Mercati in consolidamentoL'S&P 500 è salito dello 0,2% ieri, con il Nasdaq che è salito dello 0,8%, segnando la terza sessione consecutiva di guadagni, mentre il Dow Jones ha chiuso a +0.17%. Rimane, a livello globale, l’incertezza relativa ai dazi, e ai dati economici, che cominciano a mostrare delle crepe anche nell’economia Usa.
Trump ha dichiarato che alcuni paesi potrebbero essere esentati dai dazi reciproci che entreranno in vigore il 2 aprile, accennando anche a potenziali nuove tariffe su prodotti farmaceutici e automobili. Tesla è salita del 3,4% dopo un aumento del 12% di lunedì, mentre Nvidia è scesa dello 0,6%. Ad aumentare le preoccupazioni del mercato, la fiducia dei consumatori è scesa al minimo di quattro anni, con le aspettative future che sono scese al livello più debole degli ultimi 12 anni.
FINE DEL RIGORE TEDESCO
Il bazooka fiscale da 500 miliardi di euro promette di ridefinire l’economia tedesca. Un punto di svolta per Berlino e probabilmente anche per l’intera Europa con Goldman Sachs che stima un’aggiunta dell’1% cumulativo nei prossimi tre anni per il Pil dell’area euro in virtù della politica fiscale tedesca molto più accomodante e la maggiore spesa militare in tutta la regione. Questo scrive “finanza online” nella sua rubrica, ribadendo che per decenni, specie dopo la nascita dell’Euro, la Germania è stata l’emblema del conservatorismo fiscale, imponendo rigidi limiti di spesa a tutta l’Europa, ed evitando gli stimoli finanziati dal debito.
Adesso il paradigma sta cambiando, chissà perché, viene da chiedersi, e i mercati hanno da subito reagito con veemenza. Se da un lato la Borsa di Francoforte si è arrampicata ai nuovi massimi storici, dall’altro i Bund hanno pagato dazio con rendimenti in salita. Oggi stazionano in area 2,83% e c’è chi prospetta nuove incursioni verso l’altro, fino al 3% se non oltre. Alcuni economisti indicano anche uno scenario estremo, che vede il rendimento del Bund decennale spingersi fino al 3,5%-4%.
Per avverarsi richiederebbe una crescita economica molto elevata e un’inversione totale della politica monetaria della Bce “In questo caso il rendimento del BTP a 10 anni si posizionerebbe probabilmente al 5% o oltre, rendendo più difficili per l’Italia il raggiungimento degli obiettivi di surplus primario.
A meno che la Bce non intervenga per ridurre la frammentazione, Infine, lo scenario ribassista (rendimenti sotto il 2,5%) potrebbe verificarsi in caso di politiche economiche meno efficaci in Germania, shock disinflazionistici o un forte spostamento delle riserve globali dal dollaro Usa all’Euro, a causa delle politiche di Trump. Inevitabilmente il maxi-stimolo fiscale da parte di Berlino avrà quindi ricadute sull’operato futuro della Bce.
L’Eurotower, reduce da sei tagli dei tassi da giugno 2024 a oggi, nei prossimi meeting potrebbe prendersi una pausa, per arrivare poi ad un solo ulteriore taglio in autunno. Christine Lagarde, ha rimarcato che l’economia della zona euro sarà alle prese con shock eccezionali dovuti alla questione dazi, bazooka fiscale tedesco e piano di riarmo dell’Ue che potrebbero amplificare la volatilità dell’inflazione e aumentare il rischio che la crescita dei prezzi diventi più persistente.
IFO IN RIPRESA
L'indicatore Ifo Business Climate per la Germania è salito a 86,7 a marzo 2025, segnando il livello più alto da luglio e allineandosi alle aspettative del mercato. Il sentiment aziendale è migliorato poiché le aziende sono diventate più ottimiste sui mesi a venire (87,7 contro 85,6 a febbraio), a seguito di uno storico accordo sul debito per aumentare la spesa per la difesa allentando le rigide regole e istituendo un consistente fondo infrastrutturale. Il sentiment è migliorato in tutti i settori.
I produttori (-16,6 contro -21,9) e il commercio (-23,7 contro -26,2) hanno visto un notevole spostamento verso un minore scetticismo nelle loro prospettive. I fornitori di servizi (-1,1 contro -4,3) hanno beneficiato principalmente del crescente ottimismo tra gli studi di architettura e ingegneria. Nel frattempo, il settore delle costruzioni (-24,6 contro -27,4) ha registrato guadagni trainati da una valutazione più positiva della situazione attuale, sebbene la mancanza di ordini sia rimasta la sfida più grande del settore.
UK, CROLLANO LE VENDITE AL DETTAGLIO
L'indicatore delle vendite al dettaglio della Confederation of British Industry per il Regno Unito è sceso di 18 punti a -41,0 a marzo 2025, il livello più basso da aprile 2024 e significativamente al di sotto delle aspettative di mercato di -28,0.
Ciò ha segnato il sesto mese consecutivo di declino del settore, con rivenditori e grossisti che hanno citato le tensioni commerciali globali e il bilancio autunnale come fattori chiave che hanno frenato la fiducia dei consumatori e delle aziende, portando a una domanda più debole.
Nel frattempo, i volumi delle vendite al dettaglio online sono diminuiti a un ritmo simile al mese precedente (-27,0 contro -28,0 a febbraio) e le vendite per il periodo dell'anno sono state considerate al di sotto delle norme stagionali a marzo, rispecchiando la tendenza osservata a febbraio (-36,0 contro -34,0).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Analisi fondamentale
Nuovo Massimo per Tesla?I mercati azionari statunitensi oggi, 25/03/2025, hanno chiuso al rialzo, sostenuti da un aumento delle azioni di Apple (+1,4%) che ha spinto il Nasdaq, nonostante un calo di Nvidia (-0,6%).
Gli investitori hanno analizzato dati misti sulla fiducia dei consumatori e hanno rivolto l'attenzione su potenziali cambiamenti nella politica commerciale annunciati da Trump. Il Presidente ha anticipato nuovi dazi sulle automobili, ma con possibili esenzioni che verranno definite il 2 aprile, aumentando l'incertezza del mercato.
