BANK OF ENGLANDLa Banca d'Inghilterra ha recentemente ridotto il tasso di interesse di un quarto di punto, portandolo al 4,5%, nel tentativo di stimolare un'economia britannica in rallentamento.
Questa decisione, la terza riduzione dal 2020, è stata presa in risposta a previsioni economiche meno ottimistiche e a un'inflazione prevista in aumento.
Le proiezioni di crescita per il 2025 sono state dimezzate, passando dall'1,5% allo 0,75%, evidenziando le sfide economiche che il Regno Unito deve affrontare.
Il governatore Andrew Bailey ha sottolineato che ulteriori riduzioni dei tassi saranno valutate con cautela, data l'incertezza economica globale e le potenziali ripercussioni delle politiche commerciali statunitensi.
Nonostante l'inflazione attuale sia al 2,5%, si prevede un picco al 3,7% entro la metà dell'anno, principalmente a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia e delle tasse.
Questa mossa mira a sostenere l'economia britannica, ma comporta anche rischi, come l'aumento dell'inflazione e l'impatto sulle valute.
La sterlina ha registrato un calo dell'1% rispetto al dollaro dopo l'annuncio, mentre i rendimenti dei titoli di Stato a breve termine sono diminuiti.
Buon trading a tutti
Analisi fondamentale
WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.02.2025Cala l’allarme dazi, sale l’attenzione per le trimestrali Usa ed Europee.
Primi segnali di ripresa della congiuntura europea.
Cresce il prezzo del metano europeo: bollette salate nel 1’ trimestre 2025.
Materie prime in gran forma: in rialzo metalli e commodities agricole.
I mercati finanziari globali, restano influenzati dalla preoccupazione per la guerra commerciale e dai timori legati ai dazi, ma ieri stati anche scossi dai deludenti risultati trimestrali di alcuni dei colossi tecnologici, con Google (Alphabet) in prima fila, che ha registrato performance inferiori alle aspettative nel cloud.
Anche AMD, noto gigante dei chip, ha fornito numeri poco entusiasmanti, gettando ulteriore incertezza sul futuro del comparto.
Le trame operative sulle Borse europe hanno anche risentito da dati macroeconomici misti provenienti dall'UE e dalla prudenza espressa dalla BCE (Banca centrale europea) sull'inflazione.
Il vicepresidente Luis de Guindos, ha rassicurato che l'inflazione sta avvicinandosi al target del 2%, ma ha anche avvertito che il futuro è incerto. Ha aggiunto che il rischio più grande legato alla guerra commerciale riguarda la crescita economica.
Tuttavia, in positivo, il PMI composito è salito a 50,2 a gennaio, segnando un'inversione di tendenza dopo mesi di rallentamento, ma il PMI servizi è sceso a 51,3, il livello più basso da due mesi.
Nel frattempo, l'incertezza globale ha alimentato la corsa all'oro, che ha toccato il nuovo record di 2.877 Dollari/oncia. A Wall Street, il Dow Jones ha guadagnato +0,71%, il Nasdaq +0,19%, mentre lo S&P500 ha segnato +0,39%.
Sul fronte macroeconomico Usa, l'occupazione nel settore privato è aumentata a gennaio, con 183.000 nuovi posti di lavoro, battendo le previsioni di 150.000. Anche i dati di dicembre sono stati rivisti al rialzo, da 122.000 a 176.000.
Al contempo, il deficit commerciale è salito +24,7% a dicembre, arrivando a US$ 98,4 miliardi, contro previsioni di 96,8. Le esportazioni sono diminuite, -2,6% a 266,5 miliardi, mentre le importazioni sono aumentate +3,5%, a 364,9 miliardi.
“Govies” europei: il differenziale di rendimento tra BTp e Bund tedeschi decennali è sceso scendere a 109 punti, dai 110 punti della vigilia, ed in parallelo è sceso anche il rendimento del BTp, al 3,45%, dal 3,50%.
Sul mercato valutario, l'Euro ha recuperato, superando la soglia di 1,04 US$. La divisa giapponese, grazie alle aspettative di un rialzo dei tassi da parte della Bank of Japan, è salita a 152,3 e 158,7 rispettivamente per un euro e un US$.
Secondo un sondaggio Reuters, l'85% degli esperti ritiene che il dollaro continuerà a rafforzarsi, supportato dalla crescita economica degli Stati Uniti e dai rendimenti obbligazionari più elevati.
Il prezzo del petrolio è sceso circa -2%, di circa due punti percentuali, col WTI (greggio di riferimento Usa) a 71 dollari/barile. Quello del gas naturale europeo, è invece salito, toccando i 53,5 euro/megawattora, +2,8%.
La giornata di oggi, 6 febbraio vede i mercati azionari europei in ripresa, col doppio focus sugli indicatori macroeconomici e le trimestrali che continuano a pieno ritmo. Londra segna un rialzo superiore a +1,3% (ore 11.00 CET), dopo che la Bank of England ha abbassato il costo del denaro -0,25%, come previsto. Per gli altri listini EU vediamo un incremento medio di circa +0,6%.
A Tokyo, la Borsa ha chiuso positiva, col Nikkei a +0,6%, superando di nuovo la soglia dei 39.000 punti. Buoni risultati anche per Nissan (+7,3%) e Nomura (+3,7%).
Lo yen si rafforza ulteriormente, dopo le dichiarazioni di un membro della Banca del Giappone, Naoki Tamura, che ha parlato della necessità di una stretta monetaria per portare i tassi all'1%.
L'indice MSCI Asia Pacifico ha toccato i massimi delle ultime nove settimane, mentre l'indice BSE Sensex di Mumbai è leggermente calato, con i sondaggi che vedono il partito del Primo Ministro Modi trionfare nelle elezioni locali.
In Europa, la stagione delle trimestrali ha confermato che il contesto economico rimane favorevole, con le banche europee che non hanno deluso le aspettative. L'indice Stoxx Banks ha registrato un incremento del 9,50% da inizio anno, superando l'andamento dell'indice globale Stoxx 600 (+5,80%).
La situazione in Ucraina continua a essere critica, con gli alleati degli Stati Uniti che si aspettano che l'amministrazione Trump presenti un piano di pace alla conferenza per la sicurezza di Monaco.
Per la prima volta, Volodymyr Zelensky ha dichiarato di essere disposto a negoziare direttamente con Vladimir Putin, uno “statement” che potrebbe segnare, auspicabilmente, un punto di svolta nel conflitto.
Sul fronte delle materie prime, il greggio WTI tenta un rimbalzo dopo aver registrato, ieri, un calo di -2% mercoledì, dopo che Saudi Aramco ha aumentato i prezzi del petrolio per i suoi principali clienti.
L'indice Bloomberg Commodity ha continuato a salire, raggiungendo i nuovi massimi da maggio, con oro e caffè ai livelli record.
Bitcoin saledell'1,3%, salendo a 98.200 dollari, mentre BlackRock sta preparando un nuovo prodotto legato a Bitcoin in Europa, un ETF che replica il successo del suo omologo negli Stati Uniti.
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USA cresce per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet.Le azioni USA crescono per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet.
di Marco Bernasconi - 6 Febbraio 2025
A Wall Street si dice:
"Il prezzo è ciò che paghi, il valore è ciò che ottieni." – Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
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La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
Le azioni guadagnano per il secondo giorno nonostante il calo di Alphabet
Il mercato non ha reagito positivamente al report di Alphabet (GOOGL) di ieri sera, ma le azioni sono comunque riuscite a registrare un secondo giorno di guadagni.
Mentre la crisi dei dazi sembra essere stata superata (almeno per ora), l'attenzione si sposta su un'altra pubblicazione dei Magnificent 7 prevista per oggi e sul rapporto mensile sull'occupazione in uscita venerdì.
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Andamento del Mercato
Dow Jones: +0,71% (+317 punti), chiusura a 44.873,28
S&P 500: +0,39%, chiusura a 6.061,48
NASDAQ: +0,19% (+38 punti), chiusura a 19.692,33
Gli indici hanno chiuso vicino ai loro massimi giornalieri per la seconda sessione consecutiva in territorio positivo, recuperando terreno dopo la svendita di lunedì.
