Tensioni Iran-Israele: mercati in cadutaÈ GUERRA, GIÙ LE BORSE
Torna prepotentemente il risk off sui mercati, dopo le ritorsioni dell’Iran su Israele. Decine di missili hanno colpito le città israeliane, costringendo i civili a rifugiarsi nei bunker. Il bilancio, per ora, è di 11 morti. Israele promette ulteriori ritorsioni.
I mercati sono entrati in modalità di avversione al rischio, con un crollo delle borse e investitori alla ricerca di asset rifugio. L’Occidente, almeno per il momento, cerca di non esasperare ulteriormente gli animi già tesi e tenta qualche azione diplomatica, attraverso dichiarazioni ufficiali, per ridurre la tensione.
Trump è intervenuto sui social affermando che la pace tra Israele e Iran arriverà presto, ricordando che sono in corso incontri diplomatici.
WALL STREET RIPIEGA
Wall Street ha chiuso in netto ribasso venerdì, con la propensione al rischio in calo dopo che l'Iran ha definito gli attacchi aerei israeliani una "dichiarazione di guerra", rispondendo con attacchi missilistici nella serata di venerdì (ora locale).
Gli attacchi israeliani avevano preso di mira strutture nucleari e militari iraniane, aumentando le tensioni geopolitiche e destabilizzando i mercati globali. L'S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente l'1,1% e l'1,3%, mentre il Dow Jones è crollato di 769 punti.
I settori finanziario e tecnologico hanno guidato le perdite: Nvidia ha perso il 2,1%, Apple l'1,4%, mentre Visa e Mastercard sono scese di oltre il 4%. Anche i titoli delle compagnie aeree sono crollati: American, Delta e United hanno perso tra il 4,5% e il 5%.
Al contrario, i titoli energetici e della difesa hanno sovraperformato. I prezzi del petrolio sono aumentati di quasi il 7% per timori legati all’offerta. Exxon è salita del 2%, mentre Lockheed Martin, RTX e Northrop Grumman hanno guadagnato oltre il 3%.
Nel corso della settimana, l'S&P 500 è salito dello 0,5%, mentre il Dow e il Nasdaq sono destinati a perdere rispettivamente l'1,5% e lo 0,8%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, l’EUR/USD ha corretto al ribasso poiché il dollaro, in tempi di conflitto, torna a essere considerato un asset rifugio. Il Dollar Index, dopo aver toccato minimi venerdì mattina, è risalito fino a 98,15 per poi chiudere comunque positivo a 97,70.
All’apertura dei mercati di domani, potremmo assistere a dei gap che evidenzieranno un ulteriore rafforzamento del dollaro, specie se dovessero proseguire gli attacchi reciproci.
Interessante sarà anche il movimento dell’USD/JPY, che per ora ha corretto al rialzo, in assenza di prospettive di aumento dei tassi da parte della BoJ.
EUROZONA: CALO DEL SURPLUS COMMERCIALE
Il surplus commerciale dell'Eurozona si è ridotto a 9,9 miliardi di euro ad aprile 2025, in calo rispetto ai 13,6 miliardi dell’anno precedente e ben al di sotto delle aspettative di 18,2 miliardi.
Il calo è in gran parte dovuto ai dazi statunitensi. Le esportazioni totali sono diminuite dell'1,4% su base annua, trainate da forti cali nei settori dei combustibili, dei macchinari e dei mezzi di trasporto.
Le esportazioni di prodotti chimici sono aumentate del 6%, ma in netto rallentamento rispetto al +50,5% di marzo. Anche la crescita delle esportazioni verso gli Stati Uniti è rallentata (3,9% contro 63,9%), mentre quelle verso Cina e Regno Unito sono diminuite rispettivamente del 14,9% e del 6,0%.
Le importazioni sono aumentate dello 0,1%, raggiungendo i 233 miliardi di euro, sostenute soprattutto dai prodotti chimici (+6,2%). Le importazioni da Stati Uniti e Cina sono cresciute a un ritmo più lento.
USA: RISALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
L'indice di fiducia dei consumatori statunitensi, redatto dall'Università del Michigan, è salito a 60,5 a giugno 2025, in netto rialzo rispetto al minimo quasi record di 52,2 registrato ad aprile e maggio, e ben oltre le attese di 53,5.
