Settimana di record: S&P e Dow in crescita del +1%.A Wall Street si dice:
"Non guardare solo il prezzo di un'azione, ma considera anche il suo valore intrinseco."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il mercato ha sperimentato un'altalena di emozioni dopo il fervore causato da NVIDIA (NVDA) venerdì scorso, portando a risultati contrastanti. Tuttavia, siamo lieti di condividere che abbiamo raggiunto nuovi massimi storici e segnato la 15ª settimana positiva nelle ultime 17.
Venerdì, il Dow è avanzato dello 0,16% a 39.131,53, mentre l’S&P è rimasto pressoché stabile a 5.088,80, entrambi segnando rialzi settimanali significativi. Il NASDAQ è sceso leggermente dello 0,28%, ma ha comunque registrato un aumento dell'1,4% nei quattro giorni.
Questo è stato un notevole recupero rispetto alla settimana precedente, in cui ogni principale indice ha subito una serie di perdite dopo cinque settimane di rialzi consecutivi.
Il protagonista di questo successo è senza dubbio NVDA, che mercoledì ha annunciato risultati epocali, con una crescita dei ricavi del 260% a 22,1 miliardi di dollari e una sorpresa sugli utili del 13%. Le azioni di NVDA sono balzate del 16,4% giovedì e hanno mantenuto un solido trend anche venerdì, raggiungendo un picco di oltre 800 dollari.
Nonostante l'attenzione temporanea sugli interessi sui tassi, ci aspettiamo nuovi sviluppi emozionanti in arrivo.
Abbiamo attraversato la maggior parte della stagione degli utili e ora la domanda è: quale sarà il prossimo catalizzatore per il mercato? Personalmente, ritengo che l'attenzione si concentrerà sul FOMC e sulla tempistica del suo taglio dei tassi. Quindi, i movimenti intraday dipenderanno dai dati economici e dai commenti dei membri della Fed. Qualsiasi segnale che indichi un taglio dei tassi oltre i mesi estivi sarà considerato ribassista. D'altra parte, se otteniamo dati che suggeriscono un taglio nei mesi di giugno o luglio, i rialzisti continueranno a spingere.
Continuo a credere che il mercato abbia esaurito gran parte delle sue risorse al momento. Mancano altri catalizzatori che attualmente non sono visibili, ma potrebbero sempre emergere. Le prospettive al rialzo sono limitate mentre la necessità di un ritracciamento rimane forte per garantire che la prossima fase di crescita si basi su fondamenta ancora più solide.
Sebbene la "stagione degli utili" abbia superato il suo apice, con tutti i rapporti della "mag 7", ci sono ancora molte società in agenda per la prossima settimana. Alcuni di questi includono Workday (WDAY) lunedì, Lowe's Cos. (LOW) martedì e Salesforce (CRM) mercoledì.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Helix Energy Solutions (HLX)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Inoltre, con l'attenzione che tornerà sulla Fed, l'indice PCE di giovedì potrebbe essere l'evento principale, essendo considerato l'“indicatore di inflazione preferito dalla Fed”. Altri dati economici in arrivo includono la fiducia dei consumatori martedì, la prima revisione del PIL mercoledì e l'ISM Manufacturing venerdì. Sarà quindi una settimana intensa.
Infine, questa settimana segna la fine di febbraio, che, essendo un anno bisestile, avrà un giorno in più. Si prospetta un mese eccezionale che supererà di gran lunga i rialzi di gennaio.
Restate sintonizzati per le ultime analisi e aggiornamenti!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Cerca nelle idee per "NVIDIA"
FONDAMENTALE BTC + ANALISTI TECNICA 25/02/2024050A10151176838.pdf
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FONDAMENTALMENTE BTC
Come situazione vista le recenti analisi non ci siamo tolti molto dall’ultima fondamentale.
I movimenti bruschi del
Mercato ci sono e ci saranno sempre quindi non bisogna mai andare in PANIC SELL e tutto nella norma, chi si agita, chi perde il focus vuol dire che non è ancora nell’ottica giusta delle analisi swing e fondamentali.
In Leone sta per arrivare sui 90k da qui e nei prossimi mesi, ma i seller e i Trader che leggono il futuro saranno sempre lì pronti per sparare sentenze giusto per aprire bocca.
A Febbraio abbiamo visto a due dei maggiori aumenti della capitalizzazione di mercato in un solo giorno nella storia del mercato azionario, tutti nel corso di questo mese.
Facebook ha registrato 196 miliardi di dollari in un solo giorno.
NVIDIA ha stabilito il record per il più alto aumento della capitalizzazione di mercato nella storia 277 miliardi.
Il mercato azionario vede questi record in particolare il settore AI, anche i token AI sono esplosi completamente di recente ed è solo l’inizio.
( da ora fino alla fine del 2025 i vostri portafogli li quadruplicherete )
Comprendi l'entità della crescita ancora futura, anche per le monete con capitalizzazione di mercato elevata?
Solo pochi se ne rendono conto, solo pochi comprendono il potere del toro che sta per partire e solo pochi conoscono la quarta rivoluzione industriale che ci avvicinerà all’AI, al denaro digitale, comprese le soluzioni basate su blockchain, dApp, ecc.
CI ASPETTA QUALCOSA DI FOLLE.
Siamo infatti in uno stato di incredulità e all’inizio di una fase di rialzo.
La prossima mossa che prevedo è la regione dei 55k.
Ho intenzione di effettuare diversi ordini swing nella regione tra 49.5k e 50.5k se il mercato ci consentirà di retestare quelle zone.
Il KL 48k è una DEMAND ZONE molto critica, in cui c’è tantissima liquidità e volumi.
Fondamentale fatta con:
analisti tecnica
analisi fondamentale
piattaforma X
piattaforma Bloomberg
Analisi macroeconomica - settimana 8 - parte 1Carrellata dei maggiori market mover della settimama (parte 1):
- PMI America;
- lettura dei verbali del FOMC;
- PMI Europa.
A fronte della forza economica americana, trainata dal boom delle big tech (Nvidia, tanto per citarne una), l'Europa, dopo la lettura debole del GDP della settimana scorsa, mostra ancora debolezza dal lato manifatturiero con la Germania che trascina al ribasso il dato sul PMI.
📊 DAX40 23..02.2024La forte ondata di ottimismo sui mercati azionari che ha portato ancora una volta Nvidia e l’intero comparto AI, traina a rialzo tutti i listini mondiali. Anche l’Europa non è da meno e sebbene i dati relativi all’economia tedesca non brillino, il DAx prosegue la sua corsa rialzista.
La dinamica di price action in corso rimane ben confinata in un trend rialzista sostenuto da una trend line supportiva partita il 17 gennaio e confermata il 13 febbraio.
La proiezione rialzista della trendline supportiva citata, ha trovato confluenza statica con i 17443 pnt, e pur non costituendo resistenza, ha momentaneamente arginato la corsa rialzista dell’indice tedesco.
Si auspicano ora ritracciamenti sufficienti a permettere nuovi ingressi nel trend in atto, e sebbene la mm21 periodi in h2 passi a 17300 pnt, riteniamo più interessanti i livelli volumetrici espressi a 17100 e 17065 pnt, area questa di confluenza con le medie 100 e 200 periodi.
Solo sotto detti livelli troviamo poi gli ultimi baluardi supporti con i 17000 pnt, livello precedentemente resistivo, ed ora supportivo con la confluenza della trend line supportiva prima citata.
Rimaniamo pertanto in un’ottica rialzista, ma a prezzi migliori degli attuali che non offrono nessun termine di R:R per posizioni long al momento.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Borse, nuovi massimi storiciNuovi massimi storici per i mercati azionari americani, sulla scia dei risultati di Nvidia, che hanno decisamente superato le previsioni. Le azioni del colosso dei semiconduttori hanno guadagnato circa il 16% dopo che la società ha registrato ricavi record e ha pubblicato previsioni ottimistiche in un contesto di domanda robusta, suggerendo che il rally alimentato dall’intelligenza artificiale continuerà.
L’S&P500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente del 2.11% e del 2.96%, con percentuali che rappresentano i maggiori guadagni giornalieri da oltre un anno a questa parte. Il Dow Jones, dal canto suo, ha fatto registrare +1.18%, toccando anch’esso un nuovo massimo di sempre.
In un contesto di mercati azionari in euforia, il resto degli asset si muove con cautela, come se invece fosse presente una potenziale avversione al rischio, dato che i rendimenti del decennale USA continuano a salire (+4.35%), mentre sui cambi, il dollaro, nonostante qualche correzione contro alcune valute, mantiene comunque una certa forza. Chi sta mentendo?
A giudicare dalla concentrazione di volumi sui listini e solo su alcuni titoli, forse sono proprio le borse che in questo momento non ci raccontano tutta la verità, ma è chiaro che vanno fatti i conti con la realtà, che ancora vede nuovi massimi storici formarsi ogni giorno, senza soluzione di continuità.
DATI MACRO USA
Il numero di persone che hanno richiesto l'indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 12.000 unità a 201.000 nella settimana terminata il 17 febbraio, ben al di sotto delle aspettative del mercato, di 218.000, il livello più basso da quasi un anno e mezzo a questa parte, ovvero quel 189.000 registrato e poi mai più rivisto.
Le richieste continuative sono scese a 1.862.000 rispetto al periodo precedente, al di sotto delle aspettative di 1.885.000. I dati si aggiungono al forte rapporto sull’occupazione di gennaio, che costringe la Fed a rimanere restrittiva sui tassi, in ragione anche di una inflazione che scende ma ancora troppo lentamente.
VALUTE
La giornata di ieri ha riportato un poco di volatilità nel mercato dei cambi, con oscillazioni bilaterali generate dai dati sui PMI che in mattinata hanno spinto l’euro sulle resistenze, mentre nel pomeriggio, è successo esattamente il contrario con il ritorno del dollaro e una moneta unica che ha ripiegato intorno a 1.0800. Molto più solida la sterlina, che ha tenuto quota 1.2600 e in serata si è riportata a 1.2660 in un contesto di mercato che vede confusione anche all’interno dei cambi con correlazioni che saltano.
Il UsdJpy, infatti, prosegue nella sua corsa, in assenza della BoJ che sembra nascondersi, e sale a 150.60, ormai non lontano da quel 152.00 che sembra a portata di mano. Cross dello Jpy sugli scudi, da EurJpy, che sembra voler attaccare le resistenze di medio a e il massimo precedente a 164.00, fino a GbpJpy passando per NzdJpy. Le oceaniche paiono in ripresa, con AudUsd che tenta di attaccare 0.6620 30 area mentre NzdUsd è arrivata al test dell’analogo 0.6220-30, che per ora ha tenuto, ma la price action potrebbe deporre per un breakout.
