WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.03.2025Borse nervosa, alla vigilia del D-Day (2 Aprile) dei dazi Usa.
Il 1’ trimestre vede il recupero delle borse EU e Asiatiche su quelle Usa.
Oro, argento e metalli industriali in forte ascesa anche a marzo.
Bitcoin e le altre crypto archiviano un trimestre molto deludente.
Le Borse europee sono rimaste sotto pressione nella settimana conclusiva di marzo, influenzate dalle politiche commerciali aggressive del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. I mercati sono stati negativamente colpiti dai timori legati ai dazi reciproci che, a meno di ripensamenti, entreranno in vigore il 2 aprile.
Trump ha minacciato anche di aumentare le misure contro l'Europa e il Canada in caso di accordi bilaterali sfavorevoli per gli Stati Uniti. Nonostante le preoccupazioni, molti investitori si aspettano che tali restrizioni siano temporanee.
A questo si aggiungono i dati sull'inflazione negli Stati Uniti, che hanno mostrato un aumento dell'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali (Pce) sia su base mensile (+0,4%) che annuale (+2,8%), spingendo i mercati a monitorare gli sviluppi in vista delle future decisioni della Federal Reserve.
Nel contesto europeo, i dati sull'inflazione provenienti da Spagna, in lieve calo, e Francia, stabili, insieme a quelli in peggioramento italiani, sono stati oggetto di attenzione, in previsione della riunione della BCE di aprile.
Le principali Borse europee hanno chiuso in territorio negativo, con Milano (-0,92%), Parigi (-0,93%) e Francoforte (-0,82%) che hanno registrato i cali maggiori. Tuttavia, il primo trimestre ha visto una buona performance complessiva per alcune piazze europee, con l'Ibex spagnolo in crescita, +14,80%, seguito dal Ftse Mib italiano con +14,40%.
La spinta positiva è arrivata principalmente dal settore bancario, che ha visto sei dei primi dieci titoli migliori della Spagna provenire da questo comparto.
In Asia, l'indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato un sorprendente +9,7%, grazie all'esplosione dell'interesse per l'intelligenza artificiale “made in China” , alimentato dal sorprendente DeepSeek in Cina.
Il comparto tecnologico cinese ha visto una crescita del 24% nel trimestre, con Alibaba che ha registrato un incremento del 60%. Per quanto riguarda i mercati emergenti, Bovespa brasiliano è aumentato +12,30%, parzialmente recuperando la perdita del -14% del 2024. L'economia brasiliana ha superato le aspettative con un PIL in crescita +3,4% sostenuto dalla forte domanda interna.
Negli Stati Uniti, Wall Street ha chiuso in negativo (Dow Jones -1,7%, S&P500 -2,0%, nasdaq -2,7%) con l’S&P500 pronto a registrare il peggior trimestre dal 2022.
Tra i dati macroeconomici, l'indice della fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è calato significativamente a 57 punti, al minimo da novembre 2022. La politica commerciale degli Stati Uniti continua a pesare sui mercati globali, con Trump intenzionato ad applicare dazi reciproci dal 2 aprile.
In un contesto di crescente incertezze geopolitiche, il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato leader aziendali globali, esortandoli a collaborare per proteggere le catene di fornitura globali in mezzo alla crescente guerra commerciale con Usa. Xi ha sottolineato l'importanza di evitare azioni che destabilizzano la sicurezza delle catene industriali, invitatando a guardare al lungo termine.
Oggi, 31 marzo la settimana inizia col forte calo delle Borse asiatiche, col Nikkei225 giapponese crollato, -4,2% a causa della forza dello yen e delle perdite significative delle maggiori azioni automobilistiche.
I mercati asiatici soffrono anche l'effetto delle politiche commerciali degli Usa, sebbene la Cina registri una lieve crescita dell’indice PMI manifatturiero a marzo, segnalando che la produzione industriale continua ad espandersi.
Le tensioni sul fronte dei dazi sono diventate ancora più acute con le dichiarazioni di Trump che, escludendo qualsiasi rinvio, ha confermato che il 2 aprile inizierà l'applicazione dei dazi, che potrebbero interessare scambi commerciali per Us$ 1.000.
Trump ha ribadito che non c'è spazio per trattative a meno che i paesi colpiti non offrano "qualcosa di grande valore".
Sul fronte delle materie prime, l'oro ha registrato un incremento del 19% nel trimestre, riflettendo il crescente ricorso degli investitori ad asset considerati sicuri.
Anche altre materie prime come il gas naturale (+8%) e il rame (+13%) hanno visto aumenti significativi da inizio anno, mentre il petrolio ha oscillato tra un minimo di 68,3 e un massimo di 82,6 dollari/barile.
Il petrolio è stato influenzato da preoccupazioni sulla fornitura globale legate alle tensioni geopolitiche, mentre l'oro è stato favorito dalla ricerca di protezione economica. Come valida sintesi, l'indice Bloomberg delle materie prime (Cboe) ha chiuso il trimestre vicino ai 106 dollari.
Infine, il Bitcoin ha avuto un trimestre deludente, perdendo circa -8%, in netta controtenenza rispetto al rialzo dell'oro, mentre gli esperti esprimono un cauto ottimismo sulle prospettive a breve termine, grazie anche all'ingresso sul mercato europeo di BlackRock.
In sintesi, il primo trimestre del 2025 sarà ricordato come segnato da una grande volatilità sui mercati globali, dalla fine della corsa rialzista di Wall Street, e da relativo recupero delle borse europee e cinesi: le politiche tariffarie “trumpiane”, dati economici contrastanti e le preoccupazioni geopolitiche hanno lasciato il segno.
