Non cambia lo scenario sui mercatiL’anno nuovo è cominciato con il medesimo refrain delle ultime sedute del 2024: borse in leggera correzione ribassista e dollaro sugli scudi, a schiacciare tutte le valute concorrenti. Di fronte a dati USA ancora resilienti, come i numeri sulla disoccupazione pubblicati ieri, e con prospettive di imposizione di dazi doganali da parte di Donald Trump (che, come spesso ribadito, forzeranno i concorrenti a svalutare la propria divisa per limitarne i danni), non sembrano esserci motivi per vendere valuta americana. Questa beneficia, peraltro, di una divaricazione ulteriore tra i Fed Funds e i tassi degli altri paesi del primo mondo.
Per vedere il biglietto verde perdere quota, c’è bisogno di un cambiamento nella congiuntura USA, in particolar modo un drastico peggioramento del settore immobiliare e dei dati sul mercato del lavoro, che ancora si dimostra resiliente. Non bisogna dimenticare le questioni geopolitiche, in particolare la risoluzione del conflitto russo-ucraino, che potrebbe permettere al vecchio continente di rifornirsi di energia a prezzi ragionevolmente inferiori a quelli attuali, nonché eventuali tensioni tra Trump e la Fed. Ma per ora, tutto ciò appare assolutamente prematuro.
EQUITY
L’azionario USA, ieri, ha chiuso in leggero ribasso, in una prima sessione di trading del 2025 assai instabile. L'S&P 500 è sceso dello 0,1%, il Nasdaq ha perso lo 0,2%, mentre il Dow Jones è sceso di 110 punti. Dopo un rally iniziale, il mercato ha invertito la rotta a tarda mattinata, appesantito dai principali titoli tecnologici.
Apple è scesa del 3% e Tesla del 6% dopo aver segnalato un calo nelle consegne annuali e la notizia di un'esplosione del Cybertruck a Las Vegas. Nel frattempo, Nvidia è salita dell'1,7%, compensando parzialmente i cali di altre grandi aziende tecnologiche.
Questa flessione segue un forte 2024 per le azioni, dove l'S&P 500 è salito del 23%, ma ha chiuso l'anno con quattro giorni consecutivi di ribasso, segnando la sua prima serie di questo tipo dal 1966. Sul fronte economico, i tassi dei mutui statunitensi sono saliti al 6,97%, il livello più alto da luglio, frenando le domande di acquisto di case. Tuttavia, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese al livello più basso da aprile, scendendo a 211K.
VALUTE: IL DOLLAR INDEX SI IMPENNA
L'indice del dollaro è salito a 109,4, il livello più alto da ottobre 2022, spinto dalle aspettative che la crescita degli Stati Uniti supererà quella delle altre economie, mantenendo elevati i tassi di interesse. La Federal Reserve rimane cauta nel tagliare rapidamente i tassi a causa dell'inflazione persistente, dopo che le ultime indicazioni macro sembrano ulteriormente confermare questa ipotesi. Inoltre, si prevede che le politiche del presidente eletto Donald Trump stimoleranno ulteriormente crescita e inflazione.
La forza del dollaro è anche supportata da solidi afflussi di capitali, poiché i mercati azionari statunitensi hanno sovraperformato i mercati globali. I dati recenti che mostrano un calo delle richieste di disoccupazione hanno rafforzato la visione di un mercato del lavoro resiliente, alimentando ulteriormente la forza del dollaro.
Passando ai rapporti di cambio specifici, segnaliamo un EurUsd che, come annunciato da tempo anche in queste pagine, ha violato 1.0330 scendendo a 1.0225 e a questo punto sembra che la parità sia il primo vero obiettivo. Anche il Cable ha rotto 1.2480 e punta a 1.2300 come minimo. Tengono invece meglio AudUsd e NzdUsd, che sono sotto pressione ma non hanno violato i minimi degli ultimi giorni.
EurAud ed EurNzd sono scesi oltre 160 pips in giornata, raggiungendo i primi supporti chiave di breve termine a 1.6490 e 1.8275. UsdJpy è stabile a 157.40, il che significa che questo rialzo del dollaro è piuttosto debolezza di Euro e sterlina, il primo perché la BCE prevede almeno quattro tagli nel 2025, mentre la BoE sta dimostrando di essere lenta nel tagliare, con il rischio che i dati macro, come il PMI manifatturiero uscito ieri, la costringano a tagliare repentinamente nel prossimo futuro.
USA: SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 9.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 211.000 nell'ultima settimana del 2024, in netto contrasto con l'aumento previsto di 222.000, facendo registrare il livello più basso di richieste da otto mesi a questa parte. Nella settimana precedente, le richieste di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 52.000 unità, attestandosi a 1.844.000, al di sotto delle aspettative di 1.890.000.
I risultati sono in linea con l'opinione secondo cui il mercato del lavoro statunitense rimane rigido in termini storici, aggiungendo margine di manovra alla Federal Reserve per lasciare i tassi di interesse a livelli più elevati qualora l'inflazione continuasse a non rallentare al ritmo desiderato.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Idee della comunità
NEWSLETTER#107: PMI e GAS RUSSOIl settore manifatturiero dell’eurozona termina il 2024 in contrazione
L'indagine PMI di dicembre ha segnalato un altro mese di deterioramento delle condizioni del settore manifatturiero in tutta l'Eurozona, estendendo l'attuale sequenza di declino a due anni e mezzo.
L'anno si è chiuso con un'accelerazione della contrazione sia dei nuovi ordini che della produzione, mentre sono state riportate forti riduzioni dell'attività di acquisto e delle scorte di beni.
Anche i livelli di occupazione nelle fabbriche hanno seguito la tendenza al ribasso, anche se è stato riportato un modesto miglioramento della fiducia delle imprese poiché le aspettative di crescita hanno raggiunto un massimo di quattro mesi.
Per quanto riguarda l'andamento dei prezzi, gli ultimi dati hanno rivelato che i costi di fabbrica nell'Eurozona sono rimasti stabili.
Per il quarto mese consecutivo, i prezzi applicati per i prodotti manifatturieri sono diminuiti.
GAS RUSSO
I flussi di gas russo verso l'Europa attraverso l'Ucraina si sono fermati il primo gennaio 2025 con la scadenza del contratto di transito, aumentando il rischio sulla sicurezza energetica del continente.
Per 50 anni l'Ucraina ha costituito un transito fondamentale per le forniture di gas in Europa, anche durante i tre anni trascorsi dall'invasione da parte della Russia.
L'interruzione significa che i Paesi dell'Europa centrale che hanno fatto affidamento sui flussi saranno costretti a procurarsi altrove gas più costoso, mettendo pressione sulle forniture in un momento in cui l’area sta esaurendo le scorte invernali al ritmo più veloce degli ultimi anni.
Buon trading a tutti
BITCOIN, tanti segnali short da monitorare Chart di Capital.Com
Bitcoin continua ad essere rialzista a medio e lungo termine. Tuttavia, dopo l'allungo recente qualche nuvola tecnica si è accumulata nei grafici.
Potrebbe anche starci dopo gli eccessi tecnici che si sono accumulati.
Il desiderio di passare all'incasso per alcuni operatori è forte.
Partiamo dal time frame mensile dove tutto il mondo ha visto dicembre infiocchettare una bella shooting star con tanto di divergenza ribassista osservata sul RSI 14
Per quel che può contare, c'è qualche similitudine con i massimi relativi osservati nel 2022.
Lì avevamo un doppio massimo sostanziale con i due apici rispettivamente rappresentati da un hanging man e una shooting star.
Anche lì con evidente divergenza ribassista sull'oscillatore.
Se dovesse essere confermata la figura di shooting star un po' di calo potremmo vederlo. Quanto non si sa visto il solido up trend e la breve gittata normalmente associata ai pattern di inversione single candle.
In questi casi, se calo pronunciato ci sarà non sarà dipeso dalla shooting star ma da altri fattori più consistenti, il pattern rappresenta casomai il trigger del movimento e nulla più.