In ogni caso sui cambi si respira ancora incertezza con oscillazioni che sono temporanee e ancora in trading range. Tutto dipenderà dalle decisioni delle banche centrali e in questo momento, uno dei cambi che ne ha risentito maggiormente è NzdCad, considerato che c’è la sensazione che dopo gli ultimi dati, la Bank of Canada possa essere una delle prime a ridurre il costo del denaro, mentre in Nuova Zelanda, si è parlato ancora di possibili rialzi. Saranno questi i temi che sposteranno gli equilibri nel forex nelle prossime settimane.
BCE COME LA FED
Dalle minute presentate dalla BCE, emerge la volontà della Banca Centrale di aspettare ancora, prima di ridurre i tassi di interesse. Il tutto, nonostante le recenti indicazioni di un raffreddamento delle pressioni inflazionistiche nell’intera Eurozona. I membri del board hanno espresso preoccupazione per il fatto che tale mossa potrebbe essere prematura e causerebbe un ritardo nella discesa dell’inflazione ai livelli obiettivo.
A gennaio la BCE ha mantenuto i tassi di interesse invariati a livelli record e si è impegnata a mantenerli su livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a riportare tempestivamente l’inflazione al target del 2%.
Sul fronte dati l’indice PMI composito dell’Eurozona è salito a 48,9 nel febbraio 2024, rispetto a 47,9 del mese precedente e al di sopra del consensus di mercato di 48,5, secondo la stima preliminare. L’ultima lettura ha segnalato comunque il nono mese consecutivo di calo della produzione, sebbene la contrazione sia stata la più debole dallo scorso giugno, poiché una stabilizzazione della produzione nel settore dei servizi ha compensato un’ulteriore forte flessione nel settore manifatturiero.
L'afflusso di nuovi ordini ha continuato a diminuire, mentre i livelli occupazionali sono aumentati per il secondo mese consecutivo. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione da costi di produzione e quella dei prezzi di vendita hanno accelerato al rialzo.
Infine, la fiducia delle imprese è migliorata per il quinto mese consecutivo a febbraio, raggiungendo il livello più alto dallo scorso aprile, tra le speranze di una riduzione delle pressioni sul costo della vita e le aspettative di tassi di interesse più bassi nell’anno a venire.
TURCHIA, TASSI ANCORA AL 45%
La Banca Centrale Turca ha mantenuto il tasso di interesse al 45% a febbraio, in linea con le aspettative, in ragione di un indice dei prezzi che ancora è troppo alto per poter abbassare il costo del denaro. A gennaio, il tasso di inflazione annuale è salito al 64,86%, il più alto da novembre 2022. Questa decisione segnala una rottura nella tendenza di rialzi consecutivi dei tassi attuati dallo scorso maggio ed è il primo sotto il nuovo governatore della banca centrale, Fatih Karahan.
Il Consiglio ha sottolineato che il tasso attuale rimarrà invariato finché i tassi di inflazione mensili non mostreranno una diminuzione significativa e sostenuta e non si allineeranno alle previsioni. Eventuali segnali di un peggioramento delle prospettive di inflazione indurranno un inasprimento della politica monetaria. Ha aggiunto che le decisioni saranno guidate dall’obiettivo di ridurre l’inflazione e raggiungere un obiettivo del 5% nel medio termine, tenendo conto degli effetti ritardati delle precedenti misure di inasprimento.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Fed cauta sul futuroLe minute della Fed, pubblicate ieri, non hanno aggiunto molto a quanto già non si sapesse relativamente all’orientamento tenuto dai banchieri centrali americani. I policymaker della Fed hanno ritenuto che il tasso ufficiale fosse al suo picco in questa fase del ciclo di inasprimento, ma in generale hanno lasciato intendere che non sarebbe stato appropriato ridurlo finché non avessero avuto maggiori conferme che l’inflazione si stesse muovendo in modo sostenibile verso il 2%.
I membri del board di fatto hanno ammesso di non essere certi relativamente a quando sarà corretto ridurre il costo del denaro e solo due membri del comitato hanno evidenziato i potenziali svantaggi del mantenimento di una posizione restrittiva per un periodo prolungato, mentre altri, hanno invece evidenziato i rischi di agire troppo rapidamente.
Di fatto si trincerano tutti dietro la frase “vedremo cosa ci diranno i dati macro”. E se sono indecisi i banchieri centrali, come fa il mercato a prendere una direzione ben precisa? Gli analisti ora ipotizzano uno scenario di tassi invariati fino a giugno, poi si aspettano il primo taglio del costo del denaro da parte della Fed. Certo è che tale incertezza, non aiuta un mercato che non trova sbocchi e nel quale le correlazioni sembrano saltate, specie quelle tra asset differenti.
AZIONARIO
Le borse USA hanno chiuso positive, dopo la pubblicazione della trimestrale di Nvidia che ha riportato utili per azione di 5.16$, migliore rispetto alle stime degli analisti di 4.61$. Fatturato trimestrale di 22.1 miliardi contro un consensus di 2.55. Numeri impressionanti che hanno sostenuto i listini. Anche i mercati asiatici hanno seguito l’andamento dei mercati azionari, chiudendo quasi tutti in verde.
VALUTE
Nel nostro mercato, poco da segnalare, con un leggero ribasso del biglietto verde contro euro e sterlina, mentre contro lo Jpy la valuta americana tiene i guadagni. EurUsd sopra quota 1.0800, incapace però sino ad ora di rompere 1.0875-85, ma contemporaneamente ha tenuto l’area di primi supporti a 1.0790. Cable verso 1.2660-70 area di resistenza, mentre sotto ha tenuto 1.2580-90.
EurGbp non lontano dalle resistenze chiave di 0.8590-00. UsdJpy sopra 150.00 con EurJpy sugli scudi a ridosso di 163.00. Oceaniche che rimangono stabili, anche se NzdUsd tiene molto meglio di AudUsd e si avvicina alle aree chiave poste a 0.6220-30. Poco da segnalare sui cross, con EurChf sopra quota 0.9500.
PMI GIAPPONE IN CALO
Il PMI manifatturiero giapponese della Jibun Bank Japan è inaspettatamente sceso a 47,2 a febbraio 2024 da 48,0 a gennaio, mancando il consenso del mercato di 48,2. È stato il nono mese consecutivo di deterioramento dell’attività industriale, indicando il calo più profondo da agosto 2020 poiché la produzione si è contratta maggiormente in un anno mentre i nuovi ordini e le vendite all’estero sono diminuiti a tassi più rapidi.
Anche i livelli di acquisto sono diminuiti drasticamente nel contesto del calo occupazionale più rapido da gennaio 2021. Per quanto riguarda i prezzi, l’inflazione dei costi di produzione è scesa ai minimi di sette mesi, contribuendo all’aumento dei prezzi di vendita più contenuto da giugno 2021.
Jpy ancora sotto pressione con il UsdJpy che rimane sopra 150, non lontano dai massimi visti lo scorso anno in area 152.00. Boj sempre latitante, nel senso che al di là di qualche minaccia verbale, rimane ancora dietro le quinte.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Borse e dollaro in caloNella sessione di ieri, martedì, i mercati azionari hanno chiuso in rosso, a causa del ribasso dei titoli tecnologici ad alta capitalizzazione. Nvidia, ha ceduto il 4.4%, in ragione di timori per la pubblicazione, oggi, di una trimestrale non all’altezza, In rosso anche Microsoft, Apple e Amazon.
La novità rispetto alle ultime sedute è rappresentata dal fatto che insieme alle borse, ha ceduto, sorprendentemente, anche il dollaro, facendo così saltare la correlazione che da tempi non sospetti era inversa tra azionari e dollaro, in relazione alla qualità di valuta rifugio della divisa statunitense.
A fronte di una discesa dell’azionario, il biglietto verde dovrebbe recuperare in qualità di safe heaven asset. Così non è stato e il cambio di correlazione potrebbe modificare radicalmente gli scenari futuri.
SCENDE IL DOLLARO
Ieri, il dollar index si è indebolito rompendo quota 103,9, il livello più basso da due settimane, rispecchiando il calo dei rendimenti del Tesoro. Gli operatori in valuta, attendono il rilascio dei verbali del FOMC e i commenti dei funzionari della Fed sui tempi di una eventuale riduzione del costo del denaro. Si prevede che i tassi rimarranno invariati fino a maggio compreso, anche se esiste una probabilità del 55% che la banca centrale riduca i costi di finanziamento di 25 punti base a giugno.
Sul fronte dei dati economici, i PMI flash previsti questa settimana, daranno un’idea del comportamento del settore privato statunitense nel mese di febbraio. La scorsa settimana, le vendite al dettaglio e la produzione industriale hanno sorpreso con numeri al di sotto delle attese.
Intanto l’EurUsd ha superato quota 1.0800, ma si trova ancora sotto resistenze chiave poste a tra 1.0870 e 1.0880 che per ora sembrerebbe una soglia difficilmente valicabile. Solo sotto 1.0750 però il mercato tornerebbe ribassista. Anche il Cable è tornato sopra 1.2600, andando a testare ieri 1.2670, non lontano da quel 1.2690 che rappresenta il livello di resistenza e area di swing ove probabilmente si giocherà la partita tra rialzisti e ribassisti.
Per quanto riguarda lo Jpy segnaliamo una fase di distribuzione iniziata ieri dopo il test dei massimi a 150.88. A contribuire alla ripresa della divisa giapponese, i dati sul deficit commerciale nipponico, sceso drasticamente del 50% a 1.758 miliardi di Jpy a Gennaio, per effetto di un aumento rilevante dell’export di ben 12 punti percentuali su base annua.
Le importazioni dal canto loro sono scede del 9.6%, al decimo mese consecutivo di ribassi causati principalmente dal calo dei prezzi dell’energia. UsdJpy tornato sotto quota 150.00, non lontano dal supporto chiave di 149.60 area.
INFLAZIONE IN CANADA
Il tasso di inflazione annuale in Canada è sceso al 2,9% nel gennaio 2024, il più basso da giugno, dal 3,4% del mese precedente e ben al di sotto delle aspettative del mercato del 3,3%. Il risultato ha segnato una netta inversione rispetto ai dati positivi di dicembre, rinnovando le speranze di disinflazione nell’economia canadese e rafforzando la necessità di una politica maggiormente accomodante da parte della BoC per far fronte alle crescenti preoccupazioni sulla crescita.
L’inflazione ha rallentato considerevolmente nel settore dei trasporti (1,2% contro 3,2% a dicembre) in un contesto di calo del 4% del costo della benzina, in gran parte dovuto agli effetti della chiusura delle raffinerie negli Stati Uniti, che hanno anche contribuito alla riduzione dei prezzi dei viaggi aerei.
