Performance 2024 indice MIBL'indice italiano Ftse-Mib (FTMIB) si appresta a chiudere l'anno con una performance di circa il + 10 %.
Il risultato è sicuramente positivo se lo si confronta con la media degli ultimi 10 anni (circa +6%), ma sicuramente di poco conto se confrontiamo i risultati dell'indice con quello dei "competitors", se così posso identificare le nazioni che attualmente competono con le economie europee (America in primis con un risultato atteso del +25% per l'anno in corso).
Quest'anno ho ragionato molto sul motivo per il quale la nostra economia fatichi cosi tanto, soprattutto in ambito borsistico, dove il prezzo spesso non rispecchia il valore intrinseco di un'azienda e dove, soprattutto, le aziende di valore vengono delistate dopo OPA o fusioni con aziende non italiane.
Dal mio punto di vista il motivo è sia culturale che politico: c’è poca fiducia sulla capacità di crescita delle aziende italiane ed i capitali non arrivano. Probabilmente non sappiamo venderci e non abbiamo appeal.
Ma si può migliorare questo risultato e risollevare l'economia italiana una volta per tutte?
Certo che si può e ve ne parlerò dal prossimo anno.
Saluti e Buone Feste!
Silvio Esposito
PS: ho cambiato l'username ed il logo di questa pagina, da "Coneicom" (che mi ha accompagnato in questi anni durante il mio percorso di crescita nel mondo degli investimenti) in " Valore in Borsa " (che meglio identifica il focus sul quale mi vorrò concentrare nei prossimi anni). Spero vi piaccia.
Analisi fondamentale
SUMMARY WEEK: FED, BOE, PIL...Riassunto delle settimana:
- Gli indici manifatturieri europei continuano a rallentare
- Il tasso di disoccupazione del Regno Unito rimane stabile al 4,3%
- L'inflazione nel Regno Unito rimbalza al 2,6%
- Il tasso d'interesse americano viene tagliato di 25 punti base
- La banca centrale giapponese lascia invariati i tassi d'interesse allo 0,25%
- La Bank of England lascia invariati i tassi al 4,75%
- Supera le aspettative il PIL USA che sale al 3,1%
Andamento delle valute:
- USD è stata la top perfomer della settimana
- JPY è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
PMI EUROZONA:
“L’attività terziaria è tornata a crescere e il settore sta mostrando un notevole, se non esuberante, tasso d’espansione simile a quelli osservati a settembre e ottobre. Mentre il manifatturiero è sprofondato sempre più in recessione, la ripresa dell’attività terziaria è uno sviluppo ben gradito per tutta l’economia.“
Buon trading a tutti
Analisi dell'oro e suggerimenti per la prossima settimanaSi prevede che la Fed taglierà i tassi di interesse solo due volte, di 25 punti base ciascuno, nel 2025, smorzando il sentiment rialzista per l’oro. Questo approccio cauto contrasta con le precedenti aspettative di un allentamento politico più aggressivo. Le prospettive per i tassi di interesse aumentano il costo opportunità di detenere asset non redditizi come l’oro. Questa prospettiva è stata rafforzata dai commenti del presidente della Federal Reserve Jerome Powell sulla necessità di allentare cautamente la politica, supportato da dati di crescita economica degli Stati Uniti del terzo trimestre più forti del previsto e da un calo delle richieste settimanali di disoccupazione. I trader hanno un ottimismo limitato per l’oro a fronte di un’inflazione persistente e di condizioni economiche resilienti. I rendimenti dei titoli del Tesoro USA e il rafforzamento del dollaro USA sono ulteriori fattori da tenere d’occhio poiché continuano a pesare sul potenziale di ripresa dell’oro.
Allo stesso tempo, anche fattori come il rischio di una chiusura del governo degli Stati Uniti, le tensioni geopolitiche globali e la possibile rielezione di Trump il prossimo anno hanno avuto un certo impatto sul mercato, spingendo alcuni fondi rifugio a confluire nel mercato dell’oro. . A giudicare dall'andamento generale del mercato, sebbene i prezzi dell'oro siano stati recentemente sostenuti da alcuni afflussi di capitali rifugio, la direzione della politica monetaria della Federal Reserve è ancora un fattore chiave nel determinare la tendenza a medio termine dei prezzi dell'oro. Con il cambiamento dei rendimenti del dollaro USA e dei titoli del Tesoro USA, è probabile che l’oro continui a mantenere un trend limitato e gli investitori devono prestare attenzione alla pubblicazione di dati economici e ai cambiamenti nel sentiment del mercato.
Analisi del trend dell'oro:
La prossima settimana tenderà ad essere volatile. La resistenza settimanale è intorno a 2647-2664. Se supera questo livello di resistenza, si consiglia di andare short. Il supporto è il minimo di questa settimana di 2584. Se raggiunge questo livello, si consiglia di andare long. Se supera 2664, raggiungerà il recente massimo vicino a 2727. Se il mercato vuole effettuare un grande pullback, deve effettivamente superare il minimo precedente. Il supporto della linea di tendenza giornaliera di 2589 ieri si è stabilizzato ed è aumentato, raggiungendo il livello più alto vicino a 2631 nel mercato statunitense. In termini di forma della tendenza, aumenta lentamente in mezzo agli shock. Nel complesso, penso che la prossima settimana esamineremo prima la soppressione del 2635-2640, se non riuscirà a stabilizzarsi, in futuro sceglieremo di andare corti ad un livello elevato. Se si stabilizza, andremo short sopra e sotto 2675.
Idee strategiche per la prossima settimana:
2650 VENDO, SL 2660, TP 2620-2610
2590 ACQUISTO, SL 2580, TP 2620-2630
L'oro sale sui dati PECIl prezzo dell'oro è sceso a 2590 per poi rimbalzare e consolidarsi, influenzato dal tasso annuo positivo dell'indice dei prezzi PCE core statunitense a novembre, ha superato il livello nel breve termine ed è ora quotato a 2618. La struttura del grafico a 45 mesi. si è rafforzato e si prevede una ripresa a breve termine;
Il supporto a breve termine a partire da ora è 2615-2620, e il supporto forte è 2606, la resistenza a breve termine è 2630, e la forte resistenza è il massimo di rimbalzo di giovedì di 2635;
In termini di operazione, se vuoi andare short, devi aspettare fino alla prossima settimana e ti verranno richiesti i dettagli;
Strategia:
Acquista vicino a 2610, SL 2600, TP 2620-2630 se sfonda, continua a trattenerlo;
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.12.2024La prudenza della FED sui tagli 2025 ndeprime le Borse globali.
Wall Street in attesa del dato di inflazione PCE “core” di novembre.
Deficit e debito pubblico francese sono il primo ostacolo per il nuovo Governo.
La forza del Dollaro schiaccia lo Yen giapponese verso minimi storici.
Il cambio di strategia della Federal Reserve (Fed – Banca centrale americana), che ha rivisto il piano di allentamento monetario per il 2025 riducendo i tagli previsti da quattro a due, ha scosso i mercati finanziari globali.
Le Borse europee ieri, 19 dicenbre, hanno chiuso in ribasso: Parigi ha perso -1,22%, Francoforte -1,20%, Londra ha ceduto -1,14%, e Milano è stata la peggiore, con l'indice Ftse Mib in calo di -1,78%.
Negli Stati Uniti, l'attenzione è ora rivolta al dato PCE (personal consumption expenditures) "core" di novembre, un indicatore “chiave” per la Fed.
