GOLD | Puntiamo ai 2600$ pre tassi.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
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| ANALISI |
Mercoledì sera arriveranno i tassi d'interesse americani, prepariamoci a quel momento cercando di toccare i 2600$ per prima cosa.
Ho lasciato una prima zona più aggressiva per un LONG, successivamente quelle più basse.
Valutate ma prendete con cautela il Lunedì.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
Analisi fondamentale
NewsLetter#59: CENTRAL BANK WEEK!SETTIMANA DELLE BANCHE CENTRALI!
Questa settimana vedremo diversi eventi macroeconomici di rilievo: FED, CPI UK e EURO, BOE, BOJ e PBOC.
L’evento clou della settimana sarà mercoledì alle 20:00 quando il board della Federal Reserve si riunirà per la decisione sul tasso d’interesse.
Attualmente il mercato sconta un taglio di 41 punti base.
Il mercato ha già iniziato a scontare un taglio da parte della FED (DXY sui minimi annuali e oro sui massimi storici).
Oltre alla FED si riuniranno altre 4 banche centrali.
Da monitorare con attenzione le prossime mosse della Bank of Japan.
PRODUZIONE EUROPEA
La produzione industriale europea è scesa a luglio, continuando la tendenza ribassista iniziata a settembre 2022.
I fattori principali di questa debolezza sono: nuovi ordini bassi e costi dei fattori produttivi ancora troppo elevati.
L’Eurostat evidenzia come nei prossimi messi non è previsto nessun cambio di tendenza.
Notizie macroeconomiche della giornata
- FESTA CINA E GIAPPONE
- Bilancia commerciale (11:00) (EUR)
- Indice NY empire state (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
Wall Street inarrestabile, fino a quando?Ennesima chiusura rialzista di Wall Street venerdì, alimentata dalle crescenti aspettative di un taglio dei tassi, almeno di 25 punti base, nella riunione della Federal Reserve di mercoledì prossimo. L'S&P 500 è salito dello 0,5% e il Nasdaq è salito dello 0,6%, entrambi in pista per la quinta sessione consecutiva di guadagni, mentre il Dow Jones è avanzato di 297 punti.
Le azioni dei settori tecnologico e dei semiconduttori a grande capitalizzazione hanno guidato il rally, con Super Micro Computer e ARM Holdings in aumento rispettivamente del 3,4% e del 6,9%. Microsoft è salita dello 0,8%, Google ha guadagnato l'1,8% e Uber è salita del 6,4%. Al contrario, le azioni Boeing sono scese del 3,7% dopo che il più grande sindacato dell'azienda ha promosso uno sciopero, interrompendo l'assemblaggio di aerei in diverse fabbriche. Anche Adobe ha registrato un calo significativo, crollando dell'8,5% a seguito di una deludente previsione degli utili.
Gli investitori stanno scommettendo sempre di più su un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed, con la probabilità di un ribasso di 50 punti base che però sono aumentate alla fine della scorsa settimana, sebbene il mercato non preveda, per il momento, alcuna recessione negli Stati Uniti. A livello di guadagni settimanali, l'S&P 500 ha chiuso con un +3%, il Nasdaq +4,7% e il Dow +1,8%. Continuiamo a ritenere che un taglio del costo del denaro di 50 punti base, che significa paura della recessione, non sarebbe ben visto dai mercati, ancor più da quelli azionari, per cui mercoledì potremmo magari anche assistere a una inversione delle price action.
VALUTE
Sui cambi regna l’incertezza più assoluta, con i principali rapporti che vedono un’alternanza di movimenti di rialzo o ribasso, in attesa della decisione della banca centrale Usa, il vero e unico market mover della settimana. Tra i principali rapporti, quello che in questo momento rappresenta il leading indicator, segnaliamo il UsdJpy che si trova a non lontano dal supporto chiave di 140.00 la cui violazione, come detto più volte, rappresenterebbe un segnale importante di cambiamento di medio termine, del trend decennale di ribasso della valuta giapponese, con target possibili intorno ai 127.70 Jpy per dollaro.
EurUsd, invece, per ora non è riuscito a violare le principali resistenze poste a 1.1160 e 1.1200, e ha ripiegato costruendo configurazioni ribassiste con massimi e minimi decrescenti e possibilità di scivolare verso i supporti posti a 1.0950, che rappresenta l'area chiave di medio termine. Stessa price action per il cable con obiettivi posti a 1.3000 e 1.2900 nel caso di rottura del supporto di breve a 1.3090.
A ruota osserviamo un dollaro recuperare contro oceaniche così come l’indice del dollaro che dopo aver toccato i minimi in area 100.20, sta cercando di recuperare terreno e attaccare le prime resistenze in area 101.50 e 101.75, pur mantenendo un tono ribassista di medio termine. Rientra anche in parte il franco svizzero con EurChf che dopo aver testato 0.9305, prova a superare l’area di resistenza di breve a 0.9445, in un contesto di ritorno dell’appetito al rischio e indice Vix sotto quota 17.00.
USA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è aumentato per il secondo mese consecutivo a 69 a settembre 2024, il più alto da maggio, rispetto a 67,9 ad agosto e superando le previsioni di 68. "Il guadagno è stato guidato da un miglioramento delle condizioni di acquisto per i beni durevoli, guidato da prezzi più favorevoli come percepito dai consumatori.
Anche le aspettative per l'anno a venire per le finanze personali e l'economia sono migliorate, nonostante un modesto indebolimento nelle opinioni sui mercati del lavoro", secondo la direttrice di Surveys of Consumers Joanne Hsu. L'indicatore per le condizioni attuali è salito a 62,9 da 61,3 e quello per le aspettative è aumentato a 73 da 72,1. Entrambi hanno superato le previsioni di 61,5 e 71, rispettivamente. Nel frattempo, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono scese al 2,7% dal 2,8%, con i mercati che si aspettavano che rimanesse al 2,8%.
CINA, LENTA RIPRESA DELLE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio in Cina sono aumentate del 2,1% anno su anno ad agosto 2024, in leggero calo rispetto alla crescita del 2,7% del mese precedente e mancando il consenso di mercato del 2,5%. L'ultimo risultato riflette il cambiamento climatico di questa estate, caratterizzata da caldo torrido e piogge torrenziali.
La crescita delle vendite è rallentata a causa della debole spesa per abbigliamento, scarpe, cappelli e tessuti, oro, argento e gioielli, ma anche prodotti petroliferi, forniture per ufficio, auto e materiali da costruzione. D'altro canto, il fatturato è accelerato per grano, olio, cibo e apparecchiature per le comunicazioni. Su base mensile, il commercio al dettaglio è rimasto quasi invariato dopo essere aumentato dello 0,35% a luglio. Da gennaio ad agosto, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,9%.