Un altro fattore rilevante per le sorti dei mercati finanziari è stata la chiara divergenzatra le politiche monetarie dell’ECB, ancora orientata al taglio dei tassi, e delle Federal Reserve, più attendista e ancora “restrittiva”.
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oggi chiude il mensile, prestate molta attenzione, questa settimana tra DAZI ed NFP sarà altamente volatile.
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📈 Oro ai massimi storici
- Ha superato i 3.100$ l’oncia, raggiungendo un nuovo record a 3.113,50$.
- Il rialzo è spinto da tensioni economiche globali, tariffe USA e incertezze sui mercati.
📉 Flussi verso asset rifugio
- Gli investitori si spostano su oro e obbligazioni, segnale di timori di recessione.
- I rendimenti obbligazionari in calo confermano l’aumento della domanda di beni rifugio.
🏦 Fattori macroeconomici a supporto
- Rischi di stagflazione in crescita.
- Banche centrali più accomodanti e aumento delle riserve in oro.
- Tensioni geopolitiche e commerciali in aumento.
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Dazi e timori di inflazione creano un'altra perdita settimanaleTariffe e timori di inflazione innescano un'altra perdita settimanale
Report di Marco Bernasconi – 30 Marzo 2025
A Wall Street si dice:
“Non devi essere un esperto per avere successo negli investimenti. Devi solo evitare di fare cose stupide.”
– Warren Buffett
Report del Giorno
Le speranze di chiudere una seconda settimana consecutiva in guadagno sono state rapidamente infrante ieri, quando un dato sull’inflazione più alto del previsto, unito alle preoccupazioni persistenti sulle tariffe, ha spinto i mercati bruscamente al ribasso.
Negli ultimi tempi gli investitori avevano tollerato dati sull’inflazione abbastanza stabili o in leggero calo, quindi l’indice PCE (Personal Consumption Expenditures) pubblicato ieri è stato una vera delusione, arrivando in un momento particolarmente delicato. Il dato core è salito dello 0,4% su base mensile – il balzo più marcato da gennaio – portando l’incremento annuale al 2,8%. Entrambi i numeri hanno superato le attese dello 0,1%, mentre i dati generali si sono allineati alle previsioni.
A peggiorare il quadro, l’indagine dell’Università del Michigan ha evidenziato un netto peggioramento delle aspettative dei consumatori. Per l’anno prossimo, sono salite al 5% a marzo, rispetto al 4,3% di febbraio – il livello più alto dal novembre 2022. Le aspettative d’inflazione a lungo termine (5-10 anni) sono salite al 4,1% dal 3,5%.
Il sentiment dei consumatori è sceso di quasi il 12%, toccando quota 57 a marzo. Un dato che rispecchia anche il rilevamento di martedì da parte del Conference Board, con la fiducia dei consumatori scesa a 92,9 da 100,1 del mese precedente.
I mercati hanno reagito in modo netto a questi dati: il NASDAQ è crollato del 2,7% (circa 481 punti) chiudendo a 17.322,99. Tutti i titoli dei Magnifici 7 sono stati colpiti: Alphabet ha perso il 4,9%, Meta Platforms il 4,3%, Amazon il 4,3%. Anche Tesla ha lasciato sul terreno il 3,5%, ma curiosamente è riuscita comunque a chiudere la settimana con un guadagno di quasi il 6%.
Anche gli altri indici principali hanno subito forti pressioni: l’S&P ha perso l’1,97%, chiudendo a 5580,94, mentre il Dow è sceso dell’1,69% (circa 715 punti) a 41.583,90.
L’azione di ieri evidenzia chiaramente che potremmo non aver ancora toccato il fondo di questo movimento. Devo considerare seriamente l’ipotesi che ci sia ancora spazio per ulteriori ribassi. Un movimento di tipo “washout” – cioè una svendita forzata – sta diventando sempre più probabile man mano che la pressione di vendita si intensifica. Allo stesso tempo, ritengo che i rialzisti debbano guardare a questa correzione come a un’opportunità concreta: una fase di costruzione del terreno per futuri acquisti. Questi scossoni rapidi e decisi possono rivelarsi momenti a basso rischio e alto rendimento.
La settimana era iniziata in modo incoraggiante, con i mercati in rialzo lunedì dopo una settimana finalmente positiva e qualche segnale che il presidente Trump potesse ammorbidire la sua posizione sulle tariffe imminenti. Tuttavia, il sentiment è cambiato radicalmente con l'annuncio delle tariffe automobilistiche di mercoledì e i dati macro diffusi ieri.
Invece di consolidare la ripresa, il NASDAQ ha chiuso la settimana con una perdita del 2,7%. Anche l’S&P è sceso dell’1,6% e il Dow ha lasciato sul terreno quasi l’1%. E gli investitori dovranno prepararsi a nuove sfide a partire da oggi, con la chiusura del mese e del primo trimestre ormai alle porte.
Spesso il venerdì si dice che "la prossima settimana sarà importante", ma questa volta potrebbe davvero essere una delle più significative da tempo. L’attenzione sarà concentrata sulle tariffe in vigore da martedì 2 aprile. Tutti noi investitori stiamo aspettando maggiore chiarezza su questo fronte, nonostante l’evidente frenesia dell’amministrazione, anche se personalmente resto scettico che tali mosse possano dissolvere del tutto l’incertezza. Tuttavia, anche solo un minimo di direzione in più potrebbe dare sostegno ai mercati.
Oltre alle tariffe, questa settimana porterà anche il report sui non farm payrolls previsto per venerdì. Con metà del doppio mandato della Fed (inflazione e occupazione) che si muove nella direzione sbagliata, questo dato sarà ancora più rilevante. L’ultima volta, l’economia aveva aggiunto 151.000 posti di lavoro, sotto le attese tra 160.000 e 170.000, ma il mercato era comunque riuscito a reagire positivamente.