È il primo aumento del sentiment in sei mesi, trainato da un miglioramento delle valutazioni delle condizioni attuali (63,7 contro 58,9) e delle aspettative future (58,4 contro 47,9).
Nonostante la ripresa, il sentiment resta circa il 20% al di sotto del livello di dicembre 2024, quando la fiducia aveva ricevuto una spinta post-elettorale. Il calo riflette le preoccupazioni per i rischi economici legati alle politiche tariffarie statunitensi.
Le aspettative di inflazione sono migliorate: per l’anno successivo sono scese al 5,1% (dal 6,6% di maggio), mentre quelle a lungo termine sono calate al 4,1% (dal 4,2%).
IL PETROLIO CONSOLIDA
Venerdì i future sul greggio WTI sono balzati del 7,2%, attestandosi appena sotto i 73 dollari al barile, dopo aver toccato i massimi da febbraio, in un contesto di crescenti tensioni in Medio Oriente.
L’impennata è seguita all’attacco israeliano contro l’Iran, che ha generato ritorsioni e timori di un’escalation. Sebbene gli attacchi non abbiano colpito direttamente infrastrutture petrolifere, gli investitori restano cauti, soprattutto per il ruolo strategico dell’Iran nello Stretto di Hormuz.
La produzione iraniana di aprile è stata di 3,305 milioni di barili al giorno, sottolineando l’importanza della regione per l’approvvigionamento globale.
A sostenere i prezzi anche i dati dell’AIE, che hanno mostrato un calo maggiore del previsto delle scorte statunitensi, segnalando una domanda solida. L’AIE ha rassicurato i mercati dichiarando di disporre di 1,2 miliardi di barili di riserve di emergenza, pronte all’uso se necessario.
SETTIMANA ENTRANTE
Le tensioni in Medio Oriente continuano a dominare l’agenda, insieme ai negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e i suoi principali partner.
L’attenzione si sposta anche sul vertice del G7 in Canada, dove i leader delle maggiori economie discuteranno delle principali sfide globali.
Sarà una settimana intensa per la politica monetaria: sono attese decisioni sui tassi da parte di FED, PBOC, BOJ e BOE, anche se le previsioni indicano tassi invariati. Tuttavia, altre banche centrali potrebbero muoversi: tra queste, la SNB, la Riksbank (Svezia), la banca centrale norvegese, turca, brasiliana, indonesiana, delle Filippine e di Taiwan.
Sul fronte macroeconomico, i dati più attesi includono: vendite al dettaglio e produzione industriale negli USA, inflazione nel Regno Unito, indice ZEW in Germania, produzione industriale e vendite al dettaglio in Cina, e dati commerciali dal Giappone. Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Idee della comunità
EUR/USD CORREZIONE RIBASSISTA📉 Cosa sta succedendo?
EUR/USD ha probabilmente avviato una fase di correzione dopo il recente rally, mostrando segnali di debolezza sia dal punto di vista tecnico che fondamentale. Il rafforzamento del dollaro, sostenuto da dati macro USA solidi, sta spingendo il cambio verso il basso. Il sentiment di mercato sembra orientato a favore del biglietto verde, mentre l’euro soffre per l’incertezza politica e la debolezza dei dati economici europei.
⚡ Divergenza RSI e correzione tecnica.
Sul grafico Daily, l’RSI ha evidenziato una divergenza ribassista rispetto al prezzo, segnalando un possibile esaurimento della spinta rialzista e l’avvio di una fase correttiva. L’indicatore si trova ora in discesa, senza ancora segnalare ipervenduto, lasciando spazio a ulteriori ribassi.
🌍 Analisi Fondamentale
Dollaro forte. I dati macro USA hanno confermato la solidità dell’economia americana.
Incertezza politica in Europa. L’instabilità politica in alcuni Paesi UE e i dati macro deludenti stanno pesando sul sentiment sull’euro e favorendo flussi verso il dollaro.
🎯 Obiettivi di prezzo
Target 1: 1.1450
Target 2: 1.1275
⛔ Gestione del rischio
Stop Loss: Chiusura Daily sopra 1.1650 (invalidazione del breakout ribassista e ritorno sopra la resistenza dinamica)
💡 Conclusione
La combinazione di divergenza RSI e news macro favorevoli al dollaro offre un’opportunità di trading da valutare.