La fiducia dei consumatori ha segnato il minimo dal 2021, con un indice di 92,9 a marzo, evidenziando un calo delle aspettative economiche future. Mentre gli investitori cercano maggiore chiarezza, l'S&P 500 è in calo del 2% dall'inizio dell'anno, in rotta per la prima perdita trimestrale dal 2023.
Nel contesto, l'agenzia di rating Moody’s ha avvertito di un deterioramento continuo della forza fiscale degli Stati Uniti, a causa dei deficit e dell’aumento del debito pubblico.
Tra le società principali, Tesla è salita del 3,45% nonostante la diminuzione della sua quota di mercato in Europa, e CrowdStrike ha guadagnato il 3,3% dopo un aggiornamento del rating degli analisti.
Tuttavia, KB Home ha perso il 6% a seguito di un taglio delle previsioni di fatturato per il 2025.
Gli operatori osservano ora i prossimi dati sull'inflazione, in particolare il Personal Consumption Expenditures Price Index, previsto per venerdì, che potrebbe offrire indicazioni sulla prossima mossa della Federal Reserve.
FIDUCIA USA IN CALO....FIDUCIA DEI CONSUMATORI USA:
Continua il trend ribassista dei diversi indici di fiducia USA.
L'indice di fiducia Conference Board è sceso a 92,9, il livello PIU' BASSO DA FEBBRAIO 2021.
"La preoccupazione maggiore è il calo di quasi 10 punti nelle aspettative dei consumatori, che lascia l'indice ai minimi da 12 anni.
A novembre, la fiducia era in aumento grazie alla forte crescita, ai mercati azionari ai massimi storici e alla sensazione che il presidente Donald Trump avrebbe tagliato le tasse e deregolamentato l'economia, mantenendo la crescita e il mercato del lavoro solidi.
Tuttavia, non si è concentrato su queste aree e stiamo invece assistendo a una crescente ansia per l'austerità del governo del presidente Trump e la spinta politica guidata dai dazi commerciali".
Buon trading a tutti
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Buongiorno.
Gold fatica a romperci i 3000.
Le mie posizioni restano long finché non ci sarà un crollo forte e confermato dai fondamentali.
Quando scende ai miei livelli discount, aggiungo long di continuazione.
I timeframe più alti sono orientati al long, tranne l'H4 che mostra un cedimento strutturale seguito da massimi e minimi decrescenti.
Aspetto livelli segnati per operare.
Non considero la zona dei 3000 per via della lunga spike.
Resto flat al momento e opero in altri mercati.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
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Wall Street torna a ruggireTorna prepotentemente a salire l’azionario Usa, trascinato dalle speranze di riduzione dei dazi o per lo meno, applicazione limitata, che poi è sempre quello che abbiamo sostenuto in queste pagine, negli ultimi mesi, quando più volte abbiamo ribadito che le tariffe sono un mezzo e non il fine, che poi è la necessità di tagliare il debito pubblico e ridurre il deficit delle partite correnti.
Trump infatti, potrebbe adottare un approccio più mirato alle tariffe, attenuando le preoccupazioni di una guerra commerciale a tutto campo. L'S&P 500 è salito dell'1,7% al massimo delle ultime due settimane, mentre il Nasdaq 100 ha guadagnato il 2,1% e il Dow Jones è salito di 650 punti. Le azioni tecnologiche hanno guidato i guadagni, con Nvidia e AMD in rialzo rispettivamente del 3,1% e del 7%, mentre Tesla è salita dell'11,9% dopo settimane di cali. Amazon ha guadagnato il 3,6% e Alphabet è avanzata del 2,1%.
L'amministrazione Usa potrebbe escludere alcune tariffe specifiche per settore dal 2 aprile, sebbene i funzionari abbiano avvertito che le decisioni definitive non sono ancora state prese. Gli investitori hanno accolto con favore il potenziale cambiamento di politica dopo settimane di volatilità del mercato guidata dai timori di recessione e dal debole sentimento dei consumatori. Nel frattempo, gli indici PMI preliminari hanno mostrato una crescita inaspettatamente forte nel settore dei servizi, mentre il settore manifatturiero ha subito una contrazione, con i costi di input in aumento a causa dei dazi.
VALUTE, SCENDE ANCORA L’EURO
Dollaro sugli scudi, come abbiamo ricordato anche negli ultimi commenti, con l’EurUsd tornato a ridosso dei supporti chiave di 1.0765, obiettivo dei grafici a 4 ore. Va detto che però, per il momento, la salita del dollaro non appare forte, e sembra che emergano sempre dei venditori su ogni resistenza tecnica. Anche il Cable è sceso a 1.2595 per poi tornare sopra 1.2920 in serata.
UsdJpy che ha superato 150.50 e ora punta decisamene sulle resistenze richiamate anche ieri a 151.40 50 area. UsdCad ancora debole, unico dollaro che per ora non trova slancio, mentre le oceaniche restano sotto pressione. Tra i cross segnaliamo EurAud ed EurNzd che hanno ritestato le resistenze chiave prima di scendere nuovamente. Tra i cross eurjpy che attacca quota 163.00 con obiettivi a 164.20.
EUROPA PMI IN CALO
L'indice PMI composito dell'Eurozona è salito a 50,4 a marzo da 50,2 a febbraio, al di sotto delle aspettative di mercato di 50,8. Ha segnato però il terzo mese consecutivo di modesta espansione dell'attività commerciale in tutto il blocco, con una crescita che ha raggiunto il ritmo più rapido dallo scorso agosto. La produzione manifatturiera è tornata in espansione per la prima volta in due anni, registrando il suo aumento più forte da maggio 2022, mentre la crescita del settore dei servizi ha rallentato fino a un minimo di quattro mesi.
Nel frattempo, i nuovi ordini hanno continuato a diminuire, l'occupazione è rimasta sostanzialmente stabile dopo sette mesi di calo e gli arretrati di lavoro si sono ridotti per il 24° mese consecutivo. Sul fronte dei prezzi, l'inflazione dei costi di input è scesa al livello più basso da novembre, mentre l'inflazione dei prezzi di vendita è scesa al livello più basso del 2025. Infine, la fiducia delle imprese si è indebolita per il secondo mese consecutivo, raggiungendo il livello più basso da novembre.
