WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.04.2024 Borse USA ed Europee proseguono movimento laterale.
Powell conferma: inflazione non debellata, la FED non ha fretta di tagliare tassi.
Indici PMI servizi europei in ripresa: finalmente un segnale incoraggiante.
Attenzione: greggio ancora in risalita, oro ai massimi, rame “riscoperto”.
Sulle Borse europee prevale la cautela, ma non si vedono allarmi, ne’ vendite di realizzo. Grazie al recupero nella parte finale, Milano, Amsterdam e Parigi hanno guadagnato +0,1%, Madrid +0,3%, e Francoforte ha chiuso invariata.
Chiusure miste a Wall Street: Dow Jones -0,1%, Nasdaq +0,2%, S&P500 +0,1%.
L’atteso discorso del Chairman della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) Jerome Powell e’ arrivato a Borse europee chiuse: Powell e’ stato prudente sull’ipotesi di un imminente taglio dei tassi, sottolineando la necessita’ di conferme del calo dell’inflazione negli Usa prima di prendere decisioni sulla riduzione del costo del denaro.
Ancora prima di Powell, il Presidente della Regional FED di Atlanta, Raphael Bostic, aveva formulato la previsione di 1 solo taglio dei tassi nel 2024, invece dei 3 attesi.
D’altronde, sia il rapporto Jolts sui posti di lavoro vacanti di martedi’ che quello Adp sulle imprese private di ieri descrivono un mercato del lavoro solido, con 184 mila nuovi posti rispetto al mese precedente, e sopra le previsioni di 150 mila. Inoltre la crescita dei salari orari conferma il +5,1% annuo di febbraio, ed e’ pertanto positiva in termini reali: occhi aperti sui dati “generali” di venerdì 5.
L’inflazione sembra fornire una prospettiva piu’ tranquilla in Europa, avvalorando lo scenario di un 1’ taglio dei tassi a giugno.
Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione Europea) ha calcolato un calo al 2,4% a marzo, dal 2,6% di febbraio, con la componente dei servizi che registra la dinamica piu’ sostenuta, +4,0%, invariata verso febbraio, mentre alimentari, alcol e tabacco scendono a 2,7% da 3,9% di febbraio e “gioca” in negativo, l’energia, -1,8%, da -3,7% a febbraio.
Il prezzo del petrolio e’ salito anche ieri, 3 aprile, nel giorno della riunione del Cartello dei maggiori esportatori Opec+: quello del Wti e’ ai massimi da novembre 2023, vicino a 86 Dollari/barile. Opec+ ha confermato l'attuale assetto produttivo invitando alcuni membri a rispettare i tagli concordati.
Intanto le scorte petrolifere Usa sono salite di 3,21 milioni/barili la scorsa settimana, smentendo le attese di un calo di 1,51 milioni.
Anche il prezzo dell’oro sale senza sosta, aggiornando nuovi record: questa mattina nuovo massimo storico a 2.324 Dollari/oncia. Infine notiamo che quello del rame e’ salito ai massimi da gennaio 2023, nella convinzione che la domanda addizionale dovuta alla transizione ecologica sara’ ardua da soddisfare.
Stamane, in Europa, gli Indici Pmi (Purchasing managers Index) dei servizi sono al centro dell’attenzione: nel Regno Unito e' calato a 53,1, livello piu’ basso da novembre 2023, da 53,8 di febbraio, ma rimane largamente in area di espansione, cioe’ sopra 50.
Nella Area Euro, l'indice Pmi servizi e' invece salito a 51,5, da 50,2 di febbraio, segnando il massimo da giugno 2023. Il Pmi composito (manufattura+servizi) e' salito a 50,3 da 49,2 di febbraio, massimo da 10 mesi, tornando in espansione.
L’Italia a marzo ha messo a segno il 3’ mese consecutivo di espansione, coi nuovi ordini cresciuti al ritmo più veloce da agosto 2021. Finalmente un dato positivo anche in Germania dove il PMI servizi, battendo le attese di consenso, e’ tornato sopra la soglia di espansione a 50,1. Depressione perdurante in Francia, dove l’indice segna una leggera flessione a 48,3, pur battendo le stime.
Davanti a tutti la Spagna, dove il 56,1 di marzo, da 54,7 di febbraio, rappresenta il 7’ mese consecutivo di crescita ed e’ il più alto da maggio 2023.
L’aspetto piu’ incoraggiante e’ che in Europa il settore terziario e’ tornato a crescere dopo la stabilizzzazione di febbraio, grazie alla ripresa dei nuovi ordini.
Oggi, 4 aprile, aperture invariate e mattinata senza strappi per le Borse europee, con gli operatori ancora dubbiosi su quando le Banche centrali avvieranno la svolta “espansiva” della politica monetaria: sul fronte macroeconomico, negli Usa avremo le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione ed il dato sul deficit della bilancia commerciale di febbraio.
Guardando alle chiusure di stamattina, in media positive, delle maggiori Borse asiatiche, mancano all’appello quelle cinesi ed Hong Kong, chiuse per festivita' fino alla prossima settimana. Tokyo ha guadagnato +0,8%, Seoul +1,3%, Sydney +0,4%.
Da notare che il Segretario di Stato Usa Yellen si trova in Cina per la 2’ volta in 2 mesi, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione in alcuni settori e di proteggere il manifatturiero Usa. Speriamo che la diplomazia faccia la sua parte.
Il comparto obbligazionario sembra scontare le incertezze sulla svolta delle Banche centrali Usa ed Europea e l’ininterrotta crescita dei debiti pubblici. Negli Stati Uniti ieri nuovi massimi di rendimento del Treasury 10 anni, sopra 4,4% e curva ancora “negativa”, dato il 4,68% di rendimento del 2 anni.
In Europa salgono i rendimenti dei BTP (quello del decennale benchmark a 3,88%) e lo spread col Bund decennale tedesco a 143 punti, dai 138 della vigilia: l’Italia e’, per ammissione del Ministro delle Finanze Giorgetti, passibile di una procedura d’infrazione per eccesso di deficit/debito da parte della Commissione Europea.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.04.2024Mercati azionari in calo, prevale la prudenza, e si teme inflazione in Usa.
L’industria tedesca e’ in difficolta’, tutta l’Euro-zona ne risente.
Delusione Tesla, produzione stabil e consegne in calo nel 1’ trim. 2024.
Borse asiatiche ancora deboli: la Cina e’ ripartita, ma non brilla come sperato.
Che fine avra’ fatto la baldanza delle Borse del 1’ trimestre? Certamente sull’umore degli operatori pesa il calo drastico delle aspettative sui tagli dei tassi, alimentato anche dagli inaspettati dati “positivi” su produzione e ordini manifatturiera Usa a marzo, cresciuti per la 1’ volta da settembre 2022, dalle richieste di lavori qualificati (Jolts), e dai prezzi alla produzione (PPI), nuovamente in ascesa.
Anche la risalita dei rendimenti dei Treasury, quello del decennale vicino 4,4% e quello 3 mesi oltre 5,3%, ai massimi 2024, testimonia come sia ridimensionata la prospettiva dei tagli dei tassi: i mercati incorporano una probabilita’ inferiore al 50% di un 1’ taglio a giugno, ed un effetto cumulato di 3 tagli da 60 bps, cioe’ meno dei 75 indicati dalla Federal Reserve 2 settimane fa.
A questo aggiungiamo il prezzo dell’oro ai nuovi massimi storici e quello del petrolio in forte recupero, +16% da inizio anno, ed il quadro e’ completo, pronto a spiegare il calo delle Borse di ieri, 2 aprile.
In Europa, Milano ha perso -1,2%, Francoforte -1,1%, Parigi -0,9%, Londra -0,2%. Stessa musica a Wall Street: Dow Jones -1,0%, Nasdaq -0,9%, e S&P500 -0,7%.
Ieri l’attenzione era concentrata su Tesla che ha perso -6,5% (dall’inizio dell’anno oltre -30%), dopo la pubblicazione dei dati trimestrali di produzione e vendita: nel 1’ trimestre prodotte 433 mila vetture (441 mila nel 2023), e consegnate 386 mila (423 mila nel 2023): nel 4’ trimestre 2023 consegnate 484 mila, e prodotte 494 mila: insomma, not good!
Il quadro macro europeo resta debole anche nei piu’ recenti dati macro: ieri, 2 aprile, quello sull'inflazione tedesca a marzo ha segnato un rallentamento a +2,2% annuo, minimo da maggio 2021: un buon dato, ma a quale prezzo! Nell'Euro-zona a marzo l'attività manifatturiera e’ peggiorata rispetto al trend gia’ debole di febbraio, soffrendo della debole domanda.
Purtroppo, per la prospettiva inflattiva, il prezzo del petrolio continua a salire, con un’accelerazione innescata dalle rinnovate violenze in Medio Oriente ed in particolare dal raid israeliano che ha distrutto l’ambasciata Iraniana a Damasco: quello del WTI ha toccato ieri 84,8 Dollari/barile, +1,2%.
In salita i rendimenti dei Governativi europei: quello del BTP 10 anni ha superato 3,8%, +8 bps, con contestuale allargamento dello spread Btp/Bund a 145 bps. Piu’ contenuta la salita dei rendimenti di altri ”govies” decennali europei: +4 bps a 3,26% il Bonos spagnolo, +5 bps a 3,47% il GGB greco.
Stamane, 3 aprile, il dato europeo piu’ atteso era quello dell’inflazione al consumo (CPI) nell'Eurozona: la variazione annuale e’ scesa a 2,4% da 2,6% di febbraio (fonte Eurostat), leggermente meglio delle attese di 2,5%. Le cose vanno molto peggio in Turchia, dove l'inflazione annuale e’ salita a 68,5%, in aumento dal 67% di febbraio, frutto del +3,2% mensile a marzo.
Non si placa la salita del prezzo dell’oro: nella mattinata di oggi, 3 aprile, ha aggiornato il record storico, superando 2.300 Dollari/oncia. In recupero, ed ai massimi da 2 anni, anche quello dell'argento, sopra 26 Dollari/oncia.
Sul mercato valutario, permane la debolezze di Yen giapponese (163,5 verso Eur e 151,9 verso US$) e Yuan cinese, sebbene le autorita’ monetarie, alias le Banche centrali di entrambi i Paesi, siano pronte ad intervenire a “difesa” delle proprie monete in caso di eccessiva debolezza. Euro stabile a 1,078 verso US$, Bitcoin in calo, -4,8% a 66.400 Dollari (ore 11.00 CET).
In generale, la forza dell’economia Usa, che potrebbe determinare un rinvio del 1’ taglio dei tassi, i prezzi stellari dell’oro ed in forte recupero del petrolio, la debolezza della congiuntura europea, suggeriscono cautela agli investitori, che pensano piuttosto a come difendere il “bottino” maturato nel 1’ trimestre su azioni e bond.
Occhi aperti, nel pomeriggio di oggi, ai dati Usa sull'occupazione non agricola (ADP) e all'indice ISM servizi.
In Asia-Pacifico stamane chiusure in calo: Tokyo sconta la debolezza delle azioni “tech” ed ha perso -1,0%. Le Borse cinesi non hanno sofferto della notizia del violento terremoto a Taiwan, anche se l’indice di Taipei, -0,6%, ha patito il calo delle azioni “tech” sul timore di contraccolpi per le produzioni locali. Shanghai -0,1%, Hong Kong -1,4%, Seoul -1,7%.
Quasi inosservati alcuni dati macroeconomici Asiatici di marzo: in Giappone, l'indice PMI (Purchasing managers Index) servizi e’ salito a 54,1 da 52,9 di febbraio, poco sotto il 54,9 atteso. In Cina, lo stesso indice PMI servizi, con 52,7 ha “centrato” le aspettative e migliorato il 52,5 precedente.
A fine mattinata (ore 13.30 CET), Borse europee “piatte” e futures su Wall Street marginalmente negativi, in media -0,3%. Da seguire con attenzione il discorso sull'outlook economico Usa del Chairman della Federal Reserve Jerome Powell, alla Stanford Society.
Si teme che Powell possa rimarcare nuovamente l’assenza di urgenza nel tagliare i tassi, sebbene la data di giugno continui ad essere la piu’ “papabile” anche per ragioni politico-tattiche, visto l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali Usa, a ridosso delle quali qualunque decisione puo’ essere ”scomoda”: parleranno anche altri FED members, tra cui Austan Goolsbee, Adriana Kugler e Michelle Bowman.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.04.2024 Le Borse ripartono senza slancio dopo la pausa di Pasqua.
Gli indici PMI europei fotografano la lunga fase stagnante: male la Germania.
Inflazione PCE Usa a marzo in linea con le stime, ma non scende abbastanza.
Boom di Xiaomi: la sua prima auto elettrica fa boom di ordini al 1’ giorno.
Ieri, 1’ aprile Wall Street era aperta e, seppur con volumi ridotti, ha chiuso in lieve calo: Dow Jones -0,6%, S&P500 -0,2%, e Nasdaq -0,1%. A parte la scarsa attivita’ dovuta alle vacanze di Pasqua, hanno pesato anche alcuni dati macro recenti.
In primis quello di venerdi’ sull'inflazione PCE (Personal consumption expenditure), la misura preferita dalla FED per misurare la spesa delle famiglie, che e’ salito +0,3% mese su mese dopo il +0,5% di febbraio, e del +2,8% anno su anno, in linea con le previsioni. Tuttavia gli analisti hanno notato che i prezzi non scendono come sperato e che i consumi privati restano “fin troppo” forti.
Anche l’indice ISM manufatturiero di marzo pubblicato ieri rivela la forza dell’economia Usa, supera la stima di 48,3, e torna in area di espansione (sopra 50), a 50,3: il sub-indice delle attese sui prezzi balza a 55,3, facendo pensare a nuova inflazione. Non a caso il rendimento del Treasury bond decennale è risalito ieri a 4,31%, +12 bps, sfiorando il massimo del 18 marzo a 4,34%.
Poco importa, negli Usa, che la crescita del GDP (PIL-prodotto interno lordo) del 4’ trimestre, sia stato rivisto nella 3’ e ultima lettura a +2,6%, dal +2,7% precedente, o che siano leggermente cresciute le richieste di sussidi di disoccupazione, +7 mila a 198 mila.
E’ in tale contesto che analisti ed investitori ridimensionano le attese di ammorbidimento della politica monetaria: il numero previsto di tagli dei tassi nel 2024 e’ sceso a 3, per un effetto cumulato di -65 bps, addiritura meno dei 75 previsti dalla stessa Federal Reserve (Banca centrale Usa) dopo l’ultima riunione del FOMC di marzo.
Sempre in tema d’inflazione, preoccupa il continuo aumento del prezzo del petrolio, che ieri, 1’ aprile, ha segnato il massimo da fine ottobre, col WTI (greggio di riferimento Usa) sopra 85 Dollari/barile, questa volta per il riacutizzarsi delle tensioni in Medio Oriente, dopo il raid israeliano a Damasco che ha raso al suolo un edificio dell’Ambasciata Iraniana.
Stamane, 2 aprile, sono stati pubblicati gli Indici Pmi (Purchasing managers Index) manifatturieri di marzo: quello Italiano torna in espansione, cioe’ sopra 50, dopo oltre 1 anno di contrazione: il 50,4 di marzo inverte la rotta rispetto al 48,7 di febbraio: debole il dato Francese, 46,2 a marzo, dal 47,1 di febbraio, terribile il dato tedesco di 41,9. Il dato dell’Eurozona cala a 46,1 punti, da 46,5 di febbraio.
Sempre nell’Eurozona mgliorano le aspettative mediane sull’inflazione a 12 mesi, ora scese in media a +3,1%, dal 3,3% della rilevazione precedente.
