Visione macro sull' OroSalve Traders, oggi voglio mostrarvi questa commodity in ottica long-term.
Sicuramente in molti saranno concentrati sul grande drop di questa notte del Gold, e quindi su un'ottica short-term che rappresenta, se non adeguatamente accompagnata da una visione macro, una considerazione miope. Questa orizzonte temporale più elevato ci mostra un solido trend rialzista in piena fase di ritraccio, dopo un nuovo massimo che ha rotto i 2000$. In questa fase di ritraccio le istituzioni stanno riposizionandosi dopo lo sviluppo di una grande accumulazione di ordini che non ha ancora dato un adeguato effetto alla causa, anche se c'è già stato un primo impulso dopo il mark-up. Statisticamente nella maggior parte dei casi XAU/USD tende a chiudere le rotture generate da accumulazioni/distribuzioni (cosa che su 1376.57 non è ancora stata fatta). Tenendo in considerazione ciò, non mi stupirebbe un ritorno su quei livelli di prezzo. In ogni caso per raggiungere nuovi massimi sarà necessaria un'adeguata riaccumulazione, per un ulteriore accumulo di ordini.
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WisdomTree Tactical Update - 14.07.2021L’inflazione Usa di giugno al 5,4% non spaventa Wall Street.
Il Dollaro ritrova slancio e risale sotto quota 1,18 verso Euro.
Notevole ottimismo tra le piccole e medie imprese americane.
L’oro consolida il rialzo recente, sopra i $ 1.800/oncia.
Ieri, 13 luglio, il dato sull’inflazione Usa, oggettivamente esplosivo, non ha impattato sul mood positivo degli investitori, pertanto registriamo un’altra seduta di record intraday a Wall Street, che suggella una serie incredibilmente favorevole nelle ultime 4 settimane: 10 giornate al rialzo delle ultime 12, che si associano ad un altro evidente exploit, quello di 7 giornate di rialzi consecutivi, dal 24 giugno al 2 luglio.
L’inflazione USA (CPI, Consumer price Index) comunicata ieri e relativa a giugno, e’ risultata di entità significativa e sopra le attese. Sia il dato “headline” (generale) che quello “core” (ex food ed energy), entrambi +0.9% mese su mese, hanno spiazzato le stime di +0,4% degli analisti, ed hanno portato la variazione anno su anno ad un allarmante +5,4% (dato headline).
Allarmante solo in teoria, visto che non ha avuto impatti negativi sugli indici azionari, che e’ stato ignorato dai titoli Governativi e che ha prodotto effetti significativi solo sul Dollaro, apprezzatosi sull’Euro sino sotto quota 1,18.
Una reazione cosi’ blanda all’impennata dei prezzi al consumo potrebbe derivare dalla convinzione che giugno abbia rappresento un picco transitorio, da cui si potra’ solo “rientrare”, e che l’esuberanza e la sostenibilità della ripresa economica in corso abbiano il respiro corto, e siano destinate a normalizzarsi.
Cio’ potrebbe accadere quando si ridimensionera’ la generosa politica fiscale emergenziale del governo Biden e quando anche la Fed (Banca Centrale americana) rivedra’ la politica monetaria, riducendo gli acquisti di obbligazioni sul mercato (cd tapering).
La Federal Reserve dovra’ comunque risolvere il dilemma tra tollerare l’accelerazione dei prezzi alla produzione (PPI), oltre che di quelli al consumo (CPI), e la necessita’ di continuare ad erogare sostegni e sussidi all’economia produttiva, comunque ancora in fase di convalescenza dalla fase pandemica acuta ed alle prese con le numerose varianti del Covid-19.
A fine seduta, qualche presa di coscienza che la pandemia non e’ ancora del tutto debellata e che l’inflazione oltre il 5% non e’ la migliore delle notizie possibili, ha ridimensionato l’ardore degli investitori azionari e qualche profit-taking si e’ materializzato: S&P 500 -0,35%, Dow Jones -0,3%, Nasdaq -0,4%.
Pur messo in ombra dal dato di CPI, nella giornata di ieri, 13 luglio, e’ stato una gradita sorpresa lo US Small Business optimism index di Giugno, che ha toccato i massimi da ottobre scorso, a 102.5 da 99.6 e stime per 99.5.
Facile notare, tra i sottoindici, il nuovo massimo storico per il “job openings hard to fill” (difficolta’ a reperire personale qualificato) e lieve ridimensionamento per gli “higher prices”, che il mese scorso avevano toccato livelli mai visti nei trenta e piu’ anni di storia del sondaggio.
Anche i numeri trimestrali delle prime banche Usa sono passati un po’ in secondo piano: in ogni caso, sia JP Morgan che Goldman Sachs hanno battuto le stime di ricavi e utile per azione. La reazione del mercato e’ stata di prendere beneficio su entrambe le azioni, con un tipico “sell on news”.
Stamane, 14 luglio, ha piacevolmente sorpreso la crescita del PIL (Prodotto interno lordo) di Singapore nel secondo trimestre, ma sui principali listini asiatici prevale il segno “meno”. Il Nikkei giapponese ha chiuso in ribasso del -0,38%, l’Hang Seng di Hong Kong -0,49%, Shanghai -1,05% e Shenzen -0,75%, il Kospi coreano -0,20%.
L’unico listino asiatico in lieve rialzo, è quello taiwanese: Taipei Index: +0,2%, avvantaggiato dall’elevata incidenza di società della tecnologia, tra le quali molti fornitori di Apple: risentono infatti dell’annuncio del colosso di Cupertino di voler incrementare del 20%, rispetto al 2020, i volumi dell’ultima generazione di iPhone.
Le materie prime, reduci da qualche giorno di recuperi, sembrano stabilizzarsi nella seduta odierna, 14 luglio: il Bloomberg Commodity segna -0,2% a 94,3 (ore 13.00 CET), mentre il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate) scambia a 74,6 Dollari/barile, in calo dello 0,7%, ridimensionando il balzo del +1,5% di ieri.
Mattinata senza spunti operativi quella di oggi, 14 luglio, per i listini azionari europei, che segnano in media un calo del -0,1% (ore 13.30 CET), mentre i futures su Wall Street vedono aperture invariate per l’Indice S&P500 e in frazionale rialzo per il Nasdaq (+0,3%). L’oro consolida “quota 1.800 Dollari/oncia (+0,4% a 1.817), tornando a rivestire la sua funzione difensiva.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 09.07.2021Giornata per le Borse europee ed Usa: preoccupa la variante Delta.
In ripresa il Prezzo del petrolio, dopo il dato sulle scorte Usa.
La banca Centrale Europea tollerera’ inflazione sopra il 2%.
L’oro torna sopra $ 1.800/oncia. Il piu’ classico “bene rifugio” torna a piacere.
La correzione lungamente attesa si e’ materializzata nella seduta borsitica di ieri, 8 luglio, con tutte le Borse europee pesantemente negative, sui timori per le ricadute sulla ripresa economica che potrebbero derivare dalla diffusione della “variante delta” del Covid-19.
