Conclusione positiva dopo la settimana peggiore dell'anno.Conclusione positiva dopo la settimana peggiore dell'anno.
di Marco Bernasconi – 10 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Quando tutti sono avidi, sii spaventato. Quando tutti sono spaventati, sii avido." - Warren Buffet
L’ultima sessione della settimana si è chiusa in positivo, ma il rimbalzo del mercato non è stato sufficiente a compensare la performance negativa degli ultimi cinque giorni. Tuttavia, in un contesto di forte incertezza sui dazi, gli investitori devono accontentarsi di ogni segnale di stabilità.
Il NASDAQ, che ieri è entrato ufficialmente in territorio di correzione, è avanzato dello 0,70% (quasi 127 punti) venerdì, chiudendo a 18.196,22, ma ha comunque registrato un calo settimanale del 3,6%.
L’S&P 500 è salito dello 0,55%, chiudendo a 5.770,20, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,52% (circa 222 punti), terminando la settimana a 42.801,72. Tuttavia, su base settimanale, questi due indici hanno registrato un calo rispettivamente del 3,2% e del 2,4%.
Come spesso accaduto in questa settimana volatile, l’andamento dei mercati è stato caratterizzato da bruschi ribassi seguiti da rapidi recuperi. Tuttavia, resta il fatto che questa è stata la settimana peggiore dell’anno per l’S&P 500 e il NASDAQ.
Dati sull’occupazione: segnali contrastanti
Il rapporto sulle buste paga non agricole di febbraio ha mostrato un quadro misto. L’economia ha aggiunto 151.000 posti di lavoro, un dato inferiore alle aspettative (che oscillavano tra 160.000 e 170.000), ma comunque abbastanza vicino da non essere considerato un vero disastro. Il tasso di disoccupazione, invece, è salito al 4,1%.
La reazione del mercato a questo rapporto non è stata particolarmente positiva, poiché ha confermato il raffreddamento del mercato del lavoro. Tuttavia, gli investitori hanno accolto con maggiore favore il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Powell ha ribadito che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi e preferisce attendere che le incertezze si dissipino prima di prendere nuove decisioni. Il suo tono pacato e il messaggio coerente con le precedenti dichiarazioni hanno fornito un po’ di stabilità a un mercato ancora nervoso.
Per il momento, la Fed resta in attesa e vuole valutare l'eventuale impatto inflazionistico dei dazi prima di procedere con ulteriori riduzioni dei tassi. Tuttavia, esiste sempre la possibilità che l’istituto centrale agisca più rapidamente se dovessero emergere segnali di indebolimento più marcati nel mercato del lavoro.
Attualmente, l’occupazione si mantiene su livelli discreti, come confermano i recenti dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione e il rapporto sull’occupazione.
Settimana cruciale per la Fed: dati economici e inflazione in arrivo
La prossima settimana sarà particolarmente importante per la Fed, che riceverà nuovi dati chiave relativi al suo doppio mandato (piena occupazione e stabilità dei prezzi):
Martedì: pubblicazione dei dati JOLTS sul mercato del lavoro
Mercoledì: focus sull’indice dei prezzi al consumo (CPI)
Giovedì: uscita dell’indice dei prezzi alla produzione (PPI)
Sul fronte societario, sono attesi diversi report sugli utili, tra cui:
Oracle (ORCL) lunedì
Adobe (ADBE) mercoledì
Prospettive sugli utili e crescita economica
Sono sempre stato ottimista sulla redditività aziendale, come sanno bene i lettori abituali dei miei commenti sugli utili. Il tasso di crescita degli utili è in accelerazione negli ultimi trimestri: nel trimestre precedente ha raggiunto il +14,6% (+17,3% escludendo il settore Energy), il livello più alto degli ultimi tre anni.
Ritengo che questa tendenza positiva proseguirà nei prossimi trimestri, con un’espansione della crescita che andrà oltre il settore tecnologico, motore principale dell’ultimo biennio.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
Analisi fondamentale
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Buongiorno a tutti e buona settimana!
Oggi giornata di monitoraggio e attesa su XAU.
Osservo i livelli chiave segnati e valuterò i posizionamenti durante la sessione di news e l’apertura di New York.
Attualmente il prezzo continua a muoversi in un range laterale, rendendo difficile un’operatività swing efficace.
Resto in attesa di maggiori sviluppi.
Ci vediamo oggi in live alle 14! 🔥
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Il caos dei daziOgni giorno che passa, il mercato sembra comprendere sempre meno quale sia la vera strategia di Trump e della sua nuova amministrazione in economia, politica estera, quindi geopolitica, e infine politica economica.
Se da un lato il Presidente mantiene il solito decisionismo e determinazione in ogni sua affermazione, d’altro canto non è semplice legare logicamente ogni intervento verbale tra le tantissime esternazioni che rilascia. Non è facile poi comprendere quante di queste dichiarazioni si trasformino in atti formali e quali no, anche perché ci mettono del loro sia Elon Musk, sia il segretario al tesoro Scott Bessent, anch’essi molto attivi ma non sempre in linea con il Presidente.
Sappiamo che Musk ha dato una sforbiciata importante al settore pubblico, attraverso la Commissione che si occupa di efficienza del settore pubblico (Doge), e i riflessi sul mercato del lavoro cominciano a farsi sentire (basti osservare gli ultimi dati sui licenziamenti, i cosiddetti challenger layoffs).
Sappiamo che Trump aveva introdotto i dazi del 25% a Messico e Canada, poi rinviati di un mese, da febbraio a marzo, poi però reintrodotti al 4 marzo, ma successivamente sospesi almeno per quelli relativi a quei beni e servizi inseriti nel trattato di libero scambio tra gli Usa e i due paesi confinanti (USMCA).
Il che significa probabilmente che vuole negoziare e ottenere promesse di collaborazione per sconfiggere l’importazione illegale di droga e di forza lavoro irregolare. Con la Cina sta giocando come al gatto col topo, ma sa anche che il gigante asiatico ha i mezzi per contrastarlo, una su tutte la svalutazione dello Yuan.
In politica estera, sta cercando la pace tra Russia e Ucraina, escludendo l’Europa, ma senza grande convinzione, specie in seguito all’incontro fallito con Zelensky. In politica economica, parla di deregolamentazione e defiscalizzazione, chiedendo però alla Fed di tagliare il costo del denaro, che sembra una contraddizione in termini, considerato che le politiche promesse sarebbero inflattive, eccetto forse il ridimensionamento del settore pubblico, che potrebbe provocare una recessione.