UNA SETTIMANA CHIAVE
Quella che ci apprestiamo a vivere, sarà una settimana chiave sul fronte dati, in primis la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, che includerà anche le proiezioni economiche del FOMC. Altre pubblicazioni chiave includono vendite al dettaglio, produzione industriale, permessi di costruzione, i nuovi cantieri e la vendita delle case esistenti.
Nel Regno Unito, sarà la settimana del tasso di inflazione, decisione sui tassi di interesse della Banca d'Inghilterra, vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori. Ma è anche la settimana della decisioni sui tassi della BoJ, dopo la pubblicazione del tasso di inflazione. Ma in previsione, ci sono anche le decisioni sui tassi da parte di altri paesi, tra cui Brasile, Norvegia, Turchia, Cina e Sudafrica.
Il Canada pubblicherà i suoi dati CPI e sulle vendite al dettaglio, mentre la Germania aggiornerà l'indice di fiducia economica ZEW. La Nuova Zelanda pubblicherà la crescita del PIL del secondo trimestre e l'Australia pubblicherà i dati sul mercato del lavoro. Infine, sono previsti dati sul commercio estero dall'area dell'euro, dall'Italia, dall'India, dal Giappone e dalla Svizzera.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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How Much Will The FED Cut This Week 25 Or 50?| PER MAGGIORI INFO LEGGERE LO SPAZIO FIRMA IN FONDO|
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| ANALISI GOLD |
Buongiorno,
Come ben noto, il prezzo dell'oro ha raggiunto i massimi storici e continua a mostrare una forte spinta rialzista. Tuttavia, la situazione attuale presenta delle difficoltà per chi cerca opportunità speculative, data l'elevata altezza e la forza del movimento.
Suggerisco di attendere una fase di congestione che possa offrire migliori occasioni per operare all'interno di aree più definite.
Al momento, preferisco rimanere fuori dal mercato.
mi sposterò sul forex per il momento.
È consigliabile monitorare attentamente queste zone e prestare particolare attenzione al taglio dei tassi previsto per mercoledì, poiché potrebbe causare un movimento significativo
Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
Qualora si verificassero cambiamenti significativi o vendite improvvise, adatterò la mia strategia di conseguenza.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere live su TradingView.
per dubbi, domande o richieste , commentate o scrivetemi!
sarò lieto di rispondervi
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
(Per maggiori info leggere lo spazio firma)
Paypal sulle orme di theterTheter, il gestore di USDT, nel 2023 ha fatto piu' profitti di BlackRock.
I profitti di Theter: 6,2 miliardi
quelli di BlackRock: 5,5 miliardi
Ma i profitti di BlackRock derivano dal gestire 10 trilioni di asset di borsa.
Quelli di Theter, dalla molto piu' semplice gestione di 91,6 miliardi di stablecoin .
E' evidente quindi che "stampare" moneta rende infinitamente piu' che gestire degli asset di borsa.
Per questo Paypal sta per aggiungere un nuovo servizio per i suoi quasi 11 milioni di utenti americani: dare la possibilità di effettuare acquisti online con le criptovalute presenti nel conto
Perché Paypal vuole diventare un mezzo di pagamento cripto?
Perché è il modo piu' rapido di aumentare la capitalizzazione della sua stablecoin PYUSD.
Paypal sulle orme di theterTheter, il gestore di USDT, nel 2023 ha fatto piu' profitti di BlackRock.
I profitti di Theter: 6,2 miliardi
quelli di BlackRock: 5,5 miliardi
Ma i profitti di BlackRock derivano dal gestire 10 trilioni di asset di borsa.
Quelli di Theter, dalla molto piu' semplice gestione di 91,6 miliardi di stablecoin .
E' evidente quindi che "stampare" moneta rende infinitamente piu' che gestire degli asset di borsa.
Per questo Paypal sta per aggiungere un nuovo servizio per i suoi quasi 11 milioni di utenti americani: dare la possibilità di effettuare acquisti online con le criptovalute presenti nel conto
Perché Paypal vuole diventare un mezzo di pagamento cripto?
Perché è il modo piu' rapido di aumentare la capitalizzazione della sua stablecoin PYUSD.
Nvidia: livello chiave per la ripartenzaNvidia reagisce al secondo crollo estivo e si riporta in accumulo al di sopra della resistenza.
A contenere i prezzi ora, in area 120$, è la trendline partita dai massimi di fine giugno.
Nvidia ora, per dimostrare la sua forza, come anche sostenuto dal suo CEO con vendite oltre le aspettative, dovrà rompere entrambe le trendline partite dai massimi di giugno.
La seconda, che unisce massimi di fine giugno e fine agosto, passa in corrispondenza di area 125$, altra resistenza statica fondamentale per puntare di nuovo verso nuovi massimi storici.
Primo target area 130$.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.09.2024BCE taglia i tassi di un altro-0,25%, come a giugno. Cautela sul futuro.
I mercati sperano in un nuovo taglio a ottobre, ma è più probabile a dicembre.
Reazione positiva delle Borse europee e discesa dei rendimenti dei bond.
Prezzi alla produzione Usa non scendono come sperato.
La Banca centrale Europea ha approvato il 2’ taglio dei tassi d’interesse nell’Euro-zona, dopo i dati macro estivi che hanno hanno confermato il calo dell’inflazione “generale”, ma anche rivelato l’“appiccicosità” di quella dei servizi, oltre che il rallentamento della congiuntura economica.
In sintesi, nel contesto attuale, l’attuale politica monetaria risultava troppo restrittiva e ciò ha giustificato la decisione, presa all’unanimità, di tagliare i tassi -25 punti base, con quello sui depositi che scende pertanto da 3,75% a 3,50%.
Il Direttivo dell’ECB ribadisce il suo approccio cauto ricordando che future mosse dipenderanno solo dai prossimi dati macro, avvalorando l’ipotesi di mercato che il prossimo taglio sarà a dicembre, pur non escludendo una riduzione anche a ottobre.
Nel comunicato dell’ECB si legge che "l'inflazione dovrebbe tornare ad aumentare nell'ultima parte di quest'anno, anche perchè i precedenti bruschi ribassi dei prezzi... per poi diminuire fino a raggiungere il nostro obiettivo nella 2’ metà del prossimo anno"...e "non ci impegnamo a un percorso predeterminato di riduzione dei tassi".
L’ECB, come previsto, ha rivisto lievemente al ribasso le stime di crescita rispetto a quelle di giugno: il GDP (PIL) dovrebbe crescere +0,8% nel 2024, +1,3% nel 2025 e +1,5% nel 2026, “per effetto del minore contributo della domanda interna nei prossimi trimestri". Inoltre “le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e l'attività economica resta debole, in parallelo a consumi privati e investimenti"
Infine gli analisti dell’ECB hanno confermato le stime di giugno sull'inflazione “headline”, che vedono i prezzi al consumo salire in media +2,5% nel 2024, +2,2% nel 2025 e +1,9% nel 2026.
Le Borse europee hanno reagito bene, pur senza allunghi particolari: Londra +0,6%, Francoforte +1,1%, Parigi +0,5%, Milano +0,8%. Stesso trend a Wall Street: Dow Jones +0,6% S&P500 +0,8%, Nasdaq +1,0%
Il tema “banche centrali” resta centrale nelle valutazioni dei mercati, ed ora il focus si concentra sulla riunione della Federal Reserve (Banca centrale Usa) del 17/18 settembre: le Borse Usa hanno archivato 4 sedute consecutive di rialzo, ma sull’inflazione il quadro è misto ed incide sulle scelte di politica monetaria.
Mercoledì 11 il dato sull’inflazione al consumo (CPI) Usa non ha permesso di cantare vittoria, con l’indice “core” (ex food and energy) sopra le attese e quello “headline (generale) al di sotto.
Ieri, quello sui prezzi alla produzione di agosto (PPI) ha fatto segnare un aumento del +0,2% mensile e +1,7% tendenziale annuale, come da attese, ma la versione "core" è cresciuta +0,3% mensile, per un +3,3% annuo, risultando sopra le attese.
Oggi, 13 settembre, registriamo chiusure eterogenee in Asia e un inizio di seduta positivo in Europa. In Cina aumentano le speranze di un generoso piano di stimoli da parte del Governo: ieri il Presidente Xi-Jinping ha stressato l’importanza di raggiungere il target di crescita del GDP (PIL, +5%) nell’anno in corso, esortando i rappresentanti del Governo ad utilizzare al meglio i mezzi in loro possesso.
Pechino si appresterebbe anche a tagliare i tassi d’interesse su oltre 5 trilioni di Dollari di mutui esistenti entro fine mese. I mercati sperano in una svolta positiva, visto che gli indici azionari continentali sono ai minimi da inizio anno, così come i rendimenti dei Titoli di Stato, con quello del decennale a 2,07%.
Mentre Tokyo ha perso -0,68%, Shanghai -0,48% e Shenzhen -0,88% Hong-Kong ha guadagnato +0,70%, alla vigilia della lunga festività di di metà autunno che porterà alla chiusura di diverse Borse asiatiche lunedì e martedì prossimi.
Le Borse europee chiudono la mattina in rialzo medio di +0,4% (ore 13.30 CET), poco sensibili al calo, al di sotto del target del 2%, dei prezzi al consumo in Francia, aumentati +1,8% annuale ad agosto, grazie al "rallentamento molto marcato dei prezzi dell'energia". Oggi verrà pubblicato il dato di agosto della produzione industriale in Euro-zona.
I future sui maggiori indici di Wall Street sono leggermente positivi, +0,3% medio, ma è ovvio che gli occhi degli investitori sono puntati sulla riunione della Federal Reserve della prossima settimana, dalla quale tutti si attendono il 1’ taglio dopo 4 anni di “tightening” monetario, che ha portato i tassi al massimo da 23 anni.
Il dibattito tra esperti si incentra soprattutto sull’entità del taglio, -25 o -50 bps. Ovvio che il taglio di maggior entità piacerebbe alle Borse, a famiglie indebitate ed imprese, oltre che prevenire un indebolimento del mercato del lavoro. La probabilità di un taglio di 50 punti è data al 40%, contro il 60% di un taglio da 25.
Tra le materie prime, registriamo il nuovo record storico del prezzo dell’oro; ieri +1,6%, alias +39 Dollari/oncia, a 2.551, ed oggi un altro +0,3% sopra 2.560.
In recupero anche il prezzo del petrolio: il +0,8% a 69,5 Dollari/barile del WTI (West Texas Intermediate) significherebbe la 1’ settimana positiva da oltre un mese.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GOLD | Venerdì rialzista.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
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| ANALISI |
Oggi è il tipo giorno rialzista del GOLD e data la giornata di ieri potremmo appunto vedere una buona continuazione, speriamo in una correzione così da permetterci di shortarlo.
Osserverò i 2558$ e i 2535$.
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Buon Trading.
Ciau.
NEWSLETTER#58: BoE e FranciaFED E BCE TAGLIANO, E LA BOE?
La prossima settimana sarà il turno della Bank of England.
Attualmente i mercati non scontano nessun taglio dei tassi per via dei seguenti motivi:
L’inflazione dei servizi si è attestata al 5,2% nell’ultima lettura, superiore a Stati Uniti e Eurozona.
Anche la crescita dei salari rimane superiori agli altri paesi.
Di conseguenza la Banca Centrale Inglese non ha fretta per anticipare un taglio di 25 punti base.
La sterlina, in effetti, su base mensile sta guadagnando terreno nei confronti di EUR e USD.
INFLAZIONE FRANCIA
Ad agosto 2024 i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5% su base mensile e dell'1,8% su base annuale, in calo rispetto al 2,3% precedente.
Tuttavia, l'inflazione di fondo è leggermente aumentata, attestandosi a +1,7% su base annuale, dopo +1,5% di luglio.
I prezzi dei prodotti petroliferi sono diminuiti fortemente (-8% Diesel, -10% Benzina).
Notizie macroeconomiche della giornata
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
- Indice di fiducia del Michigan (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
To The Infinity… And Beyond XAU| PER MAGGIORI INFO LEGGERE LO SPAZIO FIRMA IN FONDO|
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| ANALISI GOLD |
Buongiorno,
Ieri l'oro ha raggiunto nuovi massimi storici, complicando ulteriormente il contesto di mercato.
Quali sono le ragioni dietro questo forte rialzo?
Il taglio dei tassi da parte della BCE, insieme alle richieste di sussidi, ha sicuramente avuto un impatto significativo.
Molti investitori stanno subendo perdite cercando di anticipare il punto esatto di vendita, ma questo non è l'approccio che dovremmo adottare.
La nostra strategia deve essere quella di attendere pazientemente.
Attualmente, il livello di rischio è elevato per quanto mi riguarda: i prezzi sono troppo alti e il mercato è eccessivamente forte.
Poiché oggi è venerdì, preferisco rimanere fermo e orientarmi verso operazioni nel mercato Forex.
Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
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Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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La BCE taglia di 25 punti base, anzi no, di 60La giornata di ieri passerà alla storia come quella della Bce, che ha tagliato il tasso di deposito al 3.50% dal 3.75%, come da attese, anche se nella realtà i tassi ufficiali, quelli che in gergo sono chiamati tassi di rifinanziamento principali, e che erano al 4.25%, sono scesi di 60 punti base fino al 3.65%. Il tutto per effetto di modifiche (decise tempo orsono) dell’assetto operativo per l’attuazione della politica monetaria, che hanno riguardato il delta tra il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e il tasso sui depositi preso la banca centrale, fissato ad un massimo di 15 punti base, mentre quello tra il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale e quello sulle operazioni di rifinanziamento principale è rimasto a 25 punti base.
La diretta conseguenza è che un abbassamento del tasso di deposito dal 3.75% al 3.50% (che è stata la decisione presa ieri dalla Bce) ha avuto l’effetto immediato di far scendere il tasso sui finanziamenti principali dal 4.25% a 3.65% in ragione del delta massimo fissato a 15 punti base (3.50% il primo e 3.65% il secondo). Nella realtà dei fatti però i tassi ufficiali oggi, sono scesi al 3.50% (quello sui depositi) e al 3.65% quello su cui tutti facevano riferimento quando si parlava di tassi di sconto.
Se la comunicazione della Bce da un lato non può definirsi pertanto ottimale, perché ha generato equivoci evidenti, dall’altro però da oggi, i tassi di riferimento saranno al 3.65% con un taglio di 60 punti base effettivi dal livello del 4.25% del mese di luglio e di 85 punti base dal picco dei tassi di giugno al 4.5%. Un bell’aiuto a quei paesi che oggi, nel vecchio continente, si trovano in difficoltà economiche, Germania in testa. La reazione dei mercati e’ stata inizialmente quasi nulla, forse perché molti operatori sono rimasti sorpresi da questi cambiamenti e/o non li hanno compresi fino in fondo, per poi invece assistere ad un rialzo dell’EurUsd, arrivato quasi a ridosso di 1.1100.
JOBLESS CLAIMS
A dispetto della salita dello Jpy che avrebbe dovuto generare avversione al rischio, Wall Street ha chiuso in positivo, dopo che il rapporto PPI ha mostrato un aumento leggermente superiore alle attese nei prezzi alla produzione. Il PPI principale è aumentato dello 0,2% mese su mese e anche quello di base ha superato le previsioni allo 0,3%. Tuttavia, le letture del mese precedente sono state riviste al ribasso e i tassi annuali hanno sorpreso al ribasso.
Nel frattempo, il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è aumentato di 2.000 rispetto alla settimana precedente, raggiungendo quota 230.000 nel periodo conclusosi il 7 settembre, in linea con le aspettative del mercato. La cifra è rimasta ben al di sopra delle medie registrate all'inizio di quest'anno, riflettendo il trend continuo di un mercato del lavoro in flessione, ulteriormente sottolineato dai deboli dati sulle buste paga di agosto. Nel frattempo, le richieste continuative sono aumentate di 5.000, arrivando a 1.850.000 nella settimana precedente.
VALUTE
Sui cambi, segnaliamo la caduta del UsdJpy, avvenuta questa notte, con la violazione di 141.80 e il ritorno sotto quota 141.00 che apre la strada al test fatidico di 140.00, soglia psicologica importante. Se consideriamo che i big players, si sono messi long Jpy da un paio di settimane, comprendiamo il perché di queste accelerazioni della valuta giapponese, che a questo punto, nel caso di breakout della soglia richiamata, aprirebbe la strada al test di 127.40, minimo del Gennaio 2023, prima della grande salita a 162.00.
Ciò potrebbe provocare, nella seduta di oggi, il ritorno del risk off a livello generale, con una ripresa del franco svizzero e una accelerazioni al rialzo delle valute rifugio. Per ora l’indice Vix rimane però sotto quota 20 e non sembra dare segnali di aumento dell’avversione, anche se la giornata è lunga. Sulle altre coppie segnaliamo la ripresa del Cable, tornato a 1.3150 da 1.3000 di ieri e quella delle oceaniche tornare a 0.6730 con AudUsd e 0.6180 con NzdUsd, A dir la verità è solo una correzione rialzista e manca ancora molto per rompere i massimi precedenti delle ultime settimane.
USA, DEBITO ALLE STELLE
Continua inesorabilmente a peggiorare il debito Usa, che ad agosto ha fatto registrare un buco di 380 miliardi di dollari, il peggior risultato dal settembre 2022. Negli ultimi 12 mesi, solo due volte si è registrato un surplus, ad agosto 2023 e ad aprile 2024, mentre tutti gli altri mesi il numero è stato ampiamente negativo. Il dato è stato inferiore alle previsioni di un deficit di quasi 350 miliardi di dollari.
Le ragioni vanno ricercate nell’aumento delle spese del 254%, intorno ai 687 miliardi di dollari, trainate da un aumento di 129 miliardi di dollari nella spesa Medicare e da un aumento di 124 miliardi di dollari nella spesa per la previdenza sociale. Nel frattempo, le entrate sono aumentate solo dell'8,3% a 307 miliardi di dollari, in gran parte a causa di 137 miliardi di dollari di imposte sul reddito delle persone fisiche e 131 miliardi di dollari di contributi previdenziali.
Nei primi 11 mesi dell'anno fiscale 2024, il deficit degli Stati Uniti è aumentato del 24%, passando da 1.525 miliardi di dollari nello stesso periodo dell'anno fiscale 2023 a 1.897 miliardi di dollari, poiché i costi degli interessi sul debito pubblico dell'anno in corso hanno superato per la prima volta 1.000 miliardi di dollari.
PREZZI ALLA PRODUZIONE USA
I prezzi alla produzione, negli Stati Uniti, sono aumentati dello 0,2% mese su mese ad agosto 2024, dopo che il dato del mese precedente è stato rivisto al ribasso a luglio, ma superiore alle previsioni dello 0,1%. I prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,4%, dopo un calo dello 0,3% a luglio, e con essi sono saliti anche i costi per la vendita all'ingrosso di macchinari e veicoli, la vendita al dettaglio di carburanti, e quella di attrezzature professionali e commerciali.
Nel frattempo, il costo dei beni è rimasto invariato, Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati dell'1,7%, al di sotto di un 2,1% rivisto al ribasso a luglio e delle previsioni dell'1,8%. Nel frattempo, il CPI core è aumentato dello 0,3%, al di sopra delle previsioni dello 0,2%, e dopo un calo rivisto al ribasso dello 0,2% a luglio. Il tasso core annuale si è inaspettatamente stabilizzato al 2,4%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.09.2024 L’inflazione Usa scende ad Agosto, ma resta “sticky” nella definizione “core”.
Oggi la decisione della BCE sui tassi: quasi scontato un taglio di -0,25%.
Revival della tech, ieri sera. Nvidia euforica, +8%.
I prezzi alla produzione in Germania ancora in tendenza negativa.
L'atteso dato dell'inflazione Usa pubblicato ieri è stato variamente interpretato, cosicchè gli indici azionari europei hanno cambiato più volte direzione, per poi chiudono contrastati: Milano -0,12%, Parigi -0,14%, Londra -0,10%. Leggermente positivi quelli di Francoforte, +0,30%, e Madrid ,+0,67%.
I prezzi al consumo americani ad agosto sono saliti +0,2% su base mensile, mentre su base tendenziale annuale sono passati da +2,9% a +2,5%, contro stime di 2,6%: il dato tendenziale, oltre ad aver battuto le attese, segna il livello più basso da febbraio 2021. Peccato che il dato "core", quello “depurato” delle componenti volatili di cibo ed energia, sia cresciuto +0,3%, contro attese di +0,2%.
La reazione al dato di Wall Street è stata ancora più nervosa di quella europea: lo S&P500 è arrivato a perdere -1,5%, ma poi, quasi per magia, il mood del mercato è tornato “risk-on” e le chiusure, nel giorno della commemorazione dei tragici eventi del September 11th, hanno segnato eterogenei guadagni: Dow Jones +0,31%, S&P500 +1,07%, Nasdaq +2,17%.
L’interpretazione del dato di ieri era cruciale per prefigurare l’entità del taglio dei tassi che la Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) deciderà mercoledì 18 nella sua riunione di politica monetaria (FOMC).
A partire da ieri ha ripreso consistenza lo scenario di un taglio da -25 bps, e perso quota quello del “mega” taglio da -50, a cui il FedWatch Tool del Cme Group assegna ora solo il 15% di possibilità, contro l’85% di un taglio “canonico” da -25.
Oggi, sul fronte dell’inflazione Usa, avremo i dati non meno importanti sui prezzi alla produzione di agosto, che potrebbero giovarsi del forte calo della componente “energy” visto il crollo del prezzo del greggio nel mese scorso.
L’attenzione sulla dinamica dei prezzi è cresciuta nelle ultime 2 settimane, mettendo in ombra le preoccupazioni sul fronte occupazionela e, più in generale, sulla crescita economia. Occhi aperti, nelle pomeriggio di oggi, anche sulla rilevazione settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione.
In Europa oggi è il giorno dell’annuncio della decisione sul taglio dei tassi da parte della Banca centrale Europea: è dato come molto probabile che l’ECB abbassi di nuovo il “repo rate”, dal 3,75 al 3,50%, ma sarà anche interessante la lettura delle previsioni aggiornate sul GDP e sull'inflazione, probabilmente riviste al ribasso.
Macro Europea: in Germania ad agosto, i prezzi all'ingrosso (PPI) sono scesi -1,1% rispetto ad agosto 2023 e -0,8% rispetto a luglio, propiziando un’ulteriore discesa dei prezzi al consumo nei mesi prossimi.
Il dato è positivo poichè, se confermato in altre analoghe misurazioni europee, supporta la prospettiva di easing monetario, ma segnala anche debolezza della domanda interna ed internazionale.
Il prezzo del petrolio resta debole, risultato delle ripetute revisioni al ribasso della domanda globale apportate dal cartello Opec+ e altri osservatori, tuttavia ieri è rimbalzato di circa +2%, col WTI (greggio di riferimento Usa) sopra 67 Dollari/barile.
Al recupero hanno concorso sia i dati in calo delle scorte petrolifere Usa che i timori per gli stop estrattivi dovuti all'uragano nel Golfo del Messico.
Momento di mercato favorevole per i titoli di Stato italiani: ieri è stata collocata con successo un’emissione di Eur 7 mld di BOT 12 mesi, oggetto di richiesta per 1,52 volte l’ammontare offerto, e classata ad un rendimento medio ponderato del 2,896%, -22 bps sotto quello dell'asta di agosto.
Il Tesoro dello Stato italiano ha anche piazzato un nuovo BTP benchmark 30 anni, scadenza ottobre 2054 e cedola annua 4,3%, che ha ricevuto richieste superiori a Eur 130 miliardi, 75,1% delle quali da investitori esteri.
La prospettiva di allentamento della politica monetaria in Usa ed Europa e di graduale inasprimento in Giappone sta rafforzando lo Yen, che ieri ha toccato i massimi dell’anno verso US Dollar a 140,9.
Naoki Tamura, ha dichiarato che la Banca centrale Giapponese, di cui è membro, dovrebbe alzare i tassi più velocemente, e che un target “neutro” è pari a 1,0% o sopra. A luglio la BoJ aveva alzato i tassi a +0,25%, livello più alto dal 2008.
Oggi, 12 settembre, le Borse asiatiche, ad eccezione di quelle cinesi, hanno segnato ampi recuperi in scia alla brillante chiusura di Wall Street, e l’indice MSCI dell’area Asia-Pacifico ex Giappone è salito +1,0%.
Tokyo ha chiuso in rialzo del +3,4%, grazie allo sprint del comparto tecnologico, contagiato dal ritorno dell’euforia sull’intelligenza artificiale sintetizzato dal +8% di Nvidia.
Hong Kong ha guadagnato +1,2%, Taiwan +3,0%, Seul +2,1% e Sidney +1,1%, mentre le Borse cinesi hanno chiuso in calo, dovo aver azzerato i guadagni dell’ apertura: Shanghai -0,17%, Shenzhen -0,48%.
Le Borse europee partecipano alla fase di recupero dei mercati azionari, e chiudono la mattinata con rialzi medi di +1,0%. (ore 12.30 CET).
Informazioni importanti
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EARNINGS SU , MA CON LA RECESSIONE?Today’S Trading del 12.09.2024
MACRO BACKGROUND
Sempre più complesso il Quadro economico globale , gli analisti oscillano tra l’euforia di una crescita futura guidata dai tagli tassi e una paura incontrollata di una fase recessiva dell’economia USA.
Diverse banche d’affari continuano a guardare al futuro delle aziende USA con estremo ottimismo, sostenuti forse ancora dall’euforia dell’AI, ma fatto è che ben 4 volte negli ultimi picchi del ciclo economico gli analisti hanno sovrastimato le proiezioni degli utili di circa il 30%.
Questo vorrebbe dire che , sebbene una recessione si sia poi palesata nei mesi seguenti le stime, gli analisti restano quasi sempre ottimisti seppur le indicazioni di una recessione siano ben chiari.
Altra discrepanza di cui tener nota è come possa ritenersi possibile una crescita degli utili aziendali,in uno scenario di calo della domanda aggregata, quindi dei consumi , in un contesto di scarse opportunità lavorative. Rallenta il mercato del lavoro, cala l’inflazione e quindi i prezzi, scendono i redditi ed i risparmi, ma allora da dove nascono questi utili in crescita?
A far nota positiva tuttavia lo scenario di taglio dei tassi di interesse, è infatti vero che se la FED procede al ciclo di tagli tassi, per le aziende si aprirebbero riduzioni dei costi di finanziamento, lasciando più spazio ai margini.
Quadro complesso, nel quale forse le banche centrali dovranno procedere con cautela, pertanto i tagli tassi da 25Bp sembrano essere la scelta più corretta per rimanere ancora vigli e legati ai dati delle congiunture macroeconomiche.
FOREX
Il mercato valutario ora riprezza il dollaro Usa, dopo le pesanti vendite delle scorse settimane guidate dallo scenario di tagli tassi da 50Bp e dall’arrivo della recessione, ora i dati sul mercato del alvoro Usa uniti al CPI di ieri sembrano dare obbligo alla fed di procedere con soli 25Bp di riduzione del costo del denaro, pertanto il dollaro risulterebbe ora eccessivamente svalutato nei confronti delle majors concorrenti.
Eurusd rompe a ribasso i supporti di 1.1025 e sembra ora fermarsi su 1.10 figura, ma l’appuntamento di oggi con la Lagarde non depone a favore di scenari rialzisti, pertanto ulteriori affondi sotto 1.10 per approdi a 1.0975 sembrano scenari plausibili.
La fase rialzista del dollaro Usa ed il rinnovato risk on premia usdchf, che grazie alla caduta del franco svizzero ora rompe le resistenze di 0.8540 e completa una buona fase di accumulazione sopra 0.8375 e sembra pronto a delle ripartenze long fino 0.8620
Nata speciale per i cross, con CHFjpy che completa una configurazione di testa spalla, e sembra pronta ad aggredire i supporti di 166.50- 166.00 grazie all’inversione delle relative politiche monetarie.
EQUITY
Azionario con il Tech in grande spolvero ieri, dopo i dati sull’inflazione torna la fame di tech, con il nasdq che recupera dai minimi di 18380 a 19300 pnt, lasciando dietro di se i primi supporti a 18961 e 19122 pnt, per aprire poi la strada rialzista verso i 19600 pnt, prima vera resistenza volumetrica.
Robusto anche il Dax che si porta non lontano dal test dei 18650 pnt , livelli di resistenza volumetrica che ha dominato la scena nel momento ribassita dello scorso agosto e solo la sua violazione porterebbe ad ulteriori allunghi verso le aree di 18800 pnt
COMMODITY
Notizia per il WTI, con le scorte di petrolio USA pubblicate ieri dall’EIA che sorprendono con dati decisamente inferiori alle attese. La domanda dunque sembra robusta, scarse le importanzioni che costringono a ridurre le scorte , pertanto le quotazioni riprendono a salire allontanando lo spauracchio di un crollo della domanda. Il Wti lascia dunque le aree dei 65$ per aggredire le resistenze di 69$. Poniamo la vostra attenzione sulle chiusure settimanili che potrebbero dare vita ad interessantissimi pattern rialzisti di medio periodo.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
GOLD | Sussidi e IPP!| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Ancora in attesa di un'ultima ricerca verso i 2497$ per poi ripartire a rialzo.
Vediamo se questo livello verrà raggiunto grazie alle NEWS.
Lo short iniziale è più rischioso quindi di base vi consiglierei di valutare solo il LONG, ma vediamo come si posizionerà il mercato pre news e all'apertura di NY.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
NEWSLETTER#57: BCE, PPI e USOILOGGI BCE E PPI!
Oggi pomeriggio verranno rilasciati altri due dati da attenzionare: Decisione sul tasso d’interesse europeo e prezzi alla produzione americani.
Le previsioni vedono un possibile rimbalzo della componente PPI CORE dal 2,4% al 2,5%.
Se così fosse possiamo aspettarci un mantenimento dei livelli attuali per il dollaro (101.5-102).
Alle 14:30 verranno rilasciate anche le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che rimangono ancora basse, continuando a divergere dalla correlazione con il tasso di disoccupazione.
La BCE alle 14:15 dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base.
REPORT PETROLIFERO AIE
La crescita della domanda globale di petrolio continua a decelerare, la più bassa dal 2020.
Il principale fattore trainante di questa flessione è il rapido rallentamento della Cina, dove i consumi si sono contratti su base annua per il quarto mese consecutivo a luglio.
Le vendite degli investitori hanno contribuito al sentiment ribassista, con le partecipazioni speculative nette sugli Exchange che sono crollate ai minimi pluriennali.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Decisione sul tasso d'interesse (14:15) (EUR)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- PPI USA (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
Wall Street tiene e rilanciaLa borsa americana ha reagito ieri, in seguito alla pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo, nonostante un inizio traballante che aveva fatto pensare al ritorno del risk off sui mercati. La tensione era aumentata dopo la pubblicazione del dato core, uscito superiore alle attese, mentre il numero generale era uscito come da consensus.
In realtà tutto ciò ha poi riportato una certa tranquillità sulle price action perché comunque le maggiori probabilità di riduzione di 25 punti base de parte della Fed, rappresentano un segnale positivo per analisti e investitori. Il CPI core mensile è aumentato inaspettatamente dello 0,3%, contro un consensus dello 0,2%. Nel frattempo, il tasso di inflazione principale annuale ha rallentato più del previsto al 2,5% e il tasso core si è stabilizzato al 3,2% come previsto. Le probabilità di una riduzione del tasso di 25 punti base da parte della Fed la prossima settimana sono aumentate a circa l'80% dal 70% prima della pubblicazione.
VALUTE E BCE
Ancora una giornata decisamente decorrelata sul mercato dei cambi, e altamente volatile sulla valuta giapponese, con il UsdJpy dapprima capace di testare dei minimi a 140.70, per poi tornare quasi a 142.60 e chiudere la sessione in area 142.30. Tali movimenti dipendono soprattutto dalla tensione generata dalle dichiarazioni dei banchieri della Boj, che sostengono la necessità di alzare i tassi, il che porta scompiglio e avversione al rischio sui mercati, come accaduto ieri in mattinata.
Poi nel pomeriggio le cose sono cambiate, specie in relazione al ritorno di appetito al rischio che si è tradotto in vendite di franchi svizzeri, Jpy e rialzi delle oceaniche. Per quel che riguarda la moneta unica, il ribasso di ieri che ha portato al test di 1.1000 dipende soprattutto dai dati tedeschi e dalla pressione che questi ultimi mettono sulla decisione di oggi della Bce, attesa al taglio del costo del denaro.
Le previsioni ci dicono che la riduzione sarà molto probabilmente di 25 punti base, e solo successivamente forse, si prenderà in considerazione una riduzione più importante, che pure, forse, nelle condizioni attuali di congiuntura, sarebbe necessario. Ma probabilmente Francoforte vuole aspettare la Fed prima di azzardare un taglio che potrebbe indebolire l’Euro, con la possibilità di una inflazione importata in ripresa, il che non è certo il desiderio dell’Istituto Centrale.
NIKKEI IN RIPRESA
Parallelamente alla ripresa, anche se parziale, del UsdJpy, questa notte l'indice Nikkei 225 è balzato del 3,5% a oltre 36.800, mentre l’indice Topix ha guadagnato il 2,6% a 2.600, invertendo le perdite della sessione precedente e seguendo un rally guidato dalla tecnologia a Wall Street ieri sera in chiusura. Tali movimenti, come già ribadito, fanno seguito al dato sul Cpi che ha confermato che la Fed, molto probabilmente, taglierà i tassi di 5 punti base, che danno fiducia ai mercati perché significa che la Fed è sicura che non ci sarà recessione. Ecco il vero motivo del ritorno dell’appetito al rischio.
A livello nazionale, i dati hanno mostrato che i prezzi alla produzione in Giappone sono aumentati meno del previsto ad agosto, mentre il sentiment aziendale è balzato nel terzo trimestre. I titoli tecnologici hanno guidato la carica, con forti guadagni da Lasertec (3,5%), Disco Corp (4,4%), Tokyo Electron (4,8%), SoftBank Group (6,5%) e Advantest (6,8%).
PIL UK IN CALO
Rallenta l'economia britannica a luglio 2024, con un calo di produzione industriale e manifatturiera rispettivamente dell’1.2% e 1.3% su base annua, e relativa al mese di giugno. Le attese erano per dati quasi invariati, il che ha creato un po’ di scompiglio sui movimenti della sterlina ieri in giornata. Su base mensile entrambe sono scese dello 0.8% e 1%, decisamente inferiori al consensus.
Il Pil del mese i di Giugno è uscito a 0%, ovvero invariato, contro un consensus di +0.2%, mentre su base annua è cresciuto meno delle attese, +1.2% contro un +1.4% delle previsioni. Considerando il dato trimestrale, il PIL britannico è aumentato dello 0,5% inferiore al +0.6% del trimestre precedente e +0.6% del consensus.
AUSTRALIA
Le aspettative di inflazione al consumo in Australia, si sono attestate al 4,4% a settembre 2024, in leggero calo rispetto al massimo di agosto del 4,5%. L'ultima cifra riflette gli sforzi della banca centrale per controllare l'inflazione entro un lasso di tempo ragionevole preservando al contempo i risultati positivi del mercato del lavoro. Il governatore della Reserve Bank Michele Bullock ha recentemente osservato che l'inflazione ha rallentato sostanzialmente dal suo picco, sebbene rimanga al di sopra del punto medio dell'obiettivo del 2-3%.
Ha anche sottolineato che è prematuro considerare un allentamento monetario. L'inflazione principale in Australia è salita al 3,8% nel secondo trimestre del 2024, rispetto al minimo di nove trimestri del 3,6% nel primo trimestre, segnando il primo aumento dal quarto trimestre del 2022. Nel frattempo, l'indice CPI mensile è salito del 3,5% anno su anno a luglio, rallentando rispetto al 3,8% di giugno e raggiungendo il livello più basso degli ultimi 4 mesi.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.09.2024Occhi aperti su inflazione Usa: è determinante per mosse sui tassi.
Domani tocca alla BCE : il consenso vede taglio tassi di -0,25%.
Harris ha leggermente prevalso nel confronto “face to face” con Trump.
Profit warning di BMW: l’industria dell’auto tedesca è in crisi.
In attesa della riunione della Banca centrale Europea di giovedì 12 e dei dati in uscita tra oggi e domani sull’inflazione negli Usa, particolarmente importanti nella prospettiva dell’imminente meeting (17 e 18 settembre) della Federal Reserve, le Borse europee hanno chiuso negative la seduta di ieri, martedì 10, appesantite dalle azioni del comparto auto dopo il profit warning di BMW.
Parigi ha perso -0,24%, Londra -0,78%, colpita dal calo dei titoli petroliferi, Francoforte -0,96%, complice il crollo oltre -10% dell’azione Bmw, Milano -1,12%, con le azioni bancarie peculiarmente deboli.
L’inflazione scende ed anche in fretta, in Germania: il -0,1% mensile di agosto, dopo il +0,3% di luglio, fa scendere la variazione annuale a +1,9%, in forte calo dal +2,3% del mese precedente ed al minimo da marzo 2021.
Peccato che in Germania l’attività industriale sia in regresso e che la crisi maggiore riguardi un pilastro del sistema economico, cioè l’industria automobilistica: ieri ll Consiglio di Amministrazione di Bmw ha rivisto al ribasso le stime sul 2024.
Ciò si deve "in parte ai venti contrari nel settore auto dovuti al blocco delle consegne" ed in parte agli interventi tecnici, da parte di un importante fornitore, sull'Ibs (sistema frenante integrato): le moniri vendite mondiali nella 2’ parte dell'anno", determineranno un "significativo calo dell'utile pre-tasse".
Tornando agli Usa, ieri Wall Street ha chiuso “mista” nell’attesa del dibattito Harris-Trump, che si è svolto oltre la fine degli scambi azionari: Dow Jones -0,23%, Nasdaq +0,84%, S&P500 +0,45%.
Certamente il calo del prezzo del petrolio, circa -20% negli ultimi 2 mesi, sta dando una mano al calo dell’inflazione, specie di quella “alla produzione” (PPI).
L'Opec (cartello dei maggiori produttori/esportatori mondiali) continua a prevedere un consumo mondiale in crescita nel 2024 e 2025, ma ha rivisto al ribasso le previsioni nel suo ultimo rapporto mensile: globalmente si consumeranno 104,2 milioni di barili/giorno nel 2024 (dai 104,2 precedentemente stimati), quando erano 102,2 nel 2023, per poi salire nel 2025 a 105,9 (la vacchia stima era 106,1).
Al di là delle piccole revisioni non si vedono “reali cali” nell’uso di petrolio che, insieme a gas e carbone, resta il maggior responsabile dell'aumento delle temperature globali.
I dati sull’inflazione Usa in uscita oggi e domani “ispireranno” le decisioni del FOMC, (braccio di politica monetaria della Federal Reserve) che, al termine della riunione di mercoledì 18 potrebbe varare un taglio di -25 o -50 bps del costo del denaro. Alla prospettiva di -50 bps il FedWatch Tool assegna 30% circa di probabilità.
Le stime di consenso vedono i prezzi al consumo negli Usa crescere +0,2% mese su mese, che significherebbe un calo al 2,6% del dato annuale, dal 2,9% di luglio.
L’inflazione “core”, cioè depurata delle componenti volatili, è prevista stabile a 3,2%.
Nella analoga riunione di politica monetaria della Banca centrale Europea di domani, 12 settembre, potrebbe essere deciso un taglio dei tassi d’interesse di -25 bps.
Il dibattito di ieri sera tra i 2 candidati alla Presidenza Usa, Harris e Trump, sembra aver visto Harris primeggiare su diversi temi, e Trump costretto in più momenti “sulla difensiva”: secondo Predictit, le probabilità di vittoria della Harris sarebbero salite dal 53 al 56%.
Tuttavia dal confronto sono emerse poche informazioni specifiche sugli ambiti più sensibili per gli investitori finanziari, quali la riduzione del debito pubblico e le relazioni commerciali tra gli Usa, la Cina ed il resto del Mondo.
Regno Unito: una parziale delusione deriva dai dati sulla crescita economica che s’è fermata a luglio, mentre il consenso indicava una crescita di +0,2% mese su mese: il trend di “ristagno” era già emerso nel mese di giugno.
Le Borse europee stamane, 11 settembre, hanno aperto in lieve rialzo, in attesa dei dati sull'inflazione negli Usa ad agosto, e terminano la mattinata con progressi medi di +0,3%.
In Asia, sul mercato valutario, le aspettative di nuovi rialzi dei tassi d’interesse da parte della Bank of Japan alimentano il recupero dello Yen, +0,8% verso US$ a 141,2, e +0,6% verso Eur, a 156,1.
L’apprezzamento della valuta nipponica incide sulle azioni delle aziende esportatrici, contribuendo alla discesa di -1,5% dell’indice Nikkei. Negativi anche altri listini asiatici: Shanghai -0,8%, Hong Kong -0,7%, Seoul -1,0%.
Il prezzo dell'oro è in lieve ascesa a 2.525 Dollari/oncia, poco sotto i massimi assoluti di luglio: in recupero anche quello del petrolio, col Wti (West Texas Intermediate) che segna +0,5% a 69,5 Dollari/barile, vicino ai minimi da 3 anni.
In lieve rialzo il prezzo del gas naturale europeo sulla trading platform TTF di Amsterdam: +0,9% a 35,6 Eur/megawattora. La commissaria Ue per l'Energia, Kadri Simson afferma che l’Europa è “pronta a fare a meno del gas russo che transita “via Ukraina” e che vede Slovacchia, Austria, Ungheria ed Italia tra i maggiori Paesi serviti.
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GOLD | Inflazione americana in arrivo.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Ore 14:30 arriveranno molte NEWS tra cui quella relativa al dato CPI, l'inflazione americana.
Attendiamo con ansia questo dato e prepariamoci con la nostra analisi.
Mi piacerebbe a prescindere vedere una ricerca di liquidità oltre l'ATH attuale.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
NEWSLETTER#56: OPEC+ e TRUMPREPORT OPEC+
“La crescita economica globale nel primo semestre 2024 si è dimostrata resiliente e questo modello di crescita stabile si è esteso al terzo trimestre 2024, sostenuto dalla forte spesa dei consumatori, in particolare nel settore dei servizi.
La crescita economica globale è prevista ad un buon 3,0% per il 2024, seguita dal 2,9% per il 2025.
Sebbene esistano alcuni rischi al ribasso, lo slancio nelle economie non-OCSE osservate dall’inizio del 2024, insieme ad una ripresa nei paesi OCSE, potrebbe fornire ulteriori vantaggi alla crescita economica globale.
Inoltre, si prevede che le banche si sposteranno verso politiche monetarie accomodanti entro la fine del 2024”.
TRUMP E HARRIS
Questa notte Trump e Kamala Harris si sono scontrati nel dibattito presidenziale tanto atteso.
Un recente sondaggio della CNN mostra come il 63% degli ascoltatori pensa che Harris abbia vinto il dibattito.
Diversi sono stati i temi: Dazi sulla Cina, deficit commerciale, immigrazione e tanto altro.
Il dollaro non ha registrato nessun aumento di volatilità ma ha perso terreno rispetto i livelli di inizio settimana.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Massa monetaria (10:00) (CNY)
- CPI USA (14:30) (USD)
Buon trading a tutti
Attesa per i CPI UsaI future sulle azioni statunitensi appaiono in calo questa mattina, in un contesto di grande attesa per i dati sui prezzi al consumo di oggi pomeriggio, numeri che potrebbero aiutare a determinare l'entità del taglio dei tassi di interesse previsto dalla Federal Reserve la prossima settimana, il 18 settembre. I mercati stanno attualmente assegnando una probabilità del 66% di un taglio di 25 punti base, con il 34% di probabilità di una riduzione maggiore di 50 punti base, secondo il FedWatch del CME. Nella notte c’è stato però anche il primo e probabilmente unico dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump. A quanto sembra, le probabilità di vittoria della candidata democratica potrebbero essere leggermente aumentate.
Intanto nelle contrattazioni di ieri, il Dow è sceso dello 0,23%, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,45% e lo 0,84%. Nella sessione asiatica però, si è verificato un aumento improvviso dell’avversione al rischio, in seguito al crollo del UsdJpy e della borsa giapponese, in seguito alle dichiarazioni aggressive di un policy maker della Banca del Giappone.
Il membro del consiglio della BOJ Junko Nakagawa ha affermato che la banca centrale continuerà ad aumentare i tassi di interesse se l'economia e l'inflazione si muoveranno in linea con le sue previsioni. Lo yen è salito ai massimi dell'anno in seguito alle sue osservazioni, esercitando una maggiore pressione sui listini. Sul fronte economico, il sentiment manifatturiero in Giappone è sceso a un minimo di sette mesi a settembre tra le preoccupazioni sulla debole domanda cinese.
VALUTE
Sui cambi, dopo una giornata di lento e inesorabile recupero del dollaro, si assiste al crollo del UsdJpy, dopo le dichiarazioni di Nakagawa, con la violazione di 141.70 e la discesa impulsiva verso il prossimo target di 140.40 50 area. La discesa ha spinto anche il UsdChf al ribasso con il test di 0.8420 e i possibili target a 0.8380. EurChf che di conseguenza è sceso a 0.9310 con tutti i cross del franco svizzero ampiamente sotto pressione. EurUsd e Cable in rialzo sopra quota 1.1050 e 1.3110, vicino alle prime resistenze chiave, ma senza grandissima impulsività.
Aumenta il risk off e salgono i cambi come EurAud, EurNzd per via di una minor forza di oceaniche contro dollaro rispetto al recupero di Euro e Sterlina. L’avversione al rischio può continuare dal momento che sullo Jpy sono entrati i grandi players, con prospettive di ribassi ben più significativi dei livelli attuali. La rottura eventuale della soglia psicologica di 140,00 aprirebbe la strada agli obiettivi di medio termine a 126.70.
PETROLIO
I future sul WTI sono saliti a circa 66,2 dollari al barile questa notte, rimbalzando leggermente dal livello più basso da maggio 2023, supportati dai timori di interruzioni dell'approvvigionamento dovute alla tempesta del Golfo. Francine si è rafforzato in un uragano di categoria 1 nel Golfo del Messico occidentale e si prevede che si intensificherà ulteriormente prima di toccare terra in Louisiana, rappresentando una minaccia per le operazioni di raffinazione lungo la costa del Golfo.
Inoltre, i dati API hanno mostrato che le scorte di greggio statunitensi sono diminuite inaspettatamente di 2,79 milioni di barili la scorsa settimana, contro le previsioni di mercato che vedevano un aumento di 0,7 milioni di barili. Tuttavia, sul mercato, rimane la tendenza ribassista del petrolio, poiché pesa sul sentiment, una prospettiva di calo della domanda globale, con particolare riguardo alla Cina.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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