WisdomTree Tactical Daily Update - 11.10.2021Petrolio sopra 82 $/barile: inevitabile l'aumento dell’inflazione europea.
Chiari e scuri nei datisul mercato del lavoro Usa: aumentano i salari orari.
Il graduale rialzo dei tassi prosegue: Bund a -0,12%, Treasury a +1,61%.
Scarsa reperibilita’ materie prime fa rallentare l’export tedesco.
Venerdi’ 8 ottobre, i mercati azionari europei hanno chiuso senza direzione, risentendo anche dei dati sotto alle attese sul mercato del lavoro Usa: secondo il Dipartimento del Lavoro, a settembre sono stati creati 194 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli, quando le attese ne indicavano 500 mila.
Peraltro, in positivo, il tasso di disoccupazione è sceso al minimo post-Covid al 4,8%, grazie ad un nuovo calo della partecipazione alla forza lavoro. La retribuzione oraria media è salita del +0,6%, e le ore settimanali medie lavorate a 34,8, il livello più elevato da maggio, riaccendendo le preoccupazioni per possibili tensioni salariali.
Il FtseMib italiano ha chiuso a +0,23%, il Ftse100 inglese a +0,29%, mentre il Dax tedesco ha perso il -0,28% ed il Cac40 francese il -0,51%. Wall Street ha vissuto una giornata incolore, con frazionali cali dei 3 maggiori indici: Dow Jones -0,03%, S&P500 -0,19%, Nasdaq -0,51%.
A poco e’ servito l’annuncio dell'intesa tra l’opposizione repubblicana e la maggioranza democratica sull'innalzamento temporaneo del tetto del debito pubblico Usa, che ha differito a Dicembre il temuto “shutdown” della Pubblica Amministrazione.
La situazione macroeconomica europea e’ sempre piu’ caratterizzata da segnali di rallentamento della ripresa. Ad esempio, in Germania, dopo il debole dato sulla produzione industriale in agosto, ha deluso anche anche l'export, che nello stesso mese ha segnato un calo del -1,2% rispetto a luglio, mentre le importazioni sono cresciute del +3,5%.
Anche il fronte politico europeo sembra perdere la compattezza che aveva caratterizzato le fasi piu’ acute della pandemia: giovedì 7 ottobre una sentenza della Corte Costituzionale polacca aveva decretato che alcune sezioni del Diritto dell'Unione Europea sono incompatibili con la Costituzione della Repubblica di Polonia.
Cio’ complica le relazioni, gia’ tese tra “Varsavia e Bruxelles” ridando vigore all”incubo” della cosiddetta "Polexit", vale a dire l’uscita della Polonia dall’UE.
Tra le materie prime energetiche non si ferma la corsa del prezzo del petrolio con il WTI (West Texas Interemediate) che stamane, 11 ottobre, ha superato gli 82 Dollari/barile, ai massimi dall’autunno 2014 (ore 13.30 CET). Il prezzo del gas naturale, che aveva rallentato la sua corsa giovedi’ 7 grazie alla parole costruttive del Presidente russo Vladimir Putin sull’aumento delle forniture all’Europa, torna a salire stamani, +1% a 5,62 Dollari/MMBtu .
Oltre a quelli energetici salgono i prezzi di numerose materie prime e l’Indice Bloomberg Commodity e’ a 103,4, ai massimi dal 2015, alimentando i dubbi sulla sostenibilita’ della crescita economica globale e sulla redditivita’ delle aziende: a tal proposito, giovedì 14 ottobre iniziera’ la pubblicazione delle relazioni trimestrali, con quelle delle maggiori banche Usa a fare da apripista.
Stamattina, 11 ottobre, chiusure in deciso rialzo per le Borse asiatiche: il Nikkei giapponese, +1,6%, ritrova ottimismo con l’insediamento del Governo del premier Fumio Kishida che ha escluso aumenti delle tasse sui guadagni di Borsa. L’Hang Seng di Hong Kong, +1,96%, si giova del ritrovato interessse per i titoli della tecnologia: Meituan, +9% festeggia la “leggerezza” della multa per abuso di posizione dominante: 3,44 miliardi di yuan, circa 0,5 miliardi di Dollari. Per simpatia recuperano terreno anche Alibaba, +9%, e Tencent, +3%.
In Cina, venerdì 8 ottobre, l'indice PMI dei servizi (Indagine condotta presso i responsabili degli acquisti) è salito a settembre a 53,4, da 46,7 di agosto, tornando in area di espansione. Cio’ non e’ bastato a dare slancio ai listini azionari cinesi: il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen e’ cresciuto di un misero +0,13%. Taipei e Seul sono chiuse per festivita’.
La mattinata delle Borse europee e’ stata debole: gli aumenti di inflazione e tassi di interesse hanno un peso negativo e peggiorano la prospettiva dei settori piu’ sensibili all’aumento del costo del denaro. Il rendimento del Bund decennale tedesco e’ risalito a -0,12%, confermando il movimento iniziato a fine di agosto, e quello del decennale USA, che ha sofferto dei dati sul mercato del lavoro, e’ salito venerdi’ scorso oltre il +1,6%, e stamane supera il +1,61% (ore 14.00 CET).
Oggi è Columbus Day negli Stati Uniti: il mercato dei Governativi e delle obbligazioni corporate è chiuso, mentre quello azionario e’ aperto, ma prevedibilmente “girera’” a ritmi” ridotti. I futures sui principali indici dei Wall Street sono leggermente negativi.
Il mercato valutario e’ tranquillo, col rapporto Euro/Dollaro stabile a quota 1,156.
Il prezzo dell’oro e’ privo di direzione, attorno a 1.755 Dollari/oncia (ore 14.00 CET).
I nformazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree Tactical Daily Update - 05.10.2021 Le Banche Centrali Usa ed Europea alle prese con un’inflazione troppo alta.
La crescita dei prezzi delle materie prime non conosce sosta.
Il petrolio sale ancora dopo che Opec+ conferma solo gli aumenti programmati.
Giornata nera per la tecnologia ed il Nasdaq: il Mondo senza le maggiori Apps per diverse ore.
Una seduta ad alta volatilita’, quella di ieri, 4 ottobre, per le Borse europee, che dopo un breve “transito” in positivo, hanno chiuso in calo: il FtseMib italiano a -0,6%, il Dax tedesco a -0,8%, il Ftse100 britannico a -0,2%, e il Cac40 francese a -0,6%. I mercati temono i forti rialzi dell'inflazione in Europa, dopo che per mesi era stata percepita come un fenomeno transitorio e riguardante soprattutto gli Stati Uniti.
La pervicace convinzione della Banca Centrale Europea sulla temporaneita’ dell’aumento dei prezzi sembra incrinarsi. Ieri, il vicepresidente della BCE Luis de Guindos ha ammesso che l’attuale aumento dell'inflazione non dipende solo da un effetto di confronto con un 2020 depresso, ma anche da componenti di natura più strutturale", quali i “colli di bottiglia” dell'offerta, le distorsioni nei mercati di beni e servizi e l'aumento incontrollato dei prezzi dell'energia.
Anche la Banca Centrale Americana (FED) sta cambiando la retorica della “transitorieta’”, dopo che il dato di Pce (Personal Consumption Expenditures Price Index), che e’ l’indicatore dell’inflazione piu’ osservato dalla Federal Reserve, è salito del +0,4% a settembre, oltre il +0,3% stimato, e su base annua è aumentato del +4,3%, la crescita annuale piu’ elevata dal 1991.
Ieri, 4 ottobre, il Presidente della Fed di St. Louis Bullard, si è detto preoccupato sui rischi di un rialzo incontrollato dell’inflazione, con un messaggio che suona un po’ dissonante rispetto a quello relativamente rilassato e piu’ volte ribadito del Presidente Jerome Powell.
La corsa delle materie prime non conosce sosta e affligge il morale degli investitori. L’indice Bloomberg Commodity Spot ha segnato ieri un record e dai minimi di marzo 2020 e’ quasi raddoppiato.
Il petrolio e’ l’infausto protagonista dei rincari dei prezzi delle commodities: stamane, 5 ottobre, un barile di WTI (West Texas Intermediate) è in ulteriore rialzo a 78,0 Dollari, record dal 2014, dopo che ieri l’Opec+ (Organizzazione dei 13 maggiori esportatori + partners) ha confermato l’aumento della produzione di 400 mila barili/giorno ogni mese, deludendo le attese dei mercati di un’accelerazione del ritmo. Il gas naturale sale a sua volta del +3,5% 9ore 13.00 CET)
In Cina continua a creare apprensione il destino del gruppo immobiliare Evergrande, le cui azioni, assieme a quelle delle sue controllate, sono state sospese dalle contrattazioni sulla Borsa di Hong Kong, alimentando la speranza, per ora non suffragata dai fatti, di un’imminente acquisizione del 51% della controllata Evergrande Property Services Group, per circa 40 miliardi di Dollari di Hong Kong, (alias 4,4 miliardi di Euro), da parte del gruppo Hopson Developments.
A Wall Street le cose sono andate anche peggio che in Europa, con forti vendite sul comparto tecnologico che hanno spinto il Dow Jones a -0,94%, l’S&P a -1,3% e il Nasdaq, naturalmente piu’ colpito, a -2,1% e a quasi -8% dai massimi assoluti di settembre. Pesantemente vendute Netflix, Alphabet, Apple e soprattutto Facebook, che ha chiuso a -6% circa, impattata da 2 due eventi negativi di rilievo.
