TESLA, può perdere un altro 60% e restare rialzista Chart di Capital.Com
Il settore automotive è probabilmente tra i più complessi da maneggiare in questo periodo.
Si intrecciano aspetti macroeconomici, geopolitici legati all'adozione di dazi commerciali e anche puramente politici nel caso specifico di Tesla.
Il settore automobilistico sarà duramente colpito dai dazi fissati a livello del 25%.
Ricordo che la punizione tocca tutte le automobili e componentistica importate in America, quindi non prodotta internamente salvo qualche eccezione.
Morningstar stima che, ad esempio, i produttori di componentistica originale subiranno un impatto sul loro fair value tra il 20% ed il 30%.
Riguardo invece i produttori mondiali di automobili, sembra che l'impatto non sarà drammatico per il fatto che già le quotazioni risultano parecchio sacrificate, sempre rispetto al fair value.
Anche Tesla, ovviamente, è toccata dai dazi sebbene in modo comparativamente minore rispetto ai competitors.
Questo è possibile perché in relazione alle auto vendute in America, Tesla produce in loco gran parte delle componenti.
Resta invece esposta per quel che riguarda le materie prime, acciaio ed alluminio, che comunque è costretta ad importare.
Dunque, assodato che c'è un aumento dei costi di produzione, ciò che fa la differenza a valle è la capacità dei singoli produttori di trasferirli al cliente finale.
Quindi i bilanci risultano impattati nella misura in cui si deficita in pricing power.
Ad esempio Ferrari, notoriamente dotato di questo potere, ha già annunciato che aumenterà i prezzi di listino per il mercato americano nella stessa misura dei dazi.
Addirittura, questo sì che è pricing power, sulle auto già commissionate ma ancora non consegnate.
Se Tesla risulta meno esposta ai dazi rispetto ai competitors, restano comunque delle difficoltà specifiche.
La spina nel fianco attualmente è nella difficoltà a consegnare i veicoli.
È un problema che si trascina dal 2024 anno in cui già non era riuscita a rispettare le promesse.
Quest'anno sembra non sarà diverso, nonostante i proclami di Musk.
Il primo trimestre si è chiuso ancora in difficoltà e, anche nell'ipotesi non suffragata dagli esperti che tutto filerà liscio in termini di capacità produttiva, ciò non salverà l'azienda dal chiudere l'anno ancora una volta con minori consegne rispetto a quanto preventivato.
A onor del vero, una delle motivazioni della sotto performance del Q1 2025 è nell'attesa del nuovo modello low cost di uno dei modelli più attesi.
La Model Y subirà una modifica negli allestimenti che se gli utenti percepiranno come non sostanziali potrà essere un boomerang per i conti dell'azienda.
Inoltre citiamo il calo di immagine accusato dal brand in relazione sia alle posizioni assunte dal fondatore Elon Musk come responsabile dell'efficienza nella componente governativa del presidente Trump che per l'appoggio politico offerto alle forze di estrema destra in Europa.
Nonostante tutto la quotazione del titolo sembra essere mediamente in linea con il suo fair value in relazione al quale ci ha abituato a mostrare scostamenti notevoli, sia in giù che in su.
Il mercato ha inizialmente premiato il titolo, in considerazione delle aspettative legate all'appoggio dato da Musk a Trump durante la campagna elettorale, producendo uno scollamento delle quotazioni rispetto al fair value (all'epoca mediamente tra gli analisti 210$) di circa 130%
Peccato che poi il mercato ci ha ripensato riprendendosi tutto e producendo un calo di oltre il 50% fino alle quotazioni attuali.
Comunque, a dispetto del severo calo di inizio 2025 il titolo rimane saldamente in trend rialzista di lungo periodo
Questo possiamo desumerlo dall'analisi delle onde, facendo riferimento alla teoria di Dow, visto che i prezzi sono ancora molto distanti dal precedente minimo relativo di lungo periodo in area $100 da cui dista un clamoroso 60% dai prezzi attuali.
Intanto i prezzi hanno arrestato il calo recente esattamente al contatto con la trendline rialzista di lungo periodo fornendo, per adesso, un importante segnale tecnico da cui ragionare
Il movimento ribassista è da leggersi anche come pullback su un ampio testa e spalle che ha prodotto l'allungo “politico” del titolo.
Il contatto sulla trendline ha prodotto sul settimanale due hammer appaiati.
Sul grafico giornaliero invece il movimento è avvenuto con un pattern di doppio minimo che, dopo il suo breakout, ha prodotto un allungo dei prezzi canonico
Adesso i prezzi hanno formato un canale rialzista che potrà essere utilmente monitorato per essere guidati nel breve termine.
Si potrà tollerare anche l'abbandono dal basso di questo canale ma sarà fondamentale monitorare la tenuta della trendline di lungo periodo.
Con un occhio vigile alle false rotture.
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(perche??
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Questo favorirebbe l’oro al rialzo, perché rendimenti più bassi rendono l’oro più interessante rispetto ad altri investimenti
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NEWS americane: NFP ore 14:30! Discorso di Powell 17:25.
Oggi è l'NFP DAY e sarà tosta operare, fatelo solo con il set up perfetto o tanto vale stare fermi a guardare.
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Crollo dell'equity e panico sui mercatiI mercati europei, insieme agli altri indici globali nella regione Asia-Pacifico e ai futures statunitensi, sono crollati giovedì dopo che il presidente Trump ha annunciato tariffe più alte del previsto. Questo ha alimentato i timori di un conflitto commerciale prolungato e di un rallentamento economico globale.
Trump ha deciso di applicare una tariffa globale del 10% e, in aggiunta, i dazi reciproci. Questo significa che se un paese adotta una tariffa nei confronti degli USA del 20%, l’America ne applicherà una della metà, ovvero il 10%. Le tariffe totali sulla Cina ora si attestano al 54%, mentre l'UE e il Giappone devono affrontare imposte elevate rispettivamente del 20% e del 24%. A ciò si deve aggiungere una tariffa del 25% nei confronti di tutte le importazioni di auto dall’estero.
