Future S&P 500. Si conferma area di attrazione 4070/60Il future S&P 500 dopo un tentativo respinto di rompere quota 4200 è nuovamente ripiombato in area 4070/4060pts. Pertanto il livello si conferma un punto di equilibrio dal quale potremmo assistere ad accelerazioni del movimento qualora si rompesse al ribasso tale supporto, la cui importanza deriva dalla convergenza di una moltitudine di elementi grafici.
1) Trend line ribassista (linea gialla discendente) ancorata al max del 4 Gen '22 e 2 Feb '23.
2) Area di pull-back (4073pts), linea azzurra orizzontale
3) Doppia presenza di "Valley Lines" tipiche delle formazioni del Volume Profile, che rappresentano punti di attrazione del movimento (rettangolo marrone e linee viola).
Edoardo Liuni
Idee della comunità
BLANDA RECESSIONE E LOTTA ALL’INFLAZIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 04.05.2023
-CONTESTO
Ancora troppe incertezze sui mercati dopo la riunione di ieri sera della FED, durante la quale Powell è riuscito in un gioco di equilibrismo decisamente difficile.
Il punto focale resta l’inflazione, se i prezzi non rientrano, tutti gli sforzo per un’economia in crescita sono vani, pertanto rimane il nemico numero principale da eliminare ad ogni costo ed è con questo mantra che Powell ha retto le aspettative di aggressività, che tuttavia rimangono blande perché riesce abilmente a lasciar intendere che questo potrebbe essere l’ultimo rialzo del costo del denaro da 25Bp prima i una giustificata pausa.
Analizzare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi, questo sembra essere il movente chiave per un nulla di fatto alla prossima riunione di giugno, e possiamo ben condividere l’idea se si considera una corsa del costo del denaro che è giunta ora al 5.25% da tassi a 0 in circa un anno.
Purtroppo, i mercati non festeggiano, perché se da un lato c’è la prospettiva di una pausa dall’altro c’è la consapevolezza di una fase di recessione alle porte, che Powell ha abilmente definito come debole recessione, lasciando intendere le speranze e la fiducia in un’economia ancora robusta.
Non possiamo quindi non credere in un dollaro sostanzialmente debole nel prossimo futuro e profonde incertezze invece per i mercati azionari che restano sostanzialmente più confusi di quanto non fossero prima della riunione.
Oggi il focus passa alla BCE chiamata anche lei al rialzo tassi , molto probabilmente da 25Bp, che resta in questo caso solo apertura ad ulteriori 3 rialzi da altrettanti 25Bp, questo secondo le attese degli analisti. Dobbiamo convenire che l’inflazione resta sostenuta in Europa e la corsa dei salari a rialzo rende necessarie azioni di maggior impatto hawkish rispetto a quanto visto in USA e l’assenza di evidenti pericoli nel sistema bancario potrebbe dare un supporto importante alle decisioni della Lagarde di oggi per ulteriori rialzi del costo del denaro.
-FOREX
Il mercato valutario ritrova subito toni di risk off, con un dollaro in netta debolezza sulle prospettive di recessione con perdite che sono nell’ordine dello 0.67% medio, il che trascina a rialzo le posizioni contrarian long dei retail oggi al 73% long.
In piena caduta anche il dollaro canadese, che segue le sorti del wti oramai in preda agli shortisti, trascinando cosi in perfromance medie che vanno nell’ordine del -1.18% medio per il canadese che porta ancora una volta il sentiment retail al 85% long a caccia di mean reverting.
Recupera lo yen giapponese che insieme al franco svizzero restano gli asset rifugio per eccellenza con guadagni settimanali nell’ordine del 1.02% , trascinando orai retail a chiusure di posizioni in gain sullo yen che passano dal 70% di ieri al 58% attuale, mentre per il franco svizzero si passa al 92% short, spingendo a caccia dei posizioni contrarian short.
Le majors si portano sui massimi, con un dollaro strutturalmente debole che spinge eurusd a 1.1090-1.11 figura, usdchf al test dei minimi di 0.8825. esposizioni importanti ovviamente anche sui cross come cadjpy cdove troviamo ora un 78% di retail long.
-EQUITY
Il comparto azionario vede l’Europa ferma, con il dax a 15800 senza per ora uscire dal trading range in atto che ha come supporto 15750 e resistenze a 15950, mentre in America il nasdaq rimane sostanzialmente debole con prezzi che si attestano a 13070 con impostazioni ribassiste che possono spingere fino 13000 pnt , mentre l’SP500 si è fermato ai minimi di 4070pnt tornando ora in pieno trading range con resistenze a 41997 pnt senza dare nessun input direzionale.
-COMMODITIES
Gold che esplode fino ai 2074$ come già richiamato più volte, trovando terreno fertile con un dollaro debole e il crollo del mercato dei rendimenti obbligazionari, la domanda ora è quali saranno i target ultimi di questo sprint rialzista.
Collasso invece per il wti, che va in spike ribassista a 65$ minimi chiave per questo asset che ora potrebbe recuperare interessante terreno dopo le perdite degli ultimi giorni , sanza per ora avere sostegno da parte dell’OPEC+
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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5 consigli per la gestione delle operazioni in perditaLe operazioni perdenti possono capitare. Fanno parte del percorso. Non esiste un trader o un investitore che vince sempre. Tutti gli investitori o trader famosi che conosci hanno perso molte volte nella loro carriera. È perfettamente normale. Lo sapevi che il famoso gestore di hedge fund Ray Dalio ha perso tutto a 30 anni? È andato in bancarotta. Ha dovuto ricominciare da zero.
In questo post ci occuperemo di cosa significhi realmente subire delle perdite e di come affrontarle.
Prima di iniziare, è bene sottolineare un'ovvietà:
- Fai attenzione alle persone che affermano di non subire perdite.
- Evita le persone che sbandierano percentuali di successo nei trade semplicemente impossibili da raggiungere.
- Le operazioni perdenti capitano a tutti! Non sei solo.
Parliamo ora di cosa rappresentano i trade negativi e di 5 consigli per gestirli:
Numero 1: Un'operazione in perdita è cosa diversa da un'operazione sbagliata
I trader più esperti sono ben consapevoli del rischio che corrono prima di effettuare un'operazione. Ogni trade perdente è una piccola componente di un processo più ampio che si riferisce a un sistema, un piano o una strategia che è stata accuratamente testata e studiata. Per i trader esperti, un'operazione in perdita è un evento calcolato. Hanno definito il loro rischio, la dimensione della posizione, lo stop loss e l'obiettivo di profitto.🎯
Un trade sbagliato è qualcosa di molto diverso. In questo caso, si tratta di un'operazione che implica che qualcuno abbia rischiato il proprio denaro senza un piano o un metodo. Un cattivo trade è sconsiderato e avventato. Questo accade spesso ai nuovi investitori o ai trader che non hanno ancora compreso il tempo, lo studio e la ricerca necessari per elaborare un piano solido. Non dimenticare la differenza tra un'operazione calcolata e perdente e un'operazione sbagliata senza un piano o un processo.
Consigli di TradingView: ci sono diversi modi per cominciare ad usare un piano, un sistema o un metodo preciso. Il paper trading, il backtesting e/o la collaborazione con trader esperti che forniscono preziosi feedback sono tutti approcci utili. Non rischiare il tuo denaro senza prima aver fatto le dovute ricerche.
Numero 2: ogni perdita fornisce dati per migliorarsi
Come abbiamo detto più volte, le operazioni perdenti capitano a tutti. Ricorda che ognuna è sempre ricca di informazioni e dati utili a migliorarsi. Si può imparare molto dall'analisi dei trade perdenti.🔍
Alla fine di ogni giornata, settimana o mese di trading, i trader esperti analizzano in dettaglio le operazioni perdenti. Quali sono i pattern che si manifestano? Cosa hanno in comune? Perché si sono verificati? Grazie a queste informazioni, un trader o un investitore può modificare la propria strategia in base a ciò che ha scoperto.
Numero 3: non lasciare che le operazioni in perdita abbiano un impatto sulla tua salute
La tua salute mentale e fisica è importante quanto la tua salute finanziaria. Non permettere alle perdite nei trade di influire su nessuna delle due.
Se il tuo sistema di trading è in crisi o se diverse operazioni perdenti iniziano ad avere un impatto sulle tue emozioni, allontanati dal computer o dal telefono. Spegni tutto e allontanati. I mercati sono aperti da centinaia di anni e non spariranno. Quando sarai pronto a tornare, saranno lì.
Alzati, prendi una boccata d'aria e torna nell'arena non appena sarai pronto.
Numero 4: condividi le tue esperienze con gli altri
I trader e gli investitori di tutto il mondo vogliono imparare dalle tue esperienze e dalle tue operazioni perdenti. Si tratta di esperienze preziose che condividiamo tutti. I social network permettono di chattare, condividere e incontrare persone che stanno vivendo esperienze simili. Possiamo tutti imparare gli uni dagli altri.
Certo, la tentazione di condividere i propri successi o di comportarsi come il miglior trader mai esistito è allettante 😜, ma è anche vero che impariamo e miglioriamo solo quando condividiamo le lezioni che ci arrivano dalle sconfitte. È qui che si trovano le intuizioni più profonde e insieme possiamo crescere come comunità di trader che cercano di sovraperformare il mercato.
Condividi richiedendo un feedback costruttivo!
Numero 5: continua ad andare avanti
I mercati sono un gioco di apprendimento, riapprendimento e progresso. Ogni giorno appaiono e scompaiono nuovi temi, tendenze e storie. Il viaggio è lungo e non si ferma mai. Quando si implementa un piano di trading o di investimento, è importante farlo pensando al lungo termine. Una o due operazioni perdenti in un solo giorno o in una sola settimana sono una piccola parte di ciò che accadrà nei mesi e negli anni a venire.🌎
Prosegui. Continua a costruire. Continua a perfezionare il tuo piano. Studia i dati.
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- TradingView ❤️
CI SARà PAUSA NELLA CORSA DEI TASSI DI INTERESSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.05.2023
-CONTESTO
Siamo giunti all’appuntamento con la FED per questo maggio 2023 e come sempre gli operatori si proiettano già alla prossima riunione dell’11 giugno, lavorando sulle aspettative più che sui dati che sembrano oramai essere già nei prezzi attuali di mercato.
Stasera poche sorprese per il riazo di 25Bp che sembra essere oramai scontato dal mercato, la chiave di lettura sarà la prossima riunione, e cercare di intercettare nelle parole di Powell e nello statement che accompagna la decisione di questa sera sui tassi di nteresse, se ci sarà o meno una pausa nella prossima riunione di Giugno.
Le aspettative per questa pausa, atta a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo sino ad oggi, salgono sempre di più al presentarsi delle difficoltà del sistema bancario USA, che ha dovto già salvare SVB ed ora FRB. Il salvataggio dei due istituti di credito era doveroso per evitare un effetto domino, ma le banche regionali minori dovranno mettersi in guardia, stringendo i cordoli delle borse, elargendo meno prestiti e trattenendo maggiore liquidità e questo è un altro pesante fardello sull’economia USA.
Il drenaggio forzato di liquidità potrebbe generare una forte spinta alla fase di rallentamento economico in atto, e la FED potrebbe voler evitare di colpire ulteriormente l’economia e addentrarsi in profonde recessioni applicando politiche monetarie troppo aggressive.
Le scommesse sui potenziali rialzi tassi, ora mostrano un 84% di possibilità di rialzo di 25bp stasera, un una restante parte di possibilità di taglio tassi, ma nessuna opzione di incremento dl costo del denaro oltre i 25Bp.
Per la riunione di giugno si valuta anche un potenziale ritorno a tassi più bassi, ad indicare che tutte le opszioni sono aperte e valutare dal mercato che rimane ora in balia della congiuntura macroeconomica e della risposta che darà in questo mese di maggio.
-FOREX
In attesa dell’appuntamento di questa sera, ed in seguito ai brutti dati di ieri pomeriggio, il dollaro ha ripreso a scendere guardando la prospettiva di un tasso definitivo al 5.25% come opzione concreta che darebbe lo stop al biglietto verde, oramai sotto le resitenze di 102.25 e con uno sguardo puntato ai supporti di 100.83 . il dollaro resta a nostro avviso perdente in ogni scenario valutato da qui al termine di questo 2023.
Ovvia la risposta dei traders al dettaglio che oggi incalzano gli acquisti con un 61% di posizioni long in atto, aprendo la porta ad ulteriori allunghi ribassisti per il biglietto verde.
Salgono di contro le altre majors, dando spazio principalmente all’euro che stiamo da giorni richiamando a potenziali allunghi rialzisti.
Le prime resistenze sono poste a 1.1125 , resistenze che il modno retail spera facciano il loro lavoro per salvare un 72% di posizioni contrarian short. Attenzione dunque alle potenziali fasi di break out rialzista.
Ancora la sterlina con un 57% di posizioni short sul basket, porta gbpusd al test ancora delle resiste a 1.2550 pronta per eventuali ulteriori allunghi rialzisti verso 1.2650
Respira lo yen giapponese dopo gli eccessi dei giorni scorsi, lasciando tuttavia un 71% di posizioni retail ancora in mean reverting long. Il quadro tecnico di usdjpy mostra la tenuta delle resistenze a 138.00 ponendo ora lo guardo ai supporti di 129.85-130 figura.