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Le Azioni di Alphabet (GOOGL)
Le azioni di Alphabet (GOOGL) hanno perso il 7,3% ieri dopo la pubblicazione del rapporto sugli utili, che ha mostrato un fatturato inferiore alle aspettative e una debole performance della divisione cloud.
Tuttavia, un rialzo del 5,2% di NVIDIA (NVDA) ha contribuito a compensare parte delle perdite.
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I Magnificent 7 continuano a stupire con utili da record
I big del settore tecnologico si confermano straordinariamente redditizi, continuando a crescere a ritmi impressionanti.
Risultati del quarto trimestre 2024
• Alphabet (GOOGL):
o Utili: +28,3% su base annua (26,5 miliardi di dollari)
o Ricavi: +12,9% (81,6 miliardi di dollari)
• Microsoft (MSFT):
o Utili: +10,2% su base annua (24,1 miliardi di dollari)
• Meta (META):
o Utili: +48,7% su base annua (20,8 miliardi di dollari)
L'argomento principale a sostegno degli ingenti piani di spesa in conto capitale (capex) di queste aziende è la volontà di consolidare la loro leadership nell’ambito dell’intelligenza artificiale, che si preannuncia cruciale per la sostenibilità del loro enorme potenziale di guadagno futuro.
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Focus sul mercato del lavoro: in attesa del report sulle buste paga non agricole
Gli investitori attendono con impazienza il rapporto sulle buste paga non agricole, in uscita venerdì.
Nel frattempo, oggi hanno potuto esaminare il rapporto ADP Employment, che ha rivelato:
• 183.000 nuovi posti di lavoro nel settore privato a gennaio
• Un miglioramento rispetto ai 176.000 di dicembre
• Dato superiore alle aspettative di 150.000
Altri dati rilasciati ieri includono:
• Rapporto ISM Services:
o Calato dal 54% di dicembre al 52,8% di gennaio
o Sebbene il valore sia ancora sopra la soglia del 50% (indicando un'espansione economica), il dato è risultato inferiore alle previsioni.
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Prossimi dati economici e pubblicazioni sugli utili
Il calendario di giovedì prevede:
Dati economici importanti:
• Richieste iniziali di disoccupazione
Principali report sugli utili attesi oggi:
• Amazon (AMZN)
• Eli Lilly (LLY)
• AstraZeneca (AZN)
• Honeywell (HON)
• Bristol Myers Squibb (BMY)
• ConocoPhillips (COP)
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
Oggi propongo alla vostra attenzione:
Ceragon Networks (CRNT)
Continua a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato!
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
GOLD | Sussidi ore 14:30.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Dopo gli ADP di ieri, il GOLD corregge un po' ma resta ancora rialzista.
Si è creata però a mio parere una interessante zona SHORT.
Quindi ve ne lascio una LONG e una short da valutare.
Attenzione alle news americane delle 14:30.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Tomorrow NFP, Are You Ready?Per continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
Ciao a tutti! 🚀
Oggi andiamo a esaminare l'andamento del Gold, ma voglio ricordarvi che non siamo limitati solo a questo asset.
Se volete che analizziamo altri strumenti come Forex, indici o qualcos'altro fateci sapere 💬
La vostra opinione conta tantissimo, e portarvi contenuti che vi interessano è la nostra priorità.
💡 🔍 Analisi Gold del Giorno🔍💡
buongiorno a tutti,
le zone e le possibilità rimangono le stesse per me degli scorsi giorni,continuo a mantenre questi livelli long fino ad un cambio significativo almeno dopo gli NFP
💡punti chiave utili💡
Continuing Jobless Claims vs. Oro
Trend:
Le richieste di sussidi di disoccupazione continuativi sono in calo graduale da dicembre, segnalando un mercato del lavoro in rafforzamento.
Reazione dell’oro: Nonostante il calo delle richieste, il prezzo dell’oro è in aumento, suggerendo che fattori esterni (preoccupazioni inflazionistiche, domanda da parte delle banche centrali, rischi geopolitici) abbiano influenzato la domanda.
Initial Jobless Claims vs. Oro
Trend:
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione hanno mostrato fluttuazioni, ma i dati più recenti (6 febbraio) indicano un aumento a 214.000, segnalando un possibile indebolimento del mercato del lavoro.
- Reazione dell’oro:
-Forti cali delle richieste di sussidio(mercato del lavoro solido)
→ L’oro è sceso, poiché l’appetito per il rischio è aumentato.
-Aumenti inaspettati delle richieste di sussidio (mercato del lavoro in indebolimento)
→ L’oro è salito, poiché gli investitori si sono coperti contro un possibile rallentamento economico.
Sentimento Attuale del Mercato:
Nonostante i dati sui sussidi di disoccupazione non segnalino una crisi imminente, l’oro continua a salire.
Questo suggerisce che gli investitori si stiano coprendo contro l’inflazione, l’incertezza delle politiche economiche o rischi esterni.
💡Strategia operativa💡
Attualmente, mi concentrerò esclusivamente su posizionamenti rialzisti durante la sessione di New York, operando a partire dalle 14:00. In caso di rapide variazioni di scenario, vi fornirò tempestivi aggiornamenti.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Borse stabiliGli indici azionari statunitensi hanno ripreso quota rispetto a un inizio di giornata assai blando, supportati da un forte calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro a lunga scadenza e da trimestrali e dati macro contrastanti. L'S&P 500, il Nasdaq 100 e il Dow Jones sono tutti saliti tra lo 0,20% e lo 0,60%, con Broadcom e Nvidia che sono aumentati rispettivamente del 6% e del 4,5%, in un contesto di ripresa del settore dei produttori di chip.
Anche i titoli difensivi hanno registrato buone performance con guadagni da parte di banche, sanità e beni di consumo, dopo un ISM Services PMI più debole del previsto che però necessita di conferme per spingere la Fed al taglio dei tassi. Tra i titoli, spicca la caduta di Alphabet, che ha perso il 7,5% dopo una trimestrale negativa. Anche AMD ha perso oltre il 10% a causa dei minori ricavi dei data center, mentre Uber è scesa del 7% dopo le deboli previsioni del primo trimestre.
VALUTE, DOLLARO IN DISCESA
Ancora una giornata all’insegna del risk on, con il dollaro che ha ancora una volta leggermente ripiegato, sull’onda delle ultime decisioni sulle tariffe, mitigate leggermente rispetto alle previsioni e in altri casi ritardate. L’EUR/USD resta in fase di lenta accumulazione, a ridosso delle resistenze chiave di 1,0450, con i supporti di 1,0350 che ancora tengono.
Sarà ancora Trump il principale market mover, in quanto le news ancora non possono confermare nuovi tagli dei tassi da parte della Fed. Prematuro infatti parlare di rallentamento del mercato del lavoro dopo i JOLTS openings, usciti peggiori delle attese, soprattutto alla luce degli ADP di ieri, che hanno mostrato un incremento delle assunzioni nel settore privato, superiore alle previsioni. E non basta neppure il dato negativo relativo all’ISM PMI. In ogni caso, piccole crepe nel sistema USA lasciano sperare in un futuro taglio dei tassi della banca centrale.
Sulle altre valute, segnaliamo un USD/CAD sul supporto di medio termine a 1,4270, la cui violazione aprirebbe la strada a movimenti anche di una certa portata, compresi tra 1,4150 e 1,4030. USD/JPY che analogamente distribuisce dopo aver violato l'area 153,70 e sembra puntare a 148,80, minimo del 3 dicembre scorso. Le valute oceaniche, sull’onda della discesa generalizzata del dollaro, sono a ridosso delle resistenze chiave poste rispettivamente a 0,6330 e 0,5725 per AUD/USD e NZD/USD.
ORO, TEMPO DI CORREZIONE?