La stima prevede un'accelerazione al 2,9% rispetto al 2,8% di ottobre, segnando il 2’ mese consecutivo di crescita. Tuttavia, questi valori restano lontani dal 3,2% registrato nel novembre 2023 e ancor più dai livelli superiori al 5% osservati nel 2021 e 2022. Nonostante il rallentamento dell'inflazione, i mercati restano incerti.
Il PIL americano, cresciuto oltre le aspettative a +3,1% nel 3’ trimestre, e la riduzione di 22.000 unità nelle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione rafforzano l'idea di una solida economia.
Tuttavia, il Dow Jones non si è mosso ieri, dopo il tonfo di -2,58% di mercoledì, che, segnando il 10’ ribasso consecutivo, aveva alimentato la sequenza negativa più lunga dal 1974. Anche l'S&P500, -0,1%, ed il Nasdaq Composite, -0,1%, hanno chiuso in calo, nonostante iniziali segnali di rialzo, riflettendo laa persistente pressione sui mercati azionari.
Guardando all’Euro-zona, notiamo che lo spread di rendimento tra BTP decennali e omologhi Bund tedeschi si è stabilizzato a 117 pbs, con un rendimento del 3,47%, indicando un leggero miglioramento rispetto ai 119 punti di inizio giornata.
Sul fronte valutario, l'Euro ha marginalmente guadagnato, +0,2% sul Dollaro, chiudendo a 1,0376. Tuttavia, rimane vicino ai minimi da novembre 2022, penalizzato dalla forza del Dollaro, a sua volta sostenuta dalle politiche restrittive della Fed.
Il Dollaro USA ha raggiunto i massimi degli ultimi due anni, con un guadagno settimanale dell'1,5%. Da settembre, il biglietto verde ha registrato un incremento dell'8% rispetto all'euro, favorito dalle aspettative di una persistente inflazione negli Stati Uniti.
Degna di nota la debolezza della moneta giapponese: nei confronti dello Yen giapponese, l'Euro ha guadagnato +2,1%, salendo a 163,62 yen, mentre il Dollaro ha chiuso a 157,66 yen, +1,9%.
Il debito pubblico francese ha raggiunto il 113,7% del PIL nel terzo trimestre 2024, in aumento rispetto al 112,2% di giugno, per un totale di 3.303 miliardi di Euro: il nuovo Governo dovrà necessariamente varare misure correttive.
Oggi, 20 dicembre, le Borse asiatiche hanno di nuovo subito l'impatto delle tensioni geopolitiche e delle preoccupazioni per la politica monetaria.
Il Nikkei di Tokyo ha chiuso in calo dello 0,3%. Anche altre piazze asiatiche hanno mostrato segnali di debolezza: l'indice Kospi sudcoreano è sceso -2,3%, mentre la Borsa australiana ha registrato un calo di -1,2%.
L'indice MSCI Asia Pacific ha segnato la 6’ seduta consecutiva di ribasso, una sequenza negativa che non si vedeva da aprile. Nonostante la debolezza generale, Shenzhen ha mostrato un lieve rialzo di +0,4%, sostenuta da aspettative di maggiore spesa fiscale in Cina.
Il prezzo del petrolio Brent (benchmark europeo) ha perso -0,6% ieri ed un altro -1,0% oggi, a 72,2 Dollari/braile, e da mesi oscilla tra i 70 e i 76 Dollari, attorno ai minimi dell’anno. La settimana si chiude con una perdita di -1,5%, un calo attribuito all'eccesso di offerta e alla domanda globale incerta.
Tra le altre materie prime, il rame, un indicatore “chiave” dell'attività economica, è sceso a 8.883 Dollari/tonnellata, il livello più basso da agosto, con una perdita del -12% negli ultimi tre mesi. Tuttavia, potrebbe mostrare segnali di ripresa grazie ai dati positivi dagli Stati Uniti e alle prospettive di maggiore spesa in Cina.
L'oro tenta di difendere la soglia dei 2.600 dollari, ma chiude la settimana in calo di circa -1,6%. Il rafforzamento del dollaro e l'aumento dei rendimenti dei Treasury USA hanno rappresentato due fattori negativi per i prezzi dei metalli preziosi.
Il prezzo del gas naturale europeo (TTF-Amsterdam) è aumentato leggermente dopo l'annuncio dell'Ucraina di non voler rinnovare il contratto di transito con la Russia, in scadenza il 31 dicembre. Questa decisione, motivata dal presidente Zelensky come un tentativo di ridurre i profitti russi, potrebbe avere ripercussioni sull'approvvigionamento energetico europeo.
Morale: il panorama globale rimane caratterizzato da incertezza e volatilità. La Fed ha assunto un approccio più restrittivo rispetto alle attese, influenzando negativamente i mercati. In Europa, l'eurozona affronta una crescita economica debole e un debito pubblico in aumento, mentre in Asia i mercati risentono di tensioni geopolitiche e politiche monetarie poco chiare. Le materie prime, tra cui petrolio e rame, mostrano segnali contrastanti, mentre il rafforzamento del Dollaro continua a rappresentare una sfida per le altre valute.
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GOLD | Venerdì anomalo?Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Ultimo giorno della settimana, tipicamente rialzista, ma data la situazione fondamentale, sarà piuttosto difficile, vi lascio le zone d'interesse per lo short.
Io personalmente valuterei quelle.
Poi solo dopo aver fatto un crosso crollo e aver raggiunto zone settimanali per il LONG allora valuteremo qualcosa.
Fate molta attenzione alla sessione americana e alle NEWS.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Il Dow stop dopo 10 cali nonostante un rally fallito.Il Dow interrompe la serie di cali di 10 giorni nonostante un rally fallito.
A Wall Street si dice:
"Non permettere mai alle emozioni di guidare le tue decisioni di investimento." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Un potenziale rimbalzo dopo l’epica svendita di mercoledì ha vacillato ieri. Tuttavia, in un sviluppo piuttosto ironico, il Dow è riuscito a porre fine alla sua più lunga serie di perdite degli ultimi 50 anni.
L’indice è salito di oltre 450 punti nel suo massimo intraday, ma ha dovuto accontentarsi di un guadagno di appena lo 0,04% (o poco più di 15 punti), chiudendo a 42.342,24. Un risultato modesto, ma sufficiente per interrompere una serie di 10 giorni di perdite, un record negativo che non si verificava dal 1974. L’ultima volta che il Dow aveva chiuso in rialzo era stato il 4 dicembre, quando si trovava sopra i 45.000 punti.
Nel frattempo, l’S&P 500 è sceso dello 0,09%, chiudendo a 5867,08, mentre il NASDAQ ha perso lo 0,10% (quasi 20 punti), chiudendo a 19.372,77. Bisogna tornare a fine settembre per trovare un’occasione in cui il Dow abbia registrato un guadagno mentre gli altri due indici principali hanno chiuso in ribasso.
Gli investitori sono ancora sotto shock per una delle peggiori sedute dell’anno, verificatasi mercoledì, a seguito dei commenti deludenti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, dopo la riunione di dicembre. Sebbene Powell abbia elogiato la solidità del mercato, il comitato ha annunciato il terzo taglio consecutivo dei tassi, come ampiamente previsto. Tuttavia, Powell ha anche segnalato l’intenzione di effettuare solo altri due tagli nel 2025, invece dei quattro precedentemente previsti. Questo ha disatteso le aspettative del mercato, causando un forte calo.
Mercoledì, il NASDAQ è crollato del 3,6%, l’S&P 500 ha perso quasi il 3% e il Dow è sceso del 2,6% (pari a 1123 punti). Si è trattato di un ritiro significativo, probabilmente necessario, ma gli investitori sembrano essere vittime di un pregiudizio di recenza, reagendo in modo eccessivo a una singola seduta negativa. Tutti i segnali indicano che il mercato rialzista potrebbe continuare.