In aggiunta, sarà una settimana densa di dati macro di inizio mese:
Martedì: spesa per le costruzioni, ISM Manufacturing e offerte di lavoro
Mercoledì: report ADP sull’occupazione
Giovedì: ISM Services
Restate con me ogni giorno, perché continuerò ad analizzare in tempo reale tutte queste variabili che impattano le nostre decisioni operative sui mercati.
Opportunità di Investimento
La volatilità è rischio, ma anche opportunità. Chi ha una strategia disciplinata può sfruttarla per ottenere rendimenti superiori alla media.
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Marco Bernasconi
Avversione al rischio crescenteLa settimana scorsa si è chiusa con un aumento progressivo dell’avversione al rischio, legata alle crescenti preoccupazioni sull’inflazione, tornata alla ribalta dopo gli ultimi dati, e alle incertezze relative ai dazi doganali. Gli indici USA hanno chiuso in netto ribasso venerdì, appesantiti dal risk off e dai timori di cui sopra. L'S&P 500 è scivolato del 2%, il Dow Jones è sceso dell’1,69% e il Nasdaq 100 è crollato del 2,7%.
I giganti della tecnologia hanno guidato il calo, con Alphabet, Amazon e Meta in calo di oltre il 4% ciascuno e Microsoft è scesa del 3%. Le preoccupazioni sull'inflazione si sono intensificate dopo che la lettura finale del sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per marzo ha mostrato le aspettative di inflazione a lungo termine più elevate dal 1993.
Nel frattempo, l'indice dei prezzi PCE core, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed, è aumentato del 2,8% a febbraio, superando le previsioni, mentre la spesa dei consumatori è cresciuta dello 0,4%. Gli investitori si sono preparati a ulteriori interruzioni delle catene di approvvigionamento, dopo le minacce di Trump sulle tariffe al settore automotive, pari al 25%, a partire dal 2 aprile prossimo.
La UE si è detta disposta a venire incontro agli USA, si legge in una nota, per cercare di ridimensionare la questione e riportarla nell’ambito di negoziati. Ma il timore di ritorsioni da parte dei principali partner commerciali sussiste. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente oltre l'1% e il 2%, registrando il quinto calo settimanale in sei settimane, mentre il Dow è sceso dello 0,8%.
INFLAZIONE PCE IN AUMENTO
L'indice dei prezzi delle spese per consumi personali (PCE) degli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a febbraio 2025, mantenendo lo stesso ritmo dei due mesi precedenti e in linea con le aspettative. I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,2%, al di sotto dello 0,5% a gennaio, e i prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4%, al di sopra dello 0,2% nel mese precedente.
Nel frattempo, l'indice PCE core, che esclude cibo ed energia, è aumentato dello 0,4%, il massimo da gennaio 2024, al di sopra dello 0,3% nel mese precedente e con previsioni dello 0,3%. I prezzi dei prodotti alimentari si sono stabilizzati (rispetto allo 0,3% di gennaio) mentre i prezzi dei beni e dei servizi energetici sono aumentati dello 0,1%, dopo un aumento dell'1,3% a gennaio.
Su base annua, i prezzi sono aumentati del 2,5%, come a gennaio e in linea con le previsioni, ma il tasso annuo core è salito al 2,8%, al di sopra di un 2,7% rivisto al rialzo e di previsioni del 2,7%.
VALUTE
Sui cambi, solito refrain: dollaro in discesa con l’equity in calo, in correlazione diretta, e indice VIX sopra quota 21.50, dopo i recenti dati inflattivi, che diminuiscono le probabilità di taglio dei tassi da parte della Fed. EUR/USD rimane sopra 1.0820, mentre il Cable non riesce a rompere le resistenze chiave per via di un EUR/GBP che è tornato sopra 0.8325, ora primo supporto chiave.
GBP/USD quindi non ha sfondato al rialzo 1.3000 e rimane inalterato, con supporti posti a 1.2870-80 area. In questa fase si ripropone lo JPY come asset rifugio, dopo che ha tenuto i supporti contro dollaro e il USD/JPY non è riuscito a violare la resistenza di 151.20-30 area. Siamo ora tornati a 149.80 e nel caso di violazione di 149.50, potremmo rivedere 148.00.
La BoJ non sembra ancora pronta al rialzo dei tassi nonostante un'inflazione al 3.7%, che però è in calo rispetto ai dati precedenti del 4%. Su base mensile è quel -0.1% che impedisce per ora alla BoJ di agire. Oceaniche ancora deboli in risk off, in attesa che la Cina allenti la politica monetaria e i tassi LPR a 1 e 5 anni, per ridare slancio ai consumi interni.
Il problema della Cina è quello infatti di rilanciare la domanda interna, che viene snobbata a favore di un mercantilismo legato a un tasso di cambio tenuto artificialmente sotto valutato. EUR/AUD ed EUR/NZD tornano verso i massimi di periodo, in piena accelerazione.
INTANTO IN EUROPA
L'indicatore del sentiment economico dell'Eurozona è sceso a 95,2 a marzo 2025, il livello più basso degli ultimi mesi, rispetto a 96,3 a febbraio e ben al di sotto delle previsioni di 97. Il calo è stato guidato dalla minore fiducia nei servizi, nel commercio al dettaglio e tra i consumatori. La fiducia nell'industria e nelle costruzioni è rimasta sostanzialmente stabile.
Per le maggiori economie dell'UE, l’indice è diminuito significativamente in Francia e in Italia, mentre è migliorato in Spagna. La fiducia è aumentata in Germania ed è rimasta invariata nei Paesi Bassi.