Continua la marcia dell’oro che in giornata è arrivato quasi a toccare 2.882 dollari l’oncia. Da un punto di vista tecnico, l’eccesso osservato con le bande di Bollinger (nel caso specifico la 50,3) evidenzia la possibilità di correzioni anche importanti, ma che non dovrebbero, almeno nel breve, scalfire il trend rialzista di medio termine, che sembra non trovare ostacoli se non intorno a questi livelli di eccesso oggettivo. I target a 3000 cominciano però a intravedersi all’orizzonte e per vendere occorre attendere almeno la formazione di massimi inferiori.
USA, DEFICIT COMMERCIALE IN RIALZO
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è allargato ulteriormente a 98,4 miliardi di dollari a dicembre, con il dato di novembre rivisto a 78,9 miliardi, al di sopra delle previsioni di un deficit a 96,6 miliardi. È il deficit commerciale più alto dal marzo 2022, poiché le aziende statunitensi si sono affrettate ad assicurarsi beni per timore dei dazi che Trump aveva promesso.
Riflette un aumento del deficit di beni a 123 miliardi di dollari e una diminuzione del surplus di servizi a 24,5 miliardi di dollari. Le importazioni totali sono salite del 3,5% a 364,9 miliardi, guidate da computer e oro non monetario, mentre le esportazioni sono diminuite del 2,6% a 266,5 miliardi, principalmente a causa di petrolio greggio e computer. Per l'intero 2024, il deficit è aumentato del 17% dal 2023 a 918,4 miliardi di dollari. Le esportazioni sono aumentate del 3,9% a 3.191,6 miliardi e le importazioni sono aumentate del 6,6% a 4.110 miliardi.
I maggiori divari commerciali sono stati registrati con la Cina (-295,4 miliardi di dollari), l'UE (-235,6 miliardi di dollari), il Messico (-171,8 miliardi di dollari) e il Vietnam (-123,5 miliardi di dollari). Il divario commerciale con il Canada è stato di 63,34 miliardi di dollari.
ADP IN RIALZO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 183.000 lavoratori a gennaio 2025, di più rispetto ai 176.000 rivisti al rialzo a dicembre 2024 e al di sopra delle previsioni di 150.000. I settori rivolti al consumatore hanno guidato le assunzioni, mentre la crescita occupazionale è stata più debole nei servizi alle imprese e nella produzione.
Il settore dei servizi ha aggiunto 190.000 posti di lavoro, guidato da commercio, trasporti, servizi di pubblica utilità, ospitalità, istruzione, servizi sanitari e attività finanziarie. Il settore della produzione di beni ha perso 6.000 posti di lavoro a causa della produzione manifatturiera. Nel frattempo, la crescita annuale delle retribuzioni per chi ha mantenuto il lavoro è stata del 4,7% e la crescita delle retribuzioni per chi ha cambiato lavoro è stata del 6,8%.
Buona serata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Randstad NV: Target Price Rivisto, Ma il Fatturato Preoccupa?A metà gennaio di quest’anno, gli analisti di BofA Securities hanno rivisto al rialzo il target price di Randstad NV , portandolo da €39,00 a €42,00 per azione. Hanno inoltre evidenziato che, nonostante le condizioni macroeconomiche contrastanti in Europa, stanno emergendo segnali di stabilizzazione del mercato. Analizziamo i fondamentali per capire a che livello si posiziona il titolo rispetto ai suoi competitor.
📈 Valutazioni e Multipli
P/E (Price to Earnings) : Il rapporto P/E di 18,03 è significativamente inferiore alla mediana del settore (28,27), ma si allinea perfettamente con quella dell’industria (18,03). Questo potrebbe indicare una potenziale sottovalutazione rispetto ai competitor nei servizi commerciali, ma una valutazione neutrale nell’industria dei servizi per il personale.
P/B (Price to Book) : Il valore di 1,82 segnala una neutralità sia rispetto al settore che all’industria, entrambi con un valore pari a 1,82.
💰 Profittabilità
Margine operativo TTM (Operating Margin TTM) : Il margine operativo è del 3,00%, superiore alla media del settore (2,11%), ma in linea con la media dell’industria.
ROIC TTM (Return on Invested Capital) : Il rendimento sul capitale investito è pari al 7,98%, leggermente inferiore alla mediana di settore (8,08%), ma in linea con quella dell’industria.
📉 Rendimento Dividendi
Payout ratio : Randstad registra un valore di 4,00, lo stesso riportato dal settore e dall’industria, segnalando una situazione di neutralità
📊 Crescita e Stabilità
Crescita del fatturato TTM YoY (Revenue Growth Year over Year) : Il fatturato di Randstad ha registrato un calo del -7,73%, un dato piuttosto negativo rispetto alla media del settore (27,00%), ma in linea con la media dell’industria.
⚠️ Indicatori di Rischio
Current ratio (Indice di liquidità corrente) : Il rapporto tra attività e passività correnti è di 1,1, in linea sia con il settore che con l’industria.
🔍 Conclusione
Randstad NV mostra segnali contrastanti: se da un lato il titolo risulta potenzialmente sottovalutato rispetto ai competitor nel settore dei servizi commerciali, dall’altro la crescita del fatturato è negativa e potrebbe destare preoccupazioni. La profittabilità si mantiene solida, con un margine operativo superiore alla media del settore e un ROIC in linea con l’industria. Tuttavia, il titolo non offre particolari vantaggi in termini di rendimento da dividendi o di liquidità rispetto al mercato.
👉 Domanda per gli investitori : Alla luce di questi dati, Randstad rappresenta un’opportunità di acquisto per chi cerca un titolo solido e relativamente stabile, o il calo del fatturato è un segnale di allerta che potrebbe indicare ulteriori difficoltà nel medio termine?
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Il NASDAQ + oltre 1% mentre gli utili placano i timori sui daziIl NASDAQ sale dell'1% mentre gli utili attenuano i timori sui dazi.
di Marco Bernasconi 5 Febbraio 2025.
A Wall Street si dice:
"Non investire mai in un'azienda che non riesci a capire."
— Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
La sessione di lunedì: volatilità e recupero del mercato
La sessione di lunedì è stata particolarmente volatile , con i mercati in forte ribasso al mattino a causa delle preoccupazioni legate ai dazi imposti dal presidente Trump . Tuttavia, nel corso della giornata, le azioni hanno recuperato terreno dopo la sospensione per un mese dei dazi imposti al Messico , seguita da una decisione analoga per il Canada dopo la chiusura dei mercati.
Gli investitori rimangono comunque preoccupati per le possibili misure di ritorsione della Cina , ma sembrano aver valutato che due su tre sospensioni siano comunque un risultato positivo .
Attualmente, i dazi vengono utilizzati come strumento di negoziazione per esercitare pressione su altri paesi affinché accettino le proposte dell’amministrazione Trump .
Questa situazione causa instabilità nei mercati ? Senza dubbio . Tuttavia, nel lungo periodo , se gestiti con saggezza , potrebbero contribuire a rendere più competitivo il settore manifatturiero statunitense e riportare posti di lavoro negli USA .
Andamento del Mercato
Il NASDAQ è balzato dell' 1,35% (+262 punti) a 19.654,02 , recuperando il calo dell' 1,2% registrato il giorno precedente.
L'S&P 500 è salito dello 0,72% a 6.037,88 .
Il Dow Jones è aumentato dello 0,30% (+134 punti) a 44.556,04 .
Le small cap hanno registrato un forte rimbalzo, con il Russell 2000 in crescita dell' 1,41% a 2.290,21 .
Il Settore Tecnologico in Evidenza
Le azioni tecnologiche hanno ricevuto una spinta significativa martedì , grazie alla reazione positiva del mercato al report trimestrale di Palantir (PLTR) .
L'azienda, specializzata in software, sicurezza e intelligenza artificiale , ha annunciato utili e ricavi superiori alle aspettative , accompagnati da una guidance ottimistica . Le azioni sono aumentate del 24% nella sessione di ieri.
Tuttavia, non tutte le notizie sono state positive.
Alphabet (GOOGL) , uno dei titoli "Magnificent 7" , ha registrato un calo dell' 8% dopo la chiusura del mercato, in seguito alla pubblicazione di un report deludente , con ricavi inferiori alle attese nel settore cloud .