La difficile congiuntura economica tedesca ha almeno un riflesso positivo: a marzo le aspettative sui prezzi delle imprese sono scese al livello più basso da 3 anni, suggerendo un’inflazione 2024 al di sotto del target del 2,0% anelato dall’ECB (Banca centrale Europea). Lo suggerisce il relativo sub-indice dell’indagine IFO, sceso dai 15,0 punti di febbraio ai 14,3 di marzo.
Stati Uniti e Regno Unito sono i primi Paesi a siglare un accordo di cooperazione per verificare e valutare i rischi dell’applicazione dell’Intelligenza artificiale: lo riporta il Financial Times, commentando l'accordo firmato ieri a Washington dal Ministro britannico della scienza Michelle Donelan e dal Segretario al commercio Usa Gina Raimondo.
Non si ferma la corsa del prezzo dell’oro: nuovo record stamane, innescato dalla rinnovata violenza in Medio Oriente, a 2.283 Dollari/oncia, +1,1%.
Qualche segnale di tensione emerge sul mercato obbligazionario europeo, dove lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi e’ risalito a 139 punti base, dai 137 della chiusura precedente, in parallelo ad un marcato incremento del rendimento del BTP benchmark a 3,76%, dal 3,66% della vigilia.
Sul mercato valutario stamane si nota il rafforzamento del cross Euro/Dollaro a 1,071, -0,5%, ma anche la perdurante debolezza dello Yen giapponese, sia contro Euro, a 163,0, che verso Dollaro Usa a 151,7, minimi dal 1990, cosa che dovrebbe spingere la Bank of Japan ad agire a supporto.
Le Borse asiatiche stamattina, fatta eccezione per Hong Kong, hanno chiuso senza variazioni di rilievo: Tokyo ha concluso di una seduta piuttosto volatilite col Nikkei a +0,1%, ma a Hong Kong l’Hang Seng ha segnato +2,3%, trainato dalle azioni della tecnologia, ed in specifco da quelle legate ai veicoli “solo elettrici “ (EV).
L’azione Xiaomi ha guadagnato +15,0%: il gruppo cinese, noto per i suoi telefoni cellulari ed altri strumenti di elettronica di consumo, ha annunciato la settimana scorsa il lancio commerciale della sua prima auto elettrica, e ieri ha comunicato di aver raccolto ordini per 90 mila unita’ nelle prime 24 ore di prenotabilita’. Il boom di Xiaomi ha dato slancio anche a Li-Auto, +1,2%, ed al leader globale Byd, +2,5%.
I listini azionari europei hanno chiuso la mattinata senza direzione, e perdono in media -0,2%. Per Wall Street, i future anticipano aperture negative, in media -0,5%.(ore 13.30 CET)
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Pianificazione Apple - Costruzione posizione PMC 126Come ben sappiamo, i mercati si trovano in prossimità dei massimi storici, e per quanto a nostra conoscenza potranno sia continuare a salire, che stornare per rientrare in valori che si allontanino da questa situazione di ipercomprato.
Entrare in questa fase, almeno per il mio modo di operare, significherebbe entrare in un mercato troppo vicino ai massimi, con più speranze di stornare che di continuare in questo sorprendente movimento rialzista.
C'è da dire una cosa: il mercato non sa di essere in bolla fino a quando questa non scoppia, pertanto le mie pianificazioni e le analisi le conduco sempre con la consapevolezza di poter perdere importanti movimenti. Mi basta però essere in controllo di una cosa: il rischio.
Pianificare le operazioni sapendo quanto si può perdere da ognuna di esse, è una fase fondamentale del mio processo, in quanto mi permette di definire in maniera precisa il rischio, il sizing dell'operazione e la modalità di money managment del portafoglio.
In questo caso il mio obiettivo è quello di andare a costruire su Apple una posizione long con prezzo medio di carico attorno ai 125 dollari. Per farlo opto per un piano di mediazioni che mi permetterà di stabilire un ingresso con prezzo medio attorno a quel valore, qualora il mercato dovesse subire importanti storni. Nel caso in cui invece dovesse ripartire da livelli più alti, potrò comunque beneficiare di una posizione esistente, anche se non con la size desiderata.
Considerando che oggi ci troviamo ad un meno 16% dai precedenti massimi, ed in corrispondenza di un primo livello di supporto, può essere plausibile un primo ingresso long ed andando ad individuare dei livelli rilevanti al ribasso, dove poter mediare la posizione per costruire l'esposizione secondo il mio obiettivo.
Individuando un capitale di 10K per l'operazione, i livelli sono come segue:
20% al livello 166$
20% al livello 147$ -11% dal primo ingresso - 25% dal max storico;
30% al livello 123,50 $ -15% dal secondo ingresso -37% dal massimo storico;
30% al livello 83,50$ - 32% dal terzo ingresso - -57% dal massimo storico.
In questa maniera ho costruito una pianificazione considerando un worst case scenario del titolo che storna fino al 57%. La perdita massima diventa di 2776$ su capitale di 10.000$ pari ad un 28%, decisamente sostenibile anche dal punto di vista psicologico.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.03.2024La Bank of Japan alza i tassi di 0,1%, chiudendo 17 anni di interessi sotto 0.
Sorprendente dato tedesco Zew: a marzo torna l’ottimismo sulle prospettive.
Oggi si riunisce la Federal Reserve: nessuna novita’ prevista sui tassi.
Dai vertici EU e dall’ECB monito congiunto sui debiti pubblici dei 27 Paesi.
Ieri, 18 marzo, le Borse europee, sono rimaste quasi immobili, alla chiusura della 1’ seduta di una settimana incentrata sulle decisioni e le comunicazioni delle Banche centrali.
Milano ha chiuso in pareggio, ma nel corso della seduta ha superato 34 mila punti dell’indice Ftse Mib, toccando i massimi dal 2008: invariata anche Francoforte, e Madrid: progressi minimi, +0,2% per Amsterdam, e piccole limature per Londra, -0,1%, e Parigi, -0,2%. Positiva, senza strappi, Wall Street: Dow Jones +0,2%, Nasdaq +0,8% e S&P500 +0,6%.
Negli Usa e’ tornato l’interesse per i titoli tech: Alphabet e Apple hanno “strappato al rialzo” alla notizia che sarebbero in trattativa per dotare gli iPhone di applicazioni di intelligenza artificiale sviluppate dalla Divisione Gemini di Google. Ben comprate anche Nvidia, alla vigilia della conferenza sull’intelligenza artificiale e Tesla, che ha aumentato di 1.000 US$ il prezzo del Model Y negli Usa.
Stamane, martedì 19 la Bank of Japan, ha chiuso una lunga fase, durata 17 anni di tassi negativi, e ha deciso un piccolo aumento, +0,1%, del costo del denaro.
Domani, mercoledì 20, tocchera’ alla Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED), che li lascera’ invariati, ma fornira’ indicazioni sulle mosse future. La prossima settimana sara’ la volta della BCE (ECB-Banca centrale Europea).
La scorsa settimana, i dati più alti delle previsioni sull’inflazione hanno spinto in avanti le previsioni sulla data del 1’ taglio dei tassi d’interesse: secondo il FedWatch Tool del Cme Group, c’è il 53% di possibilità di un taglio alla riunione di giugno ed un taglio cumulato nel 2024 di massimo -0,75%, meta’ di quanto previsto solo 3 mesi fa.
Il quadro macro globale e’ articolato, e non univocamente orientato alla crescita: nel corso di questa settimana saranno da seguire con attenzione gli indicatori Pmi (Purchasing managers Index) sull’attività economica a marzo nell’euro Zona.
Intanto ieri abbiamo avuto conferma del calo dell’inflazione nell’area-Euro a febbraio: a 2,6% da 2,8% (a febbraio 2023 a 8,5% annuale). In Cina la produzione industriale di febbraio, +7% annuale, ha sorpreso positivamente, mentre le vendite al dettaglio di gennaio-febbraio, +5,5%, hanno un po’ deluso.
Il rinvio del tanto atteso momento del 1’ taglio dei tassi in Usa sta creando una spinta rialzista ai rendimenti dei Treasury, tornati vicini ai massimi dell’anno, con quello del decennale al 4,34% al closing di ieri.
Come gia’ citato, la Banca centrale del Giappone (BoJ) ha alzato il suo tasso di interesse di riferimento (“repo rate”) di +0,1%, ad un intervallo ora compreso tra 0,0 e 0,1%, chiudendo la lunga stagione di tassi di interesse negativi intrapresa 17 anni per supportare la crescita economica con la “leva monetaria”.
La Banca centrale Giapponese ha anche annunciato il progressivo abbandono del meccanismo di controllo dei rendimenti, attivato nel 2016 e lo stop agli acquisti sul mercato aperto di asset rischiosi, anche per il tramite di Etf azionari.
Sul mercato valutario sorprende l’indebolimento di stamane, 19 marzo, dello Yen, sintomo che il mercato da’ piu’ peso ai toni ’dovish’ del Governatore della BoJ che al piccolo aumento del costo del denaro: Euro/Yen a 163,1, da 162,2 di ieri,e Dollaro/yen a 150,2, da 149,2. Il cross Euro/Dollaro Usa e’ stabile a 1,085. Nuovo ampio calo, attorno a -5,0% per Bitcoin, sceso a 64.340 Dollari.
Dopo un’apertura incerta, questa mattina i mercati azionari europei, salgono in media +0,4% alle 13.00 CET, avedno ripreso vigore dopo l’inatteso balzo dell’indice Zew in Germania a 31,7 contro 19,9 di febbraio e 20,5 previsto: lo Zew misura l’ottimismo sulla situazione economica presente e prospettica di una platea intervistata di circa 300 operatori qualificati.
E’ degno di attenzione il fatto che il Presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, in una lettera al Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, richiami al fatto che "l'Unione bancaria deve ancora essere completata" e in questo contesto sottolinei “la necessità di finalizzare la riforma del Meccanismo europeo di stabilità (Mes) attraverso la ratifica del Trattato in tutti gli Stati membri".
Sembra un chiaro richiamo a ripristinare i parametri di stabilita’ dei conti pubblici dei 27 Paesi membri e a prevenire eventuali attacchi speculativi e/o figli della sfiducia verso il debito pubblico dei Paesi piu’ indebitati. Gli fa eco il vicepresidente dell’ECB Luis de Guindos affermando che "i mercati in questo momento sono tranquilli, ma non possiamo dare per scontato che restino così".
Ancora De Guindo: "I livelli di debito e deficit sono aumentati, e a settembre i Paesi dovranno presentare programmi di aggiustamento con la necessaria riduzione dei livelli di debito molto elevati", pur osservando il "calo impressionante" dei premi al rischio (spread) per Paesi come Grecia, Portogallo, Italia e, in misura minore, Spagna".
ll prezzo del petrolio, dopo la risalita dei giorni scorsi, stamattina perde frazionalmente: quello del Wti (greggio di riferimento Usa) secnde -0,3% a 81,9 Dollari/barile (-0,26%). In rialzo quello del gas naturale europeo: +1,9% a 29,4 Euro/MWh.
Quadro misto sulle Borse asiatiche stamattina: a Tokyo il Nikkei, +0,66%, supera i 40.000 punti dopo il picccolo rialzo del costo denaro della BoJ. Shanghai ha chiuso a -0,72%, Shenzhen a -0,43%, ai minimi di seduta.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.03.2024Cryptovalute si stabilizzano vicino a livelli record. “Profit taking”, dicono gli analisti.
Rallenta anche l’economia Usa, ma l’inflazione e’ ancora troppo alta.
Produzione industriale cinese in forte aumento a febbraio, deboli i consumi.
Metalli industriali di nuovo comprati, accelerano i prezzi di argento e rame.
Venerdi’ 15 marzo, le Borse europee hanno chiuso in leggero progresso dopo una partenza debole, via via recuperata: Madrid la migliore, +1,01%, Milano +0,46%, Francoforte +0,06%, Parigi +0,04%, Londra -0,19%. Niente male la settimana: Milano +1,6%, Madrid +2,8%, Parigi +1,7%, Londra +0,9% e Francoforte +0,7%.
I mercati azionari salgono nonostante le aspettative ridimensionate sui tagli dei tassi da parte delle Banche centrali: la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), dopo la delusione del “trittico” sull’inflazione a febbraio (prezzi al consumo, all’ingrosso ed all’importazione) non avra’ fretta di tagliare il costo del denaro nella riunione della prossima settimana, e probabilmente lo fara’ solo a giugno.
Eppure, nonostante la prospettiva di tassi invariati per almeno 3 mesi al livello più alto da 20 anni, Wall Street “gioca” attorno ai massimi storici: venerdi’ lo S&P500 ha perso -0,6%, il Nasdaq -1,0% ed il Dow Jones -0,1%, nella “giornata delle 3 streghe”, l’appuntamento trimestrale con le scadenze contemporanee dei future sugli indici, e delle opzioni sugli indici e sulle azioni.
In Cina scendono ancora i prezzi delle case nuove, prolungando la crisi del settore immobiliare, mentre la Banca centrale cinese (PboC) fa ancora mancare gli stimoli monetari (cioe’ il taglio di alcuni tassi sui mutui ipotecari).
Novita’ rilevanti in Giappone: la maggior organizzazione sindacale ha ottenuto aumenti salariali medi superiori al 5%, il piu’ forte in 30 anni: questo potrebbe indurre la banca centrale (BoJ) ad abbandonare la prolungata fase dei “tassi zero” che dura dal 2007, e decidere un lieve incremento del “repo rate” nel meeting di martedi’ 19.
Tornando all’inflazione Usa, i prezzi delle importazioni sono saliti di +0,3% a febbraio e quelli delle esportazioni di +0,8%, indicando come l’inflazione sia lungi dall’essere eradicata e confermando la tendenza ascendente dei prezzi al consumo, +3,2% su base annua, e dei prezzi alla produzione, +0,6% mensile.
Intanto a febbraio la produzione industriale Usa è risultata pressoche’ invariata, +0,1% mensile, mentre l’indicatore di marzo dell’attivita’ manufatturiera nell’area di New York (Empire State Manufacturing Index) e’ sceso di 18,5 punti a -20,9. Infine la fiducia dei consumatori americani, misurata dall'Universita’ del Michigan, è scesa a marzo a 76,5, da 76,9 di febbraio, col consenso che indicava un rialzo a 77,1.
Bitcoin, -4%, reduce da 2 mesi di performances stellare, e tutte le maggiori cripto sono scese lo scorso venerdi’: l’interpretazione piu’ ovvia e’ che si tratti di “profit taking” (prese di profitto), non esistendo ragioni fondamentali per il calo.
Il moltiplicarsi di segnali di forza dell’economia americana e di persistenza dell’inflazione oltre a spostare idealmente in avanti il momento del 1’ taglio dei tassi, favorisce la risalita dei rendimenti dei Treasury, vicini ai massimi 2024: quello del decennale sfiora 4,3%. In lieve risalita anche quello del BTP decennale benchmark, attorno 3,70%.
La Banca centrale Europea sottolinea come l’uso del denaro contante resti popolarissimo, riguardanto ancora 6 transazioni su 10 nell'area Euro nel 2022, nonostante il trend discendente degli ultimi anni: dal 79% del 2016 e’ sceso al 72% nel 2019 ed al 59% nel 2022.
Macro europea: Eurostat conferma a febbraio un’inflazione al consumo (CPI) di 2,6% nell’area Euro, in calo dal 2,8% di gennaio e dal 8,5% di febbraio 2023. La variazione piu’ bassa si registra in Lettonia e Danimarca, +0,6%, e Italia, +0,8%: quella piu’ alta in Romania, +7,1%, Croazia, +4,8%, ed Estonia +4,4%. Il maggior contributo alla crescita di febbraio viene dai servizi +1,7%, quello piu’ basso dall’energia, -0,4%.
