AZIONARIO AMERICANO, AGGIORNO LA WATCH LIST E NUOVI INGRESSIBuona domenica a tutti i traders, in questo video facciamo una carrellata sui nostri titoli in watch list e segnaliamo nuovi ingressi, ma ne abbiamo abbandonate alche qualcuna. Sicuramente in questa settimana NFLX è stata quella più interessante, ed eravamo anche dentro con un trade, ma il ritracciamento che ha fatto questa settimana è andato ad invalidare il mio setup ed ho dovuto chiuderla, sapendo che era vicino agli earnigs, ma per come sono fatto io che rispetto le mie regole dei setup ho voluto chiuderla. Poi dopo gli earnigs ovviamente è partita in gap up, movimento molto bello anche dopo l'apertura del mercato per l'intraday, ed ha fatto proprio una bella candela, ora per un possibile ingresso attendiamo un suo ritracciamento e capire quale è il livello che sentirà maggiormente. Ho fatto due nuovi ingressi, uno su COIN, dopo la rottura della EMA200 periodi, su ritracciamento sono entrato e STM che avevo già segnalato in precedenza, dove poteva aver raggiunto un possibile punto di rimbalzo sentendo il supporto, in settimana vedremo se vorrà andare verso la trend line e magari romperla , oppure torna indietro al quel punto la chiuderò. PYPL sta proseguendo veramente molto bene, mentre abbiamo una differenza di trend tra NVDA e AMD, dove AMD sta pagando di più la vendita, ora è su un buon supporto vediamo se romperà oppure no. Poi ho fatto una panoramica degli stocks in generale per valutare i vari livelli.
Vi auguro una buona serata, grazie a tutti.
Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Idee della comunità
Stoxx 600 - Ancora sui massimiQuesta settimana l'indice tocca ben due volte la resistenza di 525 ma la seduta di venerdì si ferma proprio su questo livello senza riuscire a superarlo. Al momento viene recuperata la trendline ascendente iniziata il 5 agosto rettificando l'angolo di salita con 3 minimi crescenti che fanno presupporre che ci possa essere la rottura definitiva al rialzo di questo movimento laterale che dura ormai da diversi mesi. Al contrario gli indici americani S&P500 e DJ fanno segnare nuovi massimi mentre il Nasdaq si riavvicina al massimo assoluto del 10 luglio. La stagionalità (ottobre, mese solitamente non eccezionale, sta finendo) dovrebbe aiutare i mercati a guadagnare nuovo slancio ma serve prestare attenzione anche alla stagione delle trimestrali appena iniziata. Un ulteriore supporto potrebbe arrivare dal DAX che sta segnando nuovi massimi assoluti. Inalterati i livelli di supporto a 510-495-480 con area 525 che si conferma come resistenza di grande tenuta. Positivi trend e momentum per I vari timeframes ma la forza del trend di breve non è ancora evidente e sul weekly ci sono divergenze ribassiste cogli indicatori. A conferma della fase di indecisione il modello di gestione di portafoglio diminuisce la quota azionaria al 74% e lo stesso fa la versione a breve sempre al 74%. L'analisi settoriale riporta in auge Telco e Retail ed evidenzia un buon momento per Insurance e Financials mentre mantiene positive Industrials, Banks, Retail, e Travel. Cedono un po' Constructions, Utilities e Real Estate mentre sono ancora negative Auto, Health Care, Oil&Gas e Technology. In miglioramento Basic Res, Chemicals, Food e Pers&Households. Sembra ci sia una certa rotazione settoriale verso i settori più ciclici ma la negatività di Auto e Technology pesa molto. Per i bond continua il pullback con prese di profitto consistenti rendendo il trend di breve negativo.
Gbp/Usd: Area calda a 1,3000Buongiorno a tutti,
eccomi come sempre con l'appuntamento con i mercati e la price action nuda e cruda.
Quest'oggi vorrei vedere il cable.
Siamo infatti in una tendenza rialzista di medio periodo dove si leggono chiaramente i massimi e i minimi crescenti con i prezzi che da 1,2400 lo scorso aprile hanno toccato i massimi di periodo a 1,3400 a fine settembre.
La volatilità nelle ultime due settimane si è notevolmente abbassata con l'arrivo sempre più vicino alla zona di domanda 1,3000, vero spartiacque tra compratori e venditori.
La volatilità ci da spesso grandi informazioni "nascoste".
Per i prossimi giorni la mia operatività si concentrerà nel capire le dinamiche di prezzo che si creeranno su time frame a 4/6 ore: un trigger dei miei potrebbe darimi il giusto timing per un long.
Non mi nego però nemmeno possibili short qualora la price action sempre su time frame con il 4/6 ore dimostrerà chiara debolezza e annullerà la zona 1,3000 al ribasso.
Al momento però l'idea è più "buy" e la zona più calda dove trovare dei trigger è area 1,3030/1,3020.
Nel medio periodo i prossimi livelli di domanda sono posizionati a 1,2700 mentre quelli di offerta in zona 1,3200.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
BITCOIN, presto potremmo rimpiangere questi prezzi Ci sono due modalità di stare nei mercati, ben note a tutti. Tutti significa proprio tutti, anche i meno esperti.
Una prima, anche la più difficile però, è quella di avere una visione di medio e lungo periodo adeguando l'operatività necessaria.
Una seconda, molto più semplice da maneggiare, prevede una operatività di brevissimo periodo/scalping.
Nella modalità di lungo periodo, l'aspetto più difficile non è tanto la costruzione di un piano di azione, ma molto più banalmente la gestione dello stesso.
Ciò che ci sembra semplice prima di operare diventa terribilmente difficile da gestire quando l'operazione è aperta.
In generale questo tipo di operatività dovrebbe garantire un livello di successo, sulla carta, maggiore rispetto alla operatività di breve periodo.
Infatti, se ci fosse una adeguata capacità di gestire una operazione di lungo periodo quando è aperta certamente si commetterebbero meno errori rispetto alla logica che ci guida in un trade di breve respiro.
A mio giudizio, il motivo è da ricercare nella minore cura che si impiega nella individuazione e implementazione di una operazione di breve periodo perché ritenuta meno impegnativa e pericolosa.
Se trasportiamo questi ragionamenti sul grafico del Bitcoin risulta evidente ciò che voglio intendere.
Se si osserva il grafico sul lungo periodo, magari usando il timeframe mensile, risulta palese a tutti che il trend è chiaramente rialzista.
Per chi adottasse una operatività di lungo periodo non dovrebbe risultare difficile costruire una strategia e tradurla in un piano di azione.
E però, una tale attività ci chiama ad una logorante attività di capitano sulla nave che governiamo continuamente sbattuta dalle onde e sferzata dai venti di tempesta stabilmente presenti sul mare delle notizie e dei movimenti dei prezzi giornalieri.
All'interno del chiaro trend rialzista di lungo periodo, il più recente movimento dei prezzi ha assunto una forma che ci richiama al pattern di una flag.
A prescindere dal nome che vogliamo dare al movimento, rinunciando ai tecnicismi dell'analisi tecnica ma attingendo unicamente alle conoscenze e al buon senso che magari abbiamo accumulato in anni di esperienza, possiamo catalogare questo come una pausa.
E cosa c'è dopo una pausa?
Il termine stesso di pausa presuppone che vi sia stato qualcosa in corso per cui adesso è in pausa e che magari, se la pausa non è infinita ed allora non sarebbe una pausa, torna nuovamente a succedere qualcosa.
Più dura la pausa e più cresce l'attesa per capire cosa succede quando finisce.
Mettendo insieme analisi fondamentale (molto difficile da costruire) e analisi tecnica lo scenario più probabile rimane a mio giudizio, al netto di episodi di volatilità più o meno ampia che può legittimamente presentarsi, rimane quello rialzista.
Ovviamente è la mia personale ottica e non vuole essere una sentenza tantomeno un suggerimento operativo. Ovviamente ognuno decide per sé.