USDINDEX A PICCO
L'indice del dollaro è sceso sotto quota 101 giovedì, raggiungendo il livello più basso in quasi sei mesi, mentre il mercato è entrato in tensione in seguito alle radicali misure tariffarie del presidente Donald Trump. Mercoledì sera, Trump ha annunciato un pacchetto tariffario completo volto a rimodellare le relazioni commerciali degli Stati Uniti.
Le misure includono una tariffa di base del 10% su tutte le importazioni, con aliquote più elevate per i principali partner commerciali, come la Cina (34%), l'Unione Europea (20%) e il Giappone (24%). Inoltre, una tariffa del 25% su tutte le automobili prodotte all'estero è entrata in vigore immediatamente.
Nel frattempo, i nuovi dati economici hanno dipinto un quadro misto. Il rapporto ADP ha mostrato un aumento di 155.000 posti di lavoro nel settore privato più forte del previsto per marzo, superando le previsioni. Tuttavia, il rapporto JOLTS ha rivelato che le posizioni vacanti sono scese a 7,57 milioni, segnalando un potenziale rallentamento del mercato del lavoro. Gli investitori stanno ora rivolgendo la loro attenzione al rapporto sulle buste paga non agricole di venerdì, che potrebbe fornire ulteriori informazioni sulla prossima mossa politica della Federal Reserve.
ISM PMI USA IN NETTO CALO
L'ISM Services PMI è sceso bruscamente a 50,8 a marzo 2025 da 53,5 a febbraio, ben al di sotto delle previsioni di 53. Si è trattato dell'espansione più debole nel settore dei servizi dal giugno dell'anno scorso. I nuovi ordini e le scorte si sono contratti così come l'occupazione.
"Questo mese si è registrato un aumento significativo nel numero di intervistati che hanno segnalato aumenti dei costi dovuti all'attività tariffaria. Nonostante un aumento nei commenti sugli impatti tariffari e le preoccupazioni continue sui dazi e sul calo della spesa governativa, si è registrato un equilibrio ravvicinato nel sentiment a breve termine", ha affermato Steve Miller, presidente dell'ISM Services Business Survey Committee.
USA DEFICIT COMMERCIALE ANCORA SUI MASSIMI
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ridotto a 122,7 miliardi di dollari a febbraio 2025 da un massimo record di 130,7 miliardi a gennaio e rispetto alle previsioni di un deficit di 123,5 miliardi. Il deficit dei beni è sceso di 8,8 miliardi a 147 miliardi mentre il surplus di servizi si è ridotto di 0,8 miliardi a 24,3 miliardi.
Le esportazioni sono aumentate del 2,9% a 278,5 miliardi di dollari, principalmente a causa di oro non monetario, autovetture, accessori per computer, camion, autobus e aerei civili. D'altro canto, le vendite di olio combustibile, trasporti e beni e servizi governativi sono diminuite.
Nel frattempo, le importazioni sono rimaste pressoché invariate, vicine ai livelli record di 401,1 miliardi dopo l'impennata del mese scorso guidata dall'anticipazione di imminenti tariffe. Le importazioni sono diminuite per oro non monetario e aerei civili, compensando i maggiori acquisti di telefoni cellulari e altri beni per la casa, preparati farmaceutici e computer. Il disavanzo commerciale degli Stati Uniti si è ridotto con Cina, Svizzera e Canada, ma è aumentato con UE, Messico e Vietnam.
RENDIMENTI IN DISCESA
Il rendimento del Bund tedesco a 10 anni è sceso al 2,65%, il livello più basso in circa un mese, poiché l’annuncio relativo all’applicazione dei dazi ha innescato un'ampia fuga dagli asset di rischio verso gli asset rifugio e ha aumentato le preoccupazioni per il suo impatto sull'economia globale.
L'Unione europea dovrà affrontare tariffe totali fino al 20%, spingendo la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ad avvertire che le misure avrebbero inferto "un duro colpo" all'economia globale. Ha anche confermato che l'UE starebbe preparando delle contromisure. Oltre il 20% delle esportazioni dell'Unione europea vanno negli Stati Uniti e la Germania sarà uno dei paesi più colpiti.
I trader stanno ora scontando una probabilità di quasi il 90% di un taglio del tasso di 25 punti base da parte della BCE ad aprile, con aspettative per il tasso di deposito che scenderà all'1,82% entro dicembre, in calo rispetto alle precedenti stime dell'1,9% e all'attuale 2,5%. Anche i rendimenti obbligazionari in Francia e Italia sono scesi rispettivamente al 3,4% e al 3,8%.
PREZZI ALLA PRODUZIONE IN CRESCITA
I prezzi alla produzione industriale nell'area dell'euro sono aumentati dello 0,2% su base mensile a febbraio 2025, dopo un aumento rivisto al ribasso dello 0,7% e superando le previsioni di mercato dello 0,1%. Le pressioni sui prezzi si sono allentate in diverse categorie, tra cui energia, beni strumentali, beni di consumo durevoli e beni di consumo non durevoli.
Tuttavia, i prezzi dei beni intermedi sono aumentati a un ritmo leggermente più rapido dello 0,4%, rispetto allo 0,3% del mese precedente. Su base annua, l'inflazione dei prezzi alla produzione è salita al 3,0% a febbraio, il livello più alto da marzo 2023.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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Liberation Day e la politica dei dazi degli USADurante la sua seconda presidenza, Donald Trump ha implementato una serie di politiche commerciali aggressive, caratterizzate dall'imposizione di dazi su beni importati da diversi paesi, tra cui Cina, Europa e Canada. L'obiettivo dichiarato era proteggere l'industria americana e ridurre il deficit commerciale. Queste politiche hanno generato tensioni commerciali e ritorsioni da parte dei paesi colpiti, creando un clima di incertezza sui mercati globali. In aggiunta, i dazi hanno aumentato i costi per le imprese e i consumatori, riducendo la competitività e rallentando la crescita economica.
