Powell vs TrumpPOWELL VS TRUMP
Ha parlato Jerome Powell! Nella sua audizione al Congresso, il Presidente della Fed ha rilasciato commenti interessanti riguardanti la politica monetaria, ma non solo, dato che si è espresso sulle tariffe, anche se velatamente.
Il Presidente ha dichiarato di non avere fretta di modificare la politica monetaria, in ragione di un'economia che cresce ancora e si dimostra resiliente. Gli USA non sono in recessione, secondo il Governatore, che ha insistito ricordando che non spetta alla Fed dire se gli USA hanno sperimentato un atterraggio morbido, ma di certo la stessa Fed può dire di non aver osservato un atterraggio duro.
Parlando delle tariffe, ha ricordato che non spetta alla banca centrale commentare le politiche tariffarie, ma poi ha puntualizzato che la tesi del libero scambio ha ancora senso, in ragione del fatto che i paesi che non adottano politiche restrittive sui dazi crescono più rapidamente.
La stoccata al Presidente Trump è arrivata poco dopo, quando ha dichiarato che la legge non consente al Presidente di rimuovere un membro del consiglio della Fed. Insomma, il rapporto tra i due protagonisti della vita politica ed economica degli Stati Uniti non sembra tutto rose e fiori, ma i due leader avranno ben altre occasioni per confrontarsi e il tutto si fa estremamente interessante.
WALL STREET NEUTRALE
La borsa USA ha oscillato intorno allo zero e non è riuscita a schiodarsi dal trading range neanche con le dichiarazioni del Governatore Powell, che ha ribadito davanti al Congresso che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi di interesse.
Nel frattempo, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio senza eccezioni o esenzioni. Le azioni dei produttori di acciaio e alluminio sono aumentate, vale a dire Cleveland-Cliffs (3,1%), US Steel Corp (1,2%), Nucor (2,5%) e Alcoa (1,6%).
Le megacap invece hanno avuto chiusure contrastanti, con Apple che ha guadagnato l'1,6%, Alphabet lo 0,2% mentre Microsoft e Meta hanno registrato perdite. Sostanzialmente invariate Nvidia e Amazon.
Nel frattempo, la stagione degli utili continua con le azioni Coca-Cola in crescita di oltre il 4% dopo che le vendite dell'azienda hanno superato le stime.
VALUTE
Lentamente, ma inesorabilmente, il mercato dei cambi ci sta dicendo che il dollaro ha perso slancio, forse perché tutte le notizie positive per la divisa USA sono ormai scontate nei prezzi di mercato.
Ieri sera poi, dopo che è uscita una notizia che fa sperare nella fine della guerra Russia-Ucraina, il dollaro ha ulteriormente ripiegato, alimentando una fase di risk on che ha spinto Euro, GBP, AUD e NZD al rialzo. Il Presidente ucraino Zelensky si è detto pronto ad offrire uno scambio territoriale con la Russia. Non è molto, ma è un piccolo spiraglio che si apre.
MESSICO, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale del Messico si è ridotta del 2,7% rispetto all'anno precedente a dicembre 2024, dopo un calo dell'1,4% nel mese precedente. Si tratta del quinto mese consecutivo di cali nell'attività industriale, con l'edilizia (-7,5% contro -4,5%), l'estrazione mineraria (-6,3% contro -4,4%) e la produzione manifatturiera (-0,6% contro -0,1%) che hanno contribuito al rallentamento economico.
Allo stesso tempo, i servizi di pubblica utilità hanno registrato una crescita più lenta, dell'1,7%, rispetto al 3% di novembre. Su base mensile, la produzione industriale è scesa dell'1,4% a dicembre, una diminuzione superiore alle attese dello 0,5%. Nel 2024, la produzione industriale messicana è aumentata dello 0,2% rispetto a un anno fa. Peso messicano ancora debole a 20.55 contro dollaro.
BRASILE, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale in Brasile si è attenuato al 4,56% a gennaio 2025 dal 4,83% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il livello più basso da settembre dell'anno scorso. Tuttavia, è rimasto al di sopra della fascia di tolleranza superiore della banca centrale del 4,5%, e ciò sosterrà la previsione di un altro aumento dei tassi a marzo, come segnalato a dicembre.
Nonostante siano rimasti elevati, i prezzi hanno rallentato per cibo e bevande (7,25% contro il 7,69% a dicembre 2024), mentre i costi sono diminuiti per alloggi e utenze (-0,36% contro il 3,06%), esclusivamente a causa dell'impatto dei crediti energetici. A loro volta, rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,16%, l’aumento più debole per gennaio dal 1994.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Analisi fondamentale
Analisi del prezzo dell'oro 12 febbraio⭐️Analisi fondamentale
Gli operatori finanziari asiatici ed europei si sono mostrati cauti in vista della testimonianza del presidente della Fed Jerome Powell al Congresso. Il signor Powell ha affermato di non avere fretta di modificare la politica monetaria e di voler vedere maggiori progressi sull'inflazione, affermando al contempo che l'economia si trova in una "posizione piuttosto buona". Le sue osservazioni hanno contribuito a stabilizzare i mercati finanziari, aiutando Wall Street a ridurre le perdite e il dollaro a riprendersi.
Powell continuerà la sua testimonianza mercoledì e gli investitori attendono anche i dati sull'indice dei prezzi al consumo di gennaio, che dovrebbe aumentare del 2,9% su base annua, con una crescita annua di base di circa il 3,1%.
⭐️Analisi tecnica
L'oro accetta l'area 2941 come massimo e il calo dell'oro ha creato strutture piuttosto chiare. 2873-2871 è un'importante zona di supporto che spinge i prezzi dell'oro a salire di nuovo. Se i prezzi dell'oro non riescono a chiudere la candela h4 sopra 2890, sarà considerata una conferma di un breakout dow e di un'onda di downtrend che può estendersi fino a 2833. Nella direzione di un nuovo rialzo dell'oro, 2807 e 2827 saranno le zone a cui il lato SELL presterà attenzione per partecipare al mercato.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.02.2025Trump impone dazi sull’import di acciaio e alluminio: le borse non si spaventano.
Listini azionari EU e Usa in frazionale rialzo grazie anche alle trimestrali.
Salgono, giustamente, i prezzi dei metalli preziosi e industriali.
Elon Musk vuole acquistare Open-AI: da seguire con molta attenzione.
Ieri, 10 febbraio, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, nonostante le novità sui dazi imposti dal presidente americano Trump sulle importazioni di acciaio e alluminio. In particolare, il FTSEMIB di Piazza Affari ha guadagnato +0,27%, mantenendo i 37.000 punti. Crescite anche per CAC40 (+0,12%) parigino, DAX40 (+0,06%) di Francoforte, IBEX35 (+0,01%) di Madrid, AEX (+0,29%) di Amsterdam e FTSE100 (+0,11%) di Londra.
Trump ha annunciato che tutte le importazioni di acciaio negli Stati Uniti saranno soggette a una tariffa del 25%. La misura ha avuto un impatto soprattutto sulle principali aziende del settore in Europa, tra cui ArcelorMittal e Aperam. Voestalpine a Vienna e Salzgitter a Francoforte hanno chiuso in profondo rosso, mentre Thyssenkrupp ha registrato un lieve calo, recuperando sul finale.
Non c’è stata la prevista telefonata tra Trump e il presidente cinese Xi-Jinping, e la Cina ha reagito lanciando tariffe del 10% su merci americane per un valore di US$ 14 miliardi tra cui gas liquefatto e macchine agricole.
A spingere l’ottimismo sui mercati è stato tuttavia l'incontro “telefonico plurimo” tra Trump e il presidente russo Putin, che fa sperare in una possibile tregua in Ucraina.