Passando al time frame settimanale, anche qui notiamo una figura di inversione, una sostanziale bearish engulfing, con tanto di divergenza sul RSI
Passando poi al time frame giornaliero, anche qui le cose non vanno meglio vista la formazione di un testa e spalle ribassista
Anche qui abbiamo una divergenza con RSI, i volumi della testa inferiori a quelli della spalla sinistra quindi coerenti con i dettami del pattern.
Ad oggi abbiamo assistito anche ad una falsa rottura e, come si vede dal grafico, con i prezzi che continuano ad allontanarsi dal breakout della neckline.
Insomma, abbiamo un cumulo di segnali short di cui è bene tener conto.
Come al solito la differenza di approccio la fa il tipo di investitore/speculatore.
I primi saranno certamente poco interessati alla vicenda, potendo anzi valutare la possibilità di acquisto in occasione di un eventuale pullback verso area 75.000 per esempio.
Tuttavia, se scendiamo a livello di H4 possiamo vedere cosa succede nel microcosmo
Si è interrotta la serie di minimi e massimi decrescenti in occasione della falsa rottura.
Osserviamo già un nuovo massimo relativo più alto di quello precedente che mette in discussione il down trend quanto meno di breve.
Siamo pur sempre in H4 che può aiutarci in giusto a monitorare l'eventuale breakout del più importante testa e spalle sul giornaliero, della bearish engulfing sul settimanale e della shooting star sul mensile.
Si ricominciaIl 2024 si è rivelato un anno eccezionale per i mercati azionari statunitensi, grazie a una combinazione di fattori macroeconomici, tecnologici e politici che hanno alimentato un solido rally. L’S&P 500 ha prodotto un eccellente +24%, grazie in particolar modo al contributo significativo del settore tecnologico e dell'energia.
Il Nasdaq ha realizzato un +30%, trainato soprattutto dal settore dell'intelligenza artificiale e dalla forza delle megacap, mentre il Dow Jones ha chiuso con un +13%, ovvero una performance più moderata, in ragione di un'esposizione minore ai titoli tecnologici.
I mercati azionari europei si sono rivelati misti, con alcuni indici che hanno sovraperformato mentre altri hanno chiuso in rosso su base annua. Lo STOXX 600, ovvero l’indice paneuropeo, ha segnato un calo del 3% su base trimestrale, il peggior risultato degli ultimi due anni. Questo dato riflette evidentemente le crescenti preoccupazioni economiche e l’incertezza sui mercati globali.
Il CAC 40 è sceso del 2,1% nel 2024, risentendo delle difficoltà in settori strategici come quello automobilistico e alimentare. Il DAX, nonostante il clima generale di incertezza e sfiducia dell’economia tedesca, ha sovraperformato con un guadagno annuo del 19%, grazie soprattutto ai settori tecnologico e industriale.
Il FTSE 100 ha chiuso in positivo per il quarto anno consecutivo, registrando una crescita del 5% nell’anno appena concluso. Il risultato è stato favorito dalla stabilità dei titoli blue-chip e dalla resilienza del settore finanziario.
DOLLARO, ANCORA RIALZI?
L'indice del dollaro è salito sopra quota 108 martedì, vicino ai massimi degli ultimi due anni, mentre nel 2024 è salito di oltre il 6,5%, segnando la sua performance annuale migliore dal 2015. Questo rally è stato guidato dalla rielezione del presidente eletto Trump a novembre e dal cambiamento di atteggiamento da parte della Federal Reserve, che da accomodante che era a metà anno, è tornata ad essere restrittiva sul taglio del costo del denaro.
La banca centrale USA, infatti, ha ridotto la sua previsione di taglio dei tassi per il 2025 a 50 punti base a causa dell'inflazione persistente e di un forte mercato del lavoro.
Le aspettative di politiche pro-crescita e inflazionistiche sotto Trump, come tagli fiscali e aumenti tariffari, hanno ulteriormente sostenuto il dollaro. Contro l'euro, la divisa americana sta forzando la mano con il supporto di EUR/USD di 1.0330 vicino alla rottura.
Anche il cable si avvicina al supporto chiave di 1.2480, mentre il CHF rimane stabile a 0.9400 contro l'euro, ma contro il dollaro si indebolisce con possibili obiettivi a 0.9200.
Rimane vicino a 1.4400 l'USD/CAD, incapace di rafforzarsi, mentre l'USD/JPY è tornato sopra quota 157.00. La BoJ per ora è totalmente assente. Infine, le oceaniche si avvicinano ai supporti di medio e lungo termine, che sono anche eccessi importanti visti tempo fa.
PETROLIO, ANCORA TRADING RANGE?
I future sul petrolio greggio WTI sono saliti sopra i 71 dollari al barile martedì, salendo per la terza sessione consecutiva in mezzo a bassa volatilità e scarso interesse, dopo che nuovi dati hanno rivelato che l'attività manifatturiera cinese è cresciuta a dicembre.
La produzione manifatturiera del gigante asiatico è cresciuta per il terzo mese consecutivo, sebbene a un ritmo più lento, suggerendo che nuovi stimoli stanno supportando l'economia del più grande importatore di petrolio greggio al mondo.
Gli operatori restano in attesa dei dati del sondaggio sulle aziende statunitensi per ulteriori approfondimenti sulle prospettive della domanda. Nel frattempo, va ricordato che il petrolio ha perso circa lo 0,5% nel 2024, dopo mesi di trading range in un intervallo di negoziazione ristretto.
Il mercato si sta ora preparando per un anno potenzialmente turbolento, con preoccupazioni per un eccesso di offerta, rischi geopolitici e il potenziale impatto dell'amministrazione Trump in arrivo sulla politica petrolifera, tutti fattori che suggeriscono cautela e prudenza.
CINA, PMI IN CALO
Il Caixin China General Manufacturing PMI è sceso a 50,5 a dicembre 2024 dal massimo di 5 mesi di novembre di 51,5, mancando le stime di mercato di 51,7, ma facendo registrare il terzo mese consecutivo di crescita dell'attività industriale. Sia la produzione che i nuovi ordini sono cresciuti a ritmi più lenti, mentre gli ordini dall’estero sono scesi dopo essere aumentati al ritmo più rapido degli ultimi sette mesi nel mese precedente. Inoltre, l'occupazione è diminuita per il quarto mese.
Sul fronte dei prezzi, quelli di vendita sono diminuiti per la prima volta da settembre. Infine, la fiducia si è indebolita, con il dato che ha raggiunto il minimo degli ultimi tre mesi, a causa delle preoccupazioni sulla crescita e sulle prospettive commerciali, in particolare con la minaccia dei dazi statunitensi. USD/CNH, che dopo aver quasi toccato i massimi storici a 7.3690 il 31 dicembre, a causa della scarsa liquidità presente sui mercati, è sceso di nuovo a 7.3200.
Buona giornata
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il 2024 si conclude con una leggera debolezza.Il 2024 si conclude con una leggera debolezza.
A Wall Street si dice:
"Non investire mai in qualcosa che non capisci pienamente. La conoscenza è la tua migliore difesa contro il rischio." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
L'ultimo giorno di contrattazione del 2024 è stato piuttosto tranquillo. Le azioni hanno subito pressioni fin dall'apertura, per poi muoversi principalmente in modo laterale per il resto della sessione. Non è sorprendente che i volumi siano diminuiti, dato che molti investitori hanno già spostato la loro attenzione sul nuovo anno, considerando la festività di domani e il cambio di calendario.
Risultati dei principali indici
A fine giornata, i principali indici hanno registrato i seguenti risultati:
- Dow Jones: sostanzialmente invariato.
- Nasdaq: in calo dello -0,8%.
- S&P 500: in ribasso dello -0,4%.
Nonostante il calo generale, alcuni settori hanno mostrato segnali positivi: Energia, Immobiliare e Materiali sono stati i migliori performer della giornata. Al contrario, il settore tecnologico ha affrontato le maggiori pressioni, principalmente a causa di un'ulteriore debolezza nelle azioni del gruppo "Mag 7" (le sette principali big tech). Anche i settori Consumi Discrezionali e Servizi di Comunicazione hanno chiuso con perdite rilevanti.
Andamento annuale
Sebbene concludere l'anno con una certa debolezza non fosse l'ideale, è importante fare un passo indietro e riconoscere la straordinaria solidità complessiva del mercato nel 2024. I dati annuali parlano chiaro:
- S&P 500: +23%.