Aggiorna sempre l’analisi con le news di mercato e gestisci il rischio in modo responsabile
GOLD/USD – Modello di Inversione Rialzista in FormazioneGOLD/USD – Modello di Inversione Rialzista in Formazione 🟢📈
📊 Analisi del Grafico:
Il grafico mostra la formazione di un chiaro modello "Testa e Spalle Invertito", un segnale classico di inversione rialzista:
🔹 Spalla Sinistra e Spalla Destra – Evidenziate con cerchi arancioni, entrambe trovano supporto vicino al livello di 3.263 (linea viola), indicando forte interesse all’acquisto.
🔹 Testa – Il punto più basso tra le due spalle, anch'esso rimbalzato sul supporto.
🔹 Zona di Resistenza – Evidenziata con frecce rosse intorno a 3.500–3.520, ha respinto più volte il prezzo in passato.
🔹 Zona di Supporto – Sotto 3.200, dove si è verificata precedente consolidazione.
📈 Movimento Previsto:
Il breakout della neckline suggerisce un potenziale movimento verso il livello 3.520+. È previsto un piccolo ritracciamento prima della continuazione. Se il prezzo rompe la resistenza, potremmo assistere a un forte rally rialzista.
📌 Livelli Chiave:
Supporto: 3.263 🟩
Resistenza: 3.500–3.520 🟥
Target Potenziale dopo il Breakout: 3.550+ 🎯
✅ Bias: Rialzista sopra il supporto a 3.263
⚠️ Invalidazione: Rottura sotto la neckline annulla il setup rialzista
La FED del 18 giugno sarà decisiva per il mercato azionario!Questa settimana i mercati azionari saranno influenzati da diversi fattori fondamentali, tra cui la diplomazia commerciale, le tensioni geopolitiche e la decisione di politica monetaria della FED di mercoledì 18 giugno.
1) La FED il 18 giugno, l'evento fondamentale della settimana
La settimana borsistica sarà dominata da un evento fondamentale: la decisione di politica monetaria della Federal Reserve statunitense (FED) di mercoledì 18 giugno. Questa riunione si preannuncia cruciale per la direzione estiva dei mercati finanziari, in un contesto di incertezza legato alla guerra commerciale e a un ciclo economico che si avvicina alla fine della sua maturità. Sebbene il consenso sia per un tasso di federal funds statunitense invariato, con una probabilità del 99% secondo il CME FedWatch Tool, l'attenzione degli investitori si concentrerà sulle proiezioni macroeconomiche aggiornate della Fed.
L'andamento previsto dell'inflazione, dell'occupazione e del tasso dei Fed Funds sarà al centro del dibattito, così come il tono utilizzato da Jerôme Powell nella sua conferenza stampa. Il mercato, ormai caro sia dal punto di vista tecnico che da quello fondamentale, chiede segnali più accomodanti per prolungare il suo rialzo.
2) Il mercato vuole la conferma di due tagli dei tassi entro la fine del 2025
Ciò che gli investitori si aspettano ora dalla Fed non è tanto un'azione immediata sui tassi quanto una tabella di marcia più chiara per la fine dell'anno. La conferma esplicita di due tagli dei tassi da qui a dicembre 2025 sarebbe il minimo richiesto per sostenere gli attuali livelli del mercato azionario, in particolare l'S&P 500, che sta scambiando vicino ai massimi storici.
Tuttavia, la banca centrale rimane sotto pressione, combattuta tra le richieste di allentamento monetario e la cautela di fronte a un possibile rimbalzo dell'inflazione, in particolare a causa delle tensioni doganali. Se Jerome Powell riafferma la posizione attendista della Banca, i mercati potrebbero consolidarsi. Al contrario, una revisione al ribasso delle previsioni sull'inflazione e una curva dei Fed Funds che punta verso un ulteriore calo potrebbero essere interpretati come un chiaro segnale di svolta.
Dovremo inoltre tenere d'occhio gli sviluppi annunciati in merito alla riduzione del programma di Quantitative Tightening.
Infine, al di là dei fondamentali, il timing tecnico rafforza l'importanza di questa riunione. Il mercato obbligazionario sta già fornendo indizi, con una configurazione tecnica che potrebbe preannunciare un allentamento dei rendimenti se la Fed adotterà un tono più conciliante. Nell'azionario, l'analisi tecnica settimanale dell'S&P 500 mostra aree di ipercomprato, rafforzando la necessità di un sostegno monetario per evitare un'inversione di tendenza. In questo contesto, la riunione di mercoledì è più di una semplice decisione di politica monetaria: è un indicatore strategico per il resto del 2025.