L’attenzione degli investitori resta rivolta anche ai dati economici in arrivo, soprattutto a quelli sull’inflazione americana di gennaio e alla testimonianza del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, al Senato mercoledì.
Wall Street ha chiuso in rialzo: Dow Jones +0,38%, Nasdaq +0,98% e S&P500 +0,67%. Gli investitori si concentrano principalmente sui dazi e sulle trimestrali. McDonald's ha comunicato risultati contrastanti, con un utile adjusted di US$ 2,83 per azione, in linea con le aspettative, su ricavi di 6,39 miliardi, rispetto ai 6,44 previsti.
Durante la settimana, saranno diffusi i risultati di Coca-Cola, Shopify, Cisco e Applied Materials, mentre blue-chips come Moderna, Vertex, Robinhood e Coinbase forniranno aggiornamenti nei settori sanitario, fintech e cripto.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto un nuovo record, col contratto di aprile vicino a 3.000 dollari/oncia, salendo +1,5%.
Il petrolio ha visto una risalita, con il WTI (greggio di riferimento Usa) a 72 dollari/barile (+1,5%). Il prezzo del metano in Europa hanno mostrato un aumento del 3,8%, ma stamattina subisce un calo, scendendo sotto 58 euro/megawattora.
Oggi, 11 febbraio, i mercati azionari europei sono contrastati, con gli investitori in attesa di valutare gli effetti delle nuove misure di Trump.
Nonostante i timori sui dazi, ieri Wall Street ha chiuso in rialzo, mentre stamane i listini asiatici sono stati più influenzati dalle decisioni americane, con la borsa giapponese chiusi per festività. In generale, i mercati asiatici mostrano debolezza: l’indice Hang Seng in ribasso dello 0,97% e il Shanghai Composite è in calo. Anche l’India vede una leggera flessione, il BSE Sensex di Mumbai ha chiuso a -0,4%. Solo il KOSPI coreano è salito, +0,41%.
I titoli acciaieri cinesi sono sotto pressione, con Baoshan Iron and Steel, HBIS, Angang Steel e altre che sono scesi tra -0,3% e -3%. Il prezzo dell’acciaio ha segnato una flessione sullo Shanghai Futures Exchange di oltre -1%.
In controtendenza, Alibaba continua a salire, guadagnando +30% dall'inizio dell’anno, grazie all’aggiornamento della sua offerta di intelligenza artificiale e alla visita del fondatore Jack Ma agli uffici di Xianyu, il più grande mercato online cinese di beni usati.
I timori legati alle questioni geopolitiche, come il conflitto in Ucraina e la situazione nella Striscia di Gaza, restano sullo sfondo, ma torna alla ribalta quello dell'Intelligenza Artificiale dopo l'annuncio di Elon Musk di offrire US$ 97,4 miliardi per acquisire la non-profit OpenAI, dichiarando di fatto guerra al CEO Sam Altman sul futuro dell’azienda creatrice di ChatGPT.
Sul fronte delle materie prime, l’indice Bloomberg Commodity ha superato 105 dollari, il top dal maggio scorso, con il gas USA che ha guadagnato +4% e il caffè che ha raggiunto un nuovo record, con un altro +4,5%.
La Commissione Europea ha dichiarato che reagirà ai dazi su acciaio e alluminio, ma solo dopo aver esaminato le misure precise adottate dagli USA. In questo scenario, è prevedibile che le principali materie prime continueranno a salire.
Il prezzo dell’oro ha raggiunto 2.900 dollari/oncia, in parte spinto dalla paura che i dazi sugli acciai possano essere estesi anche al metallo raro. La forte domanda ha fatto sì che grandi quantità di oro arrivassero negli Stati Uniti da Londra, Svizzera e Asia.
Inoltre, Pechino sta incoraggiando le assicurazioni a investire l'1% dei loro asset in oro, per un ammontare stimato in circa US$ 24,7 miliardi.
Il rialzo di Wall Street e il record dell'oro hanno contribuito a una ripresa nel settore delle criptovalute, con il Bitcoin che è tornato sopra i 98.000 dollari. Gli afflussi settimanali nei prodotti negoziati in borsa incentrati sulle criptovalute hanno raggiunto 1,26 miliardi di dollari, con un totale di 47,9 miliardi di dollari nell'ultimo anno, secondo i dati di Bloomberg.
Forte inizio di settimana con Powell e inflazione.Forte inizio di settimana con la testimonianza di Powell e i dati sull'inflazione.
di Marco Bernasconi 11 Febbraio 2025
A Wall Street si dice:
"Non guardare il mercato tutti i giorni. Guardalo solo quando sei pronto a vendere."
– Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
Le preoccupazioni sui dazi e sull'inflazione continueranno a influenzare il mercato questa settimana, ma le azioni hanno comunque avuto un avvio positivo lunedì, con tutti i principali indici in rialzo.
Il NASDAQ è aumentato di quasi l'1% (circa 190 punti) nella giornata odierna, chiudendo a 19.714,27, mentre il settore tecnologico ha registrato un rialzo significativo, con NVIDIA (NVDA) in crescita di quasi il 3%. Anche altri titoli al di fuori del gruppo "Magnificent 7" hanno mostrato performance notevoli, tra cui Palantir (PLTR, +5,2%), Broadcom (AVGO, +4,5%) e Micron (MU, +3,9%), solo per citarne alcuni. Nel frattempo, l'S&P 500 è salito dello 0,67% a 6.066,44, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,38% (circa 167 punti) chiudendo a 44.470,41.
Le azioni stanno recuperando terreno dopo una settimana difficile, in cui i principali indici erano entrati nella sessione di venerdì con guadagni, prima che le tensioni legate ai dazi e all'inflazione li facessero arretrare. Inoltre, al momento della stesura di questo articolo, si attende ancora un'eventuale decisione da parte dell'ex presidente Donald Trump riguardo un'imposizione tariffaria del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio.
I dazi e il rischio per la Fed
Uno dei maggiori rischi per i mercati, a mio avviso, è che i dazi proposti possano spingere la Federal Reserve a prolungare la pausa nella riduzione dei tassi di interesse. Ciò potrebbe portare a tassi elevati più a lungo del previsto, aumentando il rischio che qualcosa nell'economia subisca una battuta d’arresto. Questo è un aspetto da monitorare attentamente, man mano che il dibattito sui dazi prosegue.
I dati sull'inflazione e l'impatto sulla Fed
A proposito della Federal Reserve, gli operatori di mercato stanno aspettando con ansia il rapporto sull'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) di domani e il rapporto sull'Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) di giovedì, che offriranno maggiori indicazioni sulle tendenze dell'inflazione e sui loro possibili effetti sulla politica monetaria.
Di recente, gli investitori non sono rimasti soddisfatti dell’andamento dell’inflazione, in quanto il suo lungo processo di raffreddamento sembra essersi fermato.
Venerdì scorso è emerso che le aspettative di inflazione a un anno sono balzate al 4,3%, secondo l'Indice di Fiducia dei Consumatori dell'Università del Michigan. Si tratta del livello più alto registrato da novembre 2023.
Dal momento che il recente rapporto sull'occupazione non ha avuto un impatto significativo sul mercato azionario, la pubblicazione del dato sull'inflazione di gennaio, prevista per domani, potrebbe invece innescare movimenti più decisi. Tuttavia, è difficile immaginare che l'inflazione possa davvero spostare l'ago della bilancia, a meno che il dato non risulti significativamente superiore o inferiore alle attese.