Un ex dipendente ha denunciato pratiche di business scorrette, con cui l’azienda avrebbe privilegiato i profitti alla tutela della privacy e della salute degli utenti, specie di quelli piu’ giovani. In curiosa contemporaneita’ si riscontravano malfunzionamenti di WhatsApp, Instagram, Facebook e Messanger, che hanno interessato oltre 2 miliardi di utenti nel Mondo.
Stamattina, 5 ottobre le chiusure delle borse asiatiche sono differenziate: l’Hang Seng di Hong recupera la debolezza iniziale per segnare +0,3% finale, il Nikkei giapponese, -2,2% ed il Kospi coreano, -1,8%, restano depressi, il CSI300 di Shanghai&Shenzhen recupera sul finale a +0,7%.
La mattinata europea delle Borse ha un tono costruttivo, con rialzi medi del +0,8% (ore 13.00 CET), in sintonia coi futures di Wall Street che anticipano aperture mediamente in recupero del +0,4%.
Poco da segnalare sul mercato dei cambi, con l’Euro/dollaro che “gioca” attorno a quota 1,16, ed anche su quello obbligazionario. Il rendimento Treasury Usa 10 anni e’ stabile appena sotto +1,5%, quello del Bund tedesco a -0,22% e quello del Btp italiano a -0.82% (spread 104 bps). Qualche tensione al rialzo si osserva sui bond high yield, ma e’ presto per parlare di allargamento dei “credit spreads”.
Le criptovalute ritrovano la fiducia dei mercati ed hanno in media recuperato interamente le perdite determinate dalla loro messa al bando da parte del Governo cinese. Bitcoin e’ oltre i 50 mila Dollari.
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WisdomtTree Tactical Daily Update - 01.10.2021Aumentano i segnali di indebolimento della crescita economica Usa.
L’inflazione in Europa e’ ai massimi degli ultimi 20 anni. Fenomeno passeggero.!?
Timori dei Governi europei per i rincari autunnali di elettricita’ e gas.
Banche Centrali Usa ed EU spinte ad avviare una timida “stretta”.
Ieri, 30 settembre, ultima seduta del mese e del trimestre, le Borse europee hanno annullato la partenza positiva e sono scivolate “in rosso“: il FtseMib italiano -0,21%, il Cac40 parigino -0,62%, il Dax tedesco -0,72%, il Ftse100 inglese -0,39%.
Settembre è stato il peggior mese del 2021 ed il primo di vero calo, con lo Stoxx600 europeo a -3,2%. Non e’ la fine del Mondo, ma qualcosa su cui riflettere.
L’aumento dei prezzi delle materie prime, soprattutto di quelle energetiche, le difficolta’ di approvvigionamento e l’inflazione piu’ persistente del previsto, sono una minaccia alla crescita economica globale.
I dati diffusi ieri parlano di un’inflazione in Germania che e’ la piu’ alta dal 1992, +4,1% anno su anno a settembre, ma e’ tutto il “Vecchio continente” a soffrirne: in Francia i prezzi al consumo sono in accelerazione, +2,1% annuo da +1,9% in agosto, mentre in Italia si registra +2,6%, da +2,2% di agosto.
La Presidente della Banca Centrale Europa Christine Lagarde ha di nuovo ribadito che l’attuale elevata inflazione e’ dovuta soprattutto a componenti volatili come quelle energetiche: un giudizio simile a quello del suo omologo Usa Jerome Powell, ma i Governi europei non nascondono preoccupazione.
Quello francese deve gia’ fronteggiare la protesta del movimento “gilets jaunes” contro gli aumenti dei carburanti, quello italiano alloca 3,5 mld Euro di budget statale per limitare l’impatto sui consumatori dell’aumento delle bollette di elettricita’ e gas.
Dopo la chiusura degli scambi europei anche Wall Street, che era partita positiva, e’ andata peggiorando, fino ad una chiusura pesante: Dow Jones -1,59%, Nasdaq -0,44%, S&P 500 -1,19%, per un calo nel mese di settembre di -4,8%, il peggiore da marzo 2020.
Il quadro macroeconomico Usa fornisce dati misti, segnalando un andamento incerto dell'economia. La nuova lettura del Pil del 2’ trimestre segnala una crescita del +6,7% contro +6,6% della prima stima, trainata dai consumi personali, +12% anno su anno.
L'indice PMI (Purchasing managers Index) dell’area di Chicago e’ sceso a settembre a 64,7 punti dai 66,8 di agosto, al livello piu’ basso degli ultimi 7 mesi e ben sotto le attese.
Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono cresciute di 11 mila a 362.000: le attese erano per un calo di 16 mila a 335.000. Uragano Ida, incendi, ma anche colli di bottiglia nella manufattura hanno contribuito negativamente a questo dato deludente.
Sul fronte politico Usa, si registra, in positivo, il raggiungimento di un accordo per evitare lo stop delle attività della “pubblica amministrazione” per superamento del budget federale e, in negativo, che i Democratici hanno nuovamente differito il voto sul piano infrastrutturale, nella difficile ricerca di un accordo coi Repubblicani.
La congiuntura economica e’ in rallentamento anche in Giappone: la produzione industriale ad agosto è diminuita, -3,2%, per il secondo mese consecutivo, soffrendo difficolta’ negli approvvigionamenti di componenti industriali, soprattutto di chips per l'industria automobilistica. Il calo di agosto, che segue al -1,5% di luglio, è peggiore del previsto.
Questo nuovo segnale di rallentamento dell’economia dell’area asiatica fa il paio con quello di ieri sull'industria cinese, dove l'Indice dei responsabili acquisti (i.e. Pmi), che misura la “salute” della manifattura, è sceso a 49,6, da 50,1 ad agosto, al livello più basso da febbraio 2020, ed in area di contrazione.
Ieri, 30 settembre, i prezzi delle materie sono tornati a salire: l’Indice Bloomberg Commodity, +1,2%, e’ stato trascinato dal +1,8% dell’oro, tornato sopra 1.755 Dollari/oncia.
Sul fronte valutario l'Euro interrompe la fase di debolezza verso il Dollaro e scambia a 1,1590 (+0,1%). Oggi il prezzo del petrolio e’ in lieve calo: il Wti (West Texas Intermediate) segna 74,7 Dollari/barile, -0,4% (ore 13.30 CET)..
Stamane, 1’ ottobre, le Borse dell’Asia-Pacifico hanno registrato chiusure pesanti. Il Nikkei giapponese ha perso il -2,3%, sebbene la Banca del Giappone abbia pubblicato un buon Indice Tankan sulle aspettative delle grandi aziende di produzione. Nel terzo trimestre e’ cresciuto a 18, da 14, quando il consenso indicava 13. L’Indice ha riavvicinato i massimi degli ultimi 3 anni.
Tra gli altri, ASX200 australiano -2,0%, Kospi coreano -1,3%, Taix di Taipei -1,8%, Sensex indiano -0,9%. I mercati di Shanghai, Shenzen e Hong Kong sono chiuse per festivita’.
I future su Wall Street indicano aperture mediamente in calo del -0,4%, mentre le Borse europee, a fine mattinata, perdono in media il -0,5%, dopo un avvio ancora piu’ stentato.
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WisdomtTree Tactical Daily Update - 30.09.2021La Camera Usa approva il Decreto che autorizza sforamento del debito.
I dati PMI di settembre confermano la frenata dell’economia cinese.
Il movimento al rialzo dei tassi si e’ gia’ interrotto?
Si chiude un mese di settembre pieno di incertezze per crescita e inflazione.
La seduta di ieri, 29 settembre, ha visto faticosamente prevalere il segno positivo, sia in Europa che in America. Ad interrompere il calo dei primi 2 giorni della settimana ha probabilmente contribuito la pausa nella corsa al rialzo delle materie prime, a cominciare da petrolio e gas naturale, ed il ritorno di interesse per le obbligazioni, i cui rendimenti sono tornati a scendere.
Ieri l’indice Bloomberg Commodity ha segnato un calo del -1,5%, ma cio’ non altera la tendenza al rialzo che vale +4,0% da inizio mese e +6,0% nel 3’ trimestre. Il prezzo di un barile WTI (West Texas intermediate), alla chiusura di ieri, e’ rimasto invariato a 74,7 Dollari, ma segna +9,0% nel mese di settembre.
Il piccolo rimbalzo delle Borse europee, in media del +0,5%, riporta a malapena sotto il -2% il bilancio parziale della settimana, similmente a Wall Street, dove il recupero del +0,16% dello S&P500, lascia un calo settimanale del -2,2%: insomma, l’ultima settimana di settembre e del trimestre appare di assestamento e cautela.
Ad annuvolare la prospettiva per economie e Borse continuano a pensarci le paure di un’ascesa incontrollata dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione, e le probabili mosse restrittive delle Banche centrali europea ed americana.
Il Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale Usa) Jerome Powell, in un incontro con i rappresentanti di Banca Centrale Europea, Banca del Giappone e Banca d'Inghilterra, ha ribadito la sua fiducia sulla prossima soluzione dei problemi di approvvigionamento, che aggravano lo scenario della manufattura mondiale e rinfocolano le attese di inflazione. Nel 2022 questi allarmi dovrebbero spontaneamente rientrare, ma la Fed sarebbe pronta ad intervenire in caso di ricadute inflattive troppo pesanti per imprese e famiglie.