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XAUUSD: analisi di mercato e strategia del 16 giugnoAnalisi tecnica dell'oro
Resistenza sul grafico giornaliero 3500, supporto inferiore a 3338
Resistenza sul grafico a quattro ore 3470, supporto inferiore a 3419
Resistenza sul grafico a un'ora 3450, supporto inferiore a 3428-19
Analisi delle notizie sull'oro: Venerdì scorso, l'ulteriore intensificarsi della situazione geopolitica in Medio Oriente ha favorito l'aumento del sentiment di avversione al rischio. L'oro spot ha superato quota 3446 dollari, stabilendo un nuovo massimo in due mesi. Questa ondata di rialzo è stata trainata da molteplici fattori, tra cui i deboli dati sull'inflazione negli Stati Uniti la scorsa settimana, che hanno ulteriormente rafforzato le aspettative del mercato sul taglio dei tassi di interesse da parte della Fed, aumentando così l'attrattiva dell'oro. Lunedì, è probabile che i prezzi dell'oro continuino a beneficiare dell'avversione al rischio e si prevede che sfideranno la soglia dei 3500 dollari nel breve termine. Inoltre, il mercato di questa settimana sarà influenzato anche dalla risoluzione della Fed e dal discorso di Powell. Gli investitori dovrebbero prestare attenzione al potenziale impatto delle politiche della Fed sui prezzi dell'oro. È importante notare che il Presidente degli Stati Uniti Trump visiterà il Canada dal 15 al 17 giugno per partecipare al Summit dei leader del G7. Il discorso durante il summit potrebbe anche causare fluttuazioni del prezzo dell'oro, a cui è necessario prestare attenzione.
Suggerimenti per le operazioni sull'oro: dall'analisi attuale del trend, il supporto sottostante si concentra sul supporto a quattro ore 3419 e sul supporto a un'ora 3428. La pressione superiore si concentra sulla soppressione vicino al livello giornaliero 3500. La linea di demarcazione tra forza e debolezza long-short a breve termine è 3419. Prima che il livello a quattro ore non scenda al di sotto di questa posizione, continuate a mantenere il ritmo di acquisto sui ribassi e puntate a 3500.
Acquista: 3419 vicino al livello minimo: 3414
Acquista: 3428 vicino al livello minimo: 3423
6.16 L'oro può raggiungere un nuovo massimo?6.16 L'oro può raggiungere un nuovo massimo?
Mentre la guerra tra Israele e Iran in Medio Oriente continua ad intensificarsi, il prezzo internazionale dell'oro continua a sfondare con forza.
"L'Iran sta seriamente valutando se bloccare lo Stretto di Hormuz", ha affermato Esmail Kosari, membro della Commissione per la Sicurezza del Parlamento iraniano. Se il conflitto tra Iran e Israele continua ad aggravarsi negli ultimi due giorni, l'oro continuerà a raggiungere un nuovo massimo.
Se avete seguito il mio consiglio venerdì e avete aperto una posizione sotto 3420, potete prestare attenzione al supporto di 3430, perché oggi c'è stato un movimento al rialzo all'apertura, ma ha sfondato solo 3450. Ciò dimostra che la pressione short è molto forte e che la forza della correzione odierna non sarà minima. Se la correzione sfonda 3430, potrebbe continuare a scendere fino a circa 3415. A questo punto, potete continuare ad aumentare la vostra posizione. Se la correzione non supera quota 3430, puoi aumentare la tua posizione con una posizione leggera.
Presta attenzione alla situazione internazionale in qualsiasi momento. Il prezzo dell'oro ha oscillato a livelli elevati. Se riesce a rimanere stabile, il recente prezzo dell'oro a 3500 non rappresenta il suo limite.
Grazie per l'attenzione. Spero che la mia analisi possa esserti utile.
