SAND, la moneta del metaversoFra tutti i livelli di metaverso esistenti sul panorama blockchain, "The Sand Box" sembra essere il più promettente.
TSB ha messo a disposizione dei propri user solo la versione Beta . Al momento infatti, è possibile solo commerciare terreni e altri gadget che saranno utilizzabili nella versione alpha . Diverso è per progetti come Decentraland in cui è già possibile viaggiare sul metaverso tramite avatar acquistabili nel loro marketplace.
Nonostante la versione definitiva di The Sand Box non sia ancora disponibile al pubblico, moltissime grandi aziende hanno già investito nel progetto acquisendo terreni e proponendo i propri NFT's sul marketoplace di TSB. Ne sono un esempio ATARI, Binance, FTX e Gemini .
Per tale motivo reputiamo SAND una moneta con alto potenziale e ampio margine di crescita.
Graficamente sembra molto meglio impostata per un rialzo del prezzo rispetto alla sua principale moneta concorrente MANA (moneta dello strato Decentraland).
Infatti, nonostante il crollo estivo del mercato cryptovalutario, SAND ha sovraperformato rispetto a BTC e alle sue colleghe cryptovalute dimostrando forza ed interesse da parte degli investitori.
In previsione del fatto che uscirà la versione definitiva del progetto, gli analisti di cryptohubble reputano SAND un buon investimento di lungo periodo.
Cerca nelle idee per "MANA"
STUDIO Decentraland (MANA): formazione testa-spallePotrebbe essersi delineato quello che sembra essere un segnale di inversione di trend.
Aspettative di una scesa di prezzo nelle prossime ore, mantenendosi all'interno del cono identificato, comunque al di sotto della cloud di resistenza a 0.00025-0.000255ETH
Buon livello di supporto a 0.0002328ETH se si volesse aprire qualche posizione. Altrimenti attendere che si poggi sulla trendline verde.
Waste Management, Inc., #WMWaste Management, Inc., attraverso le sue sussidiarie, fornisce servizi ambientali di gestione dei rifiuti a clienti residenziali, commerciali, industriali e municipali in Nord America.
Breakout di area 165 $ per questa large cap che, dopo aver fatto un doppio minimo a 140 $, si è riportata velocemente verso i massimi storici, riuscendo poi a superarli.
Il titolo ha offerto nel corso del 2021 una fase molto trending che ha portato una crescita delle quotazioni del 50% circa, anche se la forza relativa nei confronti di S&P500 non ha offerto tantissima sovraperformance, dato che l’indice aveva chiuso il 2021 con un +30% circa.
Di sicuro, nel 2022 la forza relativa è aumentata e ora ai massimi storici; viste le dimensioni del titolo e la sua anima mean reverting, la cosa migliore potrebbe essere un acquisto sulla media dei prezzi a 20 giorni, meglio ancora il retest del supporto di 165 $.
FTSE Mib - Money management e strade differenti Buongiorno,
Nell'analisi segnalo che il mio primo chip short non sta pagando perchè ho anticipato l'entrata.
Il money management però mi consente di rimanere lucido perchè avendo altri 3 chip a disposizione posso valutare serenamente la posizione.
Questo è il modo più semplice per non lasciarsi fuorviare dalle emozioni.
Inoltre nell'analisi segnalo cosa ci aspetta e che siamo alla fine del T+1 bisettimanale che richiede un T-2 da 2 giorni a ribasso.
Oltre gli 11 non si va. Ma vista la struttura potrebbero bastarne 10.
Buone riflessioni e buon ascolto.
Jacopo
Eur/usd management short on topBuongiorno,
In apertura di mercato ero short di 10 lotti alla media di 1.2023 Swap incluso. Sul forte rialzo in apertura del mercato Europeo ho iniziato a vendere sui top incrementando l' average e chiudendo sui pul back parte della posizione. Al momento sono short di 17.5 lotti alla media di 1.2077 ho perso 87 pips su 2.5 lotti (abbastanza sopportabile dato l'overbudget sul mesile) . La strategia di management rimane la stessa vendere sui top e ridurre la posizione sui pull back in modo di moderare la perdita e restare short incrementando l'average al fine di ricostruire una posizioe corta sul top con primo obbiettivo area 1.2030/1.2000.
Walter Vannelli
Operazione intraday del 01.09 - Chiusa in perditaIl mese di settembre inizia in maniera abbastanza beffarda, con un'operazione che dapprima è andata in profitto di circa 20 punti e che poi si è chiusa in perdita di 18 punti.
Di sicuro bisogna andare a rivedere la gestione del money managment ed il non aver inserito un ordine di tipo trailing considerato che in qualche maniera l'operazione aveva prodotto un profitto rispettabile.
Il mercato veniva da diversi giorni con un trend marcatamente ribassista che ha permesso anche qualche ingresso profittevole in trend following.
La mattinata è stata abbastanza laterale, creando un consolidamento facile da individuare.
Attendo l'apertura dei mercati americani, considerato che ne la sessione europea, ne tantomeno quella asiatica sono riuscite a far muovere l'indice. All'avvicinarsi delle 15 e 30 inizia una fase volatile, ma che mi permette d'individuare un punto d'ingresso short in area 3927. il trade sembra voler andare nella giusta direzione, non senza volatilità. Purtroppo sono incappato in un errore mentale. Ho ipotizzato che il mercato potesse continuare a scendere, quindi quando l'operazione era in profitto di 22 punti, statisticamente accettabili sull'S&P500 in intraday, invece di chiuderla, ho atteso una continuazione del trend, che in realtà si è trasformata in un'inversione e che mi ha portato allo stoploss di 18 punti. Altro errore da matita rossa nel money managment: se sei in guadagno di 20 punti, non puoi permetterti di trasformare un'operazione in gain in perdita.
Come anticipato, la mia pessima gestione del money managment, ha trasformato un buon trade in uno pessimo.
WT - Tactical Daily Update - 02.08.2023Le trimestrali US ed EU non deludono, ma anticipano un rallentamento.
Le Borse prendono fiato, dopo un luglio largamente positivo.
Fitch declassa il debito Usa a AA, reazione contenuta sulle obbligazioni.
Prezzo del petrolio riprende a salire, dopo scorte Usa in inatteso calo.
La “macro” non va in vacanza ed i dati in uscita questa settimana sono numerosi ed impattanti. Ad esempio, gli indici Pmi (Purchasing managers index) manifatturieri europei, tutti in “tono” negativo, hanno contribuito ieri, 1’ agosto, ad una raffica di chiusure negative per le Borse europee: Milano -0,7%, Parigi e Madrid -0,9%, Francoforte -0,8%, Londra -0,3% e Stoxx 600 -0,6%.
La debolezza della manifattura, l'inflazione in calo, specie quella “alla produzione” (PPI), e la crescita europea pressoche’ azzerata alimentano tuttavia la speranza di un ammorbidimento della politica monetaria della Banca centrale (ECB), magari gia’ dal prosismo meeting di stettembre, che potrebbe lasciare i tassi d’interesse invariati.
Le Borse europee ed americane sono anche investite da un considerevole quotidiana flusso di relazioni trimestrali che, pur nel complesso soddisfacenti, contengono qualche segnale di pressione sui margini e di cautela del top management.
I dati del 2’ trimestre di BMW sono stati accolti negativamente, per la prudenza espressa dal management sulla 2’ parte dell’anno: l’impatto si e’ riflesso all’intero comparto automobilistico.
Cautela anche nella “forward guidance” di DHL, uno dei leader continentali delle spedizioni (parcel delivery), e reazione sorprendentemente negativa anche per i pur ottimi risultati di BP (British petroleum), che ha annunciato incremento del dividendo e riacquisto di azioni, nonostante la discesa degli utili.
Ieri, negli Usa, sono piaciuti i numeri di Caterpillar, ed in particolare il forte aumento degli utili netti, ragion per cui l’azione ha sfiorato +9%. Il management ha sottolineato che l'incremento della spesa per infrastrutture in tutto il Nord America sta sostenendo la domanda di mezzi da cantiere.
Amazon ha presentato numeri molto solidi, che il mercato peraltro si aspettava: nonostante l’annuncio di circa 7,2 miliardi di Dollari di investimenti nei prossimi 15 anni in Israele, dove concentrera’ i suoi Amazon Web Services, l’azione in chiusura ha perso oltre -1%.
Pfizer ha perso -1.2%, pur battendo le attese sugli utili, ma non sui ricavi trimestrali, che soffrono di minor vendite di farmaci legati alla pandemia COVID-19.
Tra i dati macro usciti ieri negli Usa, sia l’indice ISM (Institute for the supply management) che il rapporto JOLTS (Job openings and labour turnover survey) sull’occupazione, segnalano segnalare debolezza del comparto manifatturiero ed i primi segnali di incrinatura del mercato del lavoro che resta comunque molto florido.
Alla fine Wall Street ha recuperato le perdite del pomeriggio ed il Dow Jones ha chiuso addirittura in rialzo, +0,20%: frazionalmente negativi S&P500, -0,27%, e Nasdaq, -0,43%.
Oggi, 2 agosto, ci siamo svegliati con l’inatteso downgrade di Fitch, che ha declassato da AAA ad AA il debito pubblico degli Stati Uniti,: pochi mesi fa Fitch aveva gia’ messo sotto revisione il debito Usa, ed ora l’arretramento viene spiegato dal trend in peggioramento del bilancio statale e dalla necessita’ di sforamento del tetto, deciso “in extremis” a giugno.
Fitch si aggiunge dunque a Standard & Poor, mentre solo Moody's, tra le “maggiori rating agency”, conserva la tripla A (AAA). La reazione dei mercati obblogazionari e‘ stata oggettivamente ridotta, quella dei mercati azionari piu’ negativa.
Altra novita’ negativa, dal punto di vista dei mercati e’ stata l’incriminazione dell’ex Presidente Trump con 3 capi di imputazione in relazione all'attacco a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Paradossalmente il vantaggio di Trump sul suo sfidante alla candidatura repubblicana Ron De Santis continua ad aumentare!
Seduta di cali diffusi per i listini asiatici. Tokyo ha perso -2,3%, dopo 2 giorni di forti rialzi che l’avevano spinta ai massimi da 30 anni, soffrendo della decisione di Fitch sul rating del debito statale USA.
Lo Yen giapponese, per la gioia degli esportatori locali, è sceso al nuovo minimo da 3 settimane dopo la decisione, non programmata, della Banca centrale di acquistare circa 2 miliardi di Dollari di obbligazioni governative (JGB) per arginare l'ascesa dei loro rendimenti. In calo anche Hong Kong, -2,1%, Shanghai, -1,0%, e Shenzhen, -0,4%.