Restando sul fronte USA, segnaliamo che il Congresso ha raggiunto un accordo, valido fino al 3 dicembre per innalzare il tetto della spesa federale, evitando la minaccia dello “shutdown” dell’apparato pubblico. Al tempo stesso, la Camera dei Rappresentanti potrebbe approvare oggi, 30 settembre, la Legge bipartisan sul Piano infrastrutture, che il Senato ha gia’ approvato ad agosto.
Prosegue, con ampi contrasti anche in seno ai Democratici, la discussione sul Piano di spesa sociale, che da solo vale 3,5 trilioni di Dollari.
Spostandoci in Cina, i dati PMI (Purchasing Managers Index) pubblicati stamane, 30 settembre, confermano il rallentamento dell’economia: l’Indice Pmi manufatturiero ha sorpreso negativamente, calando a 49,6 a settembre, verso attese di 50,1, e portandosi, per la prima volta da febbraio 2020, in area di contrazione, riflettendo cali sincronizzati dei sub-indici produzione, nuovi ordini, vendite, consegne, export.
Parzialmente piu’ incoraggiante, invece, il Caixin China General Manufacturing Pmi, focalizzato su medie imprese private, risalito a 50,0 a settembre, riscattando il debole 49,2 di agosto. Infine, a dare la misura dell’impegno indiretto del Governo cinese a contrastare gli effetti negativi del caso Evergrande, segnaliamo la nuova iniezione di liquidità della People Bank of China, 100 miliardi di Yuan, alias 15,5 miliardi di Dollari.
La stessa PboC ha esortato le grandi istituzioni finanziarie pubbliche ad assistere le amministrazioni locali colpite dal brusco calo dei prezzi delle case ed gruppi finanziari privati a salvaguardare i diritti dei privati che hanno comprato negli anni del boom.
Sul fronte obbligazionario pare gia’ spenta la spinta rialzista di inizio settimana. il rendimento del Bund 10 anni è pari a -0,21%, quello dei BTP a +0,82% e quello del Treasury Usa a +1,52%.
Piu’ dinamico il mercato valutario, col Dollaro che accelera al rialzo, toccando stamane 30 settembre, il massimo dell’anno a 1,158 verso Euro (ore 13.00 CET). Il Dollar Index e’ salito a 94,4, su livelli che non si vedevano da luglio 2020, restituendo al Dollaro, in questa fase turbolenta dei prezzi delle materie prime, il ruolo di “porto sicuro (safe haven)”.
Stamattina, borse dell’Asia in lieve rialzo, cosi’ come i future su Wall Street, forse aiutate dall’ok della Camera allo sforamento dell’indebitamento federale. Il Nikkei giapponese, -0,3%, e’ poco reattivo alla pubblicazione di dati macroeconomici mediamente buoni e chiude il mese di settembre con un rialzo di oltre il +5%. L’Hang Seng perde -0,9%: con settembre -5%, e il trimestre -15%.
La mattinata e’ partita positiva per i listini europei, ma i progressi si sono esauriti rapidamente. Alle 13.00 CET i principali indici sono mediamente invariati. Il prezzo del Petrolio e’ in calo di circa -1%: Wti a 74,0 Dollari/barile.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomtTree Tactical Daily Update - 28.09.2021La penuria ed i prezzi alle stelle delle materie prime minacciano la crescita.
L’economia cinese rallenta, complici anche gli impegni sul clima.
I prezzi del petrolio e del gas naturale salgono ancora, frenano le Borse e sale la volatilita'.
Le Banche centrali sempre piu’ vicine ad una “stretta” monetaria.
La prospettiva di un “energy crunch” sta prendendo slancio, alimentando la corsa al rialzo del prezzo del petrolio e mettendo in secondo piano, almeno per ora, i timori sul possibile default del colosso immobiliare cinese Evergrande e l’incertezza sul futuro governo tedesco.
Ieri, 27 settembre, le Borse europee hanno chiuso in frazionale rialzo, Francoforte +0,28%, Milano +0,68%, Londra +0,16%, Parigi termina +0,19%, supportate dai recuperi delle azioni energetiche e delle banche, queste ultime favorite dallo scenario di tassi globali in crescita nelle ultime giornate. Chiusure deboli per l’azionario americano con S&P e Nasdaq a -0,28% e -0,52%, rispettivamente.
Come accennato, cresce la preoccupazione per l’inarrestabile ascesa dei prezzi delle materie prime: l’indice piu’ osservato, il Bloomberg Commodity (BCOM), sale stamattina, 28 settembre, per la 5° seduta consecutiva, a 102,1, nuovo massimo dal 2016.
La parte del leone la fa il petrolio, col prezzo del greggio WTI (West Texas Intermediate) in rialzo del +1,0% a 76,2 Dollari/barile (ore 11.30 CET), massimo degli ultimi tre anni, segno che l’offerta non cresce allo stesso ritmo della domanda, inaspettatamente brillante.
Considerazioni simili valgono anche per il gas naturale, raddoppiato negli ultimi 3 mesi, e ritornato ai livelli 2009.
La crescita cinese rallenta e rischia di azzerarsi nell’ultima parte dell’anno: ieri, 27 settembre, sia Goldman Sachs che Nomura hanno tagliato le previsioni in un report che attribuisce la frenata dell’attività economica anche alla carenza di energia elettrica, razionata dal Governo per rispettare gli impegni su cambiamento climatico e inquinamento, condizione perche’ le prossime Olimpiadi si svolgano a Pechino.
Di opinione diversa BlackRock, che non teme impatti negativi sistemici ed ha alzato a overweight il peso della Cina nei portafogli. La PBOC (Banca Centrale Cinese) ha diffuso ieri un comunicato in cui promette il riequilibrio del mercato immobiliare in difesa dei diritti degli acquirenti di case.
Pur non esplicitamente menzionata, il riferimento e’ anche ad Evergrande, la cui crisi di liquidita’ sara’ in qualche modo sistemata a tutela dei piccoli prorietari e creditori.
Stamane, 28 settembre, la borsa di Hong Kong e’ migliorata sul finale, con l’indice Hang Seng a +1,2%, tirato dai titoli legati al “real estate” (immobiliare), il Nikkei giapponese negativo di -0,2%, il Kospi coreano di -1,2%.
I tassi di interesse si sono risvegliati, sia in Europa che in America. Il rendimento del Treasury Note Usa a dieci anni e’ salito a +1,52% e quello sul “biennale” è ai massimi degli ultimi diciotto mesi, a +0,31%, il 5 anni sopra +1,0%, ed il 30 anni al 2,0%. Il tasso sul Bund tedesco a 10 anni risale a -0,19%, il BTP 10 anni rende +0,83% con lo spread “calmo”, a 103 bps.
Le Banche Centrali potrebbero essere indotte a scelte di politica monetraia piu’ restrittive. Il Governatore della Banca d'Inghilterra Bailey ha fatto trasparire ieri l’idea di un rialzo quest’anno, sottolinando i limiti della politica monetaria nel bilanciare le forze divergenti nell'economia.
La Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, in un’audizione al Parlamento europeo, conferma una ripresa economica in accelerazione, ma non priva di incertezze e rischi. L'inflazione è temporanea, pur con alcuni fattori inaspettatamente duraturi: BCE continua a prevedere un’inflazione sotto l’obiettivo del 2% nel medio termine.
Sempre sul fronte delle Banche Centrali, oggi negli Usa, oltre all’audizione di Yellen, Segretario del Tesoro, alla commissione bancaria del Senato parlera’ Jerome Powell, Presidente della Federal reserve, sull’evoluzione della battaglia anti-Covid: dal testo, gia’ noto, emerge la convinzione della Fed che l’attuale inflazione sia transitoria.
Yellen e Powell si esprimeranno anche sull’estensione delle leggi di spesa e sulla sospensione del limite del debito, senza le quali gli Stati Uniti diventerebbe insolventi gia’ alle prime scadenza fiscali di ottobre.
All’indomani delle elezioni politiche tedesche, dove l’SPD è risultato vincitore di stratta misura, Verdi e Liberali attendono di essere convocati al piu’ presto, ma la prospettiva della nuova alleanza “a semaforo” (SPD, Verdi e Liberali) richiedera’ lunghe consultazioni e slittare all’anno nuovo, costringendo il Governo uscente a “guida Merkel” a lunghi tempi supplementari.
Materie prime alle stelle, rallentamento cinese, incertezza sull’evoluzione della politica montaria, rendimenti in ascesa sulle obbligazioni incidono sull’umore delle Borse europee che a fine mattinata perdono il -1,2% medio (ore 12.30 CET).
I future di Wall Street anticipano aperture deboli, nell’attesa dell’indice di fiducia dei consumatori a settembre, che potrebbe risentire delle preoccupazioni delle famiglie sull’inflazione.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
COTONE (CT) - Nuovo impulso rialzistaIl Cotone, dopo una fase di ritracciamento piuttosto profonda andando al di sotto di una trend line di supporto che sosteneva il prezzo da diverso tempo, questa settimana ha avuto un nuovo impulso rialzista riportandosi al di sopra della trend line di supporto e facendo il break out di una trend line che recentemente faceva invece da resistenza durante la fase di ritracciamento.
Il mercato nel prossimo breve periodo potrebbe effettuare un nuovo ritracciamento sino a ritestare una delle due trend line indicate preparandosi ad un nuovo possibile impulso rialzista essendo verso la fine dell'anno in stagionalità positiva.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Buon trading!