Si sgonfiano anche le oceaniche,con il dollaro australiano che torna a perdere terreno dopo l’espansione rialzista di ieri in seguito alle notizie di rialzo tassi da parte della RBA. Ora il mondo retail che si porta a 55% di posizioni long lascia spazio ad afondi ribassisti fino 0.6560 supporti primo per audusd
Attenzione in ultimo al dolalro canadese che grazie al collasso del wti perde terreno contro tutto e trascina con se un 86% di posizioni long contrarian che soffrono ora il trend di ribasso del dollaro caandese.
-EQUITY
Il comaprto azionario resta sostanzialemnte in trading range e aspetta le dichiarazioni di FED e BCE di questi giorni, prima di prendere netta direzionalità, ma certo che un potenziale fermo nel raizlo del costo del denaro per la FED aprirebbe le porte al risk on e ad allughi rialzisti per gli indici USA e a catena quelli europei.
-COMMODITIES
Buone le performance del gold, che ora torna a dominare la scena grazie alla caduta del dollaro Usa e del calo dei rendimenti obbligazionari, ora non più cosi appetitosi se si crede in un tasso di equilibrio usa al 5.25% e un’inflazione futura in calo. Le resistenze prime a 2011$ sono state violate e si guarda ora a potenziali allunghi fino 2074$
In netto crollo il wti, che sprofonda sulle sole parole dell’OPEC+ di tagliare produzione, che non hanno visto tuttavia concretizzare nulla di quanto promesso, pertanto il prezzo affonda a 70.25$ e sembra poter aprirsi la strada verso i minimi di 65.45$. sarà interessante vedere se l’OPEC+ interverrà ancora un volta su questi livelli.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Oltre alla FED oggi in pubblicazione avremo i PMI dei servizi USA e gli ADP, dati che potrebbero dare volatilità ad un mercato teso in attesa di Powell stasera ore 20.00
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.05.2023JP Morgan “salva” First Republic Bank, ma restano timori per altre banche.
L’inflazione PCE negli Usa e quella europea scendono lentamente.
Settimana cruciale per i tassi: domani la FED, giovedi l’ECB.
Probabili nuovi aumenti da +0,25%, sperando siano gli ultimi.
Le Borse europee venerdi’ 28, nell’ultima seduta della settimana e del mese, hanno segnato variazioni minime, ma e’ chiaro che Madrid e Milano siano state le piu’ penalizzate dalla crescente paura per la salute delle banche.
La crescita economica 2023, guardando ai dati del 1’ trimestre nei Paesi sviluppati, appare sempre piu’ anemica in Europa e negli Stati Uniti; l’inflazione “core”, quella al netto delle componenti piu’ volatili di energia e cibo, resta troppo alta e fatica a scendere, e le banche centrali europea e americana, questa settimana, decideranno nuovi aumenti del costo del denaro.
Gli analisti sono alle prese con i risultati del 1’ trimestre che nell’insieme non deludono ma, soprattutto negli Stati Uniti, sono accompagnati da “guidances” (attese) piuttosto caute. I dubbi sulla “solidita’” delle banche, anche quelle europee, ha pesato sugli indici europei in aprile.
Il Ftse Mib (Milano), la scorsa settimana ha perso -2,4%, portando a -0,1% il bilancio mensile. Trend simile per Madrid, -1,9% nella settimana, +0,1% nel mese. Un quadro macro in recupero per fiducia e consumi delle famiglie ha permesso a Francoforte di guadagnare +0,3% nella settimana e +1,9% nel mese. Parigi, -1,1% e +2,3%, Londra -0,6% e +3,1%.
Wall Street ieri, 1’ maggio, ha vissuto una seduta incolore: Dow Jones -0,14%, Nasdaq -0,11%, S&P -0,04%. Eppure le novita’ non sono mancate: Amazon, nonostante la trimestrale migliore delle attese, e’ stata penalizzata dal rallentamento della crescita di Amazon Web Services, piattaforma di servizi cloud ritenuta il “motore” della crescita “futura”.
Intel, gigante americano dei processori, e’ salito +7%, poiche’ nonostante la peggior perdita trimestrale della sua storia, ha battuto le attese.
In attesa di novita’, l’azione First Republic Bank, e’ nuovamente crollata, dopo che la Cnbc (principale canale televisivo finanziario Usa) ha parlato di “amministrazione controllata” (Chapter 11) da parte dell’organo pubblico Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic), che a marzo aveva “gia’” salvato i clienti di altre 2 banche in crisi.
Tuttavia in serata e’ giunto l'annuncio che Jp-Morgan acquisira' First Repubblic,
Anche il debito pubblico preoccupa negli Usa: il segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvisato che il tetto del debito potrebbe essere violato gia' il 1’ giugno, soffrendo del calo del gettito fiscale. Il Presidente americano Biden intende proporre al Congresso l'innalzamento del tetto il prossimo 9 maggio.
Macro europea: il GDP destagionalizzato dell’Euro-zona nel 1’ trimestre e’ salito +0,1%, facendo meglio del 4’ trimestre 2022 (-0,1%), e un po’ peggio delle attese di +0.2%. In Italia, l’aumento del +0,5% trimestre su trimestre e’ migliore della media europea e porta la crescita tendenziale annua a +1,8%. In Germania il dato è invariato rispetto al trimestre precedente ed in calo -0,1% su base annua: in Francia la crescita congiunturale trimestrale e’ stata +0,2%.
Stamane, 2 maggio, ha deluso il dato sulle vendite al dettaglio di marzo in Germania, scese del -2.4% mensile, contro -0,4% atteso e -1,3% di febbraio.
La prima stime dei prezzi al consumo in Euro-zona ad aprile indica il primo tanto atteso rallentamento, a +5,6% annuale da +5,7% nel dato “core”.
Il dato generale e’ invece salito lievemente, da +6,9% di marzo a +7,0% di aprile: in Germania i prezzi al consumi sono finalmente in frenata: +0,4% su base mensile, dal +0,6%
di marzo, e +7,2% annuale, contro +7,4% di marzo e +7,3% previsto.
Macro Usa: l’inflazione Pce (Personal consumption expenditures) a marzo scende a +4,2% dal +5,1% di febbraio, segnando cali in 4 degli ultimi 5 mesi, pur rivelandosi sopra alle attese: i prezzi sono saliti solo +0,1% rispetto al mese precedente.
La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è crescita +4,6% dal +4,7% del mese precedente (rivisto dall'iniziale 4,6%). In aprile, l'indice ISM (sondaggio presso i direttori acquisti del manifatturiero) è salito a 47.1 da 46,3 di marzo, facendo meglio delle stime di 46,8.
I salari intanto continuano a correre, alimentando i consumi: l'Employment Cost Index (ECI) e’ salito +1,25% nel 1’ trimestre, in accelerazione dal +1,0% del 4’ 2022 e sopra le aspettative di +1,1%.
In Europa stamani, 2 maggio, registriamo rendimenti in discesa dei titoli Governativi: lo spread tra quello del BTP decennale benchmark e dell’omologo Bund tedesco scende a 186 bps, col rendimento del BTP a +4,18%. (ore 10.30 CET).
In Asia, stamattina, registriamo che la Bank of Japan conferma la politica monetaria ultra-accomodante, sebbene annunci una revisione entro 18 mesi. Con le borse cinesi domestiche chiuse per festivita’, troviamo il Kospi coreano in aumento, +0,9%, e variazioni minime per Hong-Kong, +0,05% e Nikkei, +0.12%.
Europa ed Usa vivono nell'attesa delle decisioni sui tassi delle rispettive banche centrali: domani 3 maggio la Federal Reserve (US FED) e giovedi' 4 l’ECB (Banca centrale europea).
Le Borse europee terminano la mattinata incerte, dopo un tentativo di recupero iniziale. Future su Wall Street deboli, preannunciano riapertura in calo di -0,3% medio. (ore 13.30 CET)
Sul mercato valutario, l'Euro vale 1,099 Dollari, da 1,104 di venerdi' 28 aprile e 151,2 Yen giapponesi!!
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Netflix al 01.05.23 interessante opportunitàNon sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione ad investire o disinvestire.
Grafico a candele 1D.
Quanto successivamente descritto può avere ulteriore migliore comprensione in grafico lineare 1D che potete in autonomia impostare per le vostre opportune valutazioni.
Netflix al 02.03.23 appare aver esaurito l'impulso rialzista dal 12.05.22, ed appare aver formato un testa spalle di inversione ribassista che ha già compiuto il top spalla dx, che dovrebbe quindi essere considerato un massimo (peraltro discendente), portandosi quindi ora con più probabilità ad un più marcato trend ribassista (che come riportato di seguito in basso prenderà ancor più vigore sotto i 314,20$).
Il testa spalle ha target suo proprio come indicato in grafico.
Se il conteggio fosse esatto, ma non ne sono sicuro il top del 02.03.23 potrebbe essere anche il massimo del movimento B della correzione ABC di Elliott e pertanto dal 02.03.23 sarebbe iniziato il movimento C che porterebbe Netflix addirittura a nuovi minimi di fine correzione iniziata al nov21. Ma di questo conteggio non sono sicuro. E' comunque uno spunto interessante.
Supporto a 314,20$ dovuto al pavimento del precedente segnale di Buy sul super trend, rotto il quale si genera segnale di Sell anche sul day. Sotto 314,20 è quindi ulteriore conferma della discesa, un segnale che non si dovrebbe ignorare.
Altro supporto sulla neckline rossa, rotta la quale (al netto delle probabili false rotture) si attiva il target della figura come indicato sul grafico.
C'è anche un gap da chiudere come indicato sul grafico.
Trend di breve ribassista, trend di medio ancora rialzista, ma ormai la figura testa spalle, quale figura di inversione, segnala che anche il trend di medio ha molte probabilità di invertire in ribassista, con la fortuna che questa figura in esecuzione già ci anticipa la comunicazione di questo evento futuro consentendoci di regolarci di conseguenza.
Il testa spalle potrebbe essere invalidato nel momento che la neckline rimanesse un supporto invalicabile, ma si ritiene tale ipotesi poco probabile.
Rsi intono poco sotto la metà, ovvero a circa 46,65 punti, sui 30 punti inizia l'ipervenduto che segnalerà un possibile rimbalzo tecnico.
Nell'ultima seduta di borsa in data 01.05.23 il titolo ha chiuso a 324,12$.
Che cos'è MATIC (Polygon) e perché è così importante?Dopo il discordo fatto su Sky Sport del giocatore della Roma Nemanja Matic, oggi l'Hastag #MATIC è in tendenza per la prima volta in Italia. Con cryptohubble abbiamo deciso quindi di cogliere l'occasione per ricordare al mondo l'importanza di MATIC nel panorama crypto. (naturalmente siamo ironici) :D
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Negli ultimi anni, il mondo della criptovaluta ha visto l'emergere di diverse piattaforme blockchain che cercano di migliorare le funzionalità e la scalabilità delle reti esistenti come Ethereum. Una di queste è Polygon, precedentemente conosciuta come Matic Network. In questo articolo esploreremo cosa è Polygon e perché sta diventando sempre più importante nel panorama delle criptovalute.
Cos'è Polygon?
Polygon è una piattaforma blockchain che mira a migliorare le funzionalità e la scalabilità di Ethereum. In particolare, Polygon è stato progettato per affrontare uno dei principali problemi di Ethereum: la lentezza delle transazioni e i costi elevati delle commissioni di transazione.
Per far fronte a questi problemi, Polygon utilizza una soluzione di scalabilità nota come "sidechain". In pratica, questo significa che le transazioni vengono elaborate su una rete separata che è collegata alla rete principale di Ethereum. Ciò consente di elaborare un numero maggiore di transazioni in modo più rapido ed efficiente, riducendo i costi delle commissioni.
Inoltre, Polygon è in grado di supportare una vasta gamma di applicazioni decentralizzate (dApps) e token non fungibili (NFT) grazie alla sua architettura modulare. Ciò significa che gli sviluppatori possono creare e distribuire facilmente nuove applicazioni sulla rete di Polygon.
Perché è importante Polygon?
Ci sono diversi motivi per cui Polygon sta diventando sempre più importante nel panorama delle criptovalute. Ecco alcuni di essi:
- Scalabilità: Come accennato in precedenza, uno dei principali problemi di Ethereum è la scalabilità. Polygon offre una soluzione di scalabilità innovativa che consente di elaborare un gran numero di transazioni in modo più rapido ed efficiente rispetto ad Ethereum.
- Bassi costi di transazione: le commissioni di transazione sono diventate estremamente elevate sulla rete di Ethereum. Polygon offre costi di transazione molto più bassi rispetto a Ethereum, rendendolo più accessibile per tutti gli utenti.
- Supporto per le dApps: Polygon offre un'ampia gamma di strumenti e servizi per gli sviluppatori di dApps, semplificando il processo di sviluppo e distribuzione di nuove applicazioni sulla rete.
- Compatibilità con Ethereum: Polygon è completamente compatibile con Ethereum, il che significa che gli utenti possono facilmente spostarsi tra le due reti senza problemi.