Le Borse asiatiche hanno chiuso positive, con gli occhi puntati alle riunioni della BoJ (Bank of Japan) di domani, e della Federal Reserve di mercoledì. A Tokyo il Nikkei ha guadagnato +2,7%, grazie al nuovo calo dello Yen, ed in apparente contraddizione con l’aspettativa che la Banca centrale voglia chiudere la lunga era dei tassi negativi e delle politiche di controllo della curva dei rendimenti.
L'indice Hang Seng di Hong Kong ha segnato+0,1%, mentre sulle piazze cinesi domestiche lo Shanghai Composite ha guadagnato +1,0% e lo Shenzhen Composite +1,6%, metabolizzando “in positivo” il mix di dati macro che vedono la produzione industriale di febbraio in forte ascesa, +7% mensile, consumi privati ancora deboli. A Seoul l’indice Kospi ha guadagnato +0,7%.
Le Borse europee terminano la mattinata in modesto rialzo, +0,3% medio alle ore 13.00 CET: a parte le riunioni delle Banche centrali, questa settimana avremo la pubblicazione degli indici Pmi (Purchasing managers Index) europei di marzo, validi misuratori del “tono” dell’attività economica.
Lo spread di rendimento tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi “chiude” leggermente a 123 bps, dai 125 di ieri, ed anche il rendimento del benchmark decennale è in calo, a 3,68%, dal 3,70% della vigilia.
I future su Wall Street indicano riaperture in rialzo di circa +0,9%, nella settimana della riunione e dei commenti della FED di mercoledì.
Dopo 1 giorno di pausa, tornano gli acquisti sulle cryptovalute: prezzi in stabilizzazione (ore 13.30 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Wisdomtree - Tactical Daily Update - 23.02.2024Nvidia scatena l’entusiasmo sui listini Usa, S&P500 e Nasdaq al record storico.
Per un giorno le Borse europee e Wall nStreet dimenticano i tassi troppo alti.
Borse asiatiche in ripresa, migliora la fiducia verso interventi di Pechino.
Dati macro confermano economia Usa in crescita ed Europea ristagnante.
Sia dai verbali della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) di mercoledi’ sera che da quelli dell’ECB (Banca centrale Europea-BCE) di ieri emergono le cautele sulla scelta di tagliare rapidamente i tassi di interesse, ed i mercati hanno coerentemente ridotto le aspettative di tagli dei tassi europei a meno di 1 punto nel 2024.
L’ECB, pur riconoscendo che "i dati sull'inflazione complessiva e sottostante sono stati recentemente al di sotto dei livelli previsti, suggerendo un processo disinflazionistico più rapido del previsto”, ritiene che occorrano nuove conferme del calo dell’inflazione: inoltre c’è ampio consenso tra i membri del Board di entrambe le Banche centrali sul fatto che prematuro discutere di tagli.
Tuttavia ieri, 22 febbraio, ad eccitare gli animi e le fantasie dei mercati ci hanno pensato gli spettacolari conti trimestrali e le prospettive di Nvidia.
Le Borse europee sono migliorate nella parte finale, chiudendo sui massimi: Milano +1,2%, Francoforte +1,5%, a dispetto dei pessimi dati PMI manufatturieri usciti in mattinata, Parigi +1,3%, Stoxx600 +0,8%, Londra e Madrid +0,3%. Le azioni dei semiconduttori sono state “ben rastrellate”: Be +6,4%, Asml +4,6%, Stm +3,0%.
A New York si e’ impennato il Nasdaq, +2,9%, bene anche lo S&P500 +2,1%, entrambi hanno segnato il loro massimo storico. Piu’ tranquillo il Dow Jones, +0,7%.
D’altronde, l’economia Usa “gira bene”: ad esempio le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese a 201 mila dalle 213 mila della settimana precedente, risultando sotto le attese per 218 mila.
Sempre negli Usa, l’indice Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero a febbraio è salito oltre le attese a 51,5 punti, dai 50,7 di gennaio e contro stime di 51, segnando il piu’ forte rialzo da settembre 2022. L’attività nei servizi invece, pur rimanendo area di espansione, cioe’ sopra 50, è scesa a 51,3 da 52,5 di gennaio, mancando le attese di 52,7.
La Banca centrale turca ha tenuto stabile al 45% il tasso di interesse “base” (repo rate). Il neo Governatore Fatih Karahan, alla sua 1’ decisione di politica monetaria dopo l;insediamento, ha precisato che i tassi saranno su questi livelli sino a quando non sarà registrato un calo dell'inflazione, oggi attono al 65%.
In Germania, l'indicatore Ifo sul clima economico (Business Climate) a febbraio è salito a 85,5, come previsto, pur restando molto depresso e vicino al minimo post-Covid di 85,2 registrato a gennaio.
Gli operatori economici sono tuttavia diventati meno negative sulle aspettative, 84,1 contro 83,5 di gennaio, ma rimangono “gloomy” sulla situazione corrente, invariata a 89.
Ieri Isabel Schnabel, membro del Board dell’ECB, intervenendo all'Universita' Bocconi a Milano, ha sottolineato che “lo spread sovrano dell'Italia e' su livelli bassi, ma rimangono vulnerabilita' fiscali causate del basso tasso di crescita”.
L'Italia ha avuto buone performance economiche post-pandemia e migliori rispetto a quella di altri Paesi, ma sconta una perdita di produttivita' maturata a partire dagli anni ’90.
Le Borse cinesi chiudono la seduta di oggi, 23 febbraio, sui massimi di giornata e con variazioni positive: Shanghai +0,55%, sale sopra i 3.000 punti per la 1’ volta dal 5 dicembre.
Schenzhen +1,20%, brilla nonostante un’ulteriore cattiva notizia dal fronte immobiliare: i prezzi delle nuove case hanno segnato -0,7% annuale a gennaio, peggiorando il -0,4% di dicembre (-0,4%) e segnado il 7’ calo mensile consecutivo.
Tokio e’ chiusa per festivita’, dopo il +2,19% e record storico di ieri, mentre sono minime le variazioni per altri indici dell’Area Asia Pacifico: Seoul (Kospi) +0,13%, Hang Seng (Hong Kong) -0,10% Mumbai (Sensex) +0,15%.
Secondo Jefferies (importante operatore Usa di servizi finanziari) il mercato azionario indiano è destinato raddoppiare in pochi anni, per effetto delle riforme varate dal Governo Modi, dell’aumento dei prezzi delle azioni e di nuove quotazioni.
Mattinata di misurati rialzi per le Borse europee, in media +0,5% alle ore 13.00 CET, dopo l’entusiasmo scatenato ieri da Nvidia sui listini Usa: non sembra pesare la conferma del rallentamento dell’economia tedesca, il cui GDP e’ sceso -0,3% nel 4’ trimestre rispetto al 3’. I future su Wall Street anticipano riaperture “piatte” per tutti e 3 i maggiori indici.
Clima tranquillo sul mercato dei “Govies” europei: lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco segna 146 punti base, col rendimento del decennale italiano benchmark a 3,90%.
Giornata tranquilla sul mercato valutario, col cross Eur/UsDollar stabile a 1,082, mentre qualche pressione venditrice si registra sul segmento delle cryptovalute, reduci da un forti da inizio 2024: Bitcoin 51.000 Dollari, -1,2%, Ethereum2.930, -1,7%. (ore 13.30 CET)
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.02.2024La Banca centrale Cinese taglia i tassi di 25bps, sollievo per i mutui ipotecari.
Pechino potrebbe varare nuovi, piu’ incisivi stimoli, e investimenti pubblici.
Borse europee in stallo, non arretrano, e attendono nuovi dati.
Calma piatta sull’obbligazionario: pesa incertezza su mosse delle Banche centrali.
Ieri, 19 febbraio, le Borse Usa erano chiuse per festeggiare il «President’s Day». Ne ha risentito anche l’attivita’ su quelle europee, quasi apatica, dominata dall’attesa dei numerosi dati macro in calendario questa settimana: le chiusure testimoniano la fase incerta: Milano -0,18%, Francoforte -0,15%, Parigi invariata, Londra +0,22%.
Molto importante, negli Stati Uniti, sara’ la pubblicazione domani, 21 febbraio, delle minute dell’ultimo FOMC (Federal Open Market Committee), quello di fine gennaio, e nel frattempo il mercato sconta un 1’ taglio di 25bps solo nel meeting di Giugno.
La tendenza nuovamente rialzista dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti potrebbe rappresentare una minaccia per il trend discendente dell’inflazione e impattare sulle future mosse della Banche centrale Usa (FED-Federal Reserve). Giovedi’ saranno pubblicati anche i verbali dell’ultima riunione dell’ECB (BCE-Banca centrale Europea), da cui si potranno trarre indicazioni sulla politica monetaria 2024.
A ben vedere ieri, 19 febbraio, i dati sui consumi personali cinesi durante le vacanze per il Capodanno lunare, largamente sopra le attese, avrebbero potuto generare maggior ottimismo, ma cosi’ non e’ stato. I cinesi hanno speso ben 88 miliardi di Dollari per divertimenti, ristorazione e viaggi, con una crescita di +47,3% sul 2023 (ancora frenato dalle restrizioni Covid) e di +7,7% sul 2019, ultimo anno pre-Covid.
Anche oggi, 20 febbraio, c’era un potenziale “trigger” (detonatore) rialzista dalla Cina, che non ha invece prodotto reazioni di rilievo: la Banca centrale (PboC) ha tagliato di -0,25% il tasso primario sui prestiti a 5 anni (Lpr), dal 4,20% a 3,95%: il taglio che impatta direttamente sul costo dei mutui immobiliari, e’ il maggiore della storia, oltre ad essere il primo da agosto 2023.
Sul fronte macro europeo e’ da osservare con una certa attenzione il dato odierno relativo alle negoziazioni salariali, assai monitorato dell’ECB, che lo considera di grande valore segnaletico nelle sue scelte di politica monetaria.
Intanto, sul versante politico, i Cristiano-Democratici tedeschi candidano per un 2’ mandato l'attuale Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Annunciata la più grande operazione di m&a dell’anno, nel settore carte/pagamenti Usa: Capital One vuole acquisire Discover, Gruppo diversificato nei servizi finanziari, per 35,3 miliardi di US$, per aggregare 2 dei maggiori operatori Usa di credit cards.
“L'acquisizione di Discover aiuterà a costruire una rete di pagamenti in grado di competere con gli altri colossi", ha detto Richard Fairbank, CEO di Capital One.
Sul mercato Europeo “allargato” (Ue, Efta e Regno Unito), a gennaio, sono state immatricolate 1.015.381 automobili, +11,5% rispetto al 2023 (dati Acea, Associazione dei costruttori europei): un buon segnale, dopo un 2023 brillante.
Oggi, 20 febbraio, le Borse europee sono ripartite incerte, e arrivano a fine mattinata con cali medi azzerati, orfane dei “suggerimenti” che provengono dalle chiusure di Wall Street della sera prima, e probabilmente contagiate dalla prevalente debolezza di quelle asiatiche.
In Europa non mancheranno, oltre a quelli sulla dinamica salariale, altri dati macro di un certo impatto, tra i quali gli indici Pmi (Purchasing managers index) di febbraio, e quelli sulle partite correnti e sulla produzione edilizia dell'Euro-zona.
Le Borse asiatiche hanno chiuso senza direzione: evidentemente la decisione “market friendly” della Banca centrale Cinese non e’ bastata a far dimenticare le paure degli investitori sulla ripresa economica, ed in particolare sulla perdurante crisi di alcuni mega operatori immobiliari e sulla debolezza degli scambi commerciali, ancora sotto i livelli “pre-Covid”.
Il mondo degli investimenti sembra chiedere a Pechino misure fiscali più incisive, incentivanti, e un forte impegno in termini di spesa pubblica: tuttavia, la scelta della Banca centrale Cinese non va sottovalutata, perche’ dara’ un buon sostegno monetario all'economia cinese, producendo un netto taglio del costo dei mutui ipotecari.
In Giappone, il Nikkei 225 ha perso -0,3% mentre tra i listini cinesi continentali il Shanghai Composite e’ salito + 0,4%, e quello di Shenzhen +0,5%. Tra gli altri indici asiatici Hong Kong +0,1%, Seoul -0,8%, Taiwan +0,2% e Sydney -0,1%.
Sul mercato valutario poche novita’: il cambio Euro/Dollaro e' attorno 1,078, da 1,080 della vigilia) e quello Euro/Yen a 162,0 yen, da 161,5. In rialzo, +0,2%, il cross Dollaro/Yen, a 150,4: la debolezza della valuta giapponese e’ a livelli record e continua a favorire la competitivita’ delle esportazioni nipponiche. Le crypto fanno una pausa, dopo i forti rialzi recenti, a conferma della robustezza del trend in atto.
Comparto obbligazionario senza novita’: lo spread di rendimento tra Btp decennali itliani e omologhi Bund tedeschi conferma 149 punti base, ed il rendimento del Btp benchmark 10 anni e’ attorno a 3,88%. Negli Usa prosegue il trend di risalita dei rendimenti dei Treasury.
La riaperura di Wall Street dopo il lungo weekend e’ vista in lieve calo rispetto al closing di venerdi’ 16: occhi aperti su 3 attesissime trimestrali: quella di Nvidia servira’ come conferma o meno della recente euforia, e quelle di Walmart e Home Depot ci aggiorneranno sulla salute e propensione a spendere dei consumatori Usa.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.02.2024Questa settimana il calendario macro e’ molto ricco in UE ed Usa.
Gli indici PMI fotograferanno un’economia europea ancora debole, ma piu’ stabile.
Cryptovalute in luna di miele coi mercati, Bitcoin oltre 52 mila US$, Ethereum 2.920.
Riaprono in ascesa, dopo la pausa di Capodanno, le borse cinesi. Bene!
Le Borse europee hanno chiuso positivamente l’ultima seduta della settimana, venerdi’ 16, per nulla scoraggiate dalle parole prudenti ed attendiste del Presidente dell’ECB (Banca centrale Europea-BCE) Lagarde in merito ad un prossimo taglio dei tassi.
Ok, la chiusura e’ stata positiva, ma lo slancio della mattinata si e’ perso strada facendo ed allo scoccare della campanella sono rimaste per lo piu’ variazioni frazionali: Parigi +0,32%, Francoforte +0,42%, Zurigo +0,21%, Milano +0,12%. Piu’ toniche sino al closing Londra, +1,53%, e Amsterdam, +1,24%. Negativa Madrid.
A favorire lo “strappo” all’insu’ della Borsa londinese hanno contribuito l’ottima accoglienza dei risultati di Banca Natwest e del colosso delle materie prime Anglo American: inoltre ha colto di sorpresa che il commercio al dettaglio nel Regno Unito sia cresciuto +3,4% a gennaio, un balzo inatteso, il piu’ ampio da aprile 2021.
La scorsa settimana, nel pieno delle “trimestrali”, e’ stata proficua per gli investori in equity europeo: Milano e Londra +1,8%, Parigi +1,6%, Francoforte +1,1%, Amsterdam +0,7%. Madrid, invece, non si e’ praticamente mossa, -0,1%.
Venerdi’ di cali, invece, a Wall Street: Dow Jones -0,37%, S&P500 -0,48%, Nasdaq -0,82%: dopo una partenza incerta, a deludere nel pomeriggio sono stati i dati sui prezzi alla produzione (PPI) Usa di gennaio: col loro +0,3% di variazione mensile, l’aumento mensile piu’ forte da maggio 2023, hanno deviato parecchio dalle attese di +0,1%.