L'inflazione ha rallentato anche per i prodotti alimentari (3,9% contro 5%) in un contesto di prezzi più bassi degli alimentari. D’altro canto, l’aumento dei rendimenti obbligazionari ha fatto salire i tassi ipotecari e ha spinto al rialzo i prezzi del mercato immobiliare. Rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono rimasti invariati e hanno registrato un calo dello 0,3% rispetto a dicembre 2023.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
House of Trading: e se la BCE precedesse la Fed?Le ultime indicazioni macro hanno rafforzato la view che i banchieri centrali ripetono da tempo: per il primo allentamento dei tassi ci vorrà tempo. I dati arrivati nelle ultime settimane hanno ridotto al lumicino le speranze di un taglio dei tassi nel corso del primo semestre e gli operatori sui mercati finanziari sembrerebbero aver incassato senza troppi problemi il nuovo stato di cose.
Tra le due grandi Banche centrali, la forza dell’economia USA, ben descritta da un mercato del lavoro che non perde occasione per confermarsi solido, sembrerebbe impedire alla Fed qualsiasi intervento di allentamento. Situazione diversa in Europa, dove l’indebolimento dei fondamentali potrebbe portare l’istituto guidato da Christine Lagarde ad anticipare le mosse di Powell & Co.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Stefano Serafini e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sia al rialzo che al ribasso sul Nasdaq 100: nel primo caso l’operazione ha toccato lo stop loss mentre nel secondo il deal è a mercato (+2,78%). Tra gli investimenti dei Trader troviamo anche le operazioni al ribasso sullo S&P 500 (stop loss) e sull’oro (target, +3,2%).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Enrico Lanati, il “long” sulle azioni Banco BPM è a mercato (-4,36%) mentre quello su Moncler non ha raggiunto il punto di ingresso. Sono operativi anche i due “short” sull’indice S&P 500 e sul titolo Ferrari (-2,96% e -8,47%).
La classifica generale registra una parità di sei operazioni a target per entrambe le squadre (2 carte a mercato per i Trader, 5 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella settima puntata dell’edizione 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Enrico Lanati ed il conduttore Riccardo Designori. I primi investiranno sull’Euro/Dollaro, sull’oro, sul gas naturale e sul Bund. Gli analisti invece punteranno sulle azioni Banco BPM, Nvidia, McDonald’s e FTSE Mib.
Per quanto riguarda il sondaggio, riflettori puntati sulla prima Banca centrale: “FED, dopo dati inflazione quando taglierà i tassi USA?”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
WisdomTree - Tactical Daily Update - 20.02.2024La Banca centrale Cinese taglia i tassi di 25bps, sollievo per i mutui ipotecari.
Pechino potrebbe varare nuovi, piu’ incisivi stimoli, e investimenti pubblici.
Borse europee in stallo, non arretrano, e attendono nuovi dati.
Calma piatta sull’obbligazionario: pesa incertezza su mosse delle Banche centrali.
Ieri, 19 febbraio, le Borse Usa erano chiuse per festeggiare il «President’s Day». Ne ha risentito anche l’attivita’ su quelle europee, quasi apatica, dominata dall’attesa dei numerosi dati macro in calendario questa settimana: le chiusure testimoniano la fase incerta: Milano -0,18%, Francoforte -0,15%, Parigi invariata, Londra +0,22%.
Molto importante, negli Stati Uniti, sara’ la pubblicazione domani, 21 febbraio, delle minute dell’ultimo FOMC (Federal Open Market Committee), quello di fine gennaio, e nel frattempo il mercato sconta un 1’ taglio di 25bps solo nel meeting di Giugno.
La tendenza nuovamente rialzista dei prezzi alla produzione (PPI) negli Stati Uniti potrebbe rappresentare una minaccia per il trend discendente dell’inflazione e impattare sulle future mosse della Banche centrale Usa (FED-Federal Reserve). Giovedi’ saranno pubblicati anche i verbali dell’ultima riunione dell’ECB (BCE-Banca centrale Europea), da cui si potranno trarre indicazioni sulla politica monetaria 2024.
A ben vedere ieri, 19 febbraio, i dati sui consumi personali cinesi durante le vacanze per il Capodanno lunare, largamente sopra le attese, avrebbero potuto generare maggior ottimismo, ma cosi’ non e’ stato. I cinesi hanno speso ben 88 miliardi di Dollari per divertimenti, ristorazione e viaggi, con una crescita di +47,3% sul 2023 (ancora frenato dalle restrizioni Covid) e di +7,7% sul 2019, ultimo anno pre-Covid.
Anche oggi, 20 febbraio, c’era un potenziale “trigger” (detonatore) rialzista dalla Cina, che non ha invece prodotto reazioni di rilievo: la Banca centrale (PboC) ha tagliato di -0,25% il tasso primario sui prestiti a 5 anni (Lpr), dal 4,20% a 3,95%: il taglio che impatta direttamente sul costo dei mutui immobiliari, e’ il maggiore della storia, oltre ad essere il primo da agosto 2023.
Sul fronte macro europeo e’ da osservare con una certa attenzione il dato odierno relativo alle negoziazioni salariali, assai monitorato dell’ECB, che lo considera di grande valore segnaletico nelle sue scelte di politica monetaria.
Intanto, sul versante politico, i Cristiano-Democratici tedeschi candidano per un 2’ mandato l'attuale Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
Annunciata la più grande operazione di m&a dell’anno, nel settore carte/pagamenti Usa: Capital One vuole acquisire Discover, Gruppo diversificato nei servizi finanziari, per 35,3 miliardi di US$, per aggregare 2 dei maggiori operatori Usa di credit cards.
“L'acquisizione di Discover aiuterà a costruire una rete di pagamenti in grado di competere con gli altri colossi", ha detto Richard Fairbank, CEO di Capital One.
Sul mercato Europeo “allargato” (Ue, Efta e Regno Unito), a gennaio, sono state immatricolate 1.015.381 automobili, +11,5% rispetto al 2023 (dati Acea, Associazione dei costruttori europei): un buon segnale, dopo un 2023 brillante.
Oggi, 20 febbraio, le Borse europee sono ripartite incerte, e arrivano a fine mattinata con cali medi azzerati, orfane dei “suggerimenti” che provengono dalle chiusure di Wall Street della sera prima, e probabilmente contagiate dalla prevalente debolezza di quelle asiatiche.
In Europa non mancheranno, oltre a quelli sulla dinamica salariale, altri dati macro di un certo impatto, tra i quali gli indici Pmi (Purchasing managers index) di febbraio, e quelli sulle partite correnti e sulla produzione edilizia dell'Euro-zona.
Le Borse asiatiche hanno chiuso senza direzione: evidentemente la decisione “market friendly” della Banca centrale Cinese non e’ bastata a far dimenticare le paure degli investitori sulla ripresa economica, ed in particolare sulla perdurante crisi di alcuni mega operatori immobiliari e sulla debolezza degli scambi commerciali, ancora sotto i livelli “pre-Covid”.
Il mondo degli investimenti sembra chiedere a Pechino misure fiscali più incisive, incentivanti, e un forte impegno in termini di spesa pubblica: tuttavia, la scelta della Banca centrale Cinese non va sottovalutata, perche’ dara’ un buon sostegno monetario all'economia cinese, producendo un netto taglio del costo dei mutui ipotecari.
In Giappone, il Nikkei 225 ha perso -0,3% mentre tra i listini cinesi continentali il Shanghai Composite e’ salito + 0,4%, e quello di Shenzhen +0,5%. Tra gli altri indici asiatici Hong Kong +0,1%, Seoul -0,8%, Taiwan +0,2% e Sydney -0,1%.
Sul mercato valutario poche novita’: il cambio Euro/Dollaro e' attorno 1,078, da 1,080 della vigilia) e quello Euro/Yen a 162,0 yen, da 161,5. In rialzo, +0,2%, il cross Dollaro/Yen, a 150,4: la debolezza della valuta giapponese e’ a livelli record e continua a favorire la competitivita’ delle esportazioni nipponiche. Le crypto fanno una pausa, dopo i forti rialzi recenti, a conferma della robustezza del trend in atto.
Comparto obbligazionario senza novita’: lo spread di rendimento tra Btp decennali itliani e omologhi Bund tedeschi conferma 149 punti base, ed il rendimento del Btp benchmark 10 anni e’ attorno a 3,88%. Negli Usa prosegue il trend di risalita dei rendimenti dei Treasury.
La riaperura di Wall Street dopo il lungo weekend e’ vista in lieve calo rispetto al closing di venerdi’ 16: occhi aperti su 3 attesissime trimestrali: quella di Nvidia servira’ come conferma o meno della recente euforia, e quelle di Walmart e Home Depot ci aggiorneranno sulla salute e propensione a spendere dei consumatori Usa.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Festività USA, sale il BitcoinIeri, la giornata operativa si è rivelata una di quelle meno volatili del 2024, considerata la festività del President’s day negli USA, con Wall Sreet chiusa e mercati europei poco mossi. Non si è fermato però il mercato delle Cryptovalute con il Bitcoin salito sopra i 52.400 dollari, il livello più alto dal novembre 2021, spinto dal sentiment positivo legato all’introduzione di fondi negoziati in borsa, che ridurrà l’offerta di token.
Sul fronte degli altri mercati, pochissimi movimenti, con le valute ancorate in oscillazioni da 20 pip, mentre gli azionari europei sono rimasti relativamente stabili, con lo STOXX 50 che ha chiuso al nuovo massimo di 23 anni e il più ampio Stoxx 600 in rialzo al massimo da gennaio 2022.
Gli investitori si stanno preparando per una settimana in cui le notizie chiave saranno rappresentate dai dati flash PMI per Europa, Uk e USA, oltre ai dati finali sull’inflazione del vecchio continente. Il mercato attende inoltre con impazienza i verbali delle riunioni della Fed e della BCE, nonché il rapporto sugli utili del colosso dei semiconduttori Nvidia Corp.
VALUTE
EurUsd fermo tra 1.0760 e 1.0785 così come le principali majors, stabili in pochi pip. Anche i cross non hanno rivelato nulla, e il forex resta in attesa di qualcosa che possa modificare lo scenario macro e relativo ai tassi di interesse prima di scatenarsi.
Prima o poi qualcosa cambierà, nel senso che un ritorno dell’avversione al rischio potrebbe scatenare acquisti di dollari come asset rifugio, mentre solo un ritorno prepotente dell’appetito al rischio e il persistente rialzo dei listini, alla ricerca di nuovi massimi storici (price action che crediamo però non possa andare avanti all’infinito), potrebbe far crollare la divisa statunitense.
Se poi aggiungiamo che il disinteresse apparente della BoJ per il tasso di cambio dello Jpy non può che sostenere ancora il biglietto verde, beh per ora pare assai difficile assistere ad un cambio di rotta del mercato più liquido al mondo, a meno che non cambino le correlazioni intermarket e a fronte di borse in discesa, non si possa osservare congiuntamente anche ad un calo del biglietto verde, legato a timori di caduta (ora assai improbabile) dei principali aggregati macro negli Stati Uniti.