- Crescita della community: La comunità di Polygon sta crescendo rapidamente, con sempre più utenti e sviluppatori che si uniscono alla rete. Ciò potrebbe portare a una maggiore adozione della tecnologia Polygon nel futuro.
In conclusione, Polygon è una piattaforma blockchain innovativa che sta risolvendo alcuni dei principali problemi di Ethereum, tra cui la scalabilità e le commissioni di transazione elevate. Con una vasta gamma di applicazioni e una community in crescita, Polygon sta rapidamente diventando una delle principali piattaforme blockchain nel panorama delle criptovalute.
Trading Room 16.23SCARICO DI RESPONSABILITÀ.
Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.
Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.
Continuo lo studio con Gann,
adesso passiamo alla pratica nell'applicazione delle nozioni che ho assimilato sinora.
Gli assi orizzontali viola sono i supporti e resistenze fornite dal quadrato del nove, come potrete notare il loro lavoro nell'attenzionarmi, raggiunti i livelli, lo forniscono, rendono precise informazioni su come può proseguire l'andamento dell'asset sul grafico
Gli assi verticali tornano la fase temporale, (se anche voi avete approfondito Gann, saprete che la sua massima attenzione era focalizzata su prezzo/tempo). Ci sono diversi modi per applicare il cerchio dei 360. Gann prediligeva lavorare su grafici annui, mensili al massimo settimanali e non degnava di interesse il Daily, figuriamoci i TF minori, questo fa presumere che le sue tecniche poco si addicono all'operatività intraday, (mio pensiero). Le letture che ho approfondito, comunque, dicono anche che, per quelle che egli riteneva operazioni di breve, ha anche lavorato con il Daily, il TF che è mio da sempre.
Senza divagare troppo io ho applicato il ciclo temporale annuo sulle assi verticali viola. Certo, se si potesse avere la precisione massima, saremmo tutti ottimi trader con cospicuo capitale, ma guardate con che, quasi perfetta, cadenza su ogni ciclo cade il massimo, a seguire il minimo e infine nuovamente il massimo. Egli, senza alcuna modestia, sosteneva che poteva predire dove iniziava e dove finiva un trend, fornendo anche i prezzi dell'asset nel giorno di cadenza, impressionante...
Ora, non voglio impressionarmi di un particolare alle prime applicazioni su un grafico, ma, valutato quanto sopra, calcolando, il ventaglio dal minimo più importante, con il prezzo ampiamente sotto la linea della vita del trend che è la diagonale dei 45°, ovvero 1/1, anzi, rotta addirittura la 2/1 che dovrebbe essere un campanello d'allarme, e, sempre secondo indicazioni, se rompe il minimo crescente, condizioni che devono camminare di pari passo per validare un segnale d'ingresso, entrerò in posizione alla rottura del livello di prezzo 1.09092, con Stop Loss a quota 1.10956. Non esiste Take Profit, perché in abbinata a quanto scritto sino ad ora bisogna anche integrare le sue regole, la numero 4) che recita: “Non permettere che un operazione in profitto si trasformi in una perdita”. Lo Stop Loss, che serve per proteggere il nostro capitale di riferimento, deve essere trasformato in Stop Profit. Dopo aver calcolato il segnale temporale, ed inserito l’ordine, si attenderà che i prezzi nella terza unità temporale successiva rompano al rialzo, (sia essa una candela settimanale mensile o giornaliera). Si alzerà lo Stop Loss sul minimo della terza barra successiva al Set Up temporale. In seguito ad ogni rottura rialzista ulteriore si alzeranno gli Stop, (ora saranno chiamati Stop Profit e non più Stop Loss), sul minimo della barra successiva. Quindi se il mercato dovesse invertire la direzione del trend, si sarà comunque salvaguardato il nostro profitto.
La regola numero 4, fra l'altro, è collegata alla 10: “Non uscire dal mercato senza una buona ragione”. Questo è un punto fondamentale su cui riflettere qualche secondo. Qual è lo scopo principale del trader in una operazione? In un primo momento la risposta sarebbe quella di guadagnare il più possibile. Questo è importante, ma è un obbiettivo conseguente ad un altra regola fondamentale: rimanere in tendenza il più a lungo possibile. Ecco perché non si deve uscire dal mercato se non per un dato oggettivo previsto dal nostro piano preparato in partenza. Il risultato dei guadagni è proprio una conseguenza di mantenere le posizioni per tutto il trend. Per raggiungere un tale target non basta solo la tecnica: è necessario anche uno sviluppo psicologico da parte del trader.
Che altro dire su questo mio studio, abbiamo un quasi doppio massimo e dei volumi che tendenzialmente se con il prezzo che sale scendono, indicano un probabile cambio di tendenza.
Quindi riassumendo ordine pendente Sell Stop con entry a 0.09092 e Stop a 1.10956 con gestione del trade che seguirò in questo medesimo articolo assieme a voi.
Inizio questo real ma continuando lo studio.
Buon tutto.
Opportunità di trading su AUD/USD questa settimana Opportunità di trading su AUD/USD questa settimana
Lunedì il dollaro USA è salito ai massimi di due settimane rispetto a una serie di valute, dato che la Federal Reserve dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 25 punti base nel corso della settimana. Il dollaro ha guadagnato anche venerdì a causa dell'elevata inflazione di base di marzo.
Questa settimana gli investitori si concentreranno sull'eventualità che la Federal Reserve intenda interrompere gli aumenti dei tassi di interesse dopo maggio o che sia possibile un altro aumento nel corso dell'anno. Anche i dati sull'occupazione sono in gioco, con il rapporto JOLTS Job che dovrebbe mostrare un calo di 200.000 posti di lavoro aperti a 9,7 milioni e il rapporto Non-Farm Payrolls di venerdì che probabilmente mostrerà che sono stati aggiunti 180.000 posti di lavoro ad aprile.
I trader potrebbero prendere in considerazione l'operazione AUD/USD questa settimana, poiché si prevede che la Reserve Bank of Australia annuncerà oggi la sua ultima decisione sui tassi di interesse. Sebbene il calo dei dati sull'inflazione nel trimestre di marzo possa dare spazio alla RBA per una pausa su ulteriori rialzi dei tassi, la RBA rimane cauta di fronte all'inflazione elevata e alle preoccupazioni sulla crescita dei salari e della popolazione.
La maggior parte degli economisti e dei mercati finanziari prevede che il tasso ufficiale di liquidità rimarrà al 3,6%, ma la decisione potrebbe essere molto combattuta. La Commonwealth Bank prevede un aumento di 25 punti base, mentre NAB, Westpac e ANZ prevedono una sospensione. L'avverarsi delle previsioni della Commonwealth Bank è l'aspetto che i trader potrebbero voler ricercare per quanto riguarda le opportunità di trading.
I verbali della riunione del consiglio di amministrazione della RBA di aprile indicano che l'afflusso di 700.000 nuovi arrivi potrebbe esercitare una notevole pressione sul capitale sociale esistente in Australia, in particolare sulle abitazioni, con conseguente aumento dei prezzi al consumo. Mentre l'aumento dell'immigrazione potrebbe allentare le pressioni salariali nei settori in cui si registra una significativa carenza di manodopera.
Btc Usd 01.05.23 ore 10.03 UPDATENon sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione all'investimento o disinvestimento.
Grafico lineare in 1H (intervallo di tempo di un ora), fonte Bistamp (a cui sono riferiti i valori).
BTC USD risulta essere in correzione dal 14.04.23.
Si è portato sotto la Trend line rialzista di breve fra i minimi del 28.03.23 e del 09.04.23, comunicando segnale ribassista.
Il 24.04.23 appare aver toccato il minimo A, della correzione ABC di Elliott.
Il 26.04.23 ore 14.00 appare aver toccato il massimo B (bull trap per eccellenza) della correzione ABC di Elliott, e dalla medesima data pare aver iniziato il movimento C di fine correzione.
C in 5 sotto movimenti, dei quali 1C appare completato il 26.04.23 ore 21.00 e 2C appare completato il 27.04.23 ore 20.00 e dalla medesima data appare iniziato 3C.
Vediamo che Btc ha provato in tre occasioni (il 26.04.23, il 27.04.23 e il 30.03.23, quest'ultima solo con le contrattazioni) a ritestare la rialzista di breve in azzurro, ma in tutti e tre i casi il ritest è fallito ed il prezzo è stato respinto, mantenendosi l'indicazione ribassista, peraltro rafforzata dalla respinta del prezzo da parte della rialzista di breve in queste tre occasioni.
Il trend di breve appare quindi continuare ad essere ribassista, mentre il trend di medio appare, a questi valori di prezzo, rimanere rialzista.
La Trend line indica i massimi decrescenti, oltre a quello del 14.04.23, che chiaramente comunicano segnale ribassista.
Il prezzo di BTC che solitamente rimane in stand by a mercati chiusi, ha preso puntualmente direzionalità (in questo caso ribassista) in coincidenza dell''apertura dei mercati asiatici alle ore 02.00 del 01.05.23.
Il prezzo di BTC si è portato sotto il POC, punto di controllo, e picco dei volumi, in 1H fra venditori e compratori, indicando la prevalenza della forza dei compratori sul Time frame 1H.
Il Super trend ha generato segnale di Sell sotto al pavimento del precedente segnale di Buy.
Considerando quanto riportato dall'indicatore dell'andamento ciclico del BTC è stimabile indicativamente monitorare un fine correzione intorno ai 26.5-26.6K$ (precisamente indica il minimo a 26.603,10$) intorno al 03.05.23, dopo di che BTC, per lo stesso indicatore, si avvierebbe a riprendere il trend rialzista superando i massimi del 14.04.23 e portandosi intorno ai 40K$ intorno al 05.06.23 e dopo di che, sempre per lo stesso indicatore ciclico, inizierebbe una correzione (ribassista) con rimbalzo importante fra il metà novembre 23 circa ed il 10-12 gennaio 24, e poi crollo a minimi di fine correzione intorno ai 18K$ intorno al 13.02.24, dove successivamente dovrebbe partire, secondo l'indicatore di ciclicità, una forte bull run di circa 1 anno e qualche mese con superamento dei massimi storici.
Naturalmente quanto riportato dall'indicatore di ciclicità deve essere verificato e non vuole e non può essere una previsione certa, essendo il futuro incerto di per se, ma semmai deve essere presa per come è, ovvero uno spunto da monitorare e verificare, affiancandolo con altri tipi di approcci e di analisi.
A Wall Street comunque c'è il detto: Sell in May and go away and come back on St. Leger Day,
proprio ad indicare quello che generalmente risulta essere la stagionalità, la ciclicità dei mercati.
Mentre scrivo, in data 01.05.23 ore 10.03, Btc Usd è a 28.627,00$ di valore su grafico fonte Bistamp.
William Delbert GannSCARICO DI RESPONSABILITÀ.
Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.
Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.
Bene… Mie care amiche e amici traders, a distanza di tempo mi ritrovo a pubblicare un articolo inerente la mia costante ricerca, (da inizio anno), di un sistema performante, dopo aver preso atto che quello applicato diverso tempo, non tornava i risultati attesi.
Molte volte nella vita mi è capitato che, come uso comune cita: “chiusa una porta si apre un portone”. Forse, anche questa volta, nel trading on line, accadrà?
In queste settimane, nelle quali son stato assente, mi sono imbattuto fra i tanti libri, articoli e altra documentazione, in William Delbert Gann. Io mi sono letteralmente innamorato di lui, approfondendo quanto più ho potuto i suoi metodi, regole e strumenti applicati ai grafici. Non sono io che devo dire a voi che assieme ai vari Fibonacci, Elliott, Dow e chi più ne ha più ne metta, egli è uno dei padri della nostra amatissima disciplina. Personalmente, credo, che esso è colui che ben racchiude gli altri in un unicum. Proprio questo mi ha letteralmente rapito fino a rubare anche le ore al sonno per divorare quanto più ho potuto su di lui.
I metodi, le regole utilizzate, ho scoperto che non sono altro che l’amplificato di quanto ho applicato negli anni in piccolissima parte, anche se in modo rigido. Tutto ciò ha suscitato nell’immediato e senza pensarci più di tanto, a tirare una riga con il passato, ricreando l’intero trading plan.
Proseguendo in questo articolo descrivo le sue regole ed alcuni degli strumenti, da lui forniti, che applico sull’intero trading plan, ma mi sembra doveroso, per chi si imbatte per la prima volta oppure ha solo letto il nome di Gann, sulle piattaforme, nonché per chi ha solo letto alcune tecniche, fornire una breve biografia, giusto per far comprendere la grande caratura dell’uomo.
Gann nasce nel 1878 a Lufkin in Texas. E’ considerato, come dicevo, uno dei dei trader di maggior successo. Ad oggi molti considerano l’applicazione dei suoi metodi, rapiti, (come me), dal fascino del personaggio, ma anche da un alone di mistero che lo avvolge in quanto applica uno studio ai grafici basato su leggi naturali. Viaggia in paesi come l’Egitto, applicando, esempio, tramite lo studio della piramide di Cheope, il quadrato del 9. Su test effettuati, mediamente torna livelli di supporto e resistenza ottimi per l’80% delle volte. Ovviamente quando riparleremo di come lavoro con Gann non mancherò di ricordare che bisogna anche saper applicare gli strumenti.