La giornata e’ stata sin dall’inizio contraddistinta dal riemergere violento della risk aversion, con gli indici rapidamente in ampio calo similmente ai rendimento dei Governativi, gli spreads della “periferia” europea in allargamento, e la pressione venditrice sulle materie prime.
Il FtseMib italiano ha perso il -2,54%, il Ftse100 britannico il -1,68%, il Dax tedesco il -1,77% ed il Cac40 francese il -2,01%. I maggiori cali hanno riguardato i titoli ciclici, industriali, materie prime, media, distribuzione al dettaglio e, naturalmente banche.
Anche Wall Street ha vissuto, su scala minore, una giornata di cali: Dow Jones -0,76%, Nasdaq -0,72%, S&P500 -0,85%. Certamente la miglior resistenza dei colossi tecnologici ha contribuito a contenere la discesa degli indici.
In generale, sui mercati finanziari, sembra diffondersi l’idea che la fase di re-opening abbia perso qualcosa del suo slancio iniziale, e che la variante Delta possa originare qualche ridimensionamento delle previsioni sul trimestre estivo. Questo riporta in luce le piccole delusioni su alcuni dati macro Usa ed Europei della scorsa settimana, come ad esempio quello degli ordini all’industria tedeschi e della fiducia delle imprese di servizi negli Stati Uniti.
Inoltre, per esperienza dello scorso anno, quando si teme un rallentamento della crescita, gli investitori sono inclini a pensare che l’economia degli Stati Uniti sia piu’ resistente e reattiva di quella europea, poiche piu’ flessibile e meglio predisposta ad un’azione coordinata tra imprese, autorita’ politiche e banca centrale.
Tra gli eventi salienti della giornata di ieri, 8 luglio, c’era la pubblicazione della “revisione della strategia dell’ECB” (Banca Centrale Europea), il cui punto cruciale e’ la ridefinizione del target di inflazione, mutato da “sotto, ma vicino al 2%”, al 2% con possibilità di temporaneo sforamento, e la maggiore attenzione alle fasi di significativo scostamento al ribasso, che la Banca centrale si impegna a contrastare con politiche monetarie molto decise.
Pur confermando l’Harmonized Index of Consumer Prices (HICP) come parametro di riferimento, esso sara’ integrato da un’indicazione dei “costi del vivere in una casa di proprietà”, elemento che rispetto ad oggi, potrebbe aumentare l’inflazione misurata.
La Signora Lagarde non si e’ dilungata sulle conseguenze concrete di questa revisione, ma ha lasciato intuire la convinzione della banca centrale che vedremo l’inflazione accelerare nei prossimi mesi, ma che il fenomeno rientrera’in autunno. Pertanto, l’attuale politica monetaria iper-espansiva, nel breve, non sara’ combiata.
Sul mercato valutario ieri, 8 luglio, si e’ notato un progressivo indebolimento del Dollaro contro Yen ed Euro, ma anche le valute emergenti e la Sterlina inglese hanno perso terreno nei confronti della moneta unica.
Il mercato del lavoro negli US, dopo il recupero dei mesi scorsi, fatica a migliorare ulteriormente. Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono rimaste stabili: 373.000 da 371.000 e stime per 350.000. Il numero dei percettori “continuativi” è calato invece oltre le attese: 3,339 milioni da 3,484, e stime per 3,35.
Stamattina, 9 luglio, le maggiori Borse asiatiche scontano, senza drammatizzare, le chiusure pesantemente negative in Europa ed Usa ed i timori sul diffondersi delle varianti del virus. L’Indice Nikkei giapponese ha chiuso a -0,7%, l’MSCI Asia Pacific a -1,1%, il Kospi coreano a di Seul -1,1%, il ChinaA50 -0,6%, Taiwan -1,2%. Rimbalza dello 0,5% l’Hang Seng di Hong Kong, reduce da 8 sedute negative ed una settimana da dimenticare (-4,8% cumulato).
La pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo ed alla produzione cinesi della scorsa notte (9 luglio) rivelano che i primi sono saliti in giugno dell’1,1%, meno delle attese, mentre i secondi, con +8,8%, fanno segnare il più forte incremento annuale degli ultimi 13 anni, peraltro in linea con le stime.
Il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate), spinto dal calo sulle scorte di greggio degli Stati Uniti, punta nuovamente al rialzo e stamattina tratta a 73,9 Dollari/barile (ore 13.00 CET).
Le materie prime, dopo la fase di assetamento delle ultime 8 settimane, tentano il recupero, con l’indice Bloomberg Commodity che vale 93,1, +0,6% (ore 13.00 CET).
L’oro, dopo il recupero delle ultime 3 settimane, resiste sopra i 1.800 Dollari/oncia e sembra aver ritrovato interesse come investimento difensivo in molti gestori multi-asset.
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WisdomTree Tactical Update - 24.06.2021Giornata di cali sui mercati azionari europei, nonostante i buoni dati macro PMI Eurozona
Qualche segnale contrastante dai dati macro negli Stati Uniti
Rallentano le vendite di case nuove negli Usa, pesano gli aumenti di prezzo di legname ed altre materie prime
Petrolio ai massimi da 3 anni, grazie a domanda in crescita e calo scorte Usa.
L’effetto tranquillizzante dell’audizione alla Camera del Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale Americana), Jerome Powell, assieme ai positivi indicatori macro sull'economia dell’Eurozona, con indice Pmi (Purchasing Managers Index) composito salito a 59,2 punti in giugno (massimo dal 2006), avrebbero potuto dare sostegno alle Borse europee, invece ha prevalso la cautela.
Tutti i listini del “vecchio continente” hanno terminato la seduta di ieri, 23 giugno, in perdita. L’indice FTSE Mib italiano ha segnato -0,94%, il Ftse100 britannico -0,23%, il Cac40 parigino -0,91%, l’Ibex di Madrid -0,82%, e il Dax30 tedesco -1,15%.
Anche Wall Street si e’ mossa poco, col Dow Jones che ha terminato la giornata in lieve ribasso, -0,07% e lo Standard&Poor’s 500 invariato, +0,01%. Il listino tecnologico Nasdaq, con un minimo rialzo, +0,14%, ha stabilito un ulteriore record storico.
La prospettiva delle aziende tecnologiche, evidentemente, ha la meglio sui timori per l’esito della discussione della Commissione Giustizia della Camera Usa su ben sei progetti di legge che puntano a limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche tra cui Facebook, Google Apple, Amazon: seguiremo con attenzione gli sviluppi.
Giornata importante, quella di ieri, sul versante ”macro”. L'economia europea è in ripresa, e la crescita della domanda per consumi e investimenti sospingono finalmente gli indici dei servizi (PMI relativo salito a 58,0 da 55,2) oltre a quelli della manifattura, testimoniando l’effetto benefico del re-opening.
Qualche indicazione contrastante e’ emersa invece dai dati Usa di giugno diffusi nel pomeriggio di ieri, 23 maggio.
Mantre l'indice PMI manifatturiero è aumentato a giugno per la tredicesima volta consecutiva, da 61,5 a 62,8 punti, verso stime di 61,5. L'attività nei servizi registra invece una flessione a 64,8 punti, dopo il dato record di maggio a 70,1. Stiamo comunque parlando di una robusta espansione economica.