CANADA, PIL FERMO
Il PIL canadese è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al mese precedente a febbraio 2025, con aumenti nei settori manifatturiero, finanziario e assicurativo compensati da diminuzioni nel settore immobiliare e degli affitti e leasing, nel sottosettore dell'estrazione di petrolio, gas e nel settore del commercio al dettaglio.
Va però ricordato che, al di là della rilevazione di marzo, invariata rispetto a febbraio, il PIL è cresciuto dello 0,4% rispetto al mese di gennaio, superando le stime flash dello 0,3%. Le industrie produttrici di beni sono aumentate dell'1,1% tra guadagni nei servizi di pubblica utilità e nell'estrazione mineraria, estrattiva di petrolio e gas, mentre le industrie produttrici di servizi sono aumentate dello 0,1%, con il commercio al dettaglio come principale fattore di detrazione della crescita.
LA SETTIMANA DELLA RBA
La prossima settimana, gli investitori monitoreranno attentamente gli sviluppi della guerra commerciale, poiché le tariffe reciproche sulle importazioni negli Stati Uniti entreranno in vigore il 2 aprile, inclusa una tassa del 25% sul settore auto. Dagli USA attenzione agli ISM PMI, che forniranno approfondimenti sul mercato del lavoro e sulle performance del settore privato.
Inoltre, dalla Cina, si attendono i dati sui Caixin PMI, mentre dal Giappone, occhio al Tankan, che misura le performance delle grandi aziende. Dalla Germania, dati sull’inflazione e sugli ordinativi all’industria. Non dimentichiamo i PMI per l’Eurozona. Attesa, per quel che riguarda le oceaniche, alla decisione sui tassi della RBA, che secondo le stime, dovrebbe lasciare i tassi fermi, al 4.1%.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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EURGBP: Segnali Rialzisti ConvergentiIl cross valutario EURGBP sta mostrando un setup grafico sempre più convincente a favore di un'ulteriore spinta rialzista, con il potenziale obiettivo fissato sul massimo precedente. L'analisi delle ultime sessioni, in particolare quelle di giovedì e venerdì, fornisce indicazioni chiare di una rinnovata forza dell'Euro sulla Sterlina.
Le dinamiche di prezzo osservate nelle sessioni di giovedì e venerdì sono particolarmente significative. Entrambe le giornate sono state caratterizzate da tentativi iniziali di vendita dell'Euro, suggerendo una potenziale pressione ribassista. Tuttavia, in entrambi i casi, la forza degli acquirenti si è fatta sentire, portando a un recupero dei prezzi.
Considerando l'attuale configurazione grafica, supportata dalla resilienza dimostrata nelle ultime due sessioni, si rafforza l'ipotesi di un'ulteriore prosecuzione del trend rialzista. La capacità dell'Euro di respingere i tentativi di vendita e chiudere con forza suggerisce che il momentum si sta spostando a suo favore.
Trump Ottiene la Prima Vittoria Commerciale?Sembra che la strategia commerciale aggressiva del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump stia iniziando a produrre i primi risultati. Il Primo Ministro canadese Mark Carney ha annunciato oggi, dal Porto di Montreal, l'avvio di negoziati commerciali completi con gli Stati Uniti, a seguito di una "discussione costruttiva" con il Presidente Trump.
Questa mossa segna un potenziale cambio di rotta nelle relazioni economiche tra i due paesi. Carney ha dichiarato l'intenzione di instaurare una "nuova relazione economica e di sicurezza" con gli Stati Uniti, aprendo la porta a possibili modifiche degli accordi commerciali esistenti.
Parallelamente all'annuncio dei negoziati, Carney ha reso nota la creazione di un significativo "Fondo per la Diversificazione Commerciale" con una dotazione di 5 miliardi di dollari canadesi. Questo fondo mira a rafforzare le infrastrutture del paese per diversificare i partner commerciali, creare nuovi posti di lavoro e stimolare la crescita economica. Questa mossa suggerisce una presa di coscienza da parte del Canada della necessità di ridurre la propria dipendenza economica dagli Stati Uniti e di esplorare nuove opportunità a livello globale.
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 24-28 marzoRiassunto della settimana 24-28 marzo:
- La fiducia dei consumatori USA scende ai minimi da febbraio 2021
- L'inflazione UK scende al 2,8%
- Le vendite al dettaglio UK battono le aspettative e salgono del 2,2%
- I prezzi PCE USA crescono del 2,8% nel mese di febbraio
- Il PIL Canadese cresce dello 0.4%
Andamento delle valute:
- JPY è stata la top perfomer della settimana
- NZD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
FIDUCIA MICHIGAN USA:
La fiducia dei consumatori ha confermato la lettura di inizio mese ed è scesa per il terzo mese consecutivo, crollando del 12% rispetto a febbraio.
L'indice delle aspettative è crollato precipitosamente del 18% e ora ha perso oltre il 30% da novembre 2024.
I consumatori continuano a preoccuparsi del potenziale di sofferenza a causa degli sviluppi di politica economica in corso.
In particolare, due terzi dei consumatori prevedono un aumento della disoccupazione nel prossimo anno, il dato più alto dal 2009.
Eur/Usd Torna Rialzista... ForseBuonasera Trader,
Settimana scorsa ho condiviso la mia visione secondo la quale eur/usd sarebbe tornato a rialzo dopo aver testato/liquidato la demand su h4.
Qui di seguito trovi l'analisi:
Come vedi, il prezzo ha sbilanciato la demand andando a liquidare degli ordini e successivamente creare una nuova struttura sul timeframe h4, tornando in una struttura rialzista.
Contesto Macro:
Oggi, 28/03/2025, è uscito il dato del PCE americano, che è l'indicatore dell'inflazione preferito dalla FED.
L'inflazione ha superato le attese attestandosi ad un +0.4% (Core PCE MoM) ed un 2.8% (Core PCE YoY).