Utili aziendali e la testimonianza di Powell
La sessione di oggi include diversi report sugli utili, tra cui quelli di:
Coca-Cola (KO)
Shopify (SHOP)
Gilead Sciences (GILD)
BP (BP)
Marriott International (MAR)
DoorDash (DASH)
Inoltre, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, inizierà domani due giorni di testimonianza al Congresso. Il primo intervento avverrà davanti a una commissione del Senato, seguito da un'ulteriore audizione davanti a una commissione della Camera il giorno successivo.
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Con una strategia mirata e la giusta mentalità, puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
Oggi propongo alla vostra attenzione: Oracle (ORCL)
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° Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento!
° Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
GOLD | Powell alle 16:00.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Oggi testimonianza di Powell ore 16, cosa combinerà?
Nel mentre vi ho lasciato le mie fasce di valutazione per oggi, occhi aperti perché c'è un'enorme volatilità.
Non tradate per forza, ricordatevi che domani ci sarà l'inflazione americana.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Trump non molla, ma neppure le borseL'S&P 500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq è salito dell’1,3% e il Dow Jones ha chiuso positivo dello 0,30% nella sessione di inizio settimana. Tutto questo nonostante Trump non molli la presa e parli di nuovi dazi, questa volta su alluminio e acciaio, senza specificare chi potrebbe essere preso di mira. Sembrerebbe rivolgersi all’Europa, e qualcuno ipotizza anche la Gran Bretagna.
Il Presidente ha parlato di tariffe al 25% e ha affermato che questa settimana ne saranno annunciate anche di nuove verso quei paesi che non reciprocano, ricordando qualche paese asiatico, India in testa. Il portavoce e Consigliere della Casa Bianca Hasset ha dichiarato che l’India pone dazi elevati sui prodotti USA e per contro non ne paga sull’export negli USA e ciò va corretto.
VALUTE
Il dollaro rimane sostenuto, e nulla per ora sembra pregiudicarne la price action rialzista. Anche in assenza di ufficiali dichiarazioni di Trump, la moneta USA è rimasta pressoché tutta la seduta a ridosso dei massimi di periodo, senza però, almeno per ora, riuscire a violarli.
L’EUR/USD rimane vicino a 1.0300, primo supporto di breve, al di sotto del quale troviamo 1.0270 e 1.0220, seguiti da 1.0170. Al rialzo, per ora, solo timide correzioni. Il Cable sembra voler puntare a 1.2320 e in sequenza 1.2250.
Non sale però l’USD/CAD, che rimane non lontano dal supporto chiave di 1.4270, forse in ragione del fatto che tutte le notizie negative sul paese nordamericano, compresa la promessa di tariffe del 25%, sembrano ormai scontate dai prezzi attuali. Per di più, se gli USA vogliono ridurre il deficit commerciale con il paese confinante, devono svalutare il dollaro e forse questo è il primo segnale che qualcosa cambierà anche sugli altri rapporti valutari.
Oceaniche che ripiegano e restano deboli, e anche l’USD/JPY dai minimi di 151.00 ha in fondo recuperato solo 100 pips, rimanendo in trend ribassista.
ALLUMINIO
I future sull'alluminio hanno registrato modesti guadagni, attestandosi intorno ai 2.640 dollari a tonnellata, dopo che il presidente Trump ha annunciato l'intenzione di imporre una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti. Ma il Presidente non ha però specificato verso chi e quando sarebbero entrate in vigore.
Gli Stati Uniti dipendono dalle importazioni per quasi la metà del loro consumo di alluminio, con il Canada come principale fornitore, seguito dagli Emirati Arabi Uniti. Nel 2018, durante il suo primo mandato da presidente, Trump ha imposto una tariffa del 10% sulle importazioni di alluminio, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Nel frattempo, i prezzi dell'alluminio erano già in rialzo, seguendo ampi guadagni nei metalli di base poiché le preoccupazioni per l'offerta e il miglioramento degli indicatori di produzione sostenevano le aspettative della domanda.
ACCIAIO
I futures sulle barre d'acciaio si sono attestati sotto i 3.300 CNY a tonnellata, in mezzo all'incertezza sulla politica commerciale degli Stati Uniti, mentre il presidente Donald Trump ha annunciato i piani per una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio oltre che su quelle di alluminio. L'ampia misura minaccia i legami commerciali globali e solleva preoccupazioni per i principali esportatori come la Corea del Sud.
Mentre Trump ha precedentemente imposto e poi sospeso le tariffe su partner chiave come Canada e Messico, la mancanza di chiarezza alimenta il malessere. Le importazioni di acciaio degli Stati Uniti, sebbene rappresentino una quota minore del consumo, sono cruciali per le industrie che si affidano a gradi speciali, tra cui aerospaziale, automobilistico ed energetico. Durante il primo mandato di Trump, alcune compagnie petrolifere hanno ottenuto delle esenzioni.
La Corea del Sud, che ha già diversificato le esportazioni sin dalle politiche commerciali iniziali di Trump, ora spedisce circa il 70% della sua media pre-2018 negli Stati Uniti in volume, sebbene il paese rimanga il suo principale cliente di acciaio in termini di valore.
ORO, NUOVI MASSIMI SOPRA I 2900 DOLLARI
L'oro è balzato oltre i 2.900 dollari l'oncia lunedì, raggiungendo un nuovo massimo storico questa notte a 2.942, spinto dalla domanda di beni rifugio dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nuovi dazi globali. La mossa si aggiunge ai dazi sui metalli esistenti come parte della sua revisione della politica commerciale.
Nel frattempo, le aspettative di una politica monetaria più accomodante da parte delle principali banche centrali stanno anche sostenendo il prezzo della materia prima. Gli investitori hanno continuato ad anticipare due tagli dei tassi della Fed nel 2024 nonostante i solidi dati sul lavoro, in linea con le proiezioni del FOMC. Anche la Banca d'Inghilterra ha tagliato i tassi la scorsa settimana con un approccio più accomodante del previsto, mentre la RBI ha implementato il suo primo taglio dei tassi da quando le misure legate alla pandemia sono state quasi cinque anni fa.
Gli acquisti di oro da parte delle banche centrali hanno ulteriormente sostenuto i lingotti, con la Pboc che ha aggiunto alle sue riserve per il terzo mese consecutivo a gennaio, come hanno evidenziato i dati ufficiali.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
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Buongiorno
⚠️Oro è un treno in corsa, difficile saltarci a bordo se non cercando posizionamenti su timeframe inferiori.⚠️
Al momento non sto operando gold, ma lo tengo monitorato.
Gli unici livelli rilevanti che sto controllando sono quelli già segnalati in precedenti analisi.
Temporaneamente mi sposto su altri asset finché non si ristabilizza e rientra un po’
Se dovesse raggiungere livelli chiave, potrei valutare un posizionamento scalping molto soft.
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ci vediamo alle 14.30
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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DAZI...ANCORA!Domenica il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato che prevede di annunciare nuove tariffe del 25% lunedì, mirate alle importazioni di acciaio e alluminio.
L'indice DJP che racchiude le principali materie prime sale dell'1,5%, tornando a ritestare livelli di novembre 2022.
Quali sono i più grandi paesi esportatori di acciaio e alluminio negli Stati Uniti?
Canada seguito da Messico e Germania.
Per ora l’Unione Europea non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale dei nuovi dazi doganali statunitensi, ha affermato la Commissione Europea.
Di conseguenza, " non risponderemo ad annunci di carattere generale privi di dettagli o chiarimenti scritti ", ha scritto la Commissione Ue in una nota, sottolineando che interverrà per proteggere gli interessi delle aziende europee in caso di misure ingiustificate.
