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Gold al momento resta forte e molto alto.
Finché non ci sarà un ritraccio su aree chiave, meglio aspettare.
Chi è entrato dalla zona gialla può valutare di prendere un parziale e spostarsi in BE, oppure chiudere tutta la posizione.
La mia view resta rialzista.
⚠️ News da tenere d’occhio prossimamente
Discorso del presidente della Fed, Jerome Powell — segnali su quanto aggressiva sarà la Fed nei tagli.
Dati sull’inflazione USA, in particolare il PCE core (il preferito dalla Fed)
Reuters
Indici di attività economica (PMI servizi/manifatturiero), vendite case nuove ecc. se mostrano un’economia che recupera troppo, la Fed potrebbe rallentare i tagli.
Decisioni o segnalazioni da banche centrali estere (che comprano o vendono oro)
Evoluzione del dollaro / tassi reali (interesse nominale meno inflazione) — se il rendimento reale sale, oro soffre.
ci vediamo in live dopo
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🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Analisi fondamentale
L’oro supera il suo (vero) record storico di gennaio 1980!1. Fed: la scelta del pivot malsano, la stagflazione si impone
Lo scorso 2 settembre avevamo presentato una tabella per anticipare il possibile impatto sul prezzo dell’oro della decisione monetaria della Fed di mercoledì 17 settembre.
Il 17 settembre, la Federal Reserve ha scelto lo scenario n. 4 della nostra tabella previsionale: il pivot reale “malsano”, ovvero un taglio dei tassi nonostante un’inflazione ancora intorno al 3 % e un mercato del lavoro in netto rallentamento. Questo è il quadro tipico di un regime di stagflazione.
Come previsto, le conseguenze si sono manifestate rapidamente, con un prezzo dell’oro che prosegue la sua tendenza rialzista di fondo. Il calo dei tassi reali, unito a un dollaro USA che resta la principale valuta più debole dell’anno, continuano a sostenere il GOLD. Gli investitori, di fronte a un contesto in cui né la stabilità monetaria né la crescita sono garantite, si rivolgono ancora una volta al metallo giallo come bene rifugio.
Più in generale, il quadro macroeconomico della stagflazione è favorevole alla tendenza rialzista dell’oro attraverso tassi d’interesse reali più bassi e la funzione di rifugio dell’oro alimentata dai timori sulla crescita e sull’occupazione USA.
La nostra tabella sottolineava che questo scenario avrebbe mantenuto la tendenza rialzista di fondo dell’oro: questa previsione sembra confermarsi. L’oro beneficia al tempo stesso del taglio dei tassi, del calo del dollaro e della ricerca di protezione in un contesto economico deteriorato.
Scegliendo questa via, la Fed non ha solo pivotato: ha sancito una fase in cui la lotta contro l’inflazione è importante quanto il mantenimento di una bassa disoccupazione. La stagflazione si impone come scenario macroeconomico credibile nei prossimi mesi e l’oro ne beneficia come di consueto.
2. Il prezzo dell’oro supera il suo (vero) record storico del 1980!
Il prezzo dell’oro aveva superato il suo precedente record storico all’inizio del 2024, oltrepassando il massimo della crisi sanitaria del 2020 a 2.075 $. Da allora si è sviluppata una potente fase rialzista e l’oro ha quasi raddoppiato il suo prezzo sul mercato delle materie prime.
Tuttavia, non si trattava di un “vero” record storico superato nel 2024.
Infatti, il vero massimo storico dell’oro si ottiene correggendo il prezzo per l’inflazione.
Così, il “vero” record storico risaliva al 1980 a 850 $ nominali, che corrispondono a 3.400–3.500 $ ai prezzi attuali corretti per l’inflazione – ed è stato appena superato! La tendenza rialzista di fondo dell’oro resta valida finché viene mantenuto questo supporto di 3.400–3.500 $.
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GOLD | Che pump!Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Long assurdo e anomalo nella giornata di oggi, un tra l'altro un Lunedì!
Slavo cambiamenti radicali, domani si continuerà nella stessa direzione, ovvero quella dei tori, avevo lasciato una zona per lo SHORT ieri, che è stata totalmente asfaltata dando cosi il via al LONG, ed è per l'ennesima volta un nuovo massimo storico, ormai non manca molto all'assurdo livello dei 4000$ per oncia.
Vi ho lasciato comunque un livello short (rosso) da monitorare solamente, anche perché non vi consiglio di valutare qualcosa, e poi delle fasce LONG dove invece è molto interessante valutare un posizionamento, vedremo però meglio domani in base all'orario e a come si muoverà.
Dovrebbero arrivare anche le prime news della settimana, perciò dobbiamo farci attenzione.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Crescita esplosiva e bilancio solido, ma multipli da brividoIl titolo di oggi è Innodata Inc. NASDAQ:INOD (Nasdaq: INOD), una società attiva nello sviluppo di piattaforme software basate su intelligenza artificiale.
In occasione della pubblicazione degli utili del 31 luglio, analizziamo da vicino i fondamentali per individuare i punti di forza e di debolezza del titolo, confrontandoli con i benchmark settoriali.
Liquidità e struttura finanziaria
Current ratio: 2,33 > 1,41 (settore) → copertura eccellente del breve termine.
Quick ratio: 2,33 > 1,34 → solidità immediata, nessuna dipendenza da scorte.
Debito/Patrimonio Netto: 0,06 < 0,44 → leva praticamente inesistente.
Cassa/Debito: 12,72 > 0,86 → riserva di cassa straordinaria.
Sezione eccellente; bilancio snello, sicuro e senza rischi di indebitamento.
Redditività e crescita
Margine lordo: 39,7% > 37,4% → superiore al settore.
Margine operativo: 15,3% > -2,1% → efficienza operativa molto elevata.
Margine netto: 17,5% > -5,3% → redditività di livello eccezionale.
Margine FCF: 15,0% > 2,7% → forte capacità di generare cassa.
Crescita fatturato: +114,2% YoY > +7,4% → crescita esplosiva.
EPS diluito: +1512% YoY > +10,7% → incremento utili fuori scala.
SG&A ratio: 24,4% < 32,1% → spese operative sotto controllo.
ROA: 37,6% > -2,8% → utilizzo asset estremamente redditizio.
ROE: 68,8% > -4,1% → ritorno sul capitale eccezionale.
ROIC: 63,9% > -4,6% → valore creato sugli investimenti straordinario.
Area eccezionale; Innodata surclassa il settore in crescita e redditività.
Valutazione di mercato
Performance 1Y: +180,5% > +6,7% → rally straordinario.
P/E: 52,8 > 31,3 → utili prezzati molto cari.
PEG: 0,03 < 0,09 → multiplo favorevole grazie all’iper-crescita.
P/S: 8,38 > 2,78 → sopravvalutata sui ricavi.
P/B: 23,1 > 2,77 → molto cara sugli asset.
P/CF: 49,1 > 20,3 → costosa sul cash flow.
[* ]P/FCF: 63,2 > 24,3 → multipli estremi sul free cash flow.
EV/Sales: 8,36 > 3,35 → valutazioni elevate sui ricavi.
EV/EBITDA: 45,7 > 18,9 e EV/EBIT: 54,7 > 24,8 → multipli operativi tirati.
Multipli estremamente alti; il PEG basso attenua la view, ma il titolo resta una scommessa costosa.
Politica dei dividendi
Yield TTM: 0% → nessun dividendo.
Payout ratio TTM: 0% → utili reinvestiti integralmente.
Crescita dividendo YoY: 0% → nessuna politica di distribuzione.
Politica neutra; strategia di crescita pura, senza distribuzione agli azionisti.
Punti di forza:
Bilancio solidissimo, quasi zero debito.
Margini e crescita eccezionali.
ROE e ROIC straordinari.
PEG molto basso, coerente con la crescita esplosiva.
Debolezze:
Multipli di mercato estremamente elevati (P/E, P/S, EV/EBITDA).
Rally azionario già esplosivo, che incorpora molte aspettative.
Nessun dividendo: titolo puramente speculativo.
Conclusione
Innodata è un titolo growth puro.
Fondamentali operativi e finanziari fuori scala rispetto al settore, ma valutazioni tiratissime.