Impatto sui mercati finanziari
Le politiche sui dazi di Trump hanno avuto un impatto significativo sui mercati finanziari. L'incertezza generata dalle tensioni commerciali ha aumentato la volatilità dei mercati, creando nuove opportunità per i trader esperti, capaci di sfruttare i movimenti rapidi dei prezzi. Le conseguenze del "Liberation Day" per il mercato azionario sono state significative e hanno generato un impatto immediato e a lungo termine. Difatti l'annuncio dei nuovi dazi ha causato un calo immediato nei mercati azionari, con l'indice S&P 500 che è sceso notevolmente. Questo calo è stato accompagnato da un indebolimento del dollaro rispetto all'euro e allo yen.
Ulteriori conseguenze
]I settori esportatori, come l'automotive e l'hardware tecnologico, sono stati particolarmente colpiti dai dazi reciproci. Ciò ha portato a una riconfigurazione del commercio globale e a una riduzione della competitività di queste industrie.
L'aumento dei dazi ha generato pressioni inflazionistiche, con un impatto significativo sui prezzi dei beni importati. Questo potrebbe limitare i consumi e gli investimenti, influenzando negativamente la crescita economica.
La Federal Reserve potrebbe mantenere i tassi d'interesse invariati o procedere a tagli in risposta alla debolezza economica generata dai dazi. Tuttavia, l'incertezza sulle politiche monetarie future rimane alta.
Le banche centrali e i governi potrebbero adottare misure fiscali e monetarie per mitigare gli effetti negativi dei dazi, ma l'efficacia di tali interventi è ancora incerta.
Le nuove tariffe hanno portato a una revisione al ribasso delle previsioni di crescita del PIL americano e globale. Ciò potrebbe avere un impatto significativo sulla fiducia dei consumatori e sugli investimenti.
I dazi potrebbero aumentare i costi per le famiglie americane, con stime che indicano un aumento delle spese fino a 4.200 dollari all'anno per una famiglia media
In conclusione la politica dei dazi ha generato un quadro di incertezza e potenziali conseguenze negative per l'economia globale, con impatti significativi sui mercati finanziari, sui settori industriali e sui consumatori.
TRUMPIl presidente Donald Trump ha firmato una politica aggressiva e di vasta portata.
il suo piano fisserà una tariffa di base del 10% su tutta la linea.
Il piano impone aliquote tariffarie elevate a molti paesi, tra cui il 34% alla Cina, il 20% all'Unione Europea, il 46% al Vietnam e il 32% a Taiwan.
Le probabilità di una recessione negli Stati Uniti sono appena salite al 50% secondo le principali agenzie statistiche.
Perchè?
La politica attuale rallenterà con molta probabilità la crescita e aumenterà l'inflazione, soprattutto negli Stati Uniti.
Mi ha sorpreso una mossa in particolare:
Trump ha imposto una tariffa del 10% sulle isole Heard e McDonald, disabitate ad eccezione dei pinguini....MAH.
Traaanguilllllo XauPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
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Belli sti dazi è trump?
Inflazione in aumento.
ottimo anno, partito bene xd
il nostro amato gold vola , le azioni scendono e la curva dei rendimenti usa si sta appiattendo, molto presto vedremo un bel taglio da parte della fed sui tassi e quando questo accadra le condizioni saranno critiche.
un altra recessione alle porte?
chi vivrà vedrà
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DATI ADPIl piano di Trump sta funzionando?
L'ADP mostra il più grande balzo dei posti di lavoro nel settore manifatturiero negli Stati Uniti dall'ottobre 2022.
Dopo il rapporto "debole" del mese scorso, l'occupazione ADP mostra che l'economia statunitense ha aggiunto 155 mila posti di lavoro a marzo...più dei 120 mila previsti e quasi il doppio dei 77 mila aggiunti a febbraio.
Il presidente Donald Trump è pronto a svelare i nuovi dazi.
Trump dovrebbe dettagliare i nuovi dazi sulle merci importate negli Stati Uniti in un evento al Rose Garden alle 22:00 ore italiane.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.04.2025Operatori tesi e guardinghi, attendono i dettagli dei dazi Usa.
Ieri, 1 Aprile, rimbalzo della tecnologia Usa, ma è da confermare.
Prosegue la corsa di oro, argento e metalli industriali.
Economia Usa perse slancio, ma non c’è motivo di allarme, per ora.
Le Borse europee hanno visto un notevole recupero nelle ultime ore, con gli indici che hanno chiuso in positivo l'1 aprile, registrando un tono migliorativo rispetto alle perdite del 31 marzo.
L’andamento è stato particolarmente positivo, se si considerano le preoccupazioni che accompagnano l’imminente imposizione dei dazi da parte degli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha ribadito che dal 2 aprile, senza ritardi, entreranno in vigore le tariffe (dazi) per i principali partner commerciali degli Stati Uniti, un passo che ha suscitato preoccupazioni a livello globale.
Secondo il segretario al Tesoro Scott Bessent, questi dazi serviranno come "limite massimo", ed i paesi colpiti potrebbero adottare misure per ridurli.
In Europa ieri Milano ha guadagnato +1,33%, Francoforte +1,6%, Madrid +1,2%, Parigi +1,06%, mentre Amsterdam e Londra sono salite rispettivamente di un più modesto +0,6% e +0,5%.
Dall'altra parte dell’Atlantico, Wall Street ha avuto un’andamento altalenante, con un finale in recupero: il Dow Jones ha perso -0,03%, ma il Nasdaq è salito +0,87%, e lo S&P 500 +0,38%.
Il secondo trimestre è partito con un rimbalzo peculiare e lungamente atteso, quello dei "Magnifici Sette" (i sette giganti tecnologici), col relativo indice Bloomber salito +1,6%, a 19.027 punti, dopo un calo del 16% nei primi tre mesi dell’anno. Tesla ha guadagnato +3,6%, anche se le vendite segnano il passo su diversi mercati, tra cui quelli europei a cinesi.
