Come scegliere il time frame giusto per la tua strategia? Questa settimana per quanto riguarda l’articolo di educazione andremo a parlare del “time frame” all’interno del trading e del perchè questo varia da trader a trader in base alla propria strategia.
Il time frame o lasso temporale è importante in quanto più andiamo ad allungare l’arco temporale da utilizzare per la nostra analisi, tanto più le nostre analisi copriranno un arco decisamente più ampio, questo avviene soprattutto se si vuole effettuare un qualche tipo di investimento a lungo termine. Mentre se vogliamo effettuare degli investimenti di breve durata andremo ad utilizzare un time frame di breve periodo.
Le dinamiche all’interno del mercato non cambiano, se si utlizza un timeframe più ampio rispetto ad uno più breve, sappiamo che in entrambi i casi succedono le medesime dinamiche; questo perchè si dice che il mercato è “frattale”, ovvero ci sono determinate schematiche che si ripetono su un timeframe a 1 minuto ed avvengono allo stesso modo su timeframe settimanali o mensili.
Solitamente i time frame si dividono in:
- Time frame Mensili, Settimanale o Giornaliero per chi effettua analisi di lungo termine
- Time frame a 4 ore e 1 ora per chi effettua analisi di medio lungo termine
- Time frame a 30 minuti e 15 minuti per che effettua operazioni della durata di 24 ore
- Time frame a 5 minute e 1 minuti per chi effettua operazioni di brevissimo termine.
Sicuramente quello che dobbiamo tenere a mente è che ogni time frame qui elencato ha un peso di rilevanza diverso, in quanto un se utilizziamo il Settimanale o Giornaliero, le candele avranno un’incidenza decisamente più elevata rispetto ad una candela di 5 minuti.
Quindi possiamo decisamente affermare che il time frame, all’interno di una strategia di trading è decisamente una variabile fondamentale.
Quali sono i pro e i contro di operare con dei time frame che permettono di operare con una strategia intraday/giornaliera? Per quanto riguarda questa strategia si utilizzano solitamente archi temporali di analisi che vanno dai 5 minuti a 1 ora. Questo utilizzo ci da sicuramente modo di monitorare determinate condizioni di mercato che non possono essere viste in un timeframe più ampio; pertanto, avremo dei backtest con una maggiore precisione, più dettagli e solitamente le posizioni vengono chiuse nell’arco della stessa giornata.
Mentre il contro di lavorare con tale timeframe è sicuramente poter vedere molti movimenti che possono darci diverse bias di mercato.
Un esempio è qui di sotto in cui possiamo vedere diverse formazioni e schematiche di mercato.
Quali sono invece i pro e i contro dell’utilizzo di un timeframe Giornaliero? In questo caso su una tipologia di trading che, come già menzionato, avrà delle posizioni che possono durare più di 24 ore e hanno una visione a lungo termine. Uno dei vantaggi è che questo lasso temporale è sicuramente più “pulito” rispetto ai timeframe di breve periodo in quanto avremo meno “rumore” ovvero meno formazioni costanti di bias di mercato, dato che è meno influenzato dalle oscillazioni dei prezzi, quindi sicuramente ci permette di trovare i punti chiave in cui possiamo avere determinati movimenti e reazioni del prezzo.
Il timeframe Mensile, Settimane o Giornaliero ci viene utile utilizzarlo quando vogliamo testare una nostra strategia su uno storico decisamente più ampio e ci aiuta a capire come in passato potrebbe aver performato quella nostra strategia nel corso degli anni.
Il punto a sfavore di questi timeframe è che non sappiamo come i prezzi si siano effettivamente mossi all’interno di una singola candela e potremmo riscontrare possibili problemi in termini di posizionamento di take profit e stop loss che siano quanto più precisi possibili.
Nel grafico qui di sotto possiamo vedere come sia decisamente più comprensibile capire quali possano essere punti più sensibili al prezzo con una prospettiva a lungo termine
CONCLUSIONI
Possiamo concludere dicendo che il timeframe è puramente discrezionale e varia in basa alla strategia di ogni singola persona. Sicuramente andrebbero fatti dei test su diversi timeframe per capire se una strategia possa essere performante o meno. Quindi vanno fatte valutazioni e backtest per capire quanto sia applicabile o meno.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
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Idee della comunità
I livelli di oggi del Morning Trading ShowOggi Stefano Serafini vede un S&P500 con zona di vendita in area 5750; sotto area 5715 si imposterebbe a ribasso con zona di rimbalzo in area 5700. Sopra area 5760 potrebbe andare a rialzo fino in area 5775. Se dovesse superare area 5780 andrebbe totalmente in positivo.
HOUSING USAIl reddito familiare medio necessario per acquistare la casa a prezzo medio in vendita negli Stati Uniti (124.000 €) è ora superiore del 57% rispetto all'attuale reddito familiare medio (79.000€).
Questo è il mercato immobiliare più inaccessibile della storia per le famiglie americane.
Le borse americane pagano l’ennesimo annuncio sui dazi di Donald Trump: questa volta il presidente americano ha deciso di imporre una tariffa del 25% su tutte le auto importate nel Paese.
I dazi saranno permanenti ed entreranno in vigore il 2 aprile.
Le buone notizie per gli Usa arrivano invece dall’economia.
Il pil del quarto trimestre del 2024 è stato rivisto al rialzo al 2,4%, meno del 3,1% precedente ma più del 2,3% atteso.
Buon trading a tutti
Trump, ancora daziGiornata negativa per Wall Street, con l'S&P 500 che è sceso dell’1.2%, mentre il Nasdaq è crollato dell’1.8% e il Dow Jones ha cancellato i guadagni iniziali per aggirarsi intorno allo zero, spinto da una svendita nel settore tecnologico. I titoli megacap hanno visto bruschi cali, con Nvidia in calo del 4,7%, Tesla in calo del 3,9% e Amazon, Meta e Alphabet che hanno perso tutte l'1,2% all'1,4%. Apple (-0,2%) e Microsoft (-0,4%) non hanno fatto meglio.
Il sentiment rimane negativo, poiché persistono le preoccupazioni sulla guerra commerciale in corso, con gli operatori ancora in attesa di ulteriori chiarimenti sui dazi reciproci che entreranno in vigore il 2 aprile. Tutto ciò ha prevalso rispetto anche ai positivi dati Usa, sugli ordini di beni durevoli, usciti decisamente sopra le attese.
Nella notte poi, I mercati azionari asiatici sono scesi dopo che Trump ha annunciato un dazio del 25% su tutte le importazioni di auto a partire dalla prossima settimana. Le case automobilistiche giapponesi e sudcoreane sono state tra le più colpite, con forti perdite per Toyota, Honda, Subaru, Hyundai e Kia. Anche i titoli tecnologici hanno dovuto affrontare pressioni di vendita, seguendo il calo notturno dei giganti tecnologici statunitensi.
VALUTE
L'indice del dollaro è sceso sotto quota 104,5 giovedì, riducendo i guadagni della sessione precedente, dopo le dichiarazioni di Trump che hanno riportato l’avversione al rischio sui mercati. Il presidente ha annunciato un dazio del 25% su tutte le auto e i camion leggeri importati, che entrerà in vigore il 2 aprile, insieme a dazi reciproci sulle nazioni con imposte sui beni statunitensi, misure che si è impegnato a mantenere per tutto il suo secondo mandato.