Se si fosse convinti dello scenario su esposto, non si andrebbe in cerca di trade all'interno della pausa/flag dove troviamo un formicaio di operatori stressati e sferzati dalla necessaria gestione quotidiana delle news e del movimento dei prezzi.
Piuttosto aspetterei che la pausa finisse per cercare di intercettare, grazie ad un piano di azione già pronto che avrei dovuto mettere a punto in queste lunghe settimane in cui tendenzialmente mi sono girato i pollici, un nuovo movimento direzionale.
Un'eventuale violazione al rialzo della flag richiede ovviamente la capacità di gestire un potenziale ribasso dei prezzi fino ad oltre il minimo del movimento correttivo in atto.
Su time frame alto bisogna ben dosare i livelli di stop loss.
Se si adotta una strategia che prevede di investire in crypto in generale quella frazione di patrimonio per cui qualunque cosa succede non sarà una tragedia, non risulterà difficile individuare la giusta regola di money management.
Tornando alla struttura tecnica di Bitcoin, assodato il contesto chiaramente long di lungo termine e avendo a mente la flag ben si capisce il titolo proposto per la mia analisi.
Nell'ipotesi che fossimo di fronte a una flag, in caso di breakout, potremmo approdare in target 185k.
Se invece rifiutiamo l'ipotesi della flag salviamo almeno il semplice movimento di accumulazione in corso che in caso di breakout al rialzo ci porterebbe in area 90k.
In entrambi i casi diremmo bay bay a questi prezzi.
Nel caso invece di breakout al ribasso, tutto si gioca sulla capacità di sopportare il drawdown.
Quelli che ci riusciranno avranno una nuova straordinaria possibilità di ingresso long.
Chi invece sarà uscito o sarà stato spazzato via da una sbagliata e catastrofica gestione del rischio difficilmente avrà il coraggio di rientrare al momento giusto.
Parafrasando qualcuno di molto noto, è una questione di scelta di campo: ognuno scelga il proprio e chi stia nel migliore dei modi.
L'oro continua a scendere dopo il rimbalzo
Analisi tecnica dell'oro, 18 ottobre
Il recente trend dell'oro è stato estremamente forte. Dopo aver superato il limite dei $ 2.700, il prezzo ha continuato ad accelerare verso l'alto, mostrando un chiaro mercato dominato dai tori. Dopo la svolta mattutina, il sentiment del mercato si è ulteriormente rafforzato e il prezzo dell'oro ha mostrato un rapido aumento. Questo forte trend è spesso accompagnato da una strategia operativa più aggressiva e i tori hanno sufficiente slancio nel breve termine.
Nel grafico giornaliero, dopo aver superato il massimo precedente, l'oro ha continuato a fluttuare verso l'alto lungo la media mobile a breve termine e non è stato ancora visto alcun chiaro segnale di massimo. Il grafico giornaliero mostra che i prezzi dell'oro hanno ancora lo slancio per raggiungere nuovi massimi, sebbene il trend a breve termine mostri un ritmo crescente fluttuante, che si manifesta come un modello crescente di compressione breve di graduali attacchi al rialzo e consolidamento periodico.
Dagli indicatori tecnici, l'oro è attualmente a un livello elevato e la tendenza generale e gli indicatori tecnici puntano ai tori. Dopo aver superato il limite dei 2.700, il mercato ha aperto nuovi spazi di crescita e il supporto è forte nel breve termine.
Il grafico a 4 ore mostra che l'oro mantiene un buon trend di divergenza rialzista e, dopo un'ondata di pull-up nelle prime ore del mattino, è necessario prestare attenzione all'aggiustamento a breve termine e alla riparazione tecnica. La recente banda ascendente è relativamente stabile, con una forza di pullback limitata e la maggior parte di esse continua a salire dopo il consolidamento e la riparazione a breve termine. L'oro ha sperimentato tre ondate di movimento al rialzo da quando è iniziato a $ 2.604. Attualmente si sta avvicinando alla fine della terza ondata, il che significa che il mercato potrebbe entrare nella quarta ondata di aggiustamento in qualsiasi momento. Pertanto, il rischio di inseguire di più al massimo attuale è relativamente alto e si consiglia di attendere una correzione dei prezzi o un segnale di riparazione più evidente.
Nel complesso, l'avversione al rischio è ancora il fattore principale che guida l'aumento dell'oro e il mercato è in lenta ascesa. Tuttavia, è necessario essere vigili perché quando l'aumento è eccessivo, il sentiment del mercato potrebbe cambiare all'improvviso, innescando una rapida caduta dal massimo. Si consiglia agli investitori di essere cauti nelle loro operazioni, di evitare di inseguire il massimo attuale e di prestare attenzione a possibili aggiustamenti di alto livello e opportunità di pullback.
L'attenzione superiore a breve termine è sulla fascia di resistenza 2715-2720
L'attenzione inferiore a breve termine è sulla fascia di supporto 2685-2688
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Analisi del prezzo dell'oro, 18 ottobreAnalisi fondamentale
I prezzi dell’oro hanno superato i 2.700 dollari, toccando un nuovo record venerdì tra le aspettative delle principali banche centrali di tagliare i tassi di interesse e allentare il contesto di politica monetaria. Inoltre, i persistenti rischi geopolitici derivanti dai conflitti in corso in Medio Oriente, uniti all’incertezza che circonda le elezioni presidenziali americane, sembrano incrementare la domanda di beni rifugio per i metalli preziosi.
Fattori di supporto hanno, in misura maggiore, compensato il recente rally del dollaro statunitense (USD) ai massimi da agosto, sostenuto dalla crescente accettazione del fatto che la Federal Reserve (Fed) effettuerà un modesto taglio dei tassi di interesse. Un dollaro più forte tende a indebolire la domanda di materie prime denominate in USD, compresi i prezzi dell’oro, che sono ancora sulla buona strada per registrare forti guadagni per la settimana e sembrano destinati a salire ulteriormente.
Analisi tecnica
Buongiorno commercianti. L'oro continua ad essere ai massimi storici. Attualmente è abbastanza difficile determinare quale sia la zona VENDITA. Possiamo fare scalping solo nei porti psicologici intorno al 2720-2730. Le aree importanti di ACQUISTO vengono considerate in modo più chiaro
2675-2673. Prima di ciò, era impossibile ignorare l’area di picco temporaneo di tutti i tempi di 2685 per più di un mese. Ti auguro una giornata di trading di successo
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.10.2024Borse ottimiste, pronte per il taglio dei tassi, atteso -0,25%, della BCE.
Trimestrali banche Usa molto buone, al via anche quelle europee.
Governo cinese di nuovo in soccorso del settore immobiliare.
Permane forte incertezza sull’esito delle Presidenziali Usa.
Le Borse europee hanno chiuso per lo più deboli ieri, 16 ottobre, vigilia della riunione della BCE (ECB–Banca centrale Europea). La migliore è stata Londra, +0,9% dopo il dato sull'inflazione nel Regno Unito, in rialzo anche Madrid, +0,6%, mentre Amsterdam ha perso -0,7%, Parigi -0,4%, Francoforte e Milano -0,3%.
La Banca centrale Europea dovrebbe tagliare i tassi d’interesse, per la 3’ volta quest’anno, di -0,25%, come già avvenuto a giugno e settembre, ma ulteriori riduzioni sono attese dagli analisti quasi ad ogni meeting fino a marzo, suggerite dal rallentamento dell'inflazione europea a 1,7% a settembre, minimo da aprile 2021.
Negli Stato Uniti la prospettiva è un po’ diversa, poichè i dati più forti delle attese su occupazione e inflazione hanno ridimensionato la probabilità di nuovi e ravvicinati tagli del costo del denaro da parte della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED).