PMI USA IN RIALZO
L'indice PMI composito statunitense S&P Global US è salito a 53,5 a marzo 2025, dal minimo di 10 mesi di febbraio di 51,6, indicando la crescita più forte dal dicembre 2024. Il settore dei servizi ha guidato la ripresa (PMI a 54,3 contro 51), con parte della crescita attribuita a una ripresa dell'attività commerciale Nel frattempo, la produzione è scesa (49,8 contro 52,7) dopo una spinta guidata dai dazi all'inizio dell'anno.
L'occupazione è cresciuta solo marginalmente, riprendendosi dal calo di febbraio. L'inflazione dei prezzi di input è salita a un massimo di quasi due anni, soprattutto nella produzione, a causa dei dazi, sebbene la concorrenza abbia limitato il passaggio ai prezzi di vendita. Le aspettative aziendali per l'anno a venire sono scese al secondo minimo da ottobre 2022, riflettendo la crescente cautela dovuta alle preoccupazioni sulla domanda e alle politiche dell'amministrazione Trump.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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EUROPA: SEGNALI POSITIVI?L'indice PMI manifatturiero preliminare europeo e quello composito hanno registrato un aumento rispetto il mese precedente.
“Le aziende manifatturiere hanno registrato un’espansione della produzione per la prima volta da marzo 2023.
Sia quelli i prezzi di vendita che i prezzi di acquisto hanno rallentato la tendenza al rialzo dei mesi precedenti.
L’inflazione dei costi più bassa indica minor pressione dei salari, uno dei principali fattori delle spese affrontate nel settore terziario ad alta intensità di manodopera.
Allo stesso tempo, nel manifatturiero, l’aumento sia dei prezzi di acquisto che di
vendita resta moderato, grazie anche al calo del costo dell’energia.
È interessante notare che a marzo la Germania ha superato la Francia, suo principale partner commerciale, sia nella produzione manifatturiera che nell’attività terziaria.
Eppure, se allarghiamo la visuale storica e guardiamo ai due anni passati, l’industria francese si è contratta solo di circa l’1% dall’inizio del 2023, mentre quella tedesca è crollata grossomodo dell’8%".
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.03.2025Borse Usa ed EU incerte: pesano timori di minor crescita ritorno inflazione.
Pechino cerca nuove fonti per il gas e l’indipendenza nei chip.
Si amplia la sovaperformance dell’equity europeo su quello americano.
Guerra Russia Ucraina: proseguono negoziati per un cessate il fuoco.
Le borse europee sono scese venerdì, con un calo generale dovuto alle preoccupazioni relative agli effetti delle politiche commerciali degli usa, in particolare sull'inflazione: Francoforte -0,76%, Londra -0,68%, Parigi -0,63% e Milano -0,6%. Anche lo Stoxx 600, l'indice rappresentativo dell'Eurozona, ha registrato una diminuzione di quasi -1% spinto da vendite nei settori tecnologico e industriale.
Wall Street, venerdì, ha chiuso mista la settimana, col Dow Jones e l'S&P 500 saliti +0,1%, mentre il Nasdaq ha guadagnato +0,5%. Tuttavia, l’indice dei "Magnifici Sette" ha segnato la quinta settimana consecutiva di calo, con una perdita di -0,6%, influenzato dalla guerra commerciale, dai timori di rallentamento della crescita economica e dalle minacce di tariffe punitive sugli scambi internazionali.
Nonostante il rimbalzo di venerdì, la performance settimanale di Wall Street è stata positiva, con Nasdaq in crescita +0,2%, S&P500 +0,5%, Dow Jones +1,2% e Russell2000 +0,6%.
In Europa, Madrid ha segnato la migliore performance settimanale, guadagnando +2,6%, seguita da Milano con +1%. Tra i settori che hanno attratto maggiori investimenti, nello Stoxx600 europe, troviamo gli energetici (+4%), il retail (+2,3%) e le utility (+2,2%).
Sul fronte politico-economico, la Germania ha approvato un pacchetto di investimenti per infrastrutture e difesa, con il Bundesrat che ha dato il via libera a una modifica del freno sul debito pubblico, per consentire la spesa necessaria. Il pacchetto, che era già stato approvato dal Bundestag, causerà una forte crescita del debito pubblico tedesco.
Negli Stati Uniti, le notizie diffuse nel fine settimana, secondo cui il presidente Trump non imporrebbe tariffe su automobili, prodotti farmaceutici, semiconduttori e materie prime hanno contribuito, stamane, 24 marzo, a migliorare il sentiment del mercato, con i futures di Wall Street in rialzo e una riapertura europea positiva (+0,5%).
Le borse asiatiche hanno avuto performance miste. A Hong Kong e Shanghai, gli indici sono rimasti stabili, nonostante la notizia che Ant Group, sostenuto da Jack Ma, ha sviluppato tecnologie di intelligenza artificiale a basso costo utilizzando chip cinesi, che hanno ottenuto risultati simili a quelli dei chip NVIDIA.
Questo segna una crescente indipendenza della Cina nella produzione di chip. In Giappone, Nikkei225 invariato, con dati del PMI manifatturiero scesi per il nono mese consecutivo, mentre l'ASX200 australiano è rimasto piatto nonostante dati PMI positivi.
A Singapore, il Straits Times ha avuto una performance piatta, mentre il KOSPI coreano ha ceduto dello 0,4%, col Sensex indiano salito +1%.
Il prezzo del petrolio consolida i guadagni della settimana precedente, anche grazie a nuove sanzioni statunitensi contro l'Iran e all’OPEC+ che ha ridotto le previsioni di offerta globale. Le spedizioni di petrolio iraniano in Cina sono destinate a diminuire a causa delle nuove sanzioni, ma i trader si aspettano che le importazioni restino stabili grazie a soluzioni alternative.
Le tensioni geopolitiche, in particolare i colloqui di cessate il fuoco per la guerra tra Russia e Ucraina, potrebbero avere un impatto significativo sul mercato del petrolio. Inoltre, la Cina sta valutando la possibilità di partecipare a una forza di pace in Ucraina, come riportato dal quotidiano tedesco Die Welt.
Il prezzo del gas naturale negli Stati Uniti ha visto una significativa discesa, scendendo a 3,94 USD/MMBtu, un calo che si allontana ulteriormente dal picco annuale di 4,90.