L'oro raggiunge i massimi per via delle tensioni sui dazi commer [Le tensioni sui dazi commerciali sembrano destinate a diventare un tema cruciale durante la prima metà dell'anno. Se da un lato le reazioni in tutte le asset class sono state divergenti e incostanti, l'oro ha invece percorso un cammino inverso, salendo costantemente mentre gli investitori ricercano sicurezza.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
L'oro risplende in un contesto incerto
Prese di posizione, minacce, passi indietro e rappresaglie: l'approccio di Trump alle tariffe presenta tutti i tratti distintivi del suo primo mandato ed il settore metallurgico è tornato nel mirino. La decisione odierna di imporre tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio è solo l'ultima escalation di una guerra commerciale sempre più intensa.
La risposta delle varie asset class è stata disomogenea. Le reazioni dei mercati azionari sono state specifiche per ogni settore, ad esempio le case automobilistiche e le azioni legate ai consumatori hanno accusato il colpo, mentre i mercati valutari hanno registrato forti oscillazioni. La scorsa settimana l'USD/CAD è salito per un breve periodo ai massimi degli ultimi 20 anni prima dell'inversione di tendenza, mettendo in evidenza la volatilità.
L'oro, tuttavia, ha seguito un percorso decisamente più consueto, approfittando del suo storico ruolo come bene rifugio dall'inflazione e dall'incertezza dei mercati. A fronte dell'escalation delle tensioni e dell'aumento dei timori per l'inflazione, il metallo pregiato è riuscito a trovare un sostegno solido, spingendosi verso nuovi massimi.
Prospettive sotto il profilo tecnico: Momentum forte anche se servono segni che indicano un pullback
L'oro ha registrato un rialzo maggiore del 10% da inizio anno, rompendo una resistenza chiave per poi mantenere i guadagni. Il trend rimane forte, ma ci sono un paio di segnali che lasciano intendere che potremmo assistere a un consolidamento nel breve periodo prima della prossima ascesa.
In primo luogo, il posizionamento dell'oro rispetto ai canali di Keltner. Queste bande, che utilizzano l'Average True Range (ATR) per adattarsi dinamicamente alla volatilità, in genere racchiudono circa l'85% della price action. Se i prezzi chiudono al di fuori della banda superiore per più sessioni, questo suggerisce spesso che il momentum si sta esaurendo e che è possibile che si verifichi un ritracciamento.
Anche l'indice di forza relativa (RSI) si sta spingendo in territorio di ipercomprato, a 77. Sebbene questo confermi un forte momentum - e non ci sono segni di divergenza negativa (quando il prezzo si muove più in alto ma l'RSI inizia a ritardare) - esso indica che l'oro potrebbe raggiungere un punto di stallo nel breve termine.
Per i trader che cercano di posizionarsi nel contesto generale del trend, un pullback potrebbe fornire un punto di entrata più favorevole. Qualora si verificasse un ritracciamento a bassa volatilità, questo rafforzerebbe la forza del trend rialzista e offrirebbe l'opportunità di entrare a livelli migliori.
Grafico a candele giornaliere dell'oro
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.02.2025 Trump "parla con Putin" per cercare una soluzione del conflitto in Ucraina.
L’introduzione di dazi Usa spaventa meno, sarà selettiva e senza urgenza.
Sale ancora il prezzo del gas europeo: possibili ricadute sull’inflazione.
DeepSeek ridà tono alle azioni tech cinesi “minori”: occhi aperti!
Le Borse europee hanno chiuso in lieve ribasso il 7 febbraio, sebbene abbiano registrato una settimana positiva. Milano, dopo aver raggiunto i massimi dal 2008, ha segnato -0,18%. Francoforte e Madrid hanno perso -0,26%, Londra e Parigi sono scese -0,4%. Wall Street ha aperto piatta, ma ha poi ceduto terreno nel corso della seduta, con l'incertezza generata dai dati sull'occupazione negli Stati Uniti.
A gennaio, negli Stati Uniti, sono stati creati solo 143.000 nuovi posti di lavoro, sotto alle previsioni di 170.000 unità. Questo dato è anche inferiore rispetto ai 256.000 creati a dicembre. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è sceso dal 4,1% al 4,0%.
Il dato è cruciale poiché il mercato del lavoro è visto come fondamentale per le future politiche della Federal Reserve. In aggiunta, l'indice di fiducia dei consumatori, misurato dall'Università del Michigan, è calato a 67,8 a febbraio, segnando i minimi da sette mesi, sotto le previsioni degli analisti di 71,8.
In un contesto geopolitico sempre più delicato, Donald Trump e Vladimir Putin si sono sentiti per discutere la situazione Ucraina. Trump ha espresso l'intenzione di porre fine alle ostilità, e la prospettiva di una tregua potrebbe rivelarsi positiva per le borse globali.
Tuttavia, è probabile che la spesa militare rimarrà elevata, poiché Trump ha chiesto agli alleati NATO di aumentare i loro investimenti. A livello economico, la ricostruzione dell'Ucraina, stimata dalla Banca Mondiale in circa USD 500 miliardi, avrà bisogno di grandi quantità di materiali come acciaio e cemento, un’opportunità per le aziende europee di questi settori.
Sul fronte commerciale, Trump ha dichiarato l’intenzione di imporre dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Usa, senza specificare una data di applicazione. Trump ha ritardato la sospensione dell'esenzione da dazi per i pacchi cinesi a basso valore, offrendo una breve tregua per rivenditori come Alibaba e JD.com.
Nel frattempo, Ursula von der Leyen, presidente Commissione Europea, ha annunciato il "Clean Industrial Deal" con l'intento di ridurre costi energetici e aumentare l'uso di energie rinnovabili (non fossili). Il piano include anche l’uso di gas e nucleare come fonti alternative.
ECB: in Eurozona, il tasso di interesse "neutrale" è stato valutato tra l'1,75% e il 2,25%, lasciando ampi margini per future riduzioni dei tassi (due tagli da 25 bps) dall'attuale 2,75%.
Resta fiacca la congiuntura tedesca: l'istituto Ifo prevede una crescita del PIL dello 0,4% nel 2025, segnalando la necessità di riforme economiche.
Stamane in Asia, l'Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato l'1,5%, mentre il CSI 300 della Cina continentale è rimasto stabile. Le azioni Xiaomi e Alibaba hanno registrato forti aumenti, rispettivamente +2,4% e +5,3%, grazie alle notizie positive su DeepSeek, startup cinese dell'intelligenza artificiale.
L’azione automobilistica Dongfeng è salita +26% dopo l'annuncio di una ristrutturazione, mentre Changan Automobile ha guadagnato +4,7%.
Il Nikkei giapponese ha guadagnato +0,2%, mentre lo yen si è stabilizzato a 152 da 151,7 di venerdì scorso. Il premier giapponese Shigeru Ishiba, tornato da Washington, ha dichiarato che l’intesa con Trump è "più che cordiale", riducendo le aspettative su potenziali misure commerciali contro il Giappone.
Nel mercato delle materie prime, il greggio Brent registra stamane +0,7% dopo 3 settimana consecutiva in calo, con una perdita complessiva del 2,7%: guerre commerciali e sanzioni contro l'Iran continuano a generare incertezza.
Il gas naturale in Europa ha toccato un nuovo massimo, salendo al prezzo record di 55,70 euro al MWh, con un incremento del 14% da inizio anno.
L'indice Bloomberg delle principali commodity ha chiuso una settimana positiva (+1,90%) e ha ampliato il guadagno da inizio anno al +5,8%. Con l'arrivo di un'ondata di freddo in Europa, la domanda per riscaldamento sale, con possibili prelievi rapidi dalle scorte: l'Europa è sempre più dipendente dalle importazioni di gas naturale liquefatto.
Nel settore dell'acciaio, gli esperti di Bank of America ritengono che il protezionismo e la spinta verso la decarbonizzazione possano sostenere i prezzi dell'acciaio in Europa, dove la domanda nel settore edile e automobilistico ha rallentato rispettivamente dell'1,5% e del 6%, ma un recupero è prevsito a partire dal 2025.