Rassegna settimanale sull'oroLe agenzie di valutazione del prezzo dell'oro sono rialziste sull'arrivo dell'era dei 4.000
Rassegna settimanale sull'oro: i conflitti geopolitici innescano la domanda di beni rifugio, i prezzi dell'oro sono saliti del 3,6% in una sola settimana, superando i 3.400 dollari
Le crisi geopolitiche dominano il mercato
Venerdì (14 giugno), il prezzo internazionale dell'oro è salito rapidamente, raggiungendo un massimo di 3.446,71 dollari l'oncia, un nuovo massimo in quasi due mesi, e chiudendo infine sopra la soglia chiave di 3.400 dollari. L'aumento cumulativo di questa settimana è stato del 3,6%, influenzato principalmente dal forte deterioramento della situazione in Medio Oriente. L'indicatore delle Bande di Bollinger mostra che il prezzo dell'oro ha superato la soglia superiore e sta mostrando una forte tendenza al rialzo.
In Medio Oriente è scoppiato il più grave scontro militare dai tempi del conflitto israelo-palestinese:
Israele ha lanciato un attacco senza precedenti: un attacco aereo su larga scala contro gli impianti nucleari e le fabbriche di missili dell'Iran, causando vittime tra molti alti funzionari, tra cui comandanti militari e scienziati nucleari. La parte israeliana ha dichiarato che l'azione mirava a limitare le capacità di ricerca e sviluppo di armi nucleari dell'Iran.
L'Iran ha lanciato un attacco di rappresaglia: due serie di missili sono state lanciate contro importanti città come Gerusalemme e Tel Aviv, e i sistemi di difesa aerea sono stati attivati in tutto Israele. L'esercito statunitense ha confermato di aver contribuito all'intercettazione dei missili in arrivo.
Dichiarazioni forti dei leader: la Guida Suprema iraniana Khamenei ha accusato Israele di aver provocato la guerra e alti funzionari hanno avvertito che "non esiste una zona sicura in Israele"; il presidente degli Stati Uniti Trump ha insinuato che l'Iran fosse responsabile dell'escalation della situazione.
Molteplici fattori sostengono i prezzi dell'oro
Impegno della domanda di beni rifugio: i conflitti militari hanno portato a un'accelerazione dei flussi di fondi globali verso beni rifugio come l'oro. Le analisi di mercato mostrano che, se il conflitto continua ad aggravarsi, si prevede che i prezzi dell'oro toccheranno quota 3.500 dollari nel breve termine.
Aspettative di politica monetaria della Fed: i dati deboli sull'inflazione (IPC) e il rallentamento della crescita dell'occupazione pubblicati questa settimana hanno rafforzato le aspettative di tagli dei tassi di interesse. Sebbene il mercato si aspetti generalmente che la riunione di giugno rimanga invariata, le istituzioni prevedono quanto segue:
Citi: Il ciclo di tagli dei tassi di interesse inizierà a settembre e ogni riunione successiva continuerà a ridurre i tassi di interesse fino al 2026
Il grafico a punti dei tassi di interesse potrebbe mostrare due tagli dei tassi di interesse nel 2025
Supporto strutturale agli acquisti: Le principali banche d'investimento mantengono una visione rialzista a lungo termine:
Goldman Sachs: Obiettivo 3.700 dollari entro la fine del 2025, 4.000 dollari entro la metà del 2026
Bank of America: Obiettivo 4.000 dollari nei prossimi 12 mesi
Rischi fisici di mercato e politici
La domanda in Asia si raffredda: I prezzi dell'oro in India superano la barriera psicologica delle 100.000 rupie, frenando i consumi locali.
Variabili di politica commerciale: Il presidente degli Stati Uniti Trump ha lasciato intendere che potrebbe aumentare i dazi sulle importazioni di automobili, esacerbando le tensioni commerciali globali. Vale la pena prestare attenzione alle dichiarazioni politiche rilevanti durante il vertice del G7 della prossima settimana.
Prospettive
La prossima settimana, il mercato si concentrerà su tre fattori chiave:
Sviluppi geopolitici: il conflitto tra Iran e Israele si intensificherà ulteriormente?
Decisione della Federal Reserve (17-18 giugno):
Dichiarazione di politica monetaria sui tassi di interesse
Riepilogo delle previsioni economiche (incluso il grafico a punti)
Testo della conferenza stampa di Powell
Dati economici: il rapporto sulle vendite al dettaglio di maggio fornirà gli ultimi indizi sulla domanda dei consumatori
I dati tecnici mostrano che, dopo che i prezzi dell'oro hanno superato i livelli di resistenza chiave, si è aperto un canale rialzista. Se i rischi geopolitici persistono, uniti ai segnali accomodanti della Fed, i prezzi dell'oro potrebbero accelerare verso i 3.500 dollari. Tuttavia, dobbiamo essere cauti riguardo al rischio di prese di profitto causato da un improvviso allentamento della situazione.