Anche le vendite di case nuove in maggio negli Stati Uniti hanno un po’ deluso, con un calo del -5,9%, curiosamente identico al dato di aprile, a 769.000, contro attese di 859.000.
Pur senza grande impatto sui mercati, segnaliamo che nel 1’ trimestre del 2021 il deficit USA delle partite correnti è aumentato del +11,8% a $ 196 miliardi, rispetto al trimestre precedente, e pari al 3,6% del prodotto interno lordo, in peggioramento rispetto al 3,3% del 4’ trimestre 2020.
Ha invece fatto notizia ieri, 23 maggio, il crollo delle azioni Fanny Mae (Federal National Mortgage Association), una delle 2 Società a controllo statale che ha in garanzia, per circa $ 11 trilioni, una larga fatta dei mutui immobiliari americani.
Il collasso del prezzo dell’azione si deve alla decisione della Corte Suprema di rigettare l’appello di alcuni detentori dei suoi bond contro la decisione del Board di Fanny Mae di riservare il suo primo utile al Ministro del Tesoro Usa.
Il Treasury Note decennale rende l’1,50%, incorporando attese di inflazione in ridimensionamento nei prossimi mesi: considerato che sulla scadenza a 2 anni il rendimento e’ attorno a 0,25%, si deduce che il differenziale tra le 2 scadenze e’ sceso a 125bps, da circa 160 bps di fine marzo.
Questa riduzione della pendenza della curva dei tassi (in inglese “steepening”) normalmente e’ un indicatore anticipatore (1 o 2 trimestri) di rallentamento dell’economia.
Non e’ detto che lo sia anche questa volta, poiche’ molto dipende dalle scelte della FED (Banca Centrale Americana), nei prossimi mesi, sul tema dei tassi e del “tapering” (riduzione graduale degli acquisti di titoli obbligazionari sul mercato).
Il petrolio conferma i massimi recenti, col WTI (West Texas Intermediate) a 73,5 Dollari/barile, +0,6% ed il Brent (European North Sea) a 75,6 Dollari/barile (+0,6%, ore 10.30 CET) ). sostenuti da una domanda globale di gasoline e jet fuel in piena ripresa e dal calo delle scorte strategiche Usa, ai minimi degli ultimi tre anni.
Qualche cedimento si nota su altre commodities, come i metalli industriali ed il legname, ben sintetizzato, stamattina, dal -0,3% del Bloomberg Commodity Index (ore 8.00 CET).
Stamane, in Asia, poche novita’: il Nikkei 225 giapponese ha segnato -0,05%, e nel China cluster” si notano Shanghai a +0,025 e l’Hang Seng di Hong King a +0,35%. Buona intonazione per il Kospi50 coreano, +0,32% e per il Sensex indiano, +0,42%.
Le piazze azionarie europee sono positive, guadagnando mediamente il +0,7%. Futures su Wall Street in rialzo di circa 0,4% (ore 10.45 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri .
NATURAL GAS: RESISTENZA CHIAVE A QUOTA 3.36 DOLLARII prezzi del #Gas naturale, dopo aver raggiunto un picco a $3.36, hanno perso di slancio ritirandosi nell'area attualmente battuta a $3.20.
Le notizie che impattano direttamente sul prezzo del NGas sono soprattutto riferite alle condizioni meteo negli Stati Uniti: il #Commodity Weather Group, nel suo ultimo bollettino, ha indicato che sono attese temperature superiori alla media nella costa occidentale, mentre nel resto degli Stati Uniti vi sarà un mix di temperature da “normali a inferiori alla norma dal 26 giugno al 5 luglio”, il che dovrebbe frenare la domanda di gas naturale per la produzione di energia elettrica per alimentare l'aria condizionata. I dati EIA sulle scorte della settimana scorsa sono state ben al di sotto delle attese previste dagli analisti creando una discreta #volatilità nei prezzi ma senza innescare una direzionalità precisa.
L'aspetto tecnico mostra un #trend che rimane rialzista nonostante la pausa delle ultime sedute.
Una rottura del #supporto a $3.15 potrebbe innescare una discesa più ampia, provocata dall'attivazione di ordini short sotto quel livello. Invece un rimbalzo su quel valore fornirebbe un segnale di continuazione del trend rialzista verso il livello di resistenza posto a $3.36
Possibile Long Daily sul GoldIl Gold è un mercato che vola ma un ritorno sulla fascia di prezzo dei 1840/1860 potrebbe darci l’opportunità di un'entrata al rialzo.
Perciò:
Entrata Long dalla fascia di prezzo dei 1840/1860
Target il livello di prezzo dei 1940
Semplice No! Saluti a tutti.
Operazione su Biofarmaceutica #CCXIInteressante idea di trading su prezzi da Penny stock su questa bio farmaceutica statunitense. Dal punto di vista tecnico ci appoggiamo alla divergenza rialzista daily del Commodity Channel Index. Dunque una short Put in altezza 7.50 dollari, colpendo denaro 3.08 dollari.
Se il mercato dovrebbe ritornarci contro, pronti a farsi assegnare le azioni, la società ha buoni fondamentali con un Revenue di 10.35 M e un aumento del ultimo trimestre del 72.32%
TKO/USDT LONG TERM 100% DI PROFITTOTKO TOKEN INDONESIANO DI BINANCE.
Analisi 1D
proveniamo da un flash crash da tutto il mercato. e non possiamo che fare acquisti con prezzi davvero ridicoli che un giorno potrebbero valere una fortuna... come TKO.
ha un potenziale enorme per il futuro.
COSA è TKO? Tokocrypto è il primo scambio di asset digitali in Indonesia ad essere registrato presso l'Indonesian Commodity Futures Trading Authority (BAPPEBTI) a novembre 11. È lo scambio di criptovaluta in più rapida crescita nel paese in termini di volume di scambi e registrazioni degli utenti.
QUALI VANTAGGI HANNO I POSSESSORI DI TKO?: i possessori di token TKO avranno diritto a sconti sulle commissioni di transazione, godere di airdrop, scambiare token in premi e altri incentivi.
RSI: RSI è nettamente in ipervenduto e crediamo che questa crypto non ci metterà tanto tempo a salire.
si ricorda la scalata di BNB... tko potrebbe fare esattamente la stessa identica cosa in futuro non molto lontano.
WisdomTree Tactical Update - 27.05.2021L’oro rivede quota $ 1.900/oncia, il Dollaro debole aiuta
Le banche centrali rassicurano, e I tassi tornano a scendere
Borse stabili attorno ai massimi, strette tra crescita degli utili e paure sui tassi
La Cina conferma iniziative contro speculazioni sulle materie prime
La volatilita ridotta e’ stata la caratteristica principale della giornata borsistica di ieri, 26 maggio. L’indice VIX, che misura la volatilita’ delle opzioni scambiate sull’indice S&P500, e’ sceso a 17,34, ma, piu’ in generale, le oscillazioni intraday e le variazioni degli indici europei, a fine giornata, sono state realmente minime.