L'oro continua a correre, raggiungendo i 2.886 USD/oncia, all’indomani della sesta settimana positiva consecutiva (+2,2%). La guerra commerciale globale, con le sue incertezze, spinge gli investitori verso asset rifugio come l'oro. La Cina ha aumentato le sue riserve auree per il 3’ mese consecutivo, raggiungendo un valore 206,53 miliardi di dollari, da 193,43.
Secondo Neel Kashkari, presidente della Federal Reserve di Minneapolis, è probabile che i tassi di interesse vengano ridotti "in modo modesto" nel 2025.
Nel mercato obbligazionario, i principali bond governativi hanno visto una seconda settimana positiva consecutiva: i rendimenti dei Treasury 10 anni sono scesi al 4,49%, i Bund tedeschi al 2,37% e i BTP italiani al 3,47%. Lo spread BTP-Bund sceso a 109 punti base, avvicina i minimi da oltre 2 anni.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GOLD | Post NFP.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Post NFP, il GOLD si riposa un po' per poi performare e andare a fare nuovi massimi storici.
Ora c'è poco da dire e da fare a mio parere, bisogna solo valutare qualche scalp/intraday a rialzo (senza dover correre molti rischi) nelle zone adeguate.
Ve ne ho lasciate un paio.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Dazi e inflazione stoppano i risultati settimanali del mercato.I timori per dazi e inflazione compromettono i risultati settimanali del mercato.
di Marco Bernasconi 10 Febbraio 2025.
A Wall Street si dice:
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Non ha senso fare molte cose se non sai cosa stai facendo."
— Warren Buffett
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La mia opinione e il mio punto sul mercato oggi
Negli ultimi giorni, i due fattori che stanno davvero destabilizzando il mercato sono i dazi e l'inflazione... e venerdì ne abbiamo avuto un assaggio di entrambi, con il risultato di un calo generale delle azioni nella settimana.
• Il NASDAQ è crollato dell'1,36% (circa 268 punti) chiudendo a 19.523, registrando una perdita settimanale di circa 0,5%.
• Il Dow Jones è sceso dello 0,99% (circa 444 punti) chiudendo a 44.303,40.
• L'S&P 500 ha perso lo 0,95%, chiudendo a 6.025,99, con cali settimanali rispettivamente dello 0,5% e dello 0,2%.
Fino alla sessione odierna, tutti e tre gli indici erano in territorio positivo per la settimana.
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I dazi come fonte di incertezza
Le azioni sono state penalizzate lunedì 3, quando l'ex presidente Donald Trump ha rilanciato i piani per nuovi dazi su Canada, Messico e Cina (sebbene l’applicazione sia stata posticipata di un mese per i primi due Paesi).
Inoltre, venerdì si è diffusa la notizia che il presidente intende introdurre dazi reciproci sui partner commerciali degli Stati Uniti. Come spesso accade, gli investitori si interrogano su quanto questi dazi siano definitivi o se siano semplicemente strumenti di negoziazione.
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L'inflazione spaventa gli investitori
Un'altra fonte di tensione è arrivata dai dati dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che ha riportato:
• Un aumento delle aspettative di inflazione a un anno al 4,3%, con un balzo dell’1% rispetto alle previsioni, segnando il valore più alto da novembre 2023.
• Un valore della fiducia dei consumatori a 67,8 per febbraio, inferiore alle aspettative.
Questo non è un buon segnale, ma è possibile che i timori legati ai dazi abbiano influenzato questi numeri. In ogni caso, il mercato ha reagito negativamente, innescando vendite dopo la pubblicazione di questi dati.
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Il rapporto sulle buste paga passa in secondo piano
L’attenzione su dazi e inflazione ha oscurato il rapporto sui posti di lavoro non agricoli, che tutti ritenevano sarebbe stata la notizia principale della giornata.
• L’economia ha aggiunto 143.000 posti di lavoro lo scorso mese, ben al di sotto delle aspettative di circa 170.000,
• Calo netto rispetto ai 256.000 del mese precedente.
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Amazon in calo, il focus si sposta su NVIDIA
Le azioni di Amazon (AMZN) sono scese del 4% venerdì, a causa delle deludenti previsioni sui ricavi del primo trimestre, nonostante la società abbia superato le aspettative sia sugli utili netti che sui ricavi complessivi.
Per il momento, gli occhi del mercato restano puntati sui risultati dei Mag 7 (le sette big tech del mercato), in particolare su NVIDIA (NVDA), che pubblicherà i suoi risultati il 26 febbraio.
Negli ultimi tempi, l’attenzione si è concentrata sui risultati finanziari di queste grandi aziende, che molti investitori hanno trovato deludenti. Tuttavia, questa visione negativa sembra essere più legata ai loro enormi budget di spesa in conto capitale per l'intelligenza artificiale, piuttosto che a una reale debolezza della loro redditività, che resta enorme e sostenibile nel tempo.
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Uno scenario positivo nel lungo termine
Come abbiamo evidenziato più volte, il quadro generale degli utili rimane solido e rassicurante. Il tono e la sostanza dei commenti del management contribuiscono a rafforzare la fiducia nelle attuali aspettative di mercato per una significativa crescita nel 2025 e oltre.
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Cosa aspettarsi nella prossima settimana?
Tra le principali aziende che pubblicheranno i risultati questa settimana ci sono:
• McDonald’s (MCD)
• Deere (DE)
• Coca-Cola (KO)
• Shopify (SHOP)
• Lyft (LYFT)
• DoorDash (DASH)
Inoltre, saranno rilasciati importanti dati macroeconomici:
• Mercoledì: Indice dei prezzi al consumo (CPI)
• Giovedì: Indice dei prezzi alla produzione (PPI)
• Venerdì: Vendite al dettaglio
Tuttavia, sembra che il mercato stia prendendo spunto principalmente dalle discussioni sui dazi, che continuano a rappresentare un'incertezza indesiderata per il futuro.
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Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
Con una strategia mirata e la giusta mentalità, puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente.
Unisciti a noi e inizia a investire con intelligenza, approfittando dei prezzi bassi e delle opportunità che il mercato offre in questo momento di panico.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
° Oggi propongo alla vostra attenzione: First Busey (BUSE)
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di Marco Bernasconi 10 Febbraio 2025.
A Wall Street si dice:
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Non ha senso fare molte cose se non sai cosa stai facendo."
— Warren Buffett
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La mia opinione e il mio punto sul mercato oggi
Negli ultimi giorni, i due fattori che stanno davvero destabilizzando il mercato sono i dazi e l'inflazione... e venerdì ne abbiamo avuto un assaggio di entrambi, con il risultato di un calo generale delle azioni nella settimana.
• Il NASDAQ è crollato dell'1,36% (circa 268 punti) chiudendo a 19.523, registrando una perdita settimanale di circa 0,5%.
• Il Dow Jones è sceso dello 0,99% (circa 444 punti) chiudendo a 44.303,40.
• L'S&P 500 ha perso lo 0,95%, chiudendo a 6.025,99, con cali settimanali rispettivamente dello 0,5% e dello 0,2%.
Fino alla sessione odierna, tutti e tre gli indici erano in territorio positivo per la settimana.
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I dazi come fonte di incertezza
Le azioni sono state penalizzate lunedì 3, quando l'ex presidente Donald Trump ha rilanciato i piani per nuovi dazi su Canada, Messico e Cina (sebbene l’applicazione sia stata posticipata di un mese per i primi due Paesi).
Inoltre, venerdì si è diffusa la notizia che il presidente intende introdurre dazi reciproci sui partner commerciali degli Stati Uniti. Come spesso accade, gli investitori si interrogano su quanto questi dazi siano definitivi o se siano semplicemente strumenti di negoziazione.