Ieri Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,8%, Nasdaq +0,3%, S&P500 +0,5% coi conti dei big bancari al centro dell’attenzione. L’azione Morgan Stanley ha guadagnato oltre +4%, dopo l’annuncio di un utile netto di US$ 3,19 miliardi nel 3’ trimestre, +32% circa annuale, su ricavi netti netti per 15,4 miliardi, +16%.
La forza del mercato azionario Usa vince dunque sulle preoccupazioni per le persistenti guerre in Ucraina e Medio Oriente e per il settore tech/semiconduttori dovuto al profit-warning del gruppo olandese Asml, che ha tuttavia inciso solo sull’indice di settore e su azioni “vicine” come Nvidia e Amd.
Un’ancora di positività viene dalle prime trimestrali Usa, con la speranza fondata che qualche buona notizia emerga anche da quelle europee, sebbene il quadro macro del vecchio continente sia più debole che negli States.
Quello del lusso sembra essere il comparto che più risente della “spending attitute” sub-ottimale dei clienti europei e cinesi: ne ha dato testimonianza ieri la trimestrale di Lvmh, uscita martedì a tarda sera con numeri sotto le previsoni.
In positivo, nella cornice macro europea, troviamo l’inflazione, in forte calo a settembre. Ieri è stata fornita quella del Regno Unito, scesa a +1,7% annuo, da +2,2% di agosto, e che favorirà un prossimo taglio dei tassi da parte della Bank of England.
Negli Usa scendono velocemente i prezzi all’importazione: a settembre sono diminuiti -0,4% rispetto al mese precedente, il calo più marcato da dicembre 2023, mentre il dato di agosto è stato rivisto a -0,2%, da -0,3%.
Sul fronte obbligazionario, quella di ieri è stata una giornata positiva per il “debito Italiano”: nel giorno in cui il ministro all'Economia, Giancarlo Giorgetti ha illustrato la manovra 2025 del bilancio pubblico, lo spread di rendimento tra Btp italiano e Bund tedeschi decennali è sceso a 122 punti base.
Oggi le Borse europee, con rialzi medi di +0,8% a fine mattina (ore 13.00 CET), testimoniano la speranza nel 3’ taglio dei tassi nella riunione odierna dell’ECB.
In Asia abbiamo visto chiusure molto eterogenee: Shanghai -1,05%, Shenzhen -0,56%, nonostante le nuove misure varate dal Governo a supporto del comparto immobiliare.
Giù anche Tokyo, -0,69%, dopo il dato in calo delle esportazioni. In Cina Shanghai ha chiuso in calo, -1,05%, e Shenzhen -0,56% nonostante le nuove misure lanciate per sostenere il disastrato settore immobiliare. Incerte anche Hong Kong, -0,2%, Mumbai, -0,54%, e Seoul, invariata.
Il Governo cinese ha deciso di raddoppiato l’ammontare dei prestiti per terminare progetti residenziali incompiuti i cui lavori erano stati interrotti per la crisi finanziaria dei costruttori prima ancora di quella dovuta alla pandemia Covid.
L’impressione è che Pechino voglia mettere “fine” alla lunga crisi del settore, ma non consideri più il settore delle costruzioni come un motore dell’economia.
Occhi aperti oggi, 17 ottobre, anche ai dati su vendite al dettaglio e sussidi di disoccupazione Usa, da sempre accurati “marcatori” della salute dell'economia e, naturalmente, sul proseguimento della pubblicazione delle relazioni trimestrali, tra cui spiccherà, a mercati chiusi, quella di Netflix.
Di rilevo anche la fase intensa e finale dei sondaggi sulle elezioni Presidenziali Usa. Sta crescendo il numero di Stati in cui Trump sembra in vantaggio, ma il risultato resta incerto o, per meglio dire, in balia degli elettori incerti.
Sul mercato valutario, l'Euro continua a perdere terreno sul Dollaro Usa e scende a 1,084 da 1,087 del fixing di ieri. Cerca faticosamente di stabilizzarsi lo Yen giapponese: il cross Eur/Yen è attorno a 162,5, da 162,7, mentre quello Dollaro/Yen è 149,6, da 149,7. Bitcoin conferma i recenti massimi da luglio a 66.9 Dollari, +0,75%.
Prezzo dell'oro ancora forte e vicino a nuovi massimi: 2.682 Dollari/oncia, +0,3%, mentre non riesce a recuperare quello del petrolio, dopo che negli ultimi 4 giorni ha perso oltre -6%, anche per il taglio delle previsioni 2024 e 2025 operato sia da Opec+ (Cartello dei Paesi Esportatori) che AIE (Agenzia Internazionale per l'Energia).
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Silver, movimento costruttivoNegli ultimi sei mesi le quotazioni del silver sembrano avere risentito dell’altalenante orientamento degli operatori circa la tipologia del landing atteso per l’economia più grande, ed influente, al mondo.
La questione non è secondaria per questo tipo di metallo, in primis per l’elevato impiego industriale soprattutto legato al crescente impiego di fonti di energia alternative a quelle fossili.
Evidentemente una nuova fase di debolezza economica porterebbe con se, a mio giudizio, un potenziale e violento sell off come lui sa ben fare.
Detto ciò, non possiamo trascurare il costruttivo movimento dei prezzi. In una mia precedente analisi illustravo le potenzialità rialziste dello strumento legate alla formazione di un pattern con implicazioni di lungo termine.
Sul daily è in completamento un pattern solitamente di inversione ma che non disdegna di farsi trovare anche nel bel mezzo di un chiaro trend.
Il movimento di questi mesi deve anche essere letto alla luce della recente violazione dell’importante livello tecnico dei 30$, massimo relativo precedente formatosi in occasione della comparsa del Covid.
Dunque, un eventuale breack out dei massimi più recenti proposti nel grafico daily avrebbe un significato a mio giudizio ben maggiore della semplice ottica giornaliera.
Ne va trascurata l’idea che i 30$ oggi risultano violati solo tecnicamente non certo sostanzialmente.
Sul più veloce H4 abbiamo appena assistito alla violazione di un recente massimo relativo che secondo me potrebbe ragionevolmente portare i prezzi a contatto con la linea di breack out sul daily.
Li occorre essere vigili e fermarsi ad osservare cosa accade, nel frattempo potremmo impiegare il tempo a valutare la costruzione di un long che in caso di deciso sfondamento ci potrebbe regalare una discreta quantità di emozione e soprattutto di pips.
NEWSLETTER#80: DXY, USOIL e UKDOLLARO E PETROLIO
Momentaneamente la correlazione tra DXY e petrolio va in direzione opposta.
Ieri il petrolio ha perso terreno dopo da alcune notizie dei media secondo cui Israele non prevede di colpire gli impianti petroliferi e nucleari iraniani.
Al contrario il dollaro si è apprezzato, tornando sui massimi di agosto 2024.
La correlazione va a favore di un dollaro più debole, con il quadro dei tassi che difficilmente diventerà più favorevole di quanto lo è ora.
Tuttavia non sono da escludere posizionamenti rialzisti in vista delle elezioni americane previste tra tre settimane.
MERCATO UK
Secondo gli ultimi dati del lavoro UK di questa mattina, il tasso di disoccupazione è sceso al 4%.
La crescita dei salari del settore privato, anche se leggermente inferiore al mese precedente, è ancora al 4,8% su base annua.
Finché la crescita dei salari si manterrà intorno al 5% rimangono i timori di ulteriori pressioni inflazionistiche in entrata.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
- Sentimento di fiducia dello ZEW (11:00) (EUR)
- Indice manifatturiero del NY Empire State (14:30) (USD)
- CPI Canada (14:30) (CAD)
Buon trading a tutti
Wall Street euforicaContinua imperterrita la salita dei listini americani, che hanno fatto registrare nuovi massimi storici, almeno per quanto riguarda S&P 500 e Dow Jones. Il primo ha chiuso a +0.8% (5.859.95 record di ogni tempo), il secondo a +0.5%. Il Nasdaq, pur essendo quello che aveva perso di più, per effetto della rotazione di portafoglio, sta tornando anch’esso a ridosso dei massimi storici fatti registrare l’11 Luglio scorso. Da segnalare le dichiarazioni di Christopher Waller, componente del Comitato di politica monetaria della Fed (Fomc), che ha dichiarato che la Fed deve essere più cauta relativamente al ritmo dei prossimi tagli dei tassi, perché l’inflazione rappresenta ancora un pericolo.
