modo da dare respiro al trade.
Ovviamente è un'ipotesi di gestione, c'è ne possono essere altre magari anche più valide.
Se proprio ci si sentisse a disagio senza un take profit suggerisco il livello 7,5 che rappresenta i minimi della crisi finanziaria 2008/2009.
Eur/Usd: Attendo conferme Buongiorno a tutti,
eccomi come sempre per il solito appuntamento settimanale per l'analisi operativa di un mercato tra i miei preferiti utilizzando il mio metodo di trading.
Quest'oggi si va direttamente sulla coppia forex eur/usd.
Nelle ultime settimane infatti si è formato un buon trigger di price action che aveva chiusura weekly al di sotto di area 1,0700, livello molto importante nel breve termine.
Nei giorni scorsi il prezzo è rimasto al di sotto di questa zona consolidando e mostrando difficoltà nel fare un'inversione.
Questo momento di consolidamento potrebbe portare nelle prossime sedute a creare un classico trigger di conferma short magari facendo falsa rottura di 1,0700 o testando il livello 1,0740.
Se dovesse crearsi questo tipo di conferma in linea con il mio piano operativo potrei pensare ad un'operazione short che avrebbe come obiettivo la zona che passa tra 1,0500 e 1,0550.
Il fallimento della view invece si avrebbe con il ritorno al di sopra di zona 1,1000.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Germany40: conteggio secondo la teoria delle Onde di ElliottOggi vorremmo fare una riflessione per cercare di capire se siamo al capolinea del grande movimento rialzista o se ci potrebbe essere spazio per un ulteriore salita verso i massimi dell'indice tedesco Germany40.
Prendendo in esame le regole della Teoria delle Onde di Elliott , possiamo estrapolare una delle 3 regole fondamentali che ci dice che onda 3, all'interno di un movimento impulsivo in 5 onde, non è mai l'onda più corta e aggiungiamo che, di conseguenza dovrebbe essere caratterizzata dal momentum più elevato.
Misuriamo, come di solito, questo momentum con il classico oscillatore di elliott, rappresentato dalla differenza di due medie mobili semplici a 5 e 35 periodi, ma che ritroviamo già impostato sulla piattaforma che stiamo utilizzando.
Se effettuiamo un conteggio a partire dal minimo realizzato dall'indice in questione, nell'ottobre del 2023 il grafico sembrerebbe mostrarci 3 movimenti principali.
Se dovessimo classificare come onda 3, quel forte movimento che ha raggiunto i massimi assoluti, dovremmo avere un riscontro anche di momentum. Notiamo invece che nonostante la forte risalita, la stessa è avvenuta con un momentum in diminuzione, cioè si è creata una divergenza fra prezzi e oscillatore. Questa dinamica ci fa pensare che invece l'onda 3 si sia realizzata nel movimento impulsivo precedente e di conseguenza ci sembra più opportuno pensare che in realtà ci troviamo su un'onda finale, un'onda 5, presumibilmente non chiusa. Quello che ci aspettiamo è un andamento laterale (una correzione) in ABC e poi un ulteriore impulso verso l'alto che, considerata la posizione dell'oscillatore difficilmente potrà raggiungere target molto elevati. Un livello importante da monitorare affinchè la nostra ipotesi possa essere valida è l'area 16350-16400 punti indice, al di sotto di questi valori la classificazione andrebbe rifatta perchè andrebbe a violare livelli importanti che ci possono far pensare ad una inversione di tendenza.
Buon Trading.
Agata Gimmillaro
LA GIUSTA IMPOSTAZIONE MENTALE LA GIUSTA IMOSTAZIONE MENTALE....
Ora vorrei commentare il Nasdaq.
Nel Video Report avevamo ipotizzato che ormai i supporti Daily si sarebbero potuti rompere ed effettivamente così è stato.
Anche il nostro indicatore del Cot sugli Indici è qualche settimana che ci indicava una fase distributiva.
Nel Weekly a mio parere il primo punto di arrivo è il vuoto volumetrico settimanale che ha lasciato nella salita.
Vi metto qui grafico Weekly:
Ora sin qui tuto ok. Ovviamente anche queste sono solo ipotesi probabili e non certe ma atteniamoci alla nostra View guida che tracciamo ogni fine settimana nei Video di Analisi Tecnica e del Cot Report perchè quella rimane la strada maestra all' interno della quale fare su e giù per arrivare al traguardo.
Quando si passa nel piccolo più sezioniamo i grafici e più diventa delicata la cosa.
Partiamo dal 4 ore dove vedete in arancione la fascia ampia di Demand (arancione) che ci ha trattenuto questi giorni dove abbiamo lateralizzato (distribuendo ancora, ma a posteriori è facile accorgersene) e dove io ho ipotizzato la prima ripartenza per andare a fare i ritest delle zone rotte. Perchè se vuole ancora scendere rispettando la nostra view settimanale deve swingare verso l' alto nei time frame più piccoli e l H4 è un ottimo time frame da analizzare.
Cosa è successo ieri?
siamo scesi nella parte bassa che vedete in azzurro, della stessa Demand Zone sulla quale stavamo lavorando, che probabilmente era il suo vero obiettivo (per adesso) dove forse costruire per andare ai ritest delle zone rotte durante la discesa.
Vi metto grafico H4 dove vedete tutto quello che vi ho detto ed in basso anche la zona di vuoto volumetrico settimanale (imbalance) che è quella che potrebbe farci da calamita.
Grafico H4 :
Ora passando la piccolo ci tengo ad analizzare con voi quello che è successo ieri e quanto sia importante L' IMPSTAZIONE MENTALE:
lasciarci i Percorsi Neuronali Liberi viene prima di ogni tecnicismo.
Alle 10:20 di mattina ho scritto che eravamo laterali, che si erano formate due fasce di liquidità che si vedevano benissimo nel 15 minuti e che saremmo potuti uscire da li dentro solo facendo una falsa rottura sopra o sotto per partire al contrario (impostazione mentale libera che aspettava una indicazione - sopra - sotto).
Il Nasdaq poi in apertura nel 5 minuti ha fatto esattamente questo rompendo in alto con falsa rottura per far piazza pulita degli stop assorbendo la liquidità presente in alto per poi ripartire short con un grafico ed una operazione da manuale servendo l entrata short su un piatto di argento.
Ma io non l' ho fatta, perchè?