Anche le Borse europee stamane, 2 agosto, soffrono del downgrade del debito Usa da parte di Fitch e terminano la mattinata con perdite medie attorno a -1,0% (ore 13.30 CET). I future Usa indicano un frazionale calo rispetto alle chiusure di ieri.
Nel comparto obbligazionario notiamo la stabilita’ dello spread tra BTp italiano e Bund tedesco decennali, indicato a 164 bps, +1 bps rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento del BTp decennale benchmark è 4,17%, invariato da ieri.
Il movimento contenuto dei rendimenti dei governativi europei minimizza dunque l'incertezza potenzialmente innescata dal taglio del rating del debito Usa. I rendimenti dei “Govies” Usa sono invece leggermente saliti da ieri, tra +2 e +5 bps, anche in conseguenza dell’annuncio del Tesoro USA di emissioni in controvalore sopra le attese.
Il prezzo del petrolio sta risalendo nella mattinata: il Wti (West texas Intermediate) e’ tornato sopra 82,2 Dollari/barile, +1,1% sulla chiusura di ieri, probabilmente supportato dall’inaspettato forte calo della scorte negli Stati Uniti.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.12.2022Attenzione massima ai dati sul mercato del lavoro Usa di novembre.
Oro, argento e altri metalli preziosi alla riscossa: era ora!
Blackstone limita i riscatti da un suo fondo immobiliare. Prendere nota..
Opec+ verso un nuovo taglio nella riunione di Domenica 4.
Dopo un mercoledi’ “da leoni” a Wall Street, favorito dal calo dell’inflazione (CPI) americana e dalle dichiarazioni del Chairman della FED (Banca centrale americana) Jerome Powell di un possibile ammorbidimento della stretta monetaria già da dicembre, anche ieri abbiamo archivato saldi positivi per quasi tutte le Borse europee, con l'indice EuroStoxx600 che segna il massimo da sei mesi.
Francoforte e’ stata la migliore, con un rialzo del +0,76%, davanti a Parigi, +0,70%, mentre Piazza Affari (Milano) si e’ accontentata di un misero +0,31%, segnando comunque il terzo rialzo consecutivo. Londra arretra frazionalmente, -0,39%. Chiusure miste per i listini azionari Usa: leggero rialzo per il Nasdaq, +0,13%, negativi il Dow Jones, -0,56% e lo S&P500, -0,09%.
A placare gli entusiasmi ci ha pensato l'indice PCE (Personal consumer expenditures) “core” di ottobre, cioe’ l’indice preferito dalla FED per misurare l'inflazione: si è attestato a +5,0% annuale, un po’ peggio delle attese, ma piu’ basso del +5,2% di settembre.
Dovrebbe comunque bastare a confermare la convinzione diffusa che l'inflazione Usa si stia allontanando dal picco e che la FED possa diventare meno “falco” nel prossimo futuro.
Sul versante “macro” Usa, si segnala il dato ISM (Institute for Supply management) manifatturiero sceso 49 punti a novembre, in area di contrazione economica, dal precedente 50.2. Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (Jobless claims) sono state 225 mila, meglio delle stime di 235 mila, ed infine le spese per consumi personali sono salite +0.8% mensile, in linea con le attese.
L’azione Blackstone, il piu’ grande asset manager del mondo, ha perso ieri -7% sulla notizia di voler limitare le richieste di riscatto sul suo fondo immobiliare da 125 mld: Blackstone real estate income trust, nato 6 anni fa sapere che le richieste di riscatto hanno già superato il limite trimestrale del 5% per il Reit (Real estate investment trust).
Giornata di ieri, 1 dicembre, ricca di dati macro anche in Europa: il PMI (Purchasing managers index) manifatturiero per l’Euro-zona, pur restando in area di contrazione, è stato migliore delle attese e in lieve recupero a 47,1 da 46,4 di ottobre.
A novembre, il tasso di disoccupazione nell’Euro-Zona e’ sceso a 6,5% da 6,6%. In Italia la percentuale di disoccupati e’ 7,8%, in Spagna il dato peggiore, 12,5%, in Germania il migliore, 3,0%.
I rappresentanti dei Governi europei sono tornati a discutere del tetto al prezzo del petrolio russo trasportato via mare, fissandolo a 60 Dollari/barile, in vigore la lunedi’ 5 dicembre, e con l’impegno a rivedere il tetto ogni 2 mesi. In esame anche un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, mentre sul fronte diplomatico si segnala l'apertura del presidente Usa a Biden a colloqui di pace con la Russia sull'Ucraina.
I prezzi dei metalli prezioni continuano a guadagnare terreno e ieri l’oro (vedi grafico) ha superato i 1.815 Dollari/oncia, e quello dell’argento i 22,9 Dollari/oncia.
Il prezzo del petrolio torna a salire e ieri, 1 dicembre, quello del WTI (West Texas Intermediate) ha superato 81 Dollari/barile: col +1,8% di oggi tocca 82 Dollari/barile.
Il mercato teme un taglio alla produzione da parte dell’Opec+ (carrello dei maggiori esportatori) nell’imminente incontro di domenica 4 dicembre, e al tempo stesso spera che la Cina ammorbidisca la politica Covid-zero che sta impattando negativamente sulla crescita economica della seconda economia mondiale.
Chiusure pesanti per le borse asiatiche, dove non si sono ancora palesate le mosse del Governo cinese per allentare i lock-down anti-pandemia, e restano i dubbi sulla prospettiva di crescita 2023 e sul risanamento del comparto immobiliare.
Nikkei giapponese -1,7% (minimo da 3 settimane), Shanghai Composite -0,3%, Hang Seng di Hong Kong -0,7%, Kospi Corea -1,4%, ASX Australia -0,7% e Sensex India -0,6%.
Sul mercato valutario, vediamo ancora forte l'Euro contro Dollaro Usa. Dopo il +0,9% di ieri, il +0,3% di stamattina porta il cross a 1,053, ai massimi da fine giugno.
In contrazione lo spread di rendiemento tra BTP 10 anni italiani e omologhi Bund tedeschi, ora +177 punti base, -20 bps rispetto alla chiusura di mercoledi’, col rendimento del BTP a 3,65%. Giu’ anche il rendimento del Treasury decennale Usa, ora a 3,51%, ai minimi da fine settembre.
Seduta ancora priva di direzione per le borse europee, praticamente piatte, -0,1% medio a fine mattinata (ore 13.00 CET), similmente ai futures su Wall Street, nell’attesa di conoscere e interpretare i dati sul mercato del lavoro in Usa a novembre.
Se i dati di oggi mostrassero sintomi di indebolimento, combinato con quelli di un inflazione Usa finalmente in rallentamento, potrebbero indurre la Federal Reserve ad ammorbidire rutmo e misura dei prossimi aumenti dei tassi di interesse.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Un mercato "nuovo" sostenuto artificiosamente dalla liquidità...delle autorità politiche economiche mondiali e sopratutto americane.
Commento di chiusura dei mercati. Le azioni crescono in una seduta caratterizzata dalla volatilità; il petrolio perde slancio:
Ancora una seduta in altalena con apertura negativa e chiusura molto più alta.
Diventa sempre più difficile impostare una strategia in un contesto come questo.
Questo tipo di mercato se non fosse un mercato che prima o poi… meglio prima, è destinato ad esaurire questa volatilità, diventerebbe impossibile da gestire.
In questo momento bisogna avere molta pazienza e cercare di limitare i danni con queste continue uscite ed entrate dal mercato.
Il mercato sembra prendere una direzione short e a quel punto si fa una rotazione settoriale verso i titoli che dovrebbero essere più acquistati in questo tipo di mercato e addirittura nemmeno una seduta dopo ma nel durante della stessa seduta cambia impostazione e si ripropone come Long.
E’ chiaro oramai per tutti che questo mercato è “nuovo” per tutti coloro che erano abituati ad un mercato “autoregolamentato” questo è un mercato sostenuto artificiosamente dalla liquidità immessa dalle autorità politiche economiche mondiali e soprattutto americane.
Questa cura con medicinali potentissimi sta tenendo in piedi un malato che altrimenti sarebbe stramazzato al suolo.
Da un punto di vista dell’economia reale ed anche da un punto di vista finanziario bisogna essere contenti di questo interventismo, da un punto di vista del trading diventa molto difficile gestire questa volatilità.
Il numero dei disoccupati è salito per la seconda settimana consecutiva
Molti Stati degli Stati Uniti stanno segnalando nuovi focolai di coronavirus
I titoli statunitensi sono cresciuti in questa sessione anche rispetto alle altre sessioni della settimana, gli investitori hanno valutato positivamente le prospettive di ulteriori stimoli rispetto al picco dei casi di virus americani. Il greggio ha subito un calo per due giorni consecutivi e la quotazione del dollaro si è rafforzata.
Lo S&P 500 è aumentato nell'ultima ora di trading dopo aver oscillato per la maggior parte della sessione per terminare in rialzo dell'1,1%. L'indice rimane ancorato ad un guadagno mensile dopo che uno dei più alti aumenti in assoluto nei casi statunitensi ha spinto il Texas e la Florida ad interrompere le fasi successive della riapertura delle loro economie. Le banche hanno avuto un aumento del 2,7% dopo che le autorità di vigilanza hanno allentato le norme che renderanno liberi i capitali. Gli investitori si sono anche trovati alle prese con una serie di dati economici contrastanti, dopo che le stime iniziali di disoccupazione avevano superato le stime di quasi 1,5 milioni di disoccupati
"Il mercato sta cercando di digerire quale sia la tempistica, e di misurare anche gli stimoli monetari e gli stimoli fiscali futuri", ha detto Chad Morganlander, senior money manager di Washington Crossing Advisors. " Ci sono molte incognite, ma dobbiamo credere che il contesto monetario e fiscale sosterrà il mercato, quindi siamo un po' più ottimisti per i prossimi 18-24 mesi".
Il Nasdaq registra un calo ma l’indice si ferma appena al di sopra dei valori record. A livello europeo, le azioni sono passate da una apertura in calo ad una chiusura più alta, con la Deutsche Lufthansa AG che, in qualità di maggiore azionista, ha approvato il pacchetto di salvataggio del governo. Le azioni della tedesca fintech Wirecard AG sono crollate dopo aver presentato istanza di insolvenza. I principali titoli europei hanno guadagnato.
Le preoccupazioni per la reintroduzione dei blocchi e per la riapertura rallentata delle economie hanno influito negativamente sul sentimento, in quanto gli operatori finanziari valutano attentamente le segnalazioni di nuovi record giornalieri di infezioni. Nel frattempo, i responsabili della politica sanitaria hanno invitato il Regno Unito a prepararsi per una possibile seconda ondata, e l'Australia ha registrato il più grande picco di casi da aprile.