Il profilo rischio/rendimento è sbilanciato:
Potenziale enorme se la crescita continua.
Rischio elevato di correzioni in caso di rallentamento.
Rating complessivo: Classe C – Titolo speculativo
Qualitativamente molto forte, ma con multipli eccessivi che ne aumentano la rischiosità.
RWE investe negli USA:titolo solido, sottovalutato e in crescitaIn concomitanza con la pubblicazione degli utili del 14 agosto 2025, Reuters ha riportato che RWE ha destinato più della metà del proprio budget per gli investimenti al mercato statunitense nel primo semestre dell’anno. La scelta conferma la fiducia del gruppo tedesco nelle prospettive di crescita, nonostante i tentativi di frenare l’espansione delle energie rinnovabili.
Prevediamo che l’espansione delle rinnovabili onshore negli Stati Uniti continuerà, trainata dalla crescente domanda di elettricità, ha dichiarato l’amministratore delegato Markus Krebber.
Vediamo nel dettaglio.
(Per un confronto agli utili del 15 maggio 2025 clicca qui .)
1. Liquidità e struttura finanziaria
Current ratio: 1,21 → sopra la soglia minima (≥1), indica una discreta capacità di coprire le passività di breve termine.
Quick ratio: 1,16 → superiore alla soglia minima (≥0,84), conferma una buona tenuta anche senza considerare le scorte.
Debt/Equity: 0,6 → ampiamente sotto la soglia massima (≤1,43), segno di un leverage contenuto e bilancio solido.
Cash/Debt: 0,43 → ben oltre la soglia minima (≥0,08), ma non elevatissimo; la liquidità disponibile è adeguata.
Struttura finanziaria equilibrata, con debito sotto controllo e sufficiente cuscinetto di cassa.
2. Redditività e crescita
Margine lordo: 13,39% < 24,08% (settoriale) → debolezza sui margini industriali.
Margine operativo: 13,39% < 15,71% (settoriale) → leggermente sotto la media, efficienza operativa migliorabile.
Margine al lordo di imposte: 18,14% > 12,15% → superiore alla soglia, buona redditività pre-tasse.
Margine netto: 16,71% > 8,98% → eccellente redditività finale.
Crescita fatturato YoY: -6,96% < -2,48% → contrazione dei ricavi, segnale negativo.
EPS diluito YoY: +126,33% > -4,26% → forte crescita degli utili per azione, segno di efficienza e leva operativa positiva.
ROA: 4,02% > 2,88% → ritorno sugli asset sopra la media.
ROE: 12,22% > 9,65% → ritorno sul capitale proprio molto solido.
ROIC: 8,48% > 4,17% → ottima redditività del capitale investito.
Profittabilità robusta (soprattutto a livello netto e di ritorni sul capitale), ma crescita dei ricavi negativa.
3. Valutazione di mercato
P/E: 6,5 (≪ 16,9 settoriale) → titolo fortemente sottovalutato.
PEG: 0,05 ≪ 0,92 → valutazione estremamente conveniente rispetto al tasso di crescita.
P/S: 1,06 ≪ 1,94 → basso rispetto ai ricavi.
P/B: 0,78 ≪ 1,51 → titolo prezzato sotto il valore contabile.
P/CF: 3,86 ≪ 8,28 → molto conveniente in termini di flussi di cassa.
EV/EBITDA: 6,13 ≪ 12,21 → sottovalutato anche rispetto alla redditività operativa.
Performance azionaria 1Y: +12,7% > +4,8% settoriale → titolo in crescita sopra la media di mercato.
Multipli di mercato estremamente bassi (sconto marcato), titolo sottovalutato.
4. Politica dei dividendi
Yield: 3,18% → poco sotto la soglia minima (3,2%), e molto sotto il target indicato (3,6%).
Payout ratio: 0% < 16,48% → estremamente conservativo (utili trattenuti).
DPS crescita YoY: +10% > 9,19% → positivo, crescita regolare.
Crescita dividendi continua: 200% > 150% → sostenuta nel tempo.
Politica prudente, yield leggermente sotto target ma DPS in costante crescita. Utili reinvestiti per sostenere la strategia di espansione.
Punti di forza
Bilancio solido con debito contenuto.
Ottima redditività (ROE e ROIC sopra la media).
EPS in forte crescita.
Multipli di mercato (P/E, P/B, EV/EBITDA) estremamente convenienti.
Debolezze
Fatturato in calo YoY.
Margini lordo e operativo sotto la media settoriale.
Dividend yield leggermente inferiore agli standard del settore.
Payout ratio nullo: gli utili non vengono redistribuiti.
Conclusione
RWE appare come un titolo finanziariamente solido e fortemente sottovalutato dal mercato, con ritorni sul capitale elevati e utili in forte crescita. Tuttavia, la contrazione dei ricavi e la debolezza dei margini operativi rappresentano elementi da monitorare. In ottica di investimento, il profilo è value con potenziale upside significativo, sostenuto anche dagli investimenti negli USA nelle rinnovabili onshore.
Rating complessivo: Classe A indica un’azienda solida, con fondamentali finanziari robusti, bilancio equilibrato e redditività superiore alla media. Pur presentando alcune aree migliorabili – come margini industriali leggermente inferiori o crescita dei ricavi non sempre lineare – il titolo risulta sottovalutato dal mercato e capace di generare valore per gli azionisti.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.09.2025Fed: dopo taglio tassi di 25 pbs, Oro e Borse positive, vicino a massimi storici.
Rating sovrani: Fitch promuove l’Italia a BBB+, DBRS declassa la Francia a AA.
Asia: Nikkei +1,2% grazie alla BoJ, India frenata da nuove regole USA sui visti.
Bitcoin impantanato a 114.600 USD, mining sempre più concentrato.
Fed, taglio dei tassi e ombre politiche. Gli investitori hanno accolto con ottimismo il taglio dei tassi della Federal Reserve deciso mercoledì scorso. Tuttavia, sul board della banca centrale continuano a pesare le pressioni del presidente Donald Trump, che spinge per un orientamento più accomodante.
In Giappone, la Bank of Japan ha mantenuto invariato il tasso a breve termine allo 0,5%, come da attese. Da segnalare, però, che due membri del board hanno votato per un rialzo, alimentando le attese di future mosse restrittive.
Sul fronte geopolitico, Trump e il presidente cinese Xi Jinping hanno avuto una telefonata definita “molto proficua”, incentrata sul dossier TikTok e sulle relazioni commerciali tra le due potenze.
Italia promossa da Fitch, Francia declassata, A Piazza Affari la chiusura è stata sostanzialmente piatta (+0,01%), in attesa della decisione di Fitch sul rating sovrano. L’agenzia ha poi alzato il merito di credito dell’Italia a BBB+ da BBB, dopo l’outlook positivo dello scorso anno.
«L’aumento riflette una maggiore fiducia nella traiettoria fiscale dell’Italia», ha commentato Fitch, che prevede una riduzione del deficit 2025-2027 grazie a entrate più solide e a un miglior controllo della spesa.
Meno brillante il giudizio sulla Francia: DBRS ha abbassato il rating a AA+ da AA, con l’outlook stabile.
Il timing è stato perfetto per il Tesor Italianoo, che ha colto il momentp per lanciare un nuovo BTP Valore rivolto al retail.
Caratteristiche principali del nuovo BTP. Scadenza: 7 anni, Cedole crescenti (“step-up” 3+2+2 anni), pagate trimestralmente, con premio fedeltà pari allo 0,8% sul capitale a scadenza. Periodo di collocamento: dal 20 al 24 ottobre. Tassi minimi garantiti comunicati il 17 ottobre. Taglio minimo: 1.000 euro. Tassazione agevolata al 12,5%, esenzione da tassa di successione.
Oggi la quota di debito pubblico in mano a famiglie e imprese italiane è sotto il 15%, mentre gli investitori esteri detengono il 33,6% (fonte Bankitalia).