Perchè poco prima dell' apertura mi sono focalizzato su un ritorno in basso per ripartire Long = impostazione mentale chiusa, unidirezionale ( ho scritto un altro post in cui dicevo questo alle 12:02).
Ovviamente non sarei entrato long senza una conferma di prezzo (infatti non sono entrato long ) ma questa impostazione unidirezionale del mio cervello mi ha fatto perdere l' entrata short bellissima che ha regalato proprio in apertura.
Ecco perchè insisto sempre su lasciarci la mente aperta a qualsiasi cosa perchè nessuno saprà mai cosa succederà e rimanere liberi di testa e disposti a tutto ci permette di interpretare oggettivamente le indicazioni che arrivano dal grafico.
Vi metto di seguito il grafico a 5 minuti della partenza short con scritto tutta l analisi tecnica e l entrata operativa ad alto valore didattico e formativo per dar modo di studiarla approfonditamente:
Nasdaq 5 minuti
Nio Inc Class A ADR (NIO) è l'opportunità di una vita?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Nio Inc Class A ADR (NIO) è l'opportunità di una vita?
Sebbene il recente rendimento di NIO possano sembrare deludenti, è importante valutare le prestazioni dell'azienda in relazione all'intero settore dei veicoli elettrici.
Ad esempio, l'indice S&P Kensho Electric Vehicles ha registrato una diminuzione del 7,2% nell'ultimo anno. Inoltre, le principali società di veicoli elettrici per capitalizzazione di mercato hanno subito significativi cali di valore, dimostrando così che NIO non è l'unica a essere colpita.
E in effetti, il calo di NIO non è nemmeno il peggiore, con Rivian (RIVN) che ha subito un crollo ancora più drastico.
Sebbene il panorama possa sembrare cupo, nutro fiducia per il futuro di NIO. Ne sono un esempio i dati del quarto trimestre del 2023, in cui i ricavi effettivi dell'azienda sono aumentati del 7,2%, superando la previsione di 2204-2289 milioni di dollari.
Se questa tendenza dovesse ripetersi nel primo trimestre del 2024, NIO vedrebbe un aumento dei ricavi del 4,8% invece che una contrazione.
Ci sono buone notizie in arrivo per NIO, oltre al successo del trimestre appena trascorso. L'amministratore delegato William Li ha recentemente presentato il loro nuovo e innovativo pacco batteria a lunga durata con un evento speciale di 14 ore.
Ora, la produzione di massa di questo pacco è ufficialmente iniziata e dovrebbe diventare disponibile all'acquisto già nel prossimo trimestre.
Per rendere l'acquisto della loro berlina ET5 più accessibile, NIO ha deciso di offrire il pacco batteria solo in modalità di noleggio. Tuttavia, i clienti hanno anche la possibilità di acquistare l'auto senza il pacco batteria, rendendola una scelta più economica e aumentando la competitività dell'azienda.
Questa strategia è stata estremamente vincente nel 2020, con un aumento delle vendite del 20%.
Dopo un lungo periodo di attesa, le azioni finalmente hanno raggiunto i 4$, un prezzo che personalmente trovo allettante. Sono pronto per acquistare e investire in questo momento. Il nuovo arrivo della super batteria potrebbe dare un'ulteriore spinta all'azienda e farla spiccare sulla concorrenza.
Valutare una società è un processo complesso che richiede conoscenza e esperienza finanziaria. Per questo motivo, è sempre consigliabile affidarsi a un consulente professionista invece di fare trading da soli. Una buona opzione è TRADINGVIEW, una piattaforma di eccellenza che può aiutarti nella tua strategia di investimento.
Utilizzando i dati forniti da Trading View, è possibile ottenere una valutazione generale degli analisti su un titolo. Come si vede chiaramente nell'immagine di seguito, il titolo è attualmente molto più basso rispetto al suo valore effettivo.
Dopo un'attenta analisi delle potenziali prospettive di mercato, ho deciso di investire nel titolo con un obiettivo di 8$. Per massimizzare i miei guadagni in una possibile fase laterale a lungo termine, ho scelto di acquistare un certificato di investimento che offre una cedola mensile dell'1,5% se il prezzo rimane sopra i 3,05 euro.
Il codice ISIN è CH1314029567 e ha un valore inferiore rispetto al prezzo nominale di 1000 euro il che lo rende molto appetibile.
Secondo la mia opinione, questa società non può fallire, per due ragioni: dispone di liquidità significativa e del sostegno del governo.
Grazie alle risorse finanziarie e al sostegno governativo, l'azienda dispone di una solida liquidità.
Non vediamo l'ora di vederti al prossimo articolo! E ricorda, per un trading di successo affidati sempre a Tradingview: uno strumento indispensabile che può aiutarti a evitare errori gravi durante le tue operazioni di trading.
Macro Trader: Il sorriso continua a funzionare per il dollaroIl dollaro rimane in posizione di forza, e beneficia dei flussi verso i rifugi sicuri con l'aumento dei rischi geopolitici, nonché della continua sovraesposizione dell'economia statunitense; entrambi sono fattori che indicano ulteriori prospettive positive sul tavolo.
Il dollaro statunitense ha continuato a guadagnare terreno di recente, con l'USD che si è rafforzato a nuovi massimi dell'anno contro un paniere di valute - sia secondo l'indice del dollaro (DXY) che secondo la misura più ampia di Bloomberg (BBDXY).
Il movimento arriva durante la persistenza della narrazione dell'eccezionalismo degli Stati Uniti che ha guidato il mercato FX G10 per gran parte dell'anno, nonché all'emergere di un altro fattore tradizionalmente favorevole al dollaro; vale a dire, l'aumento del rischio geopolitico e un conseguente aumento della domanda di rifugi sicuri mentre i partecipanti cercano riparo.
Non sorprendentemente, questo aumento del rischio mentre le tensioni in Medio Oriente sembrano aumentare, dopo l'attacco del fine settimana dell'Iran a Israele, e mentre i mercati si preparano a una potenziale rappresaglia, ha visto aumentare la volatilità in tutti i settori. Nello spazio FX, in particolare, l'indicatore di volatilità implicita FX di JPMorgan, sia a livello globale che G7, è salito ai massimi da inizio febbraio.
Forse il modo più semplice per visualizzare i fattori dietro la recente forte performance dell'USD è tornare a un concetto familiare - il cosiddetto 'sorriso del dollaro'.
