Tesla in stallo, cosa blocca l’azienda di Musk?Dopo aver registrato circa un -9% l’11% ottobre, Tesla ha aperto un gap down per poi andare in stallo. Il titolo nell’ultima settimana non ha avuto volatilità, ma sta lateralizzando in attesa di sviluppi.
Il mercato sembra non aver apprezzato il robotaxi e Optimus, il robot di casa Tesla che sembrerebbe sia stato comandato da umani a distanza durante la presentazione.
Ad incrementare le difficoltà di Tesla ci sarebbero anche delle cause in corso sul software di guida autonoma che ha causato diversi incidenti tra cui uno mortale. In condizioni meteo avverse, le telecamere del sistema di guida autonoma sembrerebbero non riuscire a vedere bene cosa si presenta lungo il percorso.
Fra 3 giorni arriverà il rapporto sugli utili e, vedendo la concorrenza cinese di BYD, anche in quel caso l’azienda potrebbe rendere palesi le momentanee difficoltà che sta avendo nella vendita delle sue auto.
I prezzi sono accompagnati da una trendline rialzista e i massimi storici ad oggi sembrano un miraggio.
Vedremo la pubblicazione degli utili e se la trendline riuscirà ancora a sorreggere i prezzi o se si tornerà a scendere.
Analisi fondamentale
Nvidia sui massimi, pronta per la stagione delle trimestraliIl titolo Nvidia torna a scontrarsi con i massimi storici in chiusura di settimana, è da giugno scorso che non si vedevano i 140dollari.
Wall street ha dato ufficialmente il via alla nuova stagione delle trimestrali con il titolo Netflix che vola segnando +11% venerdì.
Anche Broadcom, diretto competitor di Nvidia, si avvicina a questo importante periodo dell’anno vicino ai massimi storici nonostante l’incertezza sull’azienda produttrice olandese ASML che ha dichiarato un potenziale calo per il 2025.
Vedremo lunedì se Nvidia e company riusciranno a continuare l’ allungo andando ad aggiornare i massimi storici segnati prima dell’estate.
Argento Rompe la Resistenza: Punto di Svolta Negli ultimi mesi, abbiamo assistito a un andamento divergente tra oro e argento, due dei principali metalli preziosi seguiti dagli investitori. L'oro ha raggiunto ripetuti nuovi massimi, consolidando la sua posizione come rifugio sicuro in un contesto di incertezze economiche globali. L'argento, invece, ha seguito da lontano, sottoperformando l'oro e mostrando una dinamica meno robusta, fatto che si è rivelato piuttosto insolito rispetto agli storici movimenti paralleli dei due metalli.
Tuttavia, l'argento ha finalmente superato con decisione quella che sembrava una resistenza insormontabile nella fascia dei 31-32 dollari, accompagnato da un aumento consistente dei volumi di scambio. Questo breakout potrebbe segnalare un punto di svolta per l'argento, soprattutto in un momento in cui l'oro si trova in una condizione di ipercomprato e potrebbe subire un ritracciamento nel breve termine.
S&P 500 e Equal Weight in Crescita: Rialzo Diffuso
L'attuale andamento dell'S&P 500, in crescita insieme al suo indice "Equal Weight", suggerisce che il bull trend del mercato azionario americano non è trainato unicamente dai grandi titoli ipercapitalizzati, ma riflette un apprezzamento più ampio della maggior parte delle azioni che compongono l'indice. L'Equal Weight S&P 500 misura l'andamento delle azioni all'interno dell'indice con un peso uguale, indipendentemente dalla loro capitalizzazione. Il fatto che entrambi gli indici stiano salendo simultaneamente indica una rivalutazione generalizzata delle azioni, piuttosto che un rally concentrato solo su pochi titoli di grande capitalizzazione.
Questa dinamica è particolarmente significativa, poiché sfata l'idea che l'attuale rialzo sia frutto di speculazioni sui derivati legati ai pochi titoli più capitalizzati. Piuttosto, dimostra una partecipazione più ampia degli investitori su tutto il mercato azionario, con la maggior parte dei titoli che contribuiscono alla crescita complessiva.
Lancio Imminente delle Opzioni su Bitcoin negli USAL'arrivo delle opzioni su Bitcoin negli Stati Uniti rappresenta un momento cruciale per il mercato delle criptovalute e per gli investitori di tutto il mondo. La recente approvazione da parte della Securities and Exchange Commission (SEC) americana delle opzioni su ETF Bitcoin segna un passo significativo verso l'integrazione delle criptovalute nei mercati finanziari tradizionali. Questi nuovi strumenti saranno quotati su importanti borse, come il New York Stock Exchange (NYSE) e il Chicago Board Options Exchange (CBOE).
La decisione della SEC segue l'approvazione degli ETF Bitcoin di BlackRock, quotati sul NASDAQ a fine settembre, e rappresenta una naturale evoluzione per chi investe in Bitcoin. Le opzioni su ETF consentono di speculare non solo sulla direzione del prezzo dell'asset sottostante, in questo caso Bitcoin, ma anche di proteggere le posizioni già aperte, utilizzando strategie di copertura e gestione del rischio.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.10.2024 Borse Europee festeggiano il nuovo taglio dei tassi della BCE.
L’inflazione scende in UE, anche a causa di una congiuntura debole.
Il Pil cinese è cresciuto +4,6% nel 3’ trimestre: in rialzo le borse locali.
Dati macro Usa ancora molto solidi: FED taglierà, ma senza fretta.
La Banca centrale Europea ha tenuto conto dei dati macro europei, che combinano il rapido calo dell'inflazione ad un marcato indebolimento dell'economia: alla luce di ciò ha abbassato i tassi di interesse per la 3’ volta quest’anno e per la 2’ riunione consecutiva, a sole cinque settimane dall'ultima riduzione.
Il tasso “base” sui depositi scende a 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali a 3,40%, e quello sui prestiti marginali al 3,65%.
La Presidente Christine Lagarde ha ribadito che non esiste «alcun percorso predeterminato di riduzione dei tassi», ma che l’ECB continuerà ad attenersi ai dati, con l’obbiettivo di stabilizzare l’inflazione sotto al 2% nel breve termine. Peraltro la maggioranza degli analisti prevede una nuova limatura a dicembre.
Nel Comunicato che ha accompagnato l’annuncio si legge che «la decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la Banca centrale, mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria, scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria”.
“Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato..ma le sue prospettive sono inoltre influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia”. Nel frattempo, «le condizioni di finanziamento rimangono restrittive».
Le Borse europee hanno chiuso in rialzo dopo il taglio della BCE: Parigi +1,22%, Milano +1,09%, di nuovo sopra i 35 mila punti, Francoforte +0,77%, Londra +0,67%.
Anche Wall Street ha chiuso in lieve rialzo dopo la pubblicazione di diversi dati macro positivi: Dow Jones +0,37%, segnando il nuovo record assoluto, Nasdaq +0,04%, S&P500 invariato. Il titolo del giorno è stato Expedia, arrivato a guadagnare oltre +7%, su rumors riportati dal Financial Times di un possibile interesse di Uber.
Le vendite al dettaglio negli Usa, a settembre, sono cresciute +0,4% rispetto al mese prima, dopo il +0,1% di agosto e attese di +0,3%. Su base annuale crescono +1,7%.
Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese di 19 mila unità a 241 mila, ben al di sotto delle previsioni di 260 mila.
Inoltre, a ottobre, le “condizioni” del comparto manifatturiero nell'area di Philadelphia sono migliorate rispetto a settembre di 1,7 punti a 10,3, rimanendo in espansione, e rappresentando l’8’ dato positivo negli ultimi 9 mesi.
Peggiore delle stime solo il dato sulla produzione industriale Usa di settembre, -0,3% mensile contro attese di -0,2%, penalizzato da 2 uragani e dallo sciopero di Boeing.
Sul fronte obbligazionario, come risultato della serie di dati macroeconomici positivi, sono scesi i prezzi dei Treasury e risaliti i rendimenti, con quello del 10 anni a 4,09%.
In Europa, al contrario, i rendimenti continuano la loro pacata discesa: quello del BTP decennale italiano al 3,40%, quello del Bund tedesco a 2,20%, per uno spread di soli 120 bps, ai minimi dal 2021.
Oggi, 18 ottobre, nell’ultima seduta settimanale, i mercati azionari europei ripartono deboli, insensibili all’impennata finale dei listini cinesi che hanno reagito molto positivamente ai dati sulla crescita, pari a +4,6%, del GDP (PIL) del 3’ trimestre, diffusi nottetempo: Shanghai +3,58%, Shenzhen +4,94%.
L’economia cinese, con una crescita di +4,6%, ha fatto meglio del +4,5% atteso e appena meno del +4,7% del 2’ trimestre: anche la produzione industriale, +5,4% annuo vs +4,6%, e le vendite al dettaglio, +3,2% vs +2,5%, hanno battuto le stime.
Domani, 19 ottobre, e' prevista la conferenza stampa del Ministro delle Finanze cinese, dalla quale si spera emerga l’annuncio di stimoli alla crescita economica.
A testimone del rinnovato interesse verso l’equity cinese il fondo Bridgewater ha dichiarato agli investitori che acquisterà ulteriori titoli cinesi anche dopo che il recente rally.
Inoltre la Banca centrale Cinese (PboC) ha attivato una linea di credito dedicata e specializzata nel finanziamento del riacquisto di azioni da parte delle società cinesi quotate e dei loro principali azionisti.
Minimo rialzo per Tokio, col Nikkei a +0,18%, poco reattivo all’annuncio che l'inflazione giapponese a settembre ha rallentato a +2,4% su base annua, dal +2,8% di agosto, segnando il 1’ calo in 5 mesi, ma mancando di poco la previsione di consensus di +2,3%.
In Italia c’è molta attesa per l’aggiornamento del rating “sovrano” da parte delle Agenzie S&P e Fitch: il consenso degli analisti non si attende un miglioramento del rating, ma non esclude un aggiornamento in meglio dell’outlook, al momento stabile.
Negli Usa i mercati si preparano senza isteria all’esito delle elezioni Presidenziali di inizio novembre. Cresce la convinzione che le chance di vittoria di Donald Trump stiano aumentando ed un recente sondaggio di Fox News lo vede 2 punti percentuali in vantaggio su Kamala Harris.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
NEWSLETTER#83: DXY, GOLD e GBPIL DOLLARO COMANDA ANCORA
Ieri pomeriggio sono stati pubblicati i dati relativi le vendite al dettaglio USA.
I report hanno mostrato dati superiori alle attese, e grazie al taglio della BCE, il dollaro ha potuto beneficiare di una spinta rialzista fino alla zona 103,800.
Durante la giornata non sono previsti dati macroeconomici rilevanti, di conseguenza il dollaro chiuderà la settimana al primo posto tra le valute più forti.
Nel frattempo l’oro crea nuovi massimi storici sopra i 2700$ l’oncia.
Gli indici azionari, dopo un primo sell-off post ASML earnings, tornano a salire su base settimanale.
GBP MOSTRA I DENTI
I dati sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, migliori del previsto per settembre, seguono la discreta crescita di agosto, confermando che l'economia continua a mostrarsi abbastanza stabile.
La sterlina, subito dopo il dollaro, è la valuta performer della settimana, confermando il posizionamento diverso rispetto l’EURO.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Nessuna notizia macroeconomica rilevante
- Permessi di costruzione rilasciati (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
Wall Street irriducibileEnnesimi nuovi record per Wall Street, con i tre indici positivi, in seguito a dati economici solidi. L'S&P 500 ha chiuso in positivo dello 0,5%, il Nasdaq è salito dello 0,7% e il Dow Jones è aumentato di circa 140 punti. Le vendite al dettaglio, nel frattempo, negli Stati Uniti, sono aumentate più del previsto il mese scorso, confermando la crescita del settore dei consumi, e al contempo, anche il Philadelphia Fed Manufacturing Index ha mostrato un sorprendentemente aumento dell'attività industriale.
Ma anche i sussidi di disoccupazione sono scesi inaspettatamente a 241K, anche se sono rimasti al di sopra dei livelli precedenti. Allo stesso tempo, i risultati trimestrali di TSMC hanno offerto una spinta alle azioni dei chip. Le azioni quotate negli Stati Uniti della società taiwanese sono aumentate del 9%. Anche Nvidia (2,1%), Broadcom (2,7%) e AMD (2,2%) hanno sovraperformato. E mentre la stagione degli utili, prosegue, il mercato continua a evidenziare un superdollaro.
VALUTE, EURO DEBOLE
Forza di dollaro o debolezza di Euro ? In questo caso, crediamo di poter affermare che sia una concomitanza di fattori che evidenziano, oltre alla tenuta del dollaro dopo i recenti guadagni, anche una estrema debolezza della moneta unica, spinta al ribasso da una congiuntura debole e difficoltà di uscire dalla crisi. Siamo ormai non lontano dai target di medio termine ce peraltro rappresentano un baluardo oltre il quale, al ribasso, si ricomincerebbe a parlare di EurUsd alla parità e tali livelli sono posti a 1.0775 85 area.
Scende anche l’EurGbp, ormai a ridosso di 0.8300 e pure gli altri cross della moneta unica tendono a flettere. Sugli altri cambi segnaliamo una tenuta della sterlina, che però prima o poi, dovrà fare i conti con il taglio del costo del denaro, specie dopo i dati sull’inflazione. UsdJpy sempre sotto quota 150.20, incapace per ora di violarlo, e un Chf stabile in assenza di grande avversione al rischio. UsdCad che prova a risalire verso 1.3800 ed eventualmente l’area di resistenza chiave a 1.3840.
BCE TAGLIA IL COSTO DEL DENARO
La BCE ha abbassato i suoi tre tassi di interesse chiave di 25 punti base iri, durante la riunione prevista, come da consensus. Il tasso di deposito è sceso al 3.25%, il tasso di rifinanziamento principale al 3.4% e quello marginale al 3.65%. Questa decisione fa seguito alla valutazione aggiornata dell'inflazione, che mostra che la discesa verso i target sta procedendo secondo le previsioni. A settembre, l'inflazione nell'Eurozona è scesa al di sotto dell'obiettivo della BCE del 2% per la prima volta in più di tre anni.