L'escalation della guerra commerciale ha scatenato timori di una crescita economica statunitense più lenta e di rinnovate pressioni inflazionistiche, La fiducia dei consumatori statunitensi è scesa al livello più basso in oltre quattro anni, aggiungendo preoccupazioni. L’attesa ora si sposta verso il rapporto sull'indice dei prezzi PCE di venerdì, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono aumentati inaspettatamente di 2,7 miliardi di dollari, ovvero dello 0,9% su base mensile a 289,3 miliardi a febbraio 2025, dopo un balzo rivisto al rialzo del 3,3% a gennaio e superando le previsioni di un calo dell'1%. Le attrezzature per i trasporti hanno guidato l'aumento, Gli ordini sono aumentati anche per macchinari (0,2%), prodotti in metallo lavorati (0,9%), computer e correlati (1,1%) e apparecchiature elettriche, elettrodomestici e componenti (2%).
Al contrario, gli ordini di beni strumentali sono diminuiti dell'1,5%. Nel frattempo, gli ordini di beni strumentali non per la difesa, esclusi gli aeromobili, sono diminuiti dello 0,3% a febbraio, il primo calo in quattro mesi, dopo un guadagno rivisto al rialzo dello 0,9% a gennaio e peggiore delle previsioni di un aumento dello 0,2%. L'incertezza che circonda le tariffe sta probabilmente rendendo le aziende esitanti ad aumentare la spesa per le attrezzature.
UK, CALA L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso al 2,8% a febbraio 2025 dal 3% di gennaio, al di sotto delle aspettative di mercato del 2,9%, sebbene in linea con le previsioni della Banca d'Inghilterra. Il maggiore contributo al ribasso è arrivato dai prezzi dell'abbigliamento, che sono diminuiti per la prima volta da ottobre 2021. L'inflazione è diminuita anche nel settore ricreativo e culturale, nonché nell'edilizia abitativa e nelle utenze, compresi gli affitti.
Al contrario, l'inflazione alimentare è rimasta invariata al 3,3% e i prezzi sono aumentati più rapidamente per i trasporti ,ristoranti e hotel. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rimasta stabile al 5%. Il tasso di inflazione core annuale è sceso al 3,5% dal 3,7%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4%, rimbalzando da un calo dello 0,1% ma non raggiungendo l'aumento previsto dello 0,5%.
SALE IL RAME
I future sul rame sono saliti oltre i 5,20 dollari per libbra mercoledì, raggiungendo un nuovo massimo storico tra le segnalazioni secondo cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump imporrà tariffe sulle importazioni di rame entro poche settimane, accelerando significativamente la tempistica originale. Le direttive iniziali di Trump suggerivano che le tariffe sul rame sarebbero entrate in vigore entro la fine dell'anno, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Gli sviluppi hanno innescato un'impennata nelle importazioni di rame degli Stati Uniti, con spedizioni recenti per un totale di 500.000 tonnellate, superando di gran lunga la normale media mensile di 70.000 tonnellate, poiché gli operatori si sono affrettati a garantire la fornitura prima dei dazi.
In risposta, le aziende statunitensi stanno esplorando fonti alternative di rame, in particolare dal Sud America, per mitigare l'impatto delle tariffe. Ad aumentare lo slancio rialzista, Glencore ha temporaneamente sospeso le spedizioni di rame dalla sua fonderia di Altonorte in Cile a causa di un problema che ha interessato la fornace dell'impianto.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NASDAQ: PATTERN CUP AND HANDLE SEGNALA POTENZIALE RIALZO!Il NASDAQ sta mostrando una configurazione tecnica estremamente interessante sul time frame 4h, che merita attenzione prima dell'apertura del mercato americano. L'indice ha completato un classico pattern cup and handle con un rimmbalzo sulla media mobile semplice a 50 periodi. Ciò potrebbe preludere a un movimento significativo nelle prossime settimane.
📈 Situazione attuale
Dopo una fase correttiva, il NASDAQ ha formato un pattern cup and handle perfetto, una delle configurazioni più affidabili dell'analisi tecnica. La "cup" si è formata con un movimento di discesa seguito da un recupero graduale, mentre il "manico" rappresenta il pullback più contenuto.
⚡ Segnali di forza multipli
La situazione appare particolarmente promettente grazie alla uulteriore convergenza di 2 diversi indicatori tecnici:
1️⃣ RSI in forte risalita dalla zona di venduto
2️⃣ Prezzo che ha rimbalzato sulla media mobile a 50 periodi (linea blu) dopo il pull back creato dal manico della configurazione tecnica cup and handle
🔍 Opportunità di trading
Il pattern cup and handle è considerato uno dei segnali più affidabili per un cambio di tendenza. La teoria dell'analisi tecnica suggerisce che l'obiettivo di prezzo può essere calcolato misurando la profondità della tazza e proiettandola dal punto di breakout.
🎯 Obiettivo di prezzo
Con questa configurazione tecnica, il NASDAQ potrebbe puntare inizialmente a testare la resistenza principale (linea rossa orizzontale) intorno a quota 21200. In caso di rottura di questo livello, il movimento potrebbe estendersi verso nuovi massimi.
⚠️ Gestione del rischio
Un eventuale ritorno sotto il minimo dell'ultimo impulso del "cup" invaliderebbe lo scenario rialzista. È consigliabile posizionare uno stop loss prudente sotto il livello 19300, per proteggere il capitale. Se si vuole un trade più aggressivo con un maggiore rischio/rendimento possiamo piazzare lo stop loss sotto la media a 50 periodi.
💡 Conclusione
Il NASDAQ presenta una configurazioni cup and handle, supportato da indicatori tecnici favorevoli, offrendo un'opportunità di trading con un eccellente rapporto rischio/rendimento per posizioni rialziste prima dell'apertura del mercato americano.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 26.03.2025Primo accordo di cessate il fuoco sul Mar Nero tra Russia ed Ucraina.
L’indice IFO tedesco di marzo segnala recupero di ottimismo.
Trump ancora ondivago sui dazi, alla vigilia del D-Day del 2 aprile.
Verso un 1’ trimestre di rivincita delle borse UE e Asia su Wall Street.
Ieri, 25 marzo, ha visto un miglioramento del sentiment sui mercati, sostenuto da diverse notizie positive, tra cui l'accordo per un cessate il fuoco nel Mar Nero tra Russie a Ucraina, e un incremento, seppur modesto, dell’indice Ifo tedesco.
Nonostante la continua incertezza riguardo ai dazi annunciati dal presidente statunitense Donald Trump, che entreranno in vigore la prossima settimana, gli investitori sembrano ottimisti su un loro possibile allentamento.
Questo mix di fattori ha spinto i listini europei in positivo: Milano (FTSE Mib) ha guadagnato l’1,06%, Parigi +1,08%, Francoforte, la migliore, +1,13%, mentre Londra, più cauta +0,31%.
La guerra tra Russia e Ucraina ha visto uno sviluppo positivo, col raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco nel Mar Nero. Tuttavia, Mosca ha chiarito che la tregua è condizionata al ritiro delle sanzioni economiche imposte.
Sul fronte macroeconomico europeo, l’indice Ifo tedesco ha registrato un leggero miglioramento, salendo a 86,7 punti a marzo dai 85,3 di febbraio, sebbene le aspettative fossero di un valore leggermente più alto (86,8).
Questo aumento potrebbe essere legato alla recente riforma costituzionale tedesca, che favorisce il riarmo e un piano di investimenti infrastrutturali, utili per molte imprese tedesche.
A Wall Street, gli investitori sono rimasti divisi tra segnali di peggioramento della fiducia dei consumatori e possibilità di un approccio meno severo sui dazi.
Trump ha dichiarato che non tutti i dazi minacciati entreranno in vigore il 2 aprile e che alcuni Paesi potrebbero esserne esentati. Tuttavia, ha anche annunciato nuove tariffe doganali su auto, alluminio e farmaci, nonché un’imposta del 25% su qualsiasi Paese che acquisti greggio dal Venezuela.