Focus sul Mercato del Lavoro e Implicazioni per la Fed
Gli investitori seguiranno con attenzione i dati sull'occupazione per il resto della settimana, che culmineranno con il rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì .
Dati JOLTS sulle offerte di lavoro:
Calo a 7,6 milioni a dicembre, rispetto agli 8,15 milioni di novembre e alle attese di 8 milioni .
Valore più basso da settembre .
Questo potrebbe indicare un raffreddamento del mercato del lavoro , anche se il tasso di dimissioni volontarie è salito al 2,0% dal precedente 1,9% , segnalando che i lavoratori rimangono fiduciosi nella possibilità di trovare nuove opportunità.
Questi dati rafforzano la narrativa di un "atterraggio morbido" dell'economia.
Un mercato del lavoro in raffreddamento , ma senza un crollo improvviso , suggerisce che la Federal Reserve potrebbe allentare la propria politica monetaria prima del previsto .
La reazione iniziale del mercato è stata contenuta, ma è possibile che parte degli acquisti di oggi siano stati influenzati dai dati JOLTS .
Prossimi Eventi e Dati Economici
I dati economici attesi oggi includono:
- ADP Employment Report
- ISM Services Index
Oggi sarà una giornata ricca di pubblicazioni sugli utili aziendali , con protagonisti:
- Alibaba (BABA)
- Disney (DIS)
- Qualcomm (QCOM)
- ARM Holdings (ARM)
- Uber (UBER)
- ... e molti altri.
Con un mercato in costante evoluzione , gli investitori continueranno a monitorare da vicino:
- Gli sviluppi sulle tensioni commerciali
- Il settore tecnologico
- I dati sull’occupazione
per individuare le prossime opportunità di investimento .
Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
Con una strategia mirata e la giusta mentalità , puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente .
Unisciti a noi e inizia a investire con intelligenza , approfittando dei prezzi bassi e delle opportunità che il mercato offre in questo momento di panico .
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
Oggi propongo alla vostra attenzione:
Palantir (PLTR)
Continua a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato!
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.02.2025Nasdaq di nuovo tonico, grazie all’exploit di Palantir.
Unione Europea, Cina, Canada e Messico rispondono ai dazi Usa.
Dietro agli strali trumpiani si avverte la ricerca di un compromesso.
Commodities nuovo “darling” dei mercati? Ottimismo su metalli industriali.
Il 2025 è iniziato sotto il segno dell'incertezza economica globale, principalmente a causa delle politiche commerciali aggressive messe in atto dagli Stati Uniti, che potrebbero causare una reazione a catena nelle economie di tutto il mondo.
La risposta della Cina ai nuovi dazi imposti dagli Stati Uniti ha messo in allarme i mercati finanziari, creando un ambiente volatile che si riflette anche sulle principali piazze borsistiche, ma senza esiti disastrosi.
Gli analisti internazionali si trovano a dover fare i conti con un panorama incerto, in cui la guerra commerciale tra le due superpotenze economiche rappresenta solo uno degli aspetti di una congiuntura mondiale complessa.
A questo si aggiungono le sfide globali, come il cambiamento climatico e gli squilibri geopolitici, che minacciano di minare la stabilità economica a lungo termine. Nel frattempo, tuttavia, la pubblicazione di molte relazioni trimestrali in Usa conforta sulla “tenuta” della corporate America in termini di redditività corrente e prospettica.
Le azioni intraprese dal presidente americano, come l’imposizione di nuovi dazi sulle importazioni cinesi, hanno provocato una serie di ripercussioni a livello mondiale.
La Cina, rispondendo alle tariffe statunitensi con misure altrettanto punitive, ha colpito settori strategici come il carbone e il gas naturale liquefatto (GNL) statunitensi, introducendo tariffe che entreranno in vigore dal 10 febbraio.
Nonostante la reazione della Cina non sia stata eccessivamente rigida, gli analisti vedono in questa risposta la volontà di evitare un’escalation che potrebbe avere effetti devastanti su entrambe le economie. Tuttavia, la stessa Cina ha chiarito di essere pronta a difendere i propri interessi economici, senza fare un passo indietro sulle proprie politiche commerciali.
L’Europa, che da tempo si trova nell’occhio del ciclone commerciale statunitense, teme di essere la prossima vittima della politica protezionistica di Trump. In particolare, l'Unione Europea è preoccupata per i possibili dazi su auto e prodotti industriali, misure che potrebbero danneggiare gravemente un settore già in difficoltà.
L’industria automobilistica europea, e in particolare quella tedesca, è sotto pressione, con il timore che le minacce di Trump possano compromettere ulteriormente la competitività delle case automobilistiche europee sul mercato globale.
La possibilità che l’Europa diventi l’obiettivo di nuovi dazi rende l’incertezza ancora più alta per gli investitori, con possibili ricadute sul settore bancario e su altre aree sensibili dell’economia europea.
Ieri la Borsa di Milano ha chiuso in rialzo, oltre il +1%, grazie soprattutto all'exploit di Ferrari, che ha registrato un +8,04% dopo aver pubblicato i risultati positivi del quarto trimestre 2024, con una crescita dell'utile netto del 21%.
L’economia italiana, altamente integrata nei mercati globali, si trova a dover affrontare le ripercussioni di queste politiche commerciali internazionali, con le previsioni economiche che indicano possibili effetti negativi sulle esportazioni e sull’industria. I settori più colpiti dalle incertezze e dai minacciati dazi Usa sono quelli industriali, energetici e automobilistici.
A Wall Street, gli indici hanno registrato un'accelerazione, con il Nasdaq Composite in particolare in evidenza, grazie alla performance di aziende tecnologiche come Palantir, che ha registrato un aumento del 24% dopo aver pubblicato un bilancio trimestrale molto positivo.
Sul fronte delle materie prime, l’oro ha raggiunto un nuovo massimo storico, toccando i 2.858,12 dollari l’oncia, mentre il petrolio ha visto un calo di circa 7 dollari/barile dal picco di metà gennaio, a causa delle preoccupazioni legate alla guerra commerciale. Nonostante il rialzo delle scorte di petrolio negli Stati Uniti, il mercato ha reagito a questi dati con una certa moderazione, mantenendo una certa instabilità.
L’industria automobilistica europea si trova ad affrontare una situazione difficile, con il sentiment degli operatori del settore che ha raggiunto un nuovo minimo. La concorrenza della Cina e le minacce di dazi sui prodotti automobilistici hanno reso ancora più fragile la posizione competitiva delle case automobilistiche tedesche, in particolare.
Il pessimismo nei confronti dell’industria automobilistica tedesca si riflette nelle cifre relative al Business Climate Index, che è sceso a -40,7 punti, il livello più basso da anni. Le aziende del settore hanno abbassato le proprie previsioni sui mercati esteri e interni, con un calo significativo delle vendite e una pressione crescente sul mercato del lavoro.
Nonostante le tensioni commerciali, la Cina continua a considerare l'Europa come un partner strategico fondamentale. In occasione del 50° anniversario dei legami diplomatici tra Pechino e Bruxelles, la Cina ha ribadito la propria disponibilità a collaborare con l’Unione Europea per affrontare le sfide globali, tra cui i cambiamenti climatici e l’instabilità economica con l’obiettivo quello di rafforzare la stabilità mondiale in un periodo di crescente frammentazione geopolitica.
La Cina ha inoltre sottolineato l’importanza di non permettere che la guerra commerciale con gli Stati Uniti abbia un impatto negativo sulle relazioni con l’Europa, cercando di favorire un dialogo costruttivo per affrontare le sfide comuni.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Xau unstoppablePer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
Ciao a tutti! 🚀
Oggi andiamo a esaminare l'andamento del Gold, ma voglio ricordarvi che non siamo limitati solo a questo asset.