Questo teorizza che il dollaro tende ad apprezzarsi in due situazioni; quando prevale l'avversione al rischio globale; oppure, quando l'economia statunitense supera i pari e il dollaro beneficia successivamente di un vantaggio sul rendimento.
Nel primo caso, l'appetito per il rischio è chiaramente su terreno relativamente instabile al momento. L'oro continua a registrare nuovi massimi record quasi ogni giorno, apparentemente fungendo da copertura del portafoglio del momento per la maggior parte dei partecipanti.
Nel frattempo, le azioni sono scivolate nelle ultime settimane, con l'S&P che ha chiuso lunedì al di sotto della sua MA a 50 giorni per la prima volta da novembre scorso, registrando anche un calo di oltre il 2,6% in due giorni, il più alto da oltre un anno. Tuttavia, sostengo che con la crescita economica ancora forte, i guadagni resilienti e il 'put' della banca centrale ancora vivo e vigente, il percorso di minor resistenza nel medio termine dovrebbe continuare a salire.
Nel frattempo, per quanto riguarda la prestazione superiore degli Stati Uniti, è chiaro che l'economia si sta discostando significativamente dai pari di mercato sviluppati.
Questo è particolarmente vero per la crescita economica, con una crescita del PIL superiore al 2% su base trimestrale annualizzata per gli ultimi sei trimestri consecutivi, mentre il momentum rimane debole altrove, in particolare in Europa dove i rischi rimangono inclinati al ribasso.
Lo stesso vale per l'outlook sull'inflazione. Il rapporto sul CPI della scorsa settimana ha ribadito la natura testarda e persistente delle pressioni sui prezzi all'interno dell'economia statunitense, con i prezzi al dettaglio che sono aumentati in modo inaspettatamente forte del 3,5% anno su anno, in una riaccelerazione guidata dall'energia rispetto a un mese prima, mentre il core CPI è rimasto invariato al 3,8%. Questo è in netto contrasto con gli sviluppi dell'inflazione altrove, con un progresso disinflazionistico verso gli obiettivi del 2% delle banche centrali che si sta dimostrando notevolmente più rapido di quanto ci si aspettasse.
A sua volta, ciò sta contribuendo a inclinare il bilancio dei rischi per le prospettive della Fed, e quelle delle altre banche centrali del G10, in direzioni opposte.
Se uno guardasse semplicemente ai dati provenienti dagli Stati Uniti, probabilmente metterebbe in discussione la necessità di tagli in generale, con una crescita resiliente, un'inflazione persistente e il mercato del lavoro incredibilmente solido. In molti modi, il motivo principale per cui si sta discutendo di tagli dei tassi è semplicemente perché Powell & Co. ci hanno detto che hanno intenzione di tagliare man mano che l'anno avanza.
Naturalmente, i mercati hanno rivalutato in senso ribassista le prospettive della Fed ultimamente, ora prevedendo il primo taglio a settembre e meno di 50 punti base di allentamento quest'anno - circa un terzo di quanto era prezzato all'inizio dell'anno!
D'altra parte, i dati altrove suggeriscono che i tagli arriveranno molto prima e probabilmente in misura molto maggiore.
La SNB, ad esempio, ha già avviato il proprio ciclo di easing, con un taglio del 25pb a marzo, con l'inflazione svizzera che ha raggiunto il fondo della banda target. Nel frattempo, la Riksbank sembra pronta a tagliare al prossimo incontro in maggio, e la BCE ha praticamente confermato che il primo taglio arriverà a giugno.
Anche per la BoE, sembra probabile che effettuerà il primo taglio del ciclo all'inizio dell'estate, con il tasso di disoccupazione nel Regno Unito che ora è al massimo degli ultimi 6 mesi, e l'inflazione pronta a toccare il target del 2% durante la primavera. Mentre le banche centrali antipodali - la RBA e la RBNZ - probabilmente aspetteranno fino ad agosto per fare lo stesso, i rischi qui sono anche inclinati in una direzione accomodante.
Quindi, mentre i recenti sviluppi geopolitici possono aver dato al dollaro un ulteriore slancio al rialzo, la domanda di dollari dovrebbe persistere anche una volta che le recenti tensioni inizieranno a svanire dalle menti dei partecipanti al mercato, con il vantaggio del rendimento del dollaro e la favorevole divergenza della politica della FOMC pronti a fornire un sostegno continuo.
Certamente, questo è il messaggio che i derivati stanno attualmente inviando. Le risk reversals a 3 mesi, a 25 delta, sia in EUR/USD che in GBP/USD, entrambe scambiano ai livelli più bassi da novembre 2023, implicando che le put stanno scambiando al premio più alto rispetto alle call da quel momento, e quindi il sentiment più rialzista sul dollaro dai fini dello scorso anno.
In sintesi, quindi, mentre il dollaro statunitense ha già guadagnato circa il 5% contro un paniere di pari quest'anno, e commercia in positivo contro tutti i pari del G10, questo forte slancio al rialzo sembra avere ancora molto spazio per correre.
OPEC+ Venti di guerra continuano ad influenzare il WTI- 16/04/24Buongiorno a tutti i lettori di Opec+,
Oggi desidero condividere con voi un breve riassunto della mia esperienza nel mondo del trading del petrolio WTI. Con oltre 17 anni di dedizione a questo mercato e una carriera di 30 anni nei mercati finanziari, ho affinato le mie competenze nel comprendere le complesse dinamiche che influenzano il prezzo del petrolio. Nel corso degli anni, ho sviluppato strategie e algoritmi sofisticati, come MB1 e F1, che mi hanno guidato nella presa di decisioni di trading basate su analisi approfondite e una combinazione equilibrata di analisi tecnica e fondamentale.
Ogni giorno, mi impegno a fornire analisi accurate e tempestive del mercato del petrolio WTI, basate sull'esperienza accumulata nel corso degli anni e sull'utilizzo di strumenti avanzati. Sono qui per condividere la mia visione del mercato e assistervi nel prendere decisioni informate e redditizie nel vostro trading.
Grazie per essere parte della nostra comunità e per la vostra fiducia nel nostro lavoro. Continuate a seguirci per le ultime aggiornamenti e analisi sul mercato del petrolio WTI.