Mentre si prevede che l'inflazione aumenterà nel breve termine, dovrebbe stabilizzarsi intorno all'obiettivo del 2% nel 2025. La crescita salariale rimane elevata, ma le pressioni si stanno allentando. Il Presidente della BCE, Christine Lagarde ha dichiarato in conferenza stampa che le tensioni geopolitiche rappresentano un rischio al rialzo per l'inflazione, mentre i dati in arrivo suggeriscono che la congiuntura rimane più debole del previsto. La Bce però rimane fiduciosa verso un recupero degli aggregati nel medio periodo.
ITALIA, IN CALO IL SURPLUS COMMERCIALE
L'Italia ha registrato un surplus commerciale di 1,431 miliardi di euro nell'agosto 2024, significativamente meno delle aspettative di mercato di 5,55 miliardi di euro, e in calo rispetto a un surplus di 1,951 miliardi di euro nello stesso periodo dell'anno precedente. Le importazioni sono diminuite del 5,7% rispetto all'anno precedente a 37,714 miliardi di euro, principalmente a causa di forti cali negli acquisti di petrolio greggio e prodotti petroliferi raffinati, una delle ragioni peraltro, a livello globale e non solo nel nostro paese, del calo del prezzo del petrolio.
Inoltre, si sono verificate anche riduzioni nelle importazioni di veicoli di trasporto, apparecchiature elettriche e computer, dispositivi elettronici e ottici. Allo stesso tempo, le esportazioni sono crollate del 6,7% a 39,145 miliardi di euro, a causa delle minori vendite di veicoli di trasporto e di prodotti tessili, abbigliamento, pelletteria e accessori.
EUROZONA, SCENDE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nell'area dell'euro è stato rivisto al ribasso all'1,7% a settembre 2024, rispetto alle stime iniziali dell'1,8% e del 2,2% di agosto. L'inflazione è ora ai minimi di aprile 2021 e al di sotto dell'obiettivo della BCE del 2%. L'inflazione dei servizi ha rallentato e il costo dell'energia è sceso a un ritmo più rapido.
D'altro canto, l’indice dei prezzi si è stabilizzato per i beni industriali non energetici ed è aumentato più rapidamente per cibo, alcol e tabacco. Il tasso core su base annuale, che esclude i prezzi di energia e alimentari è sceso al 2,7% dal 2,8%, in linea con la stima preliminare. Tra le maggiori economie dell'Eurozona, l'inflazione è diminuita in Germania (1,8% contro 2%), Francia (1,4% contro 2,2%), Italia (0,7% contro 1,2%) e Spagna (1,7% contro 2,4%).
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Analisi del prezzo dell'oro, 18 ottobreAnalisi fondamentale
I prezzi dell’oro hanno superato i 2.700 dollari, toccando un nuovo record venerdì tra le aspettative delle principali banche centrali di tagliare i tassi di interesse e allentare il contesto di politica monetaria. Inoltre, i persistenti rischi geopolitici derivanti dai conflitti in corso in Medio Oriente, uniti all’incertezza che circonda le elezioni presidenziali americane, sembrano incrementare la domanda di beni rifugio per i metalli preziosi.
Fattori di supporto hanno, in misura maggiore, compensato il recente rally del dollaro statunitense (USD) ai massimi da agosto, sostenuto dalla crescente accettazione del fatto che la Federal Reserve (Fed) effettuerà un modesto taglio dei tassi di interesse. Un dollaro più forte tende a indebolire la domanda di materie prime denominate in USD, compresi i prezzi dell’oro, che sono ancora sulla buona strada per registrare forti guadagni per la settimana e sembrano destinati a salire ulteriormente.
Analisi tecnica
Buongiorno commercianti. L'oro continua ad essere ai massimi storici. Attualmente è abbastanza difficile determinare quale sia la zona VENDITA. Possiamo fare scalping solo nei porti psicologici intorno al 2720-2730. Le aree importanti di ACQUISTO vengono considerate in modo più chiaro
2675-2673. Prima di ciò, era impossibile ignorare l’area di picco temporaneo di tutti i tempi di 2685 per più di un mese. Ti auguro una giornata di trading di successo
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.10.2024Borse ottimiste, pronte per il taglio dei tassi, atteso -0,25%, della BCE.
Trimestrali banche Usa molto buone, al via anche quelle europee.
Governo cinese di nuovo in soccorso del settore immobiliare.
Permane forte incertezza sull’esito delle Presidenziali Usa.
Le Borse europee hanno chiuso per lo più deboli ieri, 16 ottobre, vigilia della riunione della BCE (ECB–Banca centrale Europea). La migliore è stata Londra, +0,9% dopo il dato sull'inflazione nel Regno Unito, in rialzo anche Madrid, +0,6%, mentre Amsterdam ha perso -0,7%, Parigi -0,4%, Francoforte e Milano -0,3%.
La Banca centrale Europea dovrebbe tagliare i tassi d’interesse, per la 3’ volta quest’anno, di -0,25%, come già avvenuto a giugno e settembre, ma ulteriori riduzioni sono attese dagli analisti quasi ad ogni meeting fino a marzo, suggerite dal rallentamento dell'inflazione europea a 1,7% a settembre, minimo da aprile 2021.
Negli Stato Uniti la prospettiva è un po’ diversa, poichè i dati più forti delle attese su occupazione e inflazione hanno ridimensionato la probabilità di nuovi e ravvicinati tagli del costo del denaro da parte della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED).
Ieri Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,8%, Nasdaq +0,3%, S&P500 +0,5% coi conti dei big bancari al centro dell’attenzione. L’azione Morgan Stanley ha guadagnato oltre +4%, dopo l’annuncio di un utile netto di US$ 3,19 miliardi nel 3’ trimestre, +32% circa annuale, su ricavi netti netti per 15,4 miliardi, +16%.
La forza del mercato azionario Usa vince dunque sulle preoccupazioni per le persistenti guerre in Ucraina e Medio Oriente e per il settore tech/semiconduttori dovuto al profit-warning del gruppo olandese Asml, che ha tuttavia inciso solo sull’indice di settore e su azioni “vicine” come Nvidia e Amd.
Un’ancora di positività viene dalle prime trimestrali Usa, con la speranza fondata che qualche buona notizia emerga anche da quelle europee, sebbene il quadro macro del vecchio continente sia più debole che negli States.
Quello del lusso sembra essere il comparto che più risente della “spending attitute” sub-ottimale dei clienti europei e cinesi: ne ha dato testimonianza ieri la trimestrale di Lvmh, uscita martedì a tarda sera con numeri sotto le previsoni.
In positivo, nella cornice macro europea, troviamo l’inflazione, in forte calo a settembre. Ieri è stata fornita quella del Regno Unito, scesa a +1,7% annuo, da +2,2% di agosto, e che favorirà un prossimo taglio dei tassi da parte della Bank of England.
Negli Usa scendono velocemente i prezzi all’importazione: a settembre sono diminuiti -0,4% rispetto al mese precedente, il calo più marcato da dicembre 2023, mentre il dato di agosto è stato rivisto a -0,2%, da -0,3%.
Sul fronte obbligazionario, quella di ieri è stata una giornata positiva per il “debito Italiano”: nel giorno in cui il ministro all'Economia, Giancarlo Giorgetti ha illustrato la manovra 2025 del bilancio pubblico, lo spread di rendimento tra Btp italiano e Bund tedeschi decennali è sceso a 122 punti base.