La causa maggiore sta nei forti aumenti dei prezzi dei servizi, che essendo principalmente alimentati da una domanda robusta e poco “elastica” ai prezzi, fa temere una possibile recrudescenza dell'inflazione. Su base annua, il PPI è salito +0,9%, contro attese di +0,6%, in lieve flessione rispetto al +1,0% di dicembre.
Tuttavia, restando negli Usa, osserviamo che a febbraio migliora la fiducia dei consumatori: l'indice relativo, calcolato dall'Università del Michigan, è salito a 79,6 punti (vs 80 stimato), dopo il 79 di gennaio, ed e’ la lettura migliore da luglio 2021.
Abbastanza coerentemente si e’ verificato il rialzo del rendimento del Treasury 10 anni, sino a 4,29%, e del 2 anni a 4,64% (infatti la curva dei rendimenti per scadenza e’ tuttora “invertita”), mentre e’ crollata dal 75% al 50% la probabilita’ di un taglio a giugno.
Calma sull’obbligazionario governativo europeo: venerdi’ 15 il “delta” di rendimento tra il Btp decennale italiano e l’omologo Bund tedesco è sceso a 148 punti base, -2 dalla vigilia, col rendimento del “benchmark” italiano a 3,87%, +0,02%. Materie prime poco variate: metano europeo depresso, sotto 25 Eur/mgwh, petrolio WTI 78,0$/barile.
Oggi 19 febbraio, apprendiamo della ritrovata “foga consumista” dei cinesi che, in occasione del Capodanno lunare, hanno speso a livelli pre-Covid: i circa 89,0 miliardi di Dollari sborsati per intrattenimento, ristorazione e viaggi, segnano un aumento del +47% su base annua, ma anche di quasi +8% rispetto al 2019, ultimo anno “normale”, alias pre-pandemia.
Il dato di per se’ e’ ottimo, tuttavia va pesato per tenere conto del “revenge spending” di una popolazione che solo quest’anno ha goduto della rimozione di tutte le restrizioni, oltre che di un periodo di vacanze leggermente più lungo che in passato.
Guardando alle borse dell’area Asia-Pacifico non si coglie straordinario entusiasmo, ma vari segnali di fiducia: la People’s Bank of China ha lasciato confermato il 2,5% del tasso di prestito a 1 anno e la Borsa di Shanghai, alla riapertura dopo la pausa del capodanno, col +1,6% di stamattina tocca i massimi da 3 settimane: Shenzhen, +0,93%, conferma la tendenza al recupero che dura da fine gennaio.
Prese di profitto a Hong Kong: l'Hang Seng ha perso -1,1%, ma e’ reduce dal recente picco di 6 settimane, immobile Tokyo, col Nikkei a -0,08%, mentre Seul ha recuperato +1,1%.
Le Borse europee iniziano la nuova settimana con un leggero arretramento, in media -0,3% a fine mattinata (ore 13.00 CET), e con un calendario di dati ed eventi macro piuttosto fitto di appuntamenti: tra gli altri, gli indici Pmi (Purchasing managers Index) dell'Eurozona, i dati finali sull'inflazione, e la pubblicazione dei verbali delle ultime riunioni della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) e BCE.
Oggi Wall Street sarà chiusa per festeggiae il President’s Day, ma i future sui maggior indici non fanno mai pause e indicano riaperture in frazionale recupero.
Intanto Goldman Sachs prevede ulteriori rialzi per Wall Street, basati sull’attesa di utili 2024 in ascesa grazie alla “crescita economica più forte del previsto” ed al boom specifico, non e’ una novita’, dell’Information technology e dei servizi di telecomunicazione.
Sul mercato “cripto-valutario” si vive una nuova seduta di ottimismo, con Bitcoin in rialzo di oltre 1% a 52.200 Dollari ed Ethereum di +4% a 2.920. Piccole variazioni nelle valute tradizionali: Euro +0,1% verso Dollaro, a 1,079, e verso Yen giapponese, a 161,8. Il cross Dollaro/Yen e’ 150,0. (ore 13.30 CET)
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.02.2024S&P500 a quota 5.000, Russel in recupero. Wall Street vede “rosa”.
Attesa per inflazione USA di gennaio, stima 2,9%, da 3,4% di dicembre.
Cryptovalute di nuovo largamente acquistate, grazie all’ok della SEC.
Borsa di Tokio allunga ancora coi “tech”: +2,9%, record da 34 anni.
Mentre si avvia alla conclusione la ricca stagione delle trimestrali (4’ trimestre e intero 2023), coi mercati azionari vicini ai massimi, gli operatori attendono i prossimi dati macroeconomici: oggi, 13 febbraio, sara’ la volta dei prezzi al consumo negli Usa a gennaio ma nel corso di questa settimana, sempre negli Stati Uniti, avremo anche i prezzi alla produzione (PPI) e i dati sulle vendite al dettaglio.
L’Europa pare comunque scommettere su discesa dell’inflazione e taglio dei tassi. Ieri chiusure per lo piu’ positive, e spesso impattate dalle ampie variazioni di prezzo di azioni che hanno pubblicato i numeri trimestrali: Francoforte +0,61%, Parigi +0,48%, Milano +0,97%, mentre Londra ha perso -0,28%.
Francoforte ha goduto del forte rialzo di Siemens Energy, innescato dall’annuncio del buyback da Eur 6 mld e delle attese ottimistiche sul trimestre ottobre-dicembre 2023 del tour opeartor Tui, +5%.
Londra ha invece sofferto dei cali delle azioni Astrazeneca e Rolls-Royce, colpite dai “downgrade” degli analisti. Parigi ha visto ottimi rialzi per L'oreal, Axa e Unibail.
Wall Street, quasi ferma ieri, sta consolidando i recenti progressi: lo S&P500 ha superato per la 1’ volta quota 5000, ma anche il Nasdaq e’ a una frazione di punto dal record storico.
I 3 principali indici americani (Dow Jones, S&P500 e Nasdaq) hanno chiuso in rialzo 14 delle ultime 15 settimane: intanto si e’ “risvegliato” anche il Russell 2000, indice delle medie capitalizzazione: +1.75% ieri, +4,2% la scorsa settimana.
L'indice S&P500 ha guadagno oltre +5,0% da inizio anno, quando mancano all’appello le relazioni trimestrali di circa ¼ delle Societa’ che compongono l‘indice, tra le quali Coca-Cola, Instagram, Heintz e Doordash.
Come gia’ detto, c’e’ grande attesa per il dato dell’inflazione al consumo (CPI) Usa di gennaio, in uscita oggi, 13 febbraio: il consenso prevede un calo a 2,9% dal 3,4% di novembre, frutto del +0,2% mensile: e’ da marzo 2021 che non si vede un dato sotto il 3%, ed una lettura positiva dell’inflazione potrebbe “spingere” la Banca centrale Usa (Federal reserve-FED) ad un 1’ taglio del costo del denaro.
Il comparto dei Governativi Usa, in attesa dei dati di inflazione e del loro “valore segnaletico” sui tassi di interesse della FED, ha visto ieri prezzi in lieve rialzo e rendimenti in calo: un’inversione di tendenza rispetto alla scorsa settimana, quando il rendimento del Treasury decennale era salito di oltre 15 bps: i recenti forti dati macro Usa fanno pensare che la FED possa restare “falco” ancora per un po’.
Aspettando il dato sull'inflazione Usa, il Dollaro resta forte verso Euro, attorno a 0,92, e verso Sterlina, a 0,79, mentre sul fronte dei Govies europei il differenziale di rendimento tra Btp decennali italiani e Bund tedeschi e’ invariato a 155 punti: il BTP benchmarck italiano rende 3,91% e l’omologo Bund tedesco 2,36%.
Segnali incoraggianti dalla “macro” europea: in Germania l'indice Zew sulle attese degli operatori economici di febbraio pubblicato stamane, e’ salito a 19,9, battendo le attese di 17,5, mentre in Gran Bretagan il tasso di disoccupazione nel 4’ trimestre e' sceso a 3,8%, ben sotto il 4,0% delle attese di consenso.
Oggi, 13 febbraio, la giornata parte con la Borsa giapponese molto forte, quasi +3%, ma l’Asia ha poco da raccontarci, visto che le Borse di Cina, Hong Kong, Giappone, Malesia, Singapore, Corea del Sud e Taiwan sono chiuse per festeggiare il Capodanno cinese.
A Tokyo il Nikkei e’ salito +2,89% segnando nuovi massimi da 34 anni, grazie ad robusti acquisti di azioni del tech, corroborati dalla promessa della Banca del Giappone di proseguire nella politica monetaria “iper-espansiva”.
Le Borse europee, dopo un avvio debole, chiudono la mattinata (ore 12.00 CET) in lieve calo, in media -0,3%, nell’attesa del determinante dato sull'inflazione americana a gennaio. Non dimentichiamoci che siamo reduci da 3 settimane consecutive di rialzi. I future su Wall Street anticipano riaperture in frazionale calo, in media -0,3%, dopo il rally degli utimi 3 mesi e mezzo.
Sul mercato valutario, poco da segnalare: il cross Euro/Dollaro conferma il livello 1,076 di ieri, quello Euro/Yen giapponese segna 161,1 (da 161,0), quello Dollaro/Yen 149,6 (da 149,4).
La vera novita’ viene dal comparto delle cryptovalute, in piena fase di riconsiderazione e solido accumulto: l’endorsement fornito dalla SEC (Security Exchange Commission Usa) sta legittimando Bitcoin come “asset class” da possedere in portafoglio: Bitcoin stamane ha superato quota 50.000 Dollari, che non vedeva da dicembre 2021.
Secondo Bernstein nel corso del 2024 i soli asset managers Usa potrebbero fare acquisti netti di Bitcoin per 10 miliardi di US$, mentre la raccolta degli ETF spot recentemente approvati avrebbe superato 1 miliardo di Dollari nell'ultima settimana. Watch-out!!
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
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WisdomTree - tactical Daily Update - 05.02.2024Un taglio del costo del denaro in Usa non prima di maggio.
Continua a sorprendere la forza del mercato del lavoro negli Stati Uniti!
Possibile tregua a Gaza favorisce il ribasso del Prezzo del petrolio.
Scambi crescenti e volatilita’ piu’ bassa sul segmento delle “crypto”.
La creazione di lavoro negli Usa, secondo i dati diffusi venerdi’ 2, e’ cresciuta oltre le attese, avvalorando lo scenario di rinvio del taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa). Ne hanno sofferto i listini europei, che sul finale hanno cancellato i guadagni iniziali: Parigi -0,1% Londra -0,2%, Francoforte +0,3%, Milano +0,1%.
Seduta di venerdi’ 2 positiva per i listini Usa: Dow Jones +0,35%, S&P500 +1,07%, Nasdaq +1,34%, in una giorna dove, a parte il focus sulla esuberante “job creation” nel settore privato e la debolezza delle azioni delle banche regionali, e’ emersa prepotente la forza dei conti di Meta.
Oltre ai 14 miliardi di Dollari di utile netto nel solo 4’ trimestre e all’annuncio del 1’ dividendo della sua storia, c’e’ stata anche la novita’ di un buyback da 50 miliardi. Il prezzo dell’azione Meta e’ esploso a Wall Street, fino a quasi +21% che, per amore di statistica, e’ il maggior guadagno giornaliero (circa 200 miliardi di US$) nella storia delle borse globali.
Come accennato, i nuovi occupati creati al di fuori del settore agricolo (non-farm payrolls) a gennaio sono stati 353 mila, quando il consensus degli analisti indicava 187 mila: il tasso di disoccupazione è invariato al 3,7% verso attese di 3,8%, e le retribuzioni medie orarie, pari a 34,55 Dollari, segnano +0,6% mese su mese e +4,5% anno su anno, contro attese rispettive di +0,3% e +4,1%. Niente male!
A gennaio e’ migliorato anche l’indice di fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan: 79,0 punti, ben sopra 69.7 di dicembre, e delle attese di 75: e’ il miglior dato da luglio 2021. Aumentano, in linea con le prevsioni, anche gli ordini all’industria: a dicembre +0,2% mensile, a 594,3 miliardi di Dollari.
Novita’ dalla FED: il suo Chairman Jerome Powell, in un’intervista alla Cbs di ieri, 4 febbraio, afferma che la politica monetaria restrittiva della FED ha prodotto i frutti sperati...”l’inflazione e’ scesa, l’economia ha retto bene, specie negli ultimi 6 mesi, ma il lavoro non è finito, e prosegue l’impegno verso la stabilità dei prezzi: vogliamo certezza che l'inflazione si muova verso il 2% target”. In breve, niente tagli a marzo.
Stamani, 5 febbraio, occhi puntati sull’ennesima seduta difficile delle Borse cinesi: inizialmente sono precipitate, poi sono risalite, per chiudere incerte. L’allarme e’ alto e la China Securities Regulatory Commission promette misure efficaci per prevenire fluttuazioni anomale del mercato, aumentare l’afflusso di investitori ed evitare rischi di pignoramento dei titoli dati in prestito.
In chiusura, Shanghai ha perso -1,0%, ma Shenzhen ben -3,93%, dopo aver toccato minimi intraday a quasi -4% e -7%.
D’altronde il quadro macro cinese non aiuta: stamane l'indice Caixin Pmi (Purchasing managers Index) dei servizi di gennaio e’ sceso a 52,7, da 52,9 di dicembre, e pur rimanendo espansivo per il 13’ mese consecutivo, soffre la debolezza dei nuovi ordini dall’estero.
Sulle prospettive dell’economia cinese ci aggiorna iI Fondo Monetario Internazionale: confermato il dato di crescita del GDP (Prodotto interno lordo) per il 2023 a 5,2%, prevede ora +4,6% nel 2024 e +3,5% nel 2025. Il FMI evidenzia le perduranti difficolta’ del settore immobiliare e la modesta dinamica post-Covid dell’export, suggerendo implicitamente misure piu’ radicali di supporto pubblico.
Tokyo ha chiuso in rialzo, forse contagiata dalle brillanti chiusure di Wall Street, o perche’ la cronica debolezza dello Yen continua ad aiutare le aziende esportatrici: Nikkei 225 +0,54%, Topix +0,67%, miste la altre piazze asiatiche.
Da segnalare che l’ex Presidente Usa, ora ricandidato, Donald Trump, ha dichiarato che, se fosse eletto, imporrá dazi sopra il 60% su molti prodotti cinesi.
I listini azionari europei hanno aperto incerti, risentendo del 5’ ribasso di fila delle borse cinesi, e arrivano poco mossi a fine mattinata, in media +0,1% (ore 13.00 CET): Milano, +0,7%, e’ la migliore, grazie all’exploit di Unicredit sui conti 2023 brillanti e l’annuncio di un sostanzioso piano di buy-back. Attesa per dati macro di oggi, sull’andamento del settore servizi in Europa e negli Stati Uniti.
Mercato obbligazionario: lo spread di rendimento tra Btp decennale italiano e omologo Bund tedesco e’ attorno 158 punti base, allineato al closing di venerdi’: il rendimento del Btp benchmark e’ 3,82%, +1 bp da venerdi’. Notare che il rendimento del Treasury Usa 10 anni ha chiuso la scorsa settimana a 4,02%, +14 bps nella sola seduta di venerdi’, dopo i dati sul mercato del lavoro USA.
Reduce dal calo della scorsa settimana, frutto dell’ipotesi piu’ concreta di un cessate il fuoco a Gaza, il prezzo del petrolio resta ai minimi da inizio anno: quello del Wti (West Texas Intermediate) e‘ stabile a 72,4 Dollari/barile. Sempre depresso il prezzo del gas naturale europeo che sul TTF Amsterdam oscilla attorno 30 Eur/megawattora.