Ma torniamo alla grande storia di Gann, perché vedete cari colleghi, molti possono credere che il trading on line, è solo chart, ingressi, guadagni, profitti, perdite, notizie macroeconomiche, quindi analisi fondamentale o tecnica, ma il trading è tanto di più. Il trading, per chi lo ama ed è appassionato come me e voi che leggete, è composto di tante grandi storie, non solo di trader. Ci sono le grandi storie delle nascite delle contrattazioni di alcune fra le commodities più note, vedi petrolio, oro, hanno anche girato film. La nascita, la storia e l’evoluzione borsistica è un altro esempio. Io, esempio, nasco con gli ordini su azioni impartiti alla mia banca tramite cellulare verbalmente, poi al primo portale bancario con un collegamento internet a 56K, (chi ricorda tutti quei suoni striduli per collegarsi dopo vari tentativi e minuti alla rete)?
Scusate l’excursus, dicevo...
La sua famiglia arrivò in Texas dalle isole britanniche in cerca di fortuna. William era il primogenito di ben undici fra fratelli e sorelle. Il padre Sam e la madre Susan gli impartirono una rigorosa educazione religiosa, pensate che a 21 anni, William, conosceva la Bibbia alla perfezione, il desiderio dei genitori consisteva nel vederlo avviarsi alla carriera ecclesiastica. Fortuna per noi non fu così. Però la storia ci riporta che proprio grazie allo studio approfondito della Bibbia trasse vantaggio cominciando a riflettere sui cicli del tempo, il talento naturale verso geometria e matematica fecero il resto.
La passione finanziaria nacque quando ancora ragazzo, vendeva sigari e giornali nei vagoni ferroviari, ascoltando con attenzione, le discussioni di affari dei suoi clienti. Fu così che William si iscrisse ai corsi serali ad una business school.
La sua prima operazione di borsa la fece a 24 anni, nel 1902, nel settore del cotone. Un po' come successe per noi, questa sua prima operazione sancì la sua passione irreversibile per l’attività di trading. Nel 1906 iniziò a lavorare per una compagnia di brokeraggio, che come conseguenza lo fece entrare a contatto diretto con i mercati finanziari, cominciando ad operare per conto proprio e per i clienti della compagnia. Nel 1909 la rivista Ticker Magazine iniziò a monitorare la sua attività di trading per venticinque giorni e scrisse un ottimo articolo al riguardo, i risultati delle sue operazioni avevano dell’incredibile, l’elevata percentuale di successo ne decretò definitivamente la meritata fama. Di 286 operazioni 264 le chiuse in gain e solo 22 in loss, vale a dire il 92,3% in profitto con una media di 11 operazioni giornaliere.
Trasferitosi a New York nel 1919, all’età di 41 anni, iniziò a pubblicare un report giornaliero, acquisendo altrettanto successo fino ad arrivare alla pubblicazione del suo primo testo nel 1923, “Truth of the stock tape”.
Pensate a come noi oggi esaminiamo un asset… Lui per poter analizzare approfonditamente i prezzi delle azioni e delle commodities, si reco al British Museum di Londra, dove esaminò tutti i titoli trattati dal 1820 in poi e lo storico degli ultimi quattro secoli delle principali commodities.
Riflettete ATTENTAMENTE su quanto mi accingo a scrivere adesso, perché racchiude il senso della maggior parte degli aforismi da lui citati ed è un mantra mio e di tantissimi trader affermati quando si dice che nulla vale quanto quello che Gann afferma: “amava ripetere, il successo è il risultato di molti anni di ricerche e di attente osservazioni del mondo borsistico”. Tradotto, mi verrebbe da dire, nulla vale quanto l’attenta osservazione dei movimenti del prezzo sul grafico, con costanza, perseveranza, fino allo sfinimento, nonché lo studio approfondito dello storico, e notate bene, come ho scritto sopra c’è una bella differenza sul lavoro che dobbiamo svolgere noi e quello che svolgeva William per queste analisi.
Noi oggi utilizziamo programmi che lavorano per noi con infiniti calcoli al secondo, William lavorava i grafici ed applicava i suoi strumenti su carta millimetrata.
Viaggiò tanto, Inghilterra, India Egitto, proprio qua, come ho scritto sopra, studiò la piramide di Cheope, da qui le basi per l’ispirazione al quadrato del 9, (una spirale sequenziale di numeri, che se osservata attentamente vi torna proprio l’immagine di una piramide), queste le basi del suo metodo ed il primo dei suoi strumenti che mi ha totalmente coinvolto e rapito, non l’unico preciso, seguendo ancora l’articolo lo scoprirete. Rimane da dire che per tanto tempo William si rifiutò di svelare le proprie tecniche matematico/geometriche, ma alla fine e con nostra buona gratitudine si decise a scrivere alcuni importanti testi che le svelano.
Nel 1927 scrisse: “Tunnel thru the air or looking back from 1940”, lo scritto conteneva importanti previsioni su azioni, commodities ed altri asset. Quest’opera ha la particolarità che la si legge come fosse un romanzo. Nel 1930 scrisse, “Wall Street Stock Selector”, revisione e aggiornamento del suo primo libro, continuò a scrivere sino al 1949 quando al culmine della sua carriera fatta di esperienza e fama come trader, scrisse “45 year in Wall Street”, la sua vita vissuta direttamente operando sui mercati finanziari.
Gann sostiene, (e qui provo tanto piacere nello scrivere), che la speculazione è professione. Solo chi dedica tutto il tempo necessario nella conoscenza del mercato in cui opera, può sperare di riuscire, e non è detto. Diversamente si ha una considerevole perdita di tempo ma soprattutto di denaro, che poi è collegato e correlato strettamente alla perdita tempo. La conoscenza viene ancora prima dei capitali che abbiamo a disposizione.
Dopo aver scritto delle basi del suo metodo, ovvero il quadrato del nove, bisogna anche citare la sua scoperta fondamentale, la legge naturale della vibrazione.
La legge governa i cicli temporali del mercato, che seppur parliamo di mezzo secolo fa, conserva la sua validità ai giorni nostri.
William la descrive così: “Attraverso la legge della vibrazione ogni titolo azionario quotato in un mercato rimane in una propria e precisa sfera d’attività per quanto riguarda l’intensità, il volume e la direzione. Tutte le qualità essenziali della loro evoluzione sono caratterizzate dalla propria parte di vibrazione. I titoli e le azioni sono centri d’energia, quindi possono essere controllati matematicamente. Essi si creano il proprio campo di azione e potere, potere di attrarre e respingere, che spiega perché certi titoli e certe azioni a volte guidano il mercato e altre volte cambiano completamente direzione. Per speculare scientificamente è necessario seguire la legge naturale. La vibrazione è fondamentale, nulla sfugge alla sua legge. È universale e quindi applicabile ad ogni tipo di fenomeno della terra. Ogni tipo di fenomeno, sia in natura sia nel mercato, deve essere soggetto alle leggi universali di campo, armonia e vibrazione”.
Signore… Signori… state iniziando a comprendere di chi vi sto scrivendo?… Adesso avete compreso perché mi ha rapito? No?… L’avete voluto voi, vado avanti con William Delbert Gann.
Attualmente quasi la totalità delle tecniche sono basate sulla Price Action che fino a ieri era anche la mia fede, o almeno sino a quando non ho testato le basi e le tecniche di Gann, che dovrò ancora studiare e approfondire. Il metodo fornito da Gann, vi assicuro che non è una “passeggiata di salute”, è basato su basi temporali, questo rende possibile determinare sia quando il mercato cambierà direzione sia il miglior timing in ingresso ed in uscita da un asset. Ho personalmente effettuato backtest e posso dire che ancora oggi è validissimo con un ritorno percentuale ottimo, per come sono riuscito ad applicarlo.
William ha speso 35 anni della propria vita e moltissimi soldi allo studio degli indici e dei mercati azionari, egli voleva un metodo pratico e soprattutto funzionale. Tutto quanto ha scoperto lo insegnò solamente a pochissimi trader selezionati, anche perché i costi dei suoi corsi non erano semplicemente elevati, ma di più. All’epoca 5.000 dollari, immaginate un po voi il valore odierno. Da qui l’onestà di chi come me, afferma che non ci sono vere conoscenze delle tecniche a livello applicativo sul grafico, solo conoscenza degli strumenti.
Troverete in rete, tantissimi trader anche affermati, che confermano quanto ho scritto, chi al contrario, dimostra perfetta conoscenza dimostra in verità di non conoscere perché nulla è stato rivelato se non a quei pochi fortunati.
Cosa sosteneva Gann fra le tante cose, erano massime che tutt’oggi veleggiano fra noi, tanto come le sue regole, che molti di noi citano a memoria senza neanche sapere che sono parte delle sue 28 regole stilate.
Egli nelle sue lezioni sosteneva che vi sono tre ragioni fondamentali per le quali la grande maggioranza di chi opera nel trading perde il proprio capitale:
1. Si spinge troppo la speculazione rispetto al proprio capitale.
2. Non si applica un corretto Stop Loss e si esce prematuramente dal mercato pensando che un profitto è sempre un profitto.
3. Soprattutto, si manca di conoscenza.
Letteralmente ha detto:
«La maggior parte degli investitori comprano un’azione perché sperano che salga per fare dei profitti. Comprano su suggerimento di un amico senza nessuna concreta sicurezza che l’azione salirà, così facendo entrano nel mercato al momento sbagliato e non riconoscono i loro errori o non cercano di correggerli prima che sia troppo tardi. Alla fine vendono perché temono che l’azione scenderà troppo e spesso ai minimi, andandosene proprio nel momento peggiore commettendo due errori: l’essere entrati nel momento sbagliato ed essere usciti nel momento sbagliato. Un errore poteva essere evitato, potevano uscire in modo corretto dopo aver sbagliato il timing d’ingresso. Essi non comprendono che operare con azioni e titoli è un’occupazione o una professione che richiede la stessa accuratezza che un medico utilizza per la sua diagnosi. Puoi diventare un trader di successo se studi e impari le regole matematiche che determinano il trend delle azioni e delle commodities. La bibbia dice: “Se conosci la verità, la verità ti renderà libero”. Quando avrai imparato la verità sulle azioni non comprerai più con la speranza o venderai per la paura, ma affronterai la verità e sarai libero di agire con giudizio basandoti su regole che hanno sempre funzionato e sempre funzioneranno. Io ho pagato il prezzo in tempo e denaro per scoprire, testare e provare delle regole che siano pratiche e diano risultati.
Sarete d’accordo con me nel sostenere che trentacinque anni d’esperienza sono preziosi in ogni tipo di professione e che dopo aver speso tutto questo tempo nello studio e nella ricerca io sia in grado di insegnarvi le regole che toglieranno al trading la fama di gioco d’azzardo e lo renderanno un affare sicuro e vantaggioso. L’uomo che dedica tutto il suo tempo in una professione imparerà più dell’uomo che invece ne dedica una piccola parte. Se un uomo avesse speso solo le prime poche centinaia di dollari che ha perso nel mercato nell’istruirsi ed apprendere le regole per comprare e vendere al momento giusto, avrebbe poi guadagnato... e non perso».
Adesso avrete capito perché William Delbert Gann grazie alle sue capacità è divenuto uno dei più grandi trader che la storia ci ha consegnato. Possiamo con assoluta tranquillità sostenere che Gann sia una leggenda, un mito al quale almeno io ho deciso di dedicare il mio tempo ed il mio denaro. Tutt’ora, ricordo ancora, parte delle sue tecniche sono segrete, ma questo aiuta ad aumentarne il fascino e quell’alone di mistero sulla persona.
La sua carriera è durata cinquant’anni con un patrimonio capitale di cinquanta milioni di dollari, per l’epoca penso sia veramente tanti.
Sono giunto a fine biografia romanzata… Avete compreso perché dall’approfondire questo personaggio ho deciso di voltare totalmente pagina con il mio trading plan? Ancora no?
Allora, proseguo con le sue 28 regole, anch’esse romanzate, quindi se dovete andare al bagno o prendere un caffè, fatelo ora, poi sedetevi comodi, potrò farvi comprendere che quanto letto e sentito ad oggi fra le ferree regole, in verità proviene tutto da Gann, non è frutto dei vari siti che indottrinano al trading. Non solo, avrei voluto fare in modo che ci arrivaste da soli ma vi aiuto ulteriormente, se farete vostra questa lista, se leggerete fra le righe di quanto scritto, se imparerete con gli anni a disciplinarvi psicologicamente rispettandola rigorosamente punto per punto, avrete all’interno di essa, il completo trading plan.
Proprio così, essa detta la tecnica da applicare, la psiche e disciplina emotiva da gestire, il money management e tutto quanto vi serve per operare, compresa la gestione del trade, non manca proprio di nulla.
Quindi seppure a fine del mio articolo, (che mi spiace deludervi, non si limita con l’esaustiva lista di regole), non vorrete applicare gli strumenti di Gann, oppure troverete molto difficile il percorso, credetemi che questa lista di regole la potrete applicare a qualsiasi tecnica voi vogliate applicare; sia che sia Price Action, che sia Analisi Tecnica o altro.