Oggi le Borse europee, con rialzi medi di +0,8% a fine mattina (ore 13.00 CET), testimoniano la speranza nel 3’ taglio dei tassi nella riunione odierna dell’ECB.
In Asia abbiamo visto chiusure molto eterogenee: Shanghai -1,05%, Shenzhen -0,56%, nonostante le nuove misure varate dal Governo a supporto del comparto immobiliare.
Giù anche Tokyo, -0,69%, dopo il dato in calo delle esportazioni. In Cina Shanghai ha chiuso in calo, -1,05%, e Shenzhen -0,56% nonostante le nuove misure lanciate per sostenere il disastrato settore immobiliare. Incerte anche Hong Kong, -0,2%, Mumbai, -0,54%, e Seoul, invariata.
Il Governo cinese ha deciso di raddoppiato l’ammontare dei prestiti per terminare progetti residenziali incompiuti i cui lavori erano stati interrotti per la crisi finanziaria dei costruttori prima ancora di quella dovuta alla pandemia Covid.
L’impressione è che Pechino voglia mettere “fine” alla lunga crisi del settore, ma non consideri più il settore delle costruzioni come un motore dell’economia.
Occhi aperti oggi, 17 ottobre, anche ai dati su vendite al dettaglio e sussidi di disoccupazione Usa, da sempre accurati “marcatori” della salute dell'economia e, naturalmente, sul proseguimento della pubblicazione delle relazioni trimestrali, tra cui spiccherà, a mercati chiusi, quella di Netflix.
Di rilevo anche la fase intensa e finale dei sondaggi sulle elezioni Presidenziali Usa. Sta crescendo il numero di Stati in cui Trump sembra in vantaggio, ma il risultato resta incerto o, per meglio dire, in balia degli elettori incerti.
Sul mercato valutario, l'Euro continua a perdere terreno sul Dollaro Usa e scende a 1,084 da 1,087 del fixing di ieri. Cerca faticosamente di stabilizzarsi lo Yen giapponese: il cross Eur/Yen è attorno a 162,5, da 162,7, mentre quello Dollaro/Yen è 149,6, da 149,7. Bitcoin conferma i recenti massimi da luglio a 66.9 Dollari, +0,75%.
Prezzo dell'oro ancora forte e vicino a nuovi massimi: 2.682 Dollari/oncia, +0,3%, mentre non riesce a recuperare quello del petrolio, dopo che negli ultimi 4 giorni ha perso oltre -6%, anche per il taglio delle previsioni 2024 e 2025 operato sia da Opec+ (Cartello dei Paesi Esportatori) che AIE (Agenzia Internazionale per l'Energia).
Informazioni importanti
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Operazione long su Vertx Il titolo si trova in un trend rialzista, con una fase di consolidamento vicino ai massimi storici intorno al livello di 40. Successivamente, ha effettuato un breakout superando questa resistenza, seguito da un ritest del livello appena rotto, confermandolo come nuovo supporto, per poi proseguire nella direzione del trend ascendente. A livello di fondamentali, si osserva un aumento sia degli utili che delle vendite. Le risorse aziendali sono solide e garantiscono il supporto delle operazioni sia nel breve che nel lungo termine.
NEWSLETTER#82: BCE e AUDBCE: TAGLIO DI 25 PUNTI
Il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base i tre tassi di interesse di riferimento.
Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato.
Le prospettive di inflazione sono inoltre influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell’attività economia.
Nel contempo, le condizioni di finanziamento rimangono restrittive.
Ci si attende che l’inflazione aumenti nei prossimi mesi, per poi diminuire e raggiungere l’obiettivo nel corso del prossimo anno.
L’inflazione interna resta elevata, in quanto i salari continuano a crescere a un ritmo sostenuto.
LABOUR MARKET AUD
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,1% a settembre, in linea con il dato rivisto di agosto.
Il rapporto record tra occupazione-popolazione e il tasso di partecipazione mostrano che c'è ancora un gran numero di persone che entrano nella forza lavoro e trovano lavoro in una serie di settori, poiché i posti di lavoro vacanti continuano a rimanere al di sopra dei livelli pre-pandemia.
Buon trading a tutti
GUARDATE DA VICINO, PERCHÈ PIÙ VICINI SARETE, IN REALTÀ MENO VEDToday’S Trading del 17.10.2024
GUARDATE DA VICINO, PERCHÈ PIÙ VICINI SARETE, IN REALTÀ MENO VEDRETE!
MACRO BACKGROUND
Compito davvero difficile quello delle banche centrali, non solo dover compiere le giuste scelte, ma compierle nei tempi giusti e mantenendo la view più corretta.
Ma qual è la view giusta?
Meglio focalizzarsi su un paramentro, scandagliarlo e lasciarsi guidare da quel solo unico dato, o è cosa saggia allargare lo spettro di attenzione e non perdere la macro view?
Secondo il noto film Now You See Me, più tentiamo di capire, di osservare da vicino e più saremo ingannati perché nel frattempo il trucco, la magia ,si svolge altrove.
Parallelamente , mentre le banche centrali erano intente ad osservare l’inflazione e tutte le se declinazioni ( core / headline, MoM/ YoY , ecc ), la vera azione si svolgeva sul fronte della crescita, sotto gli occhi di tutti il rallentamento economico europeo sta dilagando, trascinato da un lato dal mancato supporto del partner asiatico, dall’altro dall’incapacità di rinnovarsi , senza parlare dei conflitti e tensioni geopolitiche che hanno messo a nudo la dipendenza europea dalle materie prime estere.
Oggi la BCE è chiamata ad un terzo taglio dei tassi di interesse, taglio atteso in realtà al termine del 2024, ma che in virtù degli ultimi dati sulla crescita sembra indispensabile anticipare.
Se in Europa ci si sveglia da un lungo sonno e si tenta di salvare il salvabile, oltreoceano gli operatori sono alle prese con le trimestrali e anche in questo caso il mercato illusionista ha dato spettacolo con le trimestrali anticipate di ASML, azienda produttrice di macchine litografiche a ultrasuoni , essenziali per la costruzione di semiconduttori. Mentre tutti erano concentrati sulle pessime proiezioni di vendite future dell’azienda , lasciandosi trasportare dal panico che il settore Ai fosse in pericolo , pochi hanno letto le dichiarazioni del CEO che specifica un crollo per le vendite nel settore PC e Cellulari.
Il comparto Ai sta investendo in Server GPU che sono ancora ben lontani da entrare nelle nostre case, ed i timidi tentativi di inserire l’AI nei cellulari sta dandoscarsi risultati, basti guardare Apple ed il nuovo Iphone16, pertanto il dato che pur scatenando vendite massicce nel settore, non può danneggiare le aspettative sui risultati di Nvidia.
Il mercato riprende a salire una volta che ha capito il trucco… GUARDATE DA VICINO, PERCHÈ PIÙ VICINI SARETE, IN REALTÀ MENO VEDRETE!
FOREX
Il valutario di fatto paralizzato nella morsa di un dollaro USA troppo robusto, mette in luce il focus degli operatori: si compra l’economia che ripartirà prima! Di fatto il differenziale tassi, che resta si un fattore principe nella direzionalità del mondo fx, viene messo in secondo piano e si guarda ora alle valute che rispecchiano le maggiori possibilità di crescita dell’economia che rappresentano. Ecco la debolezza della moneta unica, cosi come il dollaro canadese e anche le oceaniche cedono sotto il peso di una Cina incapace di dare slancio.