- Dow Jones: +13%.
- Nasdaq: miglior performance tra i principali indici, con un aumento vicino al +30%, trainato dalle grandi società tecnologiche.
Prospettive per il 2025
Guardando avanti, il ciclo degli utili del quarto trimestre 2024 è in procinto di guadagnare slancio, con le grandi banche che inizieranno a pubblicare i risultati a metà gennaio. Le prospettive per il 2025 restano favorevoli, con gli utili delle aziende incluse nell’S&P 500 previsti in crescita, mantenendo la traiettoria positiva che ha caratterizzato l'anno appena concluso.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Veeva Systems (VEEV)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Analisi dell'ultimo trend del mercato dell'oro:
Analisi delle notizie sull'oro: alla fine del mercato statunitense di martedì (31 dicembre), l'oro spot ha oscillato e aumentato, scambiando attualmente intorno a $ 2.624,57/oz. Il prezzo dell'oro è sceso dello 0,6% in una sessione tranquilla di lunedì. È sceso sotto il livello di 2.600 a $ 2.595,98 l'oncia durante la sessione e ha chiuso a $ 2.605,62 l'oncia, al di sotto della posizione chiave vicino alla media mobile a 100 giorni di 2.619. L'indice del dollaro statunitense ha raggiunto un nuovo massimo settimanale, mantenendo i prezzi dell'oro sotto pressione. Press. Tuttavia, la maggior parte dei trader attendeva nuovi catalizzatori, tra cui i dati economici statunitensi della prossima settimana, che potrebbero influenzare le prospettive sui tassi di interesse della Federal Reserve nel 2025, nonché le politiche del presidente in arrivo Trump.
I partecipanti al mercato si concentreranno sui prossimi dati economici statunitensi per valutare se l'economia sta rallentando, consentendo alla Fed di continuare a tagliare i tassi di interesse. All'inizio di questo mese, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha affermato che i banchieri centrali statunitensi "rimarranno cauti nel tagliare ulteriormente i tassi di interesse". Questa dichiarazione è arrivata dopo il previsto taglio dei tassi di 0,25 punti percentuali a dicembre. Nonostante le contrattazioni tranquille questa settimana, i trader terranno d'occhio i dati sulle offerte di lavoro negli Stati Uniti della prossima settimana, il rapporto sull'occupazione ADP, i verbali della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve di dicembre e il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbero fornire importanti indizi sulla salute della più grande economia mondiale. Guardando al futuro, i fattori che sostengono i prezzi dell'oro nel 2024 rimangono: le banche centrali continuano ad acquistare oro per diversificare le loro riserve e i continui tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti supportano la domanda di investimenti. Nel 2024, i prezzi dell'oro sono aumentati di circa il 27% e hanno raggiunto il massimo storico di $ 2.790,15 il 31 ottobre. Mentre Trump si prepara a tornare alla Casa Bianca a gennaio 2025, il mercato si sta preparando per importanti cambiamenti nella politica degli Stati Uniti nel 2025, tra cui potenziali aggiustamenti tariffari, deregolamentazione e modifiche fiscali. L'oro è visto come un bene rifugio contro le turbolenze economiche e geopolitiche.
Analisi tecnica dell'oro: l'oro è ancora salito e sceso ripetutamente come previsto. L'energia del rimbalzo di ieri è stata piuttosto forte. Finora, non ha rinfrescato il minimo di ieri, il che significa che questa situazione dell'oro continuerà, ma non ci sarà un'impennata nel mercato. Il mercato è chiuso oggi e il volume degli scambi di ieri è stato relativamente lento, quindi lo shock è ancora la tendenza principale al momento! Tuttavia, il mercato non dura e non rompe con forza la posizione di rimbalzo di 2628 lunedì e non ricade sotto pressione, quindi l'oro è ancora in un mercato debole e l'oro è ancora sotto il controllo dei venditori allo scoperto. Quindi l'oro è ancora in un mercato debole e l'oro è ancora sotto il controllo degli orsi. Il mercato sta cambiando rapidamente.
Poiché i tori dell'oro non possono salire, significa che i tori dell'oro sono ancora impotenti e il rimbalzo dell'oro continua a dare opportunità agli orsi. Nel complesso, la strategia operativa a breve termine dell'oro di giovedì è consigliata per rimbalzare shorting come principale e callback longing come ausiliario.
Strategia operativa dell'oro:
1. Quando l'oro rimbalza, vendi short sulla linea 2632-3635, copri le posizioni short vicino al rimbalzo a 2640, ferma la perdita a 2647, punta alla linea 2610-2605 e guarda la linea 2598-2600 se la posizione si rompe;
Come Funziona la Leva Finanziaria nel Trading ForexCari lettori, mi chiamo Andrea Russo, e oggi voglio parlarvi di uno degli argomenti più discussi nel mondo del trading: la leva finanziaria nel Forex. Questo strumento, tanto potente quanto delicato, permette di amplificare i guadagni con piccoli investimenti, ma nasconde anche rischi significativi se non usato con prudenza. In questo articolo ti guiderò passo dopo passo, spiegandoti come funziona la leva, quali sono i suoi vantaggi e rischi, e come puoi iniziare a fare trading in modo sicuro.
Cos’è la leva finanziaria nel Forex?
La leva finanziaria è uno strumento che consente ai trader di controllare posizioni molto più grandi rispetto al capitale realmente investito. Ad esempio, con una leva di 1:100, puoi aprire una posizione di $100.000 con un investimento iniziale di soli $1.000.
Ecco un esempio semplice:
Investi $1.000 con una leva di 1:100.
La tua esposizione sul mercato sarà di $100.000.
Se il mercato si muove dell’1% a tuo favore, guadagnerai $1.000 (pari al 100% del tuo capitale).
Se il mercato si muove dell’1% contro di te, perderai tutto il capitale investito.
Come puoi vedere, la leva amplifica sia i guadagni che le perdite, motivo per cui è fondamentale comprenderne il funzionamento prima di utilizzarla.
Vantaggi della leva finanziaria
La leva finanziaria presenta diversi vantaggi che la rendono uno strumento attraente per chi vuole investire nel Forex:
Accesso al mercato con piccoli capitali: Puoi iniziare a fare trading anche con somme modeste, grazie alla leva.
Possibilità di diversificare: Con un capitale limitato, puoi aprire più posizioni su diverse coppie di valute.
Massimizzazione dei profitti: Anche piccoli movimenti di prezzo possono tradursi in guadagni significativi.
I rischi della leva finanziaria
Nonostante i vantaggi, la leva comporta rischi importanti:
Perdite elevate: La stessa amplificazione che genera profitti può moltiplicare le perdite.
Margin Call: Se le perdite superano il margine disponibile, il broker può chiudere automaticamente le tue posizioni.
Stress emotivo: La leva elevata può portare a decisioni impulsive, spesso dettate dall’ansia.
Come iniziare a fare trading nel Forex con leva finanziaria
Se vuoi utilizzare la leva finanziaria nel Forex in modo efficace e sicuro, segui questi passaggi:
1. Formati e impara le basi
Prima di tutto, studia come funziona il mercato Forex. È importante capire cosa influenzi i tassi di cambio e quali strategie adottare. Approfondisci concetti chiave come:
Coppie di valute principali
Spread e commissioni
Analisi tecnica e fondamentale
2. Scegli un broker affidabile
Il broker è il tuo partner nel trading, quindi assicurati che sia regolamentato e offra condizioni trasparenti. Cerca broker con:
Spread competitivi
Opzioni di leva flessibile
Piattaforme user-friendly
3. Inizia con un conto demo
Per fare pratica, utilizza un conto demo. Potrai testare le tue strategie senza rischiare denaro reale e acquisire confidenza con la piattaforma.
4. Imposta una strategia di trading
Un buon trader non lascia nulla al caso. Definisci un piano di trading che includa:
Obiettivi realistici
Percentuale di rischio per operazione (1-2% del capitale)
Strumenti di gestione del rischio, come stop-loss e take-profit
5. Inizia con una leva bassa
Se sei alle prime armi, usa una leva moderata, come 1:10 o 1:20. Questo ti permetterà di limitare le perdite mentre impari a gestire il rischio.