LA CINA TAGLIA I TASSI A 5 ANNI
Questa notte la Banca Popolare Cinese (PBoC) ha tagliato il tasso di riferimento per i mutui ipotecari, il tasso primario sui prestiti a 5 anni, di 25 punti base, al 3,95%, una riduzione superiore alle previsioni che scommettevano su un taglio di 15 punti base. Si è trattato del primo taglio dei tassi da giugno 2023 e del più grande da quando il tasso è stato introdotto nel 2019.
È un passo che è stato fatto per stimolare la domanda di credito e invertire la flessione del settore immobiliare. Nel frattempo, il tasso a 1 anno è stato mantenuto al 3,45%, rispetto invece a previsioni che erano per una riduzione dello 0.15%.
All’inizio del mese, la banca centrale aveva già immesso 1.000 miliardi di yuan di liquidità nel sistema bancario tagliando di 50 punti base il RRR (la riserva obbligatoria) per le banche commerciali. Insignificante per ora, la reazione dello Yuan che contro dollaro è rimasto nel range 7.2050 - 7.2200.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 19022024Il quadro macro Usa si conferma forte: la FED potrebbe rinviare il taglio dei tassi.
L’economia europea ristagna, ma evita la recessione: 2024 vedra’ minima crescita.
Si estende la fase positive per le Cryptovalute, Bitcoin supera 51 mila US$.
Azioni cinesi in ripresa: i mercati fiutano il piano di rilancio di Pechino.
Christine Lagarde, dinanzi al Parlamento Europeo rimarca che la BCE (ECB-Banca centrale europea) non intende assumere decisioni avventate, che si colgono i primi segnali di ripresa e che le elezioni Europee saranno l’occasione per rilanciare l’unione monetaria. Un messaggio neutro, a fronte del quale le Borse europee ieri hanno fatto segnare rialzi medi vicini al +1,0%.
D’altronde i listini continentali si sono rivelati insensibili alle stime abbassate del GDP (PIL) europeo 2024, cosi’ come alle indicazioni simili venute dall'economia del Regno Unito e del Giappone. Sembrano valere di piu’ le buone evidenze che emergono dalle relazioni trimestrali: ieri ben accolte quelle degli automobilistici Stellantis e Renault, assieme al previsto “easing monetario” delle Banche centrali.
Alla chiusura di ieri, 15 febbraio, registriamo: Parigi +0,86%, Francoforte +0,59%, Londra +0,41%, poco colpita dalla discesa del -0,3% del Pil britannico nel 4’ trimestre, che sommato al -0,1% del 3’, “spedisce” l’economia UK in recessione tecnica. Madrid quasi invariata, +0,08%, Milano brillante, +1,17%
Wall Street di nuovo in rialzo, dopo l’inciampo di mercoledi’ 14: ieri S&P500 +0,6%, aggiornando il massimo storico, Dow Jones +0,9%, Nasdaq +0,3%. La capitalizzazione di Nvidia (1,84 trillioni di US$) ha superato quella di Alphabet, ed e’ ora al 3’ posto, dietro Microsoft e Apple.
Negli Usa, giornata ricca di dati macroeconomici, con sorpresa negativa dalla produzione industriale: -0,1% rispetto al mese precedente, contro attese di rialzo di +0,2%, e col dato di dicembre rivisto al ribasso da +0,1% a +0,0%. Nel 4’ trimestre la produzione industriale e’ calata -3,1% annuo.
Sempre negli Stati Uniti, le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi del 2024, mentre le vendite al dettaglio sono diminuite -0,8% mese su mese, contro attese di -0,3%. I prezzi all'importazione e all'esportazione, a gennaio, sono cresciuti per la 1’ volta da settembre, gli indici manifatturieri di Philadelphia e New York hanno registrato dati piu’ forti delle attese.
Macro europea: ieri la Commissione Europea ha aggiornato le sue stime di crescita economica dell'Eurozona, ridimensionando la stima 2024 a +0,8%, quando a novembre stimava +1,2%. Il 2023 si e’ chiuso fiacco, +0,5% anno su anno, per il rallentamento nella parte finale dell’anno. Dovrebbe accelerare nel 2025, a +1,5%: per l’Italia, +0,7% nel 2024, da +0,9%, e +1,2%, invariato, nel 2025.
Nel Regno Unito, a gennaio, le vendite al dettaglio, sono aumentate +3,4% su base mensile, ribaltando il -3,3% a dicembre, e battendo le attese di mercato di +1,5%: si è trattato della miglior variazione da aprile 2021. La crescita su base annua, +0,7%, non impressiona, ma e’ comunque l’aumento piu’ rilevante da marzo 2022.
Alla chiusura di giovedi’ 15, e’ sceso a 150 bps lo spread tra Btp decennale italiano ed omologo Bund tedesco: i loro rendimenti erano rispettivamente 3,85% e 2,35%. Stamane, 16 febbraio, lo spread e’ invariato ed i rendimenti scendono – 4 bps.
Italia: secondo Istat (Istituto centrale di Statistica), la bilancia commerciale e’ tornata positiva nel 2023: +34.460 milioni, da -34.054 del 2022, grazie al crollo del deficit energetico a -64.339 milioni, da -110.908 del 2022, dovuto al calo del prezzo di petrolio e gas. L'avanzo dell'interscambio di prodotti non energetici, 98.800 milioni, e’ comunque piu’ alto dei 76.854 del 2022.
Altra notizia positiva per l’Italia riguarda il calo dei prezzi all’importazione: a dicembre 2023 sono scesi -1,3% mensile e -9,4% annua (vs -9,6% di novembre).
Sul fronte Banche centrali, registriamo le dichiarazioni di Bostic, board member FED: “non c'è fretta di tagliare i tassi col mercato del lavoro e l'economia ancora forti: potrebbe essere necessario un po' di tempo per essere sicuri che l'inflazione si stia dirigendo sostenibilmente verso l'obiettivo del 2%».
Nel pomeriggio di oggi, 16 febbraio, occhi aperti sui andamento dei prezzi alla produzione negli Usa a gennaio, un importante tassello per stimare l’inflazione al consumo nei prossimi mesi.
Sul tema dell’inflazione, le previsioni economiche della Commissione Europea restano molto caute: l'inflazione è destinata a rallentare più velocemente rispetto alle previsioni autunnali, ma cresce l’incertezza dovuta ai perduranti conflitto in Ucraina e Medio oriente.
Oggi, 16 febbraio, segnali positivi dalle chiusure asiatiche che dalla aperture europee, queste ultime mediamente in crescita +0,7% a fine mattinata (ore 13.00 CET).
In Asia, secondo Bloomberg, l’indice MSCI regionale è al massimo da gennaio, forse rincuorato dal calo oltre le stime delle vendite al dettaglio Usa, che potrebbe indurre la Fed a tagliare i tassi già a giugno.
Tokyo, Nikkei +0,89%, e’ al top storico, ma e’ soprattutto Hong Kong a correre, +2,4%, sulle conferme di un nuovo piano di sostegno di Pechino alle Borse.
Con Shanghai e Shenzhen chiuse per le festività del Capodanno cinese, le azioni cinesi quotate a Hong Kong (cosiddette H-shares) sono salite, sospinte dai segnali di crescita dei consumi e del turismo nel “break” del Capodanno.
Dopo la revisione al rialzo delle previsioni da parte di Applied Material, tutti i big asiatici della tecnologia hanno preso il volo: ad esempio +1,2% il Kospi coreano, ma +3% per il “tecnologico”.
Ancora richieste le cryptovalute: Bitcoin sopra 51 mila Dollari. Futures Usa incerti, anticipano riaperture stabili (ore 13.30 CET).
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5000 punti nuovo record S&P, ma io sono diventato ribassista!A Wall Street si dice:
"Investi solo in società che pensi possano sopravvivere in qualsiasi situazione di mercato."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Oggi voglio parlare di un aspetto al di là dell'economia o della politica, ma che riguarda direttamente l'azione dei prezzi sul mercato. Ci sono segnali di un possibile ritracciamento imminente, veloce e intenso. Tuttavia, rimango ottimista per il futuro, con obiettivi di fine anno a 5400. Questa valutazione si basa sul mio istinto combinato con le probabilità di un ritracciamento significativo.
Il mercato, infatti, ha registrato un'altra giornata positiva, con l'S&P e il Nasdaq in crescita. Lo S&P è arrivato vicino al traguardo dei 5000, chiudendo a 4.995,06, mentre il Dow Jones ha toccato nuovi massimi. Il Nasdaq ha trainato l'andamento, trainato da titoli come Meta Platforms, NVIDIA e Microsoft. Nonostante un inizio altalenante, il mercato è ora in territorio positivo per la settimana.
Se il mercato riuscirà a mantenere la testa alta nei prossimi due giorni, segnerà cinque settimane consecutive in positivo (così come 14 delle ultime 15 settimane).
Come previsto, ieri si è assistito a un ulteriore intervento di membri della Fed riguardo alla cautela nei confronti dei tagli dei tassi, nonostante un moderato rallentamento dell'inflazione. Questo atteggiamento è emerso già dalla riunione della Fed del mese scorso, e gli investitori sembrano aver accettato che i tagli a marzo siano improbabili.
Secondo le previsioni, la possibilità di un taglio a marzo è scesa al 19%, mentre per maggio è intorno al 68%. Tuttavia, la probabilità maggiore sembra concentrarsi su giugno, con un'aspettativa del 98% di taglio. Molti prevedono un ribasso di 50 punti base rispetto ai livelli attuali.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Carvana (CVNA)
Lightspeed Commerce (LSPD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Oggi potrebbe essere un'altra giornata positiva per il mercato, considerando i rapporti sugli utili. Ad esempio, Walt Disney ha superato le aspettative con un aumento dei profitti del 26% nel primo trimestre fiscale, mentre Arm Holdings ha riportato una sorpresa positiva del 16% per il terzo trimestre. Le azioni di entrambe le società sono in rialzo significativo dopo l'orario di negoziazione.
Tra gli altri rapporti di oggi troviamo AstraZeneca, ConocoPhillips, Unilever, Archer Daniels Midland e Pinterest.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Novo Nordisk Ragginge i 500 Miliardi: Confronto con Wall StreetNovo Nordisk ha di recente raggiunto il prestigioso traguardo del valore di mercato di 500 miliardi di dollari, evidenziando un momento significativo per le azioni europee. Tuttavia, questo successo sottolinea come anche l'impennata delle azioni nel settore sanitario e tecnologico della regione non riesca a competere con la crescita osservata a Wall Street.
Novo Nordisk, gigante farmaceutico danese noto per i suoi farmaci dimagranti, è diventata la seconda azienda europea a raggiungere tale valutazione, seguendo il colosso del lusso LVMH lo scorso anno. Nonostante questo successo, l'incremento di Novo Nordisk di 100 miliardi di dollari nel valore di mercato negli ultimi quattro mesi fa un netto contrasto con il rally di 500 miliardi di dollari di NVIDIA Corp, evidenziando l'espansione rapida guidata dall'intelligenza artificiale.