EQUITY
La paura di due giorni fa sulla possibile fine del settore Ai e dei semiconduttori si è risolta in un modesto -1.70%per il nasdaq, movimento ribassista che ha tuttavia dato grande slancio alle piccole medie capitalizzazioni , portando il Russell2000 ai massimi di periodo a 23010pnt in un pieno rally rialzista.Il nasdaq inciampa e torna a 20250 pnt prima per poi riguadagnare i 20510 in questa mattina, ma ora le prospettive di crescita tornano a farsi sentire e l’opportunità ( per chi ha saputo coglierla) di comprare a prezzi migliori titoli come Nvidia potrebbero non ripresentarsi a breve.
COMMODITY
Fuga del Gold che si porta ai 2705$ mostrando ancora una volta come gli operatori , pur non lasciando il risk on, cercano coperture degne del rischio che stanno acquistando. Resta invecenella zona di fair value il WTI che si attesta ai 70.70$ trovando ora floor ai 69.60$ attendiamo di fatto maggiori dettagli dai report dell’Opec e dalle scorte di greggio.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
Le borse resistonoWall Street ha chiuso in rialzo ieri, recuperando parzialmente le perdite della sessione precedente. L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,5%, il Dow Jones è avanzato di 337 punti per chiudere a un nuovo record di sempre, mentre il Nasdaq 100 ha chiuso marginalmente al rialzo. I servizi di pubblica utilità e la finanza hanno sovraperformato, mentre i servizi di comunicazione e i beni di consumo di base hanno chiuso negativi. Gli analisti continuano a concentrarsi sui risultati aziendali con Morgan Stanley in guadagno del 6,5% dopo che gli utili e i ricavi della società hanno superato le stime.
Inoltre, Abbott ha aggiunto l'1,5% poiché i suoi risultati trimestrali sono stati leggermente migliori del consensus. Nel frattempo, Intel ha perso l'1,4% dopo che l'associazione informatica cinese ha chiesto la revisione dei prodotti Intel venduti in Cina. Le megacap tra cui Apple (-0,9%), Microsoft (-0,6%), Amazon (-0,4%), Meta (-1,7%) e Alphabet (-0,2%) hanno principalmente chiuso in rosso. Nvidia ha recuperato il 3,1% dopo il calo del 4,5% del giorno precedente, trainata dalle previsioni di vendita ridotte di ASML.
VALUTE
Pochi movimenti anche ieri sul mercato più liquido al mondo, con oscillazioni e price action contenute nei trading range delle ultime sedute, eccezion fatta per la sterlina, che in ragione di dati su inflazione e prezzi alla produzione decisamente inferiori al consensus, ha ceduto qualche posizione, anche se tutto sommato è rimasta nelle vicinanze di 1.3000.
Sembrava che dopo il dato, la valuta britannica potesse rompere la soglia psicologica suddetta, per andare ai target successivi intorno a 1.2890 00, ma poi lentamente ha recuperato. L’EurUsd per contro è rimasto stabile quasi tutto il giorno pe poi ripiegare nel finale di sessione con il test di 1.0850.
Ricordiamo che oggi è il giorno della Bce, attesa ad un apparentemente scontato taglio dei tassi al 3.4% dal 3.65%. Potrebbe però, per il principio di sell on rumors and buy on news, essere il giorno del rimbalzo della moneta unica. Stabile il UsdJpy, compreso tra 149.00 e 149.75, incapace di violare 150.00, almeno per ora.
EurChf che balla intorno a 0.9400 e UsdChf reciproco di EurUsd quasi in correlazione pari a -1. Oceaniche sempre in bilico con AudUsd che per ora tiene faticosamente 0.6650 e NzdUsd fermo sul supporto di 0.6040. UsdCad che dal test di 1.3840 ha perso quasi una figura testando 1.3750, in attesa di un rimbalzo che potrebbe rappresentare una interessante occasione di ulteriore ribasso.
UK, INFLAZIONE IN PICCHIATA
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso all'1,7% a settembre 2024, il più basso da aprile 2021, rispetto al 2,2% del mese precedente e alle previsioni dell'1,9%. Il maggiore contributo al ribasso è arrivato dai trasporti, vale a dire tariffe aeree e carburanti. Le tariffe solitamente diminuiscono di prezzo tra agosto e settembre, ma quest'anno si è trattato del quinto calo più importante da quando sono iniziati i dati nel 2001.
Inoltre, il prezzo medio della benzina è sceso a 136,8 penny al litro rispetto ai 153,6 penny al litro di settembre 2023. I prezzi hanno continuato a scendere anche per alloggi e utenze oltre a mobili e elettrodomestici. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rallentata al 4,9%, il livello più basso da maggio 2022, dal 5,6% di agosto.
USA, CROLLANO I MUTUI
Le richieste di mutui negli Stati Uniti sono crollate del 17% rispetto alla settimana precedente, nella seconda settimana di ottobre, facendo registrare la contrazione settimanale più importante dal 2015, escludendo il periodo di volatilità senza precedenti all'inizio della pandemia di Covid.
Il crollo del volume delle richieste di mutui è stato in linea con il forte aumento dei tassi di riferimento sui mutui, poiché il solido rapporto sull'occupazione e una inflazione ancora persistente hanno innescato aspettative meno accomodanti per la Fed e aumentato i rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza.
Le richieste di rifinanziamento di un prestito immobiliare, che sono più sensibili alle variazioni a breve termine dei tassi di interesse, sono crollate del 26%. Nel frattempo, le richieste di mutuo per l'acquisto di una nuova casa sono scese del 7%.
GIAPPONE, BILANCIA COMMERCIALE
La bilancia commerciale del Giappone ha chiuso con un deficit di 294 miliardi di JPY a settembre 2024 rispetto a un surplus di 60,56 miliardi di JPY nello stesso mese del 2023. Si tratta del terzo mese consecutivo di deficit commerciale, con un risultato peggiore delle previsioni, con esportazioni inaspettatamente in calo mentre le importazioni sono cresciute.
Le vendite sono diminuite dell'1,7% a 9.038,20 miliardi di JPY, segnando il primo calo da novembre 2023 e mancando il consenso di un aumento dello 0,5%. Nel frattempo, le importazioni sono aumentate del 2,1% a 9.332,55 miliardi di JPY, indicando il sesto mese consecutivo di espansione ma non raggiungendo le stime del 3,2%.
AUSTRALIA, SCENDE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione si è attestato al 4,1% a settembre 2024 in Australia, stabile per il secondo mese consecutivo e migliore delle stime che erano per un +4.2%. Il numero di disoccupati è sceso di 9,2 mila unità a 615,7 mila, e anche coloro che cercano un lavoro a tempo pieno sono scesi di 13,9 mila a 405,5 mila unità, mentre cresce il numero di coloro che cercano un lavoro part-time. Nel frattempo, l'occupazione è aumentata di 64,1 mila unità a 14,52 milioni, superando facilmente il consenso di 25 mila.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Bitcoin pronto alla bull run?Il prezzo di BTC sta testando oggi la trendline discendente che respinge i prezzi dal massimo dello scorso marzo.