6. Monitora le posizioni e gestisci il rischio
La gestione del rischio è la chiave per avere successo nel trading. Investi solo ciò che puoi permetterti di perdere e monitora costantemente le tue posizioni.
Conclusione
La leva finanziaria è uno strumento incredibile, ma va usata con cautela. Può aprire le porte del mercato Forex anche a chi dispone di capitali limitati, ma richiede disciplina, formazione e una buona gestione del rischio.
Grazie per aver letto questo articolo. Se hai domande o vuoi condividere le tue esperienze nel Forex, scrivimi nei commenti.
E ricorda: il trading è una maratona, non uno sprint! Buon trading!
L'ANNO NUOVO E' ALLE PORTE!Il nuovo anno è alle porte, con i mercati che stanno registrando gli ultimi aumenti di volume del 2024.
Nel pomeriggio è stato pubblicato l'indice che monitora la vendita delle case in sospeso.
"Le vendite di case in sospeso sono aumentate del 2,2% a novembre, il quarto mese consecutivo di aumenti e il livello più alto da febbraio 2023.
I consumatori sembrano aver ricalibrato le aspettative riguardo ai tassi ipotecari e stanno approfittando di un maggiore inventario disponibile".
Giovedì e venerdì vedremo le prime letture del 2025 con le prime pubblicazione dell'ISM Institute.
Secondo Ted Pick, CEO di Morgan Stanley, un grande rischio sta attualmente dominando l'economia globale.
Gli Stati Uniti devono affrontare un significativo deficit di bilancio oltre a un enorme debito nazionale, ha osservato l'imprenditore, aggiungendo che una delle principali sfide per l'economia statunitense nel 2025 potrebbe essere un rallentamento della crescita economica a causa dell'aumento dell'inflazione, che potrebbe portare alla stagflazione.
In particolare, a metà novembre 2024, il debito nazionale degli Stati Uniti ha superato i 36 trilioni di dollari per la prima volta nella storia.
In precedenza, a giugno, il Fondo Monetario Internazionale ha esortato il governo ad adottare misure urgenti ed efficaci per affrontare l'aumento del debito pubblico.
Le stime preliminari suggeriscono che potrebbe raggiungere l'incredibile cifra del 140% del PIL entro il 2032.
Buon trading a tutti
EURJPY, fast trade con triangolo ascendente Chart di Capital.Com
Il cross dopo lo scrollone estivo, che lo ha portato a perdere 2000 pips in 5 settimane, sta da allora risalendo la china attraverso un canale rialzista ampio e poco inclinato.
La possibile spiegazione della forma può essere ricercata nell'asimmetria ancora molto pronunciata tra le politiche monetarie delle due aree economiche.
Gli operatori vogliono comunque approfittare del generoso carry trade ma al tempo stesso sono consapevoli che non durerà ancora per molto.
Insomma un “vorrei ma non posso”.
Da qui si può anche apprezzare l'importanza, di medio periodo, dell'attuale area.
In m30 abbiamo, in trend, una nuova pausa con la forma di un triangolo ascendente.
La distribuzione dei volumi all'interno della figura non è tipica di un movimento di pausa, tuttavia il fermento che accompagna l'avvicinarsi alla linea di breakout giustifica un tentativo di long.
Abbiamo assistito già da una falsa rottura, ora i prezzi sono tornati a testare la trendline ascendente cui si è aggiunta anche il supporto della ema 50.
Il livello operativi in grafico, il primo target conservativo coincide con un massimo relativo poco sopra la resistenza statica di lungo periodo vista in precedenza mentre il secondo più alto è la proiezione della figura.
IL RE DOLLARO SOVRANO INCONTRASTATOAnalisi del percorso del dollaro nel 2024 e prospettive per il 2025.
Il 2024 è stato un anno in cui l'indice DXY ha vissuto momenti di incertezza ascesa, in cui ha testato più volte la supply zone (rettangolo rosso) intorno ai livelli (106.50 e 105.44) e poi ha toccato il fondo nella demand zone (rettangolo verde) intorno ai livelli di parità a settembre.
Come era già stato preventivato a fine 2023, tutto il 2024 dei mercati finanziari, tralasciando tutto lo scenario geopolitico delineato dalle guerre, è stato influenzato da quello che sarebbe dovuto essere e si è concretizzato il 5 novembre, con l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
Il blasonatissimo "Trump Trade", che ha preso piede con le crescenti aspettative degli investitori secondo cui il presidente più discusso dell'ultimo decennio avrebbe potuto avere una reale possibilità di sconfiggere la candidata democratica Kamala Harris alle elezioni del 5 novembre, diventando il 47° presidente degli Stati Uniti (con non pochi colpi di scena).
Ed è così, che il biglietto verde ha innescato un rally che è partito nei primi giorni di ottobre e, con correzioni fisiologiche, ha portato il dollaro a superare i massimi del 2022, rompendo la barriera dei 108.00. Il rally del dollaro statunitense, come da manuale, ha avuto il suo riflesso sui Tresury, con i rendimenti a 10 anni che hanno toccato quota 4.63%
Ma le motivazioni dell'impennata del biglietto verde non risiedono solo nel "Trump Trade" e le dichiarazioni del neo-presidente sia in campagna elettorale che subito dopo la vittoria (che analizzeremo più avanti) ma riguardano anche lo stato dell'economia americana. Infatti, la notevole forza del dollaro è stata supportata dalla resilienza dell'economia del Paese di fronte agli anni di politica monetaria restrittiva, soprattutto se confrontata con le economie degli altri Paesi equiparati. Nonostante il mercato del lavoro abbia dato segni di rallentamento, gli indicatori di settore rimangono solidi. A testimoniare la forza economica c'è anche l'inflazione al consumo che rimane, rispetto ai principali competitors persistente ed elevata, al di sopra del livello prestabilito dalla Fed (2%). Infatti, attualmente, i membri del FOMC rimangono divisi su chi è propenso ad ulteriori tagli e chi, invece, sostiene la cautela considerando anche il valore ancora alto del PCE (personal consumer expenditure), indicatore più attenzionato dalla FED.
La cautela è legata anche alla prospettive governative di Donald Trump, basate sul suo approccio ad imporre tariffe sulle importazioni dalla Cina, dall'Unione Europea, dal Canada e dal Messico.
La politica dei dazi porterebbe, come conseguenza diretta, ad un aumento dell'inflazione dovuto all'aumento dei costi per gli importatori e i consumatori finali. Correlato a ciò, potrebbero esserci politiche di ritorsione dei Paesi esportatori verso l'America, degenerando in una vera e propria guerra commerciale con un drastico aumento delle tensioni economiche globali (come se non bastassero). Lo scenario appena descritto potrebbe portare la Fed a frenare la sua politica attale dei tagli o, addirittura, a pensare di rialzarli. Se tutto ciò dovesse accadere porterebbe ulteriore linfa vitale al dollaro, rafforzandolo ulteriormente.
Sebbene attualmente l'economia USA sembri di gran lunga più forte rispetto quella dell'Europa e le controparti del G10, è difficile stabilire con certezza se le politiche che vuole attuare il neo-presidente Trump, possano incidere significativamente sulla crescita del PIL americano.
Seguendo le parole di Trump, sia in campagna elettorale che successivamente all'elezione, sembrerebbe che l'intenzione è quella di improntare la politica economica su una deregulation, con un approccio più indulgente in tema di politica fiscale e un focus sulla promozione della produzione interna, sostenendo la politica dei dazi al fine di proteggere il nazionalismo riducendo la dipendenza dalle importazioni. Ulteriore aspetto trumpiano riguarda il minor impiego bellico delle truppe americane all'estero con una correlata esortazione ai Paesi NATO affinché provvedano all'aumento per la spesa per la difesa.
Sul fronte di politica ambientale, Trump promuove l'indipendenza energetica promuovendo la produzione di combustibili fossili (in rispetto al green deal) riducendo le normative ambientali distaccandosi dagli accordi internazionali sul clima.