Un po’ piu’ direzionali gli andamenti dei listini Usa, dove a spiccare e’ stato il Russel2000, +1,89%, testimoniando il favore degli investitori verso le societa’ di media capitalizzazione e un po’ lontane dai riflettori. Praticamente invariato il Dow Jones, +0,03%, un po’ piu’ vivaci lo S&P500, +0,19%, ed il Nasdaq +0,59%.
I mercati azionari sembrano dunque sospesi tra le attese di forte crescita dei profitti aziendali dovuti alla rapida ripresa economica, ed il dubbio che i multipli di valutazione, tutti sopra le proprie medie storiche, possano ridimensionarsi.
Sembra essersi attenuato, a giudicare dai tassi di interesse obbligazionari in calo, il timore che le banche centrali possano rallentare (“tapering”), i loro ritmi di acquisti sul mercato.
Peraltro, sono proprio i programmi straordinari di stimolo fiscale e monetario a determinare l’esuberanza della domanda, a lungo repressa dalle restrizioni, e le pressioni rialziste sui prezzi, col possibile rischio di indurre le banche centrali ad anticipare i tempi del “tapering”.
Come commentato nei giorni scorsi, diversi membri della Fed (Banca Centrale Americana) hanno confermato, su un orizzonte prevedibile, la politica monetaria super-espansiva, giustificandola con la volonta’ di centrare, anzitutto, l’obbiettivo di livelli di occupazione pre-Covid, con un certo livello di tolleranza verso transitorie fiammate dei prezzi.
Le loro rassicurazioni hanno prodotto l’effetto desiderato di ridurre il livello dei tassi e la volatilita’ dei prezzi dei titoli governativi. (vedere grafico a pag.2).
Il rendimento del Treasury 10 anni, ad esempio, si fissa oggi, 27 maggio, a 1,58% (ore 12.00 CET), e tratta in un trading range di soli 7 pbs nelle ultime 2 settimane.
Di tale incertezza sembrano avvantaggiarsi i metalli preziosi, col prezzo dell’oro che ieri ha superato i $ 1.900 Dollari/oncia, toccando il livello piu’ alto di quest’anno.
Piu’ stabile, invece, il prezzo del petrolio, la commodity piu’ importante, poco impattato dal dato sulle scorte settimanali, risultate in deciso calo.
Stamane, 27 maggio, osserviamo andamenti misti delle princpali borse asiatiche, con i listini “domestici” cinesi che registrano i maggiori progressi, forse speranzosi sul riavvio dei colloqui commerciali tra USA e Cina, i primi dell’”era Biden“: Shenzhen +0,70%, Shanghai +0,43%.
Le autorita’ cinesi, similmente a quelle americane ed europee guardano preoccupate all’evoluzione di inflazione e dei tassi, al punto da “invitare” le banche commerciali a sospendere la vendita ai clienti di strumenti basati sulle commodities, allo scopo di contrastare la speculazione ed un eccessivo rialzo dei prezzi delle materie prime.
L’oro continua ad essere ben richiesto, e conferma quota $ 1.900/oncia, giovandosi delle parole rassicuranti delle banche centrali e della debolezza del Dollaro.
Tentano il recupero, senza grande convinzione, le criptovalute, lontane dai fasti di aprile e reduci da tre settimane difficili.
L’Hang Seng di Hong Kong ha chiuso a -0,04%, il Kospi coreano a -0,09%, mentre sul Nikkei giapponese, -0,33%, pesano ancora le misure di contenimento della pandemia. Le borse europee, a fine mattinata (ore 12.15 CET) sono marginalmente positive, Stoxx600 +0,10%, con qualche spunto solo per i settori ciclici e le banche, scontando la debolezza dei future Usa, frazionalmente negativi.
Sul versante del reddito fisso si prospetta una nuova giornata tranquilla per i governativi europei, con rendimenti stabili per il decennale tedesco, -,20% e in lieve calo per l’omologo BTP italiano, +0,91%. Lo spread scende di 2 bps a 111, rispetto alla chusura di ieri, 26 maggio.
Forse hanno prodotto un effetto rasserennte le parole di Fabio Panetta, membro del board della ECB (Banca Centrale europea), che ha ribadito che le circostanze suggeriscono il mantenimento degli attuali livelli di acquisti col programma Pepp (Pandemic emergency purchase program).
Sul fronte macroeconomico, nel pomeriggio di oggi, 27 giugno, l’attenzione si concentrera’ sulla 2’ lettura del GDP (Prodotto interno lordo) Usa del 1’ trimestre, e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (Jobless claims).
Intanto, si avvicina la data del 4 giugno, e la pubblicazione del labour market report di maggio, dove gli investitori sperano in buoni numeri che riscattino quelli relativamente deboli di aprile.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 25.05.2021Elon Mask, questa volta, da’ una mano alle criptovalute.
Tre membri della FED ribadiscono che l’inflazione rientrera’ nella norma.
Il petrolio recupera, segno che il maggior export iraniano non spaventa.
Tornano, per ora, a scendere i tassi sui Govies, in Usa ed Europa
Ieri, 24 maggio, numerose Borse europee erano chiuse per la festa della Pentecoste: le altre hanno lavorato a ritmi ridotti, ma con discreti progressi, come sintetizza il +0,22% dell’Eurostoxx50 ed il -0,34% del FtseMib italiano, che vale pero’ +0,55% se nettato dall’effetto “stacco dividendi” che pesava -0,89%. Il Cac40 francese e’ progredito del +0,35%, il Ftse100 inglese del +0,48%.
L’allarme inflazione, almeno in Europa, e’ meno sentito, ed i progressi sul versante della pandemia e delle vaccinazioni aiutano il sentiment degli investitori verso le azioni, ritenute, giustamente, l’asset class meglio esposta alla ripresa economica.
Inoltre, dopo oltre 15 mesi di “confinamento” forzato, tornano ad essere programmati incontri istituzionali europei, che favoriscono il dialogo ed il coordinamento degli sforzi congiunti di rilancio.
Ieri, 24 giugno, e’ stata una giornata particolarmente ricca di dichiarazioni da parte di alti rappresentanto delle Banche centrali, sia della FED (Federal Reserve) americana che di quella britannica (BOE).
Lael Brainard (Governatrice, Membro del Board della FED), James Bullard (FED di St Louis) e Raphael Bostic (FED di Atlanta) hanno ribadito la convinzione che gli aumenti dei prezzi che stiamo osservando, e che potrebbero anche accelerare nei prossimi mesi, non avranno lunga vita.
Cio’ perche’ sono determinati da un transitorio squilibrio tra domanda, ripartita molto in fretta, e offerta, impattata dai “colli di bottiglia” della logistica mondiale.
Queste fiammate inflattive sono destinate a rientrare in un “path” naturale di moderazione dei prezzi, a sua volta effetto dell’invecchiamento della popolazione nelle aree economicamente piu’ ricche e sviluppate del Mondo. Staremo a vedere.
Sullo stesso tema si e’ speso anche il Governatore della BoE Andrew Bailey, il quale ha sostenuto che il recente brusco rialzo dei prezzi in UK dovrebbe essere temporaneo e causato da fattori esogeni ben precisi e individuati: la politica monetaria restera’ espansiva ancora per il tempo necessario a favorire una rapida ripresa.