Non c’è tregua per gli investitori, poiché oggi sarà pubblicato l’indice PCE (Personal Consumption Expenditures), che il mercato seguirà con attenzione, dato il recente atteggiamento aggressivo della Fed. La lettura del mese scorso era in linea con le aspettative, ma gli investitori sono sempre più frustrati dalla mancanza di progressi significativi nell’abbassare l’inflazione.
La volatilità potrebbe non essere ancora terminata, con una nuova lettura dell’inflazione in arrivo e la minaccia di un imminente blocco del governo. Tuttavia, alcune aree del mercato, come le società a piccola e media capitalizzazione, mostrano segnali di essere fortemente ipervendute. La pressione di vendita in queste aree sembra iniziare a diminuire, rendendo probabile un rimbalzo più ampio prima della fine dell’anno.
In conclusione, sembra che ci aspetti una settimana piuttosto difficile per le azioni, con un venerdì particolarmente cruciale all’orizzonte.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
MicroStrategy (MSTR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Wall Street tenta il recuperoCorrezione parziale dei listini americani nella seduta di ieri, dopo il sell-off del giorno precedente, i cui movimenti erano stati guidati dalle prospettive aggressive della Fed per il 2025. Il Dow, in particolare, ha registrato la sua decima sessione consecutiva di perdite mercoledì, la sua serie di perdite più lunga dal 1974.
La Fed ha abbassato il tasso dei fondi federali di 25 punti base come previsto ieri, ma ha segnalato solo 50 punti base di tagli dei tassi per il 2025, metà della riduzione prevista a settembre. Sul fronte dei dati, la crescita del PIL per il terzo trimestre è stata rivista al rialzo al 3,1% dal 2,8% e le richieste iniziali sono scese al di sotto delle aspettative a 220K.
Le megacap ieri, quasi tutte positive: Apple (0,3%), Microsoft (0,6%), Nvidia (1,5%), Amazon (1,5%), Meta (0,8%), Tesla (1,1%) e Alphabet (2,2%). D'altro canto, le azioni di Micron Technology sono crollate di oltre il 15% dopo che la società ha pubblicato risultati più deboli del previsto.
FOREX
Giornata divisa in due: una prima parte caratterizzata dal tentativo di recupero delle principali valute contro il dollaro, con l’EurUsd che ha testato 1.0425 in mattinata, e una seconda nella quale il dollaro è tornato a farla da padrone, con l’Euro tornato a ridosso di 1.0350.
Cable, dopo la decisione sui tassi (invariati), ha ripiegato perché due membri su nove hanno votato per la riduzione del costo del denaro. Il dollaro rimane fortissimo anche contro Jpy, in area 157.00 dopo aver testato anche 157.93, mentre l’unico dollaro che ha corretto è il UsdCad da 1.4475 a 1.4360, poi tornato a 1.4400. Oceaniche in leggero rimbalzo, insufficiente però per decretare la fine del rialzo del biglietto verde. Dollaro superstar quindi, con possibilità di vedere nuovi massimi intorno alle festività.
MERCATO DEL LAVORO USA
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 22.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 220.000 nella prima settimana di dicembre, meglio delle aspettative di mercato che prevedevano un calo a 230.000. Tendono così ad attenuarsi le preoccupazioni per condizioni di lavoro più deboli dopo l'impennata inaspettata della scorsa settimana.
Il risultato è stato in linea con le recenti proiezioni della Federal Reserve secondo cui l'anno prossimo saranno necessari pochi tagli ai tassi di interesse, a dimostrazione della visione del FOMC secondo cui l'inflazione rappresenta una minaccia più grande per l'economia rispetto a un mercato del lavoro in flessione. A loro volta, le richieste di sussidi di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 5.000, attestandosi a 1.874.000 nella prima settimana di dicembre.
PIL USA, TERZA RILEVAZIONE
L'economia statunitense è cresciuta del 3,1% su base annua nel terzo trimestre del 2024, più del 2,8% nella seconda stima e oltre il 3% del secondo trimestre. È il tasso di crescita più elevato finora quest'anno. La spesa personale è aumentata al ritmo più rapido dal primo trimestre del 2023, sostenuta da un aumento del 5,6% nei consumi di beni e da una robusta spesa per i servizi. Anche la crescita dei consumi pubblici è stata rivista al rialzo al 5,1% mentre il contributo del commercio netto è stato meno negativo, con esportazioni e importazioni riviste al rialzo.
BOE, TASSI FERMI
La Banca d'Inghilterra ha mantenuto il tasso di riferimento al 4,75% durante la riunione di dicembre 2024, in linea con le aspettative del mercato, poiché l'inflazione CPI, la crescita salariale e altri indicatori relativi all’indice dei prezzi sono aumentati, a conferma che rimangono le preoccupazioni verso un'inflazione robusta.
Tuttavia, tre funzionari del Board hanno preferito votare per un taglio di 25 punti base al 4,5% a causa della domanda debole e di un mercato del lavoro in indebolimento. La banca centrale ha ribadito che un approccio graduale verso il ribasso del costo del denaro rimane la scelta prioritaria e che la politica monetaria dovrà continuare a rimanere restrittiva per un periodo sufficientemente lungo fino a quando l'inflazione non sarà tornata all'obiettivo del 2% nel medio termine. La banca centrale continuerà a decidere il grado appropriato di restrizione della politica monetaria a ogni riunione.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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NEWSLETTER#106: BOE, FED e PILBANK OF ENGLAND
I tassi d’interesse della Banca d'Inghilterra sono rimasti invariati al 4,75%, in linea con le aspettative.
Tuttavia, la divisione dei voti dei partecipanti a 6-3 ha inviato un segnale moderatamente accomodante ai mercati, provocando un riprezzamento e una sterlina più debole durante la sessione giornaliera.
PIL USA
L'economia degli Stati Uniti è cresciuta del 3,1% su base annua nel terzo trimestre del 2024, una revisione al rialzo rispetto al 2,8% stimato in precedenza.
Questo aumento è stato sostenuto da esportazioni più forti, maggiore spesa dei consumatori e aumento delle spese federali.
Il PIL nominale è salito del 5%, raggiungendo i 29 trilioni di dollari.
Tuttavia, i profitti aziendali hanno registrato un calo di 15 miliardi di dollari.
I settori dei servizi privati, come commercio al dettaglio e sanità, hanno dato un contributo significativo.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- Tasso d’interesse Cina (02:00) (CNY)
- Vendite al dettaglio (08:00) (GBP)
- Indice prezzi PCE (14:30) (USD)
- Vendite al dettaglio (14:30) (CAD)
- Indice di fiducia del Michigan (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica di BTC/USDT
Il prezzo del bitcoin si trova all'interno di un intervallo di prezzo restringente, che si è formato dopo un test fallito del più grande blocco di resistenza al livello di 100.000 e una correzione al livello di Fibonacci di 0,23 seguita dal commercio. Pertanto, si è formata una figura: un cuneo restringente, la cui uscita può indicare la direzione dell'ulteriore movimento del prezzo BTC. Se, con il supporto di fattori fondamentali, gli acquirenti riescono a superare il livello di resistenza psicologica di 100.000, possiamo aspettarci un buon impulso al rialzo verso i blocchi successivi di 110.000 - 120.000 e un test della linea di tendenza globale di resistenza.
Altrimenti, se i venditori riuscissero a superare il blocco di supporto di 90.000 e a prendere piede sotto la linea EMA 200, ci aspetteremmo un movimento correttivo nell'intervallo tra 0,5 e 0,61 livelli di Fibonacci. Esistono zone di squilibrio in cui è necessario colmare i divari a livello orizzontale dei volumi di scambio con le operazioni.