L’indice di fiducia dei consumatori, secondo il Conference Board, è sceso a 92,9 a marzo, suggerendo preoccupazioni per aumento dell’inflazione e rallentamento economico derivante da una guerra commerciale globale.
Negli Usa le dichiarazioni dei presidenti delle FED “regionali” americane aggiungono una nota di prudenza. John Williams, presidente della Fed di New York, ha parlato di incertezze crescenti per famiglie e aziende, mentre Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, ha previsto progressi più lenti per l'inflazione, con un possibile taglio dei tassi di 25 punti base quest’anno.
Gli investitori sono ora in attesa della pubblicazione, prevista per venerdì 28, dell’indice PCE, l’indicatore dell’inflazione preferito dalla Fed, per capire le future mosse di politica monetaria.
Nel frattempo, l'oro ha segnato un frazionale rialzo, tornando sopra 3.020 dollari/oncia, grazie alla crescente domanda di asset rifugio, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e dalle incertezze legate ai dazi.
In questo scenario, gli investitori internazionali confermano lo spostamento delle loro preferenze geografiche, riducendo l’esposizione agli Stati Uniti, in favore di Cina ed Europa. Gli strateghi di Morgan Stanley hanno alzato le prospettive per i titoli cinesi, ed anche Goldman Sachs evidenzia che la Cina è tornata ad essere una interessante per gli investimenti azionari.
Il persistente mix di incertezze politiche e economiche globali sta contribuendo ad una lunga fase di volatilità sui mercati, ma offre anche opportunità per gli investitori, soprattutto in Europa e in Asia.
Le borse europee, tra cui Milano, hanno sovraperformato Wall Street nel primo trimestre, con l'indice Eurostoxx 50 in crescita del 12%, mentre l’S&P500 ha perso -5,7%.
Milano ha registrato una performance positiva, +15,2% YtoD, spinto dalla crescita del settore bancario (+32%). Al contrario, a Wall Street spicca la perdita del Nasdaq, -9,2%.
Oggi, 26 marzo, i mercati asiatici sono prevalentemente in rialzo, col Nikkei di Tokyo a +0,8% e l'Hang Seng di Hong Kong a +0,5%.
In Giappone il governatore della Bank of Japan, Kazuo Ueda, ha dichiarato che la banca centrale potrebbe continuare ad aumentare i tassi di interesse, se l’economia giapponese seguirà le sue previsioni.
Materie prime: il Brent ha registrato il sesto rialzo consecutivo, una novità per quest’anno, alimentato dalle preoccupazioni sull'offerta, in particolare per le restrizioni sulle esportazioni di petrolio da Venezuela e Iran.
Il prezzo del gas naturale ha mostrato una leggera flessione (-2%), sia negli Usa che in Europa. La produzione di acciaio in Cina è diminuita del 3,3% a febbraio, per l’invito del Governo di evitare eccessi di offerta, mentre il prezzo del rame è scesi -1,5%, sensibile alle ipotesi e previsioni di possibili aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti.
Sul fronte valutario, il dollaro ha guadagnato per il sesto giorno consecutivo, scendendo sotto quota 1,08 rispetto all'euro. Bitcoin ha visto una ripresa, superando i 76.400 dollari, grazie alla stabilizzazione di Wall Street e all’interesse crescente nel mercato delle criptovalute.
BlackRock ha lanciato il suo primo prodotto legato a Bitcoin in Europa, puntando sulla crescente domanda per le criptovalute.
Il rendimento del Treasury decennale statunitense è aumentato al 4,33%, mentre l’agenzia di rating Moody’s ha ridotto l’outlook sul rating sovrano degli Stati Uniti, prevedendo un aumento del rapporto debito/PIL al 130% entro il 2035.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Mercati in consolidamentoL'S&P 500 è salito dello 0,2% ieri, con il Nasdaq che è salito dello 0,8%, segnando la terza sessione consecutiva di guadagni, mentre il Dow Jones ha chiuso a +0.17%. Rimane, a livello globale, l’incertezza relativa ai dazi, e ai dati economici, che cominciano a mostrare delle crepe anche nell’economia Usa.
Trump ha dichiarato che alcuni paesi potrebbero essere esentati dai dazi reciproci che entreranno in vigore il 2 aprile, accennando anche a potenziali nuove tariffe su prodotti farmaceutici e automobili. Tesla è salita del 3,4% dopo un aumento del 12% di lunedì, mentre Nvidia è scesa dello 0,6%. Ad aumentare le preoccupazioni del mercato, la fiducia dei consumatori è scesa al minimo di quattro anni, con le aspettative future che sono scese al livello più debole degli ultimi 12 anni.
FINE DEL RIGORE TEDESCO
Il bazooka fiscale da 500 miliardi di euro promette di ridefinire l’economia tedesca. Un punto di svolta per Berlino e probabilmente anche per l’intera Europa con Goldman Sachs che stima un’aggiunta dell’1% cumulativo nei prossimi tre anni per il Pil dell’area euro in virtù della politica fiscale tedesca molto più accomodante e la maggiore spesa militare in tutta la regione. Questo scrive “finanza online” nella sua rubrica, ribadendo che per decenni, specie dopo la nascita dell’Euro, la Germania è stata l’emblema del conservatorismo fiscale, imponendo rigidi limiti di spesa a tutta l’Europa, ed evitando gli stimoli finanziati dal debito.
Adesso il paradigma sta cambiando, chissà perché, viene da chiedersi, e i mercati hanno da subito reagito con veemenza. Se da un lato la Borsa di Francoforte si è arrampicata ai nuovi massimi storici, dall’altro i Bund hanno pagato dazio con rendimenti in salita. Oggi stazionano in area 2,83% e c’è chi prospetta nuove incursioni verso l’altro, fino al 3% se non oltre. Alcuni economisti indicano anche uno scenario estremo, che vede il rendimento del Bund decennale spingersi fino al 3,5%-4%.
Per avverarsi richiederebbe una crescita economica molto elevata e un’inversione totale della politica monetaria della Bce “In questo caso il rendimento del BTP a 10 anni si posizionerebbe probabilmente al 5% o oltre, rendendo più difficili per l’Italia il raggiungimento degli obiettivi di surplus primario.
A meno che la Bce non intervenga per ridurre la frammentazione, Infine, lo scenario ribassista (rendimenti sotto il 2,5%) potrebbe verificarsi in caso di politiche economiche meno efficaci in Germania, shock disinflazionistici o un forte spostamento delle riserve globali dal dollaro Usa all’Euro, a causa delle politiche di Trump. Inevitabilmente il maxi-stimolo fiscale da parte di Berlino avrà quindi ricadute sull’operato futuro della Bce.
L’Eurotower, reduce da sei tagli dei tassi da giugno 2024 a oggi, nei prossimi meeting potrebbe prendersi una pausa, per arrivare poi ad un solo ulteriore taglio in autunno. Christine Lagarde, ha rimarcato che l’economia della zona euro sarà alle prese con shock eccezionali dovuti alla questione dazi, bazooka fiscale tedesco e piano di riarmo dell’Ue che potrebbero amplificare la volatilità dell’inflazione e aumentare il rischio che la crescita dei prezzi diventi più persistente.
IFO IN RIPRESA
L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania è salito a 86,7 a marzo 2025, segnando il livello più alto da luglio e allineandosi alle aspettative del mercato. Il sentiment aziendale è migliorato poiché le aziende sono diventate più ottimiste sui mesi a venire (87,7 contro 85,6 a febbraio), a seguito di uno storico accordo sul debito per aumentare la spesa per la difesa allentando le rigide regole e istituendo un consistente fondo infrastrutturale. Il sentiment è migliorato in tutti i settori.
