Il NASDAQ è in correzione in attesa del report sull'occupazione.Il NASDAQ è in correzione in attesa del report sull'occupazione.
di Marco Bernasconi – 7 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"La cosa più importante da fare se si è in un buco è smettere di scavare." - Warren Buffet
Il mercato non sembra essere dell'umore giusto per registrare guadagni consecutivi in questo momento, appesantito dalle continue preoccupazioni sui dazi e dall'attesa di un importante rapporto sull'occupazione. Di conseguenza, la fase di ribasso è ripresa ieri, con il settore tecnologico a guidare le perdite.
Il NASDAQ è crollato del 2,6% (circa 483 punti) chiudendo a 18.069,26, entrando ufficialmente in territorio di correzione con un calo di oltre il 10% rispetto al suo recente massimo.
Il flusso di denaro continua a uscire dai cosiddetti "Magnificent 7", un tempo intoccabili, ma uno dei titoli più penalizzati ieri è stato Marvell Technology (MRVL), che ha subito un tracollo di quasi il 20% a seguito di una previsione di vendite deludente per il primo trimestre, nonostante abbia superato le aspettative sia sui ricavi che sugli utili nel quarto trimestre. La notizia ha trascinato al ribasso anche altri produttori di chip, tra cui NVIDIA (NVDA, -5,7%) e Broadcom (AVGO, -6,3%).
Tuttavia, dopo la chiusura del mercato, AVGO ha registrato un forte recupero nelle contrattazioni after-hours, guadagnando oltre il 15%, grazie a un primo trimestre solido che ha incluso una sorpresa sugli utili del 6,7% e ricavi di 14,9 miliardi di dollari, superiori alle attese del 2%. Ancora più importante, la società ha fornito una guida incoraggiante per il futuro.
Al contrario, altri report post-chiusura non sono stati altrettanto positivi: Costco (COST) e Hewlett Packard (HPE) hanno subito cali rispettivamente dell'1,3% e del 19%, dopo aver mancato le stime sugli utili nei rispettivi trimestri.
L'andamento degli indici principali
Oltre al NASDAQ, anche gli altri principali indici hanno registrato pesanti perdite:
S&P 500 in calo dell'1,78%, chiudendo a 5738,52
Dow Jones in flessione di quasi l'1% (circa 427 punti), chiudendo a 42.579,08
Tutti gli indici principali si stanno avviando verso la loro peggior settimana del 2024. Inoltre, sia il NASDAQ che l'S&P 500 sono scesi sotto la loro media mobile a 200 giorni per la prima volta dal quarto trimestre del 2023, e attualmente stanno testando la media mobile a 50 settimane.
Dal punto di vista tecnico, il NASDAQ e l'S&P 500 sono passati da livelli di ipercomprato RSI registrati alla fine del 2024 a livelli di ipervenduto tra i più elevati degli ultimi anni. Tuttavia, la crescita degli utili dell'S&P 500 rimane solida, supportata da guidance positive fornite dalle principali aziende tecnologiche. Inoltre, la Federal Reserve è pronta ad abbassare nuovamente i tassi d'interesse nel 2025.
Le preoccupazioni sui dazi e il rapporto sui posti di lavoro
Il mercato continua a essere influenzato dalle notizie sui dazi. Dopo aver posticipato di un mese i dazi sulle auto, l'amministrazione Trump ha lasciato intendere la possibilità di ulteriori esenzioni per i beni conformi all’USMCA. Gli investitori, pur reagendo positivamente alla notizia, non hanno innescato un rimbalzo deciso nel mercato.
Nonostante le incertezze sui dazi, il grande evento della giornata potrebbe essere il rapporto sui posti di lavoro non agricoli (NFP). Le previsioni indicano un aumento di 160.000 posti di lavoro a febbraio, un dato leggermente migliore rispetto ai 143.000 registrati il mese precedente.
Si tratta di un periodo delicato per gli investitori, che stanno ancora digerendo dati economici deboli e le persistenti preoccupazioni sull’inflazione e sulla crescita. Anche il recente rapporto Challenger, Gray & Christmas ha evidenziato un aumento dei licenziamenti a febbraio, con 172.000 posti di lavoro tagliati, il numero più alto dalla metà del 2020.
L’effetto del NFP sul mercato
Di recente, il mercato ha interpretato le notizie negative come positive, poiché un rallentamento nel mercato del lavoro potrebbe aumentare le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed. Tuttavia, in passato, un dato forte sull’NFP avrebbe potuto innescare una svendita, poiché il mercato avrebbe visto allontanarsi la possibilità di tagli ai tassi.
Al momento, la questione dei dazi rimane la priorità per gli investitori, ma sarà interessante osservare come il mercato reagirà ai dati sull’occupazione di oggi.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Investi con intelligenza, costruisci il tuo portafoglio vincente!
Analisi fondamentale
Analisi del prezzo dell'oro 7 marzoAnalisi fondamentale
I prezzi dell'oro hanno registrato una pressione all'acquisto scendendo sotto i 2.900 dollari prima di rimbalzare verso un massimo giornaliero nelle contrattazioni europee di venerdì mattina. Gli investitori erano cauti e attendevano il rapporto chiave sull'occupazione negli Stati Uniti. Il prossimo rapporto sulle buste paga non agricole (NFP) avrà un impatto significativo sulla performance del dollaro USA nel breve termine e potrebbe dare nuovo impulso ai prezzi dell’oro.
In attesa dei dati economici chiave da parte del mercato, le aspettative che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di interesse più volte nel 2025 – in mezzo ai segnali di rallentamento della crescita economica degli Stati Uniti – hanno fatto precipitare il dollaro USA a un minimo plurimensile, sostenendo ulteriormente i prezzi dell’oro. Inoltre, le preoccupazioni relative alle politiche commerciali dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al loro potenziale impatto sull’economia globale hanno pesato sul sentiment degli investitori.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro è in aumento all'inizio della sessione europea. 2928 costituirà una resistenza in questa sessione. Se la sessione europea non riesce a rompere questa zona, prendi in considerazione i segnali di VENDITA a 95. Al contrario, quando si rompe 2928, attendi il nuovo test e i segnali di ACQUISTO verso 294x per VENDERE. L'intervallo di negoziazione NF oggi è 2876 e 2945.
Equity, che caduta!Wall Street estende le perdite, in concomitanza con un aumento dell’avversione al rischio (VIX a 25 e Fear and Greed a 17), a causa della tensione riferita alla guerra dei dazi, innescata dalla nuova amministrazione presidenziale e dell'incertezza sulle prospettive della politica economica. L'S&P 500 è sceso di oltre 2 punti percentuali, e il Nasdaq è crollato del 3,2%, al minimo degli ultimi quattro mesi, mentre il Dow è sceso di 550 punti.
