Trading Room 1.23SCARICO DI RESPONSABILITÀ.
Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sull'andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.
Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.
Intanto un benvenuto a voi tutti che mi leggete.
Son tornato ad esporvi quest'idea in quanto mi sembra molto buona, parliamo di Dollaro Neozelandese contro Franco Svizzero.
A quanti mi avete seguito in questi 5 mesi passati assieme in TradingView, sarete a conoscenza che le frecce a disposizione del mio arco, sono molteplici. Certo, amo la Price Action, ma ho la mia personale visione, non bisogna essere robot ed applicare ossessivamente un qualcosa, (soprattutto nel trading), ma avere una conoscenza, la più amplia possibile, ed essere flessibili, duttili e malleabili alla lettura del grafico; il mercato ha dei principi, si basa su azioni del prezzo passate e bla bla bla, ma se noi siamo rigidi, perdiamo occasioni, a volte soldini etc.
Quindi nel tempo, ho imparato ad amare ed usare diversi strumenti, TUTTI di valore, leggibili, scorrendo a ritroso nelle mie varie pubblicazioni. Trovo buono applicare alcuni principi di Elliott, trovo molto buona l'analisi tecnica intesa nella sua accezione maxima, i pattern grafici e fra questi, triangoli, doppi e tripli massimi e minimi, rettangoli. Ma non disdegno, anzi, tengo in massima considerazione, supporti e resistenze importanti, quelli di breve, ma ripeto importanti, come quelli che il mercato non dimentica, quelli storici. Poi non dimentico mai l'Ichimoku, per me, validissimo indicatore, anche se dico sempre che indicatore non è, io lo uso a supporto, sempre, lavorando prevalentemente su supporti e resistenze, ma abbino, lui, pattern etc. Se ho dimenticato strumenti, ripeto, basta leggere a ritroso quanto ho pubblicato.
Veniamo a NZD/CHF. Con questo studio credo di fare la gioia di diversi colleghi, chi ama tradare supporti e resistenze, chi ama l'Ichimoku, chi ama l'analisi tecnica ed i pattern grafici, tutto in solo studio.
Mercoledì 08 Febbraio 2023 ho inserito un ordine Sell Stop a quota 0.57992 con Stop a 0.58760 e target 0.57224 con un rapporto R/R di 1:1, non ancora preso.
Sulla base di cosa ho inserito questo ordine? Partiamo per gradi... Parto sempre, dai supporti e/o resistenze nell'individuare i miei trade, ed applico SEMPRE il mio Trading Plan, l'ITP, per metodologia di gestione del trade, money management, etc. Quando individuo il probabile trade, applico gli studi, con i tanti strumenti a me cari. Nel caso specifico ho individuato la rottura del supporto posto in area centrale del Doppio Massimo, (notare che non tengo conto dell'ombra della candela, per me quello è solo rumore, ma delle aperture e chiusure di prezzo).
Individuato il Break Out, ho notato che la figura che mi si presentava era quella di un Doppio Massimo, siete tutti d'accordo fin qui?... A questo punto è partito lo studio con l'Ichimoku, quindi:
- Ci troviamo di fronte ad un prezzo che crossa Tenkan Sen, Kijun Sen e Kumo.
- La Tenkan Sen che crossa la Kijun Sen Short.
- Ma soprattutto la Chikou Span che crossa Kijun Sen e Tenkan Sen Short.
E credetemi, non capita spesso che tutte le prerogative utili alla valutazione di un ingresso con Ichimoku si presentino tutte assieme nella precedenza di un ingresso a mercato, normalmente solo alcuni segnali si manifestano in principio, altri a trade in corso. Qui abbiamo rottura del supporto, figura tecnica e Ichimoku, (come sopra descritto), tutti assieme e tutti in principio di trade.
Questo è il mio studio che vi ho esposto, come sempre, non pubblico tutta la mia attività, semplicemente, quello che soggettivamente ritengo di buona qualità, ripeto soggettivamente!...
Buon tutto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.10.2022Fase di consoldamento delle borse, dopo il mini rally di 4 sedute.
Scende il prezzo del gas europeo: aiutano stoccaggi pieni e clima mite.
Regno Unito: dimissioni del neopremier Truss dopo sole 7 settimane.
Trimestrali Usa sopra le attese, ma cautela da parte dei managers.
Ieri, 19 ottobre, i listini azionari europei, dopo un avvio positivo, hanno ripegato frazionalmente, interrompendo la “striscia” di 4 sedute al rialzo. Chiusure deboli, ma nessun vistoso ritracciamento: Milano -0,22%, Londra -0,13%, Francoforte -0,16%, Parigi -0,43%, Stoxx 600 Europe -0,3%.
Dopo i recenti recuperi i mercati tornano ad interrograsi su inflazione e conseguente stretta monetaria delle banche centrali: sul rialzo dei tassi si e’ espresso ieri il membro del Consiglio direttivo Bostjan Vasle, secondo cui la Banca Centrale Europea (ECB) dovrebbe alzare il costo del denaro di 75 punti base in ciascuna delle 2 riunioni previste entro fine anno.
Con un rialzo cumulato di 150 bps si arriverebbe ad un tasso di riferimento di +2,75%, che Vasle considera, nel contesto inflattivo attuale, un “livello neutrale”. L’ECB ha dato inoltre ufficialmente il via al dibattito su nuove iniziative di “tightening”, tra le quali la riduzione delle masse di obbligazioni accumulatesi nell’attivo dell’ECB negli ultimi anni.
Tornando agli Stati Uniti, la pubblicazione delle relazioni trimestrali e’ mediamente confortante e non priva di sorprese positive, come per Netflix che, nel trimestre luglio-settembre, ha registrato una crescita di abbonati di 2,4 milioni, cioe’ il doppio di quanto prevedevano gli analisti. Tesla ha comunicato dati forti e attese positive, ma sotto le attese, per difficolta’ nelle consegne.
A Wall Street, ieri, ha pesato l’attesa per la pubblicazione, in serata, del Beige Book, compendio di dati&previsioni della Banca Centrale. Vi si legge che l’economia e’ ancora in moderata espansione, ma i rischi di rallentamento sono cresciuti a causa dell’inflazione e dell’inasprimento delle condizioni finanziarie. Il consensus degli analisti prevede ora un target del 5% per i tassi FED a inizio 2023.
Le chiusure di Wall Street tstimoniano l’incertezza di analisti e investitori, reduci da un “mini-rimbalzo” dai fragili presupposti: Dow Jones -0,33%, S&P500 -0,67%, Nasdaq -0,85%.
Nel Regno Unito, se da un lato il Premier Truss ha agito pragmaticamente, invertendo la rotta sulla manovra fiscale e recuperando la fiducia dei mercati, dall’altro all’interno del suo Partito dei Tories e’ venuto a mancarle il giusto supporto, spingendola alle dimissioni.
Ieri, sul fronte macro europeo, ha sorpreso negativamente proprio il dato sull'inflazione britannica, che a settembre e’ salita al +10,1%, oltre le attese e la piu’ elevata tra i Paesi del G7 (Organizzazione Paesi economicamente piu’ avanzati). In aggiunta, la Banca d'Inghilterra ha annunciato che dal 1’ novembre inizierà il decumulo delle obbligazioni presenti nel proprio bilancio.
L’inflazione e’ ovunque troppo alta in Europa, sebbene il dato rivisto di settembre scenda a +9,9% dal +10,0% preliminare, ben sopra il +9,1% di agosto. Il dato avvalorare uno scenario di probabile recessione dovuta anche agli attesi tassi della banca centrale (ECB) per raffreddare l’inflazione.
Prezzo del petrolio in “flattening”, col WTI (greggio benchmark Usa) attorno 86 Dollari/barile. Dopo la decisione dell'Opec+ di tagliare la produzione di 2 milioni barili/giorno, si sarebbe aspettato un rimbalzo del greggio che non c’e’ stato, perche’ le prospettive della domanda sono indebolite, specie da parte cinese.
Tuttavia il tema dei prezzi energetici elevati e’ molto sentito negli Usa, tanto da essere oggetto di aspro confronto tra Democratici e Repubblicani, adesso che la campagna elettorale per le elezioni di Mid-Term entra nel vivo. La Casa Bianca, a sorpresa, ha annunciato la notte scorsa lo “sblocco” di 15 milioni di barili di petrolio dalle riserve strategiche.
I prezzi del gas naturale europeo continuano a calare, mentre e’ al vaglio dei Ministri dell’UE la proposta della Commissione per un tetto ai prezzi e l'Europa gode di temperature medie anomalmente alte che rinviano la fase piu’ critica dei consumi.
La bozza del Consiglio Ue prevede un "price cap dinamico e temporaneo", una piattaforma comune per gli acquisti, e un nuovo benchmark complementare al TTF.
Stamane il metano europeo sul TTF di Amsterdam segnava 111 Euro/mwh, -1,7%.
Sul mercato obbligazionario prosegue il movimento al rialzo dei rendimenti dei titoli governativi europei, senza fenomeni negativi di allargamento degli spread, ma con una crescente tendenza al “bear flattening” (appiattimeno della curva dei rendimenti per scadenza): quello tra BTP decennali italiano e omologhi Bund tedeschi e’ in area 240 bps, col rendimento del BTP 10 anni salito a +4,77% (ore 13.30 CET).
Sul mercato valutario si osserva il leggero recupero dell'Euro sul Dollaro a 0,978 mentre la Sterlina supera quota 1,150 contro Euro. Lo Yen giapponese riavvicina la soglia cruciale di 150 contro Dollaro, avvalorando un possibile nuovo intervento di sostegno di Governo e Banca Centrale giapponesi.
Sui mercati azionari asiatici cali medi del -1%: spicca il nuovo minimo da 15 anni dell’Hang-Seng di Hong Kong. Nikkei -0,9%, China A50 -0,8%, ASX australiano -1,0%.
Borse europee senza direzione a fine mattinata. Future Usa in lieve rialzo, +0,5% medio. (ore 13.30 CET)
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Chiusura Wall Street? Super Nasdaq +3.50%, S&P500 +2.70%!
Finalmente Wall Street decolla!
Chiusure in super rialzo per Wall Street con gli indici principali in netto rialzo.
Nasdaq chiude a +3.50%, S&P500 chiude a +2.70% ed il Dow Jones chiude a +2% e supera finalmente la resistenza dei 30mila punti riportandosi ad un livello di prezzo duper garantista!
Wall Street era rialzista già dalle prime ore di contrattazione dei futures notturni, le piazze europee hanno avviato la seduta nel dubbio, a metà settimana però hanno virato in positivo.
A Wall Street i conti delle trimestrali sorprendono con Bank of America che conferma i dati superiori alle attese, 24.56 $ billions di utile contro i 23.6 attesi ed un Price Earning in crescita a 0.81 $.
Atteso domani il risultato trimestrale di Goldman Sachs che però è alle prese con un piano di ristrutturazione.
Goldman Sachs unirà la divisione Trading con le attività di Investment Banking ed il Wealth Management con l'Assett Management.
Il rialzo azionario aiuta a distendere i nervi sui mercati dei tassi con il rendimento USA che scende sotto il 4% mentre il rendimento del italiano a 10 anni è sceso al 4,65% raffreddando anche lo spread Btp/Bund che quota 240 punti livello di supporto.
IL FUTURE S&P 500 DA IL PRIMO SEGNALE ROTTA LA MM 200....
FU' VERA GLORIA? Ai posteri l’ardua sentenza
Ai posteri l’ardua sentenza è un’espressione che si trova nella parte centrale dell’ode manzoniana Il cinque maggio ed è la risposta che Manzoni dà alla domanda che rivolge ai propri lettori: «Fu vera gloria?», riferendosi naturalmente all’intera vicenda napoleonica. Manzoni, che fino alla morte di Napoleone Bonaparte aveva mantenuto un atteggiamento di riserbo nei suoi confronti, non si sbilancia e lascia che sia la storia a dare la difficile valutazione.
Le azioni globali salgono, scrollandosi di dosso le tensioni della Cina: avvolgimento dei mercati
Arrampicata globale delle azioni, scrollando le spalle le tensioni della Cina:
- I titoli asiatici sono saliti martedì con gli Stati Uniti e i futures europei nonostante i crescenti rischi geopolitici, con il Giappone che ha guadagnato terreno con la riapertura della terza economia mondiale.
I titoli del tesoro sono scesi nelle prime negoziazioni dopo il weekend di tre giorni negli Stati Uniti, mentre il dollaro si è ritirato. I futures sull'S & P 500 sono saliti alla chiusura di venerdì, suggerendo un'apertura positiva a Wall Street. Le azioni sono aumentate a Tokyo, Sydney e Seul, mentre anche le azioni di Hong Kong sono aumentate, mostrando segni di stabilizzazione dopo i disordini del fine settimana. Shanghai ha visto guadagni più modesti. Il greggio ha superato i $ 34 al barile a New York.
Le tensioni tra Washington e Pechino rimangono al centro dell'attenzione con la Cina che condanna gli Stati Uniti per l'aggiunta di 33 entità cinesi a una lista nera del commercio, ma senza annunciare misure di ritorsione. Nel frattempo, la Cina ha cercato di rassicurare Hong Kong che il suo potere giudiziario sarebbe rimasto indipendente ai sensi di una nuova legge sulla sicurezza nazionale.