"Il mercato ha davvero avuto i brividi per la prospettiva di un grande aumento di Covid e adesso comincia a vedere luoghi che stavano aprendo che devono chiudere le porte", ha detto Margie Patel, portfolio manager della Wells Fargo Asset Management. "Abbiamo avuto un così ottimo andamento a partire dalla fine di marzo che è inevitabile che si debba fare almeno un piccolo passo indietro".
E ora vediamo cosa succederà domani pronti ad aspettarci di tutto, come ogni giorno del resto.
Buonanotte da Marco Bernasconi.
Commento: Le analisi e le operazioni da me pubblicate sono personali e non costituiscono una sollecitazione all'investimento o al risparmio pubblico o alla diffusione di qualunque strumento o servizio di intermediazione, né consigli personalizzati ai sensi del TUF , si tratta in realtà di mie operazioni personali.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.07.2023Inflazione in discesa in Europa, fa eccezione la Germania.
Si accenta la crisi della manufattura europea, tengono i servizi.
Le Borse hanno chiuso in rialzo il 1’ semestre. Ottimismo da confermare.
Segnali di risveglio economia cinese. Banca centrale e Governo aiutano.
Venerdi’ 30 giugno, le Borse europee hanno chiuso settimana, mese e semestre con brillanti progressi: a cio’ ha contribuito la revisione al rialzo della crescita del GDP (prodotto interno lordo) USA del 1’ trimestre, che scongiura la prospettiva di recessione ma avvalora quella di nuovi aumenti dei tassi della Federal Reserve (FED-Banca Centrale americana).
In sintesi, un glorioso venerdi’: Francoforte e Londra +1,2%, Milano +1,1%, Parigi +0,8%. Milano +1,1%, e’ protagonista della settimana col rialzo del +3,7% con cui tocca i massimi da settembre 2008. Tra i settori spiccano quello energetico, ma hanno brillato anche quelli bancario, delle costruzioni e farmaceutico.
Hanno giocato un ruolo positivo anche i dati dell'inflazione calante nell'Euro-zona e negli Usa, dove si registra un calo maggiore delle attese dell'indice Pce (Personal consumer expenditures).
L’indice PCE, notoriamente il preferito dalla FED nel monitoraggio dei prezzi al consumo, e’ sceso al minimi da aprile 2021: col +0,1% mensile di giugno, è cresciuto “solo” +3,8% annuale. Il dato “core PCE” migliora da +4,8% di maggio a +4,6% di giugno. Bene!
Restando negli Usa, a maggio i redditi personali hanno registrano +0,4% mensile, verso +0,3% atteso, mentre la spesa per consumi registra +0,1% mensile, contro attese di +0,2%. L'indice sulla fiducia dei consumatori calcolato dall’Università del Michigan sale a giugno a 64,4 punti dai 63,9 di maggio.
Venerdi’ 30, seduta di fine semestre brillante anche negli States, dove l’indice S&P500 e’ balzato +2,2% ed il Nasdaq100 +1,9%. Apple e’ “volata” sopra 3.000 miliardi di Dollari di capitalizzazione, replicando il record “intraday” del gennaio 2022.
Euro-zona: l'inflazione (CPI) dovrebbe essere scesa a 5,5% annuale a giugno dal 6,1% di maggio (stima flash Eurostat, Ufficio statistico dell'Unione Europea). Cibo, alcol e tabacco restano ancora “caldi” a giugno, +11,7% annuale dal 12,5% di maggio, ma rallentano i servizi, 5,4% dal 5,0% di maggio, e calano i prodotti energetici, -5,6% dal -1,8% a maggio.
In Francia, a giugno, i prezzi al consumo sono aumentati +4,5% su base annua, migliorando il +5,1% di maggio (stima Insee, Istituto nazionale statistica), e del +0,2% mensile, dopo il -0,1% di maggio.
La manufattura europea soffre: l'indice Pmi (Purchasing managers index) manifatturiero di giugno, (fonte S&P Global), a giugno e’ calato a 43,4 da 44,8 di maggio, segnando il 12’ mese consecutivo sotto 50 e il minimo da maggio 2020.
Anche in Italia la salute del comparto manifatturiero sta peggiorando: nel 2’ trimestre si e’ registrato il peggiore calo della produzione da aprile 2020. I nuovi ordini sono scarsi e inducono le aziende a ridurre i propri acquisti. In compenso, la debolezza della domanda ed la ritrovata efficienza distributiva hanno determinato un forte calo annuale dei prezzi alla produzione.
Novita’ incoraggianti sul fronte cinese: la segretaria al Tesoro Usa, Janet Yellen, visitera’ la Cina tentando di ricucire i rapporti tra i 2 Paesi. La Banca centrale cinese (PboC) ha dichiarato di voler attuare una politica monetaria prudente, ma "preciso e vigoroso", rilanciando crescita economica ed occupazione.
Intanto l’indice Caixin-Pmi manifatturiero segna 50,5 punti a giugno, poco sotto i 50,9 di maggio, ma comunque sopra 50, indicando espansione economica e battendo le attese di consenso di 50,2.
Sul fronte macro Usa attenzione alla diffusione, mercoledi’ 5, delle minute dell’ultimo meeting della Fed, che aveva lasciato i tassi invariati. Venerdì 7 il focus sara’ sul dato dei nuovi posti di lavoro creati a giugno.
Sul fronte obbligazionario prevale la calma con lieve calo dei rendimenti dei Governativi europei: lo spread (differenziale di rendimento) tra il BTp decennale italiano e l’omologo Bund tedesco e’ fermo da giorni attorno a 167 bps, col rendimento del decennale italiano a 4,03%. Negli Usa il Treasury-10 anni rende 3,83% e “la curva” resta invertita: il differenziale 2-10 anni e’ in area 106 bps.
Unione europea: la proposta di regolamento UE sull'intelligenza artificiale (AI) potrebbe compromettere la competitività e la sovranità tecnologica dell'Europa: cosi’ si legge in una “lettera aperta” firmata da 160 manager di aziende del comparto.
Se le tecnologie riguardanti l'Al generativa venissero eccessivamente regolamentate, le aziende finirebbero per sostenere elevati costi di compliance elevati e fronteggiare rischi di responsabilità civile eccessivi, tali da indurle a rinunciarvi.
Materie prime energetiche: leggero calo il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa): -0,4% a 70,4 Dollari/barile, erratico quello del gas naturale europeo, attorno 37 Euro/megawattora.
Sul mercato valutario prosegue il deprezzamento dello Yen giapponese verso Dollaro, a 144,70 (minimo in 15 anni) e verso Euro, a 157,6. Debole anche il Yuan cinese che verso Dollaro segna 7,24, -0,2%, prima che la Banca centrale cinese fissasse stamani la parità col Dollaro a 7,216.
Archiviato un semestre brillante, le Borse europee iniziano frizzzanti il mese di luglio, con progressi medi di +0.9% (ore 13.30 CET). Bene anche le borse asiatiche: Tokyo +1,7%, Hang Seng Hong Kong +2,30%, Shanghai Composite +1,31%, Shenzhen Composite +0,6%, Kospi coreano +1,5%.
Guardando ai futures, Wall Street riaprira’ positiva una giornata “semi-festiva”, con chiusura alle 19.00 CET, in vista dell’Independence Day di domani, 4 luglio.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futur i.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.08.2024Il chiaro-scuro di alcune trimestrali “tech” scatena le vendite sulle Borse USA e UE.
La rotazione settoriale si accentua, ed è in favore di “value” e “mid-cap”.
Bank of England vara il 1’ taglio da -0,25%, ma la corsa salariale impone cautela.
Gli indici PMI e ISM Usa di giugno dipingono un’economia rallentata.
Le relazioni trimestrali che ci bombardano in questa fase estiva, contengono talvolta elementi di rallentamento e inviti alla prudenza da parte del management che ieri hanno causato una valanga di vendite sulle borse europee, soprattutto nel pomeriggio.
Milano è stata la peggiore, con un calo di -2,7%, male anche Parigi, -2,1%, Francoforte, -2,3%, Madrid -2,0%, Amsterdam, -1,4%, e Londra, -1,1%: quest’ultimo mercato aveva retto bene per gran parte della seduta, tonificato dalla decisione della Bank of England (BoE) di tagliare i tassi di -0,25% a 5,0%, 1’ mossa di “easing” monetario dal 2020.
La BoE è ora più convinta del ritorno dell'inflazione all’obiettivo del 2,0%. "Le pressioni inflazionistiche si sono allentate abbastanza da consentirci di abbassare i tassi oggi", ha dichiarato soddisfatto il Governatore Andrew Bailey, per poi sottolineare che ci sarà cautela su futuri nuovi tagli.
In calo anche Wall Street: Dow Jones -1,2%, Nasdaq -2,3% e S&P500 -1,4%. La reportistiva delle big-tech è un mix di novità positive e negative, mentre i dati macro dell’ultima settimana sembrano confermare un’economia Usa in decelerazione, favorendo uno scenario di riduzione dei tassi già alla prossima riunione di settembre, come ammesso dallo stesso Chairman della Federal Reserve Powell.
Numeri convincenti per Meta Platforms nel 2’ trimestre, con utile per azione di 5,16 Dollari, +73% anno su anno, e ricavi per US$ 39,1, +22%: le aspettative erano rispettivamente per 4,73 Dollari/azione e US$ 38,3 miliardi di ricavi.
Deludenti e largamente peggiore delle attese, invece, i dati di Intel, che nel 2’ trimestre ha perso US$ 1,61 miliardi rispetto all’utile di 1,48 del 2’ trimestre 2023.
L’azione Intel è arrivata a perdere quasi -20% nell’after market, dopo che il management ha peggiorato l’outlook per il trimestre in corso, ha azzerato il pagamento dei dividendi a partire dal 4’ trimestre, e annunciato il taglio del 15% dei dipendenti (circa 17.000 unità) ed un piano di riduzione costi da US$ 10 mld.
Meno tragici, ma sotto le previsioni, i conti di Amazon, che ha aggiornato, abbassandola, la “guidance” per il trimestre in corso. Accolte senza entusiasmo le nuove funzionalità legate all'intelligenza artificiale annunciate da Apple, volte a dare nuovo slancio alle vendite di Iphone, che soffrono cali pesanti in Cina.
Tuttavia le maggiori perplessità sulla tenuta dell’economia americana le ha determinate il Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero di luglio, sceso sotto 50 punti, a 49,6 punti di 51,6 di giugno, che significa che il comparto industriale è in contrazione, peraltro cofermata dall'indice Ism manifatturiero sceso a 46,8.