Mercati europei contrastati, Wall Street ancora ai record. La settimana delle banche centrali si è chiusa con un bilancio misto per l’Europa: Milano -0,3%, Londra -0,9%, Madrid -0,4%, Francoforte -0,2%, Parigi in controtendenza, +0,5%
Tra i settori si distingue il tech, galvanizzato dall’annuncio di Nvidia, che investirà 5 miliardi di dollari in Intel. Wall Street continua a inanellare record: venerdì 19, Dow Jones +0,37%, S&P500 +0,49%, Nasdaq +0,72%.
Sul fronte regolatorio, la SEC guidata da Paul Atkins si prepara a proporre la fine delle trimestrali obbligatorie, come richiesto da Trump, a favore di un reporting semestrale. Con la maggioranza 3 a 1 dei repubblicani, la modifica potrebbe passare rapidamente.
Europa macro: la Spagna ha rivisto al rialzo la crescita 2024 al +3,5% (dal 3,2%), spinta dagli investimenti. Viceversa, il 2023 è stato rivisto al ribasso al +2,5% dal 2,7%.
Sul fronte istituzionale, l’Eurogruppo ha trovato un accordo politico sul quadro per l’euro digitale, definito da Christine Lagarde un passo “nella giusta direzione”. L’obiettivo è completare la cornice legislativa entro fine anno.
In Germania, il surplus con gli USA è sceso a Eur 34,6 miliardi da gennaio a luglio 2025, minimo dal 2021, in calo del 15,1% rispetto all’anno precedente. A livello globale, il surplus commerciale tedesco è diminuito di 32,7 miliardi (-21,2%), a 121,3.
Oggi, 22 settembre, in Asia stabilità da Pechino, rally di Tokyo. L’MSCI Asia Pacific guadagna +0,3%, grazie al Nikkei +1,2% sostenuto dai chiarimenti BoJ sul lento smaltimento degli ETF (75.000 miliardi di yen, ridotti a 620 miliardi l’anno). Lo yen si indebolisce a 148,3 per USD, con il decennale giapponese al 1,65%.
Hong Kong (Hang Seng) cede -0,8%, Shanghai/Shenzhen (CSI300) +0,3%, Seoul +0,6%. Brilla Samsung (+5%) grazie alla partnership con Nvidia sui chip di memoria di nuova generazione.
La PBoC ha lasciato invariati i tassi: 3,0% sulla scadenza breve e 3,5% sui 5 anni, quarto mese consecutivo di pausa.
In India, la borsa di Mumbai arretra dopo che la Casa Bianca ha annunciato una tassa di 100.000 dollari sulle richieste di visto H-1B, misura che potrebbe colpire in modo rilevante l’economia indiana.
L’indice Bloomberg Commodity (103,40 USD) ha perso quasi un punto la scorsa settimana, salvo recuperare +0,6% stamane. Al centro l’energia: Washington continua a consentire alla Cina di acquistare LNG russo, mentre mantiene dazi aggiuntivi del 25% sulle importazioni dall’India per l’acquisto di petrolio da Mosca.
L’oro si riporta a 3.698 USD/oncia, vicino ai massimi storici, dopo cinque settimane consecutive di rialzi (+1,2%) e dopo che Powell ha definito il taglio Fed come mossa di “gestione del rischio” legata al raffreddamento del mercato del lavoro.
Bitcoin scambia a 114.600 USD (-0,5%), con settimana in parità. Il mining diventa sempre più centralizzato, con difficoltà record e consumi energetici crescenti: i piccoli operatori faticano a restare competitivi di fronte all’ingresso di governi e grandi utilities.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
MTX un titolo interessante da tenere sotto osservazione Minerals Technologies (MTX) negli ultimi cinque anni si è distinta come una realtà solida all’interno del settore dei minerali specializzati, pur con una crescita dei ricavi moderata e utili piuttosto altalenanti. Il capitale proprio è aumentato costantemente grazie a una gestione oculata e a una politica di investimento attenta, mentre l’indebitamento, pur presente, è rimasto entro livelli sostenibili e ben controbilanciato da importanti flussi di cassa operativi.
Analizzando lo stato patrimoniale, MTX mostra una struttura equilibrata: l’azienda affronta i cicli economici senza mettere a rischio la propria stabilità. Le fonti di finanziamento sono ben dosate e l’azienda continua a generare cassa, proteggendo la sostenibilità delle operazioni e la capacità di remunerare i soci nel lungo termine.
Il conto economico rivela tuttavia una certa volatilità: l’utile netto è cresciuto in modo significativo nel 2024 dopo un 2023 debole, in cui l’azienda ha affrontato numerosi costi straordinari e una flessione della domanda del settore industriale. Il recupero più recente riflette una maggiore efficienza operativa, frutto di ristrutturazioni e razionalizzazioni della struttura dei costi.
Il cash flow rimane uno dei punti di forza di MTX: nonostante qualche anno meno favorevole, la generazione di cassa resta ampia e consente al gruppo di finanziare investimenti, ripagare debiti e offrire stabilità anche nelle fasi più complesse del ciclo economico.
I principali indici finanziari – ROE, ROI, ROS – si mantengono su valori solidi, vicini alla media di settore. Il WACC stimato oscilla tra il 7% e l’8%, ben controbilanciato da una redditività operativa che lascia spazio per la creazione di valore. L’indice debt/equity evidenzia una posizione di debito gestibile: l’azienda non è a rischio sbilanciamento patrimoniale.
Dal punto di vista strategico, MTX ha una struttura diversificata sia per prodotti che per mercati serviti, il che la rende meno vulnerabile agli shock di settore. La SWOT analysis sottolinea i punti di forza (solidità finanziaria, cash flow, portafoglio prodotti), alcune debolezze (crescita limitata, volatilità degli utili, esposizione ciclica) e opportunità di rilancio sui mercati globali. I rischi principali sono legati all’andamento del ciclo economico e alle pressioni sui prezzi delle materie prime.
Attualmente MTX è considerata dagli analisti come titolo sottovalutato: il valore di mercato non riflette appieno la solidità patrimoniale e il potenziale di recupero degli utili. La debolezza del 2023, il timore per il ciclo industriale e le incertezze sul mantenimento dei margini hanno spinto alcuni investitori a ridurre le proprie posizioni, ma la ripresa finanziaria e la sottovalutazione rispetto ai parametri fondamentali fanno pensare a una possibilità di guadagno interessante per chi ha un orizzonte medio-lungo termine.
In sintesi, un investimento in MTX può risultare profittevole soprattutto se il mercato tornerà ad apprezzare la capacità della società di generare valore grazie a una gestione prudente e a una posizione competitiva solida. La presenza di un buon margine di sicurezza ne aumenta l’attrattività per investitori value.
Letsgoski XAUho bisogno del tuo sostegno.
Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
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Nuova Settimana
La scorsa siamo riusciti a prendere un long dal livello segnalato in giallo (3630-3620), grazie anche al fallimento del livello daily che stavamo monitorando.
Adesso cercheremo di proseguire, tenendo sempre conto che il mercato sta salendo molto e con forza. Per questo, le entrate vanno fatte solo su ritracciamenti chiave, non su breakout, Meglio evitare.
Pazienza quindi: vi manderò tutti i setup con le zone, come sempre. Attivate le notifiche.
Ricordatevi: stasera ore 18 outlook di mercato.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30.
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ORO | Pronti all'apertura settimanale?Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Siete pronti? un paio di ore e si riparte con la nuova settimana, prontissimo ad operare il nostro metallo giallo.
Come ho già anticipato, l oro è di nuovo verso il massimo storico, ho 2 zone di sostegno che possono farmi valutare qualcosa intraday, il supporto dei 3670$ per valutare LONG e la resistenza dei 3700$ per oncia poco sotto al massimo storico, domani valuterò qualcosa in una di queste 2 zone, che attualmente mi sembrano le migliori, poi di conseguenza valuterò come muovermi se il mercato dovesse farmi ricerche di liquidità importanti o darmi delle chiusura giornaliere rilevanti.
Per ora il livello daily per il LOGN ha resistito bene e ha dato spinta rialzista, vedremo se riuscirà a romperlo a ribasso per dare il via ad un crollo.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
GOLD | Chiusa la settimana.Salve traders, come state?
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Avete visto come il rifiuto, della chiusura giornaliera del livello che vi avevo indicato, ha portato ad un LONG?