Approfondimento sul Mercato odierno:
Al momento della scrittura il prezzo spot si trova a pochi punti dalla MB1.
Il movimento ribassista di ieri in mattinata sembrava aver guadagnato trazione, ma è rimbalzato in modo abbastanza evidente a 84,00 grazie alla minaccia dell'amministrazione Netanyahu di azioni di ritorsione contro l'Iran.
È importante ricordare che l'Iran produce più di 3 milioni di barili di greggio al giorno come uno dei principali produttori all'interno dell'Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio, per cui qualsiasi minaccia a tale fornitura farà aumentare i prezzi.
Sebbene l'OPEC disponga di una capacità di riserva di circa cinque milioni di barili al giorno, a cui può accedere abbastanza rapidamente, il fattore paura o la necessità di ricorrere a tali misure può spaventare il mercato.
L'ultima volta che ho controllato, anche gli Stati Uniti avevano 360 milioni di barili in più, il che indica che i commercianti sono nervosi perché c'è molta disponibilità.
Per quanto riguarda il "circolo vizioso", ci siamo di nuovo dentro. Il prezzo elevato del petrolio provoca un aumento dell'inflazione di fondo, l'inflazione elevata ritarda la riduzione del tasso di interesse statunitense e un tasso di interesse elevato della Federal Reserve riduce la domanda di greggio rendendolo più costoso per i paesi non denominati in dollari.
Il supporto a 84,60 è stato rotto ieri e la nuova linea da attraversare è il numero intero di 84,00, e chiudere la candela giornaliera al di sotto di esso.
Tutto dipenderà da Israele nei prossimi giorni.
La loro rappresaglia, la "rappresaglia" è ciò che definirà questo conflitto nel prosieguo.
Un attacco militare, sebbene sia il più popolare, potrebbe non essere l'opzione migliore. Attacchi informatici, sanzioni e sequestri di proprietà sono altre possibilità, ma non così sensazionali come l'illuminazione del cielo notturno sopra Teheran.
Ali Khamenei (capo dell'Iran) ha "tirato una riga" sulla situazione e Biden ha chiarito che, pur essendo al fianco di Israele nella difesa, gli Stati Uniti non si uniranno all'attacco.
Ancora una volta il mercato del petrolio attende con il fiato sospeso mentre Benjamin Netanyahu cerca disperatamente di salvare la sua carriera politica.
Auguro a tutti una buona giornata e che i mercati siano con noi anche in futuro
Suggerimenti Operativi odierni:
Ieri abbiamo effettuato la prima operazione e siamo finalmente rientrati nel mercato.
In questo momento stiamo operando su due scadenze diverse.
Short su maggio e Long su giugno, cercando di mettere in atto una strategia di hedging per alcune posizioni.
Se sei interessato a fare operazioni nel mercato del petrolio WTI, ti invito a continuare a seguirmi per ricevere analisi quotidiane e suggerimenti operativi.
Questa qui sopra è un’indicazione di una sola delle operazioni che farò oggi e non sarà pubblicata in chiaro tutti i giorni. Se desideri operare direttamente insieme a me o vuoi discutere in modo più dettagliato o hai domande specifiche sul trading del petrolio WTI, non esitare a contattarmi privatamente. Sono qui per aiutarti!
Grazie per il tuo interesse e per essere parte della nostra comunità di trader.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Euro a Tp Short - Nasdaq Triplo minimoAggiornamento Euro Daily.
In linea con quanto abbiamo analizzato nel video Cot Reoport di questa settimana, Euro potrebbe aver iniziato il ritracciamento dal Tp short ormai raggiunto.
Vi metto il Daily qui dove ho lasciato delle due ipotesi che abbiamo visto nel video solo quella che al momento sembrerebbe più probabile (ripeto sembrerebbe e parliamo di probabilità)
Il primo tp di questo movimento ovviamente sarebbe la zona di rottura a 1.0750 circa. Occhio perchè questo è il futures e per chi come me usa cfd il grafico è diverso e la zona di rottura io l ho trovata più bassa a circa 1.0695
Daily
Vi condivido anche il grafico a 15 minuti con evidenziata dentro il cerchio verde della presa di liquidità che ha appena fatto. Occhio che parliamo di un 15 minuti per cui che ognuno faccia le sue considerazioni.
Comunque io lo condivido anche solo per studiarlo insieme il caso
Condivido anche il mio grafico aggiornato del Nasdaq in H1 con le fasce aggiornate di Supply e Demand in linea sempre con l analisi settimanale per questa settimana
Sp500 in chiusura di SemestraleVideoAnalisi super dettagliata sul principale indice Mondiale + considerazioni varie
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ENI, per gli ottimisti in palio almeno i 20 euroBuongiorno,
il titolo in questione mi ha sempre dato più dispiaceri che soddisfazioni, ma poiché non sono permaloso volentieri concedo altra opportunità per redimersi dal suo anarchismo tecnico.
Sul grafico mensile si può apprezzare il motivo del mio disappunto.
Due bei TeS rialzisti dal 2007 ad oggi ma entrambi miseramente naufragati, se valutati in modo canonico.
Vero è che i volumi al break out non si sono dimostrati adeguati ma questo lo si è potuto verificare piuttosto col senno del poi.
Dopo il break out i prezzi non hanno avuto la forza di allungare.
Sono anche esempi di come avere un livello di take profit conservativo sia premiante, ovviamente se inserito nel contesto di una strategia ben studiata che contempli questa opzione come priorità.
Infatti entrambi i casi avrebbero avuto esito positivo se si fosse adottato questo approccio che, ricordo, mira a beneficiare dell'effetto allungo al momento del break out per individuare un target conservativo ma altamente probabile che venga colpito. A dispetto dell'inguardabile rapporto rischio/rendimento.
Oggi si presenta un nuovo, grande, TeS che, per chi ci crede, potrebbe regalare almeno i 20 euro di target.
Visto il grafico un po' complesso, il pattern in questione è evidenziato in blu.
Notare come la spalla sinistra sia rappresentata dall'intero ultimo TeS che si era presentato sul mensile.
In verità il break out è già avvenuto con la rottura del livello 14,9. Ma non notiamo a corredo un adeguato livello di volumi.
Poi abbiamo assistito ad un movimento correttivo di pull back sul minimo del quale è posto lo stop loss del long proposto.