Le tensioni commerciali hanno portato la Cina a sospendere le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dagli Usa negli ultimi 40 giorni, in risposta ai dazi imposti da Washington. La Cina, principale acquirente mondiale di GNL, sta cercando accordi a lungo termine con fornitori di gas in Medio Oriente e nell'Asia-Pacifico per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.
Il dollaro Usa ha chiuso la settimana in positivo (+0,6%), con la Federal Reserve che ha indicato di non avere intenzione di ridurre rapidamente i tassi d’interesse, in considerazione della situazione macroeconomica e geopolitica.
Sul fronte delle criptovalute, Bitcoin ha registrato un aumento di oltre il 2% grazie a voci su dazi meno punitivi, mentre Coinbase è in trattative per acquisire la piattaforma di derivati crittografici Deribit. Un altro competitor, Kraken, ha acquisito NinjaTrader per 1,5 miliardi di dollari, espandendo così la sua offerta di futures sulle criptovalute negli Usa.
Nel mercato obbligazionario, i Treasury statunitensi hanno visto una ripresa, con il rendimento dei bond decennali sceso al 4,28%, dopo aver toccato 4,80% a metà gennaio. Nell'Eurozona, i bond governativi archiviano una settimana positiva, con il Bund tedesco e il BTP italiano saliti del 1%, il miglior risultato in due mesi. I rendimenti sono scesi rispettivamente al 2,76% e al 3,87%, con spread stabile a 111 bps.
Sul fronte macroeconomico, la Commissione Europea ha segnalato un calo della fiducia dei consumatori nell'Eurozona a febbraio, con una diminuzione di 0,9 punti a -14,5, mentre il sentiment economico è aumentato di 1,1 punti nella UE.
Informazioni importanti
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Il Gold Si Spoglia In PrimaveraBuon Giorno Carissimi colleghi ed appassionati di mercati finanziari....
Dopo Aver Assistito venerdì al giorno delle 3 streghe ..nella giornata odierna , attendevo il Setup Prezzo Tempo che non ha tardato ad arrivare , ed ho deciso di Posizionarmi in questo Trade swing avendo tutte le conferme che mi hanno permesso di prendere in considerazione questo Short , a livello Macroeconomico dopo aver sentito e visto quanto dichiarato dall'ultima riunione della Federal Reserve mi aspetto un Recupero del Dollar Index ed anche degli indici Usa in quanto strettamente Correlati , osservando anche il rendimento dei Tassi Cinesi in quanto oppostamente Correlati a quelli Usa credo di aver un ulteriore conferma.
Tenendo Conto a livello di ciclo Annuale stiamo volgendo al termine del Q1 e quindi La Nostra Materia prima Probabilmente affronterà uno storno e quindi anche qui avrei conferma di essermi posizionato Correttamente in quanto la mia previsione di storno si Aggira all'incirca di un 5.5/6%
A Livello Tecnico abbiamo molte zone di interesse in basso Da colmare Lasciate da questo forte impulso Rialzista quindi per tutte le ragioni sopracitate e ricordando che non è un invito all'investimento ma è semplicemente Frutto dei miei studi e delle mie Analisi , come sempre sperando di far cosa Gradita ho condiviso con tutti Voi Questo Mio Trade sul Nostro Amato Bene Rifugio
Vi Ringrazio anticipatamente per i Boost( Like ) All'analisi e per chiunque si aggiungerà ai miei follower
Stay Tuned With Sultan of Trading
Happy Monday XauPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
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Chiusura weekly decisamente rialzista.
A livello daily c'è un segnale short, ma poco significativo.
Su H4 si è verificato un cedimento, ma senza conferme rilevanti.
Possibile estensione fino a 990/980, ma al momento non cerco posizioni short.
Attendo le mie zone di interesse per valutare un long.
Oggi sarà una giornata di osservazione per me.
Se nella sessione americana il prezzo dovesse accelerare e raggiungere le mie zone, vi aggiornerò.
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Analisi del prezzo dell'oro 24 marzoAnalisi fondamentale
Nel frattempo, il dollaro statunitense (USD) sta faticando a trarre vantaggio dal rimbalzo di tre giorni dai minimi plurimestrali, in mezzo alle aspettative che il rallentamento economico statunitense causato dai dazi potrebbe costringere la Federal Reserve (Fed) a riprendere presto il suo ciclo di tagli ai tassi. Questo, unito ai rischi geopolitici, ha agito da catalizzatore per i prezzi non rendibili dell'oro e ha contribuito a limitare il ribasso. Pertanto, sarebbe prudente attendere una forte svendita prima di confermare che XAU/USD abbia raggiunto il massimo nel breve termine e posizionarsi per un'eventuale correzione significativa.
Analisi tecnica
Il D1 di venerdì ha mostrato una forte pressione di vendita con il calo maggiore da 3046 a 3000. Alla fine della giornata, gli acquirenti hanno spinto il prezzo indietro del 50% della candela D. Ciò dimostra che i venditori sono entrati nel mercato, ma ci vorrà più tempo per un downtrend.
La struttura h4 è molto interessante per osservare la struttura delle onde di acquisto e vendita.
Scenario 1: la pressione di vendita si è manifestata nella sessione europea delle 30:26. Se alla fine della sessione il prezzo sale e rompe la zona 3026, darà un segnale di ACQUISTO, rottura 3026, obiettivo 3037. Quando arriva la sessione USA e rompe 3037, mantieni l'ordine fino a 3045. La zona 3045 dà un buon segnale di VENDITA per oggi se il prezzo la raggiunge. Quando il prezzo raggiunge 3037 e non riesce a rompere questa zona, quando gli USA entrano, possono VENDERE fino a 3026, oltre i 3018.
Scenario 2: il prezzo non rompe 3026 ma scende, quindi attende il supporto intorno a 3013 e il supporto a 3003.
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Lunedì a livello probabilistico è ribassista, ormai lo sappiamo, consiglierei di attenderlo senza rischiare troppo, e vediamo se ci dà la prima zona sui 2955$.
In quell'area inizierei a valutare LONG.
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S&P e NASDAQ interrompono quattro settimane di cali.S&P e NASDAQ interrompono quattro settimane di cali.