Il presidente Trump ha confermato che gli Stati Uniti avrebbero esentato i beni che rientrano nell'USMCA dalle tariffe sul Messico, ma ha mantenuto restrizioni contro Cina e Canada. Questa settimana è stata caratterizzata dalla totale mancanza di chiarezza sulla politica commerciale. Gli sviluppi hanno aggiunto preoccupazioni sulla crescita a seguito di una serie di dati pessimistici sul lavoro, con i tagli di posti di lavoro Challenger che hanno raggiunto un massimo del 2020, mentre il rapporto ADP era già uscito ben al di sotto delle stime.
La tecnologia ha guidato le perdite con Nvidia, Oracle e Palantir, affondando tra l'8% e il 6% dopo che Alibaba ha rilasciato un LLM efficiente. Inoltre, Broadcom è scesa del 5,5% prima dei suoi guadagni dopo la campana.
CORREZIONE DEL BIGLIETTO VERDE
Dopo l’ennesimo tonfo del dollaro avvenuto in pochi giorni, ieri sera il biglietto verde ha recuperato qualche posizione, in un movimento correttivo dovuto, come avevamo anche segnalato. EUR/USD a 1.0780, Cable a 1.2880, USD/JPY a 147.90 dopo aver toccato dei minimi a 147.30.
L’attenzione è rivolta al dollaro in ragione del fatto che, nell’ultimo periodo, sono emerse analisi che mostrano un governo USA preoccupato di non riuscire ad ottenere una rivalutazione di Yuan ed Euro. Cosicché il grimaldello per arrivarci sembrerebbe quello di agire prima sui dazi, il che sarebbe propedeutico, secondo questa analisi, ad un accordo globale per svalutare il dollaro (una sorta di accordo del Plaza 2.0), unico modo realistico per migliorare gradualmente un deficit commerciale in incremento strutturale e senza fine.
Se così fosse, non potremmo meravigliarci (ma rimane un'opinione di chi scrive) di un rialzo intorno anche al 10% nei mesi a venire. Ma prima ne deve passare di acqua sotto i ponti, per così dire. Cioè, prima deve cominciare a muoversi la Fed, che per ora è rimasta alla finestra, ma per quanto ancora, considerato il fatto che gli ultimi dati appaiono in deciso rallentamento?
Le prospettive di riduzione dei tassi potrebbero indebolire la valuta USA e ciò potrebbe trovare nell’Europa un interlocutore disponibile, che non disdegnerebbe una ragionevole rivalutazione dell’Euro, pensando alle materie prime pagate con un dollaro parzialmente deprezzato. Per contro, va ricordato che Scott Bessent, Segretario al Tesoro, ha espresso preoccupazione per il possibile uso eccessivo delle sanzioni, che potrebbe compromettere la supremazia del dollaro. È difficile dare risposte certe, ma certamente questo 2025 sarà assai intrigante. Ne vedremo ancora delle belle.
BCE, I TASSI SCENDONO
La Banca Centrale Europea ha ridotto il costo del denaro, portando il tasso sui depositi al 2,50% e quello di rifinanziamento marginale al 2,65%, nella sua riunione di marzo 2025. Nello statement si legge che i prezzi rimangono in linea con le previsioni e ora gli esperti prevedono un'inflazione complessiva pari al 2,3% nel 2025, all'1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027.
Le prossime decisioni si baseranno sulla valutazione delle prospettive dei prezzi alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell'inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria. La politica monetaria sta diventando significativamente meno restrittiva, mentre l'aumento dei redditi reali e il progressivo affievolirsi degli effetti dei passati aumenti dei tassi restano i principali fattori trainanti alla base dell'aumento della domanda.
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla decisione, Miss Lagarde ha riconfermato la presenza del trend di crescita dell'anno scorso, anche se i rischi per la crescita sono orientati al ribasso, unitamente ad un settore manifatturiero che continua a frenarne gli ulteriori progressi. L’incertezza frena gli investimenti anche se i servizi sono resilienti. La domanda di lavoro è diminuita ma i redditi delle famiglie e il mercato del lavoro sostengono i consumi. La spesa per la difesa e le infrastrutture potrebbero favorire la crescita. In definitiva, un quadro misto che però sembrerebbe indicare, per le prossime riunioni, una pausa di riflessione.
LICENZIAMENTI IN AUMENTO NEGLI USA
I datori di lavoro statunitensi hanno annunciato 172 mila tagli di posti di lavoro a febbraio 2025, il valore più alto da luglio 2020, rispetto ai 50 mila di gennaio. È anche il totale più alto per il mese di febbraio dal 2009. Le ragioni sono da ricercare in diversi fattori quali l'impatto delle azioni del Department of Government Efficiency (DOGE), la paura di guerre commerciali e fallimenti.
Il governo ha guidato tutti i settori nei tagli di posti di lavoro a febbraio (62 mila), seguito dal commercio al dettaglio (39 mila) e dalla tecnologia (14 mila). Fino a questo momento, nel 2025, i datori di lavoro hanno annunciato 221 mila tagli, il totale più alto dal 2009 con riferimento al medesimo periodo.
DEFICIT COMMERCIALE USA ALLE STELLE
Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale record di 131,4 miliardi di dollari a gennaio 2025, in aumento rispetto a un deficit rivisto al ribasso di 98,1 miliardi a dicembre 2024 e superando le previsioni che erano per un divario di 127,4 miliardi. Le importazioni sono aumentate del 10% a un massimo storico di 401,2 miliardi, spinte dall'anticipazione di imminenti tariffe. Gli aumenti sono stati osservati principalmente nelle importazioni di metalli e computer.
Le esportazioni sono aumentate a un ritmo più lento dell'1,2% a 269,8 miliardi, guidate da aerei civili e preparati farmaceutici. D'altro canto, le vendite di semi di soia sono diminuite. Il divario commerciale dei beni degli Stati Uniti si è ampliato con la Cina, l'UE, la Svizzera, il Messico, il Vietnam e il Canada, guarda caso, tutti paesi interessati dalle tariffe.
CINA, SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale cinese è salito a 170,52 miliardi di USD nel periodo gennaio-febbraio 2025, rispetto ai 125,16 miliardi di USD nello stesso periodo dell'anno precedente, superando le aspettative di mercato di 142,4 miliardi di USD. Il forte aumento è stato in gran parte determinato da un inaspettato crollo dell'8,4% anno su anno delle importazioni, il calo più ripido da luglio 2023, in un contesto di indebolimento della domanda interna all'inizio dell'anno.
Nel frattempo, le esportazioni sono cresciute del 2,3%, al di sotto del previsto 5,0% e rallentando significativamente rispetto all'aumento del 10,7% di dicembre. Il surplus commerciale con gli Stati Uniti ha raggiunto i 49,05 miliardi di USD, con esportazioni e importazioni in aumento rispettivamente del 2,3% e del 2,4%.