Intanto la stagione degli utili entra nel pieno questa settimana con diverse aziende che hanno riportato risultati trimestrali tra cui UnitedHealth, J&J, Bank Of America, Goldman Sachs, Citigroup, Charles Schwab, Abbott, Morgan Stanley, Netflix, Blackstone, P&G e American Express. La tecnologia è stata di gran lunga il settore con le migliori performance mentre l'energia ha avuto performance inferiori. Le megacap sono state per lo più in rialzo, ovvero Apple (1,1%), Microsoft (0,5%), Nvidia (2,4%), Meta (0,6%) e Alphabet (0,8%) mentre Amazon è rimasta pressoché invariata. Questa notte i listini asiatici hanno sovraperformato, trascinati anch’essi da Wall Street.
VALUTE
Pochi movimenti nella seduta di ieri caratterizzata, comunque, da forza di dollaro che ha continuato ad emergere e che ha spinto EurUsd sotto quota 1.0900 con il Cable stabile a 1.3040 ed EurGbp in leggero ribasso a 0.8350. Stabile e poco mosso il UsdJpy che fatica a raggiungere quota 150.00 e rimane nel trading range delle ultime sedute compreso tra 149.20 e 150.00.
Oceaniche sotto pressione contro divisa Usa che sta dominando la scena. Il dollar index ha ancora spazio di risalita con obiettivi minimi a 103.20, circa lo 0.25% dai livelli attuali. Insomma non p finita e il mercato retail sta ancora shortando dollari, appesantendo le posizioni con il rischio che il mercato vada a cercarne gli stop loss.
CINA EXPORT IN CALO
Le esportazioni dalla Cina sono cresciute del 2,4% anno su anno a settembre 2024, raggiungendo i 303,71 miliardi di USD, in calo rispetto al 6% del consensus e in discesa anche rispetto al massimo degli ultimi 17 mesi dell'8,7% registrato nel mese di agosto, in un contesto di debole domanda globale. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 2,2% e quelle verso i paesi ASEAN sono aumentate del 5,5%.
Le spedizioni sono aumentate anche verso l'UE (1,3%) e la Russia (16,6%). Nei primi nove mesi del 2024, le vendite sono aumentate del 4,3% a 2,62 trilioni di USD, Nel periodo, le esportazioni sono cresciute verso Stati Uniti (2,8%), Hong Kong (9,8%), Taiwan (10,6%), Russia (2,4%), India (2,6%), Regno Unito (0,2%), America Latina (11,7%), UE (0,9%) e ASEAN (10,2%).
PETROLIO IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi sotto i 72 dollari al barile, estendendo la discesa per la terza sessione consecutiva, appesantiti dall’indebolimento delle prospettive della domanda globale. Lunedì, l'OPEC ha abbassato le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio per il 2024 e il 2025 per il terzo mese consecutivo, citando consumi inferiori alle attese in alcune regioni.
I dati hanno mostrato che le importazioni di greggio dalla Cina, il più grande importatore al mondo, sono diminuite di quasi il 3% anno su anno da gennaio a settembre. In ragione di una ripresa lenta. Ciò avviene in mezzo alle crescenti pressioni deflazionistiche del paese, mentre i piani di stimolo del Governo, non sono riusciti ad alleviare le preoccupazioni sui rischi di crescita al ribasso.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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TKA: Opportunità Nascosta o Allarme Rosso??Analizzando i dati finanziari di ThyssenKrupp AG , conglomerato industriale tedesco quotato a Francoforte, emergono punti di interesse confrontando i suoi risultati con le medie del settore e di aziende simili.
Performance del Capitale di Mercato (-49,77%)
Nell'ultimo anno, ThyssenKrupp ha registrato un calo del capitale di mercato del -49,77%, peggiore rispetto alla mediana del settore (-9,87%) e delle aziende comparabili (-18,85%).
Multipli di Valutazione
Prezzo/Vendite (P/S): A 0,06, il P/S di ThyssenKrupp è ben al di sotto della media del settore (0,27) e delle società simili (0,93).
Prezzo/Valore Contabile (P/B): A 0,19, il P/B risulta sottovalutato rispetto al settore (0,50) e alle società (1,28).
Rendimenti e Redditività
Rendimento del Dividendo: Con il 4,51%, è superiore alla media del settore (3,39%), ma il Payout ratio negativo (-4,03%) solleva dubbi.
Return on Equity (ROE): Un -19,11% rispetto allo 0,33% del settore segnala difficoltà operative.
Margini di Profitto
Margine Operativo: A -5,48%, è nettamente inferiore alla media (0,58%).
Margine Netto: Con -6,50%, risulta molto più debole rispetto al settore (0,18%).
Salute Finanziaria
Rapporto Debito/Patrimonio Netto: A 0,14, ThyssenKrupp ha meno debiti rispetto al settore (0,30).
Liquidità: Con un Current Ratio di 1,84, l’azienda mostra una solida capacità di coprire le passività a breve termine.
📈 Conclusioni
ThyssenKrupp presenta segnali contrastanti: multipli di valutazione bassi e indebitamento contenuto da un lato, ma margini negativi e bassi rendimenti (ROE) dall’altro. Potenziali opportunità per il lungo termine, ma con significativi rischi operativi.
#analisi #mercato #investimenti #fondamentale #trading #azioni #TKA #dividendi #finanza #steelindustry
Dax: IFO Minore + FTW chiama continuazione del rialzoBuongiorno a tutti,
eccomi qui con il solito appuntamento del fine settimana.
Quest'oggi andrò diretto sul Dax, l'indice che racchiude i principali titoli del comparto tedesco.
Nelle ultime settimane abbiamo visto una rottura chiara al rialzo della zona 19.000 punti con un consolidamento al di sopra di questo livello chiave.
Osservando la price action inoltre si è venuta a formare una FTW + IFO Minore quindi un combo setup che riflette una possibile continuazione dell'allungo.
Osservando da vicino i movimenti giorni per giorni si è notata sempre forza e acquisti sui minimi e questo denota difficoltà al momento di vedere un vero ribasso.
In ottica operativa personalmente cercherò conferme long su time frame come il daily,4H o 6H finché i prezzi rimarranno al di sopra del livello 19.100.
Il primissimo livello su cui trovare conferme long è zona 19.300.
Solo ritorni sotto i 19.100 ( nel brevissimo termine ) farebbero fallire la mia idea della continuazione del rialzo ( ma in questo caso non entrerei mai a mercato ).
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
BTC 88kQuesta fase lunga consolidamento è abbastanza complessa, forma un canale dove nel suo reang trova diverse chiusure di gradi ode diversi.
Il primo massimo quello che rimane attualmente il massimo storico va chiudere con una onda 3 di grado minuto.
La 3 di grado più alto minore, si va chiudere quasi sul massimino formando onda 5 (minuto) chiudendo la 3 minore formando cosi un oda 5 troncata.
Di conseguenza essendo che il range del canale mantiene i prezzi schiacciati va a formare anche l'onda di grado più alto delle seguenti cioè 5 intermedia su un livello sempre più basso dei gradi più bassi seguenti.
Da inizio anno e uscito ETF che pompato il prezzo formando la 3 minore, con i sui sotto grati (minuto ed minuetto) in esplosione di acquisiti "massimi non più tocat"
L'onda 3intermadia non riesce chiudere sopra la 5 minore precedente, e chiude tutto il ciclo di grado minore
Ora dopo più di 200 giorni in questo range di 20.000$ sul tocco del canale si è concluso un bel ciclo impulsino di gradi minuto, formando un onda 1 e una ipotetica 2 di grado minore più elevato.