La Fed si muove con cautela anche se gli ultimi dati fanno pensare a un taglio del costo del denaro prima del previsto. Sui mercati, tutto ciò ha prodotto movimenti caotici, che prima vedevano il dollaro salire, e poi scendere rapidamente. Le borse tenevano i massimi, specie quelle Usa, nonostante le promesse di dazi draconiani, almeno all’inizio, ma poi hanno invertito la rotta, scendendo, con i dazi che sono stati applicati solo parzialmente.
Situazioni apparse irrazionali, ma si sa, i mercati spesso sfidano la logica. Poi la questione geopolitica e l’inserimento dell’Europa, con il possibile riarmo attraverso investimenti nel settore della difesa, fuori dai vincoli di bilancio, un qualcosa che i mercati vedono come una opportunità di rilancio dell’economia. E così l’Euro è balzato a 1.0887 da 1.0380 in poche sedute, ma resta il caos, l’incertezza, ed è difficile fare delle ipotesi su quel che potrà accadere e sulla vera volontà di Trump che, sembra di capire, stia usando i dazi come grimaldello per deprezzare il biglietto verde, forse l’unica strada per ridurre l’enorme deficit commerciale (131 miliardi di dollari di incremento mensile).
AZIONARI IN DISTRIBUZIONE
Le azioni statunitensi hanno registrato una giornata volatile venerdì, con Wall Street che si è ripresa dalle perdite precedenti, in un contesto di incertezza legata, come già detto, alla politica commerciale della nuova amministrazione.
L'S&P 500 ha guadagnato lo 0,6% e il Nasdaq Composite è salito dello 0,7%, mentre il Dow Jones ha recuperato 222 punti. Le azioni hanno invertito le perdite nonostante il fatto che il presidente della Fed Powell abbia affermato che la banca centrale non ha fretta di tagliare i tassi di interesse, anche se le prospettive economiche sono offuscate dalle tensioni commerciali e dall'incertezza politica.
Tuttavia, i dati economici hanno mostrato risultati contrastanti in seguito a dei Non Farm Payrolls, il rapporto sui posti di lavoro, più deboli del previsto, 151K a febbraio, mentre il tasso di disoccupazione è salito al 4,1%. L'incertezza che circonda le politiche commerciali di Trump ha anche aggiunto nervosismo al mercato, nonostante le sue esenzioni temporanee sui dazi per le merci provenienti da Canada e Messico.
Broadcom è salita dell'8,4% dopo aver pubblicato risultati ottimistici, mentre Costco è crollata del 7% a causa dei deboli utili. Il mercato ha registrato la settimana peggiore da settembre, con il Dow e l'S&P 500 in calo di oltre il 2% e il Nasdaq in perdita del 3%.
VALUTE
Il mercato dei cambi resta ancorato ai movimenti dell’EurUsd che dopo aver toccato 1.0887, ha corretto venerdì in serata di 50 pips, ma senza sfondare i supporti. Le correzioni tecniche sembrerebbero dovute, ma in questo contesto di alta volatilità e avversione, il momentum al rialzo appare ancora forte.
Questa notte sono usciti i prezzi al consumo in Cina, scesi dello 0,7% anno su anno a febbraio 2025, superando le stime di mercato di un calo dello 0,5% e invertendo un aumento dello 0,5% nel mese precedente. Si tratta del primo dato deflattivo dal gennaio 2024. Ciò potrebbe alimentare un po’ di ripresa del biglietto verde, non solo contro Euro ma anche contro gli altri rapporti valutari.
NON FARM PAYROLLS
L'economia statunitense ha aggiunto 151.000 posti di lavoro a febbraio 2025, in aumento rispetto ai 125.000 rivisti al ribasso di gennaio e rispetto alle previsioni di 160.000. L'occupazione ha registrato un trend in aumento nell'assistenza sanitaria, attività finanziarie, trasporti e assistenza sociale.
Nel frattempo, l'occupazione nel governo federale è diminuita di 10.000, riflettendo già parte dell'impatto dei licenziamenti DOGE, sebbene si preveda che gli effetti dei tagli alla spesa federale e delle tariffe peseranno di più sul mercato del lavoro nei prossimi mesi.
Si sono verificate perdite di posti di lavoro anche nel commercio al dettaglio e l'occupazione ha mostrato pochi cambiamenti nell'estrazione di petrolio e gas, ma anche edilizia, e commercio all'ingrosso.
SALARI ORARI USA
I guadagni orari medi per tutti i dipendenti delle buste paga private non agricole degli Stati Uniti sono aumentati di 10 centesimi, ovvero dello 0,3% in un mese, a 35,93 dollari a febbraio 2025, dopo un aumento rivisto al ribasso dello 0,4% a gennaio, in linea con le previsioni di mercato.
A febbraio, i guadagni orari medi dei dipendenti del settore privato della produzione e non di supervisione sono aumentati di 9 centesimi, o dello 0,3%, a 30,89 dollari. Negli ultimi 12 mesi, i guadagni orari medi sono aumentati del 4%, dopo un aumento rivisto al ribasso del 3,9% nel mese precedente e leggermente al di sotto delle aspettative di mercato del 4,1%.
SETTIMANA ENTRANTE
Questa settimana, i dati più significativi saranno l’inflazione e i prezzi alla produzione Usa, ma anche le offerte di lavoro JOLTS e l'indice di fiducia dei consumatori del Michigan.
Nel Regno Unito, attenzione al dato del Pil, la produzione industriale e la bilancia commerciale dei beni. Anche la Germania pubblicherà i dati sulla bilancia commerciale e sulla produzione industriale.
Nel frattempo, va ricordata la decisione della Boc sui tassi. In Cina, saranno pubblicati, come negli Usa, Cpi e Ppi. Ancora, inflazione in diversi paesi emergenti come India, Brasile, Russia e Polonia. In Australia, attenzione alla fiducia delle imprese NAB e la fiducia dei consumatori Westpac.
Buona settimana!
Saverio Berlinzani
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Calo dei rendimenti sui titoli di stato statunitensil recente calo dei rendimenti sui titoli di stato statunitensi non è primariamente attribuibile a un calo delle aspettative di inflazione, bensì alla crescente preoccupazione per una potenziale recessione, di entità variabile, che incombe sui mercati.