Già dalla sessione asiatica tra l altro, e poi continuato per tutta la giornata.
Questo vi fa capire quanto sia importante la tecnica in questo mondo, lo studio delle candele può essere tutto a volte, a prescindere dalle news che possono uscire.
Ora il GOLD è ripartito a rialzo con la candela daily di ieri, ma dobbiamo ancora fare attenzione alla zona del massimo storico che può essere molto pericolosa, ho segnato 2 zone interne che potrei provare a sfruttare per dei posizionamenti, sia long che short, mi aspetterei comunque in settimana un nuovo massimo storico, ma semplicemente un livello più alto di quello attualmente registrato, non per forza una nuova wave.
Vedremo poi come comportarci.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Stellantis: rottura del canale, occhio alla shooting star!Stellantis MIL:STLAM
Il settore automotive si trova nuovamente ad affrontare una sfida globale per la sopravvivenza, complice la crescente pressione competitiva proveniente dalla Cina. In questo contesto, Stellantis potrebbe rappresentare un’opportunità interessante come trade di breve/medio periodo, più che come investimento da “buy and hold”.
L’arrivo del nuovo CEO Filosa e l’evoluzione della strategia commerciale — con il lancio di modelli chiave soprattutto per i brand Ram, Jeep e Dodge nel mercato americano — dovrebbero favorire un recupero delle quote di mercato (oggi al 7% contro il 12% di cinque anni fa) e una progressiva crescita della redditività. Le valutazioni fondamentali restano quindi incoraggianti (rating accumulate, target price a 9,5 €), con potenziali effetti positivi già dal quarto trimestre.
📉 Analisi tecnica
Il titolo ha disegnato da maggio 2025 un canale ribassista ben definito, che ha condotto i prezzi a ritestare l’area dei minimi precedenti in zona 7,48 €. Nelle ultime sedute si è assistito ad una rottura al rialzo del canale, segnale potenzialmente positivo per una fase di recupero.
La giornata di venerdì, tuttavia, ha evidenziato un comportamento incerto: dopo un massimo intraday a 8,81 € (+5% circa), il titolo ha chiuso con un guadagno limitato (+0,56%), disegnando una candela shooting star sui minimi di seduta.
👉 Livelli chiave da monitorare
Supporto forte: 7,60 €
POC: area 8,30 circa
Resistenza cruciale: 8,65 € (chiusura giornaliera sopra questo livello darebbe conferma del cambio di trend di breve termine).
Se i prezzi dovessero violare al ribasso i minimi di venerdì, si aprirebbe spazio per ulteriori discese di breve. Viceversa, un consolidamento sopra 8,65 € aumenterebbe le probabilità di una prosecuzione del recupero verso target più ambiziosi.
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EQUITA GROUP (EQUI) Strategia rialzista di lungo periodoEQUITA GROUP (EQUI) Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
La società ha sede a Milano, Italia. Equita Group S.p.A. fornisce servizi di vendita e trading, investment banking e gestione di asset alternativi per investitori istituzionali, professionisti, investitori retail, grandi aziende, piccole e medie imprese e istituzioni finanziarie in Italia e all'estero. L'azienda vende e negozia azioni, obbligazioni, derivati e fondi negoziati in borsa; fornisce servizi di mercato dei capitali azionari e di debito, consulenza sul debito e sulla ristrutturazione, consulenza su fusioni e acquisizioni, consulenza su emissioni e collocamenti di azioni e obbligazioni. Inoltre, offre servizi di private debt, private equity, trading direzionale e proprietario, servizi di retail hub e servizi di corporate broking.
DATI: 28/05 /2023
Prezzo = 3.79 Euro
Capitalizzazione = 181,148M
Rapporto PE ( ttm ) = 11,84
EPS ( ttm ) = 0,3200
Target Price EQUITA GROUP di lungo periodo:
1° Target Price: 4.12 Euro
2° Target Price: 5.48 Euro
3° Target Price: 7.72 Euro
4° Target Price: 9.94 Euro
5° Target Price: 11.3 Euro
ALPHABET INC ( GOOGL ), Strategia rialzista di lungo periodoALPHABET INC ( GOOGL ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
L'azienda è stata fondata nel 1998 e ha sede a Mountain View, in California. Alphabet Inc. offre vari prodotti e piattaforme negli Stati Uniti, in Europa, Medio Oriente, Africa, Asia-Pacifico, Canada e America Latina. Opera attraverso i segmenti Google Services, Google Cloud e Other Bets. Il segmento Google Services fornisce prodotti e servizi, tra cui annunci, Android, Chrome, hardware, Gmail, Google Drive, Google Maps, Google Photos, Google Play, Ricerca e YouTube. Si occupa anche della vendita di applicazioni e acquisti in-app e di contenuti digitali nel negozio Google Play, di dispositivi indossabili Fitbit, di prodotti per la casa Google Nest, di telefoni Pixel e di altri dispositivi, nonché della fornitura di servizi YouTube non pubblicitari. Il segmento Google Cloud offre servizi di infrastruttura, cybersecurity, dati, analisi, AI e machine learning e altri servizi; Google Workspace che include strumenti di collaborazione basati sul cloud per le aziende, come Gmail, Docs, Drive, Calendar e Meet; e altri servizi per i clienti aziendali. Il segmento Altre attività vende tecnologia sanitaria e servizi Internet.
DATI: 02/06/2023
Prezzo = 124.76 Dollari
Capitalizzazione = 1,587T
Beta (5 anni mensile) = 1,10
Rapporto PE (ttm) = 27,52
EPS ( ttm ) = 4,53
Target Price ALPHABET INC di lungo periodo:
1° Target Price: 151.55 Dollari
2° Target Price: 243.71 Dollari
3° Target Price: 392.85 Dollari
4° Target Price: 541.99 Dollari
5° Target Price: 634.16 Dollari
D-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), Strategia rialzistaD-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), Strategia rialzista
DESCRIZIONE TITOLO:
D-Wave Quantum Inc. è stata fondata nel 1999 e ha sede a Palo Alto, in California. D-Wave Quantum Inc. sviluppa e fornisce sistemi, software e servizi di calcolo quantistico in tutto il mondo. L'azienda offre i computer quantistici Advantage e Advantage 2, Ocean, una suite di strumenti open-source, e il servizio Leap quantum cloud, un servizio basato su cloud che fornisce accesso in tempo reale ai computer quantistici e ai solutori ibridi quantistici, nonché servizi di accesso sicuro e protezione dei dati. Fornisce inoltre il servizio di solutore ibrido Leap, che offre una combinazione di risorse di calcolo quantistiche e classiche e algoritmi avanzati per risolvere problemi di scala aziendale; e D-Wave Launch, un approccio graduale per identificare e costruire applicazioni ibride quantistiche in produzione, che include sessioni di formazione e accesso al calcolo quantistico. Inoltre, l'azienda offre i sistemi di calcolo quantistico D-Wave Advantage annealing e gli strumenti per sviluppatori Ocean. Le sue soluzioni quantistiche sono utilizzate per l'allocazione, la programmazione delle risorse, la programmazione di fabbrica, l'instradamento dei veicoli, l'ottimizzazione della logistica, la scoperta di farmaci, la progettazione di costruzioni industriali, l'ottimizzazione del portafoglio e l'ottimizzazione di manutenzione, riparazione e revisione.
DATI: 22/05/2025
Prezzo = 19,06 Dollari
Capitalizzazione = 5,563B
Beta (5 anni mensile) = 0,89
Rapporto PE (ttm) = --
EPS (ttm) = -0,66
Target Price D-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), strategia rialzista
1° Target Price: 21,16 Dollari
2° Target Price: 34 Dollari
3° Target Price: 46,83 Dollari
4° Target Price: 54,76 Dollari
OKLO INC (OKLO), Strategia rialzista di lungo periodoOKLO INC (OKLO), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Oklo Inc. ha sede a Santa Clara, in California. Oklo Inc. sviluppa centrali a fissione avanzate per fornire energia pulita, affidabile e conveniente su scala ai clienti negli Stati Uniti. Commercializza inoltre una tecnologia di riciclaggio del combustibile nucleare che converte le scorie nucleari in combustibile utilizzabile per i suoi reattori.