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L'inflazione spaventa gli investitori
Un'altra fonte di tensione è arrivata dai dati dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che ha riportato:
• Un aumento delle aspettative di inflazione a un anno al 4,3%, con un balzo dell’1% rispetto alle previsioni, segnando il valore più alto da novembre 2023.
• Un valore della fiducia dei consumatori a 67,8 per febbraio, inferiore alle aspettative.
Questo non è un buon segnale, ma è possibile che i timori legati ai dazi abbiano influenzato questi numeri. In ogni caso, il mercato ha reagito negativamente, innescando vendite dopo la pubblicazione di questi dati.
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Il rapporto sulle buste paga passa in secondo piano
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Amazon in calo, il focus si sposta su NVIDIA
Le azioni di Amazon (AMZN) sono scese del 4% venerdì, a causa delle deludenti previsioni sui ricavi del primo trimestre, nonostante la società abbia superato le aspettative sia sugli utili netti che sui ricavi complessivi.
Per il momento, gli occhi del mercato restano puntati sui risultati dei Mag 7 (le sette big tech del mercato), in particolare su NVIDIA (NVDA), che pubblicherà i suoi risultati il 26 febbraio.
Negli ultimi tempi, l’attenzione si è concentrata sui risultati finanziari di queste grandi aziende, che molti investitori hanno trovato deludenti. Tuttavia, questa visione negativa sembra essere più legata ai loro enormi budget di spesa in conto capitale per l'intelligenza artificiale, piuttosto che a una reale debolezza della loro redditività, che resta enorme e sostenibile nel tempo.
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Come abbiamo evidenziato più volte, il quadro generale degli utili rimane solido e rassicurante. Il tono e la sostanza dei commenti del management contribuiscono a rafforzare la fiducia nelle attuali aspettative di mercato per una significativa crescita nel 2025 e oltre.
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Cosa aspettarsi nella prossima settimana?
Tra le principali aziende che pubblicheranno i risultati questa settimana ci sono:
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• Giovedì: Indice dei prezzi alla produzione (PPI)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
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Oggi andiamo a esaminare l'andamento del Gold, ma voglio ricordarvi che non siamo limitati solo a questo asset.
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💡 🔍 Analisi Gold del Giorno🔍💡
buon inizio settimana a tutti
Quindi la guerra è iniziata?.
Questa volta è la guerra del commercio e delle tariffe.
La Cina ha imposto tariffe di ritorsione agli Stati Uniti, ha affermato domenica l'ambasciata cinese a Washington, colpendo beni per un valore di circa 14 miliardi di dollari e infrangendo le speranze che una guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali potesse essere evitata.
Il presidente Donald Trump ha dichiarato che lunedì annuncerà tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio.
continuo a mantenermi rialzista su gold, i livelli che prendo in considerazioni sono questi segnati.
di solito lunedi non opero.
attendiamo sviluppi e attendiamo sessione americana per il posizionamento.
al momento nulla da aggiungere.
ci vediamo oggi
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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-BE PATIENCE
Il mondo delle tariffe e dei daziCon l’elezione di Trump, molti economisti e esperti di politica internazionale hanno cominciato a chiedersi come sarà il mondo dopo l'ultima guerra commerciale che Trump sembrerebbe voler scatenare. Vi sono due correnti di pensiero che si stanno scontrando sulle conseguenze globali di dazi e tariffe.
Un primo gruppo prefigura due scenari. Il primo, più ottimistico, considera un peggioramento delle reciproche relazioni economiche tra paesi e una profonda recessione economica. Il secondo ipotizza addirittura uno scenario bellico. Questa corrente di pensiero ritiene che una volta che i paesi entrano in guerre commerciali, non possono facilmente tirarsi indietro senza perdere la faccia. Il protezionismo che ne deriva porterebbe quindi a un rallentamento economico generalizzato, stagflazione e disoccupazione, da cui una corsa agli armamenti con conseguenze che tutti possiamo immaginare.
Un’altra corrente di pensiero ritiene invece che minacciare tariffe per poi ridimensionarle o rinviarle, come è accaduto finora, faccia parte di una strategia ben definita. L'obiettivo principale sarebbe quello di raggiungere accordi per aggiustare squilibri economici evidenti tra diverse aree. Secondo questo tipo di analisi, Trump utilizzerebbe "l'arte dell'accordo", minacciando tariffe e annessioni, per raggiungere obiettivi non propriamente bellicosi, ma allo scopo di ridimensionare l’espansione economica e silenziosa della Cina, avvenuta con il benestare degli occidentali negli ultimi 25 anni, oltre alla necessità di riportare la produzione negli Stati Uniti.
Non sta a noi giudicare quale sia la corrente di pensiero più affine alla realtà. Ognuno è libero di pensarla come meglio crede, ma occorre avere consapevolezza dei diversi scenari in gioco, anche i più improbabili, per comprendere le possibili reazioni dei mercati finanziari, che potrebbero diventare estremamente erratici.
TRUMP NUOVAMENTE PROTAGONISTA
Dopo un inizio positivo, venerdì scorso i listini USA hanno chiuso in rosso, in seguito alle dichiarazioni del Presidente USA, che avrebbe dichiarato di voler emettere tariffe reciproche fin da subito, senza specificare a chi fossero indirizzate. Il mercato ha reagito rapidamente, con l'S&P 500 e il Nasdaq che hanno perso rispettivamente lo 0,95% e l'1,3%, mentre il Dow Jones è sceso di 443 punti, ovvero dell’1%.
Ad aumentare l'avversione al rischio tra gli investitori, anche il dato sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan, che ha rivelato che le aspettative di inflazione a un anno sono salite al 4,3%, il livello più alto da novembre 2023. Ciò costringe la Fed a mantenere un approccio hawkish sui tassi.
Nel frattempo, il rapporto sull'occupazione di gennaio ha evidenziato un aumento di 143.000 posti di lavoro, leggermente al di sotto delle aspettative, ma va detto che il tasso di disoccupazione è sceso al 4,0%. Nel corso della settimana appena conclusa, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno guadagnato ciascuno l'1,5%, mentre il Dow Jones è salito dello 0,8%.
VALUTE, EURUSD ROMPE I SUPPORTI
EurUsd ha violato i primi supporti chiave, posizionati a 1.0350, sull’onda delle dichiarazioni di Trump rilasciate venerdì sera, e ha toccato un minimo a 1.0304 prima di correggere e chiudere a 1.0330. A questo punto, stanti così le cose, ovvero considerando un Trump ancora aggressivo sui dazi, il dollaro potrebbe insistere nella sua inesorabile corsa al rialzo, andando a cercare gli obiettivi di medio e lungo termine posti a 1.0240, 1.0170 e parità.
Il mercato appare dollaro-centrico, ad eccezione del UsdJpy, in una fase che potremmo ricondurre a un ciclo di risk off che potrebbe incrementare la tensione tra gli investitori. E così Gbp, Aud, Cad e Nzd potrebbero perdere quota ancora contro il biglietto verde, mentre sullo Jpy, Chf e Cad emerge una forza relativa legata a situazioni specifiche, ovvero possibili rotture di UsdCad dei supporti chiave a 1.4270, così come per UsdJpy che dopo aver rotto il supporto di 153.70, sembra orientato a 148.60. Per quel che riguarda il UsdChf siamo all’interno di un box compreso tra 0.890 e 0.9200.