Il taglio contro le tensioni sta aumentando i segni che i tassi di infezione da coronavirus stanno moderando. Lunedì il governo giapponese ha posto fine allo stato di emergenza nazionale, mentre un aumento delle aspettative commerciali tedesche ha fornito un altro barlume di speranza per i rialzisti.
Le dinamiche di recupero e i potenziali sviluppi dei farmaci sono tra i "motivi principali per essere positivi", ha affermato Chris Iggo, Chief Investment Officer degli investimenti core di AXA Investment Managers. "Ciò non significa che dovremmo ignorare il rischio di seconde ondate, crescita debole prolungata e problemi geopolitici".
Ecco alcuni eventi chiave in arrivo:
I guadagni continuano con società come Nissan Motor, British Land, Royal Bank of Canada e HP Inc. Martedì il parlamento di Singapore annuncerà un altro pacchetto di incentivi. Giovedì porterà la lettura delle richieste di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti per la settimana terminata il 23 maggio. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve partecipa a una discussione virtuale venerdì.
Queste sono le principali mosse nei mercati:
riserve
L'indice Topix giapponese è aumentato del 2,1% a partire dalle 13:31 a Tokyo.I venerdì sull'indice S&P 500 sono aumentati dell'1,9%, l'indice S & P / ASX 200 dell'Australia ha guadagnato il 2,4%. L'indice Kospi è aumentato dell'1,8%. L'indice Hang Seng di Hong Kong è aumentato dell'1,9%. L'indice composito di Shanghai è aumentato dello 0,7% .Euro Stoxx 50 i futures sono aumentati dell'1,3%.
valute
L'indice Bloomberg Dollar Spot è sceso dello 0,2%. Lo yen è sceso dello 0,1% a 107,85 per dollaro. Lo yuan offshore è stato leggermente modificato a 7,1433 per dollaro. L'euro è salito dello 0,2% a $ 1,0920.
Obbligazioni
I rendimenti dei titoli del Tesoro a 10 anni negli Stati Uniti sono saliti di due punti base allo 0,68%. I rendimenti dei titoli a 10 anni dell'Australia sono saliti di un punto base allo 0,87%.
Commodities
Il greggio intermedio del West Texas ha aggiunto il 3,3% a $ 34,35 al barile. L'oro è stato leggermente modificato a $ 1,733 l'oncia.
EURCHF: chi c'era?Buongiorno Traders,
quante analisi sto vedendo ora su EURCHF. Ha raggiunto infatti in questi giorni un livello tecnico importante.
Più che un'analisi, questo è un racconto. Il 15/01/15 EURCHF va da 1.20 all'inferno e ora ne fa ritorno!
Cosa è successo in quei momenti? Cosa è quella candela rossa di 40 figure?
4000 pips di oscillazione in pochi minuti sono cose che si ricordano!
Chi di voi c'era?
Il momento della violazione di quel fatidico 1.20 fu fatale e da lì in poi ci fu il Panico!
Stoploss saltati, conti esplosi, broker falliti, retail con conti negativi che avrebbero dovuto restituire i soldi persi, insomma dal quel 15/01/2015 nulla fu più come prima e le famigerate regole che ESMA ha introdotto sulla leva nel recente passato, ne suono una diretta conseguenza.
Ma perché 1.20 è stato ed è ancora un livello così importante?
Il livello di 1.20 era stato individuato e voluto mantenere dalla SNB il più possibile fisso per agevolare i rapporti import/export tra Svizzera e UE.
Quello che è successo al Franco Svizzero è il risultato di quello che è stato stato un chiaro e forzoso tentativo di manipolazione del mercato tra cambi che è riuscito sì per qualche anno ma che poi ha generato in un solo minuto, forse, molti più danni dei benefici.
Se da un verso il floor a 1.20f sarebbe servito per agevolare il mercato reale, dal lato speculativo ha dato l'opportunità a traders di speculare proprio su questo livello. Era facile infatti posizionarsi long in prossimità di 1.20 ed aspettare l'esplosione di qualche decina di pips per via dell'intervento della SNB che avrebbe immesso nuova liquidità. Il giochino ha funzionato per qualche anno, il giochino si chiamava "bancomat"!
Il problema era che la volatilità in quei momenti era di pochi pips, qualche decina se andava bene, e per guadagnarci qualcosa si sarebbe dovuto entrare con leva alta.
I fenomeni del momento incoraggiavano ed entrare: tutto sembrava facile! Anche senza stoploss, tanto sotto 1.20 c'era il floor, dicevano!
Retail con conti da qualche migliaio di Euro dichiaravano spavaldamente di essere esposti per qualche centinaio di volte la loro capitalizzazione!
Infatti per un broker che offriva leva 1:400, il suo cliente poteva con 1000 euro sul conto andare long anche con 3 lotti che equivalgono a 300.000 Euro, impegnando un margine di 750. Con 3 lotti e un valore del pip di 25 Euro (30 CHF) sarebbe andato in margin call perdendo 100 pips, quindi "mai" se l'entrata fosse stata più prossima possibile a 1.20.
Mentre per qualcuno il giochino funzionava, sotto si stava caricando una molla. Ad aggravare la situazione, qualche giorno prima del 15 gennaio, il governatore confermò in conferenza stampa la volontà di mantenere invariato il floor.
Apparentemente non c'erano rischi ma come si sa i mercati non elargiscono pasti gratis.
Alle 10:30 il governatore annuncia che non sarebbe più stato sostenibile il mantenimento di tale livello e da lì ci fu il panico: esistendo solo quotazioni di scambio solo sopra 1.20, il prezzo non trovò compratori sotto di se e precipitò per 4000 pips in pochi minuti!
In quegli istanti moltissimi stoploss non vennero eseguiti al livello stabilito ma al miglior livello che nel caso specifico fu quando riapparvero le contrattazioni per cui distantissimi dai livelli impostati. Chi venne eseguito così si vide addebitare una perdita elevatissima nei migliori dei casi ma nei peggiori vedere stoppata la posizione con saldo negativo!
Un saldo negativo vuole dire che le perdite sono superiori ai depositi e quando il broker batterà cassa, bisognerà darglieli.
Leggevo nei forum di gente che avrebbe dovuto vendere la casa per saldare la perdita!
In quell'occasione la fortuna fu dalla mia parte: lo stop mi venne preso al giusto livello facendomi perdere veramente poco.
Fu un'occasione per capire la sostenibilità del mio money management e per inserire in ogni operazione uno scenario "cigno nero" che è la base del mio risk management.
GBPUSD: operazione a lungo termineAmmetto che come ho "addobbato" il grafico faccia pena! Ma questa operatività mi piace e non sarà la bella analisi che porterà in cassa il gain ma i numeri su cui l'ho sviluppata.
La lunga salita dell Sterlina in questo ultimo periodo non è un caso! Lo scivolone causato dal referendum per uscire dall'Unione Europea, a mio giudizio, è stato più un panic selling per l'incertezza della situazione che un movimento dettato da regole economiche.
Se si prende in esame il PPP (Purchasing Power Parity) il valore di equilibrio tra Dollaro Americano e Sterlina Inglese è compreso tra 1.50 e 1.66.
Attualmente i prezzi sono a 1.4230 e confidando che il valore PPP faccia da calamita, direi che di figure a rialzo ce ne sono anche da buttar via!
Ad aggiungere ulteriore credibilità a questa mia ipotesi c'è l'indice di valuta della Sterlina che ne conferma la forza.
Ne parlavo in questo intervento:
Tuttavia non potendo prevedere il futuro ne con l'analisi fondamentale ne con l'analisi grafica, preparo l'operatività con una ben pianificata struttura di risk management e money management.
L'operazione è complessa e adatta a chi è già bello sgamato con il trading. In ogni caso sconsiglio a tutti di metterla in piedi per questi motivi:
1) ognuno ha un concetto personale di tempo e a me piace prendermela comoda, magari tra un anno sarò ancora qua a parlarne...
2) NON METTERÒ stop loss! In nessuna delle entrate!!!
3) Accumulerò posizioni su determinati livelli (detta in parole povere, sì, medierò) sia in perdita che in guadagno.
Sebbene il punto 2 e 3 possano sembrare affermazioni da pazzo suicida, sappiate non è così: c'è un intero business plan (come mi piace chiamarlo) con il quale ho pianificato le sequenze di azioni nei vari scenari che si possono presentare.
Le size delle rispettive entrate sono già calcolate e nel caso si palesasse lo scenario peggiore (già peraltro analizzato) scatterebbe uno stop anti-default globale con lo scopo di salvare il conto. In questo caso la perdita massima mediata per singola operazione non sarebbe superiore al 3%.
Decisamente in linea con un MM mediamente aggressivo.
Se volete seguire lo sviluppo dell'operazione iniziate a seguirmi.
Aggiornerò costantemente l'evoluzione dello scenario.
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Buon Trading
Heryberto Biondi
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.10.2024Borse in lieve flessione, osservando dati macro e relazioni trimestrali.
L’economia Usa è forte, riducendo le attese sull’”easing monetario”.
Giappone alle elezioni politiche: Governo LibDem in calo di consenso?
Occhi aperti sui PMI Usa ed EU: quelli EU dei servizi potrebbero deludere.
Le Borse europee ieri hanno chiuso in calo la 1’ seduta della settimana: Milano e Madrid -0,7% Parigi e Francoforte -1,0%, Amsterdam -0,5%.
I dati macro più rilevanti della settimana saranno gli indici Pmi (Purchasing managers Index) in Europa e negli Usa, che daranno conto della salute della manufattura e dei servizi. I dati micro più osservati saranno invece quelli delle relazioni trimestrali, la cui pubblicazione è in pieno svolgimento negli Usa, e al suo avvio in Europa.
Sorprendentemente, ieri i mercati non hanno dato grande peso alla nuova importante mossa espansiva della Banca Popolare Cinese, che ha abbassato i tassi d’interesse sui principali prestiti a nuovi minimi, nè alla “deflazione” dei prezzi alla produzione in Germania, -1,5% annuo, che dà la misura della crisi industriale.
Anche Wall Street ha chiuso incerta, in attesa dei conti delle Big tech di imminente uscita: Dow Jones -0,80%, S&P500 -0,18%, e Nasdaq che fa eccezione con +0,3%. Dobbiamo considerare che le Borse Usa sono reduci da 6 settimane consecutive di rialzo, con Dow Jones e S&P500 che venerdì hanno aggiornato i loro massimi storici.
Questa settimana è quella più intensa per le trimestrali, coinvolgendo circa il 20% delle Societa quotate. Fino a ieri, del 14% circa delle società dello S&P500 che hanno rilasciato i numeri trimestrali, l’80% circa ha battuto le attese, e sia fatturati che utili sono cresciuti +4% circa anno su anno: occhi aperti sulle prossime pubblicazioni!
Ieri sono tornati a salire i rendimenti dei titoli di Stato europei, compresi quelli italiani, che avrebbero dovuto giovarsi dei giudizi neutro/positivi emessi Venerdì 18 da Standard&Poor’s e da Fitch.
Lo spread tra il rendimento del BTp decennale benchmark italiano e quello dell’omologo Bund tedesco si è allargato di +6 bps, a 123, ed il rendimento del BTp benchmark è risalito a 3,51% da 3,36% di venerdì scorso. Sono in rialzo anche i rendimenti dei Treasury Usa: il 10 anni “paga” 4,20% e la curva torna ad irripidirsi.
Negli States i sondaggi più recenti assegnano crescenti probabilità di vincere le elezioni presidenziali del 5 novembre all'ex Presidente Donald Trump: ciò sta rafforzando il Dollaro, nell’aspettativa che la politica tariffaria e fiscale “trumpiana” sia inflattiva e induca la Banca centrale a mantenere alti i tassi, rafforzando la valuta Usa.
Ieri, 21 ottobre, l’Euro ha ceduto -0,3% sul Dollaro a 1,083, e altrettanto sullo Yen a 162,7: il cross Dollaro/Yen è salito +0,5% a 150,2, vicino ai massimi storici. Il Dollar index incorpora questa ritrovata forza ed è prossimo a quota 104.
Parlando di record non possiamo non segnalare quello dell’oro, ormai sopra 2741 US$/oncia.
La “simpatia” dell’ex Presidente Trump verso le monete digitali, che potrebbe portare ad un approccio più “soft” della loro regolamentazione, ha contribuito a spingere in alto il prezzo di Bitcoin, ai massimi da 3 mesi sopra 67.200 Dollari e l'indice BBG Galaxy Crypto Index, +7,8% nell'ultimo mese, con Bitcoin oltre +11%.
Oggi, 22 ottobre, le Borse EU sono cedevoli, -0,4% medio alle 12.30 CET, forse contagiate dalle chiusure incerte di ieri sera a Wall Street: sarà una giornata priva di dati macroeconomici di rilievo: l’attenzione sarà catalizzata dalle prime trimestrali Europee e di alcune big Usa tra cui Verizon, General Motors e Lockheed-Martin.