Ci sono stati spostamenti di ingenti quantità di BTC negli ultimi giorni, sia da parte di whale, sia di Tesla che sembra aver spostato i propri BTC su wallet al momento sconosciuti, ma non è chiara la finalità.
Solitamente, l'ottobre post halving è il mese in cui la bull run riparte, dalla forza del prezzo degli ultimi giorni i presupposti ci sarebbero tutti.
La violazione al rialzo della trendline potrebbe dimostrare tale forza e attirare acquirenti. Staremo a vedere nelle prossime ore.
NEWSLETTER#81: TRUMP e INFLAZIONEELEZIONI: TRUMP E HARRIS
Tra poco più di 3 settimane potremo assistere alle lezioni americane.
Cosa dicono i sondaggi?
Secondo Kalshi, una borsa finanziaria che consente di scommettere su determinati eventi futuri, dal 10 ottobre le probabilità elettorali sono passate da 50-50 a favore netto di Donald Trump.
Donald Trump è ora in vantaggio di 10 punti percentuali su Kamala Harris nelle elezioni del 2024, raggiungendo un consenso del 57%.
In caso di vittoria di Trump il dollaro potrebbe continuare il ritracciamento rialzista iniziato qualche settimana fa.
INFLAZIONE UK
L'inflazione dei servizi nel Regno Unito è scesa al di sotto del 5% per la prima volta da maggio 2022, sorprendendo la Banca d'Inghilterra, che prevedeva un 5,5%.
La componente Headline è scesa sotto il 2% per la prima volta da maggio 2021.
Questo calo, attribuito anche alla riduzione dei prezzi dei voli, potrebbe accelerare i tagli dei tassi d'interesse già previsti per novembre.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Nessuna notizia macroeconomica rilevante
- Indice dei prezzi all’esportazione e importazione (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
House of Trading: focus sulla geopolitica Con la BCE che giovedì sembrerebbe destinata a ridurre nuovamente i tassi di 25 punti base e la Fed che, alla luce della forza dell’economia a stelle e strisce, dovrebbe fare lo stesso nel meeting del 7 novembre, il percorso che le maggiori Banche centrali seguiranno nei prossimi mesi sembrerebbe delineato.
Più incertezza arriva dal fronte politico, dove nella sfida Harris-Trump quest’ultimo sembrerebbe essersi riportato in vantaggio. Sul fronte geopolitico l’incertezza è totale: in Medio Oriente la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro, la guerra scatenata dalla Russia in Ucraina va ormai avanti da oltre due anni e mezzo e la Cina prosegue le sue manovre su Taiwan.
Se da un lato quindi il percorso è sostanzialmente delineato, dall’altro tutto può ancora succedere e la sensazione è che alla fine sarà proprio questa insicurezza a muovere i mercati nei prossimi mesi.
Intanto le autorità cinesi hanno evitato di legarsi le mani con dettagli troppo specifici sui piani di aiuto, preferendo un “fine tuning” degli stimoli, ed il nuovo primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che l'economia del Paese non è ancora pronta ad altri rialzi del costo del denaro.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Stefano Serafini, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al ribasso sull’Euro/Dollaro, l’operazione è a mercato con un +4,34%, ed al rialzo sul Rame e sul petrolio WTI, ed entrambe le operazioni hanno toccato lo stop loss. Target invece raggiunto per il “long” sull’oro (+5,62%).
Tre operazioni su quattro di quelle inserite dagli analisti (Baidu, LVMH e T-Note) non sono invece divenute operative mentre l’ultima, sul Nasdaq 100, ha toccato lo stop loss.
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 47 carte a target, 7 in più degli analisti (4 carta a mercato per Trader, 7 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 15 ottobre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Jacopo Marini e Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sull’indice S&P 500 e sulle azioni LVMH, Nvidia e Tesla mentre gli analisti punteranno sul FTSE Mib, sull’oro, sulle azioni Baidu e Leonardo.
Il sondaggio di questa settimana guarda a Pechino: “Il “bazooka” cinese basterà a rilanciare la crescita del Dragone?”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.10.2024 Wall Street inarrestabile: S&P500 al 46’ record del 2024.
Torna in auge la tech Usa, in attesa della loro reporting season.
Israele non colpirà impianti petroliferi in Iran: scende il prezzo del greggio.
Giovedì 17 la BCE dovrebbere decidere il 3’ taglio da -25 bps.
Wall Street metabolizza con ottimismo le trimestrali delle banche Usa, inanella nuovi record e contagi le Borse europee, che ieri hanno terminato in rialzo, attendendo senza particolare apprensione le decisione sui tassi del’ECB (Banca centrale Europea) di giovedì 17.
Alla chiusura: Milano, +1,1%, la migliore, seguita da Madrid, +1,0%, Francoforte, +0,8%, Amsterdam, +0,7%, Londra, +0,3% e Parigi, +0,2%.
I mercati sembrano aver superato la paura per i conflitti in Medio Oriente, ma anche i dubbi sul nuovo piano di stimoli ribadito dal Governo cinese, ma senza fornire dettagli precisi di importi e tempistica.
Sabato 11 il Ministro delle Finanze ha promesso di «aumentare significativamente» l'emissione di bond speciali per sostenere amministrazioni locali, famiglie a basso reddito, mercato immobiliare, e rafforzare il capitale delle grandi banche statali.
Secondo indisrezioni di media cinesi non confermate ufficialmente, Pechino potrebbe raccogliere circa 850 miliardi di Dollari aggiuntivi di bond governativi in 3 anni per sostenere l’economia.
Servirebbero a ridare tono a consumi ed investimenti interni, visti anche i deludenti dati recenti sull’interscambio commerciale: l’export cinese è cresciuto +2,4% annuo a settembre, molto meno del +6% stimato, e segnando il ritmo più lento da aprile.
Negli Usa la campagna delle relazioni trimestrali è in pieno svolgimento: questa settimana, tra gli altri, avremo i numeri di Bank of America, Goldman Sachs e Citigroup. C’è molta attenzione per i commenti del loro management sulle ricadute sui margini dovute al recente taglio di -0,5% dei tassi deciso dalla Federal Reserve.
Sempre questa settimana avremo Johnson&Johnson e United Airline.
Come accennato, anche ieri Wall Street ha chiuso bene: Dow Jones +0,5%, Nasdaq +0,9% e S&P500 +0,8%, a segnare un ennesimo record storico. Occhi aperti, giovedì 17, sul dato macro più hot della settimana, quello sulle vendite al dettaglio di settembre: dall’esuberanza consumista degli americani deriva circa 70% del GDP.
Negli Usa, dopo i recenti dati che fotografano un mercato del lavoro ancora forte, assume consistenza e probabilità, ora attorno al 20%, l'ipotesi che la Federal Reserve possa lasciare i tassi invariati nella prossima riunione del 7 novembre, cioè all’indomani delle quanto mai incerte elezioni presidenziali americane.
La probabilità assegnata ad un taglio di 25 bps resta comunque molto alta, ma ieri il mercato obbligazionario, seppur tra scambi anemici “over the counter” dovuti al Columbus Day, ha spinto nuovamente in alto i rendimenti dei Treasuries, quasi ad incorporare uno scenario di tassi ancora “high for longer”.