Da notare come il rimbalzo sia avvenuto al contatto con la trendline ribassista numero 3 il che rafforza l'idea che il rialzo possa continuare.
A proposito di trendline, ho numerato le ultime tre, successive all'ultimo minimo, visto che una regola non scritta vuole che al terzo tentativo il break out sia quello statisticamente buono (terzo attraversamento).
I livelli operativi sono indicati in grafico.
Il mio target è ovviamente il più vicino è fissato a 16,859 coerente con la scarsa partecipazione mostrata dai volumi.
Per chi ci crede, ci sono quelli successivi con il culmine a 28 ma uno intermedio a 20 euro.
Per chi adottasse anche una visione di tipo fondamentale, possiamo anche tenere presente che il settore utility cui appartiene il titolo è tra quelli beneficiari del prossimo regime ribassista dei tassi di interesse.
Infatti essendo azienda che lavora con elevata leva, godrebbe di minori oneri finanziari a beneficio degli investimenti da una parte e dei margini e dei dividendi da un'altra.
DIASORIN, in viaggio verso parte alta del trading rangeBuongiorno,
il titolo, dopo gli eccessi legati alla pandemia, nel recente periodo sta consolidando un'ampia zona compresa tra 98 e 84 alla ricerca di equilibrio.
La settimana scorsa ha testato per la quinta volta il livello basso del range citato.
Sul daily il rimbalzo ha disegnato un duplice pattern di inversione: un inverted hammer ed una morning star.
Lo stesso rimbalzo rappresenta anche la testa di un pattern di TeS che meglio di apprezza se lo si osserva su H4.
Lo slancio seguente alla conferma dei suddetti pattern di inversione ha anche prodotto la violazione, con forti volumi, della trendline che ha costretto i prezzi nell'ultima discesa dalla parte alta del trading range.
Tornando al daily, il minimo crescente formatosi in settimana rappresenta contemporaneamente la spalla destra del TeS ma anche un chiaro Ross Hook che, per essere considerato valido dovremmo vedere i prezzi portarsi già nella prima seduta della prossima settimana portarsi al contatto con la neck line del TeS.
Se ciò non avvenisse, ovviamente, comunque resterebbe vivo il TeS che può prendersi tutto (quasi) il tempo che gli serve.
La stessa spalla destra rappresenta, sostanzialmente, anche un pull back sulla trendline violata precedentemente descritta.
Quest'ultimo rafforza la costruzione rialzista proposta.
Altra curiosità, la neck line del TeS rappresenta anche una significativa area di resistenza dinamica sovrapponendosi a diverse medie mobili, sia di medio che lungo periodo, su tutti i time frame compresi tra H4 ed il weekly.
L'idea proposta è, come ormai chiaro, la conferma del TeS rialzista attendendo già ad inizio settimana la violazione della neck line.
I livelli operativi proposti sono: open alla rottura della neckline, stop sotto la spalla destra e profit in prossimità della parte alta del trading range per anticipare eventuali inversioni.
Questa volta il mio target personale diventa coraggioso visto che mi aspetto (spero) che i prezzi possano tornare a testare la parte alta del range e quindi portarsi in prossimità dei 98.
Tuttavia, nel caso dovesse concretizzarsi il rialzo, adotterò una logica di trailing stop proteggendo progressivamente lo sperato profitto seguendo eventuali minimi crescenti che dovessero formarsi.
Aggiornamento Ciclo Intermedio di BTCQuesto aggiornamento va ad integrare l'articolo pubblicato il 31 Marzo ''Bitcoin, Analisi Ciclo Intermedio'' (vedi link in allegato).
Perfettamente in linea con quanto detto nell'articolo segnalato e considerando l'evoluzione del prezzo, alla luce dei fatti le ipotesi sono soltanto 2.
1: Ciclo Intermedio ancora in vita dunque sta cercando di identificare un bottom da cui ripartire.
2: Il Ciclo Intermedio è partito in anticipo, come detto nell'articolo allegato, e adesso stiamo validando la partenza del nuovo Intermedio.
Qualora ci troviamo al punto 1, per chiudere il Ciclo con un movimento inequivocabile, il prezzo dovrà stornare ancora un pò idealmente, intercettando la pool di liquidità il cui limite inferiore è fissato a circa 59 K o addirittura sporcarla per poi recuperare quota velocemente e con volumi giusti.
Il movimento di ieri con minimo a 65 k circa potrebbe esser già buono per chiudere l'Intermedio poichè costituisce una variante del movimento ideale, soprattutto se si considera che siamo in chiusura di Ciclo Settimanale, l' 8* del Ciclo Intermedio qualora sia ancora effettivamente in vita.
Se invece ci si trova al punto 2, allora abbiamo 2 ipotesi!
A: Con la chiusura dell'attuale Settimanale, il secondo di questo presunto nuovo Intermedio, sopra il minimo a 62.250 $ circa, potrebbe esser considerata una conferma della partenza del nuovo Ciclo Intermedio pertanto ci si aspetta una manifestazione di forza nelle prossime settimane che porti a nuovi ATH.
B: Verosimilmente su quanto detto al punto A, qualora durante la prossima settimana, (tra lunedì e Giovedì/Venerdì), si tenti un rimbalzo, fallendo il recupero del top a 71.300 $ circa, con la conseguente violazione del bottom che identificherà con la chiusura dell'attuale Ciclo Settimanale, e ancor peggio la perdita convinta della pool dei minimi, andremo ad indebolire la struttura del Ciclo Annuale con la possibilità di avere tendenze prevalentemente ribassiste per tutto il nuovo Ciclo Intermedio partito sui minimi di Marzo, fino alla chiusura del Ciclo Annuale.
Come è giusto che sia, sui mercati nulla è semplice!
Se si padroneggia un metodo e ci si attiene alle regole, ovviamente sarà molto più facile prendere decisioni razionali, sulla scorta di ciò che si verificherà ovviamente!!!
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Aud/Usd: Fallito il tentativo rialzistaBuongiorno a tutti,
eccomi qui come sempre per il consueto appuntamento del fine settimana.
Il cambio, di cui la scorsa settimana avevo discusso per possibili conferme long, negli ultimi giorni ha creato un'ottima price action che ha fallito la precedente view.
Si è creato infatti su weekly chart un D.M.L.C. con close al di sotto del livello di range stretto ovvero 0.6500.