Rendimenti e Prospettive Economiche:
Tradizionalmente, i rendimenti obbligazionari tendono a diminuire quando gli investitori prevedono un calo dell'inflazione, in quanto la minore pressione sui prezzi riduce la necessità di politiche monetarie restrittive da parte della Federal Reserve (Fed). Tuttavia, nel contesto attuale, il calo dei rendimenti sembra essere guidato principalmente da un flight-to-safety, ovvero da una corsa verso asset considerati più sicuri in un clima di crescente incertezza economica.
Revisione delle Aspettative sui Tassi:
La prova di questo cambiamento di narrativa è evidente nella revisione delle aspettative sui tassi d'interesse da parte del mercato. Precedentemente, il mercato scontava un solo taglio dei tassi nel corso del 2025. Attualmente, le aspettative sono orientate verso tre o quattro tagli, riflettendo la crescente probabilità che la Fed intervenga per sostenere l'economia di fronte ai crescenti rischi recessivi.
Conclusioni:
Il mercato obbligazionario sta inviando un segnale chiaro: la preoccupazione per una potenziale recessione negli Stati Uniti sta superando le considerazioni sull'inflazione. Questo cambiamento nelle aspettative si traduce in un calo dei rendimenti e in una maggiore probabilità di interventi accomodanti da parte della Federal Reserve.
Yuan Cinese e Politiche Monetarie: La Strategia di IndebolimentoL'indebolimento del dollaro statunitense, osservato negli ultimi tempi, è un fenomeno che può essere interpretato alla luce delle recenti politiche monetarie cinesi e della necessità di preservare la stabilità del sistema finanziario globale. In particolare, l'avvio di una nuova fase di allentamento monetario da parte della banca centrale cinese ha creato la necessità di un aggiustamento valutario per evitare squilibri eccessivi.
Il Dilemma dello Yuan:
Un rafforzamento eccessivo del dollaro avrebbe esercitato una pressione insostenibile sullo yuan cinese, potenzialmente compromettendo la competitività delle esportazioni cinesi e destabilizzando l'economia del paese. Per questo motivo, un deprezzamento controllato del dollaro si è reso necessario per bilanciare le politiche monetarie delle due superpotenze economiche.
Indebolire il Dollaro Senza Taglio dei Tassi: La Leva della Paura:
La Federal Reserve (Fed) si è trovata di fronte a una sfida: come indebolire il dollaro senza ricorrere al tradizionale strumento del taglio dei tassi d'interesse? La soluzione è stata quella di instillare nei media la paura di una recessione economica americana.
L'Impatto della Narrazione Mediatica:
La diffusione di notizie e analisi pessimistiche sulla salute dell'economia statunitense ha generato incertezza e timori tra gli investitori, spingendoli a ridurre la loro esposizione al dollaro e a cercare rifugio in altre valute. Questo ha portato a una diminuzione del valore del dollaro, raggiungendo un livello ritenuto meno rischioso per la stabilità finanziaria globale.
PIL USA,Fed Anticipa una Contrazione del -2,8% le PILl tracker GDPNow, uno strumento di monitoraggio del Prodotto Interno Lordo (PIL) sviluppato dalla Federal Reserve di Atlanta, proietta una contrazione del -2,8% per l'economia statunitense nel primo trimestre dell'anno. Questo dato, nettamente inferiore alle attese, solleva interrogativi sulla solidità della ripresa economica e pone nuove sfide per la politica monetaria.
Fattori Determinanti la Contrazione:
Calo delle Esportazioni Nette: Le esportazioni nette sono previste in calo del 3,6% rispetto al quarto trimestre del 2024. Questa flessione è attribuibile, in parte, all'accumulo di scorte da parte delle imprese, una strategia volta a mitigare i potenziali aumenti dei costi di importazione derivanti da ipotetici dazi doganali promossi dall'amministrazione Trump.
Effetto dei Dazi: L'incertezza sulle future politiche commerciali sta già influenzando il comportamento delle aziende, con un impatto misurabile sui flussi commerciali. Sebbene questo effetto possa rivelarsi temporaneo, i dazi rappresentano un fattore di distorsione per l'economia.
Stagnazione della Spesa per Consumi: La crescita della spesa dei consumatori, misurata dall'indice dei prezzi per i consumi personali (PCE), l'indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, è stimata piatta per il primo trimestre. Tale dato contrasta con le previsioni di inizio mese, che indicavano una crescita vicina al 3%.
Snam, la mia visione sul titolo.Il titolo Snam è uscito dal triangolo TR1 di compressione per poi rientrarvi e testarlo piu volte. Il sell off di mercoledi-giovedi lo ha riportato a testare la T1 di lungo periodo da dove è rimbalzato. Sembra essersi formato un canale delimitato dalle due trendline C1 e C2,che potrebbe delimitare le quotazioni per il medio periodo. La mia visione è per un test di area 4,63, poi un retest della parte bassa del canale per poi ripartire al rialzo. Titolo per chi ha una visione di lungo periodo.
GOLD cosa ci fai lì ? storno chiamato sul GOLD !!!le ragioni Tecniche indicano Short.
le ragioni intermarket indicano SHORT.
p.s. per capire se il trend è compromesso bisogna attendere fine Marzo !
mercati lenti....non cè aria di recessione...quindi il GOLD dovrebbe perdere parecchi consensi !!!!
Buon Trading Guys
Nasdaq Aggiornamento e Target SHORT...Analizziamo in modo dettagliato il Nasdaq ,grazie all'analisi tecnica, quello che gli indici stanno disegnando....
le aree di resistenza si fanno importanti e siamo in territorio di ipercomprato da mesi ...
ANCORA INCERTEZZA FINO AD AGOSTO-SETTEMBRE !
opterei solo per operazioni di TRADING .
p.s. Cosa ci fa l'ORO ancora a 2910 punti ....???? l'analisi intermarket suggerisce storni IMPORTANTI ocio.
Buona Ricchezza Finanziaria
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA 3-7 marzoRiassunto della settimana:
- I prezzi ISM USA salgono ai massimi da luglio 2022
- La BCE taglia i tassi di 25 punti base
- Aumenta il deficit commerciale USA
- Aumenta all'1,2% il PIL Europeo, sopra le aspettative
- Il tasso di disoccupazione USA sale al 4,1%
- Le buste paga non agricole aumentano di 150.000 unità.
Andamento delle valute:
- EUR è stata la top perfomer della settimana
- USD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
RIARMO EUROPEO:
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che punta a bypassare il voto dell’Europarlamento per far approvare direttamente dal Consiglio europeo il piano per il riarmo da 800 miliardi di euro in 4 anni.