DATI: 27/07/2025
Prezzo = 75,50 Dollari
Capitalizzazione = 11,127B
Target Price OKLO INC (OKLO), strategia rialzista di lungo periodo
1° Target Price: 92,39 Dollari
2° Target Price: 146,17 Dollari
3° Target Price: 199,96 Dollari
4° Target Price: 233,20 Dollari
Wall Street al top: rally record o calma prima della tempesta?Wall Street ai massimi: rally record o calma prima della tempesta?
Chiusure record consecutive per tutti i principali indici
Il sollievo del mercato, dopo mesi di attesa e di ossessione per la riunione della Fed di settembre, è stato evidente negli ultimi due giorni: i principali indici hanno chiuso di nuovo ai massimi storici, terminando la settimana con solidi guadagni.
Il NASDAQ è salito dello 0,72% (circa 160 punti) venerdì, raggiungendo quota 22.631,48. Tesla (TSLA) ha guadagnato un ulteriore 2,2%, con un incremento settimanale del 7,6%. Il pioniere dei veicoli elettrici ha azzerato il proprio deficit annuale all’inizio di questa settimana, recuperando terreno anche grazie al fatto che il CEO Elon Musk ha riconcentrato l’attenzione sull’azienda. Apple (AAPL), invece, è risultata la migliore tra i Magnifici 7, con un rialzo del 3,2% in coincidenza con l’avvio delle vendite del nuovo iPhone.
Parallelamente, l’S&P 500 è cresciuto dello 0,49% a 6.664,36, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,37% (circa 172 punti), attestandosi a 46.315,27.
Tutti i principali indici hanno così registrato massimi storici per la seconda seduta consecutiva. Mercoledì, quando la Fed aveva tagliato i tassi per la prima volta quest’anno, i mercati avevano reagito con una flessione, ma in seguito hanno recuperato. Su base settimanale, il NASDAQ è salito del 2,2%, l’S&P dell’1,2% e il Dow Jones dell’1%.
Il Russell 2000 ha beneficiato più degli altri del taglio dei tassi, poiché le small cap sono generalmente più indebitate delle big cap e a condizioni meno favorevoli. L’indice ha ceduto lo 0,77% nella seduta di venerdì, ma ha comunque messo a segno un guadagno del 2,2% negli ultimi cinque giorni, consolidando così una serie positiva di sette settimane consecutive.
Questa settimana la Federal Reserve ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, come ampiamente previsto. Tra dichiarazione ufficiale e conferenza stampa, i mercati hanno interpretato la mossa come l’inizio di una nuova fase di politica accomodante. Il tanto atteso ciclo di tagli è dunque iniziato e, personalmente, auspico che duri almeno sei mesi. Non solo vi è un forte ottimismo circa un ulteriore taglio a ottobre, ma la riunione di dicembre mostra già una probabilità dell’80% di un altro intervento.
Tre riduzioni da 25 punti base entro fine anno sarebbero, a mio avviso, la misura giusta. Non mancheranno voci critiche che dipingeranno tale scenario come un male per l’economia. Non date loro retta: questi tagli avranno un effetto positivo, sia per stimolare la crescita sia per alleggerire il costo degli interessi sul debito statunitense.
Per la prossima settimana non si prevedono eventi di impatto paragonabili alla recente decisione della Fed. Tuttavia, venerdì sarà pubblicato l’indice dei prezzi PCE (spese per consumi personali). Sarà interessante valutarne l’impatto, anche perché la Fed ha chiarito di ritenere il mercato del lavoro oggi un fattore più critico dell’inflazione.
La prossima stagione degli utili
La stagione delle trimestrali è attesa tra poche settimane. Il settore tecnologico, che negli ultimi trimestri si è confermato trainante, dovrebbe mantenere questo ruolo anche nel terzo trimestre del 2025: gli utili sono stimati in crescita dell’11,8%, a fronte di un aumento del fatturato del 12,5%. Senza il contributo della tecnologia, la crescita complessiva degli utili dell’S&P 500 sarebbe stata solo del +2%, contro il +5,1% stimato con il settore incluso.
Ciò che stanno facendo i tori in questo momento: stanno divorando ogni frammento di mercato legato all’intelligenza artificiale e alla tecnologia quantistica. Ma alla fine lo stomaco non regge.
Il punto è semplice: questo mercato si è nutrito eccessivamente di un unico tema e, quando esso verrà meno, le conseguenze non saranno piacevoli. Non ho posizioni corte, ma non intendiamo inseguire i rialzi. È un atteggiamento prudente da adottare con ottobre alle porte, mese notoriamente caratterizzato da vendite violente.
So che la tentazione sarebbe quella di lasciarsi travolgere dall’entusiasmo, ma quella voce interiore che ci invita alla cautela non va ignorata.
È tempo di essere prudenti.
Marco Bernasconi Trading
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.09.2025Wall Street torna a correre, nuova spinta sui titoli tecnologici.
Nvidia investe Us$ 5 miliardi in Intel: cresce la fame di chips per l’IA.
Borse Asiatiche ancora toniche: c’è fiducia sull’AI tech cinese.
Bank of England ferma sui tassi, l’inflazione è ancora troppo alta.
Fed taglia i tassi, mercati europei in festa. Le Borse europee hanno chiuso la giornata di ieri in rialzo, sostenute dalla decisione della Federal Reserve di tagliare i tassi di 25 punti base, portandoli nel nuovo intervallo compreso tra 4,00% e 4,25%. Si tratta del primo intervento espansivo dal dicembre scorso, in linea con le attese.
Il presidente Jerome Powell ha lasciato intendere che altri due tagli potrebbero arrivare entro la fine del 2025, ma ha ribadito un approccio prudente, scandito “riunione per riunione”.
La mossa della Fed, pur moderata, ha ridato slancio agli acquisti sull’azionario europeo: Francoforte +1,35%, Parigi +0,87% e Londra +0,21%. La combinazione tra politica monetaria più morbida e la corsa dei titoli tecnologici ha offerto un potente driver rialzista.
Il comparto tecnologico è tornato protagonista. In particolare, il settore dei semiconduttori ha beneficiato del rally partito in Cina, dopo le indiscrezioni del Financial Times secondo cui Pechino avrebbe vietato alle aziende locali l’acquisto di chip Nvidia. Il focus è anche su Intel, dopo che la stessa Nvidia ha annunciato un investimento da 5 miliardi di dollari nel capitale del gruppo e una
BoE resta ferma, inflazione resta alta. Sul fronte della politica monetaria europea, la Bank of England ha mantenuto invariati i tassi al 4%, come da attese. La decisione riflette l’elevato livello dell’inflazione britannica, al 3,8%, ben al di sopra sia della media europea sia dell’obiettivo ufficiale del 2%. Il quadro resta quindi complesso: la BoE non può permettersi mosse espansive, ma la crescita continua a dare segnali di rallentamento.
Stati Uniti: segnali misti dall’economia: il superindice LEI del Conference Board ha registrato ad agosto un calo dello 0,5% a 98,4 punti, peggio delle attese (-0,2%) e dopo il lieve +0,1% di giugno (rivisto da -0,1%). Nel semestre terminato ad agosto, la contrazione è stata del 2,8%, contro il -0,9% dei sei mesi precedenti, confermando una tendenza negativa.
Più incoraggianti i dati sul lavoro: le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi da quasi quattro anni, con effetto immediato sui Treasuries, che hanno limato i guadagni recenti.
Questa mattina in Asia Pacifico il tono è stato contrastato, dopo il poker di record di Wall Street (Dow Jones, S&P500, Nasdaq e Russell 2000). L’indice MSCI Asia Pacific è rimasto stabile, avviandosi comunque a chiudere la terza settimana consecutiva in rialzo.
• Greater China: Hang Seng +0,1%, CSI300 +0,3%, sullo sfondo della telefonata tra Xi Jinping e Donald Trump.
• Giappone: Nikkei 225 -0,6% in chiusura, pur avendo toccato un nuovo massimo storico in avvio. La Bank of Japan ha lasciato i tassi fermi allo 0,5% e annunciato la vendita degli ETF acquistati negli anni degli stimoli.