Per il 2024, la Cina ha registrato un surplus di 992,16 miliardi di dollari, con l’export cresciuto del 5,9% a 3,58 trilioni di dollari, mentre le importazioni sono aumentate a un livello più modesto dell'1,1% a 2,59 trilioni di dollari.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Euro: BCE Continuerà i Tagli o No?Buonasera Caro Trader,
Come di consueto, ti invito gentilmente a boostare il mio post per supportare la pubblicazione di contenuti gratuiti e soprattutto di qualità.
Conta davvero molto per me.
Oggi, 6 marzo 2025, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di ridurre di 25 punti base i tassi di interesse chiave. In particolare, il tasso sui depositi è stato ridotto al 2,50%. 
Motivazioni della decisione
La BCE ha osservato che la politica monetaria sta diventando “significativamente meno restrittiva”, poiché le riduzioni dei tassi di interesse rendono meno costosi i nuovi prestiti per imprese e famiglie, favorendo la possibilità di accedere al credito. 
Prospettive economiche e inflazione
Le nuove proiezioni della BCE indicano che l’inflazione complessiva dovrebbe attestarsi al 2,3% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027, raggiungendo così l’obiettivo del 2%. Tuttavia, le previsioni di crescita economica sono state riviste al ribasso, con il PIL previsto in aumento dello 0,9% nel 2025, dell’1,2% nel 2026 e dell’1,3% nel 2027. Queste revisioni riflettono una diminuzione delle esportazioni e una persistente debolezza degli investimenti, attribuibili all’elevata incertezza sulle politiche commerciali ed economiche.  
Futuro della politica monetaria
La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato che le future decisioni di politica monetaria saranno basate sui dati economici in arrivo e che non si esclude una pausa nei tagli dei tassi se le condizioni lo richiederanno. Inoltre, ha evidenziato che l’aumento della spesa per la difesa e per le infrastrutture potrebbe stimolare la crescita economica, ma è prematuro valutare l’impatto di tali misure. 
Riassunto
La BCE continua nel suo percorso di allentamento della politica monetaria, adattandosi alle attuali condizioni economiche caratterizzate da un’inflazione in calo e da prospettive di crescita più deboli. Le future mosse saranno attentamente valutate in base all’evoluzione dei dati economici e delle condizioni globali.
Spero che l’analisi ti abbia chiarito le idee.
Buon Trading
LA BCE TAGLIA I TASSIAlle 14:15 la BCE ha annunciato il tanto atteso taglio di 25 punti base, raggiungendo il 2,65%.
Dal grafico possiamo notare come l'euro si sia deprezzato subito dopo l'uscita dei dati per poi recuperare, in parte, dalle 17:30 circa in poi.
Con l'aumento dell'incertezza e le prospettive di ampi stimoli fiscali, la direzione di marcia della BCE dopo il taglio dei tassi di oggi non è più così chiara come lo era qualche settimana fa.
Una pausa alla prossima riunione per venire a patti con la nuova realtà macroeconomica sembra una possibilità.
Gli esperti della BCE prevedono una crescita del PIL dello 0,9% per il 2025, dell'1,2% per il 2026 e dell'1,3% per il 2027, con revisioni al ribasso per il 2025 e il 2026.
Allo stesso tempo, prevede che l'inflazione si attesterà al 2,3% nel 2025, all'1,9% nel 2026 e al 2,0%.
Buon trading a tutti
Le guerre tariffarie di Trump porranno fine al trend rialzista?Gli ultimi dazi imposti da Donald Trump hanno scosso i mercati globali, rievocando il ricordo della guerra commerciale che ha caratterizzato il suo primo mandato. Con la Cina, il Canada e il Messico che hanno reagito, il timore di un'escalation del conflitto economico ha fatto crollare le azioni. Tuttavia, questa scossa sarà sufficiente a interrompere il trend rialzista di lungo periodo dell’US 500?
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
La nuova guerra tariffaria di Trump
Le misure commerciali hanno preso di mira i principali partner commerciali degli Stati Uniti, imponendo dazi del 25% sull'importazione canadese e messicana, nonché un ulteriore 10% di imposte sulle merci cinesi. La Casa Bianca ha definito queste misure come una risposta al traffico di fentanyl e alle problematiche legate alle frontiere, tuttavia i mercati le considerano come un nuovo attacco al commercio globale.
La Cina non ha perso tempo a rispondere, imponendo dazi sui prodotti agricoli statunitensi e limitando le esportazioni di attrezzature biotecnologiche fondamentali. Anche il Canada aveva annunciato misure di ritorsione, mirando a 30 miliardi di dollari di merci statunitensi. Le ripercussioni sono state immediate: Wall Street ha subito un brusco crollo, con l'US 500 che ha chiuso in ribasso di quasi il 2% e L ‘US 100 che ha ceduto il 2,6%.
Il trend rialzista dell’US 500 si sta sgretolando?
L'inarrestabile trend rialzista dell'S&P 500 del 2024 ha faticato ad estendersi al 2025. L'indice non è riuscito a superare per due volte i massimi di dicembre, interrompendo il modello di massimi oscillanti dello scorso anno. Le quotazioni sono invece rimaste in una fascia di oscillazione, con una resistenza che si è formata sui massimi di dicembre, gennaio e febbraio, mentre il supporto si trova vicino ai minimi di gennaio, proprio alla base del gap elettorale di inizio novembre.
Per gli swing trader, la domanda fondamentale sarà quella di capire se si manifesterà un'inversione rialzista all'estremità inferiore di questo intervallo. Un rimbalzo deciso potrebbe rafforzare l'attuale fase di consolidamento Piuttosto che segnalare una rottura. I momentum trader, invece, cercheranno una rottura decisiva al di sotto di questo intervallo, il che potrebbe scatenare il panic selling e accelerare il momentum ribassista.
Grafico a candela giornaliero dello S&P 500
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.03.2025Borse rasserenate, per 1 giorno, dalle ondivaghe dichiarazioni di Trump.
La Germania spinge su “difesa europea” e investimenti pubblici: il Dax festeggia.
..in compenso si impennano i rendimenti dei Bund tedeschi.
Euro più forte sul US$, fino a 1,08: scendono petrolio e gas.
I principali partiti politici tedeschi, la CDU e la SPD, hanno annunciato l'intenzione di creare un fondo da 500 miliardi di euro destinato alle infrastrutture, un piano che ha contribuito a rinvigorire le Borse europee dopo i pesanti cali della giornata precedente. I mercati hanno chiuso in forte rialzo, con il Ftse Mib di Milano che ha guadagnato il 2,08% e il Dax di Francoforte che ha registrato un incremento ancora maggiore, pari al 3,55%. Tra i titoli più performanti, quelli legati al settore delle costruzioni e dell’industria, come Buzzi e Heidelberg Materials, che hanno visto aumenti rispettivamente del 16,3% e del 17,09%.