Gli analisti di Swissquote Bank ritengono che l'impegno dell'Europa a sostenere l'Ucraina stimolerà l'economia, entrando in territorio di Quantitative Easing....e l'inflazione??
Buon trading a tutti
SANOFI ( SAN ), Strategia rialzista di lungo periodoSANOFI ( SAN ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Sanofi è stata fondata nel 1973 e ha sede a Parigi, in Francia. L'azienda, precedentemente nota come Sanofi-Aventis, ha cambiato nome in Sanofi nel maggio 2011. Sanofi, insieme alle sue controllate, è impegnata nella ricerca, nello sviluppo, nella produzione e nella commercializzazione di soluzioni terapeutiche negli Stati Uniti, in Europa e a livello internazionale. Opera attraverso tre segmenti: Farmaceutici, Vaccini e Consumer Healthcare. L'azienda fornisce prodotti per cure specialistiche, tra cui anticorpi monoclonali umani; prodotti per la sclerosi multipla, la neurologia, altre malattie infiammatorie, l'immunologia, le malattie rare, l'oncologia e i disordini del sangue rari; farmaci per il diabete; prodotti cardiovascolari e prodotti da prescrizione consolidati. Fornisce anche vaccini pediatrici contro la poliomielite, la pertosse e l'hib; e vaccini contro l'influenza, il richiamo per adulti, la meningite, i viaggi e le malattie endemiche. Inoltre, l'azienda offre prodotti per le allergie, la tosse e il raffreddore, il dolore, la cura del fegato, il benessere fisico e mentale, i probiotici, l'apparato digerente e i prodotti nutrizionali; e altri prodotti, come lozioni quotidiane per il corpo, prodotti anti-prurito, lozioni idratanti e lenitive, creme per il corpo e per i piedi, nonché polveri per l'eczema. Inoltre, ha diversi prodotti farmaceutici e vaccini in fase di sviluppo. Sanofi ha un accordo di collaborazione con GlaxoSmithKline per lo sviluppo di un vaccino ricombinante Covid-19 e una collaborazione di ricerca con la Stanford University School of Medicine per far progredire la comprensione dell'immunologia e dell'infiammazione attraverso uno scambio scientifico aperto. Ha anche un accordo di collaborazione e di opzione di licenza con Prellis Biologics, Inc.
DATI: 17/ 01 /2023
Prezzo = 91.85 Euro
Capitalizzazione = 115,148B
Beta (5 anni mensile) = 0,43
Rapporto PE ( ttm ) = 18,01
EPS ( ttm ) = 5,10
Target Price SANOFI di lungo periodo:
1° Target Price: 106.71 Euro
2° Target Price: 170.29 Euro
3° Target Price: 273.18 Euro
4° Target Price: 376.14 Euro
5° Target Price: 439.73 Euro
Stellantis, la discesa continua?Il titolo Stellantis sembra non aver pace, dai massimi di un anno fa è partita una forte discesa che sembrava aver trovato una base in area 11,80/13,50. Questa settimana è stato rotto il supporto posto a 11,268 e subito recuperato per chiudere a 11,646. Porre molta attenzione nell'operare sul titolo, ho notato una divergenza sul rsi che parte da lontano e che deve essere confermata dalle prossime chiusure settimanali. In caso di un pronto recupero dei 12 € c'è la possibilità di posizionarsi con stop rigorosissimo sotto il minimo di questa settimana.
N.B: Trade per i piu audaci
Eni, pronta per la ripartenza?Settimana negativa per il titolo Eni, che chiude a ridosso della mm200 su time frame settimanale. Ritengo possibile e salutare un retest di area 12,30 prima di una ripartenza al rialzo con obiettivi ambiziosi. L'area cerchiata sembra una bandiera di continuazione dell'up trend partito dai minimi del periodo Covid. Per chi opera sul lungo periodo da qui fino area 12,30 è tutta zona di possibili accumuli, stop loss rigoroso solo con chiusura settimanale sotto 12,30
Dollaro: Fed Resta Cauta In Vista Delle Decisioni di TrumpBuonasera caro Trader,
Oggi, 7 marzo 2025, il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha tenuto un discorso presso un forum economico a New York, delineando la posizione della banca centrale riguardo all'attuale situazione economica e alle future decisioni di politica monetaria.
Attuale situazione economica
Powell ha evidenziato che l'economia statunitense rimane in una posizione solida, con una crescita stabile e un mercato del lavoro robusto. Tuttavia, ha riconosciuto che recenti sviluppi, come l'introduzione di tariffe commerciali su partner chiave come Messico, Canada e Cina, hanno aumentato l'incertezza economica. Queste misure hanno causato volatilità nei mercati finanziari, con fluttuazioni nei mercati azionari e nei rendimenti obbligazionari.
Approccio della Federal Reserve
In risposta a queste incertezze, la Federal Reserve adotterà un approccio prudente, mantenendo invariati i tassi di interesse nel range attuale del 4,25%-4,50%. Powell ha sottolineato l'importanza di "separare il segnale dal rumore", indicando che la Fed attenderà maggiori chiarimenti sugli effetti delle politiche dell'amministrazione Trump prima di apportare ulteriori modifiche alla politica monetaria.
Inflazione e mercato del lavoro
Nonostante le preoccupazioni legate alle tariffe possano portare a un aumento temporaneo dei prezzi, Powell ha osservato che le aspettative di inflazione a lungo termine rimangono stabili. Il mercato del lavoro continua a mostrare segni di forza, con una crescita dell'occupazione solida e un tasso di disoccupazione relativamente basso. La Fed monitorerà attentamente questi indicatori per garantire che l'inflazione rimanga ancorata e che il mercato del lavoro non si surriscaldi.
Riassunto
In sintesi, il Presidente Powell ha ribadito l'impegno della Federal Reserve nel mantenere la stabilità economica, adottando un approccio cauto e basato sui dati disponibili. La banca centrale rimarrà vigile, pronta ad adattare la politica monetaria in base all'evoluzione delle condizioni economiche e all'impatto delle politiche governative.
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Buon Trading
WisdomTree - Tactical Daily Update - 07.03.2025 Mercati solo apparentemente “laterali”: da inizio anno bene solo borse EU&Asia.
Wall Street soffre ridimensionamento delle Mag 7 e rischio di rallentamento.
DeepSeek ha convinto i mercati sull’alternativa cinese nell’AI.