L'Euro consolida “quota 1,08 Dollari” sotto cui era sceso venerdi’ ed e’ vicino ai massimi verso Yen, attorno159,9: cross Dollaro/Yen stabile, a 148,4. Stabili le cryptovalute: Bitcoin ed Ethereum entrambe +1,1%, da leggere come segnale di crescente maturita’ del comparto. (ore 13.30 CET)
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
GBP/USD: stagionalità, COT e smart money concept dicono shortUn'attenta analisi di quelli che sono gli strumenti più importanti per stilare tendenze a lungo termine mette in luce un'ipotesi operativa short sulla coppia valutaria GBP/USD.
Partiamo dalla stagionalità. Le fonti analizzate convergono sul possibile deprezzamento del Pound rispetto al Dollaro USA. Il mese di febbraio, in tal senso, è uno dei più ribassisti dell'intero anno.
Tendenza che sembrerebbe confermata anche dal COT. Nell'ultimo report disponibile gli asset manager/institutional incrementano l'esposizione short su GBP di lungo termine, mentre lato Dollaro da alcune settimane a questa parte è ripresa l'immissione di contratti long confermando il consolidamento del trend.
Dal punto di vista grafico, il timeframe settimanale ci mostra il cambio GBP/USD in zona d'equilibrio, ovvero sul 50% del range operativo evidenziato dal Fibonacci modificato. Ora si potrebbe puntare in zone discount, quindi sotto il 50%, per ribalanciare zone liquide più basse di livello.
Tutto ciò mi porta a strutturare un'opzione vanilla short, quindi in vendita, con scadenza un mese. Tale strumento, messo a disposizione da Easymarkets, consente di stabilire a priori il premio e non doversi preoccupare di inserire stop loss. Il rendimento potrebbe essere potenzialmente eccellente, ovvero oltre il 100% dell'investimento qualora il prezzo dovesse perdere circa 150/200 pips da qui a fine febbraio.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 31.01.2024Attenzione alle parole di Powell (FED): daranno indicazioni su futuro dei tassi.
Trimestrali 4’ trim. Record per banche spagnole, stesso trend per le italiane?
Cina lontano dalla crescita desiderata, ma ci sono segnali di miglioramento.
Inflazione in calo in Europa, in Francia e’ crollo a gennaio.
Ieri le Borse cinesi hanno risentito dell’annuncio della liquidazione di Evergrande, chiudendo in forte calo: Shanghai -1,8%, Shenzhen -2,7%.
In Europa la stima preliminare flash di Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione europe) dice che nel 4’ trimestre l’economia e’ stata ristagnante, crescita +0,0%, ma ha evitato la recessione tecnica: un rischio concreto, visto che il Pil (GDP) del 3’ trimestre era calato -0,1%. La crescita stimata per l’intero 2023 si fermerebbe a +0,5%.
In questo contesto non troppo felice, le Borse europee hanno chiuso col segno positivo: Madrid +1,5% la migliore, Milano +1,3%, Parigi +0,5%, Londra +0,4%, Francoforte +0,2%, Amsterdam +0,1%.
Wall Street, reduce dai nuovi record di lunedi 29, ha festeggiato i numeri trimestrali e annuali sopra le attese di General Motors (la cui azione ha sfiorato +10%), ma resta soprattutto in attesa della riunione di oggi, 31 gennaio, della Banca centrale Usa (Federal Reserve-FED).
Dal FOMC (Federal Open market Committee) di ogginon si attendono decisioni sui tassi, che resteranno fermi alla “forchetta” 5,25-5,50%, ma indicazioni su quando vedremo il 1’ taglio. Il consenso indica probabilita’ in calo, sotto il 40%, di un taglio a marzo.
Bene le trimestrali di Microsoft e Alphabet, con numeri migliori delle attese: tuttavia alcuni analisti indicano che la raccolta pubblicitaria di Alphabet sia risultata sotto le stime e segnalano per tutti i big della tech l'aumento dei costi di implementazione dell’Intelligenza Artificiale. In chiusura Wall Street ha consolidato i recenti record senza altri progressi: Dow Jones +0,35%, S&P500 -0,06%, Nasdaq -0,76%.
L'inflazione sta rapidamente scendendo in Francia: a gennaio segna -0,2% mensile su dicembre, quando erano cresciuti +0,1%, e +3,1% anno su anno, dal +3,7% di dicembre (fonte Insee, Istituto nazionale di statistica), grazie al rallentamento dei prezzi di energia e alimentari e nonostante segnali di risveglio dei prezzi dei servizi e del tabacco.
Cina alla conquista del mercato globale dell’auto, grazie all’aggressivita’ e capacita’ innovativa dei produttori di veicoli elettrici: nel 2023 ha superato il Giappone come 1‘ esportatore di automobili.
I dati 2023 pubblicati dall'Associazione giapponese dei produttori di automobili (Jama) indicano che i produttori nipponici hanno esportato 4,42 milioni tra auto, camion e autobus, +16%, e quelli cinesi 4,91 milioni, +58%.
In attesa delle novita’ della Federal Reserve, la notizia piu’ importante della mattinata di oggi, 31 gennaio, e’ il leggero recupero dell'attività manifatturiera in Cina, il cui indice Pmi (Purchasing managers index) a gennaio risale a 49,2, da 49,0 di dicembre che rappresentava il dato più basso degli ultimi 6 mesi.
Sebbene in lieve ripresa, fa segnare il 4’ mese consecutivo di contrazione economica (cioe’ sotto 50), a causa della perdurante crisi del settore immobiliare, della debolezza del contesto globale e dei rischi di deflazione. Piccoli progressi anche per i servizi, con l’indice Pmi a 50,7 da 50,4 di dicembre, 13’ mese consecutivo di espansione. Infine, il Pmi Composite a 50,9, accelera dal 50,3 di dicembre.
Piuttosto tranquillo il comparto delle materie prime energetiche: il prezzo del petrolio e’ in lieve calo stamani, 31 genaio: Wti (greggio di riferimento Usa) a 76,7 Dollari/barile, -0,3%. Uno studio di Morgan Stanley sostiene che l'Arabia Saudita (Saudi Aramco) manterra’ la capacita' produttiva a 12 milioni barili/giorno, in deroga alla decisione del 2020 di aumentarla a 13 milioni.
Sul mercato obbligazionario c’e’ attesa per le mosse delle Banche centrali, oggi la FED e domani, 1’ febbraio, la Bank of England: i rendimenti dei Governativi europei sono stabili, col Bund decennale tedesco che “paga” 2,23% e l’omologo BTP italiano 3,78%, da cui discende che lo spread Btp/Bund tedesco e’ stabile attorno a 155 bps.
Anche il mercato valutario non mostra novita’ di rilievo: tuttavia l'Euro conferma la debolezza verso Dollaro Usa, attorno a 1,082, ai minimi da meta’ dicembre. L’Euro vale 159,6 Ye giapponesi (stabile), mentre il cross Dollaro/Yen e’ 147,6.
Stamane prevalgono i segni negativi sulle Borse asiatiche che soffrono il 4’ dato mensile consecutivo di contrazione dell’attività manifatturiera cinese ed i timori sulle ripercussioni del fallimento di Evergrande.
A Hong Kong l'Hang Seng ha perso -1,4%, mentre sulle piazze continentali cinesi troviamo il Shanghai composite a -1,5% ed il Shenzhen composite a -3,0%. Seoul ha chiuso “flat”, -0,07%, Tokyo in rialzo: +0,61%.
In Europa, a fine mattinata (ore 13.00 CET) prevalgono marginali rialzi, in media +0,3%, con Madrid che svetta, +0,7%, dopo gli utili record dei Gruppi bancari Bbva e Santander.
I future su Wall Street sono incerti, in attesa delle decisioni della Federal Reserve.
Giornata di vendite prevalenti sulle criptovalute: Bitcoin -2,4% a 42.500 Dollari, Ethereum -1,0%, Cardano -6,0%, Solana -5,8%. (ore 13.00 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.01.2024 Riunione BCE di oggi: tassi fermi, ma indicazioni utili sul futuro.
Macro USA molto confortante, potrebbe far slittare il taglio di tassi.
Borse cinesi in ripresa, dopo l’annuncio di nuovi stimoli.
Il tech di nuovo di moda, dopo trimestrali sopra le attese.
Alla vigilia della riunione della Banca centrale Europea (ECB) di oggi, 25 gennaio, le Borse europee hanno chiuso in rialzo. Data per scontata la stabilita’ dei tassi d’interesse sui livelli fissati lo scorso settembre, si spera in qualche indicazione sul calendario dell’atteso allentamento della politica monetaria, alias taglio dei tassi.
L’ottimismo delle Borse di ieri e’ anche figlio della decisione della Banca centrale Cinese (PboC) di ridurre il tasso applicato alla riserva obbligatoria delle banche commerciali, tassello essenziale del piano di rilancio dell’economia. In piu’ stanno piacendo molto, negli States ed in Europa, le trimestrali di alcuni big della tecnologia, ieri quelle di Asml e Netflix.
Milano ha segnato +0,87%, Francoforte +1,58%, Parigi +0,92%, Madrid +1,16% e Amsterdam +2,43%, grazie all’exploit di Asml. Wall Street ha confermato i recenti progressi: Dow Jones -0,26%, S&P500 +0,08%, Nasdaq +0,36%.
Il quadro macro Usa conferma la buona salute dell’economia, ma questa e’ anche la ragione per cui i mercati non sono piu’ convinti che il 1’ taglio dei tassi possa essere già a marzo. Ad esempio, l'indice PMI (Purchasing managers index) della manifatturiera ha battuto le attese, salendo a 50,3 punti a gennaio, massimo da 15 mesi: quello dei servizi, 52,9 punti, e’ al livello più alto da 7 mesi.
Oggi, 25 gennaio, sara’ pubblicata la lettura preliminare del GDP Usa (Prodotto interno lordo) del 4’ trimestre, oltre a redditi personali e spese per consumi di dicembre: domani, 26 gennaio sara’ la volta del dato d’inflazione Pce (Personal consumption expenditure), mentre entra nella fase piu’ “intensa” la pubblicazione delle relazioni trimestrali (4’ trimestre 2023).
La Banca centrale cinese ha annunciato un nuovo taglio della riserva obbligatoria pari a -0,50%, a partire dal 5 febbraio: in piu’ abbasserà di -0,25%, da oggi, il tasso applicato a rifinanziamento e risconto dei prestiti all'agricoltura, alle imprese delle aree rurali e alle piccole imprese. PboC conta di fornire "al mercato liquidità a lungo termine di quasi 140 miliardi di Dollari”.
Sul fronte macro europeo si notano i primi segnali di recupero degli indici PMI manufatturieri di Francia, Regno Unito, Germania, che migliorano a gennaio, pur restando sotto 50 punti, cioe’ in area di contrazione: quello dell'Eurozona segna 46,6 da 44,4, sopra il consensus di 44,8. Il PMI servizi è invece calato a 48,4 da 48,8, il consensus indicava 49. L'indice composito sale a 47,9 da 47,6, vs stima di 48.
In Germania l’Istituto di ricerca Ifo ha tagliato le previsioni di crescita da +0,9% a +0,7% per il 2024, dopo che la Commissione parlamentare per il bilancio federale, ha approvato risparmi di circa Euro 19 miliardi.
Anche ieri e’ proseguita la discesa di Bitcoin: dall’approvazione della SEC (Security exchange Commission) di 11 Etf cash sulla crypto, il prezzo e’ sceso da 49 mila a 39 mila US$. Nonostante la raccolta, oltre 4 miliardi, degli Etf BlackRock e Fidelity, 2,8 miliardi sarebbero usciti da Grayscale, trasformatosi in Etf, e rilevanti somme da Ftx, piattaforma trading “crypto”, posta in liquidazione.
Ieri, 24 gennaio, rimbalzo del prezzo del gas naturale europeo a 29,1 Eur/MWh, quasi +7%, dopo che il Qatar ha ventilato possibili ritardi nelle consegne dovuti agli attacchi di pirateria Houti nel Mar Rosso, che inducono molti acquirenti e societa’ di “shipping” a preferire la circumnavigazione dell’Africa.
Stamane Borse negative, -0,7% medio a fine mattinata (ore 13.30 CET): pesa l’inatteso calo della fiducia delle imprese tedesche (Ifo), a 85,2 punti dagli 86,40 di dicembre, vs aspettative di 86,7 punti, nel giorno del meeting dell’ECB e di “pesanti” dati macro Usa.
Di umore molto migliore le Borse cinesi: scontano notizie positive di nuovi stimoli decisi da Pechino e dalla Banca centrale: Shanghai Composite +3,0%, Shenzhen +2,1%, Hong Kong +1,8%. Tokio e Seoul “piatte”.
Sul fronte valutario, l'Euro vale 1,088 Dollari, da 1,090 di ieri. Stabile lo Yen giapponese, attorno 160,6 verso Euro e 147,6 verso Dollaro Usa (da 147,3).
Le riserve negli Stati Uniti calate oltre le attese e ai minimi da ottobre e le notizie di nuovi fiscali in Cina supportano la prospettiva di domanda globale di greggio ed il prezzo del etrolio segna i massimi di gennaio: Wti (West Texas Intermediate) sopra 75 Dollari/barile, +0,7% (ore 11.00 CET).
Sul mercato obbligazionario, si amplia leggermente lo spread di rendimento tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi: 156,8 punti base dai 155,3 di ieri, col rendimento del Btp benchmark a 3,91%.
Negli Usa dati macro e di fiducia sopra le attese spingono al rialzo i rendimenti dei Teasury, col “10 anni” risalito a 4,17%. Pesa anche l’annuncio che la Federal Reserve (Banca centrale Usa) terminera’ l'11 marzo l'Emergency Loan Program, che dallo scorso marzo, in piena crisi delle banche regionali, concedeva “al sistema” di rifinanziarsi a tassi «sotto il mercato».
I futures su Wall Street sono positivi, con rialzi medi di +0,6% (ore 13.30 CET)
Informazioni importanti
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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Possibile ribasso in arrivo per le azioni di Campari ?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
Possibile ribasso in arrivo per le azioni di Campari?
Il brand Campari ha avuto un calo di oltre il 10% negli ultimi 3 mesi, segnando una caduta libera. Per capire la situazione di un'azienda, una delle prime cose da fare è analizzare il settore in cui opera.
Recentemente, i liquori hanno iniziato ad essere considerati non più come un lusso accessibile, ma come un lusso che si può evitare. Questo trend è confermato anche da altri segmenti del mercato dei beni di lusso, come lo champagne.
Ci sono stati meno spedizioni di bottiglie nel 2019 rispetto al 1985. Alcune categorie di prodotti, come la tequila, hanno retto meglio rispetto ad altre, come il cognac e in parte anche il whisky.
Tuttavia, gli attuali quattro principali player europei del settore devono affrontare la sfida dei prezzi minimi degli ultimi sei mesi nei mercati finanziari mondiali per le loro azioni.
I produttori di spritz affronteranno due sfide importanti nel 2023: l'impatto dell'inflazione sui costi di produzione e vendita e la difficoltà di aumentare i prezzi senza modificare la domanda dei consumatori.
Nonostante una tenuta dei volumi, i consumi sono diminuiti in Europa dopo il terzo trimestre, probabilmente a causa della potenziale recessione economica in arrivo. Ciò ha portato a un accumulo di scorte per alcune categorie di prodotti, causando preoccupazioni per il futuro del settore.
C'è grande preoccupazione per l'aumento dei prezzi del vetro, che potrebbe incidere sulla marginalità delle aziende. Nel frattempo, Campari non è sola, tutti i titoli del settore hanno subito una pesante giornata in borsa.