• Corea: Kospi -0,7% dopo nuovi massimi intraday; il governo continua i negoziati con gli Stati Uniti su dazi per il settore auto.
Dal fronte tecnologico arriva la notizia che la cinese DeepSeek avrebbe addestrato il modello di AI R1 con una spesa di appena 294.000 dollari, utilizzando 512 chip Nvidia H800. Un dato sorprendente, se confrontato con i costi dei concorrenti occidentali: basti pensare che Sam Altman (OpenAI) aveva parlato nel 2023 di investimenti “ben oltre i 100 milioni dollari” per l’addestramento dei modelli fondamentali.
La cifra, riportata da Nature e firmata anche dal fondatore Liang Wenfeng, rischia di riaccendere il dibattito sul ruolo di Pechino nello sviluppo di AI a basso costo, percepito come una minaccia al dominio tecnologico di aziende come Nvidia.
Materie prime: l’indice Bloomberg Commodity è rimasto piatto a 103,80 dollari. Il gas naturale USA è sceso sotto i 3 dollari/mmBtu e il rame è calato sotto i 10.000 dollari. Morgan Stanley ritiene che la correzione sia temporanea, grazie alla resilienza della domanda americana e ad alcune interruzioni di offerta. Secondo Wood Mackenzie, infatti, quest’anno saranno colpite 880.000 tonnellate di produzione globale, pari al 3,7%.
L’oro si muove a 3.661 dollari/oncia, in leggero rialzo settimanale (+0,3%), mentre il Dollaro, nonostante tre sedute positive, si appresta a chiudere la sesta settimana negativa consecutiva (-0,4%).
IBitcoin arretra leggermente sotto quota 117.000 dollari, ma resta in progresso del +3% su base settimanale. Cresce il numero di società che scelgono di detenere criptovalute come riserva di tesoreria.
Nel comparto obbligazionario, il rally azionario Asia-Pacifico ha rafforzato anche le emissioni locali in Dollari. I premi di rendimento sui bond asiatici investment grade e high yield sono scesi ai minimi storici, poco sotto i 100 punti base, secondo dati Bloomberg.
Attesa per il rating sovrano Italiano: Fitch, stasera a mercati chiusi, pubblicherà la sua revisione sul rating italiano. Il giudizio attuale è BBB con outlook “positivo”. Dopo i miglioramenti su Spagna e Portogallo, cresce l’aspettativa che anche l’Italia possa beneficiare di un upgrade. Alcuni analisti ipotizzano che Fitch possa fare da apripista, seguita poi da Moody’s e DBRS Morningstar, che hanno già un outlook favorevole sul rischio-Paese.
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Solidità patrimoniale e crescita esplosiva, rating Classe AOggi analizziamo un titolo che merita particolare attenzione per via del suo attuale sconto di prezzo. Ci spostiamo sulla Borsa di Hong Kong, dove opera JD Health International, HKEX:6618 società leader nel settore farmaceutico e della sanità digitale.
Il 14 agosto 2025 l’azienda ha pubblicato i risultati semestrali, che hanno sorpreso positivamente il mercato e hanno acceso i riflettori sul titolo. In questa analisi vedremo nel dettaglio perché JD Health rappresenta un’opportunità interessante da monitorare con attenzione.
Liquidità e struttura finanziaria
Current ratio: 3,77 > 1,68 (settoriale) → liquidità molto solida.
Quick ratio: 3,36 > 1,37 → conferma elevata capacità di coprire il breve termine senza dipendere dalle scorte.
Debito/Patrimonio Netto: 0 < 0,23 → assenza di leva finanziaria, posizione patrimoniale molto prudente.
Cassa/Debito: 198,41 > 11,67 → enorme buffer di cassa rispetto all’indebitamento.
Bilancio estremamente solido, liquidità abbondante e rischio finanziario pressoché nullo.
Redditività e crescita
Margine lordo: 22,88% < 26,06% → leggermente sotto la media del settore.
Margine operativo: 2% > –1,99% → positivo e superiore al benchmark.
Margine netto: 7,16% > 0,72% → buona profittabilità finale.
Margine FCF: 7,36% > 3,7% → capacità di generare cassa.
Crescita fatturato YoY: +6,51% > –3,81% → crescita superiore al comparto.
Crescita EPS YoY: +89,13% > 3,99% → forte leva operativa in miglioramento.
R&D/Sales: 2,29% > 1,12% → investimenti in ricerca sopra media.
SG&A/Sales: 18,6% < 22,29% → spese generali ben gestite.
ROA: 6,15% > 0,34% → buon ritorno sugli asset.
ROE: 7,98% > 1,97% → rendimento per gli azionisti in crescita.
ROIC: 7,96% > 0,68% → efficienza nell’uso del capitale.
Performance 1Y: +146,9% > 65,05% → rally significativo del titolo.
Redditività solida con crescita sostenuta. Margini ancora migliorabili rispetto ai leader di settore, ma il trend è positivo.
Valutazione di mercato
P/E: 42,9 > 27,75
P/S: 2,49 > 1,08
P/B: 3,33 > 2,17
EV/EBITDA: 83,9 > 45,29
EV/EBIT: 99,4 > 57,07
PEG: 0,43 (valore basso, segnala crescita elevata a fronte di multipli alti).
Dividendi: rendimento 0% e payout: 0% → focus sulla crescita e reinvestimento degli utili.
Titolo chiaramente growth-oriented, con multipli sopra media, giustificati da forte crescita degli utili. Assenza di dividendo.
Punti di forza
Struttura finanziaria solidissima (assenza di debito, cassa abbondante).
Forte crescita di ricavi ed EPS.
Redditività in miglioramento, con margini sopra la soglia minima settoriale.
Buona gestione dei costi operativi (SG&A sotto media).
Debolezze
Margine lordo inferiore alla media di settore.
Multipli di mercato molto elevati (P/E, EV/EBITDA, P/FCF), che rendono il titolo esposto a correzioni in caso di delusioni sui risultati.
Nessun rendimento da dividendo.
Conclusione
JD Health International si presenta come un titolo finanziariamente sicuro e con forte crescita, ma valutazioni molto tirate. Rappresenta un’opportunità interessante per chi cerca esposizione al settore sanitario digitale in Cina, con una chiara impostazione growth e prospettive di espansione, ma richiede tolleranza al rischio legato alla valutazione elevata.
Rating complessivo: Classe A – crescita solida e bilancio eccellente, candidato di prima fascia per un portafoglio orientato al growth.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Siamo arrivati a venerdì con 2 giornate al rialzo e 3 al ribasso, tornando sempre all apertura della settimana.
Il livello daily segnato in giallo sta tenendo.
se chiudiamo così la candela di oggi, la settimana potrebbe finire in doji: quindi situazione di stallo.
La zona long valutata sta tenendo a fatica, ma per ora regge.
È una fase lenta e complicata, quindi massima attenzione.
Rimaniamo long da 3630, salvo invalidazione sul daily.
In quel caso si cercheranno livelli più scontati.
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Il Russell 2000 può superare il suo record storico?La Federal Reserve (Fed) statunitense ha effettuato questa settimana un pivot monetario e ha confermato una traiettoria più accomodante per l’ultimo trimestre del 2025. Il tasso dei federal funds dovrebbe essere tagliato altre due volte, per un totale di tre tagli nelle riunioni di settembre, ottobre e dicembre.
Le piccole imprese sono molto sensibili all’andamento delle condizioni di finanziamento, e la riduzione dei costi di finanziamento rappresenta un fattore di investimento e crescita per questa categoria di aziende. In queste condizioni, è possibile che l’indice Russell 2000 — l’indice delle small cap statunitensi — registri un nuovo record storico entro la fine del 2025?