Con questi dati, la FED rimane cauta perché il dato non è allarmante ma sicuramente non accelera il taglio dei tassi.
Cot Report
Il rapporto COT mostra un Euro ancora molto forte sia sul breve sia sul lungo:
Mentre il dollaro, sul breve, si mostra abbastanza neutro:
La mia visione, quindi, al momento resta tale al netto di cambiamenti sui prossimi dati macroeconomici previsti.
Mi raccomando, il mio non è un invito all'investimento, ma solo una condivisione di idee, quindi fai prima le tue valutazioni.
Buon Trading
JD.com Possibile opportunità di investimento
1. Descrizione dell’Azienda
JD.com è uno dei principali attori dell’e-commerce in Cina, riconosciuto per la sua infrastruttura logistica integrata e altamente efficiente. L’azienda gestisce internamente gran parte della propria catena distributiva, garantendo consegne rapide e affidabili, elemento chiave per il successo nel competitivo mercato dell’e-commerce. Oltre alle vendite online, JD.com sta espandendo la propria offerta includendo servizi digitali e soluzioni “retail-as-a-service”, al fine di diversificare le fonti di ricavo e consolidare la sua posizione di mercato.
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2. Analisi Fondamentale
La valutazione del prezzo intrinseco è stata condotta utilizzando tre approcci distinti: il metodo di Graham, un modello DCF ispirato all’approccio di Warren Buffett e un ulteriore calcolo DCF.
I risultati ottenuti sono i seguenti:
• Metodo di Graham: ~26 USD per azione
• Approccio DCF (Buffett): ~38,5 USD per azione
• DCF (precedente calcolo): ~38,5 USD per azione
La media dei tre metodi risulta in un prezzo intrinseco medio di circa 34 USD per azione.
Attualmente, il titolo scambia a circa 42 USD, indicando che, da un punto di vista fondamentale, JD.com potrebbe essere leggermente sopravvalutata nel breve termine.
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3. Analisi Tecnica
L’analisi tecnica sul time frame settimanale evidenzia segnali positivi per il titolo:
• Rottura della figura d’inversione “1-2-3 Low”
• Superamento della trendline ribassista
• Supporto chiave a quota 21,18 USD
Questi segnali indicano una potenziale inversione di tendenza al rialzo. Se il titolo dovesse rimbalzare da questo supporto e raggiungere un target di circa 105 USD per azione, il potenziale rendimento medio-lungo potrebbe essere fino al 147%.
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4. Proiezione del Rendimento
• Punto d’ingresso ideale: circa 21,18 USD (supporto confermato tecnicamente)
• Target di prezzo a medio-lungo termine: circa 105 USD per azione
• Potenziale rendimento: fino al 147% a medio-lungo termine
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5. Vantaggi e Svantaggi dell’Investimento
Vantaggi
• Infrastruttura logistica all’avanguardia: JD.com vanta una rete logistica integrata che garantisce efficienza e rapidità nelle consegne.
• Modello di business solido: La gestione diretta della catena distributiva e l’espansione in nuovi segmenti rafforzano la posizione competitiva dell’azienda.
• Espansione in settori ad alto potenziale: L’integrazione di servizi digitali e soluzioni “retail-as-a-service” diversifica le fonti di ricavo.
• Segnali tecnici positivi: La rottura del pattern “1-2-3 Low” e della trendline ribassista, unitamente al supporto a 21,18 USD, suggeriscono una potenziale inversione del trend.
• Elevato potenziale di rendimento: Un ingresso tecnico a livelli di supporto e un target di prezzo intorno a 105 USD potrebbero tradursi in un rendimento fino al 147%.
• Interesse di investitori di spicco: L’incremento della partecipazione in JD.com da parte di investitori come Michael Burry evidenzia una forte fiducia nel potenziale di crescita a lungo termine del titolo.
Svantaggi
• Valutazione attuale elevata: Con il titolo scambiato a 42 USD, il prezzo di mercato risulta superiore al prezzo intrinseco medio stimato (34 USD), suggerendo una possibile sopravvalutazione nel breve termine.
• Rischi regolatori e geopolitici: Il contesto normativo cinese e le tensioni geopolitiche rappresentano fattori di incertezza che potrebbero impattare negativamente la performance.
• Competizione intensa: Il settore dell’e-commerce in Cina è altamente competitivo, con grandi attori come Alibaba e Pinduoduo, che potrebbero influenzare i margini e la quota di mercato.
• Margini sottili: Gli investimenti significativi in infrastruttura e tecnologia possono comprimere i margini di profitto, richiedendo una gestione attenta dei costi.
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6. Conclusioni
JD.com rappresenta un’opportunità strategica per gli investitori con una visione a lungo termine, grazie al suo solido modello di business e alla capacità di generare flussi di cassa sostenibili. L’analisi fondamentale indica un prezzo intrinseco medio di circa 34 USD per azione, mentre l’analisi tecnica conferma segnali di inversione del trend con un supporto critico a 21,18 USD. Questi elementi, insieme a un potenziale rendimento fino al 147% nel medio-lungo termine, rendono JD.com un investimento interessante nonostante il prezzo attuale di 42 USD.
L’investimento di investitori di rilievo, come Michael Burry, rafforza ulteriormente la tesi positiva sul titolo, indicando che, nonostante le sfide regolatorie e competitive, JD.com potrebbe offrire notevoli opportunità di crescita per chi possiede un profilo di rischio adeguato.
Analisi Tecnica Oro (XAU/USD): Ritracciamento e Possibile Contin🔹 Massimo Storico (ATH) 🏔️
▪️ Il prezzo ha raggiunto un'area di resistenza (zona blu 📌).
▪️ Questo livello potrebbe causare un ritracciamento 📉 prima di un possibile rialzo.