A Tokio il Nikkei ha chiuso in calo di -1,4%, anche per la crescente incertezza sull’esito delle elezioni politiche previste questo fine settimana, dalle quali potrebbe emergere un calo di consenso per il Partito Liberal-democratico oggi al Governo.
Anche in Giappone siamo alla vigilia dell’avvio della pubblicazione delle trimestrali, dalle quali si attende la conferma del buon momento della “corporate Japan”, specie dopo che il tentato recupero dello Yen, ai minimi da 3 mesi vs US$, sembra fallito: lo troviamo a 150.7, ma nottetempo ha superato anche il livello 151.
Le maggiori Borse cinesi sono invece positive: Shenzhen +0,53% e Shanghai 0,92%. Stabile Hong Kong, +0,05%, a dispetto del taglio dei tassi maggiore delle attese parte della Banca Popolare Cinese (PboC) di ieri, mirato a stimolare la crescita economica.
I future sui maggiori indici di Wall Street sono negativi, in media -0,6% (ore 12.30 CET) e sembrano risentire delle dichiarazioni del Presidente della Fed regionale di Kansas City Jeffrey Schmid in cui esprime il suo favore per un rallentamento nella velocità di riduzione dei tassi d’interesse.
Il quadro generale Usa è assai confortante: i dati macro recenti e le prime relazioni trimestrali testimoniano la buona salute dell'economia Usa, col famoso GDPNow della Fed Atlanta che indica ora +3,4% di crescita del PIL 2024.
Ciò non mette in discussione il progressivo taglio del costo del denaro, quanto piutosto la sua velocita’: i mercati continuano a credere in una riduzione di -25 bps al prossimo meeting della FED del 7 novembre.
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Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.10.2024Borse Europee vicino ai massimi, ma guardinghe, vista la crescita anemica.
Inflazione EU: prezzi alla produzione -1,4% annuale in Germania.
Nuovi aiuti della Banca centrale per sostenere il Pil cinese.
Dollaro in recupero: sempre incerto l’esito delle Presidenziali Usa.
All’indomani del meeting della Banca centrale Europea (ECB) che giovedì scorso ha deciso il 3’ taglio dei tassi di 25 bps di quest’anno, quella di venerdì 18 è stata un’altra seduta positiva per i mercati europei: Milano e Parigi hanno guadagnato +0,4%, Francoforte +0,3%, invariata Madrid, in arretramento solo Londra, -0,4%.
Nelle prime ore di venerdì scorso le Borse cinesi avevano ben accolto i dati sulla crescita del GDP (PIL) del 3’ trimestre: +4,6% anno su anno, un numero in sè non molto forte, ma comunque migliore delle attese, mentre resta l’aspettativa di nuovi stimoli da parte di Governo e Banca centrale.
Archiviamo dunque una settimana positiva per i listini azionari EU, favoriti da fattori coagenti, tra cui il taglio dei tassi deciso dall’ECB unito alla speranza di un’analoga mossa a dicembre, la prospettiva di nuove misure supportive dell’economia cinese e quella di relazioni trimestrali positive e di imminente pubblicazione.
Nella settimana Milano ha guadagnato +2,6%, Madrid +1,8%, Francoforte +1,5%, Londra +1,3%, e Parigi +0,5%, quest’ultima appesantita dalle azioni del lusso.
Il settore lusso vive una fase negativa, e l’indice europeo di settore ha perso -3,4% la scorsa settimana. Ugualmente negativo il comparto technology, -4,2% per il subindice dell’Euro Stoxx di settore, con l’azione Asml vicina a -14%.
In Italia, in un clima di grande attesa, è giunto l’aggiornamento del rating sul debito sovrano da parte di S&P e Fitch, specie per l’aggiornamento dell’outlook, che era stabile per entrambe; confermato il rating BBB con outlook stabile per S&P, mentre Fitch conferma rating a BBB ma migliora l’outlook, da stabile a positivo.
L’upgrade riflette «il fatto che il recente rafforzamento dei risultati di bilancio e l'impegno a rispettare le regole dell'Unione europea indicano potenziale riduzione dei rischi di bilancio e finanziamento a medio termine derivanti dai livelli eccezionalmente elevati del debito italiano».
Fitch ha apprezzato anche «segnali di crescita potenziale più forte e contesto politico più stabile»: in tale contesto è maturato il calo dello spread Btp/Bund, sceso venerdì a 117 bps, in parallelo al calo del rendimento del decennale italiano a 3,35%.
Scenario più ostico per il debito francese: l'agenzia di rating Scope ha abbassato il rating a AA- allineandosi ad altre agenzie, Moody's si pronuncerà questa settimana e S&P il prossimo mese.
In America Wall Street ha chiuso positiva: Dow Jones +0,09%, Nasdaq +0,63% e S&P500 +0,40%: toccati nuovi massimi storici per Dow Jones e S&P500.
Anche venerdì 18 è proseguito il calo del prezzo del petrolio: quello del WTI (West Texas Intermediate) ha perso -2,5% a 68,9 Dollari/barile.
Irrefrenabile la corsa al rialzo dell’oro, +0,9% a 2.714 Dollari/oncia, ai massimi storici, favorito non solo dalla prospettiva di discesa del costo del denaro ma, purtroppo, anche dall’incertezza sulle elezioni Presidenziali Usa (3 novembre), e dai conflitti in Medio Oriente ed Ucraina, che ne esaltano il ruolo di bene “rifugio”.
Sul mercato valutario, poco variato il cross Eur/Dollaro attorno 1,084, e quello Dollaro/Yen attorno 149,88. In evidenza, per la sua inedita forza, la Sterlina britannica, dopo il dato sopra le attese, +0,3%, delle vendite al dettaglio di settembre +0,3%: GBP/US$ +0,3% a 1,304, ed EUR/GBP a 1,20, massimo da 2 anni.
Oggi, la nuova settimana parte con un nuovo record dell’oro che supera 2.730 Dollari/oncia e con nuove iniziative di Pechino per rilanciare la crescita. La Banca centrale Cinese (PboC) ha tagliato i tassi di riferimento sui prestiti: su quelli a 1 anno scende a 3,1% da 3,35%, e su quello oltre 5 anni da 3,85% a 3,60%.
In Germania i prezzi alla produzione sono scesi -1,4% annuale a settembre, da -0,8% di agosto, e -0,5% mese su mese, da +0,2% di agosto, vs attese di -0,2%.
In Europa le Borse sono partite caute e terminano la mattinata con cali medi di -0,5% (ore 13.00 CET): c’è attesa per gli indici PMI (Purchasing managers Index) della manufattura, relativi ad ottobre, ritenuti validi “marcatori” dell’andamento dell’attività industriale, in uscita giovedì 24, e per le prime “trimestrali” europee.
C’è cautela particolare sulle azioni bancarie: sul Sole 24 Ore di sabato 19 ottobre si legge che la Banca centrale Europea, nell’ambito del processo Supervisory Review and Evaluation Process (Srep), sarebbe orientata a chiedere alle banche più cautele e meno generosità nel distribuire dividendi e varare piani di buyback.
Oggi prende avvio il meeting mondiale dell'IMF (Fondo Monetario Internazionale), dal quale ci si attende trovi largo spazio di esame e discussione l'allarme lanciato proprio da IMF sui livelli stratosferici raggiunti dal debito mondiale, 100 trillioni di Dollari o, visto in altri termini, pari al 125% del GDP per i Paesi del G7, oltre che in traiettoria per crescere ancora.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WidomTree - Tactical Daily Update - 23.09.2024Borse Usa ed EU tornano caute, i tassi scenderanno, ma l’economia è fiacca.
Macro europea ancora debole a Settembre: PMI in forte discesa.
La BCE è pronta a nuovi tagli, ma senza fretta, e con flessibilità (Lagarde).
Borse asiatiche ancora in ripresa; taglio tassi più vicino in Cina.
Il taglio di -0,5% dei tassi ufficali da parte della Federal Reserve, che aveva spinto le Borse giovedì 19, ha esaurito la spinta propulsiva e venerdì 20 i maggiori indici azionari europei e americani hanno chiuso deboli.
L’economia americana conferma di essere diretta verso il “soft/landing”, cioè il rallentamento senza recessione: sembrano dimostrarlo sia il calo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, in calo e al minimo da 4 mesi, sia l’aumento dei nuovi cantieri di edilizia abitativa.
Sul fronte Bce (Banca centrale Europe-ECB), il Presidente Lagarde, intervenendo alla Michel Camdessus Central Banking Lecture organizzata a Washington dal Fmi (Fondo monetario internazionale), ricorda che “il nostro approccio deve essere "stabili senza rigidita'...cioè pronti al cambiamento e preparati a usare la flessibilità.. quando necessario”.
La Signora lagarde ha sottolineato come l'inflazione sia prevista scendere al 2% entro fine 2025, tuttavia «l'incertezza rimane profonda...e l'economia sta attraversando un cambiamento trasformativo».
Tornando alle Borse di venerdì scorso, la negatività è stata innescata dal comparto automobilistico, dopo la revisione al ribasso della stime di Mercedes Benz, e dal settore moda, bersagliato da report cauti sulle sue prospettive.
Milano ha perso -0,8%, Parigi -1,5%, Francoforte -1,4%, Londra e Amsterdam -1,2%, Madrid, -0,2%. Il bilancio della settimana è invece positivo: Madrid +1,8%, Milano +0,6%, Parigi +0,5% e Francoforte +0,2%. Negativa solo Londra, -0,5%.
Wall Street, venerdì 20, ha chiuso in calo: Dow Jones -0,09%, Nasdaq -0,36% e S&P 500 -0,47%.
Le Borse trovano sostegno nella prospettiva di allentamento dei tassi, confermata sia dall’ECB 2 settimane fa, col 2’ taglio da -0,25%, che dalla mossa della FED, che ha varato il “maxi taglio” da -50 bps e diffuso il noto grafico «dot plot», alimentato dalle previsioni dei membri del FOMC, che vedono tagli per 1 altro punto percentuale entro fine 2025 e di mezzo punto nel 2026.
Sono purtroppo puntualmente deboli i dati macro europei: in Gran Bretagna le vendite al dettaglio ad agosto sono aumentate di un misero +2,5% su base annua, ed in Germania i prezzi alla produzione, sempre ad agosto, sono scesi -0,8% annuo.
Tuttavia le news peggiori sono quelle di stamattina, e riguardano gli indici PMI (Purchasing managers Index) che confermano la debolezza, o meglio stagnazione, dell’economia dell’Euro-zona.
In Germania, ad esempio, il Pmi composito “stalla” a 50, sulla linea che demarca espansione da contrazione, frutto di un sub-indice dei servizi che a settembre è sceso a 50,6 punti da 51,2 e di uno della manifattura crollato a 40,3 punti da 42,4.
La Francia, che si distingueva in meglio ad agosto, col Pmi composito migliorato di 4 punti a 53,1, cioè al massimo da 27 mesi, ha segnato un crolla a 47,4 a settembre, al minimo da gennaio, coi servizi scivolati a 48,3 da 55,0, e quello manifatturiero a 44,0 da 43,9 di agosto, sotto le stime di 44,3.
Nel complesso dell’Eurozona l'indice Pmi composito è sceso a 48,9 dal 51 di agosto, cioè in area di contrazione e ai minimi da 8 mesi. L'indice Pmi dei servizi è sceso da 52,9 a 50,5, al minimi da 7 mesi, e quello della manifattura a 44,5 da 45,8, ai minimi da 9 mesi: numeri depressi, che si commentano da soli...
Oggi, 23 settembre, a dare un pò di ottimismo alle Borse asiatiche ci pensato la decisione della PboC (People’s Bank of China) di abbassare il tasso di regolamento dei prestiti a 14 giorni, sintomo che le autorità monetarie, dopo alcuni dati deboli di agosto, vogliano dare supporto a banche commerciali e, indirettamente, alle aziende, per centrare il target di crescita del +5% nel 2024.
I mercati “fiutano” novità di maggiori a breve, specie dopo che il Governatore della Pboc incontrerà martedì 24 i responsabili della National Financial Regulatory Agency e della Securities Regulatory Commission proprio sul tema del sostegno finanziario allo sviluppo economico del Paese.
Tokio oggi era chiusa per la festività dell’equinozio, ma in Asia notiamo i timidi rialzi di Seoul e Shanghai +0,4%, China A50 +0,6%, Mumbai +0,6%, e quelli più sostenuti di Singapore, +0,9% e Manila +2,3%.
Sulle Borse europee prevale la prudenza e la mattinata termina invariata (ore 13.00 CET), con Francoforte che difenende il segno positivo anche grazie all'esito delle elezioni in Brandeburgo che rafforzano il governo guidato da Olaf Scholz. I future sui maggiori indici di Wall Street preparano a riaperture positive, in media +0,4%.
Sul fronte dei bond governativi prebale la calma: lo spread Btp-Bund decennali è stabile a 134 punti. Rendimento del BTP benchmark è 3,54% e quello dell’omologo bund tedesco 2,20%.
Nuovi piccoli progressi del prezzo del petrolio, reduce dai minimi dell’anno nella 2’ settimana di settembre: quello del Wti sale +0,7% a 71,5 Dollari/barile.