Anche i jobless claims (richieste settimanali di sussidi di disoccupazione) sorprendono negativamente essendo cresciuti, la scorsa settimana, di 14 mila unità a 249 mila, quando le attese erano per un dato stabile a 235 mila.
Le turbolenze sul comparto azionario si sono riflesse nell’indebolimento dell’Euro verso US Dollar a 1,078 da 1,082, mentre la Sterlina britannica, dopo il taglio dei tassi da parte della BoE, è scesa ai minimi da 3 settimane verso US Dollar a 1,277.
Nonostante le perduranti tensioni in Medio Oriente, il prezzo del petrolio ha ritrovato stabilità ed il WTI (Greggio di riferimento Usa) è sceso a 77,4 US$/barile, -0,7%.
La repentina fase di risk/off produce un duplice effetto sul mercato obbligazionario: al calo dei rendimenti dei Govies europei si associa la dilatazione degli spread: quello tra BTP 10 anni italiano e Bund tedesco èsalito a 142 bps, da 137 della vigilia ma il rendimento del BTP benchmark è sceso a 3,64%,-2 bps, e quello del Bund vicino a 2,20%, -7 bps. Negli Usa quello del Treasury 10 anni è sceso sotto il 4%
L’Italia vive una prolungata fase di ristagno dei consumi e dell’attività manufatturiera: ISTAT (Istituto nazionale di Statistica) stima che a giugno la produzione industriale sia aumentata +0,5% rispetto a maggio, ma la media del 2’ trimestre risulta inferiore di -0,8% rispetto al 1’. Le vendite al dettaglio sone scese -0,2% mensile a giugno e nel 2’ trimestre sono invariate rispetto al 1’.
Oggi, 2 agosto, le Borse europee registrano un forte calo, in media -1,3% a fine mattinata (ore 13.00 CET): pesano i timori di frenata dell’economia americana, le incertezze sul taglio dei tassi da parte delle Banche centrali Usa ed Europea, ed i focolai di guerra in Medio Oriente.
Oggi andrà osservato con attenzione il dato su salari e disoccupazione Usa, in quanto termometro attendibile della salute dell’economia.
Seduta memorabile, per le perdite record, a Toky: il Nikkei ha perso -5,8%, il peggior crollo in una seduta dal 1987: la colpa viene attribuita al rapido recupero dello Yen dopo l’inasprimento sui tassi, che penalizza le societa esportatrici: tuttavia anche in Giappone è peculiarmente debole il comparto tech, -9%, al pari di bancari/finanziari -9%, e “materials”, -8%!!
Le riaperture di Wall Street, osservando i future sui maggiori indici, sono previste in calo medio attorno -1,4%, (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
IMPATTO DEL PMI MANIFATTURIERO SULL'ECONOMIA E INVESTIMENTIL’obiettivo dell’analisi è quello di spiegare l’importanza del PMI manifatturiero e il suo impatto sull’economia statunitense e sulle scelte di investimento.
1. ISM MANIFATTURIERO: COS’E’?
L’ISM manifatturiero è un dato macroeconomico rilasciato a cadenza mensile dall’Institute for Supply Management che ha lo scopo di fornire un output sulle condizioni del settore manifatturiero statunitense.
Esso si basa su dei sondaggi posti ai direttori degli acquisti del settore manifatturiero (che sono i responsabili della gestione dell’approvvigionamento nelle società omonime) di oltre 400 aziende. Questi ultimi rispondono a 10 quesiti riguardanti il settore stesso indicando se c’è stata una crescita, una decrescita o se la condizione sia rimasta invariata.
I quesiti riguardano dieci diverse aeree:
• Produzione
• Occupazione
• Tempi di consegne dei fornitori
• Scorte (inventari)
• Scorte dei clienti
• Prezzi
• Portafoglio ordini
• Importazioni
• Nuovi ordini di esportazione
Il compito dell’Institute for Supply Management è quello di raccogliere i dati e successivamente creare, per ognuno di essi, un grafico:
Dalla media delle prime cinque variabili elencate precedentemente viene elaborato il più conosciuto PMI, Purchasing Manager’s Index, che è possibile osservare nella grafica seguente:
Il valore del dato macroeconomico oscilla tra valori di 0 e 100 punti; il “50” rappresenta lo spartiacque tra l’espansione (> 50) e la contrazione (< 50) economica.
Si può dunque affermare che il PMI manifatturiero è un indicatore capace di esplicitare la forza o la debolezza dell’omonimo settore attraverso il sentiment dei direttori agli acquisti.
2. L’IMPORTANZA DEL DATO
Per capire l’importanza che il dato ricopre in ambito macroeconomico è necessario osservare la sua correlazione (a livello mensile) con il prodotto interno lordo statunitense, misurato anno/anno:
La loro correlazione, dal 1949 ad oggi, è positiva. Per questo motivo, è possibile affermare che:
• Il PMI manifatturiero può essere utilizzato come barometro economico. Ad un suo trend rialzista corrisponderà una crescita economica, al contrario una contrazione (o rallentamento)
La forte correlazione può essere spiegata attraverso l’importanza che il settore manifatturiero ricopre per gli Stati Uniti: esso, infatti, contribuisce per il 10% della ricchezza totale.
3. LA LETTURA DEL 1° GIUGNO 2023
L’ultima comunicazione del dato (PMI) è avvenuta giovedì 1° giugno. Osserviamo la grafica seguente:
La comunicazione si è attestata a 46.9 punti, in territorio di contrazione: questa debolezza ha avuto inizio nel marzo del 2021. Al trend del dato macroeconomico è stata applicata una media mobile a 12 periodi utile a visualizzare la media delle misurazioni comunicate nell’ultimo anno; il fatto che il PMI manifatturiero si trovi al di sotto della sua stessa media è un’ulteriore prova della sua debolezza.
I 46.9 punti rilevati sono importanti da discutere per un motivo molto semplice. Osserviamo la grafica successiva:
Un PMI in contrazione è spesso coinciso con una recessione.
4. LA CORRELAZIONE DEL DATO MACROECONOMICO CON GLI UTILI DELLE SOCIETA’ DELL’S&P500
Il movimento dell’S&P500 è correlato agli utili della società che compongono l’indice stesso. Questi ultimi, a loro volta, sono influenzati dalle diverse fasi di un’economia:
• Le società tenderanno a generare maggiori vendite e dunque utili più alti in condizioni economiche favorevoli
• Le stesse, al contrario, vedranno i loro guadagni indebolirsi in condizioni economiche avverse
In questo contesto, è molto interessante osservare la correlazione esistente tra il dato macroeconomico e la crescita degli utili aggregati delle società dell’S&P500:
La loro correlazione appare positiva, confermando il fatto che gli utili delle società sono influenzati dalle diverse fasi del ciclo economico, rappresentate in questo caso dalle diverse tendenze del PMI. Tuttavia, l’informazione più importante da catturare da quest’ultima grafica è la seguente:
• Il PMI manifatturiero tende ad anticipare una ripresa o contrazione degli utili societari. Infatti, la linea di color blu all’interno del grafico tende ad anticipare i movimenti di quella di color rosso.
La domanda più coerente con l’argomento trattato potrebbe essere la seguente:
“Se è vero che il PMI anticipa gli utili societari ed esso si ritrova in territorio di contrazione e al di sotto della sua media mobile a 12 periodi (come precedentemente osservato), sarà possibile osservare nel futuro un nuovo minimo sul mercato azionario?”
La risposta è: chissà.
Ad oggi, il dato si trova in territorio di contrazione e non fornisce segnali concreti di una nuova ripartenza al rialzo, palesando lo stato di rallentamento economico, lo stesso che precede una…recessione.
5. PMI MANIFATTURIERO IN OTTICA INVESTIMENTO: SETTORI AZIONARI E OBBLIGAZIONI
E’ utile specificare che i dati macroeconomici sono importanti in ottica investimento dal momento in cui misurano la forza dell’intensità economica che, a sua volta, impatta sugli utili aziendali, sul mercato obbligazionario e, più in generale, sulle scelte degli investitori.
Come può essere utile il PMI in ottica investimento?
La sua tendenza rialzista o ribassista è in grado, per i motivi specificati precedentemente, di influenzare l’andamento dell’S&P500 e dei suoi settori. Partiamo da quello più legato al manifatturiero dei diversi 11, il settore dei materiali.
Come mostra la grafica successiva, esso è responsabile della produzione, fornitura e lavorazione di materie prime che, successivamente, vengono utilizzate dalle industrie manifatturiere:
Per fare un esempio:
• La lavorazione di acciaio, alluminio e metalli da costruzione sono poi utili al settore automobilistico per la produzione di veicoli
• I prodotti chimici lavorati sono poi utilizzati dalle industrie manifatturiere per la produzione di specifici prodotti: un esempio può essere rappresentato dal settore dei fertilizzanti
• La produzione e successiva lavorazione di legname è poi utile nel campo dell’edilizia per la produzione di mobili
La figura successiva mostra la correlazione positiva tra PMI manifatturiero e XLB (settore dei materiali)
La grafica è chiara:
• Il settore “materials” tende a registrare buone prestazioni quando il dato macroeconomico si trova in tendenza rialzista
Anche il settore “retail” è legato al dato macroeconomico essendo esso fortemente ciclico:
In generale, come è possibile osservare nella prossima figura, ad una forza del dato (e ad uno “slancio” economico) beneficeranno i settori più ciclici, come XLY (settori dei consumi discrezionali), al contrario quelli più difensivi, come XLP (settore dei beni di prima necessità):
E per quanto riguarda le obbligazioni?
Si dice spesso che il mercato obbligazionario è quello più ciclico. I motivi?
• Alcuni dei diversi rischi che presenta l’asset class (in particolare quello “inflazione” e “tassi di interesse) sono capaci di impattare fortemente sull’attività economica.
Quali sono le obbligazioni che vengono preferite negli scenari economici di crescita e quali nei scenari di rallentamento/contrazione?
Osserviamo la figura successiva:
L’indice di forza tra HYG/IEI (obbligazioni ad alto rendimento/titoli di stato americani) è correlato positivamente al PMI:
• In condizioni economiche favorevoli gli investitori, propensi al rischio, acquisteranno bond dall’alto grado di rischio
• In condizioni avverse, gli acquisti si concentreranno su bond dal basso grado di rischio
È importante ricordare un concetto fondamentale:
• I dati macroeconomici hanno talvolta la capacità di agire da market movers, catalizzando nel brevissimo periodo (minuti, ore) il movimento di particolari asset. La stessa affermazione è vera anche per il lungo periodo ed è confermata dalle correlazioni osservate nelle figure precedenti. Per questo stesso motivo, indici di forza come XLY/XLP e HYG/IEI possono essere considerati a tutti gli effetti “indici di sentiment del mercato”
Buona giornata.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.01.2022Sergio Mattarella al secondo mandato come Presidente italiano.