Tornando agli indici azionari di ieri, 24 maggio, quelli di Wall Street sono stati molto piu’ brillanti di quelli europei, col Nasdaq che consolida la ripresa dopo 4 settimane di flessioni ininterrotte. Tutti i principali indici hanno chiuso vicino ai massimi, con lo S&P500 a 0,99%, il Dow Jones a +0,54%, e il Nasdaq a 1,41%.
Anche il “reddito fisso” ha vissuto una buona giornata, con marginali cali dei rendimenti dei Governativi sia in Usa, dove il Treasury 10 anni e’ tornato sotto l’1,6% che in Europa, dove il Bund tedesco a 10 anni e’ tornato a -0,14% e l’omologo BTP italiano sotto l’1%: stamani, 25 maggio, paga 0,97% (ore 10.00 CET).
Lo spread di rendimento del BTP verso Bund 10 anni misura 114bps, in calo dai 123 del picco della scorsa settimana.
Dopo 4 sedute consecutive in calo, le commodities hanno rialzato la testa: l'indice Bloomberg Commodity ha recuperato lo 0,3% nella seduta di ieri, 24 maggio, quando e’ stato soprattutto il greggio WTI (West texas intermediate) a brillare, con un rialzo del 4%, noncurante del potenziale depressivo delle quantita’ aggiuntive che verranno probabilmente consentite all’export iraniano. Si veda il grafico.
Stamane, 25 maggio, probabilmente “ispirate” dalla pimpante chiusura di Wall Street, tutte le Borse asiatiche hanno segnato, per il quarto giorno conscutivo, rialzi di rilievo: in Cina il CSI 300 +2,2%, l’Hang Seng di Hong Kong, +1,3%, il Nikkei giapponese, +0,6%, il Kospi coreano +0,7% ed il BSE Sensex indiano +0,3%. La tecnologia esembra ritornata il settore preferito.
Confortate dai future sugli indice Usa, mediamente positivi dello 0,3%, anche in Europa tutte le Borse guadagnano discretamente, in media lo 0,4% (pre 12.30 CET).
Il bitcoin e le altre priciplai criptovalute tentano ulteriori recuperi, dopo il rimbalzo del Bitcoin di ieri, 24 maggio, +15%, dopo che Elon Musk ha rimodulato, in senso piu’ favorevole, la sua opinione sui “crypto miners Usa”, che promettono di rendere più “green” il loro operato.
Sul fronte macro europeo, stamane, in Germania, l'indice Ifo (sullaFiducia delle imprese) ha battuto le stime, rivedendo i livelli pre-pandemia: il dato sul business climate sale a 99,2 da 96,8, la current assessment a 95,7 da 94,1, le expectations a 102,9 da 101. E’ stato intanto rivisto al ribasso, al -3,1% anno su anno, il dato sul Pil del 1’ trimestre.
Di rilevo, nel pomeriggio, i numeri sulla vendita di nuove case di aprile e l’Indice di fiducia dei consumatori in Usa.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
LA FINE DEL SUPERCICLO DELLE MATERIE PRIME. E' POSSIBILE?Buongiorno ragazzi, stamani voglio condividervi un'idea riguardante il destino che potrebbero avere le materie prime nel medio periodo, prestando particolare attenzione all'inflazione, tassi di interesse e forza/debolezza del dollaro USA.
IL BOOM DELLE COMMODITIES
Siamo da aprile del 2020 godendoci il boom delle commodities. Per riassumervi questo loro comportamento, vi ho condiviso come asset l'Invesco DB Commodity Index, che non è altro che un indice che racchiude in sè, in percentuali diverse, le materie prime più conosciute. Vediamo come il prezzo è salito in maniera parabolica, segnando un rialzo dall'inizio del suo impulso ad oggi di quasi l'80%. Il rialzo di tutte le materie prime è scaturito da diversi fattori che, uno ad uno, ho sempre descritto in tutte le mie idee (per maggior chiarezza, vi consiglio di leggerle) :
1) Per il rapporto domanda/offerta, in quanto la ripresa economica è stata accompagnata da un boom di richieste da parte di tutti i Paesi mondiali: pensiamo alla Cina e a tutte le sue importazioni di materie agricole come, prime fra tutte, il mais; pensiamo alla transizione energetica che ha portato ad un'eccessiva domanda di materiali come rame e argento; pensiamo ai progetti infrastrutturali e alla conseguente richiesta di legname, alluminio e lo stesso rame; da non dimenticare l'industria automobilistica e ai connessi palladio e platino e, ancora una volta, rame. Insomma, vi ho citato solo alcuni esempi, in cui avrete sicuramente notato quanto di spicco sia stato il rame, la cui natura gli permette di essere utilizzato nei più svariati settori: non è un caso infatti che esso sia stato una delle migliori materie prime dalla metà del 2020. Non dimentichiamoci del (non meno importante) petrolio e delle scelte che l'Opec, strategicamente, ha attuato, in modo che il sottostante aumentasse il suo valore dopo i numerosi tagli all'offerta che ci ha accompagnato fino a poco tempo fa.
2) La debolezza del dollaro statunitense: dal momento che la stra gran maggioranza di materie prime sono scambiate in dollari, un dollaro più debole attira investimenti da parte di detentori di altre valute
3) Speculazione, che nel mercato c'è sempre stata, c'è e ci sarà.
LA CORRELAZIONE TRA INFLAZIONE E TASSI DI INTERESSE
E' da diverso tempo che ormai si parla continuamente di inflazione e di tassi di interesse. Ci troviamo in un periodo in cui la FED mantiene essi prossimi allo zero; l'obiettivo di questa azione è quello di favorire la crescita economica, perchè quando i tassi di interesse sono prossimi allo zero (o comunque bassi) le aziende sono più motivate a richiedere dei prestiti per i più svariati motivi; questo significa "più moneta circolante" e si sa che, più circola una moneta, più l'economica ha la possibilità di riprendersi. I tassi di interesse non sono utilizzati dalle banche centrali mondiali solo per favorire l'economica, ma anche per controllare l'inflazione: riagganciandoci al concetto precedente di "moneta circolante", più essa circola nei mercati e nell'economica di un Paese, più essa genera inflazione (ossia l'aumento dei costi dei beni); e qual'è il modo per combattere l'inflazione? I tassi di interesse! Alzando i tassi di interesse, le aziende non saranno più "incentivate" a richiedere prestiti e come conseguenza la moneta che era circolante inizia a ritirarsi.