📉 Analisi globale del mercato BTC.
Il livello di dominanza di Bitcoin ha iniziato a diminuire rapidamente e ora stiamo assistendo a un tentativo di uscire dal canale dei prezzi parallelo. Se riuscirà a prendere piede sotto il limite inferiore del canale, ci aspetteremo un ulteriore calo della posizione dominante, che a sua volta indicherà l’inizio di grandi trasferimenti di fondi degli investitori da Bitcoin alle altcoin.
Quali sono gli obiettivi di crescita a lungo termine di Bitcoin? Al di sopra dell'attuale ATH non abbiamo più livelli di resistenza basati su dati storici. Pertanto, per determinare gli obiettivi di crescita, utilizzeremo linee di tendenza, livelli di estensione di Fibonacci, analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini e, naturalmente, indicatori:
Gli obiettivi di crescita immediati di Bitcoin sono i livelli di estensione di Fibonacci 1,61 e 1,78, che sono compresi tra 104.000 e 112.000.
Il prossimo obiettivo potrebbe essere una linea di tendenza globale costruita sulla base dei due massimi del ciclo di crescita precedente. Il suo test potrebbe verificarsi a circa 120.000.
Gli indicatori RSI si trovano ora ad una distanza del 18% dalla linea di tendenza della resistenza. Tradotto in un grafico dei prezzi Bitcoin, questo è un intervallo di circa 114.000 - 120.000. È qui che può verificarsi un test della linea di resistenza, come è accaduto in tutti i precedenti cicli di mercato Bitcoin.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità continua ad essere nella zona dell'avidità - 76.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata a 3,37 miliardi di dollari, mentre l'indice di dominanza del Bitcoin è sceso a 56,18.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, i blocchi più grandi sono ai livelli di 100.000 e 120.000 e le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 80.000 - 90.000
🔴 Zona di offerta: 100.000 - 150.000
Livelli per posizioni lunghe:
90.000 - livello psicologico di supporto
88.000 - blocco di sostegno grande
60.000 - blocco di sostegno grande
Livelli per le posizioni corte:
100.000 - il più grande blocco di resistenza
110.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
120.000 - 100.000 - linea di tendenza ascendente di resistenza
📊 Analisi fondamentale
Gli ETF Bitcoin hanno registrato afflussi per 6,1 miliardi di dollari a novembre, la cifra mensile più alta dal lancio dello strumento a gennaio. Ciò dimostra che gli investitori stanno diventando sempre più fiduciosi nell’asset, ma preferiscono la sicurezza degli ETF regolamentati agli acquisti diretti di BTC. Gli afflussi record negli ETF Bitcoin potrebbero supportare la crescita di BTC sopra i 100.000 dollari.
L'afflusso di fondi verso prodotti di investimento focalizzati su Ethereum (ETH) è stato pari a 634 milioni di dollari. L'importo totale degli investimenti per quest'anno ha superato i 2,2 miliardi di dollari, superando il record del 2021 di 2 miliardi di dollari. Gli investimenti record sono arrivati anche nei fondi cripto basati su Ripple (XRP ) - 95 milioni di dollari Ciò potrebbe essere dovuto alla preparazione di ETF per altre criptovalute, che accelereranno l'inizio dell'altseason.
Domani potrebbero esserci informazioni su chi assumerà la carica di capo della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti. Si tratta di uno dei principali regolatori finanziari degli Stati Uniti, i cui poteri riguardano anche la regolamentazione del mercato delle criptovalute. Sotto la guida dell’attuale capo della Commissione, Gary Gensler, l’agenzia ha iniziato a inasprire la regolamentazione nel mercato delle criptovalute. La nomina di un commissario fedele alle criptovalute potrebbe sostenere il movimento positivo del mercato e contribuire all'inizio dell'altseason.
I dati sul mercato del lavoro statunitense verranno pubblicati questa settimana. Sono un fattore chiave che influenza la politica monetaria della Fed. Un’ulteriore riduzione del tasso di interesse della Fed influenzerà anche la crescita del mercato delle criptovalute nel suo insieme.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 12.04, 21:45 - Discorso del presidente della Fed Jerome Powell.
➤ 12.06, 21:45 - Tasso di disoccupazione negli USA nel mese di novembre.
➤ 18.12, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
➤ 18/12, 21:00 - PIL USA (q/q) (3 trim.)
➤ 29/01/2025, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
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📈 A novembre, il prezzo del Bitcoin aveva una tendenza al rialzo. Il nostro indicatore di trading ha fornito 4 segnali redditizi con punti di ingresso favorevoli e rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione piatta integrata ha impedito perdite derivanti da movimenti manipolativi del mercato. Risultati spot:
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- Movimento massimo del prezzo in base a un segnale: + 42,10%
- Movimento medio dei prezzi in base ai segnali: + 13,73%
Inoltre, vorrei condividere il risultato di una previsione a lungo termine dei movimenti dei prezzi Bitcoin effettuata dalla nostra intelligenza artificiale, che non solo indica la direzione, ma costruisce anche una traiettoria per ulteriori movimenti dei prezzi:
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.12.2024La FED taglia 25 bps, ma teme l’inflazione, ed è cauta sul 2025.
Wall Street scende bruscamente sul finale, correzione in atto...
Bank of Japan lascia tassi invariati, ma prevede futuri aumenti.
Dollaro forte e rendimenti dei bond in rialzo, effetti collaterali della FED.
Il 18 dicembre, le Borse europee hanno chiuso in lieve rialzo, con gli operatori che attendevano con interesse la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, prevista per le 20:00 CET. Il mercato dava quasi per certo un taglio di 25 punti base, concentrandosi invece sulle indicazioni che il presidente Jerome Powell avrebbe fornito sulla politica monetaria per il 2025 e sulle proiezioni economiche dei banchieri centrali.
Il mercato non ha accolto positivamente le decisioni della Fed, che ha annunciato un taglio dei tassi di 25 punti base ma ha rivisto al ribasso le aspettative per il 2025, prevedendo solo due ulteriori riduzioni, rispetto ai quattro tagli stimati inizialmente.
La Federal Reserve ha chiarito che l’obiettivo di inflazione al 2% è ancora lontano e che eventuali ulteriori tagli dipenderanno dai progressi nel raffreddamento dei prezzi. Questa posizione rappresenta un cambiamento rispetto a settembre, quando la priorità sembrava essere il rischio di un indebolimento del mercato del lavoro.
Wall Street, tuttavia, ha reagito in modo molto negativo alla narrativa cauta della Federal Reserve. Gli indici principali hanno registrato forti perdite: il Dow Jones è sceso -2,58%, il Nasdaq -3,77%, e lo S&P500 -2,86%.
Secondo molti analisti, la Federal Reserve si prepara ad adottare un approccio più cauto per il 2025. Nonostante i recenti tagli ai tassi, l'inflazione rimane sopra il target del 2%, e il mercato del lavoro appare ancora molto solido.
Inoltre, l'avvio del mandato presidenziale di Donald Trump a gennaio potrebbe introdurre nuove dinamiche, come politiche fiscali espansive e possibili aumenti dei dazi, che rischiano di spingere nuovamente al rialzo i prezzi.
Tra i titoli Usa principali, Tesla ha perso terreno nonostante i guadagni straordinari accumulati da inizio anno (+93%). Nvidia, dopo una recente correzione del -10% rispetto ai massimi del mese scorso, è riuscita a recuperare oltre il 3%, grazie all'annuncio di una nuova versione economica del suo computer Jetson. Micron Technology, invece, ha chiuso in rialzo, in attesa della pubblicazione della trimestrale, prevista a mercati chiusi.