Il Governo Draghi e’ ora piu’ stabile: bene per debito e Borsa italiani.
Petrolio alle stelle, nella settimana della riunione mensile di Opec+.
Trimestrali Usa in maggioranza sopra le attese! Parte la “campagna Europea”.
Chiusure in calo delle Borse europee venerdi’ 28 gennaio, ultima seduta della 4’ settimana di gennaio che, comunque vada oggi, chiudera’ con la correzione piu’ pesante del periodo post Covid, in media -7% (indice Msci Global).
A pesare sull’umore degli investitori, non e’ una novita’, l’inflazione troppo elevata ovunque nel Mondo, la svolta restrittiva della Fed (Banca Centrale Usa) e le tensioni tra Stati Uniti&UE e Russia sulla questione Ucraina.
Sul fronte del “monetary toghtening” della Fed vale la pena segnalare che, in un'intervista al Financial Times, Raphael Bostic, Presidente della Fed regionale di Atlanta, non ha escluso un rialzo dei tassi di riferimento sui “Fed funds” (principale strumento di rifinanziamento alle Banche) di +50 bps a marzo.
Il Dax tedesco ha perso -1,3%, il Ftse100 britannico -1,1%, il FtseMib italiano -1,2% ed il Cac40 francese -0,8%. Wall Street, partita incerta, ha ritrovato il buonumore nel pomeriggio ed ha chiuso sui massimi: Dow Jones +1,7%, Nasdaq +3,1% e S&P500 +2,4%, il rialzo giornaliero piu’ ampio degli ultimi 18 mesi.
L'economia Europa (Euro Zona) e’ cresciuta a ritmo rallentato nel 4’ trimestre 2021: +0,3% trimestrale, in media, contro attese di +0,4%: la stima sull’anno si attesta ora a +5,2%. Il Pil francese, col +0,7% sul trimestre precedente ha superato le stime che indicavano +0,5%, favorendo un insperato +7,0% della crescita annuale.
La Spagna fa storia a se’, e col +2,0% del 4’ trimestre batte le attese e realizza un solido +5,2% annuale. Maluccio il dato tedesco, dove il GDP nel quarto trimestre 2021 si e’ contratto del -0,7% rispetto al trimestre precedente e limita la crescita sul 4’ trimestre 2020 al +1,4% e quella sull’intero 2021 a +2,7%.
L’inflazione resta la maggior minaccia sulla prospettiva 2022, almeno sino a quando il prezzo del petrolio continuera’ a crescere: stamane nuovo rialzo, +0,9%, per il WTI (greggio di riferimento nord-americano), a 87,7 Dollari/barile (ore 11.45 CET).
Il rialzo mensile supera +15%, con ovvi riflessi sui prezzi alla produzione (PPI) ed al consumo (CPI). Mercoledi’ 2 febbraio si riunisce Opec+ (cartello dei maggiori esposrtatori).
In Italia, dopo 9 votazioni infruttuose, e’ stato rieletto Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: con 759 voti è il secondo Presidente più votato della storia repubblicana: il mercato festeggia con un sontuoso -10bps dello spread tra BTP e Bund decennali, a 128bps, col rendimento del BTP benchmark a +1,27%.
Sempre sul fronte politico, alle elezioni politiche portoghesi, ha sorpreso il 41,7% ottenuto dal Partito Socialista al Governo, che in tal modo si assicura la maggioranza assoluta in Parlamento: non accadeva dal 2005.
Questa settimana (31 gennaio-4 febbario) e’ forse la piu’ ricca per le trimestrali americane, tra le quali Meta Platforms (ex Facebook), Alphabet, Amazon.
Anche la “reporting season” europe entra nel vivo: c’e’ molto attenzione sulle aspettative del management delle aziende sul 2022, minacciate dall’alta inflazione.
Anche il calendario macro, a partire da domani 1’ febbraio, sara’ cruciale per fotografare la salute dell’economia Usa: martedi sara’ la volta degli indici PMI (Purchasing managers Index) ed ISM (Institute for supply management) manifatturieri su gennaio, indagini di grande capacita’ predittiva dell'inflazione.
Giovedi’ dati interessanti sul costo del lavoro, gli ordini all’industria, l’indagine ISM servizi e le richieste settimanali di sussidi (Jobless claims), venerdi’ i numeri sul mercato del lavoro (Conference Board governativo) con particolare attenzione sui nuovi occupati non agricoli (Non-farm payroll) di gennaio.
Quella appena iniziata e’ anche la settimana delle riunioni della Bank of England (Banca Centrale inglese) e dell’ECB (Banca centrale europea), in calendario giovedi 3. Secondo il consenso degli analisti, le 2 Banche Centrali avranno un approccio diverso verso l’inflazione rampante: Banca d'Inghilterra potrebbero annunciare un rialzo dei tassi, mentre ECB li lascerebbe invariati.
Chiusure positive per le Borse asiatiche, con Tokyo e Hong Kong entrambe in rialzo +1,07%, favorite dal rimbalzo delle “tech” cinesi: nel mese di gennaio tuttavia, il Nikkei e’ sceso -6,1% e l’HangSeng e’ salito +1,7%.
Le Borse cinesi continentali saranno chiuse sino al 6 febbraio per festeggiare il Nuovo Anno Lunare, dedicato alla Tigre! Nel frattempo, l’economia reale rallenta, ed a gennaio l'indice PMI composito è sceso a 50,1, quello dei servizi a 51,1 e quello della manifattura a 49,1 e pertanto in area di contrazione, per la prima volta dal 2020.
Partenza positiva stamani per le Borse europee, mediamente in rialzo del +0,5% alle 12.00 CET: future di Wall Street sono incerti.
Oro apatico, attorno a 1.790 Dollari/oncia. Nel mese della correzione azionaria, ci si aspettava qualcosa di diverso dal -2,2% mensile. Valute: Euro/Dollaro a 1,116, dunque Dollaro ancora forte, con un guadagno sull’Euro del +1,2% in gennaio e del +10,0% dal minimo del gennaio 2021.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Un accordo prima delle elezioni e la sua successiva esecuzione?Sono a questo punto ipotesi impossibili
Facciamo un riepilogo di cosa è successo ieri e capiremo quali sono stati i principali market movers:
• Le borse asiatiche hanno seguito Wall Street al ribasso stanotte ha prevalso da ieri sera il pessimismo che i politici statunitensi trovino un accordo su un nuovo sostegno economico prima delle elezioni presidenziali del 3 novembre.
• L' S&P 500 ha chiuso in ribasso dopo che il Segretario del Tesoro Steven Mnuchin ha informato che lui e i leader del Congresso erano "lontani" dai nuovi aiuti per l'economia statunitense in difficoltà.
• La spesa dei consumatori, che è il vero barometro dell’economia degli Stati Uniti, è calata dopo la scadenza dei precedenti sussidi di disoccupazione.
• Mnuchin "ha aggiunto un altro chiodo alla bara sullo stimolo pre-elettorale" è stata una pesante affermzione circolata ieri sui floor market
• Mnuchin ha ribadito che sarebbe stato difficile raggiungere un accordo prima delle elezioni presidenziali del mese prossimo.
A quel punto le azioni che basano la loro crescita non sull’aumento strutturale degli utili come dovrebbe essere in un’economia sana ma sull’aiuto politico non potevano far altro che calare.
• A Wall Street, le aziende che si affidano ai consumi, le banche e i titoli tecnologici e di comunicazione hanno subito il peso della vendita.
• La mia view continua ad essere di questo tipo, io mi aspetto un mercato in laterale con un grafico a denti di sega e gli investitori che oscillano tra l'ottimismo per un possibile vaccino contro il coronavirus e il disagio per la pesantezza dell'attività economica statunitense.
Ieri, con risultati alterni, c'é stata la seconda giornata di correzione delle borse mondiali.
• Eurostoxx50 -0.18% a 3273 punti,
• S&P500 -0.66% a 3488.67 punti
• il Nasdaq100 -0.81% a 11985 punti
sono stati il leggera controtendenza il
• DAX +0.07% a 13028 punti
• FTSE MIB +0.25% a 19607
Ma si riallineeranno oggi certamente.
I volumi sono bassi e questo finora mi fa continuare a pensare ad una correzione di grado minore.
La situazione è comunque in continua evoluzione e potrebbe cambiare.
Sui grafici americani ci sono ancora dei gap da colmare e ripeto secondo me oscilleremo tra pessimismo e ottimismo ancora per un po’.
Alcuni investitori hanno solo mostrato una certa cautela abbandonando l'eccessivo ottimismo questo lo noto dal VIX salito a 26.40 punti (+0.33).
Altri investitori però sono ancora in fase di euforia da tecnologici, il mercato delle opzioni lo testimonia chiaramente.
Settembre ha lasciato comunque tracce significative nella mente degli investitori, e probabilmente questa volta saranno più prudenti. Io ho sottolineato tante volte questo prendendomi gli strali di alcuni, ma sono certo che piano piano la mia view sarà maggiormente condivisa.
Le scadenze tecniche di venerdì prossimo condizioneranno con sedute negative nei prossimi giorni e poi ci sarà un po’ di calma. In ogni caso, anche se sarà solo una correzione minore, questa non sembra terminata.
Il trend di base neutro c’è un solido supporto sui limiti inferiori dei canali d'oscillazione, penso che molto probabilmente però non verrà raggiunto nessuno dei due limiti.
Visto che il sentiment di fondo della borsa americana é ancora rialzista é probabile che la correzione serva solo ad eliminare l'ipercomperato e che di conseguenza sia di poca ampiezza e si fermi prima.
Vedo l'S&P500, che è l’indice sempre da tenere in considerazione, a 3400 punti e poi in laterale fino alle elezioni.
Vedremo giorno per giorno cosa accadrà.
Vi dico subito che la mia posizione a breve (sottolineo a breve), nel mercato dei future è la seguente:
• SHORT per FIB Scad. DIC 20 da 19.150 consiglio • Mio take profit and reverse per 15/10 ore 17:39 “Buy se minore di” 19.028
• Mia posizione nel mercato: FLAT consiglio • Mio nuovo ingresso nel mercato per 15/10 ore 22:55 “Buy se minore di” 11.401 • OPPURE • Mio nuovo ingresso nel mercato ore 22:55 “Sell se maggiore di” 12.533
• SHORT per DOW JONES Scad. DIC 20 da 27.427 consiglio • Mio take profit and reverse per 15/10 ore 22:55 “Buy se minore di” 27.713
• SHORT per S&P 500 Scad. DIC 20 da 3.368 consiglio • Mio take profit and reverse per 15/10 ore 22:55 “Buy se minore di” 3.370
Uno degli errori più comuni dei traders di futures è quello di far accadere che un'operazione vincente si trasformi in una perdente.