L'ultimo trimestre di Campari ha deluso le aspettative. Molti si aspettavano un aumento delle previsioni del fatturato e degli utili, ma secondo me questo è un punto positivo.
Un manager esperto sa che è meglio essere cauti con le previsioni per poter sorprendere il mercato nei trimestri successivi.
Recentemente è stato annunciato un aumento di capitale con l'emissione di nuove azioni. Come i miei lettori sanno, durante queste fasi è meglio evitare di investire, poiché statisticamente il valore delle azioni tende a diminuire nel primo mese.
Un'altra operazione positiva è stata l'acquisizione da parte di Campari. Con una spesa di 1,32 miliardi di dollari (1,22 miliardi di euro), la più grande nella storia del Gruppo, Campari ha aggiunto un nuovo cognac alla sua collezione, acquisendo il marchio Courvoisier da Beam Suntory e aprendo così le porte a un potenziale "quarto asse" di sviluppo insieme agli aperitivi, bourbon e tequila.
Questa acquisizione comporterà un immediato aumento delle vendite nette pari a 249 milioni di dollari di cui circa il 60% negli Stati Uniti. Inoltre, Campari riceverà anche un magazzino di liquido invecchiato con un valore contabile di 365 milioni al 31 ottobre dell'anno corrente. L'ultimazione dell'operazione è prevista per il 2024.
In conclusione, non consiglierei di acquistare azioni Campari in questo momento. Ci sono opzioni migliori sul mercato. Nel breve termine, prevedo un ulteriore calo del 10% e solo quando il titolo raggiungerà quota 8 potremo iniziare a considerare l'acquisto.
Il futuro del settore non sembra promettente a breve termine e il titolo è attualmente valutato ad un alto multiplo di utili: ben 28.77 volte l'utile netto per azione previsto per l'esercizio in corso.
Il Playbook settimanale del trader: Guardando al mese di marzoSuperati i comunicati dell'IPC e dell'IPP statunitensi, il mercato si è convinto ancora di più che il ciclo di allentamento della Fed inizierà a marzo, con un taglio di 25 pb previsto per ogni riunione a partire da quel momento.
Le curve dei rendimenti si stanno irripidendo (la curva degli Stati Uniti a 2 anni non è più invertita), trainate dalla parte corta dove i rendimenti dei Treasury statunitensi a 2 anni sono scesi per sei giorni consecutivi, perdendo 23 pb sulla settimana.
I tassi reali statunitensi a 5 anni (ossia i Treasury statunitensi a 5 anni aggiustati per l'inflazione prevista nei prossimi 5 anni) hanno registrato nuovi minimi del ciclo e si trovano al rendimento più basso dal maggio '23.
Alcuni hanno sostenuto che la stampa dell'IPC statunitense lascia alla Fed meno spazio per un allentamento a marzo. Forse... ma se prendiamo le componenti dell'IPC e dell'IPP che confluiscono nel calcolo del PCE core (pubblicato il 27 gennaio), e ci troviamo di fronte a una stima dello 0,2% circa su base annua, che vede il tasso annualizzato a 6 mesi del PCE core intorno al 2% - e dato che il PCE core è quello su cui la Fed ha impostato la politica - bingo, abbiamo una chiara giustificazione del perché il mercato obbligazionario e dei tassi ritiene che marzo sia il punto di partenza.
Il discorso di martedì (mer 03:00 AEDT) di Christopher Waller, membro della Fed, sarà uno dei punti focali di questa settimana, in cui si ricorda che ha dato il via al rally di fine novembre con la definizione di una tempistica e di un percorso di taglio dei tassi, che ha sostanzialmente dato il via al pivot della Fed e al rally del rischio di fine anno.
Con le voci di un inizio anticipato del tapering del QT e i rendimenti obbligazionari statunitensi più bassi, è sorprendente che il dollaro USA stia resistendo così bene, con il DXY che segue un range laterale tra 102,70 e 102,10. In settimana la GBPUSD è stata la migliore performer del G10, con il prezzo che si è spinto fino a 1,2800, mentre il BRL ha avuto la meglio nello spazio FX EM.
L'oro ha visto una sorta di rinascita in questo contesto, dove sul grafico a 4 ore il prezzo ha chiuso al di sopra della recente tendenza al ribasso, mentre sul grafico giornaliero il prezzo ha chiuso al di sopra dell'EMA a 5 giorni. La debolezza delle vendite al dettaglio negli Stati Uniti potrebbe dare nuova linfa ai rialzisti dell'oro, con un obiettivo di prezzo a 2075.
Il quadro è stato misto nel mondo delle azioni, con un'attenzione particolare per il JPN225 che ha guadagnato un enorme 6,9%, anche se il rapporto rischio/rendimento suggerisce di astenersi da nuovi long e di aspettare che il movimento si esaurisca. A parte un RSI di 80, l'87% dei titoli si trova al di sopra della MA a 50 giorni e il 68% dei titoli ha chiuso ai massimi di 4 settimane. Un segno di euforia e un segnale per i contrarian o una partecipazione solida e quindi rialzista? Io propendo per la seconda ipotesi.
Mentre gli utili statunitensi continuano ad arrivare e il processo elettorale americano prende ufficialmente il via in Iowa, la Cina torna al centro della scena con le vendite al dettaglio, il PIL del quarto trimestre e le vendite immobiliari. L'azionario Cina/HK rimane in difficoltà, ma il nastro sta girando e gli short stanno vedendo segnali che indicano la possibilità di passare da una posizione di trend a una di consolidamento, in cui la strategia potrebbe essere il range trading nei mercati CHINAH, HK50 e CN50. Staremo a vedere, ma se i dati dovessero risultare più deboli o se non dovessimo vedere il livello di allentamento della politica monetaria che è stato prezzato, allora è probabile che si verifichino nuovi flussi di vendita.
L'assetto degli indici azionari statunitensi sembra equilibrato con il rischio a 2 settimane - i rialzisti del rischio vorranno naturalmente che l'US500 superi i 4800 e il NAS100 i 17k, ma con la scadenza delle opzioni sul VIX, sull'indice e sui singoli titoli questa settimana (il calendario è riportato di seguito), ci si chiede se vedremo una maggiore volatilità dopo la scadenza. Una considerazione ovvia per la gestione del rischio.
Buona fortuna a tutti.
Gli eventi principali che i trader dovranno affrontare questa settimana:
I mercati statunitensi sono chiusi per il MLK Day (lunedì) - parziale commercio dei futures.
L'anticipazione dei mercati sulla data di inizio dell'allentamento e sull'entità dei tagli prezzati negli swap
Tasso MLF a 1 anno in Cina (15 gennaio 12:20 AEDT) - la PBOC dovrebbe tagliare il Medium-Lending Facility di 10 pb al 2,4% (dal 2,5%), con la possibilità di un taglio di 15 pb al 2,35%. Qualsiasi taglio inferiore a 10 pb potrebbe pesare su CHINAH, CN50 e HK50. Restiamo inoltre in attesa di un taglio del coefficiente di riserva bancaria (RRR) della Cina.
Occupazione e salari nel Regno Unito (16 gennaio 18:00 AEDT) - per quanto riguarda i salari, l'opinione comune è che l'Average Weekly Earnings 3M/YoY sia moderato al 6,8% (dal 7,2%). Il risultato influirà sulla determinazione dei tassi nel Regno Unito, dove il primo taglio di 25 pb è previsto per maggio. GBPUSD sembra trovare una buona offerta a 1,2800, quindi i rialzisti della sterlina vorranno vedere una rottura di chiusura qui per aggiungere long. Favorire EURGBP a 0,8560.
PIL cinese del 4° trimestre (17 gennaio, ore 13:00) - la stima mediana degli economisti prevede che il PIL del 4° trimestre cresca dell'1% a livello trimestrale e del 5,2% a livello annuale (dal 4,9% del 3° trimestre) - il PIL è per sua natura un dato retrospettivo, ma data la mancanza di fiducia dei money manager internazionali nell'investire in Cina, ritengo che l'esito del rapporto sul PIL cinese possa avere un impatto sulla volatilità del mercato.
Produzione industriale cinese, investimenti fissi, vendite al dettaglio, vendite immobiliari (17 gennaio 13:00) - il mercato si aspetta che questi dati si attestino rispettivamente al 4,5%, 2,9%, 8% e -9,5%. Certamente il mercato osserverà con attenzione i dati sulle vendite immobiliari alla ricerca di ulteriori prove di un calo delle vendite.
CPI del Regno Unito (17 gennaio 18:00 AEDT) - un potenziale evento volatile per i trader della sterlina, quindi monitorare l'esposizione su questo dato - il mercato vede il CPI principale al 3,8% a/a (dal 3,9%) e il CPI core al 4,9% (5,1%). La volatilità implicita a 1 settimana di GBPUSD si attesta al 6,67% (17° percentile dell'intervallo a 12 mesi) e prezza un movimento di -/+ 105 pip dal livello di chiusura di venerdì.
Vendite al dettaglio negli Stati Uniti (18 gennaio 00:30 AEDT) - il consenso mediano vede le vendite in crescita dello 0,4% su base mensile, con l'elemento del "gruppo di controllo" allo 0,2%. Il mercato sceglie e si affida a questo dato, ma ritengo che un calo delle vendite su base annua, se dovesse verificarsi, potrebbe avere un impatto sul sentiment e favorire i venditori di USD.
Rapporto sull'occupazione in Australia (18 gennaio, ore 11:30 AEDT) - la stima mediana è di 15.000 posti di lavoro creati, con un tasso U/E invariato al 3,9%. I futures sui tassi d'interesse australiani quotano la riunione della RBA di giugno come probabile primo taglio, quindi questo prezzo potrebbe essere messo in discussione, ma ci vorrebbe un movimento del tasso di disoccupazione per farlo.
CPI nazionale del Giappone (19 gennaio, ore 10:30 AEDT) - il mercato si aspetta che il CPI principale del Giappone si riduca al 2,6% (dal 2,8%) e che il CPI core raggiunga il 3,7% (3,8%). Dopo il calo del -3% dei salari reali della scorsa settimana e il calo dell'inflazione in Giappone, in un momento in cui si prevede che le altre banche centrali del G10 inizieranno un ciclo di tagli, difficilmente la BoJ sarà incentivata ad alzare i tassi.
Relatori della Fed - Waller (17/1 03:00 AEDT), Williams, Bostic, Daly
Altri fattori che potrebbero influenzare il sentimento del mercato:
Guadagni delle società statunitensi - È una settimana tranquilla sul fronte dei guadagni negli Stati Uniti, con circa il 3% della capitalizzazione di mercato dell'US500 che presenta relazioni. Goldman Sachs e Morgan Stanley attireranno l'attenzione, mentre diverse banche regionali presenteranno i loro numeri, per cui è bene tenere d'occhio l'ETF KRE.
Politica USA - Lunedì si conosceranno i risultati dei caucus dell'Iowa: Trump è quasi certo di vincere la nomination per il Partito Repubblicano, ma Nikki Haley potrebbe guadagnare un po' di slancio da portare alle primarie del New Hampshire del 23 gennaio?
Scadenza opzioni USA - Scadenza indici azionari USA (16 gennaio), scadenza opzioni VIX (17 gennaio), scadenza opzioni azionarie (19 gennaio)
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.01.2024Wall Street immobile dopo il dato di inflazione un po’ peggio delle attese.
Le Borse europee recuperano le perdite di ieri, c’e’ ancora fiducia.
Escalation nella lotta ai pirati Houthi: USA e UK bombardano basi dei ribelli.
Dopo l’ok a EFT cash su Bitcoin a volare e’ soprattutto Ethereum.
I prezzi al consumo (CPI inflation) Usa a dicembre sono saliti oltre le attese: +0,3% su base mensile, da +0,1% di novembre: su base annua significa una risalita da 3,1% di novemnbre a 3,4%: il pensiero prevalente e’ che questi dati possano indurre la Banca centrale Usa (FED-Federal Reserve) a confermare gli attuali livelli record dei tassi d’interesse, invece di tagliarli gia’ a marzo.
Di parzialmente consolante c’e’ che l'indice “core” ha frenato a 3,9%, sotto la soglia del 4%, “vista” per l’ultima volta a maggio 2021: il consenso prevedeva +3,8%.
Le Borse ieri hanno accolto la notizia senza scomporsi: tra quelle europee, Francoforte -0,88%, Londra -0,98%, Parigi -0,52% e Milano -0,66%. Wall Street, inizialmente debole ha chiuso “flat”: Dow +0,04%, Nasdaq +0,01%, S&P500 -0,07%.
Le “crypto” hanno ripresa a correre, dopo l’atteso via libera della SEC (Authority Usa per i mercati) al primo Etf cash su Bitcoin che e’ salito al massimo da dicembre 2021 oltre 49 mila Dollari. Tuttavia un vero boom ha riguardato Ethereum, la 2’ cripto per capitaliazzazione, arrivata sino a +9%, a 2.585 Dollari, massimo da maggio 2022.
Altro “fronte caldo” e’ quello dei transiti di petroliere sulla via del Mar Rosso e da li’ verso Suez. Dopo settimane di assalti da parte dei ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi, la notte scorsa c’e’ stato il bombardamento congiunto di “Usa e UK” sulle basi dei ribelli in territorio Yemenita. C’e’ da sperare che lo scontro non evolva in “escalation”.
Una bella giornata sull’obbligazionario: ieri sono tornati a scendere i rendimenti dei Govies europei, e lo spread Btp-Bund ha “chiuso” sino a 157 punti base, in parallelo al calo del decennale benchmark italiano a 3,79%, - 5 bps. Il calo dei rendimenti ha interessato anche i Bonos spagnoli, -4bps a 3,12%, ed i GGB Greci, -3bps a 3,26%.
Sebbene negli Usa il focus degli operatori si sposti necessariamente sull’avvio delle trimestrali 4’ Trimestre 2023, l’attesa azione di “easing” delle Banche centrali resta il tema di maggior discussione: come sempre si iniziera’ dalle banche: dopo i dati di CPI di ieri e’ probabile che la Federal Reserve decida un taglio del costo del denaro nelle riunioni di maggio/giugno, piu’ che a marzo.
In Europa risuonano le parole di Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale Europea (ECB): “l’Europa non affronta una grave recessione ed i tassi hanno toccato il picco”. Ma di tagli imminenti non c’e menzione.
Macro europea: nel Regno Unito, a novembre, si e’ registrata una discreta crescita del GDP (Prodotto interno lordo-PIL), 0,3%, migliore del +0,1% previsto dal consenso. economisti. Crescita del +0,3%, anche per la produzione industriale, che tuttavia resta in lieve calo, -0,1% su base annua.
In Francia l'inflazione al consumo (CPI) di dicembre e' risalita a 3,7% da 3,5%, in linea con le attese,che tenevano conto dell’impatto negativo dei prezzi energetici e dei servizi: la media annuale e’ +4,9%, in linea con le previsioni
Macro cinese: anche a dicembre la Cina resta in deflazione, coi prezzi al consumo che hanno segnato una discesa annua di -0,3% che si confronta col -0,5% di novembre ed il -0,4% delle attese di consenso: su base mensile si registra un rialzo del +0,1%, dal -0,5% di novembre, e vicino al +0,2% previsto.
Deflazione piu’ profonda, e che dura ormai da 15 mesi consecutivi, per i prezzi alla produzione: il -2,7% si confronta col -3,0% di novembre, ed il -2,6% stimato dagli analisti. In sintesi: in Cina le pressioni deflazionistiche permangono, e potrebbero rilanciare le aspettative di nuove iniziative di Governo e Banca centrale per rilanciare consumi e investimenti.