I produttori (-16,6 contro -21,9) e il commercio (-23,7 contro -26,2) hanno visto un notevole spostamento verso un minore scetticismo nelle loro prospettive. I fornitori di servizi (-1,1 contro -4,3) hanno beneficiato principalmente del crescente ottimismo tra gli studi di architettura e ingegneria. Nel frattempo, il settore delle costruzioni (-24,6 contro -27,4) ha registrato guadagni trainati da una valutazione più positiva della situazione attuale, sebbene la mancanza di ordini sia rimasta la sfida più grande del settore.
UK, CROLLANO LE VENDITE AL DETTAGLIO
L'indicatore delle vendite al dettaglio della Confederation of British Industry per il Regno Unito è sceso di 18 punti a -41,0 a marzo 2025, il livello più basso da aprile 2024 e significativamente al di sotto delle aspettative di mercato di -28,0.
Ciò ha segnato il sesto mese consecutivo di declino del settore, con rivenditori e grossisti che hanno citato le tensioni commerciali globali e il bilancio autunnale come fattori chiave che hanno frenato la fiducia dei consumatori e delle aziende, portando a una domanda più debole.
Nel frattempo, i volumi delle vendite al dettaglio online sono diminuiti a un ritmo simile al mese precedente (-27,0 contro -28,0 a febbraio) e le vendite per il periodo dell'anno sono state considerate al di sotto delle norme stagionali a marzo, rispecchiando la tendenza osservata a febbraio (-36,0 contro -34,0).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
[LO SCOPPIO DELLA BOLLA DELLE DOT-COM]Lo scoppio della bolla delle dot-com è il crollo del mercato azionario avvenuto tra il 2000 e il 2002, causato dall'eccessiva speculazione sulle aziende del settore tecnologico e internet.
Negli anni '90, con la diffusione di Internet, gli investitori hanno iniziato a scommettere pesantemente sulle startup tecnologiche, spesso senza solidi modelli di business o profitti reali. Questo ha portato ad una crescita esagerata dei prezzi delle azioni di molte aziende "dot-com" (così chiamate perché operavano su internet e spesso avevano ".com" nel nome).
Nel marzo 2000, il mercato ha iniziato a perdere fiducia in queste aziende, e l'indice NASDAQ, che aveva raggiunto un picco di oltre 5.000 punti, ha iniziato un crollo drastico. Nei due anni successivi, molte aziende dot-com sono fallite, e il mercato ha perso migliaia di miliardi di dollari in valore.
Tra le cause principali dello scoppio della bolla ci sono:
-SPECULAZIONE ECCESSIVA , con investitori che compravano azioni senza considerare i fondamentali delle aziende.
-MODELLI DI BUSINESS INSOSTENIBILI , con molte startup che bruciavano denaro senza generare profitti.
-AUMENT DEI TASSI DI INTERESSE DA PARTE DELLA FEDERAL RESERVE , che ha reso più difficile l'accesso al credito.
Alcune aziende come Amazon o eBay sono sopravvissute e sono diventate colossi, ma molte altre, come Pets.com, sono fallite. Lo scoppio della bolla ha segnato una grande lezione per gli investitori, evidenziando i rischi delle bolle speculative nel mercato azionario.
Wall Street torna a ruggireTorna prepotentemente a salire l’azionario Usa, trascinato dalle speranze di riduzione dei dazi o per lo meno, applicazione limitata, che poi è sempre quello che abbiamo sostenuto in queste pagine, negli ultimi mesi, quando più volte abbiamo ribadito che le tariffe sono un mezzo e non il fine, che poi è la necessità di tagliare il debito pubblico e ridurre il deficit delle partite correnti.
Trump infatti, potrebbe adottare un approccio più mirato alle tariffe, attenuando le preoccupazioni di una guerra commerciale a tutto campo. L'S&P 500 è salito dell'1,7% al massimo delle ultime due settimane, mentre il Nasdaq 100 ha guadagnato il 2,1% e il Dow Jones è salito di 650 punti. Le azioni tecnologiche hanno guidato i guadagni, con Nvidia e AMD in rialzo rispettivamente del 3,1% e del 7%, mentre Tesla è salita dell'11,9% dopo settimane di cali. Amazon ha guadagnato il 3,6% e Alphabet è avanzata del 2,1%.
L'amministrazione Usa potrebbe escludere alcune tariffe specifiche per settore dal 2 aprile, sebbene i funzionari abbiano avvertito che le decisioni definitive non sono ancora state prese. Gli investitori hanno accolto con favore il potenziale cambiamento di politica dopo settimane di volatilità del mercato guidata dai timori di recessione e dal debole sentimento dei consumatori. Nel frattempo, gli indici PMI preliminari hanno mostrato una crescita inaspettatamente forte nel settore dei servizi, mentre il settore manifatturiero ha subito una contrazione, con i costi di input in aumento a causa dei dazi.
VALUTE, SCENDE ANCORA L’EURO
Dollaro sugli scudi, come abbiamo ricordato anche negli ultimi commenti, con l’EurUsd tornato a ridosso dei supporti chiave di 1.0765, obiettivo dei grafici a 4 ore. Va detto che però, per il momento, la salita del dollaro non appare forte, e sembra che emergano sempre dei venditori su ogni resistenza tecnica. Anche il Cable è sceso a 1.2595 per poi tornare sopra 1.2920 in serata.
UsdJpy che ha superato 150.50 e ora punta decisamene sulle resistenze richiamate anche ieri a 151.40 50 area. UsdCad ancora debole, unico dollaro che per ora non trova slancio, mentre le oceaniche restano sotto pressione. Tra i cross segnaliamo EurAud ed EurNzd che hanno ritestato le resistenze chiave prima di scendere nuovamente. Tra i cross eurjpy che attacca quota 163.00 con obiettivi a 164.20.
EUROPA PMI IN CALO
L'indice PMI composito dell'Eurozona è salito a 50,4 a marzo da 50,2 a febbraio, al di sotto delle aspettative di mercato di 50,8. Ha segnato però il terzo mese consecutivo di modesta espansione dell'attività commerciale in tutto il blocco, con una crescita che ha raggiunto il ritmo più rapido dallo scorso agosto. La produzione manifatturiera è tornata in espansione per la prima volta in due anni, registrando il suo aumento più forte da maggio 2022, mentre la crescita del settore dei servizi ha rallentato fino a un minimo di quattro mesi.
Nel frattempo, i nuovi ordini hanno continuato a diminuire, l'occupazione è rimasta sostanzialmente stabile dopo sette mesi di calo e gli arretrati di lavoro si sono ridotti per il 24° mese consecutivo. Sul fronte dei prezzi, l'inflazione dei costi di input è scesa al livello più basso da novembre, mentre l'inflazione dei prezzi di vendita è scesa al livello più basso del 2025. Infine, la fiducia delle imprese si è indebolita per il secondo mese consecutivo, raggiungendo il livello più basso da novembre.
PMI USA IN RIALZO
L'indice PMI composito statunitense S&P Global US è salito a 53,5 a marzo 2025, dal minimo di 10 mesi di febbraio di 51,6, indicando la crescita più forte dal dicembre 2024. Il settore dei servizi ha guidato la ripresa (PMI a 54,3 contro 51), con parte della crescita attribuita a una ripresa dell'attività commerciale Nel frattempo, la produzione è scesa (49,8 contro 52,7) dopo una spinta guidata dai dazi all'inizio dell'anno.
L'occupazione è cresciuta solo marginalmente, riprendendosi dal calo di febbraio. L'inflazione dei prezzi di input è salita a un massimo di quasi due anni, soprattutto nella produzione, a causa dei dazi, sebbene la concorrenza abbia limitato il passaggio ai prezzi di vendita. Le aspettative aziendali per l'anno a venire sono scese al secondo minimo da ottobre 2022, riflettendo la crescente cautela dovuta alle preoccupazioni sulla domanda e alle politiche dell'amministrazione Trump.