Sull fronte macroeconomico europeo, l’inflazione ha mostrato segnali di stabilità, anche se resta sopra i livelli considerati ottimali. Nel Regno Unito, l’inflazione annua per novembre è salita al 2,6%, in linea con le attese degli analisti, rispetto al 2,3% registrato a ottobre. Su base mensile, l’aumento è stato dello 0,10%. Nell’Eurozona, Eurostat ha confermato un tasso annuo del 2,2% a novembre, in rialzo rispetto ai mesi precedenti.
Sul fronte dei titoli di Stato, lo spread tra BTp italiani e Bund tedeschi si è ampliato leggermente, passando a 116 punti base rispetto ai 115 della chiusura precedente. Anche il rendimento del BTp decennale benchmark è aumentato, raggiungendo il 3,40% rispetto al 3,38% del giorno precedente.
Sul mercato valutario, l'euro ha perso terreno nei confronti del dollaro, scendendo a 1,047, rispetto a 1,049 del giorno precedente. Le materie prime, invece, hanno registrato cali generalizzati: il petrolio WTI è sceso sotto i 70 dollari al barile (-1,6%), mentre il Brent è scivolato sotto i 73 dollari (-1,5%). Anche il gas naturale ha registrato un ribasso del 2,5%, attestandosi sui 41 euro per megawattora ad Amsterdam.
La giornata di oggi, 19 dicembre, è iniziata con un calo per le Borse europee, in linea con il tonfo registrato dai mercati americani e asiatici. Alle 11:00 CET, le principali piazze segnavano un calo medio dell’1,1%.
Mercati asiatici: le Borse dell’Asia-Pacifico hanno risentito dell’onda lunga della correzione americana. A Tokyo, il Nikkei ha chiuso in calo dello 0,80%, mentre gli investitori attendevano indicazioni dalla Bank of Japan.
Perdite più marcate sono state registrate a Seul, -1,9%, e Sydney, -1,7%. A Hong Kong, calo contenuto, -0,2%, mentre le Borse cinesi hanno oscillato attorno alla parità.
Nel mondo criptovalute, Bitcoin ha subito un brusco calo, scendendo sotto 100.000 Dollari per la prima volta in settimane, ad un minimo di 98.760 dollari, per poi recuperare terreno fino sopra 101 mila USD. La politica più cauta della Fed ha evidentemente un impatto negativo sugli investimenti più speculativi.
I mercati obbligazionari hanno mostrato una reazione negativa alle decisioni della Fed. Il rendimento del BTp decennale è salito ulteriormente a 3,49%, mentre lo spread con il Bund tedesco si è ampliato a 119 bps. Negli Stati Uniti, il rendimento del Treasury 10 anni ha raggiunto 4,52%, il livello più alto da maggio.
Le altre banche centrali globali si stanno muovendo con cautela. La Bank of Japan ha mantenuto i tassi invariati a 0,25%, come previsto dagli analisti. La Banca d’Inghilterra, invece, dovrebbe confermare i tassi al 4,75% nella sua prossima riunione, anche se c’è incertezza sulle mosse del 2025, con previsioni che oscillano tra 2 e 4 tagli. Ad Hong Kong, l’autorità monetaria ha abbassato i tassi al 4,75%, al minimo dal 2022.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato a perdere terreno. Secondo JP Morgan, la domanda globale per dicembre è stata di 700.000 barili/giorno inferiore alle previsioni, mentre da inizio anno la domanda globale è risultata più bassa di 200.000 barili rispetto alle stime di novembre.
L’oro, dopo aver registrato una delle peggiori sedute del mese (-2,3%), ha aperto oggi in lieve rialzo, sostenuto dalla domanda delle banche centrali e da possibili tensioni geopolitiche.
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Token appoggiato da un progetto che sta sviluppando ai Quando il token sarà listato su exchange conosciuti il suo prezzo potrebbe salire esponenzialmente. tenendo conto che questo non è un pre listing ma è stato già listato su dex e dumpato
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GOLD | Pericoloso dopo i tassi.Buongiorno Traders.
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| ANALISI |
Oro impostato principalmente a ribasso dopo la chiusura di ieri e le parole di Powell sulla diminuzione dei tagli dei tassi nel 2025.
Vediamo se queste parole troveranno riscontro nelle NEWS che avremo prossimamente e come si imposteranno i vari investitori.
Vi ho lasciato le mie zone.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
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| ANALISI SU GOLD | DA LEGGERE FINO IN FONDO
AGGIORNAMENTO DATI FOMC E GOLD
-FOMC
Nel discorso di ieri, Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha confermato che non vi è alcuna fretta nel tagliare i tassi di interesse, nonostante l'economia americana mostri segni di rallentamento moderato. La Fed ha mantenuto i tassi nell'intervallo del 4,75-5%, considerato ancora restrittivo, per evitare di stimolare eccessivamente l'economia o incoraggiare l'inflazione.
Powell ha indicato che i prossimi movimenti sui tassi saranno guidati dai dati economici in arrivo. Sono previsti due piccoli tagli nel 2024, ciascuno di 25 punti base, per un totale di mezzo punto percentuale. Ulteriori riduzioni sono possibili nel 2025, ma la Fed adotterà un approccio prudente e graduale. La priorità resta il controllo dell'inflazione, nonostante segnali di miglioramento nei mercati del lavoro e dei consumi.
Cosa aspettarsi:
1. Tagli graduali: Nel breve termine, la Fed sembra orientata a riduzioni moderate, per garantire che l'economia si stabilizzi senza rischi di inflazione persistente.
2. Monitoraggio continuo: La politica monetaria sarà adattata in base ai dati economici futuri, come la crescita economica, l'occupazione e l'inflazione.
3. Impatto sui mercati: Questa cautela potrebbe favorire un sentiment di stabilità nei mercati finanziari, anche se gli investitori restano prudenti.
Nel complesso, le aspettative indicano una normalizzazione lenta dei tassi di interesse, mantenendo un equilibrio tra crescita economica e controllo dell'inflazione.
-GOLD
Il discorso di Powell e le prospettive di una riduzione graduale dei tassi d'interesse hanno implicazioni per l'oro, che è particolarmente sensibile alle variazioni dei tassi della Federal Reserve e al valore del dollaro.
Potenziali impatti sull'oro:
1. Riduzioni lente dei tassi:
- Un taglio graduale dei tassi tende a sostenere l'oro, poiché riduce il costo-opportunità di detenere un asset che non genera interessi, rendendolo più attraente per gli investitori. Tuttavia, l'assenza di un'urgenza da parte della Fed potrebbe limitare i guadagni immediati.
2. Dollaro USA e rendimenti:
- Se i tassi scendono lentamente, il dollaro potrebbe mantenere una certa forza, esercitando pressione sull'oro. Al contrario, un indebolimento del dollaro a causa di aspettative di politiche monetarie più accomodanti potrebbe favorire un aumento dei prezzi del metallo giallo.
3. Fattori di rischio:
- L'incertezza economica e la possibilità di un rallentamento economico maggiore del previsto potrebbero spingere gli investitori verso beni rifugio come l'oro.
4. Inflazione moderata:
- Se l'inflazione rimane sotto controllo ma sopra il target, l'oro potrebbe beneficiare come copertura contro l'erosione del valore della valuta.
Prospettive tecniche:
Molti analisti si aspettano che l'oro continui a muoversi in un intervallo laterale a breve termine, in attesa di conferme sulle politiche monetarie future. Eventuali segni di un taglio più deciso potrebbero spingere i prezzi oltre le resistenze attuali, mentre un rallentamento economico contenuto potrebbe limitare la pressione ribassista.