Chiusure settimanali piuttosto disperse stamani nell’area Asia-Pacifico: l’azionario giapponese prosegue la fase di rialzo, ed il Nikkei, col +1,5% di oggi chiude una settimana spettacolare, dove ha maturato un progresso del +5,6% che, per alcuni analisti, testimonia il ritorno degli investitori stranieri sull’azionario nipponico.
Miste le altre piazze asiatiche: deboli Hong Kong, -0,5%, Shanghai, -0,2%, Shenzhen -0,6%, Seul -0,6%, positiva Mumbai, +1,1%.
In Europa le Borse sembrano ispirate ad un ragionevole ottimismo, ed il risultato, maturato sin dalla fase di apertura, e’ un progresso medio di +0,9% a fine mattinata (ore 13.00 CET).
I future su Wall Street sono, similmente alla chiusura di ieri sera, poco variati, in attesa delle relazioni trimestrali delle grandi banche, tra cui JPMorgan, Wells Fargo, Citigroup, Bank of America e l’asset manager BlackRock) e di qualche idicazione sulla prospettiva della politica monetaria dal dato dei prezzi all’ingrosso di dicembre negli Usa.
La speranza e’ che sia debole, costituendo la premesse di un taglio gia’ a marzo.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
BTC AREA DI INTERESSE 48/50k LANCIO ETF (?)ETF su Bitcoin... una vicenda più simile ad una telenovels che ad un lancio finanziario!
Cerchiamo di riassumere in breve, molto breve come si stannsvolgendo i fatti che hanno creato i maggiori volumi ed entusiasmi seguiti da spasmi e bestemmie.
Maggio 2021 : ProShares lanciò il primo ETF su Bitcoin negli Stati Uniti, ma non si trattava di un prodotto “spot” (cioè che investe direttamente in Bitcoin), bensì di una strategia future-based, una differenza sostanziale;
“La SEC ha ripetutamente respinto tutti gli asset manager che hanno tentato di registrare ETF spot su Bitcoin”, spiega Madeline Hume, senior research analyst di Morningstar. “Mettendo da parte le ragioni economiche dietro il tentativo di entrare in un nuovo mercato, è importante ricordare che queste società hanno già avuto a che fare con la SEC per strumenti su criptovalute”, continua Hume. “BlackRock offre già un trust su Bitcoin e Fidelity ha presentato senza successo una petizione per un ETF nel 2021. Quindi, in un certo senso, queste nuove domande si basano su sforzi ed esperienze precedenti, esperienze che potrebbero aver dato lezioni su ciò che la SEC accetterà o meno”
Da notare che Eventi legati a ETF su Bitcoin negli USA risalgono al 2013... e che tutta questa novità è solo FOMO IMPAZZITA! Scopriremo poi che questi strumenti chiamati ETF, non lo erano...
Ecco la lista degli strumenti richiesti su BTC:
First Bitcoin ETF Proposal Filed by Winklevoss Twins Jul-13
Grayscale Launches First Private Trust Sep-13
Fidelity Applies for Spot Bitcoin ETF Mar-21
Invesco and Galaxy Co-File for Spot Bitcoin ETF Sep-21
Grayscale Petitions for ETF Conversion Oct-21
ProShares Launches Futures ETF Oct-21
Fidelity Offers First-of-Its-Kind 401(k) Bitcoin Allocation Apr-22
BlackRock Launches Private Bitcoin Fund Aug-22
Sorvolando sulle tante ed incomprensibili questioni che la SEC ogni volta ha sollevato ad una richiesta dove non ha potere e controllo... arriviamo nel 2023:
Giugno 2023 : "Il bitcoin è balzato del 20% a 30.182 dollari, ai massimi da due mesi, dopo che il colosso dei gestori patrimoniali BlackRock ha svelato le speranze di un fondo negoziato in borsa (ETF) di criptovalute negli Stati Uniti. BlackRock ha presentato domanda per un ETF sul bitcoin il 15 giugno, senza farsi influenzare dai verdetti negativi già espressi dalla Securities and Exchange Commission (SEC). La notizia ha spinto il bitcoin a uscire dalla stagnazione e interrompere due settimane consecutive di perdite. La valuta è rinvigorita dalla prospettiva di un Etf che offre agli investitori un’esposizione al bitcoin spot in una borsa regolamentata degli Stati Uniti."
Ottobre 2023 : "Per la prima volta in quasi 18 mesi, le quotazioni del Bitcoin hanno superato i 34mila dollari grazie ai rumors di un nuovo ETF legato proprio al Bitcoin che fornirebbe una maggiore esposizione alla criptovaluta sui mercati azionari tradizionali. Secondo Reuters, le indiscrezioni sono state ulteriormente alimentate dalla quotazione dell’iShares Bitcoin ETF di BlackRock sul sito web di DTCC, società che fornisce servizi di compensazione e regolamento ai mercati finanziari."
1 Gennaio 2024 : "La più importante tra le valute digitali avanza del 4,9% a 45.762 dollari, superando per la prima volta in 21 mesi quota 45 mila dollari, trascinando con sè le altre criptovalute e proseguendo una cavalcata che nel corso del 2023 le ha fatto guadagnare più del 160%."
3 Gennaio 2024 : "Il bitcoin precipita sulle voci di una bocciatura dell’Etf da parte della Sec in area 40.500 perdendo quasi il 7%"
Un tira e molla che ha visto perdite ingenti da parte degli investitori fomodipendenti e di fatto ancora non si sa nulla.
Cosa prevedo? Facciamo un gioco?
Al lancio dell'ETF, cosa non scontata ma credo possibile, un pump vitaminico fino in area 48.50K ed un dubp successivo in area 35/38K.
Vedremo come si svoge.
Tale racconto (scusate avevo detto breve.. ma vabbè) è solo a livello accademico.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.01.2024Si conferma l’avvio 2024 incerto per le Borse mondiali: nessun allarme, pero’!
Macro europea: primi segnali di stabilizzazione nei servizi.
Inflazione UE in discesa, ma pesa l’”effetto base” su dicembre 2022.
Rendimenti bond Usa in rialzo fermano il boom delle azioni “tech”.
Dopo la spettacolare progressione di fine 2023, le borse europee ed americane hanno iniziato incerte il nuovo anno ed anche ieri, 3 gennaio, hanno chiuso in deciso ribasso: Parigi -1,58%, Milano -1,39%, Francoforte -1,38%, Madrid -1,26%, Londra -0,51%, Amsterdam -0,43%.
Malumore anche a Wall Street, che ha accelerato al ribasso dopo la diffusione dei verbali della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED): Dow Jones -0,76%, S&P500 -0,80%, Nasdaq -1,18%.
I verbali della FED confermano l’idea che sia conclusa la fase rialzista sui tassi, sebbene la tempistica dei futuri tagli resti incerta, dato che la maggioranza dei membri del comitato di politica monetaria FOMC (Federal open market committee) e’ incline a mantenere la politica restrittiva per “un po’ di tempo”, per contrastare la possibile re-insorgenza dell’inflazione.
I mercati restano in attesa dei dati sull'inflazione e sull'occupazione americana di dicembre, previsti per venerdi', ma anche in Europa i dati sull’inflazione dell’ultimo mese 2023 alimenteranno congetture e speranze sulla prospettiva di tagli al costo del denaro da parte dell’ECB.
Nel frattempo, ad incidere negativamente sull’umore degli investitori Usa, c’e’ anche l’inatteso rialzo dei rendimenti dei titoli governativi: quello del Treasury decennale e’ risalito sopra al 4%, impattando negativamente le valutazioni dei titoli della tecnologia: ieri, 3 gennaio, le azioni di tutte le 'magnifiche 7' ne hanno sofferto con cali pronunciati per Apple, Nvidia, Tesla, Meta Platforms e Alphabet.
In Europa e’ giunta come una doccia fredda la “cautela” di UBS sul settore lusso: i suoi analisti anticipano "un finale 2023 debole" in Europa e vendite deboli nel 2024. Tutte le azioni del settore sono state colpite da vendite.
Dopo l’impressionante galoppata recente (rialzo vicino al 160% nel 2023), le quotazioni del Bitcoin ieri, 3 gennaio, hanno perso quasi -6% a 42.440 Dollari: secondo Matrixport (Societa’ di servizi d'investimento nelle criptovalute) le domande inoltrate alla SEC (Autorita' USA di vigilanza dei mercati finanziari) saranno probabilmente tutte respinte.
Il prezzo del petrolio ieri ha recuperato terreno, sostenuto dalle ipotesi di escalation ed estensione oltre i confini nazionali del conflitto in corso tra Israele ed Hamas: quello del WTI (greggio di riferimento negli Stati Uniti), ha segnato +2,7% a 72,6 Dollari/barile, ed anche il prezzo del metano in Europa ha recuperato oltre +3% a 31,2 Eur/megawattora.
In Francia i prezzi al consumo (CPI inflation) sono tornati a salire a dicembre, +3,7% annuale dal +3,5% di novembre: l'Indice armonizzato alle regole dell’Unione europea e’ salito innvece a 4,1%, allineandosi alle previsioni di consenso, dal 3,9% di novembre.
In Germania nelle regioni molto indicative del Nord-Reno e Westfalia, i prezzi al consumo sono scesi -0,1% mese su mese, contro previsioni di -0,3%, ma sono risaliti a +3,5% da +3,2% anno su anno, per uno sfavorevole effetto statistico di confronto sul dicembre 2022.
Come noto, nei prossimi giorni avremo dati aggiornati su altri Paesi europei e USA.
In parallelo si osserva un quadro misto sul settore dei servizi europeo: in Germania l'indice PMI (Purchasing managers Index) è sceso a 49,3 punti, ma è migliorato in Francia a 45,7 punti, in Italia a 49,8 e soprattutto in Spagna a 51,5. Il dato PMI servizi medio dell'Eurozona è salito a 48,8, ancora in area di contrazione, ma al top da 5 mesi.
Il tasso di disoccupazione in Germania è salito a 5,9% a dicembre, risultato anche della revisione al ribasso del dato di novembre, da 5,9 a 5,8%, minimo assoluto post riunificazione. I nuovi disoccupati sono stati pero’ solo 5 mila, contro i 20 mila stimati, un numero che gli analisti giudicano positivamente, dato il periodo “nero” della manufattura tedesca.
Stamane le borse asiatiche hanno chiuso in ordine sparso e senza grandi strappi: Tokyo, alla 1’ seduta 2024 post-chiusura per festività, e’ scesa -0,53% per i temuti contraccolpi sull'economia del forte terremoto di lunedi’ 1 gennaio, che ha causato oltre 80 morti e gravi danni alla rete stradale. Hong Kong ha perso -0,1%, Shanghai -0,3%, Shenzhen -0,8, Seul -0,7%, Sidney -0,3%.
Le Borse europee hanno aperto in rialzo medio del +0,6%, ma a fine mattinata conservano un magro +0,2%, mentre i future su Wall Street indicano riaperture “piatte”. (ore 13.30 CET)
Lo spread europeo piu’ famoso, quello misurato tra i rendimenti dei BTP decennali italiani e degli omolohghi Bund tedeschi, staziona oggi attorno a 166 punti, dai 168 di ieri: cala anche il rendimento del BTP benchmark: 3,67% da 3,69% di ieri.
Prezzo del petrolio e del gas ancora in rialzo: Wti +1,0% a 73,4 Dollari/ barile, e gas naturale europeo scambiato sul TTF Amsterdam a 33,8 Eur/megawattora, +3,1%.
Sul mercato valutario, cryptocurrency ancora protagoniste, ma in negativo: Bitcoin in calo sin oltre -4% a circa 42.700 Dollari ma in recupero verso la parita’ verso fine mattinata, e comunque distante dagli oltre 45 mila di lunedi’ 1 gennaio, livello top dall’aprile 2022. (ore 13.30 CET)
Informazioni importanti
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.01.2024Avvio 2024 cauto per le borsemondiali: anche oggi tirano il fiato.
Macro europea resta debole, facendo sperare nuovo calo dell’inflazione.
Boom di Bitcoin: cryptovalute verso una luna di miele con gli investitori?
La ripresa cinese c’e’, ma la strada e’ accidentata, specie nell’export.
Le Borse mondiali hanno iniziato il nuovo anno col piede sul freno e hanno chiuso deboli ed incerte la seduta di ieri, 2 gennaio, sia negli Usa che in Europa. Fatta eccezione per Madrid, salita +0,8%, registriamo variazioni minime per Francoforte, +0,1%, Milano, Parigi e Londra, -0,1%, ed Amsterdam –0,4%. Peccato, se si considera che a inizio seduta Milano aveva toccato addirittura +1,5%.
Chiusure deboli anche per Wall Street, reduce da 9 settimane consecutive di guadagni: Dow Jones “flat”, +0,07%, ma Nasdaq -1,63%, e S&P 500 -0,57%.
Dopo il “rally” di fine 2023, gli investitori si chiedono se non ci sia stato un eccesso di ottimismo su ritmo e misura dei futuri taglio dei tassi da parte delle banche centrali. Apple (dopo il downgrade di Barclays) e NVidia, top-performers 2023, sono state colpite da massicce vendite. 14:04
Ancora depresse le borse cinesi, questa volta a causa della sorpresa negativa dell’indice Pmi (Purchasing managers Index) manifatturiero di dicembre, che oltre a restare sotto 50, cioe’ in area di contrazione, ha segnato un misero 49,0, meno del 49,6 stimato dal consenso.
ll PMI servizi cinese, pur risalito a 50,4 in virtu’ del recupero del comparto costruzioni, manca ancora dello slancio auspicato. 17:47
Il Pmi manifatturiero dell'Euro-zona a dicembre e’ restato depresso, pur recuperando leggermente a 44,4, sopra le stime di 44,2. Per il 7’ mese consecutivo l’attivita’ europea e’ rimasta debole, con ricadute negative sui volumi prodottivi ed i primi contraccolpi sull’occupazione. Migliora, ma non ancora abbastanza, la fiducia delle imprese, e si accorciano i tempi di approvvigionamento.
Guardando al calendario macro dei prossimi giorni spicca i dati sull'inflazione nell'Euro-zona, giovedì quello tedesco e venerdì quello continentale, ma prima, nella serata di oggi, 3 gennaio, avremo i verbali della riunione di dicembre del FOMC (Federal open market committee della Banca centrale Usa-FED), che forniranno qualche anteprima sulle intenzioni della FED sui tassi nel 2024.
Venerdi’ 5 avremo la consueta (esce il 1’ venerdi’ di ogni mese) indagine sull'occupazione americana, ben sapendo che il mercato gradirebbe segnali di “misurato” rallentamento della “job creation” e della crescita salariale.
Ieri, 2 gennaio, si e’ fermata anche la discesa dei rendimenti dei bond governativi europei: quello del Btp decennale benchmark italiano e’ arrivato a salire di 7 punti base fino al 3,76%, per poi ripiegare, mentre lo spread BTP/Bund è rimasto stabile a 166 punti base.
I
Il prezzo del petrolio resta debole, e ieri, sul finale, ha completamente eroso il rialzo di inizio giornata, nuovamente alimentato dai rischi di pirateria che affliggono i transiti che attraversano il Mar Rosso verso il canale di Suez.
Ieri gli Stati Uniti hanno annunciato le maniere forti per scoraggiare il gruppo Houthi yemenita da nuove azioni. Il WTI (West Texas intermediate) e’ sceso fino a 71 Dollari/barile. Il gas naturale europeo e’ piombato sotto i 30 Eur/megawattora.
Sul fronte valutario si registra il recupero del Dollaro, il cui cambio verso Euro e’ sceso a 1,095 da 1,103 di inizio seduta e da 1,105 del 29 dicembre 2023: lo Yen resta debole verso Euro, confermandosi sopra quota 155,4.