ARGENTO: I PREZZI TESTANO UN IMPORTANTE SUPPORTOIl prezzo dell'#argento rimane molto vicino al supporto a $22.50 che ha sorretto il prezzo negli ultimi 14 mesi. Nonostante il prezzo basso i fondamentali sono molto forti e favorevoli. Se pensiamo, ad esempio, che la crescita delle importazioni dell'India di lingotti di argento sono cresciute annualmente del 52%, registrando proprio il picco ad agosto con 82 tonnellate, si capisce come questo segmento sia al momento sotto prezzato. Anche le importazioni totali di luglio negli Stati Uniti sono aumentate del 55% su base annua. Nonostante le crescenti aspettative di tapering monetario negli Stati Uniti/Europa, gli aumenti dei tassi potrebbero non verificarsi così presto come alcuni analisti anticipano.
E questo potrebbe avvantaggiare asset come l'argento. Dal punto di vista tecnico, sembra prendere piede una figura a megafono, che indica sostanzialmente grande incertezza e aumento del range di escursione dei prezzi.
In ogni caso al momento i prezzi sono rimbalzati sul livello di supporto sopra citato e questo conferma come quel livello sia rilevante per gli investitori.
La prima resistenza importante la troviamo molto vicina in area $23 e questa potrebbe limitare la fase di rimbalzo dell'argento.
Buon trading a tutti.
WisdomTree Tactical Update - 16.09.2021Anche la produzione industriale Usa rallenta ad Agosto.
Si avvicinano il FOMC, 22-23 settembre, e le cruciali scelte di tapering.
La crescita cinese fa’ i conti con spinta regolatoria e crisi Evergrande.
Petrolio WTI sopra 73 Dollari, complici scorte Usa in forte calo.
I dati macroeconomici cinesi descrivono una crescita economica sotto alle attese contribuendo a chiusure deboli per le Borse europee nella seduta di ieri, 15 settembre: le perdite sono state minime, -0,05%, per il Ftse100 inglese, il Dax tedesco ha perso -0,68%, il Cac40 francese -1,04%, il FtseMib italiano -1,02%.
Relativo buon umore, invece, a Wall Street, dove i segnali di rallentamento della ripresa economica ed il futuro aumento delle tasse sono stati controbilanciati dalla convinzione di aver lasciato alle spalle il picco dell'inflazione e smorzato le paure di un avvio ravvicinato del “tapering”.
In tal senso sara’ cruciale la prossima settimana, il 21-22 settembre, la riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) della FED (Banca centrale americana), chiamato a discutere le future mosse di politica monetaria, specie considerando che l’inflazione sembra essere più persistente che transitoria.
Tutti gli indici di Wall Street sono risaliti dai minimi da oltre tre settimane, il Dow Jones +0,68%, il Nasdaq +0,82%, lo S&P 500 +0,85%. Il balzo del comparto energy, +3,8%, sovrasta quello di industriali e “materials”, entrambi +1,1%.
Qualche novita’ e’ giunta dal versante “macro”. La produzione industriale negli Usa è aumentata in agosto del +0,4%, appena sotto alle attese degli analisti che indicavano un rialzo del +0,5%. E’ stata intanto formalmente avviata la riforma fiscale voluta dall’Amministrazione Biden, che punta ad un aumento del gettito fiscale di 2,1 trilioni di Dollari, con imprese e contribuenti piu’ ricchi nel mirino.
Tornando sul tema del rallentamento della crescita cinese, dopo la ripresa molto forte post lockdown della primavera 2020, alcuni analisti lo attribuiscono alle strozzature nella disponibilita’ ed ai prezzi elevati delle materie prime, all’iperattivita’ regolamentare del Governo e, ultimamente, al possibile fallimento del colosso immobiliare Evergrande con ricadute negative sulle prospettive dell’intero settore.
Dai dati Eurostat pubblicati ieri, 15 settembre, emerge che a luglio la produzione industriale nei 19 Paesi dell'Eurozona è aumentata +1,5% mese su mese, e +7,7% rispetto a luglio 2020. A giugno la produzione industriale aveva registrato una discesa del -0,1% su base mensile, dunque luglio ha ripristinato il ritorno ad una traiettoria di crescita.
Venendo all’Italia, ad agosto, la produzione industriale Italiana è cresciuta +0,4% mese su mese, centrando le stime di consenso. L'Istat (Istituto nazionale di statistica), ha comunicato ieri un aumento del +2,0% dell'inflazione ad agosto, massima varizaione annuale dal 2013, mentre Banca d’Italia ha segnalato il nuovo record del debito pubblico, che ha superato 2.700 miliardi di Euro.
Non sembra soffrirne lo spread tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi che conferma “quota 100” punti base, con un rendimento del BTP 10 anni a 0,69%.
Il prezzo del petrolio e’ salito senza sosta sino ad oltre il 3% ieri, 15 settembre, dopo il dato EIA (Energy information Administration) sulle scorte di greggio Usa, calato ben oltre le attese, di 6,42 milioni nell'ultima settimana. Il Wti (West Texas Intermediate) scambia stamani (ore 13.30 CET) a 72,5 Dollari/barile, ed Brent a 76,0 Dollari/barile, rivedendo i livelli di inizio agosto.
Crescono le preoccupazioni per l’aumento del prezzo del gas naturale e dell’elettricità, anche per le intuitive ricadute inflazionistiche e sui margini di redditivita’ dei settori piu’ energivori.
L’indice Bloomberg Commodity ieri, 15 settembre, ha toccato i massimi dal 2015, trainato dai metalli industriali tra i quali spiccano l’alluminio, vicino ai massimi degli ultimi 6 anni, ed il rame.
Mentre le Nazioni Unite affermano che l’economia globale, pur con rilevanti e crescenti diseguaglianze, sta mostrando la miglior velocita’ di crescita in quasi 50 anni, l’inflazione continua a preoccupare anche in Europa, con quella del Regno Unito ai massimi degli ultimi 9 anni, al +3,2% rispetto a un anno prima.
Stamane, 16 settembre, i rendimenti obbligazionari sono in lieve rialzo, con quello del Treasury Bond 10 anni al +1,31%, mentre sul mercato valutario il Dollaro Usa si rafforza tornando sotto 1,177 contro Euro.
Inattesa e poco spiegabile la debolezza per i metalli preziosi, con oro e argento che segnano ribassi medi superiori all’1% (ore 13.00 CET).
Mattinata asiatica in rosso, afflitta dalla crisi di Evergrande. I cali sono oltre il punto percentuale sia per Hong Kong, -1,46%, che per il CSI 300 cinese , -1,21%, piu’ ridotti per il Nikkei giapponese, -0,62%, e per il Kospi coreano, -0,74%.
A fine mattinata tutte le Borse europee sono in rialzo: Stoxx600 +0,7%.
Informazioni importanti
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Visione macro sull' OroSalve Traders, oggi voglio mostrarvi questa commodity in ottica long-term.
Sicuramente in molti saranno concentrati sul grande drop di questa notte del Gold, e quindi su un'ottica short-term che rappresenta, se non adeguatamente accompagnata da una visione macro, una considerazione miope. Questa orizzonte temporale più elevato ci mostra un solido trend rialzista in piena fase di ritraccio, dopo un nuovo massimo che ha rotto i 2000$. In questa fase di ritraccio le istituzioni stanno riposizionandosi dopo lo sviluppo di una grande accumulazione di ordini che non ha ancora dato un adeguato effetto alla causa, anche se c'è già stato un primo impulso dopo il mark-up. Statisticamente nella maggior parte dei casi XAU/USD tende a chiudere le rotture generate da accumulazioni/distribuzioni (cosa che su 1376.57 non è ancora stata fatta). Tenendo in considerazione ciò, non mi stupirebbe un ritorno su quei livelli di prezzo. In ogni caso per raggiungere nuovi massimi sarà necessaria un'adeguata riaccumulazione, per un ulteriore accumulo di ordini.
WisdomTree Tactical Update - 14.07.2021L’inflazione Usa di giugno al 5,4% non spaventa Wall Street.
Il Dollaro ritrova slancio e risale sotto quota 1,18 verso Euro.
Notevole ottimismo tra le piccole e medie imprese americane.
L’oro consolida il rialzo recente, sopra i $ 1.800/oncia.
Ieri, 13 luglio, il dato sull’inflazione Usa, oggettivamente esplosivo, non ha impattato sul mood positivo degli investitori, pertanto registriamo un’altra seduta di record intraday a Wall Street, che suggella una serie incredibilmente favorevole nelle ultime 4 settimane: 10 giornate al rialzo delle ultime 12, che si associano ad un altro evidente exploit, quello di 7 giornate di rialzi consecutivi, dal 24 giugno al 2 luglio.
L’inflazione USA (CPI, Consumer price Index) comunicata ieri e relativa a giugno, e’ risultata di entità significativa e sopra le attese. Sia il dato “headline” (generale) che quello “core” (ex food ed energy), entrambi +0.9% mese su mese, hanno spiazzato le stime di +0,4% degli analisti, ed hanno portato la variazione anno su anno ad un allarmante +5,4% (dato headline).
Allarmante solo in teoria, visto che non ha avuto impatti negativi sugli indici azionari, che e’ stato ignorato dai titoli Governativi e che ha prodotto effetti significativi solo sul Dollaro, apprezzatosi sull’Euro sino sotto quota 1,18.
Una reazione cosi’ blanda all’impennata dei prezzi al consumo potrebbe derivare dalla convinzione che giugno abbia rappresento un picco transitorio, da cui si potra’ solo “rientrare”, e che l’esuberanza e la sostenibilità della ripresa economica in corso abbiano il respiro corto, e siano destinate a normalizzarsi.