Infine l’oro segna massimi a 2.653 Dollari/oncia (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
SPY: La settimana più importante dell'anno.I principali indici americani escono indenni dalla settimana più difficile dell'anno: quella del prima taglio dei tassi dopo 2 anni di Higher for Longer.
Escono indenni dal taglio dei tassi più incerto (secondo i futures 63% vs 37%) degli ultimi 10 anni.
I 50 punti base alla fine hanno avuto la meglio e così giovedì 19 i mercati americani hanno aperto in gap up arrivando anche a guadagni a doppia cifra ma che sul finire di serata si sono ritratti per far spazio alla giornata delle 4 streghe (scadenze di futures, opzioni, e altri derivati) avvenuta Venerdì 20, giornata in cui la volatilità l'ha fatta da padrone in tutta la sessione che poi ha chiuso con perdite modeste su tutti gli indici.
Da segnalare il rally degli asset ad alto rischio con il TVC:RUT Russel 2000 e le il settore Crypto NASDAQ:IBIT in forte rialzo.
Anche il rendimento del decennale TVC:US10Y ha ripreso a salire attestandosi al 3.74%.
COMEX:GC1! oro e altri metalli preziosi hanno continuato la salita che sembra inarrestabile.
Nonostante l'indice TVC:SPX si trovi sai massimi storici, se guadiamo in profondità possiamo notare soprattutto nella sessione di venerdì dei forti volumi in vendita che la rendono a tutti gli effetti una giornata di distribuzione.
Il numero di nuovi massimi vs. nuovi minimi rimane invece ampiamente in positivo, così come rimane positivo il breadth market segno di partecipazione al rialzo.
Aumenta anche il l'esposizione dei money manager che raggiunge i livelli di Luglio (mese più prolifico dell'anno corrente)
Settori e industrie in crescita:
Utilities AMEX:VPU settore Uranio AMEX:URA con titoli come NYSE:VST NYSE:CCJ e NASDAQ:CEG (di cui potete trovare un'analisi approfondita nei mie post precedenti)
Communication Services AMEX:XLC con titoli come NASDAQ:META
Aerospace and Defence AMEX:ITA con titoli come NASDAQ:BYRN , NYSE:HEI
E praticamente tutto il settore dedicato ai minatori d'oro.
Sa segnalare la debolezza di alcuni leader A.I come NASDAQ:NVDA , NASDAQ:ARM , NASDAQ:AMD che cedono parte dei guadagni settimanali.
Disclaimer: I dati riportati in questo post, sono appunto dati e non opinioni. Chiunque vi dia la propria opinione sul fatto che i mercati saliranno o scenderanno nelle prossime settimane sta semplicemente tirando ad indovinare.
Una cosa è certa: IL MERCATO NON HA SCONTATO DEL TUTTO, VISTA LA FORTE INDECISIONE, IL TAGLIO DEI TASSI e le due settimane che arrivano sono a livello statistico le peggiori di tutto l'anno in fatto di rendimenti.
Quindi: casco ben allacciato e Stop Loss in macchina: SEMPRE.
The Time has Come: SPY"Il tempo di prendere in considerazione un allentamento dei tassi è arrivato". Queste le parole del N 1 della Fed, Jerome Powell durante il suo speech al Jackson Hole.
Una notizia che sicuramente non ha sorpreso nessuno visto che i mercati hanno da tempo iniziato a scontare 3 tagli dei tassi entro il 2024 (Il terzo addirittura di 50 punti).
Il sell off di giovedì che ha scontato eventuali notizie negative del giorno successivo, è stato riassorbito, con la differenza che a farla da padrone nella giornata di ieri sono state le Small Cap AMEX:IWM che hanno guadagnato il +3.20%, le Medium cap AMEX:MDY e l'asset di rischio per eccellenza: il comparto crypto NASDAQ:IBIT che e salito del +6%.
Il NASDAQ:QQQ è rimasto "indietro" anche se ha concluso le contrattazioni a +1.08%.
Anche l'esposizione dei money manager è salita 74.68, valore che è comunque sotto la media degli ultimi 3 mesi.
Il rapporto RUT/SPY che indica l'avversione degli investitori al rischio ha ripreso a salire dopo il ritracciamento delle ultime settimane.
Nonostante le premesse possano essere ottime, occorre attendere la "reazione alla reazione a caldo" che avverrà lunedi e le trimestrali di NASDAQ:NVDA attese Mercoledì in chiusura.
Sorvegliati speciali:
Settore Crypto con titoli come NASDAQ:COIN , NASDAQ:MARA e NASDAQ:BTBT
ma anche un esposizione su AMEX:ETHV Ethereum visti i prezzi a cui è arrivata questa cryptovaluta potrebbero essere un occasione per costruire una bella posizione.
Settore semiconduttori: NASDAQ:NVDA , NASDAQ:ARM , NASDAQ:POWL , $NASDAQ:SMCI.
Settore vendita al dettaglio : NYSE:CAVA , NYSE:SHAK , $NASDAQ:EVGO.
SP500 da RecordNegli ultimi 10 giorni di contrattazioni l'indice ha performato più dell' 8% inanellando la miglior serie positiva da Ottobre 2023. Complici di ciò, dati sull'occupazione confortanti e vendite al dettaglio sopra le attese che allontanano lo spauracchio della recessione.
A guidare il rialzo "come sempre" i semiconduttori , il cui ETF NASDAQ:SOXX è arrivato ad un livello importantissimo sulla SMA100D.
L'esposizione dei money manager vista la stagionalità è calata drasticamente a 56.57% ,livello più basso da Gennaio 2024 in cui si arrivò a 53.54%. Quindi è normale vedere volumi bassi in questo periodo.
Inutile dire che tutti attendono il 28 per le trimestrali NASDAQ:NVDA che forniranno un catalizzatore fondamentale per il proseguo rialzista o ribassista dei mercati.
Ma attenzione: un eventuale trimestrale positiva potrebbe essere una scusa per un sell the news a cui ormai i mercati ci hanno abituato, visto che il tutto potrebbe essere già scontato dal prezzo in questi giorni.
Attenzione anche alle parole di Jerome Powell che parlerà al Jackson Hole il 23 Agosto, data in cui gli investitori cercheranno di capire se la Fed è in Panic Mode visto l'aumento repentino della disoccupazione degli ultimi mesi, oppure è ancora confidente sul soft landing.
Cosa fare:
La mia esposizione è tornata al 40-60%, ma mancano i set-up con R/R adeguati e i pochi che ci sono non hanno giornate di follow up dopo il B-Out.
Inutile forzare o sperare, se dopo 2 sessioni il prezzo non và dove dovrebbe, chiudo il trade.
WisdomTree - Tactical Daily Update 06.08.2024Ieri violento sell-off sulle Borse, ma non è panico e oggi prevale la calma.
Indici PMI ed ISM Usa non anticipano recessione. PMI europei ancora deboli.
Rallentamento economico e dell’inflazione porteranno a tagli dei tassi.
I mercati vedono ancora 1’ tagli FED a Settembre, ma da 50 bps.
Dopo una settimana cedevole, la Borse europee ieri, 5 agosto, hanno chiuso in forte calo, pur recuperando rispetto ai minimi da “panic selling” di fine mattinata.
L’Asia, nella 1’ mattinata, aveva messo paura, col Nikkei giapponese crollato -12,4%, un crollo visto solo nel 1987 nel giorno del cosiddetto Black Monday, assieme alla concreta possibilità di escalation del conflitto in Medio Oriente tra Iran ed Israele ed al riaffiorare di scenari recessionistici in Usa.
Assieme ad alcune relazioni trimestrali deludenti e all’inaspettata ampia correzione di Nasdaq ed S&P500, hanno indotto alcuni analisti ad ipotizzare una riunione d’urgenza della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED) volta a tagliare i tassi, magari di 50 bps invece dei canonici 25, senza attendere il Fomc (Federal Open Market Committee) di settembre.
Cali marcati, alla chiusura europea: Milano e Madrid -2,3%, Parigi -1,4%, Francoforte -1,9%, Londra e Amsterdam -2,1%. Crolli ancora più ampi a Wall Street: Dow Jones -2,6%, Nasdaq -3,4%, S&P500 -2,9%, con passaggi intraday ben peggiori.
Va detto che dati macro Usa non sono univocamente depressi: se sull’umore di venerdì e del weekend aveva inciso il deludente quadro sull’occupazione di luglio, caratterizato da un ritmo sotto le attese di creazione di nuovi posti di lavoro ed un tasso di disoccupazione a 4,3% del 4,1% di giugno, ieri hanno invece tranquillizato gli indici ISM e PMI dei servizi di Luglio.
Il Pmi servizi è sceso leggermente, a 55,0 punti, poco sotto le stime, mentre è salito a 51,4 punti l'Ism servizi, allineato alle attese. In entrambi i casi l’indice si colloca sopra i 50 punti, indicando espansione, e non rischio di recessione.
Il Presidente della FED regionale di Chicago Austan Goolsbee, in un'intervista a Cnbc, è stato piuttosto esplicito: “se l'economia dovesse deteriorarsi la Fed interverrà, ...i dati sull'occupazione non indicano ancora recessione, ma sono "un numero, ..in ogni caso la Fed presta attenzione al mercato del lavoro”.
Più debole, come accade da oltre 1 anno, la congiuntura europea, con la manufattura in contrazione ed i servizi che stanno perdono slancio: nel mese di luglio l’indice PMI (Purchasing Managers Index) è calato a 51,9 punti dai 52,8 di giugno, al livello più basso da 4 mesi. Combinandosi con la debole manifattura, portano l'indice PM composito a 50,2, minimo da 5 mesi, dai 50,9 di giugno.
In Francia il PMI servizi è risalito a 50,1 da 48,8 di giugno, invertendo il trend di maggio e giugno, e aiutando il dato composito (manufattura+servizi) risalito a 49.1 dai 48.8 di giugno. In Italia il PMI composito è sceso da 51,3 a 50,0.
Sul mercato valutario abbiamo visto indebolirsi nuovamente il Dollaro Usa e recuperare lo Yen giapponese di cui da anni sottolineiamo la fragilità: il cross US$/Yen ha chiuso a 143,2, +1,9%, quello Eur/Yen a 156,7, +1,2%. Il cambio Eur/Dollaro, a 109,7, segna minimi da inizio anno.
Sul mercato delle materie prime molta volatilità, ma variazioni finali relativamente contenute: ad esempio, il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate), ai minimi da 7 mesi, ha chiuso a 73,4 Dollari, -0,1% e l’oro a 2.446 Dollari/oncia, -0,9%.
A ampie oscillazioni anche sul comparto obbligazionario: lo spread di rendimento tra il BTp decennale e l’omologo Bund tedesco ha chiuso a 152 bps dai 154 della mattinata ed i 150 di venerdì. Il rendimento del BTP è lievemente risalito a 3,67% da 3,63%.
Novità sul tema del commercio mondiale: l'Unione Europea ed il Mercosur, (Accordo commerciale tra 5 grandi Paesi sudamericani), puntano a raggiungere un accordo commerciale entro fine anno. Rappresentanti di entrambe le parti hanno dichiarato al Financial Times di essere vicine all’accordo a cui si lavora da 20 anni.
Il Mercosur, che comprende Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay e Bolivia, è un mercato ambito dagli esportatori Ue, grazie a 780 milioni di abitanti ed un ricco interscambio con l’Europa: l’accordo farebbe risparmiare alle aziende Europee oltre Eur 4 miliardi/anno di dazi, (fonte Commissione europea).
Stamane, 6 agosto, mercato azionari nervosi, coi listini europei mediamente +0,3% alle 13.00 CET. E’ tornato il segno positivo in Asia, col Nikkei giapponese che inverte la rotta e segna un formidabile recupero, +10,2%, il più forte della sua storia.
In fase di normalizzazione lo Yen, che torna ad indebolirsi dopo la riunione d’emergenza tra Bank of Japan, Viceministro delle Finanze e Financial Services Agency, che non hanno ritenuto necessari interventi sul mercato dei cambi.
In una giornata povera di dati macro utili e valutare il richio di recessione Usa, si ridimensionano le attese d’una riunione d’urgenza della FED ed il mercato, che ieri
prezzava fino a 138 bps di tagli entro fine 2024, ora si ridimensiona a circa 110, col 1’ a settembre di circa 40 bps.
Ai notevoli rialzi di molte Borse asiatiche si contrappone il fiacco recupero di quelle cinesi, tra cui Shanghai, +0,2% e Hong Kong, 0,5%. Brillanti Seoul, +4,9%, e Taiwan, +4,2%, trainata dalle azioni dei produttori di chip, tra cui Quanta, Tsmc e Mediatek, che ieri erano crollate.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.07.2024Bank of Japan alza i tassi a +0,25%: stabilizzazione dello Yen in vista?
Oggi, la FED non dovrebbe toccare i tassi, ma anticipare future tagli.
Microsoft fa utili boom, ma gli analisti sono delusi dal “cloud business”: azione -8%.
Medio Oriente ancor più incandescente dopo uccisione leader politico di Hamas.