Questa 2 porta una bella correzione del 50% di fib, da ha il target di grado intermedio ed minore a un livello di 88k
Per concludere si capisce che secondo me dopo questa lunga fase di congestione è arrivata l'ora dei 88k
Set-Up of the weekend: UBERL'evento Robotaxi tanto atteso dagli investitori NASDAQ:TSLA non ha portato l'hype sperato (nonostante io personalmente pensi che nei prossimi anni porterà il prezzo di Tesla a raddoppiare la Market Cap, ma non è questo il momento...) in quanto è mancato l'annuncio di un prodotto Tesla Low Cost che probabilmente avrebbe portato una spinta agli utili dell'azienda.
A beneficiare di questa debolezza della società di Elon Musk (che ha chiuso sotto la Sma50D con volumi alti e innescando un chiaro segnale short) è stata $NYSE:UBER.
Parliamoci chiaro: se la mobilità visionaria di Musk prenderà piede nei prossimi anni NYSE:UBER sarà costretta a rivedere il proprio business, ma per ora c'è ancora tempo...
Graficamente viene fuori da un periodo di lateralizzazione semi rialzista che dura dai massimi di Febbraio 2024 in cui il prezzo ha provato varie volte a scendere bucando anche la Sma200D e tenendosi per parecchio tempo sotto la Sma50D. Da Agosto ha cambiato decisamente marcia dopo le ultime trimestrali positive fino a ieri dove c'e stato un bellissime B-OUT che ha tutto ciò che cerco in un B-OUT ovvero:
-Gap Up con Volumi alti.
-Nuovi massimi storici.
-Chiusura di giornata ai massimi.
- Forza Relativa in repentino aumento.
Entrare ieri sarebbe stato un pò scommettere sulla news quindi mi sono astenuto.
Una possibile area di Buy potrebbero essere un range che va da 84$-82$, ma non escludo che potrebbe ritoccare (e questo dipende molto dalla forza degli indici) i pivot a 82.63$.
NYSE:UBER è una grossa partecipata dell' Etf AMEX:XTN e dell'indice DJ:DJT che mostra chiaramente una forza dell'industria del settore trasporti.
Stop Loss sotto gli 80$.
DAX 20.000 L'andamento del DAX è stato particolarmente interessante nelle ultime settimane, con il raggiungimento della resistenza chiave a quota 19.400. Questa soglia è stata una barriera significativa, ma le recenti notizie economiche positive, inclusi dati di crescita più robusti del previsto e segnali di stabilizzazione nel settore manifatturiero tedesco, potrebbero favorire un break-out sopra tale livello.
Se questa resistenza venisse infranta, il DAX potrebbe accelerare verso la soglia psicologica di 20.000 punti entro il 21 ottobre. Questo rally sarebbe probabilmente accompagnato da una crescente incertezza tra gli operatori di mercato, in vista delle dinamiche di novembre, che storicamente è un mese caratterizzato da tendenze ribassiste. Le aspettative di novembre si basano principalmente su previsioni economiche meno ottimistiche, tensioni geopolitiche e possibili nuove mosse restrittive da parte della BCE.
Un primo target intermedio potrebbe essere a quota 19.800. Questo livello, se raggiunto, rappresenterebbe un segnale di un mercato "a limite", dove i grandi operatori potrebbero iniziare a prendere profitti significativi. Le prese di beneficio a quel punto sarebbero dettate dalla percezione di un rischio crescente di inversione, dato che molte delle buone notizie economiche recenti sono già state scontate dai mercati. Inoltre, l'elevato grado di ipercomprato potrebbe contribuire a innescare una correzione.
Con l'avvicinarsi di novembre, l'attenzione si sposterà su potenziali segnali di rallentamento economico, inflazione persistente e eventuali modifiche di politica monetaria. L'aspettativa di una fase ribassista più marcata a partire da novembre aggiunge un ulteriore livello di cautela tra gli investitori, i quali potrebbero decidere di alleggerire le proprie posizioni non appena l'indice si avvicinerà ai 20.000 punti.
Verrà valutata la resistenza attuale compresa tra 19.400 e 19470. Eventuali proseguimenti ribassisti sotto area 19.100, confermerebbero l'inizio di un trend laterale che verrà rotto solamente sotto i 18885 .
L'analisi è creata a scopo didattico e informativo.
Un po' di lentezza tra CPI e stagione degli utili.Un po' di lentezza tra CPI e stagione degli utili.
A Wall Street si dice:
"L'investimento è una delle poche aree in cui puoi avere poca esperienza e superare qualcuno con molta esperienza, semplicemente perché la persona con molta esperienza potrebbe essere incatenata alle vecchie abitudini e agli errori passati." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri le azioni hanno fatto un piccolo passo indietro rispetto ai massimi storici per digerire alcuni nuovi dati sull'inflazione e prepararsi all'inizio della stagione degli utili. I principali indici sono in territorio positivo in vista di venerdì, con la speranza di raggiungere cinque settimane consecutive di guadagni.
Il Dow è sceso dello 0,14% (quasi 58 punti) chiudendo a 42.454,12, mentre l'S&P ha perso lo 0,21% chiudendo a 5.780,05. Entrambi gli indici hanno raggiunto livelli record nella giornata precedente. Il NASDAQ ha registrato un calo dello 0,05% (meno di 10 punti) fermandosi a 18.282,05.
Queste lievi perdite mostrano quanto gli investitori siano diventati indifferenti all'inflazione. Il rapporto CPI di questa mattina ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile e del 2,4% su base annua, entrambi superiori di 0,1 punti percentuali rispetto alle previsioni. Anche il CPI core è stato leggermente sopra le attese. Quindi, l'inflazione rimane persistente, ma non è abbastanza preoccupante da indurre vendite significative tra gli investitori.
Naturalmente, aiuta il fatto che questo sia stato il tasso annuo più basso degli ultimi tre anni (febbraio 2021).
Secondo me, l’indice dei prezzi al consumo "elevato" non è poi così preoccupante e probabilmente avrà un impatto minimo sui futuri tagli della Fed.
Un'inflazione moderata è di gran lunga preferibile alla deflazione (che potrebbe potenzialmente portarci in recessione). Finché l'economia continua a funzionare (e non cresce troppo velocemente), un po' di inflazione (tra il 2% e il 3%) va bene.
Il mercato, di recente, presta molta più attenzione ai dati sull'occupazione. Non sorprende quindi che la lettura delle richieste di sussidi di disoccupazione, pari a 258.000, non sia stata accolta con entusiasmo. Questo dato è superiore di 33.000 unità rispetto alla settimana precedente e al di sopra delle previsioni di 230.000. Tuttavia, l'uragano potrebbe aver influito su questo aumento, per cui gli investitori monitoreranno questi dati nei prossimi report.
Oggi ci saranno ulteriori dati sull'inflazione con l'indice dei prezzi al consumo, ma l'inizio non ufficiale della stagione degli utili potrebbe rubare la scena. Abbiamo parlato per tutta la settimana di JPMorgan (JPM) e Wells Fargo (WFC), che pubblicheranno i risultati prima dell'apertura del mercato. Le stime per la stagione del terzo trimestre sono state riviste al ribasso ultimamente, ma dovrebbero riprendersi nei trimestri successivi.
Credo che Wall Street stia abbassando troppo le aspettative per questa stagione. In un'economia sana, i profitti tendono a superare le vendite. Certo, è possibile che le stime riflettano una stagione più debole. Tuttavia, negli ultimi trimestri abbiamo visto tassi di superamento degli utili intorno all'80% e revisioni al rialzo piuttosto ampie, quindi non mi aspetto nulla di troppo diverso questa volta. Anzi, scommetterei su risultati simili (con nuove sorprese positive).