A causa delle dinamiche del trading di futures con leva finanziaria e volatilità, molti trader lasciano che le loro emozioni rallentino il loro processo decisionale.
Un trader esperto deve avere un piano di disciplina ben dettagliato in cui l'obiettivo primario è quello di ridurre il rischio.
Il bagaglio del trader deve includere: gestione del rischio, trailing stop tecnici, il targeting. regole per la riduzione del rischio per il trading sui futures.
Domani se vorrete leggermi ancora vi dirò come sarà la mia posizione.
Quali sono i temi che adesso mi preoccupano?
• Un accordo di sostegni all’economia "prima dell'elezione e la sua successiva esecuzione”. Sono a questo punto impossibili
La dichiarazione del giorno?
"Questo è stato un dramma continuo", ha detto Paul Nolte, portfolio manager di Kingsview Investment Management. "Si stanno avvicinando, non si stanno avvicinando, stiamo ancora parlando, non stiamo parlando. L'ultimo colpo di scena che ho sentito è che non si farà nulla fino alle elezioni. Ecco perché penso che il mercato si stia svenduto un po'".
Come vedo la borsa oggi?
E’ più probabile che ora che in Europa la propagazione del Coronavirus obbligherà i governi a reintrodurre misure restrittive questo causerà un'accelerazione al ribasso.
3M analisi fondamentale: ottima società ma ancora costosaciao ragazzi, oggi porto una analisi fondamentale della 3M (MMM) secondo una checklist; valuteremo, management, prodotto, situazione finanziaria, valuation e esposizione geografica. Tutti i dati sono presi da qui: beta.morningstar.com
1) Management: in questo caso un management efficiente si vede dal ROE che è notevolmente migliorato nel corso degli anni (crescita da 26.94% del 2012 al 45.47 stimato per quest'anno) in più ROE sopra la media dei 5 anni e sopra la media dell'indice S&P. Punteggio: +1
2) Prodotto: analizzando il prodotto dobbiamo domandarci se in qualche modo ha un vantaggio competitivo, sfruttando Mornigstar possiamo concludere che ha dei così detti "economic moat". Volendo andare più in profondo il margine operativo è in miglioramento continuo, ergo non vi è pressione all'interno del mercato. Punteggio: +1
3)Situazione finanziaria: vendite stabili, per fine 2017 ci si aspetta delle vendite superiore alla media dei 5 anni, margini come abbiamo già detto sono in miglioramento e free cash flow sopra la media. Punteggio: +1
4)Valutation: p/e ratio sopra la media, della società e dell'indice anche il p/cash flow, p/b sopra la media. forward p/e sopra la media e sotto l'attuale p/e. Potremmo acquistarla a migliori prezzi. Punteggio: -1
5) Esposizione geografica: usando l'analisi di morningstar non vi sono punti deboli sotto questo aspetto. Punteggio +1:
Score finale: +3. Società ottima, aspettiamo che diventi meno cara.
Cordiali saluti,
doc
CAMPARI, fondamentali e pensieri operativiEra il 1860 e mentre la futura Italia era in fermento e se ne costruiva l'unità Gaspare Campari inventava una miscela, naturalmente di colore rosso, rivoluzionaria e distintiva giunta fino a noi oggi ancora immutata.
Dal rosso miscuglio alla diffusione globale
Da allora tanta strada è stata fatta e Campari oggi è un'azienda globale che vende i suoi prodotti in 190 paesi attraverso un portafoglio prodotti di oltre 50 marchi tra cui oltre Campari naturalmente citiamo Aperol, Grand Marnier, Appleton Estate, Wild Turkey.
La straordinaria vicenda di Gaspare Campari è quella comune a molte altre storie italiane di successo che hanno contribuito alla creazione e conservazione del fenomeno globale del ”made in Italy”.
Campari vende emozioni
Campari opera in un settore di consumi non ciclici.
Questo significa che il business in via generale si sottrae in parte alla comune relazione tra crescita del fatturato e positivo andamento economico globale.
Il motivo va ricercato nella motivazione che spinge il consumatore all'acquisto che, certamente, ha poco a che fare con la convenienza del prezzo.
Parliamo di una prerogativa riservata ai prodotti che non appartengono alla categoria dei consumi ciclici.
Nella teoria microeconomica questo è un comportamento associato ai beni di lusso, i quali mostrano una più o meno intensa
anelasticità delle vendite rispetto al prezzo.
Per i prodotti più basici e di uso comune, normalmente si osserva una relazione stretta tra prezzo di vendita e quantità vendute.
Se i prezzi aumentano si innesca il fenomeno della sostituzione per cui si acquista meno di quel prodotto di quella marca a vantaggio di altre più economiche.
Questo è esattamente ciò che non avviene per i prodotti offerti da Campari come da aziende simili.
Le aziende che nel tempo si sono ritagliate un posizionamento di questo tipo nel mercato, vanno considerate come aziende vendono non un prodotto ma un'esperienza di consumo.
Per intenderci, se il prezzo del Campari Cask Tales aumentasse del 10% verrebbe probabilmente consumato ugualmente nelle stesse quantità.
Infatti, la gratificazione che produce il gustare in un ambiente esclusivo una versione unica del bitter Campari rifinito in botti di bourbon e creato dalla “red passion” dell'herbalist e master Blender di casa per i 150° anniversario della nascita di Davide Campari evidentemente prevale sulla necessità di risparmiare sull'acquisto.
Addirittura, ma qui divaghiamo un po' troppo forse, per i prodotti di lusso particolarmente esclusivi la relazione diventa addirittura opposta per cui un aumento del prezzo produce un aumento delle vendite perché, evidentemente, il prodotto o meglio l'esperienza di acquisto regala emozioni ancora più forti.
Contesto e competitors
Campari però non è sola ad offrire emozioni ma in compagnia di una selezionata e agguerrita banda di competitors.
Questo complica i piani del management.
Aziende che declinano il business con non minore determinazione, amore e voglia di ripagare adeguatamente ogni stakeholder.
Parlando di mercato, una nota interessante riguarda le tendenze del mercato degli spirits.
Negli ultimi due anni, si osserva una comune sottoperformance dei principali operatori europei dovuta soprattutto al rallentamento della domanda in Cina e alla (troppo) lenta riduzione delle scorte accumulate in America.
Un'interessante analisi di Morningstar evidenza che solo con la ripresa della domanda di queste due importanti aree geografiche si può immaginare la ripresa del settore nel complesso.
Dopo il boom post-covid, come tutti i fenomeni emotivi, si è prodotto un picco nei multipli dei principali attori europei, seguito da una normalizzazione dei valori espressi.
Per citare un esempio nel 2022, rispetto al 2020, mentre il generale indice Morningstar Europe cresceva del 30% circa, Rémy Cointreau faceva segnare un +85%.
A fine 2024 le sorti si sono praticamente invertite visto che l'indice, sempre rispetto al 2020, esprimeva una crescita del 40% a fronte di un calo del 45% del titolo. Un delta di ben 85 punti percentuali.
Sempre secondo Morningstar, a fine 2024 oltre Campari tre dei principali attori del mercato (parliamo di rating 5 stelle Morningstar) quotavano in borsa significativamente sotto il loro rispettivo fair value:
Diageo 0.76
Pernord Ricard 0.61
Rémy Cointreau 0.48
Campari 0,70
(Fonte: Morningstar. Dati al 5 novembre 2024)
Ancora, uno studio di Deutsche Bank nel settembre scorso evidenzia come la lenta ripresa di uno dei più importanti mercati di sbocco di Campari, gli Stati Uniti, sia dovuta soprattutto ad una tendenza nuova che si è affermata di recente nelle abitudini di consumo.
Infatti, le bevande “pronte da bere” stanno costantemente sottraendo quote di mercato alle altre categorie nelle quali si esprime il business di Campari.
Mentre il generico mercato degli alcolici negli Stati Uniti è cresciuto del 2,9% medio annuo tra i 2000 e il 2019 è rallentata al 1,7%, tra il 2019 e il 2023.
Nello stesso periodo invece, sempre secondo Deutsche Bank, i cosiddetti “pronti da bere” hanno rispettivamente messo a segno una crescita del 7,7% e 17,2%.
Una tendenza che fa riflettere.
Comunque tra gli analisti c'è una generale convergenza di giudizi riguardo al possibile punto di minimo degli utili del settore.
La seconda parte del 2025 è indicata generalmente come il momento in cui si potrebbe assistere al punto flesso.
Se tutto ciò venisse confermato, il momento attuale di debolezza del settore quindi degli operatori che lo popolano potrebbe essere visto come un'opportunità di acquisto.
Tuttavia non si può sottovalutare il rischio associato, considerando che i principali mercati di sbocco rappresentati da Cina e Stati Uniti in questo momento storico esprimono, ognuna con le sue particolarità, molta incertezza.
I dati dell'ultimo trimestre del 2024 hanno confermato il generale momento di difficoltà dell'intera industria, sebbene con intensità diversa da operatore ad operatore.
L'elezione di Trump e lo spauracchio dei dazi usati come arma impropria, hanno aggiunto nuova pressione ai prezzi.
Tuttavia, gli operatori sono fiduciosi che nel medio termine le conseguenze di una possibile guerra commerciale potranno essere gestite senza che pesino più di tanto sulla capacità di generare utili.
Questo però è un esercizio che può riuscire bene ad aziende leader come Diageo e Pernord Ricard dotati di sufficiente power pricing un po' meno per un'azienda come Campari.
Tornando all'aspetto competitivo utile per stimare una possibile traiettoria futura alle quotazioni di Campari, notiamo come i due più grandi attori del mercato, vale a dire Diageo e Pernod Ricard, vengono scambiati a un valore rispetto al fair value simile o inferiore a quello di Campari.
Eppure questi possono vantare una più ampia e profonda gamma di prodotti e, soprattutto, un significativo vantaggio competitivo (moat) che non si riscontra in Campari con la stessa intensità.
Questo differente modo di prezzare le aziende offre anche interessanti spunti operativi in termini di relative value.
Cioè immaginare variazioni del gap tra diversi valori espressi dal mercato che prospetticamente potrebbero rappresentare potenziali fonti di alfa.