Ieri, 30 luglio, era la vigilia di 2 giorni incandescenti per le Banche centrali: riunioni cruciali per le decisioni sul costo del denaro, quasi certe in Giappone, improbabili in Usa e dubbie in Gran Bretagna, ma anche per la narrativa sul futuro dei tassi: le Borse europee, dopo la partenza incerta, hanno accelerato chiudendo positive, impattate anche dalla ricca pubblicazione dei risultati del 1’ semestre.
Milano ha guadagnato +0,79%, Francoforte +0,45%, Parigi +0,42%, mentre solo Londra ha perso marginalmente -0,24%.
Anche in Europa dove la politica monetaria dipende, per i Paesi che hanno adottato la moneta unica (Euro), da un’unica Banca centrale, si cerca di capire come si muoverà la la BCE (ECB) nella 2’ parte dell’anno.
I mercati incorporano, con 80% di probabilità, l’aspettativa di un 2’ taglio dei tassi, da -0,25%, a settembre, ma ciò dipenderà dai dati estivi sull’inflazione, che a luglio non è scesa come sperato.
Negli Usa, chiusure di Wall Street alquanto eterogenee: Dow Jones +0,50%, S&P500 -0,50% e Nasdaq -1,28%. Gli occhi sono puntati sulle relazione semestrali delle Big Tech. Ieri sera, a mercati chiusi, Microsoft ha annunciato un utile netto trimestrale record da US$ 22 miliardi, ma gli analisti si dicono delusi dai risultati della divisione “cloud” e l’azione ha perso -8% nell’after-hour.
Peraltro ieri Nvidia ha perso un altro -7%, superando il -20% di calo cumulate rispetto al picco assoluto di giugno. Attenzione dunque, tra oggi e domani, ai numeri di Meta Platforms, Amazon, Apple, Ibm ed Intel.
Restando negli Usa, l'indice sulla fiducia dei consumatori (fonte Conference Board) di luglio è salito a 100,3 punti, dai 97,8 di giugno, e battendo le attese di 99,7. Migliora la componente “aspettative future” mentre si contrae leggermente quella della “situazione attuale”.
Pochi movimenti, in attesa delle Bance centrali, sul mercato dei Govies europei: lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi conferma quota 136 bps, col rendimento del BTP benchmark stabile a 3,70%.
Calma piatta anche sul fronte valutario: Euro poco sopra 1,08 contro Dollaro Usa, e 166,5 verso Yen giapponese, alla vigilia delle decisioni della Bank of Japan, cpmunicate stamane, 31 luglio.
La Banca centrale Giappone, in linea con le attese di mercato, ha messo fine alla politica monetaria ultra-espansiva, alzando i tassi d’interesse. Il Governatore Kazuo Ueda ha annunciato un aumento dei tassi a breve a 0,25%, da una fascia precedente compresa compresa tra 0,0 e 0,1%, ed il contestuale dimezzamento del poderoso massiccio piano di acquisto di obbligazioni statali sinora attivo.
Il Giappone era rimasto l’ultimo Paese ad abbandonare, a marzo, la politica dei tassi negativi, che a sua volta aveva favorito la debolezza della valuta nipponica, la competitivita’ dell’export ad elevato valore aggiunto giapponese, ed anche il recupero sino a nuovi massimi della Borsa di Tokio. Col ritorno a tassi di riferimento positivi, quantunque minimi, si creano le condizioni di un rialzo dello Yen.
Negli Usa la Federal Reserve dovrebbe fornire oggi utili indicazioni su quanto e come vorrà avviare l’auspicata fase di “easing”, cioè di riduzione del costo del denaro, al momento collocato in un range compreso tra 5,25% e 5,50%, cioè ai massimi da oltre 20 anni.
Il mercato sconta con elevata probabilità un 1’ taglio di 25 bps a Settembre, alla 1’ riunione utile del Federal Open Market Committee (FOMC, braccio di politica monetaria della FED), specie dopo i recenti dati che indicano un rallentamento dei prezzi al consumo ed un indebolimento del mercato del lavoro.
Il deflattore del GDP (Pil) “core Pce” (Personal consumption expenditures), la misura preferita dalla Fed per calcolare l’impatto dell’aumento dei prezzi sulle famiglie americane, è sceso al +2,3% annuale nel trimestre Aprile-giugno, in netto calo dal 4,5% del periodo gennaio-marzo: a sua volta il tasso di disoccupazione è cresciuto per 3 mesi consecutivi tra Aprile e Giugno al 4,1%.
Macro cinese ancora fonte di delusioni: l'attività manifatturiera, a luglio, si è contratta per il 3’ mese consecutivo: il relativo indice PMI (Purchasing managers) ha segnato 49,4 punti, in lieve calo da 49,5 di giugno e, pur battendo le stime di 49,3, resta in area di contrazione, cioè sotto 50.
Come accennato, l’inflazione europea a luglio è risalita a +2,6% dal +2,5% di giugno, quando le attese erano di un calo a +2,3%. La disoccupazione tedesca, a luglio, è rimesta stabile al 6,0%, in linea con le attese. In Italia, a Maggio, il fatturato in valore dell’industria è calato -0,9% mensile e -4,8% annuo: la ripresa appare lontana.
Medio oriente: l'uccisione del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh a Teheran (Iran), aumenta la preoccupazione per l’esclation della violenza e spinge il prezzo del petrolio: il WTI (greggio di riferimento Usa) guadagna +2,8% a 76,8 Dollari/barile (ore 11.00 CET).
Borse asiatiche positive stamane, 31 luglio: Hong Kong +2,0%, Shanghai +2,1%, Shenzhen +3,4%, Tokyo +1,6%, Mumbai +0,5%.
Le Borse europee terminano la mattinata poco mosse, mentre i future su Wall Street sono positivi, +0,6% medio, attendendo novità dalla Federal Reserve. (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.07.2024Evidente rotazione di temi verso il “value”, ma la “tech”resta forte.
Il dato PCE US di giugno, molto osservato dalla FED, è sceso come previsto.
La FED potrebbe tagliare -0,25% a Settembre, poi forse a Novembre.
Qualche trimestrale Usa segnala “auspicato” rallentamento.
L’inflazione PCE (Personal consumption expenditures) Usa di luglio, secondo le prime stime, avrebbe segnato +0,2% mensile e +2,6% annuo, come atteso. Il dato sul GDP (PIL) Usa, cresciuto +2,8% annuo nel 2’ trimestre, ha innescato il buon umore a Wall Street, nonostante alcune trimestrali fiacche, come quelle di American Airlines e Ford. Chiusure comunque positive: Nasdaq +1,6%, Dow J.+1,1%, S&P500 +1,0%.
Quasi senza storia la seduta borstistica europea di venerdì, con tutti gli indici attorno alla parità: Milano si è fermata a +0,1%, mentre Parigi, nel giorno dell’inaugurazione dei giochi olimpici ha brillato con +1,2%. Il bilancio settimanale è piuttosto variegato: Londra ha registrato +1,6%, Francoforte +1,4%, Madrid +0,7%. Parigi ha chiuso negativa di -0,2%, Milano è stata la paggiore con -0,9%.
In generale, nelle ultime 4 settimane, è molto evidente la “rotazione” dei temi di investimento, lungamente auspicata. Lo straordinario potenziale dell’intelligenza artificiale, spesso simboleggiato dalle performance stellari di N-vidia, sembra essere un po’ messo da parte e gli operatori preferiscono far moneta dei pingui guadagni delle “big tech”, facendo rotta su temi piu’ difensivi.
In effetti, oltre all’incognita sulle Presidenziali Usa, ci troviamo nel vivo della delle relazioni trimestrali dalle quali filtrano, “finalmente”, alcune incertezze sulle prospettive dell’economia americana, sulla discesa dell’inflazione, sulle mosse della Banca centrale (Federal Reserve), e sulla prepotente corsa di crescita profittevole segnata da molte big tech.
La scorsa settimana è stata anche segnata dal ritiro di Joe Biden dalla corsa per un nuovo mandato Presidenziale, dal crollo di molte azioni del lusso e dal Plenum del Partito Unico cinese, che stenta a varare l’atteso “bazooka” economico.
In Europa, i deboli dati Pmi (Purchasing managers Index) dell'Eurozona e di Germania e Francia stanno alimentando le aspettative che l’ECB (Banca centrale Europea) possa tagliere alter 2 volte i tassi d’interesse entro fine anno.
In tale contesto si spiega la calma sul mercato obbligazionario Europeo: è sceso sino a 135 bps lo spread tra Btp italiani e Bund decennali Tedeschi, col BTP benchmark che cala nel rendimento sino a 3,75%, quando l’omologo Bund “paga” 2,4%.
Euro poco mosso, appena sopra quota 1,085 Dollari, circa 1 punto di guadagno sulla valuta Usa rispetto al recente minimo di 1,094 toccato il 17 luglio.
Nella riunione di mercoledì 31luglio la Federal Reserve lascera’ ancora i tassi invariati, ma probabilmente procederà a un taglio di -0,25% nel prossimo FOMC (Federal Open Market Committee) di settembre.
L’economia Usa non cresce più a ritmi spettacolari, ma neppure recede verso la stagnazione. Lo provano, tra gli altri, i dati sui redditi personali di giugno, saliti a 50,4 miliardi di Dollari, +0,2%, mensile, sebbene sotto il +0,4% del consenso degli analisti. Le spese per i consumi sono salite nello stesso mese di +0,3% a 57,6 miliardi, allineate alle attese.
In Europa il quadro congiunturale resta fragile, con qualche accenno di ripresa della fiducia delle famiglie francesi, migliorata a luglio da 90 a 91 pur restando sotto la media di lungo periodo di 100. Anche in Italia, a giugno, secondo Istat (Istituto nazionale di statistica), migliora la fiducia dei consumatori, da 98,3 a 98,9, mentre peggiora quella delle imprese, da 94,5 a 94,2.
Questa settimana è ricca di dati macro in Europa: oltre a quelli stimati sull’inflazione al consumo a luglio, avremo quelli sul GDP (PIL) di Eurozona, Germania, Francia, Italia e Spagna. Il PIL dell'area-Euro dovrebbe crescere +0,3% nel 2’ trimestre, come nel 1’.
Intanto il Consiglio Europeo ha confermato le procedure per deficit per Belgio, Francia, Italia, Ungheria, Malta, Polonia, Slovacchia e Romania. Entro fine anno il Consiglio, su raccomandazione della Commissione Europea, invierà ai singoli Paesi indicazioni su come correggere tempestivamente i loro disavanzi.
Oggi, 29 luglio, a fine mattinata (ore 13.00 CET) le Borse europee sono poco mosse,
in concomitanza con la fase più ricca della pubblicazione delle relazioni semestrali, e alla vigilia delle importanti riunioni delle Banche centrali di Giappone, Usa e Regno Unito.
Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo riflettendo il recupero di Wall Street di ieri, innescato dalla conferma del rallentamento dell'inflazione Usa a giugno (PCE), che a sua volta alimenta le speranze di un taglio dei tassi da parte della FED. Tokio è salita oltre +2,0%, bene anche Hong Kong, Sydney, Seoul, Singapore, Taipei e Manila, mentre solo l'indice cinese CSI 300 ha perso frazionalmente.
La Banca del Giappone, mercoledì 31, potrebbe annunciare un nuovo incremento dei tassi, dopo quello, minimo (+0,1%) di marzo, il 1’ dopo 17 anni.
Poche novità dal fronte delle materie prime energetiche: il Prezzo del petrolio resta attorno ai minimi da fine giugno, col WTI (West Texas Intermediate) a 77,2 Dollari/barile, +0,1%. Quello del gas naturale europeo sale +0,9% a 32,7 Eur/mgwh.
In deciso recupero il valore delle cryptovalute, con Bitcoin tornato sopra 70.000 Dollari. Durante una conferenza a Nashville, il candidato Presidente Trump ha espresso l’intenzione di far diventare gli Stati Uniti «la capitale delle criptovalute e la superpotenza del Bitcoin».
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Coinbase in ascesa e Bitcoin tocca i massimi di due settimaneCon Bitcoin issatosi ai massimi di due settimane nella giornata di lunedì, riteniamo opportuno puntare i riflettori sulla più grande piattaforma di criptovalute al mondo: Coinbase.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Trump probabile candidato pro-cripto
Il rally di lunedì di Bitcoin può essere attribuito al tentato omicidio dell'ex presidente Donald Trump durante il fine settimana. L’attentato ha aumentato le probabilità che Trump si imponga nelle prossime elezioni presidenziali statunitensi, il che è visto con favore dagli operatori del mercato delle criptovalute.
Trump, candidato repubblicano, ha espressamente dichiarato di essere favorevole alle criptovalute. Ha ospitato manager del settore a Mar-a-Lago, ha promosso pubblicamente il mining di Bitcoin negli Stati Uniti, e la sua campagna elettorale ha accettato pagamenti in criptovaluta, una novità assoluta per un grande partito politico americano. Questa linea pro-cripto ha alimentato l'ottimismo degli investitori, facendo lievitare il prezzo di Bitcoin e dando nuova linfa ai titoli correlati come Coinbase.