Nonostante l’ottimismo europeo, Wall Street non ha seguito la stessa tendenza e ha chiuso in negativo, nonostante i segnali positivi legati ai dazi americani. Il segretario al Commercio statunitense, Howard Lutnick, ha dichiarato che le tariffe sui prodotti provenienti da Canada e Messico non saranno sospese, ma Trump avrebbe mostrato apertura al dialogo per trovare un compromesso. Dopo una leggera flessione, però, Wall Street ha recuperato terreno: il Dow Jones ha guadagnato l'1,14%, l’S&P 500 l'1,12% e il Nasdaq l'1,46%.
In ambito macroeconomico, l'occupazione nel settore privato statunitense ha visto un rallentamento a febbraio, con solo 77.000 nuovi posti di lavoro creati, ben al di sotto delle attese di 148.000 unità, secondo il rapporto di Automatic Data Processing (ADP). Nonostante ciò, l'attività nel settore dei servizi è continuata a crescere, con l'indice ISM servizi salito da 52,8 a 53,5, indicando un'espansione della congiuntura.
L'euro ha guadagnato terreno nei confronti del dollaro, toccando i massimi da novembre 2024, con una valorizzazione di 1,076 dollari (+1,4%). La moneta unica ha anche registrato un aumento dello 0,8% rispetto alla sterlina britannica, attestandosi a 0,836. Questo slancio è stato favorito dall’annuncio da parte dell’Unione Europea di un piano che prevede 150 miliardi di euro in prestiti per migliorare la spesa per la difesa, contribuendo al rafforzamento dell’euro.
Al contrario, il dollaro ha continuato a perdere valore, con gli operatori che ora prezzano un rallentamento dell’economia statunitense e un crescente protezionismo, in contrasto con le aspettative precedenti di una crescita economica sostenuta. Il Bitcoin, intanto, ha subito un calo significativo, scendendo sotto i 90.000 dollari, fermandosi a 87.470 dollari (-5,2%).
Nel settore delle materie prime, il petrolio ha visto un nuovo crollo, con il WTI scambiato a 65,43 dollari al barile (-4,1%) e il Brent a 68,5 dollari (-3,5%). Anche il gas naturale europeo ha registrato una discesa del 4,7%, scendendo a 41,1 euro al MWh sulla piattaforma TTF di Amsterdam.
Per quanto riguarda i bond, si è registrato un significativo aumento dei rendimenti dei titoli di Stato europei. In particolare, il rendimento del Bund tedesco è salito di 30 punti base, toccando il 2,78%, mentre il rendimento del BTp benchmark italiano è salito al 3,90%, in aumento di 28 punti base. Tuttavia, lo spread tra BTp e Bund è sceso leggermente di 2 punti base, chiudendo a 112 punti base. Questo incremento dei rendimenti è stato innescato dalle discussioni in Germania riguardanti l'aumento delle spese pubbliche, comprese quelle per la difesa.
In Germania, le preoccupazioni sul possibile aumento dell'offerta di debito sono aumentate, in quanto la Bundesbank ha proposto una riforma del "freno sul debito", che potrebbe consentire al governo di emettere fino a 220 miliardi di euro in più fino al 2030, per finanziare investimenti in vari settori, inclusa la difesa. Questa proposta ha aumentato le aspettative di un possibile aumento delle emissioni di titoli di Stato.
Sul fronte geopolitico, le tensioni legate ai dazi e alla situazione in Ucraina hanno influenzato i mercati. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato di essere "pronto" a negoziare una pace sotto la "forte leadership" di Donald Trump, anche se nel frattempo si è detto disponibile a firmare un accordo sui minerali che era saltato dopo un incontro fallito nello Studio Ovale.
In Asia, i mercati hanno visto un rimbalzo, con il Nikkei che ha guadagnato lo 0,4% e il Hang Seng che ha registrato un incremento del 2,3%. La Cina ha continuato a registrare crescita, con l’industria manifatturiera che ha visto la maggiore espansione degli ultimi tre mesi. Il governo cinese punta a una crescita economica di circa il 5% nel 2025.
Il settore privato cinese ha registrato il 16esimo mese consecutivo di crescita, segnalando una solida ripresa, mentre altre piazze asiatiche, come Seul e Mumbai, hanno chiuso rispettivamente a +1,20% e +1,1%.
Infine, l’OPEC+ ha deciso di aumentare la produzione di petrolio di 138.000 barili al giorno, un incremento simbolico che tuttavia rappresenta la prima azione dal 2022 per smantellare i tagli alla produzione. Anche l'oro ha visto un notevole balzo, superando la soglia dei 2.900 dollari per oncia, con un guadagno dell'11% da inizio anno, riflettendo il suo ruolo di bene rifugio in tempi di incertezze geopolitiche ed economiche.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Il crollo di Tesla ha raggiunto il supporto?Il prezzo del titolo Tesla ha subito un'inversione di tendenza da inizio anno, perdendo quasi il 40% dai massimi di dicembre. Con le vendite in calo, la concorrenza che si fa sempre più agguerrita e il pubblico contrariato da Elon Musk, la domanda che ci si pone è se il titolo abbia finalmente trovato un sostegno o se invece possa subire un ulteriore ribasso.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Perché Tesla sta facendo fatica?
Nel 2025 Tesla non è riuscita a performare adeguatamente rispetto al mercato, e le ragioni non sembrano essere difficili da individuare. Le vendite in Europa sono crollate, con un calo delle immatricolazioni in Germania di quasi il 60% a gennaio, e persino la California - che è uno dei mercati principali di Tesla - ha registrato un calo dell'8% nel Q4. Nemmeno la debolezza in Cina è stata d'aiuto, dato che la rivale locale BYD continua a dominare, facendo leva su costi più bassi e prezzi aggressivi per spodestare Tesla dai principali mercati in crescita.
Al contempo, la figura pubblica di Musk, che sta diventando sempre più polarizzante, ha avuto ripercussioni sul marchio. Il suo sostegno al partito tedesco di estrema destra AfD ha scatenato una reazione in tutta Europa, con il disinvestimento dei fondi pensionistici nonchè proteste sempre più frequenti davanti alle fabbriche Tesla. Persino negli Stati Uniti, le sue gesta politiche pongono Tesla agli antipodi di un'amministrazione repubblicana che sta riducendo i sussidi per i veicoli elettrici, mettendo direttamente a repentaglio un'importante sorgente di domanda.
Dal punto di vista finanziario, il quadro non è certo migliore. Le ultime cifre mostrano un calo del 23% dell'utile operativo rispetto all'anno precedente, con margini di profitto messi a dura prova. Gli analisti hanno ridotto gli obiettivi di prezzo e si teme che lo status di “premium” di Tesla stia svanendo. Tuttavia, nonostante tutta questa negatività, il titolo ha raggiunto un livello tecnico interessante.
Un test tecnico fondamentale
Dopo aver toccato i massimi storici a dicembre, il prezzo delle azioni di Tesla ha iniziato una ripida discesa, con massimi e minimi più bassi che confermavano un forte slancio ribassista. Il titolo è però sceso fino a un'importante zona di supporto, che in precedenza fungeva da resistenza durante il 2024, prima di essere infranta durante il rally post-elettorale di novembre.