Come se non bastasse, il neo presidente Donald Trump ha proferito parola anche in merito alla politica monetaria attuata dal Powell, lo stesso criticato più volte già durante il primo mandato per esser stato troppo lento nella politica di taglio dei tassi d'interesse. Da ultimo, Trump ha anche espresso l'idea che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe essere parte attiva nelle decisioni di politica monetaria, minando il ruolo tradizionale riservato alla Federal Reserve. L'evoluzione di questa idea potrebbe avere non poche ripercussioni sulla politica economica e l'indipendenza della Fed, facendo venir meno lo scopo della sua esitsenza.
Ingerenze del Presidente a parte, Powell ha riferito che visto l'andamento dell'economia, di pressioni inflazionistiche alle porte e di un mercato del lavoro tutto sommato non troppo in affanno, non ci sarà alcuna fretta o frenesia a tagliare ulteriormente i tassi, sposando un approccio cauto nella determinazione del tasso neutrale.
In merito, nell'ultima riunione del FOMC che si è tenuta il 18 dicembre, la banca centrale americana si è allineata alle aspettative generali e ha abbassato il Fed Funds Target Range di 25 bps al 4.25%-4.50%, segnalando un ritmo più cauto di allentamento per il 2025, con la maggior parte dei funzionari che hanno espresso preoccupazioni sul fatto che l'inflazione potrebbe tornare a salire. Il "dot plot chart" ha rilevato due tagli per tutto il 2025, ribadendo, quindi, l'idea che la Fed, contro ogni volere di Trump, non ha retta di agire a gennaio, quando effettivamente siederà alla Casa Bianca il nuovo presidente.
Attualmente le proiezioni prevedono che nel 2025 il tasso di prestito di riferimento si attesterà nell'intervallo 3,75%-4%, che entro la fine del 2026 si abbasserà a circa il 3.4% con i costi del prestito che rimarrebbero al di sopra della stima rivista del tasso "neutrale" ora stabilito al 3% (tasso in cui l'economia è in equilibrio).
Per quanto riguarda le proiezioni sull'economia, queste sono state riviste al rialzo rispetto all'ultima lettura, con un PIL che è visto in crescita del 2.5% per il 2024 e del 2.1% per il 2025 ( a differenza delle precedenti che vedevano un 2% per entrambi gli anni).
La disoccupazione è stata vista in lieve rialzo al 4.3% per la fine del 2025, proiezioni migliori rispetto il 4.4% previsto per entrambi gli anni (2024 e 2025).
Per quanto riguardo l'inflazione rimane un velato pessimismo con il dato "core" (escluso delle componenti volatili di energia e cibo) che è rivisto più elevato per più tempo, con un picco del 2.8% nel 2024 per poi arrivare al 2.5% entro la fine del 2025 (le proiezioni precedenti prevedevano un picco del CPI core al 2.6% e 2.2% nel 2025).
ANALISI TECNICA
Weekly chart
Sul grafico settimanale possiamo vedere la tendenza estremamente rialzista supportata dall'indicatore Ichimoku. Infatti la linea di prezzo si trova al di sopra della Tenkan Sen dalla candela del 21 ottobre, con la Chinkou Span nettamente al di sopra della Kumo e della linea di prezzo senza alcuna resistenza da rompere nei paraggi. Il trend è molto teso al rialzo e quindi sarebbe davvero sfrontato pensare ad una posizione al ribasso (trend is your friend).
Attualmente il prezzo si trova all'interno del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista calcolato dai massimi del 2022 ai minimi del 2023. Siamo a circa il livello 0.618 di Fibonacci al livello di prezzo 108.38; potrebbe esserci una correzione, seppur di minima entità ma rimango dell'idea che è troppo azzardato pensare ad un entrata al ribasso.
L'RSI ci delinea una zona di impercomprato con il prezzo molto distante dalla media mobile a 50 periodi.
daily chart
Per quanto riguarda Ichimoku rimaniamo della stessa idea del grafico settimanale, con il prezzo che si tiene sopra la Tenkan Sen. Potrebbero essere interessanti eventuali rimbalzi sulla Kijun Sen per ipotizzare entrate al rialzo (non è un consiglio). Il prezzo rimano comunque molto distaccato dalla Kumo con la Chikoun Span, anche in questo caso, senza alcun ostacolo al rialzo.
Rimaniamo comunque sulla scia del Trump Trade e una significativa rottura del supporto dinamico (freccia verde), potrebbe aprire le porte al supporto statico dello scorso maggio, dove ci sarebbe una confluenza di tra la zona di ritracciamento 0.5 di Fibonacci e la Kijun Sen (circa livello 106.99).
In conclusione, possiamo aspettarci sicuramente un 2025 con tanto carburante nel serbatoio per il dollaro americano con tutto ciò che ne consegue.
Sul fronte geopolitico, non si vede chiaramente la fine delle guerre, sia sul fronte Ucraino sia per il conflitto tra Israele, Iran e Libano, mentre la situazione in Siria continua ad alimentare venti di incertezza in Medio Oriente.
Probabilmente questo scenario continuerà ad alimentare la domanda di beni rifugio e, di conseguenza, fornire supporto al dollaro americano.
Se a tutto ciò, si aggiunge lo scenario trumpiano dei dazi, si potrebbero innescare politiche economiche di ritorsione riaccendendo la miccia delle tensioni globali...
Le crescenti pressioni inflazionistiche potrebbero costringere la Fed ad agire arrestando l'attuale ciclo di tassi o addirittura avviando un nuovo piano di rialzi. Ciò porterebbe i rendimenti dei titoli di stato Usa ancora più in alto rafforzando ulteriormente il dollaro.
È plausibile aspettarsi che il contrasto tra la resilienza economica dell'economia USA e le difficoltà dei paesi concorrenti amplierà il ciclo di allentamento monetario di quest'ultimi rispetto a quello che potrebbe, di contro, palesarsi negli Stati Uniti. Questa divergenza porterà al deprezzamento delle valute rivali e un ulteriore rafforzamento del biglietto verde.
⚠️DISCLAIMER⚠️ Nessuna informazione, dato o news, oggetto di contenuto vuole essere un consiglio finanziario.
Perché Investo Esclusivamente nel Forex: Una Scelta StrategicaInvestire nel mercato delle valute (forex) ha acquisito popolarità tra gli investitori globali grazie alla sua liquidità, accessibilità e potenziale di profitto. Se ti stai interrogando sul motivo per cui scelgo di focalizzarmi solo sul forex, evitando la diversificazione in altri mercati come azioni o criptovalute, ecco alcune motivazioni che chiariscono la mia preferenza per il mercato valutario.
Liquidità Senza Pari
Il forex è il più grande e liquido mercato finanziario al mondo, con un volume di scambi giornaliero che supera i 6 trilioni di dollari. Questa incredibile liquidità consente di entrare e uscire dalle posizioni a qualsiasi ora, senza temere slippage o difficoltà nel trovare acquirenti o venditori. L’alta liquidità contribuisce a rendere il mercato più stabile, riducendo il rischio di manipolazioni sui prezzi e incrementando la trasparenza.
Accesso Continuo
Il forex funziona a livello globale 24 ore su 24, 5 giorni a settimana, offrendo una flessibilità rara in altri mercati. Posso scegliere di fare trading in qualsiasi momento del giorno, adattandomi al mio stile di vita e alla mia routine senza dover rispettare gli orari rigidi di altri mercati, come quelli delle borse valori. Questa accessibilità continua rende il forex ideale per chi ha un’agenda piena o preferisce investire in particolari momenti della giornata, come durante le sessioni asiatiche, europee o americane.
Bassa Soglia d’Ingresso
Un altro aspetto vantaggioso del forex è la bassa barriera all’ingresso. Non è richiesto un capitale elevato per iniziare a operare. Attraverso l’uso della leva finanziaria, posso gestire posizioni molto più grandi rispetto al mio investimento iniziale, aumentando potenzialmente i profitti. Inoltre, numerose piattaforme di trading offrono conti demo gratuiti, permettendo così di apprendere e affinare le proprie abilità senza il rischio di perdere denaro reale. Questo consente a una vasta gamma di investitori, anche a coloro con budget limitati, di entrare nel mercato forex.