🔹 Fair Value Gap (FVG) 📉📊
▪️ L'area blu inferiore rappresenta una zona di squilibrio ⚖️.
▪️ Il prezzo potrebbe scendere qui prima di riprendere la tendenza rialzista 📈.
🔹 Tendenza Rialzista 📈🔥
▪️ La rottura del triangolo ascendente indica una possibile continuazione al rialzo 🚀.
▪️ Un ritracciamento nell'FVG potrebbe offrire un'opportunità di acquisto 🛒.
🔹 Target 🎯 3.080,06
▪️ Il prezzo potrebbe puntare a questo livello chiave 🔝.
▪️ Una conferma rialzista potrebbe portare a nuovi massimi 🏆.
👀 Monitorare la reazione del prezzo in zona FVG per conferme di ingresso!
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💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
⚠️ NON cerco posizionamenti short su GOLD ⚠️
Buongiorno a tutti,
il nostro collega Gold ieri ha deciso di rompere i massimi storici, proseguendo la sua scalata.
Attualmente sto monitorando l'apertura daily di oggi per una possibile ulteriore spinta, in particolare durante la sessione americana e in concomitanza con l'uscita delle news.
Osservo anche un livello interno tra 3030 e 3035, che preferirei non venisse toccato oggi.
Continuerò a cercare ingressi long fino a quando non vedrò una settimana chiaramente ribassista.
Ci vediamo dopo in live, occhio alle news delle 13:30
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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GOLD | Venerdì rialzista?Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Occhi puntati sulle 13:30 per le news americane.
Fulmine VERDE: area di valutazione LONG.
Fulmine ROSSO: area di valutazione SHORT.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
L'incertezza frena l'azionarioAncora una seduta interlocutoria delle borse, che non sanno la direzione da prendere per via delle persistenti preoccupazioni sui dazi e delle prospettive economiche che ancora pesano sul sentiment degli investitori. Il settore dei beni di consumo discrezionali è stato il migliore, mentre la tecnologia e l'energia hanno registrato le perdite maggiori. Le megacap Tesla (+5,5%) e Amazon (+0,8%) hanno guadagnato, mentre Nvidia è scesa dell'1,5%.
Nel frattempo, la General Motors è crollata di oltre il 7% dopo che l'amministrazione Trump ha annunciato un dazio del 25% su "tutte le auto non prodotte negli Stati Uniti", che entrerà in vigore il 2 aprile. Il presidente ha anche messo in guardia da dazi "molto più importanti", l’Unione Europea, e il Canada se decidessero di applicare ritorsioni per contrastare le misure commerciali degli Stati Uniti.
VALUTE
L’Euro, nonostante i buoni dati Usa, non molla la presa e si riporta a ridosso di 1.0800 anche se per ora, non sfonda. Resta però forte, il biglietto verde contro Jpy, Aud, Nzd, L'indice del dollaro USA si è stabilizzato intorno a 104,3, in attesa dei dati di oggi pomeriggio, relativi al PCE, l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve. La Fed ha recentemente alzato le sue previsioni di inflazione in ragione delle preoccupazioni sull'impatto dei dazi, e ha ridotto le probabilità che vi possano essere ulteriori tagli dei tassi di interesse.
Nel frattempo, il presidente della Fed di Richmond Tom Barkin ha dichiarato che la posizione "moderatamente restrittiva" della banca centrale rimane appropriata, dato l'elevato livello di incertezza economica e i rapidi cambiamenti di politica. Tecnicamente l’EurUsd rimane sotto le resistenze chiave di 1.0850 e 1.0950 ma tiene l’area di supporto di 1.0720 30 . Il Cable tiene meglio ma a breve usciranno i dati sul Pil e sulle vendite al dettaglio.
UsdJpy verso 151.50, l’rea chiave di resistenza di medio termine. Deboli le oceaniche, con AudUsd che rimane tra 0.6260 e 0.6380 mentre NzdUsd, non è riuscito a rompere 0.5820 e ripiega verso 0.5680. L’avversione al rischio ripropone poi a salita di EurAud ed EurNzd che risalgono sopra 1.7150 e 1.8850.
PIL USA
L'economia statunitense è cresciuta del 2,4% annualizzato nel quarto trimestre del 2024, leggermente al di sopra del 2,3% precedente, Le esportazioni sono diminuite leggermente mentre le importazioni sono diminuite più di quanto inizialmente previsto. Anche la spesa pubblica è aumentata e gli investimenti fissi si sono contratti meno del previsto, mentre gli investimenti residenziali sono aumentati a un ritmo più veloce di quanto inizialmente previsto.
Nel frattempo, i consumi personali sono rimasti il principale motore della crescita, con un aumento del 4%, leggermente inferiore al 4,2% della stima precedente, ma restando il guadagno maggiore dal primo trimestre del 2023. La spesa è aumentata sia per i beni, sia per i servizi.
USA, DEFICIT COMMERCIALE
Il deficit commerciale degli Stati Uniti in beni si è ridotto a 147,91 miliardi di dollari a febbraio 2025, superando le aspettative di mercato di 134,5 miliardi ma inferiore rispetto al record rivisto di 155,6 miliardi del mese precedente.
Le importazioni sono aumentate del 22,5% a 326,51 miliardi, trainate principalmente da forti aumenti negli acquisti di forniture industriali, beni di consumo e beni strumentali. Nel frattempo, le esportazioni sono aumentate del 2,5% a 178,6 miliardi, spinte da maggiori vendite di beni strumentali e beni di consumo.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 1.000 a 224.000 nella settimana conclusasi il 22 marzo, al di sotto delle aspettative di mercato di 225.000, per rimanere su livelli storicamente bassi. Nel frattempo, le richieste continuative sono diminuite di 25.000 nella settimana precedente.