Questa ascesa di compagnie come Novo e ASML Holding NV verso lo status di megacap europee segna un cambiamento notevole in un mercato tradizionalmente dominato da settori a crescita più lenta. Tuttavia, il portfolio in espansione dei giganti tecnologici di New York, ora con sei aziende valutate oltre 1 trilione di dollari, con Microsoft Corp. in testa valutata 3 trilioni di dollari, mostra in modo evidente il dominio schiacciante del mercato azionario statunitense.
La disparità ha radici nell'inclinazione dell'Europa verso i settori finanziario e industriale, unita a una crescita economica modesta. Ciò si riflette nei guadagni aziendali e nelle valutazioni azionarie, con le prime dieci aziende europee che scambiano a 27 volte gli utili attesi, contro 32 volte per i loro omologhi americani.
Il cambiamento, però, potrebbe essere all'orizzonte, con settori come la sanità, la robotica e la tecnologia energetica che mostrano potenziale per le aziende europee. Mentre le azioni di Novo Nordisk e Asml continuano a salire, la domanda resta: può l'Europa modificare il proprio panorama tecnologico e innovativo per riacquistare significato nell'arena del mercato azionario globale?
House of Trading: tassi USA fermi anche a marzoGrazie ad un’economia forte, la Federal Reserve può essere prudente nel processo di riduzione dei tassi. Pronunciate dal chairman Powell nel corso di un’intervista televisiva, queste parole hanno ulteriormente ridotto le già flebili speranze di un primo allentamento del costo del denaro nel meeting della Banca centrale Usa in calendario a marzo. Misurata dal CME FedWatch Tool, la probabilità di un tasso sui Fed Funds al 5-5,25% nel meeting di marzo è passata dal 64% di un mese fa al 40,4% di una settimana fino ad arrivare al 16,5% attuale .
"La cosa più prudente da fare è... dargli un po' di tempo e aspettare che i dati confermino che l'inflazione sta scendendo al 2% in modo sostenibile", ha detto Powell. "Vogliamo affrontare la questione con attenzione". "Dobbiamo bilanciare il rischio di agire troppo presto... o troppo tardi". Le dichiarazioni di Powell sono in linea con la nuova dimostrazione di forza arrivata dal mercato del lavoro USA: a gennaio le buste paga sono cresciute di 353 mila unità ed il tasso di disoccupazione si è confermato al 3,7%. Nonostante l’inevitabile salita dei rendimenti, i mercati finanziari hanno incassato sostanzialmente bene la virata “hawkish” della Banca centrale USA.
A livello europeo, a spiccare è un listino italiano in cui a fare la voce grossa sono i titoli del comparto bancario grazie ai numeri presentati dalle prime due banche del Belpaese, Intesa Sanpaolo e UniCredit .
Di Federal Reserve, di trimestrali italiane e di tanto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nella quarta puntata del 2024
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Stefano Serafini, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sull’indice Nasdaq 100 e sull’oro (la prima operazione ha toccato il target, la seconda lo stop loss) ed al ribasso sullo S&P500 e sul Dax (anche in questo caso target e punto di stop).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Enrico Lanati, i “long” sul Petrolio WTI e sull’Eur/Usd sono, rispettivamente, a mercato ed in stop. Stop loss anche per lo short su Nvidia mentre il deal su Apple non è divenuto operativo.
In questo contesto, i Trader registrano quattro operazioni a target mentre gli Analisti ne hanno tre (quattro trade a mercato per i primi, due per i secondi).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella quinta puntata del 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Giancarlo Prisco mentre i due analisti saranno Enrico Lanati ed il conduttore Riccardo Designori. I primi investiranno sul Gas Naturale, sul petrolio WTI, sul Dow Jones e sulle azioni TSMC. Petrolio WTI anche per gli analisti che punteranno anche sulle azioni Intesa Sanpaolo ed Enel e sull’indice Nasdaq 100.
Per quanto riguarda il sondaggio, riflettori puntati sui conti del quarto trimestre e del 2023: Banche italiane: chi vincerà la sfida delle trimestrali? È possibile scegliere tra Banco BPM, BPER Banca, Intesa Sanpaolo e Unicredit.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
Borse e USD salgono dopo i datiL’economia USA, a giudicare dai dati delle ultime settimane, sembra godere di uno stato di salute ottimale, e le correlazioni che fino a qualche mese fa erano inverse tra borse e dollaro, per molteplici ragioni, oggi invece sono dirette.
I dati sui Non Farm Payrolls pubblicati venerdì, hanno letteralmente “spaccato”, si direbbe in gergo, con un aumento degli occupati nel settore non agricolo di 353 mila unità, il livello più alto dell’ultimo anno. Senza dimenticare che il numero di dicembre scorso di 333 mila è stato anch’esso rivisto al rialzo.
Un dato che dovrebbe far riflettere, considerato che gli aumenti dei posti di lavoro si sono verificati in questi tutti i settori, servizi professionali, imprese, assistenza sanitaria, commercio al dettaglio, settore manifatturiero e pure nel settore pubblico.
La media di aumenti di posti di lavoro ha raggiunto il livello di 255 mila, al di sopra della media di 225 mila precedente. Il tasso di disoccupazione generale è sceso al 3.7% rispetto alle previsioni di +3.8%, mentre i guadagni settimanali, sono saliti dello 0.6% nel mese contro lo 0.3% atteso.
La reazione dei mercati è stata diretta, nel senso che i mercati azionari, anziché scendere per il timore che le “good news are bad news” in ragione dell’idea che la Fed possa ancora alzare il costo del denaro (eventualità esclusa da Jerome Powell), hanno reagito andando a testare nuovi massimi storici con il Dow salito di oltre 130 punti, l’S&P in guadagno dell’1.07% e il Nasdaq a + 1.74%.
In aggiunta va segnalato che le azioni Meta sono salite del 20.3% dopo che la società ha annunciato il maggior aumento delle vendite trimestrali in due anni. Anche il titolo Amazon ha fatto registrare un +14%, mentre Nvidia è salita di quasi il 5%.
VALUTE
E il dollaro? Anziché scendere come ci si sarebbe potuto attendere in relazione alle correlazioni vigenti fino a qualche settimana orsono, ovvero borse in rialzo e dollaro in ribasso in condizioni di risk on, è salito violentemente come si fosse esplosa l’avversione al rischio, sfruttando la caratteristica di valuta rifugio.
Ma, osservando gli indici di rischio, non è presente alcuna avversione come si poteva pensare, con l’indice Vix a 13.50, i rendimenti dei titoli di stato leggermente saliti, ma sempre ampiamente nel range delle ultime settimane, con il decennale USA al 4%, ben lontano da quel 5% raggiunto nel massimo momento di risk off.
L’EurUsd da 1.0880 ha ceduto un centinaio di pip chiudendo sotto quota 1.0800, mentre il Cable ha mollato 50 pip raggiungendo il supporto di 1.2630. 250 pip di recupero anche per il UsdJpy tornato a 148.40 mentre le oceaniche hanno ballato toccando i supporti chiave di 0.6500 e 0.6060 rispettivamente per AudUsd e NzdUsd.
E ora che succede? Ricomincerà il trend del dollaro di medio e lungo termine o si tratta del canto del cigno della divisa americana? Osservando il Dollar Index, siamo di fronte ad una possibile ripartenza su base settimanale con possibili target sulla trendline discendente che unisce i massimi visti nel settembre 2022 e dell’ottobre 2023 (come da grafico allegato), con una proiezione di 105.00-20 area, la cui rottura eventuale farebbe tornare il bull trend storico partito a maggio del 2021 con massimi visti a 114.80 proprio nel settembre 2022.
Il che vorrebbe dire un EurUsd di nuovo sotto la parità con obiettivo al minimo già visto in area 0.9500. Ma è chiaro che sono, allo stato attuale, supposizioni. Prima andrà osservato l’eventuale test di 105.00-20 che significa un movimento di un 1.5% dai livelli attuali. A quei livelli si giocherà la partita cruciale e si capirà se il dollaro avrà la forza oppure no di violare questo livello critico, accompagnato dal massimo dell’ottobre 2023 di 107.00.
Di conseguenza, almeno nei prossimi giorni, dovremmo, in linea teorica (e condizionale sempre d’obbligo) assistere ad un rafforzamento del dollaro almeno fino ai livelli di resistenza richiamati, dove probabilmente si giocherà la partita tra le posizioni long e short di medio termine.
PETROLIO E DATI
Cade rovinosamente il petrolio, con il Wti sceso in 4 sedute dai massimi di 79.80 a 72.40 di venerdì sera, in ragione del venir meno delle aspettative di ribasso dei tassi immediato da parte della Fed. In aggiunta il Fondo Monetario ha rivisto al ribasso la crescita per il 2024 al 4.6% mentre per il 2025 è prevista scendere ulteriormente, con “solo” un +3.5%.
La domanda di greggio pertanto sembra essere rivista al ribasso e le conseguenze sul prezzo del petrolio non si sono fatte attendere. Infine, anche l’OPEC ha deciso per ora di non tagliare la produzione, alimentando ulteriormente la spirale ribassista dei prezzi.
Sul fronte dati la settimana entrante vede la pubblicazione delle trimestrali di colossi quali Mc Donald, Caterpillar, Walt Disney, e Uber, mentre dal lato dei numeri macroeconomici, attenzione all’ISM service Pmi e bilancia commerciale USA. Sui tassi occhio alla decisione della RBA che potrebbe influenzare la price action del dollaro australiano. Infine, dati sulle bilance commerciali di Australia, Germania, Francia e Canada.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Un Mese di Sfide: Azioni in Rialzo a Gennaio!A Wall Street si dice:
"Gli investitori che cercano di battagliare il mercato spesso finiscono per essere battuti dal mercato."
John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Abbiamo assistito recentemente alla peggiore sessione dell'anno per gli indici principali, un momento di turbolenza scatenato dalle dichiarazioni del presidente della Fed, Jerome Powell, riguardo a un possibile taglio dei tassi a marzo. Nonostante ciò, le azioni hanno continuato a registrare solidi guadagni nel mese di gennaio.
Nella sua ultima riunione, il Comitato ha confermato il mantenimento dei tassi invariati, come previsto, ma ha eliminato ogni suggestione di un aumento. Tuttavia, Powell ha escluso quasi del tutto la possibilità di un taglio dei tassi a marzo, citando la persistente inflazione al di sopra del 2%. Sebbene sia probabile che ci saranno tagli nel corso dell'anno, questi non sembrano imminenti come speravano gli investitori ottimisti.
Powell ha sottolineato che tutto dipenderà dai dati economici, ma ha dichiarato che un taglio entro due mesi è "improbabile". La discesa dell'inflazione, che dura solo da sei mesi, non è stata sufficiente per convincere la Fed che l'inflazione sia sotto controllo.
Nonostante le probabilità di un taglio imminente siano diminuite recentemente, la brusca vendita di mercoledì dimostra che gli investitori mantengono ancora speranze. Il NASDAQ è scivolato del 2,2% a 15.164,01 punti, mentre lo S&P è sceso dell'1,6% a 4.845,65 punti, portando entrambi gli indici in territorio negativo per la settimana. Il Dow Jones è scivolato dello 0,82% a 38.150,30 punti.