L’oro ha registrato un nuovo record, toccando i 3.175 euro per contratto futuro a giugno, testimoniando come il clima di incertezze globali spinga gli investitori a rifugiarsi nei metalli preziosi e, pertanto, in asset rari e decorrelati da azioni e obbligazioni.
I dati sull’occupazione negli Stati Uniti, pur non mostrando segnali di un grave deterioramento, hanno indicato una certa rallentamento nella crescita. L'indice ISM del settore manifatturiero statunitense è sceso a 49 punti a marzo, rispetto ai 50,3 di febbraio, segnando una contrazione per la prima volta dal 2020.
I posti vacanti (Jolts) sono scesi a febbraio a 7,56 milioni, dal picco di 7,74 a gennaio, mentre il numero delle dimissioni spontanee è rimasto stabile.
In questo contesto, diversi membri della Fed hanno espressamente detto di essere preoccupati per l’inflazione, che potrebbe tornare a crescere, e per gli effetti negativi che le tariffe statunitensi potrebbero avere sul mercato del lavoro.
Nel settore automobilistico europeo, segnaliamo che la Spagna ha annunciato un piano da 400 milioni di euro per incentivare l’acquisto di auto elettriche e per finanziare le infrastrutture di ricarica, prorogando il programma "Moves III" fino al 31 dicembre 2025. Questo programma include anche sgravi fiscali per le auto elettriche, un settore che la Spagna continua a promuovere e finanziare con misure concrete.
L’inflazione nell'Eurozona è scesa leggermente a marzo, attestandosi al 2,2%, rispetto al 2,3% di febbraio. L’inflazione dei servizi è diminuita al 3,4%, mentre quella della sola componente energia è scesa di -0,7%.
In Italia, l’inflazione alconsumo (CPI) è aumentata al 2,1%, rispetto all’1,7% di febbraio, con valori superiori alla media nell'area Euro per Estonia, Croazia e Slovacchia, e molto più bassi in Francia (0,9%) e Lussemburgo (1,5%).
Sul fronte delle materie prime, dopo un primo trimestre piuttosto “flat”, il petrolio vede oggi un leggero calo, con il Brent scambiato a 74,5 dollari/barile. La OPEC+ (cartello dei maggiori esportatori) si prepara alla riunione di giovedì, con alcuni Paesi membri che potrebbero aumentare la produzione per soddisfare le richieste di Trump di abbassare i prezzi.
Nel frattempo, il prezzo del gas naturale europeo ha visto un rialzo del 4,4% a 42,45 euro/MWh: ricordiano che ha registrato una perdita di -10% da inizio anno. Si stima che l'Europa dovrà acquistare almeno 250 carichi extra di gas naturale liquefatto (GNL) per rifornire le riserve prima dell'inverno, con un costo di almeno Us$ 11 miliardi, e prevalentemente dagli Usa.
Per gli ETF sull'oro, il primo trimestre 2025 ha registrato afflussi significativi, con acquisti tra 130 e 150 tonnellate metriche, un contrasto netto rispetto al deflusso di 114 tonnellate nello stesso periodo 2024.
Il prezzo dell’oro ha visto un balzo consideravole, salendo del 10% nel solo mese di marzo, e anche oggi non accenna ad arretrare dai massimi di 3.149 USD/oncia. Il rally del prezzo sta spingendo sia investitori istituzionali che retail a entrare nel mercato, con un aumento significativo della domanda di ETF, strumento molto popolare a semplice per esporsi alle oscillazioni di prezzo senza vincoli di detenzione fisica.
In sintesi, i mercati finanziari continuano a mostrare una certa volatilità, influenzata dalle mosse commerciali di Trump, dai dati economici contrastanti, e dalle preoccupazioni per l'inflazione. Tuttavia, gli investitori si dimostrano relativamente ottimisti riguardo al recupero delle borse, specie europee ed asiatiche e alle prospettive rivalutative delle materie prime minerarie e agricole.
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OGGI PARLA TRUMP : MOVIMENTO DEFINITIVO AL RIALZO ?Dopo l'analisi di settimana scorsa,il prezzo ha reagito nella nostra zona,ma è stato davvero difficile tradarlo su tf bassi. Ieri pero' abbiamo avuto una bella rottura h1 e stiamo tornando in zone di forte liquidita'. Vedo il prezzo molto piu' orientato ad andar su sia perchè ci avviciniamo in zone di forte liquidita' sellers, sia perchè dopo il movimento al ribasso tutti si aspettano che btc possa andar molto piu' giu' (ricordate che seguire la massa non è un buon consiglio,sia nella vita e soprattutto nei mercati). Il mio mentore mi ha insegnato che il mercato è orientato verso la perdita maggiore per il maggior numero di persone : il movimento del weekend ha fatto davvero perdere la testa sia ai buyers sia a sellers. Ora non bisogna supportare la propria analisi sulla liquidità,ma supportandola con price action e psicologia di mercato,diventa,a mio umile parere,molto piu' stabile. Aspettiamo che trump parli oggi : al momento il mercato sembra molto piu' rialzista di quanto sembri e cerchero' di posizionarmi buy,nel caso dovesse dare un set up che rispecchi la mia strategia. Occhio a non scartare mai l'idea di poter aver torto e a vedersi il prezzo andar contro la propria analisi : il mercato ha sempre ragione,non tu.
Il movimento che mi aspetto potrebbe portarci fino ai 97k circa durante questa/prossima settimana.
Coffe HourBuongiorno a tutti Carissimi Colleghi ed Appassionati di Mercati finanziari...
quest'oggi la mia Bevanda preferita mi fornisce un setup Prezzo Tempo e quindi decido di Posizionarmi in questo Trade in quanto da Analisi Ganniana prevedo uno storno long term su questa Materia prima che varia tra il 15% ed il 30% ...
Certo come sempre di far cosa Gradita ho condiviso questa idea con tutti voi ...