Avete fatto un break? Allora partiamo.
1) “Dividi il capitale di riferimento per 10 e investi 1/10 di esso” . Affinché si possa mantenere un buon rapporto “Risk per Trade” Gann consiglia di utilizzare al massimo il 10% del capitale per ogni trade . Se il trader avesse colto consecutivamente 2 Stop Loss, allora deve fermare l’operatività, in quanto quel mercato preso in considerazione non ha direzionalità, oppure non si è studiato un buon piano di trading. In seguito si dovrà ricalcolare il capitale rimanente per il successivo trade ed utilizzarne al massimo 1/10. Naturalmente il fatto di utilizzare al massimo il 10% non significa che sia frequente, ma rappresenta l’eccezione.
2) “Utilizza sempre gli Stop Loss da 1:3 mai più di 5”. Gann consiglia di utilizzare un livello ideale per ogni Time Frame. Naturalmente è solo un concetto categorico, in quanto la quantità di punti rappresentativi dello Stop Loss dipendono da moltissimi fattori, in particolar modo dallo stadio di avanzamento di un mercato orso o toro.
3) “Limita l’operatività”. La semplice regola di fermarsi dopo due Stop Loss consecutivi evita di andare in stato di margin call, quando siamo in un ciclo negativo di operatività.
4) “Non permettere che un operazione in profitto si trasformi in una perdita”. Lo Stop Loss, che serve per proteggere il nostro capitale di riferimento, deve essere trasformato in Stop Profit. Dopo aver calcolato il segnale temporale, ed inserito l’ordine, si attenderà che i prezzi rompano il massimo al rialzo. Si alzerà lo Stop Loss sul minimo successivo al Set Up temporale. In seguito ad ogni rottura rialzista ulteriore si alzeranno gli Stop, (ora saranno chiamati Stop Profit e non più Stop Loss). Quindi se il mercato dovesse invertire la direzione del trend, si sarà comunque salvaguardato il nostro profitto.
5) “Studiare l’operazione da eseguire”. L’entrata e l’uscita da un mercato devono essere sempre coerenti con il nostro piano di trading studiato in precedenza. Si dovrà redigere una mappa temporale in cui verranno trascritti tutti i Set Up nelle varie scale temporali ed operare in base ad essi.
6) “Non operare nel dubbio”. Nel caso in cui il piano di trading non disponga dei dati necessari al suo perfezionamento, è meglio non operare o cambiare asset.
7) “Non operare su mercati attivi”. Il mercato a volte entra in una fase di alta volatilità che si trasforma in trading range. Dovremmo evitare tale fasi di lateralità perché determinano numerosi Stop Loss.
8) “Bilanciare l’operatività”. Poiché in determinate circostanze i mercati non hanno direzionalità, o sono in laterale positivo/negativo, è meglio studiare contemporaneamente più mercati per avere sempre un outlook generale su quelli più direzionali.
9) “Non utilizzare un livello di entrata prestabilito”. Ogni momento storico di un mercato ha le sue peculiarità, pertanto in alcune occasioni non è possibile comprare ad esempio sulla debolezza, ma sarà necessario comprare sulla “forza”, ossia con un ordine a mercato appena avviene la rottura rialzista o ribassista.
10) “Non uscire dal mercato senza una buona ragione”. Regola fondamentale: rimanere in tendenza il più a lungo possibile. Ecco perché non si deve uscire dal mercato se non per un dato oggettivo previsto dal nostro piano preparato in partenza. Il risultato dei guadagni è proprio una conseguenza di mantenere le posizioni per tutto il trend. Per raggiungere un tale target non basta solo la tecnica: è necessario anche uno sviluppo psicologico da parte del trader.
11) “Accantona una riserva”. Quando si realizzano dei profitti è buona regola lasciare un 20% dei guadagni sul conto, che va ad aumentare il capitale di riferimento.
12) “Non entrare nel mercato per trading di scarso profitto”. Si è visto sopra che bisogna entrare nel mercato e rimanere in tendenza il più possibile, al contrario di coloro che operano per pochi tick di profitto.
13) “Mai mediare una posizione”. La mentalità di mediare una perdita va contro la strategia che si è costruita in precedenza. Dal momento che sono stati inseriti gli Stop Loss, non abbiamo bisogno di mediare nulla con mercati che hanno beta diversi o hanno performance inverse all’indice di riferimento.
14) “Non farsi condizionare psicologicamente”. Ciò significa che non bisogna ascoltare le notizie. Tutto ciò che dobbiamo sapere è legato al nostro piano di studi basato sulla serie storica del mercato.
15) “Evitare scarsi guadagni e grosse perdite”. Non dobbiamo entrare a mercato sapendo che la prospettiva sarà di pochi tick. Le grosse perdite si verificano quando si eliminano gli Stop Loss.
16) “Non eliminare lo Stop Loss inserito all’apertura delle posizioni” . Si verificano dei casi specifici in cui è possibile cambiare gli Stop Loss senza eliminarli. È il caso in cui si decide di trasformare una posizione da un time frame ad un altro, o di trasformare lo Stop Loss in Stop Profit.
17) “Evitare di uscire ed entrare spesso da una posizione”. È questo il caso margin call cui ho accennato sopra. È un azione che trasmette insicurezza e che si verifica quando si è anticiclici, o perché non si è sicuri del proprio piano di trading.
18) “Evita gli schemi fissi dell’acquisto e della vendita”. Per il Trader è fondamentale l’elasticità mentale. In effetti nel mercato possono esserci quelle che comunemente vengono chiamate “Bull Trap” e “Bear Trap”, in cui alcuni investitori inizialmente danno avvio ad un trend di mercato, che li portano in seguito ad essere schiacciati da una maggiore moltitudine di speculatori che invertono la direzionalità dei prezzi. In queste circostanze il trader preparato, opera uno Stop and Reverse per poter trarre profitto seguendo il giusto movimento di mercato, senza avere traumi psicologici.
19) “Non comprare o vendere perché i prezzi sembrano profittevoli”. Il trader si attiene scrupolosamente al piano programmato precedentemente, non alle sensazioni. In Aprile 2020 il petrolio ha toccato il minimo assoluto storico dei prezzi ovvero lo 0. Bisogna capire che non esiste un livello statico dei prezzi profittevole, in quanto i mercati si possono anche azzerare.
20) “Incrementare le posizioni con prudenza tramite il Pyramiding”. Incrementare le posizioni solo dopo che il mercato abbia infranto i livelli di Supporto/Resistenza statici dei Set Up.
21) “Pyramiding”. Incrementare le posizioni nella fase del mercato che si dimostra più forte. Da una base di esposizione inizialmente più ampia e proseguendo sempre più bassa a formare una piramide. Naturalmente ogni esposizione avrà i giusti livelli di Stop Profit.
22) “Hedging”. Evitare di usare due strumenti finanziari l’uno opposto all’altro per mediare una temporanea perdita. È sbagliato mediare i prezzi e bisogna sempre attenersi al proprio piano di azione.
23) “Non uscire dal mercato o cambiare posizione senza una ragione pratica”. Si è già affrontato il tema del condizionamento psicologico. A meno che no si accorga di aver sbagliato dei calcoli matematici sull’entrata oggettiva nel mercato, nessun altra ragione sarebbe giustificabile.
24) “Non intensificare il numero dei trading dopo una lunga fase di operazioni in guadagno”. Si è parlato del ciclo del trader a cui nessuno sfugge. Pertanto sarebbe opportuno in alcuni momenti essere Flat sul mercato.
25) “Non indovinare i massimi o minimi di mercato”. Si ha la tendenza spesso a pensare che per massimizzare i profitti sia bene chiudere le posizioni ad un particolare livello di prezzo, credendo che sia un massimo o un minimo. In realtà ci si accorgerà che nel 90% dei casi non è così. Dovrà essere il mercato ad indicarci quale sarà il massimo o il minimo.
26) “Non ascoltare le notizie”. Si è visto sopra quanto il condizionamento psicologico potrebbe influenzare il nostro piano di trading. Se il buon Gann fosse fra noi ai giorni nostri nostri aggiungerebbe di non copiare altri traders o farsi condizionare dai giudizi altrui sul proprio studio e piano di trading. E’ giusto confrontarsi, discutere e approfondire con altri utenti, ma come citato più volte nelle regole tirare dritto applicando il proprio piano.
27) “Al primo Stop Loss ridurre l’operatività”. Si è trattato sopra del fenomeno ciclico di borsa e dell’operatore. Pertanto se alla successiva operazione scatta un secondo Stop, occorre fermarsi per due o tre unità temporali.
28) “Evitare l’entrata e l’uscita da un mercato sbagliando entrambi i sensi”. Se l’ingresso in un mercato è motivato solo dalle nostre emozioni e dalle notizie, capiterà sicuramente di sbagliare di continuo.
Ho concluso la lista delle regole, i più attenti avranno notato che questa lista in se è un trading plan completo di gestione psicologica, (da allenare se ai primi passi), gestione del trade, gestione del Money Management etc.
In ultimo come scritto sopra, vi dico che personalmente applico rigidamente le regole, l’allenamento psicologico non deficita dopo 14 anni di trading on line, quello che manca è l’approfondimento degli strumenti al quale non mancherò.
Al momento non applico indicatori o altro sul grafico, ma strumenti di valutazione di Gann, preferibilmente disegno io gli strumenti, anche se tutte le migliori piattaforme hanno insiti gli stessi.
Troverete il ventaglio, il quadrato, la griglia etc. Io per esperienza, con diversi altri strumenti, ho notato la diversa precisione rispetto alla manualità. Ovviamente a favore della manualità.
Ripeto, devo approfondire e studiare tanto, ma per quanto testato, funziona tutto molto bene.
Mi rendo conto di essere stato, sicuramente logorroico, spero non confuso nell’esposizione. Voglio concludere avvisando che quanto pubblico, (sin dal mio primo articolo), non è esaustivo di un argomento.
Vuole essere in primis un aiuto a tutti gli utenti, maggiormente a chi approccia il trading. A chi non conosce l’argomento trattato, una fonte d’ispirazione, di sollecito, di curiosità all’approfondimento dell’articolo trattato, diciamo un eccitante alla continua ricerca e studio delle nozioni di questa meravigliosa disciplina che tutti noi amiamo.
In ultimo, come sempre un ringraziamento a TradingView che ci permette questa crescita comune.
Buon tutto.
PREZZI E BIG PLAYERS IN DUE DIREZIONI OPPOSTE
Sempre più difficile capire la direzionalità che sta per prendere il mercato e sembra che solo la FED potrà dare la linea guida necessaria agli operatori che per ora vivono il risk on nato dai discreti dati che giungono dal PIL americano relativo al q1 2023.
Da un lato ancora diverse indicazioni di risk on, specialmente nei dati macroeocnomico che giungono da oltre oceano, con una discreta domanda aggregata e buoni risltati nel PIL q1 2023, che sebbene in calo rispetto alla precedente lettura e anche rispetto alle aspettative degli analisti, poste al 2% rispetto al 1.1% reale, ha gettato buone basi di speranza rialzista. Il dato che trascina già il PIL è legato alle scorte, e la robusta domanda attuale lascia sperare in ripartenze future della produzione ameriana , specialmodo se si pensa che la disoccupazione rimane sui minim idi periodo e questo sostiene una robusta domanda aggregata che dovrà prima o poi essere soddisfatta. Anche le trimestrali delle aziende tech USA hanno stupito nei loro dati positivi, che aprono quindi all’idea ancora ua volta del Soft landing per la FED. L’inflazione , che rimane centro delle attenzioni delle banche centrali, cala negli indicatori macroeconomici più ampi come il CPI, ma resta ancora resiliente sui dati core.
La scorsa settimana è stato il turno del PCE, e dei redditi degli americani, che ancora una volta hanno mostrato tenacia nei dati core, che restano sostenuti e ancora una buona capacità degli americani di risparmiare rispetto al loro reddito il che pone basi solide per un’economia pronta a resistere ad ulteriori attacchi da parte delle banche centrali.
Dobbiamo tuttavia fare i conti con il rovescio della medaglia, che è il sistema finanaziaro americano, che ancora una volta con First Republic Bank è messo alla prova e potrebbe aver bisogno di adeguato sostegno da parte della FED.
Difficile dunque capire se ci sarà davvero o meno la profonda crisi preannunciata dalla FED e se possa essere il caso o meno di scommettere sul crollo dei mercati finanaziari.
Al momento le mani forti, sembrano ancora intenzionate a mantenere un assetto risk off, che sia di tutela e protezione dei portafogli,ma al contempo i prezzi raccontano una narrativa diversa.
Procediamo per ordine per meglio comprendere le dinamiche in atto.
-FOREX:
il comparto valutario appoggia in pieno lo scenario di risk off, dando spazio alle valute rifugio come l’euro e il franco svizzero , mentre sembra essere oramai in declino il dollaro americano, sebbene nel momento del collasso del comparto equity ha riscoperto una brevissima fase rialzista, che tuttavia non viene registrata nei posizionamenti dei big players che ricordiamo essere espressa da posizioni che restano aperte in overnight.