Minore Volatilità rispetto alle Criptovalute
Sebbene le criptovalute offrano la prospettiva di guadagni elevati, sono note per la loro elevata volatilità e rischiosità. Al contrario, il forex tende a mantenere una stabilità maggiore, specialmente nel caso delle valute più comunemente scambiate, come il dollaro USA, l’euro e lo yen giapponese. Mentre le criptovalute possono subire oscillazioni di prezzo anche superiori al 10% in un solo giorno, il forex, pur essendo influenzato da eventi economici e politici, tende a muoversi in maniera più prevedibile e controllata. Per coloro che cercano un mercato meno speculativo e dotato di maggiore regolamentazione, il forex rappresenta una scelta più vantaggiosa rispetto alle criptovalute.
Prevedibilità e Analisi Fondamentale
Nel forex, le fluttuazioni delle valute sono principalmente influenzate da fattori economici come tassi d’interesse, politiche monetarie delle banche centrali, inflazione e statistiche macroeconomiche. Questa prevedibilità facilita la previsione dei movimenti dei prezzi rispetto ad altri mercati. Con una solida comprensione dell’analisi fondamentale, è possibile elaborare strategie di trading basate su eventi economici e politiche governative, creando così una base di previsione relativamente chiara. Al contrario, il mercato delle criptovalute risente di una serie di fattori imprevedibili, come l’adozione tecnologica, la regolamentazione e la speculazione, rendendolo più difficile da analizzare.
Diversificazione a Livello Globale
Investire nel forex offre accesso a un ampio ventaglio di valute, provenienti da differenti nazioni e regioni. Questa diversificazione geografica può fungere da protezione per il portafoglio, salvaguardandolo dai rischi legati a mercati azionari specifici o crisi economiche locali. Inoltre, le valute reagiscono in maniera distinta a eventi economici e politici globali, generando molteplici opportunità di investimento in variegati contesti macroeconomici.
Minore Dipendenza da Aziende o Settori
Nel trading azionario, i risultati sono fortemente influenzati dalla performance di singole aziende o settori. Una crisi aziendale o cambiamenti normativi possono impattare significativamente il valore delle azioni. Al contrario, nel forex, le performance sono determinate da fattori macroeconomici globali, non legati a singole entità. Le valute più stabili sono influenzate da politiche monetarie e dati economici, rendendole più semplici da analizzare e prevedere.
Gestione del Rischio
Nel forex, ci sono vari strumenti per la gestione del rischio, come gli stop loss e i take profit, che aiutano a contenere le perdite e preservare i profitti. Inoltre, la possibilità di utilizzare la leva finanziaria offre opportunità di rendimento maggiori, ma deve essere gestita con attenzione. La gestione del rischio nel forex è ben strutturata e consente di operare in modo più sicuro rispetto ad altri mercati, come quelli delle criptovalute, dove la volatilità può comportare perdite rilevanti in breve tempo.
Conclusioni
Investire nel forex offre numerosi vantaggi, tra cui elevata liquidità, accessibilità, una relativa stabilità e la possibilità di operare 24 ore su 24. Sebbene ogni mercato presenti dei rischi, vedo il forex come la scelta più equilibrata per chi cerca investimenti che combinano stabilità e opportunità di guadagno. Seppure non privo di rischi, il forex offre una maggiore prevedibilità rispetto alle criptovalute e una flessibilità che permette di adattarsi facilmente alle proprie esigenze e alle dinamiche di mercato. Per queste ragioni, ho scelto di concentrare il mio portafoglio esclusivamente su questa classe di attivi.
HIMS incrementa i volumi di tradingHIMS: in borsa non è facile nascondere le tracce degli investitori, sia quando qualcosa interessa e sia quando qualcosa è abbandonata al destino.
In questo caso notiamo incremento di volumi in un contesto di incremento dei prezzi.
A mio avviso siamo davanti ad una fase di accumulazione che idealmente potrebbe creare ora delle zone di supporto tra 25 e 20 dollari.
Se vuoi richiedere un parere su un Titolo o ETF lascia un commento!
Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
Risk Disclaimer: this is not a financial advise;
#tradingonline #investimento #borsa #bonus #masterclass #ETF #investing #trading #azioni #stocks
Bitcoin in DistribuzioneBitcoin, dopo aver testato la zona dei 100k il 26 dicembre, senza riuscire a creare nuovi massimi, sembra aver messo in piedi una chiara struttura di Distribuzione. Se il livello dei 90k dovesse cedere, mi aspetto una continuazione ribassista che potrebbe portare i prezzi a toccare un livello volumetrico fondamentale: quello degli 80k.
In quella zona si trova la DYVAH (Developing Yearly Value Area High), un riferimento ben noto a chi lavora con la VWAP e le sue deviazioni. Proprio da lì, ritengo possibile una ripartenza al rialzo.
Una volta raggiunta la zona, attenderei una conferma da price action, un classico evidence di rifiuto, come ad esempio un bullish engulfing prima di un possibile ingresso long con stop sotto il pattern stesso.
Per questo motivo, la mia view nel breve periodo è ribassista, ma sul medio/lungo termine rimango rialzista, puntando su un rimbalzo significativo a partire dalla zona degli 80k.
Ritorno del KIWIIIl dollaro Neo Zelandese ha perso terreno in questi due anni a causa della scarsa crescita economica che ha portato alla recente recessione.
Con due trimestri in negativo, e il terzo che dovemmo vedere alla prossima lettura, il mercato sembra aver già scontato molto, e questo lo dimostra il COT, dal quale emerge che la valuta è stata la più venduta negli ultimi 10 anni toccando un minimo di ipervenduto da panico.
con l'economia globale in miglioramento però, nel 2025, anche quella della nuova zelanda potrebbe beneficiarne, questo è sopratutto vero se i suoi partner commerciali come Australia e Cina si manterranno stabili. A proposito dell australia, il PIL della nuova Zelanda è visto crescere di uno 0,6% in più rispetto a quello del suo partner commerciale per il 2025.
Questo grafico mostra il Consumer Confidence Index sommato al Business Confidence index della nuova zelanda, in relazione alla crescita del PIL QoQ. La crescita della fiducia dei consumatori e delle imprese sembra anticipare o quanto meno andare di pari passo con la crescita del PIl.
PREZZI
i prezzi in NZ sono calati a un livello per il quale la banca centrale si è sentita sicura a tagliare anche abbastanza aggressivamente i tassi d'interesse. La prossima riunione è fissata per il 2 febbraio, e chissà se la RBNZ sarà ancora fiduciosa a tagliare o metterà in pausa? dato lo scollamento tra i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo. I primi tendono ad anticipare i secondi.
ANALISI TECNICA
non troppi spunti dal grafico, il prezzo è incastrato da anni in un ampissimo trading range e quindi non è facile capire dove mettere lo stop loss. Uno Stop loss conservativo è in area 1.12 cioè sopra l'ultimo massimo anche se è molto distante dai prezzi attuali, oppure si potrebbe pensare di mettere uno stop loss più ristretto ma più speculativo sopra l'ultima resistenza creatasi in corrispondenza del .618 di fibonacci. Take Profit può variare a seconda dei vari livelli di supporto che si individuano.
NEWSLETTER#107: HOUSING USASETTORE IMMOBILIARE USA
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono destinate a chiudere a 4,04 milioni nel 2024, segnando l'anno peggiore dal 1995.
Le vendite sono destinate ad essere ancora più basse rispetto alla crisi finanziaria del 2008.
La mancanza di domanda di case esistenti arriva quando i prezzi delle case sono aumentati di oltre il 50% dal 2020.
Nello stesso periodo di tempo, i tassi ipotecari sono quasi triplicati, peggiorando ulteriormente l'accessibilità.
Il tasso medio su un mutuo a 30 anni è aumentato di 100 punti base solo da settembre, al 7,1%, nonostante la Fed abbia tagliato i tassi di 100 punti base.
Nel pomeriggio verranno pubblicati gli ultimi dati USA riguardanti il settore immobiliare: HPI SHILLER.
Buon trading a tutti
GOLD, fast trade con triangolo di compressione Chart di Capital.Com
Il Gold dopo l'accelerazione del mese di ottobre è in una evidente fase di correzione, come dimostrano anche i volumi in calo.
In tale contesto può essere utile cavalcare il possibile movimento long successivo alla formazione dell'ultimo minimo relativo che ha dato origine alla trendline rialzista inferiore del triangolo che sta comprimendo la volatilità nelle ultime settimane.