MERCATO DEL LAVORO USA
L'economia statunitense ha aggiunto 143.000 posti di lavoro a gennaio 2025, ben al di sotto del dato precedente, peraltro rivisto al rialzo di 307.000 a dicembre e delle previsioni di 170.000. Gli aumenti di posti di lavoro si sono verificati nell'assistenza sanitaria, nel commercio al dettaglio e nell'assistenza sociale. Il Dipartimento del Lavoro (BLS) ha affermato che gli incendi boschivi a Los Angeles e il rigido clima invernale in altre parti del paese non hanno avuto "alcun effetto evidente" sull'occupazione.
Nel frattempo, il BLS ha pubblicato i dati del 2024, nel quale l'occupazione dipendente è aumentata di 1,99 milioni, con una media di 166.000 posti di lavoro al mese, inferiore ai 2,2 milioni e all’aumento medio mensile di 186.000 inizialmente segnalato. A fronte di ciò, si deve ricordare però che i guadagni orari medi per tutti i dipendenti delle buste paga private non agricole sono aumentati dello 0,5% in un mese, a 35,87 dollari a gennaio 2025, il massimo da agosto 2024, al di sopra delle stime di mercato di un aumento dello 0,3%. Negli ultimi 12 mesi, i guadagni orari medi sono aumentati del 4,1%, sopra le attese e a dimostrazione della resilienza del mercato del lavoro statunitense.
USA, FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è sceso a 67,8 a febbraio 2025 dal 71,1 di gennaio e al di sotto delle previsioni di 71,1. Si tratta del dato peggiore da luglio 2024, con le varie componenti in calo. Inoltre, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono salite al 4,3%, il dato più alto dal novembre 2023. Molti consumatori sembrano preoccupati dell’inflazione, che secondo le stime rimarrà elevata, specie se verranno confermate le tariffe, che sono ovviamente inflattive. Inoltre, anche le aspettative di inflazione a lungo termine sono salite al 3,3%, il livello più alto da giugno 2008.
CANADA, MERCATO DEL LAVORO
Il tasso di disoccupazione in Canada è sceso al 6,6% a gennaio 2025 dal 6,7% del mese precedente, il dato più basso degli ultimi tre mesi, e in calo rispetto alle aspettative del mercato che lo avrebbero visto salire al 6,8%. Il risultato ha alleviato le preoccupazioni di un mercato del lavoro in flessione segnalato dalla Banca del Canada, suggerendo che il mercato del lavoro canadese è più solido del previsto. Il numero di disoccupati è rimasto pressoché invariato rispetto al mese precedente, attestandosi a 1.500.000. Nel frattempo, nel periodo sono stati aggiunti 76.000 posti di lavoro netti per un totale di 20.993.000, ben al di sopra del consenso di un aumento di 25.000. UsdCad in ripiegamento, sui supporti chiave di medio termine di 1.4260-70 area, la cui violazione aprirebbe la strada a livelli decisamente inferiori, posti almeno a 1.3950.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
La prossima settimana negli Stati Uniti, gli investitori si concentreranno sui dati relativi all’inflazione da prezzi al consumo e soprattutto sulla testimonianza del presidente della Fed Powell davanti al Congresso. Ma, sempre nella ottava entrante, attenzione ai PPI USA, alle vendite al dettaglio e produzione industriale, mentre sul fronte trimestrali, attenzione ai rapporti sugli utili di McDonald's, Vertex Pharmaceuticals, Coca-Cola, S&P Global, Cisco Systems, Applied Materials e Deere & Co. Per quel che riguarda i dati macro all’estero, occhio ai CPI e PPI cinesi. Infine, non dimentichiamo il PIL inglese e quello dell’area euro.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Lavoro USA: Salari Alti, Assunzioni Basse. Il Dollaro in BilicoI dati macroeconomici sul mercato del lavoro statunitense appena rilasciati hanno creato un quadro contrastante, generando incertezza e volatilità sui mercati finanziari. Un rialzo dei salari superiore alle attese si scontra con un calo delle nuove assunzioni, mettendo in discussione la solidità dell'economia americana e le prossime mosse della Federal Reserve (Fed).
Salari in Crescita (Average Hourly Earnings m/m): L'incremento del 0.5% su base mensile, rispetto al previsto 0.3%, segnala una persistente pressione inflazionistica. Salari più alti significano maggior potere d'acquisto, ma anche costi di produzione più elevati per le aziende. Questo dato potrebbe spingere la Fed a mantenere una politica monetaria restrittiva più a lungo per contenere l'inflazione.
Rallentamento delle Assunzioni (Non-Farm Employment Change): Il dato sulle nuove assunzioni non agricole, fermo a 143K contro i 169K attesi e i 307K del mese precedente, è un campanello d'allarme. Indica un rallentamento significativo nel mercato del lavoro, che potrebbe riflettere una decelerazione della crescita economica.
Tasso di Disoccupazione Stabile (Unemployment Rate): Il tasso di disoccupazione al 4.0%, leggermente migliore delle aspettative, offre un barlume di ottimismo. Tuttavia, in combinazione con il calo delle assunzioni, suggerisce che l'economia potrebbe iniziare a perdere slancio.
Febbraio Ribassista Anticipato: Borse e Cripto a Rischio?Febbraio, tradizionalmente noto per essere un mese volatile e spesso ribassista, potrebbe quest'anno sorprendere con un calo anticipato. Sia le borse che il mercato delle criptovalute mostrano segnali di affaticamento dopo aver raggiunto nuovi massimi storici, e le condizioni di ipercomprato di breve termine sembrano suggerire un'imminente correzione.
Quest'anno, la situazione sembra ancora più delicata. Gli indici azionari hanno raggiunto livelli record, spinti da un ottimismo generalizzato e da aspettative di crescita economica. Allo stesso modo, il mercato delle criptovalute ha registrato un'impennata, alimentata dall'interesse istituzionale e dalla crescente adozione di massa. Tuttavia, questa euforia ha portato a condizioni di ipercomprato di breve termine, segnalando un possibile eccesso di speculazione.
Banca Mediolanum ( BMED ), Strategia rialzista di lungo periodoBanca Mediolanum ( BMED ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
La società è stata fondata nel 1982 e ha sede a Basiglio, in Italia. Banca Mediolanum S.p.A. fornisce vari prodotti e servizi bancari in Italia. L'azienda offre conti correnti, mutui e prestiti. Offre anche carte di debito, di credito e prepagate; prodotti di risparmio e di investimento, come azioni e obbligazioni, e servizi di trading; prodotti e servizi assicurativi e pensionistici.
DATI: 26/ 02 /2023
Prezzo = 9.042 Euro
Capitalizzazione = 6,731B
Beta (5 anni mensile) = 1,43
Rapporto PE ( ttm ) = 9,42
EPS ( ttm ) = 0,96
Target Price Banca Mediolanum di lungo periodo:
1° Target Price: 10.716 Euro
2° Target Price: 12.912 Euro
3° Target Price: 16.036 Euro
4° Target Price: 20 Euro
5° Target Price: 31.50 Euro
INTESA SANPAOLO ( ISP ), Strategia rialzista di lungo periodoINTESA SANPAOLO ( ISP ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Intesa Sanpaolo S.p.A. ha sede a Torino, Italia. Intesa Sanpaolo S.p.A. fornisce vari prodotti e servizi finanziari principalmente in Italia. Opera attraverso sei segmenti: Banca dei Territori, IMI Corporate & Investment Banking, Banche internazionali, Asset Management, Private Banking e Assicurazioni. L'azienda offre prodotti di prestito e deposito; servizi di corporate, investment banking e public finance; servizi di credito industriale, factoring e leasing; soluzioni di asset management; prodotti assicurativi vita e non vita; servizi di bancassicurazione, fondi pensione e servizi fiduciari. Fornisce inoltre servizi di credito al consumo e moneta elettronica, gestione patrimoniale e private banking. L'azienda serve privati, piccole e medie imprese, organizzazioni no-profit, aziende e istituzioni finanziarie, pubblica amministrazione, clienti privati e high net worth individuals, clientela istituzionale e altri clienti.