La prospettiva di una BCE aggressiva ben oltre quello che potrà mettere in campo la FED sembra porre le basi per ulteriori slanci rialzisti della moneta unica, questo grazie anche ad un miglior sistema bancario e finanziario e ad un piano di riassorbimento della liquidità decisamente più blando da parte della BCE rispetto alla FED che ha dato sostegno al debito sovrano e ha garantito una più blanda transizione del regime economico.
EURUSD
Incalzano a rialzo le posizioni dei big players che si portano ora a 169400 contratti aperti con un incremento di ben 5039 contratti long nella sola settimana scorsa, portando l’open interest sui massimi di periodo.
Specchio di questo forte interesse rialzista anche la price action, che vede le quotazioni giungere a 1.1025 con allunghi fino 1.11, al test delle prime resistenze chiave che si trovano a 1.1125 e 1.1175
GBPUSD
Seguono le posizioni long sulla sterlina, che per le mani forti si attestano a 4537 contratti long per la settimana appena conclusa per un totale di 5839 cnt.
Anche in questo caso la forte inflazione spinge gli operatori a crede in azioni forti da parte della boe che potrebbe portre i tassi anche oltre il 5%.
Non da meno quindi la prica action che vede i primi break out rialzisit delle resistenze poste a 1.2550 proiettando ora i prezzi a 1.2660.
YEN
Collasso per lo yen giapponese, che con la conferma di politiche monetarie accomodanti da parte della BOJ e ancora allentamento monetario on puo che vedere forti vendite al momento , con le mani forti che si portano sulle massime esposizioni corte con ben -68744 contratti short netti.
Indubbia quindi la nuova spinta rialzista di tutti gli asset contro yen giapponese che chiudono la settimana in chiaro eccesso di rialzo, che sebbene meritevole di storni di breve , possono essere ottimi trend ancora nel medio periodo.
AUDUSD
Si recuperano posizioni anche sul dollaro australiano e neo zelandese, grazie ad una price action che sembra per ora premiare tutto contro il dollaro americano e sebbene la posizione netta resti ancora improntata al ribasso con -39462 contratti short, il raggiungimento dei minimi di periodo potrebbe essere un ottimo movente per interessanti prese di profitto e ricoperture delle posizioni in essere al momento.
La tenuta dei minimi di 0.6565 sembra essere condizione necessaria per sperare in ritorni verso le resistenze di 0.6775-80
USDCHF
Fortissimo il franco svizzero che senza uno yen in grado di svolgere la sua funzione di rifugio e grazie anche a migliori differenziali tassi sembra essere prediletto dagli operatori per la scelta di un porto sicuro. Le mani forti ricoprono ancora 1064 contratti portando la posizione netta , ancora corta , a soli -3656 contratti, in un rally di circa 6 settimane di acquisti.
USDINDEX
Crollano ancora le posizioni long sul dollaro UsA a dimostrazione di una certa sfiducia nella congiuntura macroeconomica americana. Le posizioni dei big plaiers restano a 10739 contratti , in attesa della FED della prossima settimana che potra sicuramente dare maggiore indirizzo al dollaro USA. Le quotazioni al momento restano ancora in un chiaro trading range, con supporto a 100.83 e resistenza a 105.80.
-EQUITY:
il comparo equity è in neta divergenza tra la prica action e le posizioni dei big players. Ad ogni dato macroeconomico che non si presenta poi cosi pessimista e negatico i prezzi del comparto azionario salgono, dando boost rialzisti che hanno portato le quotazioni sui massimi di periodo, ma le mani forti sembrano non credere a questa idea, continuano a vendere special modo sull ‘ SP500
S&p
Le posizioni nette dei big plaiers sull’SP500 vanno a -363267 contratti corti, rispetto ai -344257 della scorsa settimana, dando ancora fiducia all’idea che le mani forti stanno incrementando le scommesse per un crollo dell’equity.
La price action racconta tuttavia un’altra storia, coni prezzi che sono balzati al test delle resistenze di 4197 pnt. La chiave come detto sarà solo la FED che potrà dare spinta rialzista o meno al mercato equity.
COMMODITIES
Il modno della commodities rimane ancora incentrato sul risk off, con forti acquisti di oro e argento, mentre si vendono metalli come il rame , tipicamente legati al ciclo economico mondiale. Le posizioni, come per la price action, in questo caso sembrano molto più concordi e allineati su un mood di riskoff
OBBLIGAZIONARIO
Interessante ancora il comparto obbligazionario, che rimane pesantemente schiacciato dalle vendite degli operatori , special modo nelle scadenze medio periodo come il 5 e 10 anni Usa, dove le esposizioni ribassiste raggiungono nuovi eccessi, segnale che molti operatori non credono nella ripartenza e nella fine dei rendimenti alti, ma ancora vedono nel prossimo futuro una possibile recessione.
buon trading
Salvatore Bilotta
Euro, Istituzioanli fermi, perchè?Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.59
Sabato 29 Aprile 2023
(COT DEL 25 APRILE 2023)
EURO-GLI ISTITUZIONALI DIMINUISCONO GLI SHORT MA NON AUMENTANO I LONG, PERCHE?
Iniziamo subito con il Cot. Nella figura seguente ho messo in una sola pagina gli indicatori principali del Cot che analizzo, la tabella degli Open Interest, una tabella con i volumi e le variazioni interne del Cot di Euro e Dollaro, le Forze Relative del Cot, e gli Indicatori di Euro e Dollaro con particolare focus su Euro:
Il Grafico delle Forze Relative ben evidenzia la forza di Euro e Sterlina che abbiamo potuto costatare questa settimana e che avevamo osservato anche la settimana scorsa.
Come ho detto più volte durante la settimana appena conclusasi, la mia impressione, una volta raggiunto il tp Weekly di Euro che avevamo a 1.11, è stata che il ritraccio a cui abbiamo assistito nelle giornate di giovedì e venerdì fosse dovuto principalmente a prese di profitto di breve termine e non all’ entrata a mercato di nuove posizioni short da parte degli Istituzionali e questa mia impressione è stata al momento confermata dai risultati del Cot così come ho spiegato a seguire.
Di seguito un grafico Weekly di Euro/Usd molto ampio per vedere meglio i livelli e le aree più importanti da tenere a mente. Nel grafico ho evidenziato le due date che ho indicato nel grafico dell’indicatore di Euro ossia quella del 25 gennaio 2021 che possiamo identificare come un iper comprato del Cot e quella del 19 settembre 2022 quando l’ indicatore del Cot ruppe in modo deciso e forte in una sola settimana tutte e due le medie mobili ed alla quale rottura è seguita da li a breve l’inversione tra Euro e Dollaro. Se confrontate i due grafici potete agevolmente verificare quanto sto dicendo.
Nel tempo ho capito piano piano che i grafici degli Indicatori del Cot che studio e che ho creato, possono essere analizzati con le stesse metodologie di analisi tecnica che applichiamo ai grafici di borsa. Questa settimana nel grafico dell’ Indicatore del Cot di Euro ho evidenziato con una linea rossa lunga un livello/area di resistenza che è stata testata più volte e che questa settimana abbiamo rotto al rialzo dopo il doppio minimo con formazione di W rialzista sul supporto dato dalla Ema 21.
L’ impostazione di base di lungo periodo, per cui, al momento rimane assolutamente long con riferimento ad Euro / Dollaro.
Il grafico dell’ Indicatore del Cot di Euro evidenzia quindi il tentativo e l’ intenzione, da parte degli istituzionali, di uscire da un’ara di resistenza che al momento continua a trattenerci e che ho evidenziato nel grafico di Eur/Usd con un rettangolino rosso.
Ricordo sempre che questo non vuol dire che si salga su e basta in modo diretto ma che la direzione di base intrapresa dagli Istituzionali al momento è e rimane long !!
Premesso tutto questo cercherò di rispondere alla domanda del titolo di questo report:
EURO-GLI ISTITUZIONALI DIMINUISCONO GLI SHORT MA NON AUMENTANO I LONG, PERCHE?
La risposta va cercata nel confronto tra l’ analisi grafica delle candele di Euro e la composizione interna dei “volumi” degli Open Interest del Cot di Euro.
Mi spiego meglio.
Generalmente gli Istituzionali tendono a posizionare contratti short mentre si sale e contratti long mentre si scende. In questa ultima fase invece, apparentemente, stanno scaricando contratti short e praticamente non movimentano i contratti long.
Questo potrebbe indicare il definitivo cambio di strategia da parte degli Istituzionali che stanno cercando di scaricare dal proprio portafoglio i contratti short vecchi e per farlo stanno utilizzando profitti di breve termine chiudendo posizioni long di breve che aprono e chiudono durante la settimana per compensare le perdite.
Questa mia idea di base sembra confermata dal grafico weekly di eur/usd che continua a salire aggiornando i massimi ma senza comprare quelli della settimana precedente come se ogni volta che si arrivi a tp vengano incassati i contratti long di breve i cui profitti vengono utilizzati per chiudere le posizioni short in perdita.
Il risultato di questi movimenti a fine settimana si traduce in un apparente stabilità delle posizioni long ed in una diminuzione di quelle short con conseguente aumento degli Open Interest.
Detto tutto questo, nel Daily rimaniamo in una fase laterale (a mio avviso di accumulazione) che potrebbe essere sfruttata cercando posizionamenti long se il prezzo dovesse tornare in prossimità della parte bassa del trading range Daily che ho evidenziato con un rettangolo giallo nel grafico qui di seguito. Nel grafico ho evidenziato anche un livello intraday che potrebbe tornare utile nella operatività di breve termine.
Questa settimana mi fermo qui. Mi interessava particolarmente evidenziare queste dinamiche del Cot che credo sia importante tenere a mente quando cerchiamo di analizzarlo.
Poi come sempre durante la settimana vedremo e aggiusteremo l’ operatività cercando di seguire l’ andamento del mercato.
Ricordo che la settimana prossima importante sarà la giornata di mercoledì con le decisioni sul tasso di interesse da parte della Fed oltre ad altre trimestrali importanti rilasciate già da martedì prossimo.
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Ultimo accenno sugli indici che chiudono la settimana in modo deciso e forte con il Nasdaq che compra i massimi delle settimane precedenti dopo il pull back preciso alla rialzista di lungo termine
Anche Sp sembra proprio sia arrivato finalmente al test dei 4200 che potrebbero essere rotti anche la settimana prossima:
Inflazione in USA in calo ma non abbastanzaBuongiorno a tutti,
oggi vi proponiamo un grafico che mostra l'andamento dell'inflazione americana negli ultimi anni e che mette in risalto il valore dell' impulso rialzista del 2021 con il dato medio equivalente all'intorno del 2%, quale valore target della banca centrale americana.
L'ultima volta che l'inflazione in USA aveva avuto questa accelerazione erano gli anni 70 ed il paese dovette subire una forte recessione per mitigarla.
Oggi i dati macro dell'America si stanno pian piano deteriorando (vedi tabella sottostante), pur continuando a dimostrare una forte resilienza, e per la prima volta da mesi nell'ultima minuta della banca centrale americana è comparsa la parola recessione, nella forma di "recessione lieve" o " mild recession ".
Sarà veramente così? Si tratterà realmente di una recessione lieve?
Di sicuro le condizioni che hanno portato all'attuale aumento dell'inflazione sono diverse da quelle avute in passato - nessuno aveva mai sperimentato prima d'ora una pandemia mondiale in grado di congelare la produzione e gli scambi di interi paesi - e non sappiamo se l'attuale aumento dei costi obbligherà ad una recessione dura ( Hard Landing ), per riportare il dato al valore di target.
Quello che sappiamo è che oggi, al netto di alcune banche fallite, o prossime al fallimento, a causa di una errata gestione del rischio, e al netto di un prodotto interno lordo in rallentamento, non vi sono al momento dati particolarmente preoccupanti che possano far presagire ad una crisi economico finanziaria.
Di seguito riportiamo un estratto del MyMonitoringSystem con i dati macro di riferimento:
EVENT gen-23 feb-23 mar-23 apr-23
ADP Nonfarm Employment Change 235.000 106.000 242.000 145.000
Nonfarm Payrolls 223.000 517.000 311.000 236.000
Unemployment Rate 3,5% 3,4% 3,6% 3,5%
JOLTs Job Openings 10.458.000 11.012.000 10.824.000 9.931.000
ISM Manufacturing PMI 48,4 47,4 47,7 46,3
ISM Non-Manufacturing PMI 49,6 55,2 55,1 51,2
Core Retail Sales (MoM) -1,1% 2,3% -0,1% -0,8%
Retail Sales (MoM) -1,1% 0,3% -0,4% -0,1%
Building Permits 1.337.000 1.339.000 1.524.000 1.550.000
Existing Home Sales 4.020.000 4.000.000 4.580.000 4.440.000
New Home Sales 616.000 670.000 640.000 683.000
Core Durable Goods Orders (MoM) -0,1% 0,7% 0,0% 0,3%
Pending Home Sales (MoM) 2,5% 8,1% 0,8% -5,2%
GDP (QoQ) 2,9% 2,7% 2,6% 1,1%
Fed Interest Rate 4,00% 4,75% 5,00% 5,00%
Qual'è il vostro parere a riguardo analizzando il grafico ed i dati?
Saluti,
Silvio Esposito
S&P 500: Price Action in area 4.070 puntiBuongiorno a tutti,
eccoci come sempre all'appuntamento settimanale con i mercati visti attraverso il mio approccio operativo.