1. Il Russell 2000 rappresenta la dinamica dell’attività delle piccole imprese nel mercato azionario USA
Il Russell 2000 occupa un posto particolare nell’universo azionario americano, poiché riunisce circa 2.000 società a piccola capitalizzazione, generalmente considerate small cap. A differenza dell’S&P 500, composto dalle 500 maggiori società quotate negli Stati Uniti, il Russell 2000 riflette maggiormente la dinamica delle aziende domestiche, meno esposte all’internazionalizzazione e spesso più sensibili alle condizioni economiche interne, in particolare all’andamento dei tassi d’interesse e dei consumi americani. Per le loro dimensioni ridotte, queste imprese dispongono in genere di meno risorse finanziarie, il che le rende più vulnerabili ai cicli economici, ma anche più agili e in grado di crescere rapidamente quando l’ambiente è favorevole, soprattutto in periodi di calo dei tassi d’interesse.
2. Entro la fine del 2025 ci saranno quindi tre tagli del tasso dei federal funds
La Fed di Jerome Powell ha quindi confermato un vero pivot monetario per tenere conto del rallentamento del mercato del lavoro, pur restando prudente sulla futura normalizzazione dell’inflazione. La traiettoria monetaria più accomodante annunciata dovrebbe costituire un fattore di sostegno per gli asset rischiosi in borsa, ma i prossimi aggiornamenti su occupazione e inflazione negli Stati Uniti avranno ancora un forte impatto.
Ciclo del tasso dei federal funds fino alla fine del 2025: dovrebbero quindi esserci in totale 3 tagli dei tassi entro fine anno secondo lo strumento CME Fed Watch Tool riportato qui sotto.
3. Dal punto di vista dell’analisi tecnica, il Russell 2000 sta testando il suo record storico raggiunto nel novembre 2021
Il trend rialzista del Russell 2000 negli ultimi mesi è il segnale che gli investitori si aspettano condizioni migliori per le small cap statunitensi, direttamente legate al calo del tasso dei federal funds. Nel breve termine, il Russell 2000 potrebbe prendersi una pausa, dato che si trova a contatto con il suo record storico, ma questa resistenza potrebbe essere superata quest’autunno grazie alla svolta monetaria della Fed.
Il grafico sottostante mostra le candele giapponesi settimanali dell’indice Russell 2000:
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INTEL titolo del giorno, storica collaborazione con NVIDIAL'annuncio di una partnership strategica tra Nvidia e Intel non rappresenta semplicemente un accordo commerciale, ma una storica riconfigurazione degli equilibri di potere nell'industria dei semiconduttori, un evento la cui portata si comprende appieno solo contestualizzandolo in una prospettiva storica che ne evidenzia la drammaticità. Vent'anni fa, Intel, allora re indiscusso di Silicon Valley, prese in considerazione l'acquisizione di una nascente Nvidia per una cifra di 20 miliardi di dollari. Oggi, i ruoli si sono completamente invertiti: è Nvidia, ora una delle aziende di maggior valore al mondo, a investire 5 miliardi di dollari per fornire una "ancora di salvezza" al suo ex potenziale pretendente. Questo capovolgimento di fronte è il culmine di un decennio in cui Intel ha mancato le rivoluzioni del mobile e dell'intelligenza artificiale (IA), mentre Nvidia ha cavalcato l'onda dell'IA fino a raggiungere una capitalizzazione di mercato di oltre 4 trilioni di dollari. L'accordo, descritto da alcuni come una "resa pragmatica mascherata da collaborazione", sottolinea la posizione indebolita di Intel e la necessità di appoggiarsi al leader del settore per rimanere rilevante nel futuro del computing. Questa "collaborazione storica" si fonda su un investimento finanziario e su una profonda integrazione tecnologica e di prodotto. I termini specifici dell'accordo prevedono un investimento finanziario di 5 miliardi di dollari da parte di Nvidia per acquistare azioni ordinarie di Intel a un prezzo di 23,28 dollari per azione, un'operazione soggetta alle approvazioni normative. Questo investimento renderà Nvidia uno dei maggiori azionisti di Intel, con una quota di circa il 4% o più. La collaborazione strategica è incentrata sullo sviluppo congiunto di prodotti personalizzati per i mercati dei data center e dei personal computer (PC). Per i data center, Intel progetterà e produrrà CPU x86 personalizzate che Nvidia integrerà nelle proprie piattaforme di infrastruttura IA e offrirà al mercato. Per il personal computing, Intel costruirà e commercializzerà system-on-chip (SoC) basati su architettura x86 che integreranno "chiplet" di GPU Nvidia RTX, dando vita a una nuova classe di prodotti denominati "SoC x86 RTX" destinati a PC ad alte prestazioni. Il cuore tecnico della partnership risiede nell'obiettivo di "connettere senza soluzione di continuità" le due architetture, sfruttando tecnologie proprietarie di Nvidia come NVLink, rappresentando ciò che il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha definito una "fusione di due piattaforme di livello mondiale". Il prezzo di acquisto delle azioni, fissato a 23,28 dollari, rivela un'importante dinamica di potere, rappresentando uno sconto del 6,5% rispetto al prezzo di chiusura di Intel di 24,90 dollari del giorno precedente l'annuncio. Il fatto che Nvidia si sia assicurata una partecipazione a un prezzo scontato indica che ha negoziato da una posizione di notevole forza, mentre Intel, affrontando perdite finanziarie significative (19 miliardi di dollari nell'anno precedente) e una drastica riduzione della forza lavoro, necessitava non solo del capitale, ma soprattutto della validazione tecnologica. Questo investimento segue altre importanti iniezioni di capitale, come i 2 miliardi di dollari da parte di SoftBank e un investimento significativo del governo statunitense che ha acquisito una quota di quasi il 10%, evidenziando che l'ambiziosa strategia IDM 2.0, con i suoi investimenti miliardari in nuove fabbriche, è troppo dispendiosa per essere finanziata internamente. La partnership è progettata per generare benefici reciproci significativi; per Intel, rappresenta un voto di fiducia monumentale nella sua strategia IDM 2.0 e nella sua architettura x86, riducendo il rischio associato ai massicci investimenti di capitale richiesti. Integrando i chiplet GPU RTX, Intel può offrire immediatamente prestazioni grafiche leader di mercato nei PC, concentrandosi sulla sua competenza principale, le CPU, e rientrando prepotentemente nel dibattito sull'IA come componente integrante delle soluzioni per data center di Nvidia. Per Nvidia, i vantaggi sono altrettanto strategici: accoppiando strettamente il suo ecosistema software completo, CUDA, con l'onnipresente ecosistema x86, rende la sua piattaforma ancora più radicata e difficile da sostituire, una contromossa diretta contro AMD. Il beneficio più profondo per Nvidia risiede nella diversificazione geopolitica e della catena di approvvigionamento; dipendendo attualmente in modo critico dalla taiwanese TSMC, la collaborazione con Intel, che sta costruendo capacità produttive all'avanguardia negli Stati Uniti e in Europa con il sostegno del CHIPS Act, rappresenta un'alleanza strategica che riduce la dipendenza a lungo termine da un unico partner geopoliticamente vulnerabile. Per il mercato, questa alleanza promette di introdurre una nuova era di prodotti, come i SoC x86 con chiplet RTX integrati, che potrebbero rivoluzionare il mercato dei PC e posizionare Intel Foundry Services (IFS) come una credibile alternativa futura a TSMC. Passando all'analisi quantitativa, la valutazione di Intel presenta sfide uniche a causa delle recenti perdite significative, che rendono inutilizzabili i tradizionali multipli basati sugli utili. Qualsiasi valutazione deve quindi essere orientata al futuro e dipendere dal successo della strategia IDM 2.0. L'ampia dispersione delle stime degli analisti prima dell'accordo, da 14 a 28 dollari, evidenzia questa incertezza. Il metodo principale per determinare il valore intrinseco è un modello Discounted Cash Flow (DCF) a due stadi, che si basa su proiezioni di ritorno alla crescita dei ricavi, un'espansione dei margini verso le medie storiche grazie a un piano di riduzione dei costi da 8-10 miliardi di dollari entro il 2025, un elevato Capex a breve termine per le nuove fab e un WACC che riflette l'elevata incertezza. Un'analisi comparativa basata sui multipli Prezzo/Fatturato (P/S) e Prezzo/Valore Contabile (P/B) mostra che il rapporto P/S di Intel (circa 2,0x - 2,2x) è drasticamente inferiore a quello di Nvidia (~25x) e AMD (~9x), indicando che il mercato la valuta come un'azienda legacy a bassa crescita. La tesi di investimento si basa sulla possibilità di un "re-rating" di questi multipli se il piano di rilancio avrà successo. Combinando le metodologie, si stima un fair value per Intel in un range compreso tra 38 e 42 dollari. La reazione immediata del mercato all'annuncio è stata un balzo di circa il 30%, portando il titolo a un nuovo massimo di 52 settimane sopra i 31 dollari, un evento che rappresenta un de-risking fondamentale del titolo. Il potenziale di apprezzamento futuro dipenderà da catalizzatori chiave come l'esecuzione della roadmap con Nvidia, il rispetto della roadmap per i nodi di processo avanzati come Intel 18A entro il 2025, i successi di Intel Foundry Services e un contesto macroeconomico favorevole. Persistono tuttavia rischi significativi, tra cui il rischio di esecuzione, la risposta della concorrenza, le sfide di integrazione culturale e il controllo geopolitico e normativo. Sulla base di questa analisi, si può formulare una previsione di prezzo su un orizzonte di 12-24 mesi: uno scenario di base vede il titolo stabilizzarsi nell'intervallo 35-45 dollari; uno scenario rialzista, che richiede un'esecuzione impeccabile, potrebbe spingere il titolo oltre i 50 dollari; infine, uno scenario ribassista, innescato da un fallimento nell'esecuzione, vedrebbe il titolo tornare sotto i 25 dollari, alla sua valutazione pre-accordo.