Reazione di mercato di Coinbase
Contestualmente al rally di Bitcoin, è cresciuta anche Coinbase. Il più grande exchange di asset digitali centralizzato negli Stati Uniti ha visto le sue azioni schizzare in alto del 12%, facendo segnare la migliore performance dallo scorso febbraio. Questa impennata è indicativa della relazione simbiotica tra la quotazione di Bitcoin e le sorti degli exchange di criptovalute. Nel primo trimestre (Q1), il solo Bitcoin ha contribuito per il 33% al volume totale di scambi rilevato su Coinbase, il che evidenzia il suo ruolo critico nell'ecosistema dell’exchange.
Analisi tecnica di Coinbase
Il prezzo delle azioni di Coinbase è stato segnato da un trend al rialzo nel corso dell'ultimo anno, con la rottura dei livelli di resistenza che ha spesso funto da supporto. Diversi indicatori tecnici evidenziano questa solidità:
Medie mobili: la media mobile a 50 giorni è ben al di sopra di quella a 200 giorni, a testimonianza di un marcato trend al rialzo.
Dinamiche di prezzo: l'andamento della quotazione di Coinbase oscilla tra repentini e volatili rialzi e periodi di incostante consolidamento laterale. Dopo un significativo rialzo nel primo trimestre, il secondo ha visto Coinbase dar vita a un pattern di consolidamento a cuneo, muovendosi lateralmente.
Andamento recente: l'impennata di lunedì, favorita da un incremento dei volumi, ha proiettato i prezzi verso la parte superiore del cuneo. Un breakout da questo cuneo potrebbe indicare l'avvio di un nuovo trend rialzista.
Grafico giornaliero a candele di COIN
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.06.2024Borse europee più solide in avvio di settimana.
Nel mirino delle Banche centrali i dati di inflazione: negli Usa il PCE di Maggio.
Mercato obbligazionario europeo più tranquillo, ma focus su OAT e BTP.
Presidenziali “calde”: Francia tra poco, poi UK a luglio, e US a novembre!
La giornata di venerdì 21 giugno a Wall Street avrebbe potuto essere ben piu’ volatile, visto l’appuntamento con le “3 streghe”, cioè con la simultanea scadenza di opzioni legate a indici, ad azioni e ad Etf, per un valore complessivo superiore ai 5.500 miliardi di Dollari.
In chiusura, l’indice S&P500, che in giornata aveva brevemente superato quota 5.500 punti, ha sofferto di alcuni “profit taking” sulle azioni della tecnologia ed ha perso -0,16%, esattamente come il Nasdaq che, dopo 7 sedute in fila di rialzi, ha patito le prese di profitto su Apple ed Nvidia.
Negativi i mercati azionari europei, delusi dai dati di PMI (Purchasing managers index) della manufattura, e noncuranti del fatto che la Banca Nazionale Svizzera avesse tagliato i tassi di -0,25% per la 2’ riunione consecutiva e che anche la Banca d'Inghilterra, pur lasciando i tassi invariati, non abbia escuso di fare un taglio ad agosto.
Peggio di tutti hanno fatto Madrid e Milano, -1,1%, poi Parigi, -0,6%, Francoforte, -0,5% e Londra, -0,4%.
La scorsa settimana è stata comunque positiva per le Borse europee, che hanno recuperato buona parte delle perdite di quella precedente dovute al voto per il rinnovo del Parlamento EU ed alla inattesa novità delle elezioni anticipate in Francia. Milano ha recuperato +2,0%, Parigi +1,7%, Londra +1,1%, Francoforte +1,0%.
Come accennato, tra i dati macro di venerdì 21 è andato male il PMI manifatturiero dell'Area-Euro, sceso a giugno 45,6 punti dai 47,3 di maggio, mentre le stime lo vedevano salire a 47,9. Morale: la congiuntura economica europea non è in recessione, ma va verso il 6’ trimestre di stagnazione.
Negli Usa, la lettura preliminare dell’indice Pmi dei servizi vede la risalita a 55,1 punti, dai 54,8 di maggio, segnando il massimo dell’ultimo anno, e battendo le attese di 54.0. Cresce anche l’attività manifatturiera a giugno, a 51,7 punti, dai 51,3 di maggio, toccando il livello più alto da oltre 2 anni.
In Germania, l'indice IFO sulla fiducia degli operatori economici è inaspettatamente sceso a giugno a 88,6 punti dagli 89,3 di maggio, quando le previsioni indicavano 89,6. Il sub-indice delle condizioni correnti vale 88,3, e quello sulle aspettative 89,0, entrambi in lieve calo.
Yen giapponese sempre più giu’, sino a toccare 159 contro US Dollar: replica in tal modo il “bottom” di aprile, quando la fragilità della valuta nipponica indusse la Bank of Japan, ad intervenire, per quanto senza grande efficacia. D’altronde è la stessa Bank of Japan, con la sua convinta strategia dei “tassi zero” o quasi (repo rate a +0,10%) a determinarne la debolezza, a tutto vantaggio delle imprese esportatrici.
Oggi, 24 giugno, i listini azionari europei sono partiti bene e terminano la mattinata con rialzi medi di +0,8% (ore 13.30 CET). In Italia è giornata di “pesanti stacchi di dividendi”, per complessivi 2,3 miliardi di Euro o -0,27% di peso sull’indice Ftse Mib, pagati da big-cap come Poste Italiane, Snam, STM, Terna, Hera, Leonardo.
Sempre in Italia, si osserva, con sollievo, il calo dello spread di rendimenteo tra BTp decennali italiani e Bund tedeschi, dai 151 punti base del closing di ieri ai 149 attuali, in parallelo alla discesa del rendimento del BTp benchmark a 3,91% dal 3,94% precedente.
Siamo all’inizio di una settimana che vivrà nell’attesa dell’esito delle elezioni politiche in Francia e di numerosi dati sull’inflazione Usa, in particolare il PCE (Personal Consumption Expenditure) di maggio.
Il PCE è notoriamente la misura dell’inflazione preferita dalla Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) e dovrebbe rivelare una crescita mensile “minima”, tra +0,1 e 0,2%, ed un calo, su base annuale, a 2,6% dal 2,7% di aprile: se così fosse darebbe una mano alla prospettiva di ammorbidimento della politica monetaria della FED.
Per venerdì 29 sono previsti anche quelli anticipatori dell’inflazione al consumo (CPI) di alcuni Paesi europei, tra i quali Francia, Spagna ed Italia.
La prospettiva di un Governo “di destra” in Francia è vissuta con apprensione in tutta Europa, specie nella inderogabile necessità di “raddrizzare” la pericolosa traiettoria del debito pubblico francese, che sta determinando rendimenti dei titoli di Stato Francesi (OAT) al massimo dal 2012.
I sondaggi sulle consultazioni Francesi, il cui 1’ turno è fissato per il 30 giugno, confermano il forte consenso per il partito di destra anti-europea Rassemblement National, guidato da Marine Le Pen.
Entra nel vivo, e potrebbe incidere sulle sorti delle Borse, la campagna elettorale per le presidenziali Usa (5 novembre) e politiche inglesi (4 luglio): watch-out!
Le principali Borse asiatiche stamane hanno chiuso in calo: Hong-Kong -0,15%, Shanghai -1,17%, Shenzhen -2,29%: Tokio l’unica positiva, +0,56%.
La giornata odierna è decisamente negativa per le criptovalute, Bitcoin perde oltre -3,6% a 61.400 Dollari, Ethereum -5,1% a 3.315, trascinate al ribasso dalla notizia del forte calo del numero di contrattazioni di controvalore superiore a 100 mila US$ negli ultimi 2 giorni.
In flessione anche il prezzo dell'oro, 2.326 Dollari/oncia, -1,5%.
I future su Wall Street anticipano riaperture “flat”, sui livelli delle chiusure di ieri (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 21.06.2024Borse più riflessive verso il weekend, ma comunque vicine ai massimi storici.
Le Banche centrali non hanno fretta di tagliare: max 1/2 tagli entro fine anno.
Torno la calma relativa sui Govies europei, ma si torna a discutere di MES.
Economia europea ancora debole, siamo al 5’ trimestre di stagnazione.
Ieri i listini azionari Europei, dopo un avvio incerto, hanno chiuso in positivo in scia all’ottimismo sulla tecnologia ancora prevalente a Wall Street.
Alla buona intonazione dell’azionario europeo potrebbe avere contribuito l’inattesa e gradita mossa della Banca Nazionale Svizzera che ha tagliato il tasso d’interesse di riferimento da 1,50% a 1,25%.
Tutto invariato, invece, sia per la Banca centrale Norvegese (Norges Bank), col “repo rate” al 4,5%, che per Londra, dove nella riunione della Banca d'Inghilterra, in linea con le previsioni, è prevalsa la scelta di mantenere il tasso di riferimento invariato a 5,25%, il livello più alto dal 2008.
In area Asia-Pacifico, la Banca centrale Cinese ha deciso di lasciare ancora invariati i tassi a 1 e 5 anni, con l’ovvia ricaduta di una nuova scivolata delle azioni del settore immobiliare/costruzioni, che evidentemente speravano un taglio, con correlato “sollievo” sul costo dei mutui. Ha invece sorpreso che la Banca centrale (PBoC) stia valutando la possibilità, sinora inedita, di acquistare i Titoli di Stato sul mercato.
Se i listino EU sono vicino ai massimi, le Ipo (offerte pubbliche iniziali) faticano a decollare: nel giro di poche settimane si sono susseguite le rinunce alla quotazione di Golden Goose (calzature sneakers) in Italia, Tendam Brands (abbigliamento) in Spagna, e Flix, (autobus su lunghe tratte, gruppo Greyhound) in Germania.
Al termine della seduta di ieri, 20 giugno, Milano è risultata la migliore con +1,37%, seguita da Parigi, +1,35%, Francoforte +0,95% e Londra +0,82%. Nonostante il nuovo spunto rialzista di Nvidia, Wall Street ha realizzato un altro piccolo rialzo solo col Dow Jones, +0,77%, e cali frazionali per S&P500, -0,25% e Nasdaq, -0,81%.
Rasserenamento in vista sull’obbligazionario? Parrebbe di sì, se consideriamo il calo dello spread tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi: closing a 152 punti base, dai 154 di mercoledì, col rendimento del BTP benchmark fermo a 3,94%.
Si riaccende il dibattito sul Meccanismo europeo di Stabilità (MES), che l’Italia non ha ancora ratificato nonostante, dato l’elevato debito pubblico, sia potenzialmente uno dei principali beneficiario del suo intervento.
Il ministro dell'Economia Giorgetti ha rimproverato al Consiglio dei Governatori del MES di avere emerginato l'Italia, Paese fondatore dell’unione Europea da alcune importanti recenti decisioni, segnalando al tempo stesso che nel Parlamento italiano al momento non c’è la maggioranza necessaria alla ratifica del Trattato.
Sempre sul tema MES va ricordata il convinto “endorsement” del FMI (Fondo Monetario Internazionale): "Un mercato dei capitali integrato trarrebbe vantaggio dal rafforzamento della capacità dell'Esma di coordinarsi tra le autorità nazionali, da una maggiore armonizzazione della supervisione e da iniziative ambiziose degli Stati membri per promuovere la convergenza dei mercati finanziari.
Pertanto occorrerebbe dare priorità alla ratifica del trattato Mes per rendere operativo il backstop per il Fondo di risoluzione unico".
Macro Usa: la scorsa settimana sono scese di 5 mila unità le richieste di sussidi alla disoccupazione, a 238 mila, poco sopra le 235 mila previste.
E’ invece calato l’indice Fed Philadelphia sulla manifattura, ma è un dato che richiede conferme prima di poter parlare di rallentamento delle crescita Usa.
Macro Europa: ancora male stamattina l’indice Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero dell'Area-Euro, sceso a 45,6 punti a giugno da 47,3 di maggio e contro stime di 47,9. La “soglia 50” delimita espansione e contrazione, pertanto la congiuntura europea è al 5’ trimestre di ininterrotta fase stagnante.
Sul fronte Europeo, l’ECB (Banca centrale Europea-BCE), nel suo bollettino mensile, continua ad evitare commenti, anticipazioni o conferma sulla prospettiva di riduzione dei tassi dopo il taglio a giugno. “L’impegno prioritario resta quello di assicurare il ritorno tempestivo dell'inflazione all'obiettivo del 2% nel medio termine, perciò la politica monetaria manterrà livelli sufficientemente restrittivi".
ll Governatore della Banca centrale Olandese Knot intanto esprime la sua preferenza per modificare i tassi solo in quei meeting che possono contare sulle previsioni aggiornate, cioè a settembre, dicembre, marzo e giugno, immaginando che possano essere 1 o al massimo 2 entro fine anno.
Materie prime energetiche: le scorte petrolifere Usa sono diminuite più del previsto la scorsa settimana: -2,55 milioni/barili (contro attese di -2,1 milioni) a 457,11, mentre il livello di utilizzo degli impianti è sceso -1,5pt a 93,5%, contro attese di 94,9%.