Vi ricordo che non è un invito all'investimento ma solo frutto dei miei studi e delle mie analisi
se l'idea vi è piaciuta e magari vi farà fare qualche Punto sul Nostro Buon Caffè sarò più che felice ....
Grazie anticipatamente a tutti i Bost ( Like) che arriveranno all'analisi e Un Caloroso Benvenuto a tutti i Nuovi Follower che si uniranno al mio Profilo in attesa di Nuove Analisi
Stay Tuned With Sultan Of Trading
USD/JPY short nuova opportunità ?Segnali hawkish della BoJ: I verbali di gennaio rivelano discussioni su rialzi dei tassi fino all'1% entro fine 2025, con alcuni membri che ipotizzano picchi al 2%. La banca mantiene tuttavia toni cauti sulla tempistica.
Riduzione del differenziale dei tassi: La Fed prevede due tagli nel 2025, mentre la BoJ potrebbe alzare i tassi per la prima volta dal 2016, riducendo lo svantaggio dello yen nei carry trade.
Dati macro contrastanti:
PIL giapponese rivisto al ribasso ma in crescita per il terzo trimestre consecutivo (+0.4% QoQ in Q4 2024)
Inflazione USA a febbraio sotto le attese (+0.2% MoM), alimentando aspettative di accomodamento Fed
Analisi operazione short
TP 144.40
SL 151.30
Rischio principale: Un accordo USA-Cina sui dazi o progressi Russia-Ucraina potrebbero ridurre la domanda di valute rifugio, sostenendo USD/JPY. L'RSI in divergenza rialzista segnala anche possibili correzioni tecniche.
Eventi chiave da monitorare
Comunicati BoJ (15 aprile e 10 maggio) - Qualsiasi conferma dei piani di normalizzazione monetaria sarebbe bullish per JPY
Dati salariali giapponesi - Fondamentali per confermare la sostenibilità dell'inflazione
CPI USA di marzo - Un dato sotto il 3% YoY accelererebbe le scommesse su tagli Fed
La convergenza tra politica monetaria BoJ (restrittiva) e Fed (accomodante) crea un ambiente favorevole allo yen, ma la volatilità rimane elevata.
GOLD | ADP ore 14:15.Buongiorno Traders.
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NEWS americane, ADP in arrivo ore 14:15.
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Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
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Ciau.
PMI EUROIl PMI manifatturiero europeo è salito al 48,6, dal 47,6 precedente.
E' l'unico paese che ha registrato un aumento tra Regno Unito e USA.
“Il terzo aumento mensile consecutivo del PMI e il superamento della soglia di crescita dell’indice della produzione sono significativi che le cose si stanno mettendo bene per il settore.
Se i prezzi dei beni dovessero continuare ad aumentare, il quadro dell'inflazione si complicherebbe.
Anche se lentamente, la situazione potrebbe cambiare.
I nuovi ordini non sono quasi più in calo, i licenziamenti sono in diminuzione e le riduzioni dell’attività di acquisto delle materie prime e dei semilavorati avvengono a un ritmo molto più lento rispetto a qualche mese fa.
Mentre il PMI è aumentato nelle economie maggiori dell'euro, Germania e Francia, l'Italia è rimasta indietro e la Spagna, che precedentemente rappresentava l’emblema della crescita, ha indicato un valore al di sotto di 50 per il secondo mese consecutivo".
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🥇 BUONGIORNO
avete analizzato le chiusure e aperture mensili di ieri oggi?
🚨domani è il grande giorno🚨:
Cosa farà Trump nel “Giorno della Liberazione”?
Ci sono tre elementi chiave e molta incertezza.
1. I report sulle relazioni commerciali
oggi 1° aprile, Trump riceverà i risultati delle indagini sulle relazioni commerciali degli Stati Uniti.
Questi studi, ordinati nel giorno del suo insediamento, erano finalizzati a valutare l’impatto delle tariffe imposte sulle importazioni.
2. Le tariffe reciproche
domani 2 aprile è atteso l’annuncio di nuove tariffe per contrastare relazioni commerciali considerate sbilanciate.
L’amministrazione punta a colpire tasse, sussidi e regolamenti ritenuti ingiusti da altri paesi.
3. Nuove imposte settoriali
La Casa Bianca sta valutando un'ampia serie di dazi su specifici settori, che potrebbero essere svelati lo stesso giorno.
Trump ha già anticipato una tariffa del 25% sulle auto e ha accennato a possibili dazi su chip e farmaci, che potrebbero arrivare successivamente.
Infine, domani 2 aprile potrebbe anche segnare la reintroduzione di tariffe del 25% su tutte le importazioni da Canada e Messico. All'inizio del mese, Trump aveva concesso un’esenzione temporanea per i beni conformi all’accordo commerciale del 2020 tra i tre paesi, ma ora potrebbe revocarla.
L’incertezza rimane alta, e le decisioni finali di Trump potrebbero avere un forte impatto sui mercati globali.
⚠️ATTENZIONE⚠️
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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GOLD | JOLTS in arrivo ore 16!Buongiorno Traders.
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NEWS americane, JOLTS in arrivo ore 16:00.
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Ciau.
Non si placa la tensioneContinua la tensione sui mercati, generata dalla guerra commerciale e da dati USA ostinatamente positivi, che influenzano soprattutto i mercati azionari. Le risposte agli USA e alle minacce del Presidente relative alle tariffe doganali non sono tardate ad arrivare, con Cina, Giappone e Corea del Sud che hanno deciso di opporsi congiuntamente ai dazi statunitensi.
I tre paesi hanno infatti concordato di aprirsi al libero scambio, con Giappone e Corea che importeranno materie prime per semiconduttori dalla Cina, mentre la Cina acquisterà chip da Giappone e Corea. Tutti e tre i paesi hanno concordato di mantenere fluida la catena di approvvigionamento e hanno confermato la nascita di un accordo di libero scambio in risposta alle tariffe più elevate promesse dal Presidente Trump.