Oggi parleremo di S&P500, l'indice benchmark del mercato azionario americano.
La price action di fine settimana conferma la forza mostrando uno dei miei trigger bullish ovvero una F.T.W. Classic + Pin Bar che va a testare il livello di interesse 4.070 punti e mostrando falsa rottura di tutti i minimi delle ultime 4 settimane.
Per quanto mi riguarda sono già LONG sul paniere americano con un trade partito sulle chiusure di giovedì e fatto proprio venerdì mattina poco prima della mia classica trading room.
Se guardiamo agli obiettivi di prezzo potremmo vederne due in particolare: uno più di breve termine ovvero il livello 4.280/90 e il secondo posto in zona 4.540/50.
Lo scenario long andrebbe a fallire solo con il ritorno dei prezzi sotto i 3.900 punti.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un felice weekend e un buon TRADING SIMPLE!
KuCoin: Testa e Spalla RibassistaSu KuCoin si è configurato un Testa e Spalla ribassista. La figura si è già verificata, con la rottura della neckline il 22 Aprile. Adesso il prezzo è in una fase di pull back verso la trend. La discesa è stata al momento contenuta, con un ritorno del prezzo verso la trend di pochi punti percentuali, il che ci da la possibilità di un secondo ingresso, senza aver già perso la forza ribassista.
La difficoltà di questa operazione sta nel fatto che in area 8$ abbiamo un supprto rilevante dato dal 50% di Fibonacci del vettore rialzista dai minimi del 21 Dicembre fino ai massimi di questo Marzo.
WisdomTree Tactial Daily Update - 28.04.2023L’economia Usa rallenta a +1,1% annuale nel 1’ trimestre 2023.
L’inflazione PCE “osservata” dalla FED accelera anche nel 1’ trimestre.
In Francia e Spagna I prezzi al consumo tornano ad accelerare.
Morale: si va verso nuovi aumenti dei tassi a Maggio in Usa ed Europa.
Mercoledi’ 26, dopo la chiusura di Wall Street, il gigante tecnologico americano Meta (controlla facebook, Instagram, Whatsapp etc), ha rivelato conti trimestrali sopra le attese: fatturato +3% sullo stesso periodo dell’anno precedente, quando era atteso lieve calo, e “guidance” migliorata sul 2’ trimestre. Meta ha enfatizzato la fiducia ed i relativi investimenti sull'Intelligenza artificiale.
Anche se i numeri di Meta non possono rappresentare un valido trend per l’intero comparto “tech”, l’impatto emotivo e sostanziale sulle Borse americane in generale ed il Nasdaq in particolare, e’ stato evidente: Nasdaq +2,43%, S&P500 +1,96%, Dow Jones +1,57%.
Sono decisamente piaciuti i numeri trimestrali di Amazon pubblicati a mercati chiusi: fatturato US$ 127,4 miliardi e utile netto di 3,2, entrambi sopra le attese. Ottima ricazione degli analisti anche per la trimestrale di Caterpillar, spesso individuata come un valido “marker” (marcatore/indicatore) dell’andamento del ciclo economico.
Le Borse europee hanno recuperato una seduta partita debole, con un occhio sulle prime relazioni trimestrali (abbastanza “solidi” quelli di Deutsche Bank) ed un altro sui dati americani, tra cui spiccavano quelli del GDP (prodotto intreno lordo) e dell’inflazione. In sintesi: Milano 0,19%, Parigi +0,23%, Francoforte +0,05%, Londra -0,27%.
L'economia americana ha rallentato nel 1’ trimestre, cresciuto solo +1,1% sul trimestre precedente, quando l’economia aveva segnato +2,6%: il consenso stimava +1,9%. Il rallentamento si deve all'aumento dei tassi d'interesse e all'inflazione.
Tengono i consumi personali e le spese dei consumatori, che rappresentano quasi il 70% dell'economia degli Stati Uniti: sono aumentate del 3,7% rispetto al 4’ trimestre del 2022: le attese erano un po’ piu’ alte, al +4,0%.
L’inflazione PCE (Personal consumer expenditures), calcolata sulla spesa tipica della famiglia media americana, nel 1’ trimestre e’ cresciuta +4,2%, contro +3,7% del 4’ trimestre 2022.
Il dato PCE “core”, cioe’ quello al netto di energia e cibo e molto osservato dalla Banca centrale, è salito a +4,9% dal precendente +4,4%, superando le stime di +4,7%. In poche parole l’inflazione Usa e’ ancora troppo alta e persistente.
Cosa fara’ a questo punto la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa)? Secondo i dati del Cme Group, il 78% degli intervistati prevede un rialzo del costo del denaro di +0,25% alla prossima riunione del FOMC (Federal open market committee) del 2-3 maggio.
Trimestre negativo, dopo oltre 4 anni di crescita ininterrotta, per l’industria italiana del risparmio gestito: a marzo, secondo Assogestioni (Associazione di categoria), ha sofferto deflussi per Eur -6,04 miliardi, che portano a -8,9 il saldo da inizio 2023: tuttavia -6,4 miliardi provengono dai soli mandati istituzionali.
L’effetto “mercato” positivo ha comunque permesso alle masse gestite di crescere +0,5% a Eur 2.255 miliardi.
Macro europea: ad aprile la prima stima dell'inflazione in Francia indica una risalita a +5,9% annuo rispetto 5,7% di marzo: l'aumento si deve all'accelerazione dei prezzi dell'energia e dei servizi, mentre i prezzi degli alimentari registrano un rallentamento.
Il GDP francese (Prodotto interno lordo) è cresciuto +0,2% nel 1’ trimestre dell'anno, leggermente meglio delle stime che indicavano +0,1%: il miglioramento deriva dal buon tono della produzione industriale e dell'export.
Borse asiatiche: Tokyo ha chiuso marginalmente positiva, +0,15%: la Banca centrale del Giappone ha confermato la propria “stance” (posizione/attitudine) super- accomodante nel primo meeting di politica monetaria “post Kuroda”.
Il neo Governatore Ueda continuerà "pazientemente nelle misure di controllo della curva dei rendimenti nel breve termine”. Riviste al rialzo le previsioni di inflazione per il 2023.
In Cina il Comitato centrale del Partito comunista ha dichiarato che l'economia sta migliorando, potendo contare su un contesto meno complicato, grazie alla rimozione delle restrizioni Covid: “la crescita economica e’ migliore del previsto e la politica monetaria, seppur prudente, sarà mirata e incisiva” nel sostenere lo sviluppo.
Alla chiusura di stamane, 28 aprile, rileviamo: Shanghai +1,14%, Shenzhen +1,09%, Taiwan +1,09%, Kospi coreano +0,23%: ASX australiano +0,23%, Hang-Seng di Hong Kong +0,27, Nifty indiano +0,84%,
Dopo la seduta incolore di ieri, le Borse europee hanno aperto in rialzo per poi ripiegare pesantemente in negativo, -1,1% medio alle 13.00 CET, depresse dai dati sull’inflazione europea che torna ad accelerare in Spagna e Francia e per nulla confortata dal fatto che l’economia di Francia e Italia siamo tornate a crescere a marzo/aprile: tutto cio’ depone infatti in favore di un nuovo rialzo dei tassi.
Materie prime energetiche ancora depresse, anche se il prezzo del greggio WTI (West Texas intermediate) accena un piccolo rimbalzo, +0,4% a 75,1 Dollari/barile. Nuovo calo di quello del gas naturale scambiato sul TTF di Amsterdam: -1,1% a 38,8 euro. (ore 13,00 CET).
Poche novita’ sul mercato valutario, dove l'Euro resta sopra quota 1,1 sul Dollaro USA e supera 149 verso Yen, nuovo massimo dell’anno.
Molto stabile il comparto obbligazionario: lo spread di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund tedesco e’ invariato rispetto a ieri attorno 190 bps, col rendimento del BTP benchmark a +4,36%, stabile.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Enel impennata con ADX ai massimi 27.04.2023Il "rumore" delle trimestrali fa schizzare gli indici, la volatilità ed il Fear and Greed Index da una parte e dall'altra nel giro di poche ore. Questo a causa del grande peso dei "mammuth" tipo MSFT e dei pochi altri FAAMG che da soli spostano gli indici ed innescano rally mozzafiato.
Analizziamo RSP DBK Enel
WusdomTree Tactical Daily Update - 27.04.2023Buone trimestrali di Microsoft e Meta tonificano il comparto tech.
Rientra, in parte, l’allarme sulla tenuta delle banche media Usa.
Telefonata tra Xi Jinpin e Zelensky: la Cina promotrice di un cessate il fuoco.
Aumenti tassi certi n elle prossime riunioni della Banche centrali Usa, EU.
Sono nuovamente prevalse le vendite sulle Borse europee, ieri 26 aprile: a determinarle la paura di nuove crisi bancarie negli Usa dopo l’annuncio dell’emoraggia di depositi sofferta da First Republic Bank nei primi 4 mesi dell’anno, e la quasi certezza di nuovi aumenti dei tassi da parte delle Banche centrali Usa ed Europea la prossima settimana.
Milano, grazie al recupero sul finale, ha chiuso a -0,54%, Parigi -0,86%, Francoforte -0,49%, Londra -0,47%, Amsterdam -0,77%, Zurigo -1,29%.
A Wall Street il Nasdaq ha tentato il rimbalzo sui buoni numeri trimestrali di alcune big-tech, spingendosi attorno +2,0%, poi ridimensionato in chiusura a +0,47%: Dow Jones -0,68%, S&P500 -0,39%.
La trimestrale di Microsoft, giudicata positivamente, ha innescato un buon recupero di tutto il comparto tecnologico, sebbene l'autorità Antitrust inglese abbia annunciato che bloccherà l'acquisizione da 69 miliardi di Dollari di Activision, produttore del famoso videogame "Call of Duty", da parte di Microsoft, preoccupata che l'operazione ostacoli la concorrenza nel comparto del “cloud gaming”.
I numeri di Alphabet, sopra le attese, sono stati accolti con freddezza. A mercati chiusi e’ stata pubblicata la trimestrale di Meta, che ha battuto le attese, tornando a crescere: fatturato +3,0% nel 1’ trim., vs stime di lieve calo, a 28,6 miliardi Dollari: la “guidance” per il 2’ trimestre è migliorata. Boeing guadagna +3,4% dopo l’annuncio di un trimestre in perdita, ma anche della conferma delle stime 2023.
Intanto alcune banche regionali Usa, tra le quali PacWest Bancorp si sono affrettate a dichiarare che l’andamento dei depositi e’ stato normale ad aprile, dopo le fuoriuscite di marzo.
Macro Usa positiva nei dati pubblicati ieri. Il deficit commerciale degli Stati Uniti a marzo e’ sceso -8,1% rispetto a febbraio, a 84,6 miliardi Dollari, contro previsioni di 90 miliardi. Gli ordini di beni durevoli hanno registrato a marzo un rialzo di +3,2%, contro stime di +0,5%: quelli per beni di investimento, ex Difesa e comparto aereo, sono cresciuti +10,4%.
Seduta tranquilla quella di ieri, 26 aprile, sul mercato obbligazionario, con un leggero restringimento degli spread tra Bund tedeschi e omologhi “governativi periferici”: il noto spread BTP-Bund e’ sceso a 187 punti base dai 189 della vigilia, col rendimento dell’italico BTP decennale benchmark attorno 4,25%.
Una buona notizia sul piano politico internazionale e’ la telefonata del Presidente cinese Xi Jinping a quello ucraino Zelensky, non preannunciata, ma assai significativa.
Zelensky l’ha giudicata «intensa e significativa»: ha portato alla nomina di un nuovo ambasciatore a Pechino e all’impegno cinese a promuovere colloqui tra le parti per un cessate il fuoco. Anche gli Usa hanno commentato positivamente l'evento.
Sul fronte macro Usa c’e’ molta attesa per il dato preliminare del GDP (Prodotto interno lordo) del 1’ trimestre, poiche’ e’ certo che sara’ oggetto di discussione nella prossima riunione di politica monetaria (FOMC) della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) il 2 maggio: dal meeting si attende un aumento di +0,25 o +0,50% del costo del denaro.
Il prezzo del gas naturale europeo resta sotto 40 Euro/megawattora, ai minimi da gennaio 2021. Stabile quello del petrolio: il WTI (greggio di riferimento Usa) scambia a circa 77,5 Dollari/barile, +0,3%. (ore 11.30 CET)
Sul mercato valutario notiamo l'Euro solidamente sopra 1,10 verso Dollaro Usa e a 147,7 verso lo Yen giapponese: il cross Dollaro/Yen a 133,7, e’ invariato su ieri.
Ricco di novita’ il fronte bancario europeo: il 2’ gruppo bancario italiano Unicredit strappa attorno a +3,0% in mattinata, dopo l’ok della Banca centrale europea al rimborso totale anticipato di 1,25 miliardi di bond subordinati AT1 emessi nel 2017.
La britannica Barclays ha chiuso il 1’ trimestre 2023 con un utile netto di 1,8 miliardi di Sterline, +27% rispetto al 1’ trim. 2022: i ricavi sono aumentati +11% a 7,2 miliardi grazie al rialzo dei tassi di interesse ed alla crescita del settore private banking.