Report di Marco Bernasconi – 23 Marzo 2025
A Wall Street si dice:
"L'investimento è una delle poche aree in cui puoi avere poca esperienza e superare qualcuno con molta esperienza, semplicemente perché la persona con molta esperienza potrebbe essere incatenata alle vecchie abitudini e agli errori passati."
– Warren Buffett
Panoramica del Mercato
Il mercato non sta ancora recuperando pienamente dopo il significativo crollo delle ultime quattro settimane, ma i principali indici sono riusciti a chiudere in positivo venerdì, interrompendo così le rispettive serie di ribassi.
S&P 500: +0,08% → 5.667,56
NASDAQ: +0,52% (circa 92 punti) → 17.784,05
Dow Jones: +0,08% (circa 32 punti) → 41.985,35
Rendimento settimanale:
S&P 500: +0,5%
NASDAQ: +0,2%
Dow Jones: +1,2% (dopo cinque sedute positive)
Mercato: siamo al fondo?
Siamo vicini, o forse abbiamo già toccato il fondo. Tuttavia, la volatilità potrebbe non essere ancora finita. Per ora, pare trattarsi di un rimbalzo tecnico in un mercato rialzista di lungo periodo.
Fattori di Mercato
Il catalizzatore di venerdì è stato un commento del presidente Trump, che ha mostrato apertura verso una maggiore flessibilità nei dazi del 2 aprile.
Il presidente della Fed di Chicago, Austan Goolsbee, ha anche segnalato il rischio di un possibile “impulso stagflazionistico”, pur sottolineando la solidità dell’economia e lasciando aperta la porta a futuri tagli dei tassi nei prossimi 12-18 mesi.
Dati Societari
FedEx (FDX): -6,5% dopo il terzo taglio consecutivo delle stime 2025.
Nike (NKE): -5,5% per guidance deludenti, nonostante ricavi e utili oltre le attese.
Entrambe le aziende devono affrontare sfide strutturali complesse, amplificate dal contesto geopolitico e macroeconomico.
Dati in Arrivo
Venerdì sarà pubblicato l’indice PCE, l’indicatore di inflazione preferito dalla Fed:
Prendi in mano il tuo futuro finanziario oggi stesso!
Buon trading a tutti!
Incertezza ancora predominanteSe qualcuno attendeva chiarezza la settimana scorsa, in seguito alle decisioni delle diverse banche centrali, (Boj Pboc, Fed, Boe, Snb,), va detto che questo qualcuno probabilmente, è rimasto profondamente deluso, in ragione del fatto che nessun banchiere centrale è riuscito a fare luce su quelle che saranno le prossime decisioni sui tassi, come conseguenza di una serie di questioni sul tavolo, ancora tutte da risolvere e forse anche riscrivere.
Trump mantiene le sue minacce verbali senza affondare il colpo, perché, come abbiamo più volte ribadito, i dazi, secondo il nostro punto di vista, non sono il fine, ma il mezzo, per risolvere questioni più importanti, come il deficit commerciale, e il debito pubblico. Il taglio del bilancio va nella direzione di ridurre il debito, e gli interessi su di esso, che anche secondo Powell, sono insostenibili nel medio e lungo periodo.
Per ridurre il deficit commerciale, i dazi sono inefficaci e forse il deprezzamento del dollaro rappresenta una strategia migliore. Le questioni geopolitiche sembrano cristallizzate e per ora non si sono tradotte in nulla di concreto. L’Europa, dal canto suo, si riarma, e il mercato l’ha presa bene, meno i cittadini, anche perché non serviranno a molto se non permettere alla Germania di ripartire trasformando il settore automotive, in produzione militare. Sui mercati, gli azionari rimangono tutto sommato in fase di consolidamento, dopo i recenti ribassi, mentre sul fronte cambi, il dollaro sta tenendo i supporti di medio termine e sembra correggere dopo i positivi dati macro Usa della settimana scorsa.
Questa settimana sarà incentrata sui discorsi di alcuni funzionari della Fed, mentre a livello di pubblicazioni di dati, negli Usa verranno pubblicati i redditi e le spese personali, unitamente al Pce, la vera misura dell’inflazione americana. Poi è la settimana dei Pmi, in tutti i paesi del G7, dei servizi, manifatturieri e composite. Gli ordini di beni durevoli e il pil Usa saranno altri due market mover da tenere d’occhio.
A livello globale, saranno pubblicati i PMI di marzo per Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito. Saranno riportati dati sull'inflazione per Australia, Regno Unito, Francia e Spagna. Nel frattempo, attenzione al tasso di disoccupazione e il clima aziendale Ifo in Germania, la stima della crescita di febbraio canadese, la bilancia commerciale dei beni del Regno Unito e la decisione sui tassi di interesse del Messico.
VALUTE
Sui cambi, discesa per i principali rapporti contro dollaro, EurUsd, GbpUsd, AudUsd, NzdUsd, così come sono saliti UsdCad e UsdJpy e in parte Usdchf. In realtà venerdì sera il dollaro ha accelerato al rialzo dopo la notizia uscita sul dislocamento di due portaerei Usa in Medio oriente ad Aprile. In ogni caso EurUsd a ridosso di 1.0800 con i supporti chiave posizionati ad 1.0730 50 area mentre sul Cable, i punti sensibili sono posti per ora lontani a 1.2780. Le oceaniche possono approfondire al ribasso con i supporti posti a 0.6190 e 0.5680. UsdCad che potrebbe tornare a 1.4500 mentre sul UsdJpy non possiamo escludere 151.00.
CANADA, VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio in Canada sono scese dello 0,4% rispetto al mese precedente, a febbraio 2025, secondo stime preliminari. Ciò ha fatto seguito ad un calo dello 0,6% a gennaio a 69,4 miliardi di dollari canadesi, rivisto in precedenza rispetto alla stima preliminare di un calo dello 0,4%, e segnando così due cali consecutivi nelle vendite al dettaglio per la prima volta da giugno 2024.
Il fatturato al dettaglio è stato nettamente inferiore nei concessionari di veicoli a motore e ricambi a causa di una discesa delle vendite di auto nuove nei rivenditori di alimenti e bevande e nei rivenditori di articoli sportivi, hobby, strumenti musicali, libri e vari. D'altro canto, il fatturato è stato più alto nelle stazioni di servizio e nei rivenditori di beni di largo consumo. Rispetto all'anno precedente, il fatturato è stato più alto del 4,2%.