Sul fronte macro globale, c'è da registrare la revisione al ribasso delle stime del cartello dei maggiori esportatori Opec+ sulla domanda di greggio nel 2024 e 2025.
Nel mondo si consumeranno in media 104,1 milioni di barili/giorno nel 2024, +1,9% rispetto a 102,2 del 2023; per il 2025 è previsto un consumo di 105,7 milioni.
La revisione viene attribuita da Opec+ ai consumi inferiori alle attese in alcuni Paesi, tra cui la Cina, maggior consumatore al mondo, le cui importazioni sono diminuite -3% annuo tra gennaio a settembre, anche per il rapido passaggio ad automobili e veicoli commerciali elettrici.
Macro europea: in Francia l'inflazione a settembre è scesa a +1,1% annuale, da 1,8% di agosto, mentre in Spagna a settembre i prezzi al consumo hanno registrato una decrescita di -0,6% mensile e rallentato a +1,5% annuo. Nel Regno Unito il tasso di disoccupazione, a settembre, è sceso al 4,0%, dal 4,1% di agosto.
Ad agosto (fonte Eurostat) la produzione industriale dell'Euro-zona è aumentata +1,8%, rispetto a luglio, quando si era invece contratta del -0,5%. Le crescite più forti si registrano in Irlanda, +4,5%, Germania e Lituania, entrambe +3,3%, e Malta, +2,7%: i maggiori cali si registrano in Lussemburgo, -9,2%, Croazia, -4,6%, e Danimarca, -4,5%.
Sul mercato valutario ieri l'Euro si è indebolito verso il Dollaro, scendendo sotto 1,092, ai minimi da 2 mesi, e riflettendo l’attesa di divergente politica monetaria (alias, l’ECB taglierà più velocemente i tassi). L’Euro è tuttavia in recupero sul debole Yen giapponese, a 163,5, +0,4%: idem per il cross Dollaro/Yen a 149,8, +0,5%.
Ogg le Borse europee chiudono la mattinata in moderato rialzo, in media +0,2%, (ore 13.00 CET), nell'attesa della decisione dell’ECB di giovedì 17, probabilmente un nuovo taglio di -25 bps.
A sorprendere i mercati è tuttavia il crollo del prezzo dl petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa), che scende sotto 71,0 Dollari/barile, -4,4%%, all’indomani del ridimensionamento delle stime sulla domanda da parte dell’Opec+.
Il brusco calo si deve probabilmente anche alle parole, relativamente tranquillizzanti sulla continuità delle forniture, del Primo ministro israeliano Netanyahu secondo cui Israele è pronto a colpire obiettivi militari iraniani, ma non quelli nucleari o petroliferi.
Le Borse asiatiche hanno chiuso sono contrastate: Tokyo in rialzo, +0,8%, noncurante della conferma che ad agosto la produzione industriale sia calata -3,3% su luglio. Hong Kong -2,72%, Shanghai -1,58%, Shenzen -1,07%, Taiwan +1,38%, Seoul +0,44%.
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NEWSLETTER#80: DXY, USOIL e UKDOLLARO E PETROLIO
Momentaneamente la correlazione tra DXY e petrolio va in direzione opposta.
Ieri il petrolio ha perso terreno dopo da alcune notizie dei media secondo cui Israele non prevede di colpire gli impianti petroliferi e nucleari iraniani.
Al contrario il dollaro si è apprezzato, tornando sui massimi di agosto 2024.
La correlazione va a favore di un dollaro più debole, con il quadro dei tassi che difficilmente diventerà più favorevole di quanto lo è ora.
Tuttavia non sono da escludere posizionamenti rialzisti in vista delle elezioni americane previste tra tre settimane.
MERCATO UK
Secondo gli ultimi dati del lavoro UK di questa mattina, il tasso di disoccupazione è sceso al 4%.
La crescita dei salari del settore privato, anche se leggermente inferiore al mese precedente, è ancora al 4,8% su base annua.
Finché la crescita dei salari si manterrà intorno al 5% rimangono i timori di ulteriori pressioni inflazionistiche in entrata.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
- Sentimento di fiducia dello ZEW (11:00) (EUR)
- Indice manifatturiero del NY Empire State (14:30) (USD)
- CPI Canada (14:30) (CAD)
Buon trading a tutti
Wall Street euforicaContinua imperterrita la salita dei listini americani, che hanno fatto registrare nuovi massimi storici, almeno per quanto riguarda S&P 500 e Dow Jones. Il primo ha chiuso a +0.8% (5.859.95 record di ogni tempo), il secondo a +0.5%. Il Nasdaq, pur essendo quello che aveva perso di più, per effetto della rotazione di portafoglio, sta tornando anch’esso a ridosso dei massimi storici fatti registrare l’11 Luglio scorso. Da segnalare le dichiarazioni di Christopher Waller, componente del Comitato di politica monetaria della Fed (Fomc), che ha dichiarato che la Fed deve essere più cauta relativamente al ritmo dei prossimi tagli dei tassi, perché l’inflazione rappresenta ancora un pericolo.
Intanto la stagione degli utili entra nel pieno questa settimana con diverse aziende che hanno riportato risultati trimestrali tra cui UnitedHealth, J&J, Bank Of America, Goldman Sachs, Citigroup, Charles Schwab, Abbott, Morgan Stanley, Netflix, Blackstone, P&G e American Express. La tecnologia è stata di gran lunga il settore con le migliori performance mentre l'energia ha avuto performance inferiori. Le megacap sono state per lo più in rialzo, ovvero Apple (1,1%), Microsoft (0,5%), Nvidia (2,4%), Meta (0,6%) e Alphabet (0,8%) mentre Amazon è rimasta pressoché invariata. Questa notte i listini asiatici hanno sovraperformato, trascinati anch’essi da Wall Street.
VALUTE
Pochi movimenti nella seduta di ieri caratterizzata, comunque, da forza di dollaro che ha continuato ad emergere e che ha spinto EurUsd sotto quota 1.0900 con il Cable stabile a 1.3040 ed EurGbp in leggero ribasso a 0.8350. Stabile e poco mosso il UsdJpy che fatica a raggiungere quota 150.00 e rimane nel trading range delle ultime sedute compreso tra 149.20 e 150.00.
Oceaniche sotto pressione contro divisa Usa che sta dominando la scena. Il dollar index ha ancora spazio di risalita con obiettivi minimi a 103.20, circa lo 0.25% dai livelli attuali. Insomma non p finita e il mercato retail sta ancora shortando dollari, appesantendo le posizioni con il rischio che il mercato vada a cercarne gli stop loss.
CINA EXPORT IN CALO
Le esportazioni dalla Cina sono cresciute del 2,4% anno su anno a settembre 2024, raggiungendo i 303,71 miliardi di USD, in calo rispetto al 6% del consensus e in discesa anche rispetto al massimo degli ultimi 17 mesi dell'8,7% registrato nel mese di agosto, in un contesto di debole domanda globale. Le esportazioni verso gli Stati Uniti sono aumentate del 2,2% e quelle verso i paesi ASEAN sono aumentate del 5,5%.