I numeri ed i venti contrari
Le quotazioni sacrificate di Campari, come anche dei citati competitors, trovano comunque giustificazione in una serie di circostanze generali del mercato.
Ma nel caso di Campari si osservano avversità anche specifiche.
Gli ultimi dati relativi al terzo trimestre 2024 mostrano una conferma della debolezza sebbene attesa.
Tuttavia quello che sorprende gli analisti è la notevole capacità di Campari di sovraperformare all'interno del settore.
Il portafoglio dei brand si è dimostrato resiliente, e pur non essendo ampio come quello dei competitors più importanti anche nel terzo trimestre del 2024 ha sovraperformato grazie all'equilibrio e alla visibilità dei marchi.
Più in generale, rispetto allo stesso periodo del 2023 nei primi nove mesi del 2024 Campari presenta un utile di gruppo in calo complessivamente del -5% (-20,4% nel terzo trimestre), vendite nette pari a 2,27 miliardi di euro e una crescita complessiva 3,4% ma con un -1,4% nel solo terzo trimestre.
Questo si è tradotto in un margine lordo in calo del 10% a causa, a detta del management, di un effetto mix negativo che ha comportato un rallentamento delle vendite di aperitivi ad alto margine e un aumento dei costi di produzione.
Faccio notare che il margine lordo rappresenta un po' la cartina di tornasole per valutare la salute di un business visto che esprime quello che resta del fatturato dopo sottratti i costi operativi.
Quindi senza “inquinamenti” dovuti alla gestione fiscale, investimenti e interessi.
Potremmo dire che è un indicatore che misura la salute del core business.
Inoltre, in occasione dell'ultima trimestrale il management conferma di aspettarsi che il programma di efficienza per il contenimento dei costi contribuirà a migliorare i margini.
Sulla debolezza dei conti hanno anche pesato le condizioni meteorologiche avverse, in particolare in Europa, e un contesto macroeconomico sfavorevole per i consumi, indebolito da inflazione e incertezza economica.
Comunque è stato espresso ottimismo a lungo termine, pur confermando una crescita a singola cifra per il 2025.
Per il 2025 e i successivi ci si aspetta di continuare a sovraperformare e guadagnare quote di mercato, grazie alla forza dei marchi particolarmente in categorie in crescita.
Prospettive di mercato
Cercando di immaginare cosa potrebbe influire sulle quotazioni del titolo nel futuro prossimo, è possibile isolare alcune variabili.
Di queste alcune sono di sistema come si dice, cioè riguardano il settore ma qualcuna afferisce esclusivamente a Campari.
Guerra commerciale
La possibilità concreta che l'America implementi la campagna dei dazi in modo indiscriminato, per forza di cose impatterà a monte i fatturati del settore.
Tuttavia, gli analisti sono concordi nel ritenere resilienti i business nel medio termine nei confronti di questa minaccia.
Questo dovrebbe tradursi in relative contrazioni dei valori economici e finanziari in bilancio, particolarmente come detto per quegli attori dotati di capacità di trasferire sui prezzi di vendita i maggiori costi.
Da questo punto di vista la qualità del portafoglio prodotti, unanimemente riconosciuta come di qualità, seppur non rappresenta di per sé power pricing aiuta nel trasferire almeno in parte l'aumento dei prezzi direttamente sui consumatori finali.
Per contro, i dazi sicuramente rappresentano una minaccia per le quotazioni nel breve periodo.
Di questo è doveroso tener conto quando si approccia l'operatività in borsa.
Rischio di “health warning”
A complicare lo scenario si è aggiunto in queste settimane il rischio negli Stati Uniti di leggere sulle etichette degli alcolici un health warning che fa riferimento ad accertate conseguenze negative sulla salute associate a consumo eccessivo di alcool.
Tuttavia, Campari realizza un 28% del proprio fatturato negli Stati Uniti il che rende il rischio in questione soltanto come relativo e non assoluto.
Addirittura, Equita SIM considererebbe la debolezza delle quotazioni per questo motivo come possibile occasione di acquisto.
Tassi di interesse
Il generale contesto di calo dei tassi di interesse, rappresenta oggettivamente un fattore favorevole.
La normalizzazione monetaria, infatti, incide positivamente sui bilanci in termini di minori costi di finanziamento.
Inoltre, agisce anche sul lato della domanda visto che di solito la si associa ad inflazione in calo o stazionaria e quindi ad un aumento del reddito disponibile dei consumatori.
Nomina del nuovo CEO
Tra i fattori endogeni capaci di influenzare le quotazioni del titolo merita un posto di rilievo la nuova ed attesa nomina del CEO.
In rottura con la tradizione che vuole che questi provenga dall'interno, è stato nominato l'esperto Simon Hunt.
Questo contribuisce a togliere l'incertezza che finora ha pesato sulle quotazioni per la mancanza di una visione strategica per il futuro.
Per quel che si sa, comunicato direttamente dal management in occasione di interventi pubblici, il nuovo “capitano” punterà a consolidare le tipicità dei brand soprattutto nei mercati a più alto margine dove è attesa la crescita maggiore in termini di presenza e quota di mercato.
Parliamo soprattutto degli Stati Uniti.
Inoltre una sfida sarà anche quella di ampliare il portafoglio prodotti per ridurre il gap con i più importanti rivali facendo efficienza e cedendo, selettivamente, marchi minori.
Prezzi obiettivo
Data la valutazione di borsa estremamente sacrificata, mediamente le previsioni dei principali analisti riguardo al futuro del titolo si collocarono piuttosto al rialzo che al ribasso.
Considerando venti analisti che coprono il titolo, solo quattro suggeriscono un sell.
Complessivamente considerate le indicazioni degli analisti, viene fuori un prezzo obiettivo medio di circa 7,6 del 40% superiore ai valori attuali.
Inoltre, la valutazione delle azioni, con un rapporto prezzo/utili a 12 mesi di circa 17 volte, rappresenta un premio di circa il 10% rispetto ai beni di consumo europei ma ancora al di sotto dei livelli storici.
Ovviamente le indicazioni degli analisti vanno prese con le dovute cautele, non fosse altro che basandosi necessariamente sui dati oggettivi disponibili oggi hanno una “data di scadenza”.
Quantomeno bisogna essere esperti nell’interpretare dinamicamente le loro indicazioni per poterle trasformare in input per le proprie strategie di investimento.
Cosa dicono i grafic i
Osservando dal time frame mensile, si può apprezzare il calo, praticamente ininterrotto, dai massimi a 12,95 alle quotazioni attuali.
Tecnicamente possiamo inquadrare il movimento come il risultato della violazione di un pattern di doppio massimo convalidato da volumi in crescita e annesso pullback sul livello di breakout.
Il percorso dei prezzi si mantiene all'interno di un canale ribassista particolarmente pronunciato visto che è superiore al 45%.
Questo livello è ritenuto tecnicamente indicativo di un calo senza eccessi, mentre Inclinazioni minori indicano mediamente scarsa convinzione dei ribassisti.
Per contro inclinazioni superiori lasciano intendere maggiore convinzione.
Tra i trader una delle strategie largamente usate è quella di concentrare l'attenzione su titoli particolarmente depressi.
Questa strategia da un lato ha dei benefici matematici indubbi, visto che un calo non può proseguire all'infinito perché oltre a perdere il 100% del proprio valore un titolo non può fare.
Tuttavia se gestita male, e spesso è così, si può rivelare disastrosa poiché, citando un famoso detto, il mercato può restare contro per un periodo di tempo superiore a quello che possiamo permetterci finanziariamente.
Anche al rialzo i rischi permangono.
Il grafico proposto è interessante poiché fa vedere come una situazione di ipercomprato può protrarsi per lungo tempo senza che generi inversioni di trend. A volte con l'RSI che magari “cammina” tranquillamente sopra i 70.
In generale virgola un modo di operare con minore rischio e associato all'uso ad esempio di pattern di prezzo complessi.
Dovendo stimare una potenziale inversione di trend, affidarsi a pattern single candle genererebbe sicuramente maggiori falsi segnali, quindi tanti stop loss scattati, rispetto a pattern più complessi formati da diverse candele.
Per intenderci, una figura di doppio minimo piuttosto che di testa e spalle rialzista, statisticamente si dimostra molto più affidabile rispetto ad un hammer.
Di solito il rovescio della medaglia si manifesta nel risk/reward che normalmente è più vantaggioso quando si tratta un pattern formato da una singola candela rispetto ad una formazione più complessa.
A dispetto di quanto detto, non c'è dubbio che il titolo resti molto interessante tenendo conto dei fondamentali.
Come abbiamo visto le difficoltà del titolo, a mio giudizio, sono assolutamente contingenti.
Per questo motivo, personalmente, ho inserito il titolo nel mio portafoglio “unloved”.
Si tratta di una selezione rigorosa fatta di titoli, indici piuttosto che materie prime con la comune caratteristica di essere ingiustamente sottovalutati.
Proprio perché, come detto non vi è certezza che il trend inverta, rappresenta un investimento satellite dove vengono allocate risorse finanziarie di cui ci si può privare “sine die”.
Comunque osservando il titolo nel breve termine, grafico giornaliero, si capisce come non ci sia per ora un segno di recupero.
Le quotazioni stanno costantemente aggiornando i minimi, tra l'altro in modo abbastanza armonico con annesso pullback dei supporti.
L'unica cosa che tecnicamente può essere fatta è attendere.
Che sia però un'attesa proficua, valutando attentamente i movimenti con lo scopo di cogliere i primi germogli non tanto di una inversione di tendenza, quanto di una accumulazione.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.10.2024Sulle Borse Usa prevale I’ottimismo alla vigilia delle Presidenziali.
Le trimestrali delle magnifiche 7 bigtech Usa nel mirino degli analisti.
Segnali di moderazione tra Israele ed Iran, scende il prezzo del greggio.
Giappone a rischio instabilità? Governo senza maggioranza in Parlamento.
Ieri le Borse europee hanno chiuso in moderato rialzo nell’attesa delle trimestrali delle Big tech in uscita questa settimana: gli investitori sembrano credere anche nella parziale de-escalation dei conflitti in Medio Oriente, dopo l’attacco «chirurgico» di Israele all’Iran, limitato alle sole strutture militari.
Sul piano globale, l’evento geopolitico più atteso è certmente quello delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in calendario il 5 novembre, ma giovedì 31 avremo anche i dati sull’inflazione in Europa e Stati Uniti e gli indici PMI (Purchasing managers Index) Usa e infine venerdì i dati di ottobre sul mercato del lavoro Usa.
Questi dati macro potrebbero influenzare sia gli elettori ancora indecisi, sia la Banca centrale Americana (FED-Federal Reserve) nelle sue prossime scelte sui tassi.