Il dollaro USA è stato comprato contro ogni divisa principale e anche sul cambio in oggetto si è visto tutto ciò.
Non si sono create conferme long durante i giorni scorsi e ciò che farò la prossima settimana sarà ricercare dinamiche short su daily time frame per entrare sell su aussie.
La zona interessante dove attendere queste conferme passa tra 0,6450 e 0,6500 mentre i due target principali sono area 0,6380, 0,6300 e infine area 0,6200.
Il fallimento della mia idea invece avverrebbe su ritorni al di sopra di zona 0,6700.
Come sempre, se il daily chart non darà conferme di price action in linea con il mio metodo non farò nulla a livello operativo.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.04.2024Borse Usa in calo dopo il dato sull’inflazione di marzo.
Riunione BCE di oggi: non tocchera’ i tassi, ma si spera dara’ qualche anticipazione.
Oro prende una pausa, ma non arretra, domanda resta robusta.
I mercati fanno slittare il 1’ taglio dei tassi FED oltre giugno!
L’inflazione americana sopra le stime a Marzo fa temere che il 1’ taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) possa slittare oltre giugno. Tuttavia, nei verbali dell’ultima riunione della FED del 20 Marzo si rileva come quasi tutti i membri del FOMC ritengano appropriato un taglio al costo denaro quest’anno, a meno di shock macro-economici.
Certamente, si legge, i dati sull’inflazione da gennaio in poi sono “deludenti”, e occorre “maggior sicurezza sui progressi sull’inflazione prima di tagliare i tassi d’interesse”.
A marzo, in particolare, i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono aumentati +0,4% su febbraio, contro attese di +0,3%, e come a febbraio. La variaziona annuale è salita da +3,2% a 3,5%, sopra al consenso di 3,4%. Il dato “core”, depurato dai prezzi di cibi freschi ed energia, e’ anch’esso salito +0,4% mensile, contro attese di +0,3% ed e’ stabile al 3,8% nella misura annuale.
Cosicche’ gli operatori si convincono che i tassi ufficiali rischino di restare “higher for longer”, al 5,25%-5,50% raggiunto a luglio 2023, livello più alto dal 2001. Sembra giaà cosi’ lontana la “forbice 0,00%-0,25%” fissata a marzo 2020, per contrastare lo shock economico e sanitario della pandemia Covid.
Impressiona anche il fatto che le previsioni della Fed prevedevano ancora, a marzo, una riduzione complessiva di 75 bps nel 2024, frutto di 3 tagli da 25 bps, e poi altri 3 da 25 bps nel 2025 e infine 2 nel 2026, fino al target neutrale di 2,5%.
Le Borse europee ieri hanno chiuso poco variate una seduta volatile. Milano +0,28%, Londra +0,33%, Francoforte +0,11%, Parigi -0,05%. Piu’ pesante le chiusure di Wall Street: Dow Jones -1,1%, Nasdaq -0,84%, S&P500 -0,95%.
Il tema “taglio dei tassi” e’ molto sentito anche in Europa, ma la prospettiva della BCE (ECB-Banca centrale Europea) appare piu’ solida, grazie ad un’inflazione che scende in modo lineare anche a inizio 2024, suggerendo un 1’ taglio da 25 bps a giugno. Nella riunione di oggi, che lascerà invariati i tassi, l’attenzione sarà tutta sulla “narrativa” del suo Presidente Lagarde.
Sul mercato valutario il Dollaro ha metabolizzato la prospettiva dello slittamento del taglio dei tassi e si e’ immediatamente rafforzato sull’Euro a 1,075 (da 1,085 della vigilia) e ancor più sullo Yen giapponese, a 152,9, massimo dal 1990.
In parallelo i rendimenti dei Treasuries Usa sono saliti: quello del decennale di circa 15 bps a 4,50%, e quello del 2 anni di 15 al 4,90%, per entrambe al record da novembre 2023.
Sorpresa sgradita per Pechino: Fitch taglia l’outlook sul rating sovrano cinese a «negativo» per i rischi di escalation del debito pubblico, l’incerta prospettiva di crescita e la perdurante crisi del comparto immobiliare. Moody’s aveva fatto lo stesso lo scorso dicembre. Pechino ha immediatamente bocciato la mossa di Fitch, definendola “deplorevole”.
L’agenzia di rating stima che il deficit pubblico possa salire al 7,1% del PIL (Prodotto interno lordo-GDP) nel 2024, dal 5,8% del 2023, avvicinandosi al livello record del 2020 dell’8,8%, dovuto all’impatto delle drastiche misure anti-Covid. Fitch ha comunque mantenuto il rating Idr della Cina ad A+.
Petrolio più stabile, attorno 85 Dollari/barile il WTI (greggio di riferimento Usa), dopo la corsa dei primi 3 mesi 2024. Le scorte di petrolio Usa sono aumentate oltre le previsioni la scorsa settimana (rilevazione chiusa il 5 aprile), a 5,84 milioni di barili, dal precedente 3,21 milioni, lontanissima dagli 800 barili stimati.
L’oro ieri, 10 aprile, ha rallentato la sua corsa e si e’ stabilizzato attorno a 2,340 Dollari/oncia, dopo aver toccato il nuovo massimo storico a 2.371 martedi’ 9.
Macro italiana: Banca d'Italia nel suo aggiornamento del Bollettino Banche e Moneta segnala il lieve calo, a febbraio, dei tassi di interesse pagati dalle famiglie per l'acquisto di abitazioni: 4,31% dal 4,38% di gennaio; nello stesso mese i tassi passivi riconosciuti sui deposititi saliti all’1,02%, dall’1,00% di gennaio.
Secondo Istat (Istituto nazionale di Statistica), in Italia a febbraio le vendute al dettaglio sono cresciute +0,3% in volume e +0,1% in valore su base mensile, e +2,4% in valore su base annuale, dati leggermente migliorativi rispetto a gennaio, ma ancora deboli.
Stamattina, 11 aprile, i listini azionari europei incerti, dopo la delusione per il dato di ieri sull’inflazione Usa ed in attesa delle novità che potrebbe esprimere il Presidente dell’ECB Lagarde a margine della riunione in corso della Banca centrale: la speranza e’ una conferma dell’auspicato 1’ taglio dei tassi a giugno.