In H4 si nota un sotto movimento long originatosi dai 2585 che ha preso le forme di un triangolo ascendente di cui per ora si legge una falsa rottura, come dimostrano i volumi rimasti deboli.
Tuttavia ritengo probabile una continuazione del up trend con possibilità di colpire la parte alta del triangolo più grande come evidenziato nel grafico
L'ostacolo dei 2630 risulta discretamente ostico nel breve termine, tuttavia il reward/risk del possibile long risulta decisamente interessante se si pone uno stop loss sotto l'ultimo swing in H4 intorno all'area 2580.
Livelli operativi in grafico.
Le azioni tecnologiche riflettono lo spirito natalizio.Le azioni tecnologiche riflettono lo spirito natalizio.
A Wall Street si dice:
"La storia dimostra che i mercati si riprendono sempre dalle crisi. Investi con fiducia nei momenti di incertezza." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Nonostante tutto il lavoro da svolgere nella notte tra il 24 e il 25 dicembre, Babbo Natale si è presentato puntualmente per la prima sessione ufficiale del suo rally annuale omonimo, martedì. I principali indici sono avanzati di circa l'1%, mettendo gli investitori in uno stato d'animo festoso in vista del Natale.
Il NASDAQ ha guidato nuovamente la salita con un incremento dell'1,35% (pari a circa 266 punti), raggiungendo quota 20.031,13. L'ultima volta che questo indice aveva chiuso sopra i 20.000 punti risaliva al 17 dicembre. Tutti i titoli del gruppo MAG 7 sono cresciuti durante la sessione, evidenziando come le grandi aziende tecnologiche sembrino intenzionate a concludere il 2024 in positivo. Il maggiore vincitore è stato, prevedibilmente, Tesla (TSLA), che ha registrato un aumento del 7,4%, mentre Meta Platforms (META), Apple (AAPL) e Amazon (AMZN) hanno segnato rialzi superiori all'1%. Nel frattempo, Broadcom (AVGO), potenziale titolo del mese, ha guadagnato un ulteriore 3,2%.
L'S&P 500 è cresciuto dell'1,1% martedì, chiudendo a 6.040,04, mentre il Dow Jones è salito dello 0,9% (circa 390 punti), raggiungendo quota 43.297,03 e segnando così una quarta sessione consecutiva in positivo dopo un precedente calo durato dieci giorni. Sia il NASDAQ che l'S&P 500 si trovano ora in una fase di tre giorni di crescita consecutiva.
Nonostante il volume di scambi sia stato ridotto a causa delle festività, l'andamento del mercato è stato convincente. Come previsto, il calo della scorsa settimana si è rivelato più una "scossa all'albero" che una conclusione del mercato rialzista.
La buona notizia è che il "Santa Claus Rally" ufficiale è iniziato il 24 dicembre e avrà tempo fino al 3 gennaio per accumulare ulteriori guadagni dell'ultimo minuto per il 2024.
Il mercato ha chiuso in anticipo il 24 e ha riaperto oggi, dopo essere rimasto chiuso mercoledì per Natale. Sebbene il volume degli scambi rimarrà probabilmente basso per il resto della settimana (e forse dell'anno), gli investitori osserveranno attentamente l'evoluzione del Santa Claus Rally, cercando di lasciarsi alle spalle recenti incertezze e delusioni.
Quando il mercato dimostra questa forza durante le festività, di solito c'è un seguito. Vedremo come si svilupperà la seconda metà della settimana, ma per ora si tratta di un buon segnale per una chiusura positiva dell'anno.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Applied Optoelectronics (AAOI)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
PRE-HOLIDAY NEWSSettimana tranquilla sul fronte macroeconomico.
Le volatilità in entrata saranno inferiori alla media per via delle chiusure, anticipate e non, delle principali borse mondiali.
KING DOLLAR
Dopo l'intervento della FED della scorsa settimana, il dollaro ha continuato a beneficiare di un ottimo sentiment rialzista.
Secondo Fortune, c'è una possibilità del 40% che la FED alzerà i tassi durante il 2025.
"La continua forza economica e le politiche inflazionistiche attese dal presidente eletto Donald Trump potrebbero significare che la Federal Reserve potrebbe dover ricorrere ad aumenti dei tassi nel 2025.
In effetti, l'economia è così robusta che il Dipartimento del Commercio ha rivisto al rialzo la crescita del terzo trimestre la scorsa settimana al 3,1%, rispetto alla stima precedente del 2,8%"
I dati pubblicati ieri pomeriggio riguardanti l'indice di fiducia dei consumatori CB ha mostrato un calo rispetto i mesi precedenti.
"La recente ripresa della fiducia dei consumatori non è stata sostenuta a dicembre poiché l'indice è tornato al centro dell'intervallo prevalso negli ultimi due anni.
Mentre le valutazioni più deboli dei consumatori sulla situazione attuale e sulle aspettative hanno contribuito al declino, la componente aspettative ha registrato il calo più marcato.
Le opinioni dei consumatori sulle attuali condizioni del mercato del lavoro hanno continuato a migliorare, in linea con i recenti dati sull’occupazione e sulla disoccupazione, ma la loro valutazione delle condizioni commerciali si è indebolita".
Notizie di oggi
- Chiusa la borsa italiana e tedesca, le altre borse chiuderanno le contrattazioni in anticipo
- Beni durevoli (14:30) (USD)
- Vendita di nuove case (16:00) (USD)
Buone feste e buon trading a tutti
Il mercato chiude +1% venerdì al termine di una settimana dura.Le azioni salgono dell'1% venerdì per una conclusione positiva di una settimana difficile.
A Wall Street si dice:
"Le opportunità di investimento sono spesso nascoste in periodi di crisi e pessimismo." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Gli investitori devono aver dormito bene la notte precedente, perché venerdì si sono calmati significativamente, contribuendo a far rimbalzare i principali indici dell'1%. Tuttavia, questo rialzo si è rivelato insufficiente e tardivo per salvare la settimana.
Non guardate ora, ma il Dow ha registrato due sessioni consecutive in positivo, tentando di interrompere una serie di dieci giorni di perdite, culminata mercoledì con un crollo del 2,6%. L'indice è salito dell'1,18% (equivalente a poco meno di 500 punti), chiudendo a 42.840,26.
Nel frattempo, l'S&P ha guadagnato l'1,09%, raggiungendo i 5.930,85 punti, mentre il NASDAQ è cresciuto dell'1,03% (quasi 200 punti), attestandosi a 19.572,60. Entrambi questi indici hanno interrotto una serie di tre giorni consecutivi di ribassi, che includevano perdite rispettivamente del 3% e del 3,6% durante la svendita di mercoledì 18.
Togliamoci subito il pensiero: è stata una settimana pessima. Il Dow ha perso il 2,3% nei cinque giorni, mentre l'S&P è sceso del 2% e il NASDAQ dell'1,8%. Tuttavia, senza il rally di venerdì, la situazione sarebbe stata decisamente peggiore.
Il grande catalizzatore del rimbalzo è stato un incoraggiante indice dei consumi personali (PCE). Dopo il panico di mercoledì, quando il presidente della Fed, Jerome Powell, ha segnalato solo due tagli dei tassi previsti per il 2025 anziché quattro, il mercato aveva bisogno di una notizia positiva per riprendersi. E una piccola buona notizia è arrivata.
I dati PCE hanno registrato un incremento dello 0,1% su base mensile e del 2,4% su base annua, entrambi inferiori di 0,1 punti percentuali rispetto alle aspettative. Anche il PCE core, con incrementi dello 0,1% e del 2,8% rispettivamente, è risultato dello 0,1% al di sotto delle previsioni. Quando si è in ansia e si controlla la pressione sanguigna, un miglioramento dello 0,1% può essere un grande sollievo.
Gli investitori hanno inoltre apprezzato i commenti del presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, che ha dichiarato oggi alla CNBC che l'inflazione continua a muoversi verso l'obiettivo del 2% fissato dalla Fed e che i tassi potrebbero scendere "in misura significativa" nei prossimi 12-18 mesi.