Euro ancora forte sul US$, salgoni i metalli industraili, giù petrolio e gas
I mercati finanziari stanno vivendo un periodo di turbolenza, alimentato dalla guerra dei dazi, che li penalizza, e dall'aumento delle spese per la difesa, che dà loro “cinico” slancio. Le Borse europee hanno chiuso in rialzo ieri grazie alla parziale proroga dei dazi statunitensi, ma l'incertezza sulla guerra commerciale di Donald Trump persiste.
Intanto la BCE ha tagliato i tassi per la sesta volta in nove mesi, portandoli al 2,50%, un livello meno restrittivo. La presidente Christine Lagarde ha sottolineato che la BCE non cambierà la sua politica monetaria in risposta alle fluttuazioni di mercato e ha annunciato che ci sarà una pausa nei tagli dei tassi durante la prossima riunione di aprile.
Il presidente USA ha concesso una sospensione di un mese dei dazi punitivi del 25% su Canada e Messico per le case automobilistiche, a condizione che rispettino le norme sul libero scambio. Questa sospensione ha dato nuova fiducia ai mercati, che lunedì avevano reagito con preoccupazione alle nuove tariffe.
A Wall Street ieri, 6 marzo, il Dow Jones ha guadagnato +1,14%, il Nasdaq +1,46% e l'S&P 500 +1,12%. Milano ha chiuso con +0,78%, Francoforte +0,90%, Parigi +0,29%, e Madrid ha perso -0,08%. Londra, in controcorrente, ha registrato una perdita di -0,9%.
Nel settore tecnologico, il mercato cinese sta guadagnando terreno. L'indice Hang Seng, che raccoglie i principali titoli tecnologici di Hong Kong, ha registrato un +8% nell'ultima settimana, portando il guadagno del 2025 a +35%.
Tra i "Sette Titani" cinesi, che includono Alibaba e Tencent, i guadagni quest'anno sono stati del +40%. La guerra commerciale non è dunque l'unico fattore che incide sui mercati: l'irruzione di DeepSeek sta sconvolgendo gli equilibri economici global.
Non può sfuggire che a Wall Street i "Magnifici Sette" hanno visto una performance deludente, con un -3% per l'indice giovedì e una perdita settimanale provvisoria del -5%.
Tesla ha registrato il peggior risultato, con un calo del -35%, nonostante fosse, per il peso politico assunto dal suo fondatore Elon Musk, tra le aziende potenzialmente favorite dalla nuova Amministrazione Trump 2.
Il prezzo del petrolio, intanto, sta per chiudere la peggiore settimana da ottobre con una perdita del -5%, che corrisponde al calo annuale, alla quale si combina, nella prospettiva europea, l’apprezzamento dell’Euro sul dollaro, a tutto beneficio della componente energetica dell’inflazione.
L'incertezza sui dazi sta alimentando preoccupazioni sulla domanda globale, mentre l'OPEC+ (cartello dei maggiori esportatori mondiali) aumenta la produzione.
Le commodity, in generale, stanno vivendo un rallentamento, ma metalli come oro, argento, alluminio e rame stanno guadagnando terreno, grazie alle aspettative di un piano di investimenti europeo in infrastrutture e difesa.
Il gas naturale USA è aumentato del 10%, favorito da fattori climatici e preoccupazioni legate allo scontro con il Canada, principale fornitore degli Stati Uniti.
Trump ha annunciato un progetto per un gasdotto in Alaska, uno dei più grandi al mondo, con investimenti potenziali da trilioni di dollari, che coinvolgerebbero Paesi come Giappone e Corea del Sud.
Nel frattempo, il prezzo del gas naturale in Europa (TTF) è sceso dell'8% mercoledì, portando a un calo di circa 2-1 dollari/megawattora dal picco di febbraio, dopo segnali di pace in Ucraina e con l'arrivo delle temperature primaverili nell’emisfero nord del Mondo.
La Commissione Europea ha proposto di mantenere gli obiettivi di stoccaggio del gas fino al 2027, nonostante le preoccupazioni sui costi.
Il prezzo dell'oro ha visto un incremento del +11% da inizio anno, rimanendo una scelta sicura in tempi di incertezze, ma i rendimenti obbligazionari stanno diventando comparativamente più attraenti: watch-out!
Sul fronte dei cambi, il dollaro USA ha registrato la sua peggiore settimana dal marzo 2020, con una perdita del -4,2%.
Due fattori principali stanno influenzando il dollaro: la possibilità di un rallentamento economico negli USA, che potrebbe portare a un taglio dei tassi da parte della FED, e l'anticipazione di un enorme piano di investimenti in Europa, che potrebbe spingere la BCE a cambiare rotta.
In attesa di dati importanti sul mercato del lavoro negli USA, con una previsione di aumento dei salari non agricoli a 160.000 unità, l'attenzione si concentra anche su Bitcoin, che continua a registrare un'alta volatilità.
Gli investitori sono rimasti delusi dalla decisione, ancora da definire in dettaglio, degli Stati Uniti di istituire una "riserva strategica" composta solo da criptovalute confiscate, senza politiche di acquisto pubblico.
I bond governativi europei hanno registrato una settimana difficile, con il prezzo del Bund tedesco in forte calo del -4%, segnando la peggior perdita in 25 anni. Anche i BTP italiani hanno seguito la stessa tendenza, con una perdita del -3,5%, sebbene lo spread sia rimasto stabile a 112 punti base.
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Carnival e il Futuro delle Crociere: Un’Analisi FondamentaleSecondo i recenti dati delle Nazioni Unite, entro il 2050 la popolazione over 65 aumenterà di circa il 100% rispetto al 2025. Alla luce di questa tendenza, Goldman Sachs prevede una crescita significativa nel settore delle crociere, dato che gli anziani dispongono di maggior reddito e tempo libero, rendendo la crociera un'opzione particolarmente attrattiva.
Esaminiamo ora i fondamentali relativi alla pubblicazione degli utili del 20 dicembre 2024 per comprendere meglio il potenziale del colosso delle crociere Carnival.
📈 Valutazioni e Multipli
P/S (Price/Sales) : Carnival registra un valore di 1,44, inferiore rispetto alla media di settore (2,19) e del comparto Hotel/Vacanze/Crociere (2,68), indicando una valutazione più bassa rispetto ai ricavi.
P/B (Price/Book Ratio) : Il rapporto tra prezzo di mercato e valore contabile è di 3,95, inferiore alla media di settore (7,71) e dell'industria (6,77), suggerendo una potenziale sottovalutazione del titolo.