I risultati hanno continuato a indicare la resilienza del mercato del lavoro, nonostante il prolungato periodo di politica monetaria restrittiva e i dati deboli pubblicati durante il primo trimestre dell'anno. Nel frattempo, le richieste di disoccupazione presentate nell'ambito dei programmi per i dipendenti del governo federale, che sono stati sottoposti a un attento esame a causa dei licenziamenti da parte del Department of Government Efficiency (DOGE), sono diminuite di 245 a 821.
BUND IN RIPRESA
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso sotto il 2,8% giovedì dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una tariffa del 25% sui veicoli importati, un duro colpo per l'economia tedesca incentrata sulle automotive. Quasi un quarto delle esportazioni di veicoli dell'UE è destinato agli Stati Uniti, che sono anche il mercato di esportazione più importante della Germania.
La decisione accresce l'incertezza economica, aggiungendo pressione sulla crescita europea mentre i costi più elevati si propagano attraverso le catene di approvvigionamento. In risposta, l'UE sta preparando contromisure. Timori di un aumento delle tensioni commerciali hanno spinto la BCE a tagliare i tassi, che potranno scendere anche sotto al 2%, dal 2.5% attuale.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
HOUSING USAIl reddito familiare medio necessario per acquistare la casa a prezzo medio in vendita negli Stati Uniti (124.000 €) è ora superiore del 57% rispetto all'attuale reddito familiare medio (79.000€).
Questo è il mercato immobiliare più inaccessibile della storia per le famiglie americane.
Le borse americane pagano l’ennesimo annuncio sui dazi di Donald Trump: questa volta il presidente americano ha deciso di imporre una tariffa del 25% su tutte le auto importate nel Paese.
I dazi saranno permanenti ed entreranno in vigore il 2 aprile.
Le buone notizie per gli Usa arrivano invece dall’economia.
Il pil del quarto trimestre del 2024 è stato rivisto al rialzo al 2,4%, meno del 3,1% precedente ma più del 2,3% atteso.
Buon trading a tutti
EURUSD AL RIBASSO?EUR/USD ha una struttura nel breve ribassista con minimi e massimi decrescenti.
Ieri sera è stato rotto il supporto fondamentale 1.0765 mentre oggi il trend è sceso in zona 1.073 e poi ha rimbalzato al rialzo.
A parer mio è ribassista verso zona 1.07-1.068, massimo 1.063 per poi andare al rialzo. altrimenti la resistenza di cambio tendenza sta su 1.0855, rotto questa il prezzo va verso il massimo precedentemente fatto cioè 1.095.
BTC AL RIALZO BTC come possiamo vedere da grafico segue questo canale parallelo rialzista.
come supporto abbiamo i 83000 mentre come resistenza i 88.000; la rottura della resistenza può avvenire già domani 27 marzo o direttamente lunedì 31 marzo.
*btc segue molto il nasdaq, monitorare l'indice per il rialzo.
La riserva strategica in BTC prende consenso, Strategy reginaDopo Trump, anche Gamestop ieri ha dichiarato di voler includere Bitcoin come riserva strategica. Le aziende USA che hanno adottato questa scelta ormai iniziano ad essere diverse e Strategy è la regina assoluta con circa 24mld di BTC.
Dopo il crollo degli ultimi mesi dovuto al crollo delle quotazioni di BTC (Strategy ormai ne è un perfetto replicante a leva), il prezzo di Strategy sembra potersi risollevare.
Dopo aver toccato i minimi di periodo a 227, ora si è portata al di sopra del livello che nei mesi scorsi ha pesantemente sorretto i prezzi, cioè 329 dollari.
Prima di ritornare sui massimi di novembre c'è oltre un 60% di strada da fare, ma tutto sommato, il crypto winter sembra poter aspettare.
Argento lanciato sui massimiIl prezzo dell'argento, in scia a quello dell'oro, sta correndo molto in questo periodo di incertezza.
Dopo aver toccato a metà marzo i massimi a 35 dollari per la seconda volta (la prima era stata a ottobre 2024) ha rintracciato sul supporto in area 33 per poi ripartire con forza.
Vista un'altra settimana di incertezza, in attesa della decisione sui dazi di Trump del 2 aprile, c'è possibilità che l'argenti vada a segnare nuovi massimi in questi giorni.
Listini USA in attesa del 2 aprile. Cosa farà Trump?I dazi imposti dall'amministrazione Trump hanno generato il panico sul mercato nell'ultimo mese.
Il 2 aprile è teoricamente la data in cui entreranno effettivamente in vigore.
Negli ultimi giorni però il Tycoon ha fatto pensare ad un ammorbidimento di quest'ultimi e il mercato (specialmente quello USA che aveva sofferto di più) ha reagito con un timido rimbalzo.
Il Nasdaq è senz'altro quello che ha sofferto di più.
Dopo aver rotto al rialzo i 20300 punti, si è riportato ieri sul supporto in area 20000.
Man mano che il fatidico 2 aprile si avvicina, la questione si fa più calda e gli investitori più cauti.
Vedremo se Trump avrà la facoltà di far ripartire i mercati ammorbidendo le tariffe imposte dal suo insediamento alla Casa Bianca o se proseguirà per la sua strada ignorando il crollo del mercato azionario.
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⚠️ NON cerco posizionamenti short su GOLD ⚠️
Gold continua a muoversi all'interno di un range senza una chiara direzionalità.
I long restano le operazioni migliori da considerare, soprattutto ora che abbiamo un ricambio di struttura long su H4.
Per quanto riguarda gli short, l'unico livello interessante è quello dei 3.043/3.047, che rispetta tutti i requisiti.
Tuttavia, è fondamentale attendere l'apertura della sessione americana e le news correlate.