Cio’ potrebbe accadere quando si ridimensionera’ la generosa politica fiscale emergenziale del governo Biden e quando anche la Fed (Banca Centrale americana) rivedra’ la politica monetaria, riducendo gli acquisti di obbligazioni sul mercato (cd tapering).
La Federal Reserve dovra’ comunque risolvere il dilemma tra tollerare l’accelerazione dei prezzi alla produzione (PPI), oltre che di quelli al consumo (CPI), e la necessita’ di continuare ad erogare sostegni e sussidi all’economia produttiva, comunque ancora in fase di convalescenza dalla fase pandemica acuta ed alle prese con le numerose varianti del Covid-19.
A fine seduta, qualche presa di coscienza che la pandemia non e’ ancora del tutto debellata e che l’inflazione oltre il 5% non e’ la migliore delle notizie possibili, ha ridimensionato l’ardore degli investitori azionari e qualche profit-taking si e’ materializzato: S&P 500 -0,35%, Dow Jones -0,3%, Nasdaq -0,4%.
Pur messo in ombra dal dato di CPI, nella giornata di ieri, 13 luglio, e’ stato una gradita sorpresa lo US Small Business optimism index di Giugno, che ha toccato i massimi da ottobre scorso, a 102.5 da 99.6 e stime per 99.5.
Facile notare, tra i sottoindici, il nuovo massimo storico per il “job openings hard to fill” (difficolta’ a reperire personale qualificato) e lieve ridimensionamento per gli “higher prices”, che il mese scorso avevano toccato livelli mai visti nei trenta e piu’ anni di storia del sondaggio.
Anche i numeri trimestrali delle prime banche Usa sono passati un po’ in secondo piano: in ogni caso, sia JP Morgan che Goldman Sachs hanno battuto le stime di ricavi e utile per azione. La reazione del mercato e’ stata di prendere beneficio su entrambe le azioni, con un tipico “sell on news”.
Stamane, 14 luglio, ha piacevolmente sorpreso la crescita del PIL (Prodotto interno lordo) di Singapore nel secondo trimestre, ma sui principali listini asiatici prevale il segno “meno”. Il Nikkei giapponese ha chiuso in ribasso del -0,38%, l’Hang Seng di Hong Kong -0,49%, Shanghai -1,05% e Shenzen -0,75%, il Kospi coreano -0,20%.
L’unico listino asiatico in lieve rialzo, è quello taiwanese: Taipei Index: +0,2%, avvantaggiato dall’elevata incidenza di società della tecnologia, tra le quali molti fornitori di Apple: risentono infatti dell’annuncio del colosso di Cupertino di voler incrementare del 20%, rispetto al 2020, i volumi dell’ultima generazione di iPhone.
Le materie prime, reduci da qualche giorno di recuperi, sembrano stabilizzarsi nella seduta odierna, 14 luglio: il Bloomberg Commodity segna -0,2% a 94,3 (ore 13.00 CET), mentre il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate) scambia a 74,6 Dollari/barile, in calo dello 0,7%, ridimensionando il balzo del +1,5% di ieri.
Mattinata senza spunti operativi quella di oggi, 14 luglio, per i listini azionari europei, che segnano in media un calo del -0,1% (ore 13.30 CET), mentre i futures su Wall Street vedono aperture invariate per l’Indice S&P500 e in frazionale rialzo per il Nasdaq (+0,3%). L’oro consolida “quota 1.800 Dollari/oncia (+0,4% a 1.817), tornando a rivestire la sua funzione difensiva.
Informazioni importanti
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 09.07.2021Giornata per le Borse europee ed Usa: preoccupa la variante Delta.
In ripresa il Prezzo del petrolio, dopo il dato sulle scorte Usa.
La banca Centrale Europea tollerera’ inflazione sopra il 2%.
L’oro torna sopra $ 1.800/oncia. Il piu’ classico “bene rifugio” torna a piacere.
La correzione lungamente attesa si e’ materializzata nella seduta borsitica di ieri, 8 luglio, con tutte le Borse europee pesantemente negative, sui timori per le ricadute sulla ripresa economica che potrebbero derivare dalla diffusione della “variante delta” del Covid-19.
La giornata e’ stata sin dall’inizio contraddistinta dal riemergere violento della risk aversion, con gli indici rapidamente in ampio calo similmente ai rendimento dei Governativi, gli spreads della “periferia” europea in allargamento, e la pressione venditrice sulle materie prime.
Il FtseMib italiano ha perso il -2,54%, il Ftse100 britannico il -1,68%, il Dax tedesco il -1,77% ed il Cac40 francese il -2,01%. I maggiori cali hanno riguardato i titoli ciclici, industriali, materie prime, media, distribuzione al dettaglio e, naturalmente banche.
Anche Wall Street ha vissuto, su scala minore, una giornata di cali: Dow Jones -0,76%, Nasdaq -0,72%, S&P500 -0,85%. Certamente la miglior resistenza dei colossi tecnologici ha contribuito a contenere la discesa degli indici.
In generale, sui mercati finanziari, sembra diffondersi l’idea che la fase di re-opening abbia perso qualcosa del suo slancio iniziale, e che la variante Delta possa originare qualche ridimensionamento delle previsioni sul trimestre estivo. Questo riporta in luce le piccole delusioni su alcuni dati macro Usa ed Europei della scorsa settimana, come ad esempio quello degli ordini all’industria tedeschi e della fiducia delle imprese di servizi negli Stati Uniti.
Inoltre, per esperienza dello scorso anno, quando si teme un rallentamento della crescita, gli investitori sono inclini a pensare che l’economia degli Stati Uniti sia piu’ resistente e reattiva di quella europea, poiche piu’ flessibile e meglio predisposta ad un’azione coordinata tra imprese, autorita’ politiche e banca centrale.
Tra gli eventi salienti della giornata di ieri, 8 luglio, c’era la pubblicazione della “revisione della strategia dell’ECB” (Banca Centrale Europea), il cui punto cruciale e’ la ridefinizione del target di inflazione, mutato da “sotto, ma vicino al 2%”, al 2% con possibilità di temporaneo sforamento, e la maggiore attenzione alle fasi di significativo scostamento al ribasso, che la Banca centrale si impegna a contrastare con politiche monetarie molto decise.
Pur confermando l’Harmonized Index of Consumer Prices (HICP) come parametro di riferimento, esso sara’ integrato da un’indicazione dei “costi del vivere in una casa di proprietà”, elemento che rispetto ad oggi, potrebbe aumentare l’inflazione misurata.
La Signora Lagarde non si e’ dilungata sulle conseguenze concrete di questa revisione, ma ha lasciato intuire la convinzione della banca centrale che vedremo l’inflazione accelerare nei prossimi mesi, ma che il fenomeno rientrera’in autunno. Pertanto, l’attuale politica monetaria iper-espansiva, nel breve, non sara’ combiata.
Sul mercato valutario ieri, 8 luglio, si e’ notato un progressivo indebolimento del Dollaro contro Yen ed Euro, ma anche le valute emergenti e la Sterlina inglese hanno perso terreno nei confronti della moneta unica.
Il mercato del lavoro negli US, dopo il recupero dei mesi scorsi, fatica a migliorare ulteriormente. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili: 373.000 da 371.000 e stime per 350.000. Il numero dei percettori “continuativi” è calato invece oltre le attese: 3,339 milioni da 3,484, e stime per 3,35.
Stamattina, 9 luglio, le maggiori Borse asiatiche scontano, senza drammatizzare, le chiusure pesantemente negative in Europa ed Usa ed i timori sul diffondersi delle varianti del virus. L’Indice Nikkei giapponese ha chiuso a -0,7%, l’MSCI Asia Pacific a -1,1%, il Kospi coreano a di Seul -1,1%, il ChinaA50 -0,6%, Taiwan -1,2%. Rimbalza dello 0,5% l’Hang Seng di Hong Kong, reduce da 8 sedute negative ed una settimana da dimenticare (-4,8% cumulato).
La pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo ed alla produzione cinesi della scorsa notte (9 luglio) rivelano che i primi sono saliti in giugno dell’1,1%, meno delle attese, mentre i secondi, con +8,8%, fanno segnare il più forte incremento annuale degli ultimi 13 anni, peraltro in linea con le stime.
Il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate), spinto dal calo sulle scorte di greggio degli Stati Uniti, punta nuovamente al rialzo e stamattina tratta a 73,9 Dollari/barile (ore 13.00 CET).
Le materie prime, dopo la fase di assetamento delle ultime 8 settimane, tentano il recupero, con l’indice Bloomberg Commodity che vale 93,1, +0,6% (ore 13.00 CET).
L’oro, dopo il recupero delle ultime 3 settimane, resiste sopra i 1.800 Dollari/oncia e sembra aver ritrovato interesse come investimento difensivo in molti gestori multi-asset.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 24.06.2021Giornata di cali sui mercati azionari europei, nonostante i buoni dati macro PMI Eurozona
Qualche segnale contrastante dai dati macro negli Stati Uniti
Rallentano le vendite di case nuove negli Usa, pesano gli aumenti di prezzo di legname ed altre materie prime
Petrolio ai massimi da 3 anni, grazie a domanda in crescita e calo scorte Usa.