Quest'area è inoltre sostenuta da diversi indicatori tecnici chiave:
La media mobile semplificata a 200 giorni , un livello attentamente osservato dagli investitori di lungo periodo.
Il VWAP si è ancorato ai minimi del 2024, che i trader istituzionali spesso utilizzano per valutare il fair value.
L' RSI , che è sceso in territorio di ipervenduto (sotto 30) per la prima volta dall'aprile 2024.
Per ora Tesla si trova a un bivio. Se il livello di supporto dovesse reggere, si potrebbe assistere a un rally di sollievo grazie all'intervento dei compratori. Se invece si rompe, la prossima discesa potrebbe risultare ancor più marcata. Con il momentum ribassista ancora in controllo, le prossime sedute risulteranno cruciali per determinare se Tesla potrà stabilizzarsi, o se il sell-off potrà proseguire ulteriormente.
Tesla (TSLA) Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Le azioni salgono di oltre l'1% dopo il rinvio dei dazi sulle auLe azioni salgono di oltre l'1% dopo il rinvio dei dazi sulle auto.
di Marco Bernasconi – 5 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Non puoi fare un buon affare con una cattiva persona." - Warren Buffet
Il mercato è attualmente ossessionato dai dazi, quindi qualsiasi notizia incoraggiante in questo ambito tende a far decollare le azioni. Ed è esattamente quello che è successo mercoledì: dopo due giorni consecutivi di forti perdite, tutti i principali indici hanno registrato rialzi superiori all'1%.
Conosciamo già questo copione… Il mercato raggiunge un minimo, è sul punto di sfondare la media mobile a 200 giorni, Trump se ne accorge e interviene con una mossa strategica per farlo rimbalzare. È lo stesso schema che abbiamo visto durante la guerra commerciale con la Cina nel suo primo mandato, e ora stiamo assistendo a un’azione molto simile.
Il catalizzatore della giornata è stato l’annuncio che gli Stati Uniti ritarderanno di un mese l’applicazione dei dazi sulle auto provenienti da Canada e Messico. Per gli investitori, da tempo preoccupati da questa questione, si tratta della prima buona notizia da un po’ di tempo, e ha contribuito a un significativo rimbalzo del mercato.
Il NASDAQ è salito dell'1,46% (circa 267 punti) chiudendo a 18.552,73, mentre l'S&P 500 ha registrato un incremento dell'1,12%, raggiungendo 5.842,63. Anche il Dow Jones ha recuperato parte delle perdite accumulate negli ultimi due giorni (circa 1.300 punti) con un rialzo dell'1,14% (circa 485 punti), chiudendo a 43.006,59. Per tutti e tre gli indici, questa è la prima chiusura positiva della settimana.
Dazi rinviati, ma il problema rimane
Il problema di fondo, però, è che questi dazi vengono semplicemente posticipati, nella speranza di un accordo. Ogni giorno che passa senza una soluzione concreta aumenta l'incertezza per le aziende, che non sanno come gestire al meglio le loro operazioni.
Inoltre, sebbene il focus del mercato sia attualmente sui dazi, ci sono anche altri fattori di preoccupazione. Ad esempio, il rapporto ADP Employment di ieri ha mostrato che le buste paga nel settore privato sono aumentate di soli 77.000 posti di lavoro lo scorso mese, poco più della metà delle aspettative (circa 150.000) e ben al di sotto del dato di gennaio.
Non è detto che questo dato sia un segnale negativo per il rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì, ma certamente alimenta i timori di un rallentamento del mercato del lavoro e delle sue possibili implicazioni sui futuri tagli dei tassi di interesse. Per febbraio, si prevede che l’economia abbia aggiunto 170.000 posti di lavoro, un incremento rispetto ai 143.000 del mese precedente.
Segnali positivi e attesa per gli utili
Sul fronte positivo, l'indice ISM Services ha raggiunto quota 53,5 il mese scorso, superando le aspettative di 52,5 e segnalando un altro mese di espansione (ogni valore sopra 50 indica crescita).
La stagione degli utili è ormai agli sgoccioli, ma domani sono attesi i report finanziari di alcune aziende di rilievo, tra cui Broadcom (AVGO), Costco (COST), JD.com (JD), Kroger (KR) e Hewlett Packard (HPE), solo per citarne alcune.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
GOLD | Sussidi di disoccupazione in arrivo.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Today Initial Jobless ClaimsPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
buongiorno attualmente FLAT
Ieri abbiamo ottenuto un ottimo posizionamento long, portando a casa circa 300 pips.
Personalmente, continuo a cercare livelli discount per nuove entrate long e non valuto posizioni short.
Attenderò la sessione dalle 14:00 in poi per valutare la news sui sussidi e posizionandomi dopo la loro uscita.
⚠️ Attenzione a domani: NFP in arrivo!
ci vediamo in live alle 14.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Recupero degli azionariWall Street ritorna a vedere la luce dopo alcune sedute difficili, recuperando qualcosa in seguito alle notizie secondo cui l'amministrazione presidenziale Trump starebbe considerando un rinvio di un mese sui dazi a Canada e Messico relativi al settore automobilistico. L'S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones sono tutti saliti di circa l’1%.
La notizia ha offerto una tregua rispetto al sell-off di inizio settimana, dopo che il presidente degli Stati Uniti ha imposto dazi del 25% sui prodotti dei paesi confinanti e ha aumentato le imposte sulla Cina al 20%, oltre a promettere dazi su altri partner commerciali e tagli aggressivi alla spesa nel tentativo di sanare il bilancio. Ciò si è aggiunto alle preoccupazioni di contrazione economica dopo i dati sul mercato del lavoro privato.
D'altro canto, l'inaspettato aumento dell'ISM Services PMI ha compensato i deboli dati pubblicati in precedenza. I guadagni sono stati distribuiti tra la maggior parte dei settori delle borse valori, con Microsoft, Oracle e Amazon che sono balzati di oltre l'1,5%. Discesa invece per i produttori di energia, crollati a causa dei prezzi del petrolio più bassi.
VALUTE, EURO SUGLI SCUDI
Da tempo non si osservava un movimento come quello visto ieri sull’EurUsd. Bisogna risalire al novembre 2022 per vedere una candela settimanale rialzista come quella attuale. Movimento dovuto a diversi fattori concomitanti, tra i quali spicca una rinnovata forza della moneta unica dovuta al probabile allentamento dei vincoli di bilancio tedeschi che dovrebbero rilanciare l’economia, che pare comunque in ripresa, con particolare riguardo al settore della difesa, un tema di cui tanto si parla in questo periodo.
Tralasciando la questione etica, (su cui credo chiunque possa concordare sul fatto che la guerra sia in assoluto il peggior scenario possibile), va ricordato che ciò sembra essere una delle ragioni di ripresa della moneta unica, che in due giorni è salita di 350 pips sul dollaro da 1.0470 a 1.0820, in una price action unilaterale ed estremamente impulsiva.