GOLD | Ancora news positive per USD.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Oggi facciamo una lettura nel TF giornaliero.
Ieri sono stati tagliati di 25 punti base i tassi d'interesse americani questo ha dato un'iniziale spinta a rialzo seguita da un enorme crollo dopo la ricerca di liquidità del massimo storico, oggi abbiamo avuto altre notizie che potrebbero far proseguire il crollo di GOLD, notizie positive per il dollaro americano.
Il crollo ha proseguito, ma nonostante ciò non siamo riusciti a rompere il livello daily che vi ho segnato, il minimo il cui cedimento potrebbe portare ad un crollo di tf molto più grosso.
Vediamo se domani ce lo darà, ma fate attenzione che con questa chiusura già in notturna e nelle prime sessioni di domani potremmo vedere di nuovo LONG.
Vi ho lasciato comunque l'unica zona short da poter considerare per una valutazione.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.09.2025La Fed taglia di 25 bps, ma Powell predica calma: niente corsa ai tagli.
Tech contrastato: Nvidia penalizzata da Pechino, Alibaba in rally.
Europa: Francia in piazza, spread BTP-OAT fermo.
Asia in festa: Nikkei e Kospi a record storici.
Le Borse europee chiudono a corrente alternata, mentre gli investitori tengono gli occhi puntati su Washington: la Federal Reserve ha tagliato i tassi di 25 punti base, portandoli nel range 4,00%-4,25%. Una mossa ampiamente prezzata, ma che segna un passaggio cruciale nella narrativa dei mercati globali.
🏦 Fed: il “taglietto” che tutti si aspettavano. Il mercato aveva già scontato la mossa, ma guarda oltre: ci si attende 5-6 tagli nel 2026, per un totale vicino a 150 punti base di allentamento. Jerome Powell mantiene la linea della prudenza: i dazi commerciali americani stanno già mostrando effetti inflazionistici in alcuni comparti, rendendo difficile promettere una discesa rapida dei tassi.
Il messaggio è chiaro: due ulteriori tagli nel 2025 sono solo una possibilità, non una certezza. Dentro la Fed, equilibri interessanti: Stephen Miran (nominato da Trump) ha spinto per un taglio più profondo da 50 punti base, mentre i falchi Christopher Waller e Michelle Bowman, che due mesi fa dissentivano, hanno votato con la maggioranza. Segnale che, almeno per ora, la credibilità e indipendenza della Fed reggono.
Mercati poco reattivi al taglio, che era scontato: rendimento Treasury decennale salito leggermente da 4,03% a 4,06%, col biennale sceso da 3,55% a 3,53%. Per Wall Street chiusure miste: Dow Jones +0,52%, S&P500 -0,09%, Nasdaq -0,33%.
💻 Tech: tra divieti e opportunità: Nvidia, ieri +1,97%, resta sotto pressione in Cina, dopo che Pechino ha vietato l’acquisto dei suoi chip e l’ha accusata di violare le norme antitrust. Alibaba corre, grazie alla notizia di un nuovo cliente strategico per i suoi chip AI.
In generale, in Asia, il comparto tech brilla: Hang Seng Tech +1% (dopo il +4,3% di ieri), Baidu +4%, ai massimi da due anni e mezzo, calmo il “largo mercato” CSI300 Shanghai&Shenzhen +0,1%.
Europa: in bilico tra prospettive Bce, scioperi e spread in movimento: per la Bce, dopo i tagli aggressivi degli scorsi mesi, ora si prevede uno stop. Il contesto è diverso rispetto agli USA, dove c’è crescita robusta, ma inflazione ancora sopra target. In Europa abbiamo crescita fragile, inflazione in calo, e dunque poco margine di manovra.
Francia sotto pressione politica: il neo-premier Sébastien Lecornu si trova ad affrontare subito uno sciopero nazionale. I sindacati protestano contro i tagli annunciati e l’ipotesi di nuove tasse indirette. Scioperi e manifestazioni rischiano di bloccare trasporti, scuole e servizi pubblici. Per i mercati, l’entità della protesta sarà un termometro della capacità del governo di agire sulle malandate finanze pubbliche.
Spread BTP-Bund stabile a 82 punti base, con rendimento del decennale italiano in lieve calo al 3,50% dal 3,51%.
In UK, la Bank of England dovrebbe confermare i tassi al 4%. Pesano i dati dell’inflazione di agosto: 3,8% annuo, sotto il 3,9% atteso ma ancora lontana dal 2% target, col “core CPI al 3,6% dal 3,8%. Intanto la sterlina resta solida, dopo aver toccato i massimi da luglio.
🏡 Mutui USA: dai tagli una boccata d’ossigeno. La prospettiva di tassi più bassi fa volare le richieste ad agoso: +29,1% a Us$ 386,1 mld, massimo dall’aprile 2022, col yasso medio mutuo fisso 30 anni sceso a 6,39% dal 6,49%, minimo da ottobre 2024. Mutui per acquisto case concessi, +20% annuo: un buon segnale che il mercato immobiliare potrebbe beneficiare più rapidamente degli allentamenti monetari.
📊 Commodities. Per il prezzo dell’Oro, dopo il balzo oltre 3.700 $/oncia, ieri un calo di -0,8% e stamane di -0,2%, a 3.653 $oncia (ore 11.00 CET). Domanda cinese robusta: importazioni nette +126,8% YoY tra giugno e luglio.
Petrolio Brent: stabile a 67,8 $/barile, poco sensibile alle mosse della Fed. Focus su domanda USA e sulla guerra Russia/Ucraina.
Stamane, 18 settembre, rally diffuso in Asia-Pacifico: Kospi Seoul +1,2%, nuovo record storico. La banca centrale coreana sottolinea che la Fed apre spazi per una politica più orientata alla crescita. Nikkei225 Tokyo +1,5%, quinto massimo storico da inizio settembre. Performance YTD +14%, ma lo yen si è svalutato del 7% contro euro, riducendo i guadagni effettivi per gli investitori europei.
💰 Cripto: Bitcoin di nuovo superstar a 117.500 $, +1,6%, massimo da un mese. La SEC ha approvato modifiche che velocizzano la quotazione di ETF su criptovalute e commodities spot. In pipeline: nuovi ETF legati a Solana, Dogecoin, XRP e altre altcoin. Un passo che potrebbe consolidare il mercato crypto come asset class “regolamentata” a pieno titolo.
Il quadro generale resta quello di un mercato fiducioso nello scenario di “soft landing”: crescita solida negli Stati Uniti, banche centrali che iniziano ad allentare la stretta, inflazione in calo ma ancora da domare. L’elemento di rischio? Sempre lo stesso: un mix di geopolitica, tensioni sociali in Europa e possibili sorprese macro.
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