Sebbene le probabilità di un taglio a marzo stiano diminuendo, lo stesso vale per i tassi di interesse. Il rendimento dei titoli del Tesoro decennali è sceso al di sotto del 4% dopo il discorso di Powell. La reazione del mercato suggerisce che non tutti sono convinti che i tagli siano stati drasticamente ridotti, e potrebbe rappresentare un'opportunità di acquisto in futuro.
Ieri mercoledì, il mercato azionario avrebbe probabilmente affrontato una giornata difficile anche senza la delusione della Fed, ma la situazione si è ulteriormente complicata a causa del crollo delle azioni dei due giganti tecnologici, Alphabet (GOOGL) e Microsoft (MSFT). Entrambe le società hanno superato le aspettative sia in termini di profitti che di entrate, ma oggi hanno registrato perdite significative, con un calo del 7,5% per GOOGL e del 2,7% per MSFT. La caduta di GOOGL è stata particolarmente accentuata a causa delle preoccupazioni legate alle entrate pubblicitarie. In modo simile, Advanced Micro Devices (AMD) ha perso il 2,5% dopo la pubblicazione dei risultati, nonostante abbia superato le previsioni di ricavi.
Questo sell-off ha avuto un impatto significativo sulle prestazioni del mercato nel mese di gennaio. Nonostante tutto, i principali indici sono riusciti a chiudere il mese con robusti guadagni, iniziando il 2024 con il piede giusto. Durante il mese, l'indice S&P è aumentato dell'1,6%, mentre il Dow Jones ha registrato un incremento dell'1,2%. Nonostante la forte correzione di oggi, il NASDAQ è riuscito a guadagnare solo l'1% a gennaio.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Silicon Motion Tech (SIMO
CyberArk Software (CYBR)
Block (SQ)
Rocket Lab USA (RKLB)
Rigetti Computing (RGTI)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Il mese di febbraio inizia con una serie di resoconti trimestrali da parte di tre delle società tecnologiche più influenti: Apple (AAPL), Amazon (AMZN) e Meta Platforms (META). Questo significa che sei dei "magnifici sette" titoli tecnologici avranno pubblicato i loro risultati per la stagione. NVIDIA (NVDA) presenterà i suoi dati il 21 febbraio.
Inoltre, venerdì sarà una giornata frenetica con la pubblicazione dei dati sui salari non agricoli. Le previsioni indicano circa 185.000 nuovi posti di lavoro aggiunti a gennaio, in calo rispetto ai 216.000 di dicembre, ma comunque superiori alle aspettative. Va notato che il rapporto ADP sull'occupazione di ieri mattina ha suggerito un rallentamento del mercato del lavoro, con un aumento di 107.000 posti di lavoro privati a gennaio, in calo rispetto ai 158.000 di dicembre (dati rivisti).
Restate con noi per ulteriori aggiornamenti e analisi mentre affrontiamo una fase dinamica dei mercati finanziari.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Dati in uscita, i mercati si preparanoGiornata senza grandi movimenti quella a cui abbiamo assistito ieri, in attesa dei numerosi dati macro che usciranno da qui a venerdì, non solo negli Usa. Si parte oggi con i dati sul Pil di Eurozona, prima rilevazione del quarto trimestre 2023, con i numeri per Francia, Spagna, Germania, Italia e per l’intera Eurozona.
Ma è il giorno dei dati sulla fiducia dei consumatori Usa e dei JOLTS Openings, ovvero il rapporto mensile sulle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici negli Stati Uniti. A giudicare dai primi movimenti anticipatori di ieri, il mercato sembra orientarsi a prendere qualche beneficio sull’azionario e a comprare dollari in una sorta di aumento del risk off dell’ultima ora.
Ieri Wall Street ha chiuso ancora una volta positiva con il Dow Jones in rialzo dello 0.59% mentre l’S&P dello 0.76%, nuovi massimi storici, tanto per cambiare. Il Nasdaq ha chiuso a sua volta a +1.12% trascinato ancora una volta dalla tecnologia. Tesla (+4.2%), Nvidia (+2.4%), Microsoft (+1.4%), Meta (+1.8%) e Amazon (+1.3%) hanno ancora una volta trascinato i listini, mentre il mercato dei cambi ha visto un dollaro rafforzarsi e un Dollar Index salire a 103.7, livello che non si vedeva dal dicembre scorso.
Mercoledì sarà invece il giorno dei dati sui prezzi al consumo europei, oltre al dato sulla disoccupazione tedesca, mentre nel pomeriggio, sarà la volta dell’Adp Usa, l’anticipatore dei Nfp di venerdì prossimo. Ma soprattutto alle ore 20.00 sarà la volta della decisione sui tassi da parte della Fed che è attesa ad un nulla di fatto sul costo del denaro.
Vi sarà certamente un aumento della volatilità di breve termine, mentre per poter parlare di cambiamento dei trend o accelerazione della volatilità anche sul medio termine, c’è bisogno di qualche cambiamento nella politica monetaria delle banche centrali, il che sembra ancora lontano, a dire la verità.
VALUTE
Sui cambi, dollaro forte ed EurUsd che temporaneamente è sceso sotto quota 1.0800 ieri mentre il Cable era tornato a 1.2660. Poi in serata ritorno dei prezzi in area 1.0830 e 1.2710 per via della notizia rilasciata dal Tesoro Americano, che prevede di prendere in prestito 760 miliardi di dollari nel periodo di Gennaio-Marzo 2024, in calo di 55 miliardi rispetto a quanto previsto ad ottobre.
Il dollaro, comunque, era sceso per tutta la sessione europea contro Jpy, con EurJpy sotto quota 1459.50 e UsdJpy sceso sul primo supporto rilevante di breve termine posizionato a 147.40, ma con la possibilità anche di vedere una discesa verso i minimi del 24 gennaio in area 146.50-60. Oceaniche in ripresa sull’onda del ritorno di Euro e Gbp anche se per ora non sembrano essere movimenti di inversione, ma solo correttivi.
Tra i dati usciti questa notte, segnaliamo il tasso di disoccupazione giapponese, sceso al 2.4% a dicembre rispetto al 2.5% dei due mesi precedenti, e le vendite al dettaglio australiane, in calo del 2.7%, peggio del consensus che prevedeva una discesa dell’1%. AudUsd stabile a 0.6610 15 dopo il recupero di ieri sera, ma la strada per tornare al trend rialzista è ancora lunga con resistenze chiave poste in area 0.6720-30.
PETROLIO
I futures del petrolio, che ieri erano schizzati al rialzo toccando quota 79.20 per il Wti, e 84 per il Brent, hanno corretto qualcosa, con un ritorno a 77.20 e 82.2 rispettivamente. Il conflitto geopolitico continua ad alimentare le preoccupazioni su eventuali cali dell’offerta, vero motore per la ripresa dei prezzi. Si teme uno scontro diretto tra Iran e Usa, in seguito all’attacco verso forze statunitensi in Giordania.
L’impatto eventuale di una guerra potrebbe diminuire l’export iraniano, che rappresenta circa l’1.5% della produzione globale. Tecnicamente ci troviamo ancora in una fase di accumulazione con possibili target a 86.90 per il Wti e 89.0 per il Brent. Prepariamoci a giornate intense sotto il profilo delle price action.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
NASDAQ100: PINBAR CHIAMA INVERSIONE VERSO AREA DISTRIBUTIVAQuesta settimana continua il mio studio approfondito su questo indice complesso ma affascinante, dove ogni giorno lavoro anche in trading scalping. A livello macro ( secondo la mia idea) ci troviamo in una situazione di possibile inversione. Creazione su TF bussola weekly di una meravigliosa pinbar informativa, la rottura del minimo convaliderebbe non solo la dinamica, ma il setup, già convalidato su Tf daily con la rottura del minimo della Prima sorella Harami ( candela 25 gennaio 2024). La mia idea va in base anche a possibili inversioni Titoli azionari : Nvidia, Amd e le 7 Sorelle e complici anche gli earnings della prossima settimana. La mia idea prevede un atterraggio sul tetto della Zona distributiva ( 16983 Ex tetto e adesso pavimento, dove si trova anche la ema21, da li potrebbe stazionare per poi rientrare nella zona verde , con successivo risucchio. Seguirò la PRICE ACTION DAY BY DAY.
Alla Prossima Onda!
Debby
Tassi invariati in CanadaPer la quarta volta consecutiva, la Banca Centrale Canadese (BOC) ha lasciato invariato il tasso overnight al 5%, come da previsione, il massimo degli ultimi 22 anni. Il comitato direttivo ha però espresso preoccupazione per il livello di inflazione, in particolare per la crescita dei prezzi core, che sono aumentati inaspettatamente a dicembre.
Le previsioni per il 2024 danno un’inflazione ancora intorno al 3% e solo nel 2025 si tornerà agli obiettivi prefissati del 2%. In ogni caso, si rileva che l’attività economica si è contratta significativamente, in ragione della politica monetaria ultra-restrittiva, e i consumatori hanno ridotto la spesa così come le aziende hanno tagliato gli investimenti. Poco mosso il UsdCad che dai minimi di 1.3430 è rimbalzato una cinquantina di pips prima di stabilizzarsi.
AZIONARIO
Tanto per rimanere nel solito refrain, che rischia di sembrare noioso, i listini americani, in particolar modo S&P e Nasdaq, hanno fatto registrare nuovi massimi storici, ma anche il Dow Jones ha guadagnato arrampicandosi fino quasi al nuovo record di sempre.
Netflix ha chiuso a +10% dopo la pubblicazione della trimestrale, mentre i produttori di chip e titoli tecnologici, hanno mostrato ancora i muscoli. Nvidia ha superato i 604 dollari ad azione, Microsoft sopra i 400, e Meta i 390 dollari per azione.
Fa specie assistere quasi impotenti ad una salita senza fine, che starà sicuramente facendo male, purtroppo, a molti piccoli operatori che avessero in qualche modo azzardato, nel recente passato, qualche posizione short equity.
PETROLIO
Il Wti si avvicina pericolosamente alle aree di resistenza chiave poste a 76 dollari, dopo che le scorte di greggio hanno subito un rallentamento più importante del previsto negli Stati Uniti, e in seguito alle misure di stimolo proposte dalla Cina che ha immesso circa 280 miliardi di dollari sul mercato, alimentando le speranze di sostegno della domanda dell’oro nero.
Inoltre, la PBoC ha annunciato che taglierà la riserva obbligatoria presso l’Istituto Centrale, del contante detenuto dal sistema bancario cinese, per aumentare la liquidità circolante. Ad aggiungersi le solite tensioni che potrebbero ridurre l’offerta. Sopra i 76 dollari, il Wti potrebbe attaccare quota 81.00, resistenza successiva.