Osservando le posizioni sul Cot, relativo ai futures, in una settimana le posizioni short euro dei principali big players sono scese del 60%, e probabilmente questa settimana scenderanno ancora. Altra ragione è legata ai dati USA che cominciano a mostrare segnali di indebolimento della congiuntura. E così la moneta unica ora sembra voler puntare, al netto di correzioni tecniche anche dovute, agli obiettivi di medio in area 1.0930-40.
Sugli altri cambi il dollaro rimane leggermente più forte rispetto a sterlina, JPY, ma anche AUD e NZD, in un contesto in cui si nota anche il franco svizzero perdere terreno sull’Euro. La discesa del dollaro, nel medio termine, sembrerebbe essere solo agli inizi, anche se l’incognita Trump e i dazi restano dietro l’angolo.
ADP, PERDE COLPI IL MERCATO DEL LAVORO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 77.000 lavoratori ai loro libri paga a febbraio 2025, il livello più basso in sette mesi, rispetto a un rialzo di 186.000 a gennaio e ben al di sotto delle previsioni di 140.000. Il settore dei servizi ha aggiunto 36.000 posti di lavoro, mentre il settore della produzione di beni ha guadagnato 42.000 posti di lavoro, nell’edilizia e nella produzione manifatturiera.
L'incertezza politica e un rallentamento della spesa dei consumatori potrebbero aver portato a licenziamenti o a un rallentamento delle assunzioni. I dati, combinati con altri indicatori recenti, evidenziano un rallentamento nelle assunzioni tra i datori di lavoro. Nel frattempo, gli incrementi salariali annuali per chi cambia lavoro hanno subito una leggera flessione, passando dal 6,8% al 6,7%. Gli incrementi salariali per chi mantiene il lavoro sono rimasti invariati al 4,7%.
PETROLIO, ANCORA UN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi del 2,6% a 65 dollari al barile mercoledì, avvicinandosi al minimo degli ultimi sei mesi, poiché sono aumentate le preoccupazioni per l'aumento dell'offerta e l'incertezza della politica commerciale. L'OPEC+ ha annunciato che aumenterà la produzione di petrolio di 138.000 barili al giorno a partire da aprile, il primo aumento della produzione dal 2022.
Allo stesso tempo, il Segretario al Commercio degli Stati Uniti Howard Lutnick ha affermato che l'amministrazione Trump potrebbe rinviare, ancora una volta, i dazi su Messico e Canada, con una decisione prevista a breve. Le modifiche ai dazi potrebbero interrompere i flussi di petrolio, spostando il greggio messicano in Asia e aumentando le importazioni latinoamericane negli Stati Uniti. I prezzi del petrolio sono in calo da metà gennaio a causa dei timori che le politiche commerciali di Trump possano danneggiare la domanda globale.
ISM PMI, CHE AUMENTO
L'ISM Services PMI è aumentato inaspettatamente a 53,5 a febbraio 2025 da 52,8 a gennaio, superando le previsioni di 52,6. Il dato ha mostrato una crescita più rapida nel settore dei servizi e nelle attività commerciali, con aumenti in ogni sottoindice, dalla produzione all’occupazione.
I timori però non sono del tutto svaniti, a causa del potenziale impatto delle tariffe. Alcuni intervistati hanno indicato che i tagli alla spesa federale stanno avendo impatti negativi sulle loro previsioni aziendali, ha affermato Steve Miller, presidente dell'ISM.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Analisi del prezzo dell'oro 6 marzoOggi il prezzo dell'oro si aggirerà tra 2928 e 2900. Non ci sarà abbastanza catalizzatore perché l'oro attraversi questo confine, almeno aspetta fino al Nonfarm. Una rottura di 2929 e 2895 confermerà una nuova tendenza per l'oro. Zona 2915 fino alla fine della sessione, se non si rompe, può spingere il prezzo fino a 2922 - 2928. Se si rompe, fai attenzione alla zona 2912 per un segnale di ACQUISTO e resistenza. Oggi, intorno a 2900 quando si rompe 2912-2915 e si ritesta quelle zone di resistenza.
DOLLARO USA: SIMILITUDINI TRUMP 1.0L’andamento del dollaro nel 2024-2025 sembra ricalcare in modo sorprendente il percorso seguito nel primo mandato di Donald Trump nel 2016-2017.
Il grafico mostra una dinamica molto simile, con un iniziale rafforzamento della valuta statunitense nei mesi successivi a settembre, seguito da una fase di debolezza più avanti nel ciclo.
Similitudini macroeconomiche:
- Politiche economiche espansive e tagli fiscali
- Politiche monetarie: Nel 2016-2017, la Fed aveva appena iniziato un ciclo di rialzi dei tassi di interesse, mentre oggi il mercato è in attesa di un possibile taglio dopo il periodo di restrizione monetaria del 2022-2023.
Questa incertezza ha impatti simili sulle aspettative degli investitori.
- Scenario geopolitico: Il 2016 fu segnato da eventi geopolitici rilevanti come la Brexit e le tensioni commerciali emergenti tra Stati Uniti e Cina.
Anche nel 2025, il mondo affronta incertezze geopolitiche, tra cui le tensioni in Medio Oriente e la guerra in Ucraina.
Buon trading a tutti
-2 days NFP XauPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
buongiorno,
La chiusura daily si conferma ancora forte in direzione long, con una rottura dell'ultima dominance short
Dopo una fase notturna di test interno e un ritorno positivo, non vedo segnali chiari per uno short.
Resto quindi a favore del long, almeno fino alla zona 2930-2940, dove si trova il livello chiave di cambio struttura daily.
lo vediamo nel dettaglio oggi in live ore 14
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
GOLD | Oggi ADP.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Wall Street perde quotaWall Street scende ancora, alimentata da quel risk off che non concede tregua da quando Trump ha deciso di applicare i dazi. L’S&P 500 ha chiuso a -1,45%, mentre il Nasdaq ha ceduto lo 0,53%. Il Dow, dal canto suo, ha ceduto l’1,6%.
Le crescenti tensioni commerciali, come detto, hanno alimentato una fuga verso gli asset rifugio. Il Nasdaq 100 è sceso meno, spinto dai guadagni di Nvidia e Alphabet. Sul fronte tariffe, da oggi sono entrate in vigore una tariffa del 25% sulle importazioni canadesi e messicane e un'imposta del 10% sui beni cinesi, provocando immediate ritorsioni da parte di Canada e Cina, con il Messico pronto a rispondere domenica.
La Cina ha sospeso le importazioni di soia e legname, mentre il Messico ha sospeso le esportazioni di prodotti agricoli. Infine, anche il Canada ha bloccato le esportazioni di nickel. I dazi sono un costo, e prima il mondo se ne renderà conto, prima usciremo da questo principio di crisi.