Oggi, 21 luglio, i mercati non festeggiano l’inizio dell’estate astronomica: dopo la chiusura contrastata di ieri a Wall Street le Borse asiatche hanno chiuso in prevalente ribasso, similmente al giorno prima, interrompendo il rally tech delle prime 3 sedute della settimana. Hong Kong -1,4%, Tokyo -0,1%, con l'inflazione di maggio salita a +2,5%, deboli Shanghai -0,24% e Shenzhen -0,04%. Seul -0,83%, mentre Sydney fa eccezione, +0,34%.
Le Borse EU chiudono la mattinata senza spunti, in calo medio di -0,5%. Negli Usa ci aspettiamo volumi esuberanti e volatilità sopra alla media nella giornata delle cd “3 streghe”, che prevede la contemporanea scadenza di opzioni legate a indici, azioni ed Etfs. I Future su Wall Street anticipano riaperture “piatte”. (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.05.2024Borse Europee piu’ caute: settimana di leggeri cali dopo ripetuti record.
Qualche segnale di rallentamento in USA, ma di taglio tassi si parlera’ in autunno.
Pechino aumenta dotazione al Fondo nazionale per i semiconduttori.
Borse asiatiche in recupero stamane, EU in recupero, ma UK e Usa sono chiuse .
Venerdì 24 anche le Borse Europee, dopo quelle asiatiche nella mattinata, hanno chiuso in rosso, soffrendo dei dati migliori delle attese sull’attività industriale Usa, che a loro volta alimentano nuovi timori che la Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) possa ulteriormente procrastinare il taglio dei tassi.
Milano s’è ripresa nel finale, +0,07%, Parigi ha perso -0,09%, Londra -0,22%, Francoforte invariata. Insomma dati macroeconomici forti “suonano male” sui mercati e venerdì scorso, dopo che i Pmi (Purchasing managers Index) della manufattura e servizi hanno battuto le attese, la maggior probabilità di un 1’ taglio del costo del denaro negli Usa e’ slittata a dicembre!
I mercati finanziari temono la recrudescenza dell’inflazione e così la settimana ha chiuso negativa per le azioni Europee, e marginalmente, per quelle Usa. L’inflazione è sentita come un problema, diversamente che in passato, anche in Giappone dove il dato “core” (ex cibo ed energia) e’ sceso a 2,2% in aprile da 2,6% di marzo, ma resta sopra l'obiettivo del 2% della Bank of Japan.
Da Stresa, in occasione del vertice dei Ministri delle Finanze del G7 (7 maggiori economie sviluppate), il Governatore della Banca d'Italia e membro dell’ECB Panetta ha detto che l’inflazione si sta normalizzando dopo i forti aumenti dei mesi scorsi e “duettando” col suo omologo tedesco Nagel ha avallato l’ipotesi di un 1’ taglio in Europa il 6 giugno.
Meno ottimista, dal medesimo palcoscenico, la Segretaria al tesoro Statunitense Janet Yellen: “l’inflazione e’ un problema per molti Americani ed anche per la prossima Amministrazione Usa che uscirà dalle elezioni presidenziali di novembre,...i prezzi delle case e dei beni di tutti i giorni sono ancora molto alti”.
I numeri ancora spettacolari di Nvidia, 3’ società per capitalizzazione dello S&P500, +9,3% grazie a conti trimestrali e “guidance” sopra alle attese e prezzo per la 1’ volta sopra 1.000 Dollari/azione, hanno contribuito a chiusure leggermente positive per Wall Street, dopo i cali di giovedì: Dow +0,01%, Nasdaq +1,10%, S&P500 +0,70%.
Anche il dato sulla fiducia dei consumatori Usa a maggio, evidentemente meno ottimisti sull’economia rispetto ad aprile, ha dato sostegno a Wall Street che, come detto, teme un’economia troppo resiliente: l’indice relativo, calcolato dall’Università del Michigan è sceso a 69,1 punti, dai 77,2 di aprile, con l’inflazione attesa ad 1 anno salite salita dal 3,2% al 3,3%, contro attese di 3,4%.
Sul fronte macro europeo abbiamo conferme della congiuntura stagnante: il GDP (Pil) tedesco nel 1’ trimestre è cresciuto +0,2% rispetto al 4’ del 2023, ma e‘ ancora in contrazione, -0,2%, su base annua: inoltre l'indice Ifo di maggio sulla fiducia delle imprese tedesche è rimasto invariato a 89,3, sotto le attese di recupero a 90,4.
Nel Regno Unito le vendite al dettaglio ad aprile sono scese -2,3% su base mensile e -2,7% su base annua: e’ un dato debole, che tuttavia avvalora la prospettiva di un 1’ taglio dei tassi a luglio.
In Spagna i prezzi alla produzione ad aprile sono calati -0,2% rispetto a marzo e -6,6% rispetto ad aprile 2023, attenuando la frenata del -8,2% registrata a marzo.
Oggi, 27 maggio, con le Borse mondiali orfane e scambi ridotti per la chiusura di Londra (Bank Holiday) e di Wall Street (Memorial Day), vediamo segni leggermente positivi, in media +0,4%, in Europa, nell’attesa di dati sull’inflazione europea di maggio: le attese sono incoraggianti favorendo il 1’ taglio del costo del denaro in EU nella riunione ECB del 6 giugno.
Sul tema segnaliamo il relativo ottimismo di Philip Lane, Capo-economista e membro del Direttorio dell’ECB: in un’intervista al Financial Times sostiene: "salvo grosse sorprese, le informazioni di cui disponiamo ad oggi sono sufficienti per rimuovere il livello massimo di restrizione”.
Pechino intanto, forte anche della leadership globale nelle auto elettriche, ha varato il più grande fondo di investimento in aziende di semiconduttori del Paese, per promuoverne e protegerne lo sviluppo. Il National Integrated Circuit Industry Investment Fund ha ricevuto un 3’ rifinanziamento da 47,5 miliardi Dollari da Governo e “big investors” pubblici.
Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo stamane, 27 maggio: Hong Kong +1,17%, Shanghai Composite +1,14%, Shenzhen Composite +0,75%, nel giorno in cui si apprende che i profitti delle grandi imprese industrali cinesi sono cresciuti +4,3% nei primi 4 mesi 2024, a circa 290 miliardi Dollari.
Cina, Giappone e Sud Corea hanno deciso di accelerare i negoziati per arrivare ad un Accordo di libero scambio, “fermi” da inizio 2020, causa Covid-19.
Nulla di significatico sul mercato dei Bond Europei, col BTP benchmark italiano che “paga” circa 3,90% e spread BTP/Bund attorno 131 bps.
Sul mercato valutario vediamo il cross Euro/Dollaro stabile attorno 1,086, mentre quello Euro/Yen giapponese ha superato 170,3, nuovo record da 11 anni.
E’ in leggero rialzo il prezzo del petrolio, WTI +0,6% a 78,2 US$/barile, in vista della riunione dell’Opec+ di domenica 2 giugno che dovrebbe confermare i tagli volontari alla produzione per il resto dell’anno.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.05.2024Tutti in attesa della trimestrale di Nvidia e delle minute dell’ultimo FOMC.
Da membri di ECB invito alla cautela ma conferme di un 1’ taglio tassi a giugno.
Boom del Prezzo di Ethereum: il mercato fiuta l’OK della SEC ai suoi ETF cash.
Borse asiatiche poco mosse, ma consolidano i recenti progressi.
Finalmente una giornata di leggeri ribassi, verrebbe da dire, almeno per le Borse Europee: dopo l’incidente costato la vita a Presidente e Ministro degli Esteri iraniani, che contribuisce ad inasprire le tensioni geopolitiche, c’è molta attesa per i verbali dell’ultimo FOMC (Meeting di politica monetaria della Federal Reserve, Banca centrale Usa) e per i risultati di Nvidia pubblicati oggi, 22 maggio.
Le minute della riunione di aprile della FED aiuteranno a chiarire attitudine ed intenti di politica monetaria della Banca centrale Usa, combinandosi con i molteplici invita alla cautela espressi da diversi membri del Board.
Ad esempio, lunedì 20 il vicepresidente Philip Jefferson ha detto che i dati sull'inflazione di aprile sono incoraggianti, ma che è ancora troppo presto per dire se la frenata dei prezzi persisterà verso l'obiettivo del 2%.
Ieri ha usato toni simili il collega Christopher Waller che, pur dicendosi "rassicurato" dagli ultimi dati, in assenza di un significativo indebolimento del mercato del lavoro, ha bisogno di vedere altri mesi di discesa dell'inflazione prima di “sostenere un allentamento della politica monetaria".
Trimestrale NVidia: l’attesa e’ spasmodica, poiche’ i suoi numeri potranno confermare o meno la strabiliante crescita di fatturati e margini del numero 1 dei chip per l’intelligenza artificiale che, coi suoi US$ 2,3 triliardi di capitalizzazione, e’ giunta rapidamente ad essere la 3’ società per peso nell’indice S&P500.
In sintesi ieri, 21 maggio, solo piccoli segni negativi sui listini azionari europei: Milano -0,6%, Parigi -0,66%, Amsterdam -0,37%, Francoforte -0,22%, Londra -0,09%, Madrid -0,04% e Stoxx600 Europe -0,2%.
Piu’ solide le chiusure a Wall Street, vicine ai record storici della vigilia: +0,17% il Dow Jones, +0,25 lo S&P500, +0,21% il Nasdaq, nel giorno in cui Janet Yellen, Segretaria al Tesoro americano, ha invitato l’Europa a contribuire allo sforzo Usa nel contenere le eccessive esportazione di Pechino, specialmente nell’ambito dei prodotti “eco-sostenibili”, come pannelli solari ed auto elettriche.
Il Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha reagito con freddezza all’idea che l'Europa faccia fronte comune con gli Usa in una guerra commerciale contro la Cina.
Il Dollaro continua ad essere debole, intorno 1,085 verso Euro, come risultato della crescente convinzione che la FED taglierà i tassi d’interesse solo nell’autunno, mentre è probabile che la Banca centrale Europea agisca prima, cioè a giugno, grazie ad un’inflazione che nell'Area Euro è scesa ad aprile a 2,4%, vicino al target del 2,0%.
Una mano al contenimento dei prezzi potrebbe darla il petrolio, ieri in deciso calo: col Wti (West Texas Intermediate), -1,0% a 78,4 Dollari/barile.
Si prospetta una 2’ parte della settimana ricca di appuntamenti “macro” Usa: oggi, 22 maggio, avremo i dati sulla vendita di case esistenti e sulle scorte petrolifere, mentre domani, oltre al consueto aggiornamento sulle richieste settimanali di settimanali di sussidi disoccupazione, avremo gli indici PMI (Purchaing managers Index) di maggio.
Il comparto obbligazionario non presenta novità: lo spread europeo piu’ osservato, quello tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi si attesta a 130 punti base, col rendimento del decennale italiano benchmark che, da diverse settimane, conferma “livello“3,80%”.
Il quadro macro Europeo si arricchisce stamani di un dato interessante: dopo che ad aprile nel Regno Unito l’inflazione al consumo (CPI) era scesa a +2,3% da 3,2% di marzo, oggi la 1’ stima sui prezzi al consumo potrebbero segnare uno sgradito rialzo a 3,9% nella rilevazione “core” (ex cibo ed energia”), a causa dei prezzi dei “servizi”.
Intanto le materie prime consolidano i recenti progressi: il prezzo dell’oro, pur in lieve discesa, -0,2%, staziona sopra 2.400 Dollari/oncia, vicino al suo record storico.
Alta tensione sul comparto delle “cryptovalute”: ieri abbiamo osservato un balzo a doppia cifra della 2’ “crypto” più importante, Ethereum, su voci di prossima approvazione del relativo ETF “cash” da parte della SEC. Watch-out!
Ancora richiesti argento, rame, platino, zinco, alluminio, mentre BHP Group Ltd. ha poche ore per riformuare un'offerta per acquistare la rivale, Anglo American Plc.
La loro “combinazione” creerebbe un gigante globale del rame, e sarebbe la prima grande operazione di aggregazione nell'industria da oltre un decennio.
Borse Europee incerte all’apertura di stamane, 22 maggio e Borse asiatiche miste, alla chiusura: Tokyo -0,86%, Hong-Kong e Sydney invariate, Mumbai, Shanghai e Shenzhen e Seoul in frazionale rialzo, +0,1%.
La Banca centrale Cinese ha fissato il tasso guida ufficiale al livello più basso da quasi 3 mesi, mentre la moneta nazionale, Yuan, e’ scesa al minimo da 3 settimane contro Dollaro Usa, sopra 7,3. (ore 9.30 CET).
Dopo gli ulteriori piccoli guadagni di ieri, i future sui maggiori indici di Wall Street anticipano riaperture leggermente positive, in media +0,2% (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
House of Trading: tutti aspettano i PMII primi segnali di un indebolimento della congiuntura negli Stati Uniti stanno favorendo gli acquisti sui listini azionari perché forniscono alla Federal Reserve l’opportunità di iniziare a tagliare il costo del denaro a luglio. BCE e Bank of England dovrebbero anticipare l’istituto con sede a Washington e già si inizia a ragionare sulle successive mosse.