UK, NUOVI ORDINATIVI IN CALO
Il saldo netto mensile dei nuovi ordini della Confederation of British Industry (CBI) è sceso a -29 a marzo, da -28 a febbraio, ben al di sotto della sua media di lungo periodo di -13, segnalando le continue difficoltà nel settore manifatturiero del Regno Unito. Le fabbriche britanniche hanno registrato una flessione, con l'aumento delle imposte e dei salari che hanno smorzato il sentiment. Le aspettative di produzione dei produttori per i prossimi tre mesi sono scese in territorio negativo, scendendo a -2 dopo aver raggiunto un massimo di tre mesi di +8 a febbraio.
L'economista capo della CBI Ben Jones ha osservato che, mentre settori come l'aerospaziale e la difesa mostrano forza, dopo che l’Europa ha deciso per il riarmo, molti produttori devono ancora affrontare portafogli con ordini nativi in diminuzione. Le preoccupazioni per i prossimi aumenti dei contributi previdenziali e del salario minimo hanno reso i clienti esitanti a impegnarsi in investimenti di capitale. Gli ordini per l'esportazione sono migliorati ma sono rimasti al di sotto della media di lungo termine.
ORO 3.000 E’ IL NUOVO SUPPORTO
Mentre i prezzi dell'oro hanno corretto dai massimi intorno ai 3.058 dollari, i dati e gli esperti del World Gold Council sottolineano che gli Stati Uniti potrebbero rimpatriare l'oro a causa dei timori sui dazi, per assicurarsi una solida riserva interna, per possibili verifiche dell'oro e per porre fine alla globalizzazione. L'oro ha superato la soglia dei 3.000 dollari l'oncia e ora si dirige verso i 3.100 dollari, con il suo ultimo massimo storico a 3.057,51 dollari. Il livello di 3000 dollari rappresenta ora il supporto di ripartenza.
Secondo Josh Phair , CEO di Scottsdale Mint , produttore e distributore statunitense di prodotti in metalli preziosi, la tendenza al rimpatrio è diventata evidente a dicembre, con l'aumento dello scambio di premi fisici. Ha aggiunto che dopo il nuovo anno, il rimpatrio dell’oro è stato principalmente guidato dal rischio dei dazi. Phair ha sottolineato l'avversione al rischio delle banche e la tendenza più ampia dei paesi a proteggere le proprie riserve auree all'interno dei propri confini, citando l'esempio della Germania. Parlando del contesto geopolitico ha aggiunto: "Penso che stiamo in un certo senso ponendo fine al mondo della globalizzazione. Ora i paesi vogliono essere autosufficienti, e trovare nuove partnership.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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OP3 MAR 25 - Long su Solana (SOL/USDC) – Trading systemAttualmente, i mercati stanno attraversando un periodo di elevata volatilità e incertezza. I dazi annunciati da Donald Trump, in particolare quelli rivolti verso l'Unione Europea e il Canada , hanno contribuito a generare una situazione di tensione commerciale. Le economie sanzionate hanno risposto con contromisure, dando vita a una serie di " controsanzioni " che hanno trasformato la questione in un vero e proprio "conflitto commerciale". A ciò si aggiunge una diffusa sfiducia nell'UE riguardo agli accordi militari instabili, che ha portato a discussioni su un possibile riarmo sostanziale. Questo scenario ha favorito un'accelerazione delle attività delle maggiori aziende operanti nel continente, con la prospettiva che una tale politica possa portare benefici non solo ai settori industriali direttamente coinvolti, ma anche all'intero tessuto economico.
Il mercato delle criptovalute, come è noto, risulta essere strettamente correlato ai mercati tradizionali. Pertanto, il temporaneo pessimismo riguardo alle prospettive del mercato americano si è riflesso anche nel panorama crypto. Molti operatori di mercato ipotizzano un consistente spostamento verso altri mercati azionari globali nel prossimo periodo . I trader che operano direttamente nei mercati finanziari reagiscono rapidamente a queste informazioni, adottando spesso misure preventive per tutelare la propria esposizione.
Nonostante ciò, la tendenza al ribasso sembra essersi temporaneamente esaurita nel breve termine. Il sistema di trading ha identificato una nuova opportunità operativa in seguito alla rottura al rialzo di un livello chiave, in seguito alla rottura al rialzo di un livello chiave. I dettagli dell'operazione sono i seguenti:
- Entrata : 126.38 $
- Take Profit : 189.50 $ (49.94%)
- Stop Loss : 113.00 $ (-10.59%)
L'operazione di breve periodo è soggetta a un rigido calcolo di gestione del rischio, che prevede un rapporto rischio/rendimento favorevole e un'allocazione del capitale in linea con i parametri del sistema. L'obiettivo è massimizzare l'efficienza dell'operazione riducendo al minimo l'esposizione a eventuali movimenti avversi del mercato.
L'analisi si basa su livelli chiave identificati dal trading system, che integra dinamiche di prezzo, volatilità e struttura del mercato.
Monitorerò attentamente l'andamento della posizione e condividerò eventuali aggiornamenti sulla gestione dell’operazione in base all’evoluzione del prezzo e alle condizioni di mercato.
Disclaimer
Le informazioni fornite in questo post hanno esclusivamente scopo educativo e informativo e non costituiscono in alcun modo un consiglio finanziario, di investimento o di trading. Le operazioni descritte riflettono un'analisi personale basata sul mio trading system e non devono essere considerate come raccomandazioni operative.
Il trading su criptovalute comporta un alto livello di rischio e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. Il valore degli asset può variare significativamente e vi è il rischio di perdere parte o tutto il capitale investito. Si consiglia di effettuare sempre le proprie analisi, di consultare un professionista qualificato prima di prendere decisioni di investimento e di operare solo con capitale che si è disposti a perdere.
L'autore non si assume alcuna responsabilità per eventuali perdite derivanti dall'utilizzo delle informazioni contenute in questo post.