L'INFLAZIONE INDOTTA DALLE MATERIE PRIME
Voglio precisare che l'inflazione non è soltanto indotta dai bassi tassi di interesse, ma anche da un'altra serie di fattori tra i quali rientrano anche i prezzi delle materie prime. Il motivo? Se ad esempio il prezzo del petrolio aumenta, è chiaro che i trasporti costeranno di più e, di conseguenza, anche ciò che i rifornitori trasportano aumenterà di prezzo, in maniera tale che il rifornitore stesso (anche di materie prime, per dire) possa guadagnare comunque nonostante il carburante per i trasporti sia aumentato di prezzo; pensiamo al rame o all'alluminio: se il loro prezzo è molto alto e se le infrastrutture costruite richiedono grandi quantità di queste ultime due, allora è chiaro che il prezzo delle infrastrutture stesse aumenterà, in maniera tale che l'ipotetica impresa costruttrice vada comunque a guadagnare lo stesso tanto, facendo quindi in modo che il rialzo dei prezzi di rame e alluminio non sortiscano effetto nei guadagni. Se il mais aumenta, è chiaro che anche il pane sarà poi venduto ad un prezzo più alto; ci sono tantissimi esempi, ve ne ho riportato solo alcuni di facile comprensione.
IL PROBLEMA DELL'INFLAZIONE
Nei mercati finanziari sta prendendo sempre più piede la parola "inflazione", che spaventa a tanti. Dopo la crisi dovuta al coronavirus, tutte le banche centrali hanno attuato le famose "politiche monetarie" volte a stimolare l'economica. La grande dose di denaro immessa nei mercati (non solo dalle banche centrali, ma anche dai governi) ha sostenuto il rialzo, facendo segnare ai più conosciuti S&P 500 e Nasdaq massimi storici su massimi storici. L'obiettivo della Federal Reserve (banca centrale USA) era quello di stimolare l'occupazione, cercando di eliminare il più possibile la disoccupazione. Fin'ora gli obiettivi sono stati rispettati, tant'è che questi due dati macroeconomici incrementano di mese in mese. Ritornando al paragrafo precedente, era abbastanza scontato che la gran mole di denaro in circolo presente generasse inflazione, e ciò è proprio il problema; come ho già detto, uno degli obiettivi di una banca centrale è quello di controllare l'inflazione, facendo in modo che essa oscilli in un range del 2%. L'ultimo dato ha invece mostrato che essa si attesta al 4.2% annuo rispetto allo scorso anno, valore più alto dal 2008. Questo ha allarmato tutti, ma non la FED, che sostiene che questa sia soltanto transitoria. A Powell, presidente della FED, sembra si siano quasi opposti altri colleghi quali il presidente della Fed di Dallas Robert Kaplan e Patrick Harker, capo della Fed di Philadelphia; essi richiedono al FED di considerare un tapering, ossia una diminuzione di quantità di denaro immessa dai mercati, in maniera tale da evitare che l'inflazione possa diventare incontrollabile. Questo potrebbe essere un primo passo verso l'aumento dei tassi di interesse (essi verranno aumentati solo quando l'economica si sarà ripresa in maniera stabile e i livelli di occupazione saranno soddisfacenti);
RAPPORTO TRA TASSI DI INTERESSE, DOLLARO E MATERIE PRIME
Se la Fed aumentasse i tassi di interesse, ciò andrebbe a rinforzare il dollaro, e questo accadrebbe perchè il dollaro, con un tasso di interesse più alto, avrebbe anche un rendimento più alto. Nei 3 punti toccati riguardo al boom delle materie prime, ho considerato il fatto che esse fossero salite anche grazie, chiaramente, ad un dollaro molto debole. La domanda ora è: se i tassi effettivamente aumentassero, potremmo comunque assistere ad un superciclo delle materie prime? Basteranno soltanto la speculazione e la dinamica di domanda/offerta per continuare a goderci questo splendido momento? Per il momento stiamo tranquilli perchè la FED dovrebbe modificarli tra la fine del 2023 e il 2024. Tuttavia, vi consiglio di studiarvi la storia delle banche centrali: potrebbe non essere la prima volta che una banca centrale non riesca più a controllare l'inflazione e, di conseguenza, si rimangi la parola e agisca prima del voluto. Vi invito (qualora foste interessati all'argomento) a leggere settimana dopo settimana i dati sull'inflazione e sull'occupazione (e disoccupazione): saranno molto utili per aver chiaro quello che la banca centrale farà.
Spero la mia idea vi possa dare uno spunto, per qualsiasi cosa o per interesse che io condivida qualche altra idea riguardante qualche altro asset contattatemi pure, faccio ciò per passione.
Buon trading!
TKO/USDT LONG TERM STILE BNB??Tokocrypto è il primo scambio di asset digitali in Indonesia ad essere registrato presso l'Indonesian Commodity Futures Trading Authority (BAPPEBTI) a novembre 11. È lo scambio di criptovaluta in più rapida crescita nel paese in termini di volume di scambi e registrazioni degli utenti.
L'obiettivo di Tokocrypto
L'obiettivo di Tokocrypto è aiutare gli indonesiani ad acquisire una più ampia conoscenza del settore e integrare la tecnologia nella società e quindi nell'economia globale.
Inoltre, dominerà il mercato del sud-est asiatico e diventerà il principale scambio di criptovalute in quest'area.
occorre poco a capire che un giorno questa crypto potrebbe percorrere le orme di bnb. vi ricordo che qualche anno fa bnb valeva circa 10 dollari adesso oltre i 550.
Tko vale circa 3 dollari...fate voi :)
da grafico notiamo una grande imput il 2 maggio che è stato assorbito lentamente fino ad oggi -12-05-2021
e se da adesso partisse un nuovo imput per raggiungere subito i 5 dollari con un profitto di oltre il 70% ? NOI SIAMO GIà DENTRO... VOI? ... CI VEDIAMO ALTRAGUARDO PER CHI CE LA FARà
GOLD vicino ad un’importantissima resistenzaBuongiorno a tutti, eccoci qua davanti al grafico dell’oro. Dopo un grande ritracciamento al rialzo, finalmente l’oro si trova nei pressi di un’importante resistenza e questo ci da modo di preparare con tutta la calma la nostra entrata e provare a sfruttare il trend ribassista dell’ultimo anno.
Andiamo direttamente sul grafico giornaliero dove troviamo molto rapidamente tutte le indicazioni di cui abbiamo bisogno:
Come notiamo sono 3 gli elementi a nostro favore.
1) Il trend di più lungo periodo è ribassista
2) Ci troviamo su un’ottima resistenza
3) Stiamo per eseguire un terzo tocco della trendline ribassista principale
Come se non bastasse, quel livello coincide perfettamente con un 50% di ritracciamento di Fibonacci. A questo punto direi che è un’occasione veramente ghiotta. Ma come operare in questo caso? Bhe le possibili strade sono 2:
Possiamo inserire un ordine pendente limite in short sul livello che vi ho mostrato (a circa 1865) oppure per i più precisi conviene aspettare che il prezzo disegni nei pressi di quel livello una candela di inversione (come sapete io amo attendere la shooting star).
Non c’è molto altro da aggiungere, livelli così importanti capitano davvero raramente dunque senza fasciarsi troppo la testa opererò su questa commodity, ponendo il mio target nel lungo periodo presso i minimi precedenti a 1685.