Negli Stati Uniti molta attenzione saraà rivolta ai prezzi alla produzione di marzo, dopo che quelli “al consumo” di ieri si sono rivelati più alti delle stime.
Macro cinese: l’inflazione in Cina ha rallentato anche a marzo, scendendo a +0,1% annuale (-1% mensile) dal +0,7% di febbraio e ben sotto al +0,4% atteso dagli analisti: pesa il rallentamento dei consumi dopo il “mini-boom” di febbraio per i festeggiamenti del Capodanno. Anche i prezzi alla produzione, a marzo, hanno registrato un calo: -2,8% annuale, dal -2,7%, e’ il calo piu’ forte da novembre 2023.
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OPEC+ in Bilico: Tra Accumuli e Diplomazia, Chi Avrà la Meglio? Buongiorno a tutti i lettori di Opec+,
Oggi desidero condividere con voi un breve riassunto della mia esperienza nel trading del petrolio WTI e dei principi che guidano le nostre analisi.
Con oltre 30 anni di esperienza nei mercati finanziari, ho dedicato gli ultimi 17 anni al trading del petrolio WTI, concentrandomi esclusivamente su questo mercato negli ultimi 5 anni. Durante questo periodo, ho sviluppato e raffinato l'algoritmo MB1, che combina 1.319 diversi calcoli matematici utilizzando 27 tipi di indicatori tecnici per fornire un'analisi accurata del prezzo del petrolio.
La nostra filosofia di trading si basa sull'integrazione di analisi tecnica e fondamentale. Mentre l'algoritmo MB1 ci fornisce una guida affidabile sulle tendenze di medio termine del mercato, integriamo anche l'algoritmo F1, che tiene conto delle valutazioni dei media sull'andamento del petrolio WTI.
Siamo consapevoli delle sfide e delle opportunità che il mercato del petrolio WTI presenta ogni giorno e siamo impegnati a fornire ai nostri clienti analisi accurate e consigli utili per aiutarli a prendere decisioni informate di trading.
Grazie per essere parte della nostra comunità e per la fiducia che avete riposto in noi.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti sul mercato del petrolio WTI e per le nostre analisi quotidiane.
Approfondimento sul Mercato odierno:
L'azione dei prezzi di ieri è stata frustrante da guardare, il movimento iniziale verso il basso, all'inizio della giornata, ha trovato il supporto di 84,60 e successivamente è rimbalzato.
Il prezzo spot ha ritrovato la strada verso l'area di 85,40 dove ha atteso il report delle 16.30 CET.
I dati ufficiali pubblicati dall'Energy Information Administration hanno mostrato una stima dell'accumulo di scorte petrolifere statunitensi di 5,8 milioni di barili per la settimana al 5 aprile, superiore alle aspettative del mercato e all'accumulo di 3,2 milioni di barili della settimana precedente.
Inoltre, un aumento inaspettato delle scorte di benzina ha evidenziato segnali di raffreddamento della "domanda di carburante" che, a sua volta, può tenere sotto controllo i prezzi del petrolio.
Di norma, quando le scorte (API) e (EIA) mostrano un'eccedenza del genere, il prezzo scende poco dopo, ma a causa della guerra in corso in Medio Oriente e della minaccia di ritorsione dell'Iran contro Israele, il mercato è nervoso.
I colloqui per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas non hanno portato ad alcun accordo e l'uccisione dei tre figli e dei tre nipoti di Ismail Haniyeh (leader di Hamas) non renderà le tensioni più facili, tuttavia egli ha dichiarato che l'evento omicida "non influirà sui colloqui tra Hamas e Israele".
Le aspettative di un taglio dei tassi negli Stati Uniti sono state fortemente ridimensionate dopo la pubblicazione dell'inflazione di ieri.
In base ai numeri, la riunione del 12 giugno per la decisione sui tassi di base è stata indicata come una possibilità di taglio dei tassi di 25 pb pari al 50/50, ma ora è stata declassata ad appena il 22%.
La riunione di luglio è ora indicata con appena il 40% di probabilità di un taglio dei tassi. Questo, a sua volta, dovrebbe ostacolare l'attività economica e intaccare ulteriormente il consumo di carburante, giustificando una certa cautela prima che le grandi istituzioni inizino a posizionarsi per eventuali ulteriori movimenti di apprezzamento dei prezzi del greggio.
Alle 14.30 CET la pubblicazione dei dati sull'indice PPI contribuirà a dare un'idea della prossima mossa della FED.
Auguro a tutti una buona giornata e che i mercati siano con noi anche in futuro.
Suggerimenti Operativi odierni:
Siamo in attesa che il prezzo del petrolio scenda ancora prima di rientrare nel mercato, ai miei followers abbonati verranno in caso comunicate durante la giornata operazioni intraday.
Se sei interessato a fare operazioni nel mercato del petrolio WTI, ti invito a continuare a seguirmi per ricevere analisi quotidiane e suggerimenti operativi.
Questa qui sopra è un’indicazione di una sola delle operazioni che farò oggi e non sarà pubblicata in chiaro tutti i giorni. Se desideri operare direttamente insieme a me o vuoi discutere in modo più dettagliato o hai domande specifiche sul trading del petrolio WTI, non esitare a contattarmi privatamente. Sono qui per aiutarti!
Grazie per il tuo interesse e per essere parte della nostra comunità di trader.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
IPC marzo '24: la mancanza di progressi spinge in avanti i tagliL'IPC degli Stati Uniti, ancora una volta, ha sorpreso al rialzo delle aspettative a marzo, scatenando una reazione da asset incrociati rialzista poiché il bilancio dei rischi si inclina verso tagli sui tassi della Fed più tardi e meno profondi di quanto previsto dai mercati, poiché le pressioni sui prezzi rimangono ostinatamente alte.
Il tasso di inflazione annuale (CPI) è salito del 3,5% su base annua a marzo, un significativo aumento rispetto al ritmo del 3,2% visto il mese precedente, e al di sopra delle aspettative del consenso di una lettura del 3,4% - il quarto mese consecutivo con un tasso di inflazione superiore alle aspettative. Nel frattempo, il CPI core è rimasto invariato al 3,8% su base annua il mese scorso, un segnale preoccupante che suggerisce che il progresso della disinflazione all'interno dell'economia statunitense potrebbe essere in fase di stallo, un segnale particolarmente preoccupante per la FOMC che continua a cercare ulteriore "fiducia" che l'inflazione stia tornando verso il target del 2%. Ancor più preoccupante, l'inflazione "supercore" (servizi core escluso l'alloggio) è salita al 4,8% su base annua, il suo livello più alto da quasi un anno.