In sintesi, l'oro è ben posizionato per trarre beneficio da tagli ai tassi, ma il ritmo e la chiarezza della politica della Fed saranno determinanti. Consigliabile monitorare attentamente i dati economici e le dichiarazioni future della Fed.
Come di consueto ci vediamo in live alle 14.30, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 (orario news) e l'apertura di New York.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Sarò felice di rispondervi.
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Le azioni in crisi mentre la Fed prevede meno tagli per il 2025.Le azioni in crisi mentre la Fed prevede meno tagli per il 2025.
A Wall Street si dice:
"Non permettere mai alle emozioni di guidare le tue decisioni di investimento." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Ieri tutto sembrava procedere per il meglio, fino a quando il presidente della Fed, Jerome Powell, ha preso la parola. A quel punto, tutti i principali indici azionari sono crollati a causa della delusione per le previsioni di minori tagli dei tassi l'anno prossimo.
Powell non scherzava lo scorso mese quando ha dichiarato che non c’era fretta di ridurre i tassi. Il comitato ha ridotto nuovamente i tassi di 25 punti base questo pomeriggio, un risultato atteso, che porta a un totale di un punto percentuale di taglio negli ultimi tre incontri. Tuttavia, il problema è che la Fed ora prevede solo due tagli per il 2025, rispetto ai quattro recentemente stimati
Questo dato può essere letto come un segnale positivo, poiché probabilmente riflette la convinzione che il mercato del lavoro non stia rallentando tanto quanto si temeva e che l’economia statunitense sia in buona salute.
Sul fronte negativo, però, Wall Street desidera tassi più bassi: il denaro a basso costo è visto come un elemento vantaggioso per gli investimenti. Tuttavia, sembra che la Fed potrebbe non scendere così rapidamente o profondamente come si sperava. Inoltre, ciò suggerisce che permangono preoccupazioni legate all'inflazione anche per il 2025.
Ieri il NASDAQ è crollato del 3,56% (circa 716 punti), chiudendo a 19.392,69. Questo dato rappresenta una forte inversione rispetto al nuovo record raggiunto solo lunedì, quando l'indice aveva superato i 20.000 punti per due sessioni consecutive. L’S&P 500 ha perso il 2,95%, chiudendo a 5.872,16.
Nel frattempo, il Dow ha registrato una perdita del 2,58% (circa 1.123 punti), chiudendo a 42.326,87. Questo ha segnato la prima serie di 10 giorni consecutivi di ribassi per l’indice negli ultimi 50 anni.
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Molti titoli che avevano registrato performance eccezionali nelle scorse sessioni hanno subito brusche inversioni di tendenza ieri. Tra questi, Tesla (TSLA, -8,3%), Broadcom (AVGO, -6,9%) e Apple (AAPL, -2,1%). Anche Bitcoin ha subito un calo di oltre il 5%, pur rimanendo sopra i 100.000 dollari.
La Fed avrà nuovi dati sull'inflazione da analizzare entro la fine della settimana, poiché l'indice di spesa per consumi personali (PCE) è previsto per domani. Lo scorso mese, il "termometro d'inflazione preferito dalla Fed" ha mostrato un incremento dello 0,2% su base mensile e del 2,3% su base annua, entrambi in linea con le aspettative. Anche i dati core erano nella norma.
La grande domanda è: cosa succederà ora? Wall Street sceglierà di puntare sui profitti prima di Natale, o ci sarà un rimbalzo significativo che permetterà di chiudere l’anno in crescita?
Una correzione molto più ampia è inevitabile a un certo punto. La sfida sarà cogliere l’opportunità al momento giusto, quando arriverà la prossima grande ondata di vendite nel mercato azionario.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Merck (MRK)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Fed, Un taglio da falcoCome ampiamente previsto, la Fed, nella riunione di ieri, ha annunciato il taglio di 25 punti base dei fondi federali, registrando la terza riduzione consecutiva quest'anno e portando il livello dei tassi nell'intervallo 4,25%-4,5%.
A livello di previsioni economiche, nello statement si legge che l’economia rimane resiliente, tanto da prevedere un rallentamento del ritmo di abbassamento dei tassi. La maggior parte degli analisti, per la verità, aveva recentemente scommesso su tre ulteriori riduzioni il prossimo anno, mentre dallo statement si evince che i tagli saranno due nel 2025 e due nel 2026.
Il processo di disinflazione sta procedendo più lentamente del previsto. Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è aumentato per il secondo mese consecutivo al 2,7%, mentre la spesa dei consumatori rimane solida e il mercato del lavoro continua a dimostrare resilienza, con i datori di lavoro che hanno aggiunto 227.000 posti a novembre, superando significativamente le previsioni.
Date queste dinamiche, i funzionari della Fed hanno rivisto le loro previsioni per il 2024, specie sull’inflazione, attesa più elevata, e una disoccupazione più bassa oltre ad una crescita economica più forte di quanto precedentemente previsto. Powell non ha fatto altro che confermare quanto scritto nello statement, ribadendo la necessità di mantenere un approccio cauto verso il taglio del costo del denaro.
EQUITY, PANIC SELLING?
Gli indici americani hanno ceduto di schianto in seguito alla decisione della Fed, che, se da un lato ha tagliato i tassi dello 0,25%, come previsto, dall’altro ha ipotizzato meno tagli l'anno prossimo.
L'S&P 500 è sceso del 3,1% e il Nasdaq 100 è affondato del 3,75%, mentre il Dow è passato da un guadagno di 200 punti a una perdita di 1100 punti, confermando il nuovo record storico di 10 sedute consecutive di chiusure al ribasso, mai successo dopo il 1974.
Il riepilogo delle proiezioni economiche ha mostrato che i membri del FOMC prevedono due tagli per il 2025 e altri due nel 2026, rispetto a un punto percentuale che avevano previsto a settembre. Le perdite sono state distribuite tra tutti i principali settori della borsa, esclusi semiconduttori e assistenza sanitaria. Nvidia e United Healthcare hanno recuperato terreno per arginare i cali che hanno segnato il ritmo della lunga serie di perdite del Dow.
VALUTE, ESPLODE IL DOLLARO
Interessantissimi movimenti nei cambi con l’EUR/USD tornato al test di 1,0330 e possibilità, nel prossimo futuro, di rompere i supporti e attaccare la parità. Il Cable dai massimi di 1,2730 ha perso quasi 200 pips fino a toccare l'area di 1,2560.
Oceaniche a picco con AUD/USD che ha perso quasi il 2% e NZD/USD altrettanto, specie dopo i pessimi dati sul PIL pubblicati ieri sera. Gli obiettivi, a questo punto, sono individuabili in area 0,6170 e 0,5580 rispettivamente. USD/CAD sopra 1,4450, ormai avviato a 1,4650. USD/JPY a ridosso di 155,75 con la BoJ in silenzio.
Da segnalare che stanotte la BoJ ha lasciato i tassi invariati allo 0,25%, mentre a metà giornata sarà la BoE a decidere sui tassi. Insomma, un fine anno col botto per il biglietto verde che rivaluta su tutto e tutti, e forse questo andamento è la risposta ai futuri dazi di Trump, perché una svalutazione delle monete diverse dal dollaro aiuterebbe ad attutire l’impatto dei dazi doganali. Come risponderà il Tycoon?
USA, SALE IL DEFICIT
Gli Stati Uniti hanno registrato un deficit delle partite correnti record di 310,9 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2024, in aumento rispetto ai 275,0 miliardi di dollari rivisti del periodo precedente e superando le aspettative di mercato che erano per un incremento di “soli” 284 miliardi di dollari.