La tedesca Deutsche Bank, nel 1’ trim. 2023, ha realizzato un utile netto consolidato di 1,3 miliardi Euro, +8,0% anno su anno: i ricavi totali sono saliti a 7,7 miliardi, +5%, grazie all’aumento del margine di interesse, compensando il -19% nell'investment banking. L'utile pre tasse di Eur 1,9 miliardi e’ il piu’ alto da 10 anni.
Ieri, 26 aprile, la Commissione EU ha presentato la prima proposta di discussione del nuovo Patto di Stabilità tra Paesi membri dell’UE: pur priva di indicazioni specifiche su deficit e debito, contiene la proposta che ogni Paese negozi un piano di rientro dall’extra deficit maturato nel periodo dell’emergenza Covid: per l'Italia si tratterebbe di circa Eur 15 miliardi/anno per 4 anni.
Stamattina, 27 aprile, le borse asiatiche hanno segnato discreti progressi: Tokyo ha chiuso in lieve rialzo, +0,15%, sul record di produzione di Toyota, condito peraltro dal nuovo allarme sulla carenza di chips. Hang-Seng di Hong Kong ha guadagnato +0,42, Nifty indiano +0,57%, Shanghai +0,67%, Shenzhen 0,28%, Taiwan +0,24%, Kospi coreano +0,44%: ASX australiano ha perso -0,32%.
Borse europee abuliche, praticamente invariate a fine mattinata, mentre i future su Wall Street anticipano buoni progressi solo per il Nasdaq, +0,7% (ore 12.45 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri .
L'INFLAZIONE IN EUROPA CONTINUA A SALIRE!Condivido questo piccolo articolo per analizzare la situazione inflazionistica Europea.
Con le ultime letture del mese di aprile, abbiamo visto scendere l'inflazione dall'8,5% precedente al 6,9% attuale.
E' molto importante però distinguere 2 componenti, la componente headline e la componente Core.
La componente headline, ovvero la più volatile, oltre al paniere principale comprende cibo ed energia ed è proprio la componente che ha registrato un calo dell'1,6% rispetto il mese precedente.
La componente core, ovvero la meno volatile, esclude cibo ed energia ed ha segnato un rialzo dello 0,1% rispetto il mese precedente.
Pare chiaro come le pressioni inflazionistiche in Europa continuano a rimanere alte.
Nel mese di Marzo abbiamo potuto notare una forte discesa del prezzo del petrolio europeo, complice il movimento ribassista del prezzo WTI e BRENT americano di oltre il 15%.
Questo movimento è stato, in parte, la causa dell'abbassamento della componente headline nel mese di Marzo.
Analizzando meglio la situazione inflazionistica, con strumenti personali, è interessante notare quanto segue:
Nel prossimo mese le probabilità di un rimbalzo dell'inflazione headline sono basse, al contrario le probabilità di un rimbalzo a rialzo della componente core sono più alte.
Per sostenere quanto scritto in precedenza, condivido dei grafici personali creati sfruttando il concetto di EFFETTO BASE.
Con i dati attuali e un ipotesi di un rialzo mensile dello 0,3%, notiamo come la componente headline continua a scendere in questo modello predittivo (utilizzato solo per scopi formativi).
Al contrario notiamo come con la stessa ipotesi, ovvero un rialzo dello 0,3% per il prossimo mese, la componente core continua a salire.
Inoltre per tutto l'anno 2023, la componente Core potrebbe rimanere a livelli superiori dal target fissato dalla BCE del 2%.
Guardando i dati macroeconomici, il mese di aprile ha mostrato ancora una volta dati molto deboli, confermando l'impatto dei tassi d'interesse sull'intera economia.
Quanto tempo passerà prima di vedere un regime deflazionistico?
Buon trading a tutti
GBP/JPY: tenetevi pronti per l'annuncio della BoJ GBP/JPY: tenetevi pronti per l'annuncio della BoJ
Con le valute rifugio che hanno attirato il maggior numero di acquirenti questa settimana, tra cui lo yen e il dollaro USA, cosa accadrà a USD/JPY e GBP/JPY prima e dopo la decisione sui tassi di interesse della Banca del Giappone prevista per venerdì?
È probabile che i mercati seguano con estrema attenzione questa decisione, indipendentemente dalle aspettative che la BoJ lasci invariati i tassi di interesse. Si tratta infatti della prima decisione sui tassi di interesse della BoJ con il nuovo governatore Kazuo Ueda. I commenti che accompagnano la decisione sui tassi d'interesse saranno esaminati alla ricerca di qualsiasi indicazione su quando Ueda potrebbe iniziare a inasprire la politica monetaria. La BoJ probabilmente cercherà di preparare i mercati con largo anticipo, quindi non è improbabile che Ueda possa preparare qualche piccolo commento non impegnativo che parli di questo venerdì, pur rimanendo fermo sulla sua preferenza per il mantenimento dell'attuale controllo della curva dei rendimenti nel breve-medio termine, che ha riaffermato in ogni uscita da quando ha assunto il controllo della banca centrale.
La coppia GBP/JPY è crollata da un massimo settimanale di poco inferiore a 168,000 a poco meno di 166,000 al momento della stesura del presente documento, a causa dell'avversione al rischio che ha preso il sopravvento sul mercato. La coppia ha toccato il fondo a 165,400 prima di un leggero rimbalzo con supporto a 165,550.
Osservando il grafico a 1 ora della coppia GBP/JPY, la coppia ha approfittato della stabilità del livello di supporto di 165,550 per attivare i cacciatori di valore ad entrare nel mercato e aiutare la coppia a superare la linea di supporto di 165,800 dalle sessioni precedenti. Ma è stata respinta a 166,10 già una volta in questa spinta rialzista. Vedremo poi quanto 165,800 reggerà se la spinta al ribasso avrà un certo slancio. Tuttavia, l'indicatore stocastico non indica troppo slancio nella coppia in questo momento, almeno nel timeframe di 1 ora.
WisdomTree Tactical daily Update - 24.04.2023 Le Borse consolidano i recenti progressi: clima di attesa.
La Banche centrali euopea e americana verso rialzo da +0,25%.
La politica monetaria espansiva deprime lo Yen e spinge il Nikkei.
Trimestrali Usa tra alti e bassi: al via quelle europee: watch-out!
Le Borse europee hanno chiuso in lieve rialzo la seduta di venerdi’ 21 (Dax tedesco +0,54%, Cac francese +0,51%, FTSEMIB italiano +0,43%, Eurostoxx50 +0,54%) che, nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto risentire della messe di dati sulla fiducia dei direttori acquisti delle “aziende campione”, cioe’ i PMI (Purchasing managers Index).
Senza tanto clamore gli indici azionari europei hanno registrato la 5’ settimana consecutiva di rialzi: gli attesissimi indici PMI dell'Eurozona hanno testimoniato un miglioramento del del tono economico generale, ma va detto che ad aprile è salito soprattutto l'indice relativo ai servizi mentre si e’ indebolito quello manifatturiero.
Wall Street, venerdi’ 21, ha archiviato la seduta pressoche’ invariata, con un bilancio settimanale in leggero “rosso”: anche negli Stati Uniti, pertanto, hanno avuto limitato impatto i dati macro migliori delle attese, come i PMI dei servizi, manifatturiero e composito, quest’ultino al terzo aumento mensile e largamente sopra 50 punti, ad indicare espansione.
Nella serata di venerdi’ 21 e’ stato reso noto il nuovo giudizio dell’Agenzia di Rating S&P sul debito sovrano italiano che, in linea con le attese, ha confermato il livello "BBB", con outlook stabile.
Prospettive ancora “restrittive” per la politica monetaria della Banca centrale europea (Ecb): secondo il membro finlandese Olli Rehn, essa dobrebbe proseguire nel solco della “stance” (attitudine) restrittiva, per continuare a raffreddare la domanda aggregata, “non essendoci motivo per abbandonarla prematuramente».
Venendo ad oggi, l’umore dei mercati, sia di quelli asiatici di prima mattina, che di quelli europei, e’ molto guardingo: Milano sconta l’effetto dello stacco dei dividendi di 8 blue chips, per un effetto cumulato di -1,36%, al netto del quale l’indice FTSE Mib sarabbe pressoche’ invariato.
“Piatte” anche Parigi e Francoforte, nonostante l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche di aprile sia uscito a 93,6 punti, sotto le stime.
L'avvio di Wall Street, anticipato dai future, si prospetta in calo: alcune relazioni trimestrali, come ad esempio Tesla e Netflix, hanno deluso la scorsa settimana, specie quando i loro managers hanno fatto riferimento ad una prospettiva debole per l’economia Usa.
Sara’ pertanto molto utile, nel corso di questa settimana, interpretare la “prima lettura” del GDP (prodotto interno lordo) americano nel 1’ trimestre 2023, sia per un’eventuale conferma del temuto rallentamento, che per immaginare le future mosse della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) sui tassi di interesse.
Le stime degli analisti convergono su un aumento del costo del denaro di +0,25% nella prossima riunione del 4 maggio.
Si torna a parlare di crisi bancaria, specie per prevenirne di nuove: secondo il Wall Street Journal la Federal Reserve sta considerando di rimuovere un'esenzione permessa ad alcune banche regionali nel 2019, che consentiva di non registrare le perdite “latenti” su parte dei titoli in portafoglio, cio’ su quelli “immbilizzati” e da tenere sino a scadenza.
D’altronde, un rafforzamento della vigilanza bancaria dopo i fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank in marzo era nelle attese. Sul fronte europeo, per amor di cronaca, segnaliamo che Credit Suisse nel primo trimestre 2023 è tornato in utile per 12,4 miliardi di Franchi svizzeri, ma ha anche sofferto di un’emoraggia di depositi sopra i 61 miliardi, solo recentemente “rallentata”.
Prosegue ad alto ritmo la stagione dei dati “macro” e delle “trimestrali Usa: tra di loro segnaliamo, venerdi’ 28, l'indice sull’inflazione PCE (Personal consumption expenditures) di marzo, “osservatissimo” dalla FED per misurare i prezzi per la “famiglia media”: occhi aperti poi sui numeri di Alphabet, Amazon e Microsoft!
Il comparto dei titoli governativi europei vive una fase tranquilla, con rendimenti in assestamento: quello del BTP decennale italiano “benchmark” scende oggi a 4,31%, da 4,35% di venerdì ed il differenziale di rendimento tra il BTP decennale ed il Bund tedesco è stabile attorno 185 punti base.
Negli Usa, il rendimento del Treasury 10 anni e’ 3,54%, e la “curva” dei rendimenti per scadenza resta invertita, col differenziale tra 2 e 10 anni pari 61 bps.
Sul fronte valutario, l'Euro e’ tornato stamane, 21 aprile, sopra 1,10 Dollari, mentre sale al record storico di 148,2 verso lo Yen giapponese. La politica monetaria della Banca centrale giapponese restera’ ultra-espansiva, indebolendo il cambio dello Yen a tutto vantaggio delle aziende esportatrici nipponiche.
Non e’ una sorpresa, pertanto, che la Borsa di Tokyo abbia chiuso la prima seduta della settimana in lieve rialzo, col Nikkei a +0,1%. La Borsa di Hong Kong ha chiuso debole, con l’indice Hang Seng a -0,58%.
In Cina, l’indice Composite di Shanghai ha perso -0,78%, mentre Shenzhen -1,17%: tra gli altri indici asiatici, Taipei +0,15%, Mumbai +0,68%, Sidney -0,11%.
Pochi spunti tra le materie prime: il prezzo dell’oro e’ invariato a 1.990 Dollari/oncia, quello dell’argento guadagna +0,6% a 25,28 US$, mentre quello del petrolio accenna ad un leggero recupero: WTI (greggio di riferimento Usa) +0,8% a 78,5 Dollari/barile (vedere grafico allegato). Gas naturale europeo di nuovo sotto i 40 Euro/megawattora. (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Resoconto settimanale dei mercati finanziari▼ REPORT mercati finanziari ▼
Sorprende al rialzo il dato di marzo sull’#inflazione nel Regno Unito, con l’#IPC primario al 10,1% su base annua. Si prevede che la pressione inflazionistica complessiva britannica rallenti dal prossimo mese, considerando il deciso attenuamento dei #prezzi di #gas ed #elettricità da aprile 2023. Tuttavia appare improbabile la “core” si indebolisca così prontamente, poiché i #salari esercitano ancora pressioni al #rialzo su #costi e prezzi. La Bank of England dovrà lavorare su questo.
Uno sguardo ai principali indici #azionari, rispetto a 1 settimana fa:
#DAX a +0,5% | +14,1% da inizio anno;
#CAC40 a +0,8% | +17,4% da inizio anno;
#FTSEMIB a -0,5% | +17,7% da inizio anno;
#SP500 a -0,1% | +8,2% da inizio anno;
MSCI #EM a -1,4% | +3,3% da inizio anno;
#MSCI AC World a -0,1% | +8,2% da inizio anno.
Il rapporto dollaro/barile del #brent scende di -5,4%, quello dollaro/oncia dell’#oro di -2,3%.
A lunedì prossimo!