L’effetto tranquillizzante dell’audizione alla Camera del Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale Americana), Jerome Powell, assieme ai positivi indicatori macro sull'economia dell’Eurozona, con indice Pmi (Purchasing Managers Index) composito salito a 59,2 punti in giugno (massimo dal 2006), avrebbero potuto dare sostegno alle Borse europee, invece ha prevalso la cautela.
Tutti i listini del “vecchio continente” hanno terminato la seduta di ieri, 23 giugno, in perdita. L’indice FTSE Mib italiano ha segnato -0,94%, il Ftse100 britannico -0,23%, il Cac40 parigino -0,91%, l’Ibex di Madrid -0,82%, e il Dax30 tedesco -1,15%.
Anche Wall Street si e’ mossa poco, col Dow Jones che ha terminato la giornata in lieve ribasso, -0,07% e lo Standard&Poor’s 500 invariato, +0,01%. Il listino tecnologico Nasdaq, con un minimo rialzo, +0,14%, ha stabilito un ulteriore record storico.
La prospettiva delle aziende tecnologiche, evidentemente, ha la meglio sui timori per l’esito della discussione della Commissione Giustizia della Camera Usa su ben sei progetti di legge che puntano a limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche tra cui Facebook, Google Apple, Amazon: seguiremo con attenzione gli sviluppi.
Giornata importante, quella di ieri, sul versante ”macro”. L'economia europea è in ripresa, e la crescita della domanda per consumi e investimenti sospingono finalmente gli indici dei servizi (PMI relativo salito a 58,0 da 55,2) oltre a quelli della manifattura, testimoniando l’effetto benefico del re-opening.
Qualche indicazione contrastante e’ emersa invece dai dati Usa di giugno diffusi nel pomeriggio di ieri, 23 maggio.
Mantre l'indice PMI manifatturiero è aumentato a giugno per la tredicesima volta consecutiva, da 61,5 a 62,8 punti, verso stime di 61,5. L'attività nei servizi registra invece una flessione a 64,8 punti, dopo il dato record di maggio a 70,1. Stiamo comunque parlando di una robusta espansione economica.
Anche le vendite di case nuove in maggio negli Stati Uniti hanno un po’ deluso, con un calo del -5,9%, curiosamente identico al dato di aprile, a 769.000, contro attese di 859.000.
Pur senza grande impatto sui mercati, segnaliamo che nel 1’ trimestre del 2021 il deficit USA delle partite correnti è aumentato del +11,8% a $ 196 miliardi, rispetto al trimestre precedente, e pari al 3,6% del prodotto interno lordo, in peggioramento rispetto al 3,3% del 4’ trimestre 2020.
Ha invece fatto notizia ieri, 23 maggio, il crollo delle azioni Fanny Mae (Federal National Mortgage Association), una delle 2 Società a controllo statale che ha in garanzia, per circa $ 11 trilioni, una larga fatta dei mutui immobiliari americani.
Il collasso del prezzo dell’azione si deve alla decisione della Corte Suprema di rigettare l’appello di alcuni detentori dei suoi bond contro la decisione del Board di Fanny Mae di riservare il suo primo utile al Ministro del Tesoro Usa.
Il Treasury Note decennale rende l’1,50%, incorporando attese di inflazione in ridimensionamento nei prossimi mesi: considerato che sulla scadenza a 2 anni il rendimento e’ attorno a 0,25%, si deduce che il differenziale tra le 2 scadenze e’ sceso a 125bps, da circa 160 bps di fine marzo.
Questa riduzione della pendenza della curva dei tassi (in inglese “steepening”) normalmente e’ un indicatore anticipatore (1 o 2 trimestri) di rallentamento dell’economia.
Non e’ detto che lo sia anche questa volta, poiche’ molto dipende dalle scelte della FED (Banca Centrale Americana), nei prossimi mesi, sul tema dei tassi e del “tapering” (riduzione graduale degli acquisti di titoli obbligazionari sul mercato).
Il petrolio conferma i massimi recenti, col WTI (West Texas Intermediate) a 73,5 Dollari/barile, +0,6% ed il Brent (European North Sea) a 75,6 Dollari/barile (+0,6%, ore 10.30 CET) ). sostenuti da una domanda globale di gasoline e jet fuel in piena ripresa e dal calo delle scorte strategiche Usa, ai minimi degli ultimi tre anni.
Qualche cedimento si nota su altre commodities, come i metalli industriali ed il legname, ben sintetizzato, stamattina, dal -0,3% del Bloomberg Commodity Index (ore 8.00 CET).
Stamane, in Asia, poche novita’: il Nikkei 225 giapponese ha segnato -0,05%, e nel China cluster” si notano Shanghai a +0,025 e l’Hang Seng di Hong King a +0,35%. Buona intonazione per il Kospi50 coreano, +0,32% e per il Sensex indiano, +0,42%.
Le piazze azionarie europee sono positive, guadagnando mediamente il +0,7%. Futures su Wall Street in rialzo di circa 0,4% (ore 10.45 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri .
NATURAL GAS: RESISTENZA CHIAVE A QUOTA 3.36 DOLLARII prezzi del #Gas naturale, dopo aver raggiunto un picco a $3.36, hanno perso di slancio ritirandosi nell'area attualmente battuta a $3.20.
Le notizie che impattano direttamente sul prezzo del NGas sono soprattutto riferite alle condizioni meteo negli Stati Uniti: il #Commodity Weather Group, nel suo ultimo bollettino, ha indicato che sono attese temperature superiori alla media nella costa occidentale, mentre nel resto degli Stati Uniti vi sarà un mix di temperature da “normali a inferiori alla norma dal 26 giugno al 5 luglio”, il che dovrebbe frenare la domanda di gas naturale per la produzione di energia elettrica per alimentare l'aria condizionata. I dati EIA sulle scorte della settimana scorsa sono state ben al di sotto delle attese previste dagli analisti creando una discreta #volatilità nei prezzi ma senza innescare una direzionalità precisa.
L'aspetto tecnico mostra un #trend che rimane rialzista nonostante la pausa delle ultime sedute.
Una rottura del #supporto a $3.15 potrebbe innescare una discesa più ampia, provocata dall'attivazione di ordini short sotto quel livello. Invece un rimbalzo su quel valore fornirebbe un segnale di continuazione del trend rialzista verso il livello di resistenza posto a $3.36
Possibile Long Daily sul GoldIl Gold è un mercato che vola ma un ritorno sulla fascia di prezzo dei 1840/1860 potrebbe darci l’opportunità di un'entrata al rialzo.
Perciò:
Entrata Long dalla fascia di prezzo dei 1840/1860
Target il livello di prezzo dei 1940
Semplice No! Saluti a tutti.
Operazione su Biofarmaceutica #CCXIInteressante idea di trading su prezzi da Penny stock su questa bio farmaceutica statunitense. Dal punto di vista tecnico ci appoggiamo alla divergenza rialzista daily del Commodity Channel Index. Dunque una short Put in altezza 7.50 dollari, colpendo denaro 3.08 dollari.
Se il mercato dovrebbe ritornarci contro, pronti a farsi assegnare le azioni, la società ha buoni fondamentali con un Revenue di 10.35 M e un aumento del ultimo trimestre del 72.32%
TKO/USDT LONG TERM 100% DI PROFITTOTKO TOKEN INDONESIANO DI BINANCE.
Analisi 1D
proveniamo da un flash crash da tutto il mercato. e non possiamo che fare acquisti con prezzi davvero ridicoli che un giorno potrebbero valere una fortuna... come TKO.
ha un potenziale enorme per il futuro.
COSA è TKO? Tokocrypto è il primo scambio di asset digitali in Indonesia ad essere registrato presso l'Indonesian Commodity Futures Trading Authority (BAPPEBTI) a novembre 11. È lo scambio di criptovaluta in più rapida crescita nel paese in termini di volume di scambi e registrazioni degli utenti.
QUALI VANTAGGI HANNO I POSSESSORI DI TKO?: i possessori di token TKO avranno diritto a sconti sulle commissioni di transazione, godere di airdrop, scambiare token in premi e altri incentivi.
RSI: RSI è nettamente in ipervenduto e crediamo che questa crypto non ci metterà tanto tempo a salire.
si ricorda la scalata di BNB... tko potrebbe fare esattamente la stessa identica cosa in futuro non molto lontano.
WisdomTree Tactical Update - 27.05.2021L’oro rivede quota $ 1.900/oncia, il Dollaro debole aiuta
Le banche centrali rassicurano, e I tassi tornano a scendere
Borse stabili attorno ai massimi, strette tra crescita degli utili e paure sui tassi
La Cina conferma iniziative contro speculazioni sulle materie prime
La volatilita ridotta e’ stata la caratteristica principale della giornata borsistica di ieri, 26 maggio. L’indice VIX, che misura la volatilita’ delle opzioni scambiate sull’indice S&P500, e’ sceso a 17,34, ma, piu’ in generale, le oscillazioni intraday e le variazioni degli indici europei, a fine giornata, sono state realmente minime.
Un po’ piu’ direzionali gli andamenti dei listini Usa, dove a spiccare e’ stato il Russel2000, +1,89%, testimoniando il favore degli investitori verso le societa’ di media capitalizzazione e un po’ lontane dai riflettori. Praticamente invariato il Dow Jones, +0,03%, un po’ piu’ vivaci lo S&P500, +0,19%, ed il Nasdaq +0,59%.
I mercati azionari sembrano dunque sospesi tra le attese di forte crescita dei profitti aziendali dovuti alla rapida ripresa economica, ed il dubbio che i multipli di valutazione, tutti sopra le proprie medie storiche, possano ridimensionarsi.