Il deficit di beni è aumentato da 297,2 miliardi di dollari a 307,2 miliardi di dollari, guidato da maggiori importazioni di beni strumentali, tra cui accessori per computer, semiconduttori e apparecchiature elettriche, insieme a un aumento di beni di consumo come i prodotti farmaceutici.
Nel frattempo, il surplus dei servizi è aumentato da 71,9 miliardi di dollari a 73,7 miliardi di dollari, sostenuto da maggiori esportazioni di servizi governativi e servizi informatici.
UK, L’INFLAZIONE SALE
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è salito per il secondo mese al 2,6% a novembre 2024 dal 2,3% di ottobre, in linea con le previsioni. È il tasso di inflazione più alto degli ultimi otto mesi, con prezzi in aumento a un ritmo più rapido per attività ricreative e cultura, come eventi musicali dal vivo, teatri, alloggi e utenze, oltre ad aumento dei prezzi nel settore alimentare e bevande.
Inoltre, i prezzi dei trasporti sono scesi molto meno poiché gli effetti del rialzo dei carburanti e delle auto di seconda mano sono stati parzialmente compensati da un effetto al ribasso delle tariffe aeree. Nel frattempo, l'inflazione dei servizi è rimasta stabile al 5%.
Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,1%, meno dello 0,6% di ottobre e in linea con le previsioni. L'indice dei prezzi al consumo (CPI) core è aumentato del 3,5% su base annua dal 3,3% di ottobre, ma al di sotto delle previsioni del 3,6%. Infine, va segnalato che su base mensile, i prezzi core sono rimasti in stallo.
BRASILE, IL CROLLO DEL REAL
Il real brasiliano si è deprezzato a un minimo storico di 6,16 per dollaro a dicembre, riflettendo le crescenti preoccupazioni sulla credibilità fiscale del governo e il peggioramento dei fondamentali economici.
Il Congresso ha recentemente approvato misure fiscali che hanno imposto restrizioni alla crescita degli incentivi fiscali, ritardando al contempo riforme critiche, come gli adeguamenti delle pensioni militari. Ciò ha amplificato i dubbi sulla capacità dell'amministrazione di affrontare il crescente deficit fiscale del Brasile, che ora si attesta al 9,5% del PIL, rispetto al 4,6% quando il presidente Luiz Inácio Lula da Silva è entrato in carica nel gennaio 2023.
Inoltre, di fronte alla scarsa domanda di debito pubblico, il Tesoro ha annullato le aste di titoli e segnalato un riacquisto di asset per limitare l’offerta ed evitare di pagare alti tassi di interesse. Tuttavia, il sentiment degli investitori rimane fragile a causa della mancanza di misure fiscali decisive. Il Real si è deprezzato di oltre il 20% quest'anno, sottolineando il crescente rischio sovrano e l'instabilità fiscale.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
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SID = Colosso SOTTOquotato Target Ambiziosi !L'azienda Brasiliana non ha bisogno di presentazioni polo siderurgico di caratura internazionale e con ottime prospettive di ritorno all'utile importante di un tempo.
Graficamente ci siamo = rapporto Rischio/Rendimento molto interessante .
Buon Trading Guys
NEWSLETTER#105: FED e UK INLFATIONFED IN ARRIVO!
Questa sera si riunirà il board della Federal Reserve per l'ultima decisione di politica monetaria dell'anno.
Gli economisti si aspettano un taglio di 25 punti base, in linea con il dot plot chart della banca centrale.
Il dollaro non dovrebbe subire importanti volatilità, mantenendo il controllo delle zone attuali (108,00-105,00)
INFLAZIONE UK
L’inflazione core (esclusi energia, cibo, alcol e tabacco) è aumentata del 4,4% nei 12 mesi fino a novembre 2024, rispetto al 4,1% di ottobre.
“Il CPI dei servizi è rimasto al 5,0% per il secondo mese consecutivo, a causa di un calo particolarmente marcato delle tariffe aeree.
Una volta tolte questa e altre categorie volatili, le misure dell'inflazione dei cosiddetti "servizi di base" sono aumentate”.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- Decisione sul tasso d’interesse (04:00) (JPY)
- Decisione sul tasso d’interesse (13:00) (GBP)
- Richieste iniziali di sussidi di disoccupazione (14:30) (USD)
- PIL USA (14::30) (USD)
- Indice di produzione della Fed di Filadelfia (14:30) (USD)
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NIKE: l'outlook del colosso americano in vista delle trimestraliDiamo i numeri
Leader indiscusso nel settore calzature e accessori, Nike si distingue per la sua straordinaria capacità di generare utili e dividendi. Negli ultimi 23 anni , l’azienda ha distribuito dividendi ogni anno, con incrementi costanti rispetto all’esercizio precedente. Il 2024, però, ha rappresentato un anno difficile per Nike in borsa.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Il titolo registra una flessione di circa il 30% da inizio anno , a fronte di un S&P 500 in crescita di oltre il 28% . Secondo gli analisti, i risultati attesi per il prossimo trimestre evidenziano un fatturato di circa $12 miliardi , in calo del 9% rispetto allo stesso periodo del 2023 , e un utile netto previsto di $977 milioni , in contrazione del 40% . Nonostante queste difficoltà, Nike mantiene una posizione finanziaria solida: la liquidità è aumentata a $8,5 miliardi , rispetto ai $6,2 miliardi registrati l’anno precedente. Alla data di maggio 2024 , l’azienda ha generato $7,42miliardi di flusso di cassa operativo, in crescita del 27% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo risultato è stato anche trainato dall’annuncio di un'estensione di 10 anni dell’accordo con la National Football League (NFL) come fornitore esclusivo di abbigliamento.
Valutazioni
Il rapporto prezzo/utili (P/E) di Nike si attesta ai minimi degli ultimi 10 anni , pari a 22 . È importante sottolineare che questo indicatore, preso isolatamente, non determina la bontà di un investimento. Un P/E elevato rispetto alla media storica generalmente può segnalare una sopravvalutazione del titolo, specialmente se gli utili prospettici sono deboli. Al contrario, potrebbe essere considerato vantaggioso se si prevede una robusta crescita degli utili futuri.
Il Business Model
La trimestrale, attesa per domani 19 dicembre , si preannuncia cruciale sia per il recente calo delle quotazioni sia per il cambio al vertice, con il ritorno di Elliott Hill come CEO .
Hill è chiamato a rilanciare il modello di business, rivedendo in particolare una strategia distributiva che molti analisti ritengono essere la causa principale della performance negativa del titolo. Nike sta affrontando numerosi ostacoli, tra cui il calo della domanda del settore e le fragilità nella catena di approvvigionamento. Dal 2021 , il mercato delle calzature e degli accessori ha subito una contrazione del 36% , influenzato da inflazione e tassi di interesse elevati. La recente politica di Nike di ridurre gli accordi distributivi con i negozi fisici, privilegiando i propri store e le vendite online, non ha portato i risultati sperati, ed oltre ad aver prodotto perdite, accumulato ritardo nella crescita, e nella creazione di ricchezza, ha secondariamente e relativamente rafforzato i suoi competitors. Anche l’avventura nel metaverso, legata all’acquisizione di RTFKT , non ha generato l’impatto desiderato, contribuendo al calo del fatturato.
La strategia di Nike
La perplessità che si legge nei commenti degli analisti è com’e’ possibile che un'azienda leader nel suo settore, con un vantaggio competitivo diffuso sui diretti competitors, possa decidere di effettuare un tale fuori pista? .