Saverio Berlinzani
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Come si forma un "FULL BODY" e come tradarlaUna delle più tipiche e presenti candele che possiamo trovare a mercato è la così della "full body", ovvero una candela dal pieno corpo con poche o assenti ombre.
Questo tipo di candela rappresenta forza e direzionalità nel mercato, andiamo ad osservare la sua formazione tipica nel timeframe daily (nel caso di una candela rialzista, ma ovviamente nel caso di una candela ribassista la formazione è inversa), con particolare osservazione al tempo (fondamentale per determinare le entrate a mercato):
Una classica formazione di una fullbody daily tendenzialmente inizia con una sessione di Asia tendenzialmente lateralizzata.
All'apertura di Londra (considerata dal pre-market, ovvero dalle 8:00), ci possiamo aspettare uno sbilanciamento sotto i minimi della sessione asiatica, con una successiva inversione ed un'inizio di espansione:
Dopo la prima espansione di Londra, ci potremmo aspettare un primo momento di lateralizzazione tra le 11:00 e le 12:59 circa, seguito da una correzione di questo movimento, che tendenzialmente avverrà all'apertura della sessione di New York (nel forex viene considerato dalle 13:00 in avanti); in questa fase di mercato, potremo andare a cercare un ritorno in una zona da bilanciare (come un FVG a 15m in una zona di discount).
Zona come quelle presentate nell'immagine sovrastante saranno ottime opportunità per posizionamenti long.
Infatti dopo l'apertura di New York, il prezzo dopo aver ribilanciato la struttura precedente, continuerà la sua espansione verso nuovi massimi di giornata, completando la sua espansione verso le 16:00/17:00.
Tendenzialmente dalle 16/17 la candela daily si sarà formata quasi completamente, lasciando le successive ore con price action poco interessanti; infatti dopo questi orari potremo trovare piccoli reversal (per formare la top wick, ovvero l'ombra della candela) oppure una lateralizzazione.
LA MIA STRATEGIA MULTIDAYBuonasera e buona Domenica a tutti i traders, come promesso ho fatto un video dove mostro la mia personale operatività, e come scelgo gli ingressi in base a vari fattori. Le strategie che utilizzo non sono sempre le stesse, in base alla formazione di pattern, rotture di livelli, livelli di liquidità, decido i miei setup. Le strategie che io utilizzo sono cinque, in questo video spiego la prima, del multiday. Per avere una strategia ho dovuto studiare tanto, all'inizio cercavo di capire come utilizzare la strategia per fare soldi, ma mi sono reso conto che non funziona in questo modo. Tutti noi abbiamo reazioni, comportamenti, sentimenti tutti diversi l'uno dall'altro, quindi un setup che per me va bene per un'altro potrebbe non andar bene. Quello che voglio dire che bisogna essere consapevoli di quello che si fa, ci deve essere un valido motivo se sono entrato in posizione, e questo lo sappiamo solo noi dopo avere studiato e praticato per anni, la strategia deve essere vostra, personale, in base a quello che vedete e che vi fa stare tranquilli. Per esempio in questa ultima settimana il mercato crollava, tutti vendevano, mentre io ho comprato! Ho visto dei possibili trade di breve che posso fare con un buono rischio rendimento, ma l'ho fatto con consapevolezza e non perchè ho tentato alla fortuna o ho tirato i dadi. E' questo che voglio trasmettervi, di diventare consapevoli di quello che fate, i corsi e i setup di altri trader possono solo darvi una mano ad accelerare il tempo di apprendimento e di studio. Spero che questo primo video di formazione sia utile e ci sentiamo la prossima settimana per la seconda strategia. Un caro saluto a tutti e buona serata.
Grazie Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Bitcoin: tra RIALZO e CROLLO, cosa ci dicono i cicli?In questa analisi approfondita, esaminiamo i fattori chiave che potrebbero influenzare il prezzo di Bitcoin nelle prossime settimane:
✅ Analisi Macro: la FED prevede un aumento dell’inflazione e della disoccupazione, e alcuni iniziano a parlare di rischio stagflazione per gli USA. Un segnale negativo per gli asset ad alto rischio come le criptovalute!
🔍 Analisi On-Chain: i dati mostrano un mercato ancora ribassista, con un continuo deflusso dagli ETF su Bitcoin. Ricordiamo che l’ultima grande salita è stata spinta proprio dall’afflusso di ETF e dagli acquisti di MicroStrategy, che hanno inciso per il 45% della crescita.
📉 S&P 500 e Magnifici 7: il mercato azionario suggerisce possibili criticità, con il rischio di un ciclo semestrale al ribasso. Il grafico S&P 500, invece, mostra la partenza di un nuovo T+2 dal 13 marzo, e Bitcoin segue con un nuovo ciclo mensile (T+2) nel minimo del 11 Marzo.
📈 Strategia Operativa: analizziamo il grafico daily e 1H per individuare i livelli chiave e le condizioni per posizionarsi correttamente.
❗ Il Fattore Decisivo? Il Nuovo T+3i! Bitcoin deciderà la sua direzione definitiva con la partenza del ciclo trimestrale inverso (T+3i), che non potrà iniziare prima del 3 aprile. Se il nuovo T+3i vincolerà a salire di prezzi, potremmo vedere un nuovo trend Bullish. In caso contrario, potremmo tornare sotto i minimi di marzo.
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📅 Data di pubblicazione: 22/03/2025
Nota: Le informazioni fornite in questo video sono a scopo educativo e non costituiscono consigli finanziari. Investire in criptovalute comporta rischi e dovresti fare le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 17-21 marzoRiassunto della settimana:
- Il tasso di disoccupazione cinese sale al 5,4%
- Le vendite al dettaglio USA non crescono ne mese di febbraio
- L'inflazione Canadese sale al 2,6%, dall'1,9% precedente
- La FED mantiene i tassi d'interesse invariati al 4,5%
- La BOE mantiene i tassi d'interesse invariati al 4,5%
- L'inflazione europea scende al 2,3%
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- AUD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
DEFICIT USA:
A febbraio, il deficit federale degli Stati Uniti ha superato $ 1 trilione.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti stima che la spesa federale sia leggermente diminuita rispetto al mese precedente, ma abbia comunque superato di gran lunga le entrate.
Nel solo mese di febbraio, il deficit di bilancio si è attestato a 307 miliardi di dollari, quasi 2,5 volte superiore a quello del gennaio 2025.
Ha anche segnato un aumento del 3,7% rispetto a febbraio 2024.
Eur/Usd Long? Svendita DollaroPer la prima volta da quando Trump è presidente, gli operatori trend-following vendono il dollaro in modo molto aggressivo:
Come mostrato in foto abbiamo un forte scarico di -4312 posizioni long e un'aggiunta di +5335 posizioni short, il che ci porta ad avere una visione ribassista sul dollaro per le settimane a venire.
Contesto Macro:
Sul contesto macroeconomico, la Fed ha visto a ribasso la crescita dell'economia statunitense ad un +1,7% rispetto al +2,1% previsto a Gennaio 2025.
Le previsioni sull'inflazione, misurata dall'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali (PCE), sono state riviste al rialzo al 2,7% per la fine del 2025, rispetto al 2,5% precedentemente previsto. Questo incremento è attribuibile in parte all'effetto delle tariffe imposte dal Presidente Trump, che hanno contribuito ad aumentare i costi dei beni importati, trasferendosi sui prezzi al consumo.
L'altro Lato Della Medaglia
D'altro canto, abbiamo un euro fortemente long visto l'ultimo dato del Cot Report:
Una chiusura di -46030 posizioni short è un chiaro segnale del fatto che gli operatori istituzionali vogliano l'euro ancora più su.