P/FCF (Price to Free Cash Flow) : Il valore di 30,63 risulta superiore alla mediana di settore (21,30) e a quella dell'industria (25,40), segnalando che gli investitori stanno pagando un premio più alto per il flusso di cassa.
Prezzo/Cassa : Il rapporto è pari a 24,63, inferiore alla media di settore (30,28) e dell'industria (41,04), indicando una solida posizione finanziaria relativa.
EV/Fatturato TTM : Con un valore di 2,54, Carnival si posiziona al di sotto della media di settore (3,10) e di industria (3,55), suggerendo una valutazione competitiva rispetto ai ricavi.
EV/EBIT TTM : Il valore di 18,31 è leggermente inferiore alla mediana di settore (19,33) e al comparto Hotel/Vacanze/Crociere (18,80).
EV/EBITDA TTM : Con un rapporto di 10,57, si posiziona sotto la mediana di settore (12,40) e dell'industria (13,51), evidenziando una valutazione relativamente bassa rispetto alla redditività operativa lorda.
💰 Redditività
Margine lordo TTM : Carnival registra un margine del 26,77%, inferiore alla media di settore (32,56%) e di industria (32,64%), indicando margini di miglioramento nella gestione dei costi.
Margine operativo TTM : Con un 13,89%, supera la mediana di settore (8,76%) ma resta inferiore al comparto Hotel/Vacanze/Crociere (19,92%).
Margine FCF TTM : Il margine di conversione dei ricavi in flusso di cassa è del 5,00%, in linea con la mediana di settore ma inferiore alla mediana del comparto Hotel/Vacanze/Crociere (10,80%).
ROA TTM (Return on Assets) : Il rendimento degli asset è del 3,14%, superiore alla mediana di settore (1,84%) ma inferiore a quella dell'industria (6,15%).
ROE TTM (Return on Equity) : Con un 20,12%, supera la mediana di settore (5,71%) ma resta al di sotto della mediana del comparto Hotel/Vacanze/Crociere (28,11%).
ROIC TTM (Return on Invested Capital) : Registra un valore del 4,22%, superiore alla mediana di settore (2,56%) ma inferiore alla mediana dell'industria (8,46%).
Rapporto SG&A (TTM) : Le spese operative generali rappresentano il 12,88% dei ricavi, risultando inferiori alla mediana di settore (21,97%) e dell'industria (14,99%), un segnale positivo in termini di efficienza gestionale.
⚠️ Indicatori di Rischio
Debito/Patrimonio Netto : Con un rapporto di 3,52, Carnival mostra un indebitamento inferiore rispetto alla media di settore (5,16) e dell'industria (4,12), evidenziando una gestione finanziaria relativamente solida.
🔍 Conclusione
Carnival presenta multipli di valutazione che indicano una generale sottovalutazione del titolo, ad eccezione del P/FCF, che risulta significativamente superiore rispetto ai benchmark di settore. Sul fronte della redditività, emergono alcune discrepanze rispetto ai concorrenti: mentre alcuni indicatori sono superiori alla media di settore, altri suggeriscono margini di miglioramento. Infine, sul piano finanziario, l'indebitamento appare contenuto, confermando la percezione di una sottovalutazione del titolo.
👉 Domanda per gli investitori : Quali strategie potrebbe adottare Carnival per colmare il gap rispetto ai principali competitor del settore?
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Il NASDAQ è in correzione in attesa del report sull'occupazione.Il NASDAQ è in correzione in attesa del report sull'occupazione.
di Marco Bernasconi – 7 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"La cosa più importante da fare se si è in un buco è smettere di scavare." - Warren Buffet
Il mercato non sembra essere dell'umore giusto per registrare guadagni consecutivi in questo momento, appesantito dalle continue preoccupazioni sui dazi e dall'attesa di un importante rapporto sull'occupazione. Di conseguenza, la fase di ribasso è ripresa ieri, con il settore tecnologico a guidare le perdite.
Il NASDAQ è crollato del 2,6% (circa 483 punti) chiudendo a 18.069,26, entrando ufficialmente in territorio di correzione con un calo di oltre il 10% rispetto al suo recente massimo.
Il flusso di denaro continua a uscire dai cosiddetti "Magnificent 7", un tempo intoccabili, ma uno dei titoli più penalizzati ieri è stato Marvell Technology (MRVL), che ha subito un tracollo di quasi il 20% a seguito di una previsione di vendite deludente per il primo trimestre, nonostante abbia superato le aspettative sia sui ricavi che sugli utili nel quarto trimestre. La notizia ha trascinato al ribasso anche altri produttori di chip, tra cui NVIDIA (NVDA, -5,7%) e Broadcom (AVGO, -6,3%).
Tuttavia, dopo la chiusura del mercato, AVGO ha registrato un forte recupero nelle contrattazioni after-hours, guadagnando oltre il 15%, grazie a un primo trimestre solido che ha incluso una sorpresa sugli utili del 6,7% e ricavi di 14,9 miliardi di dollari, superiori alle attese del 2%. Ancora più importante, la società ha fornito una guida incoraggiante per il futuro.
Al contrario, altri report post-chiusura non sono stati altrettanto positivi: Costco (COST) e Hewlett Packard (HPE) hanno subito cali rispettivamente dell'1,3% e del 19%, dopo aver mancato le stime sugli utili nei rispettivi trimestri.
L'andamento degli indici principali
Oltre al NASDAQ, anche gli altri principali indici hanno registrato pesanti perdite:
S&P 500 in calo dell'1,78%, chiudendo a 5738,52
Dow Jones in flessione di quasi l'1% (circa 427 punti), chiudendo a 42.579,08
Tutti gli indici principali si stanno avviando verso la loro peggior settimana del 2024. Inoltre, sia il NASDAQ che l'S&P 500 sono scesi sotto la loro media mobile a 200 giorni per la prima volta dal quarto trimestre del 2023, e attualmente stanno testando la media mobile a 50 settimane.
Dal punto di vista tecnico, il NASDAQ e l'S&P 500 sono passati da livelli di ipercomprato RSI registrati alla fine del 2024 a livelli di ipervenduto tra i più elevati degli ultimi anni. Tuttavia, la crescita degli utili dell'S&P 500 rimane solida, supportata da guidance positive fornite dalle principali aziende tecnologiche. Inoltre, la Federal Reserve è pronta ad abbassare nuovamente i tassi d'interesse nel 2025.