VALUTE
Stabilità e movimenti in trading range per le principali coppie valutarie, con EurUsd che è salito al test di 1.0930 nonostante i dati sui Pmi della mattina, avessero in qualche modo deluso le attese, ma a trascinare al ribasso il biglietto verde, ci ha pensato la sterlina che è salita dopo gli ottimi numeri sempre sui Pmi, con un Cable che ha testato la resistenza chiave a 1.2770.
UsdJpy è sceso da 148.00, massimo di ieri notte a 146.50, per poi chiudere a 147.30. Poche novità sugli altri rapporti di cambio, ancorati all’interno delle price action delle ultime settimane, in attesa che qualcosa di rilevante, accada finalmente sul fronte macro, geopolitico o di politica monetaria.
Allo stato attuale delle cose siamo in un momento di equilibrio precario, instabile perché in qualsiasi momento, potrebbero generarsi movimenti importanti anche se ora non sembra vi sia un trigger, ovvero un innesco di qualche cosa, che possa finalmente dare la scossa.
OGGI LA BCE
Un occhio di riguardo va alla decisione sui tassi, prevista per oggi, da parte della Banca Centrale Europea, che presumibilmente lascerà invariato il costo del denaro, seguendo le orme della Fed. Mai come in questo periodo tale evento, sembra essere poco rilevante se andiamo alla ricerca di quelli che invece, in qualche modo, possano essere considerati market mover.
E neanche le parole del Governatore sembrano essere in grado di produrre qualche modifica all’equilibrio attuale, che però va ricordato, è presente esclusivamente nei mercati finanziari, mentre in quelli reali, è noto a tutti, si vivono momenti complicati, perché i tassi persistentemente alti pesano sulle aziende che hanno bisogno di finanziarsi a costi meno proibitivi.
In più le guerre alle porte di casa e le difficoltà della Germania, locomotiva d’Europa, generano un rallentamento che ha effetti negativi su tutto il continente. Speriamo che prima o poi, le banche centrali abbiano la forza di mettere al centro del loro progetto anche l’economia reale.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
USA: S&P insegue un nuovo record mentre il rally rallenta.A Wall Street si dice:
"Le crisi finanziarie sono inevitabili, ma quelle che sopravvivono saranno più forti e meglio attrezzate per il futuro."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il rally di Netflix (NFLX) ha perso slancio nella seconda metà della sessione di ieri mercoledì, ma l'indice S&P è comunque riuscito a rimanere in territorio positivo e a chiudere al massimo storico per il quarto giorno consecutivo.
L'indice non ha avuto molto margine di manovra ieri con un guadagno di solo lo 0,08% a 4868,55. In altre parole, il progresso è stato inferiore a quattro punti, ma sufficiente per scrivere altra storia ed estendere la serie di vittorie consecutive dell'S&P a cinque sessioni consecutive. Nel frattempo, il Dow è scivolato completamente in rosso dello 0,26% (o poco meno di 100 punti) a 37.806,39, quasi una copia carbone della perdita dello 0,25% di ieri.
Non sorprende che ieri il NASDAQ abbia registrato la performance migliore, salendo dello 0,36% (o praticamente 56 punti) a 15.481,92, anche se è precipitato nel pullback di oltre l'1% dal suo massimo. Il catalizzatore, ovviamente, è stato NFLX, che è balzato del 10,7% dopo un ottimo rapporto del quarto trimestre che ha visto oltre 13 milioni di nuovi abbonati portare il numero totale a circa 260 milioni. I ricavi hanno superato le aspettative, anche se gli utili sono mancati.
NVIDIA (NVDA, +2,5%) e NFLX e una manciata di altri nomi ci hanno portato a nuovi massimi ieri. Ma quando quelle azioni hanno iniziato a scendere, abbiamo visto il resto seguirle.
L'S&P ha quasi restituito tutto, quindi non mi sorprenderei se venerdì avremo alcuni ribassi.
Il grande report di ieri è stato Tesla (TSLA), ma il pioniere dei veicoli elettrici probabilmente non avrà oggi l'influenza positiva che NFLX ha avuto ieri. L'azienda non ha rispettato la stima di consenso di oltre il 5%, mentre anche i ricavi sono stati inferiori alle aspettative. Ha inoltre messo in guardia da una minore crescita dei volumi.
Le azioni TSLA sono state sotto pressione nelle ultime settimane e attualmente sono in calo di oltre il 4% after market, al momento della stesura di questo articolo. D'altra parte, le azioni di IBM (IBM) stanno salendo di oltre il 7% after market a causa di un forte report del quarto trimestre che includeva utili e ricavi che hanno superato le stime di consenso. La sovraperformance di IBM può essere parzialmente attribuita all’intelligenza artificiale, che è proprio il genere di cose che questo mercato ama sentire.
Alcuni dei rapporti sugli utili degni di nota di oggi giovedì includeranno Visa (V), Intel (INTC), TMobile US (TMUS), Comcast (CMCSA) e Union Pacific (UNP) solo per citarne alcuni.
Gli utili totali del quarto trimestre per gli 83 membri dell'S&P 500 che hanno riportato risultati sono aumentati del +0,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso con ricavi più alti del +3,9%, con il 78,3 % di essi che battono le stime dell'EPS e il 65,1% che battono le stime dei ricavi.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Griffon (GFF)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Oggi riceveremo anche la prima lettura del PIL del quarto trimestre. Le aspettative parlano di una crescita del 2%, che segnerebbe un calo rispetto al 4,9% del terzo trimestre.
Ora che l'S&P 500 è scambiato a nuovi massimi dopo poco più di due anni e alcune recenti chiamate ravvicinate, Wall Street probabilmente sta aspettando i pesi massimi della tecnologia prima di fare la prossima mossa decisiva.
Microsoft (MSFT ), Alphabet (GOOGL), Apple (AAPL), Amazon (AMZN), Meta (META) e tantissimi altri giganti della tecnologia pubblicheranno tutti i report la prossima settimana.
Wall Street spera che la proiezione di Netflix dopo la chiusura di ieri preannuncia una stagione degli utili ampiamente rialzista per le grandi aziende tecnologiche. I dati più recenti mostrano una prospettiva di miglioramento degli utili per il settore tecnologico nel 2024.
Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Il Playbook settimanale del trader: viviamo in tempi interessantRiflettiamo sulla settimana appena trascorsa, dove i mercati azionari statunitensi hanno fatto da padroni, con nuovi massimi per l'S&P500 e il NAS100 che ha superato tutti i principali mercati azionari. I nomi dell'intelligenza artificiale sono andati a ruba venerdì, in particolare Nvidia, Broadcom e AMD. Con il 16% della capitalizzazione di mercato dell'S&P500 in pubblicazione questa settimana, gli utili e le prospettive aziendali avranno un ruolo maggiore nell'azione dei prezzi - è difficile essere corti su questi mercati dato il flusso positivo, ma è anche difficile inseguire.
Tesla e Netflix saranno le favorite dai trader questa settimana, con i mercati delle opzioni che implicano movimenti (nel giorno del report) rispettivamente di -/+ 5,4% e 7,5%. Tesla ha bisogno di tirare fuori qualcosa dalla borsa per risollevare il sentiment e vediamo che il prezzo ha perso il 20% negli ultimi 14 giorni. Netflix è reduce da un rally del 16,1% nel giorno della presentazione dei numeri del Q323, quindi i long sperano in qualcosa di simile, per portare il prezzo sopra i 500 dollari. Una chiusura giornaliera al di sotto della MA a 50 giorni mi farebbe uscire dai long.
Al contrario, l'HK50 e il CHINAH sono stati ridotti di oltre il 5% e gli short continuano a essere la scelta obbligata, anche se un taglio a sorpresa del Prime Rate a 1 e 5 anni potrebbe causare un'inversione di tendenza.
La settimana scorsa, la reazione di diversi banchieri centrali sul punto di partenza e sull'entità dei tagli dei tassi (prezzati nei mercati degli swap) ha provocato un rialzo dei rendimenti obbligazionari frontali, con il mercato che ha rivalutato se marzo sia effettivamente la data di inizio di un ciclo di tagli per molte banche centrali. Nel caso della Fed, la probabilità implicita è scesa al 50% e questa valutazione dovrebbe rimanere stabile fino alla stampa del PCE core nel corso della settimana - Il dollaro USA ha un rapporto equo con l'evoluzione della valutazione implicita di un taglio della Fed a marzo: quando la probabilità di taglio dei tassi scende, il dollaro USA si impenna (e viceversa).
L'USD in generale rispetto alla probabilità implicita in % di un taglio di 25 pb nel FOMC di marzo
La scorsa settimana l'USD è stata la valuta del G10 con la migliore performance, ma con la riunione della BCE in programma questa settimana, c'è motivo di pensare che l'EURUSD possa tornare in area 1,0950/70. Il dollaro neozelandese è oggetto di grande attenzione in vista della pubblicazione dell'IPC del quarto trimestre e vediamo segnali di divergenza tra i percorsi della RBA e della RBNZ nei prezzi di mercato: cerchiamo short sul dollaro neozelandese su un movimento di slancio attraverso 0,6100 e long sul dollaro australiano agli attuali livelli spot, aggiungendo una chiusura attraverso la MA a 200 giorni.
Il flusso e l'assetto dell'oro sono un po' confusi e il prezzo è in bilico - non c'è un vero orientamento direzionale nel breve termine e cercherei di vendere i rally della settimana fino a 2055 dollari e di acquistare i cali fino a 2000 dollari.
Mentre il gas naturale sta ricevendo una buona attenzione, dato che il prezzo è in caduta libera, anche il greggio è sul radar con i rialzi venduti di recente a 75,20 dollari e i cali acquistati a 70 dollari - una rottura su entrambi i lati di questo intervallo potrebbe essere significativa.
Anche la politica è al centro dell'attenzione con le primarie del New Hampshire che si terranno martedì: non sarà un evento di mercato, ma potrebbe portare Trump a un passo dal diventare il candidato del REP, un destino che molti si aspettano.
Buona fortuna a tutti.
Dati economici di rilievo per i trader:
Tasso di riferimento dei prestiti cinesi a 1 e 5 anni - Dopo che la settimana scorsa la PBoC ha lasciato a sorpresa invariato il tasso della Medium-Lending Facility (MLF), il mercato ora presume che la PBoC lascerà invariato anche il tasso di riferimento a 1 e 5 anni, rispettivamente al 4,2% e al 3,45%. Il CHINAH è stato il mercato azionario più debole della scorsa settimana (-6,5%) e potrebbe rivedere i minimi dell'ottobre 2023 a meno che non si veda qualcosa di molto più definitivo da parte delle autorità cinesi.
Riunione della BoJ (23 gennaio, ora non fissata) - dovrebbe essere un evento a basso volume, in cui le aspettative di un cambiamento di politica in questa riunione sono incredibilmente basse, e si rimarrebbe molto sorpresi se la BoJ alzasse i tassi dal territorio negativo. Si consideri che la BoJ fornirà le nuove previsioni sull'IPC e sul PIL in occasione di questa riunione, che potrebbero essere molto indicative della futura necessità di allontanarsi da un'impostazione negativa dei tassi.