Ieri sera però, in chiusura, sono uscite notizie confortanti dagli USA, con il segretario al commercio Lutnick che ha dichiarato che Trump potrebbe revocare i dazi a Canada e Messico, per trovare un compromesso. Vedremo se sarà vero.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono scesi a 67,7 dollari al barile martedì, avvicinandosi al minimo degli ultimi tre mesi, in concomitanza con la decisione dell'OPEC+ di procedere con l’aumento della produzione pianificato ad aprile. Il gruppo, che include l'OPEC e alleati come la Russia, aumenterà la produzione di 138.000 barili al giorno, il primo aumento dal 2022.
Inoltre, la decisione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina, a seguito delle tensioni con il presidente ucraino Zelenskyy, ha suscitato speranze di un potenziale allentamento del conflitto. Ciò potrebbe portare all'allentamento delle sanzioni per la Russia, aumentando l'offerta globale di petrolio.
Il mercato ha dovuto anche affrontare i nuovi dazi statunitensi sulle importazioni da Canada, Messico e Cina, che gli analisti ritengono potrebbero frenare la crescita economica globale e la domanda di petrolio, esercitando un'ulteriore pressione al ribasso sui prezzi.
VALUTE
L'euro sugli scudi, in seguito alla rottura di 1,0540, con gli obiettivi di 1,0630 ormai a tiro. La salita della moneta unica dipende da molteplici ragioni, non ultima quella dovuta al rallentamento della congiuntura USA che dovrebbe portare la Fed ad effettuare almeno due tagli dei tassi nel 2025 rispetto alle aspettative di qualche settimana fa, che erano per un mantenimento dei tassi invariati.
A ciò si aggiunge il fatto che i dazi, molto probabilmente, avranno effetti immediati sui consumatori USA, il che è negativo per il biglietto verde, destinato a scendere anche per il fatto che potrebbe diventare interessante deprezzarlo per aggiustare la bilancia commerciale.
Non si deve dimenticare, tra l’altro, la ripresa in Germania, alimentata da speranze di allentamento dei vincoli di bilancio, che potrebbero sostenere la ripresa. Stessa cosa per la sterlina, anche se in misura minore con EurGbp tornato a ridosso di 0,8300. UsdJpy che sembrava rompesse 148,50, andando a far registrare un minimo a 148,13 prima di recuperare quota 149,20. Oceaniche di ritorno anche se restano molto indietro rispetto alla moneta unica.
PESO MESSICANO
Il peso messicano si è deprezzato, ieri, quasi fino a 21 peso per dollaro, avvicinandosi al minimo degli ultimi tre anni, mentre le tensioni commerciali sembravano strangolarlo. I dazi del 25% sui beni messicani del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sono entrati in vigore il 4 marzo, con il Presidente che ha affermato che "non c'era più spazio" per un accordo per impedire le misure, collegando la decisione agli sforzi per frenare il traffico di fentanyl negli Stati Uniti.
Il presidente messicano Claudia Sheinbaum ha affermato che il Messico annuncerà misure tariffarie e non tariffarie di ritorsione questa domenica. Ha sottolineato che il Messico ha adottato misure significative nel mese scorso per reprimere i cartelli della droga e combattere il traffico di fentanyl, sostenendo che i dazi statunitensi erano ingiustificati. In serata il Peso si è ripreso con UsdMxn sceso a 20,70. Oggi vedremo gli ultimi sviluppi che sembrano confortanti dopo le dichiarazioni del Segretario al Commercio USA.
AUSTRALIA, PIL IN CRESCITA
L'economia australiana è cresciuta dello 0,6% su base trimestrale nel quarto trimestre del 2024, accelerando dallo 0,3% del terzo trimestre e superando il consenso di mercato dello 0,5%. Si è trattato del tredicesimo trimestre di espansione, al ritmo più rapido dal quarto trimestre del 2022, guidato soprattutto da una ripresa della spesa delle famiglie.
Anche gli investimenti privati sono aumentati, supportati da maggiori investimenti in nuove infrastrutture. Sul fronte commerciale, le esportazioni di beni e servizi sono cresciute in modo robusto (0,7%), mentre le importazioni sono aumentate dello 0,1%, contribuendo per 0,2 punti percentuali al PIL. La spesa pubblica è aumentata dello 0,7%, rallentando da un aumento dell'1,4% nel terzo trimestre.
Su base annua, il PIL è cresciuto dell'1,3%, dopo un aumento dello 0,8% nel Q3 e al di sopra del consenso dell'1,2%.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Analisi del prezzo dell'oro 5 marzo⭐️Analisi fondamentale
I prezzi dell'oro (XAU/USD) hanno subito una battuta d'arresto dopo due giorni di guadagni, poiché l'aumento dei rendimenti dei titoli di Stato statunitensi ha pesato sui lingotti non rendibili. Tuttavia, l'oro potrebbe essere sostenuto dalla domanda di beni rifugio nel contesto delle crescenti tensioni commerciali.
Nello specifico, gli Stati Uniti hanno imposto una tassa del 25% sulle importazioni dal Messico e dal Canada, e anche la Cina ha aumentato la tassa al 20%, sollevando preoccupazioni circa ritorsioni commerciali. Allo stesso tempo, la sospensione degli aiuti militari all'Ucraina da parte degli Stati Uniti ha spinto gli investitori a cercare oro. Inoltre, la situazione è diventata più tesa quando il presidente Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky hanno avuto divergenze nei negoziati di pace.
⭐️Analisi tecnica
L'oro sta chiaramente salendo e si sta dirigendo verso il livello di resistenza di 2929. Questa è considerata una zona chiave per l'oro. Se si rompe, l'oro continuerà ad aumentare di prezzo fino a ATH 295x. Se l'oro interrompe il trend e scende, il livello a 2903 non sarà più significativo e sarà nell'area a 2896 che l'oro avrà una vera reazione sui prezzi.
EURO TRAINATO DA?Nel tardo pomeriggio di ieri, l’euro ha registrato un forte slancio al rialzo.
Durante una conferenza stampa, i rappresentanti della CDU/CSU e dell’SPD hanno annunciato importanti cambiamenti nelle politiche economiche della Germania.
Tra le misure concordate, spicca la creazione di un fondo speciale da 500 miliardi di euro per investimenti infrastrutturali da realizzare nei prossimi dieci anni.
Inoltre, Friedrich Merz, probabile futuro cancelliere, ha comunicato l’intenzione di modificare il freno costituzionale sul debito per consentire maggiori spese per la difesa.
Queste decisioni potrebbero avere un impatto positivo sull’economia tedesca.
Il fondo infrastrutturale risponderebbe alle urgenti necessità di investimento, stimolando la crescita economica nel breve termine e aumentando il potenziale di sviluppo nel lungo periodo.
Buon trading a tutti
Oro sui Massimi Storici?Buongiorno caro Trader,
come sempre, ti invito a boostare il post per aiutarmi a crescere.
Aggiornamento su Gold:
Come vedete, la prima zona segnalata nell’ultimo post ha retto e ci stiamo dirigendo verso il nuovo massimo storico.