Le spedizioni sono aumentate anche verso l'UE (1,3%) e la Russia (16,6%). Nei primi nove mesi del 2024, le vendite sono aumentate del 4,3% a 2,62 trilioni di USD, Nel periodo, le esportazioni sono cresciute verso Stati Uniti (2,8%), Hong Kong (9,8%), Taiwan (10,6%), Russia (2,4%), India (2,6%), Regno Unito (0,2%), America Latina (11,7%), UE (0,9%) e ASEAN (10,2%).
PETROLIO IN CALO
I future sul greggio WTI sono scesi sotto i 72 dollari al barile, estendendo la discesa per la terza sessione consecutiva, appesantiti dall’indebolimento delle prospettive della domanda globale. Lunedì, l'OPEC ha abbassato le sue previsioni sulla domanda globale di petrolio per il 2024 e il 2025 per il terzo mese consecutivo, citando consumi inferiori alle attese in alcune regioni.
I dati hanno mostrato che le importazioni di greggio dalla Cina, il più grande importatore al mondo, sono diminuite di quasi il 3% anno su anno da gennaio a settembre. In ragione di una ripresa lenta. Ciò avviene in mezzo alle crescenti pressioni deflazionistiche del paese, mentre i piani di stimolo del Governo, non sono riusciti ad alleviare le preoccupazioni sui rischi di crescita al ribasso.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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WisdomTree - Tactical Daily Update -14.10.2024Bene i primi numeri del 3’ trimestre delle big banks Usa.
Cina: mancano i dettagli sperati ma non si placa l’ottimismo sulle Borse.
Il rischio di deflazione in Cina è crescente e va scongiurato.
Giovedì è il giorno della BCE: previsto nuovo taglio di -25 bps.
A Wall Street è iniziata la stagione delle relazioni trimestrali e, come da tradizione, le prime pubblicazioni riguardano le grandi banche: nel 3’ trimestre BlackRock ha consuntivato ricavi record e Jp-Morgan ha riportato utili migliori delle attese.
Analisti ed investitori hanno preferito vendere le azioni Tesla, ieri in calo superiore a -8,0%, dopo la presentazione dei nuovi robotaxy e robovan, di cui sono stati deliberatamente forniti pochi dettagli tecnici.
Venerdì 11 le Borse europee hanno chiuso in rialzo nella speranza che l’indomani i vertici della politica fiscale cinese annunciassero nuovi stimoli all'economia: Milano +0,68%, Parigi +0,48%, Francoforte +0,87%, Londra +0,20%, Madrid +0,55%.
Nella settimana Milano ha perso -1,2%, Parigi -2,7%, Madrid -2,1%, Francoforte -0,6%, Eurostoxx50 -1,4%. Il comparto più debole è stato quello automobilistico, il cui sub-indice europeo all’interno dello Stoxx600 ha perso -6% nella settimana.
Wall Street ha chiuso positiva l’ultima seduta della scorsa settimana: Dow Jones +1,0%, Nasdaq +0,3% e S&P500 +0,6%.
A parte gli utili trimestrali delle big banks, venerdì abbiamo registrato dati macro Us un po’ peggiori delle attese, che si aggiungono al dato sorprendemene negativo sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione pubblicato giovedì scorso.
Ad esempio, l’inflazione al consumo di settembre, +0,2% su base mensile e +2,4% su base annua, è un decimo di punto sopra le stime, mentre l'indice sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è sceso a 68,9, quando il consenso indicava 71, ed un forte calo della componente aspettative.
Sulla scorta di queste evidenze “macro”, tra gli operatori prevale la convinzione che la Federal Reserve taglierà nuovamente i tassi il 7 novembre, ma di soli -25 bps. Oggi sono previste le dichiarazioni dei Governatori FED Cristopher Weller e Neel Kashkari.
Sul comparto obbligazionario prevale la calma, tuttavia si notano, sia venerdì scorso che oggi 14 ottobre, acquisti “convinti” sui titoli di Stato Farancesi dopo che il nuovo Ministro delle Finanze ha annunciato che già con la prossima legge di bilancio sarà ripristinato il controllo sul debito pubblico.
Materie prime: la settimana scorsa si è chiusa con un calo del prezzo del petrolio: quello del WTI (greggio di riferimento Usa) è sotto i 76 Dollari/barile: stesso trend per il gas naturale europeo, scivolato sotto 40 Eur/gwh.
Oggi le Borse europee proseguono in lieve ascesa, in media +0,4%, benchè ai mercati non siano giunti gli auspicati dettagli dall’incontro di sabato tra il Ministero delle Finanze cinese Lan Fo’an, analisti ed investitori.
Dal briefing non sono emersi dettagli su ammonatri e tempi di esecuzione, ma il Ministro ha promesso “aumenti significativi” delle emissioni di bond speciali a sostegno del debito di amministrazioni locali, famiglie a basso reddito, mercato immobiliare e capitale delle grandi banche pubbliche.
In attesa di novità dettagliate, a settembre in Cina sono cresciute le pressioni deflazionistiche: a settembre i prezzi al consumo sono saliti solo +0,4% annuo, dal +0,6% di agosto. Quelli alla produzione (PPI) segnano una dinamica ancora più deflazionistica: a settembre crescita mensile nulla, dal +0,2% precedente e di consensus e -2,8% su base annua, dal -1,8% di agosto, sotto le stime di -2,5%.
Intanto, mentre Goldman Sachs ha corretto al rialzo le previsioni sul GDP cinese per il 2024 da +4,7% a +4,9%, stamane Shanghai e Shenzhen hanno chiuso positive, forse convinte dal Ministro delle Finanze,secondo cui il Paese ha un margine «abbastanza ampio» per aumentare debito e deficit fiscale per finanziare misure “audaci” di rilancio.
Tokyo oggi e’chiusa per la festa dello sport e della salute e Hong Kong ha chiuso “flat”, similmente ad altre piazze asiatiche.
In Europa la mattinata delle Borse vede una prevalere frazionali rialzi, in media +0,2%, mentre cresce l’attesa per giovedì 17, quando il meeting della Banca centrale Europe (ECB) potrebbe decidere un taglio dei tassi da -25 bps.
Petrolio: nuova discesa del prezzo stamane, forse per l’incertezza sulla domanda cinese e per l’attesa del report mensile dell'Opec+, previsto oggi: quello del WTI (greggio di riferimento Usa) perde -1,3% a 74,6 Dollari/barile.
Poche novità dal mercato valutario, l’Euro vale 1,093 Dollari da 1,095 del fixing di venerdì, e 163,1 Yen, da 162,6 di venerdì. Lo Yen giapponnese è ai minimi da 3 settimane, scontando la rinnovata cautela verso nuovi rialzi dei tassi espressa dalla Bank of Japan.
Si notano invece diffusi rialzi tra i metalli preziosi, e non: l’oro stamane sfiora 2.660 Dollari/oncia, +0,7%, ma corrono anche i prezzi di ferro, +1,2% a 795 Dollari/tonnellata e di acciaio, +1,1% a 3.494 Dollari/tonnellata: il mercati dei metalli industriali crede nel bazooka cinese e nella transizione energetica.
Oggi negli Usa si festeggia il Columbus day: i mercati obbligazionari sono chiusi mentre saranno regolarmente aperti quelli azionari: i future su Wall Street anticipano riaperture in rialzo medio di +0,5% (ore 13.30 CET).
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