WALL STREET REGGE
I timori di recessione globale, in apertura di giornata, ieri, hanno schiacciato Wall Street mentre i dazi di Trump avevano inizialmente innescato un calo del mercato azionario. Nel frattempo, l'S&P 500 affronta il suo peggior trimestre dagli anni '80. Del resto, la statistica non mente, e gli anni post elezioni USA sono sempre assai incerti.
I tre indici americani hanno poi, in serata, recuperato e hanno comunque chiuso leggermente positivi. Tecnicamente, la fase di distribuzione è ancora nel pieno del suo momentum ribassista e non si possono escludere ulteriori approfondimenti con obiettivi posti a 5.400 per l’S&P, 40.660 per il Dow e 18.310 per il Nasdaq.
VALUTE
Nervosismo sul mercato dei cambi, con alta volatilità di breve senza però che vi siano stati movimenti eclatanti da un punto di vista percentuale. C’è incertezza e le price action sono lo specchio di tale condizione. EurUsd su e giù tra 1.0790 e 1.0850 così come il Cable e UsdJpy, stabili in 50-60 pips di movimento.
Debolezza invece per le oceaniche che sono state colpite in condizioni di risk off, specie nei cross come NzdChf e AudChf. Il franco svizzero, dopo un inizio caratterizzato da rialzi contro euro, ha ripiegato. Vedremo nelle prossime ore, specialmente alla luce dei dati sul mercato del lavoro che usciranno più avanti in settimana e dei PMI.
RENDIMENTI DEI TITOLI DI STATO USA
Il rendimento del Treasury Note statunitense a 10 anni è sceso di circa 6 punti base al di sotto del 4,2%, avvicinandosi al minimo di quattro settimane. Le preoccupazioni per l'impatto della guerra commerciale sull'economia globale persistono, con nuove tariffe reciproche sulle importazioni statunitensi, tra cui un'imposta del 25% sulle auto, destinate a entrare in vigore domani 2 aprile.
Rimane l'incertezza sulla portata delle imposte, poiché il presidente Trump ha affermato che si applicherebbero ampiamente a tutti i paesi, mentre i rapporti suggeriscono che sta spingendo i consulenti ad adottare una posizione commerciale più aggressiva. Nel frattempo, i trader si preparano per i dati economici chiave, tra cui il rapporto sull'occupazione e gli ISM PMI in uscita a breve, che forniranno ulteriori informazioni sulle condizioni del mercato del lavoro e sulle prestazioni del settore privato. Il rendimento del Treasury rimane pressoché invariato per marzo, ma è sceso di circa 30 punti base per il trimestre.
GERMANIA, CPI MISTI
L'inflazione dei prezzi al consumo in Germania è rallentata al 2,2% a marzo 2025, segnando il tasso più basso da novembre 2024 e allineandosi alle aspettative del mercato. Questo calo è stato principalmente guidato da un forte rallentamento dell'inflazione dei servizi, che è scesa al 3,4% dal 3,8% di febbraio, insieme a un ulteriore calo dei costi energetici, che sono scesi del 2,8% rispetto a un calo dell'1,6% nel mese precedente.
Tuttavia, l'inflazione alimentare è aumentata leggermente al 2,9%, rispetto al 2,4%. Anche l'inflazione core, che esclude alimentari ed energia, è rallentata al 2,5%, il tasso più basso da giugno 2021. Su base mensile, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,3% a marzo, dopo un aumento dello 0,4% a febbraio.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi fermi al 4,1% durante la riunione di aprile, dopo un taglio di 25 punti base nella riunione di febbraio, in linea con le aspettative del mercato. Il Consiglio ha osservato che la politica monetaria è ben posizionata per rispondere agli sviluppi internazionali se dovessero avere implicazioni materiali per l'attività e l'inflazione australiane.
La banca centrale ha espresso crescente fiducia che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso l’intervallo obiettivo del 2-3%. Tuttavia, la RBA ha anche evidenziato una prospettiva economica incerta sia per l'attività interna che per l'inflazione. A livello globale, i rischi rimangono significativi, guidati da incertezze geopolitiche ed economiche.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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NOTIZIE DELLA SETTIMANAMARTEDI'
- Tasso d'interes. (05:30 (AUD)
- Indici PMI (ALL)
- CPI EURO (11:00) (EUR)
- Indice ISM manif. (16:00) (USD)
- Lavori JOLTs (16:00) (USD)
MERCOLEDI'
- Variazione ADP (14:15) (USD)
GIOVEDI'
- Indici NMI (ALL)
- PPI EURO (11:00) (EUR🇪🇺)
- Jobless claims (14:30) (USD)
- Saldo bilancia (14:30) (USD)
- Saldo bilancia (14:30) (CAD)
- Indice ISM NM. (16:00) (USD)
VENERDI'
- FESTA CINA
- Non Farm Payroll (14:30) (USD)
- Tasso disoc. (14:30) (USD🇺🇸)
- Tasso disoc. (14:30) (CAD🇨🇦)
Gli indici azionari americani continuano la correzione a ribasso.
L'S&P500 dai massimi di febbraio è sceso di oltre il 10%, registrando i minimi da settembre 2024.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.03.2025Borse nervosa, alla vigilia del D-Day (2 Aprile) dei dazi Usa.
Il 1’ trimestre vede il recupero delle borse EU e Asiatiche su quelle Usa.
Oro, argento e metalli industriali in forte ascesa anche a marzo.
Bitcoin e le altre crypto archiviano un trimestre molto deludente.
Le Borse europee sono rimaste sotto pressione nella settimana conclusiva di marzo, influenzate dalle politiche commerciali aggressive del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. I mercati sono stati negativamente colpiti dai timori legati ai dazi reciproci che, a meno di ripensamenti, entreranno in vigore il 2 aprile.
Trump ha minacciato anche di aumentare le misure contro l'Europa e il Canada in caso di accordi bilaterali sfavorevoli per gli Stati Uniti. Nonostante le preoccupazioni, molti investitori si aspettano che tali restrizioni siano temporanee.