Le preoccupazioni sui dazi e il rapporto sui posti di lavoro
Il mercato continua a essere influenzato dalle notizie sui dazi. Dopo aver posticipato di un mese i dazi sulle auto, l'amministrazione Trump ha lasciato intendere la possibilità di ulteriori esenzioni per i beni conformi all’USMCA. Gli investitori, pur reagendo positivamente alla notizia, non hanno innescato un rimbalzo deciso nel mercato.
Nonostante le incertezze sui dazi, il grande evento della giornata potrebbe essere il rapporto sui posti di lavoro non agricoli (NFP). Le previsioni indicano un aumento di 160.000 posti di lavoro a febbraio, un dato leggermente migliore rispetto ai 143.000 registrati il mese precedente.
Si tratta di un periodo delicato per gli investitori, che stanno ancora digerendo dati economici deboli e le persistenti preoccupazioni sull’inflazione e sulla crescita. Anche il recente rapporto Challenger, Gray & Christmas ha evidenziato un aumento dei licenziamenti a febbraio, con 172.000 posti di lavoro tagliati, il numero più alto dalla metà del 2020.
L’effetto del NFP sul mercato
Di recente, il mercato ha interpretato le notizie negative come positive, poiché un rallentamento nel mercato del lavoro potrebbe aumentare le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed. Tuttavia, in passato, un dato forte sull’NFP avrebbe potuto innescare una svendita, poiché il mercato avrebbe visto allontanarsi la possibilità di tagli ai tassi.
Al momento, la questione dei dazi rimane la priorità per gli investitori, ma sarà interessante osservare come il mercato reagirà ai dati sull’occupazione di oggi.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
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Analisi del prezzo dell'oro 7 marzoAnalisi fondamentale
I prezzi dell'oro hanno registrato una pressione all'acquisto scendendo sotto i 2.900 dollari prima di rimbalzare verso un massimo giornaliero nelle contrattazioni europee di venerdì mattina. Gli investitori erano cauti e attendevano il rapporto chiave sull'occupazione negli Stati Uniti. Il prossimo rapporto sulle buste paga non agricole (NFP) avrà un impatto significativo sulla performance del dollaro USA nel breve termine e potrebbe dare nuovo impulso ai prezzi dell’oro.
In attesa dei dati economici chiave da parte del mercato, le aspettative che la Federal Reserve possa tagliare i tassi di interesse più volte nel 2025 – in mezzo ai segnali di rallentamento della crescita economica degli Stati Uniti – hanno fatto precipitare il dollaro USA a un minimo plurimensile, sostenendo ulteriormente i prezzi dell’oro. Inoltre, le preoccupazioni relative alle politiche commerciali dell’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al loro potenziale impatto sull’economia globale hanno pesato sul sentiment degli investitori.
Analisi tecnica
Il prezzo dell'oro è in aumento all'inizio della sessione europea. 2928 costituirà una resistenza in questa sessione. Se la sessione europea non riesce a rompere questa zona, prendi in considerazione i segnali di VENDITA a 95. Al contrario, quando si rompe 2928, attendi il nuovo test e i segnali di ACQUISTO verso 294x per VENDERE. L'intervallo di negoziazione NF oggi è 2876 e 2945.
Equity, che caduta!Wall Street estende le perdite, in concomitanza con un aumento dell’avversione al rischio (VIX a 25 e Fear and Greed a 17), a causa della tensione riferita alla guerra dei dazi, innescata dalla nuova amministrazione presidenziale e dell'incertezza sulle prospettive della politica economica. L'S&P 500 è sceso di oltre 2 punti percentuali, e il Nasdaq è crollato del 3,2%, al minimo degli ultimi quattro mesi, mentre il Dow è sceso di 550 punti.
Il presidente Trump ha confermato che gli Stati Uniti avrebbero esentato i beni che rientrano nell'USMCA dalle tariffe sul Messico, ma ha mantenuto restrizioni contro Cina e Canada. Questa settimana è stata caratterizzata dalla totale mancanza di chiarezza sulla politica commerciale. Gli sviluppi hanno aggiunto preoccupazioni sulla crescita a seguito di una serie di dati pessimistici sul lavoro, con i tagli di posti di lavoro Challenger che hanno raggiunto un massimo del 2020, mentre il rapporto ADP era già uscito ben al di sotto delle stime.
La tecnologia ha guidato le perdite con Nvidia, Oracle e Palantir, affondando tra l'8% e il 6% dopo che Alibaba ha rilasciato un LLM efficiente. Inoltre, Broadcom è scesa del 5,5% prima dei suoi guadagni dopo la campana.
CORREZIONE DEL BIGLIETTO VERDE
Dopo l’ennesimo tonfo del dollaro avvenuto in pochi giorni, ieri sera il biglietto verde ha recuperato qualche posizione, in un movimento correttivo dovuto, come avevamo anche segnalato. EUR/USD a 1.0780, Cable a 1.2880, USD/JPY a 147.90 dopo aver toccato dei minimi a 147.30.
L’attenzione è rivolta al dollaro in ragione del fatto che, nell’ultimo periodo, sono emerse analisi che mostrano un governo USA preoccupato di non riuscire ad ottenere una rivalutazione di Yuan ed Euro. Cosicché il grimaldello per arrivarci sembrerebbe quello di agire prima sui dazi, il che sarebbe propedeutico, secondo questa analisi, ad un accordo globale per svalutare il dollaro (una sorta di accordo del Plaza 2.0), unico modo realistico per migliorare gradualmente un deficit commerciale in incremento strutturale e senza fine.
Se così fosse, non potremmo meravigliarci (ma rimane un'opinione di chi scrive) di un rialzo intorno anche al 10% nei mesi a venire. Ma prima ne deve passare di acqua sotto i ponti, per così dire. Cioè, prima deve cominciare a muoversi la Fed, che per ora è rimasta alla finestra, ma per quanto ancora, considerato il fatto che gli ultimi dati appaiono in deciso rallentamento?
Le prospettive di riduzione dei tassi potrebbero indebolire la valuta USA e ciò potrebbe trovare nell’Europa un interlocutore disponibile, che non disdegnerebbe una ragionevole rivalutazione dell’Euro, pensando alle materie prime pagate con un dollaro parzialmente deprezzato. Per contro, va ricordato che Scott Bessent, Segretario al Tesoro, ha espresso preoccupazione per il possibile uso eccessivo delle sanzioni, che potrebbe compromettere la supremazia del dollaro. È difficile dare risposte certe, ma certamente questo 2025 sarà assai intrigante. Ne vedremo ancora delle belle.