Ad oggi 04/03/2025 il segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, dice che "siamo pronti a ridurre i tassi di interesse".
Questo favorisce la corsa al rialzo dell’oro.
Attendiamo i dati sul mercato del lavoro e sull’occupazione di Venerdì.
Spero tu abbia potuto trarre buone conclusioni dalla mia analisi.
Buon Trading
Nvidia e Broadcom studiano Intel: occhio alla trimestraleDopo l'ottima trimestrale di Nvidia dei giorni scorsi, dopodomani toccherà a Broadcom.
Nelle ultime settimane anche Broadcom ha rintracciato andando a testare il supporto dei 185 dollari dopo aver fatto uno sprint verso l'altro tra fine 2024 e inizio 2025.
In questo momento Broadcom, insieme a Nvidia e TSMC, sta testando il segmento produttivo di Intel per capire se può utilizzare le fonderie di quest'ultima per la produzione di chip made in USA.
La proposta piace molto all'amministrazione Trump che aveva dichiarato in campagna elettorale di voler riportare la produzione dei chip negli USA.
Il settore dei chip per l'AI non è ancora "morto", i dati parlano chiaro, in media i multipli sono più bassi di quelli dello scorso anno, quindi si potrebbe tornare a salire nel breve termine.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.03.2025Nuova giornata nera per tech Usa e crypto.
Trump passa all’azione sui dazi, ma resta vago sulle riserve federali in cryptos...
Borse europee in rialzo ieri, trainate dalle azioni della difesa.
Rialzo dei rendimenti dei Govies EU alla vigilia del meeting della BCE.
Il 3 marzo 2025 è stato un giorno di grande euforia per le Borse europee, grazie all'impulso delle azioni del settore difesa, in particolare quelle dei produttori di armamenti, sostenute dalle prospettive di un aumento delle spese per la difesa in Europa e dagli aiuti all'Ucraina.
A questo si aggiunge un gap sempre più ampio tra le performance dei mercati europei e quelli americani: l’Euro Stoxx 50 è salito del 13,5% dall'inizio dell’anno, mentre il Dow Jones è aumentato solo del 3,25%. Il Dax di Francoforte ha raggiunto un nuovo massimo storico sopra i 23.000 punti, con un rialzo del 2,6%. Milano ha visto il Ftse Mib salire dell’1,07%, superando i 39.000 punti, i massimi dal 2007. Anche l’indice francese Cac40 ha superato il precedente record di 8.240 punti.
A Francoforte, il Dax ha registrato un aumento importante anche perchè la Germania sta preparando due maxi-fondi speciali per la difesa e le infrastrutture, con un budget pubblico vicino ai 1.000 miliardi di euro, pur mantenendo il freno sul debito.
Nel settore delle grandi aziende tecnologiche statunitensi, i "Magnifici Sette" hanno registrato perdite, con Tesla che ha perso il 30%, Nvidia il 15%, e Alphabet in calo, -12%. Meta è l’unica a guadagnare da inizio 2025, con un aumento del 12%. Il Nasdaq Composite ha perso il 5%, mentre il Dow Jones è rimasto in positivo (+1,5%).
L’indice di volatilità VIX, che misura l’incertezza sui mercati, è tornato a salire intorno ai 20 punti, segnalando un ritorno della nervosità. Gli investitori stanno adattando le loro strategie, riducendo il peso nei titoli tecnologici in favore di aree meno costose, come i mercati europei o quelli cinesi. Il piano dell’amministrazione Trump per ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti sta influenzando i mercati, con la necessità di un dollaro più debole per rendere i prodotti americani più competitivi.
Nel complesso, la forte performance delle Borse europee rispetto a Wall Street trova una spiegazione nelle politiche fiscali e nei cambiamenti nelle dinamiche commerciali. Se l'Europa e la Cina dovessero aumentare il loro deficit, ciò potrebbe stimolare ulteriormente le loro economie. Tuttavia, se gli Stati Uniti dovranno ridurre la spesa pubblica, l’economia potrebbe rallentare.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha annunciato che oggi informerà gli Stati membri sul piano "Rearm Europe", in vista del Consiglio europeo del 6 marzo. Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Mike Waltz, ha sottolineato la necessità di un aumento degli investimenti in difesa da parte degli alleati europei.
A Wall Street, invece, la giornata di ieri, 3 marzo, è stata negativa, con il Dow Jones che ha perso -1,48%, il Nasdaq -2,64% e l'S&P500 -1,76%.
Trump ha confermato l'entrata in vigore di dazi più elevati del 25% su Canada e Messico e del 20% sulla Cina, provocando una reazione negativa sui mercati.
L'indice ISM manifatturiero degli Stati Uniti ha mostrato una leggera espansione, ma è sceso a 50,3 punti, rispetto ai 50,9 di gennaio. Gli ordini sono diminuiti significativamente, e l'occupazione ha visto una flessione.
Nel mercato valutario, l’euro ha rafforzato la sua posizione, sfiorando 1,05 dollari, mentre il cambio euro/yen è salito a 157 yen. Il dollaro/yen è sceso a 150,2.
Il petrolio ha registrato un calo, con il Brent a 72,7 dollari al barile (-0,2%) e il WTI a 69,5 dollari (-0,3%). Il Bitcoin ha avuto movimenti instabili, influenzato dalla notizia dei dazi e dalle intenzioni di Trump di creare una riserva strategica di criptovalute.
Lo spread tra BTp e Bund è salito a 111 punti base, dai 108 della settimana precedente, con un aumento del rendimento del BTp decennale benchmark al 3,60%.
In Asia, stamattina, 4 marzo, i mercati sono stati contrastati, con il Hang Seng in calo dello 0,2% e il CSI 300 praticamente invariato, nonostante la notizia dell’implementazione dei dazi. Il Taiex di Taipei è sceso dello 0,4%, con TSMC che ha perso l’1,3%, mentre il Nikkei giapponese è sceso dell'1,2%, influenzato dal rafforzamento dello yen.
Il petrolio Brent ha aperto con una perdita del 2,2%, sotto i 71 dollari al barile, mentre i timori per l'economia globale si sono accentuati con l'aumento dei dazi. In aggiunta, l’OPEC+ ha annunciato un aumento della produzione di 138.000 barili al giorno ad aprile, il primo incremento dal 2022.
Nel frattempo, i mercati sono concentrati sui prossimi dati macroeconomici, e sulle dichiarazioni di Trump, in particolare sulla politica commerciale e sulla situazione in Ucraina, potrebbero continuare a influenzare i mercati con la volatilità che resta elevata.
Le Borse europee, a metà mattinata di oggi, 4 marzo, segnano pesanti perdite, in media -1,8% (ore 11.30 CET), mentre i future sui principali indici di Wall Street sono sostanzialente stabili rispetto alle chiusure negative di ieri sera.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GOLD | Verso gli NFP.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.