Ethereum: Guerra tra Orsi e Tori ai Massimi.Il panorama di Ethereum (ETH) si fa sempre più teso, con un accumulo di posizioni short da parte degli hedge fund che ha raggiunto livelli definiti "estremi". Questa concentrazione di scommesse ribassiste ha innescato una vera e propria battaglia tra gli orsi (ribassisti) e i tori (rialzisti), con implicazioni potenzialmente esplosive per il prezzo di ETH.
Short "Estremi": La Polveriera di Ethereum
L'elevato numero di posizioni short aperte dagli hedge fund indica una forte convinzione, da parte loro, di un imminente ribasso del prezzo di Ethereum. Tuttavia, una concentrazione così massiccia di posizioni ribassiste crea anche un rischio significativo di short squeeze.
La Minaccia dello Short Squeeze:
Se il prezzo di ETH dovesse iniziare un rimbalzo significativo, molte di queste posizioni short si troverebbero in perdita. Per limitare ulteriori danni, gli hedge fund sarebbero costretti a chiudere le loro posizioni, acquistando ETH sul mercato. Questa ondata di acquisti forzati, nota come short squeeze, può spingere il prezzo verso l'alto in modo rapido e violento, annullando in breve tempo la strategia ribassista faticosamente costruita nelle ultime settimane.
Nasdaq in Ipervenduto Estremo: Storia Suggerisce RimbalzoUn interessante schema elaborato da Bespoke Investment Group offre spunti notevoli sulle potenziali dinamiche future del Nasdaq. L'analisi si concentra sulle rare occasioni in cui l'indice tecnologico scivola al di sotto di 3 deviazioni standard dalla sua media mobile a 50 periodi (MM50), un livello che storicamente ha rappresentato una profonda condizione di ipervenduto.
Ipervenduto Estremo: Un'Opportunità Storica?
Secondo i dati di Bespoke, ogni volta che il Nasdaq ha toccato questo livello di ipervenduto estremo, le performance successive sono state statisticamente molto favorevoli:
Dopo 6 Mesi: L'indice ha registrato un guadagno medio del 15,85%. Questo scenario si è verificato nell'86,5% dei casi analizzati.
Dopo 12 Mesi: Il guadagno medio è salito a un impressionante 26,87%. La probabilità di un rendimento positivo a 12 mesi è stata ancora più alta, attestandosi al 90% dei casi.
ABC PATTERN EUR/USD TO 1.10?EUR/USD sta ritracciando e il ritracciamento potrebbe concludersi a 1.06, andando a ritestare quella che un tempo era la resistenza di questo trend laterale.
Se l'asset dovesse ritracciare, un ingresso ottimale sarebbe a 1.06, con target a 1.10.
Aspettiamo i prossimi giorni per avere ulteriori conferme prima di piazzare l'ordine pendente.
Argento: il ciclo segreto indica un movimento imprevedibileIn questa videoanalisi su Silver, utilizziamo l'Analisi Ciclica 2.0 per individuare i livelli chiave e le possibili direzioni del mercato. Partiamo dal timeframe 8 giorni, dove il superamento del livello 34,8690 potrebbe attivare un nuovo ciclo T+5i (o anche superiore). Analizziamo poi il grafico giornaliero e il timeframe operativo a 43 minuti, mostrando gli swing violati e le condizioni per una possibile continuazione.
📊 Cosa scoprirai in questo video?
✅ Il livello chiave che può cambiare tutto
✅ I cicli dominanti e le loro implicazioni future
✅ Setup operativi e possibili scenari di prezzo
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📅 Data di pubblicazione: 22/03/2025
Nota: Le informazioni fornite in questo video sono a scopo educativo e non costituiscono consigli finanziari. Investire in criptovalute comporta rischi e dovresti fare le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 17-21 marzoRiassunto della settimana:
- Il tasso di disoccupazione cinese sale al 5,4%
- Le vendite al dettaglio USA non crescono ne mese di febbraio
- L'inflazione Canadese sale al 2,6%, dall'1,9% precedente
- La FED mantiene i tassi d'interesse invariati al 4,5%
- La BOE mantiene i tassi d'interesse invariati al 4,5%
- L'inflazione europea scende al 2,3%
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- AUD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
DEFICIT USA:
A febbraio, il deficit federale degli Stati Uniti ha superato $ 1 trilione.
Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti stima che la spesa federale sia leggermente diminuita rispetto al mese precedente, ma abbia comunque superato di gran lunga le entrate.
Nel solo mese di febbraio, il deficit di bilancio si è attestato a 307 miliardi di dollari, quasi 2,5 volte superiore a quello del gennaio 2025.
Ha anche segnato un aumento del 3,7% rispetto a febbraio 2024.
Bitcoin verso i $75.000 prima di andare a $100.000Il prezzo di Bitcoin si trova in una fase di consolidamento tra i $72.000 e gli $84.000, con una potenziale divergenza rialzista su un supporto chiave. Gli indicatori tecnici, come RSI e MACD, suggeriscono una ripresa graduale verso la resistenza tra $92.000 e $100.000. Sul fronte fondamentale, l'appoggio di Trump alla criptovaluta non ha portato novità significative, mentre i flussi degli ETF Bitcoin mostrano una recente inversione negativa. Whale activity continua a sostenere il mercato, ma la domanda generale rimane debole. Monitorare attentamente i livelli tecnici e le notizie di mercato per opportunità di trading.
Eur/Usd Long? Svendita DollaroPer la prima volta da quando Trump è presidente, gli operatori trend-following vendono il dollaro in modo molto aggressivo:
Come mostrato in foto abbiamo un forte scarico di -4312 posizioni long e un'aggiunta di +5335 posizioni short, il che ci porta ad avere una visione ribassista sul dollaro per le settimane a venire.
Contesto Macro:
Sul contesto macroeconomico, la Fed ha visto a ribasso la crescita dell'economia statunitense ad un +1,7% rispetto al +2,1% previsto a Gennaio 2025.
Le previsioni sull'inflazione, misurata dall'indice dei prezzi per la spesa per consumi personali (PCE), sono state riviste al rialzo al 2,7% per la fine del 2025, rispetto al 2,5% precedentemente previsto. Questo incremento è attribuibile in parte all'effetto delle tariffe imposte dal Presidente Trump, che hanno contribuito ad aumentare i costi dei beni importati, trasferendosi sui prezzi al consumo.