Tornando a ieri, Milano ha guadagnato +0,69% ri-superando quota 35.000, le altre maggiori Borse hanno giadagnato frazionalmente, ma si nota che Parigi, +0,79%, è stata la migliore nonostante l’agenzia Moody’s abbia abbassato l'outlook della Francia a negativo.
Bene anche Wall Street: Dow Jones +0,65%, Nasdaq +0,25%, S&P500 +0,27%, ad esprimere una certa serenità sulla prospettiva economica e politica, testimoniata anche dal calo del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa) oltre -5% e sotto i 68 Dllari/barile, e dell’oro, che resta comunque vicino ai massimi storici.
Come accennato, negli Stati Uniti è iniziata la settimana più densa di rilascio delle trimestrali e questo proprio alla vigilia delle elezioni presidenziali: c’è molta attesa per i numeri di 5 delle “magnifiche 7” società tecnologiche: Alphabet oggi, Microsoft, Meta Platforms mercoledi, Amazon e Apple giovedì.
Ieri intanto si è riacceso l’interesse per Spotify Technology +2,2%, grazie all’inclusione dell’azione tra le preferite da Wells Fargo, e per Mcdonald's, che ha annunciato il ritorno nel menù del celebre hamburger Quarter Pounder, dopo che la diffusione del batterio E-coli aveva suggerito di sospenderne le vendite.
Sul fronte obbligazionario notiamo la stabilità dello spread di rendimento tra BTp decennale italiano e omologo Bund tedesco, attorno a 120 bps, accompagnata dal leggero rialzo dei rendimenti, con quello del BTp decennale benchmark a 3,5%.
Stamane le Borse europee aggiornano i rialzi di ieri, con un +0,4% medio alle 13.00 CET, nell’attesa dei numeri trimestrali di Alphabet, holding di Google, la prima a pubblicare tra le big-tech Usa.
Sui mercati asiatici stamattina hanno prevalso le chiusure negative, sebbene Tokyo abbia chiuso in rialzo, +0,77%, trascinata dai titoli finanziari.
Gli investitori sul mercato del “sol levante” si interrogano sulla prospettiva della politica interna, dopo che, nelle elezioni di Domenica 27 la coalizione al Governo ha perso la maggioranza parlamentare: un altro punto interrogativo riguarda la politica monetaria in vista della riunione, giovedì 31, della Bank of Japan.
Nel frattempo il Governo giapponese comunica che la disoccupazione a settembre è migliorata di -0,1% a 2,4%, segnando il 2’ mese consecutivo di calo.
Restando in Asia, Hong Kong è salita +0,32%, Shanghai ha perso -1,05% e Shenzhen -1,5%: l'Asx200 australiano è salito +0,34%.
Il colosso bancario asiatico Hsbc insieme a conti trimestrali sopra le attese e sostenuti soprattutto dalla prosperità della divisione Asset management, ha annunciato il riacquisto di azioni proprie per 3 miliardi di Dollari.
In Cina, tra giovedì e venerdì, si attende la pubblicazione degli indici PMI di ottobre, che potrebbero formire le prime indicazioni sull'efficacia delle misure di stimolo varate da Governo e Banca centrale (PboC) nelle ultime settimane.
Negli Usa sarà anche una settimana caldissima per dati macro e societari, cruciali per gli eventi “clou” della prossima, vale a dire elezioni Presidenziali il 5 e la riunione della Banca centrale il 7 novembre: da quest’ultima si attende un taglio dei tassi di -25 bps.
Sul fronte macroeconomico oggi, 29 ottobre, si inizia con i JOLTS (Job Openings, alias posizioni di lavoro vacanti) e con la fiducia dei consumatori calcolata dal Conference Board. In settimana saranno poi diffusi i dati sulla crescita del GDP nel 3’ trimestre, atteso a +3%, e sull'inflazione PCE (Personal Consumer Expenditure).
Presidenziali Usa: la possibilità che Donald Trump sia rieletto Presidente, data al 50% circa, cioè in parita con la sfidante e vice presidente attuale Kamala Harris, sembra corroborare la fiducia verso Bitcoin, salito ai massimi da giugno sopra US$ 71 mila.
Sul mercato valutario, il cross Euro/Dollaro è stabile attorno 1,081. Sempre debole la valuta giapponese, attorno 165,7 nel cross Eur/Yen e 153,2 in quello US$/Yen.
I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio di -0,3%, con un maggior cedevolezza, -0,9%, per l’indice generalista Russel 2000. (ore 13.30 CET)
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.072024Più tranquillo il “fronte Francese”: immercati sperano nel Governo tecnico.
Economia Usa ancora forte, non aiuta la discesa dell’inflazione.
Salgono i rendimenti dei titoli di Stato europei, con spread stabili.
Yen a minimi da 38 anni ed il Nikkei vola di nuovo sopra 40.000!
Il risultato delle elezioni francesi fa meno paura: i mercati sperano che possa emergere un “Governo tecnico”, poichè l’affermazione comunque innegabile del Rassemblment National di Marine Le Pen e Jordan Bardella, non garantisce loro la maggioranza assoluta.
I giochi saranno più chiari col “2’ turno”, Domenica 7, da cui emergerà la definita composizione del Parlamento, ma nel frattempo le Borse europee hanno ripreso fiato considerando più lontana l’ipotesi di Un Governo che, secondo gli analisti, avrebbe aumentato considerevolmente la spesa pubblica.
Di rilievo anche le elezioni nel Regno Unito di giovedì 4 luglio ed il Forum delle Banche centrali di Sintra (Portogallo) organizzato dall’ECB (Banca centrale Europea) che prevede gli interventi di Christine Lagarde, Presidente dell’ECB, e di Jerome Powell (Chairman FED).
Ieri, 1’ luglio, performance migliori per Parigi, +1,1% e Milano, +1,7%, tirate dalle banche. Positiva anche Francoforte, +0,4%, piatta Londra. Anche Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,1%, Nasdaq +0,8%, S&P 500 +0,3%.
Gli investitori sperano che le trattative tra partiti favoriscano un programma condiviso meno radicale rispetto ai proclami della campagna elettorale, ovvero includa misure di politica fiscale compatibili coi crescenti vincoli di spesa pubblica della Francia.
L’inflazione al consumo (CPI) Europea sta scendendo: dopo i dati favorevoli di Francia, Spagna ed Italia, ieri si sono aggiunti quelli della Germania, +0,1% mensile a giugno e +2,2% annuale.
Purtroppo nell'Eurozona il comparto manufatturiero continua a soffrire: l’indice PMI relativo, è sceso a 45,8 da 47,3, e verso attese di 45,6: in Italia è salito a 45,7 dal 45,6 di maggio, ma in Francia e in Germania è sceso rispettivamente a 45,4 (da 46,4) e a 43,5 (da 45,4).
Sull'obbligazionario Europeo prosegue la risalita dei rendimenti: tra i decennali, notiamo quello del Btp italiano salito +3 bps a 4,10%, quello dell'Oat francese +5 bps a 3,34%, e quello del Bund +10 bps a 2,59%. Ciò ha consentito allo spread BTP/Bund di migliorare 7 bps, scendendo da 157 a 150 bps.
Macro Usa: il Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero è stato rivisto a 51,6 a giugno, dal preliminare 51,7: conferma la fase di espansione (sopra 50) ed il miglior livello da 3 mesi. Il sub-indice relativo all'occupazione ha segnato il miglior dato da settembre 2022.
L'indice ISM (Institute for the supply management) manifatturiero di giugno è risultato sotto le attese, a 48.5 punti, dai 48,7 punti di maggio, verso attese di 49.2.
La robustezza dell’economia sfavorisce il calo dell’inflazione: su giugno, avremo un preliminare venerdì 5; da osservare con attenzione il “core” e la componente servizi: sempre venerdì i dati sul mercato del lavoro di giugno: i nuovi occupati sono attesi in calo e la disoccupazione stabile al 4%.
Sul mercato valutario spicca nuovamente la debolezza dello Yen giapponese al nuovi minimi da 38 anni verso US-Dollar, a quota 161,6, ed Euro, a 173,3.
Il prezzo del petrolio ha proseguito il rialzo che dura da 1 mese: quello del Wti (riferimento Usa) ha raggiunto 82,5 Dollari/barile, +1,1%.
Oggi torna il segno negativo sulle Borse europee, in calo medio di -0,6% alle 13.30 CET: il dato aggregato sull’inflazione nell’Eurozona ha rallentata come previsto al 2,5% a giugno dal 2,6% di maggio, col “core a +2,9% da 3,0%, favorendo scenari di “easing monetario” della Bce nelle prossime riunioni: la 1’ è prevista a settembre.
Non piace tuttavia che i prezzi dei servizi continuino a crescere velocemente: +4,0% a giugno, mentre frenano quelli di alimentari, alcol&tabacco, +2,5% annuale dal 2,6% di maggio, e dei beni industriali non-energetici, +0,7%, come a maggio e dell'energia, +0,2%, da +0,3% di maggio.
Sule tame dei tassi ieri sera Christine Lagarde, aprendo il Forum ECB ha detto che «il lavoro sull’inflazione “non è finito», che è necessario «rimanere vigili» e che lo scenario di «soft landing» non è garantito: il vice-Presidente dell’ECB, Luis de Guindos sottolinea che «i prossimi mesi non saranno facili” richiamando attenzione e cautela».
Il Capo-economista dell’ECB, Philip Lane, spiega che «la chiave è l'inflazione dei servizi, ancora troppo più alta..va analizzata per spiegarne la persistenza”. Più costruttivo il commento di Martins Kazaks: il Presidente della Banca centrale Lettone pensa che la Bce taglierà i tassi 1 o 2 volte nella 2’ metà di quest’anno.
Borse asiatiche: Tokyo ha accelerato sul finale, a +1,1%, col Nikkei di nuovo sopra 40 mila, aiutato da Yen debole e nuovo record del Nasdaq. Shanghai +0,1%, Shenzhen -0,6%. Seoul -0,84%.
I future su Wall Street (sarà chiusa giovedì 4 per Independence day) indicano riaperture in calo medio di -0,3%, in attesa che domani vengano diffusi i verbali dell'ultima riunione della FED.
I rendimenti dei Treasury Bond restano elevati, per i timori che sul deterioramento del debito pubblico, cresciuto a dismisura dal 2020 in poi, a causa della spesa “Federale” arrivata a sfiorare 24% del GDP, sopra la media storica di 19%. Una vittoria di Trump potrebbe dare nuovo impulso alla spesa pubblica, spiega Morgan Stanley.
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