I principali indici si avviano verso venerdì con guadagni per la settimana (il NASDAQ è in testa con un aumento dello 0,8% in quattro giorni). Se riusciranno a chiudere domani in territorio positivo, sarà la quinta settimana consecutiva in verde.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
IT CyberArk Software (CYBR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
L'indice dei prezzi al consumo (CPI) non influisce particolarmente sulle azioni
Ci aspettavamo che il mercato reagisse in modo attenuato all'indice dei prezzi al consumo, ma non che rimanesse del tutto fermo. Dopo qualche oscillazione in seguito alla pubblicazione dell'indice CPI, le azioni sono scese, chiudendo leggermente in ribasso.
Per ora, l'indice dei prezzi al consumo non è così rilevante per i mercati, poiché il vero fattore determinante sono i dati sull'occupazione.
L'S&P ha chiuso in calo dello 0,32%, mentre il NASDAQ ha perso lo 0,18%.
CPI:
Il rapporto CPI di settembre offre un quadro misto dell'inflazione. La variazione mensile è stata dello 0,2%, leggermente superiore allo 0,1% previsto. Su base annua, il CPI è cresciuto del 2,4%, superando le aspettative del 2,3%.
Anche se leggermente superiori alle previsioni, questi dati rappresentano il tasso annuo più basso dal febbraio 2021, indicando una tendenza al raffreddamento dell'inflazione.
Il CPI core (che esclude alimentari ed energia) è aumentato dello 0,3% su base mensile, contro lo 0,2% previsto, portando l'incremento annuo al 3,3% rispetto al 3,2% atteso. Questo è il ritmo annuo più alto da giugno 2024, segnalando che le pressioni inflazionistiche core restano elevate.
Un aspetto positivo è che l'inflazione degli alloggi sta cominciando ad attenuarsi: i costi di settembre sono aumentati dello 0,2%, rispetto allo 0,5% di agosto.
Il Supercore CPI, che si concentra sui servizi di base escludendo gli alloggi, è cresciuto dello 0,404% mese su mese, rispetto allo 0,327% precedente. Questo rappresenta il terzo incremento mensile consecutivo, portando il Supercore CPI su base annua al 4,321%, leggermente in calo rispetto al 4,453% precedente. Mentre l'inflazione annuale Supercore mostra segni di moderazione, la tendenza mensile suggerisce pressioni persistenti.
Sul fronte dell'occupazione, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono aumentate bruscamente a 258.000, più delle 230.000 previste e segnando il livello più alto da giugno 2023. Anche le richieste continuative sono aumentate a 1,861 milioni, superando le previsioni di 1,83 milioni e raggiungendo il livello più alto da fine agosto. Alcuni di questi dati potrebbero essere influenzati dall'uragano Helene, quindi è difficile interpretare questo picco come preoccupante.
Nel complesso, i dati sull'indice dei prezzi al consumo (CPI) mostrano un quadro misto dell'inflazione, con qualche progresso nell'indice generale ma pressioni di fondo persistenti, mentre il mercato del lavoro potrebbe iniziare a dare segnali di rallentamento.
Aggiornamento su Milton:
La tempesta è arrivata rapidamente e si è dissipata altrettanto velocemente. Milton ha ormai lasciato la Florida, spostandosi nell'Atlantico. Oltre al forte vento, ci sono state molte inondazioni dovute alla pioggia e alle mareggiate lungo la costa occidentale. Nella parte orientale della Florida, si sono verificati alcuni tornado in aggiunta alle piogge.
È davvero un gran pasticcio, ma sembra che il peggio sia stato evitato.
In sintesi:
Il CPI è arrivato e se n'è andato con un impatto davvero minimo. Prevedo un venerdì tranquillo, senza sorprese in arrivo.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
NEWSLETTER#77: DOLLARO e MINUTE FEDIL DOLLARO REGNA, PER ORA!
Il dollaro ha iniziato la settimana mantenendo la narrativa della scorsa settimana: valuta più forte tra quelle del G10.
Dopo essere tornato in zona 102.500, il DXY è diretto verso zona 103.00-103.500.
Oggi pomeriggio sarà il turno dei dati CPI di settembre.
Le aspettative sono orientate per un’inflazione appiccicosa per la componente Core: prevista al 3,2% contro il 3,2% precedente.
In queste due settimane abbiamo già assistito a un notevole aggiustamento dei tassi statunitensi a breve scadenza.
MINUTE FED
Ieri sera sono state pubblicate le minute della FED.
“La maggior parte degli intervistati aveva un'aspettativa modale di un taglio di 25 punti base”
“La maggior parte degli intervistati non sembra essere preoccupata per una recessione economica a breve o medio termine”
“I dati recenti suggeriscono che le condizioni del mercato del lavoro si sono ulteriormente allentate, ma sono rimaste solide”
Notizie macroeconomiche della giornata
- Minute della BCE (13:30) (EUR)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- CPI USA (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
Le minute della FedIeri sera sono state pubblicate le minute della Fed, dalle quali si evince, che all’interno del board non c’è stata unanimità relativamente al taglio di 50 punti base dei Fed Funds. Alla fine, però, nonostante l’incertezza, il board ha deciso per una riduzione di mezzo punto per bilanciare i timori di una inflazione ancora sostenuta, con le preoccupazioni relative al mercato del lavoro. Alla fine, solo il governatore Bowman si è opposto al taglio di 50 punti base, preferendo invece un taglio di 25 punti base, e mostrando il primo dissenso all’interno del comitato dal 2005.
La Fed ha osservato che la riduzione di 50 punti base non dovrebbe essere interpretata come prova di una prospettiva economica meno favorevole o come un segnale che il ritmo dell'allentamento delle politiche sarà più rapido. Inoltre, quasi tutti i membri hanno comunque espresso fiducia relativamente al fatto l'inflazione si muova in modo sostenibile verso il 2%. Ora si tratta di capire cosa accadrà nella prossima riunione, specie dopo gli ultimi dati macro, che sembrano andare nella direzione di tagli meno significativi.
WALL STREET
L’azionario Usa ha chiuso un’altra giornata all’insegna di rialzi, con percentuali a ridosso dell’1%. L'S&P 500 e il Nasdaq sono saliti dello 0,8% con il primo destinato a chiudere a un massimo storico, mentre il Dow Jones è avanzato dell’1%, anch'esso su un massimo storico.
La banca centrale ha optato per un aggressivo taglio dei tassi di 50 punti base, il mese scorso, per affrontare la debolezza del mercato del lavoro, sebbene il solido rapporto sull'occupazione pubblicato settimana scorsa, abbia allentato l'urgenza di una politica aggressiva di ribasso del costo del denaro.
Oggi è il giorno della pubblicazione dei prezzi al consumo (CPI), che dovrebbe evidenziare una crescita dei prezzi su base annua intorno al 2,3% a settembre. Il che dovrebbe comunque sostenere i mercati azionari e continuare ad aiutare la ripresa del dollaro.
VALUTE
Sui cambi, il biglietto verde la fa da padrone, con rialzi anche se lenti e poco volatili, contro tutte le valute concorrenti, Jpy, Euro, Sterlina ma anche Cad, Aud e Nzd. EurUsd ormai a ridosso dei supporti chiave di medio termine a 1.0900 20 area, così come il Cable, vicino a 1.3050 e poi 1.3000. UsdJpy sopra 149.40 mentre UsdCad ha superato 1.3700 e punta a 1.3800, prima vera area di resistenza.