GOLD: ATTENZIONE AL DOPPIO MASSIMOIl prezzo dell'#oro, dopo la seduta rialzista di ieri, sembra voler ritestare la forza del supporto a $1784 prima di tornare eventualmente sulla resistenza raggiunta ieri a $1798, zona già testata la scorsa settimana. Va sottolineato che il valore di resistenza si trova poco sotto dell'area chiave principale posta a $1800 e questo potrebbe portare a nuove prese di beneficio. I fattori che hanno contribuito al forte movimento al rialzo sono stati sia la debolezza del #dollaro americano sia i rendimenti in discesa sui titoli del Tesoro USA a 10 anni in seguito alla diffusione del dato #ISM relativo al rapporto manifatturiero USA di aprile, che si è attestato a 60,7 (ben al di sotto quindi delle previsioni che prevedevano un valore pari o superiore ai 65 punti).
I dati sulla domanda di oro fisico sembrano segnalare una ripresa soprattutto in Cina, il mercato più importante al mondo, con valori record intorno a 286 tonnellate nel primo trimestre del 2021.
Nello stesso periodo, secondo i dati rilasciati dal WGC, gli ETF che comprano oro a seconda della richiesta da parte dei grandi investitori occidentali, hanno disinvestito 177,9 tonnellate. Dal punto di vista tecnico, il superamento dell'area chiave a $1800, potrebbe imprimere una decisa fase direzionale per l'oro a patto che il supporto indicato dalla nuvola rossa #Ichimoku non venga violato.
Le ultime 2 settimane del PetrolioLe quotazioni del petrolio nelle utime due settimane si stanno muovendo all'interno di un'ampio trading range compreso tra area 62 e area 57 Dollari.
Entrando maggiormente nel dettaglio, due sono le resistenze coinvolte: la prima è il 62,04 massimo del 22marzo 2021 e la seconda è invece a quota 62,27 del 30 marzo 2021.
Scorrendo verso la parte bassa del grafico troviamo un livello statico che ha dimostrato nei giorni del 31/03 e 01/04 di aver svolto egregiamente il ruolo supportivo a 58,85 e infine arriviamo alla parte bassa del range con il supporto a 57,25 minimo del 23 marzo 2021.
Osservando il volume profile ad intervallo di sessione risulta evidente come nella settimana del 22 - 26 marzo i poc di giornata fossero concentrati alle estremità del box creatosi, rendendo più semplice lo spostamento dei prezzi tra i supporti e le resistenze dovuto ad una minor densità di contratti nella parte centrale.
Nella settimana del 29/03 - 01/04 invece, le quotazioni hanno lavorato maggiormente nella parte superiore dell'area delineata, originando infatti quello che ha tutti gli effetti è un'area supportiva a 58,85.
Da osservare (evidenziati con le frecce azzurre) come le candele che hanno fatto registrare i maggiori volumi, per il momento siano quelle ribassiste.
Ora siamo a ridosso nuovamente delle resistenze e l'osservazione del comportamento delle quotazioni potrebbe fornire importanti spunti operativi, una rottura long dei livelli, se confermata da elevati volumi e da chiusure meglio se giornaliere restituirebbe una visione di forza verso la commodity, mentre un'ulteriore reazione ribassista significherebbe una non maturità dei prezzi, che necessitano ancora di ulteriore consolidamento sui livelli attuali, facendo attenzione alle importanti masse volumetriche in oggetto.
COT REPORT
Scostamenti percentuali poco significativi, in generale leggermente positivi
STATISTICA
Con un +7% di pattern long per i prossimi 10 giorni, negli ultimi 15 anni.. è poco sopra il lancio della monetina!
Uno strumento che se analizzato con attenzione potrebbe restituire interessanti spunti operativi.
Buon trading a tutti!!!
Wheat, ancora surplus di produzioneIl settore delle #Commodity agricole rimane sotto pressione soprattutto a causa della grande incertezza per quanto concerne le stime della produzione. Nel rapporto sulla domanda/offerta mensile dell'USDA, le scorte finali mondiali sono state riviste leggermente al rialzo, ma le ragioni dell'aumento sono dovute da un aumento della produzione (+740.000 tonnellate) e delle scorte iniziali (+1,19 milioni stimati) piuttosto che da una riduzione della domanda.
Questo ha impattato negativamente sui prezzi del #grano (#Wheat) che, anche a causa del pattern di doppio massimo in area 685 $, stanno scendendo al di sotto del livello di supporto a 627 $. I target possibili, determinati da questa figura tecnica, si troverebbero intorno al valore di 570 $, zona raggiunta nella seduta del 8 dicembre 2020 e dalla quale poi si è innescato un deciso rimbalzo.
Il mercato al momento sembra mantenere un'impostazione ribassista anche se la situazione di #ipervenduto tecnico potrebbe rallentarne la discesa. Monitoriamo quindi il valore chiave di supporto per comprendere i possibili scenari di prezzo determinati anche dai prossimi rapporti rilasciati dall’USDA da qui a fine maggio.
CORRELAZIONE TRA IL DOLLARO USA E LE MATERIE PRIME:I MOTIVICiao ragazzi, come vi avevo promesso nella scorsa idea, oggi vi porto la spiegazione del motivo per cui il prezzo delle materie prime dipende fortemente dal dollaro USA.
Come ben saprete, tutte le materie prime vengono scambiate, comprate e vendute con una sola moneta di riferimento, che è appunto il dollaro USA. La spiegazione di ciò credo sia il fatto che l'economia più forte nel mondo è appunto quella statunitense. Detto ciò, vi ho riportato nel grafico l'andamento del dollaro USA (prezzo in arancio), il DX1!, e un indice sulle materie prime, ossia l'Invesco db commodity index, che è formato da un paniere di 24 future sulle materie prime.
La prima cosa che balza all'occhio è la grande correlazione, inversa in questo caso, tra i due asset: vediamo ad esempio che il massimo formato dal dollaro il 19 marzo 2020 corrisponde ad un minimo sul prezzo dell'indice delle commodities. Ancora, vediamo che dal 20 luglio 2020 il prezzo delle commodities è esploso al rialzo, mentre quello del dollaro è sceso in maniera quasi direttamente proporzionale rispetto alle commodities stesse. La domanda è: perchè questo accade?
Come abbiamo detto in precedenza, tutte le materie prime sono scambiate in dollari; l'asset che vi ho riportato sul dollaro non è altro che un indice che ingloba all'interno di se altri piccoli asset (nel senso che se parliamo di indice di materie prime, parleremo di un indice formato da petrolio, mais, grano, zucchero, rame...mentre se parliamo di indice del dollaro, parleremo di un indice formato dal dollaro contro altre valute come EURUSD, USDCAD, USDJPY, NZSUSD ecc..).. se quindi l'indice del dollaro scende, cosa significa? Significa semplicemente che alcuni di quei cambi all'interno dell'indice si stanno rinforzando contro il dollaro . Per il nostro esempio, immaginiamo che l'Euro si sta rinforzando rispetto al dollaro. Siccome l'Euro si è rinforzato contro il Dollaro, significa che il mio Euro varrà di più rispetto al Dollaro stesso. Adesso immaginiamo che il 1 gennaio EURUSD valga 1.19 mentre il 1 febbraio valga 1.23; immaginiamo che voglia comprare un barile di petrolio, che costa 60$: il 1 gennaio, con i miei euro, spenderò 50,42€ (facendo la divisione 60$/1,19€).; se invece andassi a comprare il barile il1 febbraio, andrò a spendere meno, ossia 48,78 euro (facendo la divisione tra 60$/1,23€)..adesso capite?