Questa è la mia visione per la settimana a venire.
Le mie sono solo idee pubblicate per diffondere anche informazioni gratuite e di valore, quindi utilizzale saggiamente.
Buon Trading!
EUR/GBP LONG 4HSalve, mi chiamo Russo Andrea e sono un Trader Forex. Oggi voglio parlarvi di una strategia di trading che sto considerando su EUR/GBP, una coppia molto interessante per chi, come me, opera nei mercati valutari.
L'idea alla base di questa operazione è di andare LONG su EUR/GBP. Dopo aver analizzato i dati tecnici e i fondamentali, ritengo che ci sia un'opportunità interessante di profitto. Ecco i dettagli della mia strategia:
Punto d'ingresso (Entry Point): 0.83781
Stop Loss (SL): 0.8550
Take Profit (TP): 0.84168
Motivazione dell'Operazione: Questo trade si basa su una combinazione di analisi tecnica e fondamentali. Osservando i grafici, abbiamo un supporto chiave vicino all'area di 0.83781, che rappresenta un livello ideale per aprire una posizione long. Gli indicatori tecnici, come l'RSI e le medie mobili, mostrano segnali di una possibile inversione al rialzo.
D'altra parte, il mio Stop Loss a 0.8550 è stato posizionato strategicamente per limitare le perdite qualora il mercato si muovesse contro di noi, mantenendo comunque un rischio accettabile per questa operazione. Il Take Profit a 0.84168, invece, rappresenta un livello realistico di guadagno basato sulle resistenze precedenti.
Gestione del Rischio: Nel trading, la gestione del rischio è fondamentale. È importante rispettare sempre il proprio piano, senza farsi influenzare dall'emotività. Con questa operazione, sto mantenendo un rapporto rischio/rendimento equilibrato, aumentando le probabilità di successo nel lungo termine.
GOLD, ora è vulnerabile ai ribassiChart di Capital.Com
Restano intatte le circostanze macroeconomiche e geopolitiche che stanno sostenendo i corsi del gold da lungo tempo.
Recentemente, e finalmente direi, le quotazioni hanno raggiunto ed infranto la soglia psicologica dei tremila dollari.
Nessuna importanza particolare rivestiva questo livello, se non emotivamente nella testa degli operatori.
Ora che ci siamo tolti il dente e possiamo, mi auguro, non parlare più dei tremila dollari concentriamoci su qualcosa di interessante che sta trapelando dai grafici.
Il trend sembra stanco.
Come potrebbe essere diversamente dopo una corsa forsennata, che in verità ancora dura e non mostra segni "evidenti" di debolezza.
Si tratta di segnali deboli e non immediati da leggere
La cosa che più salta agli occhi in questo momento non è tanto la traiettoria dei prezzi, la quale non ci manda nessun segnale particolare.
L'attenzione la meritano i volumi che, rispetto ai precedenti impulsi rialzisti all'interno del trend in atto, sembrano mostrare stanchezza.
Ho sempre sostenuto che fosse folle andare in cerca di short in un mercato del genere, ma come si sa nulla è per sempre.
I volumi più bassi, a mio giudizio, ci autorizzano a porre da oggi in poi attenzione anche ai segnali short.
Non significa che dobbiamo andare continuamente in cerca del pattern di inversione del trend, sarebbe sfiancante e probabilmente molto doloroso.
Però la caccia a qualche meritevole pattern che serva per scaricare gli accessi accumulati, quello si me lo concedo volentieri.
Personalmente, mi trovo molto a mio agio con le operazioni contrarian. Mi piacciono molto.
Tornando al grafico mensile proposto possiamo notare come, a differenza dei precedenti impulsi rialzisti susseguenti a fisiologici cali, l'ultimo swing mostra preoccupante scarsezza di volumi.
Anche sul settimanale il fenomeno è ben visibile.
I prezzi sono a contatto con la parte alta del canale rialzista che li sta guidando e, per ora,
l'ombra superiore della candela ci dice che la resistenza sta prevalendo.
Ovviamente è assolutamente presto per trarre conclusioni del genere visto che manca la giornata di oggi per definire la forma della candela settimanale.
Però è anche vero che basterebbe uno swing ribassista oggi e sarebbe sufficiente a consegnarci una candela di inversione settimanale a contatto con la parte alta del canale.
Questo sarebbe un bel pattern da prendere in considerazione per uno short.
Sul grafico giornaliero il contatto di cui si parla, in verità, un pattern di inversione già ce lo ha consegnato.
Si tratta di un hanging man, tra l'altro già validato.
Anziché tentare uno short con questa figura, trovo più efficiente farlo sul grafico orario addirittura.
Siamo sempre all'interno dello stesso contesto rispetto al giornaliero ma visto che nel grafico orario il pattern si presenta come un testa e spalle, questo ci permette di avere uno stop più stretto e quindi migliorare l'efficienza del trade
Quando si tratta di fare operazioni contrarian rispetto ad un trend molto forte, più che mai è indicato l'uso di uno o più filtri che possano permetterci di aumentare la qualità del trade.
In occasione di pattern di inversione complessi, come sarebbe quello proposto sul grafico orario, è mia consuetudine usare come filtro l'attesa di un pullback sul livello di breakout che ho individuato.
L'esempio proposto nel grafico è lampante.
Si nota come il breakout del testa spalle sia già avvenuto per cui se avessimo comprato direttamente la rottura, attualmente saremmo esposti al ritracciamento dei prezzi e dunque alla possibilità che si sia trattato di un fake.
In questo caso, visto che non si tratterebbe di un pullback sul livello violato, quello che si può fare è acquistare questa volta la rottura minimo più recente.
La considerazione tecnica sottesa al ragionamento è che il mercato, se proprio ne è convinto, per scendere dovrà passare per la violazione di quel minimo e dunque per me rappresenta un buon filtro.
Come target, al solito, ve ne sono diversi possibili.
Oltre quello minimal che solitamente prediligo, ne è proposto uno intermedio e uno più lontano posto a contatto con la mediana del canale di lungo periodo.
L'idea è quella di fare affidamento sulla tenuta della parte alta del canale con conseguente calo dei prezzi quantomeno fino al contatto con la sua mediana.
Questa volta il mio target è quello più lontano.
Reward/risk circa 1 a 6.
FDAX Livelli Intraday 21/03/2025**DIREZIONALITA’ ATTESA:**
SHORT/LATERALE
**LIVELLI LONG:**
Aggressivo di breve (23.085)
**LIVELLI SHORT:**
Sotto i minimi di ieri (23.060), area di short poc- vah (23.236-23.292)
---
**Idea Operatività:**
Se il prezzo scende sotto i minimi di ieri ha possibilità di raggiungere il livello di equilibrio della zona sottostante 22.812, da cercare trade di continuazione ribassista fi a questo livello.
si potrebbe creare anche una giornata laterale con il prezzo che rimane nella VALUE AREA di ieri.
---
*COME FACCIO ANALISI?
-Direzionalità attesa:
Utilizzo principalmente l analisi del profilo di volume del giorno precedente, valutando come il prezzo apre rispetto alla value area e al POC, come il POC chiude rispetto al VWAP.*
*-Livelli Operativi:
Livelli del volume profile (poc, val, vah).
Livelli di analisi volumetrica su time frame superiore.*
Il tono pacato di Powell tranquillizza il mercato azionario.Il tono accomodante di Powell alimenta la ripresa del mercato azionario.
di Marco Bernasconi – 20 Marzo 2025
A Wall Street si dice:
"I mercati possono oscillare selvaggiamente, ma il valore intrinseco delle buone aziende tende a crescere costantemente nel tempo." - Warren Buffet
Andamento del Mercato
Gli investitori hanno interpretato il tono del presidente della Fed, Jerome Powell, come accomodante, il che ha spinto i principali indici al rialzo per la terza volta negli ultimi quattro giorni.