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💡 🔍 Analisi Gold del Giorno🔍💡
buongiorno a tutti, cè poco da dire riguardo a xau.. ormai lo vedete anche voi, infermabile long,
continuo ad attendere piccoli ritracci per posizionamenti long,
purtroppo quando sta sugli storici diventa un po noioso operarlo.
ma vabbe la pazienza è tutto nel trading.
per qualsiasi cosa scrivetemi
💡Strategia operativa💡
Attualmente, mi concentrerò esclusivamente su posizionamenti rialzisti durante la sessione di New York, operando a partire dalle 14:00. In caso di rapide variazioni di scenario, vi fornirò tempestivi aggiornamenti.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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GOLD | Oggi ADPBuongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Oggi ADP ore 14:15 e altre news subito dopo.
Si continua la scalata a rialzo, davvero paurosa.
Vi continuo a lasciare solo zone per la valutazione LONG.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Wall Street tenta il recuperoDopo alcune sedute caratterizzate da un aumento del risk off, Wall Street ha reagito con rialzi che, anche se non così rilevanti, hanno portato un po’ di sollievo. L'S&P 500 è salito dello 0,8%, mentre il Nasdaq ha guadagnato l'1,2%. Il Dow Jones, dall’altro canto, ha chiuso con un +0,35%.
Gli investitori, comunque, vivono ancora una fase di profonda incertezza, specialmente dopo gli interventi verbali di Trump, che hanno paventato l’eventualità del ritorno della guerra commerciale. I dazi statunitensi del 10% sulle importazioni cinesi sono entrati in vigore già ieri, provocando una risposta immediata da parte di Pechino, che ha promesso ritorsioni immediate.
Detto ciò, però, i mercati restano moderatamente ottimisti e credono che, attraverso la diplomazia, si possano attutire gli effetti delle tariffe, sotto-pesandole rispetto a quanto annunciato inizialmente. Nel frattempo, le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono scese al di sotto delle previsioni e così anche gli ordini all’industria, scesi di più del consensus. Ma servono conferme per offrire alla Fed la chance di abbassare il costo del denaro.
Nel frattempo, Merck è scesa di circa il 10% dopo che le sue previsioni sulle vendite per il 2025 hanno deluso. Inoltre, PepsiCo ha perso oltre il 2% dopo risultati deludenti. D'altra parte, Palantir è salita di circa il 22% dopo che l'azienda ha avuto solide previsioni sulle vendite e Pfizer ha guadagnato circa il 2,4% dopo che i suoi utili e ricavi hanno superato le previsioni.
VALUTE
In assenza di ulteriori dichiarazioni relative alle tariffe da parte del Presidente americano, il mercato ha vissuto una giornata di relativa calma e ritorno del risk on, con il recupero delle principali valute contro dollaro e discesa della valuta USA. L’EurUsd è salito a ridosso di 1,0400 e parrebbe voler accelerare verso i prossimi target a 1,0535-40 area. Cable, analogamente, punta a 1,2600 mentre le oceaniche rompono le resistenze e sembrano prepararsi ad accelerazioni ulteriori, sempre che l’incognita Trump non decida di rompere nuovamente gli indugi.
Stabile e nel range il UsdJpy, che non riesce a rompere, per il momento, 153,90 ma neppure 155,80. Franco svizzero sempre fermo in area 0,9400 mentre il UsdChf sembra distribuire dopo aver testato un perfetto doppio massimo a 0,9200. UsdCad vicino ai supporti chiave di medio termine a 1,4270 la cui rottura potrebbe modificare il trend di medio termine.
JOLTS E ORDINI IN CALO
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite di 556.000 unità, attestandosi a 7,6 milioni a dicembre, mancando il consensus che era per un incremento di 8,0 milioni e indicando un graduale raffreddamento del mercato del lavoro. Si sono verificate diminuzioni di richieste nei servizi professionali e aziendali, nell'assistenza sanitaria e sociale e nella finanza e assicurazioni. Al contrario, le offerte di lavoro sono aumentate nei settori dell’intrattenimento e ricreazione.
Intanto, gli ordini all’industria sono scesi dello 0,9% rispetto al mese precedente, attestandosi a 578,5 miliardi di dollari a dicembre 2024, estendendo il calo rivisto dello 0,8% del mese precedente e saldamente al di sotto delle aspettative di mercato che erano per un calo più contenuto dello 0,7%. Si è trattato del dato peggiore dal mese di giugno. I cali degli ordini sono stati sostanziali per i beni di trasporto a causa di un crollo degli ordini di aeromobili civili, oltre ai metalli primari.
PMI MESSICO IN CALO
L'S&P Global Mexico Manufacturing PMI è sceso a 49,1 a gennaio 2025 da 49,8 a dicembre 2024, evidenziando il calo più profondo dell'attività manifatturiera messicana degli ultimi tre mesi. I nuovi ordini sono diminuiti poiché è aumentata l’incertezza, tra vincoli di bilancio e le minacce sui dazi. Inoltre, la produzione è diminuita per il settimo mese consecutivo. Le vendite all’estero appaiono in calo e anche il mercato del lavoro comincia a mostrare delle crepe. Nel frattempo, la fiducia delle imprese si è indebolita a causa delle preoccupazioni relative alle condizioni commerciali.
PETROLIO
I future sul WTI hanno corretto i ribassi, recuperando qualcosa e tornando a ridosso di 72,5 dollari, dopo aver toccato un minimo di sessione a 70,65 dollari. Trump ha intenzione di inasprire le sanzioni all'Iran e a mettere la "massima pressione" sul paese mediorientale, con l'obiettivo di tagliare completamente le sue esportazioni di petrolio e contrastare la sua influenza regionale. Questa mossa includerebbe nuove sanzioni e punizioni severe contro i trasgressori.
In precedenza, i prezzi del greggio sono scesi a causa delle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. La Cina ha reagito ai dazi statunitensi con imposte su carbone, GNL e petrolio greggio americani, sollevando timori di una domanda globale più debole. Nel frattempo, l'OPEC+ ha confermato i piani per aumentare gradualmente la produzione di petrolio da aprile. Gli investitori stanno anche osservando i dati sulle scorte di petrolio statunitensi, con gli analisti che si aspettano un aumento delle scorte di greggio ma un calo delle scorte di benzina e distillati.
Buona giornata e buon trading!
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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GOLD | JOLTS in arrivo.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Attenzione alle NEWS delle 16, molto rilevanti per USD e per il GOLD.
Vi lascio le uniche 2 zone di valutazione per me.
Siamo in price discovery praticamente, quindi sarà tosto valutare ragazzi, puntiamo sempre a nuovi massimi fino ad interessanti inversioni.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
TRUMP: MARCIA INDIETRO?Il ministero delle Finanze cinese ha dichiarato che imporrà tariffe aggiuntive del 15% sulle importazioni di carbone e gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, a partire dal 10 febbraio.
Il presidente Trump ha deciso di ritardare i piani tariffari di 30 giorni sia del Messico che del Canada, generando una breve ripresa del CAD dopo l'apertura a ribasso di lunedì.
L'inflazione Europea è salita dal 2,4 al 2,5% a gennaio, il quarto aumento consecutivo.
Sebbene sia destinata a moderarsi nel corso dell'anno, i rischi al rialzo legati all'inflazione sono tutt'altro che diminuiti.
L'inflazione ridotta è rimasta stabile al 2,7%.
I prezzi dell'energia sono tornati a salire a livelli più elevati e le imprese prevedono di valutare costi più elevati per i consumatori nei prossimi mesi.
Le tensioni sui dazi di Trump creano problemi ai mercati.Le tensioni sui dazi di Trump creano problemi ai mercati.
di Marco Bernasconi 4 Febbraio 2025.
A Wall Street si dice:
"La diversificazione è importante, ma non esagerare. Investire troppo in troppe cose può diluire i tuoi risultati."
— Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi:
Le tensioni tariffarie causano un inizio volatile per una settimana intensa
Un rinvio di un mese nei dazi sui beni messicani ha evitato al mercato una brusca svendita lunedì, sebbene i principali indici abbiano comunque chiuso in rosso, inaugurando una settimana intensa di dati sugli utili e sull’occupazione di Mag 7.