CPI Q4 NZ (24 gennaio 08:45 AEDT) - il mercato vede il CPI Q4 allo 0,5% QoQ / 4,7% YoY (dal 5,6%). Si tratta di un chiaro rischio per le esposizioni al NZD, il cui risultato potrebbe mettere in discussione la possibilità che la RBNZ tagli prima o dopo il prezzo attuale (negli swap) per iniziare l'allentamento a maggio, con 91 pb di tagli previsti entro fine anno. Mi piace il rialzo di AUDNZD per la crescente divergenza delle politiche delle banche centrali.
PMI manifatturiero e dei servizi dell'UE (24 gennaio 20:00 AEDT) - il mercato vede entrambi i sondaggi in modesto miglioramento, rispettivamente a 44,8 (da 44,4) e 49,0 (48,8). Un PMI dei servizi superiore a 50 favorirebbe probabilmente l'acquisto di euro.
PMI manifatturiero e dei servizi del Regno Unito S&P (24 gennaio 20:30 AEDT) - Il consenso vede l'indice di diffusione manifatturiero in leggero miglioramento a 46,7 (da 46,2), mentre i servizi dovrebbero crescere a un ritmo più lento a 53,0 (53,4). GBPUSD si sta ritagliando un intervallo compreso tra 1,2800 e 1,2600 e per il momento sono contento di appoggiarmi a questi livelli.
US S&P global manufacturing and services PMI (25 gennaio 01:45 AEDT) - il mercato si aspetta che l'indice manifatturiero si attesti a 47,5 (da 47,9) e quello dei servizi a 51,0 (51,4). Una stampa del PMI dei servizi al di sotto di 50 potrebbe causare alcune oscillazioni del dollaro USA e delle azioni.
Riunione della Norges Bank (25 gennaio 20:00 AEDT) - La banca centrale norvegese lascerà quasi certamente i tassi di interesse invariati al 4,5%. Il mercato valuta il primo taglio della Norges Bank a giugno, con 107 pb di tagli previsti per quest'anno.
Riunione della Banca del Canada (25 gennaio 01:45 AEDT) - il mercato non prevede alcuna possibilità di intervento in questa riunione. Il primo taglio della BoC è previsto per aprile, con 101 pb di tagli previsti per quest'anno, quindi USDCAD (e i cross CAD) hanno il tono della dichiarazione.
Giappone CPI di Tokyo (26 gennaio 10:30 AEDT) - il mercato prevede che il CPI dei titoli si attesti al 2% (dal 2,4%) e il super core al 3,4% (3,5%). Il dato dell'IPC dovrebbe essere inferiore/superiore di un certo margine per provocare un movimento dello JPY, dato che il dato è visto così presto dopo la riunione della BoJ.
Riunione della BCE (26 gennaio 00:15 AEDT) - il mercato non ritiene possibile un taglio in questa riunione, ma la BCE fornirà nuove previsioni di crescita e inflazione. Le recenti comunicazioni da parte di diversi membri della BCE suggeriscono un crescente consenso per un taglio a giugno, sebbene gli swap dell'UE prevedano un primo taglio ad aprile (con un prezzo dell'82%), con 136 pb di tagli previsti entro dicembre.
Inflazione PCE core USA (27 gennaio 00:30 AEDT) - la stima mediana è che l'inflazione PCE headline si attesti allo 0,2% QoQ / 2,6% (invariata) e quella core allo 0,2% QoQ / 3% YoY (dal 3,2%). Gli swap statunitensi stimano la probabilità di un taglio nel FOMC di marzo al 50%, pertanto i dati sull'inflazione PCE potrebbero influenzare tale valutazione e, di conseguenza, l'USD.
Primarie del New Hampshire (NH) (23 gennaio) - Donald Trump è in vantaggio di 15 punti percentuali su Nikki Haley nei sondaggi del New Hampshire, con Trump che ha guadagnato voti grazie alla recente uscita di Vivek Ramaswamy dalla corsa, mentre Nikki Haley sta beneficiando della recente uscita di Chris Christie. Haley deve vincere qui o andarci molto vicino, altrimenti le sue possibilità di diventare la candidata del Partito Repubblicano si ridurranno drasticamente. Si dice che Haley potrebbe ritirarsi dopo le primarie del NH se non riuscisse a ottenere il maggior numero di voti, anche se potrebbe comunque candidarsi alle primarie della Carolina del Sud (24 febbraio), visto che si tratta del suo Stato di origine - in ogni caso, la corsa per la nomination REP potrebbe essere sostanzialmente finita a seconda dell'esito delle primarie del NH. I seggi chiudono alle 20:00 EST, quindi dovremmo conoscere il risultato poco dopo.
Utili USA - GE, Procter & Gamble, IBM (24 gennaio dopo il mercato), Netflix (24 gennaio 08:00 AEDT), Tesla (24 gennaio dopo il mercato), Visa, Amex, Intel
Dati resilienti, Wall Street volaContinuano a sovra-performare i mercati azionari americani, i veri leading indicators di questo inizio 2024, trascinati soprattutto dal settore tecnologico. L’S&P ha chiuso sui massimi storici a 4.839 con un +1.2%, ma anche il Nasdaq ha fatto lo stesso con un +1.7% a 17.331 con un nuovo massimo di sempre, a 17.340. Il Dow Jones ha chiuso a 37.850, anch’esso record storico.
Nvidia, il colosso dell’intelligenza artificiale ha chiuso al livello record di 594.91 per azione, con un incremento del 4.2%. Advanced Micro Devices, il gigante dei semiconduttori è salita del 7.1%, mentre Texas Instruments, è cresciuta del 4%. Gli utili nel comparto tecnologico continuano a crescere e c’è ben poco da obiettare al riguardo.
Ovunque si leggono commenti che parlano di bolla speculativa e di esuberanza irrazionale, parlando dei livelli attuali, ma nella realtà, che è poi quella con cui si deve fare i conti, il mercato continua a raggiungere ogni giorno nuovi record che alla fine danno ragione a chi ancora cavalca questi trend. Anche nel comparto assicurativo, Travellers Company è balzata di oltre il 6.7%, con utili del quarto trimestre più che raddoppiati.
La settimana ha infine visto i tre grandi listini Usa salire rispettivamente dello 0.5% (Dow Jones), dell’1.1% (S&P 500) e del 2% (Nasdaq). Ma perché salgono i mercati azionari? Nel recente passato, come ricorderete, a fronte di dati macro positivi, i listini perdevano quota, per il famoso principio, “good news are bad news”, cioè i dati positivi preoccupavano gli investitori per le possibili conseguenze che tali dati, avrebbero avuto sulle politiche monetarie, ovvero nuovi rialzi dei tassi.
Oggi invece la borsa sale in ragione del fatto che, nonostante i dati continuino a mostrare resilienza della congiuntura macroeconomica, non c’è più il timore che ciò porti ad un aumento del costo del denaro, in ragion del fatto che le banche centrali hanno chiaramente affermato che i tassi hanno raggiunto il pivot.
Nel mentre, anche se gli ultimi dati evidenziano una ripresa della fiducia dei consumatori, salita a gennaio a 78.8, livello più alto dal luglio 2021, superiore alle previsioni di 70, la fiducia dei mercati è supportata anche dal fatto che l’inflazione ha realmente cominciato ad intraprendere la strada della discesa, il che ha spinto i banchieri centrali, al cambiamento di orientamento. Tra l’altro le aspettative di inflazione sono scese al 2.9% per il 2024, il livello più basso dal 2020.
Quindi i listini anticipano il calo dell’inflazione unitamente ad una tenuta degli aggregati. Potrà durare ancora questo scenario? Non lo sappiamo, o meglio non sappiamo quanto, perché prima o poi, va ricordato, gli effetti dei tassi alti, dovranno generare qualche scompenso nei numeri, ma quando non è dato saperlo.
VALUTE
Il mercato dei cambi non sta guidando le danze, questo bisogna ricordarlo. Va a ruota dell’azionario che rappresenta il vero market mover, però mentre a livello di rendimenti del decennale Usa siamo tornati in area 4.15%, facendo pensare ad un ritorno dell’avversione al rischio, in realtà se osserviamo gli indici di rischio, assistiamo ad una fase di neutralità con il Vix e un indice Fear and Greed ancora in appetito al rischio.
Questa confusione ha fatto sì che sulle valute ci sia stata forza di dollaro nelle ultime settimane, in concomitanza con borse al rialzo, una apparente contraddizione, vista la peculiarità del biglietto verde come valuta rifugio che sale in momenti di paura e avversione al rischio.
L’EurUsd per ora ha tenuto 1.0850 supporto chiave, ma non è ancora riuscito a ritornare sopra 1.0900. Il Cable ha tenuto meglio, con le resistenze chiave però, ancora lontane, in area 1.2790 e 1.2820. UsdJpy ancora molto forte, in leggero pull back rispetto a quel 148.50 60 resistenza chiave. Ha corretto anche il UsdCad a 1.3430 mentre le oceaniche faticano ancora a reagire rispetto alla pressione ribassista della settimana scorsa.
La tendenza sembra rimanere pro-dollaro, anche se nelle ultime ore si evidenzia la possibilità di qualche correzione, che parrebbe dovuta da un punto di vista tecnico, date le divergenze presenti a sfavore del biglietto verde, e considerato il fatto che se le borse continuano a macinare guadagni, il sentiment verso il biglietto verde, per correlazione storica registrata negli ultimi anni, dovrebbe peggiorare.
DATI MACRO
Per quel che riguarda i dati usciti la settimana scorsa, oltre a quelli già richiamati, ricordiamo le pessime vendite al dettaglio inglesi, crollate del 3.2% solo a dicembre, il peggior calo degli ultimi tre anni. Tutti i settori ne hanno risentito, in particolar modo le vendite nei grandi magazzini, quelli di abbigliamento, ma anche il settore alimentare.
Altrove invece, in Canada, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0.8% a dicembre, l’aumento più marcato dell’ultimo anno. Il settore dei servizi e del commercio al dettaglio i maggiori beneficiari. Sul fronte settimana entrante, da segnalare la pubblicazione del Pil quarto trimestre Usa, del PCE (price consumer expenditure, la vera misura dell’inflazione), oltre a spese e redditi personali. A occhio ai Pmi manifatturieri e dei servizi che saranno pubblicati anche in Europa, UK, Australia e Giappone.
La stagione delle trimestrali entra nel vivo con la pubblicazione dei risultati per colossi come Microsoft, Tesla, Visa, Intel, Abbot, Ibm, e Amex. Ma i veri market movers potrebbero essere rappresentati dalle decisioni delle banche centrali di Eurozona, Giappone, Canada, Turchia e Norvegia.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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