Quando il dollaro è debole, conviene a tutti gli investitori stranieri comprare qualcosa in USD, poichè, con gli stessi soldi (della loro moneta, nel nostro caso Euro) comprerebbero di più. Se invece il dollaro si trovasse a valori molto molto alti, converrebbe chiaramente di meno comprare: infatti, se EURUSD valesse, ad esempio, 0,85, io quel barile di petrolio da 60$ lo pagherei 70,58€, quindi molto di più rispetto a quando il dollaro era debole contro l'euro.
Ecco spiegato il motivo di questo pump enorme delle materie prime. Molti trader (io stesso, ad esempio) hanno sfruttato proprio questa correlazione per andare a speculare, e sono sicuro avranno avuto enormi soddisfazioni.
Vi è tutto chiaro? Se non lo fosse contattatemi, sono disponibile a tutti!
Buon trading!
ANALISI TECNICA E FONDAMENTALE SOUTHER COPPER (SCCO)Ciao ragazzi, vi propongo un'idea sul mercato azionario e vi motiverò la stessa.
La Southern Copper è la più grande società mineraria che si occupa di estrazione del rame. Inoltre, si occupa anche di produzione di altri materiali come molibdeno, zinco e argento. Quest'anno, come quasi tutte le altre aziende americane, ha avuto una crescita molto accentuata, andando a toccare il 22 febbraio i suoi massimi storici.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista tecnico, la price action è molto forte, basti guardare la grande separazione tra le medie mobili a 50 e 200 periodi. Il 22 febbraio, dopo aver toccato i massimi storici, il prezzo ha rintracciato (ora si trova un pò più in basso del rintracciamento di Fibonacci 61.8 ), complici l'rsi, entrato in ipercomprato, e il balzo dei rendimenti del tesoro USA a 10 anni, il cui balzo è andato ad influenzare negativamente in tante altre aziende di cui ora non parlerò. La mia area di attenzione nei rintracciamenti di Fibonacci è quella tra il livello 38.2 e il 61.8; può quindi essere lecito che il prezzo ora, dopo aver rintracciato, possa ritornare in alto, almeno fino ai massimi storici. Concludendo, ci potrebbe essere quindi il segnale per un'entrata long. Escludendo questa possibilità, si potrebbe pensare a un long nel caso il prezzo scendesse fino a toccare la media a 50 periodi per poi rimbalzare.
ANALISI FONDAMENTALE
Per avvalorare la mia idea per un'entrata long, ho riflettuto su due fondamentali: il prezzo e la domanda del rame, e gli utili dell'azienda generati negli ultimi tempi. Per quanto riguarda il primo fondamentale, sappiamo benissimo che il rame è legato alla crescita economica (per maggiori informazioni a riguardo, vi consiglio di leggere la mia idea pubblicata qualche tempo fa sul rame); la domanda è molto forte, sopratutto dalla Cina, e di conseguenza il prezzo del rame stesso è aumentato, andando a favorire quindi tutte quelle aziende che lavorano proprio nel campo di questa commodity; quindi, l'aumento del prezzo del rame (ma anche dell'argento, del molibdeno e dello zinco) e i grandi volumi di vendita hanno portato forti guadagni all'azienda, il che si traduce dal punto di vista tecnico in un un forte trend rialzista. Ho letto che Southern Copper ha generato liquidità netta da attività operative per $ 2.783 milioni nel 2020 rispetto a $ 1912 milioni nel trimestre dell'anno precedente, il che dice tutto.
CORRELAZIONE AZIENDA CON IL RAME, CON IL DOLLARO USA E CON I RENDIMENTI DEL TESORO USA A 10 ANNI
La mia riflessione si conclude con questa correlazione a tre: il rame è una materia prima destinata a continuare a salire nel 2021, e sarà favorita se il dollaro si presenterà debole, perchè un dollaro debole è conveniente per tutti quegli investitori che compreranno il rame a un prezzo chiaramente più basso. La debolezza del dollaro, a sua volta, sarà favorita dalla forza del mercato azionario, infatti, se voi andate a vedere, ogni qualvolta il mercato azionario si è mosso verso l'alto, il dollaro ha perso qualcosa in termini di prezzo, mentre quando il mercato azionario scende di prezzo, il dollaro diventa un bene rifugio a breve termine, alzando il suo prezzo e facendo scendere di conseguenza il prezzo delle materie prime, in quanto gli investitori compreranno le stesse materie prime a prezzo più alto, scoraggiando quindi l'acquisto. Nell'ultima settimana passata, gran parte dell'azionario è sceso di prezzo per l'innalzamento dei rendimenti a 10 anni, quindi auspico che i rendimenti rimangano a questi livelli in maniera da non influenzare l'azionario, che a sua volta influenzerà poi il dollaro USA, che a sua volta influenzerà il rendimento delle materie prime come il rame, che a sua volta impatterà nell'azienda Southern Copper, facendola magari salire ancora di prezzo.
Scusate i (forse) eccessivi collegamenti, ma mi piace farvi capire appieno il mio metodo e come ragiono prima di entrare a mercato. Per delucidazioni sull'argomento, scrivetemi pure, è sempre un piacere.
Ciao, buon trading!
ROTTURA DEL TRIANGOLO?si è configurata la rottura del triangolo con target 1.5270?
su 1D il trend è però molto "tirato" nell' ipercomprato su tutti gli indicatori; in più nel Commodity Channel si evidenzia una divergenza ribassista (finora), così come i volumi sono in contrazione.
Forse potrebbe esserci un piccolo ritracciamento a breve rimbalzando sulla resistenza storica a 1.43.
Opinioni da neofita.
Oro, conclusione di un ciclo dei prezziSalve Trader, ci troviamo in una fase calante dell'oro negli ultimi mesi, che probabilmente rappresenta un ritraccio del trend di fondo (rialzista).
In quest'ultima settimana abbiamo raggiunto un livello di interesse buyers in zona 1765.00, che rappresenta una zona molto liquida su timeframe elevati. In particolare ci sono ulteriori conferme che mi portano a pensare ad un probabile rialzo di breve termine di questa commodity, innanzitutto ci troviamo nella fase conclusiva (fase 3 - accumulazione) dei cicli di prezzo di Wyckoff (Distribuzione-ridistribuzione-accumulazione), inoltre abbiamo notato uno Spring (classico elemento di accumulazione, che mostra la forza dei buyers) necessario per toccare il livello di liquidita' (1765.00) con successivo impulso rialzista. Ciò che vorrei vedere nella giornata di domani sarebbe un test della zona di demand che dovrebbe portare alla rottura della resistenza, se la demand non dovesse reggere il livello di liquidità potrebbe essere invalidato. Ovviamente essendo comunque contro tendenza, il primo punto di profitto deve essere nella zona di rottura della precedente struttura, se le due precedenti strutture (fase 1 e 2) dovessero essere violate ci sarebbe un'inversione di struttura e dominance.
Buona domenica e buon inizio settimana a tutti.