I future sono crollati nel fine settimana, quando è diventato chiaro che il presidente Trump stava portando avanti i suoi piani per dazi del 25% su ciascuno dei vicini degli Stati Uniti e del 10% sulla Cina. Tuttavia, gli investitori si sono rasserenati questa mattina, dopo che i dazi sul Messico sono stati sospesi per un mese a seguito di una *"conversazione amichevole"* tra Trump e la presidente messicana Claudia Sheinbaum.
Successivamente, dopo la chiusura dei mercati, è giunta una notizia simile dal Canada: Trump ha deciso di rinviare di 30 giorni anche i dazi sul vicino settentrionale, dopo una telefonata con il primo ministro Justin Trudeau. I future azionari per la sessione di martedì stanno già registrando un rialzo in reazione alla notizia.
Questo è un altro motivo per cui non bisogna reagire in modo eccessivo alle chiacchiere sui dazi; semplicemente non sappiamo cosa ci riserva il futuro.
È importante ricordare che i dazi possono essere utilizzati come leva negoziale. Sebbene questa situazione sia diversa dalla prima presidenza di Trump (i dazi, questa volta, sembrano più ampi), la storia può essere una guida utile. Innanzitutto, i mercati hanno tenuto bene, anzi molto bene, durante la sua prima amministrazione. In secondo luogo, l’inflazione è rimasta relativamente contenuta per quei quattro anni.
Mercati in calo tra incertezze tariffarie e attesa degli utili
- Dow Jones: -0,28% (circa 122 punti), chiusura a 44.421,91, dopo essere stato in calo di oltre 600 punti all’inizio della sessione.
- NASDAQ: -1,2% (circa 235 punti), chiusura a 19.391,96, con il settore tecnologico sotto pressione a causa delle incertezze sui dazi.
- S&P 500: -0,76%, chiusura a 5.994,57.
Sebbene il tema dei dazi possa continuare a dominare i titoli nel breve termine, questa settimana ci sono anche altri fattori chiave che influenzeranno il mercato.
Sono in programma centinaia di report sugli utili, tra cui quelli di aziende di spicco come Alphabet (GOOGL) martedì e Amazon (AMZN) giovedì.
Palantir sorprende con risultati superiori alle aspettative
La grande notizia sugli utili di lunedì è arrivata dopo la chiusura, con un report positivo di Palantir (PLTR).
- Utili per azione: 14 centesimi, superando le stime di consenso del 27% e migliorando del 75% anno su anno.
- Ricavi: 828 milioni di dollari, superando le aspettative e registrando una crescita del 36% rispetto all'anno precedente.
- Guidance: migliore del previsto.
- Reazione del mercato: le azioni di Palantir sono salite di oltre il 18% nel trading after-hours.
Dati economici chiave in arrivo
Il programma economico della settimana è particolarmente ricco.
Lunedì è stato pubblicato l’indice manifatturiero ISM, che ha registrato un valore del 50,9% per gennaio, segnando:
- Un miglioramento dell’1,7% rispetto a dicembre.
- Un risultato superiore alle aspettative.
- La prima espansione del settore manifatturiero in oltre due anni, interrompendo 26 mesi consecutivi di contrazione.
Tuttavia, il dato più atteso della settimana sarà il rapporto sulle buste paga non agricole, in arrivo venerdì.
- A dicembre, il numero di posti di lavoro creati ha superato le previsioni di circa 100.000 unità, raggiungendo 256.000 nuovi posti di lavoro.
Dal momento che sappiamo già che la Fed ha messo in secondo piano i tagli dei tassi per alcuni mesi, un rapporto sull’occupazione migliore del previsto evidenzierebbe la forza e la resilienza dell’economia.
Potrebbe non accelerare il prossimo taglio, ma l’economia e il mercato hanno già beneficiato del taglio di 100 punti base effettuato finora.
Altri dati economici importanti della settimana:
- Martedì: JOLTS (Job Openings and Labor Turnover Survey)
- Mercoledì: ADP Employment Report e ISM Services Index
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
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Oggi propongo alla vostra attenzione: Netflix (NFLX)
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
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Buongiorno a tutti!
Gold continua a essere un treno in corsa, e al momento sono flat.
Perché mi direte? Perché opero in swing e non entro su livelli storici long.
Sto aspettando punti di sconto più bassi o zone di interesse rilevanti.
Vi ho preparato:
📊 Grafico daily– con i livelli più importanti da monitorare che attendo
e
📈 Grafico H4 – utile per chi fa intraday e cerca spunti operativi piu possiamo dire (scalping) lasciatemi il termine.
Attualmente io non valuterei operazioni short, preferisco attendere un ritracciamento per posizionarmi long, dato il contesto economico e altri fattori di mercato.
Se avete idee diverse, scrivetele nei commenti!
Confrontiamoci e miglioriamo insieme.
Siamo una community, una famiglia. 💪🔥
buona giornata
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Attualmente, mi concentrerò esclusivamente su posizionamenti rialzisti durante la sessione di New York, operando a partire dalle 14:00. In caso di rapide variazioni di scenario, vi fornirò tempestivi aggiornamenti.
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Trading Trump dominanteGli indici azionari avevano iniziato la seduta pesantemente in rosso, ma poi, dopo le ultime dichiarazioni di Trump sul rinvio di un mese relativamente all’applicazione dei dazi verso il Canada (e probabilmente vi saranno ancora negoziati), le borse USA hanno chiuso intorno allo zero.
Dal canto suo, il dollaro aveva inizialmente schiacciato sui minimi le valute concorrenti, quando ancora le decisioni prese dall’amministrazione USA lasciavano pensare all’applicazione di tariffe del 25% a Messico e Canada, oltre al 10% alla Cina. Ciò aveva costretto i paesi interessati ad adottare immediate misure di ritorsione.
Sembrava ormai tutto fatto, quando poi, in serata, è arrivata la svolta con tentativi di negoziati che hanno aperto uno spiraglio, ovvero il rinvio di un mese delle tariffe stesse. Sembra quindi che possano esserci ancora colloqui tra i paesi, il che è positivo e denota, se non altro, la volontà di cercare delle soluzioni attraverso la diplomazia per giungere a un risultato condiviso.
Successivamente, sempre sul fronte delle news, è uscita una notizia relativa alla possibile applicazione di una tariffa del 10% alla UE, il che forse farebbe tirare un sospiro di sollievo al vecchio continente che si aspettava una percentuale più alta.
VALUTE, EURUSD E GBPUSD
Sceso, ad inizio giornata, anche l’EurUsd, sotto pressione per via dei timori che erano emersi su eventuali tariffe imposte anche al vecchio continente. Si parlava di un 10% con la moneta unica che, dopo aver testato 1.0205, ha provato a chiudere il gap creatosi domenica sera a 1.0350. Il mercato poi ha chiuso a 1.0340 dopo le speranze emerse con i colloqui diplomatici tra USA, Canada e Messico.
Il Cable ha retto meglio, in ragione del fatto che la Gran Bretagna sarà esclusa dai dazi, per cui EurGbp è scesa sotto quota 0.8300 chiudendo poi leggermente sopra. Sugli altri cambi poco da segnalare se non la discesa di UsdJpy tornato sotto 154.80, in pieno movimento correttivo. Target possibili in area 153.70, area chiave di medio termine.
Anche UsdCad ha ripiegato a 1.4420 dai massimi di 1.4795, e potrebbe anche correggere di più anche se solo la violazione di 1.4270-1.4330 porterebbe a una inversione che sembra ancora lontana. A meno di sorprese da parte di Trump, il vero market mover del periodo.
EUROZONA, INFLAZIONE IN RIPRESA
Il tasso di inflazione annuale nell'area dell'euro è salito al 2,5% a gennaio 2025 dal 2,4% di dicembre, leggermente al di sopra delle aspettative di mercato del 2,4%. Si tratta del livello più alto da luglio 2024, guidato principalmente da una forte accelerazione dei costi energetici.
Nel frattempo, l'inflazione per i beni industriali non energetici è rimasta stabile allo 0,5%, mentre gli aumenti dei prezzi sono rallentati sia per i servizi, sia per cibo, alcol e tabacco. Il tasso core è rimasto invece invariato al 2,7% per il quinto mese consecutivo, leggermente al di sopra delle previsioni di mercato del 2,6% ma comunque al suo livello più basso dall'inizio del 2022. Stagflazione non lontana?