NASDAQ: +1,41% (+246 punti) → 17.750,79
S&P 500: +1,08% → 5.675,29
Dow Jones: +0,92% (+383 punti) → 41.964,63
Russell 2000: +1,57% → 2.082,08
I titoli tecnologici hanno avuto una sessione positiva, con Tesla (TSLA) in rialzo del +4,7% e NVIDIA (NVDA) in aumento dell'+1,8%, grazie all'ottimismo generato dalla GTC Conference.
Attesa per la Decisione della Fed
La Federal Reserve ha mantenuto i tassi d'interesse invariati e ha annunciato un rallentamento del programma di Quantitative Tightening (QT), allentando le condizioni monetarie.
Secondo il CME FedWatch Tool, la probabilità di un taglio dei tassi rimane bassa fino alla riunione del 18 giugno, con una possibilità del 65,6% di riduzione.
Prendi in mano il tuo futuro finanziario oggi stesso!
Buon trading a tutti!
Il termometro della paura: cosa ci dice oggi il VIX?
Riprendiamo come ogni settimana il nostro appuntamento all’insegna dell’educazione firmata Pepperstone.
Oggi andremo a vedere qualcosina di molto interessante, che non tutti tengono sotto i loro radar, il famoso indice che misura “ la paura “ sui mecati.
VIX: Che cos’e’ e come viene utilizzato?
Il VIX, molto spesso chiamato “ Indice della paura” e’ una metrica chiave nel mondo finanziario.
Se avete sentito parlare di volatila’ sui mercati finanziari, sicuramente avete anche sentito nominare il VIX. Che cosa fa questo indice?
Misura le aspettative di volatilita’ sui mercati e fornisce agli investitori delle informazioni molto utili. Che cosa vuol dire?
L’indice VIX e’ un indicatore che misura la volatilita’ nei mercati nel breve termine . Creato dal CBOE (Chicago Board Options Exchange), viene calcolato sulla base dei prezzi delle opzioni sull’ indice S&P500.
Quando i trader si aspettano l’arrivo di forte volatilita’ sul mercato, il prezzo delle opzioni aumenta e di conseguenza sale anche il VIX. Nella situazione contraria, quando il mercato e’ piu’ stabile e la volatilita’ aspettata e’ bassa, il VIX tendera’ a scendere.
Perche il VIX e’ importante e come possiamo leggerlo?
Cosa usano trader e investitori per valutare il sentiment di mercato? Il VIX e’ uno strumento fondamentale che da una chaive di lettura importante.
Potete considerarlo un “ termometro” della paura degli investirori:
Valore VIX Alto: maggiore incertezza
Valore VIX Basso: mercato stabile
Trader e investitori devono sempre domandarsi come il mercato reagisce all’incertezza e soprattutto come proteggere il proprio portafoglio e le loro posizioni dalla volatilita’.
Per leggere il VIX dobbiamo tenere a mente 3 livelli di valore:
VIX sotto 15: quando il vix e’ sotto i 15 indica che il mercato e’ abbastanza stabile e che gli investitori non si aspettano grandi movimenti nel breve termine
VIX tra 15 e 30: quando il VIX ha un valore che oscilla tra i 15 e i 30, ci suggerisce un livello normale di volatilita’
VIX oltre i 30: quando il valore del VIX supera i 30, esso segnala paura e incertezza sui mercati, solitamente dovuta a crisi finanziarie o eventi globali che non erano stati previsti.
Valutate bene le vostre posizioni, che voi siate investitori o trader durante periodi di forte volatilita’ , tenete sempre a mente la componente rischio. Ogni trader deve valutare i propri investimenti e i propri rischi, ben sapendo che il mercato dei CFD comporta il rischio di perdita di denaro sul mercato.
Come possiamo sfruttare il VIX?
L’indice VIX non e’ solamente un valore messo li a caso. Puo’ essere utilizzato in maniera molto intelligente da investitori e trader per prendere delle decisioni piu’ consapevoli:
Livello Rischio: quando il valore del VIX e’ alto e i mercati tenderanno ad essere piu volatili gli investitori potrebbero essere piu prudenti e ridurre il rischio nei loro investimenti.
Potenziali Opportunita’: i trader usano molto spesso l’indicatore per speculare sui movimenti del mercato. Un alto valore del VIX, potrebbe stimolare gli investitori a comprare per esempio azioni a prezzi bassi, scommettendo su una potenziale futura ripresa.
Una delle caratteristiche nota del VIX e’ sempre stata la sua correlazione inversa con L’S&P500 che vede un mercato azionario scendere rapidamente mentre il VIX sale, e viceversa, un mercato azionario stabile con un VIX che scende.
CONCLUSIONI
Il VIX e’ uno strumento molto interessante da tenere a mente per comprendere la volatilita’ in arrivo sui mercati e il sentiment degli investitori. Ci da una chiave di lettura importante e puo’ aiutare trader e investitori a prendere decisioni piu consapevoli tenendo sempre in considerazione la componente rischio nelle loro posizioni e nei loro portafogli.
Ricordate sempre che quando ci sono forti periodi di volatilita ci sono anche forti movimenti di prezzo. Valutate bene quello che fate.
Ogni trader deve valutare i propri investimenti e i propri rischi, ben sapendo che il mercato dei CFD comporta il rischio di perdita di denaro sul mercato.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
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Wall Street ripiegaDopo due giorni di parziale recupero, i listini USA hanno ripreso a scendere ieri, martedì, con l'S&P 500 che ha chiuso in rosso a -1%. Il Dow Jones ha perso circa 200 punti (-0,50%) e il Nasdaq 100 ha ceduto l'1,4%, sotto pressione per la debolezza delle azioni tecnologiche.
Tesla è scesa del 5,5% dopo che RBC Capital Markets ha tagliato il suo obiettivo di prezzo, citando la crescente concorrenza nel mercato dei veicoli elettrici. Le azioni Alphabet sono scese del 2,6%, con notizie che mostrano che Google acquisirà la sicurezza cloud Wiz per 32 miliardi di dollari. Anche altri nomi tecnologici, tra cui Nvidia e Palantir, sono scesi rispettivamente di oltre il 2% e il 3%.
Gli investitori rimangono cauti in vista della decisione politica della Fed di mercoledì, con i mercati che si aspettano che i tassi di interesse rimangano stabili. L'attenzione è focalizzata sulle prospettive della banca centrale e sul potenziale impatto degli sviluppi della politica commerciale sul sentiment del mercato. Nel frattempo, i dati economici hanno mostrato un aumento più forte del previsto degli inizi di costruzione di nuove abitazioni, mentre le pressioni sui prezzi delle importazioni hanno suscitato preoccupazioni circa l'inflazione.
VALUTE
Sui cambi, rimane forte la pressione rialzista dell’euro, a ridosso della resistenza chiave di 1,0950, che se violata, potrebbe spingere i prezzi verso 1,1000. L’accumulazione è strutturale, lenta ma costante.
Il Cable supera 1,3000 e punta a 1,3050 mentre le oceaniche si stabilizzano sopra 0,6350 e 0,5800 rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. UsdJpy ritorna verso 150,00 in una fase ancora correttiva. Il mercato aspetta qualche trigger per riportare volatilità. Stabile in area 1,4300 il UsdCad, mentre EurAud ed EurNzd correggono dopo i ribassi degli ultimi giorni.
PRODUZIONE INDUSTRIALE USA
La produzione industriale negli Stati Uniti è aumentata dello 0,7% a febbraio 2025, il terzo mese consecutivo di crescita, al di sopra delle aspettative di mercato dello 0,2%. Il dato di gennaio è stato rivisto al ribasso dello 0,3%.