BCE, I TASSI SCENDONO
La Banca Centrale Europea ha ridotto il costo del denaro, portando il tasso sui depositi al 2,50% e quello di rifinanziamento marginale al 2,65%, nella sua riunione di marzo 2025. Nello statement si legge che i prezzi rimangono in linea con le previsioni e ora gli esperti prevedono un'inflazione complessiva pari al 2,3% nel 2025, all'1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027.
Le prossime decisioni si baseranno sulla valutazione delle prospettive dei prezzi alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell'inflazione di fondo e della forza della trasmissione della politica monetaria. La politica monetaria sta diventando significativamente meno restrittiva, mentre l'aumento dei redditi reali e il progressivo affievolirsi degli effetti dei passati aumenti dei tassi restano i principali fattori trainanti alla base dell'aumento della domanda.
Nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla decisione, Miss Lagarde ha riconfermato la presenza del trend di crescita dell'anno scorso, anche se i rischi per la crescita sono orientati al ribasso, unitamente ad un settore manifatturiero che continua a frenarne gli ulteriori progressi. L’incertezza frena gli investimenti anche se i servizi sono resilienti. La domanda di lavoro è diminuita ma i redditi delle famiglie e il mercato del lavoro sostengono i consumi. La spesa per la difesa e le infrastrutture potrebbero favorire la crescita. In definitiva, un quadro misto che però sembrerebbe indicare, per le prossime riunioni, una pausa di riflessione.
LICENZIAMENTI IN AUMENTO NEGLI USA
I datori di lavoro statunitensi hanno annunciato 172 mila tagli di posti di lavoro a febbraio 2025, il valore più alto da luglio 2020, rispetto ai 50 mila di gennaio. È anche il totale più alto per il mese di febbraio dal 2009. Le ragioni sono da ricercare in diversi fattori quali l'impatto delle azioni del Department of Government Efficiency (DOGE), la paura di guerre commerciali e fallimenti.
Il governo ha guidato tutti i settori nei tagli di posti di lavoro a febbraio (62 mila), seguito dal commercio al dettaglio (39 mila) e dalla tecnologia (14 mila). Fino a questo momento, nel 2025, i datori di lavoro hanno annunciato 221 mila tagli, il totale più alto dal 2009 con riferimento al medesimo periodo.
DEFICIT COMMERCIALE USA ALLE STELLE
Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit commerciale record di 131,4 miliardi di dollari a gennaio 2025, in aumento rispetto a un deficit rivisto al ribasso di 98,1 miliardi a dicembre 2024 e superando le previsioni che erano per un divario di 127,4 miliardi. Le importazioni sono aumentate del 10% a un massimo storico di 401,2 miliardi, spinte dall'anticipazione di imminenti tariffe. Gli aumenti sono stati osservati principalmente nelle importazioni di metalli e computer.
Le esportazioni sono aumentate a un ritmo più lento dell'1,2% a 269,8 miliardi, guidate da aerei civili e preparati farmaceutici. D'altro canto, le vendite di semi di soia sono diminuite. Il divario commerciale dei beni degli Stati Uniti si è ampliato con la Cina, l'UE, la Svizzera, il Messico, il Vietnam e il Canada, guarda caso, tutti paesi interessati dalle tariffe.
CINA, SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale cinese è salito a 170,52 miliardi di USD nel periodo gennaio-febbraio 2025, rispetto ai 125,16 miliardi di USD nello stesso periodo dell'anno precedente, superando le aspettative di mercato di 142,4 miliardi di USD. Il forte aumento è stato in gran parte determinato da un inaspettato crollo dell'8,4% anno su anno delle importazioni, il calo più ripido da luglio 2023, in un contesto di indebolimento della domanda interna all'inizio dell'anno.
Nel frattempo, le esportazioni sono cresciute del 2,3%, al di sotto del previsto 5,0% e rallentando significativamente rispetto all'aumento del 10,7% di dicembre. Il surplus commerciale con gli Stati Uniti ha raggiunto i 49,05 miliardi di USD, con esportazioni e importazioni in aumento rispettivamente del 2,3% e del 2,4%.
Per il 2024, la Cina ha registrato un surplus di 992,16 miliardi di dollari, con l’export cresciuto del 5,9% a 3,58 trilioni di dollari, mentre le importazioni sono aumentate a un livello più modesto dell'1,1% a 2,59 trilioni di dollari.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
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Euro: BCE Continuerà i Tagli o No?Buonasera Caro Trader,
Come di consueto, ti invito gentilmente a boostare il mio post per supportare la pubblicazione di contenuti gratuiti e soprattutto di qualità.
Conta davvero molto per me.
Oggi, 6 marzo 2025, il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso di ridurre di 25 punti base i tassi di interesse chiave. In particolare, il tasso sui depositi è stato ridotto al 2,50%. 
Motivazioni della decisione
La BCE ha osservato che la politica monetaria sta diventando “significativamente meno restrittiva”, poiché le riduzioni dei tassi di interesse rendono meno costosi i nuovi prestiti per imprese e famiglie, favorendo la possibilità di accedere al credito. 
Prospettive economiche e inflazione
Le nuove proiezioni della BCE indicano che l’inflazione complessiva dovrebbe attestarsi al 2,3% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e al 2,0% nel 2027, raggiungendo così l’obiettivo del 2%. Tuttavia, le previsioni di crescita economica sono state riviste al ribasso, con il PIL previsto in aumento dello 0,9% nel 2025, dell’1,2% nel 2026 e dell’1,3% nel 2027. Queste revisioni riflettono una diminuzione delle esportazioni e una persistente debolezza degli investimenti, attribuibili all’elevata incertezza sulle politiche commerciali ed economiche.  
Futuro della politica monetaria
La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha sottolineato che le future decisioni di politica monetaria saranno basate sui dati economici in arrivo e che non si esclude una pausa nei tagli dei tassi se le condizioni lo richiederanno. Inoltre, ha evidenziato che l’aumento della spesa per la difesa e per le infrastrutture potrebbe stimolare la crescita economica, ma è prematuro valutare l’impatto di tali misure. 
Riassunto
La BCE continua nel suo percorso di allentamento della politica monetaria, adattandosi alle attuali condizioni economiche caratterizzate da un’inflazione in calo e da prospettive di crescita più deboli. Le future mosse saranno attentamente valutate in base all’evoluzione dei dati economici e delle condizioni globali.
Spero che l’analisi ti abbia chiarito le idee.
Buon Trading