Tuttavia, è importante notare che le metriche annuali sull'inflazione non sono necessariamente il modo più accurato per interpretare i dati sui prezzi in arrivo, mentre i membri della FOMC attribuiscono sempre più peso alle metriche CPI annualizzate a 3 e 6 mesi, anche se naturalmente l'indicatore di inflazione PCE - previsto per più tardi questo mese - rimane il focus principale.
Tuttavia, anche queste metriche destano preoccupazione. L'indice CPI principale è aumentato dello 0,4% su base mensile a marzo, invariato rispetto al mese precedente, mentre i prezzi core sono aumentati anch'essi dello 0,4%, mantenendo il passo visto a febbraio. Chiaramente, ciò indica anche una preoccupante mancanza di progressi disinflazionistici. Convertendo questi dati in cifre annualizzate si ottiene quanto segue:
CPI annualizzato a 3 mesi: 4,6%
CPI annualizzato a 6 mesi: 3,2%
CPI core annualizzato a 3 mesi: 4,5%
CPI core annualizzato a 6 mesi: 3,9%
Approfondendo ulteriormente i dati sull'inflazione, è chiaro che l'aumento dell'inflazione generale è stato guidato principalmente da un significativo aumento dei prezzi dell'energia, in particolare della benzina, poiché il componente ha interrotto una serie di disinflazione che durava da almeno gli ultimi 12 mesi. Tuttavia, le pressioni sui prezzi rimangono relativamente diffuse su tutta l'economia.
Continuando con i componenti dell'inflazione, rimane una chiara divergenza tra i prezzi dei beni di base e dei servizi di base. I primi sono diminuiti dello 0,6% su base annua a marzo, mentre il ritmo della disinflazione dei beni si è accelerato e il componente è scivolato ulteriormente al di sotto della media pre-pandemica. Al contrario, i prezzi dei servizi rimangono ostinatamente alti, salendo al 5,4% su base annua il mese scorso, probabilmente come conseguenza diretta della persistente stretta del mercato del lavoro nell'economia statunitense.
Anche se la disinflazione dei beni è continuata, questa divergenza è particolarmente preoccupante dati i crescenti rischi al rialzo dell'inflazione dei beni, mentre le tensioni geopolitiche persistono e i costi dei trasporti aumentano, fattori che potrebbero contribuire a spingere ancora più in alto l'inflazione generale, in particolare se il ritmo della disinflazione dei servizi rimane dolorosamente lento, o addirittura i prezzi cominciano a risalire, come dimostra questo rapporto è un rischio distinto.
Come sempre, tuttavia, qualche contesto è fondamentale con questo rapporto sull'inflazione, soprattutto in termini di potenziali implicazioni di politica. Mentre si continua a seguire il difficile percorso verso il target di inflazione del 2% della FOMC, i responsabili delle politiche saranno restii a reagire eccessivamente a un singolo dato, specialmente quando ci sono altri due dati sull'IPC in arrivo prima della FOMC di giugno, nel quale il consenso del lato venditore vede ancora il primo taglio essere effettuato. Inoltre, bisogna ricordare che la FOMC mira effettivamente all'indicatore di inflazione PCE, anziché al suo cugino CPI, e abbiamo anche altri due rapporti PCE in arrivo prima di quel meeting.
In breve, è probabile che chiunque abbia dimenticato questi dati entro il momento in cui arriverà la decisione della FOMC di giugno. Tuttavia, proprio la scorsa settimana, il presidente Powell ha osservato che è ancora "troppo presto" per determinare se i recenti dati sull'inflazione siano più di un "incidente" - un rapporto di questo genere, in particolare lo smontaggio dei componenti, implica che il recente aumento delle pressioni sui prezzi potrebbe effettivamente essere più di un semplice incidente stradale, inclinandosi quindi verso rischi più tardivi e ridotti rispetto a quanto precedentemente previsto.
Ciò è stato ben dimostrato dalla sostanziale reazione "hawkish" nella curva USD OIS ai dati. I mercati monetari ora implicano solo una probabilità del 20% di un taglio a giugno, in ribasso rispetto al 60% pre-CPI, vedendo anche un taglio a luglio come solo una possibilità pari, rispetto alla certezza che era prima della pubblicazione. La curva ora prezza completamente il primo taglio per settembre, prezzando solo 50bp di tagli in totale entro il 2024, una significativa divergenza rispetto ai 75bp di allentamento che implicava il punto mediano di marzo.
Naturalmente, questo movimento nelle aspettative dei tassi ha scatenato una reazione più ampia e aggressiva sul mercato dei restrittivi, con Tesorerie e azioni entrambe vendute in modo aggressivo, poiché sia l'S&P che i futures del Nasdaq hanno ceduto più dell'1%, mentre i rendimenti dei Titoli del Tesoro a 2 anni sensibili alla politica sono saliti di ben 20 pb rispetto ai livelli pre-rilascio, dirigendosi verso il 5%. Anche l'oro ha trovato venditori, poiché i tassi nominali sono aumentati, mentre il movimento nei Titoli del Tesoro ha spinto anche l'USD al rialzo su tutta la linea, incluso il forcing dell'USD/JPY oltre il livello di 152, che per molti era considerato come una "linea di demarcazione" alla quale il MoF del Giappone potrebbe cercare di intervenire.
Nel complesso, tuttavia, i dati sono un segnale preoccupante per la FOMC, confermando che ciò che in precedenza era stato scartato come rumore nei dati di gennaio e febbraio più caldi del previsto, potrebbe benissimo essere un segnale che le pressioni sui prezzi sono più persistenti e ostinate del previsto. Il bilancio dei rischi indica chiaramente che la FOMC rimarrà un anacronismo "hawkish" tra i pari del G10, mentre altrove si profilano tagli ai tassi, probabilmente continuando a sostenere il dollaro verde. Nel frattempo, le azioni dovrebbero vedere cali relativamente superficiali e di breve durata, poiché le prospettive politiche dovrebbero rimanere favorevoli con tagli ancora in programma per quest'anno, anche se la stagione degli utili - che inizia il 12 aprile - sarà il principale driver nel breve termine.