[EURUSD - Entry Short +5%] - Spiegazione ⭣Sessione asiatica molto direzionale con massimi e minimi sempre più bassi.
In Francoforte (quindi nella sessione "pre-london") che va dalle 08:00 alle 09:00 il prezzo va a creare liquidità, con un induzione che di conseguenza genera una SMT.
Infine con l'apertura della London Session alle ore 09:00, sbilancia anche l'ultimo massimo fuori orario che ha permesso la formazione del minimo (anche questo fuori dai miei orari di interesse).
Con tutte queste informazioni, ho atteso conferme nei time frame inferiori e sono entrato short con target pre impostato sotto la SMT.
Operazione che mi ha permesso di generare più del 5% (con esattezza il 5.6%) basandomi semplicemente sulla liquidità e sulla struttura di mercato .
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⚠️ Questo esempio è illustrativo e non costituisce una raccomandazione di trading. E' essenziale effettuare un'analisi approfondita e considerare i rischi associati prima di intraprendere qualsiasi operazione di trading. ⚠️
ISP - settimanale negativoIl quadro settimanale per il titolo si complica dopo la chiusura di venerdi scorso.
Setup negativo e possibile avvio di fase correttiva, almeno il 5%..l'entità della discesa verrà stabilita da come gli operatori reagiranno al contrattacco dell'Iran. I dazi hanno provocato un -20%, vedremo dove arriveremo adesso....
Apple posizione ancora in essereDall'ultima analisi fatta l'ordine in questione è stato eseguito ed attualmente in profit, le condizioni non sono ancora cambiate per cui continuo ad holdare nella speranza di un'accelerazione verso il basso. Che c'è già stata ma è stata in parte poi recuperata.
Personalmente non amo rimanere short su un'azione per lungo tempo, per cui potrei valutare di chiudere prematuramente.
In ogni caso il trend rimane saldamente ribassista e la posizione è a favore di tale trend per cui non si può far altro che aspettare. Sono entrato con il 100% della size disponibile per questo trade per cui eviterò di mediare sia in positivo che in negativo. Posso solo attendere. La mia visione per il breve e medio termine resta comunque ribassista.
Anche il gold giova degli ultimi avvenimentiIl bene rifugio per eccellenza in un clima di incertezza geopolitica mostra i muscoli riportandosi vicino ai massimi storici.
Attualmente a questi prezzi non sono un compratore di gold. Vorrei vedere un rintracciamento, purtroppo mi sono perso l'ultimo in quanto speravo continuasse a scendere ancora per un po' almeno in prossimità del punto pivot. Purtroppo gli avvenimenti mi hanno dato torto e sono rimasto fuori l'ennesima spinta rialzista. Per cui attualmente rimando dell'idea che è meglio evitare tale asset in attesa di prezzi migliori.
Cl long ma con riservaIl petrolio in seguito agli ultimi avvenimenti geopolitici ha rotto tutto e si è portato sopra il pivot trimestrale, rompendo tutte le resistenze che era possibile trovare su orizzonti temporali inferiori.
Le posizioni da assumere adesso dovrebbero seguire tale movimento, tenendo però conto della volatilità. Evitare di comprare sui massimi onde evitare di essere sbattuti fuori della volatilità. Per cui meglio aspettare eventuali rintracciamenti, size piccole e stop adeguati bassati magari su multipli dell'ATR. Magari un 1.5/2 dell'ATR dovrebbero bastare su tf intermedi come h1.
NG inclinato negativamente Prosegue per ora il trend ribassista del natural gas anche se sembra abbia formato una soluda resistenza in are S1 non ancora violata.
Il bias del gas e di ritorno verso la media per cui nonostante la possibilità di lunghi trend le operazioni che possono dare più soddisfazione sono quelle di inversione nei pressi di punti statici. Come in questo caso può essere S1. Per cui su questo strumento tendo a preferire posizioni controtrend, come in questo caso in cui mi posizionere long con Sl poco sotto R1. Per il TP lo definirei in modo dinamico magari lavorandolo in trailing.