Oceaniche in calo con obiettivi a 0.6630 (Aud) e 0.6000 (Nzd). Sul fronte price action, sembra di vedere sparire gli ordini di vendita di divisa americana, cosicchè l’accelerazione a favor del biglietto verde diventa sempre più probabile. Un Cpi inferiore alle attese, potrebbe ulteriormente alimentare uno scenario del genere.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono scesi a 73,00 dollari al barile mercoledì, dopo un calo del 4,6% il giorno precedente, guidato dalla debole domanda e dall'aumento dell'offerta. I dati API hanno mostrato un aumento significativo delle scorte di greggio statunitensi, in aumento di quasi 11 milioni di barili. Inoltre, l'Energy Information Administration (EIA) degli Stati Uniti ha rivisto al ribasso le sue previsioni sulla domanda per il 2025, citando i rallentamenti economici in Cina e Nord America, come ragione di ulteriori pressioni sui prezzi del greggio.
A contribuire alla discesa anche le notizie di un possibile cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele, sebbene permangano preoccupazioni sui potenziali attacchi israeliani alle strutture petrolifere iraniane. Nel frattempo, si prevede che l'uragano Milton colpisca la costa del Golfo della Florida, il che potrebbe interrompere le forniture di benzina in uno degli stati con maggiori consumi degli Stati Uniti.
INDIA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of India (RBI) ha mantenuto il suo tasso di riferimento sui pronti contro termine al 6,5% per la decima riunione consecutiva ad ottobre, come da consensus, ma ha modificato le aspettative future, passate ora a neutrali aprendo la porta a tagli dei tassi quando dovessero manifestarsi i primi segnali di un rallentamento della crescita nell'economia.
Questa decisione è stata presa dopo che l'inflazione annuale è leggermente accelerata al 3,65% ad agosto, guidata dall'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Inoltre, la banca centrale ha mantenuto le sue previsioni di crescita economica per l'anno fiscale 2024-25 al 7,2%, mantenendo anche le aspettative di inflazione al 4,5%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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PETROLIO SI , PETROLIO NOToday’S Trading del 09.10.2024
PETROLIO SI , PETROLIO NO
MACRO BACKGROUND
Difficle questo ottobre per i traders del WTI che nel mese di Settembre scontavano una chiara idea di scarsa domanda per il prossimo 2025, su piano globale, il che giustificava il basso livello di scorte presente.
Le contrattazioni ferme nell’intorno dei 68$ esprimevano un fair value dettato dalla prospettiva di un surplus di offerta per l’intero 2025, ma ancora una volta i mercati esprimono la loro imprevedibilità e questa volta le tensioni in medio oriente hanno cambiato la prospettiva futura sull’offerta di WTI e di conseguenza il fair value.
L’idea di una escalation delle tensioni in medio oriente e la possibilità di attacchi agli impianti petroliferi ha fatto si che gli operatori rivalutassero la necessità di rimpolpare le scorte attuali, se la capacità produttiva dovesse calare, verrebbe a mancare il surplus di offerta sino a ieri dato per certo e con le scorte sui minimi ci sarebbe una corsa all’oro nero che porterebbe le quotzioni fortemente a rialzo.
Gli operatori hanno rivisto le loro posizioni, ma ancora una volta il quadro cambia e toni distensivi e possibilità di dialoghi lasciano serenamente fluire il petrolio dal Golfo Persico.
Nessun crollo dell’offerta dunque, si torna al quadro di eccesso di supply e le quotazioni tornano a prendere di mira il fair value.
FOREX
Il mercato valutario torna a focalizzarsi sul dollaro USA in attesa dei dati sull’inflazione di domani, dati attesi stabili con un nulla di fatto rispetto ai dati precedenti, il che aprirebbe ancora la strada alla cautela per la FED che rimarrebbe data dependet senza fretta nel procedere al taglio tassi.
Il dollaro USA resta forte duqnue sulla scia degli ottimi dati NFP di venerdi, e mette sotto pressione le majors concorrenti.
Prima tra tutte a soffrire il dollaro neozelandese, ora piu di prima con il taglio tassi della RBNZ di 50Bp questa notte, il che porta le quotazioni sotto 0.63 con un affondo del 4.80% dai massimi di fine settembre.
Pesante anche la moneta unica che si porta sotto quota1.10 a 1.0950 e sembra voler proseguire il trend ribassista che esprime sia il differenziale tassi a favore di dollari che un differenziale nelle possibilità di ripartenza dell’economia USA
EQUITY
Robusto il settore azionario in America, guidato nuovamente dal comparto tech. Le attese per le trimestrali Nvidia unite alle aspettative per i rialzi dell’anno elettorale , sostenuto il tutto dai tagli tassi FED sembra guidare il Nasdaq verso i massimi annuali.
Meno brillante l’azionario cinese, che perde forza, dopo la delusione di un piano di stimoli che meglio analizzato non risponde minimamente ai bisogni di liquidità della Cina. Il rappoto stimolo/Pil resta sui minimi stornici ed i mercati ritraccaino di circa il 20% dai massimi.
La pesantezza della Cina ora rende anche l’Europa meno appetibile, con un Dax che fatica a riagguantare i massimi della scorsa settimana, pur torvando interessanti Bid sulle aree di 19050pnt.
COMMODITY
Il comparto commodities vive interesse per il WTI, mentre i metalli hanno ugualemnte perso terreno visto il potenzile deal in medio oriente. Nessuna corsa alle materie prime dunque, anche il gold lascia le aree di massimo e tenta test ai supporti di 2620$, resta interessante un potenziale ritorno al poc naked di ieri a 2662$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Bitcoin raggiungerà $90.000 entro la fine dell'anno?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Bitcoin raggiungerà $90.000 entro la fine dell'anno?
Nel mese scorso, il valore totale delle criptovalute Bitcoin scambiate sulla borsa americana degli ETF (Exchange Traded Fund) ha raggiunto i 2,4 miliardi di dollari. È un segno che la criptovaluta si trova in un momento di grande prosperità sul mercato, con un valore costante di oltre 60 mila euro per singolo Bitcoin da oltre tre mesi.
Ciò dimostra quanto la moneta virtuale, una volta considerata rischiosa e non affidabile, abbia conquistato anche i grandi speculatori globali. Infatti, il fondo d'investimento americano Blackrock è diventato il maggior possessore di Bitcoin al mondo, con circa 20 miliardi di dollari nella loro attuale portafoglio di investimenti digitali. Un record che supera quello del fondo specializzato Grayscale Investments.
Alla fine di settembre, sono state approvate le opzioni per l'ETF iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock (BLK). Questo è un importante sviluppo per il Bitcoin, in quanto l'aumento degli strumenti disponibili significa più volumi di scambio che possono sostenere il prezzo del Bitcoin nel breve termine.
Negli ultimi tempi, i fondi globali di criptovalute hanno continuato a ricevere investimenti, grazie alla prospettiva di tassi d'interesse sempre più bassi. Gli analisti prevedono che verso la fine dell'anno i tassi potrebbero scendere sotto il 4% e Questi due asset tendono ad avere un vantaggio quando le banche centrali riducono i tassi d'interesse.
Gli ultimi candidati alla presidenza degli Stati Uniti stanno iniziando a parlare del bitcoin.
Nel mondo della politica americana, anche Trump sta facendo sempre più campagna elettorale come sostenitore delle criptovalute. Entrambi i candidati ora sono più aperti nei confronti del loro potenziale ruolo nella società. Quindi, non importa quale risultato venga eletto, non ci sarà un impatto negativo sulla regolamentazione delle criptovalute. Inoltre, è improbabile che questi titoli politici si ritorcano contro le criptovalute in quanto nessuno dei due candidati vede alcun vantaggio nel farlo.
C'è una buona notizia dagli Emirati Arabi.
L'imposta sul valore aggiunto (IVA) non è prevista per le transazioni crypto negli Emirati Arabi Uniti, rendendo il settore allineato con altri servizi finanziari tradizionali. Questo si tradurrà in un aumento significativo dei volumi di scambio sulla piattaforma.