A questo si aggiungono i dati sull'inflazione negli Stati Uniti, che hanno mostrato un aumento dell'indice dei prezzi delle spese per i consumi personali (Pce) sia su base mensile (+0,4%) che annuale (+2,8%), spingendo i mercati a monitorare gli sviluppi in vista delle future decisioni della Federal Reserve.
Nel contesto europeo, i dati sull'inflazione provenienti da Spagna, in lieve calo, e Francia, stabili, insieme a quelli in peggioramento italiani, sono stati oggetto di attenzione, in previsione della riunione della BCE di aprile.
Le principali Borse europee hanno chiuso in territorio negativo, con Milano (-0,92%), Parigi (-0,93%) e Francoforte (-0,82%) che hanno registrato i cali maggiori. Tuttavia, il primo trimestre ha visto una buona performance complessiva per alcune piazze europee, con l'Ibex spagnolo in crescita, +14,80%, seguito dal Ftse Mib italiano con +14,40%.
La spinta positiva è arrivata principalmente dal settore bancario, che ha visto sei dei primi dieci titoli migliori della Spagna provenire da questo comparto.
In Asia, l'indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato un sorprendente +9,7%, grazie all'esplosione dell'interesse per l'intelligenza artificiale “made in China” , alimentato dal sorprendente DeepSeek in Cina.
Il comparto tecnologico cinese ha visto una crescita del 24% nel trimestre, con Alibaba che ha registrato un incremento del 60%. Per quanto riguarda i mercati emergenti, Bovespa brasiliano è aumentato +12,30%, parzialmente recuperando la perdita del -14% del 2024. L'economia brasiliana ha superato le aspettative con un PIL in crescita +3,4% sostenuto dalla forte domanda interna.
Negli Stati Uniti, Wall Street ha chiuso in negativo (Dow Jones -1,7%, S&P500 -2,0%, nasdaq -2,7%) con l’S&P500 pronto a registrare il peggior trimestre dal 2022.
Tra i dati macroeconomici, l'indice della fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è calato significativamente a 57 punti, al minimo da novembre 2022. La politica commerciale degli Stati Uniti continua a pesare sui mercati globali, con Trump intenzionato ad applicare dazi reciproci dal 2 aprile.
In un contesto di crescente incertezze geopolitiche, il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato leader aziendali globali, esortandoli a collaborare per proteggere le catene di fornitura globali in mezzo alla crescente guerra commerciale con Usa. Xi ha sottolineato l'importanza di evitare azioni che destabilizzano la sicurezza delle catene industriali, invitatando a guardare al lungo termine.
Oggi, 31 marzo la settimana inizia col forte calo delle Borse asiatiche, col Nikkei225 giapponese crollato, -4,2% a causa della forza dello yen e delle perdite significative delle maggiori azioni automobilistiche.
I mercati asiatici soffrono anche l'effetto delle politiche commerciali degli Usa, sebbene la Cina registri una lieve crescita dell’indice PMI manifatturiero a marzo, segnalando che la produzione industriale continua ad espandersi.
Le tensioni sul fronte dei dazi sono diventate ancora più acute con le dichiarazioni di Trump che, escludendo qualsiasi rinvio, ha confermato che il 2 aprile inizierà l'applicazione dei dazi, che potrebbero interessare scambi commerciali per Us$ 1.000.
Trump ha ribadito che non c'è spazio per trattative a meno che i paesi colpiti non offrano "qualcosa di grande valore".
Sul fronte delle materie prime, l'oro ha registrato un incremento del 19% nel trimestre, riflettendo il crescente ricorso degli investitori ad asset considerati sicuri.
Anche altre materie prime come il gas naturale (+8%) e il rame (+13%) hanno visto aumenti significativi da inizio anno, mentre il petrolio ha oscillato tra un minimo di 68,3 e un massimo di 82,6 dollari/barile.
Il petrolio è stato influenzato da preoccupazioni sulla fornitura globale legate alle tensioni geopolitiche, mentre l'oro è stato favorito dalla ricerca di protezione economica. Come valida sintesi, l'indice Bloomberg delle materie prime (Cboe) ha chiuso il trimestre vicino ai 106 dollari.
Infine, il Bitcoin ha avuto un trimestre deludente, perdendo circa -8%, in netta controtenenza rispetto al rialzo dell'oro, mentre gli esperti esprimono un cauto ottimismo sulle prospettive a breve termine, grazie anche all'ingresso sul mercato europeo di BlackRock.
In sintesi, il primo trimestre del 2025 sarà ricordato come segnato da una grande volatilità sui mercati globali, dalla fine della corsa rialzista di Wall Street, e da relativo recupero delle borse europee e cinesi: le politiche tariffarie “trumpiane”, dati economici contrastanti e le preoccupazioni geopolitiche hanno lasciato il segno.
Un altro fattore rilevante per le sorti dei mercati finanziari è stata la chiara divergenzatra le politiche monetarie dell’ECB, ancora orientata al taglio dei tassi, e delle Federal Reserve, più attendista e ancora “restrittiva”.
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DAZI? NFP? ALTRO? XAUPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
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BUONGIORNO
oggi chiude il mensile, prestate molta attenzione, questa settimana tra DAZI ed NFP sarà altamente volatile.
📌 Aggiornamento su Gold (XAU/USD)
📈 Oro ai massimi storici
- Ha superato i 3.100$ l’oncia, raggiungendo un nuovo record a 3.113,50$.
- Il rialzo è spinto da tensioni economiche globali, tariffe USA e incertezze sui mercati.
📉 Flussi verso asset rifugio
- Gli investitori si spostano su oro e obbligazioni, segnale di timori di recessione.
- I rendimenti obbligazionari in calo confermano l’aumento della domanda di beni rifugio.
🏦 Fattori macroeconomici a supporto
- Rischi di stagflazione in crescita.