Ora ci attende la settimana di Natale, il che significa che il mercato chiuderà anticipatamente martedì e resterà chiuso mercoledì. Tutti ci chiediamo se un rally di Babbo Natale arriverà in città per farci dimenticare questa settimana difficile.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Audioeye (AEYE)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Potrebbe Palantir diventare la nuova Nvidia?Potrebbe Palantir diventare la nuova Nvidia?
Nell'anno 2023, ero uno dei pochi a prevedere il grande successo di Nvidia, e oggi parlerò di un'altra azienda che potrebbe seguire le sue stesse orme: Palantir.
L'intelligenza artificiale diventerà sempre più importante per le imprese, poiché passerà dalla fase di sperimentazione all'adozione strategica. Ciò contribuirà a risolvere problemi specifici e a promuovere l'efficienza, l'innovazione e la crescita sostenibile all'interno delle aziende. Accanto ai colossi del settore come Alphabet, Microsoft, Amazon e Meta, questa società potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione nel modo in cui i dati sono gestiti ed elaborati nell'ecosistema dell'IA, Offrendo soluzioni che ridefiniscono gli standard dei software aziendali e dell'analisi avanzata.
Sebbene Nvidia sia al vertice del mercato degli hardware per l'AI, il futuro di Palantir dipenderà dalla capacità di rendere i loro software e soluzioni di analisi dati indispensabili, in un mercato dove già spiccano nomi come Snowflake e Databricks.
Nell'attuale panorama tecnologico, Palantir Technologies Inc (NASDAQ:PLTR) si distingue come una delle società più interessanti. Negli ultimi due anni ha implementato importanti cambiamenti nel suo modello di business e ha consolidato la sua posizione di leader nell'utilizzo dell'intelligenza artificiale per l'analisi dei dati. Il lancio della piattaforma Artificial Intelligence Platform (AIP) ha permesso a Palantir di integrare modelli linguistici avanzati con dati complessi del mondo aziendale, offrendo una soluzione inestimabile per numerosi clienti sia nel settore pubblico che privato.
La forza di Palantir risiede nella sua abilità di combinare dati aziendali con l'intelligenza artificiale, trasformando un ammasso caotico di informazioni in decisioni operative chiare e concrete. Si tratta di una vera e propria rivoluzione nel modo in cui le aziende gestiscono e utilizzano i loro dati.
Con una spesa globale stimata in oltre 1 trilione di dollari nei prossimi tre anni, l'intelligenza artificiale sta diventando sempre più importante. Ci sono molte opportunità per le aziende che possono affermarsi come partner strategici nella gestione e nell'utilizzo dei dati. Mentre Nvidia è leader del settore hardware, Palantir potrebbe diventare un attore chiave nel campo del software e avere margini di crescita significativi entro il 2025.
Essere un'azienda leader nel campo dell'intelligenza artificiale non è solo una questione di innovazione e sviluppo tecnologico, ma anche di successo finanziario sul mercato. La valutazione a Wall Street e gli aspetti fondamentali dell'azienda sono altrettanto importanti per raggiungere il vertice del settore.
Nel 2025, dopo il passaggio del titolo dal New York Stock Exchange (NYSE) al Nasdaq il prossimo 23 dicembre, si prevede che Palantir continuerà a crescere e guadagnare valore. Nel terzo trimestre del 2024, l'azienda ha visto una crescita dei ricavi del 30% su base annua e ha generato un flusso di cassa libero rettificato di 434,5 milioni di dollari. I suoi risultati finanziari dimostrano che Palantir sta andando verso una maggiore crescita, come evidenziato dalle previsioni di utili per il prossimo trimestre (0,11 dollari per azione) che sono in aumento del 37,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Inoltre, le entrate stanno continuando a svilupparsi positivamente con una prevista crescita del 28,3% per questo trimestre.
Palantir ha stretto accordi milionari con vari partner, incluso un contratto quinquennale del valore di quasi 100 milioni di dollari per migliorare le capacità di intelligenza artificiale e machine learning dell'esercito statunitense. A differenza di altre società software, la forza di Palantir risiede nella sua abilità di fornire soluzioni proprietarie che ottimizzano l'uso dell'IA e aumentano l'efficienza operativa dei suoi clienti. Questa posizione unica ha portato alcuni esperti a prevedere un aumento del titolo fino al 111% entro il 2025.
Al momento, le azioni sono costose, ma se ci sarà una correzione tecnica dei prezzi intorno ai 50$, comprerò il titolo con un obiettivo di raggiungere i 100$.
XAUUSD: strategia di trading per lunedì!🔥L'oro è salito fortemente durante la sessione di trading statunitense di venerdì. Il mercato è preoccupato se l'oro si è invertito? E se andare long la prossima settimana? Dall'attuale tendenza tecnica, ecco un'analisi specifica:
✅L'oro è attualmente nel terzo mese di aggiustamento, con meno di 7 giorni di negoziazione rimasti questo mese, e accompagnato dalle festività natalizie. Dal punto di vista del ritmo di aggiustamento della tendenza tecnica, l'oro può confermare la fine dell'aggiustamento a medio e lungo termine solo se scende sotto il minimo di 2536. Tuttavia, dall'attuale forza del declino e dal ritmo operativo a breve termine, è difficile scendere sotto 2536.
✅La media mobile a 4 ore dell'oro è ancora in uno stato di disposizione di posizione corta con un dead cross verso il basso e non ha le condizioni per un'inversione unilaterale. La posizione corta dell'oro si è fermata questa volta sulla linea 2583 ed è rimbalzata a circa 2632 venerdì sera. Questa posizione è il punto chiave per la conversione in alto e in basso prima della decisione sul tasso di interesse. La tendenza della prossima settimana ruoterà attorno a 2632:
🔰Se rompe 2632, significherà la fine del declino a breve termine e continuerà a rimbalzare per testare l'area 2650-2660 e formare un consolidamento laterale di alto livello a livello settimanale. Più lungo è il tempo laterale, minore è la probabilità di un successivo declino.
🔰Se la soppressione di 2632 è efficace, la tendenza ribassista dal declino di 2726 continuerà e l'area 2580-2630 verrà mantenuta per toccare il fondo e potrebbe scendere di nuovo sotto 2536 per completare l'aggiustamento a medio e lungo termine.
✅Se le notizie del fine settimana stimolano la stabilizzazione e aumentano lunedì e la media mobile si gira verso l'alto, puoi prendere in considerazione l'acquisto sui cali. Se lo shock continua, puoi vendere a un prezzo alto e acquistare a un prezzo basso nell'intervallo 2635-2590.
✅Il ritmo di aggiustamento dell'oro in questo round è simile a quello intorno ai 2.300 $ USA, che potrebbe formare un processo di shock bottoming e quindi avviare un nuovo round di trend rialzista. La struttura del mercato rialzista non cambierà. Da un punto di vista fondamentale, si prevede comunque che stabilisca un nuovo massimo l'anno prossimo. La chiave è prestare molta attenzione al ritmo di aggiustamento e ai cambiamenti nei livelli di supporto per determinare le opportunità di acquisto a medio e lungo termine. In seguito, aggiornerò la strategia in tempo reale in base alle prestazioni specifiche del mercato e ai cambiamenti delle notizie.
🤝Condividi la tua opinione nei commenti e supporta l'idea con un Mi piace. Grazie per il tuo supporto!👏
SUMMARY WEEK: FED, BOE, PIL...Riassunto delle settimana:
- Gli indici manifatturieri europei continuano a rallentare
- Il tasso di disoccupazione del Regno Unito rimane stabile al 4,3%
- L'inflazione nel Regno Unito rimbalza al 2,6%
- Il tasso d'interesse americano viene tagliato di 25 punti base
- La banca centrale giapponese lascia invariati i tassi d'interesse allo 0,25%
- La Bank of England lascia invariati i tassi al 4,75%
- Supera le aspettative il PIL USA che sale al 3,1%
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- JPY è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
PMI EUROZONA:
“L’attività terziaria è tornata a crescere e il settore sta mostrando un notevole, se non esuberante, tasso d’espansione simile a quelli osservati a settembre e ottobre. Mentre il manifatturiero è sprofondato sempre più in recessione, la ripresa dell’attività terziaria è uno sviluppo ben gradito per tutta l’economia.“
Buon trading a tutti