PMI CANADA RESTA SOPRA 50
L'S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 51,6 a gennaio 2025, in calo rispetto a 52,2 a dicembre, segnalando un'espansione più lenta. Ciò ha rappresentato il quinto mese consecutivo di crescita, sebbene la produzione e i nuovi ordini siano aumentati a un ritmo più debole.
Le vendite all'esportazione sono aumentate per la prima volta da agosto 2023, con alcuni clienti statunitensi che hanno anticipato gli ordini prima delle tariffe sotto il presidente Trump. Tuttavia, l'incertezza generale del mercato sulla portata delle tariffe e una possibile guerra commerciale globale restano il tema dominante del periodo.
Sul fronte dei costi, l'inflazione ha accelerato fino a un massimo di 21 mesi, guidata da un dollaro statunitense più forte che ha aumentato il costo dei beni importati. Infine, la fiducia delle imprese è scesa al livello più basso da luglio, poiché l'incertezza sulla politica commerciale ha smorzato il sentiment.
PMI USA IN RIPRESA
L'ISM Manufacturing PMI per gli Stati Uniti è salito a 50,9 a gennaio 2025 da un 49,2 rivisto al ribasso a dicembre 2024 e superando le previsioni di 49,8. La lettura ha indicato la prima espansione nel settore manifatturiero dopo 26 mesi consecutivi di contrazione. I nuovi ordini sono aumentati a un ritmo più rapido mentre è stato registrato un rimbalzo per la produzione e l'occupazione.
PETROLIO
I future sul WTI hanno rallentato la corsa al rialzo e sono stati scambiati a circa 72 dollari al barile dopo che l'OPEC+ ha ribadito il suo graduale aumento della produzione, avendo tra l’altro rimosso l'US Energy Information Administration (EIA) dal suo elenco di fonti per il monitoraggio della produzione.
La decisione segue le tensioni passate tra l'OPEC+ e il presidente Trump, che in precedenza aveva fatto pressione sul gruppo per aumentare l'offerta e per compensare le sanzioni statunitensi all'Iran. Da quando è tornato in carica, Trump ha nuovamente esortato l'OPEC a rilasciare più petrolio, sostenendo che i prezzi elevati supportano la guerra della Russia in Ucraina.
Nel frattempo, i nuovi dazi di Trump su Messico, Canada e Cina hanno scosso i mercati, aggiungendo incertezza al commercio globale e all'approvvigionamento energetico. Ricordiamo che i due paesi sono i principali fornitori di greggio degli Stati Uniti, costituendo circa un quarto del petrolio raffinato in combustibili come benzina e gasolio da riscaldamento.
Tecnicamente il WTI, finché tiene l’area di 71, appare ancora in una fase di accumulazione, che anche se lenta, potrebbe riportare i prezzi sopra 74.50.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
SETTIMANA CALDISSIMA!Nuovi lavori JOLTs, ADP employment, tassi d'interesse UK e NFP sono solo alcuni dati che verranno pubblicati questa settimana.
Condivido con voi l'estratto dell'ultimo report preliminare del PMI manifatturiero europeo.
PMI EURO PRELIMINARE:
Data la debole posizione economica degli ultimi due anni del settore manifatturiero, la crescita dei prezzi di acquisto
rappresenta un problema.
L'aumento dei prezzi di acquisto, in parte dovuto all'aumento medio di gennaio di quasi il 7% della quotazione del petrolio, potrebbe anche rappresentare un ostacolo per la BCE, in quanto il precedente allentamento dell'inflazione complessiva è stato in gran parte dovuto al calo dei prezzi energetici.
Anche se la nuova amministrazione statunitense probabilmente colpirà il settore manifatturiero europeo e la sua industria di esportazione con dazi e altre misure, la fiducia nel futuro ha avuto uno sviluppo non indifferente.
L'indice della produzione futura è cresciuto di quattro punti ed è risultato leggermente superiore alla media a lungo termine.
Calo in seguito all'escalation della guerra tariffaria di TrumpLa coppia EUR/USD ha registrato un ribasso questa mattina, spinta dall'annuncio di Donald Trump di nuove tariffe, che hanno riacceso i timori di una guerra commerciale globale. L'appeal del dollaro statunitense come bene rifugio è aumentato, provocando pressioni sull'euro.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Fattori fondamentali che pesano su EUR/USD
L'attuale guerra commerciale tra gli Stati Uniti e i principali partner commerciali ha creato nuove incertezze, con le tariffe di Trump sulle importazioni da Canada, Messico e Cina che hanno aggravato le tensioni. Una tariffa del 25% sulle merci provenienti da Canada e Messico, unitamente ad una tariffa del 10% sulle importazioni cinesi, suscita preoccupazioni circa l'impatto sul commercio globale e sulla crescita economica. Alla luce di questi annunci, il dollaro americano si è rafforzato, esercitando un'ulteriore pressione sulla coppia EUR/USD.
A pesare sull'euro vi sono anche le divergenti politiche monetarie tra la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea (BCE). La BCE ha recentemente tagliato i tassi di interesse, esprimendo preoccupazione riguardo alla crescita fiacca dell'Eurozona, mentre la Federal Reserve mantiene la sua posizione, tenendo i tassi fermi al 4,25%-4,50%. Inoltre, gli scarsi risultati economici dell'Europa, tra cui una contrazione dello 0,2% del PIL tedesco nel quarto trimestre e un lieve aumento dello 0,9% su base annua per l'Eurozona, si contrappongono alla più solida economia statunitense, che nel quarto trimestre ha registrato una crescita del PIL del 2,3%, pur risultando inferiore alle aspettative.
Un gap segnala l’ipotesi di un forte momentum ribassista
L'ampio gap ribassista su EUR/USD di questa mattina riveste un'importanza significativa. Esso segnala un netto aumento del momentum ribassista, in linea con il trend ribassista dominante. negli ultimi sei mesi, L'EUR/USD ha registrato una tendenza ribassista che ha portato a un incrocio della media mobile a 50 giorni al di sotto della media mobile a 200 giorni. Dopo aver toccato nuovi minimi a metà gennaio, la recente ripresa delle quotazioni trova resistenza nella media mobile a 50 giorni, per poi rovesciarsi alla fine del mese. Questo ha formato un nuovo massimo di oscillazione inferiore.
Con il ribasso, l'RSI è sceso bruscamente ma resta al di sopra del territorio di ipervenduto, mentre la price action pare ora destinata a testare il supporto chiave intorno ai minimi di gennaio. In prospettiva, si prevede che la volatilità rimanga elevata, poiché i mercati potrebbero reagire alle politiche commerciali di Trump, anticipando i dati sui non-farm payrolls di venerdì. È possibile che la parte superiore e inferiore del gap fungeranno da resistenza in futuro, condizionando così la price action di breve termine nella coppia EUR/USD.
Grafico a candela giornaliero di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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GOLD | Inizio mese.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI |
Inizia oggi un nuovo mese per il metallo giallo.
Resterei sulla scia LONG ma non valuterei in TF sotto il daily inizialmente, fino a nuovi massimi giornalieri in chiusura netta.
Vi lascio piuttosto delle zone in HTF per la valutazione SWING.
Questo Venerdì sarà l'NFP DAY.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
Dazi e dollaro, cosa accade?Sino ad oggi, ogni volta che il neo eletto Presidente Trump ha parlato di dazi e tariffe sui prodotti provenienti dall’estero, in particolar modo da Messico, Canada, Cina e UE, il biglietto verde si è rafforzato, schiacciando le valute concorrenti e rompendo quasi tutte le resistenze che ha incontrato. La ragione principale è che il biglietto verde è stato visto come valuta rifugio in condizioni di incertezza, e i dazi creano tale insicurezza nelle decisioni degli investitori.