E’ un momento di grande riconsiderazione per le cryptovalute e ieri la quotazione di Bitcoin ha sfiorato 45.800 Dollari, con un balzo vicino a +5%, al massimo da oltre 2 anni. Il cosiddetto “halving”, cioè il taglio a meta’ delle commissioni a chi “estrae” (mining) di Bitcoin previsto ogni 4 anni, col prossimo a maggio 2024, concorre ad alimentare il trend rialzista.
Inoltre, gli investitori credono che il via libera da parte della SEC (organo di vigilanza dei mercati finanziari Usa) possa giungere già la prossima settimana permettendo il lancio di Etf spot su Bitcoin da parte di Blackrock e altre ETF house, facilitando e “democratizzando” l’investimento sulle valute digitali.
Oggi, 3 gennaio, Borse asiatiche per lo piu’ in rosso: Hang Seng di Hong Kong -0,86%, a causa del –2,0% della tecnologia, Shanghai Composite +0,17%, ma Shenzhen -0,61%, Tokio chiusa per la festa di Capodanno, Seoul –2,34%, Mumbai –0,75%.
Anche in Europa e’ stato chiaro sin dall’avvio il passo incerto delle Borse, che a fine mattinata perdono mediamente –1,1% (ore 13.30 CET): sembra predominare la cautela dopo un brillante finale del 2023 per tutti i principali listini, alimentato dalla “quasi certezza” che molto presto le banche centrali taglieranno il costo del denaro.
Anche le chiusure negative della “tech” americana hanno inciso stamani sul mood in Asia ed in Europa. I future su Wall Street anticipano riaperture in calo medio del –1%. 09:21
Il conflitto Israele-Hamas ha visto una svolta preoccupante, con l’uccisione, in territorio libanese, di alcuni leader dell’organizzazione fondamentalista palestinese: questo sanguinoso episodio potrebbe essere all’origine del recupero del prezzo del petrolio: quello del WTI, a inizio pomeriggio sale +1,8% a 71,6 Dollari/barile.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.01.2024Chiuso un 2023 sorprendentemente positivo per le borse Usa ed europee.
Mese di dicembre “cuccagna” per le azioni e le obbligazioni.
Inflazione in calo ulteriore e inatteso in Spagna a dicembre: fa ben sperare..
Quadro macro debole, ma non tragico, in Europa: favorira’ il taglio dei tassi?
Con l’ultima seduta 2023, anemica di scambi ma capace di consolidare i progressi di dicembre, si e’ chiuso un anno eccellente per le Borse europee e Usa. Milano ha chiuso la giornata di venerdi’ 29 poco sopra la parità, +0,07%, similmente a Parigi, +0,11%, Madrid, +0,16%, Francoforte +0,30%, e Londra, +0,14%. A Wall Street, alla 9’ settimana consecutiva di rialzi, DowJones -0,05%, Nasdaq -0,56%, S&P500 -0,28%.
L’inflazione sta calando ovunque nel Mondo e finalmente anche negli Usa si nota un po’ di “sano” rallentamento del mercato del lavoro: questo contesto avvalora la convinzione di un ammorbidimento delle banche centrali sui tassi di interesse, che potrebbe essere tagliati sia in Usa che in Europa gia’ nel 1’ semestre 2024.
Quella italiana e’ stata la miglior performance annuale azionaria europea, +28,0%, al top dal 2008. Non si e’ trattato di un anno in costante risalita, ma poco ci manca, visto che il minimo e’ stato il 2 gennaio a 24.158 punti ed ora si veleggia solidamente sopra i 30 mila. Bene anche il 2023 dei listini americani, con Dow Jones +13,8%, S&P500 +24,6% e Nasdaq Composite +44,2%.
E’ soprattutto Dicembre ad aver fatto registrare inattesi e abbondanti recuperi: Londra ha battuto tutti con +3,7%, bene anche Francoforte, +3,3%, Parigi, +3,2%, Milano +2,1%. Ancora piu’ marcati i progressi dicembrini di Wall Street: Dow Jones +4,6%, S&P500 +4,2% e Nasdaq +5.2%.
D’altronde negli Usa l'economia resta solida, sorprendentemente resiliente alla politica monetaria restrittiva della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa).
I mercati sembrano credere nel desiderabile scenario di “soft landing”, che non comprometterebbe la prospettiva di tagli dei tassi nel corso del 2024: anzi, secondo il Cme FedWatch Tool, c’e’ il 70% di probabilità di un taglio di 25 bps già a marzo, per un totale cumulato di 2 punti percentuali nell'anno.
Il calo di prezzo delle materie prime energetiche e’ stato notevole nel 2023, contribuendo al “rientro” dell’inflazione: venerdi’ 29 il greggio ha confermato livelli vicini ai minimi dell’anno, col WTI (West Texas Intermediate) attorno 72 Dollari/barile (-5,4% nel mese), dopo che alcune della maggiori societa’ di navigazione si sono detta pronte a riattivare il passaggio dal Mar Rosso.
Il finale d’anno ha confermato anche il buon momento dei titoli governativi europei: il famoso spread di rendimento tra BTP decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi, cruciale “barometro” della fiducia dei mercato verso il debito pubblico italiano, ha chiuso su livelli ben piu’ bassi dei 212 di inizio anno, attorno a 164 bps.
Sul mercato valutario archiviamo un anno di inatteso recupero dell’Euro sul Dollaro, arrivato sino ad un “cross” di 1,11, da 1,07 di inizio 2023. Su questa relativa debolezza del Dollaro sembrano impattare in misura tutto sommato ridotta eventi di alto potenziale quali la crescita boom del debito Usa e della conseguente bisogno di rifinanziamento, le elezioni presidenziali, ed il rischio che l'inflazione riparta.
La prospettiva che la Fed possa avviare una fase di “easing” (taglio) dei tassi prima di altre banche centrali ha certamente contribuito alla debolezza del US$ nel 2023: il Dollar Index (valore del US$ verso il paniere di 6 delle maggiori valute mondiali) ha perso circa -2%, primo calo da 3 anni.
In Spagna, primo Paese europeo a comunicare il dato, l'inflazione al consumo (CPI) a dicembre e’ scesa a +3,1%, grazie al calo dei prezzi degli alimentari, battendo le stime che indicavano +3,4% e calando ancora dal +3,2% di novembre dal +3,5% di ottobre. Attendiamo conferme dagli altri paesi europei...
In Italia prosegue la fase difficile della manifattura: a dicembre si registra "una sostenuta ma piu' leggera contrazione della produzione e dei nuovi ordini", recita il comunicato che accompagna l’Indice Pmi (Purchasing managers Index) di S&P Global che pur in leggero rialzo a 45,3 da 44,4 di novembre, resta in area di contrazione (cioe’ sotto 50) per il 9’ mese consecutivo.
Stamane, 2 gennaio, il prezzo del greggio tenta il recupero, +2,4% a 73,4 Dollari/barile (ore 13.00 CET), dopo un anno in cui neppure i tagli volontari della produzione del cartello Opec+ hanno impedito un calo annuale a doppia cifra e superiore al -20% dai picchi infra-annuali.
In Asia stamani, al termine della prima seduta del 2024, prevalgono i segni negativi: pesante il calo di Hong Kong, -1,55%, di Shenzhen, -1,30%, e del China A50, -1.71%, che soffrono la persistente debolezza dell’attivita’ manifatturiera cinese. Tokio -0,23%, Mumbai -0,35%. Positivi solo Seoul e Sydney, attorno a +0,5%.
Le Borse europee sono partite in rialzo, ma a fine mattinata hanno azzerato i guadagni. I future su Wall Street preludono a riaperture negative attorno a -0,5%.
Nuova seduta di potente rialzo per Bitcoin, circa +5% sopra i 45 mila Dollari, al massimo da 2 anni.. Il mercato “fiuta” l’imminente approvazione da parte della SEC (Autorita’ di vigilanza dei mercato finanziari Usa) dei primi ETF su crypovalute quotati negli Stati Uniti.
Lo spread tra Btp e Bund conferma quota 164 bps, associato ad un rendimento del BTP benchmark al 3,72%. (ore 13.00CET)
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Prima bozza di pianificazione su S&P500L'anno volge al termine con l'S&P500 in prossimità dei suoi massimi storici.
Dal 2020 l'indice americano si è messo dietro: crisi Covid, crisi inflazionistica, guerra, paura di recessione/rallentamento globale.
Come spesso accade siamo di nuovo ai massimi ed è una situazione che impone delle riflessioni che poi si tramuteranno in scelte.
Per quanto riguarda il mio portafoglio investimenti a lungo termine, non cambia nulla, il raggiungimento di un nuovo massimo ed il relativo drawdown fa semplicemente parte della quotidianità dei mercati, continuo a seguire la mia pianificazione costruita in base alle mie aspettative, la mia tolleranza al rischio e le mie esigenze di vita.
Con riferimento al capitale che destino ad un trading di medio termine o di swing, è il momento di pianificare eventuali posizioni per il prossimo trimestre.
Sotto stretta osservazione ovviamente l'S&P500. Nella mia pianificazione, resto in attesa di un segnale di storno/ritracciamento che mi permetta la costruzione di una posizione andando anche ad individuare delle zone di mediazione che mi farebbero incrementare la la posizione.
Prendo in considerazione, come da grafico i livelli indicati dalle semirette, non omettendo però un'area di copertura short e la considerazione nel piano di un WCS del 40%.
La pianificazione ovviamente è soggetta a modifiche nel corso del tempo, è un approccio contrarian, particolarmente stressante da gestire per chi non è abituato o per chi non fa un giusto money managment.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.12.2023Banche centrali Usa ed EU confermano la pausa sui tassi d’interessa.
Tagli del costo del denaro dati per scontato nel 2024: azioni su’!
Bond market festeggia la prospettiva “colomba” delle Banche centrali.
Macro cinese in miglioramento e banca centrale in azione: bastera’?
Ieri il Dow Jones, +0,4%, ha segnato il record storico, parallelamente ad ulteriori progressi per il Nasdaq, +0,2%, e lo S&P500, +0,3%. L’indice azionario MSCI global ha segnato la 6’ seduta consecutiva di rialzo. La ragione di tanto ottimismo va cercata nella “stance” morbida della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), che sembra avvalori tagli dei tassi di almeno 75 punti base, e “zero” rialzi, nel 2024.
Ieri in Europa sia l’ECB (Banca centrale Europea) che la Bank of England, come previsto, hanno lasciato i tassi invariati. Il Presidente dell’ECB Lagarde ha preferito la cautela sulla “visione prospettica” dei tassi, sottolineando che non se n’e’ parlato e che la guardia va tenuta alta: "c'è un ampio spazio" per mantenere i tassi attuali.
A sorpresa è giunto arrivato l'annuncio sul PEPP (Programma di acquisti emergenziale durante la pandemia): i reinvestimenti di titoli scaduti e cedole continueranno fino a giugno 2024: poi saranno ridotti ad un ritmo piu’ basso del previsto. Il piu’ famoso “spread europeo”, quello BTP-Bund ha salutato l’annuncio “stringendo” fino a 166 bps.
La Bank of England (BoE) ha deciso la 2’ pausa consecutiva lasciando il “repo-rate” a 5,25%, livello record da 15 anni, frutto di 14 rialzi consecutivi “anti-inflazione”. I mercati sono comunque convinti che nel 2024 ci sara’ spazio per tagliare i tassi, come anelano imprese, famiglie e Partito conservatore al Governo per rilanciare l'economia, visto il calo, -0,3%, del GDP ad ottobre.
Sempre ieri, 14 dicembre, la Swiss National Bank, come previsto, ha lasciato invariati i tassi, ma ha rimosso riferimenti a possibili ulteriori rialzi. La norvegese Norges Bank ha invece alzato i tassi al 4,50% dal 4,25%, innescando l’apprezzamento della valuta locale: la Corona e’ rapidamente salita oltre +2% contro Euro.
I listini azionari europei, pur perdendo slancio nel pomeriggio, hanno chiuso positivi: salvo Francoforte, -0,04%, segni “+” per tutti gli altri: Parigi +0,59%, Madrid +0,69%, Londra +1,34%, Amsterdam, +0,37%: Milano, +0,21%, un po’ penalizzata dall’effetto Lagarde sulla futura redditivita’ delle banche.
Lo spread BTP/Bund e’ sceso sotto 170 bps, ai minimi da settembre, fino a 166 bps, dai 176 della vigilia: il rendimento del BPT decennale benchmark e’ calato a 3,79%, vicino ai minimi dell’anno.
L’economia americana continua a rivelare notevole robustezza e ieri i dati su disoccupazione e vendite al dettaglio migliori delle attese: le nuove richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono diminuite di 19 mila unità a 202 mila, ben sotto alle 221 mila della settimana prima, e delle attese di 220 mila.
Le vendite al dettaglio di novembre sono aumentate +0,3% su base mensile, invertendo il trend negativo di ottobre (-0,2%) e battendo le stime di -0,1%: insomma, si prospetta un buon “shopping natalizio”.
Ieri, 14 dicembre, sul valutario, s’e’ visto il Dollaro indebolirsi per il messaggio relativamente “dowish” (da colomba) della FED: il cross verso Euro ha toccato 1,10 in chiusura, al minimo da 4 mesi, scontando l’aspettative di un imminente taglio dei tassi negli Usa, prima della possibile analoga mossa da parte dell’ECB.
Oggi, 15 dicembre, all’indomani delle intense 2 giornate delle Banche centrali, osserviamo indici positivi nell’area Asia-Pacifico: il relativo indice MSCI (ex Giappone), segna +0,9% portando il bilancio settimanale ad un sontuoso +2,7%. Tra i migliori Tokio +0,87%, e Seoul, +0,76%.
A ben vedere sono i listini cinesi ad essere attardati, per la vera o presunta debolezza della ripresa post “reopening”. Le bluechip dell’indice Shanghai “composite” hanno eroso i piccoli guadagni dei giorni scorsi perdendo -0,56% e toccando il minimo da 5 anni: Shenzhen -0,39%.
Spicca, in contrasto, l'Hang Seng di Hong Kong, +2,2%, trainato dal +3,0% delle azioni del comparto immobiliare innescato dalla notizia che le municipalita’ di Pechino e Shanghai riducono le percentuali minime di acconto sull'acquisto di case.
Non e’ l’unica buona notizia dalla Cina: a novembre ha accelerato la produzione industriale, +0,9% mensile e +6,6% annuo. La Banca centrale ha mantenuto invariati i tassi e iniettato liquidità per oltre 200 miliardi Dollari, ed infine le vendite al dettaglio di novembre sono salite +10,1% annuale, pur mancando le stime di +12,5%.
Sul fronte macro europeo registriamo l’ulteriore debolezza della manufattura francese: il relativo indice Pmi (Purchasing managers index) scende a dicembre a 42,0 rispetto a 42,9 di novembre: il PMI dei servizi a 44,3, rispetto a 45,4, e quello composito (manufattura+servizi) a 43,7, dal 44,6 di novembre, segnando il peggior dato da novembre 2020.
Materie prime energetiche: il prezzo del petrolio risale leggermente: +0,6% a 72 Dollari/barile quello del WTI (grggio di riferimento Usa): scende invece quello del metano europeo, -1,8% a 34,2 Eur/megawattora sulla piattaforma TTF Amsterdam.
Sul mercato valutario il US-Dollaro resta debole, attorno a 1,10 vs Euro e 141,9 vs Yen; cross Eur/Yen attorno a 156,1.
Le Borse europee, a fine mattinata, conservano una buona intonazione, salendo in media +0,7%. Anche i future Usa anticipano ulteriori recuperi per Wall Street, in media +0,3% (ore 12.00 CET).
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