La produzione manifatturiera, che rappresenta il 78% della produzione industriale totale, è aumentata dello 0,9%, spinta da un balzo dell'8,5% del comparto dei veicoli. D'altro canto, l'indice per i servizi di pubblica utilità è diminuito del 2,5%, poiché la produzione per i servizi elettrici e quella per i servizi del gas sono diminuite rispettivamente dell'1,2% e dell'11,1%.
CANADA, INFLAZIONE IN CRESCITA
Il tasso di inflazione annuale in Canada è balzato al 2,6% a febbraio 2025 dall'1,9% del mese precedente, il più alto in otto mesi, nettamente al di sopra delle aspettative di mercato del 2,2% e superiore alle previsioni della Banca del Canada del 2,5%.
L'impennata è stata dovuta principalmente alla fine delle agevolazioni fiscali su beni e servizi, termine che ha innescato forti aumenti dei prezzi. Di conseguenza, l'inflazione ha rallentato bruscamente per i ristoranti e le bevande alcoliche nei negozi, spingendo il sottoindice alimentare a un rimbalzo. I prezzi sono cresciuti anche per abbigliamento e calzature e hanno accelerato per svago, istruzione e lettura. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,7%, il massimo da maggio 2022.
EUROPA, CALA IL SURPLUS COMMERCIALE
L'Eurozona ha registrato un surplus commerciale di 1 miliardo di euro a gennaio 2025, in calo rispetto al surplus rivisto al ribasso di 10,6 miliardi di euro nel corrispondente periodo dell'anno precedente, e in netto contrasto con le aspettative di mercato di un surplus commerciale di 14 miliardi di euro.
Ha segnato il saldo commerciale più basso dal maggio 2023, poiché le importazioni sono aumentate del 7,6% a 231,5 miliardi di euro, in gran parte a causa di una nuova impennata di beni manifatturieri, mentre le esportazioni sono aumentate di un più debole 3% a 232,6 miliardi di euro. Nel frattempo, l'Unione europea più ampia ha registrato un deficit commerciale di 5,4 miliardi di euro rispetto al surplus di 6,7 miliardi di euro dell'anno scorso. Il saldo per i beni manifatturieri al netto di macchinari, veicoli e prodotti chimici è oscillato bruscamente a un deficit di 7,8 miliardi di euro da un surplus di 0,2 miliardi di euro.
Nel frattempo, le esportazioni dell'UE verso gli Stati Uniti hanno preso il sopravvento e sono cresciute del 16% fino a 46,7 miliardi di euro, poiché le aziende hanno anticipato le vendite a fronte del rischio di tariffe da parte dell'amministrazione Trump.
USA, SALGONO I PREZZI ALLE IMPORTAZIONI
I prezzi delle importazioni statunitensi sono aumentati dello 0,4% a febbraio 2025 rispetto al mese precedente, in linea con il ritmo di crescita registrato a gennaio e superando le aspettative del mercato di un calo dello 0,1%.
I prezzi dei carburanti importati sono aumentati dell'1,7% a febbraio, dopo un aumento del 3,5% a gennaio, principalmente dovuto ai maggiori costi del petrolio e del gas naturale. Inoltre, i prezzi delle importazioni non carburanti sono aumentati dello 0,3% a febbraio, basandosi su un aumento dello 0,1% a gennaio, poiché i maggiori costi per le forniture industriali, i materiali e i beni di consumo hanno più che compensato un calo dei prezzi dei beni strumentali.
Su base annua, i prezzi delle importazioni statunitensi sono aumentati del 2,0% a febbraio dopo essere aumentati dell'1,8% nel mese precedente.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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Analisi sul Dow JonesIl grafico mostra il Dow Jones in una fase di consolidamento dopo un'importante discesa. Attualmente, l'indice si trova in un'area di supporto chiave intorno ai 41.600 punti. Da qui, due scenari principali sembrano possibili:
Scenario rialzista (ritracciamento tecnico):
L'indice potrebbe tentare un rimbalzo verso la resistenza posta tra i 43.000 e i 43.500 punti, come indicato dal rettangolo superiore nel grafico. Questo movimento sarebbe coerente con un ritracciamento tecnico dopo il forte calo recente.
Scenario ribassista (continuazione della discesa):
Se il rimbalzo non dovesse trovare sufficiente forza, il Dow potrebbe rompere il supporto attuale e dirigersi verso i livelli inferiori di 40.400 o persino 39.600 punti, aree evidenziate come possibili target ribassisti.
Contesto Macroeconomico
L'incertezza macroeconomica è elevata, influenzata da diversi fattori:
Politica monetaria della Fed: La Federal Reserve si riunisce questa settimana (18-19 marzo) e dovrebbe mantenere i tassi invariati al 4,25-4,50%. Tuttavia, gli investitori cercheranno segnali su possibili tagli dei tassi nella seconda metà del 2025, dato il rallentamento dell'inflazione e della crescita economica.
Dati economici misti:
Le vendite al dettaglio sono cresciute solo dello 0,2% a febbraio, segnalando una domanda debole.
L'attività manifatturiera a New York ha registrato un calo significativo a marzo.
L'inflazione è scesa al 2,8% a febbraio, ma rimane sopra il target del 2% della Fed.
Rischi globali: Il rallentamento economico globale e le tensioni commerciali continuano a pesare sull'outlook economico. L'OCSE ha evidenziato che l'aumento delle restrizioni commerciali potrebbe aggravare la situazione economica globale.
SILVER, tentativo long ambizioso Chart di Capital.Com
Dopo la scoppola presa l'altro ieri con lo stop preso nel tentativo long sul triangolo ascendente, oggi ci riproviamo.
Il contesto generale del silver lo ometto dandolo per scontato viste le numerose analisi prodotte.
Sul time frame giornaliero la situazione più interessante da lì in giù.
Ricordando il legame con il gold, quest'ultimo dopo aver segnato 3000 dollari per oncia ha un attimo tirato il fiato ma sembra riprendere il suo cammino.
Il silver si mostra un po' titubante ma è un atteggiamento che spesso ricorre per chi conosce la materia prima.
I prezzi nei giorni scorsi hanno rallentato al contatto con la mediana del canale di lungo periodo rialzista, come si vede nel grafico.
Notiamo l'interessante candela di ieri coincisa con la nuova accelerazione del gold nella seconda parte della giornata che ha trascinato con sé anche le quotazioni del silver.
Una pin bar su quel livello di resistenza risulta molto interessante tecnicamente poiché potrebbe tradire la volontà di scavalcare l'ostacolo.
Ci dice del rallentamento delle quotazioni dovuto alla resistenza incontrata ma anche che vorrebbe riprovarci.
Personalmente credo in questa possibilità e le riconosco elevate probabilità.
Questo è il percorso che lo ha condotto verso la mediana del canale di lungo periodo, dove notiamo un irripidimento delle quotazioni nella parte finale che lo hanno portato fuori dal canale tracciato sul grafico a 4 ore.
Sebbene non ci sia stato contatto fisico, potremmo anche ritenere già fatto il pullback sull'ultimo massimo relativo violato per cui potrebbe anche non tornare più indietro.
Sul grafico orario abbiamo anche una interessante situazione poiché i prezzi hanno violato una trendline ribassista di breve e hanno fatto pullback su di essa.
La possibilità che i prezzi superino la mediana del canale di lungo periodo, potrebbe dare nuovo slancio rialzista alle quotazioni.
Se così fosse a questo umile pattern con cui faremmo un long potremmo assegnare lo straordinario compito di portarci eventualmente anche al contatto con il canale rialzista sul grafico settimanale, 34.6 dollari, e con quello del canale rialzista di lungo periodo in area 38 dollari.