Sembra essersi attenuato, a giudicare dai tassi di interesse obbligazionari in calo, il timore che le banche centrali possano rallentare (“tapering”), i loro ritmi di acquisti sul mercato.
Peraltro, sono proprio i programmi straordinari di stimolo fiscale e monetario a determinare l’esuberanza della domanda, a lungo repressa dalle restrizioni, e le pressioni rialziste sui prezzi, col possibile rischio di indurre le banche centrali ad anticipare i tempi del “tapering”.
Come commentato nei giorni scorsi, diversi membri della Fed (Banca Centrale Americana) hanno confermato, su un orizzonte prevedibile, la politica monetaria super-espansiva, giustificandola con la volonta’ di centrare, anzitutto, l’obbiettivo di livelli di occupazione pre-Covid, con un certo livello di tolleranza verso transitorie fiammate dei prezzi.
Le loro rassicurazioni hanno prodotto l’effetto desiderato di ridurre il livello dei tassi e la volatilita’ dei prezzi dei titoli governativi. (vedere grafico a pag.2).
Il rendimento del Treasury 10 anni, ad esempio, si fissa oggi, 27 maggio, a 1,58% (ore 12.00 CET), e tratta in un trading range di soli 7 pbs nelle ultime 2 settimane.
Di tale incertezza sembrano avvantaggiarsi i metalli preziosi, col prezzo dell’oro che ieri ha superato i $ 1.900 Dollari/oncia, toccando il livello piu’ alto di quest’anno.
Piu’ stabile, invece, il prezzo del petrolio, la commodity piu’ importante, poco impattato dal dato sulle scorte settimanali, risultate in deciso calo.
Stamane, 27 maggio, osserviamo andamenti misti delle princpali borse asiatiche, con i listini “domestici” cinesi che registrano i maggiori progressi, forse speranzosi sul riavvio dei colloqui commerciali tra USA e Cina, i primi dell’”era Biden“: Shenzhen +0,70%, Shanghai +0,43%.
Le autorita’ cinesi, similmente a quelle americane ed europee guardano preoccupate all’evoluzione di inflazione e dei tassi, al punto da “invitare” le banche commerciali a sospendere la vendita ai clienti di strumenti basati sulle commodities, allo scopo di contrastare la speculazione ed un eccessivo rialzo dei prezzi delle materie prime.
L’oro continua ad essere ben richiesto, e conferma quota $ 1.900/oncia, giovandosi delle parole rassicuranti delle banche centrali e della debolezza del Dollaro.
Tentano il recupero, senza grande convinzione, le criptovalute, lontane dai fasti di aprile e reduci da tre settimane difficili.
L’Hang Seng di Hong Kong ha chiuso a -0,04%, il Kospi coreano a -0,09%, mentre sul Nikkei giapponese, -0,33%, pesano ancora le misure di contenimento della pandemia. Le borse europee, a fine mattinata (ore 12.15 CET) sono marginalmente positive, Stoxx600 +0,10%, con qualche spunto solo per i settori ciclici e le banche, scontando la debolezza dei future Usa, frazionalmente negativi.
Sul versante del reddito fisso si prospetta una nuova giornata tranquilla per i governativi europei, con rendimenti stabili per il decennale tedesco, -,20% e in lieve calo per l’omologo BTP italiano, +0,91%. Lo spread scende di 2 bps a 111, rispetto alla chusura di ieri, 26 maggio.
Forse hanno prodotto un effetto rasserennte le parole di Fabio Panetta, membro del board della ECB (Banca Centrale europea), che ha ribadito che le circostanze suggeriscono il mantenimento degli attuali livelli di acquisti col programma Pepp (Pandemic emergency purchase program).
Sul fronte macroeconomico, nel pomeriggio di oggi, 27 giugno, l’attenzione si concentrera’ sulla 2’ lettura del GDP (Prodotto interno lordo) Usa del 1’ trimestre, e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (Jobless claims).
Intanto, si avvicina la data del 4 giugno, e la pubblicazione del labour market report di maggio, dove gli investitori sperano in buoni numeri che riscattino quelli relativamente deboli di aprile.
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WisdomTree Tactical Update - 25.05.2021Elon Mask, questa volta, da’ una mano alle criptovalute.
Tre membri della FED ribadiscono che l’inflazione rientrera’ nella norma.
Il petrolio recupera, segno che il maggior export iraniano non spaventa.
Tornano, per ora, a scendere i tassi sui Govies, in Usa ed Europa
Ieri, 24 maggio, numerose Borse europee erano chiuse per la festa della Pentecoste: le altre hanno lavorato a ritmi ridotti, ma con discreti progressi, come sintetizza il +0,22% dell’Eurostoxx50 ed il -0,34% del FtseMib italiano, che vale pero’ +0,55% se nettato dall’effetto “stacco dividendi” che pesava -0,89%. Il Cac40 francese e’ progredito del +0,35%, il Ftse100 inglese del +0,48%.
L’allarme inflazione, almeno in Europa, e’ meno sentito, ed i progressi sul versante della pandemia e delle vaccinazioni aiutano il sentiment degli investitori verso le azioni, ritenute, giustamente, l’asset class meglio esposta alla ripresa economica.
Inoltre, dopo oltre 15 mesi di “confinamento” forzato, tornano ad essere programmati incontri istituzionali europei, che favoriscono il dialogo ed il coordinamento degli sforzi congiunti di rilancio.
Ieri, 24 giugno, e’ stata una giornata particolarmente ricca di dichiarazioni da parte di alti rappresentanto delle Banche centrali, sia della FED (Federal Reserve) americana che di quella britannica (BOE).
Lael Brainard (Governatrice, Membro del Board della FED), James Bullard (FED di St Louis) e Raphael Bostic (FED di Atlanta) hanno ribadito la convinzione che gli aumenti dei prezzi che stiamo osservando, e che potrebbero anche accelerare nei prossimi mesi, non avranno lunga vita.
Cio’ perche’ sono determinati da un transitorio squilibrio tra domanda, ripartita molto in fretta, e offerta, impattata dai “colli di bottiglia” della logistica mondiale.
Queste fiammate inflattive sono destinate a rientrare in un “path” naturale di moderazione dei prezzi, a sua volta effetto dell’invecchiamento della popolazione nelle aree economicamente piu’ ricche e sviluppate del Mondo. Staremo a vedere.
Sullo stesso tema si e’ speso anche il Governatore della BoE Andrew Bailey, il quale ha sostenuto che il recente brusco rialzo dei prezzi in UK dovrebbe essere temporaneo e causato da fattori esogeni ben precisi e individuati: la politica monetaria restera’ espansiva ancora per il tempo necessario a favorire una rapida ripresa.
Tornando agli indici azionari di ieri, 24 maggio, quelli di Wall Street sono stati molto piu’ brillanti di quelli europei, col Nasdaq che consolida la ripresa dopo 4 settimane di flessioni ininterrotte. Tutti i principali indici hanno chiuso vicino ai massimi, con lo S&P500 a 0,99%, il Dow Jones a +0,54%, e il Nasdaq a 1,41%.
Anche il “reddito fisso” ha vissuto una buona giornata, con marginali cali dei rendimenti dei Governativi sia in Usa, dove il Treasury 10 anni e’ tornato sotto l’1,6% che in Europa, dove il Bund tedesco a 10 anni e’ tornato a -0,14% e l’omologo BTP italiano sotto l’1%: stamani, 25 maggio, paga 0,97% (ore 10.00 CET).
Lo spread di rendimento del BTP verso Bund 10 anni misura 114bps, in calo dai 123 del picco della scorsa settimana.
Dopo 4 sedute consecutive in calo, le commodities hanno rialzato la testa: l'indice Bloomberg Commodity ha recuperato lo 0,3% nella seduta di ieri, 24 maggio, quando e’ stato soprattutto il greggio WTI (West texas intermediate) a brillare, con un rialzo del 4%, noncurante del potenziale depressivo delle quantita’ aggiuntive che verranno probabilmente consentite all’export iraniano. Si veda il grafico.
Stamane, 25 maggio, probabilmente “ispirate” dalla pimpante chiusura di Wall Street, tutte le Borse asiatiche hanno segnato, per il quarto giorno conscutivo, rialzi di rilievo: in Cina il CSI 300 +2,2%, l’Hang Seng di Hong Kong, +1,3%, il Nikkei giapponese, +0,6%, il Kospi coreano +0,7% ed il BSE Sensex indiano +0,3%. La tecnologia esembra ritornata il settore preferito.
Confortate dai future sugli indice Usa, mediamente positivi dello 0,3%, anche in Europa tutte le Borse guadagnano discretamente, in media lo 0,4% (pre 12.30 CET).
Il bitcoin e le altre priciplai criptovalute tentano ulteriori recuperi, dopo il rimbalzo del Bitcoin di ieri, 24 maggio, +15%, dopo che Elon Musk ha rimodulato, in senso piu’ favorevole, la sua opinione sui “crypto miners Usa”, che promettono di rendere più “green” il loro operato.
Sul fronte macro europeo, stamane, in Germania, l'indice Ifo (sullaFiducia delle imprese) ha battuto le stime, rivedendo i livelli pre-pandemia: il dato sul business climate sale a 99,2 da 96,8, la current assessment a 95,7 da 94,1, le expectations a 102,9 da 101. E’ stato intanto rivisto al ribasso, al -3,1% anno su anno, il dato sul Pil del 1’ trimestre.