Ci sono importanti notizie provenienti dalla Cina che potrebbero portare il Bitcoin a raggiungere un nuovo record storico. La People's Bank of China (PBOC) ha annunciato un'immessa di circa 140 miliardi di dollari di liquidità nel sistema finanziario, tagliando del 50% il coefficiente di riserva obbligatoria (RRR). Inoltre, sono state ridotte le tariffe sui prestiti e semplificate le normative sull'acquisto di immobili per sostenere il mercato immobiliare e l'economia in generale. Queste mosse possono avere un impatto significativo sul valore del Bitcoin e dare una spinta al suo raggiungimento di nuovi record storici.
È interessante notare che i recenti annunci di pacchetti di stimolo della PBOC sono stati seguiti da significativi aumenti dei beni rischiosi, come ad esempio il Bitcoin. Nel mese di ottobre del 2023, la PBOC ha iniettato $367.7 miliardi attraverso operazioni repo inverse e a gennaio del 2024 ha ridotto il RRR di 50 punti base, aggiungendo altri $140 miliardi al mercato. Come risultato, il prezzo del Bitcoin è aumentato di oltre il 100%. Una prova che questi annunci hanno un impatto diretto sul mercato e suggeriscono la loro importanza per gli investitori.
NEWSLETTER#76: NZD e GERMANYNZD, TAGLIO DI 50 PUNTI BASE!
“Il Comitato di politica monetaria ha deciso di tagliare il tasso ufficiale di liquidità al 4,75%.
Il Comitato valuta che l'inflazione annua dei prezzi al consumo rientri nell'intervallo obiettivo di inflazione compreso tra l'1 e il 3 per cento e converga verso il punto medio del 2 per cento”.
Il Comitato ha discusso i rispettivi benefici di un taglio di 25 punti base rispetto a un taglio di 50 punti base.
NZD perde terreno dopo il rilascio dei dati.
NZDUSD perde oltre il 4,5% dai massimi mensili di settembre.
DATI TEDESCHI
Dopo i dati deludenti sugli ordini manifatturieri e quelli molto positivi relativi alla produzione, anche il report della bilancia commerciale pubblicato stamattina evidenzia una domanda estera per i beni tedeschi: l'export ha registrato una crescita sorprendente e inaspettata.
Il saldo commerciale si è rivelato superiore alle previsioni.
Ricordo che un avanzo nella bilancia commerciale contribuisce positivamente alla crescita del PIL.
Notizie macroeconomiche della giornata
Nessuna notizia rilevante da tenere in considerazione per la giornata odierna.
- Discorso del membro della FED Bostic (14:00)
Buon trading a tutti
NEWSLETTER#75: BCE e GERMANIATAGLI IN VISTA PER LA BCE?
Dopo un'ulteriore serie di indicatori negativi sul sentiment e un'inflazione complessiva scesa sotto il 2% per la prima volta in oltre tre anni, i mercati finanziari hanno dato un giudizio inequivocabile: alla prossima riunione, la BCE dovrà procedere con un nuovo taglio dei tassi.
Attualmente i mercati scontano un taglio di 25 punti base.
Non è scontato che la BCE seguirà questa strada, con buona probabilità potremmo vedere i tassi invariati e un taglio nella riunione di dicembre.
GERMANIA FLOP
La produzione industriale in Germania ha registrato un incremento del 2,9% nel mese di agosto rispetto al mese precedente, compensando così il calo del -2,9% di luglio.
Tuttavia, su base annua, la produzione industriale continua a essere in flessione, con una diminuzione di quasi il 3%.
A distanza di cinque anni dall'inizio della pandemia di Covid-19, i livelli di produzione industriale in Germania restano circa il 10% inferiori rispetto a quelli pre-pandemia.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Saldo della bilancia commerciale (14:30) (USD)
- Saldo della bilancia commerciale (14:30) (CAD)
Buon trading a tutti
AL LUPO, AL LUPO!Today’S Trading del 07.10.2024
MACRO BACKGROUND
Powell aveva dunque ragione! L’economia USA si sta dimostrando ancora una volta forte e ancora per una volta la paura di una recessione viene respinta, cosi come da più di due anni a questa parte, cioè da quando la FED ha iniziato con il suo ciclo di taglio dei tassi.
È oramai dal marzo del 2022 , quando la FED ha iniziato ad alzare il costo del denaro che analisti ed operatori dei mercati si attendono un forte rallentamento dell’economia USA come risposta alle politiche monetarie, ancora nella fase di rialzo dei tassi si poteva pensare ad un ritardo nella risposta ancora naturale, ma ora che la FED inizia il percorso di allentamento…. Ora no!
Il coro di analisti e banche d’affari si era diviso in due: i primi che credevano nelle parole di Powell, in un’economia robusta da difendere, ed i secondi che nel taglio da 50 Bp e segnali di debolezza del mondo del lavoro vedevano i primi segni di un’imminente recessione!
Recessione, recessione!
Ancora una volta il mercato del lavoro USA ha stupito, venerdi grandi numeri dai NFP che mostrano una disoccupazione in calo al 4.1% dal precedente 4.2% con 254K nuovi ruoli paga ed una revisione a rialzo del dato precedente a 159K, dati che con un tasso di partecipazione stabile al 62.7% e oltre 8milioni di opportunità lavorative rilevate dai Jolts , aprono la porta ad una FED cauta nel ciclo di tagli tassi.
Torna dunque il focus inflazione, ora che il mercato del lavoro ha dato un segnale forte della sua robustezza , la FED potrebbe nuovamente rallentare nel ciclo di taglio tassi , con una pausa alla riunione di novembre o un taglio modesto da 25Bp, decisione che a questo punto dipenderà anche dai prossimi dati sull’Inflazione.
Ancora si cerca un equilibrio nel doppio mandato FED tra stabilità dei prezzi e piena occupazione, la ricerca del tasso di equilibrio è compito arduo per Powell che per ora sta dimostrando, dati alla mano , di essere in sintonia con l’economia USA ( almeno per il mandato FED)
FOREX
Torna il super dollaro USA, tutti i giochi sono da rifare ora che il mercato del lavoro ha ribaltato le possibili decisioni della FED. Le probabilità di andare oltre 1punto percentuale di tagli tassi per la FED in questo 2024 sembrano sparite , pertanto il dollaro USA va rivalutato. Le pesanti vendite dello scorso mese vanno riviste ed il biglietto verde inizia questo mese di ottobre con un +1.90% medi contro le relative majors, portando eurusd sotto 1.10 ai minimi di 1.0966, alle porte dei primi supporti volumetrici di 1.0925.
Giu anche la sterlina che di riporta a 1.3110 primo supporto volumetrico di medio periodo,interessante anche usdjpy che si porta a 149.25 resistenza chiave , in confluenza volumetrica con le medie mobili daily che potrebbe porre ostacoli alla forza del dollaro USA.
EQUITY
Torna il Risk on, le borse mondiali festeggiano con chiusure settimanali rialzista, lasciandosi alle spalle i timori di un rallentamento economico e di deboli utili aziendali. Tuttavia il mese di ottobre non brilla per gli indici USA , il Russell segna un -1.20% , Dow -0.21% sp500 -0.50% nasdaq -0.42%. L’avvio di settimana sembra ora necessitare di ricoperture dopo la spinta rialzista di venerdi, tuttavia resta difficle ora crede in crolli strutturali dei mercati , sempre che la stagione delle trimestrali USA non riaccenda la paura negli investitori.
Il Nasdaq lascia scoperto il POc di venerdi a 20103pnt, livello che potrebbe dover rivedere coperture prima di nuove spinte rialziste, cosi come l’SP500 con il poc a 5770 pnt , mentre per il Russell resta livello di equilibrio il POC settimanale a 2216 pnt.
COMMODITY
Ancora il settore energy a dettare legge , con le tensioni in Medio oriente a dominare la scena. Il wti riconquista 75$ in un pieno rally long, mentre per i metalli il gold soffre ora la rinnovata forza del biglietto verde e la tenuta dei rendimenti obbligazionari, lasciando le quotazioni del metallo giallo nell’intorno dei 2672$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA