XAU... CPI COMING| PER MAGGIORI INFO LEGGERE LO SPAZIO FIRMA IN FONDO|
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| ANALISI GOLD |
Buongiorno,
Il prezzo dell'oro continua a oscillare tra i 2.530 e i 2.480 dollari. Come ribadisco spesso, sfruttare questi range e operare sui livelli estremi può essere molto vantaggioso.
Tutti gli operatori sono in attesa dei dati sull'inflazione per comprendere la prossima mossa della Federal Reserve.
Domani avremo una maggiore chiarezza su una possibile riduzione dei tassi di interesse, che potrebbe essere di 25 o 50 punti base nella riunione della prossima settimana.
Nel frattempo, aspettiamo i dati del CPI:
se dovessero risultare inferiori alle aspettative, potremmo assistere a un forte rialzo dell'oro, con la possibilità di raggiungere un nuovo massimo storico.
Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
Qualora si verificassero cambiamenti significativi o vendite improvvise, adatterò la mia strategia di conseguenza.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere live su TradingView.
per dubbi, domande o richieste , commentate o scrivetemi!
sarò lieto di rispondervi
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Analisi fondamentale
NEWSLETTER#55: UK e CINAUK, MERCATO DEL LAVORO SOLIDO?
Alle 8:00 sono stati pubblicati i dati occupazionali del regno unito.
Il tasso di disoccupazione è diminuito dal 4,2% al 4,1% ma la crescita dell’occupazione a luglio è stata più forte del previsto.
Vi ricordo che attualmente i mercati stanno scontando un taglio entro dicembre di soli 50 punti base per la BOE, rispetto ai 100 previsti per la FED.
La reazione della sterlina a questi dati è stata inizialmente rialzista per poi, nell’ultima ora, ricoprire il movimento a ribasso.
SURPLUS CINESE
Questa mattina sono usciti i dati relativi all’export e l’import cinese.
Le esportazioni sono cresciute dell’8,7%, i massimi da febbraio 2023.
Al contrario le importazioni hanno avuto uno sviluppo meno sorprendente, registrando un piccolo aumento dello 0,5%.
Di conseguenza ad agosto è aumentato il surplus commerciale di circa 50 miliardi.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Previsioni economiche UE (11:00) (EUR)
- Report OPEC (13:00)
Buon trading a tutti
XAU | Continuiamo a cercare dei LONG.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
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| ANALISI |
Ancora in cerca di LONG.
Vi ho lasciato la zona intraday intermedia per il rialzo da valutare e anche i target.
Osserviamo.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.
EURUSD: Euro influenzato da una Fed più aggressivaGli investitori prevedono una politica della Fed più aggressiva rispetto a quella della BCE, il che ha un impatto significativo sull'EUR/USD. L'euro è rimbalzato di quasi il 5% dai minimi di aprile, raggiungendo livelli vicini a 1,12 dollari, un livello che non si vedeva dal luglio dello scorso anno. Questo rialzo riflette l'aspettativa che la BCE mantenga un atteggiamento moderato, con un taglio di 25 punti base alla prossima riunione e possibili ulteriori tagli fino alla fine dell'anno.
Negli Stati Uniti, la Fed si trova di fronte a una maggiore incertezza, con il mercato che considera un possibile taglio di 50 punti base. Sebbene il dollaro rimanga forte, la reazione del mercato è meno intensa rispetto all'euro, in quanto le posizioni nette sui futures sul dollaro sono notevolmente inferiori. Questa divergenza nelle aspettative e nelle posizioni indica che gli investitori stanno favorendo l'euro rispetto al dollaro nel breve termine.
Il recente slancio che ha portato la coppia EUR/USD ai massimi dell'anno a 1,12011 ha perso forza, trovando supporto a 1,10258. Sebbene la sessione asiatica abbia mostrato un'apertura rialzista, la debolezza persiste. Questa settimana sarà fondamentale con il rilascio di dati economici rilevanti dall'Eurozona e dagli Stati Uniti, come la bilancia commerciale, le vendite di veicoli, le aste del debito e le scorte di greggio, nonché il Libro Rosso della Fed, che potrebbero influenzare la direzione della coppia. L'RSI si trova nella zona intermedia, mentre il punto di controllo (POC) intorno a 1,08554 suggerisce una potenziale correzione a breve termine dell'euro verso la zona intermedia di negoziazione se il mercato statunitense mostrerà buoni dati rispetto alla zona euro, contrariamente alla posizione degli investitori.
Ion Jauregui Analista ActivTrades
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Parziale recupero dei listiniParziale recupero dei listini Usa dopo le forti perdite accumulate la settimana scorsa. Niente di che da un punto di vista grafico ma un breve e per ora contenuto ritorno dell’appetito al rischio. L’indice Vix è tornato sotto quota 20 a 19.50 ,mente l’indice “fear and greed” si riavvicina all’area neutrale di 45. L’attenzione ora sembra spostarsi sui dati più rilevanti di questa settimana, tra cui l’inflazione Usa, per rinforzare le certezze sulla prossima manovra sui tassi della Fed, Mercoledì 18 settembre.
Il mercato pare ancora incerto e i dubbi riguardano l’entità della riduzione. Le percentuali girano intorno a 70 30 (riduzione di 25 e 50 punti base), ma ci sarà battaglia dentro al board. La tensione sui mercati deriva proprio dal fatto che un taglio di 50 punti base alimenterebbe i timori di recessione, quando ancora il mese scorso, le dichiarazioni dei rappresentanti della Fed erano improntate all’ottimismo, con dati che parevano mostrare ancora crescita e resilienza.
Invece, improvvisamente, sia i dati sull’Ism manifatturiero sia quello dei servizi, unitamente ai numeri sul mercato del lavoro, hanno cominciato a peggiorare, costringendo i rappresentanti del board a intervenire verbalmente, aprendo le porte ad una riduzione del costo del denaro più importante.
ASPETTATIVE INFLAZIONE
Le aspettative di inflazione al consumo negli Stati Uniti per l'anno a venire sono rimaste invariate al 3% ad agosto 2024, come a luglio e giugno. Le variazioni di prezzo previste per l'anno a venire sono aumentate salendo al 3,6% per i carburanti, al 7,3% per gli affitti e all'8,0% per l'assistenza medica, ma sono diminuite del 4,4% per il cibo e al 5,9% per il costo di un'istruzione universitaria.
Le aspettative di crescita del prezzo medio delle abitazioni sono aumentate al 3,1% dal 3,0% di luglio. Anche le aspettative di inflazione a cinque anni sono rimaste stabili al 2,8%. D'altro canto, quelle di inflazione media all'orizzonte di tre anni sono rimbalzate in qualche modo dalla bassa lettura di luglio, aumentando dal 2,3% al 2,5%.
VALUTE
Sui cambi, giornata insignificante quella di ieri, con oscillazioni ridotte per le majors, eccezion fatta per il UsdJpy che aveva recuperato quota 143.80, per poi tornare stanotte a ridosso di 143.00 EurUsd stabile a 1.1030 40 area, Cable vicino al supporto di 1.3050, oceaniche in leggero ribasso, ma vicino a supporti chiave dove è possibile vedere ripartenze. In sostanza un mercato in attesa della Fed, con il dollaro in bilico tra un ritorno prepotente al rialzo e ulteriori possibili ribassi verso i minimi dell’anno. I dati ci indicheranno la prossima direzione.
TREASURY
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è salito al 3,73% lunedì, dopo aver toccato un minimo di 15 mesi del 3,71% venerdì, con gli investitori che si preparano ai dati su CPI e PPI più avanti nella settimana per comprendere le prossime tendenze dell'inflazione e gli indizi sui prossimi passi della Fed. Per ora sembra che le probabilità del 70% relativamente al fatto che la Fed taglierà i costi di 25 punti base questo mese, mentre le probabilità per una riduzione maggiore di 50 punti base sono leggermente scese al 30%.
Venerdì, l'ultimo report sull'occupazione non ha chiarito i dubbi, evidenziando un quadro incerto. L'economia statunitense ha creato meno posti di lavoro del previsto e le cifre sia per giugno che per luglio sono state riviste bruscamente al ribasso. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è sceso leggermente al 4,2% come previsto e la crescita salariale è salita allo 0,4% dallo 0,2%, superiore alle previsioni dello 0,3%.
CINA, INFLAZIONE IN RIBASSO
Il tasso di inflazione annuale della Cina è salito allo 0,6% ad agosto 2024 dallo 0,5% di luglio, non raggiungendo le previsioni di mercato dello 0,7%. Tuttavia, è stato il dato più alto da febbraio, segnando il settimo mese consecutivo di inflazione al consumo tra problemi di approvvigionamento dovuti al caldo torrido e alle piogge torrenziali. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati per la prima volta da giugno 2023, con la crescita più significativa degli ultimi 20 mesi.
Nel frattempo, i prezzi non alimentari sono aumentati dello 0,2% anno su anno, molto più lentamente del precedente 0,7%, a causa di aumenti più moderati del costo dell'abbigliamento, della sanità e dell'istruzione. Allo stesso tempo, i costi di trasporto sono diminuiti a un ritmo più ripido, con prezzi del petrolio più bassi che hanno compensato i costi più elevati delle utenze. I prezzi al consumo di base, deducendo i costi di cibo ed energia, sono aumentati dello 0,3% anno su anno, il minimo da marzo 2021. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,4%, il secondo mese di guadagno ma inferiore al consenso dello 0,5%.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.09.2024Il sell-off sulla tecnologia è da monitorare: occasione d’acquisto?
Il mercato del lavoro Usa rallenta, propiziando il taglio dei tassi.
L’inflazione è quasi scomparsa in Cina, crendo nuovi dubbi sulla crescita.
Germania in crisi: pesano difficoltà del comparto automobilistico.
Venerdì 6 è stata una seduta pesantemente negativa a Wall Street. Hanno pesato i timori per il rallentamento del mercato del lavoro e la scivolata delle azioni della tecnologia. Dow Jones ha perso -1,0%, S&P500 -1,7%, Nasdaq -2,5%. Molte big-tech sono state bombardate dalle vendite: Amazon -3,5%, Alphabet -4,1%, Meta -2,8%, Broadcom -10,0%, Nvidia -4,0%.
L’indice S&P500 ha sofferto i peggiori cali settimanali da marzo 2023, perdendo -3,6% in una settimana in cui hanno prevalso cautela e prese di profitto, con gli investitori che vagliano attentamente i dati macro per avvalorare scenari più o meno aggressivo (alias -50 o -25 bps) di taglio dei tassi da parte della Banca centrale Americana (Federal Reserve-FED).
Il mercato del lavoro Usa si sta indebolendo, pur creando comunque un buon numero di nuovi posti di lavoro: i 142 mila di agosto creati al di fuori del comparto agrocolo sono più bassi dei 161 mila attesi, ma, in positivo, si rileva che il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,3% al 4,2%, come stimato.
Anche la Borse europee hanno chiuso in calo l'ultima seduta della scorsa settimana: Milano -1,2%, Francoforte -1,6%, Parigi -1,1%, Londra -0,7%. Nella variazione settimanale spicca Parigi, -3,6%, seguita da Francoforte, -3,3% e da Milano, -3,2%. I comparti oggetto di maggior sell-off sono stati tecnologia, retailers e automobili.
Il prezzo del petrolio è continuato a scendere la scorsa settimana: quello del Wti (West Texas Intermediate) solo venerdì 6 ha perso -1,8% a 67,9 Dollari/barile, archiviando la variazione settimale più pesante da ottobre 2023: Opec+ ha riviato a dicembre l'atteso aumento della produzione, forse a causa dell’indebolimento della domanda della Cina, 1’ importatore al Mondo.
Nel comparto valutario prosegue la debolezza del Dollaro, stabilmente attorno a 1,11 verso Euro, e la tendenza al recupero dello Yen giapponese, col cross US$/Yen a 142,1, -0,9%, e quello Eur/Yen a 157,8, -0,9%, movimenti innescati dalla probabilità, oltre il 40%, di un taglio dei tassi Usa da -50 bps.
E’ vero che le Borse sono “laterali” da qualche settimana, ma è altrettanto vero che rispetto al tonfo di lunedì 6 agosto il recupero è stato considerevole, e tale da riportare i maggiori indici azionari globali vicino ai massimi storici: inoltre, il rallentamento dell'economia Usa, il ristagno di quella Europea e sintomi di fragilità di quella cinese compongono uno scenario meno inflattivo e di taglio dei tassi.
Sul fronte macro Europeo, è ancora la Germania a preoccupare: a luglio la produzione industriale tedesca è scesa -2,4% mensile e -5,3% annuo: una crisi causata anche dall’andamento largamente inferiore alle previsioni delle vendite di auto “full electric” (EV).
L’insuccesso delle auto elettriche “made in EU” e la crescente concorrenza delle auto cinesi, imbattibili sui prezzi di vendita, sta spingendo l'Unione Europea a ripensare il calendario “a tappe forzate” sull’adozione della propulsione “solo elettrica” e relativo stop alle vendite di auto a motore endotermico.
Il ministro dell’Industria Italiano Adolfo Urso ritiene che già l'anno prossimo l’UE potrebbe decidere di procrastinare la normativa attuale che vieta la vendita di nuove auto a benzina&diesel a partire dal 2035.
Restando in Euro-zona, scende oltre le attese la fiducia degli investitori a settembre: l’indice Sentix è calato a -15,4 punti rispetto ai -12,4 previsti e dai -13,9 di agosto, segnado un livello negativo per il 3’ mese consecutivo.
In Cina il rischio di deflazione si fà più concreto e minaccioso: l’inflazione “di fondo” (o “core” CPI) è scesa al minimo da 3 anni ad agosto, a +0,3% annuale, testimoniando la debolezza della domanda interna, mentre si accentua la deflazione nei prezzi prezzi alla produzione (PPI), scesi -1,8% annuo, il calo più ampio da aprile, e sotto il consenso di -1,4%.
La prospettiva di taglio dei tassi Usa ed Europei contribuisce ad un contesto “tranquillo”, con rendimenti in calo nel comparto dei titoli di Stato europei: lo spread di rendimento tra BTP decennale italiano ed omologo Bund tedesco staziona attorno 145 bps, col rendimento del BTP benchmark a 3,60%.
Oggi, 9 settembre, osserviamo cali sensibili dei maggiori indici asiatici, che riflettono delle perdite rilevanti di venerdì a Wall Street ed i dati sull'inflazione e sui prezzi di produzione cinesi: Tokyo -0,7%, Shanghai -1,1%, Shenzhen -0,8%, Hong-Kong -1,4%.
La crescita del GDP (prodotto interno lordo-PIL) del Giappone nel 2’ trimestre è stata rivista a +0,7% da +0,8%, mancando le attese di consenso di +0,8%: nel 1’ trimestre il calo era stato -0,6%.
In Cina l’ex Governatore della Banca centrale (PBoC) Yi-Gang sostiene che il Paese avrebbe bisogno di una “politica fiscale proattiva” e di misure monetarie “accomodanti” per sostenere la domanda e limitare la minaccia delle forze deflazionistiche.
Le Borse europee hanno riaperto positive stamani, 9 settembre, con rialzi medi di +0,9% alle 12.00 CET. Questa settimana, nercoled’ 11, il dato macro più osservato riguarderà l'inflazione Usa di agosto, atteso stabile a +2,6% annuale. Ogni scostamento verso il basso sarà celebrato come il miglior viatico ad un robusto taglio dei tassi nell’imminente riunione della FED (17-18 settembre).
Giovedì 12, invece, sarà la Banca centrale Europea a comunicare la decisione sui tassi di interesse: il consenso vede un nuovo taglio dei tassi di -25 bps, il 2’ quest’anno, dopo quello di giugno.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.09.2024La crescita mondiale rallenta, col petrolio WTI sotto 69 Dollari/barile.
Le Borse proseguono la fase laterale, poco sotto i massimi storici.
Attenzione al massimo per dati su occupazione e inflazione di agosto.
Federal Reserve “chiamate” a tagliare i tassi a settembre.
Negli Usa il dato sui nuovi occupati nel settore privato, +99 mila, è risultato molto più basso di quello atteso, +145 mila, mentre in Europa gli indici Pmi della manufattura confermano il momento negativo: quella tedesca soffre peculiarmente, ma, almeno ieri, un piccolo squarcio di ottimismo l’ha fornito il numero relativo agli ordini all’industria, cresciuti +2,9% a luglio, cioè oltre le attese.
Alla chiusura registriamo un’altra seduta debole per le Borse europee: a Parigi, -0,92%, non suscita entusiasmo la nomina da parte del Presidente Emmanuel Macron di Michel Barnier al ruolo di Primo Ministro. Londra -0,34%, Francoforte -0,08%, Milano invariata, +0,01%.
Negli Usa il comparto dei servizi conferma un buon tono, restando in area di espansione, ad agosto: l'indice Ism servizi è salito da 51,4 a 51,5 punti, ma non ha aiutato le chiusure di Wall Street: Dow Jones -0,54%, S&P500 -0,30%, Nasdaq +0,25%, che hanno invece risentito di dati fiacchi di “job creation” nel settore privato.
La creazione di nuovi occupati ha notevolmente rallentato ad agosto, e 99 mila nuovi posti di lavoro rappresentano il dato peggiore da gennaio 2021, facendo il paio con il dato della vigilia riguardante le offerte di lavoro a luglio, scesi anch’essi al minimo da gennaio 2021.
Poco indicativo, sebbene tocchi il minimo da 7 settimane, il dato settimanale sulle nuove richieste iniziale di sussidi di disoccupazione negli Usa, calato di 5 mila unità dalla settimana precedente, a 227 mila, allineato alle attese di consenso di 230 mila.
Il rallentamento della crescita del mercato del lavoro, dopo quasi 3 anni di spettacolare crescita, sarebbe visto ancora più favorevolmente se accompagnato dalla moderazione della crescita dei salari, anch’essi protagonisti di una robusta escalation nella fase post-pandemia.
L’andamento del mercato del lavoro resta dunque il focus più importante per i mercati ed oggi, 6 settembre, avremo i dati omnicomprensivi di agosto, che sono considerati cruciali per il loro impatto sulle scelte della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED) nella prossima riunione del 17 e 18 settembre.
Mentre il taglio dei tassi è considerato una certezza, va anche detto che nelle ultime 2 settimane è cresciuta la probabilità, dal 38% al 47% secondo il Fedwatch tool del Cme Group che l’entità del taglio sia di -50 bps e non di -25.
Il prezzo del petrolio è sceso considerevolmente sia in agosto che nei primi giorni di settembre, col WTI (greggio di riferimento Usa) ora attorno 69 Dollari/barile.
Ciò depone a favore del calo dell’inflazione dei prezzi alla produzione e, in seconda battuta, di quelli al dettaglio, a settembre, favorendo un’accelerazione dell’atteso “easing” della politica monetaria delle Banche centrali Usa ed Europea.
Nuove statistiche negative per la maggior economia europea, quella tedesca: la produzione reale, cioè nettata dall’”effetto prezzi” nel settore manifatturiero è diminuita -2,4% mensile a luglio, facendo ben peggio del -0,3% atteso.
Nel confronto trimestrale si nota che l’output industriale da maggio a luglio 2024 ha segnato -2,7% sull trimenstre precedente.
Male anche il surplus commerciale, sceso a Eur 16,8 miliardi a luglio dai 20,4 di giugno e largamente peggiore delle previsioni che stimavano un avanzo di 21,0: l'export è aumentato +1,7% rispetto a giugno, ma le esportazioni sono cresciute di 5,4%, il massimo da 3 mesi.
Sul mercato valutario prosegue la debolezza del Dollaro, figlia dell’aspettativa di imminente taglio dei tassi: cross Euro/Us$ attorno a 1,11, da 1,107 (ore 11.00 CET), e USD$/Yen a 159,2, da 159,9.
Oggi, 6 settembre, le Borse hanno aperto incerte, in media -0,2% a fine mattinata (ore 13.30 CET), condizionate anche dalle chiusure in calo delle maggiori Borse asiatiche e dalle nuove preoccupanti evidenze sulla salute dell’economia tedesca.
Siamo a meno di 2 settimane dalla fatidica riunione del FOMC (Federal Open market Committee), braccio operativo della Banca centrale Usa, che varerà il 1’ taglio dopo oltre 3 anni di doloroso “tightening” (aumento del costo del denaro) e gli operatori, con una buona dose di cinismo, fanno il tifo perchè esca qualche dato macro Usa negativo che spinga la FED ad un taglio di 50 bps.
Che la congiuntura economica globale sia fragile sembra testimoniato anche dal prezzo del petrolio, ai minimi da inizio anno e debole anche oggi, col WTI, sotto 70 Dollari/barile, a 69,4, +0,4%. Nella ricerca di “safe harbour” (porti sicuri) continua ad essere richiesto l’oro, stamane 2.522 US$/oncia, +0,2%, vicino ai massimi storici.
Il comparto obbligazionario è tranquillo, come accade ormai da 2 mesi: lo spread BTP/Bund è poco sopra 142 bos, col rendimento del BTP decennale benchmark al 3,62%, dal 3,64% della vigilia.
In attesa dei dati sul mercato del lavoro Usa, i future su Wall Street anticipano riaperture frazionalmente negative, -0,2% medio. (ore 13.30 CET)
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NewsLetter#54: Trump, CPI e BCE!BISOGNA ATTENDERE ANCORA…
I dati NFP di venerdì non sono riusciti a chiarire l’idea agli investori: Nella riunione di settembre la FED taglierà di 25 o 50 punti base?
Le aspettative hanno oscillato leggermente durante l’uscita dei dati per poi ristabilizzarsi sui livelli pre-news.
La palla passa ai dati CPI di mercoledì.
Gli economisti stimano un ulteriore calo della componente headline.
Attenzione al dibattito di domani sera tra Kamala Harris e Donald Trump.
Nell’ultimo intervento di giugno tra Biden e Trump i sondaggi hanno visto favorevole Trump, con un dollaro che aveva tentato il recupero su livelli superiori.
BCE WEEK!
Domani verranno pubblicate le proiezioni economiche della BCE; Attenzione alle possibili revisioni a ribasso dell’inflazione.
Giovedì la BCE esprimerà il proprio giudizio riguardo i tassi d’interesse: il mercato ha già scontato un taglio di 25 punti base e rimane aperta la possibilità di un taglio di 50 punti base.
Notizie macroeconomiche rilevanti della settimana
- CPI USA mercoledì (14:30) (USA)
- Decisione sul tasso d’interesse giovedì (14:15) (EUR)
- PPI USA giovedì (14:30) (USA)
- Indice di fiducia venerdì (16:00) (USA)
Buon trading a tutti!
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| ANALISI GOLD |
Buongiorno,
Buon inizio settimana a tutti!
Il gold inizia la settimana mantenendosi su livelli alti, senza rompere il livello daily.
Come ogni lunedì, preferisco non operare e limitarmi a osservare. L'intenzione è quella di mantenere una posizione long da una di queste fasce, salvo rotture significative. Vediamo come chiuderà oggi e ci aggiorniamo domani.
Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
Qualora si verificassero cambiamenti significativi o vendite improvvise, adatterò la mia strategia di conseguenza.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere live su TradingView.
per dubbi, domande o richieste , commentate o scrivetemi!
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Buongiorno Traders.
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| ANALISI |
Dato il minimo crescente che è stato creato e il double bot sui 2485$, mi potrei aspettare un ulteriore ripresa a rialzo verso l'ATH, magari una ricerca di liquidità di quest'ultimo per poi crollare tutta la settimana in direzione dei 2470$ o 2430$.
Attendiamo e osserviamo.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
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Buon Trading.
Ciau.
Discesa dell'equityImportante discesa di Wall Street venerdì, appesantita dalle preoccupazioni per un rallentamento del mercato del lavoro e da una debolezza significativa del settore tecnologico. L'S&P 500 è sceso dell'1,73%, il Dow ha perso l’1.01% e il Nasdaq è sceso del 2,69%. Le grandi aziende tecnologiche come Amazon (-3,6%), Alphabet (-4%) e Meta (-3,2%) hanno registrato perdite significative, con produttori di chip come Broadcom (-10,3%) e Nvidia (-4,1%) che hanno anch'essi dovuto affrontare bruschi cali.
Il rapporto sui posti di lavoro di agosto, che ha mostrato 142.000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 161.000 previsti, ha contribuito a creare nervosismo nel mercato. Inoltre, i commenti del governatore della Federal Reserve Christopher Waller hanno accresciuto le aspettative di un taglio dei tassi più ampio a settembre. Waller ha sottolineato i crescenti rischi nel mercato del lavoro e ha espresso apertura a un taglio dei tassi più sostanziale, se necessario.
Nella settimana, l'S&P 500 ha perso circa il 4%, segnando la sua settimana peggiore da marzo 2023. Il Nasdaq è sceso del 5,6% registrando il suo peggior inizio di settembre dal 2001. Il Dow è scivolato del 2,5% e ha registrato il suo calo più ripido di inizio settembre dal 2008.
TIMORI DI RECESSIONE?
Come da tradizione, il mese di settembre è iniziato all’insegna di un mercato azionario in discesa, per le note ragioni legati al timore che la Fed debba essere costretta a tagliare di almeno 50 punti base in prospettiva di una possibile recessione. Gli ultimi dati infatti, rivelano un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
Venerdì, a conclusione di una settimana di numeri negativi sui Jolts e Adp, anche i Nfp hanno evidenziato una crescita inferiore alle previsioni. L'economia statunitense ha infatti aggiunto 142.000 posti di lavoro ad agosto 2024, al di sotto del consensus di 160.000 unità e soprattutto dopo una importante revisione al ribasso del dato precedente, 89.000 occupati in meno. Gli aumenti di posti di lavoro si sono verificati nell'edilizia, nell'assistenza sanitaria, e nell'assistenza sociale. Al contrario, l'occupazione è diminuita nel settore manifatturiero, riflettendo un calo di 25.000 nei settori dei beni durevoli.
L'occupazione è rimasta invariata poi, ma non è salita, nell'estrazione di petrolio e gas, nel commercio all'ingrosso, nel commercio al dettaglio e nei trasporti, ma anche nelle attività finanziarie e nei servizi professionali e aziendali. La crescita dell'occupazione ad agosto è stata in linea con la crescita media dei posti di lavoro negli ultimi mesi, ma è stata al di sotto dell'aumento mensile medio di 202.000 dei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le cifre di giugno sono state riviste al ribasso di 61.000.
VALUTE
Sul mercato dei cambi abbiamo notato un aumento del risk off, che è parso però generalizzato, con l’indice Vix tornato in area 22, quindi in avversione al rischio, e con il UsdJpy che ha cercato la violazione dell’area di 141.80, minimo del 5 Agosto, per ora senza riuscirci, e cercando disperatamente una correzione, per ora limitata ad un rimbalzo di 40 50 pips. Nel caso di violazione di 141.80, target possibile a 140.00 soglia psicologica cruciale, la cui violazione porterebbe i target di medio e lungo termine a 126.70.
La tensione rimane perché la paura di tagli frettolosi da parte della Fed, dopo mesi e mesi di negazione della eventualità di recessione, spaventa i mercati e soprattutto le borse, che temono che la banca centrale Usa sia rimasta eccessivamente cauta nel recente passato, quando avrebbe potuto anticipare un taglio per calmierare la tensione che presumibilmente sembrerebbe aumentare ora come conseguenza di quella cautela. L’EurUsd per contro, dopo aver cercato di rompere 1.1150, è tornato a scendere sotto quota 1.1100, e la ragione va ricercata nella debolezza estrema dell’economia Europa, in particolar modo quella tedesca.
L’uscita della produzione industriale in Germania infatti, in calo del 2.4% su base mensile e del 5.6% su base annua con prospettive di ulteriore peggioramento dopo i dati del settore automobilistico, non può che preoccupare Francoforte e la Bce che a questo punto, potrebbe anche essere costretta a tagliare aggressivamente i tassi di interesse, attesi per questo giovedì, di 50 punti base anziché 25. Tecnicamente l’Euro rimane in condizioni rialziste sul biglietto verde nel medio termine, ma non deve rompere l’area di 1.0850 1.0900, pena il ritorno del bear trend.
Il Cable ha perso anch’esso 140 pips dai massimi, riducendo le speranze di un breakout rialzista, almeno nel breve termine. Supporti che intervengono nel breve a 1.3080 con ulteriore livello di possibile tenuta a 1.3050, che rappresenta il massimo del 17 Luglio scorso. La paura si evince anche dal movimento del franco svizzero, che contro Euro resta fortissimo cioè EurChf sotto quota 0.9350. UsdChf a 0.8430, non lontano dal minimo del dicembre 2023 a 0.8330.
CANADA, SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 6,6% nell'agosto 2024 dal 6,4% del mese precedente, il livello più alto dall’ottobre del 2021, e ha superato le aspettative del mercato del 6,5%. Il risultato indica che il mercato del lavoro canadese ha continuato ad indebolirsi come previsto dal Consiglio direttivo della BoC, che infatti è giunta al terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse.
Il numero di disoccupati è aumentato di 60 mila unità rispetto al mese precedente, arrivando a 1.458.900, in particolare a causa dell'aumento della disoccupazione per la fascia di età lavorativa di base (+0,4 pp al 5,7%) e per la popolazione anziana (+0,4 pp al 5,5%). Nel frattempo, l'occupazione netta è aumentata di 22.100 unità, arrivando a 20.535.700, inferiore alle stime di mercato di un aumento di 25.000 unità, mentre la crescita della retribuzione oraria è diminuita di 30 punti base, arrivando al 4,9%. UsdCad in ripresa in area 1.3570, dai minimi di tre giorni orsono a 1.3470.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
Negli Stati Uniti, tutta l'attenzione sarà rivolta all'inflazione, in uscita con l’indice dei prezzi al consumo ma anche con quello della produzione. Attesa anche per i prezzi all'esportazione e all'importazione, insieme al sondaggio sulla fiducia dei consumatori del Michigan. Nell'area euro, è la settimana della Bce, e grande attesa per un possibile cambio di strategia di Francoforte.
Dati importanti anche dalla Cina, con la bilancia commerciale, Cpi e Ppi. Sono previsti tassi di inflazione anche da Messico, Brasile, Russia e India. Nel Regno Unito, saranno pubblicati il tasso di disoccupazione, la crescita del PIL di luglio e i dati sulla produzione industriale. Una ottava non densa di grandissimi appuntamenti, ma comunque assai interessante.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Nvidia: dobbiamo da preoccuparsi?Il colosso dei chip Nvidia è crollato nuovamente del 20% dopo il recupero lampo di agosto.
Dopo che le prospettive sui numeri non hanno convinto gli investitori, è arrivata anche un'ingiunzione dell'Antitrust a cui la società dovrà presenziare.
Il settore AI in generale non ha dato numeri soddisfacenti sul futuro e gli investitori lo hanno penalizzato.
La crescita ci sarà, ma avverrà più lentamente del previsto. Quella AI è una rivoluzione che è appena partita e resteranno investiti solo quelli che crederanno veramente sul fatto che queste aziende riusciranno a cambiare il nostro futuro.
Gli investitori da "guadagni lampo" ovviamente, non vedendo più le prospettive della "vacca grassa" da cui spremere stanno liquidando velocemente.
Dal punto di vista tecnico, finché i prezzi si manterranno al di sopra dei 97$ manterranno il trend rialzista di fondo, un consolidamento al di sotto di tale livello con massimi via via decrescenti potrebbero intaccare in maniera più decisiva il trend di lungo.
Down Jones: il migliore tra gli indici USAL'indice Down Jones è, al momento, quello posizionato meglio tra gli indici USA. La stabilità del core business delle aziende che lo compongono, hanno fatto si che, dopo il crollo di agosto, è arrivato a ritoccare nuovi massimi e al momento sta perdendo solo un 3% circa da tali livelli. L'importante supporto a 40.200 per ora non è stato ancora violato al ribasso e le medie mobili dichiarano un trend ancora chiaramente rialzista.
Vedremo nelle prossime settimane come evolverà la situazione e come reagirà l'indice al taglio dei tassi FED.
I due massimi di luglio e fine agosto a 41.600 potrebbero far presagire ad un pattern ribassista di "doppio massimo", ma al momento, finché il supporto tiene, non c'è evidenza in merito.
Nasdaq: è scoppiata la bolla?Con la stagione delle trimestrali tech che si avvia alla fine, ci ritroviamo con un'indice che perde circa il 12% rispetto ai massimi di luglio. Quasi nessuna azienda leader nell'AI ha stupito nei numeri, o meglio, ha battuto le aspettative per lo scorso trimestre, ma i dati prospettici sono assai deludenti, probabilmente a causa di aspettative troppo alte per un settore che ha già dato tanto.
Altra nota dolente è l'incertezza per un'economia USA che alterna momenti di gioia a momenti di disperazione.
L'attesa sul taglio dei tassi sta diventando un tasto dolente, l'incertezza non fa mai bene ai mercati.
All'interno dell'indice abbiamo aziende con molta liquidità ma anche aziende molto indebitate, con multipli stratosferici, che si stanno impegnando molto per un settore in forte espansione. Ben visto il taglio dei tassi, ma se troppo aggressivo potrebbe far presagire un'attesa di inflazione da parte della FED, quindi un rallentamento dell'economia con conseguente rallentamento delle vendite e quindi, ciò significa, utili futuri più bassi delle giù basse aspettative.
Andando alla parte tecnica, l'indice ha fatto un massimo di swing più basso del precedente, quindi il trend di breve al momento è diventato ribassista.
Le medie mobili così come i supporti statici stanno fallendo la tenuta del trend.
L'indice SRI è vicino ai 30, generalmente il Nasdaq è abbastanza reattivo su tale livello, ma vedremo se avrà la forza per una ripartenza veloce come ha fatto ad inizio agosto.
GOLD | NFP DAY.| LEGGETE LA DESCRIZIONE |
Buongiorno Traders.
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| ANALISI |
Eccoci arrivati all'NFP DAY, avremo anche il salario orario medio e il tasso di disoccupazione USD.
Prepariamoci quindi all'inferno delle 14:30 e apertura di NY delle 15:30, ne vedremo delle belle.
Vi consiglio di restare fuori dal mercato fino a tali orari per non rischiare operazioni anticipate.
Valuterò sia LONG che SHORT dalle zone segnate.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
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Buon Trading.
Ciau.
Nikkei225: Modifiche e sovvenzioni per Toyota, Nissan e PanasoniToyota, Nissan e Panasonic stanno modificando le loro strategie di produzione di veicoli elettrici, riflettendo la complessa situazione dell'industria automobilistica giapponese. Toyota ridurrà la sua produzione globale di veicoli elettrici nel 2026 a circa un milione di unità, rispetto al suo piano originale di 1,5 milioni, sottolineando le sfide nella transizione verso una maggiore elettrificazione tra i cambiamenti della domanda e della catena di approvvigionamento.
L'indice Nikkei 225, uno dei principali indicatori del mercato azionario giapponese, ha chiuso in calo dello 0,62%, influenzato da queste mosse strategiche e da battute d'arresto in settori chiave come quello minerario, chimico e delle tecnologie di precisione. La volatilità del Nikkei è aumentata del 29,67% a 27,05, riflettendo l'incertezza degli investitori. Il Check Point (POC) si aggira intorno ai 38.520 punti. L'intervallo attuale era compreso tra 39.450 e 36.650 punti, al di sopra della chiusura odierna di 36.422,50 punti. Attualmente l'RSI è al 39-40%, quindi potrebbe accadere che lunedì il sentimento di vendita continui a salire all'apertura, se non ci saranno cambiamenti durante il fine settimana.
Toyota, Nissan e Panasonic stanno beneficiando di sussidi governativi fino a 2,4 miliardi di dollari per incrementare la produzione nazionale di batterie, con l'obiettivo di espandere la capacità del 50% fino a 120 GWh. Nissan ha ricevuto la certificazione per la produzione di batterie al litio ferro fosfato con un piano di produzione di 5 GWh entro il 2028. Tuttavia, l'elevata competitività e le sfide dell'elettrificazione continuano a generare volatilità nel Nikkei, riflettendo la risposta degli investitori alle strategie di queste aziende in un mercato in evoluzione.
Ion Jauregui - Analista ActivTrades
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Analisi dell'oro il 6 settembreAnalisi fondamentale
I prezzi dell'oro hanno attirato alcuni acquirenti per il terzo giorno consecutivo venerdì e sono stati scambiati vicino ai picchi settimanali in vista della sessione europea. Tuttavia, il rally manca di ottimismo poiché gli investitori scelgono di attendere la pubblicazione del cruciale rapporto statunitense sui salari non agricoli (NFP) prima di scommettere in una nuova direzione. Nel frattempo, le scommesse rialziste su ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) a settembre hanno esercitato una pressione al ribasso sul dollaro statunitense (USD) per il terzo giorno consecutivo e hanno fornito un certo supporto. Sovvenzionare il metallo giallo non è redditizio.
Nel frattempo, una serie di dati contrastanti sull’occupazione pubblicati dagli Stati Uniti questa settimana hanno mostrato che il mercato del lavoro stava perdendo slancio e hanno sollevato preoccupazioni sulla salute dell’economia. Ciò, unito alle persistenti tensioni geopolitiche, riduce la propensione degli investitori per gli asset più rischiosi e risulta essere un altro fattore che agisce da motore per la sicurezza dei prezzi dell’oro. Tuttavia, sarebbe saggio attendere qualche acquisto successivo prima di posizionarsi per un’estensione del trend rialzista di due giorni in vista dei principali rischi legati ai dati macroeconomici statunitensi.
Analisi tecnica
L'oro sta cercando di creare un massimo storico nella sessione di negoziazione statunitense di oggi. Il monaco si è avvicinato nuovamente all'area 2523 nella sessione di ieri sera e il ritiro della liquidità verso l'area 2508 e il ritorno al picco mentre iniziava la sessione europea ha spinto gli investitori a voler acquistare per spingere al rialzo il prezzo durante la sessione americana. L'importante zona di prezzo di 2526, quando verrà superata nella sessione europea di oggi, registrerà sicuramente un picco storico per l'oro.
L'oro raggiungerà almeno 2526 o 2533 prima di un forte calo. Quando inizierà la sessione americana, se l'oro dovesse scendere per primo, la forza rialzista degli Stati Uniti sarà maggiore ed è possibile raggiungere la zona di vendita 254x.
Resistenza: 2526 - 2532 - 2542 - 2555
Supporto: 2493 - 2485 - 2472 - 2461 - 2454 - 2440
VENDO fascia di prezzo 2530 - 2532 stoploss 2536
ACQUISTA fascia di prezzo 2499 - 2497 stoploss 2492
ACQUISTA fascia di prezzo 2460 - 2462 stoploss 2456
XAU ARE YOU READY FOR NFP?| PER MAGGIORI INFO LEGGERE LO SPAZIO FIRMA IN FONDO|
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| ANALISI GOLD |
Buongiorno,
La situazione giornaliera è positiva dopo la chiusura di ieri.
Il livello di 2520 sta mostrando resistenza, e con l’uscita dei dati NFP, la probabilità di rompere i massimi storici è elevata.
È importante restare cauti e attendere fino alle 14:30 prima di prendere decisioni.
Se il prezzo dovesse rimanere su livelli alti, valuterò solo operazioni short.
In caso di un ribasso, attenderò di raggiungere zone di supporto e conferme prima di posizionarmi long.
Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
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NEWSLETTER#52 NFP e UK!VOLATILITA' IN ARRIVO
Oggi è il turno dei dati NFP.
Di solito non utilizzo mai la correlazione tra dati NFP e ADP, per via della correlazione molto bassa, ma i dati usciti ieri a 99.000 mila posti creati sono i più bassi da quando l’economia è uscita dalla pandemia da covid-19.
Se i dati NFP dovessero risultare più alti e il tasso di disoccupazione dovesse salire al 4,4% il dollaro registrerebbe ulteriori perdite.
La FED a quel punto sarebbe quasi obbligata ad un taglio di 50 punti base a settembre.
Tuttavia, in caso contrario, ovvero NFP forti e tasso di disoccupazione che scende il mercato rimarrebbe proiettato per un taglio di 25 punti base per settembre.
UK HALIFAX
Su base annua i prezzi delle case sono aumentati del +4,3%, il tasso più forte da novembre 2022.
“I recenti aumenti dei prezzi si basano su un’estate ampiamente positiva per il mercato immobiliare del Regno Unito.
I potenziali acquirenti di case si sentono più sicuri grazie all’allentamento dei tassi di interesse.
Questo ottimismo si riflette negli ultimi dati sull’approvazione dei mutui, ora al livello più alto in quasi due anni”.
Correlazione tra Halifax index e CPI UK:
Notizie macroeconomiche della giornata
- PIL (11:00) (EUR)
- Salario orario medio (14:30) (USD)
- Tasso di disoccupazione (14:30) (USD)
- Non Farm Payroll (14:30) (USD)
- Tasso di disoccupazione (14:30) (CAD)
- Indice IVEY manifatturiero (16:00) (CAD)
Buon trading a tutti
CHI NON LAVORA… FA TAGLIARE I TASSI ALLA FED!Today’S Trading del 06.09.2024
MACRO BACKGROUND
Il risk off sembra non lasciare i mercati finanziari e la serie incerta di dati macroeconomici che sono stati pubblicati sino ad oggi no aiuta ad aver maggior chiarezza nelle scelte d’investimento.
I dati sui PMI sono contrastanti ancora una volta, da un lato il comparto manifatturiero che rallenta pesantemente e mette in crisi la fiducia futura mostrando un calo preoccupante dei nuovi ordini e delle assunzioni, mentre il comparto service resta meno pessimista trovandosi addirittura in leggera crescita per agosto rispetto al mese di luglio. Unico punto sul quale concordano è il mercato del lavoro, dal quale risultano aziende che non licenziano , ma che nemmeno assumono.
La scarsa quantita di mano d’opera lasica le aziende in una condizione di stallo, dove non licenziano personale in attesa di una potenziale ripartenza, ma non procedono nemmeno ad assunzioni per timore di un rallentamento nella domanda, pertanto coloro che lasciano il lavoro di fatto on vengono rimpiazzati lasciando raffreddare il mercato del lavoro.
Ieri l’ADP research ha pubbilcato la sua ricerca mensile sui nuovi posti di lavoro privati mostrando solo 99K nuove unità,decisamente poche! Il capo economista Nela Richardson, ha cosi commentato: “La deriva verso il basso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata. Il prossimo indicatore da tenere d'occhio è la crescita salariale, che si sta stabilizzando dopo un drammatico rallentamento post-pandemia.”
Poco altro da aggiungere dunque, il mercato del lavoro si raffredda rapidamente e se oggi i NFP dovessero confermare il trend rialzista della disoccupazione USA la FED potrebbe vedersi costretta ad un taglio di 50bp e ridurre il costo del denaro per questo 2024 forse oltre il punto percentuale.
I mercati restano in modalità risk off
FOREX
Il forex si adegua rapidamente al mood di periodo, premiando in questa primissima parte di settembre gli asset rifugio, con uno yen in gran spolvero che guadagna un +1.65% medio rispetto alle majors concorrenti. La possibilità di una BOJ aggressiva e la mecessità di asset rifugio portano i big players a comprare yen , anche il rapporto COT mostra ben 25868 contratti netti long nelle tasche dei non commercial.
Sale anche il franco svizzero, con un +0.45% medio in linea con la moneta unica , a segnalare l’esigenza di protezione e rifugio.
Male in ovvia correlazione gli asset ciclici da investimento, come il dollaro australiano che perde il +1.10% da inizio mese, seguito dal canadese con un -0.66% e dal neozelandese con un +0.56%, a segnalare la fuga dagli asset valutari correlati direttamente al ciclo economico.
Infine prosegue la debolezza del dollaro USA che con un -0.54% medio continua a lasciare intenddete paura per i tagli tassi FED e per una possibile recessione che porta con se storicamente caduta del biglietto verde a beneficio di tutte le altre majors.
EQUITY
Pessime le aperture di questo venerdi, dopo due giorni di lateralità i mercati scelgono la strada ribassista.
In Europa il dax rope i 18560 pnt e allunga a 18440 aprendo la strada a potenziali affondi verso i 18000, male tutti gli altri indici europei , IBEX -0.58% , UK100 – 0.37% , piu ampio l’EUSTXX500 a -0.58%.
L’Asia lascia crollare il Nikkey che segna un pessimo -2.23% segnalando la forte sfiducia nel comparto asiatico. Diverse le banche d’affari che in coro vedono impossibile per la Cina la tanto attesa ripartenza ed il raggiungimento del target del 5% del PIL.
Indici americani che pur avendo ora un pre market decisamente debole aspetteranno la pubblicazione dei dati NFP di oggi pomeriggio.
COMMODITY
Fermo sui minimi il WTI che buca i 70$ per trovare floor a 68.80, non sono tuttavia sufficienti le dichiarazioni dell’Opec + di voler rimandare l’aumento di produzione due mesi a sostenere le quotazioni. Come sempre a farla da padrona è la domanda, sulla quale resta l’incognita recessione.
Meglio i metalli, con il gold che torna a 2550$ e gode ora della debolezza del dollaro USA. La prospettiva di tagli tassi da parte della FED e la possibilità di una fase recessiva fanno tornare la fame di protezione.
Resta per oggi dato cardine il mercato del lavoro USA che potrebbe capovolgere le aspettative e diradare le nubi di paura ed incertezza, cosi come confermare le paure e generare panic selling, massima cautela dunque per oggi.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Azioni in confusione con l'arrivo del rapporto sull'occupazione.Azioni in confusione con l'arrivo del rapporto sull'occupazione.
A Wall Street si dice:
"Nessun investitore ha mai fatto una fortuna a lungo termine seguendo le opinioni a breve termine dei media." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri è stata un'altra sessione mista per le azioni, poiché gli investitori hanno scelto un approccio cauto in vista del grande rapporto sui posti di lavoro previsto per questa mattina. Inutile dire che settembre è iniziato male, con tutti i principali indici che si avviano a venerdì con perdite per la settimana.
Il NASDAQ è riuscito a guadagnare lo 0,25% (circa 43 punti) a 17.127,66, mentre il Dow è sceso dello 0,54% (circa 220 punti) a 40.755,75. L'S&P è diminuito dello 0,30% a 5503,41 e non ha ancora chiuso in territorio positivo questo mese (anche se sono passati solo tre giorni).
Non si può davvero biasimare gli investitori per essere più nervosi del solito con l'arrivo del rapporto sulle buste paga non agricole. Il dato del mese scorso è stato uno shock, con l'economia che ha creato solo 114.000 posti di lavoro rispetto alle aspettative di 180.000. Anche il tasso di disoccupazione è aumentato. Le azioni sono crollate il giorno della pubblicazione, per poi vivere la peggiore sessione dell'anno il lunedì successivo, con il mercato in piena ansia da recessione. Fortunatamente, le azioni si sono riprese e hanno chiuso agosto in positivo.
Il consenso per oggi è intorno ai 160.000-165.000 nuovi posti di lavoro. Gli investitori potrebbero essere cauti per due motivi: 1) se il rapporto sull'occupazione sarà forte o meno, e 2) se le buone notizie saranno considerate buone o cattive, e viceversa, se le cattive notizie saranno viste come cattive o buone.
È difficile immaginare uno scenario in cui la Fed non tagli i tassi tra due settimane. Tuttavia, un rapporto sull'occupazione eccessivamente forte potrebbe portare a un atteggiamento di attesa, mentre un rapporto troppo debole potrebbe spingere verso un taglio aggressivo dei tassi, sollevando però il timore che la Fed possa aver aspettato troppo. Tutti gli occhi sono puntati sul rapporto di questa mattina.
Ieri abbiamo avuto alcuni dati preliminari con esiti diversi. Le buste paga private sono state deludenti: ADP ha dichiarato che ad agosto sono stati aggiunti solo 99.000 posti di lavoro, molto al di sotto delle aspettative di 145.000, il numero più basso in oltre tre anni. Fortunatamente, questo rapporto è poco coerente nel prevedere le buste paga non agricole. Tuttavia, le richieste di disoccupazione sono scese leggermente a 227.000 la scorsa settimana, al di sotto delle 230.000 previste.
Il rapporto sulle richieste ha aiutato a mantenere stabile il mercato ieri, insieme a un solido rapporto ISM Services. Il risultato di 51,5 è in territorio di espansione (sopra 50) e leggermente superiore alle aspettative di 51,4. È un netto miglioramento rispetto al rapporto ISM Manufacturing di inizio settimana, che si è contratto per il quinto mese consecutivo.
Tutti e tre i principali indici si avviano alla sessione di venerdì con significative perdite settimanali, ma un buon rapporto sui posti di lavoro di oggi potrebbe aiutare. Qualunque cosa accada, ricordiamo che anche agosto è iniziato male ma si è chiuso in positivo.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Idaho Strategic Resources (IDR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Paghe in arrivo
Ieri c'è stato molto avanti e indietro, ma le azioni hanno chiuso in modo misto. I trader erano per lo più in attesa dei dati Non-Farm Payroll in uscita oggi. Ci sono state alcune oscillazioni, ma gli indici hanno chiuso pressoché in pari. L'S&P ha perso lo 0,3%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,05%.
ADP e richieste di disoccupazione
Prima dell'apertura di oggi, avremo un'anteprima dei dati sull'occupazione con il cambiamento dell'occupazione ADP di agosto. L'ADP è aumentato di 99.000, al di sotto delle aspettative di 145.000, il livello più basso da gennaio 2021. La cifra precedente è stata rivista al ribasso da 122.000 a 111.000. La crescita salariale media annua è rimasta stabile al 4,8% per chi ha mantenuto il lavoro, mentre chi ha cambiato impiego ha visto un leggero aumento dal 7,2% al 7,3%.
I settori produttori di beni hanno aggiunto 27.000 posti di lavoro, mentre i settori dei servizi ne hanno aggiunti 72.000. Le attività finanziarie hanno registrato un aumento di 18.000 posti di lavoro, mentre i servizi professionali e aziendali hanno perso 16.000 posti. A livello regionale, il Sud ha aggiunto più posti di lavoro (55.000), mentre l'Ovest ha registrato un rallentamento. Le grandi aziende hanno aggiunto 42.000 posti di lavoro e le medie imprese ne hanno guadagnati 68.000, mentre le piccole imprese hanno perso 9.000 posti.
ADP ha commentato che il mercato del lavoro continua a rallentare dopo due anni di rapida crescita, con la crescita salariale che si sta stabilizzando dopo un significativo aumento post-pandemia. Questo dato ha causato alcune vendite sui futures, ma ci siamo ripresi grazie ai dati sulle richieste di disoccupazione.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione di agosto sono state di 227.000, contro le 230.000 previste. Questo dato, quasi in linea con le attese, è piuttosto positivo, soprattutto rispetto all'ADP. Ora dobbiamo aspettare oggi per avere un quadro chiaro con i dati sulle buste paga.
In sintesi, questo rapporto sull'occupazione dovrebbe fungere da catalizzatore per portarci ai massimi storici o ai minimi di agosto. Se vedremo un movimento al rialzo, copriremo le posizioni corte. Se invece scenderemo, cercheremo opportunità tra i titoli tecnicamente interessanti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Attesa per i Non Farm PayrollsWall Street ha vissuto ieri una giornata altalenante, con chiusure ancora leggermente negative, dopo la pubblicazione di dati americani che hanno solo in parte attenuato le preoccupazioni legate ad una eventuale recessione. L'ISM Services PMI ha infatti superato le previsioni e ha evidenziato la ripresa più forte nel settore dei servizi degli ultimi tre mesi. Per contro, il rapporto ADP sui contratti di lavoro del settore privato, ha mostrato che le aziende statunitensi hanno creato il minor numero di posti di lavoro da gennaio 2021.
Sempre ieri, il rapporto JOLTS ha mostrato che il numero di posti di lavoro vacanti è sceso molto più del previsto ai minimi del 2021, aumentando le scommesse per un taglio di 50 punti base da parte della Fed il prossimo 18 settembre. Oggi l’attenzione si sposta ai dati sui Non Farm Payrolls. Il mercato del lavoro è quello che più preoccupa, in questo momento, i rappresentanti della Fed, che non possono più escludere un taglio di 50 punti base.
Sul fronte delle performance dei titoli, segnaliamo che beni di consumo discrezionali e tecnologia sono stati i settori con le migliori prestazioni, mentre la salute e l'industria hanno registrato le perdite maggiori. Sul fronte aziendale, le azioni Nvidia sono salite del 2,4% e quelle Tesla di oltre il 5%, in seguito al progetto di lanciare auto completamente autonome in Europa e Cina il prossimo anno.
VALUTE
Continua l’erraticità dello Jpy che rimane l’unica valuta con una buona volatilità, mentre sulle altre majors, si assiste ad una salita lenta e apparentemente costruttiva come su EurUsd e Cable, e ad una stabilità sulle oceaniche. UsdJpy continua a scivolare in una fase che evidenzia una chiara tendenza ribassista confermata dal fatto che per la prima volta da anni, sul Cme a Chicago, i big players si sono posizionati long Jpy.
Siamo non lontani dal minimo del 5 Agosto a 141.75 che nel caso di violazione, porterebbe i prezzi almeno a 140.00 sotto il quale c’è il baratro. EurUsd vicino a 1.1130 prima resistenza chiave mentre il Cable prova a tornare in area 1.3190 00, ma senza grande slancio, va detto. Il mercato appare ancora in evoluzione e i dati sono cruciali a questo punto, per capire se la Fed taglierà di 25 o 50 punti base, il che potrebbe modificare gli scenari sui cambi.
Una riduzione dello 0.25% potrebbe configurare nuovamente una discesa del biglietto verde, in appetito al rischio, mentre se fosse dello 0.50%, l’avversione al rischio potrebbe farla da padrona, perché tale entità del taglio evidenzierebbe la paura della Fed verso la recessione. E in quel caso il biglietto verde tornerebbe valuta rifugio contro tutto tranne che contro Jpy e Chf.
ADP IN CALO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto “solo” 99.000 lavoratori ai loro libri paga ad agosto 2024, il numero più basso da gennaio 2021, dopo un dato rivisto al ribasso di 111.000 a luglio e ben al di sotto delle previsioni di 145.000. I dati evidenziano che il mercato del lavoro continua a raffreddarsi, e siamo ormai al quinto mese consecutivo mentre la crescita salariale è rimasta stabile.
Il settore dei servizi ha aggiunto 72.000 posti di lavoro, guidato da istruzione, servizi sanitari e attività finanziarie, mentre si sono verificate perdite di posti di lavoro nei servizi professionali/aziendali e nell'informazione. Nel frattempo, il settore della produzione di beni ha aggiunto 27.000 posti di lavoro nell'edilizia, mentre il settore manifatturiero ha perso 8.000 posti di lavoro.
Su base annua, gli aumenti salariali sono rimasti invariati, rimanendo al 4,8% per chi ha mantenuto il lavoro e al 7,3% per chi ha cambiato lavoro. "La tendenza al ribasso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata", ha affermato Nela Richardson, economista capo di ADP.
JOBLESS CLAIMS
Il numero di persone che hanno richiesto sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 5.000 rispetto alla settimana precedente, a 227.000 nel periodo conclusosi il 31 agosto, al di sotto delle aspettative di mercato di 230.000, e raggiungendo un nuovo minimo di 7 settimane.
Nonostante questo calo, il numero di richieste è rimasto significativamente al di sopra delle medie registrate all'inizio di quest'anno, poiché il mercato del lavoro statunitense si è indebolito dal picco post-pandemia. Nel frattempo, le richieste in sospeso sono diminuite di 22.000, a 1.838.000, nella settimana precedente.
EUROZONA, MIGLIORANO LE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio nell'area euro sono aumentate dello 0,1% rispetto al mese precedente, a luglio 2024, in linea con il consenso dei mercati e riducendo il calo rivisto dello 0,4% del mese precedente. I volumi al dettaglio sono stati più elevati per i prodotti alimentari, tra cui bevande e tabacco e i prodotti non alimentari.
Rispetto all'anno precedente, il volume al dettaglio nel blocco valutario è diminuito dello 0,1%. Una piccola ripresa che però fa ben sperare in un ritorno della crescita nel vecchio continente. Euro in ripresa contro le principali valute concorrenti.
Buona giornata e buon trading
Saverio Berlinzani
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Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Le zone che volevamo ieri sono state prese tutte quante, ora potremmo essere davanti ad una reazione short momentanea pre NY.
Vediamo se successivamente proseguirà a rialzo verso i massimi storici, il sentiment è rialzista.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Per maggiori info, non esitare a leggere lo spazio firma.
Buon Trading.
Ciau.