- Banche centrali più accomodanti e aumento delle riserve in oro.
- Tensioni geopolitiche e commerciali in aumento.
📌 Strategia operativa su Gold
- Acquisti sui pullback su zone rilevanti
- Stop larghi per gestire il rischio.
- Il trend rialzista rimane solido, ma la volatilità sarà elevata.
📈 Conclusione: l’oro resta una copertura forte in un contesto di incertezze economiche e politiche.
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Dazi e timori di inflazione creano un'altra perdita settimanaleTariffe e timori di inflazione innescano un'altra perdita settimanale
Report di Marco Bernasconi – 30 Marzo 2025
A Wall Street si dice:
“Non devi essere un esperto per avere successo negli investimenti. Devi solo evitare di fare cose stupide.”
– Warren Buffett
Report del Giorno
Le speranze di chiudere una seconda settimana consecutiva in guadagno sono state rapidamente infrante ieri, quando un dato sull’inflazione più alto del previsto, unito alle preoccupazioni persistenti sulle tariffe, ha spinto i mercati bruscamente al ribasso.
Negli ultimi tempi gli investitori avevano tollerato dati sull’inflazione abbastanza stabili o in leggero calo, quindi l’indice PCE (Personal Consumption Expenditures) pubblicato ieri è stato una vera delusione, arrivando in un momento particolarmente delicato. Il dato core è salito dello 0,4% su base mensile – il balzo più marcato da gennaio – portando l’incremento annuale al 2,8%. Entrambi i numeri hanno superato le attese dello 0,1%, mentre i dati generali si sono allineati alle previsioni.
A peggiorare il quadro, l’indagine dell’Università del Michigan ha evidenziato un netto peggioramento delle aspettative dei consumatori. Per l’anno prossimo, sono salite al 5% a marzo, rispetto al 4,3% di febbraio – il livello più alto dal novembre 2022. Le aspettative d’inflazione a lungo termine (5-10 anni) sono salite al 4,1% dal 3,5%.
Il sentiment dei consumatori è sceso di quasi il 12%, toccando quota 57 a marzo. Un dato che rispecchia anche il rilevamento di martedì da parte del Conference Board, con la fiducia dei consumatori scesa a 92,9 da 100,1 del mese precedente.
I mercati hanno reagito in modo netto a questi dati: il NASDAQ è crollato del 2,7% (circa 481 punti) chiudendo a 17.322,99. Tutti i titoli dei Magnifici 7 sono stati colpiti: Alphabet ha perso il 4,9%, Meta Platforms il 4,3%, Amazon il 4,3%. Anche Tesla ha lasciato sul terreno il 3,5%, ma curiosamente è riuscita comunque a chiudere la settimana con un guadagno di quasi il 6%.
Anche gli altri indici principali hanno subito forti pressioni: l’S&P ha perso l’1,97%, chiudendo a 5580,94, mentre il Dow è sceso dell’1,69% (circa 715 punti) a 41.583,90.
L’azione di ieri evidenzia chiaramente che potremmo non aver ancora toccato il fondo di questo movimento. Devo considerare seriamente l’ipotesi che ci sia ancora spazio per ulteriori ribassi. Un movimento di tipo “washout” – cioè una svendita forzata – sta diventando sempre più probabile man mano che la pressione di vendita si intensifica. Allo stesso tempo, ritengo che i rialzisti debbano guardare a questa correzione come a un’opportunità concreta: una fase di costruzione del terreno per futuri acquisti. Questi scossoni rapidi e decisi possono rivelarsi momenti a basso rischio e alto rendimento.
La settimana era iniziata in modo incoraggiante, con i mercati in rialzo lunedì dopo una settimana finalmente positiva e qualche segnale che il presidente Trump potesse ammorbidire la sua posizione sulle tariffe imminenti. Tuttavia, il sentiment è cambiato radicalmente con l'annuncio delle tariffe automobilistiche di mercoledì e i dati macro diffusi ieri.
Invece di consolidare la ripresa, il NASDAQ ha chiuso la settimana con una perdita del 2,7%. Anche l’S&P è sceso dell’1,6% e il Dow ha lasciato sul terreno quasi l’1%. E gli investitori dovranno prepararsi a nuove sfide a partire da oggi, con la chiusura del mese e del primo trimestre ormai alle porte.
Spesso il venerdì si dice che "la prossima settimana sarà importante", ma questa volta potrebbe davvero essere una delle più significative da tempo. L’attenzione sarà concentrata sulle tariffe in vigore da martedì 2 aprile. Tutti noi investitori stiamo aspettando maggiore chiarezza su questo fronte, nonostante l’evidente frenesia dell’amministrazione, anche se personalmente resto scettico che tali mosse possano dissolvere del tutto l’incertezza. Tuttavia, anche solo un minimo di direzione in più potrebbe dare sostegno ai mercati.
Oltre alle tariffe, questa settimana porterà anche il report sui non farm payrolls previsto per venerdì. Con metà del doppio mandato della Fed (inflazione e occupazione) che si muove nella direzione sbagliata, questo dato sarà ancora più rilevante. L’ultima volta, l’economia aveva aggiunto 151.000 posti di lavoro, sotto le attese tra 160.000 e 170.000, ma il mercato era comunque riuscito a reagire positivamente.
In aggiunta, sarà una settimana densa di dati macro di inizio mese:
Martedì: spesa per le costruzioni, ISM Manufacturing e offerte di lavoro
Mercoledì: report ADP sull’occupazione
Giovedì: ISM Services
Restate con me ogni giorno, perché continuerò ad analizzare in tempo reale tutte queste variabili che impattano le nostre decisioni operative sui mercati.
Opportunità di Investimento
La volatilità è rischio, ma anche opportunità. Chi ha una strategia disciplinata può sfruttarla per ottenere rendimenti superiori alla media.
Prendi in mano il tuo futuro finanziario oggi stesso!
Diffida dagli eccessi.
Buon trading a tutti!
Marco Bernasconi