La prima decisione dell’L’azienda e stata richiamare Elliott Hill per correggere la rotta, quest’ultimo ora collabora con Bill Ackman , CEO dell’hedge fund Pershing Square Capital Management , noto per la sua capacità di valorizzare aziende in difficoltà Nike ha dovuto far fronte alla crescente concorrenza di marchi più piccoli, sia a livello nazionale che in altri mercati importanti come la Cina , come rimedio si propone una rivisitazione della propria gamma di prodotti per concentrarsi maggiormente su nuovi prodotti e idee. Grazie alla sua capacità di superare i concorrenti nelle spese di marketing e negli investimenti strategici, Nike punta a recuperare terreno, rafforzando la propria posizione competitiva. Il management sta inoltre gestendo attivamente il ciclo di vita dei prodotti, strategia che include sconti e smaltimento delle scorte più vecchie.
Analisi tecnica
Dal mercato delle opzioni emerge un’attesa di volatilità relativamente contenuta dopo la pubblicazione della trimestrale , con una variazione stimata di circa il 7% , In occasione dei precedenti rilasci delle trimestrali quest’anno, visto l'andamento negativo del business, abbiamo assistito ogni volta ad una apertura in gap down dei prezzi. Nonostante il trend ribassista, si osserva un rallentamento della discesa dei prezzi. Questo potrebbe indicare che molte delle negatività sono già scontate? Non vi è nulla di prevedibile ma gli analisti sembrano concordare, ad esempio, su 10 esperti monitorati da seeking Alpha , 9 valutano una posizione di mantenimento del titolo, mentre solo 1 suggerisce la vendita. Inoltre, il numero di hedge fund monitorati da Insider Monkey con partecipazioni in Nike è salito a 75 nel terzo Q3 del 2024 , rispetto ai 66 del trimestre precedente, per un valore complessivo di oltre $ 5,12 miliardi. Dai massimi del 2021 , il titolo ha perso il 60% , una performance significativamente peggiore rispetto al mercato generale e al settore di appartenenza.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Possibili scenari futuri
Qualora si accogliesse l’idea che gran parte delle cattive notizie sia già incorporata nei prezzi attuali, potrebbe essere interessante monitorare la possibile formazione di un Ross Hook .
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Per confermare questa figura tecnica, i prezzi dovranno avvicinarsi al punto 2 entro febbraio 2025 . Al contrario, il mantenimento del trend ribassista potrebbe essere confermato da una permanenza dei prezzi sotto la trendline discendente e dall'assenza di eccessi tecnici sugli oscillatori sugli oscillatori ad esempio, l’ RSI a 14 periodi , dove piuttosto notiamo un comportamento collaborativo nel disegnare la prosecuzione del downtrend. Dopo un calo del 60% dai massimi, una sfilza di notizie negative e di trimestrali deludenti, occorre prestare attenzione ad un eventuale movimento correttivo. Infatti senza considerare ipotesi di inversione del trend anche notizie stabili o meno negative del previsto potrebbero supportarericoperture e accumulazione, creando pressione, almeno sul breve periodo, sui posizionamenti short.
I risultati passati non sono indicatori per risultati futuri
Disclaimer:La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,67%% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Investire nel futuro con Rocket Lab Rocket Lab, azienda leader nel settore aerospaziale, negli ultimi mesi ha visto un'impennata delle quotazioni grazie a un'interesse degli investitori per la tematica sempre crescente.
Dopo aver raggiunto il picco il 2 dicembre, le quotazioni hanno ritracciato per poi accumulare sul supporto a 22,50 dollari.
Il prezzo ha rimbalzato nella seduta dello scorso venerdì e sembrano voler tornare all'attacco dei massimi.
Le prospettive sono più che rosee per un settore che ha tra i suoi principali sostenitori Elon Musk e la sua SpaceX
Nvidia perde colpi, i competitors si fanno stradaIl colosso Nvidia sembra iniziare a perdere quote di mercato. Gli analisti si aspettano numeri sempre più alti del settore AI (i multipli parlano chiaro) e Nvidia sembra non riuscire più a tenere il passo con cui è cresciuta negli ultimi due anni.
Sempre più competitors sul mercato potrebbero portare Nvidia a perdere la leadership nei prossimi mesi.
Il titolo perde circa il 15% dai massimi di novembre, mentre diverse altre aziende nel settore continuano a rompere al rialzo i loro massimi di periodo.
Dopo aver già violato al ribasso la trendline rialzista lo scorso venerdì, l'obietto ora è tenere il supporto a quota 126 dollari e da lì gettare le basi per la ripartenza.
I supporti violati al ribasso sono già tre in pochi giorni.
Quale sarà il suo futuro?
Bitcoin, nuovo supporto sopra i 100kBitcoin continua il rialzo. Dopo aver testato per diversi giorni la quota dei 100k, nella giornata di domenica ha allungato e si è portato ora in area 105k.
L'incrocio delle medie mobili a fine novembre e la spinta dei prezzi fanno presagire per altre settimane di potenziale trend rialzista.
Il nuovo sopporto ora è in area 104k e le quotazione al momento sembrano testarlo ma confermarlo.
Vedremo se la trendline rialzista partita con il nuovo allungo di fine novembre riuscirà ancora ad accompagnare il prezzo nel rialzo.
Sirius Xm da monitorare
📊 Analisi Fondamentale: Sirius XM Holdings (SIRI) 📡
Sirius XM, leader nel settore della radio satellitare e audio streaming, continua a dimostrarsi un player resiliente grazie al suo modello di business basato su abbonamenti ricorrenti e un’ampia base di utenti. Con il recente sviluppo di partnership strategiche e innovazioni tecnologiche, l'azienda si posiziona solidamente nel mercato audio di alta qualità. Ecco i punti salienti della sua valutazione:
🔎 Analisi dei Dati Fondamentali
Capitalizzazione di mercato: $21 miliardi
Rapporto P/E (ttm): 19.7 (ragionevole per il settore)
Margine di profitto: 14%
Flusso di cassa operativo: robusto, con una continua generazione di liquidità per sostenere buyback e dividendi.
Debito/Patrimonio netto: in diminuzione, mostrando miglioramento nella gestione del capitale.
📈 Crescita e Potenziale
L’azienda ha mantenuto una crescita costante dei ricavi, puntando sullo sviluppo del segmento digitale e sugli abbonamenti auto connesse. Inoltre, il futuro prossimo potrebbe beneficiare di:
Espansione del mercato digitale: la transizione verso lo streaming audio offre nuovi canali di monetizzazione.
Aumento delle partnership automotive: sfruttando il potenziale delle nuove auto connesse, Sirius XM rafforza la sua base di utenti.
💰 Prezzo Intrinseco e Opportunità d’Investimento
Dalle analisi effettuate, il valore intrinseco stimato è di $18 per azione, un livello inferiore rispetto alla quotazione attuale di $22 per azione. Questo indica che, sebbene il titolo sia al di sopra del suo valore intrinseco, un eventuale calo verso tale soglia potrebbe rappresentare una solida opportunità d'acquisto.
💡 L’opportunità?
Quando il titolo si avvicinerà al livello di $18, coincidente con un importante supporto tecnico e fondamentale, potrebbe offrire un punto d’ingresso ideale.
📊 Conclusioni
Sirius XM è una società solida, con flussi di cassa stabili e un settore in espansione. Tuttavia, al prezzo attuale di $22, il titolo potrebbe essere leggermente sopravvalutato rispetto al suo valore intrinseco. Gli investitori value-oriented potrebbero considerare di monitorare il titolo e attendere un calo verso i $18 per ottimizzare il potenziale rendimento.
🚀 Tieni d’occhio SIRI: una grande opportunità potrebbe presentarsi al momento giusto!
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