Rappresentanti dell’Eurotower hanno provato a smorzare i facili entusiasmi rilevando che il taglio di giugno non rappresenterà necessariamente l’inizio di una serie di allentamenti anche perché, aggiungiamo noi, il contesto macroeconomico di Eurolandia sembrerebbe già fornire i primi timidi segnali di miglioramento.
Ne sapremo di più giovedì, visto che S&P Global diffonderà i numeri sul sentiment dei direttori degli acquisti. Acronimo di Purchasing Managers’ Index, il PMI rappresenta uno degli strumenti più affidabili per comprendere lo stato di salute di un sistema economico. Nel caso della Zona Euro il PMI manifatturiero sembrerebbe destinato a confermarsi, come ormai accade dal giugno del 2022, sotto quota 50 punti, mentre il PMI servizi dovrebbe consolidare sopra questa soglia.
Indicazioni a due velocità sono attese anche dal Regno Unito (debolezza per il manifatturiero, forza per il terziario) e, probabilmente, anche dagli Stati Uniti, visto che a maggio il PMI del secondario potrebbe essere sceso sotto quei 50 punti che dividono espansione e recessione dell’attività economica.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Tony Cioli Puviani, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul Petrolio WTI (target, +5,21%), sul Dax (target, +3,38%), sul Bund (stop loss) e sull’Euro/Dollaro (non entrato)
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Jacopo Marini, due operazioni rialziste su quattro (DiaSorin e Nexi) non hanno toccato il punto di ingresso mentre i “long” su Oro e S&P hanno raggiunto il target (+8,94% e +5,15%).
La classifica generale registra il vantaggio degli Analisti con 24 carte a target, 2 in più rispetto ai Trader (2 carte a mercato per Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella diciannovesima puntata dell’edizione 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Stefano Serafini mentre i due analisti saranno Enrico Lanati ed il conduttore Riccardo Designori. I primi investiranno sulle azioni Alibaba, sull’Euro/Dollaro, sul Nasdaq 100 e sullo S&P 500 mentre i secondi inseriranno operazioni sulle azioni Stellantis, Eni, sul titolo LVMH e su STMicroelectronics.
Il sondaggio di questa settimana riguarda la piazza finanziaria milanese: “Piazza Affari: dopo il D-Day inizia la correzione per il FTSE Mib?”.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.04.2024Wall Street ritrova slancio sulle trimestrali, in media sopra alle attese.
Il rischio di scontro Israele-Iran si reduce: toni piu’ moderati da entrambi.
In Usa cresce la preoccupazione per il debito statale e la spesa per interessi.
Italia sotto esame UE dopo il record del rapport Deficit/PIL al 7,3% nel 2023.
Le Borse europee hanno chiuso positive la 1’ seduta della settimana, ieri, 22 aprile, grazie anche al ridimensionamento della paura di un’escalation bellica in Medio Oriente. Sia Israele che Iran hanno infatti usato toni piuù misurati.
Milano, -0,6%, ha scontato il peso, -1,53%, dello stacco dei dividendi di 8 blue chips, ed e’ dunque salita +0,9% su basi “rettificate”, giovandosi anche della conferma a BBB del rating sovrano italiano da parte dell’agenzia S&P. In rialzo tutti i principali listini azionari europei: Londra +0,46%, Madrid +1,13%, Francoforte +0,74%, Parigi +0,26%.
Da segnalare che Londra ha segnato un nuovo massimo storico, aggiornando il precedente record di febbraio 2023. Questo exploit e’ stato aiutato dalla debolezza della Sterlina, che ha perso -1,1% da venerdi 19, dopo che Dave Ramsdem, membro del Board della Bank of England e solitamente “falco”, si e’ detto pronto a “tagliare” senza attendere ulteriori conferme del calo dell'inflazione.
Oltre che sulla pubblicazione delle relazioni trimestrali, sia in US che in Europa, il focus degli operatori è tornato sulle prospettive della politica monetaria delle Banche Centrali. Al momento in USA i mercati obbligazionari “prezzano implicitamente” 1 solo taglio dei tassi di 38 punti base (alias 1 o a massimo 2 riduzioni da 25 bps) entro fine anno, dai 150 bps previsti a gennaio!!
Anche Wall Street ha chiuso positiva ieri, 22 aprile: Dow Jones +0,67%, Nasdaq +1,02%, S&P500 +0,87%, invertendo la tendenza guardinga e avversa al rischio della settimana scorsa quando, con una sincronia inconsueta, oro, S&P500 e Nasdaq avevano registrato tuue e 5 le sedute in calo.
Soprattutto negli Usa e’ iniziata una settimana intensa di “release” delle relazioni sul 1’ trimestre 2024: circa 30% delle società dello S&P500 pubblicheranno i propri numeri: prevale un certo ottimismo dato che sino ad oggi, 23 aprile, oltre il 70% delle Società hanno battuto le previsioni, pur facendo emergergere una crescita quasi nulla degli utili rispetto ai primi 3 mesi 2023 (fonte FactSet).
Tra le blue chip oggi pubblicano Tesla, Meta e General Motors, giovedi’ sara’ la volta di Microsoft e Alphabet. Tra i dati macro in settimana avremo la stima preliminare del GDP (Pil) del 1’ trimestre, il dato sull’inflazione Pce (Personal consumption expenditure, molto osservato dalla Federal Reserve) ed il dato preliminari Pmi (Purchasig managers Index) di aprile.
La conferma del rating sovrano italiano da parte di S&P ha favorito il calo dello spread tra BTP decennali e omologhi Bund a 133 punti, -6 da venerdì.
Rispetto all’ultimo credit report, S&P vede un peggioramento nella prospettiva del debito, visto in risalita di 2,5 punti percentuali nel rapporto Debito/GDP tra il 2024 ed il 2026, un trend inverso rispetto ai progressi 2021-2023.
Non e’ un caso che l’Italia si collochi ai vertici dell’infausta classifica dei Paesi Europei per il rapporto Deficit/GDP. A fine 2023, il rapporto Deficit/GDP nell’Area-Euro ha registrato un aumento al 4,1% dal 3,6%. Rispetto al limite del 3%, ci sono 11 Paesi al di sopra, e Italia “primeggia” col 7,4%.
Nel rapporto Debito lordo/GDP, l'Euro-zona scende all'88,6% dall’89,6% di fine settembre, mentre quello italiano e’ al 137,3%, in lieve calo dal 137,9% di settembre. Il Paese piu’ indebitato e’ la Grecia, 161,9%, seguita da Italia, 137,3%, Francia, 110,6%, Spagna, 107,7%, e Belgio, 105,2%. Percentuali molto basse per Estonia, 19,6%, Bulgaria, 23,1%, Lussemburgo, 25,7%, e Danimarca, 29,3%.
Si registra ancora nervosismo e preoccupazione per la pericolosa traiettoria del Debito pubblico Americano, che si scaricano sui rendimenti dei Treasury americani, ai massimi del 2024: Bloomberg calcola in ben US$ 183 miliardi l’ammontare delle emissioni di Govies da qui a fine 2024, ed un parallelo andamento iperbolico della spesa per interessi.
La Banca centrale Europea va verso il taglio dei tassi: ne e‘ convinto il Governatore della Banca di Francia e membro del board dell’ECB (BCE) Villeroy de Galhau: “anche se le tensioni mediorientali dovessero innalzare il prezzo del petrolio... non dobbiamo aspettare troppo per il 1’ taglio ai tassi, che il mercato si aspetta a giugno”.
Nel frattempo ristagna la fiducia dei consumatori Europei, stabile ad aprile, nell'Eurozona, +0,2 a -14,7, come leggiamo nel Comunicato della Commissione Europea, cioe’ molto al di sotto della media a lungo termine”.
In Germania l'indice Pmi manifatturiero ad aprile è salito a 42,2 punti, al di sotto dei 42,8 attesi e appena sopra il precedente 41,9. Piu’ incoraggiante il recupero del PMI composito, da 47,7 a 50,5 punti contro i 48,6 attesi, e quello dei soli servizi, da 50,1 a 53,3 contro 50,6 stimati.
Oggi, 23 aprile, in Asia Tokyo ha chiuso in lieve rialzo, +0,3%, in scia al recupero di Wall Street, mentre i listini azionari europei salgono ancora discretamente, con progressi medi di +0,8% a fine mattinata, con gli occhi aperti sulla pubblicazione delle trimestrali Usa, (specie delle Big tech) ed Europee.
Sul mercato obbligazionario cala ancora lo spread BTp-Bund, 131 punti dai 133, in parallelo alla discesa del rendimento del BTP benchmark, a 3,79%, dal 3,82% di lunedi’ 22. Nel comparto valutario spicca la debolezza dello Yen giapponese, a 164,7 verso Euro, e 154,8 verso US Dollar, segnando nuovi minimi da 34 anni.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
INWIT, tutto quello che ci sta dicendo col non verbaleBuongiorno,
il titolo mostra un chiaro trend ribassista di medio periodo.
Piuttosto classificato come appartenente al settore telecom in verità è border line con quello delle infrastrutture.
Il settore infrastructure risulta molto interessante in questo contesto di incertezza sugli sviluppi dell'inflazione che si mostra coriacea da schiacciare ulteriormente a questi bassi livelli rispetto a quelli ben più alti di un anno fa.
Il settore è tornato molto di moda più che altro negli ultimi anni soprattutto tra gli asset managers e tra chi a vario titolo si occupa di asset allocation.
Appartenente alla più ampia asset class degli "alternativi" i titoli delle infrastructure si caratterizzano per un business con caratteristiche di protezione dall'inflazione visto che spesso i contratti che stipulano coi loro clienti prevedono clausole di adeguamento automatico in caso di aumento dei prezzi.
Questo aspetto è molto apprezzato dai gestori perché genera una cosa che è ricercata maniacalmente da loro: la decorrelazione.
La decorrelazione è fondamentale per una equilibrata gestione dei fondi e più genericamente dei portafogli di investimento.
I benefici pratici si trasformano in generalizzati miglioramenti di tutti gli indicatori della qualità della performance e del rischio.
Nel caso di Inwit, quello che più sta pagando il titolo è la correlazione, ancora una volta, che mostra comunque a valle col settore telecom, settore molto competitivo che ultimamente sta soffrendo in modo generalizzato.
Sul piano tecnico, oltre al chiaro trend negativo cui si faceva riferimento, possiamo apprezzare quello che sembra essere un atterraggio sulla zona supportiva di interesse rappresentata dalla cifra tonda dei 10 euro.
A dispetto dei quasi 4 punti percentuali di escursione negativa in cui il titolo si è avventurato durante l'ultima settimana, quello che interessa non è tanto il posizionamento attuale quanto il suo comportamento.
Se dovessimo giudicarlo staticamente dovremmo concludere che il titolo ha sfondato anche questo supporto visto che mostra 3 chiusure settimanali consecutive sotto i 10 euro.
Invece bisogna leggere il non verbale, il linguaggio del corpo se volessimo fare un paragone con la comunicazione.
Cioè bisogna indagare piuttosto ciò che non dice, perché quello che dice è chiaro a tutti ed in quanto tale non ha utilità.
Tra il non detto notiamo certamente che, è vero che il titolo ha fatto una escursione sotto il supporto ma che non lo ha fatto convintamente.
Questo dettaglio lo possiamo capire dai volumi i quali non sono stati certamente all'altezza dello sfondamento di un supporto discreto come quello in questione.
Di più. Se approfondiamo la faccenda e scendiamo sul daily notiamo che addirittura si e trattato di un caso tipico di "armiamoci e partite" visto che più il titolo scendeva e più gli operatori abbandonavano.
Questo è certificato da volumi progressivamente in calo a mano a mano che le quotazioni segnavano nuovi minimi.
E cosa succede di solito dopo che un attacco mal concepito e condotto svogliatamente naufraga?
Solitamente il nemico percepisce la difficoltà dell'avversario e contrattacca.
Ora, ovviamente nessuno ha la palla di vetro e certamente non si hanno certezze che assisteremo al riscatto dei compratori ma certamente le possibilità aumentano visto che il supporto ancora non è volato.
Già, perché a dispetto delle chiusure sotto di esso cui facevo riferimento, che rappresentano la narrazione del ragioniere, nella sostanza questo per me non è violato.
È interessante notare come, rovesciando completamente lo scenario, le due chiusure settimanali sotto il supporto possono essere lette invece come espressione di forza.
Cioè sono 3 settimane che i venditori non riescono a fare muovere le quotazioni al ribasso da quel livello.
Incredibile come spostando un piccolo dettaglio potrebbe completamente cambiare lo scenario.
A rafforzare il supporto, con motivazioni analoghe, troviamo anche l'autorevole sma200.
Ecco una prova di come l'attività di lettura dei grafici sia una cosa che sembra facile ma poco lo è.
I fatti potrebbero certamente smentirmi nel prossimo futuro, ma io preferisco pensare che il titolo, col non verbale, ci sta dicendo che in questo momento non vuole andare più giù.
Di conseguenza mi assumo il rischio di puntare al rialzo con un morigerato obiettivo di rimbalzo cercando vendere poi il contatto con la trendline più vicina che ha mostrato finora di essere ben determinata a costringere il titolo nel suo sfiancante down trend.
I livelli operativi in grafico.