Ma non è la sola ragione. I dazi costringono, e in alcuni casi provocano, la reazione dei paesi concorrenti degli USA, che tendono a svalutare la propria moneta per attutire l’effetto negativo che le tariffe hanno sull’export. Ciò ha implicazioni significative sull’inflazione in queste aree, poiché la svalutazione produce un aumento dei prezzi. I prezzi tendono a salire anche con i dazi, anche negli USA, poiché le tariffe colpirebbero i consumatori americani a causa dell’aumento dei prezzi importati.
Occorre valutare con attenzione l’impatto dei dazi e quello delle svalutazioni per comprendere quale delle due pratiche generi maggiori danni, non solo ai concorrenti degli USA, ma anche agli stessi Stati Uniti e al commercio globale. Gli USA sono i primi produttori di petrolio, ma sono anche i maggiori consumatori, ed è per questo che Trump ha chiesto all’OPEC di abbassarne il prezzo.
Poi c’è la componente bilancia commerciale, che è il nodo cruciale della politica del Presidente, il quale vorrebbe riportarla in attivo. È improbabile che le tariffe possano ridurre il debito commerciale, come già dimostrato nel primo mandato di Trump, dal 2016 al 2020, in cui non ci furono significativi miglioramenti del deficit, che allora era di 40 miliardi di dollari al mese di passivo, mentre oggi è circa 89 miliardi.
Pertanto, la narrativa del Presidente potrebbe ben presto cambiare, specie se la luna di miele con gli elettori, a causa delle tariffe, dovesse terminare. La via, a quel punto, potrebbe essere una sola: il deprezzamento del biglietto verde, che aiuterebbe i concorrenti a pagare meno per l’energia e le materie prime, pagate in dollari. Con l’incognita però di essere meno competitivi sull’export. Insomma, la coperta è corta, ma visto il precedente fallimento delle tariffe, non ci meraviglieremmo di vedere il dollaro invertire nel medio termine. Nel breve, questa eventualità sembra ancora remota.
VALUTE
Mentre Wall Street ha chiuso in rosso venerdì sera, nei cambi, l’ultima sessione della settimana scorsa ha visto il dollaro tornare prepotentemente alla ribalta, dopo che Trump ha confermato l’applicazione delle tariffe a Messico, Canada, Cina e UE. In aggiunta, il presidente ha parlato di dazi su petrolio, gas, alluminio, acciaio e rame. Il tutto comincerà tra febbraio e marzo, le tariffe sono imminenti.
EurUsd è a ridosso di 1.0340-50, supporto chiave, con l’eventualità di ritorno verso 1.0175 in caso di rottura. Tutti i dollari tirano e potrebbero rompere le resistenze chiave, ma attenzione, perché il dollaro eccessivamente debole è il contrario di ciò che vorrebbe Trump, che vuole il riequilibrio di una bilancia commerciale in pesante passivo. Ma da solo non può certo svalutare e di accordi simil Plaza se ne parla, ma non sembrano possibili, perché nel 1985 c’era intento comune a livello globale per svalutare il dollaro, oggi tutti sono su posizioni opposte. Trump vorrebbe il dollaro debole, i paesi concorrenti degli USA, invece, vogliono mantenere debole la propria valuta. Il mercantilismo è più che mai vivo e la chiave del successo di ogni paese.
USA, I CONSUMI CRESCONO
L'indice dei prezzi delle spese per consumi personali negli Stati Uniti è aumentato dello 0,3% su base mensile a dicembre 2024, il guadagno più alto degli ultimi otto mesi, rispetto allo 0,1% di novembre, e in linea con le aspettative. I prezzi dei beni sono aumentati dello 0,2%, mentre quelli dei servizi sono aumentati dello 0,3%, al di sopra del mese precedente.
L'indice PCE core, che esclude cibo ed energia, è aumentato dello 0,2%, leggermente superiore allo 0,1% del mese precedente, in linea anche con le previsioni. I prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati dello 0,2%, come a novembre, ma l'energia è balzata del 2,7%, rispetto allo 0,2%. Su base annua, il tasso di inflazione PCE principale è salito al 2,6% dal 2,4%, segnando il terzo aumento mensile consecutivo, mentre l'inflazione PCE core è rimasta stabile al 2,8%, entrambi in linea con le previsioni.
GERMANIA, INFLAZIONE IN CALO
L'inflazione annuale dei prezzi al consumo in Germania è scesa al 2,3% a gennaio 2025, in calo rispetto al 2,6% di dicembre e al di sotto delle aspettative di mercato del 2,6%. L'inflazione nel settore alimentare ha rallentato significativamente allo 0,8%, rispetto al 2,0% del mese precedente, mentre i prezzi dei servizi sono aumentati a un ritmo leggermente più lento. Nel frattempo, i costi energetici sono diminuiti dell'1,6%, mantenendo lo stesso tasso di calo di dicembre. L'inflazione core è scesa al 2,9%, il dato più basso degli ultimi tre mesi. Su base mensile, i prezzi al consumo sono diminuiti dello 0,2% a gennaio, dopo un aumento dello 0,5% a dicembre e mancando le aspettative di mercato di un avanzamento dello 0,1%.
CANADA, CRESCE IL PIL
Il PIL canadese è cresciuto dello 0,2% rispetto al mese precedente, a dicembre 2024, con un forte sostegno da parte del commercio al dettaglio, della produzione e delle costruzioni che hanno compensato le contrazioni nei trasporti, nel settore immobiliare e nel commercio all'ingrosso. Se confermata, la cifra si tradurrebbe in un tasso di crescita annuale dell'1,4% nel 2024, in linea con le aspettative della Banca del Canada.
Il dollaro canadese, dopo aver perso terreno ed aver visto i minimi di periodo contro dollaro, con il UsdCad a ridosso di 1.4600, si è ripreso. UsdCad infatti ha mollato tornando a 1.4430 per poi rimbalzare venerdì sera, sull’onda emotiva dettata dalle dichiarazioni di Trump, e tornare a 1.4520. Ci aspettiamo ancora alta volatilità sul cambio, perché da un lato Trump vorrebbe UsdCad più basso per riequilibrare il deficit commerciale con il paese nordamericano, dall’altro le tariffe possono, nel breve termine, spingere UsdCad ancora più in alto.
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Ciao a tutti! 🚀
Oggi andiamo a esaminare l'andamento del Gold, ma voglio ricordarvi che non siamo limitati solo a questo asset.
Se volete che analizziamo altri strumenti come Forex, indici o qualcos'altro fateci sapere 💬
La vostra opinione conta tantissimo, e portarvi contenuti che vi interessano è la nostra priorità.
💡 🔍 Analisi Gold del Giorno🔍💡
Buon lunedì a tutti,
oggi apre il nuovo mese di febbraio, accompagnati gold fortemente rialzista.
I dati attuali supportano questa tendenza, per cui personalmente non cercherò posizionamenti d’azzardo o operazioni short eccezionali. Continuerò invece a monitorare i livelli di ingresso più vantaggiosi discount
💡Contesto geopolitico e impatto sul dollaro💡
Donald Trump ha imposto tariffe elevate su Canada, Messico e Cina, segnando l’inizio di una nuova era nelle guerre commerciali tra gli Stati Uniti e tre dei suoi maggiori partner commerciali.
Tali tariffe entreranno in vigore a partire da martedì.
🔍Implicazioni per il dollaro🔍
Si prevede un apprezzamento del dollaro in risposta a questa decisione, nonostante possibili reazioni negative come le minacce di rappresaglia da parte di Canada e Messico e le contromisure promesse dalla Cina. Sebbene il mercato possa mostrare inizialmente una certa esitazione, complessivamente le statistiche indicano un solido supporto per il dollaro.
Nel contempo, le prospettive per l’oro restano rialziste, poiché, con l’aggravarsi delle tensioni commerciali, gli investitori continueranno a considerarlo un bene rifugio contro l’incertezza.
💡Strategia operativa💡
Attualmente, mi concentrerò esclusivamente su posizionamenti rialzisti durante la sessione di New York, operando a partire dalle 14:00. In caso di rapide variazioni di scenario, vi fornirò tempestivi aggiornamenti.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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