INDICI E AZIONI DELLA DELLA WATCH LIST E SETUP OPERATIVIBuona Domenica a tutti i traders, ecco una analisi tecnica sullo Stato Attuale dei Mercati Finanziari: Equilibrio Precario e Aumento della Volatilità
Il mercato finanziario sta vivendo una fase di consolidamento sui massimi storici, un periodo caratterizzato da una evidente indecisione tra gli operatori. I prezzi oscillano tra solidi supporti e resistenze, creando un precario equilibrio. Questo stallo è accentuato da volumi di scambio "timidi", che suggeriscono una mancanza di convinzione direzionale. A rendere il quadro più complesso è l'aumento del VIX, l'indice della volatilità, che segnala un crescente nervosismo e la potenziale fine di questa fase di calma relativa.
Analisi della Dinamica di Mercato
Ci troviamo di fronte a una tensione tra forze opposte:
Forza di Fondo del Mercato: La capacità dell'S&P 500 di mantenere livelli elevati e la reazione positiva sui supporti indicano una resilienza. Gli acquirenti intervengono prontamente, impedendo cali significativi e mantenendo la fiducia nel valore degli asset.
Cautela Operativa: Nonostante questa forza, sia i venditori che gli acquirenti si trovano in una posizione di attesa.
I venditori, pur vedendo prezzi elevati, esitano a prendere profitto aggressivamente, temendo di perdere ulteriori rialzi data la tenuta dei supporti.
Gli acquirenti, d'altra parte, percepiscono i prezzi attuali come eccessivamente alti, rendendo l'ingresso con nuove posizioni significative rischioso a fronte di un potenziale guadagno incerto.
Questa situazione di stallo si riflette chiaramente nei volumi di scambio contenuti, che indicano una mancanza di partecipazione decisa da parte dei grandi investitori. Il mercato sembra "tirare il fiato", in attesa di un catalizzatore che possa rompere questo equilibrio.
Il VIX: Un Barometro del Nervosismo
L'aumento del VIX, spesso definito "indice della paura", è un segnale cruciale. Un VIX in crescita indica che gli operatori stanno acquistando più strumenti di protezione, suggerendo aspettative di maggiore volatilità futura. Questo non solo conferma il crescente nervosismo tra gli investitori, ma anche la consapevolezza che l'attuale equilibrio è fragile e potrebbe presto sfociare in un movimento direzionale più marcato.
Prospettive e Scenari Futuri
Questa fase di consolidamento e indecisione non può durare all'infinito. Il mercato si trova a un punto di flesso, e un movimento direzionale significativo è probabile. Le strategie per gli investitori dovrebbero orientarsi verso la cautela e l'attesa di conferme chiare:
Breakout Rialzista: Un'ulteriore spinta al rialzo potrebbe verificarsi se un aumento deciso dei volumi dovesse accompagnare il superamento dei massimi attuali. Questo segnalerebbe una ripresa della convinzione tra gli acquirenti.
Correzione/Ritracciamento: In assenza di una riattivazione dei volumi in acquisto, il prolungato stallo e l'aumento del nervosismo potrebbero sfociare in un ritracciamento o una correzione. Questo scenario sarebbe confermato da una rottura al ribasso dei supporti chiave, accompagnata da un incremento dei volumi di vendita.
Consolidamento Prolungato: Il mercato potrebbe rimanere in questa fase di oscillazione laterale per un periodo più lungo, con i prezzi che rimbalzano tra resistenza e supporto in assenza di nuovi driver significativi.
Osservazioni su Singoli Titoli: Forza Relativa nel Mercato
In questo contesto di incertezza generale, alcuni titoli mostrano una notevole forza relativa:
Microsoft (MSFT): La sua capacità di "andare da sola" evidenzia come i capitali tendano a rifugiarsi in aziende di alta qualità, con fondamentali solidi e prospettive di crescita chiare, che continuano a performare anche in un mercato incerto.
Oracle (ORCL): Il suo recente "movimento incredibile con volumi pazzeschi" è un esempio di breakout significativo. Per titoli simili, la strategia di monitorare un possibile ritracciamento (pullback) su livelli di supporto importanti è prudente. Questo permetterebbe un ingresso o un incremento di posizione a un prezzo più vantaggioso e con un profilo di rischio meglio definito, qualora il trend dovesse riprendere.