DATI: 16/ 01 /2023
Prezzo = 2.2810 Euro
Capitalizzazione = 43,329B
Beta (5 anni mensile) = 1,41
Rapporto PE ( ttm ) = 12,63
EPS ( ttm ) = 0,1800
Target Price Intesa Sanpaolo di lungo periodo:
1° Target Price: 2.927 Euro
2° Target Price: 3.569 Euro
3° Target Price: 4.211 Euro
4° Target Price: 5.1255 Euro
5° Target Price: 6.276 Euro
BCO Desio Brianza ( BDB ), Strategia rialzista di lungo periodoBCO Desio Brianza ( BDB ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
La società è stata costituita nel 1909 e ha sede a Desio, in Italia. Banco di Desio e della Brianza S.p.A. (BIT:BDB) opera come filiale della Brianza Unione di Luigi Gavazzi e Stefano Lado S.A.p.A. Il Banco di Desio e della Brianza S.p.A. fornisce prodotti e servizi bancari a privati e imprese in Italia. L'azienda offre depositi e prestiti. Offre inoltre prodotti e servizi finanziari, bancari, di pagamento, di credito documentario, di leasing, di factoring, assicurativi e di gestione patrimoniale, nonché carte di debito e di credito.
DATI: 26/ 02 /2023
Prezzo = 3.47 Euro
Capitalizzazione = 466,24M
Beta (5 anni mensile) = 0,77
Rapporto PE ( ttm ) = 5,69
EPS ( ttm ) = 0,6100
Target Price BCO Desio Brianza di lungo periodo:
1° Target Price: 4.62 Euro
2° Target Price: 5.66 Euro
3° Target Price: 6.71 Euro
4° Target Price: 8.20 Euro
5° Target Price: 10 Euro
RECORDATI (REC) Strategia rialzista di lungo periodoRECORDATI (REC) Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
La società è stata fondata nel 1926 e ha sede a Milano, Italia. Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A. opera come filiale di Rossini S.à R.L. Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.A., insieme alle sue controllate, si occupa di ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici a livello mondiale. L'azienda opera attraverso i segmenti Specialty and Primary Care e Rare Diseases. La sua pipeline di prodotti comprende REC 0559, in fase II per il trattamento della cheratite neurotrofica; REC 0545 per lo scompenso acuto nelle malattie dell'urina da sciroppo d'acero; ISTURISA per la sindrome di Cushing endogena; e CYSTADROPS, per il trattamento dei depositi corneali di cistina nei pazienti con cistinosi. L'azienda sviluppa anche CARBAGLU per l'iperammonemia dovuta alla carenza di NAGS; QARZIBA, un apeiron per il trattamento di pazienti affetti da neuroblastoma ad alto rischio con una risposta parziale alla chemioterapia attraverso la terapia mieloablativa e il trapianto di cellule staminali, e da neuroblastoma recidivato o refrattario. Inoltre, offre SYLVANT per il trattamento della malattia di Castleman multicentrica idiopatica, REAGILA per la schizofrenia ed ELIGARD per il cancro alla prostata ormono-dipendente, oltre a CAPHOSOL, un dispositivo medico per il trattamento della mucosite orale dovuta a chemio e radioterapia.
DATI: 28/05 /2023
Prezzo = 43.17 Euro
Capitalizzazione = 8,865B
Beta (5 anni mensile) = 0,24
Rapporto PE ( ttm ) = 26,32
EPS ( ttm ) = 1,64
Target Price RECORDATI di lungo periodo:
1° Target Price: 58 Euro
2° Target Price: 93 Euro
3° Target Price: 150 Euro
4° Target Price: 207 Euro
5° Target Price: 242 Euro
DT.TELEKOM AG ( DTE ), Strategia rialzista di lungo periodoDT.TELEKOM AG ( DTE ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
L'azienda è stata fondata nel 1995 e ha sede a Bonn, in Germania. Deutsche Telekom AG, insieme alle sue controllate, fornisce servizi integrati di telecomunicazione. L'azienda opera attraverso cinque segmenti: Germania, Stati Uniti, Europa, Soluzioni di sistema e Sviluppo del Gruppo. L'azienda offre servizi di rete fissa, tra cui servizi di comunicazione vocale e dati basati sulla rete fissa e sulla tecnologia a banda larga, e vende apparecchiature terminali e altri prodotti hardware, nonché servizi ai rivenditori. L'azienda fornisce anche servizi mobili voce e dati a consumatori e aziende; vende dispositivi mobili e altri prodotti hardware; vende servizi mobili a rivenditori e a società che acquistano e commercializzano servizi di rete a terzi, come gli operatori di reti virtuali mobili. Inoltre, offre servizi Internet, prodotti e servizi televisivi basati su Internet e sistemi di tecnologia dell'informazione e della comunicazione per aziende multinazionali e istituzioni del settore pubblico con un'infrastruttura di centri dati e reti con il marchio T-Systems, oltre a servizi di call center. L'azienda ha 242 milioni di clienti di telefonia mobile e 22 milioni di clienti a banda larga, oltre a 27 milioni di linee di rete fissa. Deutsche Telekom AG ha una collaborazione con VMware, Inc. sulla piattaforma RAN virtuale aperta e intelligente basata su cloud per portare agilità alle reti di accesso radio per le reti LTE esistenti e per le future reti 5G; e una partnership con Microsoft per offrire esperienze di cloud computing ad alte prestazioni.
DATI: 20/ 01 /2023
Prezzo = 20.020 Euro
Capitalizzazione = 99,513B
Beta (5 anni mensile) = 0,58
Rapporto PE ( ttm ) = 22,28
EPS ( ttm ) = 0,90
Target Price DT. TELEKOM AG di lungo periodo:
1° Target Price: 30.59 Euro
2° Target Price: 44.905 Euro
3° Target Price: 56.455 Euro
4° Target Price: 67.845 Euro
5° Target Price: 84.28 Euro
6° Target Price: 104.905 Euro
MicroStrategy verso un imminente ribasso?Il prezzo di MicroStrategy, che in settimana ha cambiato il suo nome in Strategy (cambiando anche il logo dell'azienda), sta puntando verso il basso da settimane e in questa settimana l'azienda ha anche dichiarato di aver interrotto l'acquisto programmato di BTC.
Nel frattempo Blackrock ha dichiarato di aver raggiunto la quota del 5% nelle quote dell'azienda, segno di una volontà di investimento indiretto in BTC.
Dal punto di vista grafico, da circa 3 mesi, si sta delineando un triangolo ribassista che, se concretizzato, potrebbe spingere il prezzo davvero in basso, cioè in prossimità del supporto in area 100 dollari, ai livelli dello scorso luglio.
Ovviamente il prezzo del titolo dipende molto dal prezzo di Bitcoin, quindi è difficile fare previsioni sulla base dei dati aziendali.
Come detto più volte, questa azienda ormai è una proxy di un investimento a leva sul prezzo di BTC.
NFP e MICHIGANA gennaio l'economia statunitense ha registrato un incremento di 143.000 posti di lavoro, inferiore alle previsioni di 169.000, indicando un rallentamento rispetto ai mesi precedenti.
Nonostante ciò, il tasso di disoccupazione è sceso leggermente al 4%, segnalando un mercato del lavoro ancora solido.
Parallelamente, le aspettative dei consumatori sull'inflazione sono aumentate significativamente.
Secondo il sondaggio dell'Università del Michigan, l'inflazione prevista per il prossimo anno è salita al 4,3% a gennaio, rispetto al 3,3% del mese precedente, raggiungendo il livello più alto da novembre 2023