L'altro Lato Della Medaglia
D'altro canto, abbiamo un euro fortemente long visto l'ultimo dato del Cot Report:
Una chiusura di -46030 posizioni short è un chiaro segnale del fatto che gli operatori istituzionali vogliano l'euro ancora più su.
Questa è la mia visione per la settimana a venire.
Le mie sono solo idee pubblicate per diffondere anche informazioni gratuite e di valore, quindi utilizzale saggiamente.
Buon Trading!
WusdomTree - Tactical Daily Update - 21.03.2025Prosegue la debolezza di Wall Street: ancora vendite sui big-tech.
Lagarde (ECB) stima moderato impatto negativo. –0,3% di PIL, dei dazi Usa
Borse asiatiche confermano un buon “momentum”, ma senza strappi.
Rame oltre US$ 10.000/tonnellata, e in buona luce tutti metalli industriali.
I mercati finanziari europei hanno vissuto una giornata altalenante, inizialmente incoraggiati dalla decisione della Federal Reserve di non aumentare i tassi di interesse, ma successivamente cauti, sino a registrato chiusure in negativo.
A determinare questa inversione è stata la dichiarazione di Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), riguardo alle previsioni economiche.
Lagarde ha messo in evidenza che la guerra commerciale, in particolare l'imposizione di dazi doganali USA del 25% sulle importazioni europee, potrebbe ridurre il PIL dell'Eurozona dello 0,3% nel primo anno, con il rischio di un impatto maggiore, fino allo 0,5%, a causa delle misure di ritorsione.
Nonostante ciò, ha minimizzato i rischi inflazionistici, escludendo interventi da parte della BCE in termini di aumenti dei tassi.
Sul fronte delle Borse europee, i numeri parlano chiaro: Francoforte ha chiuso con un calo del -1,3%, Milano ha registrato una perdita simile, Parigi ha segnato -0,95% e Londra è rimasta sostanzialmente piatta con un -0,1%, nonostante la decisione della Bank of England di mantenere i tassi di interesse al 4,5%.
La sterlina ha subito una leggera flessione dello 0,11% contro il dollaro, mentre l’euro ha perso lo 0,63% contro la valuta statunitense.
Wall Street ha vissuto una sessione altalenante, iniziando con un tentativo di rimbalzo ma chiudendo comunque in negativo. L'S&P500, che era partito in rialzo dello 0,6%, ha terminato la giornata con una perdita dello 0,2%.
I cosiddetti "Magnifici Sette" (le principali big tech americane) hanno continuato la loro discesa, segnando il quinto calo settimanale consecutivo, con una perdita complessiva del 2%. La performance negativa di questi titoli ha influito sugli altri indici di Wall Street, che hanno chiuso perlopiù in rosso.
Tuttavia, l'S&P500 e il Dow Jones sono riusciti a contenere le perdite, rispettivamente con -0,2% e -0,03%. Nonostante il calo da inizio, e la marcata sottoperformance rispetto alle borse europee ed asiatiche, il mercato azionario statunitense rimane comunque il principale protagonista sulla scena globale, rappresentando oltre il 70% della capitalizzazione mondiale.
In Europa, tuttavia, i principali indici hanno mostrato performance superiori. Il Cac 40 di Parigi ha guadagnato il 10% dall'inizio dell'anno, mentre il FTSE MIB italiano ha segnato un sorprendente +14,7%. Anche il Dax di Francoforte ha guadagnato parecchio, +15,5%.
Questi numeri evidenziano come l'Eurozona stia vivendo una fase di relativa crescita, seppur in un contesto di incertezze globali, come dimostra il rallentamento della crescita economica e le difficoltà del settore manifatturiero in alcune aree.
I mercati asiatici, invece, stamattina, 21 marzo, sono risultati contrastati. Dopo una chiusura festiva, il Nikkei225 giapponese è rimasto stabile, mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha registrato un pesante calo del 2,5%. Lo stesso è accaduto per il CSI 300 di Shanghai-Shenzhen, che ha perso l'1,8%.
Tuttavia, alcuni mercati, come quello di Seul (Kospi) e Mumbai (Sensex), hanno visto performance positive, rispettivamente con guadagni dello 0,2% e dell'0,8%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha mostrato segnali positivi, con una seconda settimana consecutiva di guadagni, che si avvicinano al +3%.
L'Office of Foreign Assets Control degli Stati Uniti ha imposto sanzioni contro una raffineria cinese che ha acquistato e raffinato petrolio iraniano, un fattore che ha contribuito a mantenere i prezzi alti.
Il rame, tra i metalli industriali, sta registrato un notevole rally, arrivando a toccare i 10.000 USD per tonnellata, grazie ai timori di una possibile riduzione dell'offerta globale legata alla guerra commerciale.
L'oro ha corretto leggermente, pur rimanendo vicino ai massimi storici, oltre 3.000 Dollari/oncia, grazie all'incertezza geopolitica e alla politica della Fed sui tassi di interesse.
Sul fronte valutario, ieri l’euro ha perso bruscamente terreno rispetto al dollaro, scendendo a 1,083, a causa delle dichiarazioni di Lagarde, che ha suggerito una crescita più debole e ridotto la possibilità di aumenti inflazionistici legati ai dazi americani.
Il bitcoin, nel frattempo, ha vissuto una giornata poco volatile, scambiandosi attorno ai 84.000 USD.
Nel comparto obbligazionario, i titoli di stato americani hanno continuato a beneficiare della cautela della Fed riguardo alla crescita economica, con i rendimenti dei Treasury decennali scesi al 4,24%, al livello più basso degli ultimi tre mesi.
In Europa, i rendimenti dei Bund tedeschi e dei BTP italiani hanno registrato una flessione, rispettivamente al 2,78% e al 3,90%, beneficiando della posizione attendista della BCEm con lo spread stabile a 112 bps.
In sintesi, nonostante il rallentamento globale e le preoccupazioni legate alla guerra commerciale, i mercati europei stanno dimostrando una resilienza significativa, con performance positive dall'inizio dell'anno: tuttavia la prudenza degli investitori, combinata con un contesto economico incerto, ha contribuito a movimenti contrastanti tra i vari mercati azionari, obbligazionari e delle materie prime.
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