Conclusione
I mercati si trovano in una fase delicata, in bilico tra il mantenimento di livelli elevati e una crescente incertezza. La combinazione di supporti difesi, volumi contenuti e l'aumento del VIX suggerisce che un movimento direzionale importante è all'orizzonte. La pazienza e la capacità di attendere segnali chiari e confermati dai volumi saranno cruciali per navigare questa fase.
Con questo e tutto un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
GOLD - DI NUOVO SUI MASSIMI PER LA TERZA VOLTA.Buona Domenica a tutti i traders, condivido con voi quata mia analisi personale sull'oro, ho osservato la forza che l'oro ha mostrato venerdì, con una candela di forza e un aumento di volume. Questo è un punto cruciale che merita di essere approfondito quando si valuta un triplo massimo.
Analisi del Triplo Massimo e della Candela di Forza
Il triplo massimo è un pattern di inversione che, come abbiamo discusso, suggerisce un'esitazione nel superare un determinato livello di resistenza. Tuttavia, l'analisi tecnica non si basa mai su un singolo indicatore o pattern. È fondamentale considerare il contesto e altri segnali.
La candela di forza di venerdì, accompagnata da un aumento dei volumi, è un segnale di notevole importanza che va in contrasto con l'implicazione ribassista del triplo massimo. Ecco perché:
Candela di forza: Una candela rialzista ampia e robusta, che chiude sui massimi di giornata o vicino ad essi, indica una forte pressione d'acquisto.
Aumento dei volumi: Un volume elevato associato a una candela di forza significa che un numero significativo di operatori ha partecipato al movimento rialzista, confermando la convinzione degli acquirenti.
Quando un pattern di inversione come il triplo massimo si forma, ma viene poi seguito da una dimostrazione di forza così evidente (candela e volumi), sorgono delle incongruenze.
Considerando questi elementi contrastanti, ecco alcuni scenari possibili e cosa monitorare:
Invalidazione del Triplo Massimo: Il segnale più forte della candela di venerdì è che il triplo massimo potrebbe non portare a un'inversione. Se l'oro dovesse superare i massimi precedenti (i vertici del triplo massimo) con volumi sostenuti, il pattern verrebbe invalidato. Questo indicherebbe una continuazione del trend rialzista e l'apertura a nuovi massimi storici. La forza dimostrata suggerisce che la resistenza, precedentemente inviolata, potrebbe essere messa sotto pressione e potenzialmente rotta al rialzo.
Meno probabile, ma da considerare, è che la candela di venerdì possa essere una "bull trap" (trappola per i tori). In questo scenario, il prezzo potrebbe salire inizialmente, attirando nuovi acquirenti, per poi invertire bruscamente e confermare il triplo massimo. Tuttavia, l'aumento dei volumi riduce la probabilità di questo scenario, in quanto indica una partecipazione più genuina al rialzo.
Data la forte spinta, l'oro potrebbe anche entrare in una fase di consolidamento appena sotto o attorno ai massimi storici. Ciò significa che il prezzo potrebbe muoversi lateralmente per un po', prima di tentare un breakout definitivo o, in un secondo momento, una correzione.
Osserviamo con estrema attenzione come si comporterà l'oro in prossimità dei massimi storici. Un superamento deciso di questi livelli (i tre massimi precedenti del pattern) con una chiusura giornaliera superiore sarebbe un segnale molto forte di continuazione rialzista.
Volumi di Scambio: Continua a monitorare i volumi. Un aumento dei volumi durante un breakout rialzista rafforzerebbe ulteriormente il segnale. Al contrario, un calo dei volumi durante un tentativo di breakout potrebbe indicare debolezza.
Se ci fosse un piccolo ritracciamento, osserva come il prezzo reagisce sui livelli di supporto recenti. Una tenuta di questi livelli rafforzerebbe la visione rialzista.
In sintesi, la mia intuizione basata sulla candela di forza e sui volumi è molto pertinente. Mentre il triplo massimo è un pattern da non sottovalutare, la forza mostrata venerdì suggerisce che il mercato potrebbe essere propenso a invalidarlo, puntando a nuovi record. La prossima settimana sarà decisiva per capire quale scenario prenderà il sopravvento.
Con questo e tutto vi aguro una buona serata.
Un abbraccio e grazie
Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.