Di rilevo, nel pomeriggio, i numeri sulla vendita di nuove case di aprile e l’Indice di fiducia dei consumatori in Usa.
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LA FINE DEL SUPERCICLO DELLE MATERIE PRIME. E' POSSIBILE?Buongiorno ragazzi, stamani voglio condividervi un'idea riguardante il destino che potrebbero avere le materie prime nel medio periodo, prestando particolare attenzione all'inflazione, tassi di interesse e forza/debolezza del dollaro USA.
IL BOOM DELLE COMMODITIES
Siamo da aprile del 2020 godendoci il boom delle commodities. Per riassumervi questo loro comportamento, vi ho condiviso come asset l'Invesco DB Commodity Index, che non è altro che un indice che racchiude in sè, in percentuali diverse, le materie prime più conosciute. Vediamo come il prezzo è salito in maniera parabolica, segnando un rialzo dall'inizio del suo impulso ad oggi di quasi l'80%. Il rialzo di tutte le materie prime è scaturito da diversi fattori che, uno ad uno, ho sempre descritto in tutte le mie idee (per maggior chiarezza, vi consiglio di leggerle) :
1) Per il rapporto domanda/offerta, in quanto la ripresa economica è stata accompagnata da un boom di richieste da parte di tutti i Paesi mondiali: pensiamo alla Cina e a tutte le sue importazioni di materie agricole come, prime fra tutte, il mais; pensiamo alla transizione energetica che ha portato ad un'eccessiva domanda di materiali come rame e argento; pensiamo ai progetti infrastrutturali e alla conseguente richiesta di legname, alluminio e lo stesso rame; da non dimenticare l'industria automobilistica e ai connessi palladio e platino e, ancora una volta, rame. Insomma, vi ho citato solo alcuni esempi, in cui avrete sicuramente notato quanto di spicco sia stato il rame, la cui natura gli permette di essere utilizzato nei più svariati settori: non è un caso infatti che esso sia stato una delle migliori materie prime dalla metà del 2020. Non dimentichiamoci del (non meno importante) petrolio e delle scelte che l'Opec, strategicamente, ha attuato, in modo che il sottostante aumentasse il suo valore dopo i numerosi tagli all'offerta che ci ha accompagnato fino a poco tempo fa.
2) La debolezza del dollaro statunitense: dal momento che la stra gran maggioranza di materie prime sono scambiate in dollari, un dollaro più debole attira investimenti da parte di detentori di altre valute
3) Speculazione, che nel mercato c'è sempre stata, c'è e ci sarà.
LA CORRELAZIONE TRA INFLAZIONE E TASSI DI INTERESSE
E' da diverso tempo che ormai si parla continuamente di inflazione e di tassi di interesse. Ci troviamo in un periodo in cui la FED mantiene essi prossimi allo zero; l'obiettivo di questa azione è quello di favorire la crescita economica, perchè quando i tassi di interesse sono prossimi allo zero (o comunque bassi) le aziende sono più motivate a richiedere dei prestiti per i più svariati motivi; questo significa "più moneta circolante" e si sa che, più circola una moneta, più l'economica ha la possibilità di riprendersi. I tassi di interesse non sono utilizzati dalle banche centrali mondiali solo per favorire l'economica, ma anche per controllare l'inflazione: riagganciandoci al concetto precedente di "moneta circolante", più essa circola nei mercati e nell'economica di un Paese, più essa genera inflazione (ossia l'aumento dei costi dei beni); e qual'è il modo per combattere l'inflazione? I tassi di interesse! Alzando i tassi di interesse, le aziende non saranno più "incentivate" a richiedere prestiti e come conseguenza la moneta che era circolante inizia a ritirarsi.
L'INFLAZIONE INDOTTA DALLE MATERIE PRIME
Voglio precisare che l'inflazione non è soltanto indotta dai bassi tassi di interesse, ma anche da un'altra serie di fattori tra i quali rientrano anche i prezzi delle materie prime. Il motivo? Se ad esempio il prezzo del petrolio aumenta, è chiaro che i trasporti costeranno di più e, di conseguenza, anche ciò che i rifornitori trasportano aumenterà di prezzo, in maniera tale che il rifornitore stesso (anche di materie prime, per dire) possa guadagnare comunque nonostante il carburante per i trasporti sia aumentato di prezzo; pensiamo al rame o all'alluminio: se il loro prezzo è molto alto e se le infrastrutture costruite richiedono grandi quantità di queste ultime due, allora è chiaro che il prezzo delle infrastrutture stesse aumenterà, in maniera tale che l'ipotetica impresa costruttrice vada comunque a guadagnare lo stesso tanto, facendo quindi in modo che il rialzo dei prezzi di rame e alluminio non sortiscano effetto nei guadagni. Se il mais aumenta, è chiaro che anche il pane sarà poi venduto ad un prezzo più alto; ci sono tantissimi esempi, ve ne ho riportato solo alcuni di facile comprensione.
IL PROBLEMA DELL'INFLAZIONE
Nei mercati finanziari sta prendendo sempre più piede la parola "inflazione", che spaventa a tanti. Dopo la crisi dovuta al coronavirus, tutte le banche centrali hanno attuato le famose "politiche monetarie" volte a stimolare l'economica. La grande dose di denaro immessa nei mercati (non solo dalle banche centrali, ma anche dai governi) ha sostenuto il rialzo, facendo segnare ai più conosciuti S&P 500 e Nasdaq massimi storici su massimi storici. L'obiettivo della Federal Reserve (banca centrale USA) era quello di stimolare l'occupazione, cercando di eliminare il più possibile la disoccupazione. Fin'ora gli obiettivi sono stati rispettati, tant'è che questi due dati macroeconomici incrementano di mese in mese. Ritornando al paragrafo precedente, era abbastanza scontato che la gran mole di denaro in circolo presente generasse inflazione, e ciò è proprio il problema; come ho già detto, uno degli obiettivi di una banca centrale è quello di controllare l'inflazione, facendo in modo che essa oscilli in un range del 2%. L'ultimo dato ha invece mostrato che essa si attesta al 4.2% annuo rispetto allo scorso anno, valore più alto dal 2008. Questo ha allarmato tutti, ma non la FED, che sostiene che questa sia soltanto transitoria. A Powell, presidente della FED, sembra si siano quasi opposti altri colleghi quali il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan e Patrick Harker, capo della Fed di Philadelphia; essi richiedono al FED di considerare un tapering, ossia una diminuzione di quantità di denaro immessa dai mercati, in maniera tale da evitare che l'inflazione possa diventare incontrollabile. Questo potrebbe essere un primo passo verso l'aumento dei tassi di interesse (essi verranno aumentati solo quando l'economica si sarà ripresa in maniera stabile e i livelli di occupazione saranno soddisfacenti);
RAPPORTO TRA TASSI DI INTERESSE, DOLLARO E MATERIE PRIME
Se la Fed aumentasse i tassi di interesse, ciò andrebbe a rinforzare il dollaro, e questo accadrebbe perchè il dollaro, con un tasso di interesse più alto, avrebbe anche un rendimento più alto. Nei 3 punti toccati riguardo al boom delle materie prime, ho considerato il fatto che esse fossero salite anche grazie, chiaramente, ad un dollaro molto debole. La domanda ora è: se i tassi effettivamente aumentassero, potremmo comunque assistere ad un superciclo delle materie prime? Basteranno soltanto la speculazione e la dinamica di domanda/offerta per continuare a goderci questo splendido momento? Per il momento stiamo tranquilli perchè la FED dovrebbe modificarli tra la fine del 2023 e il 2024. Tuttavia, vi consiglio di studiarvi la storia delle banche centrali: potrebbe non essere la prima volta che una banca centrale non riesca più a controllare l'inflazione e, di conseguenza, si rimangi la parola e agisca prima del voluto. Vi invito (qualora foste interessati all'argomento) a leggere settimana dopo settimana i dati sull'inflazione e sull'occupazione (e disoccupazione): saranno molto utili per aver chiaro quello che la banca centrale farà.
Spero la mia idea vi possa dare uno spunto, per qualsiasi cosa o per interesse che io condivida qualche altra idea riguardante qualche altro asset contattatemi pure, faccio ciò per passione.
Buon trading!
TKO/USDT LONG TERM STILE BNB??Tokocrypto è il primo scambio di asset digitali in Indonesia ad essere registrato presso l'Indonesian Commodity Futures Trading Authority (BAPPEBTI) a novembre 11. È lo scambio di criptovaluta in più rapida crescita nel paese in termini di volume di scambi e registrazioni degli utenti.
L'obiettivo di Tokocrypto
L'obiettivo di Tokocrypto è aiutare gli indonesiani ad acquisire una più ampia conoscenza del settore e integrare la tecnologia nella società e quindi nell'economia globale.
Inoltre, dominerà il mercato del sud-est asiatico e diventerà il principale scambio di criptovalute in quest'area.
occorre poco a capire che un giorno questa crypto potrebbe percorrere le orme di bnb. vi ricordo che qualche anno fa bnb valeva circa 10 dollari adesso oltre i 550.
Tko vale circa 3 dollari...fate voi :)
da grafico notiamo una grande imput il 2 maggio che è stato assorbito lentamente fino ad oggi -12-05-2021
e se da adesso partisse un nuovo imput per raggiungere subito i 5 dollari con un profitto di oltre il 70% ? NOI SIAMO GIà DENTRO... VOI? ... CI VEDIAMO ALTRAGUARDO PER CHI CE LA FARà