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Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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GOLD | Sussidi e PIL.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Occhi puntati sulle 13:30 quando usciranno il PIL e i Sussidi americani.
Fulmine VERDE: area di valutazione LONG.
Fulmine ROSSO: area di valutazione SHORT.
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Ciau.
Trump, ancora daziGiornata negativa per Wall Street, con l'S&P 500 che è sceso dell’1.2%, mentre il Nasdaq è crollato dell’1.8% e il Dow Jones ha cancellato i guadagni iniziali per aggirarsi intorno allo zero, spinto da una svendita nel settore tecnologico. I titoli megacap hanno visto bruschi cali, con Nvidia in calo del 4,7%, Tesla in calo del 3,9% e Amazon, Meta e Alphabet che hanno perso tutte l'1,2% all'1,4%. Apple (-0,2%) e Microsoft (-0,4%) non hanno fatto meglio.
Il sentiment rimane negativo, poiché persistono le preoccupazioni sulla guerra commerciale in corso, con gli operatori ancora in attesa di ulteriori chiarimenti sui dazi reciproci che entreranno in vigore il 2 aprile. Tutto ciò ha prevalso rispetto anche ai positivi dati Usa, sugli ordini di beni durevoli, usciti decisamente sopra le attese.
Nella notte poi, I mercati azionari asiatici sono scesi dopo che Trump ha annunciato un dazio del 25% su tutte le importazioni di auto a partire dalla prossima settimana. Le case automobilistiche giapponesi e sudcoreane sono state tra le più colpite, con forti perdite per Toyota, Honda, Subaru, Hyundai e Kia. Anche i titoli tecnologici hanno dovuto affrontare pressioni di vendita, seguendo il calo notturno dei giganti tecnologici statunitensi.
VALUTE
L'indice del dollaro è sceso sotto quota 104,5 giovedì, riducendo i guadagni della sessione precedente, dopo le dichiarazioni di Trump che hanno riportato l’avversione al rischio sui mercati. Il presidente ha annunciato un dazio del 25% su tutte le auto e i camion leggeri importati, che entrerà in vigore il 2 aprile, insieme a dazi reciproci sulle nazioni con imposte sui beni statunitensi, misure che si è impegnato a mantenere per tutto il suo secondo mandato.
L'escalation della guerra commerciale ha scatenato timori di una crescita economica statunitense più lenta e di rinnovate pressioni inflazionistiche, La fiducia dei consumatori statunitensi è scesa al livello più basso in oltre quattro anni, aggiungendo preoccupazioni. L’attesa ora si sposta verso il rapporto sull'indice dei prezzi PCE di venerdì, la misura dell'inflazione preferita dalla Fed.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni durevoli prodotti negli Stati Uniti sono aumentati inaspettatamente di 2,7 miliardi di dollari, ovvero dello 0,9% su base mensile a 289,3 miliardi a febbraio 2025, dopo un balzo rivisto al rialzo del 3,3% a gennaio e superando le previsioni di un calo dell'1%. Le attrezzature per i trasporti hanno guidato l'aumento, Gli ordini sono aumentati anche per macchinari (0,2%), prodotti in metallo lavorati (0,9%), computer e correlati (1,1%) e apparecchiature elettriche, elettrodomestici e componenti (2%).
Al contrario, gli ordini di beni strumentali sono diminuiti dell'1,5%. Nel frattempo, gli ordini di beni strumentali non per la difesa, esclusi gli aeromobili, sono diminuiti dello 0,3% a febbraio, il primo calo in quattro mesi, dopo un guadagno rivisto al rialzo dello 0,9% a gennaio e peggiore delle previsioni di un aumento dello 0,2%. L'incertezza che circonda le tariffe sta probabilmente rendendo le aziende esitanti ad aumentare la spesa per le attrezzature.
UK, CALA L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è sceso al 2,8% a febbraio 2025 dal 3% di gennaio, al di sotto delle aspettative di mercato del 2,9%, sebbene in linea con le previsioni della Banca d'Inghilterra. Il maggiore contributo al ribasso è arrivato dai prezzi dell'abbigliamento, che sono diminuiti per la prima volta da ottobre 2021. L'inflazione è diminuita anche nel settore ricreativo e culturale, nonché nell'edilizia abitativa e nelle utenze, compresi gli affitti.
Al contrario, l'inflazione alimentare è rimasta invariata al 3,3% e i prezzi sono aumentati più rapidamente per i trasporti ,ristoranti e hotel. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rimasta stabile al 5%. Il tasso di inflazione core annuale è sceso al 3,5% dal 3,7%. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4%, rimbalzando da un calo dello 0,1% ma non raggiungendo l'aumento previsto dello 0,5%.
SALE IL RAME
I future sul rame sono saliti oltre i 5,20 dollari per libbra mercoledì, raggiungendo un nuovo massimo storico tra le segnalazioni secondo cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump imporrà tariffe sulle importazioni di rame entro poche settimane, accelerando significativamente la tempistica originale. Le direttive iniziali di Trump suggerivano che le tariffe sul rame sarebbero entrate in vigore entro la fine dell'anno, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Gli sviluppi hanno innescato un'impennata nelle importazioni di rame degli Stati Uniti, con spedizioni recenti per un totale di 500.000 tonnellate, superando di gran lunga la normale media mensile di 70.000 tonnellate, poiché gli operatori si sono affrettati a garantire la fornitura prima dei dazi.
In risposta, le aziende statunitensi stanno esplorando fonti alternative di rame, in particolare dal Sud America, per mitigare l'impatto delle tariffe. Ad aumentare lo slancio rialzista, Glencore ha temporaneamente sospeso le spedizioni di rame dalla sua fonderia di Altonorte in Cile a causa di un problema che ha interessato la fornace dell'impianto.
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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